A
H d
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
plastica alfa
L
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
INDICEGENERALE GENERALE INDICE 1 Caratteristiche della materia prima
5
1.1. Proprietà della materia prima
5
1.2. Resistenza agli agenti chimici e ad altri mezzi
7
2 Caratteristiche del sistema
12
2.1. Settori di impiego
12
2.2. Vantaggi
12
2.3. Elementi distintivi
12
3 Controlli di qualita’
14
3.1. Piano di controllo della produzione
14
3.2. Certificazione di qualità aziendale
15
3.3. Certificazione di qualità ambientale
15
4 Norme e leggi di riferimento
17
5 Progettazione e installazione
18
5.1. Condizioni di esercizio
18
5.1.1. Calcolo della pressione di esercizio
18
5.1.2. Calcolo della vita utile dell’impianto
20
5.2. Dimensionamento delle reti di acqua calda e fredda e portata delle tubazioni
20
5.2.1. Portata massima contemporanea
20
5.2.2. Calcolo del diametro delle tubazioni
23
5.3. Perdite di carico
25
5.3.1. Perdite di carico distribuite
25
5.3.2. Perdite di carico localizzate
40
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5.4. Dilatazioni termiche
42
5.4.1. Punti fissi e scorrevoli
43
5.4.2. Strutture di compensazione nelle installazioni libere
44
5.4.3. Strutture di compensazione nelle installazioni sotto traccia
46
5.5. Coibentazione e condensa
47
5.6. Metodi di giunzione
48
5.6.1. Giunzione tramite saldatura
48
5.6.2
Giunzione tramite filettatura
55
5.6.3
Giunzione tramite flange
55
5.6.4
Giunzione tramite sistema ALFARAPID
55
5.7. Collaudo dell’impianto
55
5.7.1. Prova idraulica a freddo
55
5.7.2
Prova idraulica a caldo
55
5.7.3
Prova di circolazione e coibentazione della rete di acqua calda ad erogazione nulla
56
5.7.4
Prova di erogazione di acqua fredda
56
5.7.5
Prova di erogazione di acqua calda
56
5.7.6
Verifica della capacità di erogazione di acqua calda
56
5.7.7
Verifica del livello di rumore
56
5.7.8
Dichiarazione di conformità
57
5.8. Istruzioni e avvertenze
57
5.9. Esempi di posa
58
6 Componenti del sistema
59
6.1. Misure e dimensioni
59
6.2. Tubi e raccordi Alfaidro
61
6.3. ALFARAPID System
68
6.4
Attrezzature
69
7 Servizi e garanzie
70
8 Tabelle di conversione
71
A
H d
Plastica Alfa srl - February 2005
Ufficio Tecnico
&
Laboratorio Controlli e Collaudi
L
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
1.CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA Il polipropilene è un polimero termoplastico semicristallino ottenuto dalla polimerizzazione del propilene, in determinate condizioni di temperatura e pressione, in presenza di catalizzatori superattivi. Si distinguono tre tipi di polipropilene: - polipropilene omopolimero (PPH) - è ottenuto dalla polimerizzazione del propilene senza aggiunta di comonomeri, le caratteristiche principali sono l'elevata rigidità e la buona resistenza alle alte temperature; - polipropilene copolimero a blocchi (PPC) - viene prodotto per polimerizzazione diretta con blocchi di macromolecole di diversa natura o struttura, si ottiene una fase di omopolimero rigida e continua nella quale è dispersa una fase elastomerica eterogenea, costituita da copolimeri di propilene ed etilene; quest'ultimo conferisce alla resina una buona resistenza all'impatto a basse temperature; - polipropilene copolimero random (PPR) - si ottiene incorporando a caso comonomeri di propilene ed etilene; si ricava un polimero altamente flessibile e con una temperatura di fusione più bassa rispetto a quella dell'omopolimero. Da quanto detto si deduce che il polipropilene può essere disponibile in diverse mescole, più di tutti gli altri materiali sintetici, così da ottenere le caratteristiche migliori per l'uso cui è destinato. È per tale ragione che trova impiego in quasi tutti i settori industriali, per applicazioni che in passato erano riservate ai metalli. Per la produzione dei tubi e dei raccordi del sistema Alfaidro viene impiegato l'HOSTALEN PP H5416, un Polipropilene Copolimero Random sigma 80 ad alto peso molecolare che ha sostituito il corrispondente sigma 50 utilizzato in precedenza. Il termine sigma rappresenta lo sforzo massimo ammissibile, espresso in kgf/cm2, a 20 °C per 50 anni (1 kgf/cm2 = 0.1 MPa). In termini pratici, passare dal sigma 50 al sigma 80 ci ha permesso di realizzare articoli che, a parità di spessore, garantiscono prestazioni maggiori. L'elevato peso molecolare dell'Hostalen PP H5416 si traduce in una maggiore resistenza all'urto, con una maggiore lavorabilità anche a temperature inferiori a 0°C, e in un'ottima resistenza alla fessurazione sotto tensione; ciò lo rende particolarmente adatto per applicazioni che richiedono elevata resistenza alla temperatura e alla pressione. La lista delle caratteristiche che rendono il PP-R fra i più idonei per la produzione di tubi e raccordi comprende inoltre: peso contenuto, resistenza alla corrosione e ai mezzi chimici, limitate perdite di pressione, assenza di incrostazioni, buona compatibilità ambientale e incapacità di modificare le proprietà organolettiche dei liquidi veicolati. Per maggiori dettagli si rimanda alle sezioni seguenti.
1.1.Proprietà della materia prima Tabella 1.1 - Proprietà fisiche Caratteristica
Metodo di prova
Valore medio
Unità di misura
Densità a + 23 °C Indice di Fluidità in massa(MFR)
ISO 1183
0.897
g/cm 3
(190 °C, 5 kg) (230 °C, 5 kg)
ISO 1133
(230 °C, 2.16 kg)
0.55
g/10 min
1.3 0.30
Indice di Fluidità in volume (MVR) (190 °C, 5 kg) (230 °C, 5 kg)
ISO 1133
(230 °C, 2.16 kg) Peso molecolare medio
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0.700
3
cm /10 min
1.750 0.400
viscosimetria in soluzione
5 · 10
5
-
5
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
Tabella 1.2 - Proprietà meccaniche Caratteristica
Metodo di prova
Valore medio
Modulo elastico a trazione
ISO 527-1, -2
850
Carico di snervamento a trazione
ISO 527-1, -2
24.0
MPa MPa
Deformazione di snervamento a trazione 50 mm/min
ISO 527-1, -2
10
%
Modulo di scorrimento a trazione 1h
ISO 899-1
650
MPa
Modulo di scorrimento a trazione 1000h
ISO 899-1
350
MPa
Resilienza Charpy su provino non intagliato a -30°C a 0°C a + 23 °C
ISO 179
43.0 nessuna rottura nessuna rottura
kJ/m
2
Resilienza Charpy su provino intagliato a -30°C a 0°C a + 23 °C
ISO 179
kJ/m
2
Durezza Shore D
ISO 868
65
Durezza Brinell
ISO 2039-1
48.0
2.5 4.00 22.0
Unità di misura
N/mm 2
Tabella 1.3 - Proprietà termiche
Metodo di prova
Valore medio
Unità di misura
ISO 75-1, -2 ISO 75B-1, -2
49.0 70.0
°C
ISO 306
69.0
°C
Temperatura di fusione
ISO 3146
147
Conducibilità termica a 20 °C
DIN 52612
0.24
Coefficiente di dilatazione termica lineare
DIN 53752
1.5 · 10
K
Caratteristica Temperatura di distorsione sotto carico HDT A HDT B Temperatura di rammollimento Vicat (B50 (50 °C/h 50 N)) (A50 (50 °C/h 10 N))
132
Calore specifico a 20 °C Potere calorifico
°C W/m K -4
calorimetria adiabatica
-1
2.0
kJ/kg K
8000-11000
kcal/kg
>400
°C
>300
°C
Valore medio
Unità di misura
Temperatura di autoaccensione Temperatura di decomposizione
Tabella 1.4 - Proprietà elettriche
Caratteristica
6
Metodo di prova
Resistività volumica Resistività superficiale
DIN 53482 DIN VDE 0303, T3
Costante dielettrica Fattore di perdita
DIN 53483
Rigidità dielettrica
DIN 53481
DIN 53483
> 10
17
> 10 2.3
14
W cm W 10 -4
< 5 · 10 500/650
6
Hz
6
10 Hz kV/cm
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
1.2 Resistenza agli agenti chimici e ad altri mezzi L'HOSTALEN PP H5416, in virtù della sua struttura non polare quale idrocarburo paraffinico ad alto peso molecolare, possiede una resistenza eccezionalmente alta agli agenti chimici e ad altri mezzi. È resistente alle soluzioni acquose di sali, agli acidi non ossidanti, alle basi e alla maggior parte dei solventi; ma gli idrocarburi alifatici, aromatici e alogenati e alcuni oli, grassi e cere ne favoriscono la dilatazione. Questa è poco rilevante fino a 30 °C ma assume una certa importanza dai 60 °C in su. La dilatazione ha ripercussioni negative sulla resistenza meccanica del materiale, comunque, in seguito all'evaporazione del solvente, il PPR riprende le proprietà originarie. L'HOSTALEN PP H5416 possiede una limitata resistenza agli ossidanti forti come l'acido nitrico, l'acido clorosolfonico, l'ozono, l'acido solforico fumante, il perossido di idrogeno, ecc; è inoltre parzialmente permeabile ai gas, agli idrocarburi alifatici e aromatici bassobollenti e agli idrocarburi alogenati. È necessario evitare il contatto con acque contenenti cloro oltre i limiti consentiti dalla legge (12.5 % di cloro attivo). Le tensioni interne indotte durante la produzione, le tensioni esterne dovute ai carichi applicati e le elevate temperature possono ridurre notevolmente la resistenza chimica dei prodotti in un dato ambiente. È per questo che la tabella sotto riportata si riferisce alla sola materia prima non sottoposta a sollecitazioni meccaniche o termiche. Nei casi in cui si verifica la simultanea presenza di tensioni meccaniche come nei sistemi di tubi in pressione ed esposizione agli agenti chimici, è necessario effettuare prove speciali, possibilmente condotte anche ad alte temperature. In tabella 1.5 vengono riportati i risultati delle prove di resistenza a numerosi agenti chimici a varie temperature. I campioni sono stati immersi per sessanta giorni nel mezzo di prova, senza subire sollecitazioni meccaniche, e successivamente sono state rilevate le dilatazioni, le perdite di peso e le proprietà meccaniche.
Tabella 1.5 - Resistenza chimica del PP H5416, non sottoposto a sollecitazioni meccaniche, a fluidi diversi, a 20, 60 e 100 °C Sostanze esaminate
Concentrazione %
Comportamento dell’HOSTALEN PP H5416 a 20 °C 60 °C 100 °C
A Acetica, anidride Acetico glaciale, acido Acetico, acido (a) Aceto Acetofenone Acetone Acqua di cloro Acqua di mare Acqua distillata Acqua minerale Acqua Ossigenata Acqua Ossigenata Acqua potabile, anche clorurata Acqua regia (HCl + HNO3) Acqua salmastra Acrilonitrile Allumi (tutti i tipi) (a) Amilico acetato Ammoniaca gassosa Ammoniaca liquida Ammonio acetato (a) Ammonio cloruro (a) Ammonio fluoruro (a) Ammonio fosfato (a) Ammonio idrogeno carbonato (a) Ammonio metafosfato Ammonio nitrato (a)
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q.t 100% 70% 100% 100% saturata a freddo 100% 10% 30%
s q.t t q.t. 100% 100% t t s t s t
+ + + + + + / + + + + + + – + + + / + + + + + + + + +
/D /D + + / + (b) – + + + + / + – +
– – +
+ + +
+
+ – + + + + + + + +
+ + +
+
7
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
Sostanze esaminate
Concentrazione %
Comportamento dell’HOSTALEN PP H5416 a 20 °C 60 °C 100 °C
A Anidride carbonica Anidride solforosa Anilina Anisolo (fenil metilene) Argento nitrato (a) Aria
100% 100% t 100% t q.t
+ + + / + +
+
t t 100%
+ + + – – +
s t concentrato
+ + + / / + / + + /
100% alta bassa 100% 100% t q.t. q.t. q.t. q.t.
– – / + + + / + + +
+ / + +
+ +
B Bario idrossido (a) Bario, sali di (a) Benzilico, alcol Benzina (Standard), DIN 51635 Benzina grezza Benzoico, acido (a) Benzoile cloruro Borace (tetraborato di sodio) (a) Borico, acido (a) Bromico, acido Bromo, liquido Bromo, vapori di Bromo, vapori di Butano, gassoso Butano, liquido Butanolo (a) Butil acetato Butil fenolo Butil ftalato Butilene glicole
t
+ +
+
+ + +
– +
– /
C Calcio carbonato (a) Calcio cloruro (a) Calcio idrossido Calcio ipoclorito(sospensione acquosa) Calcio nitrato (a) Carbonio disolfuro Cicloesano Cicloesanolo Cicloesanone Citrico, acido (a) Cloridrico, acido (a) Cloridrico, acido (a) Cloridrico, acido (a) Cloro, gassoso (secco) Cloro, gassoso (umido) Cloro, gassoso (umido) Cloro, liquido Cloro, soluzione acquosa (acqua di cloro) Cloro, soluz. sbiancante col 12,5% di cloro attivo ** Cloroacetico, acido Cloroacetico, acido (a) Cloroacetico, acido (mono) (a) Cloroformio Clorosolfonico, acido Cresolo Cromico, acido (a) ** Cromo, allume di (solfato potassiocromico) (a)
saturato a freddo saturato a freddo t saturato a freddo 100% 100%
s 1% 10% 20% 100% 10% 100% saturata a freddo 100% < 85% t q.t. q.t. 100% 50% s
+ + + + + / + + + + + + + – / – – / / + + + / – + /D +
+ + + + +
+ / + / / –
+ +
+ – –
–
– /
–
+ + – /D /D +
D Decaidronaftalene (Dekalin)® Destrina (a) Destrosio Dibutil ftalato Dicloroacetico, acido 1,1-Dicloroetilene (cloruro di vinildene) Dietanolammina Dietilene glicole
8
q.t. 18% q.t. 50% q.t. q.t.
/ + + + + – + +
/ + + /
+
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Sostanze esaminate
1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
Concentrazione %
Comportamento dell’HOSTALEN PP H5416 a 20 °C 60 °C 100 °C
D Diglicolico, acido (a) Diisottilftalato Dimetilammina Dimetilformammide Diossano Diottilftalato
30% q.t.
+ + + + / +
+ /
/ /
Q.t. 100%
/ + + / – (b) / / + + +
40% fino a 40% 10% 80 ... 95% 100% t t
+ + + + + + + +
+D + + + +D / + +
t t fina al 70%
+ + +
+ +
+ +D + +
q.t. saturata-a freddo
+ + + + + + / +
-
+ + +
/ + +
t t t 50% 100% saturato afreddo q.t. 32% q.t. q.t. 100% -
+ + + + + + + + + – + + / +
+ + + + + + + /
+ + (b) – (b) +
80/20
/
–
q.t.
+ / /
–
E Eptano Esano Etanolammina (2-amminoetanolo) Etere etilico (dietil etere) Etil cloruro (cloroetano) Etilene cloruro Etilene dicloruro (dicloroetene) Etilene glicole Etilene ossido, gassoso Etilico, alcol
q.t q.t. q.t. 100%
+ +
+ +
F Fenolo Fluoridrico, acido (a) Formaldeide (a) Formico, acido (a) Fosforico, acido (a) Fosforo ossicloruro Frutta, succhi di Fruttosio (succhi di frutta ) (a)
+D + +
G Gelatina Glicerina (a) Glicolico, acido (a)
+
I Idrogeno Idrogeno cloruro gassoso, secco e umido Idrogeno solfuro (a) Iodio in soluzione di ioduro di sodio Iodio, tintura di, DAB 6 Iso ottano Isopropiletere Iso-Propanolo (alcol iso-propilico)
s 3% di iodio c
/ +
L Lanolina Latte Lattico, acido (a)
+ +
M Magnesio carbonato Magnesio cloruro Magnesio solfato (a) Magnesio, sali di (a) Malico, acido (a) Mercurio Mercurio, sali di Metil etil chetone Metilammina (a) Metilbromuro, gassoso Metile acetato Metile, alcol Metilene cloruro (diclorometano) Monocloroacetico, acido
+
N Nafta e benzina in miscela
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9
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
Sostanze esaminate
Concentrazione %
Comportamento dell’HOSTALEN PP H5416 a 20 °C 60 °C 100 °C
N Nichel cloruro Nichel nitrato Nichel solfato (a) Nitrico, acido Nitrico, acido Nitrico, acido Nitrico, acido Nitrobenzene
t 10% 25% 50% 68% 100%
+ + + + + / – +
+ + + + / – – /
100% t q.t. q.t. q.t. q.t. Saturato a freddo -
+ – + + + + – + + + + + + + + +
/
–
+ to / + +
+ /
20% 1% 100% 1% fino a 10% t saturato a freddo t t t 40% t s 50% t 1% saturato a freddo t t t q.t. t
+ + + / + + + + + + + + + + + + + + + + + + +
s 30% t
+ + +
+ +
t t 36% t s 50% t s s
+ + + + + + + + +
+ + + + + / + + +
O Oleico, acido Oleum Oli lubrificanti Oli vegetali e animali Olio d’oliva Olio di arachidi Olio di canfora Olio di cocco Olio di mais Olio di mandorle Olio di paraffina Olio di ricino Olio di semi di cotone Olio di semi di lino Ossalico, acido (a) Ossigeno
+ / / + + + / +
–
P Perclorico, acido (a) Petrolio, etere di Picrico, acido (a) Piridina potassio borato (a) Potassio bromato (a) Potassio bromuro (a) Potassio carbonato (potassa) (a) Potassio cianuro (a) Potassio clorato Potassio cloruro Potassio cromato (a) Potassio fluoruro (a) Potassio idrogenocarbonato (a) Potassio idrossido Potassio ioduro Potassio perclorato (a) Potassio permanganato Potassio persolfato Potassio nitrato Potassio solfato Propano, gassoso Propionico, acido (a)
+ / / + + + + + + + + + + + + +
+ +
+ + +
+
+ + + + +
R Rame cloruro (a) Rame nitrato (a) Rame solfato (a)
S Soda caustica Sodio acetato (a) Sodio benzoato (a) Sodio carbonato (a) Sodio clorato (a) Sodio clorito (a) Sodio cloruro (a) Sodio idrogenocarbonato (a) Sodio idrogenosolfato (a)
10
+ + +
+ +
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1. CARATTERISTICHE DELLA MATERIA PRIMA
Sostanze esaminate
Concentrazione %
Comportamento dell’HOSTALEN PP H5416 a 20 °C 60 °C 100 °C
S Sodio idrogenosolfato (a) Sodio idrogenosolfito (a) Sodio idrossido (a) Sodio idrossido, solido Sodio ipoclorito (a) (con il 12,5% di cloro attivo) Sodio ipoclorito (soluzione sbiancante) Sodio nitrato (a) Sodio perborato (a) Sodio silicato (a) Sodio solfato (a) Sodio solfito (a) Sodio solfuro (a) Sodio tiosolfato (a) Solfati, soluzione acquosa Solforico, acido Solforico, acido (a) Solforico, acido (a) Solforico, acido (a) Solforico, acido (a) Solforico, acido (a) Solforoso, acido Stagno (II) cloruro (a) Stagno (IV) cloruro (a) Succinico, acido (a)
s s t 100% t t t saturato a freddo 40% s s t 98% 10% 70% 80% 85% fino al 50% t s saturato a freddo
+ + + + / +a/ + + + + + + + + / + + + + + + + + +
+ + + + / / + + + + + + + + – + / / / + + + + +
+ / / + +
+ – – + +D
+
+
–
+ + +
+
T Tartarico, acido (a) Tiofene Toluene Tricloroacetico, acido (a) Trietanolammina
saturato a freddo 100% 50% -
U Urea (a)
saturato a freddo
V Vino
+
+
W Whisky
+
X Xilene
100%
/
–
t t
+ +
+ +
Z Zinco cloruro (a) Zinco solfato (a)
+
SIMBOLOGIA +
=
resistente
dilatazione < 3 %, perdita di peso < 0.5 %, allungamento a rottura non alterato
/
=
Limitatamente resistente:
dilatazione 3-8 %, perdita di peso 0.5-5 %, allungamento a rottura ridotto meno del 50 %
–
=
non resistente:
dilatazione > 8%, perdita di peso > 5 %, allungamento a rottura ridotto più del 50 %
D
=
possibile perdita del colore
t
=
tutte le percentuali
s = saturato
a = acquoso
q.t. = qualità tecnica
(b) =
valore misurato al punto di ebollizione della sostanza di prova
** =
non applicare alle giunzioni saldate (comprese le giunzioni prodotte per curvatura a caldo)
1) =
la resistenza è dipendente dalla composizione
c = come in commercio
Per consultare la tabella completa, potete fare riferimento al nostro sito internet : http:\\www.plasticalfa.com\tabresacid.asp;
www.plasticalfa.com
11
2. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
2. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA 2.1 Settori di impiego Il Sistema Alfaidro trova la massima valorizzazione in alcune applicazioni specifiche: - nell'edilizia civile e pubblica, per il trasporto di acqua potabile calda e fredda; - negli edifici e negli impianti industriali, per il trasporto di acque calcaree, oli, liquidi altamente corrosivi e liquidi alimentari (si raccomanda in ogni caso di consultare la tabella 1.5 “Resistenza agli agenti chimici e ad altri mezzi”) . - negli impianti di riscaldamento a pavimento, grazie all'elevata flessibilità del PP-R e alla possibilità di annegare le tubazioni nel cemento; - negli impianti a radiatore, per i quali è necessario valutare le dilatazioni termiche (par. 5.4); - negli impianti ad aria compressa; - sui mezzi di trasporto (navi, aerei, roulottes, ecc.), dove sono di fondamentale importanza la resistenza chimica all'acqua salmastra, la leggerezza, la capacità di assorbire le vibrazioni di dispositivi in movimento.
2.2 Vantaggi I tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro offrono numerosi vantaggi, tanto da renderli la scelta più idonea per l'installazione in impianti di adduzione di acqua calda e fredda. Ne citiamo alcuni: - il Sistema Alfaidro dispone di un completo assortimento che permette di portare a compimento l'impianto senza alcun tipo di problema e con la massima qualità; - la disponibilità di raccordi con inserto filettato consente assemblaggi stagni con gli elementi metallici eventualmente presenti nell'impianto; - grazie alla sua resistenza chimica e meccanica, rappresenta la soluzione migliore per porre rimedio a fenomeni di corrosione e perdite che, il più delle volte, costringono a rompere una parete o un pavimento per rimuovere il danno, con un conseguente aggravio sui costi; - l'isolamento acustico, caratteristico del PPR, pone fine al fastidioso rumore dovuto allo scorrimento dell'acqua (norma UNI 9182); - si installa in poco tempo, grazie anche a tecniche di giunzione semplici e sicure (par. 5.6); - la nuova gamma di raccordi del sistema ALFARAPID permette rapide e veloci installazioni su sistemi scanalati. - tra le altre, il Sistema Alfaidro vanta le seguenti caratteristiche: lunga vita di servizio, ottimo compromesso tra rigidità e resistenza all'impatto, elevata resistenza allo scorrimento. Ognuna delle caratteristiche sopra citate viene ripresa in dettaglio nella sezione successiva: “Elementi distintivi”.
2.3 Elementi distintivi a) Facile lavorabilità: il basso valore della densità del PP-R rende i tubi e i raccordi estremamente leggeri e quindi facilmente maneggiabili; inoltre, la facilità con cui si eseguono tagli e giunzioni, dipendente rispettivamente dal basso valore del modulo elastico e della temperatura di fusione del polimero, agevola il montaggio e la saldatura in opera. Infine, grazie alla gamma completa di prodotti, è possibile realizzare impianti in tutta semplicità con un notevole risparmio di tempo rispetto ad un impianto tradizionale. Il nuovo sistema ALFARAPID nasce per venire incontro a esigenze di facilità di allineamento, assemblaggio con tubi di vario materiale, flessibilità e facilità di manutenzione; b) Basse perdite di carico: i valori della temperatura di fusione e dell'indice di fluidità denotano un'ottima lavorabilità della materia prima che, unitamente ad una tecnologia produttiva all'avanguardia, consente di ottenere tubi e raccordi aventi una rugosità superficiale estremamente bassa, con conseguente riduzione delle perdite di carico (si vedano le tabelle delle perdite di carico al par. 5.3.1). Inoltre il PPR è chimicamente inerte nei confronti dei sali disciolti nell'acqua, pertanto non sussistono fenomeni di incrostazioni, prevalentemente calcaree, all'interno delle tubazioni che nei tubi metallici sono causa di fastidiose ostruzioni. c) Elevata resistenza alla fessurazione sotto pressione : i valori del modulo elastico e dell'allungamento a rottura conferiscono al Sistema Alfaidro un'ottima resistenza alla fessurazione sotto pressione ad alta temperatura (si veda la
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2. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA
Figura 5.1 “Curve di regressione”). Per di più, in conseguenza dell'elevata elasticità del PP-R, il tubo è in grado di allargare la sua sezione in seguito alla pressione esercitata dall'incremento di volume che subisce un liquido quando congela, evitando così pericolose fessurazioni. Inoltre, le sopraindicate caratteristiche di elasticità rendono i prodotti in PPR particolarmente resistenti alle sovrapressioni che si generano in una condotta per effetto del “colpo di ariete” .Questo fenomeno è una conseguenza dell'arresto brusco o istantaneo del flusso d'acqua in seguito alla chiusura rapida di un rubinetto, l'energia cinetica (velocità del liquido in movimento si trasforma in energia potenziale (pressione) che, ripercuotendosi sulle pareti dei tubi, può causare gravi danni). d) Elevati valori di resilienza: i tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro assicurano un'ottima maneggevolezza nel corso delle operazioni di assemblaggio e posa in opera, riducendo al minimo i rischi di rotture o danneggiamenti per urti accidentali; ma a temperature inferiori a 0°C, raggiungibili durante il trasporto o l'immagazzinamento all'aperto, la resistenza agli urti diminuisce e può rendersi necessaria una certa cautela. e) Ridotta conducibilità termica: il Sistema Alfaidro è poco sensibile ai fenomeni di condensa al punto che è possibile, in certi casi, evitare di coibentare le tubazioni (in Tabella 5.17 vengono riportate le temperature di condensa). Inoltre la bassa conducibilità termica riduce la dispersione del calore dal liquido trasportato, ciò si traduce in un ridotto abbassamento di temperatura tra il punto in cui viene prodotta e quello in cui viene erogata l'acqua calda, con un conseguente risparmio energetico (par. 5.5). f) Elevato valore della temperatura di distorsione sotto carico (HDT): il Sistema Alfaidro possiede un'elevata resistenza alla deformazione sotto carico ad elevata temperatura, ciò lo rende particolarmente adatto al trasporto di fluidi caldi in pressione. g) Resistenza alle correnti vaganti: per effetto degli elevati valori della resistività volumica e superficiale i tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro sono elettricamente isolanti e pertanto sono immuni ai fenomeni di corrosione elettrochimica, che invece possono verificarsi negli impianti realizzati con materiali metallici per effetto delle correnti vaganti. L'entità di questi fenomeni diventa rilevante quando l'impianto è realizzato in prossimità di zone ad alta concentrazione di correnti elettrostatiche, come nei dintorni di tratte ferroviarie e negli agglomerati industriali. h) Elevato valore della rigidità dielettrica: il Sistema Alfaidro è insensibile ai campi elettrostatici, per cui, nelle normali condizioni d'uso, non si osservano fenomeni di perforazione dovuti a scariche elettriche. i)Basso valore della costante dielettrica e del fattore di perdita: gli impianti costruiti con il Sistema Alfaidro sono insensibili alle interferenze elettromagnetiche. j)Resistenza alla corrosione: i tubi e i raccordi in PPR sono particolarmente resistenti ai solventi e ai prodotti chimici, risultano molto indicati per installazioni in impianti industriali e non richiedono particolari protezioni contro la calce e il cemento utilizzati nell'edilizia (per un uso corretto si raccomanda la consultazione della Tabella 1.5 “Resistenza agli agenti chimici”). k)Atossicità e proprietà organolettiche: il PPR utilizzato per produrre i tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro è assolutamente atossico, incapace di cedere sapori e/o odori e rispondente alle prescrizioni del DM n. 174 del 6/4/04 (ex Circolare del Ministero della Sanità n. 102 del 2.12.1978) e delle normative vigenti a livello internazionale sull'uso delle materie plastiche nel trasporto di acqua potabile. l) Isolamento acustico: in conseguenza dell'elevato isolamento acustico del PPR e del basso valore del suo modulo elastico, il materiale è capace di attutire le vibrazioni e la rumorosità che si genera normalmente nelle installazioni in metallo, sia a causa di colpi di ariete, che per l'elevata velocità del flusso d'acqua. m) Assorbimento delle sollecitazioni sismiche: grazie all’elevata flessibilità, il sistema Alfaidro è utilizzabile in zone sismiche. La linea ALFARAPID grazie al perfetto aggancio delle scanalature del tubo garantisce una notevole resistenza al carico assiale causata da fonti sia interne, che esterne.
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3. CONTROLLO DI QUALITÀ
3. CONTROLLO DI QUALITÁ La Plastica Alfa ha come obiettivo principale quello di fornire prodotti con un alto standard qualitativo per ottenere la piena soddisfazione del cliente. A tale scopo tutti gli articoli Plastica Alfa vengono sottoposti a un rigoroso programma di prove e controlli atto a verificarne la qualità in tutte le fasi del processo produttivo, dall'arrivo della materia prima al rilascio del prodotto finito. Le prove si svolgono secondo precise procedure, realizzate internamente ed estrapolate dalle norme tecniche di riferimento, in modo da poter usufruire di dati accurati e sempre ripetibili. L'azienda dispone di un laboratorio dotato di attrezzature all'avanguardia e gestito da personale esperto e altamente qualificato in cui materia prima e prodotti vengono sottoposti a prove meccaniche, termiche e fisiche.
3.1
Resiliometro
Reometro
Calorimetro differenziale a scansione
Sistema di pressurizzazione
Microscopio
Dinamometro
Piano di controllo della produzione
La materia prima in arrivo, fornita sotto forma di granuli, viene accettata solo se accompagnata dal certificato di collaudo, sul quale viene controllato il valore dell'indice di fluidità: se questo rientra nei limiti specificati dall'azienda in fase d'ordine, il lotto viene scaricato e comunque viene controllato all’interno del laboratorio. Il test viene condotto seguendo le prescrizioni riportate nella norma UNI EN ISO 1133. I tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro vengono prodotti e testati in conformità a quanto riportato nelle Norme UNI EN ISO 15874-2/3 e nelle norme DIN 8077/78 e DIN 16962. Il controllo di qualità del prodotto e del processo produttivo viene effettuato sia in produzione ,da personale appositamente addestrato, che all'interno del laboratorio. Nella tabella successiva sono riassunte le prove e i controlli previsti dal Piano di Controllo della Produzione per i tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro.
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3. CONTROLLO DI QUALITÀ
Tabella 3.1 - Piano di controllo della produzione dei tubi e dei raccordi Alfaidro Parametri e caratteristiche soggetti a verifica Aspetto, dimensioni e marcatura Resistenza alla pressione interna 1 h, 20 °C, 16 MPa 22 h, 95°C, 4.2 Mpa 1000 h, 95°C, 3.5 MPa Tensioni interne Stabilità termica 8760 h, 110 °C, 1.9 Mpa
Norma di riferimento UNI EN ISO 15874-2/3, DIN 8077 - DIN 16962
UNI EN 921
UNI EN 743 UNI EN 921
Resistenza all’impatto
ISO 9854-1/2
Omogeneità
SKZ HR 3.10 3.2.6
Atossicità
DM n. 174 del 6.4.04
Determinazione dell’indice di fluidità
UNI EN ISO 1133
I risultati di tali prove vengono registrati in appositi documenti che, su richiesta del cliente, accompagnano il prodotto svolgendo la funzione certificato di collaudo . Vengono destinati al confezionamento solo ed esclusivamente i lotti che superano i controlli di qualità. Tutte le apparecchiature e gli strumenti utilizzati per misurare le caratteristiche che hanno influenza sulla qualità del prodotto, vengono sottoposti a taratura con riferimento a campioni primari riconosciuti a livello nazionale e internazionale e tarati da centri qualificati (centri certificati SIT, Sistema Nazionale di Taratura).
3.2 Certificazione di qualità aziendale Il sistema di gestione aziendale della Plastica Alfa risponde ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2000 ed è garantito dal certificato N° 303 rilasciato dal CISQ/Istituto Italiano dei Plastici e riconosciuto a livello europeo dall'IQ-NET. Il marchio di qualità assicura al cliente e all'azienda stessa l'affidabilità dei prodotti e dei servizi della Plastica Alfa.
3.3 Certificazione di qualità ambientale La salvaguardia dell'ambiente è una questione di primaria importanza per la Plastica Alfa che ha implementato un sistema di gestione ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:1996 e comprovato dal certificato n. 022 rilasciato dal CISQ-SGA/ Istituto Italiano dei Plastici. Bisogna precisare che, fra le materie plastiche, il PPR ha un impatto ambientale estremamente basso e i processi utilizzati per la sua produzione e la sua trasformazione sono considerati tra i più puliti ed efficienti nell'industria. Al termine della vita utile, il PPR è un prodotto inerte che si presta a svariati metodi di smaltimento sicuri ed efficienti, compreso il riciclaggio.
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3. CONTROLLO DI QUALITÀ
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UNI EN ISO 9001-2000 - CISQ
UNI EN ISO 9001-2000 - IQ-NET
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4. NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO
4. NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Il Sistema Alfaidro è conforme ai requisiti specificati nelle seguenti norme e leggi:
DIN 8077
Polypropylene (PP) pipes. Dimensions
DIN 8078
Type 1, 2 and 3 polypropylene (PP) pipes. General quality requirements and testing.
DIN 16962
Joints and fittings for polypropylene (PP) pressurized pipes
UNI EN ISO 15874-2 (ex prEN 12202-2)
Sistemi di tubazioni in materia plastica per installazioni di acqua calda e fredda. Polipropilene (PP) - Parte 2: Tubi
UNI EN ISO 15874-3 (ex prEN 12202-3)
Sistemi di tubazioni in materia plastica per installazioni di acqua calda e fredda. Polipropilene (PP) - Parte 3: Raccordi
UNI ISO 7/1
Filettature di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul filetto Designazione, dimensioni e tolleranze
UNI 2223:1967
Flange metalliche per tubazioni. Disposizione fori e dimensioni di accoppiamento delle flange circolari
DM n. 174 del 6/4/04 (ex circolare del Ministero della Sanità n. 102 del 2 dicembre 1978)
La Plastica Alfa fornisce, su richiesta, copia dei Certificati di Conformità alle norme sopra riportate.
Per la progettazione e l'esecuzione degli impianti si è fatto riferimento alle norme e leggi elencate di seguito:
UNI 9182:1987
Impianti di alimentazione di acqua fredda e calda Criteri di progettazione, collaudo e gestione
UNI 8199:1998
Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione Linee guida contrattuali e modalità di misurazione
DIN 16928:1979
Pipes of thermoplastic materials - Pipe joints, elements for pipes, laying General directions Saldatura di materie plastiche - Saldatura di componenti in polipropilene per il trasporto di fluidi in pressione - Saldatura a bicchiere
Progetti di norma della Commissione Saldature dell'UNI
Saldatura di materie plastiche - Saldatura di componenti in polipropilene per il trasporto di fluidi in pressione - Saldatura testa a testa Saldatura di materie plastiche - Saldatura di componenti in polipropilene per il trasporto di fluidi in pressione - Saldatura per elettrofusione
DPR n. 412 del 26.8.93,
Regolamento recante Norme per la progettazione, l’installazione e manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4 della legge 9 gennaio 1991, n. 10
DPM 1 marzo 1991
Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE Per la progettazione e l'installazione e la disposizione degli impianti è necessario attenersi alle normative vigenti nei paesi di applicazione, in particolare in Italia si applica la norma UNI 9182. Di seguito vengono date alcune nozioni tecniche e sono riportati alcuni esempi di calcolo per la corretta esecuzione dell'impianto.
5.1. Condizioni di esercizio Il polipropilene è un materiale viscoelastico e, come tutti i materiali termoplastici, è dotato della proprietà nota come scorrimento (creep), per cui con l'andare del tempo tende a deformarsi in funzione della temperatura e del carico applicato. Una volta rimosso il carico, a seconda dell'entità e della durata di quest'ultimo, il manufatto riprende totalmente o parzialmente la forma originaria. Da quanto detto si deduce che le proprietà meccaniche del polipropilene dipendono da tre parametri fondamentali: 1) la sollecitazione meccanica = pressione 2) la sollecitazione termica = temperatura 3) la durata della sollecitazione = tempo Questi parametri sono legati tra loro per mezzo delle curve di regressione che, per il PP-R, sono riportate in Figura 5.1. Tali curve possono essere utilizzate per calcolare la pressione massima che l'impianto può tollerare, a partire dalla temperatura e dalla durata dello stesso, oppure, prendendo come riferimento la pressione e la temperatura di esercizio, si può risalire alla vita utile dell'impianto. Si procede come segue.
5.1.1.Calcolo della pressione di esercizio
25
Si applica la seguente formula:
22 20
P =
18
æ 10 × 2 s×s æ ç ç è d -s è f
dove P
è la pressione massima di esercizio in
10°C
16
20°C
14
30°C
12
40°C
10
50°C
continuo, in bar; s
è lo spessore del tubo, in millimetri;
d
è il diametro esterno del tubo, in millimetri;
s
è la sollecitazione idrostatica ovvero la sollecitazione indotta sul tubo quando viene applicata la pressione, in MPa;
f
è il coefficiente di sicurezza. ESEMPIO Consideriamo tubi e raccordi Alfaidro PN 25 ø 20x4.1 e una durata dell'impianto di 10 anni a una temperatura di esercizio di
Sollecitazione idrostatica (s) in Mpa
9
60°C
8
70°C
7
80°C
6 5 4
90°C 95°C 100°C 110°C
3,5 3 2,5 2
1,5 100
25
50
5
10
1
80°C: applicando l'equazione riportata
Anni
sopra si ricava che la pressione massima di 1
esercizio in continuo è di 12,4 bar.
0,1
1
10
100
1.000
10.000
100.000 1.000.000
Durata in h
Figura 5.1 - Curve di regressione dell’HOSTALEN PP H5416
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
In Tabella 5.1 sono riportati i valori di pressione massima in esercizio continuo dei tubi e dei raccordi Alfaidro in diverse condizioni di temperatura e durata dell'impianto.
Tabella 5.1 - Pressione massima di esercizio continuo dei tubi e dei raccordi Alfaidro Coefficiente di sicurezza C = 1.25
Temperatura (째C)
10
20
30
Tempo di esercizio (anni)
50
60
70
80
95
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PN 10
PN 20
PN 25
1
21,1
42,0
5
20,0
39,8
50,1
10
19,3
38,5
48,5
25 50
18,7
37,3
46,9
18,2
36,3
45,7
100
17,7
35,4
44,5
1 5 10 25 50 100
18,0
36,0
45,3
16,9
33,8
42,5
16,4
32,8
41,3
16,0
31,8
40,1
15,5
30,9
38,9
15,0
29,9
37,7
15,3
30,6
38,5
14,4
28,7
36,1
13,9
27,7
34,9
13,4
26,8
33,7
13,1
26,1
32,9
12,8
25,5
32,1
12,9
25,8
32,5
1 5 10 25 50 100 1
40
Pressione massima di esercizio (bar)
52,9
5
12,1
24,2
30,5
10
11,8
23,6
29,7
25
11,3
22,6
28,5
50
11,0
22,0
27,7
100
10,7
21,3
26,9
1 5 10 25 50 100
11,0
22,0
27,7
10,2
20,4
25,7
9,9
19,7
24,9
9,6
19,1
24,1
9,3
18,5
23,3
8,9
17,8
22,5
9,3
18,5
23,3
8,6
17,2
21,7 20,8
1 5 10 25 50 1 5 10 25 50 1 5 10 25 1
8,3
16,6
8,0
15,9
20,0
7,7
15,3
19,2
7,8
15,6
19,6
7,2
14,3
18,0
7,0
14,0
17,6
6,1
12,1
15,2
5,1
10,2
12,8
6,5
13,1
16,4
5,7
11,5
14,4
4,8
9,6
12,0
3,8
7,6
9,6
4,6
9,2
11,6
5
3,0
6,1
7,6
10
2,6
(5,1)
6,4
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE 5.1.2. Calcolo della vita utile dell'impianto Note la pressione e la temperatura di esercizio, si applica la seguente formula:
s = P f d-s 20 s dove s, P, d, ed s sono già stati definiti. NOTA. Secondo la norma UNI EN ISO 15874 i tubi e i raccordi in polipropilene vengono classificati in funzione della classe di applicazione e della pressione di progetto. Di seguito viene riportato uno schema in cui si illustra la correlazione tra PN e classe di applicazione/pressione di progetto:
º classe 1 / 6 bar / 60 °C / 50 anni PN 20 (S 2.5) º classe 1 / 10 bar / 60 °C / 50 anni PN 25 (S 2.0) º classe 2 / 10 bar / 70 °C / 50 anni PN 10 (S 5.0)
5.2 Dimensionamento reti di acqua fredda e calda e portata delle tubazioni “Il dimensionamento deve essere tale da garantire le condizioni affinché l'apparecchio posto nelle condizioni più sfavorevoli di utilizzazione sia alimentato con il prescritto valore di portata durante i periodi nei quali si verificano le richieste di punta “ (UNI 9182, par. 10.3.1.). Per il dimensionamento delle tubazioni è necessario conoscere la portata massima contemporanea, la pressione massima utilizzabile e le massime velocità ammissibili.
5.2.1. Portata massima contemporanea È il valore massimo della portata che occorre avere contemporaneamente a disposizione per tutte le utenze servite da una distribuzione o per una parte di esse, per tutta la durata del periodo di punta. Per il calcolo della portata massima contemporanea viene illustrato di seguito il metodo basato sulle unità di carico (UC) proposto dalla norma UNI 9182. L’UC è un valore assunto convenzionalmente e rappresenta la portata di un rubinetto erogatore espressa in funzione della sua portata reale, delle sue caratteristiche dimensionali e funzionali e della sua frequenza d’uso. Nella tabella seguente sono elencati i valori di UC per gli apparecchi sanitari più comuni di un’abitazione privata.
Tabella 5.2 - Unità di carico per gli apparecchi delle abitazioni private (UNI 9182 punto F 2.1) UNITA’ DI CARICO
APPARECCHIO
20
ACQUA FREDDA
ACQUA CALDA
ACQUA FREDDA + ACQUA CALDA
Lavabo
0.75
0.75
1.00
Bidet
0.75
0.75
1.00
Vaso con cassetta
3.00
-
3.00
Vaso con flussometro
6.00
-
6.00
Vasca da bagno
1.50
1.50
2.00
Doccia
1.50
1.50
2.00
Lavello da cucina
1.50
1.50
2.00
-
2.00
Lavatrice
2.00
Lavastoviglie
2.00
-
2.00
Pilozzo
1.50
1.50
2.00
Idrantino ø 3/8”
1.00
-
1.00
Idrantino ø 1/2”
2.00
-
2.00
Idrantino ø 3/4”
3.00
-
3.00
Idrantino ø 1”
6.00
-
6.00
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Se in uno stesso appartamento vi sono più apparecchi, come accade quasi sempre, bisogna considerare la contemporaneità di utilizzo. Generalmente si assume che soltanto due degli apparecchi installati vengano utilizzati contemporaneamente. Di seguito sono riportati i valori delle UC indicati dalla norma UNI per le combinazioni di apparecchi più comuni.
Tabella 5.3 - Unità di carico per combinazioni di apparecchi (UNI 9182 punto F 2.2) UNITA’ DI CARICO
APPARECCHIO
ACQUA FREDDA
ACQUA CALDA
ACQUA FREDDA + ACQUA CALDA
BAGNO COMPLETO: lavabo+bidet +vasca (o doccia) + vaso con cassetta
4.50
2.25
5.00
BAGNO COMPLETO: lavabo+bidet+ vasca (o doccia) + vaso con flussometro
7.50
2.25
8.00
BAGNO COMPLETO: vaso con cassetta + lavatrice
5.50
2.25
6.00
BAGNO COMPLETO: vaso con flussometro + lavatrice
8.50
2.25
9.00
BAGNO DI SERVIZIO: lavabo + vaso con cassetta
3.00
0.75
3.00
BAGNO DI SERVIZIO: lavabo + vaso con flussometro
6.00
0.75
6.00
BAGNO DI SERVIZIO: vaso con cassetta + lavatrice
4.00
0.75
4.50
BAGNO DI SERVIZIO: (vaso flussometro) + lavatrice
7.00
0.75
7.00
BAGNO COMPLETO: vaso con cassetta + CUCINA (lavello e lavastoviglie)
6.00
3.50
7.00
BAGNO COMPLETO: vaso con flussometro + CUCINA (lavello e lavastoviglie)
8.50
3.25
10.00
Si assegnano in questo modo i valori di UC a tutti gli apparecchi o alla combinazione di apparecchi presenti nell'impianto e si effettua la somma delle UC; quindi, tramite le tabelle e i grafici riportati di seguito, dai valori di UC si ricava la portata massima contemporanea della tubazione in oggetto.
Tabella 5.4 - Portata massima contemporanea in funzione delle unità di carico per utenze con vasi a cassetta (UNI 9182 punto F 4.1.1) Unità di carico UC
Portata l/s
Unità di carico UC
Portata l/s
Unità di carico UC
Portata l/s
6 8 10 12 14 16 18 20 25 30 35 40 50 60 70 80 90
0.30 0.40 0.50 0.60 0.68 0.78 0.85 0.93 1.13 1.30 1.46 1.62 1.90 2.20 2.40 2.65 2.90
100 120 140 160 180 200 225 250 275 300 400 500 600 700 800 900 1000
3.15 3.65 3.90 4.25 4.60 4.95 5.35 5.75 6.10 6.45 7.80 9.00 10.00 11.00 11.90 12.90 13.80
1250 1500 1750 2000 2250 2500 2750 3000 3500 4000 4500 5000 6000 7000 8000 9000 10000
15.50 17.50 18.80 20.50 22.00 23.50 24.50 26.00 28.00 30.50 32.50 34.50 38.00 41.00 44.00 47.00 50.00
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.5 - Portata massima contemporanea in funzione delle unità di carico per utenze con vasi con flussometro (UNI 9182 punto F 4.1.2) Portata l/s
Unità di carico UC
Portata l/s
Unità di carico UC
Portata l/s
10 12 14 16 18 20 25 30 35 40 50 60 70 80 90 100 -
1.70 1.90 2.10 2.27 2.45 2.60 2.95 3.25 3.55 3.80 4.30 4.80 5.25 5.60 6.00 6.35 -
120 140 160 180 200 225 250 275 300 400 500 600 700 800 900 1000 -
7.15 7.50 8.00 8.50 9.00 9.50 10.00 10.50 11.00 12.70 14.00 15.10 16.30 17.30 18.20 19.00 -
1250 1500 1750 2000 2250 2500 2750 3000 3500 4000 4500 5000 6000 7000 8000 9000 10000
21.00 23.00 24.50 26.00 27.50 28.50 29.50 30.50 33.00 35.50 36.50 37.50 40.50 41.00 44.00 48.00 50.00
Portata q in l/s
Unità di carico UC
50 40 30 20 Curva 2 vasi con passo rapido o flussometro
10 7 5 4
Curva 1 vasi con cassetta
3 2
1 0,7 0,5 0,4 0,3
10000
7000
4000 5000
3000
2000
1000
700
400 500
300
200
100
70
40 50
30
20
10
7
5
0,2
Unità di carico UC
Figura 5.2 - Curve q=f(UC): portata in funzione delle unità di carico (UNI 9182 punto F 4.1.3) ESEMPIO - Si consideri la colonna montante di un'abitazione privata che fornisce acqua, fredda e calda, a cinque bagni completi con vasi con flussometro: il valore di UC per combinazione di apparecchi è pari a 8 (Tabella 5.3) per un totale di 5x8=40 UC sulla colonna; la portata corrispondente si ricava dalla tabella 5.5 e vale 3.8 l/s. - Si consideri una colonna montante che fornisce acqua fredda a 40 appartamenti dotati di bagno completo (con vaso con flussometro) e cucina: dalla tabella 5.3 si ricavano 8.5 unità di carico per ogni appartamento per un totale di 340 UC; la portata corrispondente si ricava dal diagramma sopra riportato ed è pari a 11.9 l/s.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.2.2. Calcolo del diametro delle tubazioni Viene eseguito in due tempi: calcolo di massima e calcolo di verifica. a) Nel calcolo di massima, si prende in considerazione la tubazione che congiunge il serbatoio (sistema di erogazione dell'acqua a caduta) o l'acquedotto (sistema a pressione) con il rubinetto posto in condizione più sfavorevole per lontananza ed ubicazione; si divide tale tubazione in tronchi, in ognuno dei quali la portata sia costante, e di ognuno di essi si calcola il diametro in base alla portata stessa e ad una velocità che si assegna preventivamente:
d=
q×4 × 1000 v × 3.14
dove d
è il diametro interno del tubo, in millimetri;
q
è la portata, in metri cubi al secondo;
v
è la velocità media del flusso d'acqua, in metri al secondo.
La portata delle tubazioni si ricava con il metodo descritto al punto 5.2.1, mentre la velocità può essere ricavata dalla Tabella 5.6 e viene assegnata sulla base di: 1) dislivello fra il fondo del serbatoio ed il rubinetto, nel caso di distribuzione a serbatoio; 2) differenza tra la pressione dell'acquedotto e il dislivello tra questo e il rubinetto, nel caso di distribuzione a pressione.
Tabella 5.6 - Velocità massima ammissibile del flusso d’acqua Valori del dislivello fra il fondo del serbatoio ed il rubinetto (ovvero valori della differenza tra la pressione dell’acquedotto e il dislivello tra questo e il rubinetto) m
Velocità da assumere m/s
1-4
0.50-0.60
4-10
0.60-1.00
10-20 20 o più
1.00-1.50 1.50-2.00
ESEMPIO Si consideri una tubazione con una portata massima contemporanea di 3 l/s per la quale si assegna una velocità massima di 1.1 m/s, il diametro interno calcolato sarà pari a:
d=
3 × 10 -3 × 4 × 1000 = 58,94 mm 1.1 × 3.14
il diametro commerciale più vicino è 63 mm.
N.B. Per il dimensionamento di bagni e cucine non è necessario ricorrere alle formule, l'esperienza suggerisce di utilizzare tubi con diametro ø 20 per tutti gli apparecchi sanitari, ad eccezione dei flussometri che vengono generalmente alimentati con tubi ø 25 o ø 32 e vengono normalmente collegati direttamente alla colonna.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
b) Nel calcolo di verifica, quantificate tutte le perdite di carico distribuite e localizzate dei tronchi suddetti, come pure la pressione occorrente all'estremità di ciascun tronco, si verifica che si abbiano le condizioni riportate di seguito. 1) Per sistemi di distribuzione a serbatoio, la sommatoria di: - pressione a monte del rubinetto erogatore più sfavorito, p1; - perdite di carico distribuite, Jd; - perdite di carico localizzate, S Jl sia uguale o di poco minore della differenza di livello tra il fondo del serbatoio e il rubinetto erogatore più sfavorito:
Z0
p 1 + Jd + S Jl
2) Per sistemi di distribuzione a pressione (alimentazione diretta da acquedotto), la sommatoria di: - pressione a monte del rubinetto erogatore più sfavorito, p1; -differenza di livello tra il rubinetto erogatore più sfavorito e il punto di alimentazione dell'acquedotto, Z1; - perdite di carico distribuite, Jd; - perdite di carico localizzate, S Jl sia uguale o di poco minore al minimo valore di pressione, p0, disponibile nell'acquedotto:
p1 + Z 1 + Jd + S Jl
p0
Se vengono soddisfatte le relazioni riportate sopra, il calcolo di massima è esatto; se ciò non accade occorre diminuire o aumentare il diametro. I valori della lunghezza del tronco (l) e del dislivello tra il rubinetto e il serbatoio o l'acquedotto (Z) vengono rilevati dallo schema dell'impianto, precedentemente disegnato, mentre i valori della portata del tronco ( q) vengono calcolati secondo i il metodo descritto al punti 5.2.1. Le perdite di carico distribuite (Jd) e localizzate (S Jl) vengono quantificate utilizzando il procedimento descritto di seguito: v02 2g E
Jd0 = S Jl1
D
D1
Carichi idrostatici
F H
F1
C
Ca ric p0<H
hi
idr
od ina mi ci
v12
(p i
B
h
ez om etr ici )
Jd1
= S Jl2
2g
C1 p1<p0 Z0 B1 Z1 x
A
A1
x
Carichi idrostatici ed idrodinamici H altezza dell’acqua nel serbatoio; h perdita di carico idrodinamico =
24
v12
v02
2g
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5.3
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Perdite di carico
Nella predisposizione degli impianti idrotermosanitari è di fondamentale importanza conoscere le perdite di carico in quanto queste influiscono sulla portata dell'impianto ovvero sulla quantità di acqua che, nell'unità di tempo, arriva alle singole utenze. Il carico che produce il movimento dell'acqua non viene mai sfruttato interamente poiché una parte di esso viene persa per vincere la resistenza che l'acqua incontra al suo movimento. Le perdite di carico possono essere distribuite o localizzate e sono dovute rispettivamente a: - resistenze continue, provocate dall'attrito dell'acqua contro le pareti del condotto e da quello interno al fluido stesso, dovuto alla viscosità; - resistenze accidentali, provocate dall'urto dell'acqua contro le pareti trasversali ed inclinate rispetto al senso del movimento. Di queste le principali sono: - passaggio dell'acqua attraverso imboccature d'innesto (raccordi); - cambiamento di direzione e di sezione del condotto (curve, tees, riduzioni, ecc); - passaggio dell'acqua attraverso i rubinetti d'arresto o di erogazione.
5.3.1 Perdite di carico distribuite Le perdita di carico per resistenze continue sono proporzionali alla superficie bagnata dall'acqua, alla densità di questa, alla velocità media del flusso ed alla rugosità delle pareti della conduttura e si possono ricavare dalla formula di Blasius: 2
Jd =
6 l v 10 2 g di
dove Jd
è la perdita di carico distribuita del tubo, in millimetri per metro;
v
è la velocità del flusso d'acqua, in metri al secondo;
g
è la l'accelerazione di gravità ed è pari a 9.81 m/s2;
di
è il diametro interno del tubo, in millimetri;
l
è il coefficiente di perdita di carico ed è funzione del numero di Reynolds (Re) e della rugosità superficiale (e) del materiale.
Il numero di Reynolds si ricava mediante la formula
Re =
r v di m
dove r
è la densità dell'acqua, che vale 998 kg/m3 a 20 °C e 983.2 kg/m3 a 60 °C;
m
è la viscosità dell'acqua, che vale 1.018·10-3 kg/m·s a 20 °C e 0.462·10-3 kg/m·s a 60 °C.
N.B Il calcolo di l è molto complesso in quanto dipende dal tipo di moto ( laminare o turbolento) che si ha all’interno delle tubazioni; pertanto nelle successive pagine verranno forniti dei grafici e delle tabelle dai quali è possibile ricavare direttamente le perdite di carico distribuite a 20 °C e 60 °C.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
90x15,0 mm
75x12,5 mm
10,00
63x10,5 mm 50x8,4 mm
40x6,7 mm 4, 0
m /s
32x5,4 mm
1,00 25x4,3 mm
Portata q in l/s
3, 0
m
2, 5
m
/s
/s
/s
m
m 4 1,
2 1,
m
/s
/s
m m /s
/s
m /s
m
/s
m /s
0 1,
0,01 10,00
0, 2 m
m /s
9 0,
0, 15
m /s
0, 8 m /s
/s
/s
m /s
0, 3
m
0, 1
0, 5
6 0,
0, 4
0, 7
m
20x3,4 mm
0 2,
8 1,
6 1,
0,10
/s
m /s
100,00
1000,00
10000,00
Perdita di carico Jd in Pa/m
Figura 5.3 - Diagramma perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 20 째C
10,00 63x12,7 mm 50x10,1 mm
40x8,1 mm 4, 0
1,00
m /s
32x6,5 mm
Portata q in l/s
25x5,1 mm 3, 0
2, 5
/s
/s
m
4 1, /s
/s
m
m
2 1,
0 1,
9 0,
m
/s
/s
m
m /s
m /s
/s
2 0,
/s
m /s
m
/s
m /s
/s
m /s
m
m
0, 3
m
/s
7 0,
4 0,
1 0,
/s
0,01 10,00
0, 15
0, 6
m
8 0,
0, 5
m
20x4,1 mm
m
0,10
1, 8
0 2,
1, 6
m /s
100,00
1000,00
10000,00
Perdita di carico Jd in Pa/m
Figura 5.4 - Diagramma perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 20 째C
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
90x15,0 mm
10,00
63x10,5 mm
75x12,5 mm
50x8,4 mm
40x6,7 mm
32x5,4 mm 4, 0
1,00
m
/s
25x4,3 mm
Portata q in l/s
20x3,4 mm 3, 0
5 2, m /s
/s
/s m /s
/s
/s
/s
/s
m
/s
m
m /s
m
/s
m /s
/s
m
0, 2
/s
m
m
m
1 0,
0, 15
m
m /s
/s
2, 0
4 0,
0, 3
0, 6
8 0,
0, 5
1, 8
0 1,
0, 9
0, 7
m
m
m
4 1,
2 1,
0,10
1, 6
m /s
m /s
0,01 10,00
100,00
1000,00
10000,00
Perdita di carico Jd in Pa/m
Figura 5.5 - Diagramma perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 60 째C
10,00
63x12,7 mm
50x10,1 mm
40x8,1 mm
32x6,5 mm 4, 0
1,00
m /s
/s
m
2, 0
0 /s m
m /s
m /s
m /s
20x4,1 mm
1,
/s
0, 3
m /s
/s m
/s m
10,00
m
0, 2
m /s
/s m
1 0,
0,01
0, 15
0, 5
m /s
8 0,
7 0,
0, 4
0, 6
/s m
/s m 0, 9
/s m
4 1,
2 1,
0,10
1, 6
m /s
25x5,1 mm
5 2,
8 1,
Portata q in l/s
3, 0
m /s
m /s
100,00
1000,00
10000,00
Perdita di carico Jd in Pa/m
Figura 5.6 - Diagramma perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 60 째C
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5. PROGETTAZIONE Tabella 5.7 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 4 Ea INSTALLAZIONE 20 °C
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Diametro nominale (mm) 225
PN 4 20 °C
8,6
q
3,80 4,00 4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60 5,80 6,00 6,20 6,40 6,60 6,80 7,00 7,50 8,00 9,00 10,00
28
9,6
Diametro Interno e=0,007 mm
3,60
280
315
10,7
12,1
Spessore (mm)
207,8
3,40
250
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J vv JJ v J v J
0,10 0,06 0,11 0,07 0,11 0,08 0,12 0,09 0,12 0,09 0,13 0,10 0,14 0,11 0,14 0,12 0,15 0,13 0,15 0,14 0,16 0,15 0,17 0,16 0,17 0,17 0,18 0,18 0,18 0,19 0,19 0,20 0,19 0,21 0,20 0,22 0,21 0,23 0,22 0,26 0,24 0,29 0,27 0,36 0,30 0,43
230,8
(mm) 258,6
3
r=998 kg/m
-3
m=1,018 x 10 kg/m s
J = Perdita di carico (mm/m)
V = Velocità (m/s)
0,10 0,05 0,10 0,06 0,11 0,06 0,11 0,07 0,11 0,07 0,12 0,08 0,12 0,08 0,13 0,09 0,13 0,09 0,14 0,10 0,14 0,11 0,15 0,11 0,15 0,12 0,16 0,13 0,16 0,13 0,17 0,14 0,18 0,16 0,19 0,18 0,22 0,22 0,24 0,26
290,8
0,10 0,05 0,10 0,05 0,10 0,05 0,11 0,06 0,11 0,06 0,11 0,06 0,12 0,07 0,12 0,07 0,13 0,07 0,13 0,08 0,13 0,08 0,14 0,09 0,15 0,10 0,17 0,13 0,19 0,15
0,10 0,04 0,10 0,04 0,10 0,04 0,11 0,05 0,11 0,05 0,12 0,06 0,14 0,07 0,15 0,09
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.8 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 6 a 20 °C Diametro nominale (mm) 140
125
PN 6 20 °C
160
7,1
8,0
9,1
q
1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40 3,60 3,80 4,00 4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60 5,80 6,00 6,20 6,40 6,60 6,80 7,00 7,50 8,00 9,00 10,00
10,2
11,4
Diametro Interno 124,0
141,8
250
280
315
12,8
14,2
15,9
17,9
0,10 0,15 0,12 0,21 0,15 0,27 0,17 0,34 0,19 0,42 0,21 0,51 0,23 0,60 0,25 0,70 0,27 0,81 0,29 0,92 0,31 1,03 0,33 1,16 0,35 1,29 0,37 1,42 0,39 1,56 0,42 1,71 0,44 1,86 0,46 2,02 0,48 2,18 0,50 2,35 0,52 2,53 0,54 2,71 0,56 2,89 0,58 3,08 0,60 3,28 0,62 3,48 0,64 3,68 0,66 3,89 0,68 4,11 0,71 4,33 0,73 4,56 0,78 5,14 0,83 5,75 0,93 11,48 1,04 13,11
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0,10 0,12 0,12 0,16 0,13 0,20 0,15 0,25 0,17 0,30 0,18 0,35 0,20 0,41 0,22 0,47 0,23 0,54 0,25 0,61 0,27 0,68 0,28 0,75 0,30 0,83 0,31 0,92 0,33 1,00 0,35 1,09 0,36 1,18 0,38 1,28 0,40 1,38 0,41 1,48 0,43 1,59 0,45 1,69 0,46 1,81 0,48 1,92 0,50 2,04 0,51 2,16 0,53 2,28 0,55 2,41 0,56 2,54 0,58 2,67 0,62 3,01 10,66 3,37 0,75 4,14 0,83 8,69
177,2
221,6
248,2
279,2
199,4
-3
r=998 kg/m
m=1,018 x 10 kg/m s
V = Velocità (m/s)
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
159,6
(mm)
3
e=0,007 mm
1,20
225
Spessore (mm)
110,8
1,00
200
180
J = Perdita di carico (mm/m)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,11 0,11 0,13 0,13 0,16 0,14 0,19 0,15 0,22 0,16 0,25 0,18 0,28 0,19 0,32 0,20 0,36 0,22 0,40 0,23 0,44 0,24 0,48 0,25 0,53 0,27 0,58 0,28 0,63 0,29 0,68 0,30 0,73 0,32 0,78 0,33 0,84 0,34 0,90 0,35 0,96 0,37 1,02 0,38 1,08 0,39 1,14 0,41 1,21 0,42 1,27 0,43 1,34 0,44 1,41 0,48 1,59 0,51 1,78 0,57 2,19 0,63 2,63
0,10 0,09 0,11 0,11 0,12 0,12 0,13 0,14 0,14 0,16 0,15 0,18 0,16 0,20 0,17 0,23 0,18 0,25 0,19 0,28 0,20 0,30 0,21 0,33 0,22 0,36 0,23 0,39 0,24 0,42 0,25 0,45 0,26 0,48 0,27 0,51 0,28 0,54 0,29 0,58 0,30 0,61 0,31 0,65 0,32 0,69 0,33 0,73 0,34 0,77 0,35 0,80 0,38 0,91 0,40 1,02 0,45 1,25 0,50 1,50
0,10 0,08 0,11 0,09 0,11 0,10 0,12 0,11 0,13 0,12 0,14 0,14 0,15 0,15 0,15 0,17 0,16 0,18 0,17 0,20 0,18 0,22 0,19 0,23 0,19 0,25 0,20 0,27 0,21 0,29 0,22 0,31 0,23 0,33 0,24 0,35 0,24 0,37 0,25 0,40 0,26 0,42 0,27 0,44 0,28 0,47 0,28 0,49 0,30 0,55 0,32 0,62 0,37 0,76 0,41 0,91
0,10 0,06 0,10 0,07 0,11 0,08 0,12 0,09 0,12 0,10 0,13 0,10 0,13 0,11 0,14 0,12 0,15 0,23 0,15 0,14 0,16 0,16 0,17 0,17 0,17 0,18 0,18 0,19 0,19 0,20 0,19 0,21 0,20 0,23 0,21 0,24 0,21 0,25 0,22 0,27 0,22 0,28 0,24 0,32 0,26 0,35 0,29 0,43 0,32 0,52
0,10 0,06 0,10 0,06 0,11 0,07 0,11 0,08 0,12 0,08 0,12 0,09 0,13 0,09 0,13 0,10 0,14 0,11 0,15 0,11 0,15 0,12 0,16 0,13 0,16 0,14 0,17 0,14 0,17 0,15 0,18 0,16 0,18 0,17 0,19 0,19 0,21 0,21 0,23 0,26 0,26 0,32
0,10 0,05 0,10 0,05 0,10 0,05 0,11 0,06 0,11 0,06 0,12 0,07 0,12 0,07 0,12 0,08 0,13 0,08 0,13 0,08 0,14 0,09 0,14 0,09 0,14 0,10 0,16 0,11 0,17 0,12 0,19 0,15 0,21 0,18
0,10 0,04 0,10 0,05 0,10 0,05 0,11 0,05 0,11 0,05 0,11 0,06 0,12 0,06 0,13 0,07 0,15 0,09 0,16 0,11
29
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.9 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 10 a 20 °C Diametro nominale (mm) 32
PN 10 20 °C
40
50
63
75
90
110
125
140
160
180
200
225
250
280
315
14,6
16,4
18,2
20,5
22,7
25,4
28,6
147,2
163,6
184,0
204,6
229,2
257,8
Spessore (mm) 2,9
3,7
4,6
5,8
6,8
8,2
10,0
11,4
12,7
Diametro Interno (mm) 26,2
32,6
40,8
51,4
61,4
73,6
90,0
0,06 0,07 0,08 0,09 0,10 0,12 0,14 0,16 0,18 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40 3,60 3,80 4,00 4,20 4,40
30
0,11 1,04 0,13 1,36 0,15 1,72 0,17 2,11 0,19 2,54 0,22 3,49 0,26 4,57 0,30 5,77 0,33 7,10 0,37 8,53 0,56 17,35 0,74 28,70 0,93 42,41 1,11 58,35 1,30 76,41 1,48 96,53 1,67 118,6 1,86 142,6 2,23 196,2 2,60 257,0 2,97 324,6 3,34 399,0 3,71 479,7 4,08 614,1 4,45 716,0 4,83 825,6 5,20 943,1
130,8
-3
r=998 kg/m
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
114,6 3
e=0,007 mm
q
102,2
m=1,018 x 10 kg/m s
J = Perdita di carico (mm/m)
V = Velocità (m/s)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
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-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,30 0,14 0,50 0,17 0,74 0,20 1,02 0,24 1,34 0,27 1,69 0,30 2,08 0,34 2,50 0,41 3,44 0,47 4,50 0,54 5,68 0,61 6,98 0,68 8,40 0,74 9,92 0,81 11,55 0,88 13,29 0,95 15,13 1,01 17,07 1,08 19,12 1,15 21,26 1,22 23,49 1,28 25,82 1,35 28,25 1,42 30,77 1,49 33,38
-
-
-
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-
-
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-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,12 0,31 0,14 0,43 0,16 0,57 0,19 0,71 0,21 0,88 0,24 1,06 0,28 1,45 0,33 1,90 0,38 2,40 0,42 2,95 0,47 3,55 0,52 4,20 0,56 4,89 0,61 5,62 0,66 6,40 0,71 7,22 0,75 8,08 0,80 8,99 0,85 9,93 0,89 10,92 0,94 11,94 0,99 13,01 1,03 14,11
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
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-
0,11 0,22 0,13 0,27 0,14 0,34 0,16 0,41 0,19 0,56 0,22 0,73 0,25 0,92 0,28 1,14 0,31 1,37 0,35 1,61 0,38 1,88 0,41 2,16 0,44 2,46 0,47 2,78 0,50 3,11 0,53 3,46 0,57 3,82 0,60 4,20 0,63 4,59 0,66 5,00 0,69 5,43
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,15 0,11 0,18 0,12 0,22 0,15 0,31 0,17 0,40 0,20 0,51 0,22 0,62 0,24 0,75 0,27 0,88 0,29 1,03 0,32 1,18 0,34 1,35 0,37 1,52 0,39 1,70 0,41 1,89 0,44 2,09 0,46 2,30 0,49 2,51 0,51 2,74 0,54 2,97
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,13 0,12 0,18 0,14 0,23 0,16 0,29 0,17 0,36 0,19 0,43 0,21 0,51 0,23 0,60 0,25 0,69 0,27 0,78 0,29 0,88 0,31 0,99 0,33 1,10 0,35 1,21 0,37 1,33 0,39 1,46 0,41 1,59 0,43 1,72
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,12 0,12 0,16 0,13 0,19 0,15 0,23 0,16 0,27 0,18 0,32 0,19 0,37 0,21 0,42 0,22 0,47 0,24 0,53 0,25 0,59 0,27 0,65 0,28 0,71 0,30 0,78 0,31 0,85 0,33 0,92
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
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-
0,11 0,11 0,12 0,13 0,13 0,16 0,14 0,18 0,15 0,21 0,16 0,24 0,18 0,27 0,19 0,30 0,20 0,33 0,21 0,37 0,22 0,41 0,24 0,44 0,25 0,45 0,26 0,52
-
-
-
-
-
0,10 0,08 0,10 0,09 0,11 0,11 0,12 0,13 0,13 0,14 0,14 0,16 0,15 0,18 0,16 0,20 0,17 0,22 0,18 0,25 0,19 0,27 0,20 0,29 0,21 0,32
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,07 0,11 0,08 0,11 0,09 0,12 0,10 0,13 0,12 0,14 0,13 0,14 0,14 0,15 0,15 0,16 0,17 0,17 0,18
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,06 0,10 0,07 0,11 0,08 0,12 0,08 0,12 0,09 0,13 0,10 0,13 0,11
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,05 0,10 0,06 0,11 0,06
-
-
0,10 0,35 0,14 0,71 0,19 1,17 0,24 1,73 0,29 2,38 0,34 3,11 0,39 3,93 0,43 4,83 0,48 5,81 0,58 7,99 0,68 10,47 0,77 13,22 0,87 16,25 0,96 19,54 1,06 23,09 1,16 26,88 1,25 30,93 1,35 35,21 1,45 39,73 1,54 44,48 1,64 49,45 1,74 54,66 1,83 60,08 1,93 65,72 2,03 85,04 2,12 91,47
-
-
0,11 0,56 0,12 0,70 0,14 0,87 0,15 1,04 0,23 2,12 0,31 3,50 0,38 5,17 0,46 7,12 0,54 9,32 0,61 11,77 0,69 14,47 0,77 17,40 0,92 23,94 1,07 31,35 1,22 39,61 1,38 48,67 1,53 58,53 1,68 69,15 1,84 80,52 1,99 92,63 2,14 105,4 2,30 118,9 2,45 133,2 2,60 167,4 2,75 184,0 2,91 201,3 3,06 219,4 3,21 238,3 3,37 257,9
-
-
0,10 0,61 0,11 0,75 0,12 0,90 0,14 1,24 0,17 1,62 0,19 2,04 0,22 2,51 0,24 3,02 0,36 6,14 0,48 10,16 0,60 15,02 0,72 20,66 0,84 27,06 0,96 34,18 1,08 42,01 1,20 50,51 1,44 69,50 1,68 91,02 1,92 114,9 2,16 141,3 2,40 169,9 2,64 200,7 2,88 233,7 3,12 296,2 3,36 335,9 3,60 378,2 3,84 423,0 4,08 470,2 4,32 520,0 4,55 572,2 4,79 627,0 5,03 684,3
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CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.9 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 10 a 20 °C Diametro nominale (mm) 32
PN 10 20 °C
40
50
63
75
90
110
125
140
160
180
200
225
250
280
315
16,4
18,2
20,5
22,7
25,4
28,6
147,2
163,6
184,0
204,6
229,2
257,8
Spessore (mm) 2,9
3,7
4,6
5,8
6,8
8,2
10,0
11,4
12,7
14,6
Diametro Interno (mm) 26,2
32,6
40,8
51,4
61,4
73,6
v J v 4,80 J v 5,00 J v 5,20 J v 5,40 J v 5,60 J v 5,80 J v 6,00 J v 6,20 J v 6,40 J v 6,60 J v 6,80 J v 7,00 J v 7,50 J v 8,00 J v 9,00 J v 10,00 J 4,60
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3,52 278,39 3,67 299,60 3,83 321,59 3,98 344,36 4,13 367,90 4,29 392,23 4,44 417,33 4,59 443,21 4,74 469,87 4,90 497,31 5,05 525,53 -
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2,22 98,14 2,31 105,04 2,41 112,17 2,51 119,54 2,60 127,14 2,70 134,98 2,80 143,05 2,89 151,36 2,99 159,90 3,09 168,67 3,18 177,68 3,28 186,93 3,38 196,41 3,62 221,13 3,86 247,31 4,34 304,08 4,82 366,70
114,6
130,8
m=1,018 x 10-3 kg/m s
V = Velocità (m/s)
q = Portata (l/sec) -
102,2
r=998 kg/m3
e=0,007 mm
q
90,0
1,55 36,08 1,62 38,86 1,69 52,15 1,76 55,31 1,82 58,57 1,89 61,92 1,96 65,36 2,03 68,90 2,10 72,52 2,16 76,25 2,23 80,06 2,30 83,97 2,37 87,97 2,53 98,38 2,70 109,37 3,04 133,09 3,38 159,15
1,08 15,25 1,13 16,43 1,18 17,65 1,22 18,90 1,27 20,19 1,32 21,52 1,36 30,80 1,41 32,32 1,46 33,87 1,51 35,45 1,55 37,08 1,60 38,74 1,65 40,43 1,76 44,83 1,88 49,46 2,12 59,39 2,35 70,23
0,72 5,87 0,75 6,32 0,79 6,79 0,82 7,27 0,85 7,77 0,88 8,28 0,91 8,80 0,94 9,34 0,98 9,89 1,01 10,46 1,04 11,03 1,07 11,63 1,10 12,23 1,18 19,86 1,26 21,68 1,42 25,56 1,57 29,77
0,56 3,21 0,59 3,46 0,61 3,71 0,63 3,97 0,66 4,25 0,68 4,53 0,71 4,81 0,73 5,11 0,76 5,41 0,78 5,72 0,80 6,03 0,83 6,36 0,85 6,69 0,91 7,54 0,98 8,45 1,10 15,52 1,22 17,87
0,45 1,86 0,47 2,01 0,48 2,15 0,50 2,31 0,52 2,46 0,54 2,63 0,56 2,79 0,58 2,96 0,60 3,14 0,62 3,32 0,64 3,50 0,66 3,69 0,68 3,88 0,73 4,38 0,78 4,90 0,87 6,03 0,97 11,56
J = Perdita di carico (mm/m) 0,34 0,99 0,36 1,07 0,37 1,15 0,39 1,23 0,40 1,32 0,42 1,40 0,43 1,49 0,45 1,58 0,46 1,67 0,48 1,77 0,49 1,87 0,51 1,97 0,52 2,07 0,56 2,34 0,60 2,62 0,67 3,22 0,74 3,87
0,27 0,57 0,28 0,61 0,29 0,66 0,31 0,70 0,32 0,75 0,33 0,80 0,34 0,85 0,35 0,90 0,36 0,96 0,38 1,01 0,39 1,07 0,40 1,12 0,41 1,18 0,44 1,33 0,47 1,49 0,53 1,83 0,59 2,21
0,22 0,34 0,23 0,37 0,24 0,40 0,25 0,43 0,26 0,45 0,27 0,48 0,28 0,51 0,29 0,55 0,30 0,58 0,30 0,61 0,31 0,65 0,32 0,68 0,33 0,72 0,36 0,81 0,38 0,90 0,43 1,11 0,48 1,34
0,17 0,20 0,18 0,21 0,19 0,23 0,20 0,24 0,20 0,26 0,21 0,28 0,22 0,29 0,23 0,31 0,23 0,33 0,24 0,35 0,25 0,37 0,26 0,39 0,26 0,41 0,28 0,46 0,30 0,52 0,34 0,64 0,38 0,76
0,14 0,12 0,15 0,13 0,15 0,14 0,16 0,15 0,16 0,16 0,17 0,17 0,18 0,18 0,18 0,19 0,19 0,20 0,19 0,21 0,20 0,22 0,21 0,24 0,21 0,25 0,23 0,28 0,24 0,31 0,27 0,38 0,30 0,46
0,11 0,07 0,12 0,07 0,12 0,08 0,13 0,09 0,13 0,09 0,14 0,10 0,14 0,10 0,15 0,11 0,15 0,12 0,16 0,12 0,16 0,13 0,16 0,14 0,17 0,14 0,18 0,16 0,19 0,18 0,22 0,22 0,24 0,27
0,10 0,05 0,10 0,05 0,10 0,05 0,11 0,06 0,11 0,06 0,12 0,06 0,12 0,07 0,12 0,07 0,13 0,07 0,13 0,08 0,13 0,08 0,14 0,09 0,15 0,10 0,17 0,13 0,19 0,15
31
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.10 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 20 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 20 20 °C
25
32
3,4
4,2
5,4
16,6
21,2
q
0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,10 0,12 0,14 0,16 0,18 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40 3,60
32
6,7
8,3
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
0,15 2,74 0,22 8,01 0,29 13,25 0,37 19,57 0,44 26,93 0,51 35,27 0,58 44,55 0,66 54,75 0,73 65,84 0,88 90,58 1,02 118,63 1,17 149,85 1,32 184,16 1,46 221,44 2,19 450,21 2,92 744,44 3,66 1100,66 4,39 1514,34 -
0,14 2,70 0,18 4,46 0,23 6,59 0,28 9,07 0,32 11,87 0,37 15,00 0,42 18,43 0,46 22,17 0,55 30,50 0,65 39,94 0,74 50,45 0,83 62,00 0,92 74,55 1,39 151,58 1,85 250,77 2,31 370,57 2,77 509,84 3,24 667,72 3,70 843,49 4,16 1036,56 4,62 1246,44
26,6
33,2
r=998 kg/m3
e=0,007 mm
0,03
50
63
75
90
10,5
12,5
15,0
42,0
50,0
60,6
Diametro Interno (mm) 13,2
0,02
40
Spessore (mm)
m=1,018 x 10-3 kg/m s
V = Velocità (m/s)
J = Perdita di carico (mm/m)
-
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-
0,10 0,40 0,15 0,81 0,20 1,33 0,25 1,97 0,31 2,71 0,36 3,55 0,41 4,48 0,46 5,51 0,13 0,10 0,61 9,11 0,71 11,93 0,82 15,08 0,92 18,53 1,01 22,28 1,12 26,32 1,22 30,65 1,32 35,26 1,43 40,14 1,53 45,29 1,63 50,71 1,73 56,39 1,83 62,32
-
0,11 1,40 0,14 2,06 0,17 2,84 0,20 3,72 0,23 4,69 0,26 5,77 0,28 6,94 0,34 9,54 0,40 12,50 0,45 15,79 0,51 19,40 0,57 23,33 0,85 47,43 1,13 78,47 1,42 115,95 1,70 159,53 1,98 208,93 2,27 263,93 2,55 324,35 2,83 390,02 3,40 536,61 3,97 702,77 4,54 887,77
0,11 0,97 0,13 1,26 0,14 1,60 0,16 1,96 0,18 2,36 0,22 3,25 0,25 4,25 0,29 5,37 0,32 6,60 0,36 7,94 0,54 16,14 0,72 26,71 0,90 39,46 1,08 54,30 1,26 71,11 1,44 89,83 1,62 110,39 1,80 132,74 2,16 182,63 2,52 239,18 2,88 302,14 3,24 371,30 3,60 446,48 3,96 571,87 4,32 666,42 4,68 767,98 5,04 876,87
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
-
-
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-
-
-
-
0,10 0,69 0,12 0,82 0,14 1,13 0,16 1,48 0,18 1,87 0,21 2,30 0,23 2,77 0,35 5,63 0,46 9,32 0,58 13,77 0,69 18,95 0,81 24,81 0,92 31,35 1,04 38,52 1,16 46,32 1,39 63,73 1,62 83,46 1,85 105,44 2,08 129,57 2,31 155,80 2,54 184,08 2,77 214,36 3,00 246,59 3,24 308,88 3,47 347,51 3,70 388,42 3,93 431,60 4,16 477,06
0,10 0,49 0,12 0,61 0,13 0,75 0,14 0,91 0,22 1,84 0,29 3,05 0,36 4,51 0,43 6,20 0,51 8,12 0,58 10,26 0,65 12,61 0,17 0,17 0,87 20,86 1,01 27,32 1,16 34,51 1,30 42,41 1,44 51,00 1,59 60,25 1,73 70,16 1,88 80,71 2,02 91,89 2,17 103,68 2,31 116,08 2,46 147,16 2,60 161,54
0,11 0,34 0,14 0,56 0,18 0,83 0,21 1,14 0,25 1,49 0,28 1,89 0,32 2,32 0,11 0,06 0,42 3,83 0,50 5,02 0,57 6,34 0,64 7,79 0,71 9,37 0,78 11,07 0,85 12,89 0,92 14,83 0,99 16,88 1,06 19,05 1,13 21,33 1,20 23,72 1,27 26,21
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CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.10 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 20 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 20 20 °C
25
32
3,4
4,2
5,4
16,6
21,2
q
4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60 5,80 6,00 6,20 6,40 6,60 6,80 7,00 7,50 8,00 9,00 10,00
6,7
8,3
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
26,6
33,2
r=998 kg/m3
e=0,007 mm
4,00
50
63
75
90
10,5
12,5
15,0
42,0
50,0
60,6
Diametro Interno (mm) 13,2
3,80
40
Spessore (mm)
m=1,018 x 10-3 kg/m s
V = Velocità (m/s) 4,39 524,79 4,62 574,79 4,85 627,08 5,09 681,63
J = Perdita di carico (mm/m) 2,74 176,58 2,89 192,29 3,03 208,68 3,18 225,73 3,32 243,45 3,47 261,84 3,61 280,90 3,76 300,64 3,90 321,04 4,04 342,11 4,19 363,85 4,33 386,26 4,48 409,34 4,62 433,09 4,77 457,51 4,91 482,59 5,06 508,35
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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1,94 68,50 2,04 88,78 2,14 95,85 2,24 103,19 2,34 110,79 2,45 118,67 2,55 126,82 2,65 135,24 2,75 143,93 2,85 152,89 2,96 162,12 3,06 171,62 3,16 181,40 3,26 191,99 3,36 201,75 3,46 212,34 3,57 223,19 3,82 251,51 4,08 281,52 4,59 346,61 -
1,34 28,81 1,42 31,52 1,49 34,33 1,56 37,24 1,63 40,25 1,70 54,03 1,77 57,45 1,84 60,98 1,91 64,61 1,98 68,34 2,05 72,18 2,12 76,13 2,19 80,18 2,26 84,33 2,34 88,59 2,41 92,96 2,48 97,43 2,65 109,06 2,83 121,35 3,18 147,89 3,54 177,06
33
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.11 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 20 °C Diametro nominale (mm)
PN 25 20 °C
20
25
4,1
5,1
0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,10 0,12 0,14 0,16 0,18 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40
34
50
63
6,5
8,1
10,1
12,7
29,8
37,6
Diametro Interno (mm) 14,8
-
23,8
-3
r=998 kg/m
q = Portata (l/sec) 0,18 6,71 0,27 13,64 0,37 22,56 0,46 33,34 0,55 45,87 0,64 60,07 0,73 75,88 0,82 93,25 0,91 112,14 1,10 154,28 1,28 202,05 1,46 255,24 1,65 313,67 1,83 377,18 2,74 766,84 3,66 1268,67 4,57 1874,74
19,0 3
e=0,007 mm
v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
40
Spessore (mm)
11,8
q
32
m=1,018 x 10 kg/m s
J = Perdita di carico (mm/m)
V = Velocità (m/s)
0,12 1,74 0,17 4,65 0,23 7,69 0,29 11,37 0,35 15,64 0,41 20,48 0,47 25,87 0,52 31,80 0,58 38,23 0,70 52,60 0,81 68,89 0,93 87,03 1,05 106,95 1,16 128,60 1,74 261,46 2,33 432,56 2,91 639,20 3,49 879,44 4,07 1151,76 4,65 1454,95
0,11 1,42 0,14 2,35 0,18 3,47 0,21 4,77 0,25 6,25 0,28 7,90 0,32 9,71 0,35 11,67 0,42 16,06 0,49 21,03 0,56 26,57 0,64 32,65 0,71 39,26 1,06 79,81 1,41 132,04 1,76 195,12 2,12 268,45 2,47 351,58 2,82 444,13 3,18 545,79 3,53 656,30 4,23 902,97 4,94 1182,57
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,11 1,19 0,13 1,64 0,16 2,14 0,18 2,71 0,20 3,33 0,22 4,00 0,27 5,51 0,31 7,21 0,36 9,11 0,40 11,20 0,45 13,47 0,67 27,38 0,90 45,29 1,12 66,93 1,35 92,09 1,57 120,60 1,80 152,35 2,02 187,23 2,25 225,13 2,70 309,75 3,15 405,66 3,60 512,45 4,05 629,75 4,50 818,48 4,95 970,13
-
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-
0,10 0,74 0,11 0,93 0,13 0,14 0,14 1,38 0,17 1,89 0,20 2,48 0,23 3,13 0,26 3,85 0,29 4,63 0,43 9,41 0,57 15,57 0,72 23,01 0,86 31,65 1,00 41,46 1,15 52,37 1,29 64,35 1,43 77,38 1,72 106,47 2,01 139,44 2,30 176,14 2,58 216,46 2,87 260,29 3,16 307,54 3,44 391,10 3,73 448,98 4,02 510,86 4,30 576,73 4,59 646,60 4,88 720,45
0,11 0,63 0,13 0,82 0,14 1,04 0,16 1,28 0,18 1,53 0,27 3,12 0,36 5,16 0,45 7,62 0,54 10,49 0,63 13,74 0,72 17,36 0,81 21,33 0,90 25,65 1,08 35,29 1,26 46,21 1,44 58,38 1,62 71,74 1,80 86,27 1,98 101,93 2,16 118,69 2,34 136,54 2,52 155,44 2,70 196,72 2,88 218,96 3,06 242,39
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.11 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 20 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 25 20 °C
25
4,1
5,1
q
4,00 4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60
50
63
6,5
8,1
10,1
12,7
29,8
37,6
Diametro Interno (mm) 14,8
23,8
-3
r=998 kg/m
m=1,018 x 10 kg/m s
V = Velocità (m/s)
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
19,0 3
e=0,007 mm
3,80
40
Spessore (mm)
11,8
3,60
32
J = Perdita di carico (mm/m)
-
-
-
-
-
-
-
-
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www.plasticalfa.com
3,24 267,01 3,42 292,82 3,60 319,83 3,78 348,02 3,96 377,41 4,14 407,98 4,33 439,75 4,51 472,70 4,69 506,85 4,87 542,19 5,05 578,72
35
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.12 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 60 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 20 60 °C
25
32
3,4
4,2
5,4
q
0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,10 0,12 0,14 0,16 0,18 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40
36
75
90
8,3
6,7
10,5
12,5
15,0
42,0
50,0
60,6
Diametro Interno (mm) 16,6
26,6
21,2
0,15 3,26 0,22 6,63 0,29 10,96 0,37 16,20 0,44 22,28 0,51 29,19 0,58 36,87 0,66 45,31 0,73 55,48 0,88 74,96 1,02 98,17 1,17 124,01 1,32 152,39 1,46 183,25 2,19 372,37 2,92 616,38 3,66 1005,49 4,39 1415,07 -
-3
r=983,2 kg/m
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
33,2 3
e=0,007 mm
0,03
63
Spessore (mm)
13,2
0,02
50
40
m=0,462 x 10 kg/m s
V = Velocità (m/s)
J = Perdita di carico (mm/m)
-
-
-
-
-
-
-
0,14 2,23 0,18 3,69 0,23 5,45 0,28 7,50 0,32 9,83 0,37 12,41 0,42 15,25 0,46 18,34 0,55 25,24 0,65 33,05 0,74 41,75 0,83 51,31 0,92 61,70 1,39 125,43 1,85 207,52 2,31 306,66 2,77 421,91 3,24 605,95 3,70 776,36 4,16 967,85 4,62 1180,44
-
-
-
-
-
-
0,11 1,15 0,14 1,71 0,17 2,35 0,20 3,07 0,23 3,88 0,26 4,77 0,28 5,74 0,34 7,90 0,40 10,34 0,45 13,06 0,51 16,05 0,57 19,31 0,85 39,25 1,13 64,93 1,42 95,96 1,70 132,02 1,98 172,90 2,27 235,60 2,55 291,20 2,83 352,69 3,40 493,33 3,97 657,52 4,54 845,25
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,11 0,80 0,13 1,05 0,14 1,32 0,16 1,62 0,18 1,95 0,22 2,69 0,25 3,52 0,29 4,45 0,32 5,46 0,36 6,57 0,54 13,36 0,72 22,10 0,90 32,66 1,08 44,93 1,26 58,84 1,44 74,33 1,62 91,35 1,80 119,10 2,16 164,17 2,52 216,45 2,88 275,95 3,24 342,66 3,60 416,58 3,96 497,73 4,32 586,09 4,68 681,66 5,04 784,45
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,57 0,12 0,68 0,14 0,94 0,16 1,23 0,18 1,55 0,21 1,91 0,23 2,29 0,35 4,66 0,46 7,71 0,58 11,40 0,69 15,68 0,81 20,53 0,92 25,94 1,04 31,88 1,16 38,33 1,39 52,74 1,62 75,79 1,85 95,49 2,08 117,48 2,31 141,74 2,54 168,27 2,77 197,08 3,00 228,17 3,24 261,53 3,47 297,17 3,70 335,08 3,93 375,27
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,40 0,12 0,51 0,13 0,62 0,14 0,75 0,22 1,53 0,29 2,52 0,36 3,73 0,43 5,13 0,51 6,72 0,58 8,49 0,65 10,43 0,72 12,55 0,87 17,26 1,01 22,61 1,16 32,55 1,30 39,48 1,44 47,09 1,59 55,37 1,73 64,31 1,88 73,93 2,02 84,21 2,17 95,17 2,31 106,79 2,46 119,09
-
-
-
-
-
-
0,10 0,33 0,15 0,67 0,20 1,10 0,25 1,63 0,31 2,24 0,36 2,94 0,41 3,71 0,46 4,56 0,51 5,48 0,61 7,54 0,71 9,88 0,82 12,48 0,92 15,33 1,02 21,60 1,12 25,15 1,22 28,97 1,32 33,07 1,43 37,43 1,53 42,07 1,63 46,98 1,73 52,15
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,11 0,28 0,14 0,46 0,18 0,69 0,21 0,94 0,25 1,24 0,28 1,56 0,32 1,92 0,35 2,31 0,42 3,17 0,50 4,15 0,57 5,15 0,64 6,45 0,71 7,75 0,78 9,16 0,85 13,09 0,92 14,80 0,99 16,61 1,06 18,53 1,13 20,56 1,20 22,69
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CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.12 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 20 a 60 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 20 60 °C
25
32
3,4
4,2
5,4
16,6
q
4,00 4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60 5,80 6,00 6,20 6,40 6,60 6,80 7,00 7,50 8,00 9,00 10,00
6,7
21,2
8,3
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
26,6
33,2
r=983,2 kg/m3
e=0,007 mm
3,80
50
63
75
90
10,5
12,5
15,0
42,0
50,0
60,6
Diametro Interno (mm) 13,2
3,60
40
Spessore (mm)
m=0,462 x 10-3 kg/m s
V = Velocità (m/s) 4,16 417,73 4,39 462,47 4,62 509,48 4,85 558,77 5,09 610,34
J = Perdita di carico (mm/m) 2,60 132,05 2,74 145,69 2,89 159,99 3,03 174,96 3,18 190,61 3,32 206,92 3,47 223,90 3,61 241,55 3,76 259,88 3,90 278,87 4,04 298,53 4,19 318,86 4,33 339,86 4,48 361,53 4,62 383,87 4,77 406,88 4,91 430,56 5,06 454,90
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
-
-
-
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-
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-
-
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1,83 57,60 1,94 63,32 2,04 69,31 2,14 75,57 2,24 82,10 2,34 88,90 2,45 95,97 2,55 103,31 2,65 110,92 2,75 118,80 2,85 126,96 2,96 135,38 3,06 144,08 3,16 153,04 3,26 162,28 3,36 171,78 3,46 181,56 3,57 191,61 3,82 217,91 4,08 245,90 4,59 306,96 -
1,27 24,92 1,34 27,26 1,42 29,71 1,49 32,26 1,56 34,91 1,63 37,67 1,70 40,53 1,77 43,50 1,84 46,58 1,91 49,76 1,98 53,04 2,05 56,43 2,12 59,92 2,19 63,52 2,26 67,23 2,34 71,03 2,41 74,95 2,48 78,97 2,65 89,47 2,83 100,63 3,18 124,92 3,54 151,84
37
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.13 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 60 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 25 60 °C
25
4,1
5,1
q
0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,10 0,12 0,14 0,16 0,18 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2,60 2,80 3,00 3,20 3,40 3,60
38
50
63
6,5
8,1
10,1
12,7
29,8
37,6
Diametro Interno (mm) 14,8
v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J vv JJ v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
-
23,8
-3
r=983,2 kg/m
q = Portata (l/sec) 0,18 5,55 0,27 11,28 0,37 18,67 0,46 27,59 0,55 37,96 0,64 49,71 0,73 62,80 0,82 77,17 0,91 92,80 1,10 127,67 1,28 167,21 1,46 211,22 1,65 259,57 1,83 312,13 2,74 634,58 3,66 1049,86 4,57 1757,47
19,0 3
e=0,007 mm
0,03
40
Spessore (mm)
11,8
0,02
32
0,12 1,89 0,17 3,85 0,23 6,37 0,29 9,41 0,35 12,94 0,41 16,95 0,47 21,41 0,52 26,31 0,58 31,64 0,70 43,53 0,81 57,01 0,93 72,02 1,05 88,50 1,16 106,42 1,74 216,36 2,33 357,95 2,91 528,96 3,49 801,63 4,07 1068,956 4,65 1374,66
m=0,462 x 10 kg/m s
V = Velocità (m/s) 0,11 1,17 0,14 1,94 0,18 2,87 0,21 3,95 0,25 5,17 0,28 6,54 0,32 8,03 0,35 9,66 0,42 13,29 0,49 17,40 0,56 21,98 0,64 27,02 0,71 32,49 1,06 66,05 1,41 109,27 1,76 161,47 2,12 222,15 2,47 290,94 2,82 400,00 3,18 496,52 3,53 603,47 4,23 848,63 4,94 1135,49
J = Perdita di carico (mm/m)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,11 0,98 0,13 1,36 0,16 1,77 0,18 2,24 0,20 2,76 0,22 3,31 0,27 4,56 0,31 5,97 0,36 7,54 0,40 9,27 0,45 11,14 0,67 22,66 0,90 37,48 1,12 55,39 1,35 76,21 1,57 99,80 1,80 126,08 2,02 167,32 2,25 201,76 2,70 280,30 3,15 371,71 3,60 476,01 4,05 593,17 4,50 723,26 4,95 866,20
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,10 0,61 0,11 0,77 0,13 0,95 0,14 1,14 0,17 1,57 0,20 2,05 0,23 2,59 0,26 3,19 0,29 3,83 0,43 7,79 0,57 12,88 0,72 19,04 0,86 26,19 1,00 34,31 1,15 43,34 1,29 53,26 1,43 64,04 1,72 96,05 2,01 125,74 2,30 159,43 2,58 197,11 2,87 238,78 3,16 284,45 3,44 334,11 3,73 387,76 4,02 445,41 4,30 507,05 4,59 572,68 4,88 642,30
0,11 0,52 0,13 0,68 0,14 0,86 0,16 1,06 0,18 1,27 0,27 2,58 0,36 4,27 0,45 6,31 0,54 8,68 0,63 11,37 0,72 14,36 0,81 17,65 0,90 21,22 1,08 29,20 1,26 42,91 1,44 53,62 1,62 65,52 1,80 78,60 1,98 92,88 2,16 108,35 2,34 125,01 2,52 142,85 2,70 161,90 2,88 182,13 3,06 203,55 3,24 226,16
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Tabella 5.13 - Valori delle perdite di carico distribuite nei tubi Alfaidro PN 25 a 60 °C Diametro nominale (mm) 20
PN 25 60 °C
25
4,1
5,1
q
4,20 4,40 4,60 4,80 5,00 5,20 5,40 5,60
50
63
6,5
8,1
10,1
12,7
29,8
37,6
Diametro Interno (mm) 14,8
23,8
-3
r=983,2 kg/m
q = Portata (l/sec) v J v J v J v J v J v J v J v J v J v J
19,0 3
e=0,007 mm
4,00
40
Spessore (mm)
11,8
3,80
32
m=0,462 x 10 kg/m s
V = Velocità (m/s)
J = Perdita di carico (mm/m)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
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3,42 249,96 3,60 274,96 3,78 301,14 3,96 328,52 4,14 357,08 4,33 386,34 4,51 417,79 4,69 449,93 4,87 483,26 5,05 517,78
39
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE 5.3.2 Perdite di carico localizzate Vengono espresse dalla seguente formula: æ
2
ö
Jl = å çz × r × v ÷ » 5 × 104 × å ( z × v 2) ç 2g ÷ø è
dove Jl
è la perdita di carico localizzata, in millimetri d'acqua;
z
è il coefficiente di resistenza localizzata;
r, v e g sono già stati definiti al punto 5.3.1. I coefficienti di resistenza localizzata z sono collegati a ciascun tipo di raccordo e si ricavano tramite esperienze pratiche. I valori di z relativi ai raccordi del Sistema Alfaidro sono riportati in Tabella 5.14 Dalla somma delle perdite di carico distribuite e localizzate si ottengono i valori delle perdite di carico totali:
J = Jd l + Jl dove J
è la perdita di carico totale, in millimetri d'acqua;
l
è la lunghezza della tubazione, in metri;
Tabella 5.14 - Valori dei coefficienti di resistenza localizzata
Raccordo
Descrizione
Manicotto
Riduzione
Coefficiente di resistenza
z
Tutte le dimensioni
0,25
di di una una dimensione dimensione
0,30
di due dimensioni
0,50
di tre dimensioni
0,55
> di tre dimensioni
0,85
Gomito a 90°
Tutte le dimensioni
0,90
Gomito a 45°
Tutte le dimensioni
0,40
passaggio diretto
0,50
diramazione
1,20
Raccordo a tee
40
Commenti
Simbolo Grafico
riunione
0,80
flusso convergente
3,00
flusso divergente
1,80
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Raccordo
5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Descrizione
Commenti
Simbolo Grafico
Coefficiente di resistenza
z
Tutte le dimensioni
Il valore di z è la somma dei coefficienti di resistenza della tee e della riduzione
Diramazione
2,10
Riunione
3,70
Adattatore filettato femmina
Tutte le dimensioni
0,40
Adattatore filettato maschio
Tutte le dimensioni
0,50
Gomito a 90° filettato femmina
Tutte le dimensioni
Gomito a 90° filettato maschio
Tutte le dimensioni
1,60
Tee filettata femmina
Tutte le dimensioni
1,50
Tee filettata maschio
Tutte le dimensioni
Tee ridotta
Croce
Rubinetto d’arresto
Valvola a sfera
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1,40
1,80
Ø 20
13,00
Ø 25
11,00
Tutte le dimensioni
0,25
41
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.4
Dilatazioni termiche
Rappresentano le variazioni dimensionali di un corpo a causa di un aumento o di una diminuzione della sua temperatura. Il processo di dilatazione avviene a livello molecolare: il calore imprime movimento alle molecole aumentando di conseguenza la loro energia cinetica, che provoca la dilatazione del corpo. Questa può verificarsi in una sola direzione, si parla di dilatazione termica lineare, o in tutte le direzioni, dilatazione termica cubica. Nei sistemi di tubi si verifica essenzialmente una dilatazione lineare, dal momento che la lunghezza è la dimensione predominante. Questo fenomeno va tenuto nella giusta considerazione durante la fase di posa in opera di tubazioni che convogliano acqua calda o passano all'esterno o, in generale, attraversano zone dove si hanno escursioni termiche tali da influenzare il materiale impiegato. La variazione di lunghezza subita dai tubi del Sistema Alfaidro in seguito ad una variazione di temperatura si ottiene dalla seguente formula:
Dl = a × l × Dt dove: Dl
è la variazione di lunghezza del tubo, in millimetri;
a
è il coefficiente di dilatazione termica lineare del materiale, che per il Sistema Alfaidro vale 1.5 · 10-4 K-1, ovvero 0.16 mm/m °C;
l
è la lunghezza del tratto di tubo soggetto a dilatazione, in metri;
Dt
è la differenza di temperatura in gradi centigradi.
ESEMPIO
posare
allo
scoperto,
assumiamo
che
10
9
8
7
6
5
4
3
2
Consideriamo 100 m di tubo ALFAIDRO da
1
Lunghezza tubi l in m 100 90
le
80
Il tubo potrà subire le seguenti variazioni di lunghezza: a -5°C subirà una contrazione pari a Dl1 = 0.16 • 100 • (-5 - 15) = -320 mm;
a + 30°C il tubo subirà una dilatazione pari a Dl2 = 0.16 • 100 • (30 - 15) = 240 mm
Temperatura
+ 30 °C e la temperatura di posa sia +15 °C.
t in °C
temperature estreme raggiungibili siano -5 °C e 70 60 50 40 30 20 10 0 10
20
30
40
50
60
70
80
90
100 110 120 130 140 150 160
Variazioni di lunghezza
l in mm
Figura 5.7 - Dilatazione termica dei tubi in PPR
Un calcolo rapido di Dl può essere effettuato utilizzando il diagramma di Figura 5.7. L'esempio precedente mostra come le variazioni dimensionali siano piuttosto notevoli anche per condizioni di esercizio normali, per questo motivo si deve avere cura di limitare al minimo indispensabile la lunghezza dei tratti di condotta allo scoperto. È possibile porre rimedio a tale fenomeno utilizzando le seguenti strutture: - punti fissi e scorrevoli; - strutture di compensazione: bracci dilatanti e anelli di compensazione.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.4.1. Punti fissi e scorrevoli La realizzazione di punti fissi e scorrevoli è affidata a collari di metallo, saldamente ancorati alla muratura, che avvolgono il tubo bloccandolo o consentendone lo scorrimento. I collari sono rivestiti in materiale di gomma (o simile) in modo da proteggere la superficie del tubo da fenomeni di intaglio. I punti fissi servono a suddividere l’impianto in sezioni che si dilatano separatamente, diminuendo così il relativo valore di Dl. La distanza massima tra i punti fissi è di 3-4 mt nelle installazioni orizzontali, mentre nelle colonne montanti vengono posizionati in corrispondenza dei cambiamenti di direzione dell'impianto, quali ad es. i gomiti, per evitare che la dilatazione si scarichi su questi punti.
ø
PF
Figura 5.8 - Esempio di punto fisso I punti scorrevoli servono ad allineare l'impianto consentendo lo scorrimento assiale delle tubazioni. Vanno posizionati, sia in verticale che in orizzontale, in corrispondenza di un tratto libero della tubazione, in modo da non avere impedimenti allo scorrimento. I punti scorrevoli funzionano anche da supporto assicurando, se collocati in quantità adeguate, la conservazione della geometria rettilinea della tubazione anche se sottoposta alla sollecitazione termica.
Scorrimento assiale ø
PS Figura 5.9 - Esempio di punto scorrevole Se la distanza tra i supporti è eccessiva, nei tubi pieni di liquido si può verificare anche una deformazione della sezione trasversale; per tale motivo la distanza massima tra questi punti non dovrebbe superare i 2,6 m. La seguente tabella è una guida pratica alla localizzazione dei punti scorrevoli.
Tabella 5.15 - Distanze di staffaggio in cm Diametro esterno del tubo mm
20 °C
30 °C
40 °C
50 °C
60 °C
70 °C
80 °C
20
80
75
70
70
65
60
60
25
85
85
85
80
75
75
70
32
100
95
90
85
80
75
70
40
110
110
105
100
95
90
85
50
125
120
115
110
105
100
90
63
140
135
130
125
120
115
105
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Temperatura
43
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE 5.4.2 Strutture di compensazione nelle installazioni libere
90
11 0
300
ø
viene assorbita totalmente dalla geometria del percorso seguito dalla tubazione. Vengono realizzati in corrispondenza dei cambiamenti di direzione della tubazione (gomiti, tee), installando un punto fisso o scorrevole subito dopo la curva, ad una distanza ls che si ricava dalla seguente formula:
l s= C
×
d × Dl
Lunghezza del braccio dilatante ls in cm
ø
Con l'applicazione dei compensatori a braccio (Fig. 5.11) la dilatazione
ø
5.4.2.1 Bracci dilatanti
Variazione di lunghezza Dl in mm
75
ø
63 ø
250
ø
ø
50 40
32
200
5 ø2 0 20 øø 2
150
dove ls
è la lunghezza del braccio dilatante, in millimetri;
C
è un fattore di proporzionalità specifico del materiale.
100
In tabella 5.16 sono riportati i valori di C ricavati sperimentalmente per il caso in cui si ha un singolo aumento di temperatura (la
50
temperatura rimane costante) e per il caso in cui la temperatura varia ciclicamente.
0 0
d
è il diametro esterno del tubo, in millimetri;
Dl
è la variazione di lunghezza del tubo in mm dal punto fisso.
In figura 5.10 viene riportato il diagramma da cui è possibile ricavare
50
100
150
Fig.5.10 - Diagramma per la determinazione del braccio dilatante
graficamente la lunghezza del braccio dilatante per una variazione di
l1 lS2
temperatura singola da 20 a 35 °C (C=30).
Dl Dl
Tabella 5.16 - Fattore di proporzionalità C del PPR PF
Variazione di temperatura da 20 °C a 0 °C
10 °C
30 °C
40 °C
PS
lS1
60 °C
l2
SINGOLA
23
25
29
PS
31
40
20
24
Fig.5.11 - Esempio di braccio dilatante
CICLICA
18
20
18
PF
5.4.2.2 Anelli di compensazione Quando non è possibile compensare la variazione di lunghezza con un cambiamento di direzione della tubazione è necessario montare un anello di compensazione. Il principio di funzionamento è analogo a quello di un doppio braccio dilatante. Gli anelli di compensazione vengono montati generalmente a metà strada tra due punti fissi. In Fig. 5.12 viene mostrato un esempio di realizzazione. Per la loro costruzione
l1
lC
Dl Dl
occorrono quattro gomiti da 90°, oltre la quantità di tubo
DS
Dl Dl
necessaria; per il calcolo delle lunghezze ls vale la formula descritta al punto precedente, mentre la larghezza lC
PF
PS
PS
PF
dell’anello si ricava dalla seguente formula: lS1
lc
=
2·Dl·Ds
dove
PF
lc è la larghezza dell'anello di compensazione, in millimetri;
Dl è la variazione di lunghezza del tubo, in millimetri; Ds è la distanza di sicurezza, una costante che per il PPR vale 150 mm
44
Fig.5.12 Esempio di anello di compensazione
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.4.2.3 Esempi grafici di posizionamento dei punti fissi e scorrevoli in tubazioni libere
ls5 PS
ls2 PS PS PS
PS
l2
ls4
PS
l5
ls1
PS
l4
l1
PS
PS
PS
PS
ls3
PS
l3 PS
PF
ls1
l1 PS
PS
l2
PS
(posizione
favorevole
per
PS
PS
Fig. 5.13 - Punto fisso alla base della colonna montante
PS
PF
ls2
altezze
massime di 2 piani). PS
PS
Fig. 5.14 - Punto fisso al centro della colonna montante (posizione favorevole per installazioni a pi첫 piani).
l1
PF
l2
PS
PS
PF
PS
ls2
ls1
PF PF PS
Fig.5.15 - Anello di compensazione e braccio dilatante in un tratto di tubazione orizzontale.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.4.3 Strutture di compensazione nelle installazioni sotto traccia In questo tipo di installazioni l’effetto delle dilatazioni termiche è trascurabile, purché i tubi possano dilatarsi liberamente in seguito alle variazioni di temperatura. I tubi in PPR dovrebbero essere posti all'interno di tubi di rivestimento in polietilene alta densità o all'interno di isolanti termici, in modo da evitare che il carico del calcestruzzo o dell'intonaco possano creare tensioni sulla parete dei tubi; non è necessario adoperare questo tipo di rivestimento per i raccordi. Lo spessore dello strato di cemento, o di intonaco, non dovrebbe essere minore di 3-4 centimetri, onde evitare la fessurazione dello stesso; in questo modo si attenua notevolmente anche l’instaurarsi del fenomeno della condensa (vedi par. 5.5).
5.4.3.1 Esempi grafici di posizionamento dei punti fissi e scorrevoli in tubazioni sotto traccia
Fig. 5.16: se la lunghezza del tratto di tubo rettilineo è
Fig. 5.17: se la disposizione della tubazione annegata
maggiore di 8 metri e, per questo tratto, si prevedono
nel cemento è tale da creare un punto fisso, la distanza
elevati sbalzi di temperatura, risulta necessario installare
tra la colonna e il punto fisso deve fungere da braccio
anelli di compensazione.
dilatante, la cui lunghezza ls si calcola con la formula esposta al punto 5.4.2.
PF
4° Piano
3° Piano
2° Piano
ls
Fig.
5.18:
derivazione
se
Fig.
5.19:
se
non
è
una
possibile praticare il foro
colonna montante passa
sulla parete, è necessario
attraverso una parete, il
posizionare un punto fisso
foro
nella
su
di
la
questa
deve
colonna
essere tale da permettere
corrispondenza
alla colonna di dilatarsi
diramazione.
in
della
senza che la tensione PF
possa
scaricarsi
sulla
diramazione.
1° Piano
TERRA
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5.5. Coibentazione e condensa Per i sistemi di tubazioni per la distribuzione di acqua calda, il DPR n. 412 del 26/8/1993 stabilisce le condizioni di coibentazione in funzione del coefficiente di conducibilità e del diametro del tubo utilizzato. Nelle installazioni per adduzione di acqua fredda, le tubazioni e i raccordi Alfaidro possono essere collocati sotto traccia senza necessitare di rivestimenti. In particolare, se la differenza fra la temperatura esterna del tubo e la temperatura del liquido trasportato è superiore ai valori riportati in Tabella 5.17, si ha formazione di condensa e in questi casi il tubo va coibentato. Al di sotto di questi valori l'isolamento non è necessario.
Tabella 5.17 - Temperature di condensa
Diametro del tubo mm
Differenza di temperatura °C
20 25 32 40 50 63 75 90 110
7,2 7,4 8,0 8,2 10,0 10,2 10,4 10,6 10,8
I valori si riferiscono ai tubi PN 20
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.6 Metodi di giunzione 5.6.1 Giunzione tramite saldatura I metodi di saldatura dei prodotti Alfaidro sono semplici e rapidi e sono di tre tipi: saldatura a bicchiere, saldatura testa a testa e saldatura con manicotto elettrico. Di seguito vengono date delle indicazioni per eseguire una corretta saldatura. Sono stati presi come riferimento i progetti di norma della Commissione Saldature dell’UNI relative ai tre tipi di saldatura. 5.6.1.1 Saldatura a bicchiere Questa tecnica consiste nel riscaldare contemporaneamente la superficie esterna del tubo e quella interna del raccordo sulle matrici di un elemento riscaldante: il polifusore. Raggiunta la temperatura di saldatura, i due pezzi vengono allontanati dalla fonte di calore e vengono inseriti l'uno dentro l'altro, fino alla profondità prestabilita. Si realizza in questo modo un accoppiamento a tenuta stagna. Le apparecchiature per questo genere di saldatura si suddividono in due tipi: polifusore manuale, è utilizzato esclusivamente per saldare elementi con diametro di accoppiamento, dn, minore o uguale di 50 mm; polifusore da banco, è consigliato per realizzare saldature fino a dn 125 mm con il minimo sforzo fisico e nella massima sicurezza.
Tabella 5.18 - Lunghezza di inserimento Operazioni preliminari 1. Servendosi della cesoia (Cod. 00TTS40) o della
Diametro del tubo dn (mm)
Lunghezza di inserimento li (mm)
20 25 32 40 50 63 75 90 110
14 15 17 18 20 26 29 32 35
tagliatubo (Cod 00TAT),tagliare il tubo perpendicolarmente al suo asse (Fig. 5.20). 2. Marcare sul tubo la lunghezza di inserimento riportata nella tabella 5.18 usando una matita cerosa o un pennarello adatto, in modo da non intaccare la superficie del tubo (Fig. 5.21).
Figura 5.20
Figura 5.21
3. Preparare il polifusore (manuale o da banco) fissando le matrici corrispondenti ai diametri dei componenti da saldare e attendere il raggiungimento della temperatura di saldatura. La temperatura ottimale è di 260 ± 10 °C. Per questa operazione seguire attentamente le istruzioni d’uso in dotazione con il polifusore. 4. Pulire accuratamente con alcol e un panno pulito, non sfibrato, o carta assorbente le superfici interne ed esterne del raccordo e del tubo per rimuovere eventuali tracce di polvere e sporcizia.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
Esecuzione della saldatura con polifusore manuale Fase 1 - Dopo aver accertato che le matrici del polifusore abbiano raggiunto la temperatura prescritta (260 ± 10 °C), inserire, contemporaneamente e senza ruotare, il tubo nella matrice femmina per l'intera lunghezza di inserimento e il raccordo in quella maschio portandolo a battuta (Fig. 5.22). Tenere i due elementi fermi sulle matrici per tutto il tempo di riscaldamento t1,come indicato in tabella 5.19. Fase 2 - Trascorso il tempo di riscaldamento, sfilare gli elementi dalle matrici e inserirli in modo graduale l'uno dentro l'altro, entro l'intervallo massimo t2 rispettando la profondità di innesto ed evitando di ruotare il tubo nel raccordo, a tale scopo ci si avvale dei segni di riferimento longitudinali che devono essere perfettamente allineati. Fase 3 - Tenere fissati i due elementi per il tempo di saldatura t3 , come riportato nella tabella 5.19 (Fig.5.23). Fase 4 - Lasciare raffreddare gli elementi saldati a temperatura ambiente (mai immergerli in acqua o praticare un altro tipo di raffreddamento forzato) per tutto il tempo di raffreddamento t4. Soltanto al termine di questo periodo la giunzione può essere sollecitata meccanicamente. Terminata l'operazione di saldatura, pulire accuratamente le matrici utilizzate.
Figura 5.22
Figura 5.23
Tabella 5.19 - Tempi di riscaldamento, saldatura e raffreddamento
d n (mm)
Tempo di riscaldamento per PN10 e PN20 t 1 (sec)
20
5
25
7
32
8
40
12
50
18
63
24
75
30
90
40
110
50
Diametro del tubo
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Tempo di rimozione ed inserimento
Tempo di saldatura
Tempo di raffreddamento
t 2 (sec)
t 3 (sec)
t4 (min)
4
6
2
10 6
8
20
30
4
6
40 10
50
8
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE Esecuzione
della
saldatura
con
il
polifusore
da banco Fase 1 - Bloccare le parti da giuntare nelle ganasce del polifusore (Fig. 5.24) e regolare la profondità di inserimento per mezzo del selettore. Una volta raggiunta la temperatura di saldatura, inserire il tubo nella matrice femmina e il raccordo in quella maschio (Fig. 5.25), servendosi della manovella che fa muovere le ganasce. Mantenere i due elementi in questa posizione per tutto il tempo di riscaldamento t1, come indicato in Tabella 5.19.
Figura 5.24
Fase 2 - Trascorso il tempo di riscaldamento, allontanare l'elemento riscaldante e inserire gradualmente il tubo nel raccordo, nel tempo t2 (Fig. 5.26). N.B. La profondità di inserimento è prestabilita dalla regolazione effettuata al punto precedente, inoltre non c'è possibilità di ruotare i due elementi, quindi non è necessario tracciare il segno di riferimento longitudinale. Fase 3 - Tenere fissati i due elementi per il tempo di saldatura t3, riportato in Tabella 5.19.
Figura 5.25
Fase 4 - Terminata la saldatura, sbloccare le ganasce, togliere gli elementi saldati e lasciarli raffreddare per il tempo t4 a temperatura ambiente. Soltanto al termine di questo periodo la giunzione può essere movimentata.
Controllo dei giunti saldati Completata l'operazione di saldatura, la giunzione deve essere sottoposta a un controllo visivo per accertare che abbia le seguenti caratteristiche:
Figura 5.26
- il cordolo di saldatura deve essere visibile ed omogeneo su tutta la superficie esterna; - il tubo e il raccordo devono essere perfettamente in asse ed allineati; - non si devono avere parti non saldate sulla superficie giuntata; - l'inserimento del tubo nel raccordo deve essere tale da aver raggiunto la linea di marcatura. Se si riscontrano anomalie è necessario eliminare il giunto ed effettuare la saldatura su due nuovi elementi.
Avvertenze per la saldatura mediante polifusore -Non riscaldare mai due volte i componenti da saldare. -Eseguire la saldatura ad una temperatura ambiente compresa tra +5 e +40 °C. -Proteggere la zona di saldatura da pioggia, vento, umidità, forte irraggiamento solare, ecc. -Durante la fase di inserimento degli elementi da saldare, evitare di superare il livello di battuta del raccordo per non causare una eccessiva restrizione della sezione del tubo. -È fondamentale lasciare raffreddare gli elementi saldati a temperatura ambiente: un raffreddamento forzato, per esempio per immersione in acqua, potrebbe dare origine a tensioni interne che comprometterebbero la resistenza della saldatura.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE
5.6.1.2 Saldatura testa a testa La saldatura viene eseguita riscaldando contemporaneamente le superfici laterali di due elementi (tubi e/o raccordi), aventi uguale diametro e spessore, per contatto con un termoelemento; raggiunta la temperatura di saldatura, i due pezzi vengono allontanati dalla fonte di calore e vengono uniti a pressione .
Operazioni preliminari - Pulire accuratamente con un detergente adeguato (alcol isopropilico, cloruro di metilene, tricloroetano clorotene) e un panno pulito, non sfibrato, le superfici interne ed esterne del raccordo e del tubo per rimuovere eventuali tracce di polvere e sporcizia. - Bloccare le parti da giuntare nelle ganasce della saldatrice e fresare le estremità da saldare in modo da rendere le superfici parallele tra loro ed eliminare tracce di ossido. Seguire le istruzioni d'uso in dotazione con la saldatrice. - Rimuovere i trucioli tramite una spazzola o un panno pulito. Durante questa e le fasi successive evitare di toccare la zona da saldare. - Portare a contatto le superfici da saldare e verificare che: 1. il disassamento, misurato in ogni punto della circonferenza, sia minore del 10 % dello spessore dei pezzi da saldare e comunque non superi i 2 mm; in caso contrario ripetere le operazioni di bloccaggio e fresatura; 2. la luce tra le estremità poste a contatto sia minore dei valori riportati in tabella 5.20, in caso contrario ripetere le operazioni di bloccaggio e fresatura.
Tabella 5.20 - Valori massimi della luce tra i lembi, dopo fresatura Diametro esterno de (mm)
Luce massima (mm)
de < 200
0,3
200 <de< 400
0,5
- Utilizzando il manometro in dotazione alla saldatrice, misurare la pressione di trascinamento Pt occorrente a far muovere il supporto mobile della saldatrice: tale valore non deve superare il valore delle pressioni P1 (Fase 1) e P5 (Fase 5) riportati nelle schede tecniche della saldatrice. - Se necessario, pulire nuovamente le parti da saldare.
Selezione dei parametri di saldatura - La temperatura del termoelemento deve essere di 210 °C ± 10 °C. - I valori delle pressioni P1 e P5 devono essere tali che le somme (P1+Pt) e (P5+Pt), che corrispondono alla pressione a cui sono sottoposte le superfici a contatto durante la fase 1 e la fase 5, siano pari a 0.10 N/mm2. P1 e P5 dipendono dal tipo di saldatrice usata e si ricavano dalle schede tecniche della saldatrice; mentre Pt viene misurata sperimentalmente. - Il valore della pressione P2 (fase 2), che si ricava dalle schede tecniche della saldatrice, deve essere tale da garantire il contatto tra i lembi e non superare i 0.01 N/mm2.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE Esecuzione della saldatura
Fase 1 - Posizionare il termoelemento sulla saldatrice, accostare le estremità da saldare al termoelemento (Fig. 5.27) e applicare la pressione (P1+Pt)=0.10 N/mm2 per un tempo t1 sufficiente alla formazione, su entrambe le estremità, del cordolo di altezza h, come prescritto nel progetto di norma della Commissione Saldature dell'UNI e riportato in tabella 5.21.
Tabella 5.21 - Parametri di saldatura (progetto di norma della Commissione Saldature dell’UNI)
Fase 1
Fase 2
(P1+Pt) = 0.10 N/mm2
P2 = 0.01 N/mm2
Altezza del cordolo h minimo
Tempo di riscaldamento
Tempo di rimozione
(mm)
t2 (sec)
2.0-4.5
0.5
4.5-7.0
Spessore di parete
Fase 3
Fase 4
Fase 5 (P5+Pt) = 0.1 N/mm2
Tempo di saldatura
t3 max (sec)
Tempo di raggiungimento della pressione di saldatura t4 (sec)
60-135
4-5
5-6
3-6
0.5
135-175
5-6
6-7
6-12
7.0-12.0
1.0
175-245
6-7
7-11
12-20
12.0-19.0
1.0
245-330
7-9
11-17
20-30
19.0-26.0
1.5
330-400
9-11
17-22
30-40
(mm)
t5 minimo (sec)
Fase 2 - Una volta formatosi il cordolo, ridurre la pressione di contatto dei lembi con il termoelemento al valore P2=0.01 N/mm2 e mantenere tale contatto per il tempo t2 indicato nella tabella sopra. Fase 3 - Trascorso il tempo di riscaldamento, allontanare il termoelemento, senza danneggiare le estremità degli elementi da saldare, e mettere a contatto i due lembi nel tempo t3 (tabella 5.21). 2 Fase 4 - Incrementare la pressione dal valore P2 al valore (P5+Pt)=0.10 N/mm nel tempo t4 indicato in tabella 5.21. Tale
incremento deve essere graduale in modo da evitare una brusca ed eccessiva fuoriuscita di materiale rammollito dalle superfici accostate. 2 Fase 5 - Mantenere le due estremità a contatto a pressione (P5+Pt)=0.10 N/mm per il tempo t5 riportato in tabella 5.21
(Fig. 5.28). Fase 6 - Terminata la fase di saldatura, allontanare il giunto saldato dalla saldatrice e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente evitando di sottoporlo a sollecitazioni.
Figura 5.27
52
Figura 5.28
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5. COMPONENTI DEL SISTEMA
Controllo dei giunti saldati Al termine della saldatura, è necessario controllare che la giunzione abbia le seguenti caratteristiche:
e>0
- il cordolo di saldatura deve essere uniforme su tutta la circonferenza del giunto; - l'intaglio al centro dei due cordoli deve rimanere al di sopra del diametro esterno degli elementi saldati : e>0 (Fig. 5.29); - la superficie esterna del cordolo deve essere esente da porosità, inclusioni di polvere e altre contaminazioni; - non si devono riscontrare lesioni superficiali.
Figura 5.29
Avvertenze per la saldatura testa a testa - Eseguire la saldatura ad una temperatura ambiente compresa tra +5 e +40 °C. - Proteggere la zona di saldatura da pioggia, vento, umidità e forte irraggiamento solare. -Non forzare mai il raffreddamento del giunto saldato con acqua, aria compressa o altri metodi.
5.6.1.3 Saldatura con manicotto elettrico Questa tecnica si utilizza generalmente per realizzare riparazioni o saldature in opera. All'interno del corpo del manicotto è inserita una resistenza elettrica che viene collegata, tramite due spinotti, alla macchina saldamanicotti. Il calore sviluppato dalla resistenza attraversata dalla corrente è sufficiente a realizzare la fusione tra tubo e raccordo. Esecuzione della saldatura con la macchina saldamanicotti Le operazioni da compiere sono le seguenti. - Tagliare il/i tubo/i da saldare perpendicolarmente al suo/loro asse, utilizzando l'apposita cesoia. - Pulire con un panno le superfici da saldare e, servendosi di un apposito raschietto, raschiare la zona di saldatura in modo da asportare lo strato superficiale, sede di elementi, quali polvere e sporcizia che pregiudicano la buona riuscita della saldatura. Rimuovere i trucioli formatisi in seguito all'operazione di raschiatura e rimasti attaccati all'estremità del tubo, smussando questa parte. Durante questa e le fasi successive evitare di toccare la zona da saldare. La profondità di raschiatura deve essere di circa 0.1/0.2 mm. Non usare mai al posto del raschietto carta abrasiva, tela smeriglio o analoghi poiché contaminano la superficie del tubo e compromettono la riuscita della saldatura.
Figura 5.30
- Inserire le parti da saldare nel manicotto portandole a battuta. - Introdurre gli spinotti della macchina saldatrice nel manicotto, evitando che il carico dei cavi gravi sulla giunzione. - Avviare la macchina saldamanicotti seguendo le istruzioni del costruttore. - Sia durante la saldatura che durante il successivo raffreddamento, che non deve essere mai accelerato artificialmente, si deve evitare qualsiasi tipo di sollecitazione sui tubi. - Prima di mettere in pressione l'impianto lasciare trascorrere almeno un'ora dall'esecuzione della saldatura. N.B. Se si devono eseguire più cicli di saldatura sullo stesso manicotto, è necessario aspettare che la saldatura sia completamente raffreddata tra un ciclo e l'altro.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE Controllo dei giunti saldati
Ultimata l'operazione di saldatura, è necessario effettuare un controllo visivo delle giunzioni per verificare che: - tubo e raccordo siano perfettamente in asse e allineati; - non sia fuoriuscito materiale fuso o la resistenza elettrica. Avvertenze per la saldatura mediante manicotto elettrico - Eseguire la saldatura ad una temperatura ambiente compresa tra +5 e +40 °C, in un luogo asciutto e al riparo da correnti d'aria (che potrebbero sollevare polvere). - Non usare mai fonti di calore (cannelli a gas, bruciatori,…) per far salire la temperatura degli elementi da saldare. - Non forzare in alcun modo il raffreddamento delle parti saldate.
5.6.1.4 Riparazione di un foro Se un tubo Alfaidro viene accidentalmente forato, è possibile riparare il foro servendosi della matrice riparafori, che va montata sul polifusore, e del tronchetto di riparazione in dotazione alla matrice . Le fasi dell'intervento sono le seguenti: - pulire accuratamente la superficie da riparare; - allentare la vite di bloccaggio della bussola metallica posta sulla parte maschio della matrice e regolarla in funzione dello spessore
Figura 5.31
del tubo, in modo che quando il maschio entra nel foro non tocchi la parte opposta del tubo; - inserire contemporaneamente la matrice maschio nel foro da riparare e il tronchetto di riparazione nella matrice femmina. (Fig. 5.31); - trascorso il tempo di riscaldamento (5 sec), sfilare i due elementi dalle matrici e inserire il tronchetto nel foro (Fig. 5.32); - lasciare raffreddare la saldatura e tagliare la parte di tronchetto che sporge dal tubo (Fig. 5.33).
N.B. Se il diametro del foro da riparare è maggiore di quello della
Figura 5.32
matrice o se attraversa il tubo da una parte all'altra, è necessario tagliare il tratto leso e riparare il tubo utilizzando un normale raccordo oppure un manicotto elettrico.
La Plastica Alfa non risponde per danni dovuti a saldature eseguite senza il rispetto delle prescrizioni sopra riportate o per l'utilizzo di apparecchiature non idonee.
Figura 5.33
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5. COMPONENTI DEL SISTEMA
5.6.2 Giunzione tramite filettatura Il sistema Alfaidro dispone di raccordi con inserto filettato conico (UNI ISO 7/1) che possono essere assemblati agli elementi metallici eventualmente presenti nell'impianto. Assicurarsi che le dimensioni del filetto da accoppiare al nostro raccordo siano conformi a quelle riportate dalla norma. Per garantire la tenuta è possibile utilizzare teflon o sigillante liquidi; non utilizzare la canapa perché crea spessore e può danneggiare il filetto. Il teflon va applicato avvolgendo una quantità opportuna sul filetto maschio in senso orario al verso della filettatura, mentre il sigillante liquido va distribuito uniformemente su tutto il filetto.
5.6.3 Giunzione tramite flange La gamma dei prodotti Alfaidro comprende anche i raccordi a colletto per flangia che consentono l'attacco diretto a sistemi e dispositivi, quali le pompe, generalmente forniti con attacco flangiato. Come per l'Alfarapid, se ne consiglia l'uso in impianti che richiedono il periodico smontaggio. Inserire la flangia nel colletto, quindi saldare quest'ultimo al tubo (par. 5.6.1) e assemblare l'altra flangia come descritto di seguito:
tubo
- assicurarsi che tutti i fori per i bulloni delle flangie di centratura si accoppiano einserire tutti i bulloni;
guarnizione
- prima di serrare i bulloni, assicurarsi che le facce delle flangie di accoppiamento non siano separate da un'eccessiva distanza.
giunto
- serrare i bulloni avvitando i dadi diametricalmente opposti, preferibilmente con una chiave tarata in modo da stringerli uniformemente.
5.6.4 Giunzione tramite sistema ALFARAPID
Figura 5.34
Il sistema Alfaidro è reso unico dalla presenza all'interno della sua gamma dei raccordi e giunti Alfarapid. Questi sono caratterizzati dalla presenza di una guarnizione ad alta tenuta e vengono assemblati alle tubazioni scanalate. Il montaggio è estremamente semplice: è sufficiente posizionare la speciale guarnizione tra i due elementi da unire, inserire le due staffe e avvitare i due bulloni.
5.7 Collaudo dell’impianto Una volta completato l'impianto, è necessario collaudarlo secondo
Figura 5.35
quanto prescritto dalla norma UNI 9182 al par. 27. Il collaudo si divide in prove e verifiche in corso d'opera, da effettuare sulle parti dell'impianto che non saranno più accessibili una volta ultimati i lavori, e prove e verifiche finali, da eseguire a impianto ultimato.
5.7.1 Prova idraulica a freddo Ha lo scopo di verificare che la tubazione non presenti eventuali punti di perdita dovuti a rotture accidentali. Si effettua per primo un controllo visivo per accertare che i tubi e i raccordi siano stati montati correttamente e non presentino danni visibili. Successivamente, prima di montare la rubinetteria e di ricoprire completamente l'installazione con malta cementizia, si riempie l'impianto con acqua a temperatura ambiente, ponendo particolare attenzione nel fare uscire l'aria presente, mantenendolo per non meno di quattro ore consecutive ad una pressione di 1.5 volte la pressione massima di esercizio con un minimo di 6 bar. Al termine della prova la caduta di pressione non deve superare i 0.3 bar. È possibile effettuare la prova per settori di impianto.
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE 5.7.2 Prova idraulica a caldo
Serve ad esaminare gli effetti delle dilatazioni termiche e si effettua unicamente su impianti con produzione di acqua calda centralizzata. La prova viene eseguita mettendo in funzione l'impianto di preparazione dell'acqua calda per almeno due ore consecutive alla pressione di esercizio e a una temperatura superiore di almeno 10°C rispetto al valore massimo raggiungibile durante l'esercizio. A questo punto si controlla visivamente l'assenza di perdite d'acqua e il libero scorrimento dei tubi soprattutto in corrispondenza dei passaggi attraverso le pareti senza danni alle stesse.
5.7.3 Prova di circolazione e coibentazione della rete di acqua calda ad erogazione nulla Mira a controllare il corretto funzionamento dell'impianto di acqua calda e l'efficienza della coibentazione della tubazione. Tale prova va eseguita preferibilmente nel periodo più freddo dell'anno e consiste nel confrontare la temperatura in uscita dall'impianto di preparazione dell'acqua calda con quella erogata dalla diramazione più lontana: la differenza di temperatura misurata deve essere minore o uguale di 2°C.
5.7.4 Prova di erogazione di acqua fredda Tale prova, che serve ad esaminare le perdite di carico, consiste nel tenere aperte per almeno 30 minuti consecutivi tutte le unità di erogazione previste nel progetto e nel verificare che, durante tale periodo, la portata d'acqua in uscita da ogni unità sia uguale a quella calcolata in fase di progettazione con una tolleranza del 10%.
5.7.5 Prova di erogazione di acqua calda La prova consiste nel tenere aperte per almeno 60 minuti consecutivi tutte le unità di erogazione di acqua calda previste nel progetto meno una e nel verificare che, durante tale periodo, in uscita dalle altre unità, aperte in successione una per volta, l'acqua calda venga erogata a una portata uguale a quella calcolata in fase di progettazione con una tolleranza del 10% e alla temperatura prevista dopo i primi 1.5 litri con una tolleranza di 1°C.
5.7.6 Verifica della capacità di erogazione di acqua calda Tale verifica viene eseguita tenendo aperte per almeno 120 minuti consecutivi tutte le unità di erogazione di acqua calda previste nel progetto e verificando che l'acqua venga erogata con continuità per tutto il periodo specificato alle condizioni di portata e temperatura viste al punto precedente.
5.7.7 Verifica del livello di rumore I tubi e i raccordi del sistema Alfaidro sono dotati di un elevato isolamento acustico ed è necessario effettuare tale verifica per il rumore che si genera in corrispondenza degli scarichi (generalmente in PVC). Le caratteristiche dei fonometri utilizzati per tale verifica devono essere conformi a quelle previste per i “fonometri di precisione” dall'IEC, standard 651 tipo 1, oppure dall'ANSI, S1.4/1971 tipo 1. Inoltre, devono essere dotati di batterie di filtri a bande di ottava di frequenze centrali: 31.5 / 63 / 125 / 250 / 500 / 1000 / 2000 / 4000 / 8000 Hze devono essere tarati all'inizio e alla fine di ogni serie di rilievi. La misura del rumore viene eseguita posizionando il microfono nelle zone del locale maggiormente utilizzate, ad almeno 1 metro dalle pareti e 1.2 metri dal pavimento. Per ridurre o evitare i disturbi causati dalle onde stazionarie, è opportuno effettuare almeno tre rilievi ruotando il microfono su archi di circonferenza aventi uno sviluppo di 0.5 metri nei due sensi. Il livello di rumore misurato non deve superare i seguenti valori rapportati al rumore di fondo:
Tabella 5.22 - valori limite del livello di rumore Livello del rumore di fondo dB (A)
20 25 30 35 40 45 50 55 60 65
56
Livello sonoro corretto massimo ammissibile dB (A)
30 32.5 34.5 38.7 42.9 47 51.7 56.3 60.8 65
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5. COMPONENTI DEL SISTEMA
Se il disturbo si verifica solo nel periodo diurno ed è di durata ridotta, sono ammesse le seguenti correzioni:
Tabella 5.23 - Correzione dei valori limite Durata del disturbo nel periodo diurno min
Correzione dei limiti dB (A)
< 120 <60 <30
+2 +3 +4
5.7.8 Dichiarazione di conformità All'atto della consegna provvisoria al committente, la Società installatrice deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, di aver eseguito la disinfezione dell'impianto di distribuzione di acqua potabile secondo quanto prescritto al paragrafo 25 della norma UNI 9182, prima di aver messo in esercizio l'impianto stesso. Ultimate le operazioni di collaudo con esito positivo, il collaudatore deve rilasciare una dichiarazione che dimostri la conformità degli impianti alle prescrizioni del capitolato in base al quale la società installatrice ha eseguito gli impianti stessi.
5.8 Istruzioni e avvertenze Di seguito riportiamo alcuni consigli validi per utilizzare al meglio i tubi e i raccordi del Sistema Alfaidro. Trasporto, stoccaggio e installazione. Evitare di sottoporre i tubi e i raccordi ad urti violenti, soprattutto se si lavora a temperature prossime a 0 °C; è inoltre consigliabile immagazzinare i tubi in luoghi riscaldati durante l’inverno (a basse temperature il materiale risulta più rigido e quindi sopporta in misura minore le sollecitazioni esterne). Immagazzinare i tubi in pile alte non più di 1,5 mt. Evitare il contatto con oggetti più o meno taglienti (come i frammenti di mattoni), che possono provocare incisioni e scalfitture sulla superficie del tubo. Occorre in ogni caso scartare le parti di tubo che presentano evidenti segni di danneggiamento. Esposizione ai raggi UV. Si raccomanda di non installare o immagazzinare i tubi in zone esposte all'azione diretta dei raggi UV; questi raggi infatti innescano nel PPR una serie di reazioni chimiche che portano all'invecchiamento precoce del materiale, con conseguenti ripercussioni negative sulle proprietà fisiche, meccaniche e chimiche del materiale. Esposizione alle basse temperature. Si consiglia di svuotare l'impianto quando si prevede che la temperatura dell'ambiente sarà tale da portare l'acqua a congelare all'interno delle tubazioni: l'aumento di volume, conseguente al congelamento del liquido, potrebbe causare rotture. Curvatura. È possibile eseguire delle curvature a freddo per raggi di curvatura otto volte più grandi del diametro del tubo, per raggi minori è
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5. PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE necessario riscaldare la zona da curvare con soffianti ad aria calda. NON USARE MAI LA FIAMMA !!
Curve di sorpasso. In caso di sovrapposizione di due tubi utilizzare le curve di sorpasso previste nel Sistema Alfaidro. Giunzioni tramite filettatura. Evitare di accoppiare raccordi con filettatura conica a raccordi con filettatura cilindrica. Per la tenuta idraulica non usare canapa, ma teflon e sigillanti liquidi . Condizioni di esercizio. È fondamentale non oltrepassare le condizioni limite di utilizzo dei tubi e dei raccordi del Sistema Alfaidro, in caso contrario si potrebbe compromettere la durata dell'impianto. A tale proposito si consiglia di leggere la sezione 5.1. “Condizioni di esercizio” del presente catalogo. La Plastica Alfa declina ogni responsabilità per i danni causati dal mancato rispetto delle prescrizioni sopra riportate.
5.9 Esempi di posa
Figura 5.36 Esempio indicativo di distribuzione in impianto di civile abitazione
1 1 8 All’utenza
1
1
1
1
5 4 3
1 6
1
serbatoio 5
2
1. Valvola a sfera 2. Disconnettore 3. Filtro 4. Riduttore di pressione 5. Valvola di ritegno 6. Elettropompa 7. Valvola a galleggiante
Figura 5.37 Esempio indicativo di autoclave
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
6. COMPONENTI DEL SISTEMA 6.1 Misure e dimensioni I tubi del Sistema Alfaidro vengono prodotti in cinque classi di pressione (PN) che differiscono per il valore dello spessore di parete, come è mostrato in tabella 6.1 . Le dimensioni dei tubi sono conformi alle norme UNI EN ISO 15874-2 (ex pr EN 12202-2) e DIN 8077. Tabella 6.1 Caratteristiche dimensionali dei tubi Alfaidro s mm
Toll. mm
Peso kg/m
s mm
Toll. mm
Peso kg/m
s mm
Toll. mm
Peso kg/m
s mm
20
3.4
25
4.2
32
5.4
40
6.7
50
8.3
63
10.5
75
12.5
90
15.0
110
18.4
Toll. mm
0 +1.6 0 +2.0
Peso kg/m
s mm
Toll. mm
Peso kg/m
5.01
125 140 160 180 200 225 250 280 315
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
I raccordi del Sistema Alfaidro appartengono alla classe di pressione PN 25 e sono conformi alle norme UNI EN ISO 158743 (ex prEN 12202-3) e DIN 16962. Tabella 6.2 Caratteristiche dimensionali dei raccordi Alfaidro RACCORDO FEMMINA Diametro nominale (mm)
Diametro interno medio all’imboccatura del raccordo (mm)
Ovalizzazione massima (mm)
Spessore di parete minimo (mm)
Lunghezza minima (mm)
20
19.35 ± 0.15
0.4
4.1
14.5
25
24.35 ± 0.15
0.4
5.1
16.0
32
31.3 ± 0.20
0.5
6.5
18.1
40
39.2 ± 0.20
0.5
8.1
20.5
50
49.15 ± 0,25
0.6
10.1
23.5
63
62.2 ± 0.30
0.6
12.7
27.4
75
74.6 ± 0.30
1.0
15.1
31.0
90
89.6 ± 0.30
1.0
18.1
35.5
110
109.7 ± 0.30
1.0
22.1
41.5
RACCORDO MASCHIO
60
Diametro nominale (mm)
Diametro esterno medio (mm)
20
Spessore di parete minimo
Lunghezza minima
(mm)
(mm)
20.15 ± 0.15
4.1
14.5
25
25.15 ± 0.15
5.1
16.0
32
32.15 ± 0.15
6.5
18.1
40
40.20 ± 0.20
8.1
20.5
50
50.25 ± 0.25
10.1
23.5
63
63.30 ± 0.30
12.7
27.4
75
75.35 ± 0.35
15.1
31.0
90
90.45 ± 0.45
18.1
35.5
110
110.50 ± 0.50
22.1
41.5
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
6.2 Tubi e raccordi Alfaidro Tubo PN 4
Tubo PN 6
Tubo PN 10
PN 4 pipe
PN 6 pipe
PN 10 pipe
04TA D
06TA D
s
10TA D
s
s
D
s
D
s
D
s
225 250 280 315
8.6 9.6 10.7 12.1
110 125 140 160 180 200 250 280 315
6.3 7.1 8.0 9.1 10.2 11.4 14.2 15.9 19.9
32 40 50 63 75 90 110 125 140 160 180 200 225 250 280 315
3 3.7 4.6 5.8 6.9 8.2 10.0 11.4 12.7 14.6 16.4 18.2 20.5 22.7 25.4 28.6
Tubo PN 20
Tubo di sorpasso PN20
Tubo PN 25
PN 20 pipe
PN 25 pipe
PN 20 swan neck 25TA
00TA D
D
s
00SO L
s
s D h
D
s
D
s
D
s
h
L
20 25 32 40 50 63 75 90
3.4 4.2 5.4 6.7 8.4 10.5 12.5 15.0
20 25 32 40 50 63
4.0 5.0 6.4 8.0 10.0 12.6
20 25 32
3.5 4.0 5.5
20.5 25.0 32.5
6.3 7.1 8.0
Tubo di sorpasso PN 20 PN 25 swan neck 25SO L s D h
D
s
h
L
20 25 32
4.0 5.0 6.5
20.5 25.0 32.5
6.5 7.0 8.0
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
Manicotto
Riduzione M-F
Riduzione F-F
Socket
M - F reducing bush
F - F reducing bush
13MA
13RM
13RF
L
L
d
d
D
d1
d
L
d
L
D-d
L
d - d1
L
20 25 32 40 50 63 75 90 110
39 43.5 47.5 49.5 56.5 65 76.5 90 113.5
25-20 32-20 32-25 40-25 40-32 50-32 50-40 63-32 63-40 63-50 75-50 75-63 90-63 90-75 110-75 110-90
41 43 47 46 49 60 52 63.5 60.5 58 61 66 84.5 84.5 101.5 101.5
25-20 32-20 32-25 40-25 40-32 50-32 50-40 63-32 63-40 63-50 75-50 75-63 90-63 90-75 110-75 110-90
42 43 45.5 43 48 61 55 66 59.5 60 76 76 84.5 84.5 101.5 101.5
Riduzione
Gomito a 90째 F-F
(fusione di testa)
Butt welding socket
Art. 13MA 13RF
Gomito a 90째
90째 F-F elbow
(fusione di testa)
Butt welding 90째 elbow 16GO
16GO
D
D2
D1
L L
d
L
62
Z
D1-D2
L
d
L
D
r
L
125-90 125-110 140-90 140-110 140-125 160-90 160-110 160-125 160-140 180-160 200-160 200-180 225-160 225-180 225-200 250-200 250-225 280-250 315-250 315-280
100 113 70 50 124 130 130 135 135 80 155 80 174 80 168 80 85 85 85 80
20 25 32 40 50 63 75 90 110
29.5 35 40 45 50 60 73 93 110
125 140 160 180 200 225 250 280
125 140 160 180 200 225 240 270
135 150 166 184 208 235 258 288
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA Derivazione a T
Gomito a 45째
Gomito a 90째 M-F 90째 M-F elbow
Tee
45째 elbow 16GP
16GM
14TE
L2
L1 D
d L1
L L
d
d
d
D
L1
L2
d
L
d
L
L1
20 25 32
20 25 32
29 35 40
32.5 38 43
20 25 32 40
23 30 34 37
20 25 32 40 50 63 75 90 110
59 70 79 89 101 122 145 188 220
29.5 35 39.5 44.5 50.5 61 72.5 94 110
Tee
Tee ridotta
Derivazione a T ridotta
(fusione di testa)
Butt welding tee
(fusione di testa)
Butt welding reducing tee
Reducing tee 14TE
14TR
14TR D1
d1
L1
L1
L1
D
d
L
L
D
L
L1
dxd1xd
L
125 140 160 180 200 225 250 280 315
269 400 350 436 393 442 442 525 548
135 195 175 218 197 220 220 262 270
25x20x25 32x20x32 32x25x32 40x20x40 40x25x40 40x32x40 50x25x50 50x32x50 50x40x50 63x25x63 63x32x63 63x40x63 63x50x63 75x50x75 75x63x75 90x50x90 90x63x90 90x75x90 110x50x110 110x63x110 110x75x110 110x90x110
70 79 79 89 89 89 101 101 101 122 122 122 122 145 145 188 188 188 220 220 220 220
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D
d
L
L1 35 39.5 39.5 44.5 44.5 44.5 50.5 50.5 50.5 61 61 61 61 72.5 72.5 94 94 94 110 110 110 110
D
D1
L
L1
160 200 225
110 160 160
335 390 440
145 185 205
63
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
Croce
Calotta
Calotta
Cross
(fusione di testa)
Butt welding cap
Cap
16CA
16CA
14CR
L
L
D
d
d
L1 L
d
L
d1
L
D
L
L1
20 25 32 40
58.5 68.5 78.5 94
20 25 32 40 50 63 75 90 110
25.5 27.5 31 30.5 38 43.5 48 54 60
125 140 160 180 200 225
95 102 114 126 135 145
61 69 76 86 95 106
Colletto per flangia
Flangia libera
Flangia cieca
Flange neck
Backing Ring
Blind Flange 00FL
13CPF L
13CPC
h1
h2
d1
f
E a
S
D2
D1 D
a
S
E
D
D1
D2
L
h1
h2
63 75 90 110 125 140 160 180 200 225 250 280 315
75 89 105 122 131 151 169 180 224 228 250 280 315
102 122 136 157 157 188 222 210 268 268 285 291 335
55 61 93 97 90 102 106 80 124 120 80 80 85
14 17 18 19 25 25 26 18 33 33 35 35 35
14 29 33 38 41 43 48 32 56 61 15 15 15
Bocchettone a tre pezzi Pipe union
dn
d1
s
63 78 18 75 92 18 90 18 108 18 110 128 18 125 135 24 140 158 24 160 178 24 200 235 24 225 238 30 250 287 30 280 308 34 315 337 U =numero di fori
f
a
f
E
U
dn
s
a
f
E
U
125 145 160 180 180 210 240 295 295 350 350 400
18 18 18 18 18 24 24 24 24 22 22 22
165 185 200 220 220 250 285 340 340 395 395 400
4 4 4 8 8 8 8 8 8 12 12 12
63 75 90 110 125 140 160 200 225
18 18 18 18 18 24 24 24 24
125 145 160 180 180 210 240 295 295
18 18 18 18 18 24 24 24 24
165 185 200 220 220 250 285 340 340
4 4 4 8 8 8 8 8 8
Tappo di chiusura prolungato
Tappo di chiusura
Extended Plug
Plug
13BTP
16TL
L
d
U =numero di fori
16TA L
L
d
H
G D
G
64
d
L
G
D
L
G
L
H
20
57
1/2” 3/4”
31.5 35
70 72.5
1/2” 3/4” 1” 1”1/4 1”1/2 2” 2”1/2
25 31 38 48 53.5 64 80
25 26.5 32 34.5 34.5 41 44
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CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
6. COMPONENTI DEL SISTEMA Gancetto portatubo
Manicotto elettrico Electric socket
Adattatore Maschio
Pipe clip
filettato maschio
Male adaptor male Thread
13ME
00GAN
13MN
D
L
h
D1 D
d D
G
H
L
L1
L
d
D
L
H
d
L
h
DxG
D1
L1
L
20 25 32 40 50 63
34 40 47.5 57.5 69 85
55.5 55.5 53 53 53 63.5
34 37 40.5 44.5 50 57
20 25 32 40 50 63
25 31 39 49 61 75
22 26 30 33 41 47
20x1/2” 25x1/2” 25x3/4” 32x3/4” 32x1”
35 35 43 43 52.5
40.5 42.5 45 46.5 50.5
55 57.5 60 62.5 68.5
Adattatore Maschio
filettato femmina
Male adaptor female thread
Adattatore Femmina
filettato maschio
Female adaptor male thread
Adattatore Femmina
filettato femmina
Male adaptor female thread 13MF
13MF
13FF
L
L
L
L1
D1 D
G
D1 d
DxG
D1
L
dxG
20x1/2” 25x1/2” 25x3/4” 32x3/4” 32x1”
35 35 43 43 52.5
40.5 42.5 45 46.5 50.5
20x1/2” 20x3/4” 25x1/2” 25x3/4” 32x3/4” 32x1” 40x1” 40x1”1/4 50x1”1/2 63x2”
Adattatore maschio
con bocchettone
Male adaptor with hub
D d
G
D1 40 44 44 46.5 43 60 52.5 73 79.5 102
L
L1
dxG
D
L
55 58 58 60 63 76 67.5 88.5 97 111.5
40 43.5 43.5 44 47.5 48.5 49.5 51.5 58.5 69
20x1/2” 20x3/4” 25x1/2” 25x3/4” 32x3/4” 32x1” 40x1” 40x1”1/4 50x1”1/2 63x2”
40 44 44 46.5 43 60 52.5 79.5 79.5 102
40 42 43.5 44 47.5 59 49.5 65 74 86
Adattatore Femmina
con bocchettone
Female adaptor with hub 13MB
13FB
L
G
Gomito a 90° Femmina
L1
L
L1
fil. femmina
90° female elbow female thread 16GF
L1 G
D1 D
G
D1 D
G
L
d
D1xG
D
L
L1
DxG
20x3/4” 25x3/4” 25x1” 32x1” 32x1”1/4
35 35 43 43 52.5
65 67 67 75 80
40.5 42.5 45 46.5 50.5
20x1/2” 20x3/4” 25x1/2” 25x3/4” 32x1” 32x1”1/4 40x1”1/4
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D1 40 44 44 46.5 60 60 73
L1
L
dxG
L
L1
40 43.5 43.5 44 48.5 48.5 49.5
71.5 64 73.5 67 75 87.5 78
20x1/2” 25x1/2” 25x3/4” 32x1/2” 32x3/4” 32x1” 40x1”
28 35 35 40 40 45 45
39.5 46 46 40 40 45 45
65
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
6. COMPONENTI DEL SISTEMA
Gomito a 90° maschio
Gomito a 90° femmina
fil. femmina
90° male elbow female thread 16GMF
Gomito a 90°
fil. maschio
90° female elbow male thread 16GM
L1
femmina con bocchettone
90° elbow with hub 16GB L2
L1
L1 G
G D
G
L
L
L
d
d
d
dxG
D
L
L1
dxG
L
L1
dxG
L
L1
L2
20x1/2”
37.5
28
40
20x1/2” 25x3/4” 25x1/2” 32x1/2” 32x3/4” 32x1” 40x1”
39.5 46 46 40 40 45 45
54 58 50 54.5 57.5 63 63
20x3/4” 25x3/4” 25x1” 32x3/4” 32x1” 32x1”1/4
28 35 35 40 40 45
39.5 46 46 40 40 45
64 70 75 65 73.5 76
Gomito terminale a 90° filettato femmina
Gomito terminale a 90° filettato maschio
90° end elbow female thread
90° end elbow male thread 16GZ
16GK
H
H A
A
L
L
L1
G
L1
F
L1 G
l
L1 F
l
d
d
dxG
L
L1
l
H
A
F
dxG
L
L1
l
H
A
F
20x1/2” 25x1/2” 25x3/4”
38.5 45.5 45.5
57 67.5 67.5
28.5 35 35
56 64 64
45 52 52
5 5.5 5.5
20x1/2” 25x1/2” 25x3/4”
54 62.5 62.5
40 45.5 45.5
57 67.5 67.5
56 64 64
45 52 52
5 5.5 5.5
Tee filettata femmina
Tee filettata maschio
Tee female thread
Tee con bocchettone
Tee male thread
Tee with hub
14TF
14TM
14TB G
G
G
L1
L1
L1 d
d
d L
L
L
66
dxG
L
L1
dxG
L
L1
dxGxd
L
20x1/2”x20 25x1/2”x25 25x3/4”x25 32x1/2”x32 32x3/4”x32 32x1”x32 40x1”x40
56 70 70 79.5 79.5 89.5 89.5
39 35 46 40 40 46 46
20x1/2”x20 25x1/2”x25 25x3/4”x25 32x1/2”x32 32x3/4”x32 32x1”x32 40x1”x40
56 70 70 79.5 79.5 89.5 89.5
54.5 51.5 64 58 59.5 64 65.5
20x3/4”x20 25x1”x25 32x1”1/4”x32 40x1”1/4x40
56 70 89.5 89.5
L1 63.5 64.5 71.5 77.5
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CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
Collettore
6. COMPONENTI DEL SISTEMA Rubinetto
Rubinetto dâ&#x20AC;&#x2122;arresto
con rubinetto dâ&#x20AC;&#x2122;arresto
Manifold with stop cocks
Stop cock 00CL
18RA
con maniglia a tre punte
Extended stop cock with handle 18RT
F
H
H
H
D d
d
L1 L
d L
L
dxD
F
H
L
L1
d
L
H
d
L
H
20x32
48.5
88
189
122
20 25
94 94
92.5 92.5
20 25
94 94
118 118
Valvola a sfera con cappuccio
Valvola a sfera con rosone
Valvola a sfera
Ball valve with cap
Ball valve with knob
Ball valve with lever
18VS1
18VS2
18VS3
H
H
H
d
d
d
L
L
L
d
L
H
d
L
H
d
L
H
20 25 32
90.5 98.5 117.5
98.5 99 105.5
20 25 32
90.5 98.5 117.5
105.5 106 113
20 25 32
90.5 98.5 117.5
103 103 109.5
Valvola a sfera compatta
Valvola a sfera da incasso
Ball valve
Built-in ball valve 18VC
18VCI
A
H
H d d
L
L
d
L
H
A
d
L
H
20 25 32 40 50 63 75 90
73.5 77.5 89 97.5 112 131.5 151 186
74 74 92 105 114 150 162 197
84.5 84.5 108 108 108 150 150 187
20 25
73.5 77.5
105 108
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67
CATALOGO TECNICO ALFAIDRO
6. COMPONENTI DEL SISTEMA
6.3 ALFARAPID system Giunto
Manicotto
Manicotto ridotto
Clamp Joint
Coupling
Reducing Coupling
AR710
AR231
AR232 L
L
H h
D
D
d
D L
D 2” 2”1/2 3” 4”
L
H
h
D
133 152 174.5 199.5
46 56 62 78
16 20 25 25
2” 2”1/2 3” 4”
94 96 96 100
Raccordo Filettato Maschio
Gomito 90°
Male adaptor
90° Elbow
L
2”1/2x2” 3”x2” 3”x2”1/2 4”x2” 4”x2”1/2 4”x3”
96 96 96 100 100 100
Tee Tee
AR151 L
Dxd
L
AR265
AR241
L1
L D D
D
G
L
L1
PPCV ** PPCV
DxG
L
L1
2”x2” 3”x2” 3”x2”1/2 3”x3” 4”x3” 4”x4”
81 83 84.5 88.5 92 103
26 26 28.5 32 32 43
D
L 89 100 113 132
2” 2”1/2 3” 4”
Adatattore per polifusione
Tappo
Socket welding adaptor
Cap AR213
L
68
2” 2”1/2 3” 4”
L1
L
89 100 113 132
178 200 226 264
AR206
L1
D
D
L
D
d
Dxd
L1
L
2”x50 2”x63 2”x75 2”1/2x63 2”1/2x75 3”x75 3”x90 3”x110 4”x90 4”x110
26.5 30.5 33.5 30.5 33.5 33.5 40 66.5 40 66.5
81.5 85.5 88.5 87.5 90 90 97 123.5 100 126.5
D 2” 2”1/2 3” 4”
L 47 48.5 51 52
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6. COMPONENTI DEL SISTEMA
6.3 Attrezzature Kit di polifusore Thermostat welding Kit 00POLIF
Dima
Polifusore a termostato fisso
Polifusore elettronico
Fixed thermostat welding tool 00POLIF
Electronic welding tool
Matrice per polifusore
Matrice riparafori
Set of heating tools
Level template DIMA
00POLEL
Hole mender 00MP
Tronchese tagliatubi
Tronchese virax
Cutting nippers
Cutting nippers virax
00MARF
Tagliatubo a rotella Roller pipe-cutter
00TRA
00TTS40
Sbavatori per tubi
Saldatrice per manicotti elettrici
Saldatrice da banco
Deburring tools 00930
Welding machine for electric socket 00SAMEL
Bench-type welding machine 00SABANC
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00TAT
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7. SERVIZI E GARANZIE
7. SERVIZI E GARANZIE L'azienda mette a disposizione della propria clientela l'esperienza di personale qualificato in grado di risolvere eventuali problemi durante l'utilizzazione dei prodotti, fornendo tutte le indicazioni tecniche necessarie. Inoltre, grazie ad un'Assistenza garantita e costante da parte dello staff tecnico, Plastica Alfa offre soluzioni innovative e personalizzate per tutte le esigenze della propria clientela.
7.1 Certificato di garanzia I tubi e i raccordi Alfaidro sono garantiti con copertura assicurativa per eventuali danni derivanti da evidenti difetti di fabbricazione del materiale. La Plastica Alfa garantisce un risarcimento fino alla somma di € 500.000 per danni derivanti dall'impiego di materiale Alfaidro eccezionalmente risultato difettoso; la garanzia è valida per un periodo di 10 anni a far data dall'installazione dell'impianto. Non rientrano nella copertura assicurativa danni derivanti da: -
installazioni eseguite senza rispettare le istruzioni tecniche;
-
saldature effettuate in modo errato o con attrezzature non idonee;
-
assemblaggio dei tubi o raccordi con prodotti similari ma di diversa provenienza;
-
materiale installato nonostante evidenti segni di deterioramento dovuti allo stoccaggio ed alla successiva manipolazione (scalfitture, schiacciamento oltre i limiti di tolleranza);
-
trasporto di liquidi corrosivi non indicati in tabella o in condizioni e concentrazioni ove l'impiego è sconsigliato.
In caso di sinistro, l'utente dovrà dare immediata comunicazione alla Plastica Alfa e non dovrà in alcun caso manomettere l'impianto fino al momento della perizia tecnica; in caso contrario perderà il diritto all'eventuale risarcimento. Per usufruire delle condizioni di garanzia, richiedere al rivenditore l'apposito certificato che dovrà essere spedito al produttore compilato con i seguenti dati: -
nome della ditta installatrice;
-
luogo dell'installazione e data di messa in opera;
-
timbro e firma del rivenditore.
Non si accettano reclami e contestazioni qualora non sia stato precedentemente compilato il certificato di garanzia.
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8. TABELLE DI CONVERSIONE
8. TABELLE DI CONVERSIONE Lunghezza - Length
Pressione - Pressure
1 mm = 0,03937 in
1 bar = 105 Pa (N/m2)
1 in = 25,4 mm
1 bar = 100 kPa
1 ft = 30,48 cm
1 bar = 0,1 Mpa
1 m = 3,28 ft
1 bar = 0.99 Atm
1 mile = 1609,3 m
1 bar = 1.02 kg/cm2
1 yard = 0,9144 m
1 bar = 2300 oz/in2 1 bar = 3,3 x 104 oz/ft2 1 bar = 14,5 lb/in2 1 bar = 10,2 m H2O
Superficie - Area 1 m2 = 1,55 x 103 in2 -4
1 in2 ( sq.in) = 6,45 x 10 m2 1 Ara = 100 m2 1 Ettaro = 10000 m2
1 Atm = 760 mmHg = 10.33 mH2O 1 Atm = 1.033 kg/cm2 1 Atm = 14,696 lb/in2 (PSI) 1 PSI (lb/in2) = 0.0680 Atm 1 Atm = 406.69 in H2O = 33.89 ft H2O
1 m2 = 10,76 ft2
Portata - Flow 1 lt/sec.= 15,85 gal USA per min. 1 ft3 per sec = 448.83 gal USA per min = 1698,82 lt/min 1 m3/h = 16,66 lt/min.= 0,27 lt/sec.
Volume - Volume
1 lt/min = 0.2642 gal/min
1 m3 = 6,1 x 104 in3 (cu. in.) 1 in3 (cu. in.) = 1,6 x 10-5 m3 1 m3 = 35,28 ft3 (cu.ft.) 1 ft3 (cu. ft.) = 2,8 x 10-2 m3 1 gal british = 4,545 dm3 (lt.) 1 gal USA = 3,785 dm3 (lt.) 1 pint british = 0,568 dm3 (lt.)
Peso - Weight 1 ounce az. (oz) = 28.35 g
Potenza - Power 1 kW = 1,36 CV = 1,341 HP 1 HP = 737 ft x lb/sec 1 CV = 0,735 kW = 0,986 HP 1 HP = 542 ft x lb/sec 1 HP = 0,745 kW =1,013 CV 1 CV =550 ft x lb/sec
Temperatura - Temperature t°C = T°K - 273,16
1 lb. = 453.59 g
T°K =t°C + 273,16
1 ton Brithish = 1016 kg
t°C = 5/9 x (T°F - 32)
1 ton USA = 907 kg
T°F = 9/5 t°C+32
3
1 dm (lt.) di acqua = 1000 g 3
1 ft (cu ft.) di acqua = 62.425 lb
t°C = 5/4 x T°Re T°Re = 4/5 t°C
1 gal USA di acqua = 8.33 lb
t°C = 5/9(T°R - 491,688)
1 gal british di acqua = 10.04 lb
T°R = 9/5 t°C+491,688
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