Wonder Cortina #01 - Summer 2014

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summer




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editorial Ho vissuto 10 anni a Cortina: elementari, medie, liceo. A distanza di 30 anni, quando torno qui, mi capita ancora di dire “vado a casa”. Credo che solo chi ha vissuto un’esperienza simile, possa capire… Perché Cortina ha qualcosa di magico, qualcosa di intatto e puro, che davvero fa desiderare ogni ritorno, ed è una sensazione che non ho mai avvertito in nessun altro rinomato luogo di montagna. Sarà il paesaggio unico, preservato grazie anche a sessant’anni di immobilismo edilizio, che ha evitato scempi paesaggistici come quelli che fioriscono in blasonate località d’oltralpe. Poter raccontare la mia Cortina, attraverso le pagine di di Wonder Cortina e tramite gli eventi che realizzeremo, è un vero privilegio. E dopo tanti anni Cortina riesce ancora a stupirmi, anche d’estate. Si fanno passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Si percorrono le vie ferrate, si “attraversano” cascate, si pernotta nei rifugi e si aspetta l’alba in cima alle Tofane. E se la natura è in fermento lo sono anche le attività mondane e culturali della Cortina d’estate. Dalla Coppa d’Oro delle Dolomiti al grande tennis internazionale, dal Golf in città agli eventi legati alla cultura. Ci saranno “montagne di libri” e autori, mostre, musica, cibo e altro ancora. Seguitemi, alla scoperta di questo luogo incantato. For ten years I lived in Cortina where I attended primary, middle and secondary schools. Now thirty years later when I come back, I still say, “I’m coming home.” I think that only those who have lived a similar experience can understand the feeling... Because Cortina has something magical, something that is intact and pure that makes you truly desire every return; and that is a sensation that I have never felt in any other well-known mountain locality. It might be the unique landscape that has been preserved thanks to a construction stasis lasting some 60 years that has thus avoided the devastation of landscape that has occurred in highly-praised towns on the other side of the Alps. It is a delight and a privilege for me to narrate my Cortina through the pages of Wonder Cortina and through the events we will promote. And even after so many years Cortina still manages to amaze me, even in the summertime. As it comes alive after winter, the season shows off its green splendor. And while nature is bestirring itself, the same can be said for Cortina’s summertime high society and cultural life: from the Dolomite Gold Cup car race to the international tennis tournament, from golfing in town to all the cultural events. “Mountains of Books” will bring writers, exhibitions, music, fine food and even more.

Barbara Del Duca


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contents

estate 2014

rubriche

servizi

11 Editorial

32 Portfolio

17 Opinion 20 Events 28 Trend

46 56

Interiors: Pure and natural movements

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Food: Perle di cucina

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10 best to do in Cortina summer

94

Interview: Mario Lacedelli

Sport: 2 notti in alpeggio

30 Beauty

events 26

Cortina Summer Party

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ATP Tennis

90 Coppa d’Oro delle Dolomiti 108 Art: Una montagna di libri 104 In City Golf

98 Sport: Le vie ferrate di Cortina 110 Animals Portfolio 116 E lucevan le stelle


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edelberg.ch


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opinion

Gherardo Manaigo, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina

Tutta la magia di Cortina...

L’

innamoramento di Gherardo Manaigo per Cortina è un fattore genetico. Figlio dei proprietari del leggendario Hotel de la Poste e Presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina, ci racconta cosa non perdersi durante la stagione estiva. “Cortina è magnifica sempre, ma in estate la bellezza delle Dolomiti è abbagliante. Le giornate sono lunghissime e il miglior modo per iniziarle è salire in Tofana con la funivia Freccia del cielo prima dell’alba per guardare il sorgere del sole a 3243 metri. È uno spettacolo indimenticabile e quando il cielo è limpido si vedono persino le cupole della Basilica di San Marco. Dopo la colazione in rifugio, si scende e non c’è che l’imbarazzo della scelta tra mille attività. Dalle camminate sul tracciato della vecchia ferrovia alle spericolate discese in downhill bike, dalle passeggiate a cavallo alle escursioni con guida nel Parco Naturale delle Dolomiti per l’osservazione di caprioli, cervi e camosci. Cortina è anche cultura, e il polo museale delle Regole Paleontologico, Etnografico e Arte Moderna - è per noi una grande fonte d’orgoglio. Così come la kermesse Una montagna di libri che promuove autori internazionali oltre ad artisti e artigiani ampezzani che incantano con i loro lavori. Incanto che si ripete anche di notte all’Osservatorio Astronomico del Col Drusciè. Sotto una cupola naturale a 1780 metri di altezza, pare di toccare con un dito luna, pianeti, stelle doppie, nebulose e galassie. Tutto questo è la magia di Cortina”.

All the magic of Cortina...

G

herardo Manaigo’s love affair with Cortina is genetic in origin. Son of the owners of the legendary Hotel de la Poste as well as President of the Association of Cortina Hoteliers, he tells us what we mustn’t miss during the summer season. “Cortina is magnificent in every season but in summertime the beauty of the Dolomites is truly dazzling. The days are long and the best way to start them off is to go up Tofana with the Freccia del Cielo lift before dawn to watch the sunrise at 10,600 feet. It’s a sight you’ll never forget and when the sky is crystal clear you can even see the domes of Venice’s Cathedral of San Marco. Afterwards you can breakfast at the mountaintop hut before heading to down to the valley where it is hard to choose among the endless number of activities. From walking along the former railway bed to ripping rides on a downhill bike, from horseback outings to guided walks in the Natural Park of the Dolomites to observe wild mountain goats, deer and chamois. Cortina is also a place of culture and the Delle Regole museum system composed of Palaeontology, Ethnography and Modern Art museums is a source of great pride for us. As is the event Una montagna di libri (A Mountain of Books) which promotes international authors as well as Cortina’s own artists and craftsmen who create enchanting work. This enchantment is repeated during night-time sessions at the Astronomic Observatory in Col Drusciè where, under a natural dome located at 5,800 feet above sea level, you feel like you can touch moon, planets, stars, nebulae and galaxies with your fingertips. All of this is the magic of Cortina.”




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events Appuntamenti, news, eventi a Cortina da luglio a settembre

Cortina InCroda

Un ricco programma per la sesta edizione della kermesse che da luglio a settembre riempirà il programma culturale estivo di Cortina. Riuniti in un giusto mix poesia, adrenalina, scrittura, cinema, musica, montagne, sogni, avventura, tecnologia, giornalismo, personaggi, passato e futuro An event-filled agenda from July to September for the sixth edition of Cortina’s summer culture programme. Here visitors will find the right mix of poetry, adrenaline, writing, cinema, music, mountains, dreams, adventure, technology, journalism, people, past and futureellit nis mollibus ellit rectur molo conem

dal 5 luglio al 13 agosto

Tutto agosto

Arte d''Agosto Promossa dal Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi e dalla Libreria Sovilla, una rassegna che racconta il mondo dell’arte contemporanea. In programma incontri informali con collezionisti, direttori di musei curatori e artisti che cercano di far luce sull’arte dei nostri tempi A series of events, promoted by the Mario Rimoldi Museum of Modern Art and the Sovilla Bookshop, narrates the world of contemporary art. The program includes informal talks with collectors, museum directors, curators and artists who will try to shed light on the art of our time

dal 18 luglio al 14 agosto Feste campestri dei sestieri La tradizione a Cortina diventa protagonista e da fine luglio a fine agosto rivive nelle feste campestri organizzate dai sestieri. Giochi, musica, ricette e dolci tipici ampezzani

Town districts' country fairs From the 18 of July to the 14 of August Cortina’s traditions are the key players in the country fairs organised by the town’s different districts. Games, music, recipes and typical Cortina sweets



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events

dal 1° giugno al 30 settembre Il volo del falchi La Falconeria è una disciplina conosciuta in tutto il mondo, all’estero è usuale assistere a veri e propri spettacoli presso castelli e rovine medioevali. Falconeria Dolomiti si distingue per il contesto diverso: falchi, poiane, gufi e civette si possono ammirare in un ambiente boschivo del tutto simile al loro habitat naturale con uno scenario che ha per sfondo le più belle cime dolomitiche. Dimostrazioni con falconiere Fausto Menardi sulla Strada delle Dolomiti per il Passo Falzarego a 9 km dal centro di Cortina d’Ampezzo

The Flight of the Falcons Falconry is a discipline known throughout the world; sometimes, abroad, real shows involving the birds are enacted in medieval castles and crumbling villages. Falconeria Dolomiti is outstanding for its context: various kinds of falcons and owls can be admired in a woodland environment very similar to their natural habitat while the most beautiful Dolomite peaks serve as a backdrop. Demonstrations by falconer Fausto Menardi on the Strada dei Dolomiti going to Passo Falzarego (9km from the centre of Cortina d’Ampezzo)

July 27

Dolomiti Triathlon

Nuota nelle verdi acque del lago Santa Caterina di Auronzo di Cadore, sali in sella e pedala verso la lunga ascesa al Passo Tre Croci fino al lago di Misurina, sotto alle maestose Tre Cime di Lavaredo. Lanciati in discesa per gli ultimi chilometri fino a Cortina, dove inizierai a correre tra i continui sali e scendi, tra prati e boschi ai piedi delle Tofane. E infine gli ultimi metri, verso l’arrivo, nel cuore della perla delle Dolomiti, in Corso Italia, per un grande e meritato applauso del pubblico Swim in the green waters of Santa Caterina Lake in Auronzo di Cadore, hop on your bike and pedal towards the long climb to the Passo Tre Croci as far as Lake Misurina, under the three majestic peaks of Lavaredo. Then go ripping downhill over the last kilometres till you reach Cortina where you will run up and down, though fields and woods at the foot of the Tofana mountains. And finally in the last metres of the race, as you enter the heart of the Dolomites, receive your loud and well-deserved applause as you run down Corso Italia



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events

28 luglio 4 agosto

Festival Accademia Dino Ciani Dal 2007 il Festival Dino Ciani porta a Cortina i più grandi interpreti del panorama musicale classico internazionale che danno vita a concerti nella cornice naturale delle Dolomiti. Sono stati ospiti del Festival Piotr Anderszewski, Martha Argerich, Yuri Bashmet, Mario Brunello, Kathia Buniatishvili e molti altri Since 2007 the Dino Ciani Festival has been bringing the world’s most important classical musicians to give concerts on the natural stage of the Dolomites. Past guests have included Piotr Anderszewski, Martha Argerich, Yuri Bashmet, Mario Brunello, Kathia Buniatishvili and many others

27 giugno

La Topolino sui Monti

Appuntamento con l’atteso raduno internazionale riservato alle Fiat 500 Topolino! Arriveranno da tutta Europa a Cortina, venerdì 27 giugno 2014 per un weekend dedicato alla mitica vettura italiana. Confermata la partecipazione di equipaggi provenienti da Italia, Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Francia, Olanda e Repubblica di San Marino. Si potranno ammirare tutti i modelli prodotti fra il 1936 e il 1955: Topolino A, B e C e derivate, comprese le loro versioni “estere” come la Simca 5, la Steyr- Fiat 500 e la Nsu-Fiat 500 Weinsberg

From August 24 -- 31 Festa delle bande Un’intera settimana di musica e folclore ai piedi delle Dolomiti. Organizzata, da ben quattro decadi, dal Corpo Musicale di Cortina, ospita le migliori formazioni bandistiche nazionali e internazionali Party of the Bands An entire week is devoted to music and folklore at the foot of the Dolomites. For over four decades the Music Corps of Cortina has organised the event which hosts the best national and international bands info www.hotels-cortina.com - tel ( +39) 0436 860750

Topolino goes to the Mountains. The long-awaited international round-up of Fiat 500 “Topolino” cars! From all over Europe they’ll arrive in Cortina on Friday, June 27, 2014 for a weekend devoted to the legendary Italian automobile. Already teams from Italy, Germany, Switzerland, Austria, Belgium, France, Holland and the Republic of San Marino have confirmed their participation. Come and admire all the models made between 1936 and 1955; Topolino A,B, C, and their variations, including their foreign versions like the Simca 5, the Steyr- Fiat 500, and the Nsu-Fiat 500 Weinsburg


photo: edoardo catini

www.franceschetti.it


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1. Dino Tabacchi assieme a una sua ospite. 2. Mario Caliceti in compagnia di un’ ospite. 3. Franz Botrè assieme a Mrs e Mr Petris 4. Marco Franzoni in compagnia di ospiti 5. Antonella Asnaghi e i musicanti. 6. Jas Gawronski. 7 La famiglia Rebecchini. 8. 9. Due momenti della merenda che si è tenuta a Malga Peziè de Parù. 10. Roberto Benelli con la moglie. 11. Mrs e Mr Cristiani. 12. Fabrizio Rindi e Giuseppe Tartaglione

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Cortina Summer Party Iniziato il conto alla rovescia per l’evento più chic dell’estate. Molte notizie sono ancora top secret (partner, sponsor, chef e cantine) per non guastare la sorpresa, ma un dato è certo: sarà certamente una Gran Chiusura della season ampezzana


events

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appuntamento, nato da un’idea di Events, è una sorta di celebrazione dei fasti della Cortina bon vivent, e anche quest’anno coinvolgerà invitati super selezionati. A fine agosto (anche la data è in embargo) sui prati di Malga Peziè de Parù, saranno allestiti una ventina di gazebo con le delizie dei migliori chef della zona, accompagnate da vini eccellenti. Un’atmosfera volutamente understatement, come è nello spirito cortinese, che mette insieme meraviglie del territorio di vario genere: da quelle naturali alle enogastronomiche. Si accede solo con invito cartaceo e come conviene agli eventi social-charity la quota di partecipazione simbolica verrà interamente devoluta a… Anche qui embargo, gli organizzatori stanno ancora lavorando per identificare “il meritevole” dell’anno. Unico indizio: un cortinese doc.

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An idea conceived by Events, this appointment is a kind

of celebration of Cortina’s high-life splendour and, this year once again, it will include highly selected guests who cannot yet be mentioned. At the end of August (the date is also being withheld), on the fields of Malga Peziè de Parù, some twenty gazebos will be set up to house the delicacies prepared by the area’s best chefs accompanied by excellent wines. In keeping with the best Cortina tradition, the atmosphere is understated but it brings together various kinds of wonders from the surrounding territory, from natural materials to gastronomy. Access is by printed invitation only and as befits a social-charity event all proceeds will be donated to … Here, too, mum’s the word since the organisers are still working away to identify the merit-worthy entity. The only hint, it will be Cortina-based.


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trend Shopping e stili d’estate BLAUER Sportivo senza rinunciare all’eleganza è il gilet smanicato e imbottito in nylon taffetà color kaki The sleeveless down vest in khaki coloured nylon taffeta does not sacrifice elegance to achieve its sporty look

La Martina Ispirazione british e tessuto di cotone lavorato a effetto shetland per la giacca/divisa della collezione Royal Box, dedicata all’esclusivo polo club fondato dai Windsor The Royal Box collection has used British inspiration and cotton fabric with a Shetland-type finishing for the jacket/ uniform inspired by the Windsors’ exclusive polo club

Lacoste Rende omaggio all’originaria sacca da golf Cathy Lacoste, la robusta ma femminile Cathy Bag, un modello shopping destinato a diventare un classico Honouring the original Cathy Lacoste golf bag, the new Cathy Lacoste shopping gear is strong yet feminine and is destined to become a classic

TOD’S

Maxi frangia sulla parte anteriore e fibbiette dorate impreziosiscono il mocassino in morbida pelle color mosto, con la classica suola a gommini A Maxi fringe on top and small gold buckles enrich this wine-coloured leather moccasin with Tods’ classic rubber pebble sole


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GANT

Ricorda vagamente un antico vaso cinese la fantasia della giacca stile bomber in seta blu navy con stampa floreale nei toni del rosa, cipria e giallo Recalling ancient Chinese vase decoration, this bomber-style jacket in navy blue silk is enlivened by a pink, buff and yellow floral print

Moncler Coloratissimo e delicato il trench reversibile a doppio petto, in cotone verde salvia con stampa floreale The double-breasted reversible trench coat is delicate and colourful: here in sage green with a floral print

ERMANNO SCERVINO

Abito in suede con cintura in metallo impreziosita da cristalli e scollo open toe estremamente sensuale A suede dress, sensually low-cut, is tied with a metal belt decorated with pieces of crystal

CP Company Felpa chiusa in jersey di cotone verde militare con lenti Goggle incorporate nel cappuccio A pull-on sweatshirt in army green cotton has Goggle lenses incorporated into the hood


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La Prairie Desiderare una pelle più pura, idratata e nutrita si può con Cellular Swiss Ice Crystal Dry Oil, un olio secco, idratante e nutriente composto da un prezioso mix di oli purissimi ed estratti anti età. Utilizzato mattina e sera su viso, collo e decolletè, risolve qualsiasi problema di incarnato, rafforzando la barriera idratante naturale della pelle. Anyone can now achieve purer, more moisturised and replenished skin with Cellular Swiss Ice Crystal Dry Oil. This moisturising and nourishing oil, dry in application, is composed of a rich mix of extremely pure oils and anti-aging extracts. Used morning and evening on face, neck and neckline it takes care of complexion problems while it naturally strengthens the skin’s moisturising capability.

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portfolio

s a n s p la d c e Rifugio Locatelli. Circondato dalle imponenti 3 Cime di Lavaredo e dal monte Paterno, il rifugio Locatelli è un approdo sicuro sin dalla fine dell’Ottocento. La casa attuale, a quota 2405 metri nella Forcella di Toblìn, fu ricostruita dal C.A.I. nel 1935 e dispone di 140 posti letto, “agibili” da giugno a fine settembre RIFUGIO LOCATELLI. Surrounded by the imposing 3 Cime and by Mount Paterno, this mountain hut has been providing a safe haven since the late 19th century. The current building, standing at almost 7900 feet in the Forcella di Toblin, was constructed by the Italian Alpine Club in 1935. It sleeps 140 people and its facilities are “practicable” from June to September



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portfolio

3 Cime di Lavaredo. I colori e la forma caratteristica delle “tre dita di dolomia” che si ergono verso il cielo, sono un’icona fotografata e riprodotta all’infinito. Uno spettacolo unico nel suo genere composto da tre massicci, la Grande, quella centrale di 2999 m; la Cima Ovest di 2973 m; e la Piccola di 2857 m.


33 3 CIME DI LAVAREDO. The colours and the characteristic of 3 Cime rising towards the sky have become an icon for endless photography and reproduction. This unique spectacle is composed of three massive forms: the Great peak in the middle rises 9839 feet, the Western peak reaches 9753 feet while the Small peak stops at 9373 feet


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Lago Limedes. Sotto il Col Gallina, a quota 2171, c’è questo piccolo gioiello naturale dove si specchiano l’Averau e la Tofana di Rozes. D’estate, quando il sole tramonta, le montagne assumono la tipica colorazione rosata e il loro riflesso sull’acqua è uno spettacolo emozionante


Lago Limedes. At 7122 feet, situated under Col Gallina, this small natural gem reflects the Averau and the Tofana di Rozes. In summertime at sunset, the mountains take on their characteristic pink colour and their reflection in the lake waters is a breathtaking spectacle

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LE SENTINELLE DELLE DOLOMITI. Passeggiando nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo si fanno incontri ravvicinati con le marmotte. Non è difficile scorgere queste sentinelle che quando fiutano il pericolo scompaiono fischiando nelle loro tane, una complessa rete di gallerie sotterranee degne di un ingegnere SENTINELS OF THE DOLOMITES. Strolling through the Natural Park of the Ampezzano Dolomites you are bound to have close encounters with woodchucks. Seeing them is very common but, as soon as they smell any danger, they disappear as fast as a whistle into their dens, a complex network of underground tunnels worthy of the greatest engineers above ground



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portfolio

L’ORO DEI MONTI. Un mare giallo che ondeggia mosso dal vento. Corolle compatte sostenute da steli verde smeraldo che sembrano tulipani di montagna, fieri e magnifici. E sullo sfondo, svetta il massiccio delle Tofane, che abbraccia questa immensa prateria d’oro


MOUNTAIN GOLD. A yellow sea billowing under the wind. The buttercups’ compact blooms held up by emerald green stems look as proud and magnificent as if they were mountain tulips. In the background the Tofane massif rises up, embracing this immense meadow of gold

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Cortina e il grande tennis

Il tennis torna protagonista con Andrea Mantegazza, coach di fama internazionale, ex giocatore e dal 2012 direttore generale del Tennis Country


A destra, Andrea Mantegazza con Riccardo Patrese, Kristian Ghedina e Gianni Milan al Torneo Vip di Ferragosto 2013. (ph. Salvo La Fata) A sinistra, il circolo contornato dalle Dolomiti d’Ampezzo

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On the right, Mantegazza Andrea Riccardo Patrese, Kristian Ghedina and Gianni Milan at the VIP Tournament of August 2013. On the left, the circle surrounded by the Dolomites

al 26 luglio al 3 agosto alcuni tra i migliori giocatori del mondo si sfideranno sui nuovi campi in terra rossa del Tennis Country Club Cortina che ospiterà, per la prima volta, un Torneo del Circuito Mondiale ATP Challenger. Il grande tennis internazionale arriva sulle Dolomiti grazie ad Andrea Mantegazza e al Presidente Paola Bergamo, e per dieci giorni il bel circolo contornato dalle Dolomiti d’Ampezzo sarà teatro per giocatori, pubblico internazionale e stampa. Ai Challenger partecipano giocatori provenienti da tutto il mondo: Cina, Giappone, Sud America, Europa dell’Est, America, Australia. 32 i nomi: 20 scelti in base alla classifica mondiale, 8 dalle qualificazioni del 26 e 27 luglio e 4 wild card (un invito che gli organizzatori danno alle giovani promesse o a qualche top player che all’ultimo decide di giocare il torneo). 16, invece, le coppie nel doppio. Un appuntamento sportivo e mondano davvero imperdibile che animerà la bella Cortina vestita d’estate.

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Cortina and the Great Tennis Tournament Are you ready to get out your racquet and best tennis balls to start playing like the great champions? Start warming up those muscles because it’s almost time

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rom July 26th to August 3rd , for the first time the Country Tennis Club Cortina will host a tournament of the ATP Challenger World Circuit with a jackpot amounting to fifty thousand dollars. Great tennis is coming to the Dolomites and for ten days the Club will be all abuzz as it makes room for players, international spectators and press. The Challenger Tournament is for professionals placed from 30 to 200 in the world rankings. So you can expect to see well-known players looking for points to stay in the top echelons of world tennis as well as rising young talent. The competition chart calls for 32 players: 20 chosen from the world rankings, 8 from the qualification rounds that will be played on July 26th and 27th plus 4 wild cards (an invitation extended to young promising players or top players who decide to participate at the last minute). For the doubles matches sixteen teams will compete. In beautiful Cortina dressed for the summertime, this event of sport and high society should not be missed.




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MOVIMENTI PURI E NATURALI Una casa con due anime: una nordica e lineare, l’altra più ricercata e borghese. Accade a Cortina, e porta il segno di un grande architetto purista


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by Antonella Euli - immagini Stefano Scatà

interiors

PURE AND NATURAL MOVEMENTS A

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pira un vento nuovo, frizzante e puro, sulla bella Cortina. Fermo restando il fascino dello chalet rustic-chic, tutto legno e camini e corna di cervo, si avverte un nuovo movimento architettonico, più leggero, meno stereotipato. Exterior e interior. È un’idea di design che arriva da nord, e che qui ha il volto e l’anima di Enrico Franzolini, architetto purista molto vicino al fare di Alvar Aalto, stella nel firmamento dei grandi architetti finlandesi. Franzolini ha firmato una casa a Crignes, poco fuori Cortina: un grande appartamento che consente la convivenza, divisa e al contempo unita, di genitori e figli. 280 metri quadrati di luce, di materie naturali, di linee rigorose e lievi, che rimandano a nord. Le due situazioni distinte ma comunicanti, ricordano foreste e spazi dove

new, fresh and clean breeze is sweeping over beautiful Cortina. Without detracting anything from the rustic-chic style of the chalet, completely furnished in wood around its fireplaces and deer antlers, there is also a new architectural movement underway; one that has a lighter touch and resists stereotypes both indoors and out. It’s a concept of design that hales from the north and is here incarnated in Enrico Franzolini, purist architect whose work is very close to that bright star in the firmament of Finnish architects, Alvar Aalto. In Crignes, just outside Cortina, Franzolini has built an innovative house inside a small building that was part of a modern complex: a large apartment of 280 square metres that allows the living space of parents and children to be separated or shared. Northern design can be seen in the selection


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In apertura, i disegni preparatori in 3D lasciano intuire quel che sarà dell’ambiente living. L’imponente camino costruito intorno a una colonna “scomoda”, ora è il cuore pulsante della zona. In queste pagine, altri scorci della zona giorno, con elementi naturali, preziosi nella loro raffinata semplicità

l’architetto gioca con i materiali e li usa come “oggetto” di divisionecomunicazione tra le due entità. Ha lavorato sul nuovo, in una palazzina insita in un complesso moderno, con l’obiettivo di creare due atmosfere “piuttosto diverse ma molto coerenti e simili l’una all’altra”. Più nordica e lineare la parte giovane, più borghese e lussuosa quella dei genitori, dove privilegia materiali ricercati. Recupera i legni originali e rarissimi dei tabià, gli antichi fienili cortinesi: legni dal colore ineguagliabile, bruciati dal sole, e li impiega per i rivestimenti verticali

Opening page, the 3D preparatory drawings already allow viewers to intuit what the living area will be like. The imposing fireplace built around an inconvenient column is now the real heart of this space. In these pages, other views of the living quarters, with natural materials that become precious in their refined simplicity

of natural materials as well as in the light yet rigorous use of line. The two distinct yet communicating living options recall forests and open spaces where the architect plays with materials and uses them as an “object’ of divisioncommunication between the two areas. His objective was to create two atmospheres that are “quite different but very coherent and similar to one another.” The area for young people is more Nordic and linear while the parents’ section is more conservative and luxurious with a usage of more


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In queste pagine, il legno in varie essenze e ricco di sfumature differenti, è protagonista di tutta la casa. Sapientemente trattato, “muove “ armoniosamente tutte le superfici piane, le pareti e i controsoffitti. E magicamente, l’atmosfera calda e accogliente è contemporaneamente leggera, piena di luce

di pareti altrimenti nude, prive di emozioni. Accosta il legno al cuoio e al cavallino perché questi elementi parlano lo stesso naturale linguaggio; veste di larice antico controsoffitti e altre pareti, e per i pavimenti della zona giorno sceglie porfido argentino fiammato e spazzolato, d’effetto morbido e sinuoso. C’è una colonna portante in salotto, invadente ma inamovibile, e Franzolini ci disegna attorno un imponente e netto camino e lo riveste di ferro cor-ten, rugginoso e opaco, magnifico. L’anomalia è ora un plus e catalizza l’attenzione, diventando il centro refined materials. Franzolini reused the wood from tabià, that is Cortina’s very old haylofts, which render planks of an unexcelled colour, burnt by sun and exposure; he raised them to vertically face otherwise bare, emotionless walls. He juxtaposed wood and rawhide with horse-hide leather because these elements share the same natural language. He covered ceilings and walls with old larch wood while he chose flamed and brushed Argentinian porphyry, with its sinuous and soft effect, for the floors paving the living quarters. By Franzolini’s cleanlined modern design, an invasive and unmovable load-bearing column in the living room was converted, into an imposing fireplace faced with cor-ten steel,

In these pages, the protagonist of the house is wood, of various kinds and in different tonalities. Expertly treated it harmoniously activates all the flat surfaces, walls and suspended ceilings. And as if by magic, the warm and welcoming atmosphere is simultaneously light-weight, full of soft light

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In cucina le linee sono nette, rigorose. Il legno sposa l’acciaio, una coppia vincente e armoniosa. Uno dà calore e intimità all’mbiente mentre l’altro, quasi uno specchio, cattura la luce e la dilata, proiettandola ovunque. Nella zona pranzo, giochi di chiaro-scuro e, in primo piano, una poltrona “venatoria”

In the kitchen design, the lines are clean and rigorous. A winning, harmonious coupling is formed when wood meets steel. The first gives warmth and intimacy to the setting while the other, mirror-like, captures light and expands it, projecting it all around. In the dining area, chiaroscuro plays of light is the backdrop to a “hunter’s” armchair

Legno e acciaio;;.:,,, Caldo e freddo.: Due materie solo apparentemente incompatibili che in realtààa 'si compensano


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La stessa, lineare armonia che corre in tutta la casa, è anche nella zona notte. Totalmente priva di eccessi e l’essenziale è puro design. Precisi, netti anche armadio e letto e l’unico “movimento” della stanza è nei due gradini e nella preziosa coperta in pelliccia. Il bagno segue l’onda purista, semplicemente perfetto

del living room, dove gravitano divani, tavoli e sedute. La “casa dei ragazzi” invece è leggera, fresca e dilata la luce con il supporto di materiali chiari e lievi, come il larice spazzolato che è nei pavimenti, nelle boiserie e nei controsoffitti. Fanno da contraltare al legno, alcuni innesti di camoscio chiaro e corposi tessuti in lana. Le due facce della stessa medaglia sono complementari e rivelano un’unica, abile mano, uno stesso segno progettuale, privo di contaminazioni, squisitamente personale. Un segno ricco, colto, purista. which has a rusty and opaque but magnificent surface. Here the anomaly has become an added value and it catalyses attention; it becomes the living room’s centre around which sofas, chairs and tables are arranged. By contrast the “children’s house” has a lighter, fresher touch and light is distributed by means of light-coloured and soft materials like brushed larch wood employed for the floors, the boiserie wood panelling and the ceilings. Some insets of light-toned chamois and heavy-weight wool cloth serve as juxtapositions to the wood. These two complementary opposites reveal a single, able hand; the mark of the same design, free of contamination and utterly personal. A sign that’s rich, cultured and purist.

The same linear harmony that is found throughout the house is clearly seen in the sleeping quarters as well. A total absence of excess, here the essential is pure design. Notice the clean-cut lines of the wardrobe and bed; the room’s only movement is in the two access steps and in the precious fur bedspread. The bathroom is in keeping with the purist line in simple perfection

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2 NOTTI

IN

ALPEGGIO

Percorrendo il “Giro dei 4 rifugi”, da Ra Stua a Sennes, Biella e Fodara. Una delle gite più belle da fare in estate, a piedi o in mountain bike by Valeria Rastrelli - immagini Giuseppe Menardi, Dino Colli


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L

a montagna d’estate ha un fascino irresistibile e si mostra in tutta la sua maestosa bellezza in una delle passeggiate più suggestive che si possano fare partendo da Cortina: il “Giro dei 4 rifugi”, a piedi - anche coi bambini - o in mountain bike per chi è allenato. La prima tappa è Ra Stua dove si può arrivare tranquillamente in jeep partendo da Fiames. Una volta arrivati in malga, ci si trova di fronte a un vero spettacolo: una verde spianata contornata da cime severe, un torrente di limpide acque e un bosco fitto fitto, fanno da cornice a un rifugio dal tetto spiovente con il comignolo sempre fumante. Il prototipo della montagna, carica di profumi: la legna che arde e salsicce e polenta, cataste di legna, fontane, mucche e caprette. Ma dobbiamo partire, quindi si monta in bici e via, sentiero nr. 6, direzione Campo Croce, a 1758 metri. Ci si arriva dopo circa una mezzo’ora di pedalate, un’ora a piedi, giusto il tempo per ammirare una magnifica spianata e poi di nuovo in sella, lungo la val Salata con meta il rifugio Sennes dove si può restare anche a dormire. La valle in questione (in parte nel Parco delle Dolomiti Ampezzane e in parte in quello naturale di Fanes-Sennes-Braies) è un paradiso fatto di monti, pianori, cascate e fiumi. Distese di pini mughi emanano un profumo intenso e il vento annuncia i campanacci del pascolo, segno che il rifugio non è lontano. Siamo arrivati a quota 2126. Dopo una sostanziosa cena, finalmente si riposa: domattina, di buon’ora, si riparte per un altro rifugio. Sveglia all’alba, e di nuovo in marcia, diretti al Biella, alla base della Croda del Becco (46 letti e ristorante). Una pausa-ristoro e poi proseguiamo per il rifugio Fodara, dove dormire la


ramble in the mountains Ra Stua è la base di partenza di molte passeggiate e gite a piedi o in mountain bike, adatte non solo ai super sportivi ma anche ai bambini dai 4 anni. Si arriva da Fiames in jeep. Oppure si può partire dal centro di Cortina direttamente in bicicletta Ra Stua is the point of departure for many walks and mountain bike trails, suitable not only for the ultra sporty but even for four year old children. From Fiames there is Jeep access or else you can walk or bike from downtown Cortina

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he mountains in summertime hold an irresistible fascination; you can take in all their majestic beauty by doing one of the area’s most inspiring walks that starts out from Cortina. The “Tour of the Four Shelters” can be done on foot – even with children – or on mountain bike for those who are already in good condition. Our first stop is Ra Stua, easily be reached by Jeep from Fiames. Upon arriving at the malga we find a true spectacle spread before us: an expanse of green set among the severe peaks, a stream of crystalclear water. Very thick woods surround a chalet with its sloping roof and its chimney that always has some smoke coming out the top - it is like entering the prototype of mountain life. Looking around we admire the wood burning

in the hearth, sausages and polenta, piles of stacked firewood, fountains for drinking water, cows and goats. But it is time to move on so we jump on our mountain bikes and away we go down path number 6 towards Campo Croce at 5700 feet. It takes about half an hour of pedalling to get there (an hour on foot), just enough time to admire the beautiful green meadow and then it’s off again; this time we are heading towards the Sennes shelter where hikers can even stay the night. To get there we have to cross the Val Salata and it is a true paradise of mountains, plateaus, rivers and waterfalls. This area is located partly in the Natural Park of the Ampezzo Dolomites and partly in the FanesSennes-Braies Natural Park where expanses


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seconda notte in quota. Ci aspettano ancora ore di passeggiata tra paesaggi incantati, dove fermarci magari in riva a un ruscello o all’ombra di un grande albero. Una volta giunti al rifugio, possiamo contemplare in tutta tranquillità questo “regno di aquile, stambecchi, camosci e marmotte”. Il rifugio Fodara, a 1980 metri, è costruito vicino a un vecchio alpeggio fatto di casette di legno dove non manca una piccola chiesetta. Posati i nostri zainetti ci prepariamo per mangiare: l’aria di montagna, si sa, mette appetito. Il menu promette bene: insalate dell’orto, paste fatte in casa, canederli, carne e ottime torte. Un’altra giornata sta per finire, e a questa altitudine il sole che tramonta dietro le montagne è uno spettacolo a portata di mano. Il giorno dopo si riparte verso Ra Stua, e facciamo di nuovo il pieno di bellezza: un saliscendi a tratti dolce, mai troppo impegnativo anche in bicicletta, da affrontare adagio, senza fretta, seguendo il ritmo naturale della montagna.

of dwarf pine trees give off an intense perfume. When the wind brings the sound of tinkling bells from the grazing herds, that means the shelter is not far off. We are now at almost 7,000 feet. A substantial dinner precedes a welldeserved rest. The next day bright and early we’ll move on to another shelter. In fact at dawn we are already on the move towards the Biella, located at the foot of Croda del Becco (with 46 beds and a restaurant). After a rest and a bite to eat we continue on to the Fodara shelter where we spend our second night at high altitude. There are still hours of walking among enchanting landscapes where we can stop alongside a brook or in the shade of a majestic tree. Upon arrival at the shelter we contemplate in complete tranquillity this “realm of eagles, mountain ibex, chamois and woodchucks.” The Fodara hut, at 6500 feet, was built near an


In queste pagine, 2 immagini della Val Salata, quel tratto di strada, quasi impossibile da fare seduti sulla propria mountain bike, che da Campo Croce porta a Sennes

These pages, 2 views of Val Salata, the trail – almost impossible to do without standing above the mountain bike saddle – that connects Campo Croce to Sennes

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In queste pagine, 2 immagini del rifugio Fodara, intorno il villaggio d’alpeggio una volta abitato dai contadini. Oggi le baitine sono usate come stalle o disabitate. C’è anche una piccola, deliziosa chiesetta. Sotto, 2 pernici.

These pages, 2 images of the Fodara shelter near the Alpine summer pasture area formerly inhabited by farmers. Today the houses are either uninhabited or are used as stables, there is also a small, exquisite church. Bottom, two partridges

Alpine summer pasture where there are delightful little wooden houses and even a small church. We take off our knapsacks and prepare to eat: the mountain air has given us a great appetite. The menu is promising: freshpicked garden salads, home-made pasta, dumplings, meat and delicious desserts. Another day is drawing to a close and this high up the sun setting behind the mountains is like holding a spectacle in the palm of your hand. The next day we head back to Ra Stua and we take in another full dose of extraordinary beauty: the ups and downs are never steep or too difficult, not even for bikers – the terrain is to be covered slowly, without hurrying, following the mountain’s natural rhythm.

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by Antonella Euli

food

Perle di CUCINA C

ome è vero che Cortina d’Ampezzo è la perla delle Dolomiti, altrettanto preziosa è la sua cucina di tradizione. Che è diversa da quella stellata, senza nulla togliere a chi si fregia dell’ambita stella. È solo attenta alla tradizione, più autentica, genuina; più di sostanza che di ricerca. Cortina è ricca di questi piccoli templi per gourmet e noi li racconteremo tutti, numero dopo numero. Per questa edizione estiva, abbiamo scelto tre locali storici e fuori dal centro, circondati da montagne Unesco e da boschi e prati verdi punteggiati da mille fiori variopinti. Partiamo dal Rifugio Ospitale,

uno dei ristoranti più antichi d’Europa, che la brigata Alverà (quattro fratelli capitanati da una super mamma) ha trasformato in un caposaldo della cucina ampezzana. Segue Baita Fraina, la vecchia casa colonica della famiglia Menardi. Oggi i fratelli Adolfo e Alessandro propongono un menu classico rivisitato, che ha il gusto dei sapori antichi. Chiudiamo il nostro percorso nel gusto a Lago Scin, un luogo di ristoro ai piedi delle Dolomiti già da fine ‘800. Monti, boschi e un laghetto fanno da cornice a questo ristorante lungo la strada che da Cortina porta al Lago di Misurina.

Cuisin gems Cortina d’Ampezzo is known as the gem of the Dolomites and its traditional cooking is just as precious and rare. It is quite different from the star-rated cuisine, without putting down the kitchens who can boast star evaluations. It is just different, more authentic and genuine in quality; overall it is more about substance than it is about exploration.Cortina has a wealth of these small temples for gourmets and we will tell you about them all, one by one. For this summer edition we have chosen three places located outside the centre of town, surrounded by mountains recognised by UNESCO as well as woods and fields dotted with thousands of brightly-coloured flowers. Let’s start with Rifugio Ospitale, meaning Hospitable Shelter, one of Europe’s oldest restaurants that has been transformed into a cornerstone of Cortina cooking by the Alverà brigade (four brothers headed by a super-mamma). Next comes the Baita Fraina, the Menardi family’s old rural house surrounded by centuries’ old trees. Nowadays brothers Adolfo and Alessandro offer a menu of classic dishes in which the flavours of olden times have been reinterpreted. Our itinerary ends at Lago Scin, an eatery situated at the foot of the Dolomites since the late 1800s. Mountains, woods and a lake set this restaurant’s stage where diners breathe in the magical atmosphere, heady with aromas, of a mountain shelter.


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Un migliaio di anni fa era un’osteria-ospizio, una per i viandanti e l’altra per i pellegrini, che ha ospitato nei secoli una moltitudine di persone di ogni ceto e mestiere. Il locale storico, più volte rimaneggiato nel corso degli anni, ha comunque mantenuto intatto fino a oggi tutto il suo fascino antico. Oggi è un ottimo ristorante e un rifugio per moderni viandanti, con sette stanze deliziose

There is all the atmosphere of a mountain hut in these images: inside and outside the restaurant, two of the delicious offerings guaranteed to capture diners’ fancy, and almost the whole the Alverà brigade (only mamma Ida is missing): four brothers who share a passion for authentic mountain-style hotellerie and the delicious food of Cortina’s tradition.

Rifugio Ospitale È uno dei ristoranti più antichi d’Europa, gestito da anni dalla famiglia Alverà, quattro fratelli e una mamma in gambissima, che l’hanno trasformato in un punto di incontro per gourmet ampezzani e internazionali. Con camere annesse


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food One of Europe’s oldest restaurants, for many years it has been run by the Alverà family, four brothers and a great mother who have transformed this eatery into a meeting place for gourmet palates from Cortina and around the world. With guest rooms available, too

Al ristorante Ospitale si può arrivare anche percorrendo in mountain bike la pista ciclabile. La cucina è classica e di alto livello, gli habituè lo sanno bene e ci tornano spesso e volentieri, certi di non trovarsi mai di fronte a sgradite sorprese. Accosta piatti tipici di Cortina d’Ampezzo a quelli di sapore più “mediterraneo”. Così capiterà di scegliere tra i garganelli con le code di gambero e la zuppa di cipolle o tra i casunziei e i canederli all’ampezzana. Oppure tra i filetti di manzo e vitello con funghi porcini e lo stinco fianco a fianco con il goulash di matrice magiara. L’antipasto della casa è da non perdere. Si chiude in bellezza con dolci di gran livelloche sono tutti fatti in casa, come la pasta. C’è anche la possibilità di alloggiare in una delle 7 camere del rifugio.

At the Rifugio Ospitale the selection of dishes is classic and what is on the menu today was there yesterday and will be there tomorrow. The habitués well know this and they keep coming back for more, sure that they will never have unpleasant surprises. The menu is like a ritual that has been repeated since days of yore, as tradition should be. Here Cortina’s typical dishes are flanked by more Mediterranean flavours so you can choose between pasta with shrimp and onion soup or between casunziei (a stuffed pasta with beet filling) and canederli (speck dumplings). Or maybe you prefer beef filets with speck or veal with porcini mushrooms while the pork knuckle is served with a Hungarian goulash. The ending can be sweet but only for the excellent quality of the desserts offered.


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food

costoletta di cervo A L V I N O R O S S O C O N M A R M E L L ATA D I M I R T I L L O E P O L E N TA Un piatto della tradizione diventato una delle costanti del ristorante Rifugio Ospitale, un classico che non subisce varianti e in carta da una decina d’anni. Il cervo fresco è neozelandese e il vino di cottura è un Lagrein Riserva. L’accompagnamento è una marmellata di mirtilli fatta in casa e una pallina tonda tonda di polenta gialla. DEER RIB STEAK IN RED WINE WITH BLUEBERRY RELISH AND POLENTA Included on the menu for over ten years, this traditional dish has become a standby at the Rifugio Ospitale Restaurant, a classic that never has to be improved upon. The fresh deer meat is New Zealander and the wine used is a Lagrein Riserva. It is accompanied by a home-made blueberry relish and a perfectly round little ball of golden polenta.

INGREDIENTS < 2 costolette di cervo rib steaks of deer meat

< una noce di burro a dab of butter

< vino rosso Lagrein Riserva Lagrein Riserva red wine

INSTRUCTIONS In un tegame medio fare imbiondire la noce di burro e rosolare le costolette di cervo per qualche minuto, aggiustando di sale e pepe. Una volta ben tostato da entrambi i lati bagnare generosamente con il vino rosso e fare addensare la salsa. Preparare un letto di insalata, adagiarvi le costolette e guarnire con marmellata di mirtillo rosso e una pallina di polenta.

< marmellata di mirtillo rosso blueberry relish

< polenta gialla

yellow polenta flour

< sale e pepe q.b.

salt and pepper to taste

In a medium saucepan melt the butter and brown the deer ribs for a minute or two, salt and pepper. Once the steaks have been seared on both sides, pour over them a generous amount of red wine and allow the sauce to thicken. Remove the steaks to a plate and garnish with the blueberry relish on a lettuce leaf and a perfectly round serving of golden polenta.


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C’era una volta, e c’è ancora, una baita nel bosco… Era la vecchia casa colonica della famiglia Menardi, albergatori in Cortina, oggi gestita dai fratelli Adolfo e Alessandro. Sei stanze, quattro stube e una taverna-cucina che rammenta il passato, con tanto di stufa e caminetto. Di giorno punto di partenza per facili escursioni, a pochi passi dal golf e dal maneggio, e di notte avvolta dal rumore del silenzio più assoluto…

Once upon a time, and still today, there was a mountain chalet... Formerly the old farmhouse of the Menardi family, Cortina hoteliers, it is currently owned and operated by brothers Adolfo and Alessandro Menardi. 6 bedrooms, 4 stube-type lounges with wood stoves and fireplaces where very intimate dinners can be served. In the daytime it is the starting point for easy excursions, just a short way from golf course

Baita Fraina Una baita old style nel verde, o meglio, una casa colonica ampezzana datata 1870, posizionata in un punto della valle dove il sole sembra non tramontare mai. Da scoprire e non dimenticare


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food An old -style chalet immersed in greenery, or rather, an old Cortina farmhouse dating to 1870, that nowadays has become one of the best-known restaurants in the valley. A place to discover, to try and to remember forever

Un menù classico rivisitato che ha il gusto di sapori antichi dove si riscoprono le spezie locali e la selvaggina, regina dei monti. Paste e ravioli fatti in casa, così come i dolci e secondi tipici e golosi. Ci sono i Casunzièi ai porcini e alle rape rosse, i ravioli, le zuppe, il cervo in mille maniere, lo stinco e i filetti. E i dolci non deludono. In più, una cantina con oltre settecento etichette, proposte in degustazione o abbinate ai piatti in carta. Così che un semplice desinare diventi un’esperienza indimenticabile di ottima cucina accompagnata da vini eccellenti.

A classic menu with old-time flavours like local spices and the wild game that is the queen of the mountain tables, that have been reinterpreted. Several kinds of pasta and ravioli are handmade as are the desserts and the main dishes which are traditional and mouth-watering. Choose from casunziei with porcini mushrooms and red beets, ravioli, soups, deer cooked in a number of ways, pork knuckle and filets. The desserts will make you swoon. The wine cellar boasts over 700 labels that can be tasted or matched to the dishes on the list. In this way a simple luncheon becomes an unforgettable experience of outstanding food flanked by excellent wines.


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tagliatelle integrali C O N R AG Ú B I A N C O D I C O S C I O T TO D ’ AG N E L L O E F I N F E R L I C R O C CA N T I La variante “bianca” è la versione elegante del classico ragù di agnello (che può virare in pernice, fagiano o quant’altro fornisce il carniere). Prima marinato per una sola notte in vino rosso, poi cubettato al coltello, si unisce al battuto di verdure da ragù. Il tocco di classe è nei finferli croccanti, aggiunti solo alla fine. WHOLE-WHEAT TAGLIATELLE WITH A LEG OF LAMB MEAT SAUCE AND CRISPY MUSHROOMSIUS The “white” (i.e. no tomato) variation is the elegant version of the classic meat sauce of lamb (or of variations such as partridge, pheasant or other delicious meats). First the lamb should be marinated for one night in red wine then diced with a knife. It is then added to the minced vegetables used to flavour meat sauce. The classy touch comes with the crispy chanterelles which should be added only at the very end.

INGREDIENTS < farine integrale e SEGALE flours: whole wheat and rye flour

< coscioTTO di agnello cubettato Lamb’s leg cut into small cubes

< sedano, carote, cipolla celery, carrot, onion

< aglio/garlic < olio extra vergine

INSTRUCTIONS Marinare il cosciotto d’agnello in vino rosso per una notte. Tagliarlo a cubetti. Preparare un battuto di sedano, carota e cipolla e rosolarlo in olio extra vergine. Aggiungere i cubetti di agnello. Sfumare con vino rosso (nuovo). In un altro tegame con olio extra vergine, imbiondire uno spicchio d’aglio vestito e scottare i finferli, girandoli con un cucchiaio di legno. Prima di impiattare versare sulle tagliatelle i finferli croccanti.

extra-virgin olive oil

< salsa di pomodoro q.b. tomato sauce

< sale e pepe q.b.

salt and pepper to taste

< vino rosso red wine

< finferli

chanterelle mushrooms

Marinate the lamb’s leg in red wine overnight. Cut it into small dice. Mince the celery, carrot and onion and sauté in extra-virgin olive oil. Add the lamb dice and add some fresh red wine. In another pot sauté the garlic in extra-virgin olive oil then add the chanterelles, stirring with a wooden spoon. Pour the mushrooms over the tagliatelle before preparing the servings on plates.


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Un luogo storico di Cortina più volte ristrutturato (l’ultimo intervento è del ’94) che è il punto di incontro di chi ama la tipica cucina ampezzana. Si staglia nel verde della radura, sotto le vette frastagliate delle Dolomiti, ed è affacciato su una cristallina distesa d’acqua dalla quale prende il nome

An historical eatery in Cortina that has been renovated several times (most recently in 1994), this is where lovers of typical Ampezzo home cooking arrange to meet. It sits in a green clearing under the jagged Dolomite peaks, facing onto the crystal clear stretch of water that gives the restaurant its name

Lago Scin È stato un luogo di ristoro ai piedi delle Dolomiti sin dalla fine dell’Ottocento, e oggi, al ristorante Lago Scin, si respira ancora la magica atmosfera del rifugio di montagna dove degustare la cucina ampezzana


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food Since the late 1800s this eatery has been situated at the foot of the Dolomites. Nowadays at the Scin Restaurant you can breathe in the magical atmosphere heady with aromas from a mountain shelter as you sample delicious traditional cooking

Lo chef Carlo e la sua brigata di cuochi e pasticceri riservano belle sorprese gastronomiche a chi è a caccia di sapori sinceri. Una cucina tutta impostata sul territorio che schiera delizie del tipo: patè di capriolo con pan brioche o trota affumicata con crostini come entrée, canederli al formaggio o speck, pappardelle al culì di lepre e zuppa d’orzo e quaglie al tartufo come primi piatti. Per secondi invece goulash di polenta, spezzatino di cervo con polenta e bracioline di agnello alle erbe.

Chef Carlo and his band of cooks and pastry chefs have delightful surprises in store for those searching for genuine flavours. Completely rooted in the Ampezzo territory this cooking presents a series of delights from mountain goat pate served on brioche bread to smoked trout with toasted breads as an appetizer; cheese or speck dumplings, tagliolini with partridge sauce, barley soup,quails with truffles as first courses. For main courses look for mushroom-stuffed pheasant breast, sirloin roll, bresaola, grana cheese and tender lamb chops with herbs.


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tartar E di cer v o A

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Un piatto classico, che diventa insolito con l’affumicatura di rametti di ginepro e rosmarino. Come? Basta scaldare molto bene le erbe in un pentolino di acciaio, catturare il fumo in un bicchiere da cognac e ribaltarlo sulla tartare, sino al momento di servire. E il gioco è fatto! DEER TARTARE JUNIPER-SMOKED A classic dish that takes on an unusual note with smoking accomplished using branches of juniper and rosemary. How is it done? All you have to do is force heat the herbs in a small pot and capture the smoke in a cognac glass, tipping it over the tartare until it is time to serve it. That’s all!

INGREDIENTS Per la tartare/For the tartare: < 350 g di filetto di cervo fresco 350 gr. deer filet

< Olio extra vergine d’oliva oil, salt, pepper, lemon juice

< Sale, pepe, succo di limone salt, pepper, lemon juice

< 4 bacche di ginepro/4 juniper berries

INSTRUCTIONS Tritare al coltello la carne, metterla in un recipiente e condirla con sale, pepe, succo di limone, ginepro e olio di oliva quindi mescolarla bene e impiattare. In un recipiente alto e stretto mettere tutti gli ingredienti per la salsa e lavorarla con frullatore a immersione. Mettere i ramoscelli in un pentolino d’acciaio e scaldarlo sul fuoco fino a ottenere il fumo che sarà imprigionato in un bicchiere da cognac. Una volta colmo adagiare sulla tartare perché la carne possa assorbire l’affumicatura.

Per la salsa/ For the sauce: < 1 uovo intero/ 1 egg < 1 cucchiaio di senape/1 spoonful of mustard < 5 bacche di ginepro/5 juniper berries < 100 g di olio di oliva/100 g olive oil Per l’affumicatura/ For the smoking: < rametti di ginepro e rosmarino branches of juniper and rosemary

Mince the meat with a knife, put it in a bowl and dress it with salt, pepper, lemon juice, juniper and olive oil, mix well and prepare the portions on the plates. Put all the sauce ingredients in a deep narrow bowl and use a hand-held blender to beat them together. Put the branches in a steel pot and heat it over the flame until smoke is formed. Trap it in a cognac glass and once full place it over the tartare so that it can absorb the smokiness.


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The

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BEST to do

Tanto sport: passeggiate, gite, escursioni, arrampicate per grandi e bambini. Ma anche mondanità , shopping, cultura... in estate la scelta è vastissima. Ecco quello che proprio non dovete perdervi


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info: www.hotels-cortina.com - tel (+39) 0436 860750

in

CORTINA

Lots of sports: outings, walks, excursions, climbs for young and old... but also high society, shopping and cultural events. In the summertime there is a vast choice. Here you’ll find the things you really shouldn’t miss


CASCATE

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FANES WATERFALLS

OF

FANES

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In primavera, quando i ghiacciai si sciolgono, le cascate esplodono in tutta la loro potente bellezza. Acque schiumose, gole, canyons e mini vie ferrate sono a pochi km da Cortina, e i sentieri che conducono alle due cascate del torrente Fanes sono spettacolari. La Valle di Fanes, inserita nel Parco Naturale FanesSenes-Braies, patrimonio naturale UNESCO, si percorre comodamente su un sentiero ampio e ben tracciato. L’atmosfera particolare viene dal “fresco” rumore del Rio di Fanes, interrotto da uno sbarramento artificiale che genera l’omonimo lago e a due cascate che si attraversano agevolmente grazie a due brevi e facili vie ferrate. Un facile itinerario dunque, ma assolutamente da non perdere per la ricchezza e la particolarità del percorso, in una formidabile sequenza di laghi e cascate. In springtime when the glaciers melt, the waterfalls explode in all their powerful beauty. Foaming cascades, steep passes, canyons and narrow iron-cabled trails are located just a few kilometres from Cortina. The paths leading to the two waterfalls of the Fanes river are spectacular. Located in the Natural Park of Fanes-Senes-Braies which has been recognised as UNESCO natural heritage, the Valley of Fanes can be easily traversed on a wide and well-marked trail. Its particular atmosphere comes from the “cool” sound of the Fanes river; interrupted by a man-made barrier, the river forms a lake of the same name as well as two waterfalls that can be easily crossed thanks to two short and easy cabled trails. A simple itinerary but not to be missed – the singular beauty observed along the trail leads to an amazing sequence of lakes and waterfalls.


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TOFANA DAWN in

Watching the sunrise is already a spectacle in its own right but, if you are standing at almost 10,000 feet, it is an experience that will touch you right down to your heart. It’s as easy to do as it is to say: you can get to the top of the Tofana peak by riding the “Freccia del Cielo”. With its three segments, this lift takes travellers in a few minutes from the valley floor at 4,000 feet to the height of 10,600 feet of the Tofana del Mezzo. Once sun-gazers reach the third peak, Tofana Terza (also known as Tofana de Inze), a cabled trail will take them up the “big sister” (whose peak is only 18 feet higher). Here the air is clean and rarefied and the sky is clear: everything is ready for an unforgettable sunrise. And that’s how it happens: the first rays, in a tenuous and delicate way, colour the highest peaks first and then, as time passes, bring out an ever brighter intensity. The high clouds reflect dawn’s light in an exaltation of colours that can’t fail to strike eyes and hearts. Breakfast at the mountain shelter on top of Cima Tofana is the perfect conclusion and then it’s time to return to the valley floor, greatly enriched.

ALBA

Assistere al sorgere del sole è di per sé già uno spettacolo, ma se lo si fa a oltre 3000 metri di altezza è qualcosa che tocca davvero il cuore. Detto fatto. Si sale in vetta con la funivia “Freccia nel Cielo” che, con i suoi tre tronconi, porta in pochi minuti dai 1.224 m del fondovalle ai 3.243 m della Tofana di Mezzo. Arrivati sulla Tofana Terza (o “de Inze”), dopo aver percorso il sentiero ferrato che la separa dalla sorella maggiore (più alta di soli 6 metri) l’aria è pulita e rarefatta e il cielo è sereno; tutto fa sperare in un’indimenticabile levata del sole. Ed è proprio così: i primi raggi colorano le cime più alte prima in maniera tenue e delicata e poi con intensità via via più accesa. Le nuvole, alte nel cielo, riflettono la luce dell’alba in un tripudio di colori che colpisce. Si conclude con una colazione al rifugio Cima Tofana e poi si torna a valle. Più ricchi.

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TOFANA

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PISTA CICLABILE BICYCLE PATH

3 Lasciate ogni motore o voi che entrate! Eh sì, perché a Cortina si vive, e molto meglio, a piedi o in bicicletta, mezzo di spostamento preferito da ampezzani e vacanzieri. Qui si salta in sella per andare ovunque e ci sono tracciati per tutti i gusti: dai percorsi panoramici in quota con mountain bike, alle spericolate discese freeride nei boschi agli itinerari “facili”, alla portata di tutti, bambini inclusi, che prevedono tappe nei rifugi per assaporare i piatti della tradizione. E ancora, per gli amanti della bici da strada ci sono gli itinerari del Giro d’Italia, per chi pratica downhill c’è il Bike Park mentre i più piccini impareranno a muovere i primi passi su percorsi MTB di varie difficoltà allo Skill Park. Invece per percorrere la lunga via delle Dolomiti, da Dobbiaco a Calalzo di Cadore (o viceversa) attraverso il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, si può optare per il format bus, più-bici: si sale e scende a piacere e si percorrono le tratte desiderate, tutto con un solo biglietto. Abandon all motor vehicles you who enter! Well, yes, because in Cortina you can live and get around -- much better – on foot or on bicycle; the latter is the preferred means of transportation for both natives and vacationists. Here you can jump on the bike saddle to go just about anywhere and you’ll find paths to meet any taste: from the climbing panoramic rides to do with a mountain bike to the ripping downhill free-rides through the woods to the “easy” paths which can be peddled by anyone, including children. All of them allow rest stops in shelters where traditional dishes can be savoured.Moreover enthusiasts of road bikes can cycle the itineraries established by the Giro d’Italia international competition; for lovers of downhill there is the Bike Park; while the smallest peddle-bunnies will learn their first moves on the MTB paths, for varying proficiencies, at Skill Park. If instead you are up for the long Trail of the Dolomites, from Dobbiaco to Calalzo di Cadore, or viceversa, which passes through the Natural Park of the d’Ampezzo Dolomites, you can opt either for the train or bus; both means encourages you to bring your bike along and, with a single ticket, you can get on and off wherever you like, enjoying the biking segments that interest you most.


Amate l’avventura, i sentieri impervi, le sfide difficili? Il parco Cortina Adrenalin Center è ciò che fa per voi. Aperto nel 2004, ora è composto da 10 percorsi differenziati per altezza e difficoltà. Ci si può muovere tra un albero e l’altro con 84 passaggi per una lunghezza totale di 1050 metri. A seconda dell’altezza e dell’età si possono scegliere i diversi percorsi: si inizia col Giallo per arrivare al Mini, tre percorsi differenti per bambini e neofiti. Si prosegue con il percorso ragazzi e adulti: 32 passaggi tra i 2,5 e i 16 metri di altezza da terra mentre per provare quello Extra, contrassegnato dai colori blu, viola e nero, bisogna aver compiuto 14 anni e avere coraggio da vendere oltre a notevoli capacità tecniche. A tutti i partecipanti vengono forniti caschetto, guanti, imbragatura, doppia longe e carrucola. Il tempo a disposizione è di due ore e trenta minuti, durante i quali il percorso può essere ripetuto a piacimento. PS: il Parco organizza anche corsi di canyoning.

Do you love adventure, impervious nature and difficult challenges? The Cortina Adrenalin Centre Adventure Park is the place for you. Since its inauguration in 2004 it has grown to host 10 routes that vary in degree of difficulty and height. In one path composed of 84 movements, you can move between one tree and another for a total length of 3,400 feet. According to your height and age you can choose different routes, such as the three different paths for children and beginners which start with the Yellow and the Mini trails. For youngsters and adults there is a path of 32 movements ranging in height from 6 to 16 or to 52 feet above ground. The Extra routes, marked by blue, purple and black, are reserved for over-14 year olds only who will need all their courage as well as remarkable skill. All participants are provided with a helmet, gloves, harness, a two karabiner lanyard system and pulley. You have two and a half hours during which time you are free to repeat any route that you enjoyed. P.S. the Park also organises canyoning lessons.

PARCO AVVENTURA ADVENTURE PARK

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LE TRINCEE THE TRENCHES

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Per toccare con mano la storia, si sale in seggiovia da Bai di Dones sino al museo all’aperto delle 5 Torri dove si insediò il comando del gruppo di artiglieria da montagna dell’esercito italiano. Prima Guerra Mondiale: qui furono dislocate le batterie di cannoni puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. E le trincee dove allora si combatteva per la Patria, oggi diventano un itinerario nella memoria. Oltre mezzo chilometro sul versante nord delle Cinque Torri, di fronte alla spettacolare parete sud della Tofana di Rozes. Si parte dalla terrazza del Rifugio Scoiattoli e si scende verso le torri, dove inizia il complesso delle trincee. Si vedono postazioni e ripari ricostruiti: camminamenti in pietra e postazioni fatte con tronchi di legno, e ci si addentra nel bosco che da Cianzopè porta al Rifugio 5 Torri. Un sentiero nella foresta riporta a Bai de Dones e alla pace. For those who want to physically touch important episodes in history, the Bai de Dones chairlift will take you to the open-air museum of the Five Towers, command post of the Italian army’s mountain artillery during World War I. This is where the batteries of canons were arranged to fire on the Austrian positions in Lagazuoi and Forte Tre Sassi. The trenches where men used to fight for their country have today become an itinerary of memory extending more than half a kilometre on the north face of the Five Towers, looking towards the spectacular south face of the Tofana de Rozes. Starting out from the terrace of the Rifugio Scoiattoli mountain hut, the trail slopes down towards the towers where the trench system begins. Here reconstructed posts and refuge areas can be visited as well as stone walkways and posts made from wooden trunks. From there you can enter the woods of Cianzopè to reach the mountain hut of the Five Towers. From there a trail through the forest takes you back to Bai de Dones and to the peace of today.


Tra i tanti sport che si possono praticare a Cortina, rientra anche il trekking a cavallo, nella Fattoria Meneguto. Montagne, laghi, boschi, aria pura e torrenti sono lo scenario perfetto per passeggiate escursioni a cavallo o per provare per la prima volta ad andare a cavallo, magari imparando i rudimenti nei vari maneggi dove si trovano cavalli, pony e istruttori pazienti. E una volta in sella, via attraverso i mille sentieri di questa splendida zona incastonata tra le cime dolomitiche. Tra una passeggiata e l’altra si può fare sosta presso locande antiche, dove sarĂ possibile gustare piatti della tradizione dolomitica.

Among the many sports you can do in Cortina horseback outings in Fattoria Meneguto are some of the most popular with old and young alike and for a variety of reasons. Firstly because this sport allows you to enter into direct contact with nature and landscapes that are unique. Mountains, lakes, woods, clean air, and rivers are the perfect backdrop either for an outing on horseback or even for mounting the first time and learning the rudiments at the various stables where you will find horses, ponies and patient instructors. Once you are in the saddle you can set off to explore the great number of paths through this spectacular area set between the Dolomite peaks. Between one outing and another you can always stop into ancient locales where traditional dolomite dishes will tempt your palate.

PASSEGGIATE A CAVALLO HORSEBACK OUTINGS

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MUSEO delle REGOLE “MUSEO delle REGOLE”

7 Cortina è anche cultura, e il polo Museale delle Regole (Paleontologico, Etnografico e Arte Moderna Mario Rimoldi) ha in calendario un’estate ricchissima. L’Arte Moderna si ispira al paesaggio attraverso tre mostre: le fotografie dell’Agenzia Magnum, gli acquerelli dell’ampezzano Giulio Siorpaes e gli oli dei grandi autori del Novecento. Per l’Etnografico viene riproposta la mostra Cortina d’Ampezzo/ Vienna. Jugendstil/Liberty con un nuovo allestimento, arricchito da disegni e oggetti inediti. In permanente invece si vedrà Le bambole vestono la tradizione, una collezione di 120 bambole antiche vestite con gli abiti tradizionali di tutta Italia. E infine, al Museo paleontologico Rinaldo Zardini, due mostre dedicate all’architettura di montagna di case e rifugi.

Cortina is also a place of culture and the Delle Regole museum system offers a wealth of summer events. The Mario Rimoldi Museum of Modern Art focuses on landscape via three exhibitions: Magnum Agency photographs, watercolours by Cortina artist Giulio Siorpaes and oil painting by the great artists of the twentieth century. The Ethnography museum is hosting once again, but with a new display, the “Cortina d’Ampezzo/Vienna. Jugendstil/ Liberty” exhibition that has been enriched by drawings and objects seen here for the first time. As always the “Dolls Wearing Tradition” show is on permanent exhibition: 120 antique dolls wear the traditional costumes of all Italy. And, finally, at the Rinaldo Zardini Palaeontology Museum there are two exhibitions devoted to mountain home and shelter architecture.


Da Corso Italia sono passati, e passano, una quantità infinita di personaggi del jet set internazionale e vacanzieri. È un passaggio obbligato per lo shopping raffinato, e questo fin dagli anni ’50. Cortina è chic e all’avanguardia in fatto di moda e costume, e una passeggiata in centro equivale a una passerella della moda che verrà, con le tendenze del futuro in vetrina. Ma il corso non è solo shopping, è un rito, e nella via dello struscio ci si passa sempre volentieri, per guardare e farsi guardare (i famosi) o semplicemente per incontrarsi. Magari nel tardo pomeriggio, quando la strada si anima di turisti. Qui le griffe di tendenza stanno gomito a gomito con botteghe di antiquariato, gioiellerie e vetrine più classiche cariche di prodotti della tradizione locale, enogastronomia compresa. Impossibile resistere alle tentazioni!

Today as yesterday an endless number of international jet-set personalities and VIP vacationists stroll down the main street of Corso Italia. Ever since the 1950s this is the thoroughfare for anyone interested in shopping for elegant items. Cortina is chic and in the vanguard for everything having to do with fashion and a window-shopping walk down the Corso is like being on the hautecouture runways to see the upcoming fashions. But the Corso is about more than shopping, it is a ritual and it is a pleasure to see and be seen along the promenade. Arrange to meet friends here in the late afternoon, when the tourists pour into the street. You will notice how fashionable brands appear next door to antiquarian workshops, jewellery stores or more classical window displays of local traditional products, including food items. Who can resist such temptation!

Shopping nel CORSO Shopping IN THE CORSO

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APERITIVO

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“POSTA” APERITIVO

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L’Hotel de la Poste, Locale Storico d’Italia nel centro di Cortina, e l’altrettanto storico Bar, sono una tappa d’obbligo per ampezzani e turisti. Il salotto buono di Cortina è diventato nel secolo scorso anche il più mondano, per scelta e tenacia della famiglia Manaigo. E il grande successo del “Posta” è legato indissolubilmente al mitico “Bar”, lanciato da Renato Haussmann. Per gli habitué è semplicemente “il Posta” frequentato negli anni della dolce vita ampezzana da reali e politici, attori, poeti e scrittori tra cui Ernest Hemigway, che passava con disinvoltura dall’Harry’s Bar di Venezia al Posta di Cortina “giusto per un drink”. Oggi dietro il bancone tirato a lucido c’è Antonio Di Franco, l’allievo di Haussmann, che propone oltre a cocktails internazionali anche quelli di sua originale creazione. L’ambiente è quello caratteristico dell’antica stube ampezzana della famiglia proprietaria, che si trasforma in un ottimo ristorante per colazione e pranzo, con le specialità della casa.

The Hotel de la Poste is a recognised Italian Historical Locale located in the centre of Cortina and its equally historic bar is a place to go for natives and tourists alike. Over the last century, through the efforts and tenacity of the Manaigo family, Cortina’s up-scale lounge also became the most popular with high society personalities. And the great success of the Posta Hotel is intrinsically tied to its legendary bar, launched by barman Renato Haussmann. Harking to the years of the dolce vita in Cortina habitués will call it simply “il Posta” when it was a venue for royalty, politicians, actors, poets and writers such as Ernest Hemingway who easily came from Harry’s bar in Venice to the Poste in Cortina “just for a drink”. Today behind the polished wooden bar, Haussmann’s pupil Antonio di Franco proposes his own original creations next to the list of international cocktails. The ambiance is characteristic of an old Cortina stube of the owners family which at lunch and dinner time is transformed into an excellent restaurant offering house specialities.


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AT THE

VIP CLUB EVENING al

SERATA

La via dello struscio sta allo shopping come il Vip Club sta alla mondanità. È un’equazione semplice ma perfetta, che funziona fin dagli anni Settanta. Il locale è una lounge raffinata e unica nel suo genere, dove ci si incontra in diversi momenti e per occasioni diverse. Per l’informale aperitivo Après Ski in o per una cena elegante fatta da buona cucina, vini eccellenti e luci soffuse. Il dopocena invece si fa all’American Bar che, caldo e accogliente, diventa teatro di racconti tra amici, mentre il Piano Bar è l’anima del locale, dove si ascolta buona musica e si canta e si balla fino a tardi. La notte è lunga e giovane e quindi tutti in discoteca. Quella del Vip Club è la più trendy di Cortina e travolti dal dj si fa l’alba in un’atmosfera elettrizzante.

VIP CLUB

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Since the 1970s this simple but perfect equation holds true: the Corso is to shopping what the VIP Club is to high society. The Club is a refined, one-of-a-kind lounge that is the perfect setting for getting together at various times of day or on different occasions; try it for anything from an informal après-ski aperitif to an elegant dinner of fine food and excellent wines amid ambiance lighting. After-dinner evenings are held in the warm and welcoming American Bar, a perfect stage for exchanging stories among friends, or in the Piano Bar, soul of the Club, where you can listen, dance or sing to good music until late. The night is young, with many hours ahead, and so everyone heads to the disco. The one at the VIP Club is the trendiest in Cortina so let the DJs wow you with rhythms until dawn breaks on this electrifying atmosphere.


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A sinistra, dalla scuderia Jaguar Storiche una XK150 DHC del 1959, con un navigatore d’eccezione: l’attore Lorenzo Flaherty. A destra, un’italiana fiammante: l’Alfa Romeo 6C 1500 SuperSport, casse 1928 Left, from the stable of historical Jaguars, an XK150DHC from 1959 is driven by an exceptional navigator, actor Lorenzo Flaherty. Right, a flaming Italian model, the Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport from 1928

ronti, partenza, via! I motori si accendono per il consueto appuntamento con la Coppa d’Oro delle Dolomiti, un serpentone prevalentemente rosso di fuoriserie che si inerpicano su per le strade di montagna da oltre mezzo secolo. Quest’anno si gareggia dal 17 al 20 luglio, in omaggio alle edizioni storiche che si svolsero dal 1947 al 1956 negli stessi giorni: un su e giù per i tornanti e sulle alte quote delle montagne più belle del mondo, tra Veneto e Trentino Alto Adige. Sull’itinerario CortinaMerano-Cortina, i protagonisti saranno auto d’epoca e collezionisti-piloti che per tre giorni vestiranno i panni di Tazio Nuvolari. Salite mozzafiato con pendenze che superano il 10%, tornanti che mettono alla prova anche i piloti più esperti (considerate le auto...), ben 58 prove cronometrate e 4 di media, rendono la corsa una gara tecnica, complessa e internazionale. Nel loro percorso le auto dovranno superare ben quattordici passi

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Le vette piùu alte della passione The Highest Peaks of Passion


events

dolomitici e macinare 584 km scanditi in due tappe. Si partirà alle 8.30 di venerdì 18 luglio da Cortina D’Ampezzo per fare tappa, dopo le soste di Belluno e Bolzano, a Merano alle 18.30. Sabato 19 luglio le vetture ripartiranno da Merano (sempre alle 8.30), dopo un passaggio dal circuito dei passi dolomitici e Corvara, e arriveranno nuovamente a Cortina alle 17.30. L’obiettivo degli organizzatori è quello di far sì che la Coppa d’Oro possa essere il fiore all’occhiello delle gare automobilistiche classiche nel mondo, non solo per l’esclusività delle auto, ma anche per la bellezza del territorio. Vide lontano Ferruccio Gidoni, Presidente dell’Automobile Club Belluno, quando nel 1947 ebbe la grande intuizione di organizzare proprio sulle Dolomiti una competizione di grande richiamo internazionale. Da allora, il fascino che contraddistingue la competizione dolomitica ha saputo rinnovarsi e internazionalizzarsi: la Coppa d’Oro delle Dolomiti si è accreditata come appuntamento da non mancare tra i “gentlemen drivers” che tutti gli anni si emozionano a bordo

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eady, set – go! The motors are revving up for the annual appointment with the Gold Cup of the Dolomites race, a long snaking mostly-red line of custom-made automobiles that have been annually climbing the steep mountain roads for over fifty years. This summer the competition will be held from the 17th to the 20th of July as a way of remembering the races held on those same dates between 1947 and 1956, those ups and downs around hairpin turns and over the high passes of the most beautiful mountains in the world that rise between the Veneto and the Trentino Alto Adige regions. For the leg of the race that runs Cortina-Merano-Cortina the key players will be the antique automobiles and the collector-pilots who for three days will recreate the times and fashion of Tazio Nuvolari. Breathtaking climbs on a 10% grade followed by hairpin turns that challenge even the most expert pilots, over 58 chronometered readings of which 4 are taken as the mean, all makes this race a technical, complex, and international competition. During their route the automobiles must traverse at least 14 dolomitic passes and cover some 584 kilometres divided into

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In alto, una Maserati A6 GCS1, serie Monofaro del 1947. In basso, classe 1957 per la Osca 372 FS. Nella pagina accanto, due ali di folla festeggiano l’arrivo di una “storica” nel centro di Cortina

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Top, a splendid Maserati A6 GCS1, from the 1947 Monofaro series. Below, an Osca 372 FS from 1957. Opposite, the crowd lines the street downtown Cortina to celebrate the arrival of one of the historical automobiles

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delle loro vetture-gioiello. Tradizione e internazionalità convivono nella corsa dove la passione tocca le vette più alte e che diventa vetrina internazionale per i più prestigiosi marchi automobilistici del mondo come Mercedes-Benz, Porsche, BMW e Jaguar in gara accanto a gloriosi marchi italiani come Ferrari, Alfa, Lancia, Bugatti e Maserati. A competere quest’anno ci sarà anche una Riley Nine Brooklands del 1929: un’auto che ha segnato un pezzo importante della storia dell’automobilismo e che oggi rivive grazie alla Coppa d’Oro delle Dolomiti. Alla corsa sono ammesse fino ad un massimo di 120 auto costruite tra il 1919 e il 1961. È prevista, inoltre, una categoria speciale con un’apposita classifica riservata ad un massimo di 30 vetture realizzate tra il 1962 e il 1965 che si sono distinte per meriti sportivi o di particolare interesse storico. Madrina d’eccezione dell’edizione 2014 sarà l’attrice Isabelle Adriani. info www.hotels-cortina.com - tel ( +39) 0436 860750

wo stages. On July 18th at 8:30 a.m. the cars leave Cortina d’Ampezzo and, after stops at Belluno and Bolzano, they reach Merano at about 6:30 p.m.; on Saturday the 19th they take off from Merano, again at 8:30 a.m. , and after completing a circuit that takes them through dolomitic passes and Corvara, they reach Cortina around 5:30 p.m. The organisers’ goal is to make the Gold Cup one of the prize events of the world-class automobile racing circuit via the exclusive quality of the cars themselves as well as the beauty of the territory through which they motor. In 1947 President of the Belluno Automobile Club Ferruccio Gidoni was forward-thinking when he had the great idea to organise a competition of international acclaim in the Dolomites. Since then the fascinating quality that makes the dolomitic competition exceptional has kept pace with the times and become even more international: in fact the Gold Cup of the Dolomites is accredited as an appointment not to be missed among the “gentlemen drivers” who, year in, year out, live the thrills of the race in their motored jewels. Tradition and internationalism live side by side at the race where passion touches the highest peaks for the most prestigious automobile brands in the world such as Mercedes-Benz, Porsche, BMW and Jaguar racing alongside the glorious Italian makes like Ferrari, Alfa, Lancia, Bugatti and Maserati. In this year’s competition there will also be a 1929 Riley Nine Brooklands, a model which represents an important episode in automobile history and which still lives on today thanks to the Gold Cup of the Dolomites. The race registry accepts up to a maximum of 120 cars built between 1919 and 1961. Moreover there is a special category with a separate ranking reserved for a maximum of 30 vehicles constructed between 1962 and 1965 and considered outstanding for their racing qualities or for particular historical interest. The 2014 edition will have a special patroness: the actress Isabelle Adriani.


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interview by Antonella Euli

Scoiattoli e

Intervista a Mario Lacedelli, nipote di quel Lino che nel 1954 conquistò il K2 ribattezzato “la montagna degli italiani”, che quest’anno celebra tre importanti compleanni. Tutti targati Cortina

K2 nel cuore

“Scoiattoli” and K2 in the heart

I

L’

’ o nore, oltre al piacere di raccogliere le storie avventurose di un grande ampezzano, con la montagna - non solo la sua a quanto pare - nel cuore. Mario Lacedelli, cognome illustre a parte, “è” la montagna, e quando racconta le sue incredibili scalate, sembra quasi di toccarle quelle cime maestose. “Questo è un anno importante”, racconta Mario, “perché si festeggiano tre compleanni. I 75 anni degli Scoiattoli di Cortina, i 60 della conquista del K2, la montagna degli italiani (il 31 luglio 1954 in vetta arrivarono Achille Compagnoni e lo zio Lino) e il decimo anniversario della nostra salita al K2, una faticosa, intensissima e indimenticabile salita. Il K2 è affascinante e infido, pari a nessuna altra montagna. In quota il

t is indeed an honour, as well as a pleasure, to interview one of Cortina’s great men as he talks about his exciting encounters with the mountains that he is not alone in loving. Apart from his illustrious last name, Mario Lacedelli “is” the mountain and when he narrates his incredible climbs any listener seems to touch the peaks. “This year is very important because there are three remarkable anniversaries,” Mario tells us. “The 75th anniversary of the Cortina “Scoiattoli” [literally Squirrel] Climbing Group, 60 years since the conquest of K2 by Italians [on July 31, 1954 Achille Compagnoni and Mario’s uncle Lino arrived at the top] as well as the tenth anniversary of our own K2 adventure, a tiring, incredibly intense and memorable climb. K2 is more compelling and treacherous than any other mountain in the world.


tempo cambia rapidamente e quello che sembrava possibile un attimo prima, dopo pochi minuti si trasforma in puro pericolo. È imprevedibile, molto diversa dall’Everest dove bisogna solo aspettare che passi il monsone. Bisogna essere cauti, acclimatarsi alle quote, fare sosta nei campi: 5000, 6500, 7000 metri, prima di raggiungere l’ultimo, a 8000. Si parte di notte, con la pila frontale che buca la neve, ma il buio è meno pericoloso delle valanghe. Dagli 8000 alla vetta, 8611 metri, il corpo e la mente sembrano due entità separate, si vive in un’altra dimensione, la fatica è estrema. Ma una volta arrivati in cima si tocca davvero il cielo e paura, tensione e stanchezza svaniscono per fare spazio solo alla gioia. Siamo partiti in dieci e siamo arrivati in

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Sopra Massimo Da Pozzo in salita alle 3 Cime di Lavaredo. A sinistra, sempre Da Pozzo nell’apertura di una via. Pagina accanto, in alto Mario Lacedelli verso i campi alti del K2 e un’immagine degli Scoiattoli fondatori Sotto, lo Scoiattolo Massimo Da Pozzo sulla Tofana di Rozes

Above, Massimo Da Pozzo climbs the Three Peaks of Laredo. Left, again Da Pozzo opens a new rope route. Opposite page, top, an image of the symbol and founders of the Scoiattoli Climbing Group. Upper left, Mario Lacedelli nears the upper camps on K2 and, lower left, Scoiattolo Massimo Da Pozzo on the Tofana de Rozes


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Sotto Luca Zardini “Canon” lo Scoiattolo sportivo pluricampione. In alto un gruppo di Scoiattoli in spedizione in Marocco. Accanto in senso orario, Lino Lacedelli e tre grandi Scoiattoli: Luigi Ghedina, Lino Lacedelli e Bortolo Pompanin. In bianco e nero immagini storiche degli Scoiattoli

Below, the prize-winning Scoiattolo Luca Zardini known as “Canon”. Top, a group of Scoiattoli during an expedition to Morocco. Opposite page, clockwise, Lino Lacedelli alone and with two other great Scoiattoli: Luigi Ghedina and Bortolo Pompanin. Black and white historical images of the Scoiattolo group

vetta in sei, 5 Scoiattoli e un amico non ampezzano, una bella brigata allargata! Lo zio Lino, che è stato il volano della scalata, è rimasto al campo dei 5000 metri, e a ottant’anni mi sembra già un ottimo traguardo. Ricordo la sua battuta, poco prima della salita: «tornate tutti, ma prima arrivate fino in cima». È stato il suo saluto, pacato e determinato, proprio come era la sua natura, forte e silente. Manca molto a tutti noi, Scoiattoli e ampezzani, perché è stato un gran maestro di regole umane e di montagna. Tornando agli Scoiattoli… Primo luglio 1939, data di fondazione di questo gruppo di alpinisti non professionisti innamorati della montagna. Sembra ieri e invece sono passati decenni fatti di grandi e difficili scalate, di arrampicate libere, sulle orme dei freeclimber californiani e francesi, e di quelle sportive. Abbiamo davvero fatto di tutto, arrivando fino al tetto del mondo. Un bel traguardo per gli uomini dal maglione rosso. Tutti per uno e uno per tutti era, ed è, il nostro motto e oggi come allora siamo un bel gruppo di 80 amici, il più giovane poco più di vent’anni e il vecio poco più di novanta, legati dalla passione per la montagna, il rispetto per l’ambiente, l’amore per le crode. L’anniversario della fondazione è sempre un momento importante denso di ricordi del passato e di speranze per il futuro».


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A

t high altitude the weather changes so quickly that what seems possible one moment is transformed just a few minutes later into an absolutely dangerous manoeuvre. Unlike Everest where you just need to wait out the storm, K2 is completely unpredictable; you need to carefully acclimatise yourself at each altitude level, rest only in the camps at 1600, 2100 and 2300 feet until you get to the last one at 2600 feet. You travel in the dark with a front headlamp, making it difficult to pick out the snow trail but travelling by night is the best way to avoid avalanches. From the last camp to the top peak, situated at 28,251 feet, your body and mind seem separate into two distinct entities; it is like living in another dimension, the fatigue is extreme. But once you make it to the top you really are touching the sky and all fear, tension, and exhaustion fall away, leaving room only for overwhelming joy. We started out as ten climbers but only 6 made it to the top: 5 Scoiattoli members and a friend who’s not from Cortina, a great band of friends from all over. Uncle Lino, the last team member on the rope, stopped at the 1600 meter camp and, for his 80 years of age, that seems to me to be an amazing feat. I remember,

just before the climb, he said, “Make sure you all come back, but first get to the top.” That wish, so composed and determined, was perfectly in keeping with his strong and silent character. All of us, Scoiattoli and Ampezzo residents alike, we miss him very much because he was a great teacher of the rules governing men and mountains. But going back to the Scoiattoli... This group of passionate non-professional mountain climbers was founded in July 1939. Seemingly a short while ago and yet decades have passed with long and difficult climbs, rope-teams and free-climbs following the lead of the Californian and French free-climbers. We really have done it all, including walking all the way up to the ceiling of the Earth. A great day for our men in red jerseys; ‘all for one and one for all’ has always been our motto. Even today we are a great group of 80 friends ranging in age from the youngest, who is barely 20 years old, to the oldest who just turned ninety - all sharing a passion for the mountains, respect for the environment and love for mountain cliffs. The founding anniversary is always a meaningful moment, full of past memories and future hopes.


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sport by Antonella Euli - immagini Giuseppe Menardi e Dino Colli

In montagna capita spesso di incantarsi a guardare, con il naso all’insù, un gruppo di temerari che sfidano spavaldi curve e pendii, e magari capita anche di invidiarli un po’. Queste salite ardite sono invece più facili di quanto sembrano, basta affrontarle in compagnia di chi di monti se ne intende davvero

LE VIE

FERRATE DI

CORTINA


Often in the mountains we gaze up at a group of courageous climbers who defy the curves and cliffs and maybe we even envy them a little. The daring climbs we describe here are easier than they seem, as long as you face them with someone who really knows the mountains

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The Iron-Cabled Paths of Cortina


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©Randy Jay Braun

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e Guide Alpine di Cortina - i magnifici 26 con alle spalle una tradizione più che secolare - sono ottimi maestri e possono studiare l’itinerario perfetto anche per chi non è un arrampicatore professionista. Primo perché sono maestri di alpinismo, secondo perché trasmettono conoscenze e passione. Chi ha voglia di provare potrebbe iniziare, per esempio, con la conquista di una via ferrata, un’attività ludica accessibile a tutti. Cos’è? Un itinerario sportivo tracciato su una parete rocciosa attrezzata con cavi metallici, gradini, scalette e altri ancoraggi fissi, tipo passerelle di legno e ponti sospesi. Queste attrezzature artificiali rendono praticabile il terreno roccioso, o un percorso esposto, anche ai meno esperti e permettono, a chi non è dotato di tecnica alpinistica, di percorrere cenge, salire pareti, raggiungere vette e facilitare la progressione garantendo al contempo la sicurezza. I più cauti

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he Alpine Guides of Cortina – those magnificent 26 who carry on a century-old tradition – are excellent instructors and for several reasons they can develop the best itinerary even for beginning rock-bunnies. Firstly because they are masters of alpine climbing and secondly because they exude knowledge and passion. For example, as a warm up they might suggest with the completion of an iron-cabled path, a playful activity that anyone can do. What does it mean? A sport itinerary marked on a rocky wall equipped with metal cables, steps, stairs and other fixed anchoring features such as wooden planks and rope bridges. These artificial equipments allow even novices to cross rocky terrain or an exposed trail; their use allows even those with no alpine skills to cross ledges, scale walls, reach peaks and facilitate progress in safe conditions. The less expert climbers will be able to start off with an equipped simple


In apertura, sul monte Faloria, la Ferrata Sci Club 18. In queste pagine, la Ferrata Punta Anna sulla Tofana. Nelle pagine successive, a sinistra ancora uno scorcio della Punta Anna. A destra, il ponte sospeso in legno e cavi d’acciaio, immagine-simbolo della Ferrata Ivano Dibona, sul Monte Cristallo

ŠRandy Jay Braun

Title page, the Ski Club 18 cabled route on Monte Faloria. Left and below, the Punta Anna cabled route on Tofana. Next pages, left, another view of the Punta Anna; right, the suspended bridge of wood and steel cables, a symbol of the Ivano Dibona cabled route on Monte Cristallo

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sport

potranno iniziare con un facile sentiero attrezzato, come ad esempio l’incantevole percorso tra canyon e cascate nella Val di Fanes. I più allenati invece potranno avventurarsi sulla ferrata Olivieri alla Punta Anna, la Tomaselli, oppure la vertiginosa ferrata Sci Club 18 al Monte Faloria. Soprattutto sulle Dolomiti le vie ferrate hanno spesso origine militare e furono attrezzate nei duri anni della guerra di frontiera combattuta negli anni 1915/18. Una curiosità: la prima via ferrata a Cortina d’Ampezzo nacque grazie all’ingegno di Luigi Gillarduzzi “Meneghel” nel lontano 1907. Di professione fabbro e gestore dell’ex Rifugio WolfGlanvell, eretto in Val Travenanzes e distrutto dall’artiglieria italiana nell’agosto 1915, quest’uomo intuì che per raggiungere il Rifugio Cantore (oggi Rifugio Giussani) c’era la possibilità di tracciare un percorso molto più diretto e veloce del vecchio sentiero. E così, da solo, forgiò e infisse sulla verticale parete quasi 200 fittoni. La ferrata è oggi conosciuta come “Scala del Meneghel”. info@guidecortina.com - tel (+39) 0436 868505

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rail, such as the enchanting path between canyon and waterfalls in the Val di Fanes. Instead those who are better trained will be able to make their way along the cabled Olivieri route to Punta Anna, the Tomaselli route or the dizzying cabled route Ski Club 18 on Mount Faloria. Especially all along the Dolomites the cabled paths have a military origin and many were set up when this area witnessed the brutal border fighting between 1915 and 1918. A curious fact: Cortina owes its first iron-cabled route to the intuition of Luigi Gilarduzzi “Meneghel” in 1907. This iron smith and keeper of the former Wolf-Glanvell hut (built in Val Travenanzes and destroyed by Italian artillery in August 1915) realised that there was a way to make a much more direct path to the Cantore shelter (today the Giussani hut). So, on his own, he forged and fixed almost 200 bolts into the vertical rock face. Today the path is known as “Menghel’s Stair.”


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i, al itu ab re n” la ee co gr tta i “ pe rte da e s d’a no te la ta en go on nc re , l vi tà av lf a cit o go in mod il tt e pu ovo ver i e g nu di v in un

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olf is a fine sport, a terrific sport for a variety of reasons. It is (or maybe it was) a sport for the élite that can be played in virtually total solitude and almost always in places of amazing natural beauty. However, to allow more people to appreciate the sport and to allow a passing fancy to become a real passion, golf has recently been brought into town by In City Golf Cortina. The man behind the idea is Kurt Anrather, a sportsman from the Alto Adige region and founder of this new form of exciting urban competition. He deserves the credit of transforming into golf courses some of Italy’s most beautiful cities with their unique heritage of art, history and landscape. So after Florence and Verona, Anrather’s mission continued in Cortina in a space that will become completely “green” in July. Already a few years ago, from the heights of the Tofane massif, Carolina

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ello, bellissimo

llo ue lla èq a a to zo t m en mez spor to e n ’ev ell lf in me ime sto, o d il go o co tten que l e irit sp tare so ntra far her lar ve Lo or on e i er rat tito uo n p n p n di nte com . E rt A nto e nta i e ge he olo Ku e ve ion v n c c z i tak an tta no ll’e , ua to as n e de ore sit is sp i a e M e n r nt ple f og ato rts& sch ve eo m o is ide Spo bole e e e p for e th f th th a iev of di cam it o ng as ch er of d ro pir mo lso o a wn er an e s t a t a t. T r, o nd w ns Th lf ou t bu en the fou s ne atio go spor ainm nra and vent situ a tert urt A ore , in ible en m K s&M vent cred ai ort lf e e in Sp e go mor r th n yea e ev ery ev

il golf, e per vari perché. È un sport d’èlite (o forse lo era), si pratica in quasi totale solitudine e quasi sempre in luoghi da sogno. Ma per conoscerlo più da vicino e perché un interesse magari superficiale si trasformi in vera e propria passione, c’è chi ha pensato di portare il golf in città. L’idea è venuta quattro anni fa a Mr. Kurt Anrather, sportivo altoatesino con In City Golf Cortina, e il primo lancio dalle Tofane è stato di Carolina Kostner. A lui il merito di aver trasformato in un campo da golf anomalo alcune fra le più belle città d’Italia col loro patrimonio unico d’arte, storia e paesaggio. Così, dopo Firenze e Verona, continua la mission


ta en i div o d to as lla tut el c ne g olf , n che uttin va lg e p ge a a i de ivia n riv stra fun to u giun mo ... ar ta g r e e a do e e o l pi ra ta er an zz in os tre o s ed s v a ing Qu Pi er ha en nn ”. , p e m t’a yth of er rt en na izion test ues re rti ev pa res “g Co ed con E q n, me ua lesa en ma. ow co sq cab est or t o t be nd sc gre ci s t an s a the on to a l me c et en n c ay e co ere stre ev ree ts w r w .. olf wh ity se, g g e i yea ee. n g ery C ca ttin mad his d s n u T he v n.” ’s W nd e ree tina a p car in. ait a a “g or ed le nta t w t b C the , in hos e ca mou mus d ft h e an y li e t f th l i wa h p o w to the


Kostner used her stroke to launch the very first In City golf ball in Cortina. As usual the names for this invitational tournament will be decided by the organisation and the sponsor, with over 72 players competing to finish the 18 holes, each one with its own original design. An exciting and spectacular competition in which well-known figures from the world of sport and entertainment work together to promote, through golf, important cultural and social values in a game that also involves beautiful views of the host town. The welcome opening is set for Friday, July 11th while the competition is on the 12th followed by a grand gala evening with prizes awarded at the VIP Club (with a giant screen as for the World Cup...). In August In City Golf will fly to Berlin for the first leg of its international competition because, in sports as well as in other fields, there are Made-in-Italy offerings that are very popular beyond our borders.

di Anrather a Cortina, che in luglio diventerà totalmente “green”. Il torneo, come di consueto, è su invito di sponsor e organizzazione, e vedrà impegnati 72 giocatori a contendersi le 18 buche, ognuna con un proprio originale design. Una gara avvincente e spettacolare, che vede ogni volta protagonisti volti noti dello sport e dello spettacolo insieme per divertire il pubblico e diffondere, attraverso il golf, valori culturali e sociali coinvolgendo suggestivi scorci delle città ospiti. Welcome opening venerdì 11 luglio e il 12 gara e gran gala finale con premiazione al Vip Club (e mega schermo pro Mondiali…).

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Una Montagna di Libri Cortina diventa, due volte l’anno, il salotto buono delle buone letture e attira ogni volta il ghota della letteratura italiana e non solo


Giovanna Martinolli, Assessore alla Cultura del comune di Cortina d’Ampezzo con Silvia Garnero, l’Assessore Moda, Eventi, Expo Respectively city councillors for culture and for fashion-events-expo, Giovanna Martinoli and Silvia Garnero

he buon profumo hanno i libri! Insostituibile. Di legno, di serate in poltrona davanti al camino, di giornate all’aperto con l’erba mossa da una brezza frizzante. Che senso avrebbe la vita senza questa magnifica ossessione che riempie notti insonni e giorni troppo uguali? Credo che questa passione smodata per i libri, sia qualcosa che accomuna chi scrive con chi ha ideato Una Montagna di libri a Cortina, l’appuntamento ormai consueto, tra libri, autori, spettatori e “golosi” di buone letture. Tutto ha inizio nell’inverno del 2009, quando Francesco Chiamulera, Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia, rispettivamente responsabile e presidenti onorari, si inventano questa arca di cultura e la piazzano nel bel mezzo delle Dolomiti. Cortina diventa, due volte l’anno, il salotto buono delle buone letture e attira il ghota della letteratura italiana e non solo. Erano presenti nella puntata precedente (inverno 2013/14) - con i loro racconti, romanzi, saggi e parole - Dacia Maraini e Elisabetta Lattanzio Illy, Vittorio Feltri e Paolo Mieli, Bruno Vespa e Arrigo Cipriani e Eugenio Scalfari. Questi sono solo una sintesi del nutrito parterre di autori che narrano le loro opere in una kermesse affascinante, dove la bellezza delle menti si intreccia con quella maestosa delle Dolomiti. Sulla prossima puntata, che andrà in onda in luglio, aleggia un mistero fittissimo di nomi, titoli e incontri che sarà svelato “solo a tempo debito”. Sarà comunque un altro successo come lo sono state le precedenti edizioni, benedette da Luca Zaia, presidente della regione Veneto, dal suo vice Marino Zorzato, che è anche Assessore alla Cultura e da Giovanna Martinolli, stesso ruolo alla Cultura di Cortina. Quindi il Veneto, e nella fattispecie Cortina, continuano una tradizione letteraria antichissima cantata anche dall’astronomo francese Lefrançois de Lalande che, come ricorda Zorzato, nella sua guida del 1765 (la più diffusa in Europa in quel periodo, tradotta in varie lingue e pubblicata in grandi tirature), si stupiva perché a Venezia i libri si vendevano «come le noci».

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A mountain of books W

hat a wonderful aroma books have! There’s no mistaking it: they smell of crisp, thick paper and of armchair evenings in front of the fireplace, of grassy open-air days feeling the caress of a soft breeze. Would life be as meaningful without this magnificent obsession and remedy to sleepless nights and monotonous days? I think that this unlimited passion -- this gluttony for books, books and more books – is something that this writer shares with the founders of Cortina’s “A Mountain of Books”. By now a consolidated event the Mountain of Books series brings together literature, authors, public and “gluttons” for a good read. It all started in the winter of 2009 when Francesco Chiamulera, Vera Slepoj and Alberto Sinigaglia (director and honorary presidents) conceived this culture series and decided to place it in the smack centre of the Dolomites. Thus twice a year Cortina becomes the elegant drawing-room for fine literature and attracts, like bees to flowers, the most important members of Italian and foreign literary circles. In the preceding season (winter 2013/2014) spectators listened to tales, novels, poetry and words by Dacia Maraini, Elisabetta Lattanzio Illy, Vittorio Feltri, Paolo Mieli, Bruno Vespa, and Arrigo Cipriani and Eugenio Scalfari. And this is only a partial summary of the great range of authors who come to discuss their work in this stimulating setting, where the beauty of minds interweaves with the Dolomites’ majesty. For the next edition scheduled to take place in July, there is tight secrecy about names, titles and meetings – we are told that this information will only be revealed “at the right time”. In any case it is sure to be as successful as previous editions. The event has always received support from the presidency, vice-presidency and cultural affairs office of the Veneto Region, as well as the cultural affairs office of Cortina. With “ A Mountain of Books” the town is ideally continuing a very ancient literary tradition praised by figures such as the French astronomer Lefrançois de Lalande, whose 1746 remarks on Venice formed the most popular guidebook of his time and was translated into many languages with large print-runs throughout Europe. Zorzato reminds us how surprised Lalande was “that in Venice books were sold as commonly as walnuts.”


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animals portfolio

Il roditore dal manto rossiccio e dalla grande coda è il simbolo di Cortina e il logo degli Scoiattoli di Cortina The squirrel, with his red fur and bushy tail, is a charming animal symbol for Cortina and for the Scoiattolo Climbing Group



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animals portfolio


Il camoscio alpino dalle corna ricurve, schivo e leggiadro, ama le alte quote e i terreni difficili, che percorre quasi volando Shy, light on its hooves, and crowned by curved horns, the Alpine chamois loves high altitudes and can be seen running – almost flying – over the difficult mountain terrain


animals portfolio Là dove osano le aquile l’aria è pura, i cieli tersi e il silenzio è sovrano Where eagles dare to fly the air is pure, the skies are limpid, and silence reigns supreme



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E LUCEVAN le STELLE

© Giuseppe Menard


A Cortina tutte le meraviglie del cielo sono a portata di mano. O quasi. Si fa teoria al Planetario e pratica all’Osservatorio Astronomico di Col Drusciè, e l’Universo non è mai stato così vicino

© Giuseppe Menard

on occorre essere romantici per sospirare guardano un cielo punteggiato di stelle. È uno spettacolo che conquista e a Cortina, dove pare che queste siano ancora più lucenti, si possono quasi toccare e insieme a loro, pianeti e pianetini, comete e anche il Sole e la Luna… Non è una fiaba dei monti ma quello che accade davvero, grazie all’Associazione Astronomica Cortina, nata negli anni ‘70 con l’obiettivo di costruire un grande osservatorio e, dopo enormi sforzi economici e organizzativi, questo gruppo di astrofili ce l’ha fatta. Oggi Cortina ha un Planetario magnifico intitolato al grande matematico, filosofo, teologo e astronomo Nicolò Cusano che passò per Anpezo, l’odierna Cortina d’Ampezzo, il 27 aprile 1460: uno strumento eccezionale con una cupola di ben otto metri e mezzo di diametro. Qui si impara a leggere il cielo, a osservare i movimenti simulati e accelerati della volta celeste, del Sole, della Luna e dei pianeti. E dopo la teoria arriva la pratica, in un osservatorio davvero “galattico” che indaga i miseri dell’Universo. Quello del col Drusciè “Helmut Ullrich” è a 1780 metri di altezza e sotto le due cupole custodisce due pontentissimi telescopi: un Newton di 50 centimetri di diametro e uno Schmidt Cassegrain Celestron 11”. Ai neofiti queste precisazioni possono sembrare superflue, ma chi “vive di stelle” conosce bene le potenzialità di questi strumenti. Così, appassionati, studenti e curiosi, possono ammirare le meraviglie del cielo da una postazione molto privilegiata.

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Where the Stars Shine In Cortina all the wonders of the sky are at your fingertips, almost. With theory at the Planetarium and experience at the Observatory on Col Drusciè, the universe has never been so close

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ou don’t have to be a romantic to sigh when you see a star-studded sky – it is a natural spectacle that always strikes the star-gazer. In Cortina where the stars seem even brighter than in other places, you feel like you can touch the stars, along with planets large and small, comets and even the sun and the moon... It is no mountain fairytale but what truly happens thanks to the Cortina Astronomical Association. Founded in the 1970s their goal was to build a large observatory and, after enormous economic and organisational efforts, this group of star lovers pulled it off. Today Cortina can boast a magnificent planetarium named for the great mathematician, philosopher, theologian and astronomer, Nicolo’ Cusano who passed through Anpezo (today’s Cortina d’Ampezzo) on April 27, 1460. This truly exceptional instrument boasts a dome measuring 27 feet in diameter! Here you can learn to read the skies, observe the simulated and accelerated movements of the celestial vault, of the sun, the moon and the planets.And once the theory is over the practice begins in a truly “galactic” observatory that investigates the mysteries of the universe. Located at 5,800 feet the Helmut Ulrich Observatory on Col Drusciè has two domes housing the same number of very powerful telescopes: a Newton of 50 cm in diameter as well as a Schmidt Cassegrain Celestron measuring almost 11 feet across. Beginners might consider these details as superfluous but anyone “living on

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In apertura, la Via Lattea e le Tre Cime di Lavaredo. A destra l’arco della Via Lattea dalle 5 Torri. In questa pagina, a sinistra startrail dal Monte Paterno. A destra, in alto la cometa Ma Naught sopra la Marmolada

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Title page, the Milky Way and the Three Peaks of Lavaredo. Right, the arch of the Milky Way from the Five Towers. This page, left, the star trail on Monte Paterno. Right, above, Ma Naught comet over the Marmolada

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© Giuseppe Menardi

Un sofisticato sistema di controllo via internet “Sky on the Web” presiede all’intera gestione della nottata: dal puntamento, alla ripresa, alla gestione delle emergenze meteo, fino all’archiviazione e allo scarico delle immagini sul computer di casa. I ricercatori cortinesi, che si occupano principalmente di studi riguardanti le comete e osservazioni di galassie per la ricerca di supernovae, cioè stelle che esplodono, hanno già scoperto una trentina di supernovae e un pianetino, battezzato “Cortina d’Ampezzo”. E quest’estate il programma stellare si arricchisce con un Sentiero dei pianeti che si snoda lungo un percorso che porta al col Drusciè, e che permette di fare incontri molto, molto ravvicinati con tutti i pianeti del sistema solare. Non sveliamo i dettagli per non rovinare la sorpresa! info: www.cortinastelle.it

Curiosità astronomiche Qual è la stella più vicina alla Terra visibile alle nostre latitudini? Il Sole! Seguono la stella di Barnard distante sei anni luce, Sirio visibile a occhio nudo mentre l’astro più vicino è Proxima Centauri, distante 4,2 anni luce e visibile solo dall’emisfero Sud. Le costellazioni visibili sono 88. Questo numero è il risultato dell’originario elenco tolemaico formato da 48 costellazioni cui si aggiunsero nei secoli le altre 40, a opera soprattutto di Bayer e di Hevelius. In una notte limpida e serena vediamo circa 3000 stelle a occhio nudo, ma quelle della nostra galassia sono probabilmente oltre 200 miliardi e in ogni angolo di cielo alcuni milioni di miliardi. La cometa più luminosa? Nell’era moderna la Kirch,

tars” knows the potential of these instruments. Passionate star watchers, students and the merely curious can all admire the wonders of the sky from this very privileged position. A sophisticated system of control via internet “sky on the Web” takes care of the whole night-time management: from the aiming, to the filming, to managing weather emergencies right down to the archiving and the downloading images on our home computers. Researchers from Cortina are especially involved in studying comets and the galaxies looking for supernovas (that is, exploding stars) and have discovered about thirty super-novas and a small planet named “Cortina d’Ampezzo”. This summer the stellar program has been enriched by a Planet Trail that winds its way to Col Drusciè allowing people to make very, very close encounters with all the planets in the solar system. No details – we don’t want to spoil the surprise! www. cortinastelle.it

visibile per circa 80 giorni nell’anno 1680 che fu anche la prima a essere scoperta al telescopio dall’astronomo tesdesco Gottfried Kirch. La stella più luminosa visibile è la stella Pistola a 25.000 anni luce da noi e che si trova nella costellazione del Sagittario. ASTRONOMICAL CURIOSITIES What is the star nearest to the earth that we can see from our latitudes? The Sun! Then in order, Barnard’s star which is six light years away, Sirio seen with the naked eye while the closest star is Proxima Centauri, 4.2 light years away and visible only from the Southern Hemisphere. How many constellations are there? 88. This total is

reached by adding the original 48 of Ptolomy’s list to the other 40 discovered over the centuries, especially by astronomers like Bayer and Hevelius. How many stars are there? On a clear and cloudless night we can see about 3,000 stars with the naked eye but the ones in our galaxy probably number more than 200 billion with more millions of billions located in every corner of the sky. What is the brightest comet? In 1680 the Kirch, the first comet to be discovered by German astronomer Gottfied Kirch’s telescope, was visible for about 80 days. What is the brightest star? The one known as the Pistol Star situated in the constellation of Sagittarius located some 25,000 light years away.


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Š Alessandro Dimai


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