focus on Decreto Ruote by Pneusnews.it

Settembre 2015

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䴀䄀䬀㨀匀漀氀漀爀甀漀琀攀漀洀漀氀漀最愀琀攀⸀ Decreto Ruote 5 Intervista ad Assoruote 8 Cosa cambia per il gommista 10 Il light tuning 14 Le ruote per l’inverno 2015/2016

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Ludovico Bencini, editor di Pneusnews.it

Focus on Decreto Ruote

l Decreto 20/2013, meglio conosciuto come Decreto Ruote, è finalmente realtà. Dal primo ottobre, infatti, scade la deroga che permetteva ai costruttori riconosciuti dal Ministero di vendere le ruote a stock. Da adesso in poi le ruote vendute in Italia dovranno essere obbligatoriamente omologate ECE o NAD. Si tratta di un cambiamento che ha letteralmente sconvolto, e continuerà a sconvolgere, il mercato: l’omologazione ha obbligato i produttori a sostenere dei costi aggiuntivi, uniformarsi a delle prove di sicurezza e accompagnare la ruota a dei documenti che ne certifichino la qualità e garantiscano la rintracciabilità. Anche i gommisti sono e saranno influenzati da questo cambiamento, perché loro stessi dovranno emettere un documento che garantisca che il montaggio della ruota sia stato fatto a regola d’arte. Questo focus on vuole essere una guida pratica per il lavoro dei gommisti e per questo motivo è stato diviso in diverse sezioni: un’intervista al direttore di Assoruote, Corrado Bergagna, una serie di approfondimenti su tutti i cambiamenti introdotti dal decreto e un breve catalogo dell’offerta dei principali produttori di ruote per la stagione invernale ormai alle porte. Chiude il magazine una copia del testo del decreto.

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Sommario Gruppo editoriale Profil-Verlag GmbH Editore: Klaus Haddenbrock Harsefelder Str. 5, 21680 Stade, Germania Postfach 1408, 21654 Stade Phone: +49 4141 5336-0 Fax: +49 4141 609900 www.reifenpresse.de info@reifenpresse.de Sede italiana Pneusnews S.r.l. Centro Direzionale Undici Via degli Agricoltori 11 32100 Belluno - Italia Tel.: +39 0437 93993323 info@pneusnews.it www.pneusnews.it

La parola ad Assoruote .................................................................................................. Pag. 5 Il decreto 20 del 10 gennaio 2013 in sintesi

.................................................. Pag. 7

Cosa cambia per il gommista? ................................................................................ Pag. 8 La dichiarazione di corretto montaggio ............................................................... Pag. 9 Il light tuning Le sanzioni

................................................................................................................... Pag. 10 .......................................................................................................................... Pag. 10

La riparazione: una pratica diffusa che comporta molti rischi ............... Pag. 11 Le ruote in acciaio................................................................................................................ Pag. 12 Il futuro secondo l’associazione europea EUWA............................................. Pag. 13

Redazione

L’offerta di Alcar .................................................................................................................... Pag. 14

Lucia Tonini Tel.: +39 340 3503474 lucia.tonini@pneusnews.it

L’offerta di EVO Corse........................................................................................................ Pag. 14

Ludovico Bencini Tel.: +39 340 3756225 ludovico.bencini@pneusnews.it

L’offerta di Fondmetal......................................................................................................... Pag. 15 L’offerta di MAK...................................................................................................................... Pag. 15 L’offerta di OZ.......................................................................................................................... Pag. 16

Federica Dotto Tel.: +39 340 4613478 federica.dotto@pneusnews.it

L’offerta di Momo.................................................................................................................. Pag. 17

Impaginazione grafica

L’offerta di Top Ruote.......................................................................................................... Pag. 18

Gaby Hinck Tel.: +49 4141 533626

Il prossimo focus on dedicato ai test invernali................................................... Pag. 19

Heike Schomaker-Eymers Tel.: +49 4141 533623

Il decreto .................................................................................................................................... Pag. 20

Andrea Löck Tel.: +49 4141 533620

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La parola ad Assoruote

Corrado Bergagna, presidente di Assoruote

“Grazie al Decreto Ruote avremo una maggior tutela del consumatore, standard minimi di qualità per tutti e, soprattutto, maggiore sicurezza, cardine di tutta questa operazione fin dall’inizio. Questo decreto è, quindi, a favore del cliente finale e dei produttori seri. Giova, infine, anche alla concorrenza, che sarà più leale e giocherà a carte scoperte.” Con queste parole Corrado Bergagna, presidente di Assoruote, presenta il cosiddetto Decreto Ruote, ovvero il DM 20/2013 che regolamenta le ruote destinate ad auto e fuoristrada, imponendo sul mercato italiano la vendita di cerchi omologati NAD (secondo il DM 20) o, secondo il regolamento europeo UN/ ECE 124. L’obbligo dell’omologazione, previsto già dal primo gennaio 2015 (ad eccezione delle aziende in deroga), opera a pieno regime dal primo ottobre 2015.

a sicurezza è garantita, quindi, da una serie di criteri e prove resi obbligatori dall’omologazione, ma anche dalla rintracciabilità della ruota. Questo renderà identificabile il prodotto, così come il gommista che ha montato i cerchi, anche a distanza di anni. Proprio i gommisti sono, infatti, direttamente coinvolti in questo cambiamento sia perché, innanzitutto, sono loro a montare le ruote e ad emettere il certificato di corretto montaggio (per l’omologazione NAD), sia perché potrebbero avere in casa delle ruote che non sono più vendibili in Italia. “Per quel che riguarda la dichiarazione di conformità, prevista per le ruote omologate NAD, questa

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potrebbe migliorare l’immagine e la professionalità del gommista, come è successo negli ultimi anni per meccanica leggera e TPMS”, continua Bergagna. “Stiamo assistendo, infatti, ad un arricchimento dei servizi offerti dai gommisti, che, se investiranno in formazione, non avranno certamente difficoltà ad affrontare questi cambiamenti e potranno valorizzare maggiormente la propria attività e specializzazione”. Il gommista dovrà proprio cambiare mentalità, proponendo il cerchio in maniera completamente differente: se prima si offriva al cliente la ruota che si aveva a stock, oggi un discorso di questo tipo non è più possibile. Bisogna prima controllare, magari attraverso un configuratore, quali ruote sono omologate per una precisa vettura, inserendo marca, modello e 5

motorizzazione. Il processo di scelta non parte quindi dalla ruota ma dall’automobile. “È vero: in Italia ci sono ancora cerchi non omologati. Ma questi non potranno in alcun modo essere venduti sul nostro mercato dopo il 30 settembre 2015. La soluzione è, quindi, venderli all’estero, in quei paesi dove non sono richieste omologazioni. I gommisti dovranno anche stare molto attenti alle vendite online di siti stranieri: su internet possono essere vendute senza problemi le ruote omologate ECE, mentre le NAD dovranno, naturalmente, essere accompagnate dal certificato di conformità rilasciato dal produttore. Attenzione, quindi, alla presenza del certificato di conformità e alla marcatura della ruota che deve riportare l’omologazione NAD o ECE, oltre alle altre marcature previste dall’ECE 124.” Bergagna sostiene che “sicuramente la nuova normativa ridisegnerà il mercato. Gli sviluppi del settore, non tutti prevedibili, dovranno essere analizzati in maniera più articolata, considerando anche altri fattori esterni al decreto che potranno influenzare le vendite, quali TPMS e pneumatici All Season.” Ci sono, tuttavia, alcuni punti di domanda. Innanzitutto, bisognerà capire come il mercato recepirà questa obbligatorietà: i gommisti dovrebbero ormai conoscere bene i cambiamenti portati da questa normativa, ma il cliente finale non ha probabilmente ancora compreso appieno tutti i risvolti. Secondo Bergagna, ci vorranno almeno due anni perché la situazione si stabilizzi e si possano valutare i risultati ottenuti, così come è successo con altre normative. Il prezzo delle ruote, inoltre, aumenterà a causa dell’incidenza dei costi di omologazione, così come l’apprezzamento del dollaro. Un altro tema che potrebbe avere risvolti interessanti è il light tuning, previsto appunto dal Decreto 20. “Il tuning è sicuramente un’opportunità, anche se vi sono alcuni limiti, come nel caso dei pneumatici. Se 6

si montano ruote di diametro molto grande con una spalla del pneumatico ridotta, l’indice di carico diventa un problema: più bassa è la spalla, minore è l’indice di carico. Dal momento che bisogna montare un pneumatico con indice di carico omologato a libretto, questo limita il campo di azione e risulta un handicap. Le manovre governative non hanno certamente aiutato: viviamo in un periodo in cui la passione per l’auto costa. Bolli, superbolli e assicurazioni hanno ridotto in maniera consistente il numero di appassionati, che devono confrontarsi con una crisi economica che continua ad imperversare e riduce ulteriormente la disponibilità di denaro.” Inoltre, chi ancora decide di spendere del denaro nella personalizzazione della propria auto, sempre più spesso viene catturato dalle offerte delle case automobilistiche e dei concessionari che, non è un segreto, stanno cercando di internalizzare quante più attività possibili: “negli ultimi anni i concessionari stanno vendendo sempre più pneumatici e per le ruote sta succedendo la stessa cosa: ormai l’offerta è davvero ampia e si sta allargando anche al tuning, che prima era terreno dell’aftermarket.” Curiosamente, i prezzi alti delle ruote originali stanno facendo crescere un fenomeno molto negativo: la riparazione delle ruote, che “interviene non solo con sistemazioni estetiche ma anche molto invasive, alterando la struttura del cerchio e compromettendone l’affidabilità e la sicurezza. Questi interventi potrebbero far perdere la garanzia da parte del costruttore e l’omologazione delle ruote. Di questo si sta occupando l’EUWA, l’associazione europea dei produttori di ruote, da sempre in prima linea contro i rischi della riparazione del cerchio.” L’EUWA sta anche promuovendo un’omologazione europea per le ruote speciali. Una norma sovranazionale, infatti, risolverebbe tutte le difficoltà e i problemi riscontrati con questo decreto, mantenendo al contempo tutti gli aspetti positivi introdotti. www.pneusnews.it

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Il decreto 20 del 10 gennaio 2013 in sintesi Cosa succede dal primo ottobre? Dal primo di ottobre 2015, potranno essere vendute, e comprate solamente ruote diverse dalle originali e dalle ruote sostitutive del costruttore del veicolo che siano omologate. Questa definizione è chiamata sinteticamente sistema ruota, che può essere considerato singolarmente oppure insieme a pneumatici, viti, dadi di fissaggio, adattatori o distanziali ruota. L’entrata in vigore del decreto era prevista per marzo 2014, ma si è arrivati al primo di ottobre grazie ad una proroga al 31 dicembre 2014 e ad una deroga per lo smaltimento delle ruote a magazzino. Oggi è realtà. Il decreto si applica ai veicoli delle categorie M1 e M1G, ovvero ai il punto di partenza. Da oggi, invece, questo discorso si inverte: il mezzi per trasporto persone con almeno 4 ruote e massimo 8 posti gommista dovrà basarsi su un configuratore che, dopo aver inserito a sedere oltre a quello del conducente. Con “ruote diverse dalle marca, modello e motorizzazione della vettura, presenterà le ruote originali e dalle ruote sostitutive del costruttore del veicolo” si fa ri- montabili per quella data automobile. ferimento alle ruote speciali, a quelle sostitutive identiche, repliche Al gommista, quindi, è chiesto di crescere professionalmente: e repliche parziali che non siano omologate UN/ECE 124. dovrà diventare uno specialista delle ruote, sia perché dovrà saLe omologazioni valide sono, quindi, la ECE (Regolamento Eu- per convincere il cliente, spiegandogli i motivi del cambiamento, sia ropeo UN/ECE 124 e la NAD (Decreto italiano DM 20/2013). Se perché dovrà rilasciare una propria dichiaraziouna ruota è omologata UN/ECE 124 deve obbligatoriamente avere ne di corretto montaggio. le stesse dimensioni di quelle previste dai costruttori in equipaggiamento originale. Una ruota omologata NAD, invece, può avere misure diverse dall’originale. Se si vuole montare, quindi, una dimensione di cerchio e • Ruote originali: le ruote autorizzate a essere montate sul modello di pneumatico differente da quanto previsto veicolo dal suo costruttore nel corso della produzione del veicolo; dal libretto, serve obbligatoriamente dotarsi di una ruota omologata NAD. • Ruote sostitutive: le ruote destinate a sostituire le ruote originali L’omologazione è facile da verificadurante l’utilizzo del veicolo; le ruote sostitutive possono appartenere a una delle re: nel caso delle ruote ECE, ogni ruota seguenti categorie: deve riportare il numero di omologazione 1. Ruote sostitutive del costruttore del veicolo: le ruote fornite dal costruttore del stampato in modo indelebile e leggibile veicolo; anche a pneumatico montato. Nel caso 2. Ruote sostitutive identiche: le ruote fabbricate utilizzando le stesse attrezzature delle ruote NAD, è presente uno speciadi produzione e gli stessi materiali impiegati per le ruote sostitutive fornite dal le adesivo anti contraffazione, che deve costruttore del veicolo; esse differiscono dalle ruote sostitutive del costruttore essere sempre visibile anche a pneumadel veicolo solo per la mancanza del marchio del costruttore e del numero di tico montato. Sull’etichetta è riportata la identificazione; dicitura NAD, seguita da una lettera che 3. Ruote sostitutive replica”: le ruote che costituiscono una replica delle ruote soindica l’anno di omologazione (E sta per stitutive del costruttore del veicolo, ma che sono realizzate da un fabbricante 2014, F per 2015, ecc) e dal numero proche non fornisce tali ruote al costruttore del veicolo; in quanto a concezione gressivo di omologazione. Inoltre, tutte le (profilo, dimensioni, offset, tipo e qualità di materiali, ecc.) e a vita di esercizio ruote devono riportare, come da regolaesse non differiscono per nulla dalle ruote sostitutive del costruttore del veicolo; mento UN/ECE, il nome del produttore, 4. Ruote sostitutive replica parziale”: le ruote prodotte da un fabbricante che non la designazione dimensionale del profilo fornisce tali ruote al costruttore del veicolo; per quanto riguarda le loro carattedel cerchio, l’offset della ruota, la data di ristiche di costruzione, l’inset, il PCD per il fissaggio della ruota e il diametro di fabbricazione e il codice prodotto. centraggio corrispondono a quelli di una ruota originale, ma il profilo, i materiali, È importante, infine, fare un ulteriore ecc. possono essere diversi; considerazione, che ha un impatto diretto sulla vendita delle ruote. In passato, spes• Ruote speciali: le ruote che non sono ruote originali e che non adempiono ai criso il gommista offriva al cliente il cerchio teri di cui al paragrafo 2.4 (ad esempio ruote con cerchi di larghezza o diametro che aveva in casa oppure il cliente stesso diversi) pretendeva che gli venisse montato un particolare modello. La ruota, quindi, era

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Cosa cambia per il gommista?

l gommista da oggi in poi dovrà consegnare al cliente, solamente per il sistema ruota omologato NAD, due certificazioni differenti per ogni treno di ruote montate su un’autovettura. La prima è il certificato di conformità, che è rilasciato direttamente dal costruttore della ruota, anche in via telematica. Uno stesso certificato può comprendere una o più ruote destinate allo stesso veicolo e deve corrispondere al modello depositato presso la Direzione Generale per la Motorizzazione (allegato D del Decreto 20). Il gommista, dopo aver seguito le istruzioni del costruttore della ruota per la corretta installazione, dovrà quindi rilasciare una dichiarazione di corretto montaggio, che corrisponde all’allegato E del Decreto 20, nel quale il gommista stesso certifica che il montaggio è stato effettuato a regola d’arte e seguendo le istruzioni del costruttore. Una bozza della dichiarazione è disponibile alla pagina seguente. Si ricorda che l’installazione del sistema ruota sui vein il gommista co coli non deve in nessun modo andare a modificare paraCosa deve fare fanghi, passaruote, fiancate o altri elementi della carrozD? una ruota NA zeria del veicolo, né prevedere l’uso di codoli passaruota i costruttore aggiuntivi, se non previsti nella documentazione di omolouire istruzion eg S • gazione del veicolo stesso. io Nel caso di ruote omologare UN/ECE 124, il rilascio per il montagg ndell’allegato E non è obbligatorio, ma è consigliato comuncertificato di co re a gn se on C • que consegnare al cliente l’ambito di impiego ECE, un docuduttore (allega mento che attesta che l’autovettura in esame fa parte della rmità del pro fo lista delle auto per cui la ruota è stata omologata, in modo da evitare qualunque problema per il cliente, che potrà dimoto D) di strare la corrispondenza fra auto e sistema ruota previsto per dichiarazione re a il p om C • la stessa. L’ambito di impiego viene consegnato dal produtio (allegato E ) tore al momento dell’acquisto delle ruote. rretto montagg co Infine, il gommista dovrà ricordare al cliente di conservare sercliente di con nell’autovettura i documenti rilasciati. • Ricordare al

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Il light tuning Con “light tuning” si intende il montaggio di cerchi e pneumatici diversi da quelli omologati a libretto. Le ruote, però, devono essere omologate Light tuning obbligatoriamente NAD. Le cosiddette “ruote speciali”, quelle con diameologate NAD tri diversi da quelli previsti dai costruttori di autovetture, possono essere • Solo ruote om installate se la combinazione cerchio/misura scelta sia stata omologata e a è omolollare quale ruot ro nt Co • riporti, in maniera visibile a pneumatico installato, il numero di omologata auto zione NAD. Inoltre, l’auto deve rientrare nel cosiddetto “ambito di impiego” gata per una da ota/ del sistema ruota omologato, ovvero deve far parte della lista di veicoli sui mbinazioni ru Controllare co • quali il cerchio può essere montato. ologate, Il gommista dovrà, quindi, conoscere quali ruote rientrano nell’ambito di pneumatico om re per impiego per una data vettura, quali sono le combinazioni ruota/pneumatico zioni produtto • Seguire indica omologate, installare correttamente il sistema ruota seguendo le indicazioni installazione del produttore e consegnare il certificato di conformità del costruttore e la nforcertificato di co propria dichiarazione di corretto montaggio (allegato D ed E del Decreto 20). • Consegnare il a Se i pneumatici montati sono già previsti sulla carta di circolazione, non ore e la propri à del costrutt it m occorrerà aggiornare il libretto: servirà solamente avere a bordo del veicolo gcorretto monta il certificato di conformità e la dichiarazione di corretto montaggio. Se, invedichiarazione di to ce, i pneumatici montati non sono a libretto servirà un aggiornamento: sarà ed E del Decre gio (allegato D necessario recarsi, portando il certificato di conformità e la dichiarazione di 20). corretta installazione, presso gli uffici della motorizzazione della stessa provincia di appartenenza dell’installatore. Dopo il collaudo verrà aggiornato il libretto tramite l’emissione di un’etichetta che indica la nuova combinazione auto/cerchio/pneumatico montata ed omologata. Insieme alla domanda di aggiornamento della carta di circolazioneè necessario presentare le attestazioni di due versamenti di 25,00 e 16,00 euro.

Le Sanzioni

e sanzioni previste sono diverse, in base alla violazione riscontrata. Queste indicate sono le sanzioni relative al 2015, ma si ricorda che possono essere modificate ogni anno. Secondo l’art. 77, comma 3-bis del Codice della Strada, per chi importa, produce per la commercializzazione o commercializza su territorio nazionale sistemi, componenti ed entità tecniche senza omologazione è prevista una sanzione amministrativa che va da 164 a 663 euro e il sequestro e confisca del componente, anche se installato. Se si circola senza avere a bordo il certificato di conformità e la dichiarazione di corretta installazione è prevista una multa, secondo l’art 180, commi 7 e 8, che va da 41 a 169 euro. Se poi non si presentano successivamente gli stessi documenti agli uffici di polizia, si ha un’ulteriore multa che va da 419 a 1.682 euro. Se si circola con misure diverse da quelle omologate, senza quindi aver aggiornato il libretto, si ha una multa compresa tra i 442 e i 1.695 euro e il ritiro della carta di circolazione, come prevedono i commi 3 e 4 dell’art. 78.

Cosa si rischia? -663 euro se si • Multa di 164 ono ruote non producono/vend omologate 69 euro se si • Multa di 41-1 rtificato di circola senza ce chiarazione di conformità e di lazione corretta instal si -1.695 euro se • Multa di 442 non re pneumatici circola con misu

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omologate

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La riparazione: una pratica diffusa che comporta molti rischi La riparazione di una ruota, di fatto, trasforma la ruota stessa e il Costruttore originario potrebbe non essere più in grado né tenuto a garantirne la sicurezza. Eppure nel settore sembra essere un business fiorente, che viene gestito a volte con una certa leggerezza. L’allarme viene lanciato, dopo un’indagine conoscitiva del mercato, dalle associazioni italiana Assoruote ed europea Euwa, che sottolineano che in certi casi i difetti sono tali da richiedere tassativamente la sostituzione del cerchio.

Una cosa è certa: se qualcuno mette mano a una ruota, apportando modifiche di qualsiasi tipo, anche lievi, se ne deve assumere la responsabilità, dichiarando, documentando e garantendo la sicurezza del lavoro eseguito. In caso contrario, infatti, la responsabilità potrebbe ricadere sul gommista che ha commissionato l’intervento, se non addirittura sul cliente finale. “Non è consentito eseguire alcuna modifica tecnica alle ruote”, spiega Euwa nelle ‘Raccomandazioni d’uso e sicurezza per le ruote’, che possono essere scaricate nella pagina di PneusNews.it Legislazione/Ruote o nel sito dell’associazione. “E’ pure assolutamente proibito riparare cerchi o dischi danneggiati mediante riscaldamento, saldatura, aggiunta o eliminazione di materiale. Non è quindi accettabile alcuna garanzia su pezzi riparati, in quanto tale operazione può introdurre sollecitazioni aggiuntive in zone critiche, molto sollecitate”. Del resto esiste anche una norma UNI che, pur non essendo legge, prescrive chiaramente come comportarsi: “Non si devono effettuare tentativi di riparazione mediante saldatura né riporti di materiale su cerchi o dischi con cricche, fessure e/o rotture” (UNI 9924). Euwa, l’associazione europea dei produttori, ha anche predisposto un elenco dei tipici difetti che richiedono la sostituzione del pezzo e non ammettono alcun intervento di riparazione: • cricche sulla faccia del disco ruota, in particolare nella zona dei fori di attacco e dei fori di ventilazione;

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• deformazioni o ricalcature anomale sulle sedi di fissaggio di colonnette / dadi; • perdite d’aria nei pneumatici tubeless dovute a microcricche nel cerchio oppure a usura/segni sulla superficie di accoppiamento cerchio – pneumatico; • deformazione delle balconate cerchio (in genere dovute ad urti contro ostacoli); • cricche circonferenziali in corrispondenza della balconata fissa o del gancio nell’anello base dei cerchi in più elementi; • anelli laterali / ‘kombi’ rotti o deformati oppure eccessiva corrosione, sugli anelli di cerchi in più elementi; • anelli distorti, in particolare anelli elastici e ‘kombi’. Insomma, è evidente che la riparazione tramite riscaldamento, saldatura o rimozione di materiale è decisamente sconsigliata e comporta la perdita della garanzia, in quanto ogni intervento induce modifiche strutturali che portano maggior stress e fragilità dell’area interessata. Non tutto è vietato però. Come infatti spiega la UNI 9924, “sono ammesse, esclusivamente su ruote in acciaio, riparazioni atte a eliminare graffi o lievi ammaccature riparabili a freddo e il ripristino del rivestimento protettivo superficiale nella consistenza originaria”. Anche in questo caso, tuttavia, è sempre consigliabile conservare la dichiarazione del riparatore o del gommista.

Le ruote in acciaio Per la stagione invernale non ci sono solo i cerchi in lega, ma anche quelli in acciaio, sicuramente meno belli, ma anche decisamente meno costosi e delicati quando si parla di sale e corrosione. Queste ruote per essere vendute devono essere omologate ECE. Sono tre i principali attori del mercato: Kronprinz, MW e Alcar.

ronprinz è il più antico produttore di ruote in Europa, la cui fondazione risale addirittura al 1897. Oggi appartiene al gruppo Mefro ed è il fornitore leader in molti mercati aftermarket nel continente europeo, con una gamma di prodotti che include ruote in acciaio per automobili, rimorchi e veicoli industriali, per un totale complessivo di 25,5 milioni di ruote prodotte all’anno. In Italia, il marchio Kronprinz è distribuito in esclusiva dalla milanese RRS, che da quasi 60 anni lavora nel mercato automotive ed è stata scelta come partner grazie alla lunga esperienza nel settore, ma anche perché è una delle pochissime realtà sul nostro territorio che può vantare un ufficio tecnico in grado di supportare i clienti nelle problematiche tecniche più complesse. MW è, invece, il marchio che racchiude circa 100 anni di storia della ruota in acciaio. Il gruppo CLN, che si occupa di tutta la filiera dell’acciaio e di cui MW fa parte, è stato fondato da Mario Magnetto e comprende al suo interno brand come Gianetti, CMR e Fergat. Il fatturato è di circa 1 miliardo e 500 milioni di euro e al suo interno lavorano circa 9.000 persone in stabilimenti in tutta Europa e, tramite alcune joint venture, in tutto il mondo, delineando una presenza sempre più internazionale. MW produce ruote in acciaio per il primo impianto e per l’aftermarket: sommando le due attività, si arriva a

circa 14-15 milioni di pezzi all’anno. La gamma MW prevede la copertura di tutti i nuovi modelli di interesse per il mercato italiano con più di quindici novità sul catalogo 2015-2016. In particolare l’azienda segnala la disponibilità delle ruote per la 500X da 16” e per la Renegede sia da 16” che da 17” (dimensione dove al momento MW è l’unico produttore della ruota in acciaio dedicata). Alcar, invece, è un brand più giovane ma dal medesimo successo. Nata come BBV Beteiligungs all’inizio dell’estate del 1984, l’azienda si è successivamente ampliata e oggi copre buona parte del mercato aftermarket auto Europeo per i cerchi in acciaio e lega. Le società del Gruppo Alcar si distinguono per design innovativo, livello tecnologico della produzione e un servizio logistico di alta qualità. La presenza del gruppo Austriaco a livello Europeo include circa 30 aziende con più di 1.200 dipendenti in 13 paesi Europei e sette marchi di proprietà. Grazie alla copertura a livello mondiale di Alcar, imprese e clienti finali hanno accesso a un vasto mondo di marchi che coprono varie fasce di prezzo e design. Il marchio Alcar Stahlrad realizza cerchi in acciaio standard per vetture, SUV e fuoristrada. Vengono prodotti circa due milioni di cerchi in acciaio, tutti destinati all’aftermarket. Alcar Hybridrad, invece, rappresenta invece la simbiosi tra i vantaggi di una ruota in acciaio e le aspettative del design di un cerchio in alluminio: un prodotto “cool” ma pratico, dai costi contenuti e senza la necessità di montare l’antiestetico copriruota.

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Il futuro secondo l’associazione europea EUWA

n futuro potrebbe nascere una omologazione europea per le ruote speciali, che riunirebbe il meglio di tutte le direttive nazionali e creerebbe uno standard unico a livello continentale. Giorgio Buffatto, vice presidente della commissione tecnica dell’EUWA, l’associazione europea dei produttori di ruote, ha affermato: “Per questo argomento bisogna usare il condizionale, perché creare uno standard unico, accontentando tutti gli enti nazionali, non è facile: tutti vogliono mantenere la propria indipendenza. EUWA invece alla riunione della commissione tecnica del Giorgio Muffatto

15 ottobre di Bruxelles cercherà di introdurre questo argomento, promuovendo un’iniziativa che, attraverso organizzazioni come l’ISO, vuole fare in modo che siano riconosciute prove e omologazioni europee. L’interesse c’è, ma realizzare un programma di questa portata è un proposito particolarmente difficile.” Un’omologazione europea per le ruote speciali risolverebbe i problemi nati con il decreto 20/2013 e l’omologazione NAD, imponendo a tutti i produttori europei gli stessi obblighi, ma anche le stesse opportunità e la garanzia di poter operare in un mercato veramente libero e senza barriere.

TPMS FIT

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Alcar

Dezent TD • Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18”, 19” • Applicazioni: 6x14, 6x15, 6,5x15, 6,5x16, 7x16, 7x17, 7,5x17, 7,5x18, 7,5x18 • Finiture: Silver, Nero opaco e Grafite • Omologazione: NAD • Contatto commerciale: info@alcar.it, 0362/488301

Dotz Kendo • Dimensioni: 16”, 17”, 18”, 19” • Applicazioni: 7x16, 7x17, 8x18, 8x19 • Finiture: Nero lucido/diamantato, Nero opaco • Omologazione: NAD • Contatto commerciale: info@alcar.it, 0362/488301

AEZ Straight

EVO Corse

• Dimensioni: 17”, 18”, 19”, 20” • Applicazioni: 7,5x17, 8x18, 8,5x18, 8,5x20, 9,5x20 • Finiture: Nero lucido/diamantato, Grafite opaco, Silver • Omologazione: NAD • Contatto commerciale: info@alcar.it, 0362/488301

EVO Corse SanremoCorse 18 • Dimensioni: 18”, 19” • Applicazioni: 8x18, 9x18 (Mitsubishi Lancer Evo, Subaru Impreza Sti, Peugeot 207/208/308, Citroen DS, ecc) • Finiture: Bianco, Argento, Oro, Antracite, Nero opaco • Tipo di omologazione: Omologazione NAD in corso • Contatto commerciale: evo@evocorse.com, 049/9365050

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Fondmetal

Fondmetal 7900

MAK

MAK Zenith

• Dimensioni: 15”, 16”, 17”, 18”, 19”, 20”, 21”, 22” • Applicazioni: 6,5x15, 6,5x16, 7x16, 6,5x17, 7x17, 7,5x17, 8x18, 9x18, 9x20, 10x22. Prime tre 4 e 5 fori, le altre 5 fori • Finiture: Matek Silver, Black Machined, Nero • Omologazione: ECE • Contatto commerciale: Tiraboschi Claudio, tiraboschi.claudio@fondmetal.com, Tel .035/845130

• Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18”, 19” • Applicazioni: tutte le autovetture (4 e 5 fori) • Finiture: Hyper Silver / Matt Black • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Guglielmo Bertolinelli, guglielmo@makwheels.it, 030/9699621

OXXO Kallisto • Dimensioni: 16”, 17”, 18” • Applicazioni: modello dedicato a Audi • Finiture: Silver / Black Mirror • ipo di omologazione: ECE124-R • Contatto commerciale: Guglielmo Bertolinelli, guglielmo@makwheels.it, 030/9699621

MATRIX F5 • Dimensioni: 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: tutte le autovetture (4 e 5 fori) • Finiture Silver / Ice Superdark • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Guglielmo Bertolinelli, guglielmo@makwheels.it, 030/9699621 • 9/2015 •

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OZ Racing Superturismo GT • Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18”, 19” • Applicazioni: 6x14, 6,5x15, 7X16, 7X17, 7,5x17, 8x17, 7x18, 8x18, 8x19 • Finiture: Grigio Corsa, Matt Black • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Flavio Tosato, Flavio.tosato@ozracing.com, 335/63800883

OZ XLine X5B • Dimensioni: 16”, 17”, 18”, 19” • Applicazioni: 7x16, 7,5x17, 8x18, 8x19, 9x19 • Finiture: Matt Graphite Diamond Cut • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Flavio Tosato, Flavio.tosato@ozracing.com, 335/63800883

MSW 19 • Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: 6x14, 6,5x15, 6,5x16, 7X16, 6,5x17, 7x17, 8x17, 8x18 • Finiture: Full Silver, Matt Black • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Flavio Tosato, Flavio.tosato@ozracing.com, 335/63800883

Sparco Wheels Assetto Gara • Dimensioni: 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: 6,5x15, 7x16, 7x17, 7,5x17, 7,5x18, 8x18 • Finiture: Matt Black, Matt Bronze • Tipo di omologazione: NAD • Contatto commerciale: Flavio Tosato, Flavio.tosato@ozracing.com, 335/63800883

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Momo

Momo Win Pro • Dimensioni: 15”, 16”, 17” • Applicazioni: 19 case auto, 140 vetture. Canale da 6, 6.5 e 7 pollici, 4 e 5 fori • Finiture: argento lucido e nero opaco • Tipo di omologazione: ECE R-124 (tutte escluse la 6 x 15 anche con omologazione KBA) • Contatto commerciale: info@momo.it, 02/424112

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Threeface Wheels

Rial Kodiak • Dimensioni: 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: tutte le vetture 4/5 fori • Finiture: Silver e Antracite • Omologazione: ECE 124 e ABE • Contatto commerciale: info@tyreresortwheels.it, 0422/951075

Anzio Turn • Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: tutte le vetture 4/5 fori • Finiture: Silver e Matt Black • Omologazione: NAD (versione Turn 7.5x17, altre misure in fase di completamento) e ABE • Contatto commerciale: info@tyreresortwheels.it, 0422/951075

Top Ruote

Mim Olympique • Dimensioni: 14”, 15”, 16”, 17”, 18” • Applicazioni: 5x14, 6.5x15, 6.5x16, 7x17, 7.5x18, 4 e 5 fori • Finiture: Bright Silver, Flat Black • Omologazione: ECE • Contatto commerciale: Top Ruote srl, info@topruote.com, 0733/801031

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Preview In ottobre focus on Test pneumatici invernali Il prossimo imperdibile numero di focus on, che uscirà a metà ottobre, conterrà l’elenco, in ordine alfabetico, dei pneumatici testati da enti e riviste di settore per la stagione invernale 2015/2016 e i relativi risultati. Lo ‘speciale’ sarà arricchito anche da articoli e tabelle con la descrizione delle prove.

49 Autobild premia i migliori fra invernali e 2 all season

di marchi più o meno zionato 51 modelli di pneumatici La rivista tedesca Autobild ha sele frenata su bagnato e di a classifica in base alla distanza affermati e ha realizzato una prim brand di aziende pritutti ati ai test veri e propri e sono su neve. Solo i migliori 19 sono pass Semperit, Pirelli, elin, Mich lop, Goodyear, Continental, marie. Eccoli in ordine di arrivo: Dun tone, Nokian, Fires g, Vikin , Pirelli, Uniroyal, Fulda, Gislaved Falken, Apollo, Barum, Hankook, erà la seconda fase del test? Bridgestone e Kleber. Ma chi vinc

Il test degli All Season di Auto Express

Season. Il vincitore, nnica, ha testato 6 pneumatici All Auto Express, celebre rivista brita ian Weatherproof, il Nok il è 4 criteri invernali e 9 estivi, che ha battuto la concorrenza in lio dell’invernale meg ra rittu se che si è comportato addi pneumatico della casa finlande sorpresa, sia che qual e anch prova. Ma il test ha riservato utilizzato come riferimento della … utto asci su nto quel che riguarda il comportame in classifica che in generale per

850 è il Continental Winter Contact TS migliore per GTÜ

di supervisione teclto consigliati” dalla società tedesca I migliori pneumatici invernali, “mo tal Winter Contact oclub Europa (ACE), sono Continen nica GTÜ, in collaborazione con l’Aut te 205 e 203 punti, si ormance, che, con rispettivamen TS 850 e Goodyear Ultra Grip Perf oltre ai vincitori ci ha analizzato in tutto otto modelli: aggiudicano l’oro e l’argento. Il test Pirelli, Semperit e Vredestein. sono infatti anche Dunlop, Michelin,

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