Pitagorà n°1

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a p r i l e

2 0 0 8

Periodico di notizie, novità e approfondimenti dal mondo dell’innovazione

2007: il primo passo. 2008: le prospettive. a

p a g i n a

t r e

Valtellina LAB: nasce il protopolo a

p a g i n a

c i n q u e

WiMAX, la banda larga senza fili per internet veloce a

p a g i n a

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Valposchiavo: una rete transfrontaliera dell’innovazione a

p a g i n a

n o v e

Soci: in questo numero la CCIAA di Sondrio a

p a g i n a

d i e c i

POLITEC TEAM

EPPURE SI MUOVE! Raffaello Vignali a

p a g i n a

u n d i c i

gli strumenti di Politec QUADRIMESTRALE CURATO DA

ANNO 2008

n


l’editoriale, ...E SI COMINCIA!

Pitagorà esce con il suo numero uno. Il Protopolo

Un passaggio di grande importanza perchè

avvierà le proprie attività con la fine del mese di

dall’assemblea emergerà la nuova compagine del

Maggio. Il sistema Politec ha trovato applicazione

Consiglio di Amministrazione che avrà il compito

nella formulazione dei Politec Team, aggregazioni

di guidare Politec in una fase cruciale. I prossimi

di imprese che condividono e sviluppano progetti

tre anni ci vedranno impegnati nello sviluppo della

ideati da Politec.

operazione immobiliare alle porte di Sondrio che

La società cooperativa Politec (Polo dell’Innova-

disegnerà la vera configurazione del Polo dell’In-

zione della Valtellina) dopo l’anno di start-up avvia

novazione.

progetti concreti per la diffusione dell’innovazione

Politec sarà chiamata a svolgere il ruolo di “regi-

e la promozione di nuove opportunità di sviluppo

sta” con un obiettivo chiaro: fare del polo di Son-

per l’imprenditoria Valtellinese. S’impara facen-

drio il polo tecnologico di riferimento per l’intero

do, s’innova provando. Sin dall’inizio Politec ha

arco alpino. Ciò per almeno due ordini di motivi:

affrontato l’obiettivo con grande concretezza cer-

centralità della posizione ed appartenenza ad

cando di avviare tutte le iniziative in grado di dare

uno dei quattro motori economici dell’Europa, la

rapido corso alle idee ed ai progetti maturati.

Lombardia. La recente assegnazione dell’Expo

Il lavoro fatto sta portando i suoi frutti con un cre-

internazionale a Milano deve essere un ulteriore

scente riscontro da parte del territorio della pro-

stimolo in tal senso offrendo alla Valtellina una ve-

vincia di Sondrio.

trina unica per diventare veicolo dell’innovazione

Questo numero di Pitagorà segna anche un pas-

in un territorio alpino. La provincia di Sondrio deve

saggio importante per la società Politec: lo svolgi-

essere in grado di rivendicare il ruolo di esempio

mento della prima assemblea con la presenza e la

e Politec esserne l’interprete.

partecipazione dei soci cooperatori e finanziatori.


2007: il primo passo

Renato Bartesaghi

2008:

le prospettive L’esercizio 2008 vedrà Politec intento ad allargare le proprie relazioni istituzionali mediante accordi con analoghe iniziative esistenti sui territori limitrofi di Lecco e Como, sulla scorta di quanto già avvenuto con la Regione Val Poschiavo, nella convinzione che il lavoro in “rete” apra gli orizzonti e generi risultati non perseguibili operando in angusti spazi geografici. Ciò è particolarmente vero per i territori che, come confine hanno le Alpi. Politec punterà a sviluppare proficuamente la collaborazione con la Società di Sviluppo Locale al fine di coniugare la sua lunga tradizione di studio e promozione territoriale con la vocazione a realizzare progetti che caratterizza Politec. Inoltre proseguiranno le riflessioni già avviate nel corso del 2007 con l’ A.S.M. di Sondrio, che partivano dalla constatazione che le caratteristiche delle due società (Politec ed ASM) offrono lo spunto per approfondire congiuntamente le proprie strategie.

Cari soci, il bilancio che Vi proponiamo per l’approvazione, il primo della vita della Vostra società, non è grande nei valori contabili ma nel valore sociale che la sua stessa esistenza testimonia: la nascita di una iniziativa per creare futuro alle nuove generazioni. L’ avvio di Politec segna una svolta nel progetto Polo Tecnologico pensato per il rilancio della Valtellina dopo i calamitosi eventi che l’ hanno colpita nel 1987. La sua storia, che segna il passaggio da una idea alla sua realizzazione, è stata sinteticamente tracciata nel precedente numero di Pitagorà. Il progetto, finalizzato a facilitare l’evoluzione verso la modernità è ben raffigurato da una felice immagine di Carlo Maria Martini: “Ho sempre l’impressione che il torrente da guadare si allarghi alle dimensioni di un fiume, anzi di un mare. Il gesto di lanciare sassolini nel torrente guardando con fiducia, quasi con possesso, all’altra sponda, si è tramutato per me in un altro: siamo invitati, mi pare, non a assicurarci il passaggio di un corso d’ acqua, bensì ad entrare semplicemente, a piccoli passi, nell’ acqua di un mare ampio, per immergerci in esso superando le nostre paure”. Un’immagine molto bella per rappresentare il nuovo sociale, politico e tecnologico che avanza con passo non lento e non lieve. LA BASE SOCIALE I numeri riportati a pagina 4, che definiscono le dimensioni della base sociale, testimoniano che la società valtellinese è viva e pronta a cogliere con razionalità ed entusiasmo le grandi opportunità offerte dai mutamenti globali in corso. Politec, strumento operativo al servizio della società civile, fonda il suo successo sull’ intelligente e leale collaborazione tra le forze del mercato, le istituzioni pubbliche e gli istituti di ricerca che compongono la sua base sociale e sta diventando un modello di riferimento e di studio. Altri soci entreranno a far parte della compagine sociale e alcuni soci cooperatori, dopo un periodo di giusta riflessione, rafforzeranno la loro presenza assumendo il ruolo di soci finanziatori. A questo proposito si sottolinea la recente decisione del Canton Grigioni di essere annoverato tra i soci finanziatori; la scelta non va vista solo in “chiave economica” bensì anche in “chiave culturale” come ha avuto modo di richiamare il Presidente della Regione Valposchiavo. INIZIATIVE DELL’ ANNO Il primo anno di vita di Politec, anno di passaggio tra il lungo periodo di incubazione dell’idea e la sua concreta messa in opera, è stato caratterizzato da un insieme di iniziative orientate a porre solide basi per il perseguimento del principale fine societario: “......concorrere alla realizzazione di una infrastruttura per il trasferimento tecnologico...”. La Vostra società è quindi collocata nel mondo del “fare” per reallizzare quello che, con il concorso di tante persone di lungimirante visione, è stato pensato per favorire “il successo del sistema economico valtellinese e limitrofo nel medio lungo periodo”. Questo, come noto, implica una

forte determinazione nel presente. L’ attenzione nostra non si è mai discostata dall’obiettivo del “realizzare”. LE INFRASTRUTTURE IMMOBILIARI L’area Ventina. Politec, già dai suoi primi giorni di attività, si è decisamente impegnata per l’ approvazione dello strumento urbanistico necessario per rendere l’area Ventina idonea ad ospitare le attività che daranno vita al progetto Polo Tecnologico. Il lavoro è consistito, prevalentemente, nel fornire le informazioni necessarie e nel supportare l’amministrazione comunale di Sondrio nel motivare l’approvazione, avvenuta all’ unanimità, del rilevante intervento urbanistico che cambierà il profilo di una parte importante della città. Nel corso dell’ anno 2008 Politec ricercherà gli accordi con il Comune di Sondrio e i proprietari dei terreni per poter svolgere il suo ruolo di indirizzo e di “governo” del funzionamento del Polo dell’Innovazione della Valtellina, mediante il coordinamento e controllo delle attività complessivamente svolte dai soggetti operanti nell’area affinchè le prestazioni e le produzioni di servizi tecnologici offerte dagli stessi, siano coerenti con la finalità di crescita e modernizzazione complessiva del tessuto economico della provincia di Sondrio e dei territori limitrofi. Gli accordi dovranno attribuire a Politec il ruolo di regolare sia gli insediamenti dei soci cooperatori che la gestione dei contratti per l’utilizzo delle strutture immobiliari e tecnologiche del Polo. LE INFRASTRUTTURE ORGANIZZATIVE La realizzazione di una apposita infrastruttura dedita al trasferimento tecnologico, rappresenta una delle più moderne politiche per la diffusione dell’ innovazione. Tale attività, oltre che problemi di carattere immobiliare, pone delicati problemi organizzativi e di governo. La struttura organizzativa di Politec è stata progettata per facilitare la collaborazione con aziende già esistenti sul mercato dando origine al “Sistema Politec”. Il coinvolgimento di realtà imprenditoriali del territorio di riferimento, per la realizzazione di progetti condivisi, è attuata mediante l’ avvio di team (Politec Team) basati su accordi di reciproco interesse che godono del supporto qualificato di Politec. PROGETTI INFRASTRUTTURALI: WiMAX Il progetto di gran lunga più importante sul quale Politec sta profondendo i propri sforzi riguarda la copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010 resa possibile dalla avvenuta assegnazione delle frequenze conclusa nei primi mesi del corrente anno. Politec si sta impegnando, in collaborazione con i soggetti istituzionali e gli operatori, per creare l’ infrastruttura tecnologica idonea a superare il penalizzante digital-divide in stretta coerenza con la sua missione, nella certezza che troverà il necessario ampio consenso a tutti i livelli decisionali della società .

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Situazione societaria LA BASE SOCIALE DI POLITEC La compagine societaria di Politec sta crescendo coerentemente con lo spirito di una cooperativa a capitale diffuso. Alla presenza di un ampio numero di soci persone fisiche si registra una presenza significativa di società che hanno colto il valore strategico dell’azione di Politec ed hanno scelto di sostenerla. Degna di nota anche la presenza di una quota non trascurabile di soci non residenti in provincia di Sondrio a testimonianza dell’aderenza ad un modello interessante che cerca di coniugare in maniera efficace l’azione dell’intervento pubblico, del settore privato e della ricerca.

CONTO ECONOMICO

STATO PATRIMONIALE

Sintesi dei dati sul BILANCIO DELL’ESERCIO 2007 ATTIV O

PASSIVO

Immobilizzazioni

43.141

Patrimonio netto

Immateriali

27.290

Capitale

Materiali

15.851

Utile d’esercio

Attività Circolante Rimanenze Crediti Disponibilità Liquide TOTALE ATTIVO

315.168 1.601 21.528 292.039 358.309

RICAVI

Contributi di esercizio

Proventi Finanziari

TOTALE A PAREGGIO

244.850 117 113.341

Fornitori

44.127

Tributari - Previdenziali

19.219

Altri

49.995

TOTALE PASSIVO

358.309

COSTI

Valore della produzione Ricavi prestazioni

Debiti

244.968

97.050

Costi della produzione Materie prime

7.500

Servizi

89.550

273

97.323

96.257 1.034 86.434

Ammortamenti

7.414

Oneri vari

1.375

Imposte sul reddito

949

Utile di esercizio

117

TOTALE A PAREGGIO

97.323


Valtellina LABS Nasce il protopolo Mentre procedono a ritmo serrato i lavori per l’allestimento del Protopolo che sarà reso disponibile entro Giugno, Politec si è prontamente attivato per l’identificazione dei contenuti. Una prima iniziativa è nata dalla stretta collaborazione con l’Unione Industriali di Sondrio grazie al determinante contributo del presidente Corrado Fabi. Tale collaborazione si è concretizzata nell’acquisizione di un primo gruppo di apparecchiature che rappresentano il cuore di un laboratorio di analisi termica. Le macchine, un calorimetro differenziale a scansione, un reometro rotazionale ed un analizzatore dinamico meccanico, rappresentano lo stato dell’arte nel settore dell’analisi termica. Complessivamente esse consentono di svolgere analisi raffinate sulle proprietà termiche dei materiali, sulle variazioni di viscosità delle miscele e sul comportamento meccanico al variare della temperatura e della frequenza dei materiali. Sono state scelte per la loro estrema versatilità e ridotti costi di esercizio. Trovano infatti applicazione in numerosi settori: dall’analisi delle plastiche, ai metalli, alle vernici, colle, gel, ed in generale in tutte quelle situazioni in cui comprendere il comportamento di un materiale può fornire utili indicazioni al suo impiego in particolari condizioni. Ma la di là del contenuto tecnico e scientifico queste apparecchiature rappresentano la prima attività di uno dei team di politec: il Politec Team Valtellina LABS

Rendering del protopolo al termine dei lavori di adeguamento

dell’investimento realizzato dai singoli soci ed al contempo alla messa a disposizione delle apparecchiature per una più vasta platea di utenti. Al tempo stesso Valtellina LABS fornirà ai consorziati l’accesso a competenze e risorse umane condivise in grado di mantenere il livello di training e di addestramento necessario per un efficace impiego delle apparecchiature.

OBIETTIVO DEL TEAM VALTELLINA LABS L’obiettivo del Team Valtellina LABS è costituire un laboratorio dotato delle competenze e delle apparecchiature necessarie al rafforzamento delle aree di eccellenza del comparto produttivo valtellinese. Questo obiettivo verrà perseguito mediante la collocazione a fattor comune di una serie di apparecchiature che singole aziende ritengono strategiche per il rafforzamento della propria posizione ma di cui non prevedono la saturazione nella normale attività interna. Tali apparecchiature verranno quindi messe a disposizione della struttura di Valtellina LABS (ospitata presso il Protopolo) affinché essa provveda al loro impiego anche per aziende terze, contribuendo ad una mitigazione

CHI PARTECIPA AL TEAM VALTELLINA LABS L’iniziativa dei laboratori di Valtellina LABS coniuga il disegno strategico di Politec con quello dell’Unione Industriali. In particolare il consorzio di prossima costituzione vedrà la partecipazione di IMI Fabi, Ghelfi Ondulati, CLA e Progetto Legno quali primi componenti che hanno deciso di aderire all’iniziativa. Naturalmente il consorzio sarà aperto alla partecipazione di qualunque azienda che ravvisi motivo di interesse e che possa contribuire al rafforzamento strategico dei laboratori aderendo alle due condizioni essenziali: 1 - mettere a disposizione del consorzio apparecchiature di rilevante interesse scientifico;

2 - contribuire al funzionamento del consorzio mediante l’acquisto di prestazioni e servizi. PRINCIPALI SERVIZI DI VALTELLINA LABS Nella sua configurazione iniziale il Valtellina LABS offrirà servizi legati alla caratterizzazione dei materiali mediante tecniche di analisi termica. L’intenzione è di procedere in tempi brevi all’acquisizione di un microscopio ottico di tipo confocale in grado di fornire immagini ad elevati ingrandimenti ricostruibili tridimensionalmente. Vi è molta attenzione anche per la termografia ad infrarossi e per strumenti di acquisizione e gestione di segnali.

Foto di gruppo all’inaugurazione dell’esposizione in Camera di Commercio da sinistra: Stefano Besseghini AD Politec Fiorello Provera Presidente Politec Corrado Fabi Presidente Unione Industriali Emanuele Bertolini Presidente della CCIAA di Sondrio Renato Bartesaghi AD Politec (Foto M. Torri)

Vista d’insieme delle apparecchiature (Foto L.Gianatti)

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Il Politec Team, “l’impresa digitale” POLITEC TEAM gli strumenti di Politec

Fra i fattori decisivi per lo sviluppo della competitività delle imprese, riveste senza dubbio grande rilievo la semplificazione dei processi amministrativi interni alle aziende stesse oltre che la loro capacità di comunicare sempre più efficacemente con il proprio mercato, con le istituzioni, ed in generale con altri operatori del mondo economico-produttivo. In tale contesto strategico la tecnologia digitale rappresenta un fondamentale fattore abilitante in grado di supportare il graduale passaggio alla completa dematerializzazione dei documenti cartacei (ufficio “paperless” - senza carta), con la realizzazione di processi gestiti elettronicamente in tutte le fasi del ciclo di vita dei documenti, dalla creazione alla consultazione e trasmissione, fino alla conservazione per tutto il tempo necessario. Al riguardo è inoltre importante considerare la recente evoluzione avvenuta a livello legislativo per la quale il documento digitale viene a tutti gli effetti equiparato a quello cartaceo sia dal punto di vista della valenza legale sia riguardo alla opponibilità a terzi. Ciò costituisce senza dubbio un ulteriore forte elemento di spinta verso la crescente diffusione delle tecnologie digitali nel mondo economico ed anche nelle istituzioni pubbliche. Politec, nell’intento di fornire alle imprese valtellinesi un valido supporto per un tempestivo sviluppo verso soluzioni tecnologicamente adeguate atte a favorirle nella competitività sui mercati di rispettivo interesse, ha individuato nei prodotti e servizi offerti da InfoCert una risposta adeguata alle accennate esigenze.

In proposito, grazie al determinante e fattivo intervento della Camera di Commercio di Sondrio, Politec ha definito un accordo di partnership con InfoCert per la distribuzione dei relativi prodotti e servizi nella nostra provincia. In forza di tale accordo, Politec favorirà già nei prossimi mesi la costituzione del “Politec Team Impresa Digitale” che, attraverso l’aggregazione di aziende del settore ICT operanti in provincia, si attiverà per promuovere l’adozione dei citati prodotti e servizi presso le aziende interessate. In particolare le principali soluzioni proposte riguardano: la firma digitale, Business Key e smart card: per sottoscrivere qualunque documento con lo stesso valore legale della firma autografa. la posta elettronica certificata, Legalmail: per inviare qualsiasi documento (in sostituzione della tradizionale raccomandata A/R e del fax) in totale sicurezza e con valore legale. la gestione documentale e workflow, Wide e protocollo informatico: per gestire efficacemente la documentazione elettronica e per ottimizzare i flussi di lavoro. la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica, LegalDoc e LegalDoc Folders: per conservare elettronicamente a norma di legge i documenti, indipendentemente dal loro formato originario (cartaceo o digitale).

Lo sviluppo di una impresa implica il costante aggiornamento dei processi di produzione di cui si avvale per trasformare beni, materiali o immateriali, in prodotti o servizi idonei a soddisfare i bisogni del mercato. I processi di produzione, sotto la grande spinta di una inarrestabile innovazione tecnologica, in un contesto di forte e crescente specializzazione, non possono completarsi entro ambiti aziendali, ma si realizzano attraverso l’azione di diverse realtà produttive. Trasformano così le singole imprese in nodi di una rete: non è più la singola azienda che offre un prodotto, ma il prodotto è il frutto dell’ attivazione di una rete di produzione distribuita geograficamente che include detentori di conoscenze diversificate e spesso molto sofisticate. Lo sviluppo di un territorio è fortemente correlato alla capacità delle sue aziende di essere efficienti e dunque di saper lavorare in rete con un crescente ricorso all’innovazione, attraverso un continuo cambiamento culturale. Una delle funzioni principali dell’impresa Politec consiste nel concorrere alla creazione e alla diffusione dell’ innovazione mediante


La strategia di Infocamere ed i prodotti per il mercato l’offerta di servizi alle imprese o agli enti che, data la loro dimensione, incontrano barriere nel necessario ammodernamento dei loro apparati produttivi. Il sistema Politec prevede, per la realizzazione delle iniziative progettate al suo interno, l’attivazione di una rete di aziende già operanti sul territorio che concorrano in forma aggregata al raggiungimento degli obiettivi definiti. A queste aggregazioni di imprese si è deciso di dare il nome di POLITEC TEAM per indicare la volontà di costituire delle squadre di imprese coese, indipendentemente dalla forma giuridica che queste assumeranno (consorzi, ATS, ATI etc...) I POLITEC TEAM sono iniziative promosse da Politec che concorrono alla composizione del sistema Politec e di questo condividono finalità, obiettivi e modalità operative. Dal sistema ereditano quindi strumenti, con il sistema condividono risorse ed accedono alle opportunità messe a disposizione da Politec. Il modello dei Politec Team viene proposto per consentire il raggiungimento di obiettivi complementari e di mutuo interesse: 1 - per Politec al fine di disporre di strutture in grado di implementare i progetti di crescita tecnologica e di promozione di innovazione che il fine statutario impone alla società; 2 - per le aziende che partecipano ai Politec Team di accedere a progetti strutturati che in forma singola non sarebbero in grado di attivare. Giova quindi ricordare che i Politec Team NON sono associazioni di azienda con funzioni di rappresentanza o promozione. Si tratta di “consorzi produttivi” in cui i singoli consorziati partecipano con il preciso obiettivo di svolgere funzioni particolari di una articolata catena del valore, cui singolarmente non avrebbero accesso, concorrendo con i processi produttivi su cui ogni singola azienda vanti aspetti di specializzazione.

InfoCamere ha realizzato e gestisce il sistema telematico nazionale che collega tra loro, attraverso una rete ad alta velocità e ad elevato standard di sicurezza, le 104 Camere di Commercio e le 300 sedi distaccate. L’efficienza di questo sistema garantisce agli utenti - amministrazioni, imprese e singoli cittadini - l’accesso immediato ai documenti e ai dati, sia a carattere informativo che con valore legale, contenuti negli archivi camerali. Uno dei risultati più significativi di InfoCamere è la realizzazione del Registro delle Imprese, istituito nel 1993, per espressa volontà del legislatore, in modalità informatica: sua caratteristica peculiare, che ha costituito una novità assoluta in campo europeo. La Società è da sempre impegnata nel processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione e di semplificazione degli iter burocratici a favore delle imprese e dei cittadini, che sono le tematiche al centro dell’attenzione del programma di EGovernment. Le principali informazioni relative ad InfoCamere sono presenti sul sito www.infocamere.it InfoCamere progetta, sviluppa ed eroga servizi informatici secondo gli standard di qualità ISO 9001, avendo inizialmente conseguito la certificazione nel 1997 (Norma ISO 9001:1994), poi adeguata agli standard Vision 2000 (Norma ISO 9001:2000). Il sistema qualità di InfoCamere è stato esteso negli anni successivi alle società controllate IC Outsourcing, IC Service, IC Technology ed InfoCert.

s )# /UTSOURCING Dedicata alla fornitura in outsourcing di servizi informatici, logistici e tecnici s )# 3ERVICE /RIENTATA ALLA FORNITURA DI ASSISTENZA TECnica, procedurale e normativa s )# 4ECHNOLOGY 3PECIALIZZATA NEI SERVIZI DI CONSULENZA E sviluppo software s )NFO#ERT &ORNISCE SERVIZI PRODOTTI E SOLUZIONI )4 per la sicurezza informatica e la dematerializzazione dei flussi documentali Per quanto attiene alla impostazione della azione commerciale e delle conseguenti attività di sviluppo ed assistenza nei confronti degli utilizzatori dei servizi e prodotti proposti al mercato, InfoCamere ha deciso di avvalersi di partner specializzati per area territoriale, limitando il proprio intervento diretto, in modo da perseguire, al contempo, una efficace azione estesa all’intero territorio nazionale ed un proficuo contatto diretto fra fornitore ed utente finale. In tale contesto si inquadra l’importante accordo fra InfoCert e Politec di cui si riferisce nell’apposito articolo di questo numero di Pitagorà dedicato al “Politec Team Impresa Digitale”.

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POLITEC TEAM - WiMAX Politec è impegnato nella costituzione del Team WiMAX per collaborare alla realizzazione del progetto di copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010. Il progetto, da lungo tempo all’ attenzione della società valtellinese, come dimostrano i numerosi convegni e studi prodotti nel passato, è ora fattibile. Il Ministero delle Comunicazioni ha presentato i risultati della gara per l’assegnazione dei 35 diritti d’uso delle frequenze “WiMAX”. Lo svolgimento della gara ha reso necessarie nove giornate di rilanci con un prezzo di aggiudicazione complessivo pari a _ 136.337.000,00 (+ 176% sulla base d’asta), il più elevato fra le gare WiMAX sin’ora svolte nell’Unione Europea a testimonianza dell’interesse crescente nei confronti di questa tecnologia. Il buon esito del progetto “copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010” è fondamentale per lo sviluppo del sistema economico che non può prescindere dal ricorso alle autostrade informatiche diffuse fino all’ultimo miglio. Per un autorevole inquadramento della rilevante tematica riportiamo ampi stralci dei comunicati del Ministero delle Comunicazioni emanati alla chiusura della gara. “Con il termine “banda larga” si intende la capacità della rete telefonica di consentire, oltre alle classiche comunicazioni in voce, anche una elevata velocità di trasmissione dei dati che renda possibile accedere ai servizi e ai contenuti di Internet veloce. La tecnologia WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) è un sistema di radiocomunicazioni nella banda 3.43.6 GHz (banda 3.5 GHz) che consente di offrire all’utente servizi di accesso a larga banda alle reti, tramite collegamenti via radio fra una singola stazione base localizzata in una posizione fissa e determinata ed un numero di stazioni utente collegate a detta stazione base. Il WiMAX offre l’opportunità di fornire l’accesso ad Internet veloce, ai suoi contenuti e ai suoi servizi con prestazioni estremamente competitive e vantaggiose, in termini di costi, rispetto a soluzioni cablate come l’ADSL, offrendo un’alternativa per superare il problema dell’accesso alla rete locale, cioè l’accesso a quel tratto di rete telefonica fissa che dalla centrale raggiunge la casa dell’utente. I principali vantaggi del WiMAX sono: 1. Facilità di installazione; 2. Copertura radio ad alta velocità in un raggio di circa 50 chilometri; 3. Flessibilità; 4. Possibilità d’implementare un numero elevato di applicazioni; 5. Benefici derivanti da una standardizzazione globale; 6. Flessibilità nell’utilizzo dello spettro; 7. Promozione di maggior competizione; 8. Idoneità all’accesso fisso, al nomadico ma an-

WiMAX la banda larga senza fili per internet veloce

(FotoE. Benedetti)

che al mobile. Per questo il WiMAX consente di portare la banda larga là nelle aree in “digital divide, dove è difficile realizzare collegamenti Internet via cavo, consentendo di coprire vasti territori con una singola antenna, richiedendo investimenti molto limitati, con costi di installazione di gran lunga inferiori a quelli richiesti dagli scavi per la posa di nuovi cavi o nuove fibre. Il WiMAX assicura Internet veloce senza fili ovunque. Per molte aziende, la banda larga costituisce una esigenza irrinunciabile che incide sulla loro capacità di competere con le altre. Pertanto la diffusione del WiMAX costituisce una grande opportunità per incrementare la competitività delle imprese sia sul mercato interno, sia su quello internazionale. L’utilizzo delle frequenze WiMAX può essere sfruttato anche per la realizzazione di nuove reti per servizi di pubblica utilità. Il Ministero delle Comunicazioni è impegnato nella riduzione del “digital divide”. In Italia infatti ci sono ancora circa 4,2 milioni di cittadini privi della possibilità di accesso alla banda larga (il 7,5% della popolazione totale) distribuiti in 2.566 Comuni (il 32% del totale). Lo sviluppo dell’infrastrutturazione attraverso le reti di comunicazione di nuova generazione è quindi un obiettivo strategico per la competitività e lo sviluppo del Paese. Al fine di garantire uno

sviluppo equilibrato del processo di infrastrutturazione e calmierare gli effetti del “fallimento di mercato” nelle aree più svantaggiate del Paese, è ipotizzabile utilizzare risorse pubbliche per favorire lo sviluppo della copertura con modalità non lesive della concorrenza e con un approccio tecnologicamente neutrale. Per cogliere appieno le opportunità derivanti dalle nuove autostrade delle comunicazioni elettroniche occorre promuovere lo sviluppo di servizi innovativi e favorire processi di adozione estensiva all’interno sia del settore pubblico che privato, attraverso progetti di mobilitazione di comparti strategici per lo sviluppo come la sanità, l’istruzione, le piccole e medie imprese. La competizione basata sull’innovazione telematica è una sfida non solo per il settore delle comunicazioni elettroniche, che deve finanziare la propria crescita e i nuovi investimenti, ma più in generale per l’insieme dell’economia nazionale. Il nostro sistema economico deve sfruttare l’occasione dell’innovazione di processo intrinseca nelle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni per affrontare con successo la sfida con sistemi produttivi intrinsecamente più strutturati e di maggiori dimensioni. La banda larga, quindi, come motore di sviluppo e come servizio universale.” Non ci pare ci sia nulla da aggiungere a tanta chiarezza di idee, se non una notazione: la Valtellina, data la sua esiguità, potrebbe rappresentare per le grandi imprese di telecomunicazioni un “fallimento di mercato”. Senza una forte iniziativa lanciata dalle risorse imprenditoriali, pubbliche ed intellettuali del territorio, i valtellinesi non potranno godere, nel breve, dei benefici derivanti dall’ accesso alle autostrade informatiche, il che rappresenta un handicap competitivo non meno lieve della difficoltà di accesso alle autostrade tradizionali.


Una rete transfrontaliera dell’innovazione

Delegazione Poschiavina a Sondrio il 10 marzo 2008 (Foto A. Platz)

)

Molti grigionesi, a distanza di secoli dai noti eventi che sancirono di fatto il distacco politico della Valtellina dall’allora Stato delle Tre Leghe, guardano tuttora con un certo rimpianto alla provincia di Sondrio, pensando a cosa sarebbe potuto essere se la storia avesse seguito un corso diverso. Ad esempio al maggior peso che avrebbe potuto avere l’italiano in Svizzera, se la Valtellina fosse stata il ventisettesimo Cantone della Confederazione. La storia stessa però antepone inesorabilmente accadimenti e realtà che hanno fatto imboccare a due «territori fratelli» strade diverse. Tutto questo, fortunatamente, non ha compromesso la possibilità di instaurare nel tempo solidi e duraturi rapporti. Da sempre, infatti, Grigioni e Valtellina sono legati da profondi e indissolubili legami sociali, economici, culturali e linguistici. Quasi ogni valtellinese di lunga generazione annovera fra i suoi parenti, diretti o indiretti, una o un grigionese e, viceversa, molti cittadini grigionesi hanno parenti originari della Valtellina. L’iniziativa POLITEC rappresenta certamente un progetto ambizioso, tuttavia un progetto assolutamente realistico e da realizzare per poter garantire importanti opportunità di crescita alle nostre imprese. Per questo motivo, la Regione Valposchiavo l’ha seguito con estremo interesse sin dalla sua concezione, aderendovi da subito in qualità di socio cooperatore e adoperandosi nei confronti del Governo centrale affinché anche il Cantone dei Grigioni lo condividesse e ne diventasse sostenitore. L’adesione della Regione Valposchiavo prima e del Cantone dei Grigioni poi, rafforza di fatto la valenza di carattere internazionale dell’iniziativa POLITEC, gettando al contempo solide basi per la realizzazione di un altro progetto in cui la Regione Valposchiavo crede molto e del quale vuole farsi promotrice assieme alla Provincia di Sondrio e al Cantone dei Grigioni, vale a dire la creazione di una «rete transfrontaliera dell’innovazione».

L’obiettivo da perseguire punta a favorire sistematiche collaborazioni di natura strategica fra queste due aree geografiche, collaborazioni in grado di identificare, proporre e applicare modelli di sviluppo sostenibile in un territorio tipicamente alpino come il nostro, favorendo, al contempo, un reciproco scambio di conoscenze, di competenze, di servizi, di prodotti, a beneficio delle imprese locali, e dei nostri cittadini. La promozione di una intensa e distribuita attività di formazione bilingue in italiano e tedesco, e la promozione di progetti ambiziosi e di grande richiamo, rappresentano pertanto i punti cardine per il successo di questo approccio, un approccio che punta a proiettare le nostre regioni verso un ruolo di assoluto primo piano nell’ambito dell’intero arco alpino. In questo contesto la Regione Valposchiavo ha deciso di puntare su un progetto che costituirà un nodo della futura «rete transfrontaliera dell’innovazione», vale a dire la creazione di un centro tecnologico e formativo di eccellenza per la lavorazione del legno e dei materiali innovativi nel campo del design attraverso tecnologie d’ultima generazione. Un’iniziativa di carattere pubblicoprivato, promossa in stretta collaborazione con un gruppo italiano leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per la lavorazione del legno, che mira al trasferimento tecnologico in un settore che da sempre ci appartiene. Un modo quindi per coltivare una competenza radicata nel territorio, coniugando tradizione, innovazione e salvaguardia dell’ambiente e in grado di aggiungere un importante tassello di collegamento con i laboratori del Protopolo che sarà inaugurato nei prossimi mesi alle porte di Sondrio. Analogamente a quanto accade in altre realtà territoriali simili alla nostra, vedi l’esempio del Vorarlberg in Austria, pur in un altro settore come quella della costruzione di case in legno, le aziende che lavorano questo antico materiale e i suoi derivati

vanno orientate in modo sistematico all’innovazione e all’adozione di soluzioni d’avanguardia per renderle più efficienti e metterle quindi al riparo dalla forte concorrenza della vicina Brianza per quanto riguarda la provincia di Sondrio, e della Svizzera centro-orientale per quanto riguarda il Cantone dei Grigioni. Quelle citate sono infatti aree che vantano una lunga tradizione nella produzione di mobili su larga scala e in cui l’innovazione di prodotto/processo è radicata e diffusa in maniera sistematica. Le risorse umane presenti sul territorio vanno quindi ulteriormente qualificate e valorizzate attraverso moduli di formazione specialistica erogata in italiano, tedesco ed eventualmente inglese. In ultima analisi, il progetto si propone di concepire, strutturare e avviare le attività del «Centro Tecnologico» attraverso una «struttura integrata» finalizzata all’offerta di servizi reali, in linea con le necessità produttive e con i servizi di formazione avanzata, operando principalmente a supporto del tessuto artigianale/industriale di Valtellina, Alto Lario, Alta Valle Camonica, Ticino e Grigioni, contando su un bacino d’utenza caratterizzato da quasi 1’000’000 di abitanti, in cui operano, nel settore della lavorazione del legno in generale (produzione di mobili, cucine, porte, finestre, carpenteria, ecc.), circa 1’500 PMI, le quali garantiscono circa 6.000 posti di lavoro. La via è tracciata e la sfida sul tavolo. Andrà quindi affrontata con decisione nella piena consapevolezza che gli ostacoli, sia da un lato della frontiera che dall’altro, non da ultimo di natura burocratica, sono ancora molti. Sarà quindi importante non arrendersi alle prime difficoltà e avere la forza di alzare gli occhi, guardando lontano all’obiettivo finale. Alessandro Della Vedova Presidente della Regione Valposchiavo

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Le ragioni, del sostegno camerale

Il tema dell’innovazione è da tutti riconosciuto come un fattore strategico per sostenere lo sviluppo del nostro sistema economico e Emanuele Bertolini produttivo. L’innovazione non è un tema riservato al solo settore manifatturiero o all’hi-tech. Abbiamo ormai acquisito la consapevolezza che tutti i settori economici possono sostenere il crescente livello di competizione solo se puntano su innovazione e qualità. Non è un modo di dire. La piccola distribuzione commerciale, per citare un comparto che ad un osservatore non attento potrebbe sembrare ai margini di tali temi, sostiene la pressione competitiva determinata da nuove forme di vendita e dalla grande distribuzione solo innovando le proprie metodologie di gestione (magazzino, ordini, gestione clienti, commercio elettronico, ecc.). Gli artigiani e le PMI, particolarmente presenti nel nostro territorio, sostengono e vincono la competizione, a livello locale ed internazionale, grazie ad un approccio innovativo ed alla qualità, frutto dell’innovazione. Agricoltura, zootecnia, turismo vincono innovandosi. Per convincersi, d’altra parte, basterebbe guardare all’eccellenza raggiunta dalle nostre banche locali che, grazie ad intraprendenza ed innovazione hanno retto la concorrenza dei colossi bancari via via formatisi e si sono affermate, in Italia ed all’estero. L’esigenza di innovare riguarda, altresì, la Pubblica Amministrazione e, in particolare, il rapporto con cittadini e imprese. C’è bisogno di un sistema amministrativo moderno che sia in grado di dialogare con il sistema produttivo e che, sintetizzando, parli lo stesso linguaggio tecnologico delle imprese. Possiamo quindi dire che l’innovazione è il vero tema su cui si gioca il futuro di un sistema territoriale, dalla scala locale a quella più ampia. L’innovazione d’altra parte non è un fenomeno che

piove dall’alto. La vera innovazione non può essere importata. Comprare innovazione, gli imprenditori lo sanno bene, non è un’operazione lungimirante. La vera innovazione è quella che resta in azienda. Come in agricoltura, è necessaria una semina e, quindi, una coltivazione sul territorio. Semina e coltivazione sono due azioni che consentono di lasciare sul territorio frutti che, noi speriamo, possano essere duraturi e, a loro volta, possano generare altre semine ed altri frutti. Quali frutti devono intendersi non soltanto i servizi innovativi forniti ma -e qui sta il vero valore distintivo del progetto poloil know-how, accumulato e trattenuto sul territorio dalle aziende. Nasce da queste considerazioni il sostegno convinto della Camera di Commercio di Sondrio al tema dell’innovazione, al progetto di polo dell’innovazione ed a Politec. L’innovazione fa parte dei temi strategici della politica camerale. Anche per questa ragione, la Camera di Commercio si è trovata pronta ad offrire a Politec ospitalità presso la propria sede. Il progetto del polo e la nascita di Politec consentono ora di far fare un salto di qualità all’intervento di sostegno realizzato dalla Camera di Commercio. Non più, non solo interventi diretti a favore delle imprese, di tipo finanziario, a sostegno degli investimenti ma, ora, anche e soprattutto infrastrutture per l’innovazione. Il progetto del Polo e, quindi, Politec sono infatti due progetti di carattere strutturale destinati a migliorare l’attrattività territoriale e, quindi, lo sviluppo, della provincia di Sondrio. Se ben declinato, e certamente così sarà, il polo dell’innovazione, attraverso l’azione di Politec rappresenterà un fattore in grado di determinare le condizioni dello sviluppo territoriale nel lungo periodo, quindi, con effetti strutturali e permanenti, non inferiori a quelli, che ci auguriamo prossimi, conseguenti alla realizzazione della nuova viabilità statale.


Eppur si muove!

La possibilità di competere per le imprese italiane, anche le piccole, nel nuovo contesto economico, non può dipendere dalla riduzione dei costi, quanto dalla capacità di innovare. Ma cos’è l’innovazione? L’innovazione deriva dalla capacità di fare e di produrre in modo migliore, più rapido e meno costoso, ovvero di fare e produrre cose nuove. Non solo, si può innovare intervenendo sull’organizzazione, sul design, sul marketing. L’innovazione non dipende dalla dimensione dell’impresa, ma dalle dimensioni delle persone delle imprese, dalla qualità del capitale umano: per innovare servono uomini e donne che abbiano doti di creatività, rischio, conoscenza, fiducia, responsabilità, capacità di guardare a fondo la realtà. Se l’innovazione è fondata sul capitale umano e questo è frutto di educazione prima che di istruzione (i nostri imprenditori escono dagli Istituti tecnici e professionali, più che dalle università), l’impresa innovativa è quella che punta sulla persona, non solo riducendola a elemento per l’aumento della capacità produttiva, ma sulla persona nella sua globalità. Il sistema produttivo italiano, fatto di piccole im-

ne: per innovazione di prodotto siamo davanti a Germania, Francia e Gran Bretagna. Inoltre, la nostra storia economica ci insegna che si possono raggiungere dimensioni importanti non solo attraverso fusioni di imprese, ma anche con la capacità di creare reti di imprese: alcuni distretti italiani sono leader mondiali in diversi settori produttivi con imprese che hanno mediamente meno di dieci addetti! Che politiche servono per rendere il nostro sistema competitivo a livello mondiale? In generale e prima di tutto, una cultura politica che guardi positivamente chi intraprende, che non è un “potenziale truffatore”, ma un uomo che si assume dei rischi per creare valore per tutti. Una politica che veda tutto il positivo che c’è e lo valorizzi come reale punto di forza. Una politica che non pensi di fare al posto degli imprenditori, non essendone capace. Poi occorrono politiche su tutto il sistema dell’innovazione, per renderlo virtuoso. Ci serve liberalizzare scuola e università, premiando il merito, non livellando tutti verso il basso: premiare i giovani che hanno capacità, gli insegnanti mossi da una reale passione educativa, i ricercatori che

prese, è un sistema caratterizzato dall’innovazio-

brevettano e lavorano con le imprese, ecc. Ci serve una politica fiscale nuova e sussidiaria: un fisco che smetta di tassare le imprese in modo abnorme per ridistribuire alle imprese (di solito alle grandi) attraverso dei bandi e che, invece, premi attraverso meccanismi di defiscalizzazione le imprese che innovano, che si mettono in rete per innovare, che si collegano con il sistema della ricerca, che assumono capitale umano qualificato. Ci serve una politica di fortissima semplificazione che abolisca i permessi e le autorizzazioni e li sostituisca con semplici comunicazioni da parte delle imprese: troppe norme, inutili e costose,

Raffaello Vignali

sono un freno all’intrapresa e all’innovazione che deve andare oggi più veloce che mai. Ci serve insomma una politica che faccia concretamente

il tifo per tutti i Bill Gates che ci sono nel nostro Paese, anche se fanno l’impresa in un garage, senza che arrivi l’Asl ad ucciderli nella culla. Raffaello Vignali Past-President Compagnia delle Opere

PITAGORA’

è il periodico quadrimestrale del Polo dell’Innovazione della Valtellina Soc. Coop. Auttorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 373. Via Piazzi, 23 - 23100 Sondrio Tel. +39 0342 201815 Fax +39 0342 519519 segreteria@politecso.it Direttore Responsabile

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Stefano Besseghini Comitato di Redazione

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