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Protopolo Aperta la prima sede operativa QUADRIMESTRALE CURATO DA
ANNO 2008
PITAGORÀ
l’editoriale L
’immagine di Politec si sta strutturando, nell’immaginario collettivo, come quella di un’iniziativa che agisce in una prospettiva di grande concretezza e pragmatismo. E’ importante che tale immagine si consolidi attraverso passi concreti nel breve periodo e chiari obiettivi nel lungo. I primi sono da ricondurre alle iniziative progettuali in corso (Impresa Digitale, WiMAX, Laboratori, insediamenti produttivi nel Protopolo), i secondi allo sviluppo dell’area Ventina. L’inaugurazione del Protopolo segna una tappa significativa nello sviluppo del Progetto Polo Tecnologico in quanto pone la condizione necessaria per l’avvio delle concrete
iniziative pensate dai soci promotori; iniziative condivise dai numerosi e qualificati nuovi soci riuniti nella recente Assemblea. Il progetto Polo può ora contare su: - una società cooperativa detenuta da una base sociale qualificata, numerosa e con un capitale sociale significativo rispetto alla recentissima fondazione; - un Consiglio di Amministrazione nel quale sono rappresentate le migliori forze private e pubbliche valtellinesi ed un rappresentante ufficiale del vicino Canton Grigioni; - spazi di lavoro adeguati per la realizzazione dei primi progetti; - accordi stipulati, o in via di conclusione, con importanti realtà non solo valtellinesi; - un primo gruppo di collaboratori preparati e motivati; - un piano strategico e progetti operativi che troveranno definitiva allocazione nell’area Ventina. Dall’inizio di Settembre la parte operativa di Politec si è trasferita nel Protopolo dove sono divenuti operativi pure i laboratori per la caratterizzazione dei materiali: spazi fisici che danno concretezza alle idee ma, soprattutto, spazi aperti alla partecipazione ed all’attenzione dei soci di Politec ed in generale di coloro che sono interessati alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Un fitto programma di incontri punterà nei prossimi mesi a far conoscere la struttura e le sue potenzilità. Grazie al contributo di molti attori e dei soci in particolare, ora Politec è in grado di iniziare una ulteriore fase di sviluppo volta al perseguimento di grandi progetti orientati a contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della società valtellinese con specifico riferimento alle nuove generazioni.
Il Nuovo CDA di Politec P
olitec la scorsa primavera, ha rinnovato il proprio CDA riconfermando nel ruolo di presidente Fiorello Provera. «Occupare questo ruolo nel prossimo triennio, sarà per me è motivo di grande soddisfazione sia livello personale che come amministratore pubblico - è stato il suo commento -. Il Polo Tecnologico, inteso come strumento di sviluppo, sarà un valido supporto per le nostre imprese e per i nostri giovani che in Politec troveranno un luogo dove esercitare la propria intelligenza e nel contempo essere utili alla propria terra». Guardando ad un futuro neanche troppo lontano, Provera ha proseguito: «L’essere una cooperativa a capitale diffuso non è casuale: uno dei principali obiettivi di Politec è infatti coinvolgere la popolazione valtellinese ottenendo un’ampia condivisione
sociale. Nel pieno spirito di questa iniziativa, si cercherà di essere il più concreti possibile. Ciò vuol dire collaborare attivamente con la nuova amministrazione comunale di Sondrio, portare a termine la copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010, realizzare un laboratorio in grado di sostenere lo sviluppo produttivo delle nostre imprese e allargare il più possibile i nostri orizzonti». Al fianco di Provera, a condurre Politec nel prossimo triennio vi saranno Emanuele Bertolini (vicepresidente) Stefano Besseghini (amministratore delegato) e nel ruolo di consiglieri Silvio Bosetti, Fabio Bresesti, Alessandro Della Vedova, Maurizio Del Tenno, Aldo Faggi, Fabio Ferrari, Luigi Gianola, Fernando Grattirola, Claudio Introini, Paolo Mainetti, Alfio Sciaresa, Antonio Tirelli. Continuità, ma anche innovazione,
quindi, a livello dirigenziale con il numero dei consiglieri portato da 9 a 15 (un terzo dei quali espressi dal soci finanziatori). «La giudico una cosa positiva – ha esordito Stefano Besseghini -. Così il Consiglio avrà una più ampia rappresentanza del mondo produttivo ed istituzionale valtellinese. Si è praticamente voluto applicare un modello innovativo, che ha già dato prova di efficacia, quello della tripla elica: pubblico istituzionale, privato imprenditoriale e della ricerca». Sulla stessa linea si è espresso pure il neo vicepresidente Emanuele Bertolini: «Sarà una bella sfida. Una sfida che ho colto con soddisfazione ed entusiasmo. Politec è partito con il piede giusto e per questo mi attendo cose grandi. Visti i progetti trattati, sarà determinante per lo sviluppo della nostra valle».
POLITEC
VALTELLINA INNOVATION PARK TEN-T Trans European Trasports Network Priority Axis No 1 Palermo-Berlin Priority Axis No 6 Lyon-Budapest Priority Axis No 24 Lyon/Genoa-Rotterdam
Valtellina Innovation Park aims to benefit in a twofold strategic way from its peculiar position in the Alpine region:
Politec is the cooperative society established in December 2006 to promote the activities for the development on the Innovation Park of Valtellina
1) to exploit the north/south connection being in a baricentral position between two main university areas in Europe: - Zurich - Milan
Identify new developement opportunities for rural areas Establish new opportunities for SME or Techno Starter Contrast brain drain W I-M AX
Politec is promoting the establishment of the "Politec Group" which should be able to aggregate existing companies to develop projects and to exploit opportunities gathered by Politec. This will be accomplished through the "Politec Teams".
2) to exploit the baricentral position in the Alpine region and specifically the connection with one of the main economical "engine" of Europe: - Lombardia.
Politec has promoted three main Politec Teams:
Politec Team - Impresa Digitale
Politec Team -Valtellina LABS
A group of companies mainly devoted to ICT will promote the introduction of digital technologies in SME and Public Administration, e.g. digital signature, digital mass storage, businness key, groupware, tools for businness plan development....
A group of companies gathered in order to estabilish chemical/physical laboratories for product and process characterization.
Wi-Max coverage of Valtellina within 2010: to supply broadband connection to Valtellina is considered one of the main development opportunities pursued by Politec. What is Wimax? WiMAX, the Worldwide Interoperability for Microwave Access, is a telecommunications technology aimed at providing wireless data over long distances. What services ca be delivered with Wimax? - On line services for tourism - Land monitoring services and telemonitoring of public and private facilities - Fleet managemet and distributed traffic control - Optimization of public transportation systems - Distributed and shared services for the e-governement and digital access of citizens - Geographical Information system - E-learning
AlpWeek 2008
Politec si presenta all’Arco Alpino
Politec Team - WiMax A group of companies sustaining one of the main strategic project of Politec, to deploy on the whole area of Valtellina a wi-fi broadband connection to internet.
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Finite Element Analysis Measurement
Calorimetric Analysis
Measurements and automation systems/ Data acquisition
IR Measurements
Democenter Since June 2008 a preliminary facility will be available near Sondrio. In 1400 mq laboratories, offices and a technology exploitation area (Democenter) will be made available for companies and associations.
Contacts www.politecso.it segreteria@politecso.it Location Via Piazzi 23, 23100 Sondrio ITALY
AlpWeek 2012 in Valposchiavo? Il Polo Poschiavo lancia la candidatura della valle svizzera di lingua italiana per lo svolgimento di AlpWeek 2012 Durante la cerimonia di apertura della Settimana Alpina a l’Argentiére la Béssé, Cassiano Luminati, Direttore del Polo Poschiavo, ha proposto quale sede della prossima edizione di questo importante incontro alpino la Valposchiavo. Sarebbe l’occasione per presentare ad un vasto e competente pubblico i progressi fatti negli ultimi anni nello sviluppo sostenibile di questa piccola area alpina. La proposta ha incontrato il gradimento e l’appoggio di CIPRA Italia, come si è avuto modo di apprendere nei contatti intercorsi a margine dei lavori. Il Polo Poschiavo nel 2005 ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dalla CIPRA Internazionale che, nell’ambito del concorso Futuro nelle Alpi, ha premiato otto progetti (su 570) che si sono particolarmente distinti per l’eccezionale impulso allo sviluppo sostenibile nello spazio alpino. Il Polo Poschiavo ha ricevuto il premio per il campo d’azione “Capacità d’azione sociale”: secondo la Giuria, esso apre la strada alle nuove tecnologie a persone di ogni età e posizione sociale. Le possibilità formative e la qualità della vita nella regione risultano così notevolmente migliorate, e nello stesso tempo aumenta la competitività. La proposta di candidatura evolverà ora in un dossier che terrà conto anche delle importanti sinergie con la Provincia di Sondrio e in particolare con Politec e SEV.
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olitec ha partecipato ai lavori della Settimana Alpina 2008 ALP WEEK “Innovare (nel) le Alpi” a L’Argentière La Bessée in Francia, appuntamento quadriennale tra i più significativi dell’arco alpino per rilevanza dei temi trattati, partecipazione di istituzioni, operatori economici e culturali dei vari territori montani interessati. L’evento è stato promosso dagli organismi che sono deputati a livello comunitario al presidio e promozione dello sviluppo socio-economico sostenibile delle aree montane rappresentati da: - Comitato scientifico internazionale ricerca alpina ISCAR costituito da centri di ricerca dei vari paesi dell’arco alpino; - CIPRA, Commissione internazionale per la Protezione delle Alpi - Rete di Comuni “Alleanza nelle Alpi” (riunisce 250 Comuni distribuiti in 7 Stati alpini); - Rete Alpina delle Aree protette, ALPARC; - Club Arc Alpin (CAA) (raggruppa tutti i club alpini dell’arco alpino). Questa edizione di Alp Week 2008 si è concentrata sui temi dell’innovazione nei territori alpini con particolare riferimento alle implicazioni dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti globali, nelle testimonianze portate dagli operatori sui progetti emblematici avviati nei vari Paesi, nell’ approfondimento della funzione e ruolo della Convenzione delle Alpi come motore e incentivo dell’innovazione. L’adesione di Politec ad “Alp Week 2008” ha consentito di avviare rapporti di rilevante interesse dal punto di vista relazionale e di acquisire le metodologie d’azione per poter promuovere in modo sinergico progetti strategici condivisi di interesse trasversale e trasnazionale, in accordo ai principi della sussidiarietà verticale ed orizzontale ed in conformità alle linee d’azione dei Protocolli attuativi della Convenzione delle Alpi. Inoltre, si è constatato che, in merito ai soggetti attori dei processi d’innovazione in atto, nei Paesi esteri l’iniziativa è stata largamente promossa e sostenuta dal mondo istituzionale, nelle sue varie articolazioni (istituzioni pubbliche, accademiche, associative), con una prevalenza della componente pubblica rispetto a quella privata. Aspetti che richiamano, evidentemente, situazioni di scenario molto diverse da quello del nostro Paese e del nostro territorio. Tuttavia, esse, hanno consentito di acquisire elementi e considerazioni utili anche per la nostra provincia in ordine alla necessità e urgenza di stabilire una rete di contatti e rapporti operativi con le realtà confinanti omogenee.
PITAGORÀ 3
Protopolo
...ora una realtĂ
Come annunciato nel precedente numero di Pitagorà il Protopolo è diventato una realtà. Grazie all’attenzione del socio Credito Valtellinese” è stata messa a disposizione di Politec una struttura in grado di ospitare i progetti in fase di sviluppo. Nella nuova sede sono disponibili per i soci e non solo, spazi per lo svolgimento di incontri informativi, per l’organizzazione di riunioni di lavoro e, soprattutto, per il lancio di iniziative di nuova imprenditoria. Infine, nella nuova struttura, hanno trovato definitiva sistemazione le apparecchiature che costituiscono il primo nucleo dei ValtellinaLABS attualmente funzionanti ed operative”.
Spazi adeguati per lo sviluppo di progetti innovativi caratterizzano la struttura del Protopolo
Politec informa PERIODO
6 - 10 Ottobre 2008 13 - 17 Ottobre 2008
AREA PROGETTO IMPRESA DIGITALE VALTELLINA LABS
METODOLOGIE DI ANALISI TERMICA PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI
IMPRESA DIGITALE
LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA E I SISTEMI DI PROTOCOLLO INTERNO
IMPRESA DIGITALE
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
IMPRESA DIGITALE
SIMPOL: STRUMENTO PER LA GESTIONE DEGLI SCENARI AZIENDALI FUTURI
BANDA LARGA
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20 - 24 Ottobre 2008 27 - 31 Ottobre 2008
erchè il Protopolo possa progressivamen-
ENERGIA
intensa e sistematica azione di animazione. Per questo si è scelto, da subito, di lanciare un cadenzato calendario di eventi “Politec in-
3 - 7 Novembre 2008 10 - 14 Novembre 2008
forma” sulle tecnologie e sui servizi sviluppati
LA MICROSOPIA ELETTRONICA LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE AZIENDE
VALTELLINA LABS
LA TERMOGRAFIA DIGITALE A INFRAROSSI
IMPRESA DIGITALE
TEAMWORK: I PROGETTI AZIENDALI SEMPRE CON TE
BANDA LARGA
pubblico, si svolgeranno di norma nelle giornate di Martedì e Giovedì presso il Protopolo con inizio alle ore 17.00, avranno la durata di un’ora, spazio per la discussione e saranno gratuiti. Il calendario dettagliato è disponibile
17 - 21 Novembre 2008 24 - 28 Novembre 2008 1 - 5 Dicembre 2008 9 - 12 Dicembre 2008
WI-MAX: ISTRUZIONI PER L’USO
IMPRESA DIGITALE
LA CONSERVAZIONE DIGITALE A NORMA
VALTELLINA LABS
L’ANALISI CHIMICA E MICROBIOLOGICA NEL SETTORE AGROALIMENTARE NUOVE TECNOLOGIE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLA CHIMICA ANALITICA PER GLI ALIMENTI
lina Labs, della connessione a banda larga e del risparmio energetico. Gli incontri, aperti al
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
VALTELLINA LABS
da Politec nella sua attività. I temi degli incontri saranno quelli dell’Impresa Digitale, dei Valtel-
WI-MAX: ISTRUZIONI PER L’USO
IMPRESA DIGITALE
te identificarsi come il luogo dove si parla
di innovazione tecnologica è fondamentale un
TITOLO L’ARCHITETTURA DELL’IMPRESA DIGITALE DI POLITEC
ENERGIA
LA TECNOLOGIA SOLARE SITUAZIONE E PROSPETTIVE
IMPRESA DIGITALE
RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELL’IMPRESA
IMPRESA DIGITALE
LA BUSINESS KEY: LA TUA IMPRESA IN TASCA
VALTELLINA LABS
LA SPETTROMETRIA DI MASSA
sul sito www.politecvaltellina.it
PITAGORÀ 5
La responsabilità amministrativa e le sanzioni per gli enti e le società. Con il decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 è stata introdotta, per la prima volta nell’ordinamento italiano, la responsabilità amministrativa degli enti e delle società per gli illeciti penali commessi, nell’interesse o a vantaggio degli stessi, da persone facenti parte dell’organizzazione aziendale (amministratori, dirigenti, preposti).
COMPLIANCE AZIENDALE
Questo profilo di responsabilità va ad aggiungersi alla responsabilità penale personale di colui che ha commesso il reato; di conseguenza, innanzi al giudice penale, verranno giudicati sia l’autore materiale del reato, che soggiacerà alla responsabilità penale, sia l’ente o la società nel cui in essere o vantaggio è stato commesso l’illecito, che risponderà a titolo di responsabilità amministrativa. Per gli enti e le società, in caso di accertamento della responsabilità amministrativa, sono previste sanzioni pecuniarie (multa sino a 1,5 milioni di Euro) e sanzioni interdittive (sospensione o interruzione dell’attività, sospensione o revoca di licenze, divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, divieto di pubblicizzare i propri prodotti). Inizialmente limitata ad alcune fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione ed a quelli societari, la responsabilità amministrativa è stata nel tempo estesa ad altre ipotesi delittuose quali i delitti con finalità di terrorismo, i reati informatici e, recentemente (con la legge 3 agosto 2007 n. 127 ed il successivo Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81), ai reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi con violazione di norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro. Quest’ultima estensione dell’ambito di applicazione del D.Lgs. 231/2001 ha ampliato notevolmente il numero delle aziende esposte alla responsabilità amministrativa ed ha richiamato l’attenzione di molti operatori sulla necessità di individuare ed adottare idonee misure organizzative per ridurre il rischio di commissione di reati durante lo svolgimento dell’attività d’impresa. Infatti, come si vedrà tra breve, sia il D.Lgs. 231/2001 che il D.lgs. 81/2008, prevedono la possibilità di beneficiare di una esimente dalla responsabilità amministrativa attraverso la preventiva adozione di un “Modello di organizzazione e gestione” che presenti determinate caratteristiche indicate nei decreti stessi. In tal caso, l’ente o la società, pur in presenza di un reato commesso da un soggetto appartenente all’organizzazione, non verrà assoggettato alla responsabilità amministrativa ed alle sanzioni conseguenti.
Il “Modello di organizzazione e gestione” Gli articoli 6 e 7 del D.Lgs. 231/2001 e l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 identificano i principi di fondo cui deve fare riferimento l’ente nella definizione del proprio “Modello di Organizzazione e gestione” (“Modello”). In sintesi e, per quanto riguarda in particolare la sicurezza sul lavoro, il “Modello” deve essere inteso come un sistema di regole e procedure aziendali che consenta di controllare, registrando l’attività svolta, il corretto adempimento di tutti gli obblighi relativi a: valutazione dei rischi; sorveglianza sanitaria; informazione, formazione e addestramento dei lavoratori; vigilanza sul rispetto delle procedure di sicurezza.
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a cura di avv. Alberto Gandini a.gandini@studioschena.it Politec Team Legal&Business Inoltre il “Modello” deve necessariamente prevedere la definizione di una articolazione di funzioni (cd. mansionario) che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio di commissione di eventuali reati.
requisiti richiesti solo per le parti corrispondenti al decreto medesimo; in particolare tali modelli, ove già applicati, devono comunque essere integrati per quanto riguarda l’istituzione dell’”Odv” e del sistema disciplinare.
L’approccio allo sviluppo del “Modello”
Per sviluppare il modello su un tema complesso come la sicurezza, avendo la garanzia che tutti gli aspetti richiesti siano regolamentati è necessario, innanzitutto, comprendere il livello di organizzazione raggiunto dall’azienda. Il primo passo da compiere è l’effettuazione di una analisi fra il divario (gap) tra l’organizzazione esistente in azienda ed i requisiti richiesti dall’articolo 30 del D.Lgs 81/2008, con specifico riferimento alle situazioni che potrebbero generare infortuni gravi o mortali. Tale analisi costituisce il presupposto per la definizione del modello di organizzazione e gestione, che dovrà essere strutturata secondo i seguenti criteri: 1. Definizione delle responsabilità per tutti i ruoli di comando all’interno dell’azienda (datore di lavoro, dirigenti e preposti) con la chiara identificazione di:
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“L’organismo di vigilanza e il sistema disciplinare”. L’efficacia esimente del “Modello” è in ogni caso subordinata all’istituzione, all’interno dell’ente o della società, del c.d. Organismo di Vigilanza (“Odv”) nonché alla definizione di un sistema disciplinare. L’Odv deve esser costituito da soggetti (interni od esterni) indipendenti dalla organizzazione, che possano agire in piena autonomia, senza condizionamenti da parte dei vertici aziendali. Esso svolge un’attività di compliance auditing finalizzata: - a verificare che le regole e le procedure del “Modello” siano applicate ed osservate a tutti i livelli di responsabilità; - a verificare che il “Modello” sia adeguato alla effettiva realtà aziendale, segnalando all’organo amministrativo le eventuali criticità o carenze riscontrate durante l’attività di auditing, proponendo le azioni di adeguamento dettate da mutamenti dell’organizzazione aziendale o della normativa vigente. Il “Modello” deve anche prevedere le regole di azione dell’”Odv” definendo i poteri attribuiti ai suoi componenti, la periodicità delle riunioni, la pianificazione degli audit e la gestione dei flussi di informazioni. Ulteriore e imprescindibile requisito per garantire efficacia esimente al “Modello” è la previsione di un sistema disciplinare che preveda l’applicazione di sanzioni in capo ai soggetti che abbiano violato taluna delle procedure contenute nel “Modello” stesso. Si deve infine evidenziare che il D.Lgs. 81/2008 considera i modelli di organizzazione aziendale definiti secondo le linee guida UNI-INAIL o secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 conformi ai
-
mansioni richieste per la funzione
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poteri conferiti per l’esercizio delle medesime
-
profilo professionale minimo per il destinatario della funzione;
2. Definizione delle procedure organizzative del modello di gestione (gestione informazione, flussi documentali, criteri per l’aggiornamento, ecc.); 3. Definizione delle istruzioni operative di sicurezza che i dirigenti e i preposti dovranno fare rispettare e su cui dovranno vigilare; 4. Istituzione dell’organismo di vigilanza e definizione del sistema disciplinare.
Considerazioni conclusive L’adozione del “Modello di organizzazione” da parte delle aziende, oltre all’innegabile beneficio di ridurre il rischio di esposizione alle pesanti conseguenze economiche derivanti dall’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, ha effetti benefici sull’intera organizzazione aziendale in quanto contribuisce a definire meglio l’ambito delle mansioni e delle responsabilità di ciascun soggetto (amministratore, dirigente, lavoratore) nonché ad identificare con maggior facilità le situazioni che compromettono l’efficienza del processo produttivo specie se nella sua implementazione si ha cura di integrare, unificando ove possibile le procedure, i vari sistemi di gestione presenti in azienda (controllo contabile, gestione qualità, gestione ambientale, ecc.). Nell’ambito dell’iniziativa “Impresa Digitale”, Politec collabora con un team di professionisti (team Legal & Business) per fornire alle imprese un supporto per una prima valutazione del loro grado di organizzazione e per la successiva individuazione delle attività e delle risorse necessarie ad implementare un efficace modello di Organizzazione e Gestione che non solo metta al riparo l’azienda dal rischio di commissione di reati ma che migliori, nel complesso, l’efficacia della gestione.
Sede Sky Italia, Milano
Auditorium Parco della Musica, Roma
Ospedale A. Manzoni, Lecco
Banca Popolare Italiana, Lodi
Maciachini Center, Milano
Corriere della Sera, Milano
UBI Banca, Brescia
Centro Meridiana, Lecco
Bodio Center, Milano
Nhow Hotel, Milano
Golf in Golf Hotel, Solbiate Olona
Istituto di ricerca E. Medea, Bosisio Parini
POLO DELL’INNOVAZIONE: l’intervento immobiliare
L’insediamento dell’area Ventina nella sua più recente evoluzione
Inquadramento dell’intervento Il progetto, sviluppato nel PII (Programma Integrato di Intervento n.d.r.), propone la trasformazione di un’importante porzione di città: una riqualificazione profonda e attenta alle potenzialità insediative di un luogo da sempre ritenuto marginale e periferico. Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di ricostruire un nuovo paesaggio, attraverso una nuova qualità della scena urbana (fatta da infrastrutture, edifici e parco pubblico), che colga l’identità e il senso dei rapporti esistenti in una dimensione ampia tra città e territorio.
Il progetto è motivato da tre forti ragioni: * la valorizzazione e il recupero delle aree degradate attraverso un impegnativo intervento insediativo a forte valenza ambientale, rivolto al recupero di una condizione “sostenibile”, con l’obbiettivo di ri-costruire un luogo di infrastrutture e architetture di qualità dove sia possibile lavorare e vivere nelle migliori condizioni ambientali e paesistiche possibili. * la scelta strategica, condivisa dai promotori dell’iniziativa, di realizzare come principale intervento edilizio architettonico un innovativo “centro di aggregazione e promozione del sapere”, in forma di “Polo
tecnologico”, destinato ad ospitare attività di ricerca applicata, ed innovazione, di servizio tecnologico alle imprese e più in generale di terziario avanzato, con particolare attenzione alle attività tradizionali delle imprese locali già insediate in Provincia di Sondrio. * la consapevolezza di proporre, anche attraverso il disegno di nuovi scenari urbani, la complessità del sistema globale economico e sociale che costringe a ripensare ogni nuovo investimento di risorse per il territorio in termini di sistema e di rete.
Il Parco dell’Innovazione – Polo Tecnologico, caratteri del progetto Nell’ambito del P.I.I. il progetto generale architettonico propone differenti lotti di intervento destinati alla realizzazione del Polo Tecnologico. Il primo ad essere edificato sarà quello che ospiterà le Società del Gruppo Credito Valtellinese, Politec ed altri soggetti che hanno manifestato l’interesse ad insediarvi le loro attività. I differenti usi, destinazioni e localizzazioni dei nuovi edifici sono comunque gestiti attraverso un disegno urbano unitario che, a partire dai due segni rettilinei della via Ventina e dell’asta fluviale del Mallero, dispone
razionalmente tra di essi le nuove strutture. In generale il progetto individua nella via Ventina il nuovo “boulevard” di ingresso alla città: un asse urbano capace di segnare e reggere le relazioni sia in termini di mobilità sia in termini di paesaggio tra la città consolidata e l’intorno territoriale. In particolare il progetto adotta le medesime caratteristiche di chiarezza, precisione e calibrato disegno del suolo sia per gli edifici sia per gli spazi aperti e per i percorsi pubblici e privati. Il nuovo insediamento destinato al terziario avanzato trova localizzazione in un sistema edilizio, articolato intorno ad una grande corte verde perpendicolare alla via Ventina, realizzata da un recinto di padiglioni bassi sui quali si erge nella zona più a nord un corpo di fabbrica dalle forme fluide e trasparenti, disposto su più livelli e aperto verso il nuovo parco, il fiume e lo scenario dei vigneti retici. Permeabilità, trasparenza e innovazione tecnologica (sostenibilità ambientale) sono le caratteristiche costruttive per realizzare moderni spazi di lavoro che trovano origine e ragione anche nel disegno del contesto ambientale rinnovato e si relazionano con i caratteri paesistici ampi del contesto territoriale. Architetto Fernando Grattirola
E-Tower
Coira: un esempio di incubatore per la nuova imprenditoria S
pesso c’è solo un’idea all’inizio del percorso di costituzione di una nuova azienda. Se questa riuscirà poi ad affermarsi sul mercato e crescere, dipende dalla fortuna e dall’ingegno. A tale riguardo può essere d’aiuto un istituto superiore – come è stato dimostrato dall’Istituto superiore di tecnica ed economia HTW Chur e il suo E-Tower. L’E-Tower (Entrepreneur Tower) è stato istituito nel 2002, finanziato negli anni iniziali dal Governo svizzero, dal Cantone dei Grigioni, dalla Città di Coira, dalla Banca Cantonale Grigione e dall’HTW Chur. L’obiettivo era, ed è, offrire possibilità di sopravvivenza a giovani aziende aiutandole nella gestione delle nozioni teoriche e della relativa messa in pratica. Per raggiungere tale obiettivo, a giovani imprenditori viene messa a disposizione un’adeguata infrastruttura e un’eccezionale rete. Essi possono affittare, a condizioni favorevoli, uffici dotati di un’infrastruttura completa; ottengono, su richiesta, un coaching professionale riguardo ai propri Business Plan e assistenza nella ricerca di modelli di finanziamento. Inoltre, possono approfittare degli istituti di ricerca e servizi dell’HTW Chur sfruttanUrs Kap p el er do, così, al meglio le
sinergie per il trasferimento di nozioni e tecnologia. Esperienze maturate negli Stati Uniti hanno dimostrato che costituzioni innovative e di successo di imprese trovano la propria origine nell’interfaccia tra l’economia e gli istituti superiori. L’E-Tower è aperto a tutti i neoimprenditori dotati di iniziativa e voglia di rischiare, di qualsiasi età e professione. Esperienze pratiche La creazione di un’impresa è una cosa, la capacità di mantenere una posizione di successo sul mercato è un’altra. Ciò è stato dimostrato anche dall’E-Tower. L’insuccesso fa parte del gioco nella costituzione di una società tanto quanto il successo. Mentre negli Stati Uniti e in altri Paesi, imprenditori lavorano, dopo il loro primo fallimento, già assiduamente a una nuova idea commerciale, molti Svizzeri hanno timore di affrontare un possibile secondo insuccesso. Per paura, molti rinunciano addirittura a costituire una società. Secondo l’Ufficio federale di statistica, in media, un fondatore d’impresa su tre non supera i primi 5 anni. Qui interviene l’incubatore d’impresa. Dall’istituzione avvenuta 6 anni fa, nell’E-Tower dell’HTW Chur risiedevano complessivamente 25 aziende di cui 18 esistono ancora, di cui 6 operano
Discorrere di competitività o della necessità di essere competitivi non è mai stato un tabù fra gli imprenditori privati. È interessante però osservare che di questa necessità si sta dibattendo con sempre meno polemica ideologica. Si osservano infatti sempre più collaborazioni fra l’ambito pubblico e quello privato.Collaborazioni volte a creare delle condizioni quadro all’interno delle quali le aziende private si possano sviluppare al meglio. Gli sforzi di questo tipo si concentrano sugli ambiti precompetitivi quali ad esempio il sostegno alla qualifica delle forze lavoro, il trasferimento di know-how specifico o azioni per catalizzare investimenti pubblici e privati. Politec, quale società cooperativa a capitale diffuso, presenta un corpo sociale costituito prevalentemente da privati, persone fisiche e giuridiche, ma anche da enti ed istituzioni pubbliche del territorio, e in aderenza alla propria vocazione statutaria, pone fra i suoi principali obiettivi non soltanto quello di sostenere lo sviluppo e la competitività delle aziende già operanti sul territorio provinciale, ma anche quello di favorire la nascita e la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali. Nel contributo che segue presentiamo un’iniziativa nata a Coira, nel Cantone dei Grigioni, che ha finalità simili a Politec: creare reti di relazioni virtuose che condividano risorse, conoscenze e competenze, per sviluppare e diffondere innovazione e tecnologia in favore della crescita imprenditoriale di una determinata area. Un’iniziativa, quella grigionese, che ha privilegiato la via della promozione di giovani aziende innovative.
nel frattempo attivamente nel mercato. Delle aziende neocostituite e assistite è pertanto, sopravvissuto l’80%. Gli incubatori d’imprese comportano tuttavia costi che vanno a carico dei contribuenti. Questi costi possono essere recuperati dall’ente pubblico soltanto se le imprese incentivate riescono ad affermarsi sul mercato, facendo rientrare il denaro investito attraverso effetti politico-economici positivi. L’idea di base dell’E-Tower – ovvero quella di riunire le energie innovative di una determinata regione e creare relativi effetti sinergici aventi un effetto positivo sull’intero panorama economico – ha dato eccellenti frutti all’HTW Chur. Hanno contribuito a ciò anche le forze politiche che hanno difeso l’E-Tower anche durante periodi turbolenti.
Ulteriori informazioni: Urs Kappeler, Responsabile commerciale E-Tower Tel. 081 286 24 81 Fax 081 286 37 91 E-Mail urs.kappeler@fh-htwchur.ch Anita Grüneis, Responsabile progettuale Comunicazione Tel. 081 286 24 23 Fax 081 286 24 00 E-Mail anita.grueneis@fh-htwchur.ch
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Un attore fondamentale del progetto Polo dell’Innovazione I
Al ci d e
nnovazione e concreti progetti legati al territorio sono i cavalli di battaglia di Politec. Linee guida condivise anche da diversi enti pubblici e privati che hanno deciso di aderire alla cooperativa. Tra i primi un ruolo non secondario è giocato dal Comune di Sondrio, nel cui territorio si reMo l te n i alizzerà il Polo dell’Innovazione. A pochi mesi dal suo insediamento a Palazzo Muzio, abbiamo incontrato il primo cittadino del capoluogo per porgli alcune domande e capire quale sarà lo sviluppo della città simbolo della nostra Valle. Primo quesito d’obbligo: Cosa ha spinto il Comune di Sondrio a diventare socio di Politec? «Innanzitutto va detto che Sondrio ha fatto una scelta precisa, in consiglio comunale, per localizzare in una parte del proprio territorio il Polo Tecnologico della Valtellina – ha esordito Alcide Molteni -. Una scelta urbanistica delicata, nata dalla profonda convinzione che il “Progetto Politec” sia lo strumento ideale per la crescita del nostro territorio. Una crescita che punterà sulla modernità e sull’innovazione, ma con un occhio di riguardo alle tradizioni e alle tipicità di questi luoghi». Parco Fluviale e lavori in corso. Come si immagina il nuovo volto della città e quali saranno le tappe salienti per raggiungere questi ambiziosi obiettivi? «La realizzazione del parco farà si che la città di Sondrio si ricolleghi alle sue due più importanti realtà fluviali: il Mallero e l’Adda. Il potenziamento del Sentiero Valtellina e il collegamento con questo nuovo settore, di fatto, consentirà ai cittadini di sfruttare al meglio le sue aree verdi. Aree che saranno ancora più vicine al centro grazie al sottopasso della ferrovia». Di fronte ai temi dello sviluppo e della tecnologia quale posizione ha il Comune di Sondrio? «La posizione corretta deriverà spontaneamente se
Sondrio dimostrerà interesse nei confronti di un modello cittadino dove il territorio è un elemento determinante. La storia insegna che noi siamo diversi rispetto ad altre realtà e questa differenza è la nostra caratteristica principale. I cittadini non devono seguire finte chimere di modernità che si pongono in contrasto con il territorio, bensì capire che il territorio è l’amalgama che, supportato da strutture tecnologiche, ci può garantire un futuro sostenibile. La governance ovviamente deve farsi carico di questi studi e trasmetterli a quella parte della popolazione che al momento non è poi così sensibile». WiMAX è uno dei progetti più rilevanti di Politec. Un progetto che consentirà ai valtellinesi una migliore accessibilità alla rete. Che azione intende svolgere il comune su tale iniziativa? «Sposare appieno questo progetto di comunicazione, significa evitare spostamenti fisici di macchine e di mezzi. Spostamenti che per il momento incidono non poco sul nostro patrimonio ambientale. Ben vengano dunque questi strumenti di mobilità alternativi. Strumenti che affiancati ad un trasporto su ferro dei materiali renderanno obsoleti le infrastrutture attuali e contribuiranno ad abbassare i preoccupanti indici di inquinamento». Proviamo a cambiare prospettiva: cosa si aspetta da Politec il Comune di Sondrio? «Che sia concreto e che operi attivamente sul territorio. Per farlo, giustamente, avrà bisogno della fiducia e della collaborazione dell’imprenditoria locale. Politec ha conoscenze e strutture che servono all’azienda. L’imprenditore deve quindi capire che i propri prodotti possono, grazie alla collaborazione con il Polo Tecnologico, trovare strumenti di innovazione per mantenere le nostre tradizioni e nel contempo vincolarle a nuovi sistemi innovativi». Maurizio Torri
Campus Point Il cortocircuito ricerca impresa L
a situazione economico industriale italiana ha reso difficile il rapporto tra università e impresa. Infatti la ricerca che produce innovazione non ha tempi brevi e quindi è spesso un investimento di medio/lungo periodo. Lo sanno bene le grandi industrie che hanno al loro interno centri di ricerca. Ma l’Italia caratterizzata da un tessuto industriale costituito prevalentemente di piccole e medie imprese, da tempo, ritiene che l’università e la ricerca debbano offrire soluzioni rapide a problemi contingenti. La grande impresa chiede alla ricerca innovazioni strategiche per anticipare i mercati ed essere competitiva, la PMI chiede una soluzione per rimanere sul mercato dove la con-
correnza compete con miglioramenti incrementali. Si è passati dalla collaborazione strategica alla consulenza tecnologica, ma si osserva che questo approccio non funziona: delude l’impresa e impoverisce l’università. A Lecco il Politecnico di Milano ha recentemente inaugurato un centro di ricerca aperto al territorio che ha l’ambizione di offrire ricerca scientifica mettendola in vetrina. La vera rivoluzione di Campus Point è di offrire alle imprese un luogo dove osservare i processi di ricerca cercando di stimolare l’innovazione di prodotti e processi. Chi frequenta Campus Point non chiede la soluzione ad un proprio problema, ma trova nuove competenze e nuovi progetti di ricerca che possono stimolare nuove soluzioni per il mercato. Calcolo numerico, fotonica, elettronica avanzata, elicotteristica, telemedicina e sensori, gestione del traffico e valorizzazione del territorio sono alcune delle attività di laboratorio che il Politecnico ha messo in vetrina a Campus Point. Le imprese entrano a curiosare, spesso sono stimolate a pensare in modo nuovo al proprio mercato, a integrare cose nuove e diverse nei propri prodotti, a innovare. E così nasce un nuovo rapporto di collaborazione e i ricercatori provano anche ad affiancare gli imprenditori per risolvere i loro problemi contingenti di mercato.
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R i cca r do Pi e t r ab i ss a
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Le connessioni a banda larga sono una componente fondamentale per lo sviluppo, l’adozione e l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni componenti essenziali per la crescita di economie globali, nazionali e locali basate sulla conoscenza. La banda larga e ultra larga sono di importanza strategica in quanto possono promuovere l’innovazione, rafforzare lo sviluppo sociale e accelerare il contributo di dette tecnologie allo sviluppo economico di tutti i settori I Comuni che non disporranno di tali infrastrutture rischiano un impoverimento complessivo del proprio territorio e la creazione di un divario sostanziale rispetto alle città più avanzate che disporranno delle reti di nuova generazione, con un impatto negativo sui servizi resi ai cittadini, alle imprese e alle istituzioni locali e sull’evoluzione della propria economia. L’azione di Politec ha permesso di posizionare la Valtellina tra le zone d’Italia dove in tempi molto brevi rispetto alla chiusura della gara per la concessione delle licenze verrà attivato un servizio di connessione a banda larga basato sulla più recente e stabile tecnologia di connessione via radio su base geografica: WiMAX.
Ma cosa sarà necessario fare per usufruire di questa opportunità? Di un semplice dispositivo in grado di ricevere il segnale radio emesso; di fatto una piccola antenna. Tali antenne sono oggetti cui siamo già abituati assomigliando alle normali schedine per connettersi ai sistemi UMTS ed HDSPA con il vantaggio di assicurare una connessione di maggiore capacità, su frequenze licenziate e quindi senza pericolo di interferenza ed in grado di garantire una qualità del servizio decisamente superiore con particolare attenzione alla gestione del servizio voce e quindi, alla possibilità di utilizzare la connessione per sostituire anche il normale telefono di casa. La sperimentazione in Valtellina comincerà focalizzandosi sulla zona di Talamona e Morbegno. L’offerta del servizio verrà sviluppata in partnership con Retelit (fornitore di servizi di connettività in fibra ottica recentemente aggiudicatosi una delle licenze WiMAX disponibili) e con aziende valtellinesi che collaboreranno allo sviluppo del progetto che vede nell’obiettivo della copertura WiMAX dell’intero territorio valtellinese la sua conclusione.
Sopra, esempi di antenne WiMAX che potranno essere impiegate per connettersi a banda larga dal prossimo Ottobre.
WiMAX in Valtellina a NOVEMBRE si parte