l’Alleanza personale con Gesù
Consacrazione al Cuore di Gesù
Linee guida per l’Alleanza personale con Gesù - Consacrazione al Cuore di Gesù nella Rete Mondiale di Preghiera del Papa
La consacrazione al Cuore di Gesù nella Rete Mondiale di Preghiera del Papa è intesa in vista di una maggiore disponibilità apostolica. La relazione personale con Gesù Cristo, la vicinanza al suo Cuore, ci aiuta a percepire e discernere le sue gioie e sofferenze per il mondo, e quindi a desiderare di essere disponibili al servizio della sua missione di compassione. In questo senso, l’Alleanza Personale con Gesù, o Consacrazione al Cuore di Gesù, è intesa come un impegno nella sua missione. Ciò significa che la persona che prende questo impegno si rende disponibile a sostenere la missione della Rete di Preghiera del Papa nel suo paese e a rispondere alla sua chiamata.
l’Alleanza personale con Gesù
Introduzione Consacrarsi o fare la consacrazione è offrire completamente la propria vita al Signore. Significa intendere la nostra vita consegnata definitivamente e completamente a Dio, sigillare con Lui un legame di maggiore vicinanza, un’alleanza. Questa consacrazione o alleanza è intesa e vissuta come una risposta di gratitudine, di impegno, di dedizione personale a Qualcuno in cui riconosciamo un’iniziativa d’amore, di creazione, di cura. Consacrare è offrirsi per entrare in un’alleanza più stretta, come risposta ad un Altro che ci precede. Nell’Antico Testamento troviamo racconti di offerte rituali di animali e cose che venivano consacrate in segno di gratitudine per grazie ricevute dal Signore. La Genesi ci porta il racconto delle offerte di Caino e Abele: “ Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso “ (Genesi 4, 3-4). La figura di Abramo porta una novità nel contesto dei popoli circostanti che sacrificavano il loro figlio primogenito al loro dio. Abramo inizia un nuovo cammino rivelato dal Signore: “Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, và nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò. Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco [...]” (Genesi 22:2-3). Dio gli ordinò: “Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio [...] Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. (Genesi 22:13). Anche nella storia della liberazione dall’Egitto, Dio chiede a Mosè di consacrare i primogeniti: “Il Signore disse a Mosè: “Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti - di uomini o di animali -: esso appartiene a me” (Esodo 13,1-2). In questo contesto biblico e storico, dove si distinguono il sacro e il profano, “con-sacrazione” significa separare l’oggetto o la persona dal profano, per dedicarli totalmente a Dio. Come ci racconta il Nuovo Testamento, Maria e Giuseppe, secondo la tradizione ebraica, andarono al Tempio per la consacrazione del figlio al Signore, che chiese di “comprare la vita” di suo figlio in cambio dell’offerta - il sacrificio di un animale. Riporta il testo: “quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore (Lc 2, 22-24). La presentazione del maschio primogenito aveva lo scopo di consacrare tutti i primogeniti al Signore secondo il criterio che tutte le primizie, umane, animali o vegetali, appartengono al Signore (Es 13,2). Così, furono con-sacralizzati, cioè furono separati per distinguerli dai profani e questa separazione indica che appartenevano interamente al Signore. Con Gesù Cristo questa separazione tra profano e sacro scompare, come Lui stesso rivela alla Samaritana: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. […] Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori.” (Gv 4, 21.23). Così in Gesù Cristo non ci sono più persone, oggetti, luoghi sacri e non sacri. Nel Figlio, con Lui e attraverso di Lui, tutto può essere un’offerta al Padre attraverso l’azione dello stesso Spirito Santo. Gesù Cristo, ha dato sé stesso per amore una volta per tutte per la nostra salvezza; ed è in Lui,
per Lui e con Lui che consacriamo e offriamo la nostra vita per i nostri fratelli e sorelle che, uniti alla Sua, possano essere di aiuto nella Sua missione di compassione per il mondo. “Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. “ (Giovanni, 10-18). La consacrazione riflessa nella figura di Gesù è il dono della propria vita a beneficio degli altri. “ Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a sé stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò sé stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini “ (Filippesi 2, 3-7). Gesù Cristo ha dato un significato preciso all’offerta con tutta la sua vita, che esprime un impegno totale con Dio. Troviamo anche il termine “Alleanza” nella Bibbia. Nel corso della storia, il Signore ha rinnovato la sua alleanza, a cominciare da Noè dopo il diluvio, con la promessa di non distruggere più l’umanità; con Abramo come padre del suo popolo; con Mosè e il popolo liberato dalla schiavitù in Egitto: “Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo “ (cfr. Ger 7, 23). Un’alleanza che Gesù Cristo rinnoverà in modo definitivo con la sua morte e risurrezione, il cui memoriale celebriamo nell’Eucaristia del Signore. Possiamo illustrare la dinamica dell’alleanza che il Signore fa con Abramo. L’alleanza che il Signore fa con Abramo è una promessa che esprime l’impegno vincolante di Dio verso la sua creatura. Questa promessa divina risveglia in Abramo il desiderio di essere fedele, impegna lui e la sua discendenza alla fedeltà, istituendo un legame e un obbligo verso Dio. Tuttavia, Abramo non fa nessun gesto o azione da parte sua per esprimere questo impegno. Il Signore lo invita a contare le stelle e a vedere che Lui è il Creatore del cielo e della terra, che tutto è nelle sue mani, e Abramo, come creatura, è invitato a entrare in un rapporto di fiducia in Lui. Questa immagine evoca che questa promessa è pura grazia, dono e donazione illimitata di Dio che non presuppone assolutamente nulla in Abramo. L’alleanza è un’iniziativa di Dio, “ la mia alleanza è con te” (Gen 17,4). 1 La consacrazione è così intesa come il dono di noi stessi in risposta a una chiamata del Signore, a una sua iniziativa completamente gratuita in cui ci offre una relazione di maggiore vicinanza e comunione con lui. La nostra risposta a questa alleanza è quindi il dono di noi stessi, il dono della nostra vita a favore dei nostri fratelli e sorelle, nella sua missione di compassione e uniti al suo dono di sé. La consacrazione è una risposta ad un’alleanza offerta dal Signore. Per questo si parla di “consacrarsi o fare un’alleanza”. 1 Original Español: Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, a cura di P. Rossano, G. Ravasi, A. Girlanda. Adattato da Edizioni Paoline. 1990. Pagine 46-48.
La consacrazione nel contesto della missione Nel contesto della missione della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, le persone che vi partecipano, qualunque sia la loro modalità di partecipazione (in comunità, in gruppi dell’Apostolato della Preghiera, nel Movimento Eucaristico Giovanile, o individualmente), se lo desiderano e si sentono chiamate, possono stringere un’Alleanza Personale con Gesù. Così, il Regolamento Generale afferma che la consacrazione personale, o “alleanza” con Gesù, è per coloro che sperimentano una chiamata a vivere più strettamente uniti al Cuore di Gesù e desiderano formalizzare la loro dedizione personale, l’impegno e il servizio in questo senso. La consacrazione rende coloro che la professano “apostoli della preghiera” e con essa si impegnano ad essere disponibili al servizio delle comunità della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (compreso il Movimento Eucaristico Giovanile) nella missione della Chiesa locale. La consacrazione, o alleanza con Gesù, si realizzerà seguendo le linee guida dell’Equipe Nazionale e in coordinamento con l’Equipe Internazionale. Questa Alleanza è una risposta della persona ad una chiamata personale che il Signore fa nel quadro della sua partecipazione alla missione di compassione in cui collabora in questa Rete di Preghiera. È un invito che viene dal Signore, Lui ha l’iniziativa; “ Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga “ (Giovanni 15,16). L’alleanza personale è un’offerta di maggior amore e dedizione nella disponibilità per la missione di compassione per il mondo, al servizio della missione svolta dall’Equipe Nazionale. In questo senso, l’Alleanza personale con Gesù ci permette di riscoprire l’intuizione della Consacrazione al Cuore di Gesù come l’Apostolato della Preghiera l’ha proposta all’inizio, nella disponibilità apostolica. La Rete di Preghiera del Papa ha varie forme di partecipazione (non solo i gruppi dell’Apostolato della Preghiera), per cui anche questa Alleanza ha ridefinito il suo significato, più in linea con questa forma più ampia di partecipazione. Storia e ricreazione Questa Alleanza ha le sue radici nell’atto di Consacrazione al Cuore di Gesù nei gruppi dell’Apostolato della Preghiera. Questa Consacrazione fu riservata specialmente agli zelanti e alle zelanti, che si impegnarono a diffondere l’Apostolato e a promuovere la devozione al Cuore di Gesù “con maggiore zelo apostolico” (da qui il nome di zelanti), e a far sì che più persone e/o gruppi si associassero all’Apostolato della Preghiera. Questa fu l’intuizione di padre Henri Ramiere SJ, il secondo fondatore dell’Apostolato della Preghiera, che nel suo libro “L’Apostolato della Preghiera” descrive gli “zelanti” come “persone di buona volontà e amiche del lavoro” che iscrivevano gli associati, promuovevano e distribuivano la rivista “Messaggero del Cuore di Gesù” e si riunivano per lavorare sotto la Presidenza a favore dell’associazione, cioè a favore delle intenzioni del Cuore di Gesù, che pregava e intercedeva per noi, affinché si realizzasse il Regno di Dio. Secondo le diverse sensibilità, questa consacrazione ha assunto varie forme nella sua realizzazione, e in alcuni luoghi per molto tempo è stata persino un prerequisito per l’appartenenza o l’associazione ai gruppi dell’Apostolato. Nella Rete Mondiale di Preghiera del Papa abbiamo voluto recuperare questa prima intuizione fondante in cui la consacrazione è una maggiore dedizione nella disponibilità alla missione del Cuore di Cristo e alla sua missione di compassione.
La persona che stringe l’Alleanza concretizza il suo impegno in relazione alla missione che guida l’Equipe Nazionale, a favore delle comunità della Rete di Preghiera e della sua sezione giovanile, il Movimento Eucaristico Giovanile. Si rende disponibile a servire le comunità della Rete di Preghiera del Papa nel suo paese e il MEG, secondo gli orientamenti dell’Equipe Nazionale. Poiché si tratta di un impegno di maggiore amore e dedizione personale verso Gesù per servire la sua missione, è consigliabile che questa decisione sia il frutto di un processo di formazione e discernimento. In questo senso, la Rete di Preghiera del Papa raccomanda prima di seguire l’itinerario formativo Il Cammino del Cuore, che aiuta ad entrare in una missione di compassione per il mondo. Un’esperienza spirituale di incontro con Cristo, per entrare in sintonia con i sentimenti e i desideri del suo Cuore e per renderci disponibili alla sua missione, con Lui, come Lui e nel suo stile. È la bussola della nostra missione. Ecco perché questo cammino è il mezzo privilegiato per realizzare un processo di formazione alla missione, sempre più in profondità, sempre più in sintonia con il Cuore di Cristo, nel quadro della missione della Rete di Preghiera. In questo senso, è consigliabile aver fatto almeno una volta Il Cammino del Cuore per entrare nell’esperienza di come la missione della compassione è vissuta e concretizzata nel carisma spirituale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Il Cammino del Cuore come preparazione Coloro che fanno parte della Rete di Preghiera possono entrare ne Il Cammino del Cuore come preparazione all›Alleanza Personale in vari modi: seminari, ritiro spirituale aperto, novena, ritiro spirituale chiuso, via piattaforma digitale o di persona - per esempio i primi venerdì del mese. Puoi chiedere aiuto alla squadra nazionale per determinare come farlo. In quale periodo dell´anno deve essere fatta l´Alleanza? Il Patto può essere fatto in qualsiasi momento dell´anno. Secondo la sensibilità e le possibilità personali, il mese del Cuore di Gesù e il giorno della solennità potrebbero essere un momento conveniente che aiuta a concretizzare la decisione e la formazione. I forti periodi liturgici (Quaresima, Pasqua, Avvento, Natale, Corpus Domini, Cristo Re, ecc.) potrebbero essere occasioni per approfondire il cammino spirituale e fare questa alleanza. Quali formalità prevede l´Alleanza? L’Alleanza Personale si realizza nell’ambito di una celebrazione comunitaria della Rete di Preghiera del Papa del paese o della regione, che la accoglie, la testimonia e, a sua volta, invia la persona ad una missione concreta. La celebrazione dell’Alleanza può avvenire nel quadro di una celebrazione eucaristica, di una
preghiera comunitaria, di persona o per piattaforma digitale, secondo le circostanze di persone, tempi e luoghi. Si consiglia di fare l’Alleanza in coordinamento con l’equipe nazionale e sempre in presenza di altre persone che partecipano alla Rete di Preghiera (compreso il MEG).
Suggerimenti per la celebrazione dell’Alleanza Proponiamo alcuni input per il momento della celebrazione che possono essere organizzati e adattati secondo le circostanze menzionate sopra, e scegliendo sempre ciò che è più utile. Nove impegni personali In questo spazio la persona manifesta al Signore le cose concrete che sceglie di offrire in questo tempo. Questi impegni sono oggetto di discernimento e decisi dalla persona secondo la sua sensibilità e le sue circostanze personali, ed esprimono quelle opere, sforzi, sacrifici, dedizioni concrete e incarnate che desidera fare. Questi impegni sono una risposta personale d’amore al Cuore di Cristo. Sono il “proprio” codice d’amore, di servizio e di dono di sé che la persona sceglie e assume per amore e che è un dono di sé. Emergono dal frutto dell’esperienza di preghiera del Cammino del Cuore, dalle grazie ricevute in questo itinerario, sotto forma di parole, immagini, frasi, ecc.
Se aiuta, questi impegni possono essere rinnovati dopo qualche tempo, e potrebbero servire come bussole o guide per la crescita personale e il servizio della persona. Questo rinnovamento può essere fatto ogni volta che la persona approfondisce l’esperienza spirituale de Il Cammino del Cuore, lasciandosi condurre dallo Spirito Santo. Offriamo alcuni esempi per aiutare ad ispirare la stesura degli impegni personali: › Mi impegno a guardare il lato positivo delle cose. › Mi impegno a scoprire l’amore del Signore in ogni cosa. › Mi impegno a tacere piuttosto che essere offensivo. › Mi impegno a chiedere perdono prontamente. › Mi impegno a pregare prima di decidere. › Mi impegno a far tacere i miei rumori per ascoltare i vostri silenzi. › Mi impegno a guardare il bene e ad esserne grato. › Mi impegno ad essere gentile nei miei incontri personali. › Mi impegno ad essere fedele nei miei tempi di preghiera. › Mi impegno a parlare bene dei miei fratelli e delle mie sorelle. › Mi impegno a ringraziare di più e a lamentarmi di meno. › Mi impegno che le mie parole non siano solo promesse. › Mi impegno a vivere la rilettura del giorno per essere docile allo Spirito del Signore. Consegna del Patto Personale La persona offrirà al Cuore di Cristo un motto personale che è il frutto della sua esperienza di preghiera nel Cammino del Cuore. È una frase breve, semplice, significativa, che, quando si legge, evoca l’esperienza di questa Alleanza, frutto di una decisione personale maturata nel crogiolo del Cammino del Cuore. Può anche essere un’immagine, un’immagine del Vangelo, un versetto del Vangelo, o un altro elemento che abbia senso e concretizzi lo scopo. È data dallo Spirito del Signore, una grazia da chiedere nel cammino di preparazione all’Alleanza e al Cammino del Cuore.
Vi offriamo alcuni esempi che potrebbero ispirarvi a riconoscere il motto scelto dalla persona: “Contento, con Te e come Te, con il Tuo stile”. “Servo delle mie sorelle e dei miei fratelli” “Mio Signore e mio Dio” “Vieni a vedere” “Abitato da Cristo” “Eccomi, puoi contare su di me” Preghiera personale per l’Alleanza “Noi siamo tuoi” Signore Gesù, Siamo Tuoi e vogliamo essere Tuoi... E per vivere più strettamente uniti a Te, Ci offriamo oggi al tuo Cuore Vogliamo rivivere il nostro Battesimo, Per raddoppiare il nostro amore e la nostra offerta, Rinunciare a tutto ciò che ci separa da Te. Eccoci qui, Signore... Insegnaci a pregare con le fatiche, i dolori E le gioie di ogni giorno. Insegnaci a servire, tu che sei venuto non per essere servito ma per servire.
Lavoreremo con voi... Uniti a Te, vogliamo essere missionari: Perché tutti conoscano l’amore del tuo Cuore compassionevole. Accetta la nostra offerta attraverso il Cuore amoroso di Maria, la Madre che ci hai dato. Infine, Signore, concedici di proclamare Con entusiasmo questo messaggio di incoraggiamento e di speranza, In una missione di compassione per il mondo, In particolare agli oppressi, ai più poveri tra i poveri, A tutti coloro che soffrono l’emarginazione. Vieni, Spirito Santo! Rendi i nostri cuori Come il cuore di Gesù. Amen.
l’Alleanza personale con Gesù
Preghiera personale per l’Alleanza “Sono qui” Sono qui, Signore, completamente davanti a Te... grato per il tuo amore incondizionato che supera tutto, riempie tutto, abbraccia tutto. Confidando pienamente nella tua bontà e nel tuo aiuto, Vengo ad offrirti la mia vita interamente perché lo desidero e lo scelgo. Voglio vivere in profondità la missione del Battesimo, e suggellare con il fuoco un’alleanza con te. Eccomi, Signore, metti il mio cuore vicino al tuo, affinché le tue vie siano impregnate in me, affinché il tuo stile sia il mio. Signore, tu che conosci le mie fragilità, fa che il tuo Spirito mi renda ogni giorno più disponibile, per collaborare con te nella missione che hai ricevuto da tuo Padre. Tu che ti dai per me, Tu che sei l’Eucaristia rendimi pane spezzato per gli altri, e l’Eucaristia vivente ventiquattro ore al giorno. Insegnami a scoprirti nel cuore di questo mondo che tu ami così tanto, affinché io possa amarlo come lo ami tu, e lavorare in esso con soddisfazione, con Te e come Te. Permettimi di andare dove Tu vai, di essere dove Tu sei, e di aiutarti ad aiutare questa Casa Comune, essere ogni giorno un luogo più umano e fraterno. Signore, accetta la mia vita; rendi chiara in me la tua missione di compassione. E lanciami nel mondo, voglio essere un apostolo della preghiera, in comunione con le mie sorelle e i miei fratelli di questa Rete Mondiale di Preghiera, mano nella mano con Maria tua madre. Se tutto fosse per la tua maggiore gloria e lode. Amen.
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