Il Camino del Cuore - Pregare e Mobilitare la nostra vita

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INTRODUZIONE

Città del Vaticano - 3 dicembre 2019 (aggiornato a marzo 2023) San Francesco Saverio - 175 anni di Apostolato della Preghiera

CARI AMICI NEL

SIGNORE

Il Cammino del Cuore è l'itinerario spirituale proposto dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa. È il fondamento della nostra missione, una missione di compassione per il mondo. Fa parte del processo avviato da Papa Francesco con l'Evangelii Guadium, "La Gioia del Vangelo". È il risultato di un lungo processo spinto da P. Adolfo Nicolás, allora Superiore Generale della Compagnia di Gesù. All'inizio, con un'équipe internazionale guidata da padre Claudio Barriga SJ, è stata elaborata una bozza, qui chiamata "quadro di riferimento". Abbiamo presentato questo itinerario a Papa Francesco che lo ha approvato nell'agosto 2014; poi lo abbiamo pubblicato in un documento intitolato: "Un cammino con Gesù, in disponibilità apostolica" (dicembre 2014 - Doc. 1). Questo documento ha presentato un nuovo modo di intendere la missione

dell'Apostolato

della

Preghiera,

in

una

dinamica

di

disponibilità apostolica, come era all'inizio. Il Cammino del Cuore è essenziale per la ri-creazione di questo servizio ecclesiale, oggi Rete Mondiale di Preghiera del Papa. È un approfondimento della tradizione spirituale dell'Apostolato della Preghiera e articola in modo originale gli elementi essenziali di questo tesoro spirituale con la devozione al Cuore di Gesù. Può essere visto come un adattamento degli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio. Il Cammino del Cuore è la chiave di lettura della nostra missione. Il commento scritto nel 2017 voleva aiutare le équipe nazionali della Rete di Preghiera del Papa ad approfondire ogni passo del Cammino del Cuore e ad entrare nelle sue dinamiche interne, in modo da poter proporre, con la propria creatività, materiali adatti al proprio contesto locale. Troviamo questo testo in ogni libro sotto il titolo "Dinamica interna del passo".

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Ci siamo presto resi conto che era importante aiutare le équipe nazionali ad approfondire Il Cammino del Cuore, senza il quale sarebbe stato difficile avanzare nel processo di ricreazione di quest'opera pontificia. Pertanto, nel 2018 abbiamo iniziato a scrivere 11 libri con un'équipe internazionale. Questa équipe era coordinata da Bettina Raed, oggi Coordinatrice Internazionale del Cammino del Cuore. È dalla terra di Papa Francesco, con il sostegno di diversi compagni gesuiti e laici, che abbiamo portato avanti questo lavoro. Nel 2020 abbiamo pubblicato questo lavoro in spagnolo, sotto forma di un sito web con 86 video, 86 podcast e diverse centinaia di schede di presentazione: www.caminodelcorazon.church. Qui trovate la traduzione in italiano dei libri del Cammino del Cuore. Una traduzione è sempre limitata e lasciamo a voi il compito di adattarla localmente. Ci auguriamo che questo materiale vi aiuti a proporre questa missione di compassione per il mondo con creatività (ritiri spirituali, sessioni di formazione, incontri del primo venerdì del mese, ecc). È il nostro modo di entrare nella dinamica del Cuore di Gesù.

P. Frederic Fornos, S.J. Direttore Internazionale

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Dal 2009, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa (che include il Movimento Eucaristico Giovanile - MEG) (RMPP) ha intrapreso un processo di ricreazione, trovando un sostegno nei nuovi statuti approvati da Papa Francesco nel marzo del 2018. Gli statuti sono un punto di arrivo, ma allo stesso tempo un punto di partenza per una nuova tappa. Il processo di ricreazione ha cercato di plasmare un modo di vivere la proposta dell'Apostolato della Preghiera tradizionale più in sintonia con i tempi in cui viviamo. Com'è questo nostro tempo? Quale sarebbe questo modo di essere e di vivere che la ricreazione ha cercato? Il tempo presente ci richiede di essere molto più attenti e svegli per percepire i movimenti di Dio e i "segni dei tempi", se vogliamo offrire agli uomini e alle donne di oggi una valida alternativa perché possano vivere la loro fede. Un modo di vivere che risponde alle grandi sfide dell'umanità e della Chiesa, come il Papa propone ogni mese attraverso le sue intenzioni di preghiera, evitando di essere distratti dalla realtà del nostro mondo, a volte frenetico e individualista. Abbiamo chiamato questo modo di essere e di vivere "Il Cammino del Cuore". Il documento "Un cammino con Gesù in disponibilità apostolica" raccoglie i frutti del discernimento di quattro anni di lavoro a livello internazionale, approvato da Papa Francesco nel 2014. “Ed egli disse loro: ‘Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche’". (Vangelo secondo Matteo cap. 13, 52) Questo documento presenta il processo di ricreazione dell'Apostolato della Preghiera come Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Presenta un "volto decisamente missionario", e offre un servizio di formazione e di rinnovamento della vita spirituale dei laici nelle parrocchie o nelle varie realtà diocesane, come pure nelle scuole e nei collegi. Aiuta a fondare la nostra vita in Gesù Cristo, per vivere ogni giorno una relazione di amicizia con Lui, come apostoli disponibili per una missione di compassione a favore dei nostri fratelli e sorelle. Questa missione si concretizza nelle intenzioni di preghiera che il Papa ci propone ogni mese.

Tuttavia, per essere apostoli e missionari, è necessario innanzitutto acquisire un cuore di discepolo. Ed è proprio qui che l'itinerario spirituale de "Il Cammino del Cuore" acquista tutto il suo valore e la sua bellezza. È una vera scuola del cuore.

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Il nostro modo di procedere: un atteggiamento di disponibilità Gli orientamenti che danno dinamismo al documento approvato dal Papa sono: 1. Relazione personale e intima con Gesù 2. Disponibilità apostolica 3. Collaborazione nella missione di Gesù 4. Servizio alla Chiesa in una rete mondiale di preghiera 5. Sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. In sintesi, potremmo dire che la Rete Mondiale di Preghiera del Papa cerca di aiutare il cristiano di oggi a collocarsi nel mondo, con una spiritualità centrata sul Cuore di Gesù. Da una relazione personale e intima con Lui nascerà l'atteggiamento interiore di disponibilità ad essere apostoli nella vita quotidiana, uomini e donne al servizio della fede e della giustizia. Il cuore dell'apostolo non cessa mai di essere quello del discepolo: è sempre in ascolto della voce del Maestro. Per questo il cammino spirituale proposto dalla Rete è una vera scuola per la formazione del cuore del discepolo. Nella Chiesa, e formando una rete mondiale di preghiera, l'apostolo collabora con Gesù nella sua missione con quella visione specifica che Papa Francesco offre ogni mese nelle sue intenzioni di preghiera.

Che cos'è l'atteggiamento? Quando ci riferiamo all' "atteggiamento" di una persona, di solito intendiamo il modo in cui essa agisce, si comporta o procede. Ma, in realtà, l'atteggiamento presuppone un processo più ampio. Esso è la manifestazione esteriore di una sintesi e comprensione interiore. È il risultato di un processo interiore e non la semplice espressione di gesti isolati. L'atteggiamento differisce dall'imitazione, in quanto rappresenta il modo di vivere di una persona, mentre l'imitazione è l'espressione esteriore di alcuni gesti che riflettono la caratteristica particolare e unica di un'altra persona.

«Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Vangelo secondo Matteo cap. 5,46-48)

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Pertanto, l'atteggiamento è una risposta interiore, mentale ed emotiva che si manifesta in un modo concreto di procedere o di agire. È una predisposizione affettiva che non è direttamente visibile. È legato all'azione, anche se non può essere identificato identificarlo solo con essa. Influenza la percezione e il pensiero; viene acquisito, ma può anche essere appreso. È sempre il risultato di una valutazione affettiva ed è quindi legato all'identità di una persona. L'atteggiamento è strettamente legato alla nostra comprensione della realtà o del mondo.

Un atteggiamento di disponibilità L'atteggiamento di disponibilità che "Il Cammino del Cuore" cerca di sviluppare non consiste in espressioni esteriori di gesti e atti isolati di solidarietà, ma in uno stile di vita. La disponibilità interiore, come stile di vita, è espressa in queste parole dell'apostolo Paolo ai Filippesi:

«Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù». (Lettera ai Filippesi cap. 2,3-5). Prima di essere una condizione per la missione, l'atteggiamento di disponibilità è una disposizione interiore ad accettare i sentimenti di Gesù e a forgiare in noi il suo stile di vita. Solo così la missione sarà parte integrante della nostra vita di fede e non solo atti isolati. "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me". (Lettera ai Galati cap. 2,20). L'atteggiamento di disponibilità non è qualcosa di esterno che viene aggiunto alla nostra vita, ma il risultato di un processo interno di relazione personale e intima con Gesù. In questa prospettiva, la missione, come parte integrante della nostra fede, acquisisce una visione più ampia e creativa allo stesso tempo. Essere discepoli è collaborare con Gesù nella missione che ha ricevuto da suo Padre. L'apostolo vive in una comunità formata da una Rete Mondiale di Preghiera, che riconosce nelle sfide dell'umanità e in quelle che il Papa esprime nelle sue intenzioni un appello concreto alla preghiera e all'azione. La disponibilità deve essere intesa anche come la volontà interiore di offrire la propria vita come strumento di riconciliazione, pace, consolazione e amore nella vita quotidiana, in modo concreto, con parole e gesti, per contribuire alla realizzazione del Regno di Dio.

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L'atteggiamento di disponibilità si realizza sotto l'azione dello Spirito di Dio. È una risposta d'amore a Gesù e un impegno nella missione che Egli ha ricevuto dal Padre. È il risultato di una relazione intima e personale con Lui, coltivata attraverso la comunione, la meditazione della Sua Parola e i sacramenti.

Rivestirsi di Cristo: un cammino del cuore L'itinerario spirituale aiuta ad approfondire la spiritualità del Cuore di Cristo immerso in un mondo scoraggiato. Ci invita ad essere "sempre più disponibili alla missione di Gesù". Questa si concretizza nel "sostenere il Papa e la Chiesa al servizio delle sfide dell'umanità" attraverso la preghiera e l'azione. La missione nella vita quotidiana comincia ogni giorno con l'offerta quotidiana, che ci dispone a vivere alla presenza di Dio. Questo ci prepara interiormente a collaborare all'estensione del Regno di Dio, uniti in una rete mondiale di preghiera.

Le sfide dell'Umanità Negli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio di Loyola troviamo la meditazione sul Regno, in cui si immagina "un re terreno, designato direttamente da Dio nostro Signore [Esercizi Spirituali n. 92]" che invita e chiama a far parte di un esercito che vuole sottomettere al suo potere tutto il territorio degli infedeli. Poi [Esercizi spirituali n. 93] egli dice;

«È mia volontà sottomettere al mio potere tutto il territorio degli infedeli; perciò chi vuole venire con me deve accontentarsi di mangiare come me, e così bere, vestire e tutto il resto. Inoltre deve faticare con me di giorno, vegliare di notte e via dicendo; così alla fine avrà parte con me nella vittoria, come l'avrà avuta nelle fatiche.» La Rete è un cammino spirituale che la Chiesa propone a tutti i cristiani per aiutarli ad essere amici e apostoli di Gesù Risorto nella vita quotidiana, sensibili alla realtà del mondo. Questa è la grande sfida di oggi: essere attenti alle necessità di tanti uomini e donne che stanno vivendo situazioni difficili, vincendo l’atteggiamento generale di indifferenza. Di fronte alla tendenza globale della cultura dell'usa e getta, Papa Francesco dice:

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«Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della iniquità”. Questa economia uccide... Si considera l’essere umano in sé stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa» (Evangelii gaudium, n. 53) Le intenzioni di preghiera del Papa esprimono sfide che ci spingono a sintonizzarci, come fece Gesù, con le necessità di tanti uomini e donne nel nostro mondo, in diverse culture, lingue e religioni. Nell'invito del re a mangiare, bere e vestire come lui si esprime la profonda chiamata alla conversione della propria sensibilità. La spiritualità del Cuore di Gesù dovrebbe aiutare i cristiani a sentire e simpatizzare con le necessità di tanti nostri fratelli e sorelle, proprio come fece Gesù.

«Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore» (Vangelo secondo Matteo 9,36), «Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!". E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!"» (Vangelo secondo Luca cap. 7,13-14). La disponibilità alla missione nasce da un cuore compassionevole, in sintonia con il cuore di Gesù. Il Cammino del Cuore ci fa entrare in una missione di compassione per il mondo.

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Pregare nella vita reale Conosciamo tutti l'antico dilemma tra preghiera e azione. Cosa definisce la centralità della vita di fede del discepolo nel seguire Gesù: la preghiera o l'azione?

Come risolvere la domanda tra preghiera e azione nella vita quotidiana senza cadere nell'estremo di una devozione intima, slegata dalla vita e dai bisogni dell'umanità e della Chiesa, e, d’altra parte, senza rendere la preghiera "pratica e utilitaristica" come un semplice mezzo per il compimento di opere buone? Siamo passati per entrambi gli estremi, e forse è per questo che nella spiritualità ignaziana è così comune parlare di "contemplativi in azione".

Il contemplativo in azione, secondo Sant'Ignazio di Loyola, non solo contempla il mondo dinamico e vede cose meravigliose, ma vede anche in queste cose meravigliose i segni della presenza e dell'attività di Dio. Il

contemplativo

in

azione

è

profondamente

consapevole della presenza di Dio anche all’interno di una vita molto impegnata. È un atteggiamento di consapevolezza;

consapevolezza

di

Dio.

(...)

Il

contemplativo in azione cerca Dio, e cerca di trovarlo in azione. Ciò significa che la persona contemplativa vede il mondo da una prospettiva incarnata. Dio abita in cose reali, luoghi reali e persone reali. Non solo "lassù", ma "tutto intorno", “quaggiù"1 La preghiera cristiana rischia talvolta di prendere una "strada parallela alle strade della vita". Non può essere distaccata dagli avvenimenti del mondo, perché la Chiesa che prega non può dimenticare di aver ricevuto il comando di "andare e ammaestrare tutte le nazioni". (Cfr. Vangelo secondo Matteo cap. 28: 19). 1

AMES MARTIN, SJ «Más en las obras que en las palabras». Santander, Mensajero-Sal Terrae, 2011, p. 383.

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Ogni mese il Papa affida alla sua Rete Mondiale di Preghiera un'intenzione di preghiera che esprime la sua preoccupazione per l'umanità e per la Chiesa. Queste intenzioni toccano la vita di ogni uomo e donna del mondo. Sono sfide per cui pregare. Sono la chiave di lettura per capire il corso della vita che si svolge intorno a noi e una chiamata a "vivere in coerenza con ciò per cui stiamo pregando". La disponibilità apostolica, di cui ci parla il documento approvato dal Papa, non è possibile senza una conversione della sensibilità e senza una prospettiva di preghiera profonda, intima e apostolica. La “preghiera ci collega con il mondo", perché la vita è concreta. "Dio abita nelle cose reali, luoghi reali e persone reali". La Chiesa orante e apostolica è chiamata ad essere presente ovunque ci sia bisogno di annunciare la fede, ma anche ovunque ci sia una persona abbandonata da accogliere, una persona "rifiutata" da integrare, un affamato da sfamare, un nudo da vestire, un prigioniero da visitare, e così via. In breve, ovunque il cuore compassionevole di Gesù deve essere presente attraverso il nostro aiuto concreto ed efficace.

Pregare e trasformare: un cammino del cuore Innanzitutto, la preghiera deve essere orientata alla trasformazione della vita, alla configurazione con Gesù Cristo, altrimenti sarà una preghiera sterile. Quando la nostra preghiera non porta frutti di opere buone, "dimostra che non è successo nulla di reale nel cuore dell'uomo, che il soggetto, qualunque siano i suoi gusti o le sue idee o le sue immaginazioni, non ha incontrato veramente nessuno"2 La preghiera è l'atto con cui ci si mette in relazione con Qualcuno che influisce sui nostri affetti, pensieri e atteggiamenti. Per questo si parla di "un cammino spirituale ispirato al simbolo del cuore che intende rispondere ai bisogni della vita interiore dei nostri contemporanei" (Introduzione Doc. 1). Per Sant'Ignazio di Loyola, la trasformazione della vita avviene quando siamo disposti a "imitare" il modo di vivere, mangiare, bere e vestire di Gesù [Esercizi Spirituali n. 93] coltivando gli "stessi sentimenti" del Signore (Lettera ai Filippesi cap. 2, 5). Ma per vivere secondo lo stile di Gesù dobbiamo essere docili alle mozioni dello Spirito di Dio, cioè "renderci indifferenti" [Esercizi Spirituali n. 23], disponibili a ricevere la sua Parola e a cercare e trovare la sua Volontà, spogliandoci il più "possibile" [Esercizi Spirituali n. 165] dei nostri modi di procedere per assumere i suoi. Il Re Eterno ci invita a collaborare con Lui nella missione che ha ricevuto da Suo Padre, ma assumendo il suo stesso modo di procedere. La preghiera è di per sé un'azione apostolica, perché l'annuncio si fa prima nel proprio cuore. Siamo discepoli prima di essere apostoli. In questo modo, l'itinerario spirituale 2

J. M. Velazco, Pregare per vivere. Invito alla pratica della preghiera.Madrid, PPC, 2008, p.129.

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chiamato "Il Cammino del cuore" diventa indispensabile per vivere la fede. La preghiera diventa indispensabile per vivere. Essa dà alla vita il senso, l'orientamento senza il quale il credente si chiuderebbe in una relazione intima e cancellerebbe il legame con il mondo esterno.

Tre momenti di incontro con Gesù: La preghiera che ti connette con il mondo La vita si trasforma quando negli eventi quotidiani, qualunque essi siano, la presenza, riconosciamo il significato, l'orientamento e la densità del piano d'amore di Dio. I tre momenti di preghiera, dal mattino alla sera, tracciano l'itinerario del cuore e indicano delle guide per la vita. Essi permeano gli eventi della giornata, che poi diventano oggetto di preghiera alla fine della giornata. La vita stessa è il luogo sacro dove si incontra e si riconosce Dio. Con Gesù al mattino. È il tempo per un incontro personale e affettivo con Dio attraverso la meditazione della sua Parola, cercando nel suo significato il modo di vivere ogni giorno l'intenzione di preghiera del mese. In questo incontro intimo, inquadriamo la vita in una prospettiva nuova e diversa ogni giorno. È il momento dell'offerta: "Eccomi, Signore". Ogni mese l'intenzione di preghiera del Papa segna un nuovo cammino spirituale e ci invita a "mobilitare" la nostra vita a favore di essa. Con Gesù durante la giornata, il discepolo è un apostolo nella vita quotidiana. Diventa consapevole della presenza del Cristo risorto nel normale ritmo delle sue attività quotidiane, e si dispone interiormente a "sentire con la Chiesa" (Esercizi Spirituali nn. 352-370). Questo significa entrare nell'itinerario del cammino del cuore, per renderci disponibili alla missione di Cristo attraverso il suo modo di procedere e unendoci alla sua missione di compassione per il mondo. "Pregare per gli aneliti del cuore del mondo, con le sue gioie e sofferenze, facendo della preghiera un servizio, accompagnando coloro che lavorano giorno per giorno per queste sfide" (Lettera P. Adolfo Nicolás, SJ). La preghiera ha una doppia dimensione apostolica: inizia con l'evangelizzare il cuore di colui che prega e poi lo riflette nella sua vita quotidiana. Con Gesù la sera. Il terzo momento del cammino spirituale offre all'orante l'opportunità di prestare attenzione al corso della sua vita e al modo in cui ha concretizzato la sfida del mese. Se la nostra preghiera si riduce a idee astratte, rischia di diventare una formula stereotipata e di routine. Per questo la pausa serale riprende il cammino del giorno per riconoscere in esso il passaggio di Dio e le nuove coordinate per il giorno successivo.

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La preghiera deve crescere e maturare in noi. Quando la preghiera degli uomini e delle donne può essere considerata matura? Quando la vita degli altri non ci è estranea, quando ci fa uscire dai nostri "propri desideri e sentimenti" per unirci alla vita degli altri, quando la vita di tutti si inserisce in quel momento sacro di dialogo personale con Gesù Cristo. Per entrare in questo ritmo di preghiera ogni giorno, ti invitiamo a far parte della comunità di preghiera che prega con Click to Pray, la piattaforma ufficiale di preghiera della Rete mondiale di Preghiera del Papa. https://clicktopray.org/

Comprendere il corso della vita Per capire cosa stia succedendo interiormente in noi o per cercare di capire cosa stia succedendo nella nostra vita, è necessario fare una pausa. Nella spiritualità degli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio, essa si chiama “tempo di esame o di bilancio della giornata”. È il tempo che ci prendiamo per prestare attenzione agli altri e a noi stessi, per entrare in contatto con il nostro io interiore e da lì connetterci meglio con gli altri. Siamo stati creati per "essere" e per "stare" nel mondo con attenzione, con i nostri sensi svegli, ma per questo abbiamo bisogno di una pausa. Per gli ebrei, lo Shabbat, che è una pietra miliare della loro fede, è il momento di "fermarsi e riposare". La pausa nella notte fa spazio al luogo sacro, al tempo senza tempo, al kairos, che è il "momento giusto o opportuno" perché il mistero di Dio si riveli, diventi “epifania”. Per noi, è difficile capire quello che ci capita, il significato di quello che ci succede, perché abbiamo perso il valore della pausa, dello Shabbat, di quel momento preciso in cui incontriamo la voce di Dio dentro di noi. La pausa è il tempo che sfugge al "chronos", perché è il tempo dell'"essere" dove il "fare" riceve nuovamente le coordinate. La pausa è il momento della manifestazione di Dio, è lo spazio dal quale dobbiamo lavorare, avanzare e produrre. È il momento in cui l'essere è in preghiera, dove ci si incontra con Dio, con gli altri, con gli avvenimenti della nostra vita, alla luce dello Spirito "che ci insegna tutto" (Cfr. Vangelo secondo Giovanni 16: 13) . Durante il tempo di pausa o di rilettura della giornata guardiamo la nostra vita alla luce del Vangelo; ma questo è anche un momento per riflettere su ciò che "non" facciamo o "non smettiamo di fare". A volte non riusciamo a migliorare come persone, non perché prendiamo una strada sbagliata, ma per quello che "non" facciamo o "non smettiamo di fare".

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Pregare e mobilitare: la sfida e le sue chiavi L'enfasi un po' eccessiva nel mobilitarsi per le sfide dell'umanità potrebbe rendere la preghiera un atto pragmatico.

«La preghiera, l'incontro con Dio, è diventata una mera leva per la realizzazione di opere buone. Dio si è messo al servizio del nostro progresso morale, della nostra pace, della coscienza e, forse, della nostra autoindulgenza. C'è qualcosa di più contrario alla logica, alla verità della relazione con il Mistero, di quella preghiera in cui le forze di Dio si aggiungono

alle

nostre

per

permetterci

di

raggiungere l'ideale della nostra perfezione?”3 L'invito della Rete a mobilitarsi per le sfide dell'umanità e della Chiesa non ha nulla a che vedere con il pericolo di cadere negli estremi di fare della preghiera un atto pragmatico al "servizio del nostro progresso morale, della nostra pace della coscienza e, forse, della nostra autoindulgenza". La chiamata è tutt’altro. La proposta spirituale della Rete, formulata nell'itinerario spirituale "Un cammino del cuore" e nei tre momenti della giornata, è di essere in sintonia con i sentimenti di Gesù. Rivestirsi di Lui (cfr. Lettera ai Romani cap. 13, 14), avere i suoi stessi sentimenti (Lettera ai Filippesi cap. 2, 5), accontentarsi di mangiare come Lui, e così di bere e indossare come Lui [Esercizi Spirituali n. 93], per poter affermare con l'apostolo Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Lettera ai Galati cap. 2, 20). Mobilitare la nostra vita significa, prima di tutto, sintonizzarci internamente con la sfida del mese, trasformare l'intenzione del Papa in un fatto di preghiera e in un'occasione di incontro con Gesù e il prossimo. Dopo questo incontro affettivo e personale con Lui, la missione nella vita quotidiana è una risposta d'amore e un servizio alla Chiesa, e non una "occasione" per la propria realizzazione personale. Le sfide formulate dal Papa toccano la realtà di molte persone, ed è la vita di tali persone che diventa materia di preghiera per noi. Attraverso le sfide siamo invitati a convertire la nostra sensibilità, ad andare contro la cultura dell'usa e getta, a comprendere, proprio come Gesù, i bisogni di tante persone che richiedono la nostra preghiera e la nostra azione. 3

J. M. Velazco, Orar para vivir. Invitación a la práctica de la oración. Madrid, PPC, 2002, p. 129

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Le intenzioni del Papa ci aiutano a incarnare la preghiera. Quando preghiamo in questo modo, la vita e i diversi aspetti ed elementi che la compongono entrano in quel regno sacro dell'incontro personale con Gesù. È la vita di molte persone che il Papa affida alla nostra preghiera. La nostra preghiera, per il Papa e le sue intenzioni, formando una rete mondiale di preghiera, è una vera azione apostolica.

Pregare come una rete mondiale La Rete mondiale di Preghiera del Papa ha un'identità ben definita. È una rete al servizio delle sfide dell'umanità e della missione della Chiesa. Il suo scopo è quello di pregare e vivere le sfide dell'umanità che riguardano il Papa (intenzioni) attraverso la sua rete di preghiera. Le intenzioni di preghiera sono la chiave per comprendere le sfide del mondo che hanno bisogno della nostra preghiera e della nostra azione, ossia la nostra missione, essere apostoli nella vita quotidiana. Attraverso l'itinerario spirituale, "Il Cammino del Cuore", assumiamo lo stile di vita di Gesù, sensibili ai bisogni di tante persone che richiedono un cuore compassionevole e premuroso. La nostra vita si mette al servizio della missione di Cristo, come risposta d'amore alla sua vita data per noi.

La devozione al Cuore di Gesù... una spiritualità di vita concreta Fin dall'inizio, l'Apostolato della Preghiera ha incentrato la sua spiritualità sulla devozione al Cuore di Gesù, facendone il proprio carisma. Tre sono i pilastri di questa devozione: l'Alleanza personale o Consacrazione; la riparazione; e la preghiera di comunione con Gesù. Questi elementi costituiscono la sua essenza. La Rete continua oggi, portando avanti l'ispirazione di Dio da cui è nata. E ora, con un nuovo volto e una nuova dinamica più adeguata al tempo presente della Chiesa, continua a offrire risposte alle necessità degli uomini e delle donne del nostro tempo. In modo creativo e fedele alla tradizione, la Rete di Preghiera offre un cammino di rinnovamento a uomini e donne che desiderano vivere una spiritualità centrata sul Cuore di Gesù Risorto. Questo processo di ricreazione è una "vera rivoluzione", è un'ispirazione dello Spirito di Gesù che opera nella Chiesa, che dà nuovo impulso a questo servizio ecclesiale caratterizzato dalla preghiera secondo le intenzioni del Papa. Quella bella intuizione che ha avuto padre Gautrelet e che è stata ripresa da padre Ramière, è oggi la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che si fa presente con un

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INTRODUZIONE

volto nuovo, con una nuova dinamica e che, come "un padrone di casa estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". (dal Vangelo secondo Matteo 13, 52) per approfondisce la sua fonte e rinnova il suo servizio nella Chiesa. Questa dinamica della Ricreazione non cerca di truccare o mascherare le rughe della storia, ma di introdurci nelle profondità dell'ispirazione di quel tempo e di approfondire la dinamica del Cuore di Gesù, allargando così l'orizzonte della missione. Questo processo è un invito a mettere da parte le nostre sicurezze e a discernere l'azione dello Spirito, che soffia liberamente nei cuori e nella Chiesa. Questa Rete di Preghiera, rinnovata nel suo ardore missionario, sta ascoltando tanti uomini e donne che cercano risposte alle tante domande che nascono dall'evidenza del vuoto e della mancanza di senso con cui molti vivono. Quali saranno queste domande? In origine, l'Apostolato della Preghiera fu la risposta di Dio all'inquietudine e ai desideri di alcuni studenti gesuiti che, durante la loro formazione, desideravano partecipare alla missione della Chiesa in luoghi molto lontani e bisognosi del messaggio di Gesù. Lo Spirito di Dio soffiò su questi desideri, ispirando al formatore di questi giovani una proposta nuova e creativa per il loro tempo. Senza dover lasciare i loro studi e senza lasciare il loro paese, potevano essere missionari come quegli uomini che andavano in giro ad annunciare la Parola di Dio, offrendo la loro vita, la loro preghiera, i loro studi e il loro lavoro quotidiano come contributo per le missioni che la Chiesa stava portando avanti. Questo modo di pregare e di vivere ogni giorno ha rinnovato non solo il loro modo di pregare, ma anche il modo di concepire la loro vita. L'azione di Dio nel desiderio di questi giovani ha favorito la nascita di un nuovo modo di "essere missionari" nella vita quotidiana, attraverso l'offerta della propria vita. È in questa dinamica di desiderio e di ispirazione, nella quale troviamo lo Spirito di Dio che risponde ai desideri più profondi dell'essere umano - che si inserisce tutta la ricreazione, per attualizzare il servizio ecclesiale che svolge. Lo Spirito di Dio continua a lavorare nella Chiesa e nei cuori di tanti uomini e donne che cercano nuovi modi di vivere la loro fede in un'unità sempre maggiore con la loro vita quotidiana di studi, lavoro e opere di tutti i giorni. Come la Rete Mondiale di Preghiera ha trovato un modo per ricreare il suo servizio ecclesiale e rispondere al desiderio di tante persone di vivere la loro fede e la loro vita quotidiana in modo più integrato? Come è possibile trovare spazio per la preghiera e la missione ogni giorno? Esiste un modello di preghiera missionaria nei tempi odierni? Come possiamo approfondire la nostra alleanza con il Cuore di Gesù nella vita moderna?

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INTRODUZIONE

La Rete Mondiale di Preghiera ha trovato il modo di vivere oggi quella prima ispirazione che ha fatto nascere l'Apostolato della Preghiera e con la quale spera di continuare ad essere al servizio della Chiesa oggi.

La preghiera inserita nella vita reale: una tensione sempre presente Sappiamo che la nostra vita di preghiera e la nostra vita quotidiana corrono il rischio di percorrere sentieri paralleli senza essere adeguatamente articolati. Pertanto, una cosa è ciò che si prega, e un'altra ciò che si vive. Tuttavia, è anche vero che la nostra vita spirituale deve essere sostenuta da una sorta di articolazione dei due modi, affinché il lavoro non diventi un malsano attivismo e la preghiera una vuota illusione senza contenuto. Nella vita delle persone, la preghiera è un incontro con il Creatore che trasforma la vita dal profondo. È un incontro che ci invita a entrare nel mondo di Dio per trasformare il nostro. Tale era la preghiera di Gesù: una relazione profonda con suo Padre, che lo indirizzava verso il mondo che amava, verso i desideri e i moti del suo cuore. L'amore che sentiva da suo Padre lo spingeva ad agire come Lui, a favore dei più fragili e vulnerabili del suo tempo. La preghiera di Gesù era una preghiera "piena" del volto del Padre, intrisa della sua misericordia e compassione. Come risultato del suo incontro con il Padre nella preghiera, Gesù si è fatto vicino alle situazioni più dolorose del suo tempo e si è mobilitato per dare risposte concrete di sollievo, guarigione e accoglienza, come voleva il Padre. Attraverso la preghiera, Gesù ha assunto i sentimenti e i gesti di suo Padre fino alla totale e completa identificazione con Lui. Gesù è, sulla terra, il volto compassionevole del Padre. «Gesù riprese a parlare e disse: “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre". Tutto quello che fa il Padre, lo fa anche il Figlio”» (dal Vangelo secondo Giovanni 5:19). La preghiera si concretizza nell'amore fraterno. Così si dimostra che la preghiera non è un momento di egocentrismo, ma una crescita dell'essere. Nella preghiera c'è un più di essere, perché l'amore cresce nelle sue tre dimensioni: verso Dio e tutta la creazione, verso se stessi, e naturalmente verso il prossimo. La preghiera in sintonia con il Cuore del Maestro fa emergere in noi i suoi gesti, i suoi atteggiamenti e il suo modo di procedere.

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INTRODUZIONE

La nostra offerta quotidiana è il nostro modo di renderci "offerta viva" data al Padre in colui che è l'Offerta per eccellenza, Gesù stesso. Unendoci a Lui e offrendoci con Lui, ci rendiamo disponibili alla sua missione di compassione per il mondo, che anche oggi è il centro della sua vita. Il Cammino del Cuore ci aiuta a entrare in questa dinamica di preghiera che trasforma la nostra vita. Una trasformazione che sarà progressiva e rivoluzionaria. Dobbiamo trasformare il nostro modo di pregare, se vogliamo davvero essere in sintonia con il Maestro. Dobbiamo imparare a dialogare con un Dio che è infinitamente al di sopra di noi, e al tempo stesso più intimo della nostra intimità, e che noi non controlliamo, ma che è un Vero Altro che ci riceve. La preghiera ci porta nel mondo di Dio, e non il contrario; è la possibilità di entrare nella sua logica, nel suo stile, nei suoi schemi nelle proporzioni della nostra vita limitata. E non il contrario, pretendendo di adattare l'Amore infinito alle nostre idee limitate. Questa proposta è un invito a entrare in questa nuova comprensione della preghiera che ci aiuta ad essere in sintonia con il Cuore di Gesù e con il suo mondo interiore. E a partire da questa sintonia con Lui e con il suo mondo, ad essere collaboratori e apostoli della sua missione. Una missione che si concretizza nelle sfide o intenzioni che il Papa ci propone ogni mese e che lo Spirito ispira nel cuore della Chiesa. Questo itinerario spirituale ci propone di entrare in una dinamica di preghiera apostolica che ci aiuta come discepoli a sintonizzarci con il Cuore del Maestro e a partire da una profonda trasformazione dei nostri atteggiamenti, a lanciarci nel mondo con Gesù. È un invito a una preghiera di offerta, di abbandono, di uscita da noi stessi, in cui non chiederemo ma ci offriremo. Una risposta grata al primo Amore di Gesù che ci abbraccia nella stessa preghiera. Essendo amati dell'Amore di Dio e nel mondo di Dio, con il suo modo e nel suo stile, i gesti concreti emergono come la risposta missionaria e apostolica della nostra vita. Nell'esperienza di questo Amore, il cuore desidera essere come e vicino a Colui che ci ama. Il modo di comprendere la devozione al Cuore di Gesù è di entrare in una nuova comprensione della dinamica di questo Cuore: una dinamica missionaria. L'Amore del suo Cuore ci invita a entrare in comunione con il suo Corpo Eucaristico e ci fa andare nel mondo dove quello stesso Cuore è vivo e all'opera nella vita concreta delle persone, delle cose e delle situazioni reali, in una missione di compassione. Sono due facce di una stessa medaglia, perché non è possibile separare l'Eucaristia dal dono di sé che Gesù ha fatto durante tutta la sua vita e simboleggiato nell'Ultima Cena; né dal

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INTRODUZIONE

gesto supremo di mettersi al servizio dei suoi fratelli e sorelle lavando i piedi ai suoi discepoli. Eucaristia, donazione e servizio sono uno stesso gesto di compassione per il mondo, con cui Gesù è rimasto tra noi e ci ha mostrato la dinamica del suo Cuore. La preghiera nella vita reale è la preghiera di comunione con il Risorto, riconoscendolo nella vita concreta. Colui che è apparso a Santa Margherita Maria Alacoque è lo stesso che apparve agli Apostoli e che essi non seppero riconoscere, lo stesso che parlò a Maria di Magdala o alla Samaritana. In questo nuovo tempo siamo invitati a scoprire il Risorto con un volto nuovo, quello dello stesso Gesù che con le sue ferite ci dice "Sono io", e ci invita a incontrarlo anche nelle ferite dei sofferenti, degli emarginati, dei vulnerabili. Saremo in grado di comprendere la logica delle sfide dell'umanità e la missione della Chiesa solo se sapremo fare della preghiera la nostra vita e della vita la nostra preghiera. Perché le sfide fanno parte della vita reale, le ferite di Gesù sono oggi le ferite dei nostri fratelli e sorelle. Solo coloro che possono continuare la loro preghiera nella vita quotidiana saranno in grado di sintonizzarsi con le sfide che lo Spirito ispira nel cuore della Chiesa oggi e offrire la loro vita per collaborare con Lui nella sua missione di compassione per i loro fratelli e sorelle. Oggi, nella Rete di preghiera continuiamo questa dinamica di preghiera di comunione con il Cuore di Gesù. Una preghiera che ci invita a una maggiore identificazione con la sua vita e con il suo modo di procedere. Adoriamo e preghiamo Gesù fatto Eucaristia e preghiamo anche nella nostra vita quotidiana, facciamo della vita la nostra preghiera e della preghiera la nostra vita. La vita di preghiera è la via per conoscere Gesù e fare nostri i suoi gesti e i suoi atteggiamenti, accogliendo il suo invito a incontrarlo nel mondo reale, dove abita e continua ad agire a favore della vita. Lì, nel cuore del mondo, ci invita a unirci alla sua missione di compassione. È in questa stessa comprensione che la riparazione è un altro dei pilastri dell'Apostolato della Preghiera. La riparazione data al Suo Cuore non è diversa da quella che ha ispirato Santa Margherita Maria Alacoque. Il modo migliore per dare una riparazione al Suo Cuore è la nostra risposta al Suo Amore incondizionato. La nostra risposta d'amore attraverso l'offerta della nostra vita per collaborare alla Sua missione di compassione a favore dei nostri fratelli e sorelle. Gesù ci chiama a incontrarlo, vivendo e agendo per i nostri fratelli e sorelle, dove c'è sofferenza e dolore. È nella loro vita, dove Lui abita, che noi possiamo riparare, portando sollievo, comprensione, misericordia e aiuto. L'offerta della nostra vita in loro favore è una vera riparazione, perché Egli abita nei piccoli.

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INTRODUZIONE

Così anche l'Alleanza intima o Consacrazione nella Rete Mondiale di Preghiera del Papa non è solo un'unione con il suo Corpo Eucaristico, ma anche un'unione di comunione nel servizio agli altri. Possiamo entrare in intimità con Lui, assumendo il suo stile di vita, i suoi gesti e le sue scelte. Possiamo entrare anche nella comunione del Suo Corpo, e specialmente nella comunione con i nostri fratelli e sorelle, attraverso il nostro servizio prestato a loro. La consacrazione della nostra vita ci mette in una relazione di servizio e di abbandono allo stesso Gesù che è presente nella vita reale. Questo tempo di rinnovamento è un invito a recuperare la storia e la tradizione del centro del nostro carisma: il Cuore di Gesù. È un invito a entrare nella dinamica di questo Cuore, del suo Amore infinito dato a tutti. Una dinamica missionaria al servizio della Sua missione di compassione per i nostri fratelli. Siamo così invitati ad approfondire e allargare il nostro campo di missione ad ogni persona, circostanza e realtà dove il Cuore del Risorto dimora e opera, invitandoci a unirci alla sua missione di compassione per il mondo. L'invito de Il Cammino del Cuore è una proposta per entrare in questa nuova comprensione e dinamica missionaria, per incontrare Lui all'opera nel cuore del mondo.

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INTRODUZIONE

Una meditazione sull'itinerario spirituale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa Il "Cammino del Cuore" è l'itinerario di formazione della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. È un itinerario che invita il nostro cuore ad avvicinarsi al Cuore di Gesù, a conformarsi ai suoi sentimenti, desideri e volontà. Ci invita a unirci alla missione che ha ricevuto dal Padre. Essere amici di Gesù, profondamente uniti a Lui, percependo le sue gioie e sofferenze per il mondo, ci porta a impegnarci con Lui nelle sfide dell'umanità e nella missione della Chiesa. Queste sfide che il Papa ci affida ogni mese ci danno un'idea di come si realizza oggi la missione del Padre affidata a Gesù. Il "Cammino del Cuore" ci aiuta così a percepire le sfide del mondo con gli occhi di Gesù, per mobilitarci ogni mese, docili allo Spirito Santo, attraverso la preghiera e il servizio. Così, questo itinerario ci trasforma ogni giorno di più in apostoli della preghiera, "discepoli missionari" in missione di compassione per il mondo. L'itinerario della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (RMOP) e i temi della nostra proposta spirituale sono presentati come una scuola del cuore. In nove passi, questo itinerario ci porta a identificarci con i pensieri, i desideri e i piani di Gesù. Le citazioni della Parola di Dio e di altri che accompagnano ogni paragrafo ci parlano dell'amore sconfinato di Dio per ognuno di noi e per tutta l'umanità. Vanno accolte in un silenzio orante e ammirato, perché parlano della nostra storia con Lui. Ci viene proposta un'alleanza d'amore personale con il Risorto e l'offerta della nostra disponibilità quotidiana a collaborare con Lui nella sua missione, come suoi apostoli. Messi al servizio della sua Chiesa, siamo invitati a rendere presente nel mondo l'amore compassionevole di Dio. Queste pagine presentano la proposta spirituale del cammino della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, la scheda del suo percorso interiore, invitandoci a entrare in una dinamica di disponibilità interiore e di offerta della nostra vita alla missione di compassione di Gesù per il mondo.

DESTINATARI Questo libro è indirizzato a tutti coloro che desiderano percorrere il Cammino del Cuore e a coloro che desiderano aiutare gli altri a percorrerlo.

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INTRODUZIONE

CHIAVI DI LETTURA Il testo che hai in mano è un aiuto per seguire il Cammino del Cuore. Sono strumenti che ti permetteranno di fare questa profonda esperienza di incontro con Gesù. In essi troverai sviluppati i nove passi o tappe di questo itinerario per mezzo di testi che approfondiscono il tema di ogni passo, da diversi approcci o prospettive che abbiamo chiamato entrata. Ogni libro in questo materiale è una tappa o un passo nel viaggio che puoi seguire nel tempo personale in cui lo Spirito del Signore ti conduce. Sant'Ignazio ci dice che "non è tanto la conoscenza che riempie e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente" (Annotazione 2 degli Esercizi Spirituali). Per questo motivo ti raccomandiamo di non affrettare il ritmo, né di fare il passo più lungo della gamba. Non accumulare le tue preghiere e letture. Cammina al ritmo del cuore in modo riposante, assaporando e sentendo nel tuo cuore questo cammino spirituale. Un buon modo per renderti conto di quale sia il ritmo giusto per te è ricordare di non passare al passo successivo finché non senti che hai approfondito il passo attuale, finché non senti di aver trovato ciò che cerchi e desideri e sei aperto o disposto a fare un passo in più. I libri che compongono ogni tappa hanno una struttura comune. Troverai titoli o voci identiche. Queste voci sono prospettive o approcci per pregare e meditare su ogni passo. Ogni passo propone un unico tema di preghiera, ma affrontato da diverse angolazioni. Ecco alcune "chiavi" che ti renderanno più facile l'uso di questo materiale e ti aiuteranno a pregare ad ogni passo. Cos’è la parola chiave? È la parola che forma l'asse e il centro attorno al quale ruota ogni passo. È la parola che nomina la realtà centrale che si dispiega in ogni passo. Servirà come guida per leggere ogni voce, come lente per leggere e pregare. È una bussola che orienta la preghiera e l'esperienza. Cosa sono gli obiettivi? Sono le luci che guidano il cammino in questa fase del viaggio. Sono come delle guide che hanno la funzione di stabilire una rotta. Possono essere obiettivi da raggiungere, ma l'importante è che guidino il processo che stai portando avanti e non che diventino qualcosa da raggiungere. Gli obiettivi devono essere presi come orientamenti per guidarci nel processo e come una grazia da chiedere, e non come risultati da ottenere.

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INTRODUZIONE

Cosa sono gli atteggiamenti? Sono le risposte interiori che ci si aspetta che vengano risvegliate nelle persone dall'esperienza vissuta di ogni passo. Sono risposte della persona in cui il sentire, il pensare e l'agire sono coinvolti e che si riflettono nel comportamento esterno. Gli atteggiamenti sono i comportamenti che rivelano lo stile interiore che si forgia mentre si percorre l'itinerario proposto. L'esperienza di ogni passo richiede una risposta concreta, che aiuta a plasmare in ognuno lo stile del Signore. Cos’è il quadro di riferimento? È la cornice dell'esperienza a cui ogni passo ci invita. È la delimitazione tematica dell'esperienza che orienta il viaggio del pellegrino. Cos’è la dinamica interna del passo? È la prima presentazione generale del tema, in cui si è invitati a prendere contatto con la proposta, i suoi contenuti, i suoi pilastri, le sue caratteristiche più generali. È un modo di entrare in contatto con il passo per la prima volta. È un'introduzione generale, una prima presentazione del tema e del suo orientamento.

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INTRODUZIONE

ENTRATE Cos’è l’entrata dalla prospettiva biblica? È un viaggio attraverso il tema del passaggio da una proposta biblica che cerca di fare in modo che coloro che fanno l'esperienza possano entrare nel tema attraverso un viaggio biblico. È un orientamento a pregare il tema attraverso un itinerario della Parola di Dio. È un modo di presentare il tema come lo troviamo nei diversi libri della Bibbia. Cos’è l’entrata dalla prospettiva della fede? È

un

approccio

al

tema

del

brano

presentato

da

una

prospettiva

teologico-spirituale semplice e accessibile. È una proposta per invitare la ragione a riflettere sul tema proposto. Uno sguardo riflessivo.

Cos’è l‘entrata dalla prospettiva spirituale? È la presentazione del brano da un punto di vista spirituale, in cui un argomento spirituale è visto in stretta relazione con il tema centrale del brano. È una prospettiva che ci permette di pregare e sperimentare a partire da una riflessione spirituale che è in relazione al tema che è il fulcro del passo.

Cos’è l’entrata tramite le parole del Papa? In questa entrata ti presentiamo il pensiero di Papa Francesco in relazione al tema del passo proposto. È un modo di pregare, di fare esperienza e di mettere luce e comprensione attraverso il magistero della Chiesa.

Cos'è l'entrata dalla prospettiva della preghiera? È una proposta di preghiera. Una presentazione del tema del passo più propriamente per la meditazione, la riflessione silenziosa e lenta. È una prospettiva in cui siete invitati a lasciare che il tema risuoni e riecheggi in voi.

Cos'è la proposta di Esercizi? È un invito a mettere in pratica la preghiera, a portarla nella tua vita quotidiana e a compiere azioni concrete che ti permettono di esercitare la tua esperienza. Potrai ripetere l'esercizio proposto fino a quando non lo sentirai esaurito, e per tutto il tempo necessario. E sarai in grado di trovare la tua dinamica e il tuo modo di far vivere la preghiera.

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INTRODUZIONE

Cos'è l'Appendice? In questa sezione troverai semplici scritti che ti permetteranno di ampliare, approfondire e trovare nuove prospettive sul tema proposto in ogni passo. Si tratta di materiale complementare, che ti aiuterà, se necessario, a entrare più profondamente e/o con più luce nella proposta di preghiera. Troverai queste chiavi di lettura dal primo passo dell'itinerario e per tutta la sua lunghezza. Tuttavia, quando si vuole iniziare una passeggiata, è necessario mettere piede sul sentiero, posizionarsi al punto di partenza del percorso. Questo "mettere piede" ci permette di riconoscere il cammino, di prendere il tempo necessario per prepararci a camminare, valutando il percorso da seguire e calibrando lo sforzo che dovremo fare. Quest'ultimo è l'invito della disposizione iniziale. È la preparazione di questo itinerario che ti invitiamo a intraprendere. Gli 11 libri del Cammino del Cuore sono stati scritti e supervisionati dall’Ufficio Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, con l’équipe di Argentina Uruguay. I testi teologici sono stati supervisionati da professori della Facoltà di Teologia dell'Università Cattolica di Cordoba, Argentina..

Buona strada! Buon cammino, che il Signore ti possa incontrare in questo itinerario!

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INTRODUZIONE

INDICE Introduzione

6

Il nostro modo di procedere: un atteggiamento di disponibilità

7

Che cos'è l'atteggiamento?

7

Un atteggiamento di disponibilità

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Rivestirsi di Cristo: un cammino del cuore

9

Le sfide dell'Umanità

9

Pregare nella vita reale

11

Pregare e trasformare: un cammino del cuore

12

Tre momenti di incontro con Gesù: La preghiera che ti connette con il mondo

13

Comprendere il corso della vita

14

Pregare e mobilitare: la sfida e le sue chiavi

15

Pregare come una rete mondiale

16

La devozione al Cuore di Gesù... una spiritualità di vita concreta

16

La preghiera inserita nella vita reale: una tensione sempre presente

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Una meditazione sull'itinerario spirituale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa

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CHIAVI DI LETTURA

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ENTRATE

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INDICE

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INTRODUZIONE

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