Periodico di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa anno 9 • n. 3 giugno 2011
Dieci anni di “Microfinanza Campesina in Ecuador” Se i documenti prendono il volo Biologico e solidale alla Fiera di San Benedetto 1
editoriali
Il nostro legame, forte e stabile
Cari soci, la numerosa, viva e affettuosa partecipazione all’assemblea sociale dello scorso maggio conferma la forte identità valoriale tra i soci e la Cassa. Il legame forte e stabile di Cassa Padana con l’economia delle proprie zone di insediamento ha consentito alla nostra BCC di accompagnare l’affermarsi del modello di sviluppo decentrato tipico dell’economia italiana. Quel legame trova la sua radice proprio nei rapporti stretti e prevalenti con i soci in un forte senso di condivisione e appartenenza, un elemento che differenzia la nostra BCC dalle altre banche per le quali l’inserimento nel territorio molto spesso si esaurisce in semplici relazioni d’affari con la clientela. L’aumento della dimensione, la diversificazione della clientela, la crescente concorrenza con altri istituti nella propria zona di competenza, le tensioni determinate dal difficile periodo economico: nessuno di questi elementi e neppure il complesso di essi giustificherebbe una mutazione genetica o semplicemente una potenziale scomparsa dei tratti distintivi e caratterizzanti del nostro modo di essere BCC. La nostra è tipicamente la banca della società civile del nostro territorio. La dimensione del nostro lavoro, la capacità di mantenere il radicamento territoriale e le specificità locali non debbono cedere al concetto di omologazione e standardizzazione. Il principio di autonomia è una grande nostra ricchezza, è un valore prezioso che consente di rafforzare la capacità di rapporto con le realtà locali. È necessario porsi l’obiettivo di rimanere legati ad un progetto coordinato che consenta di avere dimensioni tali da fronteggiare la partita complessiva. E noi abbiamo molte sfide sulle quali impegnarci insieme! Vittorio Biemmi
sommario
presidente Cassa Padana
QRCode, nuovi contenuti multimediali su Popolis Se sfogliando la rivista trovate questo “disegno”
avrete scoperto un QRCode che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video, leggere un testo in Internet, sfogliare un sito web. Ma come si fa? Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia Reader, QR App e QR Launcher (per Iphone), KaywaReader, Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, “mostrate” al vostro cellulare, inquadrandolo con la fotocamera, il QRCode. Il gioco è fatto. Il nome QR è l’acronimo dell’inglese Quick Response (risposta rapida) poiché il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto.
4-5-6-7 Dieci anni di “Microfinanza Campesina in Ecuador” In Palestina: si procede fra le cooperative In Paraguay: costruendo la rete In Argentina: Ciacc, accordo con sette comitati promotori di casse di credito cooperativo
8-9 Montecchio: sincerità e attenzione Malonno, alta Valcamonica
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Popolis di carta cresce Al termine della stagione estiva andrà a compimento un progetto importante. La rivista Popolis diventerà mensile. In questi anni, nella relazione con i soci, si è dimostrata uno strumento importante di comunicazione, informazione, formazione e stimolo. La rivista dà una rappresentazione semplice, concreta – e nel durante – del modello di banca locale sviluppato da Cassa Padana. In occasione di questo passaggio, che comporterà anche una rivisitazione grafica, inizierà ad essere distribuita anche a realtà e attori presenti nelle comunità locali dove la Cassa opera. Attraverso la rivista vorremmo rinforzare nei nostri soci e clienti il senso pieno della partecipazione attiva alla vita e ai problemi delle comunità locali. Così si rinsalda la coesione sociale e si alimenta una maggiore identità. Abbiamo bisogno oggi di riscoprire questi sentimenti e valori che in passato hanno caratterizzato i nostri paesi e sono stati alla base di uno sviluppo non solo economico, ma soprattutto sociale e civile. La rivista è un piccolo tassello importante di un mosaico ben più grande e articolato che la Cassa sta tessendo. Confidiamo che questo sforzo comunicativo, fatto di contenuti, proposte e non di mera pubblicità di prodotti bancari, sia uno strumento efficace e venga apprezzato dai soci, dai clienti, da tutti coloro che sono in relazione attiva e diretta con la banca. Luigi Pettinati
direttore generale Cassa Padana
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Avere i documenti della tua banca in modo tempestivo ed ecologico? Da oggi si può grazie alla smaterializzazione dei documenti
Leno, defibrillatore all’avanguardia per la Croce Bianca
Padernello di nuovo a tavola, cena itinerante nel borgo
La nuova veste di E-CremonaWeb.it
Mantua Wine, dodicesima edizione
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Bambini della Luna. In Valcamonica un centro per l’autismo
Le città si preparano all’estate
Cassa Padana in assemblea: riconferme e premi
16 Biologico e solidale: le parole chiave della IX edizione della Fiera di San Benedetto
17 12 Nuove imprese, sostegno dal “Fondo Start Up”
“Il teatro di Desiderio”, a Leno una scuola biennale delle arti dello spettacolo
20 Feste singolari per animali eccezionali
21 Il futuro di Santa Maria degli Angeli
22 Un calcio mal piazzato…
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Dieci anni
di “Microfinanza Campesina in Ecuador”
i numeri
Come è cambiata Cassa Padana grazie a questo progetto di Luigi Pettinati
direttore generale di Cassa Padana luigi.pettinati@cassapadana.it
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Bcc coinvolte: 190 Finanziamenti erogati: 28 milioni di dollari Pool effettuati: 23 Donazioni: 2 milioni di dollari capitale: 1.150.000 dollari fra Cassa Padana, Cassa risparmio di Bolzano e Fondazione Tertio millennio Missioni effettuate: 9 + una missione ecuatoriana in Italia Casse rurali e federazioni nate in Ecuador: 250 Premi ricevuti: - Sodalitas Social Award - U.N. Wordl global per gli obiettivi del millennio - Global 500 - Takunda
Non sono le frasi di circostanza che spesso si dicono, ma la relazione e il confronto con quella organizzazione davvero “unica” che è il Gruppo Social Fepp (dove l’aspetto creditizio si coniuga con altri, più ampi, di sostegno alla crescita culturale e sociale del territorio e di chi vi abita) ha permesso a Cassa Padana di maturare a pieno in questi anni – e conseguentemente attuare con comportamenti concreti e soluzioni organizzative – una visione che avevamo dentro di noi: essere banca locale che lavora per uno sviluppo integrale della comunità locale in cui opera, non semplicemente economico, ma a 360 gradi, cioè volto alla promozione degli aspetti sociali, culturali e spirituali, che fanno la vera qualità della vita. Cassa Padana oggi gestisce un ospedale, ha creato e partecipa a fondazioni che promuovono cultura e idenIl logo del progetto trae ispirazione da una stretta di mano fra tità, ha fatto direttamente il direttore di Cassa Padana, Luigi Pettinati, e Bepi Tonello. progetti nel campo della saEra il 2001 e siamo a Quito, alla Mitad du Mundo, dove passa lute, degli anziani, dell’hanidealmente la linea dell’equatore. Questa stretta di mano ha dato dicap, dell’housing sociale, simbolicamente inizio al progetto Microfinanza Campesina. del microcredito. Ha un rapÈ il simbolo di un rapporto di scambio di pari porto stretto, di partnership dignità e crescita reciproca. Questa storica stretta con la cooperazione sociale e di mano è stata rinnovata a Leno dopo 10 anni. il tessuto associativo per pro-
l principio di reciprocità,
lo scambio di pari dignità fra realtà diverse è il punto cardine intorno al quale si è mosso il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” avviato nel 2001 da Cassa Padana. Dopo dieci anni è possibile fare un bilancio. Non nella consueta, seppur importante, quantificazione delle risorse inviate e dei tanti programmi che laggiù sono stati attivati e conclusi ma, una volta tanto, presentando gli effetti positivi che, in termini di reciprocità, il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” ha prodotto su un territorio evoluto come quello dove opera la nostra banca. Come Cassa Padana, infatti, abbiamo certamente dato molto, sia in termini di risorse, assistenza tecnica e organizzativa a Codesarrollo. Ma abbiamo anche ricevuto molto.
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Storia di un progetto internazionale di Stefano Boffini
stefano.boffini@cassapadana.it È giusto ricordare quel giorno, il 18 maggio 2001, in cui è iniziato tutto. Giacomo Morandini di Cuore Amico mi chiese di far incontrare al direttore un certo Bepi Tonello che già qualche mese prima mi aveva scritto chiedendo sostegno per un progetto di costituzione di casse rurali in Ecuador. Venivo da alcune esperienze di volontariato in Ecuador dove sulle Ande avevo conosciuto qualche cassa rurale. “Mal che vada non viene a Leno per niente e non torna a casa a mani vuote”. L’aspettativa era questa, di un contributo magari importante. Non di più. Non so cosa sia scattato in quelle poche battute scambiate in quell’incontro, ma il direttore l’ha istintivamente considerato come un interlocutore di pari livello. Era più facile considerare Bepi Tonello, anche per lui stesso, come uno dei tanti missionari a cui si dà un’erogazione liberale, magari sostanziosa, come forma di aiuto. È stato un azzardo, un’intuizione che però ha dato da subito il taglio, l’impronta – e dettato le possibilità di sviluppo – ad un progetto di cui inizialmente non si sapeva dove ci avrebbe portato. Oggi è relativamente facile da dire. Partire 10 anni fa per primi è stato certamente coraggioso. Due rette che originano da un punto possono andare avanti
grammare e gestire progetti comuni. Ha creato una divisione con 13 persone che si occupa stabilmente delle cosiddette “tre mutualità” (interna verso i soci, esterna verso il territorio e internazionale su cui la banca investe circa 5 milioni di euro all’anno) che a pieno titolo fanno parte dell’attività bancaria, in linea con gli obiettivi statutari. La funzione tradizionale di intermediazione finanziaria e la funzione sociale sono parte di una visione unica, coerente con l’articolo 2. È una bella teorizzazione, ma è molto impegnativo e faticoso realizzare in concreto la declinazione e la sostenibilità nel tempo. In questi anni Cassa Padana ha fatto esperienza ed è cresciuta in consapevolezza e qualità del suo agire. Spesso mi capita di dire che esiste una Cassa Padana “pre” e una Cassa Padana “post” progetto Ecuador. Tale è stata l’influenza che questo progetto ha dato in termini di reciprocità. Nella nostra formula imprenditoriale, la banca ha il bene del territorio come obiettivo finale e ciò la porta ad affrontare direttamente i problemi e a tutto campo. Problemi legati non solo alla pura dimensione economica e bancaria in senso stretto ma, svolgendo spesso un ruolo di impulso e coordinamento tra reti profit e no profit, pubblico e privato che via via si creano per rispondere a bisogni. È parte ordinaria della sua attività. Come il Gruppo Sociale Fepp in Ecuador. Con orgoglio possiamo dire che stiamo realizzando una nuova modalità di fare banca locale. E onestamente dobbiamo dire di averla maturata entrando in relazione
all’infinito, ma è l’angolo di apertura che si determina all’inizio a stabilire dove vanno a finire e la superficie che generano. Pari dignità, fiducia e reciprocità del rapporto sono stati l’“angolo” del progetto, fissato coraggiosamente all’inizio che ha permesso di avere ampie direttrici su cui lavorare. Perché di lavoro poi, in Italia e in Ecuador, c’è n’è stato tanto. Ricordo le missioni in Ecuador, la prima con molti dubbi, rischi e incertezze. Missioni sempre più numerose e partecipate man mano che il progetto cresceva. “Microfinanza campesina”, sin dalla prima presentazione avvenuta all’Università di Brescia, è stato un progetto aperto, nella sostanza e nella forma, al contributo di tutti. Ricordo il coinvolgimento delle bcc, ad una ad una, i primi pool di finanziamento, i rimborsi delle rate, i tanti amici conosciuti con cui è stata occasione per fare tante altre cose insieme, il coinvolgimento di Federcasse. Ricordo i momenti alti di umanità, condivisione e fratellanza e i rischi. Ma anche i passaggi difficili che, come in tutte le cose di valore, devono essere superate. Il progetto ha permesso a coloro che hanno avuto la fortuna di entrarvi in relazione, di crescere e alla fine essere un po’ migliori. Credo che sia la migliore sintesi di questi anni. Ora, cosa succederà in futuro? Non so. Però l’angolo di apertura determinato all’inizio riserverà spazi sempre più ampi al progetto. Sempre se avremo la capacità e la passione di restare nel solco delle direttrici tracciate in quell’incontro di 10 anni fa.
profonda, vedendo il modo integrato di operare del Gruppo Sociale Fepp in Ecuador, conoscendo da vicino quelle sperdute casse rurali andine. Abbiamo imparato che il valore non risiede nel montante, nei numeri, nella dimensione, soprattutto se questa diviene il fine. È la capacità di svolgere un’azione sempre più utile per i territori, per le comunità che hanno bisogno di crescere sotto tanti punti di vista, a dare il senso, ad essere metro di giudizio dei numeri, del patrimonio, della crescita che la banca ha fatto in passato e farà in futuro. ¬ Nel segno di Padre Tone Uno dei miracoli incontrati con l’avventura del progetto in Ecuador è stato imbattersi nella figura di Padre Antonio Bresciani e di mettersi inconsapevolmente nella scia da lui tracciata. Padre Tone, originario di Pavone Mella nella bassa bresciana, è stato missionario in Ecuador con l’Operazione Mato Grosso nelle zone più sperdute delle Ande. Insieme agli ultimi, indios e campesinos, ne ha condiviso le sorti, immergendosi profondamente nella loro vita e cultura, diventando uno di loro. Padre Tone ha tradotto per la prima volta dalla scoperta dell’America la Bibbia nella lingua degli indios, il quecqua, lavoro immane durato oltre vent’anni. Ripercorrendo i luoghi dove ha operato, Cassa Padana nel 2005 ha realizzato un libro che valorizza la figura di Padre Antonio Bresciani, poco conosciuto da noi, ancora vivo nel cuore e nella mente di tanti uomini e donne dell’Ecuador. “Nel nome del cielo” è stato poi tradotto in spagnolo e in quecqua.
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In Palestina
Si procede fra le cooperative di Elisabetta Berto
elisabetta.berto@cassapadana.it
Il parc ong nata nel 1983 da un gruppo di agronomi per sostenere i produttori agricoli dei territori occupati, ha aiutato la formazione di 12 delle 21 cooperative di risparmio e credito presenti ad oggi sul territorio palestinese. Le cooperative nate sotto l’egida del Parc maturano dall’attività sociale di promozione di associazioni di donne finalizzata alla creazione di posti di lavoro e al sostentamento delle famiglie. È un ruolo importantissimo quello delle cooperative: di fatto, dando alle donne la possibilità di uno spazio comune di autoorganizzazione, esse possono amministrare autonomamente il proprio risparmio e concedersi prestiti, con un evidente effetto in termini di empowerment. Le cooperative sono presenti in tutti i Territori Occupati, dalla Cisgiordania alla Striscia di
Gaza, e sono espressione del villaggio di riferimento attraverso gruppi di donne che vanno dai quattro di Jerico ai sessanta della Striscia. Le donne hanno prima la possibilità di risparmiare un quantitativo fisso al mese che va a capitale sociale fino ad un ammontare di 500 dinari giordani (circa 500 euro). Una volta raggiunta la quota sociale minima, ogni donna può continuare a depositare i propri risparmi nella cooperativa con il riconoscimento di un interesse attivo e può richiedere un prestito pari a tre volte l’importo risparmiato, che funge da garanzia. Il Parc sostiene le cooperative attraverso l’Ucasc, l’associazione cooperativa loro espressione che fornisce la consulenza e la formazione necessarie per svolgere il proprio ruolo sul territorio e raggiungere la sostenibilità. Le cooperative sono a loro volta socie fondatrici assieme all’Ucasc e al Parc, tra gli altri, di Reef for Finance, un’istituzione di microfinanza che fa prestiti individuali e di gruppo ad agricoltori e allevatori palestinesi. Mentre le associazioni
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sono dedicate alle donne, Reef non ha pregiudiziali di genere. Anche Reef ha comunque una sua articolazione sul territorio dove emerge preponderante il ruolo dei responsabili di area, che possono contare sulla conoscenza diretta dei clienti e sul controllo sociale per il buon esito delle operazioni di finanziamento. Khalil, Rula, Randa e Mohammad ci scortano a conoscere cooperative e beneficiari del Reef, in un tour che ci fa attraversare la Cisgiordania fino a Jenin, per terminare tra Hebron e Betlemme. Visitando ovili e pollai della Palestina, assieme a sale per matrimoni e serre, tutti progetti di cooperative e di clienti del Reef, ci rimangono impressi nella mente i sorrisi di queste donne, cosí orgogliose dei piatti palestinesi che ci preparano e che mangiamo con gli occhi pieni delle dolci colline che ci circondano. Le ultime volute di nargile ci segnalano che il nostro tour è finito e che si torna a casa, con la consapevolezza però di aver trovato un valido partner con cui lavorare al progetto. Questa volta non ci tocca la fortuna di poter ammirare almeno da vicino la Cupola della Roccia…l’orario invernale ci sorprende a metà mattina sotto una pioggia battente davanti ai cancelli della spianata delle moschee chiusi. Non ci resta che sbirciarla dal souq, davanti a guardie irremovibili. ¬
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In Paraguay
presentanza alla consulenza e formazione per funzionari e soci delle cooperative, oltre a dover diventare in un futuro non immediato anche supporto per le enormi esigenze finanziarie delle socie. Ci guardiamo in faccia per capire come ognuno può essere tessera del mosaico, cercando di costruire un progetto di rete come nella migliore tradizione di Cassa Padana. Innanzitutto, la Central si dovrà attrezzare per fornire consulenza e fare corsi di formazione. C’è bisogno di chi sappia insegnare e anche intercettare eventuali fondi statali stanziati per questo. La cooperativa Santo Domingo Limitata sembra ancora quella di una da, quella del mango per intenCentral, una federazione che derci, ha personale già addentro può raggruppare cooperative a questi temi e si impegna ad di vario tipo e che non appar- informarsi in merito. Allo stestengono necessariamente al- so tempo, per rendere più conta al fallimento della banca do- lo stesso settore. Le cooperati- creto il disegno della futura istive era stato depositato il capi- ve presenti sono infatti per la tuzione, la stessa cooperativa si tale. Volti nuovi e volti ormai maggior parte “multi-activas” offre di stilare un business plan conosciuti. A testimoniare che e ai servizi di risparmio e cre- che metta nero su bianco entral’idea che rimane viva convin- dito affiancano spesso anche la te e uscite e dia un’idea della fatzione nei secondi ha contagia- formazione, oltre ad essere co- tibilità del progetto. In secondo operative di produzione e con- luogo, serve una sede. Per i prito anche i primi. Iniziamo quindi a parlare sumo. Una poliedricità neces- mi tempi e per contenere il più in modo concreto dei bisogni saria per i tanti bisogni della possibile i costi nell’attesa di arrivare ad una stabilità delle endelle cooperative presenti e di popolazione paraguaiana. trate, una delle cooperative che La Central che sarà dovrà come si può collaborare per risi trovano nei quartieri più cenfornire vari servizi: dalla rapsolverli. La soluzione più adattrali di Asunción cercherà di mettere a disposizione un locaIn Argentina le dove sistemare una scrivania, un telefono ed un pc. Infine, Ciacc, accordo con sette comitati promotori di casse di credito cooperativo nella stessa ottica di mantenimento dei costi, perché non ricorrere ad un socio della coopePrimo aprile 2011, Buenos Aires, rativa di pensionati per lavorare Palacio San Martín. Nella sede del nella Central, visto che ha una Ministero degli Esteri argentino si pensione che lo mantiene e del riunisce la seconda Commissione tempo libero da occupare? Economica Bilaterale, presieduta La bozza di progetto semdai Ministri degli Esteri di Argentina ed Italia, Héctor Timerman bra ormai definita. Manca soe Franco Frattini. La Commissione, composta da rappresentanti lamente che ogni cooperativa di Fiat, Agenzia Spaziale Italiana, Cnr, Enel, Telecom, Politecnico scelga due rappresentanti e li di Milano, Università di Bologna e di Pisa, Ministero della Difesa investa dei poteri necessari alla Italiano, Iveco, Finmeccanica e dal Centro Internazionale di Assistenza al Credito Cooperativo del Credito Cooperativo Italiano, presa delle decisioni. L’appunha lo scopo di rilanciare a tutti i livelli le relazioni economiche tamento è per giugno, quando e culturali tra i due paesi e firmare 12 accordi bilaterali. La le assemblee dei soci saranno commissione bilaterale fa quindi da cornice all’accordo quadro terminate, i Consigli di Amtra il Ciacc e 7 comitati promotori di casse di credito cooperativo ministrazione eletti e si potrà argentine, rappresentate dal futuro presidente della cassa di tornare a riunirsi per concreParaná, Entre Ríos, allo scopo di sostenere il nascente sistema tizzare il progetto plasmato asbancario cooperativo del paese sudamericano. sieme. e.b.
Costruendo la rete S
aranno le strade deserte o il fatto che ci venga per lavoro sempre di weekend, ma la prima sensazione quando arrivo in Paraguay si conferma quella di un paese abbandonato. O forse, più facilmente, di gente rifugiata in casa, abituata a nascondersi, dal sole cocente o dalla dittatura che fu. Arrivo ad Asunción e stranamente il cielo è coperto, un bianco latte inusuale. Ma la città è vestita a festa per i prossimi festeggiamenti del “Bicentenario Paraguayo”, con palazzi interamente travestiti da bandiera. Il palazzo di governo, più signorile, sfoggia due drappi con i colori nazionali come una stola, in un tripudio di fiori. Ho giusto il tempo di rubare una foto mentre mi scortano verso il luogo della riunione. Arrivo e ci sono già i primi cooperatori ad aspettarmi, quelli che vengono da più lontano, cioè da fuori Asunción. Poi, iniziano ad apparire alcune facce note, come uno dei vecchietti della cooperativa di pensionati o il signore che l’anno scorso ci raccontava all’ombra di un mango come la sua associazione era scampa-
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Montecchio, sincerità e attenzione di monica alghisi
monica.alghisi@cassapadana.it
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ono nata il 16 aprile 1971 a Darfo Boario Terme. Sono ragioniera programmatrice diplomata all’ITC Olivelli nel 1990. Nel 1991 sono stata assunta alla Bipop – la Banca popolare di Brescia – presso la filiale bresciana. Ho ricoperto vari ruoli: cassiere, responsabile ufficio titoli e da agosto 2000 sono stata nominata responsabile della filiale di Ghedi. Sono iscritta all’Albo dei promotori finanziari. Nel maggio 2004 sono stata assunta dalla BCC Camuna con l’incarico di responsabile della filiale di Montecchio. Sono sposata con Fabrizio dal
Monica Alghisi
La frazione sulla riva dell’Oglio Darfo Boario Terme con i suoi oltre 14.900 abitanti (i “darfensi”) è il più popoloso comune della Valle Camonica. Nel 1968 è stato insignito del titolo di città, mutando in quell’occasione il nome da “Darfo” nel più prestigioso “Città di Darfo Boario Terme”: un omaggio alle acque termali che restituirono benessere e ripresa economica dopo il difficile periodo post-bellico. Importante centro industriale e commerciale oltre che, appunto, apprezzato centro termale e turistico, Darfo è situato nella zona medio-bassa della Valle Camonica, alla confluenza con la Valle di Scalve, e appartiene alla provincia bresciana. L’intero territorio comprensivo di tutte le frazioni e località periferiche si estende su una superficie che supera i 36 Kmq, su un’ampia pianura di origine alluvionale attorniata da rilievi montuosi. Il paese di Montecchio, frazione di Darfo Boario Terme, giace sulla sponda sinistra dell’Oglio. È costruito in un punto strategico della valle, a ridosso del Monticolo, una collina di pietra arenaria, detta anche pietra serena. La storia di Montecchio è strettamente legata al suo castello dalle origini oscure, forse costruito nel X secolo come riparo alle incursioni ungariche. Nel 1455 il castello fu demolito per ordine della Repubblica di Venezia. Sede di un’antica Università nel 1200, Montecchio fu in passato importantissimo per le comunicazioni: vi era presente l’unico ponte esistente tra Cividate Camuno e Pisogne. Il ponte costruito nel 1686 sostituì un altro più antico in legno. Fortemente ancorate alla propria storia e identità sono anche le altre frazioni di Darfo: Angone, Bessimo inferiore, Boario terme (lungo la cui piana si teneva probabilmente il mercato, “Forum Boarium”), una parte di Capo di Lago, Corna, Erbanno, Fucine, Gorzone, Pellalepre (probabilmente la più antica) e Sciano, sviluppate a raggiera sul territorio. I quattro centri urbani principali, Darfo, Boario Terme, Corna di Darfo e Montecchio, formano una sorta di quadrilatero al cui interno è situata quella che è conosciuta come località Isola, il cui nome deriva dalla vicinanza della zona con l’ansa del fiume.
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1998 e ho un figlio, Luca, di nove anni. Per moltissimi anni sono stata un’atleta di lancio del disco, con risultati che mi ponevano tra le migliori in Italia. Ho deciso di abbandonare l’attività agonistica nel 2000 per dedicarmi ancora di più a lavoro e famiglia. La caratteristica che mi contraddistingue è la semplicità, sia nella vita lavorativa che familiare, così come nei rapporti con la comunità dalla Parrocchia di Montecchio alla scuola materna. L’assunzione in BCC, dopo l’esperienza di 13 anni in una banca tradizionale, ha creato in me una fortissima motivazione personale. Significava stabilire con le famiglie e con le aziende un rapporto interpersonale e non solo strettamente lavorativo. Quel rapporto che le banche di grosse dimensioni hanno perso. È passato ormai un anno dalla fusione. La clientela ha accettato di buon grado di far parte della Cassa Padana, cogliendo in maniera attiva le opportunità che questa banca può dare: la missione di essere banca del territorio, banca differente, che collabora per la crescita delle piccole e medie imprese, che sostiene le associazioni e le famiglie che operano nel nostro territorio. La mia filiale è composta da quattro persone: Cristina Tarsia è la mia collaboratrice più stretta, da novembre 2010 è vice-responsabile. È tornata alla filiale di Montecchio dopo un’esperienza alla filiale di Esine. Valentino Bettoni e Mauro Eraclio completano l’organico della filiale svolgendo l’attività di cassa e retro-sportello. La gentilezza, la disponibilità e la professionalità contraddistinguono la nostra filiale. Il cliente è sempre al centro della nostra attenzione. La condivisione degli obiettivi, la passione per il nostro lavoro e la ricerca di nuove motivazioni ha creato un ottimo gruppo con un ottimo affiatamento. ¬
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Malonno, alta Valle Camonica di mario nodari
mario.nodari@cassapadana.it
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da sinistra: Mauro Eraclio, Monica Alghisi, Cristina Tarsia e Valentino Bettoni
rienza nel mondo del lavoro bancario ha inizio il 6 aprile1998. Dopo qualche giorno presso l’ufficio segreteria della Bcc Camuna sono stato assegnato alla filiale di Esine. Lì ho lavorato come cassiere per circa 6 mesi, per passare poi al retro sportello con mansione anche di tesoriere comunale. Ci sono rimasto fino al 2005 quando sono stato trasferito presso la filiale di Malonno per una nuova esperienza, prima di tornare alla filiale di Esine con l’incarico di vice responsabile che ho ricoperto fino a dicembre 2010. A luglio 2010 intanto c’è stata la fusione con Cassa Padana che si è concretizzata in quel periodo che definirei “una lunga estate calda”. Come pre-
vedibile l’operazione è stata impegnativa, ma grazie anche alla disponibilità e comprensione dei nostri clienti e soci siamo riusciti a riorganizzarci velocemente tornando alla normalità nel giro di qualche settimana. Con l’apertura di 4 filiali in Vallecamonica c’è stato un rimpasto del personale dell’area camuna. In questo contesto mi è stato proposto di assumere la carica di responsabile della filiale di Malonno. Ho accettato con entusiasmo grazie alla conoscenza dell’ambiente in cui ero già stato a operare pochi anni prima e all’ottimo rap-
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ca”. Il nostro obiettivo è anche quello di contattare i soci che non hanno rapporti con la Cassa per illustrare le agevolazioni che spettano loro di diritto come ad esempio la polizza salute gratuita con diaria giornaliera, il contributo di euro 150 per chi intende partecipare ad una gita organizzata, e molte altre opportunità che spesso nemmeno sanno di avere. Pertanto chi, essendo già socio, vuole saperne di più è invitato a passare in filiale anche solo per una chiacchierata informativa. A quelli che sono già anche nostri clienti, invece, va il ringraziamento per la fiducia, nella speranza che la loro pubblicità positiva possa aiutarci a promuovere attraverso l’acquisizione di nuova clientela, quel progetto di banca del territorio che è insito nella mission del credito cooperativo di cui Cassa Padana fa parte. ¬
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porto che si era instaurato con la clientela, così come ottimo è sempre stato il rapporto con clienti, soci e colleghi incontrati nella mia esperienza esinese durata in tutto circa 10 anni. E così da dicembre 2010 sono presso la filiale di Malonno, paese dell’alta Vallecamonica, tappa di transito obbligata per chi intende recarsi presso gli impianti sciistici del Passo del Tonale e dell’Aprica. Il nostro organico di filiale è di tre persone. Da maggio di quest’anno mi avvalgo della collaborazione di Stefana Tonsi, la cassiera con maggiore esperienza della ex Bcc Camuna con ben 29 anni di servizio sempre nel credito cooperativo, e di Lorenzo Carasi proveniente dall’ufficio Amministrazione della Camuna che con entusiasmo e impegno ha intrapreso il proprio nuovo ruolo, oltre ad essere referente sulla piazza dove risiede dopo essersi recentemente sposato con Cristina Mariotti. Il nostro rapporto di lavoro è ottimo nel massimo rispetto del ruolo, delle mansioni e delle competenze di ciascuno in un’ottica di crescita professionale e di massima collaborazione. Tutti i giorni ci impegniamo affinché i clienti possano apprezzare, attraverso il nostro comportamento e la nostra disponibilità i valori cooperativi espressi da Cassa Padana che vanno ben oltre il “fare ban-
Mario Nodari è nato a Breno 40 anni fa e risiede a Esine. Si è diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Darfo Boario Terme per poi passare a frequentare l’Istituto Tecnico commerciale Olivelli sempre di Darfo Boario Terme dove nel 1991 ha conseguito il diploma di Ragioniere e Perito Commerciale. Nel periodo scolastico ha lavorato occasionalmente come cameriere. Al termine della scuola ha rilevato con il fratello un negozio di cartolibreria-edicola dove ha lavorato per quasi 7 anni. Nell’aprile 1998 è stato assunto dalla Banca di Credito Cooperativo Camuna. Tra gli hobbies da segnalare la musica: ha suonato la tromba presso la Banda Avisina di Esine. Quanto a sport, è stato arbitro di calcio affiliato al CSI Vallecamonica per una decina di anni. Nel tempo libero Mario ama anche la corsa e il tennis-tavolo e, come ogni buon camuno, non disdegna qualche bella camminata in montagna.
da sinistra: Mario Nodari, Stefana Tonsi e Lorenzo Carasi
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La smaterializzazione della carta Da oggi puoi ricevere i documenti della tua banca in modo tempestivo ed ecologico di andrea daffi
andrea.daffi@cassapadana.it
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assa padana, sempre at-
tenta all’ambiente e al proprio territorio da tempo usa carta certificata FSC nei propri processi di stampa. Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite correttamente e responsabilmente secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine è stata controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti ed approvati dal Forest Stewardship Council a.c. tramite la partecipazione ed il consenso delle parti interessate. L’FSC è una ONG internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Grazie ai servizi di Hbnext Light – Hbnext e Core Banking e alla smaterializzazione dei documenti da oggi potete chiedere di non ricevere più i documenti delle
cumenti smaterializzati (che è una opzione offerta gratuitamente alla clientela), di disporre bonifici, presentare riba-rid-mav, pagare e/o presentare F24, avvisare riba. Oltre all’aspetto prettamente ecologico che sicuramente non è da sottovalutare va anche ricordato che il documento smaterializzato arriva prima, arriva sempre ed è sempre, salvo revoca del servizio, a disposizione per essere consultato o per essere inoltrato in formato elettronico come ad esempio allegato ad una mail. Per le aziende clienti ri-
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Assemblea 2011, nel segno della continuità si imposta il futuro I
29 maggio a villa Badia a Leno, si è svolta l’assemblea annuale dei soci di Cassa Padana, chiamata quest’anno anche a rinnovare le cariche. Oltre che a svolgere una considerazione generale sulla situazione attuale dei nostri territori, in primo luogo si è tracciato anche un bilancio del lavoro svolto dal consiglio uscente. È stato questo un triennio impegnativo, caratterizzato dalla crisi economica e da scenari di incertezza. In un contesto esterno chiaramente non facile, l’obiettivo principale della Cassa Padana è stato quello di mantenere un livello ottimale di patrimonializzazione della Cassa (il tier one capital ratio al 31/12/2010 è 21,84). Si tratta di un’importante garanzia per il futuro della propria capacità di svolgere nelle migliori condizioni la funzione positiva di banca locale nei territori dove opera. Nel triennio 2008-2010 Cassa Padana ha consolidato ulteriormente il modello di banca proattiva vicina ai soci, alle imprese, alle famiglie e ai molteplici bisogni che le comunità locali esprimono. Tanti sono stati i progetti sviluppati che i numeri possono rappresentare solo parzialmente nell’apporto complessivamente dato al bene comune, alla coesione sociale e alla crescita sostenibile dei territori dove la Cassa è radicata. La novità principale dell’assemblea 2011 è stata la presenza dei soci provenienti dall’area camuna. Il direttore Luigi Pettinati nel suo intervento ha approfondito le ragioni intrinseche della crisi economica in corso, che investe le imprese e le famiglie. Ciò comporta la necessità di un maggior lavoro l
Soci premiati per i 25 anni di fedeltà
di stefano boffini
stefano.boffini@cssapadana.it
qualitativo della banca per accompagnare sia le realtà economiche a trovare nuove opportunità di sviluppo (ad esempio l’internazionalizzazione) sia delle comunità locali nei bisogni che queste esprimono (sanità, assistenza). Molto apprezzato è stato l’intervento di Bepi Tonello, presidente di Codesarrollo (Ecuador), che ha ricordato il decennale della nascita a Leno – la filosofia e le varie fasi – di quello che è diventato il principale progetto di cooperazione privata italiana. I soci hanno poi provveduto al rinnovo delle cariche sociali. L’assemblea è stata anche e soprattutto un momento di festa, aggregazione fra i soci. Si è potuto verificare concretamente, sia dai vari interventi svolti in assemblea che in generale nell’atteggiamento positivo dei soci, un clima sereno e una condivisione verso gli obiettivi strategici che la banca si pone. ¬ L’assemblea ha eletto il seguente Consiglio di amministrazione: Alberto Barbarini Trecasali Vittorio Biemmi Leno Angelo Chiesa Bagnolo Mella Mirko Cominini Berzo Inferiore nuovo consigliere Valerio Costa Redondesco Alessandro Gelmi Malonno nuovo consigliere Claudio Iseppi Leno Oreste Ramponi Brescia Ermelina Ravelli Bagnolo Mella Giuliano Spinelli Leno Giancarlo Voltini Gussola Andrea Peri e Lorenzo Saldi sono
Il presidente Vittorio Biemmi Di Leno, 70 anni, sposato con due figli, Vittorio Biemmi è commercialista, consulente del lavoro e revisore contabile. Dal 1996 è presidente di Cassa Padana. Biemmi è anche vice presidente della cooperativa sociale “Collaboriamo”, nonché presidente del Dominato Leonense Sanità e della Fondazione Dominato Leonense.
Il vicepresidente Giancarlo Voltini Nato a Gussola, nel cremonese, 63 anni fa, Voltini è sposato e ha un figlio. Ingegnere, in passato ha lavorato nel settore informatico. È amministratore unico della Lobsoftware, società strumentale di Cassa Padana. Consigliere di Cassa Padana dal 1993 è vicepresidente dal 2008.
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ARISI FILOMENA BERARDI ROBERTO COSIO FRANCO ANGELO DUROSINI PIETRO FERRI LIBERO GIUSEPPE GARUFFO ALBERTO ANDREA GIOVANNINI MASSIMO GOBBI SERGIO LOSIO ANGELO LOSIO PIETRO LOTTICI ANTONIO MAINARDI GIUSEPPA MARIOTTI DANIELE MARIOTTI ESTERINA MOLINARI SANDRA PIZZETTI MARIO PIZZETTI STELLA ROSA POLI CARLO RAINERI EMILIO ROMANINI FRANCA RONGONI CLORINDA RUGGERI CRISTOFORO SANTINI PIERANTONIO TOMASONI ANGELO TOMASONI GIAN PAOLO TOMASONI GIOVANNI TOMASONI OTTORINO
stati confermati membri del Collegio Sindacale, alla cui presidenza è rimasto Giambattista Quaranta. I membri supplenti sono Irmano Ambrogio e Andrea Scaini. I probiviri sono Giacomo Bettoni e Marina Ghiretti, mentre i supplenti Enrica Bocchi Magnoli e Romano Manfredi. Un ringraziamento particolare per quanto hanno dato alla Cassa va ai consiglieri uscenti Giovanni Tebaldini e Giovanni Mazza. Il consiglio di amministrazione di Cassa Padana, nella seduta del 29 maggio ha confermato Vittorio Biemmi alla presidenza e Giancarlo Voltini alla vicepresidenza della Banca.
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Nuove imprese,
sostegno dal “Fondo Start Up” di Marco Bortoli
bortoli@gruppoimpresa.it
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30 maggio è aperto lo sportello del “Fondo Start Up” della Regione Lombardia dedicato alle neoimprese condotte da giovani (dai 18 ai 35 anni), donne (senza limiti di età), e soggetti svantaggiati (disoccupati da 24 mesi o quanti hanno terminato di usufruire della Cassa integrazione). Lo strumento è finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, dal concepimento dell’idea fino alla completa gestione imprenditoriale, andando incontro alle tante professionalità che hanno la volontà di investire sul territorio Il fondo, con uno stanziamento di ben 30 milioni di euro, consente di finanziare parte dei costi, per l’avvio dell’attività imprenditoriale. Possono ad esempio al
titolari delle imprese individuali e familiari ed i 2/3 dei soci delle società di persone e di capitali dovranno essere residenti in Lombardia da non meno di 5 anni. Per i neoimprenditori è prevista la concessione di un cofinanziamento a medio termine o locazione finanziaria, pari al 100% dell’investimento ammissibile, di cui il 70% tramite fondo regionale al tasso dello 0,5% annuo e il restante 30% come quota di intermediari bancari e finanziari convenzionati. L’importo concedibile è compreso fra i 15 e i 40 mila euro in caso di impresa individuale o familiare, e fra i 15 e 200 mila euro per le società di persone e di capitali. Le domande di agevolazione devono essere presentate tramite la procedura telematica disponibile sul sito “Finanziamenti on line” di Regione Lombardia. Il Fondo rientra in un più vasto programma di interventi per l’avvio di impresa, che impegna risorse regionali per 60 milioni di euro. Di queste risorse 10 milioni sono stanziati per il Fondo Artigiano Start up, altri 2,5 milioni per il Programma Start della Direzione Giovani, 6 milioni per i Fondi Seed e Next destinati all’innovazione. A tali interventi si aggiunge l’emissione di un voucher conciliazione famiglia-lavoro per un ammontare complessivo di
essere inserite nella richiesta di agevolazione le spese per l’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti specifici, arredi (nuovi di fabbrica), l’affitto dei locali, l’adeguamento di impianti, l’acquisto di attività preesistente, le licenze di sfruttamento economico, brevetti industriali, fee di ingresso per il franchising, la progettazione e la realizzazione di un sito internet aziendale, altre spese generali. L’investimento deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e deve concludersi entro i 12 mesi successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario. Ricordiamo inoltre che i
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5 milioni, la Dote giovani auto-imprenditorialità con 3,9 milioni e il Programma AR.CO con 2,34 milioni. La comunicazione di apertura degli interventi sarà annunciata sul sito www.regione.lombardia.it. ¬ PER SAPERNE DI PIÙ Gruppo Impresa - Tel 030 2306904 info@gruppoimpresa.it www.gruppoimpresa.it Regione Lombardia www.regione.lombardia.it
Emilia-Romagna, in apertura il bando per la creazione di imprese Ammontano a 5 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna per il sostegno alle aziende create da giovani o da donne. Per essere finanziati, i progetti devono prevedere la creazione di nuove imprese innovative e favorire ricadute positive in termini occupazionali. Il bando prevede la concessione di un contributo in conto capitale sino a 150 mila euro, e comunque non superiore al 50% delle spese ammesse. Per presentare domanda gli imprenditori hanno tempo sino al 31 dicembre 2012. PER SAPERNE DI PIÙ Il portale delle Imprese della Regione Emilia-Romagna www.emiliaromagna.si-impresa.it
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Leno, defibrillatore
all’avanguardia per la Croce Bianca
di Rinaldo Luppi
Croce Bianca del Dominato Leonense crocebiancaleno@popolis.it
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iuliana e carlo, soccorritori in for-
» Carlo Bolentini e Giuliana Lorandi
mazione e in tirocinio nella Croce Bianca del Dominato Leonense – che opera nella Bassa bresciana – mostrano con orgoglio l’ultimo “prezioso strumento” arrivato: il defibrillatore semiautomatico (in gergo DAE o AED, defibrillatore automatico esterno), che l’Associazione ha potuto acquistare grazie al contributo dall’Area della Bassa Bresciana di Cassa Padana. Il nuovo DAE, completa la dotazione che l’associazione ha a disposizione per tutti i servizi richiesti che diventano sempre più completi. Il DAE è un’apparecchiatura dotata di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare ed è in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura. Il suo utilizzo può risultare di estrema utilità in caso di un intervento tempestivo sul paziente, dato che il defibrillatore, oltre ad effettuare per mezzo di elettrodi adesivi una scarica elettrica che
va a ristabilire un battito regolare del cuore in caso di un arresto cardio-respiratorio, effettua in maniera automatica l’esame del ritmo cardiaco della vittima cercando la sua pulsazione e in caso di arresto agisce sulla possibile fibrillazione che il cuore dopo un infarto sviluppa per una durata molto breve. Ecco le dimensioni: circa 30 cm per
30 cm per 20 cm in altezza. Al suo interno oltre ai 2 elettrodi troviamo un kit per garantire la pulizia. Fondamentale è infatti che gli elettrodi adesivi aderiscano perfettamente, perché una loro adesione parziale o non corretta provocherebbe una rilevazione sbagliata o in molti casi del tutto assente da parte del defibrillatore. Questo comporterebbe una perdita consistente di tempo prezioso per il loro riposizionamento. È sempre complesso per noi formatori spiegare ai futuri soccorritori l’uso di questo strumento, diventato negli ultimi anni di vitale importanza, visto che il DAE viene usato sempre in frangenti molto particolari pieni di difficoltà e di aspettative. Tuttavia ogni cittadino, senza competenze di tipo sanitario, previa adeguata formazione, può defibrillare un paziente in arresto cardiaco. Sono pertanto nate nei paesi occidentali molte esperienze in cui la dislocazione di defibrillatori semiautomatici e l’abilitazione di migliaia di volontari hanno aumentato notevolmente la sopravvivenza all’arresto cardiaco. Ogni anno in Italia le vittime della morte cardiaca improvvisa sono 57.000, una ogni nove minuti, e costituiscono il 10% della totalità dei decessi. Si capisce solo da questo unico dato l’importanza che, col passare del tempo e con l’introduzione della defibrillazione precoce, abbia assunto il defibrillatore sia nelle associazioni di volontari ma anche nella stessa popolazione. Eccoci allora a ringraziare Cassa Padana, come sempre sensibile e attenta ai bisogni del territorio dove opera. Un grazie di “cuore” da tutti i Volontari della Croce Bianca. ¬
La nuova veste di E-CremonaWeb.it Da maggio E-Cremonaweb.it ha una nuova veste grafica. Per stare al passo con le continue innovazioni che internet propone abbiamo deciso di dare una nuova, accattivante e più funzionale veste grafica al portale, un sito multimediale dove immagini e video avranno uno spazio sempre maggiore e di rilievo. Lo stile è pulito e lineare, l’home page è di forte impatto grazie all’uso delle foto-video notizie. Ma le novità non riguardano solo l’immagine del portale ma anche il suo sistema di amministrazione: i colleghi della Lob Software hanno creato un sistema multi-portale grazie al quale potranno essere inseriti gli articoli e decidere con un semplice “fleg” in quale sito di Cassa Padana andarlo a pubblicare, Popolis o E-CremonaWeb.it, e in un futuro anche sul sito di Cassa Padana o Padana On Line.
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pr o g e tti 2 Gianni Moreschi, papà di una bambina autistica, e Cesare Damiola, sindaco di Cividate Camuno
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Bambini della Luna
da sinistra:
In Valcamonica un centro per l’autismo di sandra bassi
sandra.bassi@cassapadana.it
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a un’analisi condotta dalla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ASL di Vallecamonica Sebino si è rilevato che nel territorio della Valle Camonica vivono oggi 28 bambini con diagnosi di “disturbo generalizzato dello sviluppo”. In sintesi: autismo. I bambini autistici vengono descritti come “bambini bellissimi ma distanti… chiusi in una torre d’avorio”. Vengono chiamati “bambini della Luna, per la loro distanza dagli altri, o bambini pesci, per il loro silenzio”, affascinanti e inquietanti “per il mistero che li circonda”.
Ma che cos’è l’autismo? L’autismo attualmente viene inserito nell’ambito dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e si manifesta entro il terzo anno di età con gravi deficit nelle aree della comunicazione (compromissioni qualitative e quantitative del linguaggio verbale e non verbale), dell’interazione sociale (compromissioni qualitative e quantitative delle capacità relazionali, con tendenza evidente all’isolamento), e con comportamenti atipici (uso inappropriato e stereotipato di oggetti, iperattività fisica accentuata, ipersensibilità alle variazioni dell’ambiente circostante, talvolta com-
paiono autolesionismo e aggressività). La maggior parte dei bambini con autismo presenta anche difficoltà cognitive. A causa della patologia, le persone autistiche e le loro famiglie incontrano gravi difficoltà e limitazioni nell’adattamento sia in ambito familiare che sociale e scolastico. Per dare risposta a questo importante bisogno, il Consorzio SOL.CO. Camuna – con le sue cooperative sociali “Arcobaleno”, “Azzurra” e “Il Cardo“, che gestiscono da anni i servizi per la disabilità – supportato dal Servizio 14
di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, da giugno 2011 apre “Spazio Autismo”, il primo centro abilitativo e di consulenza per l’Autismo in Valle Camonica. Un nuovo e innovativo servizio che vede coinvolta anche Cassa Padana. Spazio Autismo offre interventi specialistici e di consulenza, lavora a vari livelli d’ intensità assicurando a ogni bambino un percorso individualizzato al fine di garantire una soddisfacente qualità di vita all’interno del suo contesto sociale e familiare. Uno spazio, non solo fisico, che accoglie il bambino e la sua famiglia e che si apre al territorio. Uno spazio dove l’elaborazione del progetto educativo nasce da una reale messa in rete di tutte le risorse formali e informali presenti nel territorio. Le tre cooperative collaboreranno con l’obiettivo di creare intorno al bambino e alla sua famiglia una rete di sostegno professionale e garantire interventi educativi specifici al fine di migliorare la qualità di vita dei bambini. Il Centro sarà inoltre luo-
go di incontro e formazione. La sede dello “Spazio Autismo” è un ampio appartamento di 200 metri quadri che si trova in via Cortiglione a Cividate Camuno e che è stato messo a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione Comunale. Il servizio è stato inaugurato lo scorso 28 maggio. L’intervento di Cassa Padana si realizza principalmente in questi ambiti: • aiuto nella comunicazione; sostegno all’attività di formazione, attraverso Come aderire alla la realizzazione di supcampagna di raccolta porti audiovisivi; collefondi gamento con un anaCassa Padana ha deciso logo centro realizzato a di sostenere questo Brescia dal Fobap; coimportante progetto ordinamento con l’atterritoriale di crescita della tività svolta dal centro coesione sociale, vista servizi volontariato; anche la partecipazione • predisposizione di delle tre cooperative che una raccolta fondi. si sono unite tra loro, Insomma, sono nudestinando la somma di merose le realtà che si € 10.000,00 e varie iniziative, tra le quali uniscono e lavorano l’apertura di una raccolta per soddisfare un bifondi sul conto 302158/1 sogno della comunità. di Solco Camunia presso Ecco la sintesi migliola filiale di Montecchio di re di questo progetto in Darfo Boario Terme IBAN cui la Cassa Padana ha IT35 H083 4054 4400 deciso di partecipare at0000 0302 158. tivamente. È anche una Si tratta di un’iniziativa metodologia di operaimportante per la Valle re che sarà sempre di Camonica a cui tutti più necessaria in futuro possono contribuire, con una donazione (fiscalmente per risolvere problemi e deducibile) secondo le creare opportunità vere disponibilità di ognuno nei territori. ¬ con un semplice bonifico o direttamente presso tutte le filiali della Cassa.
I partner dell’iniziativa Le tre cooperative sociali coinvolte in questo importante progetto per la Valle Camonica fanno parte del Consorzio Solco Camunia. Il nome Sol.Co. nasce dalla congiunzione di due parole: Solidarietà e Cooperazione. Il Sol.Co. Camunia è una società cooperativa consortile costituita fra le Cooperative sociali della Valle Camonica e dell’Alto Sebino bresciano e bergamasco. Nato nel 1993 grazie ad un’azione di promozione, coordinamento ed integrazione delle cooperative esistenti in Valle, in pochi anni il Consorzio ha saputo sviluppare l’impresa sociale come risposta organizzata e professionale della comunità locale ai bisogni dei cittadini più deboli. In un sistema di Welfare innovativo che tende ad organizzare e valorizzare le risorse del territorio e della comunità verso finalità di promozione umana ed integrazione sociale il Sol.Co. Camunia diventa l’interlocutore privilegiato delle pubbliche amministrazioni verso la realizzazione di un Welfare municipale. Il consorzio si pone infatti come punto di integrazione e coordinamento fra le cooperative sociali di tipo A e di tipo B; le politiche socio-assistenziali e le politiche del lavoro; il volontariato locale e l’impresa sociale. La Cooperativa Azzurra è stata fondata nel 1983 dalla collaborazione tra un gruppo di persone impegnate nel sociale ed alcuni genitori dell’ANFASS. Il gruppo di soci fondatori interessò il Comune di Darfo al problema dell’handicap ed ottenne un paio di grandi stanze nell’edificio di un ex-convento di clausura da adibire a Centro socio-educativo per handicappati medio-gravi e gravi, in convenzione con l’ASL di Breno. Nel corso degli anni la cooperativa ha cercato di cogliere i bisogni emergenti, sia dei disabili, sia dei loro genitori e questo ha portato alla nascita di nuovi servizi. Attualmente la Cooperativa gestisce C.D.D.( Centro Diurno per Disabili), un Centro Socio Educativo Servizio di assistenza scolastica specialistica, servizio di assistenza domiciliare ed educativa, servizio di accompagnamento
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dei disabili, un gruppo di automutuo-aiuto per genitori dei disabili attivato dal CTRH. La Cooperativa Sociale Arcobaleno è stata fondata nel 1986 a Breno, da alcuni soci dell’A.N.F.F.A.S. di Vallecamonica e da altri volontari impegnati nella solidarietà sociale. Lo scopo della Cooperativa è stato quello di creare Servizi di supporto a persone in difficoltà fossero esse disabili, minori o anziani. Inizialmente il personale impiegato in questi servizi proveniva dal volontariato, col trascorrere degli anni e con l’intensificarsi delle richieste di intervento sempre più specialistico, si è determinata l’esigenza di inserire all’interno dei servizi personale sempre più qualificato professionalmente. Nel settembre 1986 da un gruppo di persone attente ai problemi sociali del proprio territorio che ha iniziato una serie di incontri per valutare la possibilità di aiutare gli altri e rispondere ai bisogni presenti sul territorio ed in particolare alle problematiche legate al mondo delle persone disabili. Dopo due anni di lavoro e confronto, il 1° settembre 1988 si è costituita in Edolo (Bs) la cooperativa sociale “Il Cardo” con 12 soci fondatori ed è nato il Centro Socio Educativo, primo servizio per disabili in alta Vallecamonica. Nel 1995 è stata acquistata la pensione Villa Mara, attuale sede della cooperativa e dei servizi socio sanitari (CDD e CSS), e sono iniziati i lavori di ristrutturazione terminati in via definitiva nel 2001. A oggi i servizi nell’area della disabilità sono: Centro Diurno per persone con disabilità (CDD); Comunità Alloggio Socio Sanitaria (CSS); Centro Socio Educativo (CSE); Servizio Formazione all’Autonomia (SFA); Appartamenti protetti; Voucher educativi per disabili; Animazione disabili ai grest estivi; Servizio di Assistenza Specialistica nelle scuole. Parallelamente Il Cardo si occupa con altrettanto impegno anche di problematiche relative al tema dell’Educazione con interventi di prevenzione, formazione insegnanti e consulenza presso le scuole, organizzazione di eventi, laboratori, spazi di aggregazione e assistenza domiciliare educativa.
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Biologico e solidale
di Daniela Iazzi
daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it
Le parole chiave della IX edizione della Fiera di San Benedetto: 9 e 10 luglio
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er gustare sapori naturali e conoscere i vantaggi del biologico per la salute e per l’ambiente, l’appuntamento è a Leno, nella bassa bresciana, il 9 e 10 luglio prossimo con la IX edizione della Mostra Mercato del Biologico e del Commercio Equo-Solidale. Un appuntamento che punta a dar spazio al naturale e a valorizzare il mondo del bio che in Italia annovera quasi 50mila produttori per oltre un milione di ettari dedicati, facendo conoscere al pubblico tutta la bontà e la genuinità dei prodotti garantiti e certificati. L’evento, che si svolge all’interno del secolare parco di Villa Badia, è promosso dalla Fondazione Dominato Leonense e da Cassa Padana BCC, con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Leno. Oltre agli stand dei produttori biologici e del commercio equo-solida-
Fiera di San Benedetto 9-10 luglio 2011, 17.30-24.00 Ingresso Libero Tel. 030-9038463/030-9040210 info@fondazionedominatoleonense.it www.fondazionedominatoleonense.it www.fieradisanbenedetto.it
le, saranno presenti banchi dell’artigianato artistico locale e delle associazioni di volontariato. Eventi musicali e di intrattenimento, che avranno inizio giovedì 7 luglio con il tradizione concerto del Corpo Musicale lenese “Vincenzo Capirola”, faranno da cornice alla mostra mercato. In particolare, la serata del sabato sarà animata da un spettacolo/sfilata multiculturale, per parlare di integrazione e superamento delle discriminazioni partendo dalla conoscenza della cultura di chi ci vive accanto. Non mancheranno le attrazioni per i più piccoli: le fattorie didattiche faranno conoscere gli animali delle cascine di una volta, ponendo l’attenzione sulla qualità della vita dei nostri piccoli amici. Verranno inoltre proposte attività giocose per grandi e piccini che porranno al centro dell’attenzione il
rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Durante tutta la manifestazione sarà attivo un servizio di ristorazione con la possibilità di assaggiare prelibati piatti cucinati con alimenti biologici, mentre sabato sera sarà possibile prenotare lo spiedo, piatto tipico bresciano, preparato con carne biologica dall’Associazione Famiglie e Solidarietà Onlus. La Fiera di San Benedetto fa parte del circuito “Meglio Bio. Appuntamenti d’arte, cultura e sapori secondo natura”, che ha l’obiettivo di far conoscere il biologico su tutto il territorio bresciano. Gli altri appuntamenti da non perdere sono:“Bio Festa in Valtenesi” dall’5 all’8 agosto a Polpenazze; “Bio Domenica” il 2 ottobre a Brescia. Inoltre l’appuntamento è anche settimanale presso Cascina Maggia di Brescia con “Meglio Bio” (ogni sabato mattina). ¬
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso: aperta la domenica pomeriggio La chiesetta dei Ss. Nazzaro e Celso si trova nella campagna lenese, in località Pluda. Complici la vicinanza al paese e la tranquillità delle strade, da sempre questa zona è meta di scampagnate in bicicletta. Il comitato della zona dei Santi Nazzaro e Celso terrà aperta la chiesetta ogni domenica pomeriggio, da giugno a settembre, per offrire ai passanti un momento piacevole da trascorre all’ombra di queste antiche mura. All’interno dell’edificio saranno allestite, a rotazione, mostre fotografiche. Per informazioni: Tel. 030-9038463
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Solstizio d’estate: spettacoli, musica, cibo e allegria Appuntamento a Leno il 30 giugno di Paola Zani
paola.zani@cassapadana.it Una festa di solidarietà, un momento di condivisione, un esempio di coesione e di inclusione sociale, una sera in cui le associazioni che già sono attive nel volontariato abbandonano la loro “divisa” per vestirne una unica, quella del progetto “L’Ospedale in Piazza”. Tutti collaborano per un unico obiettivo: promuovere il progetto ambizioso che da un anno e mezzo è attivo per aprire l’ospedale alla gente, come struttura ma soprattutto come approccio mentale, culturale e di prevenzione. Per questa ragione è stato deciso di condividere con tutti un momento di festa, che oltre a permettere la raccolta di fondi per sostenere i prossimi incontri diventi anche un momento per ringraziare tutte le persone impegnate nel progetto. Grazie alla collaborazione della Lilt delegazione di Brescia e sezione di Leno, che hanno messo a disposizione l’uso delle cucine e i cuochi, giovedì 30 giugno dalle ore 19 appuntamento all’Ippodromo a Leno per mangiare qualcosa in compagnia, il tutto allietato da musica dal vivo. L’intero ricavato della serata sarà devoluto al progetto “L’Ospedale in Piazza”.
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Professione Spettacolo:
“Il teatro di Desiderio”
di Daniela Iazzi
daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it
Nasce a Leno una scuola biennale delle arti dello spettacolo
da sapere Per chi: possono iscriversi studenti e lavoratori maggiorenni che hanno il desiderio di formarsi nel mondo del teatro non solo come attori ma anche nelle altre figure teatrali (costumista, scenografo, tecnico delle luci e del suono…). Non sono richieste precedenti esperienze in campo teatrale. Sede dei corsi: Leno (Brescia), Villa Badia e IIS “V. Capirola”. Durata: due anni per un totale di 600 ore di lezioni.
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decenni lavorare nel mondo dello spettacolo è diventato il desiderio di molti. Non basta però il talento. E’ necessaria anche una preparazione adeguata che solo una scuola può garantire. La scuola biennale “Il Teatro di Desiderio”, promossa dall’Associazione Teatrale Culturale Caramella, Fondazione Dominato Leonense e da IIS “V. Capirola”, nasce dalla constatazione che nella provincia di Brescia non sono presenti corsi di teatro con obiettivi professionalizzanti volti a proporre una formazione spendibile nel campo dello spettacolo. La scuola, attraverso una qualità di insegnamento di livello alto – garantita da docenti esperti e professionisti dello spettacolo – intende formare le figure che ruotano intorno agli spettacoli dal vivo; non solo attori, ma anche costumisti, scenografi, tecnici delle luci e del suono. Al termine dei due anni di corso, agli allievi saranno proposti tirocini lavorativi presso compagnie professionali o semiprofessionali, al fine di proporre un percorso di inserimento nel campo teatrale che potrà essere amatoriale, semiprofessionale o lavorativo a tempo pieno. ¬ egli ultimi
Il programma della scuola I ANNO Corso base pomeridiano/serale incentrato sulla figura dell’attore e delle tecniche sceniche - Tecniche espressive dell’attore - Regia e messa in scena - Sceneggiatura - Scenografia e oggetti di scena - Sartoria, maschere e trucco - Musiche di scena - Illuminotecnica - Meccanica teatrale
Orari: le lezioni si tengono da ottobre a maggio. Due giorni alla settimana per un totale di 6 ore da tenersi il tardo pomeriggio o in serata. Stage di approfondimento: un giorno alla settimana nel pomeriggio di sabato per una durata di 4 ore (in alternativa stage di due giorni, sabato e domenica, ogni due settimane). Totale: 10 ore settimanali (circa 45 mensili) per un totale di 270 ore di lezione al primo anno, e 230 il secondo. Assistenza nella preparazione di uno spettacolo professionale. Retta di frequenza: 1.200 Euro per anno accademico. Numero programmato: la scuola prevede da un minimo di 15 ad un massimo di 20 iscritti. Modalità di iscrizione: dal 1 giugno al 30 settembre presso Fondazione Dominato Leonense, Villa Badia, Via Marconi 28 Leno (Bs). Tel./Fax. 030-9038463. info@fondazionedominatoleonense.it www.fondazionedominatoleonense.it Info Tel. 030 9038463 339 7299337 www.fondazionedominatoleonense.it www.teatrocaramella.it
II ANNO Percorsi differenziati di approfondimento a scelta del corsista - Tecnica dell’attore - La messa in scena (Regia, sceneggiatura e musica di scena) - L’arte del teatro (Scenografia, Sartoria, maschere e trucco) - La macchina teatrale (Illuminotecnica e meccanica teatrale). Offerta formativa: - Docenti professionisti e qualificati nel campo dello spettacolo - Aiuto e sostegno per la realizzazione degli spettacoli di fine anno - Stage di approfondimento con autorevoli professionisti - Assistenza nella realizzazione di uno spettacolo teatrale in forma professionale - Partecipazione gratuita a selezionati eventi teatrali - Conseguimento di un diploma - Organizzazione del tirocinio post diploma
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Padernello di nuovo a tavola Cena itinerante nel borgo
di Giulio Napolitano
giulio.napolitano@cassapadana.it
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opo le due passate edizioni, a giugno e a settembre 2010, riecco la bella e particolare iniziativa “Padernello a Tavola”. L’appuntamento è per domenica 26 giugno dalle ore 19 in uno dei borghi più suggestivi e intatti della bassa bresciana. Amanti della buona cucina e del sano vivere s’incontreranno nelle strade di Padernello per partecipare a questo particolare appuntamento. Una cena “itinerante” che vedrà la partecipazione massima di 500 persone, numero che gli organizzatori – Fondazione Castello di Padernello, i tre rinomati ristoranti Cascina
gelato, novità unica, al “Pirlo” proposto insieme alle rinomate polpettine dell’Agrigelateria il Bianchino. Dopo, come nelle passate edizioni, si passerà a gustare gli antipasti alla Cascina La Bianca, si passeggerà attraverso il borgo fino alla Locanda del Vegnot dove si potranno assaggiare i primi piatti, i famosi bigoli al Salmì d’anatra e tortelloni di farro di San Paolo con ripieno di quartirolo ed asparagi. Un’altra passeggiata porterà all’Aquila Rossa dove ad attendere gli ospiti ci saranno i secondi piatti, la classica e ottima porchetta dell’Aquila e il vitello in crosta di pancetta. Il tutto abbinato a ottimi vini, in questa edizione del limitrofo territorio piacentino e proposti dalla Cantina Valtido-
La Bianca, Locanda del Vegnot, l’Aquila Rossa, l’agrigelateria il Bianchino e Cassa Padana – visto il successo della formula nelle passate edizioni, sono certi di poter raggiungere senza grosse difficoltà. La formula rimane la stessa: ogni location del borgo prevede una portata. Si parte da un particolarissimo aperitivo di benvenuto con
Mantua Wine, vini doc fra Verona, Reggio, Mantova e bassa bresciana Siamo alla XII edizione e come ogni anno sono quattro le location che ospitano Mantua Wine, l’evento dedicato ai vini mantovani. Quest’anno grazie alla collaborazione di Cassa Padana, tre delle quattro tappe saranno spazi della banca: le due particolari e belle filiali di Verona e Reggio Emilia e il Castello di Padernello che possiamo a tutti gli effetti considerare un nostro importante spazio. Da maggio a ottobre Piazza Erbe di Mantova, l’ex Chiesa di San Silvestro a Verona, Palazzo Caffari a Reggio Emilia e il quattrocentesco Castello di Padernello a Borgo S. Giacomo, nella bassa bresciana, si vestiranno a festa per fare da cornice all’evento. Gli ospiti di queste serate, intenditori certamente, ma anche i semplici estimatori, che potranno intraprendere così un viaggio sensoriale a 360 gradi, composto da musiche, colori, storia e sapori degustando vini mantovani DOC e IGT selezionati. L’evento è promosso dalla Provincia e dal Comune di Mantova in collaborazione con Consorzio Provinciale Tutela Vini Mantovani, Consorzio Vini Colli Mantovani, Consorzio Volontario Lambrusco Mantovano, Fondazione Castello di Padernello, Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana Bcc.
ne. L’abbuffata gastronomica sarà allietata da artisti di strada, grazie alla collaborazione nata per questa edizione con Festival Internazionale “La Strada” che si svolge nel week del 10-12 giugno a Brescia. Naturalmente la conclusione della cena itinerante sarà al castello di Padernello dove, vista la stagione, si avrà la possibilità di mangiare il melone mantovano della Dolce Melonia, il famoso caffè speziato del Castello e un particolare liquore al melone sempre firmato da Dolce Melonia. Come degno finale di una splendida serata, appuntamento con gli artisti di strada nella corte del Castello. ¬ Info e prenotazioni Castello di Padernello tel. 0309040334 info@castellodipadernello.it http://www.castellodipadernello.it/
Mantua Wine Verona Ex Chiesa di S. Silvestro (Piazza Arditi 4) 10 giugno 2011 alle ore 18.30 Reggio Emilia Palazzo Caffari (Via Emilia S. Stefano 25-27) 1 luglio 2011 alle ore 18.30 Padernello di Borgo S. Giacomo, Brescia Castello di Padernello 9 ottobre 2011 alle ore 14.00 Per Informazioni: Provincia di Mantova www.provincia.mantova.it morelli@provincia.mantova.it
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Estate in città
Sale Marasino (Brescia)
di Barbara Ponzoni
barbara.ponzoni@cassapadana.it
Estate tempo di vacanze, divertimento e leggerezza. Anche in città. Ecco le proposte che abbiamo selezionato per voi.
Parma
Festival del pros ciutto di Parma, dall’8 al 18 settembre. Eventi, mercati, musica ma sopr attutto l’apertura straordinaria de i salumifici con visite guidate alla prod uzione – www. festivaldelprosc iuttodiparma.co m.
San Secondo Parme
Erbanno di Darfo Boario Terme (Brescia) Sagra dei Casoncelli, tre giorni di festa dedicati ad uno dei piatti camuni per eccellenza, i casoncelli. Stand gastronomici con piatti locali, musica e animazione - Pro Loco Darfo Boario Terme tel. 0364.536174.
Melonaria 20 11: manifestazioni sul melone mantovano da l 2 giugno al 17 luglio, con numerose feste organizz ate dal Consorzio de l Melone Mantovano pe r valorizzare un prodotto tip ico: a Viadana il 18 e 19 giugno, a Castellucchi o il 25 e 26 giugno, a Goi to il 26 giugno e a Gazzoldo degli Ippoliti il 3 luglio (tel. 03 76 401814)
“Sale in Zucca”.... La sfida nazionale. A settembre una settimana dedicata alla zucca con numerosi appuntamenti: musica, animazione, stand gastronomici e soprattutto la sfida nazionale che decreta ogni anno la zucca più grande. Nell’ambito della rassegna, i ristoratori locali propongono menù con piatti a base di zucca - Pro Loco Centro Lago tel. 030.986533.
nse (pr) Fiera della Forta nina e della Spall a cotta, l’ultimo fine setti mana di agosto . Due giorni di spettacoli, ga stronomia e cultu ra nella splendida cornice medievale della Rocca dei Rossi. (tel. 0521 377311 – 8732 14).
Brescia Meglio Bio, Il mercato del biologico a Brescia presso la Cascina Maggia ( via della Maggia, 3) . Ogni sabato mattina (dalle ore 8.00 alle 12.30). E il 2 ottobre “Biodomenica” www.mondobio.tv
a Cremona evento per i
tr : Una mos à d’Italia dell’Unit i n 150 an i e, a che rid “Cremon iornali g i e i ic n numeri u d’Italia à all’Unit d i c ri ti a s editi in razione” alla Libe à d’Italia dall’Unit ia ). rd a b Lom 61-1948 zione (18 ra e ib L a . all www 1 luglio – Fino al 3 t. .i a n o rem edì turismo.c on i Giov c to n e m ta n u p Ap ni, animazio i, d’estate: mercatin , ti n li, eve i. spettaco rem e tanti p 0. concerti alle 24,0 o n fi i rt e p a i o z n o g g iu Ne ì di g o gioved . w Dall’ultim ww e luglio – fino a fin t. .i a n o m re comune.c
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l 16 Dall’11 a on Lì Tùr”, c e “Festa d e, n io z ristora musica, itori, s o p s e i ed bancarell di ra esca, ga , gara di p dell’anno o n Torrigia a c briscola, es canoro, p concorso ratorio, o l’ o s s pre w. benefica bini – ww er i bam p e . tr it s i. io g enard rredepic prolocoto
a irico Veronione del Festival L17 giugno iz dal 89° ed erona: nove na di V e r ’A a ll r e a d u nta i mbre q uno de e tt in e s al 3 e lirica d n a r g i. di estiv serate iù sugg enici p c s o lc a p
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milia Sabato 2 luglio la Notte Bianca c on banch etti per le vie del c entro, ne gozi ape e musica rti in ogni a ngolo. A giugno e luglio i m ercoledì saranno “tricolore ”: fino all 23 shop e ping, ban carelle e giochi pe r grandi e piccini sul tema della cos tituzione e dell’Un ità d’Itali a. Da non perd ere la Sa gra della Giareda 3 e 4 sett embre, cucina ti pica e m usica da “Festival bar” con la verve dei raga zzi di Ra dio Brun (www.mu o nicipio.re .it).
a n e ontro tr Tradizio o. Si narra ch ano inc gno tr li s g o lu ll 1 e all’1 fu qu one Ma gli d.C., vi apa Le lata de nel 452 egli Unni, e P ò la ca r iu g d n a e o r ic c r Attila, Roma s vocazione sto nto da rie o li g lu che, giu 1 uti, ) unedì 1 onze.it Unni. L erona , si ritrovano sedsali per ww.sali V w ( o to n ci men Min Mincio dell’eve o sul di Borghetto sul i, quasi 4000 com denominati leggi o te a tr V me onte men te Visc ca 600 poetica m Sul Pon tavolate di cir di Valeggio”, ggio.co le a ue - www.v rtellini o o T n “ lungo d g i s iu i famo dì 21 g gustare more”, marte ’A d “Nodo
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Feste singolari per animali eccezionali
di Benedetta Cherubini
benedetta.cherubini@cassapadana.it
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’inaugurazione dell’allestimento “In mostra… il primo della classe”, lo scorso 14 maggio ha segnato l’avvio delle attività per il 2011 del Centro Natura Amica Onlus di Gussola, dove per sei giorni a settimana vengono accolte le strutture socio-assistenziali che hanno scelto di dedicarsi ad attività di mediazione con l’asino. Ma anche le scuole materne e primarie del comprensorio del Casalasco che hanno la possibilità di venire a contatto con la splendida area golenale di Località Valloni. Proprio per dare la possibilità a tutti di vivere questo magnifico contesto in compagnia di questi poliedrici animali e proprio per accogliere le diverse richieste che sono state sollecitate dalle famiglie e dai soci, i volontari dell’Associazione hanno pro-
grammato un calendario di iniziative estive. Si parte domenica 19 giugno con il Baby asino day, un appuntamento dedicato ai bambini fino a 10 anni: in Località Valloni, nel pomeriggio dalle 15 alle 19. Il programma prevede alle ore 15 l’accoglienza dei bambini e la conoscenza degli asinelli, per prepararli poi ad una interessante passeggiata nel bosco. Al rientro, previsto per le ore 16.30, li attenderà una merenda con pane e nutella, a cui seguiranno laboratori (colora la tua tovaglietta per la colazione, personalizza la tua maglietta,…) e giochi a squadre con gli amici asini (rubacapezza, tiroallalonghina, percorso a ostacoli, …). Alle 18, tutti i bambini aiuteranno i volontari per la pulizia e la cura degli asinelli, e li riporteran-
no nella stalla per la notte. Non poteva mancare un momento dedicato ai giovani ed alle famiglie, in programma per lunedì 15 agosto per vivere in modo simpatico e singolare il Ferragosto con un’Happy hour dagli asini. È la seconda edizione per una serata che nel 2010 ha riscosso un incredibile successo e dove i ragazzi possono condividere con gli amici una serata estiva nel rilassante contesto naturale del parco golenale della bassa cremonese (senza zanzare!!!), in compagnia degli amici della fattoria didattica del Centro. E i protagonisti saranno naturalmente loro, gli asini, dai cui nomi e caratteri nasceranno i dieci apertivi che accoglieranno le persone alle ore 18.30, per proseguire con torta fritta, salumi ed un buon goccio di vino! Per 20
poi rimanere in buona compagnia in campagna a guardar le stelle… Domenica 11 settembre si terrà quella che possiamo chiamare la giornata di festa solenne dell’associazione e si darà vita all’Asino day 2011. Si tratta dell’incontro sociale aperto a tutta la cittadinanza per celebrare la terza stagione di attività dell’associazione Centro Natura Amica Onlus, e festeggiare gli splendidi amici asini che quotidianamente lavorano con persone caratterizzate da fragilità per aiutarle tramite l’attività assistita a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità. L’Asino day aprirà alle 10.30 con una Staffetta dell’Amicizia, un percorso preparato dagli utenti e dagli operatori delle cooperative sociali e delle fondazioni RSA/RSD locali, per proporre un momento simpatico nel verde della golena e dare la possibilità a tutti di interagire con gli asini. Alle 12.30 si aprirà il Pranzo dell’Asinaro, un sorprendente viaggio alla scoperta di uno spiedo di carne accompagnato da piatti tradizionali casalaschi. La festa proseguirà per tutta la giornata con diverse proposte musicali, ricreative e di intrattenimento per le famiglie, e momenti di gioco per i bambini. Tutti gli eventi sono da intendersi a numero chiuso, con iscrizione obbligatoria al fine di garantirne una migliore gestione e riuscita. Tutto il ricavato delle iniziative sarà devoluto per sostenere la cura degli asinelli e migliorare i servizi offerti gratuitamente a fondazioni e cooperative sociali del territorio. ¬ Per saperne di più Associazione Centro Natura Amica Onlus Sede legale – Via XX Settembre n. 50 Sede operativa – Località Valloni Gussola (Cremona) Tel. 030.9040324 – 331.3615741 – 339.5470562 info@centronaturaamica.it www.centronaturaamica.it
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Il futuro di Santa Maria degli Angeli di SILVANO treccani
silvano.treccani@cassapadana.it
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(Brescia) L’Associazione Amici della Chiesa di S. Maria degli Angeli nasce nell’anno 2000 per volontà della signora Teresa Barchi Boscaglia (19372005), poetessa e artista originaria di Pralboino. Con l’adesione di alcuni volontari e simpatizzanti anche dei paesi limitrofi si è deciso di intraprendere l’arduo compito di strappare al degrado e allo sfacelo un bene storico e artistico molto importante per il territorio. L’edificio, fino a quegli anni, aveva subìto diversi danni dovuti alle intemperie e all’incuria causandone un deperimento a livello di tetto e intonaci. Il campanile era diventato inagibile a causa di un buco nel pinnacolo e del crollo di quasi tutti i piani in legno che costituivano l’accesso alle scale interne, diventando rifugio di piccioni e di topi che hanno per anni peggiorato la situazione. Il tetto, già precario, fragile e non isolato ha lasciato per anni che l’acqua penetrasse nel sottotetto causandone un grave danno anche alle strutture interne. A questa situazione si aggiungeva l’estrema precarietà dei serramenti che, nell’estate del 2000, per un temporale cedettero in parte causando l’ennesimo allagamento dell’interno della chiesa. Con una simile situazione, senza un aiuto e dei finanziamenti sarebbe stato impossibile procedere con i lavori necessari. L’edificio è di proralboino
Successivamente, con il rinnovato consiglio direttivo, la nuova presidente è Mariateresa Vivaldini, persona sensibile al territorio e alla sua gestione, che ha potuto portare la voce dell’Associazione a Enti e sponsor in grado di sostenere in parte il grande impegno che ci si è prefissati. Dalla Provincia di Brescia arrivarono fondi in grado di coprire una parte della spesa di restauro dell’antico campanile, avvenuta nel 2008, la cifra rimanente è stata integrata con le offerte di soci e benefattori. I lavori del tetto, facciata e campanile sono terminati. Partirà a breve l’intervento riguardante la messa a norma dell’impianto elettrico, lavoro importantissimo per la sicurezza del sacro edificio. Rimangono la sistemazione del riscaldamento e ultimo, e più costoso, il recupero degli affreschi (pochi ma ci sono) e ridipingere internamente tutta la chiesa. La chiesa è agibile e vengono celebrate diverse funzioni. Gli appuntamenti fissi sono il 26 dicembre e il lunedì dell’Angelo, quindi il giorno dopo Natale e dopo Pasqua, con la
prietà dello Stato e gestito dall’ Agenzia del Demanio che non si è mai occupata di conservare il bene in maniera decorosa a causa di mancanza di fondi quindi nel 2003, con grande sforzo economico e di volontariato, si è potuto procedere al rifacimento dei serramenti e della bella facciata.
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S. Messa alle ore 16, poi il 2 agosto festa di S. Maria degli Angeli, messa al mattino e rosario la sera. In autunno ha luogo un concerto di musica barocca, appuntamento che da oltre vent’anni porta nella chiesa artisti e musicisti da tutto il mondo e un pubblico folto, sempre entusiasta e generoso. Non sono previste visite guidate ma si può visitare la chiesa scrivendo alla mail michelebarchi@inwind.it; Michele Barchi, clavicembalista di fama mondiale, nonché vice presidente dell’associazione sarà lieto di accompagnare i visitatori. Per sostenere l’Associazione Amici di S. Maria degli Angeli è possibile tesserarsi annualmente, scrivendo sempre a Michele Barchi. Un’occasione per contribuire al suo progetto di recupero. ¬
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Un calcio
mal piazzato… di paola zani
paola.zani@cassapadana.it
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quest’anno si è svolto il Torneo Nazionale di Calcetto del Credito Cooperativo (siamo alla 9a edizione) e anche quest’anno Cassa Padana ha partecipato con la squadra femminile. Mercoledì 1 giugno siamo partite in direzione Puglia e precisamente San Giovanni Rotondo ospiti dell’omonima BCC organizzatrice e ospitante della manifestazione. I più goliardici, appena saputa la location del torneo, ci hanno salutato con “in bocca al lupo e… speriamo che Padre Pio vi faccia la grazia…”. Chiaramente non abbiamo colto questa sottile ironia e siamo partite cariche, fiduciose e convinte più che mai. Quest’anno ci siamo presentate con una squadra multi-etnica… alla faccia di chi dice che solo l’Italia vanta talenti calcistici. Le nostre nuove compagne sono veramente brave e noi – vecchie guardie – ci riempiamo ancor più di grinta per raggiungere il tanto ambito podio. Tra le new entry c’è Jatinder, di origini indiane, chi non ha ancora visto il film “Sognando Beckham” di Gurinder Chadha dovrebbe guardarlo e poi potrà capire a cosa sto alludendo circa le sue doti calcistiche. Poi ci sono Ingrida e Vanka, di origine albanese. La prima gioca in qualsiasi ruolo e la palla sembra non staccarsi mai dai suoi piedi. La seconda ha deciso di cimentarsi in porta con tutta la grinta di una ragazza che si mette in gioco un mese prima del torneo non avendo mai toccato un pallonche
ne da calcio e sostituendo il nostro portiere che ha dovuto abbandonarci per cause di forza maggiore. La prima notizia arriva un paio di settimane prima della nostra partenza: anche quest’anno siamo capitate nel girone da 5 squadre. Ciò significa che ci aspetta una partita in più, 4 anziché 3, rispetto al girone da 4. E per di più con avversarie di tutto rispetto: la vecchia Federcasse che ora si è “camuffata” sotto mentite spoglie e si fa chiamare Federlus – ma noi conosciamo ormai bene chi ci aspetta –, poi c’è Romagna Est che l’anno scorso abbiamo battuto nel girone eliminatorio e che alla fine è arrivata terza al torneo mentre noi un po’ dopo, l’UPF – Unità Produttive Federate (già il nome incute un certo “timore”) che l’anno scorso ci ha eliminato agli ottavi e con cui abbiamo un conto in sospeso. Infine la BCC di Santeramo in Colle che non conosciamo. Il nostro gadget – che contraddistingue anche il nostro modo di vivere l’avventura – è il bilancio di coerenza con l’articolo 2, uno strumento che le altre BCC possono portare a casa e dalla lettura possono nascere spunti per un confronto con
altre consorelle e chissà, magari il nostro modello di fare banca “dei territori” può essere da stimolo! Sicuramente la cosa che ci piace molto, oltre alle partite e al sano agonismo regolarizzato sempre dal fair play, sono state le iniziative proposte durante i giorni di permanenza. Sto parlando dei “Mercatini del Gusto” legati ai produttori locali, delle iniziative canore di artisti del territorio e di gruppi folkloristici locali. Insomma un’accoglienza basata sulla propria identità e sulla valorizzazione del proprio territorio… L’apertura ufficiale del torneo si è svolta giovedì mattina con la Santa Messa alla Chiesa di San Pio da Pietralcina. Poi è seguito il saluto delle autorità locali e il concerto di benvenuto a cura della banda musicale Euphonia. Alla fine della mattinata siamo corse tutte a prepararci al calcio di inizio fischiato in ritardo per un nubifragio che ci ha costretto a giocare nell’acqua! L’avventura pugliese si è bruscamente interrotta agli ottavi – purtroppo abbiamo perso ai rigori – facendoci arenare al decimo posto della classifica. E ora??? Vi aspettiamo a 22
farci il tifo al torneo notturno di calcetto femminile a Gambara dal 14 giugno ogni martedì e giovedì sera. ¬
Popolis, periodico bimestrale di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000
Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it
Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@cassapadana.it
Armando Rossi, immagini armando.rossi@popolis.it
Debora Zanini, immagini debora.zanini@popolis.it
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Comitato di redazione Franco Aliprandi, Elisabetta Berto, Stefano Boffini, Benedetta Cherubini, Riccardo Corino, Valerio Gardoni, Daniela Iazzi, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Barbara Ponzoni, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada, Paola Zani, Debora Zanini Hanno collaborato a questo numero: Monica Alghisi, Sandra Bassi, Elisabetta Berto, Valentina Bragazzi (coordinamento), Stefano Boffini, Marco Bortoli, Benedetta Cherubini, Andrea Daffi, Daniela Iazzi, Rinaldo Luppi, Giulio Napolitano, Mario Nodari, Barbara Ponzoni, Silvano Treccani, Paola Zani Fotografie: Monica Alghisi, Lorenzo Carasi, Benedetta Cherubini, Mariagrazia Zucchi, Mariateresa Vivaldini, Valerio Gardoni, Manuel Pini In copertina: In Ecuador (di Valerio Gardoni) Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs)
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