CittadinoNews n.2

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Cittadi o

IN EVIDENZA

Anno 1 n. 2 - Distribuzione Gratuita

ASTRONOMIA

SALUTE

ARTE&CULTURA

2 e 3 giugno

SPORT

ENOGASTRONOMIA

CINEMA

POLITICA

RELAX

La Festa più

Arte&Cultura Body Worlds

attesa

di Danilo D’Acunto

PAG. 15

dell’anno

IN EVIDENZA

La Dei

TERZA

EDIZIONE PAG. 3

Sociale Sala Prove “O’ Bunker” PAG. 19

IN EVIDENZA

Sociale Proposta di idea: ampliamento area gioco

PAG. 20

Relax Giochi e... PAG. 29

Mon tec r vin MAG Roveo GIO lla o IN B RAN ILIC ZA O

Psicologia Il Mondo Dentro da PAG. 9

Ambiente

Come ridurre i Rifiuti PAG. 10

Moda Il Filo di Arianna PAG. 14

Politica Locale

Montecorvino Rovella PAG. 21

Sociale

Scout PAG. 18


Cittadi o anno 1 n. 2 - distribuzione gratuita

pag. 2

sommario EVENTI 3 > Festa dei Bambini ASTRONOMIA

5 > L’Universo/Kleper il gemello della Terra Il Cittadino News - Anno 1 n° 2 - distribuzione gratuita Supplemento a: «OZZZIUM - Pillole di buon umore» Reg. Trib. di Salerno Registro Stampa Periodica al n° 1121/2003 Editore e Stampa: SILVER STAR Direttore Responsabile: DE ROSA GIANCARLO Redazione Grafica: Pasquale Savino - Tony Cicatelli Redazione: Nunzio Di Rienzo, Tony Cicatelli, Pasquale Savino, Giancarlo Ciucis, Giuseppe Maglione, Antonio Zottola, Enrico Farina, Angelo Sica, Vladimiro D’Acunto, Danilo D’Acunto, Grazia Imparato, Arianna Foglia, Luca Orlando C.so Vittorio Emanuele, 384 - Montecorvino Rovella (SA) Contatti: 338 9092107 - cittadinonews@gmail.com Hanno collaborato: Comitato Cittadino di Montecorvino Rovella, Sala Prove “O’ Bunker”, Gruppo Scout di Montecorvino Rovella,

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DIFFERENZIATI DIFFERENZIATI

Ti e n i p u l i t a l a c i t t à , f a i l a r a c c o l t a differenziata. Dopo aver letto questa rivista, se non la conservi, deponila negli appositi contenitori di raccolta della carta presenti nella tua città. “Ama il prossimo come te stesso”.

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SALUTE

6 > Ceck-up cuore 7 > Il mal d’ufficio 8 > Conoscere il proprio corpo PSICOLOGIA

9 > Il Mondo dentro AMBIENTE

10 > Riduzione dei rifiuti 10 > Il Fungo mangia plastica 11 > Micro discariche CINEMA 13 > Film in uscita MODA

14 > Il Filo di Arianna ARTE&CULTURA

15 > Body Worlds in mostra a Napoli 16 > Le interviste impossibili di Vladimiro D’Acunto SOCIALE

18 > Il grande gioco dello Scoutismo 19 > Sala prove Comunale - “O’ Bunker” 20 > Comitato Cittadino POLITICA LOCALE

21 > Animalisti contro il Sindaco 23 > Maggioranza in bilico ENOGASTRONOMIA

25 > Ricette ANNUNCI

26 > Annunci SPORT

27 > Calcio/Pallavolo/Tennis RELAX 29 > Rompicapo, Cruciverba, Barzellette Tieni viva la mente

C.da Aversana, 36 EBOLI (SA) Tel 335 1402660 333 2517785 Le immagini raffiguranti i loghi e i marchi delle aziende appartengono ai rispettivi proprietari. Parte delle foto presenti sono state prese da internet, e quindi valutate di pubblico dominio. La collaborazione al periodico “il cittadino news”, è a titolo completamente gratuito. L’Editore è proprietario di tutti gli articoli ricevuti, anche se non pubblicati. Sotto ogni articolo vi è la fonte di provenienza con il relativo nome dello scrittore (laddove è specificato).


La Festa dei Bambini

aprile2012/anno 1 n.2/ CittadinoNews

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EVENTI

Finalmente la festa più attesa dell’anno. Sabato 2 e Domenica 3 Giugno presso il Campo Comunale di Macchia in Montecorvino Rovella, l’Associazione Family Art Musica e Cultura, organizza la terza edizione della “Festa dei Bambini”. 2 giorni interamente dedicati ai Bambini. Un’occasione per soddisfare le esigenze di socializzazione, sollecitare la loro Fantasia e immergerli in una dimensione a loro congeniale. Uno spazio dove genitori e figli potranno incontrarsi e divertirsi. " Lasciate che i piccoli vengano a me, ..........perchè Dio dà il suo regno a quelli come loro !" ( Gesù )

giostre gonfiabili 2/4 anni e 5/12 anni Gonfiabile scivolo Super Slide Gonfiabile percorso Grisù Gonfiabile CLOWN-BALL CASETTA Scivolo,CASETTA/BILICI, MACCHINETTE IN PLASTICA GONFIABILI: Scivolo Dragster, Scivolo Vienna, Soccerama, basket ball, L’ arrampicata, e tanto altro.....

sabato

domenica

chiuderà la serata

In mattinata, per le vie della città, girerà il trenino con a bordo le mascotte di Topolino, Minnie, Clown ecc... INIZIO FESTA ORE 15.30 Alle 20:00 Proiezione del Cartone Animato PINOCCHIO e il film “HOTEL BAU”

INIZIO FESTA ORE 9.30 orario continuato con tante sorprese!! ORE 20.00 Spettacolo con BALLETTO MICHAEL JACKSON con Trampolieri, Giocolieri e Clown Animazioni di contatto esibiranno gag esilaranti senza tempo

Il mago GENIUS che ha partecipato al programma “CULTURA MODERNA” di canale5 e “STELLE EMERGENTI” di RAI 2

la serata sarà presentata da ANDREA VOLPE

si potrà consumare pizze, bibite e altro anche a pranzo

sui carrettini colorati tanto zucchero filato in omaggio!!!

Vi aspettiamo numerosi!!!

info: 334.2420297 - 338.3227695

RIAPERTA AL CULTO LA CHIESA DI SAN FILIPPO NERI - 1 Maggio 2012 SAN MARTINO DI MONTECORVINO ROVELLA

Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi (Sal 84, 5)

Dopo molti anni di attesa è stata riaperta al culto la Chiesa di San Filippo Neri nell’omonima località della frazione San Martino. La Solenne Concelebrazione Eucaristica è stata presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Luigi Moretti, il Sacerdote Don Marco Ventura, attuale Parroco ed altri Sacerdoti del Circondario tra cui Don Luigi Bottiglieri, precedente Parroco e Don Enrico Franchetti, nativo del luogo. Particolare ringraziamento va sicuramente a Don Luigi Bottiglieri per aver dato inizio i lavori e a Don Marco Ventura per averli proseguiti con grande entusiasmo e tenacia. Giorni di grande festa per l'evento a coronamento dei grandi sacrifici dei Parroci, che si sono succeduti nel tempo, e di tutti i fedeli . La Chiesa ritorna al suo antico splendore e ripercorre l'illuminante sentiero di quanti, nel tempo, passando davanti ad essa, affidavano a San Michele, a San Filippo Neri ed alla Sacra Famiglia la propria protezione nei giorni di lavoro. Questo antico edificio di culto risalente al XV secolo. Apparteneva all’antica Diocesi di Acerno ed era dedicata all’Arcangelo Michele. Solo dal 1640, con l’arrivo delle reliquie di San Filippo Neri nella Contrada, venne cambiata la dedicazione, come ricorda la lapide marmorea posta nella navata laterale del tempio. Nel 1914 venne elevata a Parrocchia. Nel 1980, fu resa inagibile dal sisma che colpì le nostre zone e, nel 1986, venne unita alla Parrocchia dello Spirito Santo nella frazione San Martino di Montecorvino Rovella. 1 Maggio 2012 questa è la data più importante da ricordare: “la riapertura al culto della Chiesa di San Filippo Neri”. foto: Simone Punzi

Questo il primo passo per i fedeli che da sempre si succedono nei luoghi di culto locali. Ora lo sguardo è rivolto alla Chiesa dello Spirito Santo, con la speranza che venga anch’essa presto restituita nel suo antico splendore a tutti i fedeli. Speranza quest’ultima non lontana, grazie al grande impegno profuso dall’infaticabile Don Marco. Tony Cicatelli

“ Fatti, fatti e non parole, fa chi vuol servire a Dio ! " ( San Filippo Neri )


Festeggiamenti per la Cerimonia di Intitolazione a "Gianni Rodari” della Fontana pubblica di Piazza Sabini

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EVENTI

Venerdì 1° Giugno 2012 ore 19,00 in Piazza Sabini di San Martino di Montecorvino Rovella La vecchia fontana-lavatoio in Piazza Sabini, ad opera di un manipolo di privati volenterosi facenti parte del Comitato genitori "Coloriamo il futuro" di San Martino di Montecorvino Rovella, è stata ripristinata, ridonandole bellezza e lustro, ed è stata intitolata, con Delibera di Giunta Comunale, al Poeta "Gianni Rodari" conosciutissimo ed apprezzato poeta per bambini, anche in considerazione della prospicienza di tale manufatto con la Scuola Elementare "Giovanni Gentile". Questa fontana da decenni ha rappresentato e rappresenta un punto di ritrovo e di riferimento per i giochi e gli incontri di tante giovani generazioni della frazione. In conseguenza di ciò questa iniziativa di recupero e riqualificazione, ha la presunzione di acquisire anche il particolare significato di offrire un importante occasione di riflessione per la collettività, in quanto porge, tanto agli uomini di oggi, quanto a quelli di domani, un "Esempio" concreto di azione di miglioramento dei luoghi di vita in modo del tutto libero, volontario ed indipendente, posto in essere da persone comuni che hanno a cuore l'ambiente che li circonda. Così facendo, di fatto migliorano anche la qualità della propria vita, senza oltre attendere un intervento delle Istituzioni che tarda da lunghissimo tempo. Ed ancor maggior valore acquisisce l'iniziativa se la si pone nel contesto di questa realtà che vede un mondo in grande crisi economica e di valori fondanti di riferimento. Il Comitato Genitori “Coloriamo il Futuro” Programma: - Dibattito sulla figura e sulle opere del Poeta. (Interverranno illuminati Docenti Universitari, unitamente alle Autorità del luogo); - Declamazione di poesie dell'autore da parte di adulti e bambini; - Intermezzi musicali con canti; - Iniziativa della "Poesia Bucata" con premiazione delle migliori composizioni svolte da bambini in previsione della relaizzazione del "1° Concorso di poesia per bambini"; - Intrattenimento musicale con rinfresco.

PROSSIMO EVENTO SULLE ENERGIE RINNOVABILI

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Solarexpo è la Mostra Convegno Internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita che propone le ultime novità dei vari settori organizzando lo spazio in aree tematiche per facilitarne la visita.

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l’Universo

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ASTRONOMIA

L’universo è un grande, grande posto. Ma quanto è grande? E come facciamo a saperlo? Nel corso della storia, gli esseri umani hanno utilizzato una varietà di tecniche e metodi per cercare di rispondere alla domanda: “Quanto è grande?”. Generazioni di esploratori hanno studiato sempre più in profondità la vasta distesa dell’universo. E il viaggio continua ancora con nuovi metodi e realizzando nuove scoperte. Nel III secolo a.C., Aristarco di Samo si era posto la domanda: “Quanto dista la Luna?”. Arrivò a calcolarne la distanza osservando l’ombra della Terra sulla Luna durante un’eclisse. Edmund Halley, famoso per aver previsto il ritorno della cometa che porta il suo nome, tre secoli fa ha trovato il modo di misurare la nostra distanza dal Sole e dal pianeta Venere. Sapeva che il pianeta Venere ogni 121 anni passava in asse tra la Terra e il sole e ne ha approfittato per le sue misurazioni. Questo evento raro, il transito di Venere, si è verificato anche pochi anni fa, l’ 8 giugno 2004. Il calcolo della nostra distanza dal Sole è stato fondamentale per calcolare, per la prima volta, la vera dimensione dell’intero sistema solare. Ma il nostro sistema solare, rispetto alla Galassia alla quale appartiene, è un puntino insignificante. La Via Lattea, infatti, è un ammasso di stelle così vasto che ci vorrebbero 100.000 anni correndo alla velocità della luce per attraversarla. Anticamente si pensava che una stella fosse poco luminosa perchè molto lontana. Ma potrebbe essere poco luminosa anche perchè piccola. A risolvere la questione ci ha pensatoHenrietta Leavitt nel 1908 studiando le stelle variabili, chiamate “Cefeidi”, ed elaborando l’equazione fra distanza e luminosità. Questo ha permesso di capire se una stella appartenesse alla Via Lattea oppure fosse esterna ad essa. Ma oltre alla nostra Galassia esistono miliardi di Galassie che possiamo vedere con i nostri telescopi nella posizione in cui erano miliardi di anni fa. Trovare la distanza di queste galassie molto distanti è una sfida, ma gli astronomi possono farlo studiando le esplosioni delle super-novae. È nota la luminosità di alcune classi di stelle e quando una di queste esplode si può calcolarne la sua distanza da noi e quindi la distanza della Galassia alla quale appartiene. L’immagine più antica ripresa dai nostri telescopi è di 13 miliardi di anni, tanto ha messo la luce per giungere a noi. Oltre a questa distanza, la luce non ha ancora avuto il tempo di raggiungerci. Perciò: quanto è grande l’Universo? Non è ancora possibile farsene una idea. Non sappiamo neppure se sia unico ed infinitamente grande o se ci siano altri Universi. La NASA continuerà a cercare indizi per capire la dimensione finale, ma si profila un gioco infinito…

Kepler:il gemello dellaTerra Kepler, un pianeta gemello della Terra al di fuori del nostro sistema solare, è stato scoperto durante la missione che sta eseguendo la sonda spaziale denominata “Kepler”, nome datole per onorare Johannes Kepler (italianizzato in Keplero), astronomo, matematico e musicista tedesco. Scoprì le leggi che regolano il movimento dei pianeti e che sono chiamate, appunto, leggi di Keplero. La sonda sta scandagliando l’area che va dalla costellazione del Cigno a quella della Lira. Il sistema scoperto, a circa seicento anni luce da noi, si compone di una stella simile al nostro Sole e da diversi pianeti, molti ancora in forma gassosa, che le orbitano attorno. Di questi ne sono stati esaminati 3: Kepler-20e, Kepler-20f e Kepler-22b che è, appunto, il più simile alla nostra Terra. Ha un diametro di 2,4 volte maggiore della Terra; presenta caratteristiche che gli permettono di avere acqua allo stato liquido ed altri requisiti essenziali per ospitare la vita così come la conosciamo. La temperatura media in superficie è stimata sui 22 gradi ed un anno kepleriano dura poco meno di uno terrestre: 289 giorni. Ancora non sappiamo se il pianeta sia in prevalenza gassoso, liquido o roccioso, ma sono confermate tutte le caratteristiche atte ad ospitare la vita. Gli altri due pianeti, Kepler-20e e Kepler-20f, orbitano troppo vicini alla loro stella e la temperatura non permette di avere acqua allo stato liquido e si pensa siano inabitabili. Kepler-20e gira attorno al suo Sole in soli 6,1 giorni ed ha una temperatura di 760 gradi, buoni per fondere il vetro. La sua grandezza è 0,87 quella della Terra. Kepler-20f gira attorno alla stella in 19,6 giorni, ha una temperatura di 427 gradi ed è grande 1,03 volte il nostro pianeta. Attualmente la sonda Kepler ha individuato 48 pianeti simili alla Terra, portando il numero dei pianeti simili conosciuti ad oggi dagli scienziati a circa 700. Questo conferma le teorie che vogliono l’universo pieno di vita.

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Ceck-up cuore in 30 secondi Due dita per prevenire malattie al cuore e cervello. Dopo i cinquant’anni la fibrillazione atriale può essere in agguato. Questa aritmia cardiaca è caratterizzata da una completa irregolarità dell’attivazione elettrica degli atri, due delle quattro camere cardiache. In questo caso le normali contrazioni atriali vengono sostituite da movimenti caotici, completamente inefficaci ai fini della propulsione del sangue. Inoltre il battito cardiaco diviene completamente irregolare. La fibrillazione atriale è la più comune fra le aritmie cardiache, con una prevalenza dello 0,5% nella popolazione adulta. Il rischio di esserne affetti aumenta con l’età: la percentuale dei pazienti affetti sale al 5% oltre i 65 anni. Ma sono sufficienti 30 secondi al giorno e due sole dita sul polso per controllare se il cuore batte correttamente. Come? Appena

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SALUTE

svegli, mettere l’indice e il medio sul polso. Per trenta secondi cercare di percepire i segnali che il cuore trasmette. Tutte le pulsazioni dovrebbero essere uguali: se cambiano di intensità e non sono regolari o superano i cento battiti al minuto (basta moltiplicare per due i battiti contati), parlarne con il medico. La fibrillazione atriale può quintuplicare il rischio di ictus cerebrale. Questo messaggio arriva dagli esperti della Campagna di Sensibilizzazione sulla Fibrillazione Atriale StopFA, realizzata da A.L.F.A (Associazione Lotta alla Fibrillazione Atriale). Questa aritmia colpisce quasi un milione di italiani e in molti casi non viene identificata. “Una persona su cento nel nostro Paese soffre di fibrillazione atriale, ma molti non sanno di essere malati e spesso non si conoscono i rischi per il cervello legati a questa anomalia – spiega Antonio Raviele, Direttore del Dipartimento

Malattie Cardiovascolari e Presidente di A.L.F.A. – Per questo abbiamo creato uno slogan semplice e impressivo: “ascolta il tuo cuore, proteggi il tuo cervello. Insieme all’automisurazione dei battiti è fondamentale controllare regolarmente la pressione, perché almeno sette persone su dieci con fibrillazione atriale sono anche ipertese – precisa il dott. Raviele – Per questo è fondamentale che dopo i cinquant’anni venga misurata ogni mese e trattata adeguatamente se deve essere ridotta, così come è importante rilevare regolarmente il ritmo del polso, se non tutti i giorni almeno una volta la settimana”. Uomo avvisato…

I contenuti hanno scopo puramente divulgativo e non possono in alcun modo sostituirsi a valutazioni di un medico o a diagnosi mediche. I contenuti non sono da intendersi come riferimenti, linee guida o come inviti all'esecuzione o all'omissione di atti medici e non medici di qualsiasi tipo e/o all'esecuzione o all'omissione di trattamenti di qualsiasi tipo e/o all'assunzione di comportamenti di qualsiasi tipo.Il Cittadino News declina pertanto qualsiasi responsabilità per danni a cose o a persone derivanti dall'applicazione diretta o indiretta di qualsiasi informazione presente nelin questa rivista, e raccomanda quindi ai suoi lettori di consultare il medico.

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Il mal d’ufficio

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SALUTE

Dolori alla schiena e all'apparato Il monitor va collocato a 60 centimetri e muscolo-scheletrico: è il mal d'ufficio lo schermo va regolato in modo che la parte superiore si trovi leggermente più in Mal di schiena, lombalgie, dolori alla basso rispetto alla linea degli occhi. cervicale e molto altro. Sono gli effetti Infine è importante poggiare bene gli collaterali delle lunghe ore passate in avambracci sulla scrivania e lasciare uno ufficio, seduti alla scrivania, davanti allo spazio di 15 centimetri tra la tastiera e il schermo del computer o curvi su mucchi tavolo. Le lunghe ore in ufficio andrebbero, in realtà, interrotte con una di carte. Secondo l’Istituto Superiore di pausa dedicata al movimento fisico. Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro, il 33% dei lavoratori lamenta mal di Uno studio condotto dall’Università di schiena e il 23% disturbi all’apparato Bristol ha scoperto, ad esempio, che muscolo scheletrico legati all’ambiente sfruttare la pausa pranzo per andare in lavorativo. La responsabilità di questi palestra o fare sport aiuta anche la problemi è da ricercare soprattutto nella produttività. postura scorretta e nella lunga Dei duecento lavoratori impegnati nella permanenza nella stessa posizione. Una posizione innaturale per la schiena e ricerca, il 72% ha riportato dei netti per la colonna vertebrale: star seduti in miglioramenti nella gestione del proprio modo scorretto per lungo tempo, infatti, orario di lavoro proprio nei giorni in cui impedisce alla colonna vertebrale di ha inserito un’ora di sport nella giornata assecondare la sua naturale curvatura e di lavoro; il 79% ha dichiarato di sentirsi pesa sulle ossa e sulle articolazioni. Stare meglio dal punto di vista mentale e nei troppo tempo seduti ha pesanti rapporti interpersonali e il 74% ha ripercussioni soprattutto a livello spiegato di lavorare meglio. cervicale e lombo-sacrale, e le ore trascorse al computer possono mettere a Ma se non si ha il tempo per staccare e rischio le articolazioni del polso, ma andare in palestra si può sempre optare anche i muscoli del collo: l’utilizzo del per qualche semplice esercizio da fare in mouse può provocare tendinite e ufficio. sindrome del tunnel carpale, ma anche dolenza alle mani e al gomito, mentre Ecco qualche consiglio: ogni ora è bene sono in aumento le cefalee e le vertigini fare una pausa alzandosi per sgranchirsi posizionali causate dalla lunga le gambe, cambiare spesso la posizione quando si sta seduti, fare qualche esposizione ai monitor del computer. Ma com'è possibile ridurre il rischio di esercizio di stretching più volte durante la soffrire di questi disturbi e prestare più giornata per alleggerire il carico sulla attenzione al proprio benessere fisico in schiena e sulle articolazioni: ruotare i ufficio? Gli esperti consigliano di polsi nei due sensi; inclinare la testa a assumere una posizione corretta quando destra e sinistra; piegare il capo fino a si sta seduti alla scrivania: i piedi vanno toccare il mento con il torace; seduti sulla poggiati al pavimento, tra le cosce e il sedia stendere la colonna spingendo busto ci deve essere un angolo di 90 gradi, busto e braccia verso le ginocchia. lo schienale della sedia va regolato perfettamente in modo da avere la E’ ormai noto che l’uso intensivo del schiena ben dritta e a 90 gradi rispetto al computer può essere una fonte di disagio e di dolore muscolo-scheletrico. pavimento.

Comprensibilmente, nello stare in media circa 40 ore a settimana dietro una scrivania, il nostro organismo ha adottato la postura più (s)favorevole.. al compito; questo adattamento interesserà gradualmente il nostro corpo: arti superiori e inferiori e colonna vertebrale nel complesso. Il lavoro prolungato al computer, in particolare l'uso del mouse, comprende una varietà di sintomi, tra i quali: - sindrome del tunnel carpale (mani fredde/insensibili, formicolio, dolore al polso) - dolore al collo (cervicalgia) - dolore alla spalla - mal di testa, emicrania - epicondilite

Dott. Luca Floris Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e traumatologia Fonti Inail Telegraph BBC

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Conoscere il proprio corpo Quando si dichiara di conoscere molto bene una cosa, si dice di conoscerla “come il palmo della mano”. Il nostro corpo, in effetti, dovrebbe essere l’elemento che conosciamo meglio; ma è proprio vero? Forse alcune delle seguenti curiosità ancora non le conoscevate. Lingua: come per le impronte della mano, anche la lingua ha segni particolari unici che la differenziano dalle altre 7 miliardi presenti sul pianeta. Pelle: il vostro animale domestico non è il solo che rilascia particolato per casa. L’essere umano rilascia circa 600.000 particelle di pelle secca ogni ora. Questo significa che ogni anno spargiamo 800 grammi di pelle che, in 70 anni di vita, fanno più di mezzo quintale. Ossa: il numero delle nostre ossa varia nel corso della vita. Appena nati ne abbiamo ben 350; nel corso della prima fase della vita molte di queste si saldano fino a rimanere in 206 nella fase adulta. Stomaco: la parete interna dello stomaco non è sempre la stessa, ma viene sostituita ogni 3 o 4 giorni. Se così non fosse, gli acidi che digeriscono il cibo scioglierebbero anche il nostro stomaco! Odori: non abbiamo un olfatto come quello di un cane, ma riusciamo comunque a distinguere e ricordare fino a 50.000 odori diversi.

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SALUTE

piedi, è il sudore. I soli piedi contengono ben 500.000 ghiandole sudoripare che possono sviluppare più di mezzo litro di sudore al giorno. Vene: tra arterie, vene e capillari abbiamo ben 100.000 chilometri di percorso sanguigno nel nostro corpo, attraverso il quale il nostro cuore fa passare più di 7.000 litri di sangue ogni giorno. Un lavoraccio! Saliva: non possiamo nuotare nella saliva, ma se potessimo raccogliere tutta la saliva che produciamo nella vita (circa 25.000 litri) potremmo riempire comodamente un paio di piscine. Capelli: i follicoli piliferi del nostro capo possono produrre fino a 20 capelli ciascuno nell’arco della vita. Chi ne ha di più sono i biondi (146.000), seguiti dai mori (110.000) e dai castani (100.000). In coda troviamo i rossi. Unghie: quelle delle mani crescono più in fretta di quelle dei piedi. Fra le mani, crescono maggiormente quelle appartenenti alla mano con cui si scrive e, in questa, quelle del dito più lungo (il medio). Nel corso del mese crescono mediamente 2-3 millimetri. Sonno: quando si dice: “Ho un sonno da morire!” non è del tutto sbagliato. Mentre possiamo stare settimana senza mangiare, d o p o 11 g i o r n i s e n z a d o r m i r e c i addormentiamo… per sempre!

Intestino: l’intestino tenue è lungo circa 4 volte l’altezza della persona. Se la natura non lo avesse piegato e ripiegato ad arte su e giù, difficilmente ci starebbero 6-8 metri di budella in un posto così angusto. Batteri: questa è da pelle d’oca! Per quanto vi puliate, su ogni centimetro quadrato della pelle vivono 32 milioni di batteri. Per fortuna che la maggior parte non sono nocivi.

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Il Mondo Dentro Salve a tutti i lettori. Mi presento, sono Grazia Imparato. Alcuni avranno sicuramente focalizzato la mia persona mentre altri staranno cercando di farlo, ma invano, ed è proprio per questi che farò una breve presentazione, giacché da oggi mi è stata offerta la possibilità di scrivere per questo giornale ed ho accettato molto volentieri. Sono una neolaureata in Psicologia, specializzata nel ramo Clinico e Della Salute ed è di questo mi occuperò, di psicologia, una scienza tanto amata quanto odiata dal senso comune e, contemporaneamente, una disciplina affascinante e a tratti misteriosa che può aiutare il singolo e il gruppo ad affrontare varie difficoltà, portando ad una sana elaborazione di problemi personali e non solo attraverso alcune piccole e consapevoli modifiche comportamentali. Ci tengo a precisare che non ho intenzione di insegnare nulla, il mio intento è di avvicinarvi al mondo della mente e ai suoi meccanismi di difesa, ma prima di fare questo, essendo in fase di presentazione, vi parlerò del mio attuale percorso di formazione e delle esperienze che vivo quotidianamente in un “mondo a parte”, tanto discusso ma poco conosciuto. Ad oggi sono tirocinante in un Istituto Penitenziario (che per motivi di sicurezza non specificherò) e avverto la necessità di dover far conoscere a voi, che siete all’esterno, il mondo dietro le sbarre. Lo faccio perché so che fuori quel mondo non è ben visto e perché ci sono molti pregiudizi e idee che a oggi io non condivido. Ho sentito spesso dire, trovandomi in semplici conversazioni, che quelli lì dentro dovrebbero morire, essere messi per sempre ai lavori forzati, che dovrebbero morir di fame e di freddo e poche volte ho sentito dire cose diverse del tipo :” Quelli li dentro dovrebbero essere rieducati, inseriti nuovamente nella società, seguiti”. Posso capire il perché. La prassi vuole che chi commette un reato debba scontare una pena, ma la pena, nel senso comune, viene percepita come una punizione che tende ad una sofferenza. La pena non è questo. Una pena coercitiva, sterile, dove il detenuto è chiuso in una cella minuscola e abbandonato a se stesso è una pena inutile, scommetto che quell’ipotetico detenuto una volta fuori ricommetterebbe lo stesso reato, se non peggio. Scrivo questo perché il mondo carcere è un mondo che se mal gestito aumenta l’aggressività, rendi freddi, priva delle emozioni , crea rabbia ed è proprio questo che deve essere tenuto in considerazione. Quella rabbia deve essere gestita, elaborata, il detenuto deve essere seguito, deve essere aiutato a divenire

consapevole del reato commesso, a sviluppare senso di colpa, sarà proprio quel senso di colpa che lo porterà ad un cambiamento. Sia chiaro, con questo non voglio giustificare nessuno, sono la prima a condividere l’idea che chi “sbaglia paga”, ma deve farlo in modo corretto. Il carcere deve tendere alla rieducazione senza ignorare la tutela delle vittime di reato. È difficile affrontare un tema complesso come quello delle carceri e dei diritti da garantire a chi popola gli istituti penitenziari, senza scadere in facili, e spesso inefficaci denunce, che gettano talvolta ombra sul dolore di chi il reato l'ha subìto. Possiamo, però, iniziare con il chiederci perché e come la società e il suo grado di civiltà siano connessi alla vita degli istituti penitenziari e come sia attuabile il principio costituzionale secondo cui le pene devono rieducare senza ignorare la tutela delle vittime di reato. Il perché è presto detto: cosa è reato e cosa non lo è viene stabilito dal potere legislativo dello Stato. La ragione per cui una pena deve tendere alla rieducazione risiede nella constatazione che quanto più si offre ai reclusi la possibilità di sviluppare attitudini e potenzialità, tanto più si avranno dei cittadini “migliori” una volta riammessi nella società esterna. Inoltre, quanto più la società esterna è sensibile ai temi della giustizia e della risocializzazione, tanto più all’interno del carcere saranno presenti risorse per realizzare il principio costituzionale della rieducazione. Oggi viviamo uno scarto tra il “com’è” e il “come dovrebbe essere” poiché le strutture spesso inadeguate e la carenza di personale a tutti i livelli, rendono difficile l’attuazione di una programmazione delle attività che tenga conto della diversità della popolazione carceraria. Io vivo tutti i giorni questa situazione, percepisco il malcontento degli agenti, la depressione e il senso di vuoto di alcuni detenuti e il forte senso d’isolamento e d’abbandono che quotidianamente si percepiscono negli istituti penitenziari. Per chi è stato condannato, e quindi allontanato dalla società, parlare con qualcuno che non sia un parente, un avvocato o un magistrato, vuol dire essere riconosciuto come persona e in un certo modo, reintegrato. Per chi ha varcato la soglia del carcere ricevere una visita, fare un colloquio significa poter avviare un legame di amicizia ed è quello che io professionalmente cerco di fare. Ogni mattina mi ritrovo davanti persone,

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PSICOLOGIA

giovanissime e adulte, che mi raccontano la loro vita, i reati commessi e vi assicuro che ognuno di loro ha una storia particolare alle spalle che spesso aiuta a capire il perché di alcuni comportamenti. Alcuni sono costretti a delinquere, altri lo fanno perché hanno fame, altri perché non sanno come far crescere i propri figli, altri per ignoranza o stupidità; l’errore è generalizzare. La depressione e la scelta di strumenti di lotta quali lo sciopero della fame, il rifiuto della terapia o i gesti di autolesionismo, sono frequenti. Essi sono il segno del profondo malessere provato fra le mura della prigione e rappresentano la richiesta di essere ascoltati e aiutati, molti vogliono ricominciare una vita nuova. Così dovrebbe essere, la società dovrebbe essere pronta ad accettare un colpevole una volta liberato, se è fuori è perché ha pagato e perché la giustizia ha fatto il suo corso, quindi forse sarebbe opportuno offrire una seconda possibilità. Ovviamente parlo dei reati minori poiché per quelli gravi, come pedofilia, stupri, omicidi e altro, non c’è via di scampo, la fine pena è mai (o almeno cosi dovrebbero essere). Per i detenuti noi siamo il mondo esterno e le nostre visite creano un ponte, un legame con il mondo fuori, il mondo a colori (come alcuni di loro lo hanno definito) . Io quotidianamente porto il mondo esterno tra le sbarre e allo stesso tempo nel mondo libero ciò che accade dentro le mura della prigione, proprio come sto facendo ora in quest'articolo, per sensibilizzare e informare e per chiedere, come tutti voi, certezza della pena, ma in tutti i sensi. Dott.ssa Grazia Imparato


Riduzione dei Rifiuti

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AMBIENTE

Il bando provinciale come opportunità Non sempre capita nella propria vita il famoso treno “da non perdere” per alcun motivo. E ancor meno di frequente capiti che proprio quel treno possa passare nel momento più opportuno. Bene, tutto questo è avvenuto nella nostra regione e, in particolare, proprio in uno dei settori che più ci hanno fatto vergognare davanti al mondo intero: i rifiuti. Sembra un miracolo, quindi, ma resterebbe tale se non ci fosse la volontà di sfruttarlo, partecipandovi. La Regione Campania ha stanziato 7 milioni di euro. “Le risorse – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Giovanni Romano – vengono assegnate, con un apposito decreto, alle 5 province della Campania (che dovranno provvedere ad emanare appositi bandi diretti ai Comuni), in base alla popolazione residente: 3,5 milioni di euro alla provincia di Napoli, 1,5 milioni a quella di Salerno, […]” e così via, per le altre province della regione. Il bando promosso dalla provincia di Salerno scade a fine Maggio. Pensare che Montecorvino Rovella ha circa 13.000 abitanti e la provincia di Salerno 1 milione e 200 mila, ci invita a dedurre, essendo lo stanziamento dei fondi fatto in funzione del numero di abitanti, che l’insieme dei progetti atti a far ridurre la produzione dei rifiuti urbani possa avere come cifra base quella di

15.000 euro. Ma è ovvio che non tutti i comuni vi parteciperanno, come è ovvio che non tutti i progetti presentati saranno ammessi e finanziati..quindi si può davvero puntare in alto, presentando progetti degni di questo nome! Or bene, il contributo per tali progetti è quantificato nella misura massima dell’80% del costo complessivo ammissibile. Le tematiche degli interventi ammissibili sono varie: si va dall’incentivazione e divulgazione della pratica di compostaggio domestico ( già fatta nel 2009 nel nostro comune, che inoltre è anche proprietario di un centinaio di compostiere depositate in uno dei garage sotto il viale cappuccini) alle campagne informative, formative ed educative nelle scuole; dall’incentivazione all’istallazione di distributori di acqua potabile imbottigliata e frizzante (le cosiddette fontane ecologiche) all’incentivazione di acquisti “verdi” che potrebbe invogliare all’adozione da parte d e l c o m u n e d e l G re e n P u b l i c Procurement (GPP), “sistema di acquisti di prodotti e servizi ambientalmente preferibili”. Quest’ultimo è un valido strumento che favorisce la crescita del mercato verde poiché darà possibilità alla pubblica amministrazione di inserire criteri di qualificazione ambientale nei propri bandi e/o concorsi in sede di

acquisto di beni o servizi. Strumento già caldeggiato dalla UE da ormai dieci anni. Lo so, bisognerebbe auspicarsi prima la benedetta isola ecologica. Vero. Ma intanto viene data un’opportunità unica ai comuni della provincia e ancor di più a quelli della provincia che non hanno un’isola ecologica. E’ vero anche, ad esempio, che abbiamo una delle migliori acque pubbliche d’Italia, d’altronde, però, sappiamo anche che la rete idrica nazionale ha perdite del 33% circa e, in particolare, ignoriamo lo stato della nostra rete. La fontana ecologica sarebbe una valida soluzione alla riduzione di rifiuti plastici, rappresentando un solido risparmio economico (5 centesimi di euro per 1,5 litri di acqua imbottigliata, purificata e gasata) per tutti quei cittadini che hanno necessità di comperare l’acqua imbottigliata. La spesa media per l’acqua a carico di una famiglia passerebbe da € 25/30 a meno di 3€ al mese. Mentre l’incasso mensile vendendo a 0,05€/1,5L potrebbe toccare cifre importanti per il comune. Insomma, si parla di risparmio a tutti i livelli. E’ un’opportunità da prendere al volo…proprio come “quel famoso treno”. Armando Falcone

Scoperto in Amazzonia il Fungo mangia plastica. Pestalotiopsis Microspora Dei ricercatori dell’Università di Yale hanno individuato in Amazzonia un fungo che aggredisce e mangia il poliuretano! La notizia non è da poco, perché questo polimero, col quale si producono un mare di materie plastiche, ha un tempo lunghissimo di decomposizione. Le nostre discariche sono intasate di questi derivati e per tutte le Nazioni è un grosso problema il loro smaltimento. È vero che il prodotto brucia facilmente, ma genera gas tossici, per cui la soluzione non può essere bruciare la plastica. Questo fungo, chiamato Pestalotiopsis Microspora, banchetta volentieri solo con poliuretano e anche in ambiente anaerobico. Così asseriscono gli scopritori. La speranza

ora è di riprodurre questo fungo e di utilizzarlo su grande scala nella lotta all’inquinamento da plastica. Sembra impossibile che un microrganismo possa smontare polimeri, ma esistono in natura altri casi spontanei. Per esempio, nel profondo del mare c’è una specie batterica denominata Halomonas Titanicae che sta lentamente mangiando il Titanic! È indubbiamente un grosso favore che questo batterio sta facendo nella lotta all’inquinamento. Questi casi molto probabilmente non sono unici, e il compito della scienza è anche quello di individuarli in natura. Si tratta di capire in quale ambiente cercare questi batteri “affamati”. Nel caso del fungo mangia plastica, la foresta amazzonica si è rivelata l’ambiente ideale.


Micro discariche:

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ORMAI PARTE INTEGRATE DELL’ARREDO URBANO

Un problema da sempre spinoso che a periodi alterni torna di attualità, è quello delle micro-discariche sul territorio. Sono cumuli di spazzatura spesso formati da tantissimi tipi diversi di rifiuti, da ingombranti a calcinacci fino a sacchi enormi di cui non è dato sapere il contenuto. L’altro aspetto caratterizzante è senz’altro la presenza di questi cumuli in zone spesso sperdute e lontane dal centro in cui è facile per i tanti disinteressati della raccolta differenziata abbandonare i rifiuti. A Rovella, è forse la conformazione del territorio a favorire il proliferare di queste micro-discariche. Infatti, è facile scorgere dietro una curva o sotto un ponte isolato rifiuti che ormai sono entrati a far parte dell’arredo urbano e del panorama. Un altro dettaglio assolutamente non trascurabile è il disagio sanitario che si crea con i rifiuti maleodoranti. Soprattutto con l’arrivo del caldo, quest’aspetto diventa fondamentale, tra l’altro associato anche al fenomeno del randagismo particolarmente presente a Montecorvino. Tanti cani che si aggirano per le strade del paese e che inevitabilmente per trovare da mangiare sono attirati dai rifiuti in parte organici che anche si accumulano al fianco di frigoriferi e divani dismessi. Tanti sono stati negli anni i tentativi per combattere questo malcostume.

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AMBIENTE

D alla s en s ib ilizzazio n e d u r an te personale verso l’ambiente non sarebbe assemblee pubbliche, manifesti, raccolte male l’applicazione di una vera sanzione in giorni prestabiliti di ingombranti, pecuniaria. Maria Mastrangelo richieste agli addetti alla normale raccolta dei rifiuti di segnalare e dove possibile rimuovere questi cumuli e infine anche l’istituzione da parte del comune della figura dell’ispettore ambientale. Ma ad oggi queste soluzioni sembrano ancora poco incisive. È di poche settimane fa, infatti, l’ultima manifestazione davanti al palazzo comunale dei dipendenti della ditta “Igiene Urbana”, che hanno denunciato l’ennesimo ritardo dei pagamenti dello stipendio perché il comune era in ritardo con il pagamento del canone alla ditta. E poi gli ispettori ambientali: ma chi li ha mai visti in giro? Nonostante l'ass. all'igiene urbana Rita De Stefano, abbia più volte affermato che gli stessi sono operativi e che essendo agli SERVIZIO AMBULANZA inizi faticano solo un pò ad avviarsi, per ora restano ancora comunque un mistero. Forse con la bella stagione questi volontari del comune finalmente si presenteranno alla cittadinanza per fare MONTECORVINO ROVELLA (SA) quello per cui si sono formati e cioè segnalare abusi e sensibilizzare ancora sulla raccolta differenziata. Senz’altro l’impegno di ogni singolo cittadino nel fare correttamente la raccolta differenziata deve essere il punto di partenza affinché questo malcostume sia debellato e dove non arriva la sensibilità

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Film in uscita

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CINEMA

Rubrica dedicata agli amanti del CINEMA, che di volta in volta segnala le recensioni dei films più interessanti in programmazione nelle sale cinematografiche.

Trailer e programmazione su

www.portalecittadino.it IL PESCATORE DI SOGNI È la storia del dottor Alfred Jones, uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell'Agricoltura britannico. Il suo mondo, fatto di un lavoro ormai monotono e un matrimonio stagnante, è improvvisamente messo sottosopra quando si ritrova, suo malgrado, coinvolto in un progetto escogitato da uno stravagante sceicco che sogna di realizzare qualcosa di apparentemente impossibile: introdurre la pesca al salmone negli aridi altipiani dello Yemen. Quando alla risoluta portavoce del Primo Ministro inglese, Patricia Maxwell, alla disperata ricerca di una buona notizia sul Medio Oriente per distogliere l'attenzione dall’ultimo fallimento mediatico, giunge voce del piano dello sceicco il Governo britannico decide improvvisamente di sposare il progetto. Il razionale dottor Jones viene a poco a poco conquistato dal carismatico sceicco e dalla sua visione mistica del mondo, e si prende una cotta per la sua assistente, Harriet Chetwode-Talbot, che lo porterà a prendere delle decisioni importanti per cambiare la sua vita.

USCITA CINEMA: 18/05/2012 GENERE: Commedia, Drammatico, Sentimentale REGIA: Lasse Hallström ATTORI: Ewan McGregor, Emily Blunt, Amr Waked

PAESE: Gran Bretagna, USA 2011 DURATA: 107 Min

fonte Coming Soon

MARGIN CALL Ambientato nel mondo dell'alta finanza, Margin Call è un thriller che coinvolge gli uomini chiave di una grande banca di investimenti durante le drammatiche 24 ore che precedono la crisi finanziaria del 2008. Quando Peter Sullivan, un semplice analista, entra in possesso di informazioni che potrebbero provocare il fallimento dell'azienda, inizia una frenetica corsa contro il tempo: le decisioni finanziarie e morali in gioco sconvolgeranno la vita delle persone coinvolte spingendole sull'orlo della crisi.

USCITA CINEMA: 18/05/2012 GENERE: Drammatico, Thriller REGIA: J.C. Chandor ATTORI: Kevin Spacey, Paul Bettany, Zachary Quinto, Penn Badgley, Simon Baker, Aasif Mandvi, Mary McDonnell, Demi Moore, Ashley Williams, Al Sapienza, Stanley Tucci, Jeremy Irons PAESE: USA 2011 DURATA: 109 Min

fonte Coming Soon

CHRONICLE

USCITA CINEMA: 09/05/2012

Dopo aver fatto un'incredibile scoperta, tre liceali si accorgono di aver acquisito incredibili superpoteri. Mano a mano che imparano a controllare le loro abilità e a usarle per i propri benefici, le loro vite cominciano a sfuggire al controllo, e il loro lato oscuro prende il sopravvento.

GENERE: Drammatico, Fantascienza, Horror REGIA: Josh Trank ATTORI: Michael B. Jordan, Dane DeHaan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Anna Wood, Alex Russell, Joe Vaz, Luke Tyler, Matthew Dylan Roberts

PAESE: Gran Bretagna, USA 2012

fonte Coming Soon

CINEMA APOLLO AUGUSTEO TEATRO DELLE ARTI FATIMA SAN DEMETRIO THE SPACE DUEL VILLAGE SALA TRUFFAUT BERTONI

INDIRIZZO SALERNO, Via Michele Vernieri, 16 SALERNO, Piazza Amendola SALERNO, Via Pio XI, 45 SALERNO, Via M. di Fatima, 3 SALERNO, Via Dalmazia, 4 SALERNO, Viale A. Bandiera PONTECAGNANO, C/o Maximall GIFFONI VALLE PIANA, Via A. Moro, 4 BATTIPAGLIA, Via Puccini

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IL FILO DI ARIANNA

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di Arianna Foglia

MODA

Anche in Italia ormai dilaga Il fenomeno delle Fashion Blogger, al punto di diventare una vera e propria professione. Proporre look, creare tendenze, anticipare mode, recensire collezioni; sono questi i temi che vengono trattati in un piccolo spazio sul web. "Il Filo Di Arianna" è un fashion blog ( http://ilfilo-diarianna.blogspot.it ) e da oggi diventa anche una rubrica dove mensilmente vi proporrò un look e vi presenterò un blog. Inauguriamo questo nuovo progetto con Nicoletta del blog "Scent of Obsession" (http://www.scentofobsession.com ) Il look del mese è "Pois". Un look semplice con una combinazione di colori raffinata ed estremamente primaverile. I pois della giacca danno all'outfit un vago tocco bon ton.

Nicoletta indossa: Jacket: Queens Wardrobe Bag: Coccinelle Sunglasses: Céline Watch: Michael Kors Bracelet: Cate Shirt and Jeans: Zara Shoes: Kelsi Dagger "Abrielle A questo look abbiniamo uno “Srewdriver”, Cocktail nato negli anni '50 in Gran Bretagna quando, così si racconta, un negoziante d'olio mescolò questa miscela con un cacciavite. Di colore giallo biondo o rosso aranciato, a seconda delle arance utilizzate, offre al naso i dolci profumi del mediterraneo. E' un drink poco alcolico, dal gusto leggermente acidulo e dallo spiccato profumo d'arancia. Equilibrato e decisamente dissetante, lascia un lungo retrogusto di arancia sostenuto con forza dal carattere. Ingredienti 3/10 vodka; 7/10 succo d'arancia Preparazione Si prepara direttamente in un tumbler con ghiaccio. Decorare con fetta di arancia.

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Body Worlds in mostra a Napoli Conosci te stesso

Sicuramente una mostra consigliata a tutti gli amanti dell’eccezionalità. E’ questa, infatti, l’occasione per vedere un’esposizione che normalmente richiederebbe uno spostamento in Germania, Inghilterra, America, Cina o Giappone, mentre per la prima volta da quando fu inaugurata nel 1995 arriva in Italia. Precedentemente ha stazionato a Roma da settembre 2011 e prorogata, dato il successo, a marzo 2012 ed attualmente ospitata a Napoli. Io che ancora rimpiango di aver perso la mostra dell’Altare di Pergamo del 1996 accuratamente smontato dalla sua sede berlinese per l’occasione e rimontato a Roma - non posso che mettere inizialmente in evidenza l’unicità nel vedere un’esibizione del genere. Con questa premessa, è doveroso precisare di cosa si tratta. “Body worlds” è una mostra itinerante mondiale che prende origine dal metodo di “plastinazione” ideato dal dr. Gunther von Hagens, il quale adoperò per primo tale tecnica, permettendo appunto di “plastinare” i corpi umani, posizionandoli negli atteggiamenti più vari. Si parla dunque di corpi veri, donati alla scienza tramite richiesta, e privati dello strato di pelle, in modo da mostrare muscolatura, ossa, organi e immobilizzati per sempre in pose particolari, mettendo in risalto le zone del corpo che normalmente si usano quando si pensa, si corre, si salta, si suona, si beve, e si fuma. L’esposizione si trova attualmente nel Real Albergo dei Poveri, uno dei diversi palazzitruffa di Napoli, con la sua facciata bianca, nuova e tirata a lucido, mentre l’interno è una rovina pressoché continua. A riprova di quanto sopra, all’inizio dell’orario di visita mostra vengo informato che dovrò aspettare un po’ per via della mancanza di corrente, e dunque il biglietto d’entrata non può essere convalidato. Passati trenta minuti seduto in attesa, mi mandano incontro una bella ragazza biondissima e sorridente dall’accento teutonico (sono furbi questi tedeschi), la quale mi informa che la corrente non sarà ripristinata entro la prossima ora e mezza, perché la pioggia della notte ha fatto saltare un po’ di impianti. D’altronde, c’è da alzare le mani: siamo solo nel 2012, mica nell’antica

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di Danilo D’Acunto

Roma che la pioggia sapeva incanalarla ovunque volesse ed eventualmente servirsene. Oggi come oggi, per queste impossibili gocce d’acqua possiamo fare poco e niente. Per la serie: bello che decidano di fare una mostra o un evento a Napoli, ma peccato che la facciano a Napoli. Decido quindi di rinunciare al primo tentativo, ripromettendomi di tornare l’indomani, e intanto mi consolo con il vicino Museo Archeologico Nazionale, che pure non se la passa tanto meglio (ma questa è un’altra storia). Ritorno il giorno dopo con un certo timore addosso (ha piovuto di nuovo durante la notte e ho paura che al posto del Real Albergo ci sia solo un cumulo di macerie). Per mia fortuna non è così. La mostra è ben concepita, con una divisione in settori funzionale. Si procede per grandi gruppi, per organi, per processi. Si parte dallo scheletro, per poi passare alla muscolatura, e ancora a nervi ed arterie. Esaustive, nel loro piccolo, le didascalie, che in maggior parte sono in italiano e inglese. Assenti gli altri idiomi europei, anche se tra i presenti che si trovavano con me in quell’orario morto, la metà erano stranieri (ovviamente) e per lo più francofoni (la progressista Francia con la sua tipica famiglia di genitori gioviali e bambini educatissimi che guardano, bisbigliano e si meravigliano sono sempre una piacevole compagnia). I visitatori italiani appartenevano in maggior parte ad un pubblico già abbastanza istruito in materia e composto dai vari & eventuali dotti, medici e sapienti. Concettualmente, il tutto è articolato in due percorsi: un primo che ci porta alla scoperta del corpo umano sic et simpliciter, e un altro che ce lo presenta inserito nel vivere quotidiano. Così, accanto alla visione del singolo organo (e le sue eventuali varianti patologiche), lo vediamo in “funzione”, per così dire, nel suo contesto biologico. Cosa succede al deltoide quando giochiamo a tennis? Come funziona la colonna vertebrale quando ci chiniamo? Quali muscoli si tendono, sotto sforzo, mentre si esegue un velocissimo assolo di chitarra? Le risposte vengono rivelate all’occhio dello spettatore con una naturalezza e una semplicità che quasi fanno rimpiangere di non essersi iscritti a medicina (io per lo meno, l’ho pensato). In linea di massima, è una mostra che si visita con lo stesso entusiasmo di quando si vede una puntata di “esplorando il corpo umano”. Per quanto preparati, c’è da imparare qualcosa sicuramente. E si impara senza sentirne il peso. Anzi, c’è quasi sempre quel sottile leit motiv di fondo che ti porta a vedere il tutto con lo stupore verso il bizzarro come se fosse un sideshow di fine ottocento. Ma del sideshow fatto di fenomeni da baraccone e di uomini elefante non c’è nulla. Non c’è morbosità in quei corpi -seppur verismontati, rimontati, depellati, aperti.

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ARTE&CULTURA

Semplicemente si staziona in quel limbo di medicina che agli occhi dei profani può forse fare impressione, ma che si tratta solo di normale biologia. Non ho avvertito inquietudine, anche davanti a corpi sezionati. Per come è concepita e presentata, la mostra non ha altro fine se non la divulgazione scientifica, soprattutto verso i non addetti. Se poi la visione di corpi può infastidire o meno, dipende in parte da come la si prende, in parte dalla propria sensibilità. Sinceramente, trovo più disturbanti (e inutili) le porcherie artistoidi di Damien Hirst, con le sue mucche affettate e altri animali sotto vetro. E’ una mostra più scientifica che artistica; anzi, di artistico (ricordando che “artistico” non intende solo quadri e statue) non ha quasi niente. Dico “quasi” perché è pur giusto ricordare che il cammino dell’arte occidentale nasce con lo scopo di racchiudere la forma umana nella pietra e nella tela. Una ricerca benedetta dal monito di Protagora secondo il quale “l’uomo è misura di tutte le cose”, e la ricreazione della vita umana in un manufatto è l’ossessione che il percorso artistico del nostro emisfero si è portato appresso fino a quando il Novecento non ha cercato di smontare questa convinzione a colpi di impressioni, cubi e linee astratte. Mi piace quindi pensare a “body worlds” come la vendetta di quell’arte alla ricerca dell’uomo nei confronti del concettuale anti figurativo. Ed è una vendetta tutta moderna, che si allontana dai tradizionali pennelli, e piuttosto che lo scalpello dello scultore preferisce lo scalpello del medico (affascinante notare come il termine sia lo stesso). Inevitabile pensare al lavoro del chirurgo estetico, che “scolpisce” seni, labbra e glutei. Opera una limata qua, rifinisce qualche dettaglio lì ed ecco, infine, la bambola-statua di carne, perfetta e finta come gli antichi parenti di marmo. Va detto che la mostra, nel corso del tempo, ha suscitato diverse polemiche, soprattutto per via di un mancato rispetto religioso per il morto e il corpo umano in sé. E qui bisogna tornare a quanto detto prima: è un’esposizione di natura scientifica. Giocare a far coincidere scienza e fede è sempre impegnativo e spesso impossibile. La migliore soluzione è affidarsi all’una o l’altra, evitando di sfociare nel dibattito sterile e ricordando che i corpi presenti sono donazioni volontarie di chi ha ritenuto giusto partecipare a questa sorta di esperimento collettivo. Sul motivo del perché una persona desideri questo, è inutile speculare: ogni singolo individuo ha una ragione ugualmente valida e ugualmente differente. Potrebbe perfino essere l’ingresso gratuito, riservato appunto a chi ha intenzione di donare il corpo alla mostra. E non si può biasimare chi lo fa: oggi come oggi 13 euro (il costo del biglietto) mettono il pranzo in tavola a più di una famiglia.


Le interviste impossibili di Vladimiro D’Acunto

Intervista a Ludwig Van Beethoven

VLADIMIRO: Salve, Maestro Beethoven. La ringrazio per aver accettato l’interv… BEETHOVEN: Parli più forte!!! Non sa che sono sordo?! O quanto meno moderi la velocità dei suoi suoni, così che possa almeno leggerLe le labbra al fine di intendere ciò che dice! VLADIMIRO: ha ragione!!! mi scusi, maestro!!! ma sono molto emozionato!! dicevo, la ringrazio per aver accettato l’intervista! BEETHOVEN: Andiamo avanti, iniziamo subito, forza! Non vede che sono impegnatissimo?! Mi passi la mia cornetta acustica intanto! Si renda utile, almeno! VLADIMIRO: Subito!! ecco, prenda!!!!! Partiamo dal suo nome!!!!!: Ludwig Van Beethoven!!!!. Lei, maestro, e’ nato a Bonn, ma e’ evidente che il suo “Van” denuncia un origine olandese!!!!!! Come mai????!!! BEETHOVEN: E non urli così forte!!!!! La sento! Effettivamente ha ragione; mio nonno paterno Ludwig, anche lui musicista, discendeva da un’umile famiglia fiamminga di contadini residenti nel Vlaams-Brabant, una provincia delle Fiandre. In seguito si trasferì a Bonn e divenne Kappelmeister dell’allora Principe di Colonia. VLADIMIRO: Capisco. Sin da fanciullo lei dimostro’ un certo talento musicale. suo padre Johann intuì presto il suo spirito e, un pò come il padre di Mozart coltivo’ queste sue doti e le organizzò diverse tourneé. È cosi’? BEETHOVEN: Non esattamente. Mio padre mi sfruttava. E’ vero, si accorse del mio talento eccezionale, ma lo coltivò per trarne esclusivamente il maggior profitto possibile, ovviamente un profitto economico. Lei sa che spesso mio padre, uomo autoritario, fu capace di incredibili brutalità? A volte, tornava a casa molto tardi, ubriaco fradicio, e mi costringeva a suon di percosse ad alzarmi dal letto, imponendomi di suonare il pianoforte o il violino solo per intrattenere i suoi amici, ubriachi anch’essi. VLADIMIRO: Che violenza! Quindi la sua educazione musicale fu tormentosa? BEETHOVEN: Molto. In seguito fui affidato da mio padre ad un certo Tobias Pfeiffer, professore di musica. Si rivelò un altro degno seguace di Dioniso come il mio genitore. VLADIMIRO: Ma la sua vita di lì a poco sarebbe cambiata. All’orizzonte v’era

Vienna che le regalerà un incontro fondamentale per lei: Franz Joseph Haydn. Giusto? BEETHOVEN: Giusto. Il merito fu del Conte di Waldstein che mi portò con sé a Vienna nel 1787, avevo quasi 18 anni. A Vienna si parlava solo di Mozart, la sua musica dominava ogni angolo della città. VLADIMIRO: Lei lo ha mai incontrato? BEETHOVEN: Solo una volta. Ma fu un incontro fugace, un saluto più che altro. Mi ascoltò mentre suonavo al piano ad un concerto. VLADIMIRO: Si dice che Mozart abbia detto di lei: “fate attenzione a costui; fara’ parlare di se’ in tutto il mondo”. BEETHOVEN: Mai previsione fu più esatta. Ma la mia musica era ben diversa da quella del mio collega. Io non sarei mai stato capace di musicare un libretto come quelli su cui Mozart ha lavorato. Non sarei stato in grado di comporre opere come il Don Giovanni e il Figaro: ho sempre avuto un’avversione per questo genere. Non avrei potuto scegliere soggetti simili: erano troppo leggeri per me. VLADIMIRO: Ritorniamo a Waldstein. Ho qui con me un passo di una sua magnifica lettera indirizzata proprio a lei, maestro. Se permette, la leggo: BEETHOVEN: Faccia pure. VLADIMIRO: “Caro Beethoven, Lei parte finalmente per Vienna per soddisfare un desiderio a lungo vagheggiato. Il genio di Mozart è ancora in lutto e piange la morte del suo pupillo. Presso il fecondissimo Haydn ha trovato rifugio, ma non occupazione; e per mezzo suo desidererebbe incarnarsi di nuovo in qualcuno. Sia Lei a ricevere, in grazia di un lavoro ininterrotto, lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn”. Maestro, il genio venne effettivamente a trovarla e lei lo accolse con grande gioia. BEETHOVEN: Sì. Devo ammettere che gli anni viennesi furono stupendi. Avevo molto talento e ne sviluppai ancora di più. Haydn mi stimava molto, diceva che vedeva in me un uomo con molte teste, molti cuori e molte anime. Tuttavia non instaurammo mai una profonda amicizia. VLADIMIRO: lei temeva l’invidia del suo maestro? Temeva che la ostacolasse? BEETHOVEN: Non temevo. Ne ero certo! Iniziai ad irritarlo con il mio carattere scorbutico, con l’indisciplina e la mia audacia musicale. Sentivo che Haydn voleva soffocare il mio genio compositivo con una rigida e fredda metodologia di

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ARTE&CULTURA insegnamento musicale. VLADIMIRO: la sua musica si impose repentinamente all’attenzione e all’interesse del pubblico. Colpiva soprattutto la sua modernità la complessa architettura del suo stile musicale. Un compositore boemo, Tomasek, assisté ad un suo concerto di pianoforte e disse: “Lo stupefacente modo di suonare di Beethoven, così notevole per gli arditi sviluppi della sua improvvisazione, mi toccò il cuore in modo insolito: mi sentii così profondamente umiliato nel mio più intimo essere da non poter più toccare il pianoforte per diversi giorni. Certo, ammirai il suo stile vigoroso e brillante, ma i suoi frequenti e arditi salti da un tema all'altro non mi convinsero affatto”. Cosa pensa a riguardo? BEETHOVEN: La mia musica era una musica di transizione. Sono vissuto a cavallo tra gli ideali del classicismo e quelli del romanticismo. Tomasek ed altri musicisti erano ancora troppo legati all’ideale classico. Il mio stile è, invece, irrequieto, vibrante ed il mio scopo era di distruggere l’unità organica di impronta eccessivamente classicistica. La stranezza e l’apparente ineguaglianza rappresentavano per me gli unici obiettivi della composizione. VLADIMIRO: Uno stile di transizione ma altamente innovativo dunque. Il 1796 rappresenta il suo Annus Horribilis. La scoperta e la graduale consapevolezza della sua sordità. Come visse questo evento? BEETHOVEN: Molto male. Mi chiusi in un auto-isolamento, evitando così di rivelare al mondo la mia infermità. Era terribile ed insopportabile che, poco a poco, non potessi più ascoltare ciò per cui ero nato: la musica. Consapevole che quest’infermità avrebbe definitivamente distrutto la mia carriera mi negai alla gente. Ebbi la triste reputazione di misantropo e misogino, di cui soffrii in silenzio per tutta la vita. Una volta valutai addirittura il suicidio, ma l’amore per la musica, l’armonia sinfonica ed il ritmo ebbero il sopravvento e mi dedicai totalmente alla composizione. Plutarco mi ha consolato e mi ha ispirato la rassegnazione. Divenni fermamente risoluto a contrapporre alle avversità del destino un’anima forte, anche se vi erano dei momenti in cui io mi sentivo la creatura più disgraziata del mondo. O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate


Le interviste impossibili passare per tale, come siete ingiusti con me! Quante volte, mi creda, avrei voluto urlare la causa segreta di ciò che fu soltanto un’apparenza. E Lei provi ad immaginare cosa possa significare essere colpito da un male inguaribile che medici incompetenti hanno solo peggiorato. VLADIMIRO: Lei si è dimostrato un uomo nobile e dallo spirito forte. Proprio da quegli anni in poi, il suo animo sembrava nutrirsi costantemente di un’abbondanza inesauribile di ispirazione. Non sacrificò mai, nel corso della sua carriera, il suo pensiero alla tirannia della sordità. Sacrificò, al contrario, la sordità al suo estro compositivo. Nacquero così l’Eroica, il Fidelio, la Pastorale, per poi giungere al capolavoro assoluto, la celeberrima Sinfonia 9, con il suo AN DIE FREUDE, l’Inno alla Gioia! BEETHOVEN: Sì. In particolare, la Nona sinfonia in Re minore, è stato il mio ultimo lavoro. Come già dissi al mio editore, produssi una sonata che avrebbe dato filo da torcere ai pianisti, quando la avrebbero eseguita tra cinquanta anni. Di anno in anno, deluso dalla speranza di un miglioramento della sordità fui costretto a vivere solitario, lontano dal mondo, ma nonostante tutti gli ostacoli della natura, ho fatto di tutto per essere ammesso nel novero degli artisti e degli uomini di valore e decisi, quindi, di fare un ultimo regalo al mondo con l’Inno alla gioia, presente nell’ultima parte della Nona. VLADIMIRO: Riuscì sicuramente nel suo intento, maestro. Oggi il suo inno rappresenta l’europa. Cosa significò per lei? BEETHOVEN: L’Inno doveva essere una lirica in cui la felicità non fosse considerata soltanto come semplice spensieratezza o allegria di un istante, ma come un traguardo finale, un risultato a cui l’umanità sarebbe giunta attraverso un’aristotelica catarsi spirituale, liberandosi dal male, spogliandosi dell’odio e della violenza. Il coro del mio Inno è un’evocazione musicale del trionfo della gioia e della fraternità universale sulla disperazione, sulla paura, sulla guerra, sulla solitudine. L’Inno costituisce un messaggio universale di solidale umanesimo. Noi, esseri limitati, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori ma solo i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza. La musica deve far sprizzare il fuoco dallo spirito

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ARTE&CULTURA

degli uomini! VLADIMIRO: Maestro, la ringrazio nuovamente per il suo tempo e per aver guidato la musica fino agli estremi confini

dell’arte. Le auguro ogni gioia possibile. BEETHOVEN: Grazie. Riponga pure la cornetta lì sul tavolo e sparisca. Continua...

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Il grande gioco dello scoutismo

Tanti i cittadini di Montecorvino Rovella che nel corso dei 58 Anni di storia del gruppo “Montecorvino I” sono stati scout, tanti da non poterli più contare oggi. Chi ha vissuto un periodo della sua vita nell’associazione sa cosa significa essere scout e conosce i nostri obiettivi, chi invece non si è mai avvicinato, che idea si è fatto di questi ragazzi che ogni tanto si vedono in giro in pantaloncini corti? E’ facile pensare ad un’associazione con scopi ludici dove si va per stare insieme, giocare, divertirsi e fare delle scampagnate. La risposta è si senza dubbio il gioco, lo stare insieme e il vivere all’aperto sono attività che occupano la maggior parte del tempo, ma tuttavia non ne costituiscono il fine. Sono semplicemente i mezzi che il fondatore dello scoutismo Robert Baden Powell, ha individuato nel metodo scout, gli strumenti, di cui ci serviamo adattandoli di volta in volta alle diverse età dei ragazzi per raggiungere il nostro scopo finale, ossia formare buoni cittadini. Qualsiasi gioco o attività proposta ai ragazzi ha sempre il fine educativo alla base. Far giocare bambini di 10 anni insegnando loro il rispetto dei compagni, l’importanza delle regole per vivere insieme significa per noi porre le basi per la formazione del carattere dei ragazzi e un primo passo verso la formazione di buoni cittadini. Così via cerchiamo di “cucire addosso” alle esigenze e all’età dei ragazzi le nostre attività, tenendo

sempre a mente che ognuno di loro è un mondo a sé che va valorizzato, spronato corretto e lodato di volta in volta. Attraverso la vita di gruppo i ragazzi diventano consapevoli che si è sempre parte di formazioni sociali, dal piccolo gruppo qual’è la squadriglia (6-8 ragazzi o ragazze di età variabile fra i 12 e i 16 anni, che costituiscono insieme una vera e propria comunità, nella quale ognuno ha le proprie responsabilità e i propri compiti) la famiglia, e via via crescendo fino ad arrivare alle macro classi come, il paese, la nazione ecc. Si cerca di far comprendere ai ragazzi come si vive nel gruppo, quali sono le sue dinamiche, il ruolo e l’importanza che ognuno di loro ha in esso. Man mano che crescono è chiesto loro di prendere atto di questo nostro essere cittadini del mondo, di vivere attivamente il nostro ruolo nella società e di impegnarsi in prima persona per provare a “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato” (cit. R.Baden Powell). E’ inutile dire che la proposta scout non va a sostituire il ruolo fondamentale della famiglia, ma rappresenta una possibilità in più per ragazzi e genitori. In associazione ci siamo più volte interrogati sulla validità o meno della proposta scout oggi, e partendo dall’analisi della odierna società la risposta non può che essere fortemente positiva. Riteniamo che i modelli proposti dalla televisione, le trasmissioni spazzatura, l’esempio che governanti e classe dirigente danno della nostra Italia

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SOCIALE

siano per la maggior parte diseducativi e contribuiscono alla formazione di devianze sociali. Il successo facile e ad ogni costo che giustifica la prevaricazione degli altri e a volte la disonestà, la notorietà come uno degli obbiettivi principali della vita spingono i ragazzi a estremizzare i loro comportamenti con la possibilità di danneggiare se stessi. A tutto questo noi rispondiamo con i nostri valori, fratellanza tra i popoli, rispetto delle diversità, lealtà, e servizio al prossimo, per noi “la felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo, né dalla carriera, né dal cedere alle nostre voglie”, cito ancora B.P. “il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. L’obiettivo che noi adulti del gruppo ci assumiamo in definitiva non nè facile né semplice, tuttavia se abbiamo deciso di dedicare tanta parte del nostro tempo a questa sfida lo dobbiamo senza dubbio a chi prima di noi ha fatto questa scelta riuscendo a trasmetterci i valori in cui oggi crediamo, consapevoli che non sempre riusciremo a centrare l’obiettivo facciamo del nostro meglio affinché i ragazzi possano crescendo diventare dei buoni Cittadini, e dare il loro contributo al miglioramento di questa nostra società. La Co.Ca. del gruppo Scout “Beato Giovanni” Montecorvino I


Sala Prove “O’ Bunker" Una realtà per tutti al servizio di tutti

La passione per la musica, il bene comune e tanta voglia di fare, questi, gli elementi essenziali che hanno spinto un gruppo di ragazzi del paese a fondare un’associazione con lo scopo di creare e mettere al servizio di tutti una “Sala prove comunale”. Un ragazzo che vuole suonare con gli amici, ma non ha i mezzi per farlo in uno studio privato, come deve fare? - questo il loro quesito - Ci vorrebbe uno spazio pubblico gratuito a disposizione di tutti questa la loro risposta - Lo dobbiamo creare! - questa la loro determinazione! Da qui la creazione del progetto e la richiesta al Sindaco della concessione dell’uso di uno dei locali adiacenti al teatro comunale, in piazza Seesen Harz, individuato dai ragazzi come luogo ideale, in quanto vicino ad una scuola e sufficientemente distante da quartieri residenziali. Locali, per altro, chiusi ed abbandonati per gran parte dell’anno. Il Sindaco si è mostrato entusiasta del progetto dando da subito la propria

disponibilità ai ragazzi, dapprima indicando l’iter burocratico per ottenere la concessione, e dopo impegnandosi personalmente affinché la richiesta andasse a buon fine. Dopo qualche settimana di “lotta”, tra incartamenti, protocolli, ingegneri e tecnici le chiavi finalmente arrivano e….via si può cominciare. Aperta la porta la situazione si è mostrata più complessa di quanto si credesse, il locale era completamente abbandonato a se stesso, pieno di sporcizia di ogni genere e con l’acqua piovana che colava dal tetto, il quale, non aveva nulla da invidiare ad un colabrodo. Questo non ha per niente scoraggiato i ragazzi che anzi, si sono messi subito all’opera e con guanti, disinfettante, scopa e paletta, in pochissimo tempo hanno ripulito il tutto e appena cessate le piogge hanno sistemato il tetto, asfaltando i punti critici che permettevano l’ingresso dell’acqua. Poi, moquette, amplificatori, batteria e

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SOCIALE

tastiera; il gioco è fatto. La sala prove è pronta. Zero soldi, tanta volontà e il sogno è realizzato. Una nuova realtà è nata in paese. La musica ora a Montecorvino Rovella ha una base operativa a disposizione di tutti, di “Proprietà di tutti”. Basta iscriversi all’associazione Found 404, prenotare la sala negli orari di apertura, portare i propri strumenti e suonare. L’opera di questi ragazzi è un grande esempio per il paese, perché laddove la politica degli adulti, non ha mai tempo da dedicare ai giovani, sono proprio i giovani a radunarsi e a fare politica con gli adulti, dimostrando che “loro” ci sono, amano il proprio paese e vogliono vederlo crescere e non più regredire. Angelo Sica


COMITATO CITTADINO

Aree verdi attrezzate: il Comitato Cittadino di Montecorvino Rovella si mobilita A volte basta poco per rendere più allegra la vita dei bambini. E’ un poco che sembra impossibile a Montecorvino Rovella. Eppure, senza voler andare troppo lontano, ma semplicemente nei tanto presi ad esempio comuni limitrofi, non è stato impossibile creare aree di gioco per i bambini o giardini e piazze fruibili anche per i più piccoli. Sempre più forte è la necessità di dare ai bambini spazi adeguati, in qualsiasi piano di urbanizzazione è prevista la creazione degli spazi verdi attrezzati. Facendosi portavoce delle esigenze di tante famiglie, il Comitato Cittadino di Montecorvino Rovella ha presentato un progetto nelle mani del primo cittadino Giuseppe D’Aiutolo per l’ampliamento e l’adeguamento dell’esiguo spazio adibito a zona ludica per i bambini, sottostante il Viale Cappuccini e adiacente ad un parcheggio.

“L’idea è quella di ampliare di altri 52 metri quadrati lo spazio già esistente, spiega il presidente del comitato Gennaro Mauro, posizionando un tappeto in gomma antishock, un’altra altalena, un altro scivolo o, in alternativa, una giostrina girevole. Abbiamo pensato anche al posizionamento e al fissaggio di una staccionata in legno davanti alla ringhiera in ferro esistente, così da impedire che i bimbi la scavalchino”. Il progetto prevede, inoltre, interventi di “stree art” per la decorazione dei muri e delle saracinesche dei locali sottostanti il Viale Cappuccini, con la partecipazione di artisti residenti. Inoltre si è pensato di vestire i fusti degli alberi con rivestimenti di lana colorati. “Oltre a questo tipo di intervento, ha continuato Gennaro Mauro, vorremmo avere la possibilità diristrutturare uno dei locali sottoposto al Viale Cappuccini per adibirlo a bagni per

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SOCIALE i bambini e i genitori, ricavare anche un piccolo angolo per il pronto soccorso e un deposito per giocattoli. Le strutture da installare sono tutte smontabili in modo tale da potere spostare il tutto in un vero parco giochi. Le giostre che saranno installate saranno certificate per uso pubblico, in pieno rispetto delle normative per la sicurezza dei bambini e tutti gli interventi saranno autofinanziati dal Comitato che si servirà dell’aiuto e la partecipazione degli Enti e degli imprenditori, che vorranno vedere nel nostro progetto, qualcosa di utile e concreto per la nostra comunità. Naturalmente sarà affidata al buonsenso degli adulti responsabili dei bambini accompagnati la vigilanza affinché sia fatto un uso corretto e ragionevolmente prevedibile delle attrezzature messe a disposizione dei bambini”.

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Montecorvino Rovella

GUERRA APERTA TRA GLI ANIMALISTI E IL SINDACO

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di Luca Orlando

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POLITICA

E

’ guerra aperta tra un gruppo di animalisti ed il sindaco Giuseppe D’Aiutolo. Da gennaio cittadini volontari ed associazioni animaliste in collaborazione con il comune avevano individuato un’area per la collocazione di svariati randagi presenti sul territorio comunale. L’area si trovava nei pressi dell’ex Macello. Dopo poco tempo però sono cominciati i primi problemi tra gli abitanti della zona ed i volontari, alcuni di loro hanno rischiato di essere denunciati per gli schiamazzi degli animali ed il pericolo igienico sanitario. Sin dall’inizio quindi la situazione si è rivelata più complicata del previsto, da un lato i cittadini rivendicavano più controlli sanitari e dall’altro invece gli animalisti difendevano i diritti degli animali in questione. I randagi erano una quindicina e sono stati tanti i sacrifici degli animalisti che hanno provveduto ad una alimentazione sana e costante, ed alla cura delle varie malattie contratte dagli stessi. L’area dell’ex Macello era stata scelta come collocazione provvisoria in quanto non era a norma né tantomeno attrezzata per ospitare i cani in questione, sarebbe stata poi individuata dai volontari un’altra ubicazione più adatta ed attrezzata per le problematiche presentate dagli animali. Il 20 aprile la situazione, a detta dei volontari, è degenerata. Alcuni cuccioli sono stati trovati morti. Dopo le prime indagini, i veterinari hanno affermato che alcuni cuccioli , nati da poche settimane, sono morti dopo aver ingerito veleno per topi. La reazione degli animalisti non s’è fatta attendere, subito dopo il fatto increscioso le accuse e la collera nei confronti del sindaco ha raggiunto il culmine tanto che i volontari si sono rivolti ai giornali e alle tv salernitane, alle associazioni animaliste e agli organi preposti per condurre indagini dettagliate sull’accaduto. Le accuse, seppur ancora infondate, contro il sindaco D’Aiutolo, sono gravissime. Gli animalisti hanno affermato di essere delusi dal comportamento del primo cittadino, da molti considerato ancipite, e di aver affrontato il problema in questione in modo inadeguato, superficiale. Da un po’ di tempo circola un messaggio che sta raggiungendo tutti gli interessati e gli organi preposti alla tutela dei diritti degli animali che riportiamo nella sua versione integrale: “Vi scrivo per chiedervi solidarietà nel

denunciare atti criminosi avvenuti nei confronti di alcuni cani gestiti da un gruppo di volontari nel comune di Montecorvino Rovella in provincia di Salerno e la relativa indifferenza di tutte le autorità competenti. Già da un mese avvenivano strani eventi, come cuccioli trovati con piastrine basse e segni di intossicazione, purtroppo una decina di giorni fa la situazione è diventata drammatica, i volontari del primo turno mattutino hanno ritrovato un cucciolo morto con il cranio fracassato e altri due con evidenti segni di avvelenamento, poiché avevano gli occhi socchiusi, schiumavano e mostravano crisi di tipo epilettico. Il veterinario sostiene sia stato topicida ma per sicurezza i volontari stanno aspettando l'esito dell'autopsia. Questo gruppo di volontari, nato da poco in seguito al ritrovamento di alcuni cani abbandonati (tra i tanti che popolano i comuni del salernitano) in gravissime condizioni di salute. Da Gennaio ad oggi si è riuscito a monitorare il territorio effettuando sterilizzazioni delle femmine (avvenute attraverso altre Asl perché quella di riferimento sostiene di non poter effettuare operazioni), microcippature, recupero e cura degli animali in gravi condizioni e delle femmine in elevato stato di gravidanza. Sono stati fatti adottare attraverso controlli pre e post affido e firma moduli d'adozione più di 30 cani tra adulti e cuccioli e si era creato un cospicuo gruppo di volontari che si adoperavano per il benessere e la tutela degli animali. Le spese sono state sempre a carico dei volontari e delle persone che generosamente donavano qualcosa per gli animali e ad oggi è a carico loro la sistemazione, in luoghi più idonei e sicuri, dei cani che aspettano ancora adozione. L'intento di questo messaggio

è quello di chiedere a tutti voi di aiutarci a pretendere di far luce su questi atti criminosi, di chiedere al sindaco, agli assessori, all'Asl, ai vigili e a chiunque abbia "potere" in merito di non lasciare soli i volontari (come finora accaduto) e di adoperarsi per cercare un luogo idoneo da trasformare in rifugio sanitario gestito da volontari poiché Mont. Rovella provincia di Salerno ha la convenzione con un canile di Torre Del Greco provincia di Napoli mentre sul proprio territorio ci sono persone disposte a farlo gratuitamente, ma anche perché il sindaco ha firmato la Reimmissione sul territorio, egli infatti in un primo momento si era mostrato fortemente contento di quest'iniziativa e aveva promesso un luogo idoneo dove far nascere un rifugio, la costruzione del quale inoltre permetterebbe anche un ingente risparmio economico alle casse del comune.” Da quanto si legge è difficile attribuire con certezza la responsabilità dirette al primo cittadino di Montecorvino. L’unica accusa certa è la mala gestione di fondi comunali, ogni anno il comune di Montecorvino spende circa novantamila euro per mantenere un’ottantina di cani ubicati in un canile in provincia di Napoli. Soldi che potrebbero essere sfruttati in un modo migliore se solo venisse redatto un progetto per accedere a dei fondi per la costruzione di un canile comunale previsti annualmente dalla Regione Campania. La situazione per ora resta sospesa i volontari sostengono di voler portare avanti ad oltranza la loro causa e sperano di avere in futuro la piena collaborazione del sindaco D’Aiutolo e dell’amministrazione comunale, il loro obiettivo è chiaro: “Creare un rifugio sanitario intercomunale gestito da volontari e patrocinato dagli Enti”.


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MONTECORVINO ROVELLA

MAGGIORANZA IN BILICO ADESSO IL SINGOLO Può FARE LA DIFFERENZA “Federazione di Centro”, questo il nome del nuovo gruppo formatosi all’interno della maggioranza D’Aiutolo composto dal Vice Sindaco Gennaro Leo e dai consiglieri Viscido Giuseppe(detto Pippo), Barba Alfredo e Landolfi Pietro. Queste le richieste per sostenere la maggioranza da parte della suddetta neoformazione politica: Azzeramento del P.u.c. e rimozione degli assessori Magazzeno e De Stefano, il primo ritenuto incompatibile per via di un contenzioso tra lo stesso e il comune, il secondo ritenuto non capace di ricoprire il ruolo di responsabile ai rifiuti. L’assessore Magazzeno si è subito affrettato a risolvere il contenzioso con il Comune quindi resta dove sta. Per legge avrebbe dovuto farlo entro 10 giorni dal conferimento del mandato, ma ormai qui a Montecorvino Rovella, sempre più spesso ci sembra che leggi siano più una sorta di traccia (proprio come il Codice della Pirateria nel film I pirati dei Caraibi), che vere regole da rispettare e a cui attenersi. L’assessore De Stefano invece ha dichiarato di aver messo le proprie deleghe sul tavolo, pur di convincere i 4 a restare. Il parziale accoglimento delle richieste quindi, non ha però soddisfatto i “Fantastici 4” che infatti sembra abbiano ufficializzato il definitivo il passaggio all’opposizione. La conseguenza (e il risultato) di tale traballante situazione si manifesta in continui scricchiolii della maggioranza D’Aiutolo, danneggiata da consistenti colpi di una sorta di “fuoco amico”. Dopo l’iniziale addio del consigliere Gaetano Citro (Udc), attualmente il Mister D’Aiutolo assiste all’abbandono (o comunque almeno allo storcere il naso) di suoi 4 giocatori chiavi confluenti nel nuovo gruppo. In questo momento, pertanto, la maggioranza, in attesa di non essere smentiti da eventuali e futuri giochi di funambolismo politico, tratto tipico della politica italiana, è sostenuta da rappresentanti non “ufficiali” rispondenti ai nomi di Vassallo e Foglia (il primo, inoltre, fedelmente coerente, perché da sempre garantisce il proprio sostegno). I numeri ora dicono: 11 consiglieri in una maggioranza allargata, perché sostenuta, come detto, dai due non ufficiali e 10 consiglieri in minoranza. Situazione critica insomma, dove ogni singolo è di fondamentale importanza perché può davvero fare la differenza. E’ incredibile come una granitica

di Angelo Sica e Vladimiro D’Acunto

E’ incredibile come una granitica maggioranza sia arrivata ad essere un blocco di pomice destinato, probabilmente a sgretolarsi (ma in Italia siamo abituati a questo e a ben altro). Ci avviciniamo probabilmente verso il secondo commissariamento consecutivo? Di seguito vengono riportati due prospetti che raffigurano l’evoluzione del consiglio comunale, dal suo primo insediamento nella primavera del 2010, fino ad oggi, primavera 2012:

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POLITICA LOCALE

EVOLUZIONE CONSIGLIO COMUNALE

CONSIGLIO POST. ELEZIONE: MAGGIORANZA

14 elementi

Nominativo

Carica Istituzionale

Gruppo Consiliare

Giuseppe D'Aiutolo

Sindaco

La Montecorvino che vogliamo

Sabato Morretta

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Angelo Mellone

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Gennaro Leo

Vice sindaco

La Montecorvino che vogliamo

Rita De Stefano

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Pietro Landolfi

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Andrea Magazeno

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Dedalo Lupo

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Marco Budetta

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Maria Luisa Stabile

Presidente

La Montecorvino che vogliamo

Gaetano Citro

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Alfredo Barba

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Fabrizio Bacco

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Giuseppe Viscido

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

OPPOSIZIONE

7 elementi

Egidio Rossomando

Consigliere

Impegno democratico

Antonio Arminio

Consigliere

Impegno democratico

Aldo Costanza

Consigliere

Impegno democratico

Arturo Vassallo

Consigliere

Difesa civica

Marina Foglia

Consigliere

Difesa civica

Michele Stabile

Consigliere

Nuovi orizzonti

Giuseppe Viscido

Consigliere

Nuovi orizzonti

CONSIGLIO ATTUALE:

MAGGIORANZA Nominativo

11 elementi (9+2 non ufficiali) Carica Istituzionale

Gruppo Consiliare

Giuseppe D'Aiutolo

Sindaco

La Montecorvino che vogliamo

Sabato Morretta

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Angelo Mellone

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Maria Luisa Stabile

Presidente

La Montecorvino che vogliamo

Rita De Stefano

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Fabrizio Bacco

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Andrea Magazeno

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Dedalo Lupo

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Marco Budetta

Consigliere

La Montecorvino che vogliamo

Arturo Vassallo

Consigliere

Difesa civica

Marina Foglia

Consigliere

Difesa civica

OPPOSIZIONE

10 elementi

Pietro Landolfi

Consigliere

Federazione di centro

Gennaro Leo

Consigliere

Federazione di centro

Alfredo Barba

Consigliere

Federazione di centro

Giuseppe Viscido

Consigliere

Federazione di centro

Gaetano Citro

Consigliere

U.D.C.

Egidio Rossomando

Consigliere

Impegno democratico

Antonio Arminio

Consigliere

Impegno democratico

Aldo Costanza

Consigliere

Impegno democratico

Michele Stabile

Consigliere

Nuovi orizzonti

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Consigliere

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L’angolo delle ricette

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ENOGASTRONOMIA

Spaghetti con pesce broccoli alle acciughe Preparazione spada e melanzane Pulire i broccoli, tagliarli a pezzi, farli lessare in acqua bollente salata e scolarli. Friggere una melanzana a dadini. In un tegame far scaldare l'olio, unire le acciughe In una padella far rosolare uno spicchio lavate e spinate, schiacciarle con una forchetta e d'aglio, cuocerci una confezione di amalgamarle all'olio. pomodorini pelati e aggiungere 250 gr. Aggiungere i capperi e i broccoli, far insaporire e di pesce spada fatto a dadini e salare. Al servire sugo aggiungere le melanzane fritte e quindi procedere alla cottura del Ingredienti e dosi per 4 persone condimento. 500 g di broccoli A parte cuocere la pasta e a cottura 25 g di capperi ultimata versarla nella pentola con il 4 acciughe sugo e lasciarla 'saltare' per qualche 1/2 bicchiere di olio d'oliva minuto affinchè la pasta si insaporisca Sale per bene. Impiattare guarnendo il piatto con del prezzemolo fresco.

Preparazione

Ricette fornite da Maria Grazia G. e Rossella C.

Festa degli Asparagi Selvatici dal 14/05/2012 al 20/05/2012 Canneto Postiglione (SA) si potranno degustare piatti a base di asparagi selvatici e si potrà fare una piacevole escursione con passeggiata guidata nel parco nazionale del Cilento nel corso della quale oltre che trovare i propri asparagi si farà un sosta con degustazione in mezzo alla natura di prodotti tipici locali.

Sagra della Patata IV edizione Angri (SA) associazionenomos.it 26 e 27 maggio 2012 Rinnova il suo appuntamento annuale il 26 e il 27 maggio la IV edizione della Sagra Patata. Un'iniziativa organizzata dall'associazione "NOMOS" onlus e dai gruppi parrocchiali della Chiesa Regina Pacis di Angri che per quest'anno si presenta con una IV edizione che non solo valorizza uno dei prodotti di punta dell'economia agricola con una festa dall'aspetto semplice e gioioso ma mira alla sensibilizzazione del territorio dell'Agro.

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Calcio

aprile2012/anno 1 n.2/ CittadinoNews

SPORT LOCALE

Montecorvino Rovella Calcio nella storia

Si è concluso il campionato di Eccellenza. Agropoli promossa in serie D, ai play-off accedono, il Montecorvino Rovella Campagna classificatosi al secondo posto, ed in virtù della differenza di oltre i 10 punti sulla Libertas Stabia, 5a classificata, non disputerà il 1° turno per l’accesso alle finali interregionali, resterà alla finestra ad aspettare la vincente della gara tra la 3a e la 4a, Città de la Cava e Palmese, gara unica che si disputerà a Cava dè Tirreni. Comunque vada, per la compagine di Montecorvino e per i Montecorvinesi è già un traguardo. Quindi grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo a partire dai tifosi che

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hanno seguito la squadra in tutte le partite giocate lontano da Montecorvino, e soprattutto ai Presidenti Apicella e De Rosa, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile. I Bocca al lupo dalla redazione del “Cittadino News”. ROSA GIOCATORI MONTECORVINO ROVELLA STAGIONE SPORTIVA 2011/2012 Portieri: Bufano, Coscia, Lamberti Difensori: Buoninfante, Coccorullo, D'Elia, Fiorillo, Magliano, Passaro, Ruocco Centrocampisti: Busillo, Cafaro, Corsaro, Dede, Gonzales, Marrone, Minella, Protopapa, Rodio. Attaccanti: Letizia, Letteriello, Ramora, Silva, Zerillo

OTTIMI RISULTATI DAL SETTORE GIOVANILE La formazione Juniores del Montecorvino Rovella Campagna ha dominato e vinto il proprio campionato. I giovani ragazzi, guidati in panchina dal duo Armando-Russo, hanno disputato una grande stagione. “Abbiamo giocato un ottimo campionato – afferma Domenico Armando, il mister della formazione Juniores del Montecorvino Rovella Campagna – e sono molto contento del lavoro dei miei ragazzi che sono cresciuti moltissimo in questi mesi. Al di là del risultato noi stiamo portando avanti un progetto di crescita dei giovani, molti dei quali militano stabilmente in prima squadra come ad esempio Passaro, Marrone, Dede, Fiorillo, Magliano e tanti altri. Vederli giocare – conclude Domenico Armando, il mister della formazione Juniores del Montecorvino Rovella Campagna – anche in Eccellenza, e con buoni risultati, è per noi del settore giovanile motivo di vanto’’. Soddisfatta la società che, oltre al campionato della Juniores, ha vinto anche il campionato con la formazione Allievi di mister Russo. ‘’Sono felice – dichiara Gerardo De Rosa, presidente del Montecorvino Rovella Campagna – dei buoni risultati

che stiamo ottenendo. Abbiamo vinto il campionato con la Juniores e con gli Allievi e dobbiamo continuare a lavorare giorno dopo giorno per migliorare sempre di più’’. Il progetto continua con l’obiettivo di valorizzare i giovani. ‘’Cercheremo – conclude Gerardo De Rosa, presidente del Montecorvino Rovella Campagna – di far crescere i ragazzi del nostro territorio affinché un giorno possano essere una risorsa importante per la prima squadra”. Soddisfatto anche il Sindaco di Montecorvino Rovella, D’Aiutolo: ‘’Colgo l’occasione per fare i miei complimenti all’intera società per gli ottimi risultati che stanno ottenendo’’. Peccato, però, che la prima squadra è costretta a giocare lontano da M o n t e c o r v i n o . " L’ i n t e r a amministrazione comunale sta lavorando per ultimare i lavori del campo sportivo. Credo che per Settembre-Ottobre i lavori saranno ultimati’’, aggiunge D’Aiutolo. Il Sindaco è fiducioso e speriamo che le parole si trasformino in fatti per il bene di Montecorvino Rovella.

LA ROSA COMPLETA DELLA FORMAZIONE JUNIORES: PORTIERI: BUFANO, FALCONE; DIFENSORI: D’ELIA, B U O N I N FA N T E , M A G L I A N O , PA S S A R O , R O M A N O , M O N T E F U S C O ; CENTROCAMPISTI: MELLUCCIO, CERINO, CORSARO, DEDE, CAPORASO, CESARO, LOFFREDO; ATTACCANTI: MARRONE, DELLI BOVI, LETTERIELLO, FALIVENE. A L L E N AT O R I : A R M A N D O E RUSSO. LA ROSA VINCENTE DELLA FORMAZIONE DEGLI ALLIEVI PORTIERI: FALCONE, VASSO; DIFENSORI: CANNONIERO, CERINO, CORALLUZZO, FERULLO, MAGAZZENO, MANZO, MONTEFUSCO, TEDESCO BRUNO; CENTROCAMPISTI: IDIRI, L A N Z E T TA , M O S C A R I E L L O , TEDESCO LUIGI, TOMMASINO, TORO, VASSALLO; ATTACCANTI: APICELLA, GAZZANEO, PETRETTI, TORIELLO.

di Marco Mazzeo fonte: notiziecalcio.com

sul prossimo numero

speciale Europei di calcio una guida completa per vivere al meglio la manifestazione sportiva.


Calcio

aprile2012/anno 1 n.2/ CittadinoNews

SPORT LOCALE Montecorvino Campagna

Salerno Calcio

Campionato Eccellenza

Campionato Serie D Classifica (aggiornata al 5 maggio 2012) squadra SALERNO CITTA' DI MARINO FIDENE BUDONI

28

punti

65 64 52 51

Salerno Calcio dovrà attendere l’ultima partita di campionato per avere la certezza del balzo nel campionato di Serie C

Pallavolo

Classifica (aggiornata al 5 maggio 2012) squadra AGROPOLI MONTECORVINO CAVA PALMESE

punti

66 65 60 56

Verdetti: Promossa in Serie D: Agropoli Play Off: Semifinale Città de la Cava-Palmese Montecorvino in finale Play Out: MassaLubrense-Faiano Retrocesse in Promozione: Città di Angri e Due Principati

G.S. Macchia Campionato II Categoria Classifica (aggiornata al 5 maggio 2012) squadra A.D. BELVEDERE CONTRONE PORTOFINO CLUB CALABRITTO CAS. DI CONZA FELITTO CAGGIANESE REAL STELLA SANTOMENNA G.S. MACCHIA REAL COLLIANO CORYLETUM VALSELE

punti

49 48 47 36 33 32 30 29 24 21 20 9 7

Acli Macchia Campionato Joy Cup Classifica (aggiornata al 5 maggio 2012) squadra punti LA SQUADRA DEL CAPITANO 84 TRENTO BAR 80 U.S. MAIORESE 74 RISTRUTTURA SALERNO 60 VIEMME CALCIO 59 59 FAIANO CALCIO 56 SPORTING CARMINE 49 ACLI MACCHIA 44 SPORTING S. SEVERINO 42 ANGRI BOYS

Antichità Vassallo Volley - Scuola di Pallavolo dal 1980

La Pallavolo Montecorvino nasce grazie all’impegno di alcuni giovani locali, con l’intento di portare nel nostro paese la stessa energia e lo stesso entusiasmo sperimentato altrove. Questo gruppo, capitanato dal prof. Roberto Sguazzo, comincia così nel 1980 questa avventura. Grazie alla presenza di atleti maturati soprattutto tra Battipaglia e Olevano, la squadra di Montecorvino manifesta subito un ottimo potenziale, ottenendo dei buoni risultati fin dall’inizio della sua storia. Il punto più alto raggiunto dalla Pallavolo Montecorvino si ha all’inizio degli anni 90 quando la compagine femminile disputa un più che dignitoso campionato di serie C. Non da meno i ragazzi che tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000, con una compagine molto unita e combattiva arrivano a giocare un campionato regionale di serie D, dopo una lunga cavalcata in prima divisione, culminata con una vittoria in quel di Baronissi, in una partita “dentro o fuori”. Risultato poi ottenuto altre due volte recentemente, a testimonianza ulteriore del buon lavoro fatto negli anni. Attualmente il testimone è stato raccolto dal presidente Paolo Vassallo, che ha costituito la ASD Antichità Vassallo Volley Montecorvino assieme al gruppo storico della Pallavolo Montecorvino,

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composto da Daniele Foglia (che ha anche l’incarico di direttore sportivo), Rosario D’Ambrosio, Roberto Sguazzo. L’ ASD partecipa al campionato di prima divisione maschile e under 18 maschile, dove affronta società ben più blasonate come Salerno, Battipaglia e Cava dé Tirreni, e con potenziali ben differenti. Questo però, non ha impedito ai ragazzi guidati da mister Giovanni Picardo di arrivare alle fasi finali del torneo U18 e essere attualmente al quarto posto, ad un soffio dal podio, in prima divisione. Ancora più significativo e lodevole il lavoro fatto per i più piccini. E’ proprio il settore giovanile il “punto fisso” della nuova struttura societaria. Se passate in

VOLLEY Montecorvino

palestra negli orari pomeridiani, troverete tanti bambini festosi e vogliosi di imparare, grazie all’ottimo lavoro degli allenatori Rolando Sibilia, Rosario D’ambrosio e Domenico D’elia. E come premio per il lavoro fatto negli anni, per la prima volta la fipav provinciale ha deciso di organizzare domenica 6 maggio 2012 nella nostra bella cittadina, il consueto concentramento di mini volley, manifestazione itinerante che si svolge ogni anno a conclusione dell’anno pallavolistico, che vede coinvolti tutti i settori giovanili delle principali società della provincia. Marco Russomando


Cruciverba

aprile2012/anno 1 n.2/ CittadinoNews

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RELAX

le soluzioni del cruciverba saranno inserite nel prossimo numero del “CittadinoNews” Giugno 2012

Intimo e...

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Ridiamoci su

aprile2012/anno 1 n.2/ CittadinoNews

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RELAX

Due amici incontrano un signore che cammina trascinando le gambe. Il primo amico fa all'altro: "Poveretto, secondo me c'è nato". "No" risponde l'altro "secondo me è diventato dopo un incidente". Dato che non sono d’accordo decidono di scommettere e si avvicinano all'uomo e dicono: "Ci scusi, sappiamo che non è bello ma abbiamo scommesso sulla causa della sua disgrazia. Il mio amico dice che lei ci è nato così, io invece sostengo che lei ci è diventato dopo un incidente". "Mbè, ragazzi, ci siamo sbagliati in tre...: anch'io credevo che fosse una scorreggia e invece mi sono cacato addosso!!!" Tre uomini morti in un incidente d'auto, arrivano al cospetto di san Pietro!questi allora per attribuire loro un mezzo di trasporto con in quale muoversi pone loro una domanda!"quante volte avete tradito vostra moglie"??? il primo risponde - "io son stato bravo non ho mai tradito mia moglie". Pietro - "bravo prendi le chiavi della ferrari". Il secondo risponde - "Io solo una volta Pietro, ma eravamo in un momento di crisi". Pietro - "crisi o meno non dovevi tradirla, ma una volta sola è perdonabile, tieni una Mercedes". il terzo risponde - "io son stato molto cattivo invece l'ho tradita ben 10 volte". Pietro - "meriteresti l'inferno, ma perché devi andare in paradiso ti ci mando con una panda 30 arrugginita!!!non sono perdonabili 10 corna"!!! una settimana dopo i tre si incontrano casualmente ad un semaforo!!!i due alla guida di mercedes e della panda guardano invidiosi la ferrari, ma vedono l'amico piangere!!!quello della panda abbassa il finestrino e dice al fortunato:"ma cos'hai da piangere???non sai proprio accontentarti"!!!!questo piangendo risponde:"ma non c'entra la ferrari,ho visto mia moglie passare in bicicletta"!!! Un giornalista della RAI in Sardegna intervista un vecchietto al suo centodecimo compleanno. -...Allora, qual e il segreto per arrivare alla sua età ? - Non ho mai bevvutto, non ho mai fummatto e ho avvutto sempre una vitta regollare. - Ma lei in 110 anni chissà quante cose avra visto. Ci racconti il giorno piu bello della sua vita... - Il ggiorno piu bello della mia vitta e statto quando si e pperso il montonne! - Dica, dica... - Si era perso il montonne per i monti del Gennargentu. Ddue ggiorni e ddue nnotti per cercarlo. Alla finne quando lo abbiammo trovatto, pper festeggiarre ce lo ssiamo incullatto tutti quanti e abbiamo fatto unna gran festa finno all'alba! - Si, ma... capisce che questo aneddoto non possiamo raccontarlo in televisione... ci racconti un altro giorno bello della sua vita... - Un altro ggiorno bello e statto quando si e ppersa la peccora! - Sentiamo... - Si era ppersa la peccora per i monti del Gennargentu. Ddue giorni e ddue nnotti per cercarla. Alla finne quandol'abbiammo trovatta, per festeggiare ce la siammo incullatta tutti quanti e abbiamo fatto una gran festa finno all'alba - Si, ma... anche questo non possiamo dirlo in RAI. Guardi, cambiamo domanda, ci racconti piuttosto qual e stato il giorno piu' brutto della sua vita... - Il giorno piu bbrutto della mia vitta e stato quando mi sono pperso io...

Un napoletano a Londra sale sull'autobus, il bigliettaio gli porge il biglietto dicendo: "five sens" ed il napoletano: "e tu fai schif!” A SCUOLA: MAESTRA: "E tu bimbo come ti chiami?" BIMBO: " Pieppieppieppiero" MAESTRA: "ah, balbetti?" BIMBO: "no, mio papà è balbuziente e quello dell'anagrafe è un bastardo..." Arrestata Heidi con con 3 Kg di cocaina e un 1 Kg di marjuana. Finalmente risolto il mistero dei monti che ridono e le caprette che fanno ciao!!! L'altra notte una ragazza ha bussato per ore alla mia porta. Ma io non l'ho lasciata uscire. Dottore, dottore... un cane mi ha morso alla gamba! Ci ha messo qualcosa sopra? No, gli e' piaciuta cosi' com'era. Marito e moglie, felici, festeggiano le nozze d'oro con una cenetta intima. Verso la fine, lui si sente finalmente pronto a chiedere qualcosa che lo tormentava da tempo. - Cara, mi hai mai tradito? - Oh, caro, ma perche' chiedi questo? - E' importante, lo DEVO sapere - OK, allora. Si', ti ho tradito. Tre volte. - Tre volte? Quando? - Caro, ti ricordi quando avevi bisogno di tutti quei soldi per lavorare in proprio, e nessuno te li diede finche' un giorno il direttore di banca venne da noi e li consegno' personalmente? - Non avevo mai capito cosa fosse successo. E quand'e' stata la seconda volta? - Caro, ti ricordi quando avevi bisogno di quella operazione al cuore, ed era troppo rischiosa e nessun chirurgo voleva farla? E che poi improvvisamente uno di loro cambio' idea? Oh, cara, hai fatto questo per salvarmi la vita? Ah, mi sento risollevato dal vedere come ti sei sacrificata per me! E dimmi, quand'e' stata la terza volta? Caro, ti ricordi quando eri in campagna elettorale, e ti mancavano 3257 voti per essere eletto?... soluzione del cruciverba n.1

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