Incontri
Nelle radure si incontra la comunità L'associazione Valle del Rosspach lancia tre appuntamenti estivi per scoprire e valorizzare il territorio tra Calliano e Folgaria, intrecciando arte, natura e comunicazione
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a tempi immemorabili il territorio bagnato dal rio Cavallo (Rosspach in lingua cimbra), che scorre dall’altopiano di Folgaria toccando Calliano e Besenello per poi gettarsi nell’Adige, è sempre stato oggetto di frequentazioni quotidiane da parte delle comunità locali, che lo percorrevano servendosi di una fitta rete di sentieri. Un sistema viario capillare e complesso, che oggi – dopo essere caduto nel dimenticatoio per qualche decennio – è stato mappato e ripristinato, diventando il fulcro di un progetto di valorizzazione
del territorio e dei suoi manufatti storici. L’iniziativa prende il nome di #Radure: a idearla e portarla avanti è l’associazione Valle del Rosspach, attiva già da qualche anno con iniziative ed eventi di approfondimento a tema storico e agricolo, musica e laboratori creativi che coinvolgono tanto i residenti locali quanto i turisti, per valorizzare questo luogo selvaggio e incontaminato nel modo più semplice ed efficace: tornando a viverlo. È in questo solco e con questi obiettivi che si colloca la proposta di #Radure per l’estate 2020:
tre appuntamenti che fra luglio e agosto porteranno i partecipanti a scoprire, riscoprire, conoscere ed esplorare la natura, il bosco e il fiume nella valle del Rosspach. Catalizzatori saranno l’arte e la musica, con la presenza di artisti e ricercatori che sono anche profondi conoscitori di questi luoghi: Sara Maino, Florian Grott e alcuni operatori del Museo di Arte Contemporanea di Cavalese. “L’iniziativa parte da lontano e ha dietro di sé un grande lavoro preparatorio – racconta Davide Ondertoller, componente dell’associazione Valle del Rosspach e ideatore del festival Portobeseno –. Tutta la valle del Rosspach, fin dai tempi antichi, era percorsa da una fitta rete di sentieri, che servivano agli abitanti del fondovalle e a quelli dell’altipiano per raggiungere i campi e i pascoli, per fare la legna, per frequentare il fiume. Quest’area, infatti, fino agli anni Cinquanta era tutta coltivata. Nei decenni scorsi, come accaduto anche altrove, è andata in disuso; ai campi si è sostituito il bosco e anche i sentieri sono stati poco a poco dimenticati. Ecco perché uno degli obiettivi principali della nostra associazione, assieme ad altre che animano il territorio e alla Consulta di Mezzomonte e Folgaria, è stato quello di recuperare e ripristinare questa antica viabilità, salvarla dalla morte, ridarle un nome e una dignità. Per arrivare poi a portare di nuovo le persone a percorrerla. Un’accurata mappatura e tracciatura tramite Gps ci ha permesso nei mesi scorsi di ricostruire oltre 10 km di antichi sentieri. Il passo successivo è stato quello di ripristinarli e ripulirli. Ora sono di nuovo accessibili e pronti ad ospitare passeggiate ed escursioni. Gli incontri che proponiamo per quest’estate servono proprio a questo: a percorrere i sentieri, trovando in mezzo alle radure spazi per fermarsi a prendere