ISTITUZIONI
Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilitĂ : provvedimenti e prospettive
NORMATIVA
Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili
EDILIZIA
Indagine semestrale sul settore delle costruzioni
Azimut
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Reg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975 Comitato di Redazione PressCom-Comunicazione Integrata Piazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 info@presscom.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Bartolucci COORDINAMENTO EDITORIALE Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it REDAZIONE PressCom srl Riccardo Collamati Diego Sbaffi Roberto Ceccarelli Tonino Ortolani HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Matteo Tarabelli, Rita Sabelli, Antonino Praticò, Paola Giglio CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE Gianni Moreschi (g.moreschi@presscom.it) IMPAGINAZIONE Studio FLORIO - Via Aldo Moro, 38 62010 Sambucheto di Montecassiano (MC) STAMPA TIPOLUCE srl Via delle Querce - 60027 OSIMO (An) Tel. 071.717401 - Fax 071.7236307 www.tipoluce.com CREDITI FOTOGRAFICI Archivio AZIMUT PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT PressCom - Piazza Ciabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 Emanuele Anselmi e.anselmi@presscom.it Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.
Inserzionisti: a Alseo...................................... 2 di Cop. Namirial................................. Pag. 5 a Subissati................................ 3 di Cop. a Sicap...................................... 4 di Cop.
Azimut
Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XXXVIII - N. 1/2014 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Ancona
Sommario
2 Editoriale 3 Istituzioni
Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettive
6 Normativa Cassazione: le variazioni della categoria catastale devono essere motivate
7 Normativa
Cavi telefonici ed elettrici nelle proprietà private: obblighi e diritti
10 Formazione
Argomenti ed eventi Anno 2014
15 Istituzioni
Turismo e paesaggio per sconfiggere la crisi
17 Normativa
Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili
20 Edilizia
Indagine semestrale sul settore delle costruzioni
24 Condominio
Il sottotetto è condominiale o privato? MARZO 2014
1
Azimut Editoriale
Editoriale Il primo numero del 2014, 38° anno di Azimut, si apre con una nostra intervista ad Enzo Giancarli, Presidente della IV Commissione del Consiglio regionale delle Marche che tratteggia l'attività della Commissione e gli indirizzi futuri in materia di urbanistica e paesaggistica per la nostra regione. Di seguito riportiamo l'ordinanza della Cassazione che impone all'Agenzia del Territorio la motivazione delle variazioni delle categorie catastali. Rita Sabelli dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori ci illustra diritti e obblighi del passaggio di cavi elettrici e telefonici nelle proprietà private. Nelle pagine centrali troviamo tutti i corsi e i seminari di studio per la formazione professionale del 2014. Un'altra intervista esclusiva è quella al Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, che illustra l'attività della sua amministrazione. Ospitiamo poi l'articolo di Antonino Praticò, notaio in Falconara, che ci parla delle modifiche nella tassazione degli atti di trasferimento degli immobili. A seguire l'indagine semestrale delle costruzioni nelle Marche e per concludere l'appuntamento con il condominio, con l'articolo di Paola Giglio, direttore del centro studio di Alac Marche. Buona lettura!!!
Unisciti alla nostra community su Facebook! Troverai tante informazioni su appuntamenti ed eventi, corsi, foto e video, articoli di interesse per i geometri, Azimut sfogliabile, interventi personali di membri del Collegio dei Geometri e tanto altro ancora...Clicca Mi Piace sulla nostra pagina fan Collegio dei Geometri di Ancona! Ti aspettiamo!
2
MARZO 2014
Azimut
1 2014
Istituzioni
Ambiente, territorio, infrastrutture, mobilità: provvedimenti e prospettive Enzo Giancarli, presidente della IV Commissione regionale, fa il punto sulle leggi varate durante il mandato. E fissa gli obiettivi dell'ultimo anno di legislatura Matteo Tarabelli «Le Regioni in Italia sono troppe. Non c’è più rispondenza geografica. Bisogna pensare, se si vuole agire guardando avanti, a un loro accorpamento». A lanciare la provocazione è il consigliere regionale del Pd, Enzo Giancarli. « L’ i s t i t u z i o n e dev’essere semEnzo Giancarli, presidente della IV pre efficiente e Commissione regionale in sintonia con la propria comunità, al fine di agevolare la crescita economica, sociale, culturale e il benessere delle popolazioni di cui si ha la responsabilità – afferma l'esponente del Partito Democratico - Fra un anno i marchigiani, quando saranno chiamati a rinnovare il Consiglio regionale delle Marche, non dovranno più eleggere 42 consiglieri regionali, bensì 30». In veste di presidente della Quarta Commissione (Ambiente, Territorio, Infrastrutture e Mobilità), Giancarli illustra quindi i provvedimenti varati durante il secondo mandato Spacca. «Sin dal primo momento – spiega il consigliere Pd - l’attività della Commissione ha cercato di caratterizzarsi perseguendo scelte coerenti finalizzate alla tutela dell’ambiente e del paesag-
gio, alla creazione di occupazione, alla difesa del know how delle imprese e del mondo del lavoro. A partire dal 2010, con la legge 12, si sono dettate le linee guida regionali per l’individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra, rispondendo a un principio fondamentale: la terra deve produrre cibo e non energia. La Regione Marche è stata la prima in Italia a dettare norme in materia ed è al primo posto nel Paese per la copertura di superfici a tetto civili e industriali. Con la legge n. 19 del 2010 (nuovo piano casa) si sono stabiliti gli “interventi per il riavvio delle attività edilizie” al fine di fronteggiare la crisi del settore, difendere l’occupazione, promuovere l’edilizia sostenibile e migliorare la sicurezza degli edifici. Un’altra legge fondamentale è la n. 22 del 2011 sulla riqualificazione urbana sostenibile che interviene sul patrimonio insediativo architettonico e urbanistico esistente, incoraggiando il miglioramento qualitativo e limitando il consumo di suolo. Abbiamo approvato poi altre quattro leggi: in materia di gestione integrata dei rifiuti (18/2011), sulle risorse idriche e sul servizio idrico integrato (30/2011), riguardo al riordino degli enti di gestione dei parchi naturali (13/2012) e per istituire l’Erap Marche, cioè l’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica (18/2012). Queste quattro leggi – evidenzia sempre Giancarli - sono legate alla semplificazione e alla riduzione dei costi della politica, in quanto sono stati superati grazie ad esse circa quindici consigli di amministrazione e ridotto nel numero dei componenti quello dei parchi. C’è stato quindi un rafforzamento della democrazia, perché, MARZO 2014
3
1 2014
Istituzioni
Azimut
Camerata Picena (AN)
soprattutto in tema di acqua e rifiuti, le competenze sono state affidate direttamente ai sindaci, o nel caso dell’Erap a un direttore già alle dipendenze della Regione. Dunque chiarezza, trasparenza, snellezza, distinzione netta delle responsabilità fra organi di indirizzo, di controllo, di gestione». Grande attenzione anche al patrimonio fluviale delle Marche. «Con la legge 31/2012, “Norme in materia di gestione dei Corsi d’Acqua” - ricorda il presidente della Commissione IV - la Regione ha definito la disciplina per la gestione degli alvei fluviali il cui stato di dissesto e degrado si è evidenziato in tutta la sua gravità negli eventi naturali calamitosi che hanno colpito le Marche negli ultimi anni. È la prima legge regionale, a cui qualche giorno fa ha fatto seguito l’approvazione delle linee guida, che prevede la progettazione per ogni singola asta fluviale, a tutela dell’ecosistema ad essa connessa e della biodiversità, nonché la messa in sicurezza - al fine di evitare esondazioni - e al tempo stesso la valorizzazione del materiale litoide e legnoso. Per quanto riguarda la limitazione del rischio sismico invece, la Commissione ha licenziato la legge 35/2012 in merito alle “Disposizioni in materia di microzonazione sismica” con l’obiettivo di promuovere l’introduzione degli studi e il loro recepimento negli strumenti urbanistici comunali. Di estremo valore è stato l’impegno nei confronti delle infrastrutture (perché anche queste sono strategicamente legate con il governo del territorio) con la delibera relativa al “Piano regionale infrastrutture, trasporto merci, logistica” che rappresenta un quadro attuale della situazione marchigiana concernente le infrastrutture viarie, ferroviarie e i principali nodi e piattaforme logistiche (porto, aeroporto, interporto). Considerevole è stato il lavoro svolto per inserire le Marche nel sistema logistico nazionale ed internazionale secondo un programma di breve, al 2015, e lunga scadenza, 2020, in parte già avviato. Un lavoro che ha dato la possibilità alla nostra regione di venir inserita in una rete europea, tant’è che oggi, con la diramazione del Corridoio Helsinki-La Valletta fino al porto di Ancona». Ad oggi la Commissione presieduta da Giancarli ha licenziato 32 leggi, 3 regolamenti e 12 atti amministrativi: dal
4
MARZO 2014
digitale terrestre alla gestione integrata dell'intero ciclo dei servizi dei rifiuti al ciclo completo delle acque. Fino al trasporto pubblico locale con leggi sulla governance e con atti di programmazione annuale e triennale: parliamo di oltre 60 milioni di persone trasportate ogni anno e di una spesa annua che supera i 120 milioni di euro. «Penso che l’impegno più importante che ha di fronte la Commissione prima del termine della legislatura sia quello di approvare la proposta di legge sul governo del Territorio – sostiene Giancarli - Sono state tenute già due giornate di audizioni. Lo stesso vostro ordine ha partecipato e ha fornito un suo contributo. Questa legge più delle altre ha bisogno di piena condivisione e di costruzione partecipata delle decisioni. Dobbiamo affrontare con determinazione il futuro: semplificare e sburocratizzare le procedure garantendo una chiara attribuzione delle competenze ai diversi livelli con un riferimento stabile, snello e riconoscibile. La pubblica amministrazione deve dimostrare di essere efficiente, deve offrire certezze e rapidità nelle decisioni, condizione per attrarre investimenti e stimolare la ripresa. Inoltre occorre realizzare le condizioni per riqualificare l’esistente con incentivi e premialità concrete, garantire la manutenzione del territorio, la riconversione ecologica e l'efficienza energetica, l'incremento del valore sociale degli spazi pubblici, la manutenzione e la sostituzione edilizia, ridurre il consumo di suolo, intervenire con coerenza e sistematicità sul rischio sismico e idrogeologico. Dobbiamo sconfiggere le rendite, valorizzando il lavoro e le tante professionalità – plurali e molteplici - delle nostre imprese che operano nell’edilizia. Al tempo stesso bisogna riconoscere il know how così ricco e variegato, in tutta la filiera, da chi progetta a chi realizza. Sono certo che una ripresa dell’edilizia su questi criteri contribuisce a creare nuova occupazione e ad affermare il principio della sostenibilità ambientale. A mio avviso questa visione strategica complessiva garantisce l'allocazione delle risorse, sia pubbliche che private, la rigenerazione urbana, la valorizzazione dei territori rurali, la coesione sociale e la ripresa della crescita economica».
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
MARZO 2014
5
1 2014
Normativa
Azimut
Cassazione: le variazioni della categoria catastale devono essere motivate La Cassazione con la sentenza n.3394/2014 ha stabilito che se l'Agenzia del Territorio cambia la classe catastale di una abitazione, rispetto a quella fornita da proprietario, non basta la mera comunicazione, ma deve anche dare motivazione del diverso classamento. A seguito di lavori di ristrutturazione il proprietario aveva presentato un Docfa con cui proponeva un classamento A4 (edilizia popolare). L'Agenzia del Territorio, senza inviare alcuna relazione esplicativa, aveva ritenuto non corretta la categoria e aveva comunicato che que lla giusta era A2 (civile abitazione). L'Agenzia del Territorio, dopo che la Commissione tributaria regionale della Liguria aveva dato ragione al contribuente, aveva fatto ricorso in Cassazione che si è quindi di nuovo pronunciata a favore del proprietario dell'immobile. Nel dispositivo della sentenza viene peraltro messa in evidenza la mancanza di “precisi riferimenti normativi” che disciplinino il classamento. Di seguito la sentenza della Cassazione. Cassazione Ordinanza n. 3394 del 13 febbraio 2014 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE Reg. Gen. 24585/2011 RICORRENTE: AGENZIA DEL TERRITORIO AGENZIA DELLE ENTRATE 1. L'Agenzia del Territorio ricorre per cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Liguria 105/06/10 del 7 ottobre 2010 che rigettava l'appello dell'Ufficio, affermando l'illegittimità dell'atto con cui il bene di proprietà dei contribuenti era stato (disattendendo le indicazioni contenute nella DOCFA presentata a seguito di lavori di ristrutturazione) qualificato come A2 (civile abitazione) anzi ché come A4 (abitazione popolare) 2. I contribuenti si sono costituiti in giudizio. 3. È stata depositata la seguente relazione: 4. Il ricorso deve essere rigettato. Si ritiene che l'atto con cui l'amministrazione disattende le indicazioni del contribuente circa il classamento di un fabbricato debba contenere una adeguata - ancorché sommaria- motivazione; che delimiti l'oggetto della successiva ed eventuale controversia giudiziaria. Ciò è tanto evidente ove si considerino le incertezze proprie del sistema catastale italiano che si riflettono sull'atto (classamento) con cui l'amministrazione colloca ogni singola unità immobiliare in una determinata categoria, in una determinata classe di merito e le attribuisce una “rendita”. Il classamento non è oggi disciplinato da precisi riferimenti normativi: la legge si limita, infatti, a prevedere la elaborazione di un reticolo di categorie e classi catastali e demanda la elaborazione di tali gruppi, categorie e classi all'Ufficio tecnico erariale (art. 9 D.P.R. 1° dicembre 1949, n.1142). L'ufficio tecnico erariale procede sulla base di istruzioni ministeriali anche piuttosto risalenti nel tempo (è tuttora utile in proposito la circolare n. 134 del 6 luglio 1941, integrata dalla istruzione II del 24 maggio 1942). Ed alla circolare n. 5 del 1992. Dunque l'Ufficio non può limitarsi a comunicare il classamento che ritiene adeguato, ma deve anche fornire un qualche elemento che spieghi perché la proposta avanzata dal contribuente con la Docfa viene disattesa. Nel caso di specie il giudice di merito ha accertato che tali elementi facevano difetto; e che l'Ufficio non ha neppure in sede contenziosa fornito elementi per una corretta valutazione della sua pretesa. La Avvocatura ha depositato atto di rinuncia “stante avvenuta composizione del contrasto giurisprudenziale”. La recente formazione di tale indirizzo giurisprudenziale giustifica la compensazione delle spese. PQM la corte dichiara l'estinzione del giudizio. Compensa fra le parti le spese del presente di giudizio. Così deciso nella camera di consiglio della sesta sezione civile il giorno 29 gennaio 2014 Il PRESIDENTE E RELATORE Mario Cicala Depositato in cancelleria 13 febbraio 2014 Il Cancelliere Laura Mauriello
6
MARZO 2014
Azimut
1 2014
Normativa
Cavi telefonici ed elettrici nelle proprietà private: obblighi e diritti Rita Sabelli - Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) Sono obbligato a consentire a Telecom di passa re nel mio terreno con i suoi pali telefonici? Posso rifiutarmi di far installare un filo elettrico sul la parete di casa mia? Devo ristrutturare casa, posso rifiutarmi di pagare le spese che Telecom mi chiede per spostare il suo palo dal giardino? Queste domande ci vengono poste ripetutamente e, pur se è vero che ogni caso va valutato a parte, diventa necessario chiarire alcuni punti comuni che spesso, nella fretta di avere un si od un no, non vengono tenuti in considerazione. Purtroppo invece la materia è complessa e una risposta secca può rivelarsi insufficiente, se non dannosa. Le regole qui esposte si riferiscono agli impianti di reti di comunicazione elettronica (quindi i sistemi di trasmissione che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo fibre ottiche comprese le reti satellitari, le reti terrestri mobili e fisse compresa internet, le reti utilizzate per la diffusione di programmi sonori e televisivi, le reti televisive via cavo), alle reti di distribuzione di energia elettrica (elettrodotti), agli impianti idrici. IMPIANTI DI PUBBLICA UTILITA': VINCOLI Diamo un'occhiata alle normative che sanciscono vincoli ed obblighi per i proprietari di fondi o immobili coinvolti nel passaggio dei vari impianti. Impianti di comunicazione elettronica (D.lgs.259/2003) Per gli impianti di pubblica utilità (pubblici o privati dichiarati di pubblica utilità per decreto) i
fili ed i cavi possono passare -anche senza il consenso del proprietario- sia sopra proprietà pubbliche o private sia davanti ai lati degli edifici dove non vi siano finestre od altre aperture. Anche nel caso di condominio, il proprietario/ condomino non può opporsi all'appoggio di antenne o sostegni, al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto nella parte del proprio immobile occorrente per soddisfare le richieste di utenza del condominio, stante il fatto che l'installazione non deve impedire l'uso dell'immobile. Il proprietario deve anche rendere possibile il passaggio nell'immobile di sua proprietà del personale che deve installare, riparare o comunque mantenere in buon uso l'impianto di comunicazione. Nel particolare caso degli impianti a fibra ottica, il personale che si occupa dell'installazione può accedere a tutte le parti comuni degli edifici, anche nel caso fossero non abitati e di nuova costruzione. Nel compenso deve anche essere garantito al condominio il ripristino delle parti condominiali coinvolte dai lavori a spese dell'operatore di comunicazione che procede all'installazione. Impianti elettrici (C.c.art.1056) ed elettrodotti (Rd 1775/1933) "Ogni proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche, in conformità alle leggi in materia". Le servitù di elettrodotto consentono di: - collocare ed usare condutture sotterranee od appoggi per conduttori aerei e far passare conduttori MARZO 2014
7
1 2014
Normativa elettrici su terreni privati e su vie e piazze pub bliche, impiantare cabine di trasformazione o di manovra necessarie all'esercizio delle condutture; - infiggere supporti ed ancoraggi per conduttori aerei all'esterno dei muri o facciate delle case rivolte verso le vie o piazze pubbliche, a condizione che vi si acceda dall'esterno e che i lavori siano eseguiti con tutte le precauzioni necessarie sia per garantire la sicurezza e l'incolumità, sia per arrecare il minimo disturbo agli abitanti. Di tali servitù sono esenti le case, salvo le facciate verso le vie e piazze pubbliche, i cortili, i giardini, i frutteti e le aie delle case attinenti; - tagliare rami degli alberi che si trovano in prossimità dei conduttori aerei e che quindi pos sano, con caduta, causare corti circuiti od arreca re inconvenienti al servizio o danni alle condutture; - far accedere lungo il tracciato delle condutture il personale addetto alla sorveglianza e manuten zione degli impianti e a compiere i lavori necessari. Impianti idrici (C.c. art.1033) "Il proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle acque di ogni specie che si vogliono condurre da parte di chi ha, anche solo temporaneamente, il diritto di utilizzare per i bisogni della vita o per usi agrari o industriali." Titoli necessari Per gli interventi di cui sopra non è necessario il consenso del proprietario del fondo o dell'immobile. E' però necessario vi sia un atto costitutivo che sancisca e precisi i vincoli, la servitù volontaria (quindi contrattuale, dettagliata col consenso del proprietario, se questo c'è) o coattiva, ottenuta tramite atto dell'autorità giudiziaria o amministrativa. In alcuni casi la legge prevede, a fronte della servitù, il pagamento di un indennizzo. Nei casi dove NON è invece necessario il consenso del proprietario (quelli per i quali la legge non prevede vincoli) il gestore del servizio (Enel, Telecom, il gestore idrico) che intende agire anche senza accordi, quindi senza poter sottoscrivere una servitù contrattuale/volontaria, deve munirsi di un'autorizzazione dell'autorità competente (amministrativa o giudiziaria) che imponga la servitù e determini l'indennità dovuta al proprietario. In termini generali se il titolo c'è e il proprietario si rifiuta di agevolare l'accesso alla sua proprietà ai fini suddetti, il gestore del servizio che intende installare l'impianto può agire in giudizio per far rispettare la legge. Il proprietario ha facoltà di opporsi alle servitù imposte facendo ricorso al Tar, tenendo comunque in considerazione i vincoli di legge. Per agire contro il gestore, invece, è competente il giudice ordinario (vedi più avanti). Il contenuto dell'atto che disciplina la servitù è determinante per capire quali siano i vincoli a cui è sot-
8
MARZO 2014
Azimut toposto il proprietario e, conseguentemente, le sue facoltà di azione rispetto ad essi. SPOSTAMENTI: QUANDO E' POSSIBILE, CHI PAGA Per affrontare in modo adeguato questo argomento si deve prima di tutto chiarire che la chiave principale per dare risposta a questa domanda è la servitù che grava sull'immobile/terreno su cui sono installate le infrastrutture che si intende spostare. Non va dimenticato che le servitù rappresentano, per il proprietario dell'immobile o del fondo, un vincolo al proprio diritto di godimento del bene, vincolo che però non deve diventare eccessivamente gravoso. Leggendo le norme del codice civile sulle servitù si desume, al riguardo, che - la servitù deve essere eseguita in modo da soddi sfare il bisogno del titolare del diritto (in questo caso il gestore), con il minor aggravio del fondo ser vente (c.c.art.1065). - il titolare del diritto (in questo caso il gestore) non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente. Per contro il pro prietario del fondo servente non può compiere atti che tendano a diminuire l'esercizio della servitù o a renderlo più scomodo (c.c.art.1067). - il proprietario legato dalla servitù non può trasfe rire l'esercizio della stessa in un luogo diverso da quello nel quale è stata stabilita originariamente, a meno che tale vincolo non sia diventato gravoso per il fondo servente o se impedisce l'esecuzione di lavori, riparazioni, miglioramenti. In tal caso il pro prietario può offrire un luogo diverso ed egualmen te comodo per l'esercizio della servitù, e la contro parte non può rifiutare (c.c.art.1068). - al pari, il trasferimento del luogo di esercizio della servitù può avvenire su iniziativa della parte domi nante (il gestore che ha installato gli impianti, nel caso), senza che ciò comporti danni né svantaggi al fondo servente (c.c.art.1068) - il trasferimento del luogo dell'esercizio della servi tù può essere disposta anche dall'autorità giudizia ria (c.c.art.1068). - il gestore titolare della servitù può fare tutte le opere necessarie alla conservazione della stessa, ma deve scegliere il tempo e il modo meno scomo di per il proprietario del fondo servente. Tali opere sono a sue spese, salvo che sia diversamente stabi lito dalla servitù stessa o dalla legge (c.c. art.1069). Conseguentemente: Per gli interventi di manutenzione, conservazione o spostamento eseguiti su iniziativa del gestore il proprietario deve consentire accesso all'immobile/fondo, mettendosi d'accordo sui tempi e le modalità di esecuzione dei lavori. Al proprietario, a meno che la servitù non dica diversamente o a meno che non vengano eseguite opere che giovano al fondo servente,
Azimut
non va addebitata alcuna spesa. Da notare che in questi casi il gestore può munirsi di un provvedimento amministrativo che obbliga il proprietario a far eseguire determinati lavori (servitù coattiva), e che detta legge. Contro tale provvedimento stesso il proprietario è libero di opporsi giudizialmente (vedi più avanti). Il proprietario può opporsi anche nel caso in cui il gestore intenda agire senza esser munito di titolo (servitù già esistente o prodotta per lo scopo) oppure agisca in difformità rispetto ad essa. Per gli spostamenti chiesti dal proprietario il discorso è più complesso. La legge in più occasioni specifica che il proprietario può sempre fare sul suo fondo qualunque innovazione, e se questa comporta la rimozione o il diverso collocamento degli impianti, fili, cavi, etc. NON deve farsi carico del pagamento di alcuna indennità, salvo che ciò sia stabilito dall'autorizzazione o provvedimento amministrativo che costituisce la servitù (si veda l'art.122 del RD 1775/1933 e il D.lgs.259/2003 art. 92). Ciò non significa automaticamente e semplicisticamente che il proprietario può sempre chiedere al gestore (Telecom, Enel) di spostare cavi, fili o altro senza doversi assumere alcuna spesa. In realtà, come già visto, tutto dipende dalla servitù a cui è legato e dal motivo per cui chiede lo spostamento. Il principio che si desume dagli articoli del codice civile sopra-riportati è che la servitù non deve comportare per il proprietario eccessiva onerosità in termine di vincoli, ma nel contempo non può essere modificata a suo piacimento. Fermo restando quindi che contano i vincoli stabiliti dalla servitù, si può dire, in termine pratici generali, che se il proprietario chiede lo spostamento nell'ambito di una ristrutturazione per la quale esso è inevitabile, con successivo ricollocamento (se per esempio devono essere spostati dei fili da una pare-
1 2014
Normativa
te da riverniciare) o con collocamento altrove (se per esempio viene modificata la parte dove sono attaccati i fili e, per forza di cose, i fili devono essere interrati) il gestore deve provvedere a proprie spese. Diversamente, se il proprietario chiede la rimozione o lo spostamento per motivi "estetici" e senza che vi sia una necessità concreta, o semplicemente perché la collocazione degli impianti non gli va più bene, allora il costo dei lavori grava su di lui. Il punto è oggetto di varia giurisprudenza che merita di esser consultata alla bisogna, si veda per esempio la recente sentenza -utile ed esaustiva- n.271/2013 del Tribunale di Lecce. Il primo consiglio è sempre quello di visionare attentamente l'atto che disciplina la servitù, sia essa contrattuale o coattiva. Ciò è determinante prima di valutare un'azione legale contro il gestore. OPPOSIZIONI Il privato che voglia far valere le proprie ragioni contro il gestore (Telecom, Enel) riguardo l'installazione di impianti senza autorizzazione o riguardo indebite richieste di pagamento dovrà rivolgersi al giudice ordinario (di pace, nel caso) chiamando in causa il gestore stesso. Sul punto si è più volte espressa la Cassazione sezioni unite (sentenze 5679/1980, 207/1986, 4190/1990) e anche il TAR Campania (sentenza 2452/2004). Se ci si oppone ad un provvedimento amministrativo (di servitù coattiva), invece, ci si deve rivolgere al TAR, come confermato dal Consiglio di Stato con sentenza 7262/2003. RIFERIMENTI NORMATIVI - D.lgs.259/2003, artt.90/91/92 - RD 1775/1933, art. 119 e segg.(servitù degli elet trodotti) - Codice civile Libro terzo (servitù), art.1027 e segg., in particolare art.1032 (servitù coattive)
MARZO 2014
9
1 2014
Formazione
Azimut
Formazione professionale
Argomenti ed eventi Anno 2014 Vi ricordiamo che dal 1° gennaio 2014 la formazione avverrà tramite il portale della Fondazione Regionale Collegi dei Geometri delle Marche: www.fondazionegeometrimarche.it/formazione. Il sito sarà uno strumento di formazione ed informazione. Saranno pubblicate le notizie relative alla nostra Categoria, informazioni e servizi che potranno risultare utili allo svolgimento della professione uniformando così tutta la Regione. Essendo l'unico modo per iscriversi ai corsi e seminari si dovrà effettuare il primo accesso di registrazione nel sito: www.fondazionegeometrimarche.it. SEMINARI DI STUDIO
LUce, coLore e percezione il seminario intende sviluppare, attraverso l'illustrazione dei principali elementi teorici e la presentazione di alcuni casi studio, le tematiche concettuali e pratiche legate a due delle principali componenti dell’architettura (colore e luce, appunto), capaci di definire ogni intervento progettuale, conferendogli movimento e dinamismo. numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3 i trasferimenti immobiLiari: aspetti normativi, fiscaLi e catastaLi il seminario rappresenta una guida di taglio pratico ed un approfondito commento ai vari adempimenti relativi ai trasferimenti immobiliari tanto a titolo oneroso quanto a titolo gratuito. in particolare, sarà approfondito il tema del trasferimento della proprietà per successione, considerando le diverse normative tecniche da rispettare, a partire dalla dichiarazione e dalla voltura catastale. saranno prese in considerazione anche questioni particolari e casistiche pratiche maggiormente frequenti. numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3 energie da fonti rinnovabiLi il seminario ha l’obiettivo di informare i partecipanti sulle ultime novità e sulle ripercussioni per il mercato delle fer (fonti energetiche rinnovabili) scaturite dalle misure contenute nel v conto energia e sugli incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (idroelettrico, geotermico, biomasse e biogas) il cui sistema di incentivazione è già in vigore da gennaio 2013. numero ore complessive: 4 - crediti formativi n. 3
10
MARZO 2014
Azimut
1 2014
Formazione SEMINARI DI STUDIO
Le responsabilità civili, penali e disciplinari del CTU La definizione delle responsabilità professionali del Consulente Tecnico d'Ufficio, consente di disporre di uno strumento importante per determinare l’indirizzo del comportamento del professionista che viene chiamato ad operare nell’ambito del processo. Con l’espressione “responsabilità professionale” s’intende far riferimento ad una parte della più generale responsabilità giuridica, sia civile che penale, conseguente alla condotta illecita del Consulente Tecnico dalla quale derivi, in connessione causale, un danno ad uno dei soggetti coinvolti nella vicenda giudiziaria in cui è stata richiesta la CTU. Scopo del seminario è illustrare i limiti delle attività da intraprendere nel corso dello svolgimento della consulenza. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3 Il rilievo del territorio e l'aggiornamento cartografico Il seminario intende fornire informazioni sugli sviluppi più attuali del rilevamento topografico, partendo dal concetto di Geomatica, ossia l’unione di numerose discipline tecniche come la topografia, la fotogrammetria, la cartografia e l’informatica che ha lo scopo di rendere più completo il lavoro di rilevamento e rappresentazione del territorio. Saranno inoltre illustrate le ultime procedure informatizzate che consentono l'aggiornamento cartografico. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3 L’ABC del rilievo Il seminario si propone di fornire le conoscenze di base che consentono di operare nel campo del rilievo, ponendo l'accento sulla rapida evoluzione tecnologica intervenuta nel settore. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3 Seminario tecnico sulle coperture assicurative di responsabilità civile e tutela professionale legale Il seminario ha l'obiettivo di fornire ai professionisti gli elementi di valutazione delle polizze presenti sul mercato, ai fini della scelta di prodotti che garantiscano il ruolo e l'attività professionale specifica del geometra. Saranno esaminati anche gli aspetti connessi alla responsabilità legale ed alla conseguente possibilità di tutela giuridica in seguito alla stipula della polizza. L'incontro sarà anche l'occasione per approfondire i temi della riforma delle professioni. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3 Profili di responsabilità civile e penale nel condominio: responsabilità dell’amministratore, responsabilità del condominio e responsabilità dei singoli condomini Il seminario si propone di fornire il necessario aggiornamento per i professionisti che svolgono l’attività di Amministratore di Condominio, ponendo l’accento sulle responsabilità civili e penale che possono derivare dall’accresciuto numero dei compiti a loro affidati dalla Legge di riforma n. 220/2012, nonché dalla sempre più complessa dinamica delle relazioni tra i vari soggetti interessati alla vita condominiale. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3 Confronto tra la progettazione energetica e la progettazione acustica L’analisi delle caratteristiche acustiche ed energetiche degli edifici sta diventando un’esigenza sempre più importante nell’ottica più generale del miglioramento della qualità della vita umana. Il benessere acustico ed energetico all’interno di ambienti abitativi e di tutti gli edifici dove si svolgono le nostre attività di tutti i giorni è ormai riconosciuto come un fattore determinante per la loro corretta fruizione. Obiettivo del seminario è quello di fornire le basi per la scelta dei materiali in fase di progettazione, compatibili per le due normative, la loro corretta applicazione e la verifica finale di rispondenza ai requisiti previsti a progetto. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 3
MARZO 2014
11
1 2014
Formazione
Azimut CORSI
La certificazione energetica degli edifici La certificazione energetica degli edifici è uno strumento indicato dalla Direttiva europea 2002/91, già presente nella Legge 10/91 e prescritto dal DLgs 192 che ha l’obiettivo di sensibilizzare tutti gli attori del processo edilizio in riferimento alle problematiche energetico-ambientali e introdurre il parametro “efficienza energetica” come valore del mercato edilizio. La certificazione energetica è il processo con cui il certificatore energetico stabilisce il livello di efficienza energetica di un edificio grazie all'analisi del progetto e delle fasi di realizzazione delle opere. Il corso fornirà all'allievo le competenze necessarie per valutare lo stato di efficienza energetica di un edificio. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale) CERTIFICATORE ENERGETICO: corso di abilitazione Percorso formativo in materia di valutazione e miglioramento energetico degli edifici, volto all’abilitazione del tecnico al rilascio dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), come previsto dal D. P. R. 75/2013 e s.m.i. Numero ore complessive: 64 - Crediti formativi: in attesa di attribuzione dal CNG (+ 4 per verifica finale) Corso abilitante per Coordinatore della sicurezza Percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, volto all'abilitazione del Coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall'allegato XIV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Numero ore complessive: 120 - Crediti formativi n. 60 (+ 4 per verifica finale) Corso aggiornamento per Coordinatore della sicurezza Percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, rivolto alla figura di Coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’allegato XIV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Numero ore complessive: 40 - Crediti formativi n. 20 (+ 4 per verifica finale) I compensi ed il calcolo dell’onorario per il CTU Il percorso formativo affronta l'importante e specifico tema delle tariffe dei consulenti tecnici di ufficio, fornendo un utile supporto al professionista alle prese con la delicata fase del calcolo del proprio compenso. Per la redazione di esempi pratici di parcelle, verrà fornito (unitamente al libro di testo) un software dedicato a tale attività. Numero ore complessive: 6 - Crediti formativi n. 3 (+ 4 per verifica finale) Estimo immobiliare con applicazione degli standard IVS Il corso offre un’introduzione non solo teorica ma anche applicativa delle procedure di valutazione immobiliari secondo gli Standard Internazionali (IVS). Ricostruisce da principio il quadro metodologico riordinando le nozioni di Estimo e propone gli avanzamenti della disciplina estimativa, la nuova realtà di valutazione ancora da introdurre e consolidare e fornisce la base scientifica per ogni futuro approfondimento. Mira a colmare il gap esistente tra il metodo di valutazione italiano e quello applicato, con gli standard internazionali, nel resto del mondo. L’Europa obbliga il Valutatore Immobiliare Italiano a voltar pagina. Sarà un soggetto qualificato che valuterà gli immobili secondo gli standard internazionali. Numero ore complessive: 24 - Crediti formativi n. 12 (+ 4 per verifica finale) Gestione dei rapporti con i clienti Il corso nasce per fornire le tecniche e i concetti base che occorre conoscere quando ci si relaziona con in clienti. Fornirà strumenti pratici per comunicare con la risorsa “cliente”, evidenziando come risolvere le principali problematiche che si presentano e insegnando alcuni “trucchi del mestiere” per disimpegnarsi in situazioni spinose. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale) Dall’A.I.A. all’U.I.U. Il corso costituisce una guida operativa che consentirà di operare correttamente nell’ambito della redazione degli Atti di aggiornamento catastale, apportando un beneficio diretto allo svolgimento dell’attività professionale, eliminando i dubbi normativi e fornendo certezze operative. Contenuto: - Le tipologie delle categorie catastali - L’aggiornamento del Catasto con le nuove costruzioni e variazioni - Il classamento da adottare nelle varie casistiche secondo le norme Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale)
12
MARZO 2014
Azimut
1 2014
Normativa CORSI
Topografia applicata Cos’è un rilievo – Concetti di un sistema di riferimento – Misure dirette e indirette – Concetto di errore e di scarto quadratico medio – Comprensione di un incarico topografico – Comprensione delle esigenze della committenza – Pianificazione di un rilievo – Concetto di rilievo di inquadramento e di rilievo di dettaglio – Scelta dei metodi e degli strumenti per il rilievo – Confronto aperto sulle esecuzione del rilievo – Controllo degli strumenti – Elaborazione dati – Come si generano le curve di livello, i profili e le sezioni – Come si calcolano i volumi – Cosa fanno i software e come controllare i loro risultati. Tutti gli argomenti del corso saranno affrontati simulando l’espletamento di un vero incarico topografico che ci darà il reale e concreto esempio utile alla discussione dei singoli temi. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale) ILLUMINOTECNICA: applicazione per gli interni, le grandi aree e le strade Il corso si propone di fornire gli strumenti operativi utili al fine di scegliere le soluzioni illuminotecniche più efficaci ed efficienti nei diversi ambiti di applicazione: interni, grandi aree e vie di comunicazione. Sarà posta particolare attenzione al miglioramento della qualità della progettazione che rispetta l’ambiente, salvaguarda la sicurezza e migliora la fruibilità notturna del territorio. Numero ore complessive: 24 - Crediti formativi n. 12 (+ 4 per verifica finale) La qualità della prestazione professionale Il Geometra del futuro si troverà ad affrontare sfide del tutto nuove ed inaspettate che si prospetteranno nel mercato del lavoro ed uno degli strumenti che garantirà la risposta più adeguata è rappresentata dalla qualità della propria prestazione, ovvero il rispetto di alcuni standard necessari che costituiranno una garanzia aggiuntiva per la Committenza. Il percorso formativo ha lo scopo di individuare gli approcci adeguati per soddisfare gli standard previsti dalla certificazione di “prestazione garantita” che il Consiglio Nazionale sta elaborando. Numero ore complessive: 12 - Crediti formativi n. 6 (+ 4 per verifica finale) Progetto ed esecuzione dell’opera Il corso, grazie ad una ripartizione equilibrata tra conoscenze teoriche e pratiche, si propone di fornire le soluzioni ottimali per redigere sintesi progettuali nonché dirigere e verificare la completa e corretta esecuzione dell'opera ideata, con l'apporto di una molteplicità di conoscenze e di tecniche e con la padronanza delle metodologie e delle strumentazioni specifiche rispondendo adeguatamente ed anche in modo innovativo alla complessità dei problemi connessi alla Progettazione ed ai compiti e responsabilità professionali richiesti oggi in tale ambito a livello europeo. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 8 (+ 4 per verifica finale) CTU e CTP Le prestazioni richieste al consulente tecnico d'ufficio, al perito giudiziario ed al consulente tecnico nominato dalle parti, riguardo la sfera del diritto, basano i loro presupposti sull'integrità morale, sulle capacità professionali, su una solida preparazione e su un continuo aggiornamento nell'ambito della propria specialità. Benché non numerose, sono piuttosto complesse le norme che devono seguire i professionisti chiamati a svolgere la funzione di consulente tecnico, sia d'ufficio che di parte: il ruolo di CONSULENTE, assai delicato, implica infatti, oltre alle dovute conoscenze tecniche, anche il rispetto delle procedure. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 4 (+ 4 per verifica finale) Il Mediatore Professionista: corso di aggiornamento Il corso è rivolto a tutti i mediatori iscritti in Organismi di mediazione accreditati dal Ministero della Giustizia ai sensi del D. lgs. 28/10, per l’espletamento dell’aggiornamento professionale biennale previsto dal D. M. 180/10. Numero ore complessive: 18 - Crediti formativi n. 9 (+ 4 verifica finale) Codice dei rifiuti e Codice dell’Ambiente: il ruolo del geometra nell’applicazione della norma Il Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i. (cosiddetto Testo Unico Ambientale) avente ad oggetto il riordino di tutta la normativa ambientale, ha inteso unificare gran parte della legislazione italiana del settore. Con la realizzazione del corso, si intende, dunque, fare il punto sullo stato attuale della disciplina, rilevando, tramite una dettagliata analisi, tutti gli aspetti in cui viene coinvolta la figura del geometra libero professionista, sia nell’applicazione della norma in materia edile per la gestione dei rifiuti, tanto quanto nell’assistenza ai professionisti specializzati per le bonifiche ambientali, la caratterizzazione ed il monitoraggio dei siti inquinati. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 4 (+ 4 verifica finale)
MARZO 2014
13
1 2014
Formazione
Azimut CORSI
ESECUZIONI IMMOBILIARI e VALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI seguendo gli std nazionali ed internazionali nell’ambito giudiziario Importanti novità nel processo esecutivo sono state introdotte dalla legge n. 80 del 14 maggio 2005, dalla legge n. 263 del 28 dicembre 2005 e da quella n. 52 del 24 febbraio 2006. Tale riforma, pur con varie difficoltà dovute all’entrata in vigore di nuove norme in diverse fasi temporali, ha rinnovato sistematicamente il libro III del Codice di Procedura Civile coinvolgendo tutti gli istituti generali del processo esecutivo: il titolo esecutivo, i giudizi di opposizione, la sospensione e l’estinzione del processo. La riforma ha introdotto novità sostanziali anche in merito all’attività dell’esperto nell’ambito del processo esecutivo, in particolar modo in tema di: assunzione dell’incarico, documentazione consegnata dai creditori, quesiti, operazioni e modalità di consegna, termini per il deposito della relazione peritale e di tutte le attività necessarie che conseguono alle osservazioni proposte dalle parti. Con l’introduzione della norma “due-diligence”, il legislatore, da un lato ha cercato di uniformare a livello nazionale gli elaborati peritali, indicando precise modalità di redazione e stabilendo linee guida e criteri comuni, dall’altro ha introdotto un “contraddittorio di tipo semplificato”, dando la possibilità alle parti di partecipare anche nella fase di svolgimento dell’incarico dell’esperto, proponendo osservazioni sulla relazione peritale dello stesso. Per di più, in data 28 Ottobre 2011, a Roma, è stata presentata la Quarta Edizione del Codice della Valutazioni Immobiliari (CdVI) edito da Tecnoborsa che costituisce lo standard valutativo italiano formato principi, definizioni e procedimenti di stima approvate dagli Enti che compongono il Comitato Scientifico di Tecnoborsa. Il CdVI consente l’adozione di metodologie valutative che, se correttamente applicate, comportano il conseguimento di un risultato univoco nel processo di valutazione immobiliare. Per maggiore trasparenza e per l’importanza che la valutazione immobiliare ha assunto, è necessaria l’applicazione di uno standard condiviso e armonizzato con gli standard di valutazione internazionali. Il corso si propone pertanto di migliorare le conoscenze in merito alle procedure afferenti le Esecuzioni Immobiliari e la redazione delle parcelle giudiziarie in materia estimativa e in merito al criterio del MCA e degli standard di Valutazione Nazionale ed Internazionale. Numero ore complessive: 24 - Crediti formativi n. 12 (+ 4 verifica finale) Valutazione dei danni da avversità naturali: eccesso di neve, eccesso di pioggia, gelo e siccità Il corso intende fornire gli strumenti che possono rivelarsi utili per i procedimenti di stima e valutazione dei danni derivanti dalle catastrofi causate dalle calamità naturali. Numero ore complessive: 12 - Crediti formativi n. 6 (+ 4 verifica finale) Corso Abilitazione per amministratore Condominio La cosiddetta “Riforma del condominio” (L. 220/2012) ha introdotto importanti novità in materia, puntando in particolar modo l’attenzione sulla figura dell’Amministratore, il quale dovrà possedere specifici requisiti per poter esercitare la professione, tra i quali la partecipazione ad un corso di formazione iniziale. Numero ore complessive: 100 - Crediti formativi n. 50 (+ 4 verifica finale) Prevenzione Incendi: corso di aggiornamento Il corso è rivolto a tutti i professionisti iscritti negli elenchi del Ministero dell’Interno ai fini del mantenimento dell’iscrizione ai sensi dell’art. 7 del D.M. del 5 agosto 2011. Numero ore complessive: 40 - Crediti formativi n. 20 (+ 4 verifica finale) Sistemi geotermici a pompa di calore Il corso fornisce al professionista una visione ampia ed integrata sui sistemi geotermici a pompa di calore. Ciò con particolare riferimento al loro dimensionamento attraverso le recenti norme tecniche nazionali preparate dal CTI e pubblicate da UNI. Saranno illustrati i principali contenuti delle norme e presentati degli esempi applicativi allo scopo di consentire di comprendere gli algoritmi di calcolo e l’influenza delle diverse variabili in gioco. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 4 (+ 4 verifica finale)
14
MARZO 2014
Azimut
1 2014
Istituzioni
Turismo e paesaggio per sconfiggere la crisi Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, illustra le azioni attuate dalla sua amministrazione per fronteggiare la pesante congiuntura economica Matteo Tarabelli Diminuiscono gli oneri di urbanizzazione, ma non le pratiche edilizie. I grandi cantieri vengono oggi sostituiti dai piccoli interventi di ristrutturazione e recupero. I Comuni devono quindi far fronte ad una consistente diminuzione di entrate s t ra o rd i n a ri e , generalmente Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia destinate alla realizzazione di opere pubbliche. Ma c'è chi prova lo stesso a rimboccarsi le maniche, individuando azioni in grado di ridare linfa ad uno dei settori più penalizzati dalla crisi economica. Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi è certamente fra questi. «Per quanto riguarda le pratiche edilizie, analizzando i dati dell’ultimo decennio (tabella ndr.) si è mantenuto un trend positivo – spiega Mangialardi - Va ovviamente evidenziato che è calato il numero dei permessi a costruire ed ancor più di DIA e SCIA, a fronte dell’aumento delle pratiche di attività edilizia libera. Relativamente agli oneri di urbanizzazione accertati, i dati a nostra disposizione dicono che siamo passati dai € 4.011.892,83 del 2007 a €1.804.364,39 nel 2013. Anche da questo punto di vista, la previsione
non è rosea, ma l’amministrazione comunale ha deciso di affrontare tale difficile momento come un’opportunità per mettere in campo strumenti innovativi capaci di integrare la promozione dell’attività edilizia da parte dei soggetti privati e l’interesse collettivo: il Programma Operativo di Riqualificazione Urbana (PORU) ne costituisce l’esempio più avanzato». Ce lo spieghi... «Questo piano – specifica Mangialardi - si basa sull’individuazione di una visione strategica di sviluppo urbano da attuarsi attraverso gli strumenti del cambio di destinazione d’uso per aree dismesse o degradate, della perequazione, della fattibilità economica degli interventi, e sembra aver sortito un certo interesse da parte degli operatori privati, pur se in un momento così difficile. Questo è da attribuire, oltre che alla indubbia crisi del settore che penalizza maggiormente gli interventi di costruzione ex novo, o in ogni caso di maggiore entità, allo snellimento delle procedure autorizzative introdotte dalla normativa di settore». La riduzione degli oneri di urbanizzazione si riper% % permessi attività Variazione % di edilizia % % abusi permessi costruire DIA/SCIA libera attività sull'anno su di su edilizia su su precedente anno costruire DIA/SCIA libera abusi TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE 7,52% 58,38% 535 1.569 34,10% 118 2003 916 2004
425
981
303
121
1.830
23,22%
53,61%
16,56%
6,61%
16,63%
2005
327
1083
309
116
1.835
17,82%
59,02%
16,84%
6,32%
0,27%
2006
328
1086
371
71
1.856
17,67%
58,51%
19,99%
3,83%
1,14%
2007
297
1115
371
68
1.851
16,05%
60,24%
20,04%
3,67%
-0,27%
2008
281
1152
493
100
2.026
13,87%
56,86%
24,33%
4,94%
9,45%
2009
270
998
482
48
1.798
15,02%
55,51%
26,81%
2,67%
-11,25%
2010
360
675
1107
42
2.184
16,48%
30,91%
50,69%
1,92%
21,47%
2011
466
397
1278
46
2.187
21,31%
18,15%
58,44%
2,10%
0,14%
2012
436
401
1341
16
2.194
19,87%
18,28%
61,12%
0,73%
0,32%
2013
356
498
1451
30
2.335
15,25%
21,33%
62,14%
1,28%
6,43%
Tabella oneri Senigallia
MARZO 2014
15
1 2014
Istituzioni cuote, chiaramente, sui lavori pubblici. Ma qualcosa è stato comunque realizzato. Quali sono, a suo parere, gli interventi più rilevanti portati a termine a Senigallia? «Citerei le riqualificazioni di Piazza Saffi e dei Giardini Catalani, che hanno riconsegnato alla città un importante luogo pubbliSenigallia - rotonda fontana co, l’avvio del progetto di restyling del porto, un intervento di grande portata finalizzato alla risistemazione dell’area e all’inserimento e potenziamento dei servizi a sostegno delle attività connesse al mare (manutenzione e varo delle barche, attività cantieristiche ed artigianali a tecnologia avanzata, commercio specializzato, spazi per l’attività peschereccia e vendita diretta del prodotto, sviluppo della ristorazione e del commercio), il “PercorrMisa”, un progetto di riqualificazione delle sponde fluviali, finanziato con fondi europei, che ha riguardato ben 12.708 metri di sponde, dove sono stati realizzati percorsi di controllo e di guardia del fiume stesso, accanto ad un nuovo percorso ciclabile urbano con piazzole di sosta alberate. Da segnalare inoltre il nuovo Centro Ambiente, situato presso la zona dell’ex-mattatoio comunale, all'intersezione di un nodo viario strategico dato dalle due bretelle complanari, la risistemazione di alcuni tra i principali assi viari della città (via Giotto, via Mercantini, lungomare Mameli, viale 4 novembre, viale Leopardi), la realizzazione di tre nuovi lotti al cimitero comunale delle Grazie e la ristrutturazione, con conseguente efficientamento energetico e miglioramento sismico, della scuola Aldo Moro». Quali invece le opere da concretizzare a breve? «Sicuramente il completamento dei lavori di restauro, miglioramento sismico e abbattimento delle barriere architettoniche del Palazzetto Baviera, iniziati il 9 settembre scorso e finanziati per la maggior parte con Fondi FAS (Fondi per le Aree Sottoutilizzate), con l'obiettivo di garantire la sicurezza statica strutturale e la funzionalità degli ambienti e degli impianti. E ancora, il progetto dei boschi urbani della Cesanella e delle Saline, che prende il via dalle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per la compatibilità ambientale relativa al progetto di ampliamento a tre corsie dell'autostrada A14, e gli “Orti del vescovo”, un innovativo intervento di edilizia sociale che prevede la riqualificazione di un edificio in pieno centro storico, che ospiterà una tren-
16
MARZO 2014
Azimut tina di alloggi in affitto a canone sostenibile. Infine, il prosieguo delle attività di riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico dei plessi scolastici cittadini e di risistemazione degli assi viari. Tale elenco non è ovviamente esaustivo delle attività in cantiere. Molte altre sono le idee che l’amministrazione sta provando a mettere in campo, cercando di sopperire alle difficoltà derivanti dalla difficile situazione economica attraverso la partecipazione ai bandi europei, nazionali e regionali, nonché valutando le possibilità offerte dalle diverse forme di partnership pubblico-pubblico e pubblico-privato». State anche puntando sulle energie rinnovabili? «L’amministrazione comunale di Senigallia ha sempre avuto nello sviluppo sostenibile il suo obiettivo principale. In tale ottica, sono state poste in essere diverse azioni, tra le quali la costituzione dell’ufficio energia, l’adesione alla COVENANT OF MAYORS. (Patto dei Sindaci)”, il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP). Per quanto riguarda gli interventi sul patrimonio comunale, ricordo l’impianto fotovoltaico presso l’edificio comunale “La Nuova Gioventù”, gli impianti di solare termico e di cogenerazione su altre strutture ed attrezzature sportive, la riqualificazione del parco luci comunale, con particolare riferimento al centro storico e al lungomare. Senigallia ha scelto di tutelare il suo paesaggio e di puntare su piccoli interventi, sull’utilizzo delle coperture degli edifici, e più in generale sulla salvaguardia del nostro territorio agricolo. I fatti ci hanno dato ragione». E poi c'è il turismo... «Questo settore interessa tutti i campi della nostra attività amministrativa. Limitandosi agli interventi più strettamente legati al tema urbanistico – edilizio, vorrei citare la recente “variante per la riqualificazione dell’offerta turistico - alberghiera e per la sostenibilità ambientale”, che prevede modalità di incentivazione per gli operatori alberghieri che vorranno rinnovare le proprie strutture (efficienza energetica, abbattimento delle barriere architettoniche, etc.), e il “piano degli arenili-variante 2013”, una risposta concreta alle mutate esigenze del sistema della ricettività. La scelta dell’amministrazione di non limitarsi al turismo balneare, ma di offrire un “prodotto turistico” diversificato, in cui trovano posto, oltre al mare e alla spiaggia, un centro storico curato e di qualità, un paesaggio agrario di indubbio fascino e soprattutto gli eventi, spesso di portata nazionale ed internazionale, ci ha permesso, in un periodo di profonda contrazione dei consumi, di non registrare decrementi negli ultimi anni. Circa 170.000 gli arrivi nell'ultimo triennio, un milione le presenze. Il mio obiettivo è di continuare sulla strada del turismo sostenibile, esperienziale e con una forte valenza culturale».
Azimut
1 2014
Normativa
Tassazione degli atti di trasferimento degli immobili Antonino Praticò La tassazione degli atti di trasferimento di immobili ha subito rilevanti modifiche, a decorrere dal 1° gennaio 2014, per effetto del disposto dell'articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2011 n.23 (come modificato dall'art. 26, comma 1, del decreto legge 12 settembre 2013 n.104, convertito dalla legge 8 novembre 2013 n.128, e dall'art. 1, comma 608 della legge 27 dicembre 2013 n.147) e dell'art. 1 comma 609 della stessa legge n.147/2013 (c.d. legge di stabilità 2014). Le modifiche introdotte dalla citata normativa riguardano, più precisamente, la tassazione degli atti di trasferimento di immobili a titolo oneroso (compravendita, permuta ecc.) soggetti ad imposta di registro. Le citate norme di legge, infatti, riformano la disciplina in materia dettata dall'articolo 1 della tariffa parte prima allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro di cui al D.P.R. 26 aprile 1986 n.131. La normativa di cui trattasi non modifica, invece, la tassazione delle donazioni e degli altri atti a titolo gratuito e neanche quella degli atti imponibili a I.V.A. (se non in conseguenza del peraltro generalizzato aumento delle imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale ad euro 200, dalla previgente misura di euro 168, disposto dal 2° comma del citato art. 26 D.L. n.104/2013). Non cambia, neanche per i trasferimenti immobiliari soggetti ad imposta di registro e che rientrano quindi nel perimetro applicativo della nuova normativa, la base imponibile (e cioè l'importo sul quale viene applicata l'aliquota per determinare la misura dell'imposta). In particolare, come espressamente affermato dall'Agenzia delle Entrate (con la circolare n.2/E del 2014), continua ad essere applicabile il meccanismo di determinazione della base imponibile previsto dall'art. 1, comma 497, legge n.266/2005 (c.d. prezzo valore) in forza del quale allorquando il
trasferimento ha ad oggetto immobili ad uso abitativo e relative pertinenze l'acquirente, che sia persona fisica che non agisce nell'esercizio di attività commerciale artistica o professionale, può richiedere che la base imponibile sia costituita, indipendentemente dal corrispettivo, dal c.d. "valore catastale" dell'immobile trasferito (e, cioè, dal prodotto che si ottiene moltiplicando la rendita catastale per gli applicabili coefficienti di aggiornamento; attualmente per 115,50 per le abitazioni e pertinenze che usufruiscono delle agevolazioni c.d. prima casa e 126 per le altre abitazioni e relative pertinenze). La nuova disciplina prevede invece una radicale riduzione e semplificazione della aliquote applicabili alla base imponibile ai fini della determinazione dell'imposta di registro. Le aliquote sono infatti attualmente ridotte a tre e cioè: 2% per il trasferimento di abitazioni che usufruiscano delle agevolazioni c.d. prima casa; 12% per il trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze (a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale); 9% per tutti gli altri immobili (terreni edificabili o comunque non agricoli, abitazioni diverse dalla c.d. prima casa, negozi, uffici ecc.). Va inoltre rilevato che in tutti i casi in cui si applicano queste nuove aliquote non sono più dovute l'imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie (che, in precedenza, erano invece di regola dovute nella misura complessiva di 320 euro), per cui si può dire che la "nuova" imposta di registro assorba questi ulteriori tributi, mentre restano ancora dovute le imposte ipotecaria e catastale ma nella misura fissa di euro 50 ciascuna (che invece in precedenza erano, di regola, dovute con l'aliquota rispettivamente del 2% e del 1% sulla stesMARZO 2014
17
1 2014
Normativa
sa base imponibile sulla quale si calcola l'imposta di registro). Ne risulta, in linea di massima, una riduzione del carico fiscale complessivo. Prendendo ad esempio la tassazione ordinaria di un atto di trasferimento di fabbricato (diverso dalla c.d. prima casa di abitazione), si potrà infatti osservare come la relativa tassazione sia ora del 9% sul prezzo (o sul c.d valore catastale in caso di applicazione dell'illustrato meccanismo di cui all'art. 1, comma 497, legge n.266/2005), più 100 euro, laddove fino al 31 dicembre 2013 la tassazione dello stesso atto (in assenza di agevolazioni fiscali) sarebbe stata complessivamente del 10% (7% di imposta di registro, 2% ed 1% di imposta ipotecaria e catastale) sulla stessa base imponibile, più 320 euro per imposta di bollo, tributi speciali catastali e tassa ipotecaria. E' invece penalizzato dalla nuova disciplina il trasferimento degli immobili di più modesto valore quali, ad esempio, piccole pertinenze o frustoli di terreno non edificabile, dal momento che la misura minima dell'imposta di registro (e cioè quell'importo al di sotto del quale l'imposta di registro, per legge, non può mai scendere e che, quindi, si applica ogniqualvolta esso sia di ammontare superiore all'imposta che si otterrebbe applicando la debita aliquota alla base imponibile, come appunto avviene per gli immobili di valore più basso) è stato elevato da 168 a 1000 euro. Per evitare equivoci è bene, peraltro, ribadire che la suddetta misura minima di 1000 euro riguarda sol-
18
MARZO 2014
Azimut
tanto l'imposta di registro sui trasferimenti immobiliari soggetti alle suddette nuove aliquote, mentre al di fuori di tale ambito la nuova misura fissa dell'imposta di registro (così come delle imposte ipotecaria e catastale) è, come già sopra accennato, di euro 200. Nello stesso modo, agli atti di trasferimento immobiliare che non rientrano nel perimetro di applicazione del citato art. 10 decreto legislativo n.23/2011 non si applica neanche l'illustrata regola dell'"assorbimento" nell'imposta di registro delle altre imposte e tasse. Per questi atti di trasferimento immobiliare (ad esempio, atti imponibili ad I.V.A o soggetti all'imposta sulle donazioni) continueranno ad essere quindi dovute l'imposta di bollo, i tributi speciali catastali, la tassa ipotecaria oltre che le imposte ipotecaria e catastale (a seconda dei casi nella misura fissa di 200 euro od in misura proporzionale). Altra novità riguarda le agevolazioni c.d. prima casa. I requisiti soggettivi per fruire della relativa aliquota agevolata (che, peraltro, per gli atti soggetti ad imposta di registro passa, come già detto, dal 3% al 2%) restano quelli già in precedenza previsti (di cui alla nota II - bis dell'art. 1 della tariffa parte prima allegata al citato testo unico delle disposizioni in materia di imposta di registro) ma cambiano i requisiti oggettivi. Infatti in base alla disciplina applicabile dal 1° gennaio 2014 le abitazioni escluse dall'applicazione dell'agevolazione sono tutte e soltanto quelle di categoria catastale A1, A8 e A9, mentre fino al
Azimut 31 dicembre 2013 erano escluse le abitazioni definibili di lusso in base al D.M. Lavori Pubblici 2 agosto 1969. Alle caratteristiche di "lusso" fissate dal detto D.M. continua, tuttavia, a doversi fare riferimento per stabilire se l'abitazione possa o meno fruire dell'aliquota agevolata allorquando il contratto è soggetto ad I.V.A. (come nel caso dell'abitazione di recente ultimazione ceduta dall'impresa costruttrice). Ne deriva che ben può accadere che uno stesso immobile possa o meno fruire dell'agevolazione c.d. prima casa a seconda dell'imposta (imposta di registro o I.V.A.) applicabile al relativo atto di trasferimento. Così, ad esempio, la compravendita di un'abitazione classificata in categoria catastale A/2 ma che per avventura sia definibile di "lusso" ai sensi del D.M. 2 agosto 1969 potrà godere dell'agevolazione prima casa se soggetta ad imposta di registro ma non potrà goderne se soggetta ad I.V.A. Viceversa, la compravendita di un'abitazione classificata, ad esempio, in categoria catastale A1 ma che non sia definibile di lusso ai sensi del detto D.M. potrà godere dell'agevolazione c.d prima casa se soggetta ad I.V.A mentre non potrà goderne se soggetta ad imposta di registro. Altra novità introdotta dalla normativa in esame nell'ottica della semplificazione (ma questa volta decisamente sfavorevole al contribuente) è l'espressa soppressione, per gli atti che rientrano nel suindicato perimetro di applicazione della normativa stessa, di tutte le esenzioni e agevolazioni tributarie, anche se previste da leggi speciali. E così vengono tra le altre soppresse, per fare qualche esempio, le agevolazioni per l'acquisto di immobili siti in PUP ovvero in piani di recupero; quelle per l'acquisto di immobili di interesse culturale (soggetti al vincolo di cui al D.lgs. n.42/2004); quelle per gli acquisti dei Comuni e delle Onlus. Per espressa previsione di legge continuano ad applicarsi soltanto
1 2014
Normativa
(oltre alle agevolazioni c.d. prima casa) le agevolazioni, per gli atti di trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze posti in essere a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, di cui all'art. 2 comma 4-bis del decreto legge n.194/2009 convertito, con modifiche, dalla legge n.25/2010. L'Agenzia delle Entrate ha poi (con la sopra citata circolare) "salvato", ritenendoli ancora applicabili anche per i trasferimenti immobiliari, i trattamenti tributari previsti per i trasferimenti tra coniugi in sede di separazione e divorzio (esenzione da ogni imposta e tassa), per i trasferimenti in sede di conciliazione giudiziale e di procedimento di mediazione ai sensi del decreto legislativo n.28 del 2010.
MARZO 2014
19
1 2014
Azimut
Edilizia
Indagine semestrale sul settore delle costruzioni II Semestre 2013 – luglio/dicembre L’Indagine semestrale sul settore delle Costruzioni è realizzata dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con Ance Marche Con sulta Regionale Costruttori Edili e con il patrocinio di Banca Marche Spa. La presente pubblicazione contiene i risultati della rilevazione, su un campione di imprese edili marchigiane, relativa al II semestre 2013. IL QUADRO NAZIONALE Secondo le stime Ance, nel 2013 gli investimenti in costruzioni hanno registrato una flessione del 6,9% in termini reali (-6% il dato Istat relativo al terzo trimestre) nonostante la proroga e il temporaneo potenziamento degli incentivi fiscali (55% e 65%) relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica e le ricadute positive derivanti dal pagamento di una parte dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione alle imprese. Gli importi stanziati nel 2013 ammontano a 27,2 miliardi di euro, di cui 7,5 miliardi di euro per spese in conto capitale (di questi più di 6 miliardi risultano già pagati a fine novembre). In sei anni, dal 2008 al 2013, la perdita produttiva del settore delle costruzioni ha raggiunto il 30%, collocandosi su un livello paragonabile a quello del 1967. La flessione dei livelli produttivi ha riguardato tutti i comparti: la nuova edilizia abitativa ha segnato un calo del 53,9%, l’edilizia non residenziale privata del 33,4%, mentre le opere pubbliche hanno registrato una caduta del 45,2%. Solo gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, dal 2008 al 2013, hanno mostrato un aumento del 16,5%, grazie anche agli effetti di stimolo degli incentivi fiscali legati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico. Senza l’apporto di questo comparto, che ormai rappresenta il 37,3% del mercato, la caduta degli investimenti in costruzioni avrebbe raggiunto il 43,6%. Nel corso del 2013 l’Ance ha stimato una crescita del 2,6% in termini reali per gli investimenti in questo comparto a fronte di contrazioni in quantità del 18,4% per la nuova edilizia residenziale, del 9,1% per gli investimenti pri-
20
MARZO 2014
vati in costruzioni non residenziali e del 9,3% per i lavori pubblici. Tutto ciò si è riflesso pesantemente sul mercato del lavoro: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2013, il numero di occupati si è ridotto del 10,4% su base annua (nel 2011 e nel 2012, il calo si era attestato intorno al 5%). Secondo le stime Ance, dall’inizio della crisi i posti di lavoro persi nelle costruzioni sono 480.000 (-23,8%) che raggiungono le 745.000 unità considerando anche i settori collegati. La contrazione del numero di occupati nelle costruzioni è accompagnata da un ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni sempre molto elevato: nel 2013 sono state autorizzate circa 125 milioni di ore per i lavoratori operanti nel settore (152,6 milioni di ore se si includono anche gli installatori di impianti). I dati delle Casse Edili mostrano, nei primi 9 mesi del 2013, un’ulteriore flessione del 13,8% delle ore lavorate, del 12,1% del numero di operai e del 9,5% delle imprese iscritte. I dati del 2013 aggravano le già pesanti perdite subite negli anni precedenti (quadriennio 2009-2012: ore lavorate -34,1%; operai iscritti -31,2%; imprese iscritte -26,6%). E’ proseguito nel 2013 l’aumento dei fallimenti nelle costruzioni: complessivamente dal 2009 al terzo trimestre 2013 i fallimenti nelle costruzioni sono stati circa 12.600 su un totale di circa 55.200 nell’insieme di tutti i settori economici (pari al 23% circa). L’Ance prevede per il 2014 un ulteriore calo del 2,5% in termini reali degli investimenti in costruzioni, in rallentamento rispetto agli anni precedenti. La nuova edilizia abitativa perderà il 9,2% rispetto al 2013, mentre gli investimenti in costruzioni non residenziali privati e pubblici diminuiranno, rispettiva-
nell’insieme di tutti i settori economici (pari al 23% circa). L’Ance prevede per il 2014 un ulteriore calo del 2,5% in termini reali degli investimenti in costruzioni, in rallentamento rispetto agli anni precedenti. La nuova edilizia abitativa perderà il 9,2% rispetto al 2013, mentre gli investimenti in costruzioni non residenziali privati e mente, del 4,3% e del 5,1% in termini reali. Il re- comparto ha trascinato su valori negativi l’intero pubblici diminuiranno, rispettivamente, del 4,3% e del 5,1% in termini cupero abitativo registrerà, invece, un ulteriore au- settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in reali. Il recupero abitativo registrerà, invece, un ulteriore aumento del 3%. mento del 3%. termini di volumi prodotti e occupazione. Scende
Azimut
Edilizia
Fig. 1 – Investimenti* in Costruzioni per comparto in Italia Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente. 8,0
3,0
-2,0
-7,0
-12,0
2001
2002
2003
Abitazioni
1 2014
2004
2005
2006
2007
2008
Fabbricati non residenziali
2009
2010
2011 (°)
Opere Pubbliche
(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà (°) Stime Ance Fonte: Elaborazioni Ance su dati ISTAT
2012 (°)
2013 (°)
2014 (°)
Costruzioni
ancora (15% contro 17% della precedente rilevazione) la quota di operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre si mantiene su liSUL SETTORE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013 velli elevati INDAGINE la frazione di DELLE operatori con variazioni in calo (75% contro 74% della rilevazione del primo semestre 2013). La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente debole della operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre si componente mantiene pubblica (13,4%), prosegue la fase su livelli elevatiche la frazione di operatori con variazioni in calo (75% contro 74% dellanell’ultimo rilevazione del biennio. primo semestre 2013). La di rallentamento sperimentata flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente Anche la componente privata ha registrato un ultedebole della componente pubblica (-13,4%), che prosegue la fase di riore calo (-5,7%), trainato in particolare dalla comrallentamento sperimentata nell’ultimo biennio. Anche la componente privata ha registrato un ulteriore calo (-5,7%), trainato in particolare ponente in conto proprio (-20,1%), mentre l’edilizia dalla componente in conto proprio (-20,1%), mentre l’edilizia convenzionata (-2,2%) e il conto terzi (-3,8%) hanno convenzionata (-2,2%) e il conto terzi (-3,8%) hanno registrato registrato variazioni negative contenute, nonovariazioni negative più più contenute, nonostante il contributo degli incentivi fiscali favore deglifiscali interventi di ristrutturazione del stante il contributo deglia incentivi a favore patrimonio abitativo. degli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo. Fig. 2 – Investimenti in Costruzioni per comparto nelle Marche
IL QUADRO REGIONALE Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente. Chiusura di 2013 in ulteriore forte calo per le co20 struzioni marchigiane, con livelli di produzione in 15 consistente rallentamento in tutti i comparti. Secon10 SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013 do i risultatiINDAGINE dell'Indagine semestrale condotta dal 5 Centro Studi di Confindustria Marche su un campione 0 di aziende associate, la produzione complessiva nel 5 -5 secondo semestre 2013 è diminuita di circa l’8,1% in IL QUADRO REGIONALE termini reali rispetto al secondo semestre del 2012. -10 di 2013 in ulteriore forte caloil perpermanere le costruzioni marchigiane, Il risultato Chiusura rilevato, che conferma di -15 con livelli di produzione in consistente rallentamento in tutti i un clima congiunturale particolarmente negativo, è comparti. -20 Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condottaintervidal Centro Studi sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la-25 stati. Rimane bassa,complessiva infatti,nel la secondo quotasemestre interessata dal di 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12 13 13 produzione 2013 è diminuita I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II circa l’8,1% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2012. miglioramento dei livelli produttivi (12% contro 10% Abitazioni Fabbricati non residenziali Opere Pubbliche Costruzioni Il risultato rilevato, che conferma il permanere di un clima della precedente rilevazione), congiunturale particolarmentementre negativo, si èmantiene sostenuto dalle Fonte: Confindustria Marche dichiarazioni deglila operatori Rimane interesbassa, infatti, la su livelli molto elevati quotaintervistati. di aziende quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (12% contro sate dalla contrazione dell'attività (79% contro 80% molto Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva 10% della precedente rilevazione), mentre si mantiene su livelli Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non elevati la quota di aziende interessate dalla contrazione dell'attività della precedente rilevazione). Nella tavola seguente per l’ediliziaabitativa non abitativa nelsemestre secondo delIl calo, che si nel secondo del semestre 2013 (-7,9%). (79% contro 80% della precedente rilevazione). al che dato negativo registrato primo semestre dell’anno sono riportati tassiseguente di variazione della 2013 (-7,9%).aggiunge Il calo, si aggiunge al nel dato negaNellai tavola sono riportatipercentuale i tassi di variazione percentuale appena chiuso, conferma il permanere di un marcato profilo di della produzione nei principali comparti del settore: produzione nei principali comparti del settore: tivo registrato nel primo semestre dell’anno appena incertezza nei piani di espansione di molte imprese manifatturiere, chiuso, conferma il permanere di stagnazione un marcato particolarmente colpite dalla della profilo domanda domestica. Tab.1 - Settore delle Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata di incertezza nei piani di espansione di molte imTassi di variazione percentuale sullo stesso semestre dell'anno precedente. prese manifatturiere, particolarmente colpite dalla PRODUZIONE I semestre 2013 II semestre 2013 stagnazione della domanda domestica. In ulteriore Edilizia abitativa -8,8 -7,0 forte calo anche i lavori pubblici, che registrano una Pubblica -15,4 -13,4 7 Privata -8,5 -5,7 contrazione dei livelli produttivi pari al 9,3% rispetto - c/proprio -17,4 -20,1 - c/terzi -2,3 -3,8 al secondo semestre 2012. La flessione, più ampia - convenzionata 0,1 -2,2 Edilizia non abitativa -6,1 -7,9 di quella rilevata nel semestre precedente, riflette Lavori pubblici -7,4 -9,3 Altro -8,0 -14,4 un peggioramento generalizzato dell’attività delle Totale -7,7 -8,1 imprese impegnate nei lavori pubblici: torna a scenFonte: Confindustria Marche dere la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (10% contro 12% della precedente Ampiamente le variazioni negative negative tra itra principali comparti. Ampiamente diffuse diffuse le variazioni i prinrilevazione), mentre risale la frazione di operatori Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2013 registra un cipali comparti. abitativa, con attività produttiva in calo (79% contro 76% della calo dellaRiguardo produzione di all’edilizia circa il 7,0% rispetto al semestreillugliodicembre 2012. La registra flessione sperimentata questo comparto secondo semestre 2013 un caloda della pro- ha precedente rilevazione). trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la duzione di circa il 7,0% rispetto al semestre lugliosua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende ancora La (15%flessione contro 17% sperimentata della precedente rilevazione) la quota di dicembre 2012. da questo MARZO 2014 6
21
1 2014
Edilizia
12% della precedente rilevazione), mentre risale la frazione di operatori con attività produttiva in calo (79% contro 76% della precedente rilevazione).
Azimut
Fig. 3 - Imprese attive nel settore delle Costruzioni nelle Marche
mento di manodopera (7% delle aziende intervistate contro 6% della precedente rilevazione). Seppur con differenze anche notevoli tra le imprese, nel secondo semestre 2013 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situazione difficile, in particolare sul fronte della disponibilità di credito. Sale, infatti, la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (93% contro 90% della rilevazione del primo semestre 2013), mentre rimane elevata la quota di operatori che ritiene elevato il costo del credito (86%, contro 88% della precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato e crescente dei ritardi nei tempi medi di pagamento (178 contro 141 giorni Fonte: InfoCamere-Movimprese della precedente rilevazione). Riguardo alle tendenze dell'attività produttiva, le previsioni degli operaOCCUPAZIONE INDAGINE SUL SETTOREINDAGINE DELLE COSTRUZIONI – IIDELLE SEMESTRE 2013 SUL SETTORE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013 tori segnalano, per i prossimi mesi, il permanere di Il debole andamento congiunturale del settore osserZIONI – II SEMESTRE 2013 vato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali condizioni difficili. Si attesta al 2% la quota di operache hanno proseguito la tendenza alla flessione ri- tori per i quali l’attività produttiva sarà in aumento levata nei semestri precedenti. Secondo le stime di e al 21% la quota che prevede attività stazionaria. O CCUPAZIONE OCCUPAZIONE Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia Stabile la quota di operatori che prevedono attività per gli operai (-3,7%), sia – in maniera più contenuta in calo (77% contro 78% della precedente rilevazioIl debole andamento congiunturale del settore osservato semestre Il debole andamento congiunturale delnel settore osservato nel semestre ne). La dinamica di medio periodo delle condizioni - per impiegati (-2,9%). Alla flessione livelli ocsi è riflesso sui livelli che dei hanno proseguito tendenza rale del settore osservato nelgli semestre si èoccupazionali riflesso sui livelli occupazionali chelahanno proseguito la tendenza di domanda resta, cupazionali, è corrisposto un marcato calo del monte flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di onali che hanno proseguito la tendenzaalla alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di dunque, fortemente condizionata Marche, èsemestre diminuita sia2012 perègli operai (-siarapida estri precedenti. Secondo le stime diConfindustria Confindustria Marche, l'occupazione diminuita per gli operai (dalla attivazione di due fattori: la definizioore lavorate, sia rispetto all'occupazione secondo piùsiacontenuta - perpiù gli contenuta impiegati (-2,9%). Alla zione è diminuita sia per gli operai (-3,7%), sia – in maniera 3,7%), – in maniera - per gli impiegati (-2,9%). Alla ne delle iniziative riguardanti progetti e programmi (-38,4%), sia rispetto al primo 2013 (-21,5%). Nel seoccupazionali, è corrisposto un marcato calo del enuta - per gli impiegati (-2,9%). Allaflessione dei livelliflessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un marcato calo del di intervento proposti dalle imprese; la riattivazioore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia le ore di CIG autorizzate hanno ali, è corrisposto un condo marcato semestre calo delmonte2013, monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2012 (-38,4%), sia al primo 2013 (-21,5%). al secondo semestre 2012 (-38,4%), siarispetto rispetto al primo 2013 (-21,5%). quasi raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento ne del comparto delle opere pubbliche attraverso Nel secondo semestre 2013, le semestre ore di CIG autorizzate quasi Nel secondo 2013, le ore dihanno CIG autorizzate hanno quasi nuovi appalti di lavori e opere infrastrutturali per il del hanno 69,6%quasi rispetto periodo del 2012. creraggiuntoallo i 2,4 stesso milioni registrando un aumento delIn 69,6% rispetto allo69,6% ore di CIG autorizzate raggiunto i 2,4 milioni registrando un aumento del rispetto allo territorio. Sul fronte dell’organizzazione dei lavori, periodo delstesso 2012. periodo In crescita è risultata sia la componente scitarispetto è risultata la componente ordinaria (+63,9%), do un aumento del 69,6% allostessosia del 2012. In crescita è risultata sia la componente 8 sia mentre quella in la deroga (+203,2%) mentre la marcatamente rescita è risultata siasia la quella componente ordinaria (+63,9%), sia quella in deroga (+203,2%) mentre la risale la quota di lavori svolti in forin ordinaria deroga(+63,9%), (+203,2%) componente ha registrato una flessione del 6,2%. a in deroga (+203,2%) mentre lacomponente straordinaria componente straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%. ma diretta (65%), mentre si contrae la quota svolta straordinaria ha registrato una flessione del 6,2%. istrato una flessione del 6,2%. in subappalto (29%). A livello territoriale, l’attività Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga – delle– imprese resta ancora concentrata all’interno Marche ti ordinari, straordinari e in deroga – Marche del territorio regionale, anche se in marcata flessione rispetto al primo semestre 2013 (74% contro 81%). 24.000 23.500 23.000 22.500 22.000 21.500 21.000 20.500 20.000 19.500 19.000 18.500 18.000 17.500 17.000 16.500 16.000 15.500 15.000
giu. 05
IV
I II 11
III
IV
I II 12
III
IV
in deroga
giu. 06
dic. 06
giu. 07
1400000
1400000
1200000
1200000
1000000
1000000
800000
800000
600000
600000
400000
400000
200000
200000
0
III
dic. 05
I II 13
III
I II 05
III
IV
I II 06
III
IV
IV
dic. 07
giu. 08
dic. 08
giu. 09
dic. 09
giu. 10
dic. 10
giu. 11
dic. 11
giu. 12
dic. 12
giu. 13
dic. 13
0 I II IIII II IV III I IVII IIII II IV III I IVII IIII II IV III I IVII IIII II IV III I IVII IIII II IV III I IVII IIII II IV III I IVII IIII II IV III 07 08 09 10 11 12 13 05 06 07 08 09 10 11 ordinaria
straordinaria
in deroga ordinaria
straordinaria
in deroga
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria datiConfindustria INPS Fonte: elaborazioniMarche Centro su Studi Marche su dati INPS
LE OPINIONI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE Le opinioni degli operatori confermano il permanere di un clima congiunturale molto difficile. Rispetto al primo semestre 2013, rimane trascurabile la quota di imprese che ritiene elevato il livello della domanda, mentre si attesta su valori elevati la quota di operatori che ha sperimentato condizioni di domanda debole (96%). Stabile la quota di imprese per le 9 normali quali le condizioni di domanda9 sono ritenute (3%). Il permanere di un tono congiunturale debole si riflette sul mercato del lavoro, che non mostra tensioni evidenti sul fronte del rapporto tra domanda e offerta. Rimane stabile, nel periodo lugliodicembre 2013, la quota di imprese con difficoltà nel reperi-
22
MARZO 2014
IV
I II 12
III
IV
I II 13
III
IV
INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013
Azimut
INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013
1 2014
Edilizia
INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2013
Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Valori percentuali sul totale degli intervistati Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Valori percentuali sul totale degli intervistati
Domanda Debole 96 Normale Reperimento manodopera Facile 38 Normale Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2013 Domanda Debole 96 Normale Ricorso alValori creditopercentuali sulFacile Normale totale degli intervistati Reperimento manodopera Facile Normale Costo del denaro Basso 138 Normale Ricorso al credito Facile Normale Domanda Debole 96 Normale Costo del denaro Basso 1 Normale 3 Reperimento manodopera Facile 38 Ricorso al credito Facile Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine. Costo del denaro Basso 1
Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine.
Localizzazione lavori: Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine. • nella Regione Localizzazione lavori: • fuori Regione • nella Regione Localizzazione lavori: • fuoridiRegione Modalità esecuzione: • nella Regione • diretta • Modalità fuori Regione di esecuzione:
• in associazione • diretta • in subappalto Modalità di esecuzione: • in associazione • • diretta in subappalto Tendenze dell'attività produttiva:
• in associazione insubappalto aumento ••Tendenze in dell'attività produttiva:
Normale Normale Normale
55 7 13
I sem 2013 I sem 2013 81 19 81 I sem 2013 19
3 Sostenuta 55 Difficile 3 Sostenuta 7 Difficile 55 Difficile 13 Elevato 7 Difficile 13Sostenuta Elevato 1 Difficile Difficile Elevato
II sem 2013 II sem 2013 74 26 II sem 201374 26
81 58 19
74 26
3 39 -
65 6 29
3 58 39 3 58 39
65 6 65 29 6 29
Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) Tempinei di tempi rilascio concessioni(gg.medi) (gg.medi) Ritardi di pagamento
22 78 22 78 22 141 78 136 141 141 136
2 21 2 77 21 2 77 21 178 77 159 178 178 159
Tempi di rilascio concessioni (gg.medi)
136
159
• stazionaria • in aumento Tendenze dell'attività produttiva: • in diminuzione • stazionaria • in aumento • stazionaria innei diminuzione •Ritardi tempi di pagamento (gg.medi) •Tempi in diminuzione di rilascio concessioni (gg.medi)
7 93 86
1 7 931 867 93 86
Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni - Marche. Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni - Marche. (a) (b) Costruzioni - Marche.
(a)
(a)
(b)
(b)
MARZO 2014
23
1 2014
Azimut
Condominio
Il sottotetto è condominiale o privato? Paola Giglio - Direttore Centro Studio ALAC Marche Il sottotetto è lo spazio che separa l'appartamento (o gli appartamenti) siti all'ultimo piano di un edificio dal tetto di copertura dello stabile. Le misure di questi spazi possono variare e passare dalle dimensioni di semplici intercapedini a veri e propri vani adibibili a uso abitativo (c.d. mansarde). In primo luogo occorre distinguere se il sottotetto è condominiale ai sensi dell'art. 1117 c.c. o se esso è ad uso esclusivo privato. Tale distinzione può derivare da quanto stabilito dai titoli di acquisto o dal regolamento condominiale. Ebbene, se da essi si afferma che il sottotetto è condominiale ex art. 1117 c.c., il sottotetto non potrà essere del singolo proprietario (salvo non sia intervenuta l'usucapione del bene), se, al contrario, questi documenti affermano che il bene in questione è di proprietà esclusiva di un singolo proprietario, è evidente che il sottotetto non potrà essere bene comune e non potrà essere usato dagli altri condomini. Il problema nasce nel caso in cui sia nei titoli di acquisto che nel regolamento di condominio non è specificata la natura del sottotetto e quindi occorre stabilire a chi attribuire la proprietà del sottotetto non abitabile che non risulta elencato nell'art. 1117 c.c.. In questo caso, occorre distinguere la normativa in vigore fino al 18/06/2013 e quanto invece stabilito dalla riforma del condominio in vigore dal 18/06/2013. A) Ebbene, ante riforma: - se il sottotetto in questione è semplicemente un vano di protezione dell’appartamento all’ultimo piano sottostante alla falda di copertura, se non ha dimensioni e caratteristiche strutturali tali da permetterne un uso come vano autonomo, può essere ritenuto una pertinenza, e quindi di proprietà, dell’appartamento sottostante; - la giurisprudenza si è invece espressa in maniera quasi completamente concorde nel ritenere che il sottotetto sia di proprietà condominiale quando è accessibile direttamente dalle scale condominiali di proprietà comune ed è di fatto utilizzato o utilizzabile da tutti i condomini. In questo caso, l'utilizzo esclusivo dello stesso da parte del proprietario dell’ultimo piano o il suo eventuale recupero ai fini abitativi, richiede il consenso dell'assemblea condominiale.
24
MARZO 2014
B) Con l'entrata in vigore della Riforma condominiale il sottotetto non è più pertinenza dell’appartamento dell’ultimo piano, ma diviene bene comune. La condizione affinché il sottotetto possa essere considerato parte in comunione tra tutti i condomini è che sia destinato, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune. In altre parole, esso deve poter servire – anche solo potenzialmente – a tutti i condomini. Il sottotetto invece continua a considerarsi pertinenza dell’appartamento sito all’ultimo piano quando assolve all’esclusiva funzione di isolare e proteggere l’appartamento stesso dal caldo, dal freddo e dall’umidità, mediante la creazione di una camera d’aria. Il sottotetto condominiale può essere diviso tra i condomini – per es. per ricavarne piccole soffitte – a condizione che la divisione possa farsi senza rendere più incomodo l’uso della cosa comune a ciascun condomino e ciò venga deliberato con il consenso di tutti i partecipanti al condominio. Il condomino può eseguire i lavori nel sottotetto di sua proprietà a condizione che non comportino danni per gli altri condomini, come il pregiudizio della funzione di copertura o l’alterazione del decoro architettonico dell’edificio. Se un condomino mette in comunicazione il proprio appartamento con il sovrastante sottotetto, può sorgere il problema di modificare la tabella millesimale del riscaldamento. Lo stesso dicasi se, in seguito alla trasformazione del sottotetto, si sia alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell’unità immobiliare. Per trasformare un sottotetto in abitazione è necessario il consenso di tutti gli altri condomini, dovendosi il proprietario allacciarsi ai servizi comuni (per es. gli scarichi del bagno e la cucina), che potrebbero rivelarsi insufficienti ad accogliere la nuova utenza. Il tribunale di Piacenza ha recentemente stabilito che, in mancanza di un divieto contenuto nel regolamento di condominio o altrimenti intervenuto tra i condomini, questi possono opporsi alla trasformazione solo quando ne possa derivare un pregiudizio alla sicurezza o alla stabilità dell’edificio o comunque danni che potrebbero conseguire dal concreto svolgimento delle attività inerenti alla nuova destinazione.
capolinea.it
300 case
chi ci abita lo sa vantaggi e qualità di una casa in legno Subissati
1963-2013
PROGETTO SU MISURA
ANTISISMICA E RESISTENZA AL FUOCO
Ogni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, lasciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una visualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.
La resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e Giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.
ECOLOGIA E SALUTE La casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.
PROPRIETÀ MECCANICHE Le case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.
DURABILITÀ La casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.
ELEVATO RAPPORTO QUALITÀ PREZZO La casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.
VANTAGGI ECONOMICI E RAPIDITÀ DI MONTAGGIO Risparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. Fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.
SUBISSATI s.r.l. S.P. Arceviese km 16,600 – Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01 www.subissati.it - download pdf
PRODUTTORE QUALIFICATO PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO CERTIFICATO N. 076/09-CL CERTIFICATO N. 076/09-CL RILASCIATO DAL RILASCIATO DAL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
case subissati
PRODUTTORE QUALIFICATO PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO CERTIFICATO N. 1263/11 CERTIFICATO N. 1263/11 RILASCIATO DAL RILASCIATO DAL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
ATTESTAZIONE SOA CATEGORIA OS32 CLASSE IV OS33 CLASSE II
SISTEMA QUALITÀ CERTIFICAZIONE ISO 9001
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE CERTIFICAZIONE ISO 14001
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO CERTIFICAZIONE OHSAS 18001
Fatti di SOStaNZa Sideral PrO | L’evoluzione della tipologia costruttiva Sideral
www.grupposicap.it
Sideral PrO è il frutto di una tecnologia produttiva di ultimissima generazione che garantisce, grazie anche all’uso di materie prime di elevata qualità, una maggiore leggerezza a fronte di un incremento di prestazioni strutturali senza precedenti con conseguente abbattimento dei costi industriali.
ImpermealIzzazIone ed Isolamento teGolo sIderal
coppella “strutturale” In c.a. precompresso assemblata In stabIlImento con barrIera al vapore e coIbentazIone.
manto In allumInIo InattaccabIle daGlI aGentI atmosferIcI preaccoppIato a coIbentazIone In polIuretano
I componenti di questa tipologia costruttiva sono tutti “strutturali” così da permettere la totale pedonabilità e la facile installazione di qualsiasi tipo di impianto. La doppia coibentazione consente la totale eliminazione dei ponti termici ed il facile raggiungimento dei valori di trasmittanza termica stabiliti dalla vigente normativa sul risparmio energetico. La tipologia SIDERAL PRO può essere dotata di lucernai zenitali oppure a shed, in grado di sfruttare e potenziare notevolmente la luce naturale proveniente dall’esterno. Resistenza al fuoco, sicurezza antintrusione, fonoassorbenza e semplicità di montaggio sono ulteriori plus della struttura. Sideral PrO è funzIonaLItà, eStetIca e deSIgn.
lucernarI a sHed con profIlI In allumInIo e speccHIature In polIcarbonato alveolare