CONVEGNI
Geometra: Ruolo e Competenza in Evoluzione 44째 Congresso Nazionale, Rimini
CORSI
Dalla confusione alla trasparenza immobiliare
EDILIZIA
Indagine semestrale sul settore delle costruzioni II Semestre 2012
Azimut
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Reg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975 Comitato di Redazione PressCom-Comunicazione Integrata Piazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 info@presscom.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Bartolucci COORDINAMENTO EDITORIALE Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it REDAZIONE PressCom srl Riccardo Collamati Diego Sbaffi Roberto Ceccarelli Tonino Ortolani HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Matteo Tarabelli, Beatrice Testadiferro, Paola Passeri, Simone Fadalti, Floriano Schiavoni CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE Gianni Moreschi (g.moreschi@presscom.it) IMPAGINAZIONE Studio FLORIO - Via Aldo Moro, 38 62010 Sambucheto di Montecassiano (MC) STAMPA TIPOLUCE srl Via delle Querce - 60027 OSIMO (An) Tel. 071.717401 - Fax 071.7236307 www.tipoluce.com CREDITI FOTOGRAFICI Archivio AZIMUT PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT PressCom - Piazza Ciabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 Emanuele Anselmi e.anselmi@presscom.it Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.
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Sommario
2 Editoriale 3 Convegni
Azimut
Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XXXVII - N. 2/2013 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Ancona
Geometra: Ruolo e Competenza in Evoluzione
7 Formazione La Formazione per i Geometri marchigiani 8 Istituzioni Intervista al sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni
11 Corsi
Dalla confusione alla trasparenza immobiliare; dall'empirismo del perito alla verificabilità dei dati assunti ed elaborati
13 Normativa
Sentenza del TAR della Lombardia a favore del Collegio dei Geometri nei confronti dell'Ordine degli Architetti
16 Edilizia
Edilizia ferma, opere pubbliche in stand-by
18 Edilizia
Diathonite Cork Render. La protezione del sughero per le pareti della tua casa
20 Edilizia
Indagine semestrale sul settore delle costruzioni. II Semestre 2012
23 Condominio
La delega nell'assemblea condominiale, caratteristiche e portata, anche alla luce delle novità introdotte dalla L. 220/2012 (riforma del condominio) GIUGNO 2013
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Azimut Editoriale
Editoriale Iniziamo il numero 2 del 2013 di Azimut con il resoconto del Congresso nazionale dei Geometri e Geometri laureati che si è tenuto lo scorso aprile a Rimini. Un momento importante di confronto per la categoria dei Geometri. Parliamo poi della Fondazione Regionale Collegi dei Geometri delle Marche e delle sue attività di formazione. Il sindaco di Cupramontana ci parla dei progetti della sua amministrazione in materia urbanistica. Il Prof. Floriano Schiavoni ci illustra i corsi che si sono svolti all'Istituto Cuppari di Jesi sul tema delle valutazioni immobiliari. Di seguito pubblichiamo un'importante sentenza del Tar della Lombardia a favore del Collegio dei Geometri della provincia di Bergamo contro l'Ordine degli Architetti di Bergamo. Torniamo sul nostro territorio con un articolo-intervista a Massimo Bergamo, responsabile area urbanistica dei comuni di Serra de' Conti, Barbara e Arcevia. L'indagine semestrale di Ance Marche fotografa il secondo semestre 2012 nelle costruzioni e la rivista si chiede con il consueto articolo sul condominio alla luce delle novità introdotte della riforma.
Convegno SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: obblighi, responsabilità e deleghe nel D. Lgs. 81/2008 alla luce della più recente giurisprudenza
2 Ottobre 2013, Hotel Federico II – Jesi (AN) Programma Ore 14.30 - Benvenuto e registrazione partecipanti Ore 15.00 – Saluti
ai settori del lavoro, della salute e dell'ambiente. Collabora con riviste giuridiche e mediche ed ha pubblicato numerosi libri. Inchieste celebri: Indagine per l'abuso di farmaci nel calcio, Thyssen Krupp, calcio e Sla, Eternit.
Fabio BARTOLuCCI Presidente Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Ancona Ore 15.30 – Inizio dei lavori • Obblighi e responsabilità delle figure aziendali; • Delega: requisiti e implicazioni; • L'inadeguata valutazione dei rischi come condotta colposa del datore di lavoro, del SPPR e del medico competente; • La formazione dei lavoratori dopo l'Accordo Stato Regioni; • Obblighi connessi ai contratti di appalto anche alla luce delle modifiche previste dal D.L. 21 giugno 2013; • Composizione, compiti e responsabilità dell'Organismo di Vigilanza; • Le più recenti sentenze della Corte di Cassazione sul decreto 81 Relatore: Raffaele GuARInIELLO Magistrato di Cassazione, dal Il T.U. Sicurezza sul lavoro commentato 1992 esercita le funzioni di con la giurisprudenza Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino. Dall'estate del 2008, dopo la nomina di Gian Carlo Caselli a Procuratore Capo, oggi è Procuratore Generale. La sua attività è principalmente rivolta
• 17.30 • Il ruolo del CTU in affiancamento al Giudice
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Serena Pollastrini Libera professionista, svolge attività di consulenza tecnica per la pubblica giurisdizione, in ambito stragiudiziale e per gli istituti di credito. Conciliatore, iscritta all’Organismo di Mediazione Interprofessionale Nazionale GEO-C.A.M, settore “edilizia-urbanistica”, progetta e coordina corsi e seminari tecnico-professionali per enti di formazione, associazioni e ordini professionali. Esperta nella gestione di finanziamenti per la formazione erogati dal Fondo Sociale Europeo, con competenze certificate dalla Regione Marche secondo la D.G.R. n. 1071/2005. È autrice di pubblicazioni per riviste tecniche di settore.
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L’evento, organizzato dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona, sarà realizzato con il co-patrocinio di tutti i Collegi e Ordini professionali della provincia di Ancona.
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Convegni
Geometra: Ruolo e Competenza in Evoluzione 44° Congresso Nazionale, Rimini 10-13 aprile 2013
Il 44° Congresso Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, si è svolto a Rimini, presso il Palacongressi, dal 10 al 13 Aprile, alla presenza di oltre 1.500 professionisti provenienti da tutta Italia, in rappresentanza degli oltre 108.000 Geometri Italiani. L’apertura ufficiale dei lavori congressuali si è tenuta mercoledì 10 Aprile, alle 10.30, presso l’Anfiteatro del Palacongressi, alla presenza di Autorità locali e nazionali, ospiti, esperti e congressisti. La giornata di inaugurazione è stata moderata dal giornalista Rai, Attilio Romita. Hanno portato i loro saluti: Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini, Meris Soldato-Assessore alla Scuola Formazione Lavoro Sport Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Rimini, Paola Gazzolo-Assessore alla Sicurezza Territoriale della Regione Emilia Romagna, il Ministero dell’Ambiente rappresentato da Maurizio Pernice-Direttore Generale per la tutela del territorio e delle Risorse Idriche, Franco Gabrielli-Capo Dipartimento della Protezione Civile e Gabriella Alemanno-Vice Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Tra le personalità presenti dal mondo del professioni: Armando Zambrano-Presidente del Pat (Professioni Area Tecnica), Marina Calderone-Presidente Cup (Comitato Unitario delle Professioni). Tra gli esponenti del mondo scientifico e della società civile: Piergiorgio OdifreddiMatematico, logico e saggista, Norbert LantscherIdeatore Casaclima e Presidente ClimAbita, Edoardo Zanchini-Vice Presidente di Legambiente e Cinzia Scaffidi-Direttrice del Centro Studi Slow Food. Il parterre è stato completato dagli esponenti delle più prestigiose associazioni internazionali di categoria: Jean- Yves Pirlot-Presidente CLGE (Comité de Liason des Géometres Européens), Randolph Camilleri- Presidente EGOS (European Group of Surveyors), Aziz Hilali-Presidente UMG (Unione Mediterranea dei
Geometri) e Bruno Razza-Vice Presidente Fig (Federazione Internazionale Geometri). Il meeting riminese dal significativo titolo di “Geometra: Ruolo e Competenza in evoluzione”, è stato incentrato sulla presentazione del Nuovo Regolamento Professionale, presentato ufficialmente durante lo svolgimento dell’Assemblea Plenaria dell'11 Aprile. Nel discorso inaugurale il Presidente nazionale Fausto Savoldi ha detto che quello che si apriva era un Congresso che guarda al futuro della professione, che guarda ai giovani nel tentativo di dar loro delle certezze e che vuol delineare, per i geometri italiani, un percorso di crescita tale da garantire lavoro ed operatività per tutti, siano essi liberi professionisti, collaboratori o dipendenti delle pubbliche e private amministrazioni. “Con la proposta di un nuovo Regolamento Professionale - ha detto Savoldi - che sostituisca quello ormai datato del 1929, abbiamo sviluppato un grande dibattito che dopo questo incontro congressuale si aprirà al dialogo con tutte le altre categorie professionali per giungere, condiviso, nelle mani della politica. Un percorso certamente irto di ostacoli ma che partendo dalla convinzione che nessuna categoria può isolarsi dal contesto socio-produttivo italiano potrà, confidiamo, raccogliere i consensi di tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra società, la sua crescita culturale, tecnica e operativa”. La proposta del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati si sviluppa pensando ad una rinnovata figura professionale tecnica di raccordo tra il sapere accademico e le concrete esigenze tecniche quotidiane della popolazione. Una figura che abbia quale primario obiettivo la tutela dell’ambiente nel quale viviamo nella totale consapevolezza GIUGNO 2013
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Convegni
delle grandi emergenze nazionali e mondiali relative alla garanzia della nostra salute, alla sostenibilità del costruire e del conservare, al cambiamento climatico ai rischi idrogeologici del territorio ed alla ricerca ed all’uso di energie rinnovabili. “Nel solco della tradizione - ha poi continuato il Presidente - questa rinnovata figura professionale troverà i propri futuri professionisti negli Istituti tecnologici riformati, per entrare subito, a 20 anni, dopo un tirocinio totalmente riorganizzato, nell’Albo professionale, iniziare a lavorare e da quel momento avviare un percorso di crescita formativa che durerà tutta la vita e che potrà seguire iter universitari o specializzazioni non accademiche”. Durante la seconda giornata di lavori è stata infatti presentata ufficialmente la Bozza del Nuovo Regolamento Professionale, che punta alla tutela dell’ambiente, alla protezione del territorio e al recupero dell’esistente. “Questa Proposta di Regolamento Professionale presentata oggi, deve essere discussa tra tutti i nostri iscritti, per essere condivisa nei principi e nei contenuti, per aprire il dialogo con la società e le altre categorie, per essere poi consegnata alla politica affinché si impegni ad approvarla e renderla Legge. Abbiamo posto al centro della nostra proposta di regolamento professionale la tutela dell’ambiente e del territorio e il recupero dell’esistente, per dar vita ad una nuova figura professionale”. Ha dichiarato Fausto Savoldi, Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. La categoria sarà chiamata a delineare nuove regole per il futuro e il rinnovamento. La proposta di Regolamento messa sul tavolo, traccia una figura di tecnico totalmente rinnovata ed in grado di rispondere alle nuove esigenze che la società esprime. Si tratta in sostanza di un tecnico super specializzato con rinnovate competenze, che si affiancano alle polivalenti conoscenze tecnico -scientifiche tradizionali. Ma la vera innovazione è la filosofia che sottende questa Proposta, declinata totalmente in chiave green: il regolamento infatti si basa su due premesse imprescindibili quali la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del paesaggio.
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L’altra chiave di volta della Proposta del Regolamento è l’attenzione dedicata alle future generazioni, formulata di concerto con le recenti normative di riforma inerenti i percorsi formativi secondari e post-secondari. Si disegna così una professione protagonista della formazione dei giovani Geometri, attraverso un percorso che si snoda dal diploma verso l’esercizio della libera professione, con il passaggio centrale del praticantato professionale, senza però escludere altre tipologie formative quali ad esempio gli ITS e l’Università. Si creerebbe così un laboratorio di formazione continua e costante per tutti gli iscritti. Il mondo della politica, della società civile e i rappresentanti delle professioni hanno dato l’ok e il benestare alla Proposta di Regolamento dei Geometri. “L’aspetto importante di questa proposta è l’ottica di multidisciplinarietà e condivisione con le altre categorie tecnico-professioni. Logica conseguenza di questo percorso, sarebbe l’immediato abbassamento del livello di contrapposizioni sulle competenze tra professioni tecniche” ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente PAT (Professioni Area Tecnica). Marina Calderone, Presidente del Cup (Comitato Unitario Professioni) ha sollecitato “a perseguire questo percorso che guarda verso l’unità, sempre più indispensabile, tra professioni tecniche”. Maurizio Pernice, Direttore Generale per la tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente, ha sottolineato l’importanza del Nuovo Regolamento Professionale dei Geometri declinato nell’ottica di sviluppo della green economy “In questa proposta si punta al risparmio, all’efficientamento energetico, e all’autosufficienza energetica che ci viene richiesto a livello nazionale anche dall’Unione Europa con il piano 202020”. La terza giornata di congresso è stata incentrata sul rapporto tra la professione di Geometra e la scuola. Durante lo svolgimento dei lavori congressuali sono stati presentati i nuovi dettami di riferimento della Categoria in materia di formazione scolastica e professionale per le giovani generazioni, sviluppati coerentemente con quanto stabilito nella Bozza del Nuovo Regolamento Professionale. “Nella nostra bozza di Regolamento Professionale, abbiamo dedicato particolare attenzione alle future generazioni. I numeri dei Geometri Italiani Totale degli iscritti: 108.918 Totale Donne: 10.670 (9,8%) Totale Uomini: 98.248 (90,2%) Totale degli iscritti Under 35: 25.772 Donne Under 35: 4.755 (18,5%) Uomini under 35: 21.017 (81,5%) Suddivisi in 110 Collegi territoriali Totale reddito Prodotto: 2,4 miliardi di euro all’anno
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Fausto Savoldi, Presidente Consiglio Nazionale dei Geometri
È fondamentale che i giovani possano accedere più facilmente al mondo del lavoro e della professione.” ha dichiarato Fausto Savoldi Presidente del CNGeGl. I punti di forza per la futura formazione dei giovani geometri sono: rafforzare il rapporto tra mondo professionale e scolastico con attenzione agli istituti tecnologici ed in particolare al CAT (costruzione, ambiente e territorio) e alla rete degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), ridurre il tirocinio professionale ad 1 anno implementandolo con un corso di formazione obbligatoria presso i collegi territoriali di riferimento, nuovo praticantato che preveda la certificazione delle capacità tecnico-professionali a garanzia dell’esito effettivo di apprendimento, orientamento scolastico da affidare ai giovani professionisti. “È necessario rafforzare l’identità del CAT (costruzione ambiente e territorio) prevedendo il sistema dei crediti per il completamento del tirocinio. Gli Its sono da mettere a sistema, non confondendo questo percorso formativo con l’Università, infine impieghiamo il tempo che ci rimane fino al prossimo agosto per riscrivere le nuove regole del praticantato.” ha dichiarato Elena Ugolini, sottosegretario all’Istruzione.
A conclusione dei lavori tre risultano essere i temi principalmente sentiti come prioritari dai Geometri: le competenze professionali, l’accesso all’albo e il sistema elettivo. La categoria dei Geometri italiani ha approvato complessivamente l’inquadramento della proposta del Nuovo Regolamento Professionale. Durante l’assemblea plenaria di chiusura dei lavori congressuali sono state raccolte dal Consiglio Nazionale Geometri le istanze presentate dagli iscritti pervenuti, in merito alla bozza del Nuovo Regolamento Professionale. Le proposte, le interpretazioni e gli spunti, saranno rimesse alla Commissione Sviluppo della Professione appositamente istituita, per formulare un testo definito da riportare all’Assemblea dei Presidenti, organo deputato all’approvazione del Testo della Bozza Definitiva. Ok unanime della Categoria rispetto alla tema delle competenze professioni descritte nella Bozza di Regolamento. I Geometri Italiani hanno approvato la filosofia alla base della bozza di regolamento presentata, che punta alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del paesaggio. Grande condivisione c'è stata anche relativamente a tematiche chiave per la categoria quali l’edilizia ecosostenibile e il recupero dell’esistente.
Partecipanti: Oltre 1.500 Geometri partecipanti, di cui ben il 15% under 35, con una partecipazione media di 900 professionisti al giorno. Sessioni di lavoro: 39 Sessioni di lavoro tecnico – professionali, svolte parallelamente, per tutti i tre giorni del Congresso Assemblee Plenarie: 3 Sessioni Previdenza: 2 Totale Relazioni: 130 relazioni presentate da esperti della categoria, eccellenze nei vari settori di competenza, esperti esterni del mondo scientifico e della ricerca Docenti presenti: 53 Docenti Partecipanti Associazioni Geosport: 105 Partecipanti Collegio di Rimini: 114 Partecipanti Studenti Rimini: 104 Studenti IV° e V° CAT
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Formazione
La Formazione per i Geometri marchigiani Paola Passeri
La Fondazione Regionale Collegi dei Geometri delle Marche (www.fondazionegeometrimarche.it) è stata fondata dieci anni fa, con l’obiettivo principale di erogare formazione agli iscritti ai sei Collegi dei Geometri della Regione Marche che sono in totale circa 3.350. Il consiglio di amministrazione della struttura è composto dai presidenti di ogni Collegio: Mario Gigliucci per Camerino, Leo Crocetti per Ascoli, Fabio Bartolucci per Ancona, Tiziano Cataldi per Fermo, Carlo Cecchetelli per Pesaro e Paola Passeri per Macerata, che ricopre anche la carica di Presidente della Fondazione. Al momento della nascita della Fondazione, la formazione per i geometri non era obbligatoria, pertanto il lavoro che c’era da svolgere era diverso da quello attuale, pur sempre finalizzato alla promozione e condivisione della conoscenza per la categoria dei geometri. Adesso che in più c’è un riferimento di legge che impone un impegno costante nella formazione, e che le esigenze pratiche della professione, in rapida evoluzione, richiedono di mantenersi sempre aggiornati sui contesti normativi, le dinamiche e le necessità del territorio, ed sui materiali da utilizzare e gli obiettivi strategici, si è ritenuto opportuno riorganizzare l’attività della Fondazione. E’ stato ad
esempio realizzato un nuovo portale che funge da strumento di servizio sia per tenersi informati sulle principali novità sia per gestire la formazione in maniera uniforme sul territorio. Inoltre ci si occupa di organizzare per gli iscritti iniziative di vario genere, momenti e occasioni di incontro che hanno l’obiettivo di far crescere la professione, come convegni e premi. Si cerca di investire sulla qualità delle docenze e sulla varietà degli argomenti trattati, puntando su quelli di maggiore attualità come bio-urbanistica, la bioarchitettura, la certificazione energetica, il nuovo regolamento di condominio, senza dimenticare quelli basilari come la sicurezza, l’estimo, le attività peritali e catastali. Oltre alla formazione in aula, infine, si sta investendo per attivare la formazione a distanza, con la modalità e-learning, così da rendere l’offerta maggiormente fruibile. Agli eventi formativi organizzati dalla Fondazione partecipano geometri praticanti e iscritti all’Albo dei collegi di tutta Italia, ma anche iscritti ad altre professioni tecniche e che comunque abbiano interesse a partecipare.
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Istituzioni
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Cupramontana. Casa delle Associazioni
Intervista al sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni Beatrice Testadiferro Una comunità vivace, una popolazione orgogliosa e un territorio accogliente: Cupramontana, terra del Verdicchio, ha tante potenzialità culturali e turistiche. Grandi progetti realizzati e tanti altri in cantiere. La crisi economica non ha intaccato il desiderio di guardare al futuro e di pensare alle giovani generazioni. L’amministrazione comunale cerca di interpretare e di rispondere alle richieste dei cittadini offrendo strutture per la vita sociale, promuovendo eventi e manifestazioni e sostenendo coloro che propongono iniziative pubbliche. La comunità di Cupramontana è guidata dal sindaco Luigi Cerioni, eletto nel maggio 2011 con più del 60% dei consensi ottenuti dalla lista di centrosinistra Progetto Cupra (Partito Democratico, Italia dei Valori, Sel, associazione Cupra Libera Cupra). Geometra della Provincia di Ancona, si è candidato per la prima volta con un programma e un gruppo che hanno convinto la maggioranza degli elettori. Tra le idee, quella di un piano di valorizzazione del territorio che aiuti i produttori a identificare la provenienza dei beni: il marchio privato ad uso collettivo “Denominazione Comunale Cupramontana” e il disciplinare di adesione sono stati istituiti da poco Pannelli fotovoltaici ed energia rinnovabile: erano un punto del suo programma. Quanto è stato progettato e come è la situazione nel settore nel suo comune? Il Comune ha subito potenziato la presenza del fotovoltaico: sono in funzione impianti per una potenza complessiva di 85 Kw posizionati al cimitero,
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alla scuola materna e al bocciodromo. Quest’ultima istallazione garantisce al comune 38 Kw di energia e ci ha permesso di partecipare al Quarto Conto Energia, il meccanismo statale che prevede l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici con una tariffa costante per 20 anni. Un piccolo impianto sopra la scuola materna “Corrado Corradi” è stato acquistato nell’ambito del progetto complessivo per la sistemazione antisismica della struttura mentre la copertura con pannelli fotovoltaici di una parte del cimitero è stata finanziata dalla società appaltatrice delle lampade votive. Oltre a questi lavori, stiamo cercando di dotare di pannelli altre superfici comunali e, gradualmente, di ammodernare gli impianti dell’illuminazione pubblica con lampioni a tecnologia Led con telemonitoraggio della lampada. L’adesione al CEV (Consorzio Energia Veneto), sostenitore della Campagna Europea Patto dei Sindaci, ci aiuta nella redazione del P.A E.S. (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile), per ridurre i consumi di energia e delle emissioni di anidride carbonica. In questo modo cerchiamo di aumentare sempre più il quantitativo di energia pulita prodotta grazie al sole, di risparmiare sulla bolletta comunale e di abbattere l’inquinamento oltre che di contribuire a diffondere tra la cittadinanza una maggiore sensibilità ai temi dell’ambiente. Quale è la situazione dei lavori pubblici nel suo comune? Il progetto più impegnativo è quello relativo al rifacimento dell’ex cinema-teatro posto lungo il viale
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Istituzioni
Cupramontana. Podere Tufi
della Vittoria e che avrà un collegamento con il centro storico. Sono previsti un parcheggio seminterrato con 60 posti auto da vendere, una grande sala e locali per attività a piano terra e un centro polivalente con 350 posti al piano primo. Una struttura che attende da anni di essere risistemata e della quale si avverte la necessità in paese. Dopo la comunicazione di un contributo pari alla metà dell’importo finale (850mila euro) da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, il cantiere è più vicino. Stiamo predisponendo la gara dall’appalto per la sistemazione delle mura castellane di Poggio Cupro per un importo di 150mila euro coperto da un finanziamento del consorzio Gal Colli Esini e un contributo della Fondazione Carifac. Altri progetti comunali, come quelli sulla ex Fornace e sul Monastero di Santa Caterina, partecipano a bandi regionali ed europei per ottenere una quota di finanziamento. Fondamentale è per il Comune il costante sostegno della Fondazione e della banca Carifac che permette di realizzare tante opere, di dare opportunità lavorative e di contribuire allo sviluppo del paese. Nel settore urbanistico sono previsti nuovi progetti? La crisi attuale sta bloccando tanti lavori edilizi, piccoli cantieri sono aperti solo per le ristrutturazioni e, per ridare un po’ slancio al settore, abbiamo studiato una serie di contributi dedicati ai giovani affinché le coppie decidano di vivere a Cupramontana. Non vogliamo rassegnarci all’idea dello spopolamento. Guardiamo al futuro che sarà sempre più segnato dalla possibilità di avere reddito dal turi-
smo, dall’artigianato e dall’agro-alimentare. A Cupramontana ci sono tante opportunità da coltivare a partire dai trentamila visitatori alla Festa dell’Uva, dai prodotti locali come il verdicchio, l’olio di oliva, il vino di visciola, dal circuito dell’ospitalità con bar, ristoranti e ventuno alloggi tra agriturismi e bed&breakfast, dalla cultura con palazzi storici, i musei, le chiese, i luoghi dello scrittore Luigi Bartolini. A Cupramontana sono presenti grandi strutture, la casa di riposo, la residenza sanitaria assistita, la Fornace, il campo da baseball, il complesso Santa Caterina…. oltre al Parco Colle Elisa: ci sono progetti che li riguardano? Le idee e i desideri non mancano ma dobbiamo trovare chi ci permetta di renderle operative incentivando gli accordi tra pubblico e privato e attirando risorse aggiuntive a quelle comunali. Da quest’anno dobbiamo rispettare il “patto di stabilità” e questo ci rallenterà il piano dei lavori. Nella stessa giornata del 28 giugno abbiamo inaugurato la Casa delle Associazioni e il Podere Tufi: due strutture che raccontano la vivacità dell’associazionismo locale e la sensibilità sociale unita all’impegno per la legalità. Il Podere è un bene confiscato alla mafia venti anni fa ed ora sarà una casa alloggio e una fattoria sociale. Dati del comune: • Abitanti 4.870 (di cui il 10% di stranieri provenienti da Kosovo, Macedonia, Romania, Nigeria, Congo e Nord-Europa). • Frazioni: Poggio Cupro, borgo medievale. GIUGNO 2013
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Dalla confusione alla trasparenza immobiliare; dall’empirismo del perito alla verificabilità dei dati assunti ed elaborati Floriano Schiavoni L’istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Cuppari” di Jesi ed E-valuations (Associazione Valutatori Immobiliari), in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, hanno organizzato, presso la sede della scuola dal 10 al 12 aprile 2013, un corso di aggiornamento sull’estimo di ventiquattro ore complessive. La docenza delle tre giornate è stata affidata a esperti del settore delle valutazioni immobiliari basate sugli standard internazionali: il Dott. Angelo Donato Berloco agronomo e presidente di E- valuations e il Prof. Floriano Schiavoni, docente di Estimo nell’ITCG “Cuppari”. Il prof. Rodolfo Santilocchi, dell’Università Politecnica delle Marche, ha fornito approfondimenti tecnici specifici relativi alla gestione del territorio rurale, utili per le valutazioni immobiliari nel settore agrario. Hanno frequentato il corso 33 geometri, 6 ingegneri, 7 agronomi, 5 tirocinanti, 6 funzionari, 7 studenti universitari ai quali sono stati riconosciuti, previo superamento di un esame finale sugli argomenti trattati nelle lezioni, tre CFU. Purtroppo è mancata la partecipazione degli insegnanti della disciplina, nonostante l’invito fosse stato inviato a tutte le scuole d’indirizzo delle Marche e nonostante il diritto/dovere dell’aggiornamento. Il corso è stato pensato e realizzato al fine di fornire ai partecipanti gli elementi teorici e pratici per lo svolgimento di valutazioni immobiliari basate sulle procedure previste dagli International Valuation
Standard (IVS), così come introdotti in Italia dal Codice di Tecnoborsa, dalle Linee Guida per il credito immobiliare dell’ABI, dall’Agenzia delle Entrate attraverso il codice MOSI e dalla riforma della scuola superiore. L’esigenza della formazione è derivata dalla constatazione che, allo stato attuale, la maggior parte delle perizie non rispetta i codici sopra-indicati, con la conseguenza di numerose controversie e/o di errate decisioni sia nel settore privato sia in quello pubblico. D’altra parte, come evidenziato dai recenti Esami di Stato, gli IVS sono pressoché sconosciuti agli insegnanti di Estimo. Per questo motivo il “Cuppari”, in analogia con alcune scuole del nord, ha sentito il dovere di adoperarsi per avvicinare la preparazione degli studenti ad un’alta qualità professionale nel campo delle stime immobiliari. I lavori peritali sono caratterizzati oggi, il più delle volte, da una disforme applicazione, da parte dei periti, degli elementi di base (superficie, ricerca dei dati etc) necessari al fine di stilare un rapporto di valutazione il più possibile oggettivo. Durante l’anno scolastico gli alunni della classe 5° B Geometri hanno, infatti, rilevato che, su dieci perizie esaminate, ben quattro hanno calcolato la superficie in modo diverso. Nessuna ha poi dimostrato i dati economici del confronto. Si precisa che detti rapporti di valutazione sono stati redatti da professionisti iscritti all’albo dei CTU (consulenti del giudice). GIUGNO 2013
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L’immagine che segue (estratto perizia “A” tratta da www/asteimmobiliari.it), dimostra l’empirismo di alcuni lavori professionali. In nessun punto del lavoro, tanto meno nella sintesi riportata, è giustificato, il valore finale riportato (€ 115.000,00).
Gli IVS invece impongono un percorso razionale e scientificamente fondato (anche previsto nei programmi della scuola superiore), che introduce l’applicazione di moderni sistemi di stima basati su coerenti premesse estimative, su puntuali rilevazioni di mercato, su uno svolgimento metodologico condotto in modo rigoroso e sulla dimostrazione dei risultati (estimo trasparente e verificabile). L’adozione degli Standard Valutativi Internazionali rappresenta quindi un’innovazione strutturale delle norme di valutazione immobiliare presenti nel nostro Paese e ciò richiede una profonda modifica sia dell’offerta formativa nelle scuole sia della stesura dei rapporti di valutazione nel mondo del lavoro. Nelle immagini che seguono sono riportati alcuni passaggi che permettono di “certificare ora” e “verificare poi” il lavoro dell’esperto. Il metodo del confronto diretto, l’analisi delle trascrizioni, lo scarico delle visure (relative alle compravendite dei comparabili) e la lettura degli atti notarili presso la Conservatoria offrono la possibilità di rispettare il percorso scientifico.
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Gli IVS applicano un procedimento di stima multiparametrico applicato a dati reali di mercato, superando il ricorso a "fonti" (listini immobiliari) più o meno affidabili e concordanti e utilizzando un’analisi più ampia delle caratteristiche immobiliari e l’elaborazione matematica dei dati. Su questa strada si erano già inoltrati, all’incirca nel secondo dopoguerra, i maestri dell’estimo nostrano con la cosiddetta “stima analitica”. L’ipotesi scientifica era di poter ottenere il valore di un immobile, con il supporto della matematica finanziaria, accumulando all’attualità i redditi futuri. La prassi esti-
mativa ha però evidenziato, oltre ad alcuni errori di fondo, l’utopia di questa procedura. Sì è tornati quindi, se non al caos metodologico, al semplicismo empirico delle procedure su base mono-parametrica. Oggi, a distanza di molto tempo, gli standard internazionali raccolgono la sfida della scientificità dell’estimo, proponendo procedure che negli Stati Uniti sono applicate fin dagli anni ’30, uscendo quindi dal solco della tradizione estimativa italiana e soprattutto da una pessima prassi estimativa, caratterizzata sovente da relazioni di stima prive, come dimostrato, di un minimo impianto metodologico.
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Normativa
Sentenza del TAR della Lombardia a favore del Collegio dei Geometri nei confronti dell'Ordine degli Architetti N. 00361/2013 REG.PROV.COLL. N. 00125/2012 REG.RIC.
REPuBBLICA ITALIAnA In nOmE DEL POPOLO ITALIAnO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SEnTEnZA sul ricorso numero di registro generale 125 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da: COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO, rappresentato e difeso dall'avv. Mauro Fiorona, con domicilio eletto presso l’avv. Enrico Codignola in Brescia, via Romanino 16; contro ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DI BERGAMO, rappresentato e difeso dagli avv. Massimo Giavazzi e Paolo Giudici, con domicilio eletto presso la segreteria del TAR in Brescia, via Zima 3; nei confronti di ORDINE PROVINCIALE DEGLI INGEGNERI DI BERGAMO, non costituitosi in giudizio; per l'annullamento a) nel ricorso introduttivo: - della nota dell’Ordine degli Architetti di Bergamo prot. n. 20115398 del 6 dicembre 2011, con la quale è stata respinta la richiesta di designare una terna di professionisti per il collaudo di opere in cemento armato eseguite affidando a un geometra la direzione lavori per il progetto architettonico; - della nota del 30 novembre 2011, con la quale l’Ordine degli Architetti di Bergamo ha rifiutato a Eurocostruzioni srl la designazione della terna di nomi per il collaudo di opere strutturali (in quanto progettista architettonico e direttore lavori per il progetto architettonico risulta essere stato un geometra); b) nei motivi aggiunti: - della deliberazione del consiglio dell’Ordine degli Architetti di Bergamo n. 135/2011 del 12 settembre 2011, con la quale è stata respinta la richiesta dell’impresa edile Bena Costruzioni srl finalizzata alla designazione della terna di professionisti per il collaudo di opere in cemento armato (in quanto direttore lavori per il progetto architettonico risulta essere stato un geometra); - della nota del 10 febbraio 2012, con la quale l’Ordine degli Architetti di Bergamo ha rifiutato a Edil 62
srl la designazione della terna di nomi per il collaudo di opere strutturali (in quanto progettista architettonico e direttore lavori per il progetto architettonico risulta essere stato un geometra); con domanda di risarcimento; Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Bergamo; Viste le memorie difensive; Visti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 16 gennaio 2013 il dott. Mauro Pedron; Uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Considerato quanto segue: FATTO e DIRITTO Episodi che hanno condotto alla formazione del contenzioso 1. Il presente ricorso, promosso dal Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Bergamo (di seguito: Collegio dei Geometri) con atto notificato il 31 gennaio 2012 e depositato il 9 febbraio 2012, integrato da motivi aggiunti, riguarda il rifiuto dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Bergamo (di seguito: Ordine degli Architetti) di designare la terna di nomi per la scelta del collaudatore ai fini del collaudo statico delle opere in cemento armato ex art. 67 comma 4 del DPR 6 giugno 2001 n. 380 quando alla realizzazione abbiano prestato la loro attività professionale dei geometri. 2. Nei casi portati all’attenzione del TAR le prestazioni professionali svolte dai geometri e oggetto di contestazione consistono nella progettazione architettonica e nella direzione lavori per il progetto architettonico. 3. Il confronto tra i due ordini professionali è iniziato formalmente con una nota del Collegio dei Geometri di data 24 ottobre 2011. Attraverso tale atto è stato chiesto all’Ordine degli Architetti di designare la terna ex art. 67 comma 4 del DPR 380/2001 rivedendo il rifiuto opposto in precedenza alla domanda formulata dall’impresa edile Bena Costruzioni srl (v. deliberazione del consiglio dell’Ordine degli Architetti n. 135/2011 del 12 settembre 2011). 4. L’intervento del Collegio dei Geometri non ha però sortito alcun effetto. L’Ordine degli Architetti ha infatti perseverato nel proprio atteggiamento, dapprima (v. nota del 30 novembre 2011) GIUGNO 2013
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Normativa negando la designazione della terna richie sta dall’impresa edile Eurocostruzioni srl, poi (v. nota del 6 dicembre 2011) replicando diretta mente alle osservazioni del Collegio dei Geome tri, e infine (v. nota del 10 febbraio 2012) negan do la designazione della terna richiesta da Edil 62 srl. Tesi dell’Ordine degli Architetti 5. La posizione dell’Ordine degli Architetti si può così riassumere: (a) la competenza professionale dei geometri (v. art. 16 del RD 11 febbraio 1929 n. 274) consiste in “progetto, direzione, sorveglianza e liquida zione di costruzioni rurali e di edifici per uso d'indu strie agricole, di limitata importanza, di struttu ra ordinaria, comprese piccole costruzioni acces sorie in cemento armato, che non richiedono particolari operazioni di calcolo e per la loro de stinazione non possono comunque implicare peri colo per la incolumità delle persone” (lett. l), nonché in “progetto, direzione e vigilanza di mo deste costruzioni civili” (lett. m); (b) non sono ricomprese in tali elenchi le attività di progettazione e direzione lavori riguardanti le co struzioni civili in cemento armato, che restano pertanto affidate in via esclusiva a ingegneri e ar chitetti; (c) la necessità del rispetto delle competenze profes sionali è ribadita, rispettivamente per la progetta zione e la direzione lavori relative a opere in cemento armato, dall’art. 64 commi 2 e 3 del DPR 380/2001; (d) di conseguenza non è possibile per gli architetti partecipare al collaudo di opere in cemento arma to in relazione alle quali i geometri, esorbitando dalle proprie competenze professionali, abbiano svolto attività di progettazione architettonica e di direzione lavori per il progetto architettonico. La partecipazione a questi collaudi equivarrebbe all’avallo di un abuso edilizio. Posizione processuale del Collegio dei Geometri 6. Il Collegio dei Geometri ha impugnato gli atti sopra elencati proponendo una serie di censure che si possono così riassumere: (a) violazione dell’art. 67 comma 4 del DPR 380/2001, in quanto la designazione della terna di nomi tra cui viene scelto il collaudatore non sarebbe la sede idonea per esprimere valutazioni sul rispetto della competenza professionale del progettista e del di rettore dei lavori, e nemmeno per anticipare giu dizi sulla qualità dell’opera; (b) incompetenza assoluta, in quanto un ordine pro fessionale non può stabilire i limiti della compe tenza di professionisti appartenenti ad altri ordini; (c) violazione dell’art. 16 del RD 274/1929, in quan to gli interventi edilizi in questione ricadrebbero nel concetto di modesta costruzione civile (vie ne indicato a titolo esemplificativo il lavoro ese guito dall’impresa edile Eurocostruzioni srl: nuova costruzione civile, 216 mq fuori terra, 438 mq in terrati). 7. In aggiunta all’annullamento degli atti impugnati il Collegio dei Geometri ha chiesto il risarcimento del
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Azimut danno di immagine subito dalla categoria rappresentata. Sintesi della vicenda processuale 8. L’Ordine degli Architetti si è costituito in giudizio chiedendo la reiezione del ricorso. 9. Un primo inquadramento dei fatti di causa è in tervenuto da parte di questo TAR con la sentenza non definitiva n. 635 del 17 aprile 2012 in relazione a un’istanza di accesso. 10. In seguito, con ordinanza n. 207 del 10 maggio 2012, questo TAR ha accolto la domanda cautela re invitando l’Ordine degli Architetti a procedere nel termine di 30 giorni alla designazione delle terne per la scelta dei collaudatori in risposta alle richieste già pervenute, e a effettuare sollecita mente le designazioni con riguardo alle nuove ri chieste. Sulla competenza professionale dei geometri 11. Passando all’esame del merito, la prima questione da affrontare è il rapporto tra le opere in cemento armato e le tipologie di progettazioni rientranti nella sfera di competenza professionale dei geo metri. 12. Il punto di partenza ineludibile è la disposizione che impone ai geometri di astenersi dalla pro gettazione e dalla direzione lavori aventi ad og getto opere in cemento armato, con la sola ec cezione delle piccole costruzioni accessorie in zona agricola. Secondo un’interpretazione lette rale le costruzioni civili in ambito non agricolo che comportino l’uso di cemento armato sarebbero sempre escluse dalla competenza dei geometri, an che quando si mantengano nei limiti delle modeste costruzioni (v. Cass. civ. Sez. II 14 febbraio 2012 n. 2153). 13. La rigidità dell’interpretazione letterale è però at tenuata dalla prassi di suddividere la progettazio ne e la direzione lavori in due segmenti, uno riferi to alle opere in cemento armato e uno incentrato sugli aspetti architettonici. Questa soluzione si muove lungo un confine incerto, e potreb be facilmente prestarsi a comportamenti elu sivi della norma. Sono considerati comportamen ti elusivi la controfirma o il visto del progetto da parte di un ingegnere o architetto e l’affidamento a questi ultimi dei calcoli relativi al cemento ar mato (v. Cass. civ. Sez. II 2 settembre 2011 n. 18038). 14. Tuttavia, se lo scorporo delle attività professionali riguardanti il cemento armato è effettivo e non si mulato, e ciascun professionista (geometra da un lato, architetto o ingegnere dall’altro) riceve dal committente un incarico rientrante nel rispettivo ambito professionale assumendosi una responsabilità piena circa il contenuto della propria prestazione, con il solo vincolo di coordinarsi con gli altri professionisti dato il carattere unitario dell’edificazione, si apre la via verso una soluzione ragionevole consentita dall’art. 16 del RD 274/1929. In una simile prospettiva è in fatti possibile trovare un punto di equilibrio tra la parte della norma che esclude il cemen to armato dalla competenza professionale dei
Azimut geometri in relazione alle costruzioni civili (lett.l) e quella che estende ai geometri la progettazione e la direzione lavori con riferimento alle costruzio ni civili di modesta importanza (lett. m). 15. Poiché anche le costruzioni civili di modesta im portanza possono richiedere l’impiego di cemento armato, non sarebbe corretto interdire in questi casi ai geometri una porzione rilevante della loro compe tenza professionale, quando sia invece possibile scorporare in modo chiaro ed effettivo dalla progettazione e dalla direzione lavori tutta l’at tività riferibile al cemento armato, che richie de calcoli complessi. Lo scorporo appare la solu zione preferibile anche alla luce del principio di proporzionalità (non devono essere inflitte alla competenza professionale dei geometri limitazioni maggiori di quelle strettamente necessarie a ga rantire la sicurezza delle persone e degli edifici). Sulla necessità di separare questioni privatistiche e pubblicistiche 16. Occorre poi sottolineare che in ogni caso l’even tuale superamento del confine tra le competenze dei diversi ordini professionali rileva sul piano pri vatistico come causa di nullità dell’incarico profes sionale ma non su quello pubblicistico come vizio del permesso di costruire. Affinché il titolo edilizio sia legittimo è sufficiente da un lato che i cal coli del cemento armato siano effettuati da un ingegnere o architetto, e dall’altro che il progetto redatto dal geometra (o in relazio ne al quale il geometra svolga la direzione lavo ri) non oltrepassi la tipologia delle modeste costru zioni civili (v. CS Sez. IV 28 novembre 2012 n. 6036). 17. In altri termini, quando i calcoli provengano da un ingegnere o architetto si può presumere che sussi stano adeguate garanzie per la sicurezza del le persone e degli edifici. Di conseguenza l’inte resse pubblico è pienamente tutelato e non si oppone alla realizzazione della costruzione, il che consente agli uffici comunali di limitarsi a ve rificare se l’opera sia effettivamente una mode sta costruzione civile, tralasciando valutazioni di tipo privatistico sull’esistenza o meno di un valido incarico professionale tra il committente e il geometra. 18. Quando il titolo edilizio risulti legittimo nel senso appena chiarito, non vi sono ragioni per impedire il collaudo delle opere in cemento ar mato che compongono la costruzione assentita. Sui poteri di autotutela degli ordini professionali 19. Sotto un diverso profilo si osserva che gli ordini e i collegi professionali hanno interesse e legittima zione a tutelare le prerogative delle rispettive ca tegorie di professionisti, tanto in sede giurisdizio nale quanto davanti all’autorità amministrativa, ma non possono utilizzare le procedure amministra tive previste ad altri fini per ostacolare o san zionare i professionisti della categoria con corrente che effettuano un’invasione di cam po. In mancanza di norme puntuali un simi le potere non è desumibile neppure dalle funzio ni di interesse pubblico svolte da questi organismi.
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Normativa 20. Nello specifico quindi l’Ordine degli Architetti non è legittimato a bloccare la procedura di collaudo statico rifiutandosi di designare le terne per la scelta dei collaudatori. In questo modo infat ti verrebbe interrotto l’iter che porta al rilascio del certificato di agibilità (v. art. 25 comma 3 e art. 67 comma 8 del DPR 380/2001) e vi sarebbe un’intromissione nei poteri di controllo dell’ammini strazione comunale, la quale è l’unico sog getto titolato a decidere delle condizioni di utilizzabilità di un edificio. 21. L’Ordine degli Architetti può invece intervenire a difesa della categoria con altri strumenti: (a) all’i nizio del percorso di edificazione, impugnando il titolo edilizio che approva il progetto redatto dal professionista non competente, o invitando l’am ministrazione comunale a effettuare un an nullamento in autotutela; (b) alla fine, segna lando all’amministrazione comunale che dal col laudo emerge il mancato rispetto della riserva sul cemento armato, o impugnando il certifica to di agibilità che non tenga conto della violazio ne della suddetta riserva. Queste circostanze sono però, come è evidente, estranee al presente giudizio. Conclusioni 22. In base alle considerazioni sopra esposte il ricorso deve essere accolto, con il conseguente annulla mento degli atti impugnati. L’Ordine degli Architetti è quindi tenuto a prestare la propria collaborazione nella formazione delle terne per la scelta dei collaudatori. 23. Questo accertamento appare satisfattivo dell’inte resse della parte ricorrente, e dunque, tenuto con to anche della pronuncia cautelare anticipatoria del merito, non residuano margini per riconoscere un danno risarcibile, neppure sul piano morale. 24. La complessità di alcune questioni consente la compensazione delle spese di giudizio. Il contributo unificato è a carico dell’Ordine degli Architetti ai sensi dell’art. 13 comma 6-bis.1 del DPR 30 maggio 2002 n. 115. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando, accoglie il ricorso come precisato in motivazione. Respinge la domanda di risarcimento. Spese compensate. Contributo unificato a carico dell’Ordine degli Architetti. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Brescia nella camera di consiglio del giorno 16 gennaio 2013 con l'intervento dei magistrati: Giorgio Calderoni, Presidente Mauro Pedron, Consigliere, Estensore Stefano Tenca, Consigliere L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 18/04/2013 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) GIUGNO 2013
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Edilizia ferma, opere pubbliche in stand-by Recessione e vincoli di bilancio frenano la programmazione dei Comuni, già penalizzati dal crollo del settore edile. Tengono solo gli interventi privati (incentivati) Matteo Tarabelli Crisi economica, diminuzione costante dei contri- strazioni non sono in grado di predisporre disegni orbuti governativi, Patto di Stabilità. Far quadrare i ganici di intervento – evidenzia Bergamo - Le uniche bilanci comunali è sempre più complicato: boccheg- risorse oggi disponibili sono quelle derivanti dai figiano i grandi, soffocano i piccoli. Ed i margini per nanziamenti CEE nell'ambito dei vari progetti facenti nuove opere pubbliche, con l'edilizia praticamente capo ai programmi FAS e FERS (dove disponibili). Tali ferma, si restringono notevolmente. A confermarlo programmi sono però orientati ad indirizzi approvati è l'architetto Massimo Bergamo, responsabile Area nel 2008-2009, quindi con un'ottica del tutto diversa Urbanistica in forma associata dei Comuni di Serra da quella che servirebbe oggi. Così, per quanto utide' Conti, Arcevia e Barbara. «Il quadro delle opere li e finalizzati all'adeguamento delle attrezzature al pubbliche, in generale ma in particolare per i piccoli servizio dei territori (soprattutto quelli rurali), i proComuni, è allo stato attuale davvero desolante. I ta- getti che concorrono ai vari bandi riguardano aspetti gli alle risorse delle autonomie locali, ormai almeno che forse in questo frangente possono non apparire quinquennali e sempre più progressivi, hanno pra- prioritari. Resta comunque il fatto che riescono ad ticamente paralizzato le attività, comprese quelle immettere risorse finanziarie nell'economia locale e di manutenzione ordinaria. Così per il 2013, almeno a dare occasione di lavoro (anche se di dimensioni per le realtà che conosco direttamente, non ci sarà limitate)». A detta dell'architetto Bergamo, «oggi ci alcun Piano Triennale e Annuale dei Lavori Pubblici, sarebbe bisogno di un piano generale di manutenziovisto che non sono in programma interventi che su- ne del territorio, sia dal punto di vista idrogeologico perino l'importo di € 150.000,00 – spiega l'architetto ed ambientale, che da quello legato alle infrastrutBergamo - Non solo, in alcuni casi è stato necessario ture, per le quali mancano anche le risorse per la abbandonare progetti già cantierizzati per l'impossi- manutenzione ordinaria». bilità di accedere a finanziamenti propri: la normativa infatti impedisce anche ai Comuni che potrebbero farlo di contrarre nuovi mutui. Ci sono casi clamorosi in Provincia di Ancona di Comuni che non possono spendere risorse che hanno disponibili. E' ovvio che avere bloccato la spesa pubblica produttiva (cioè quella per investimenti, in particolare delle Amministrazioni Locali) sta avendo riflessi pesantissimi sulle economie dei territori, incidendo in negativo sulla disponibilità di opportunità di lavoro». Diventa perciò impossibile programmare strategie di intervento. «Non potendo utilizzare risorse proprie e non avendo la possibilità di contrarre nuovi mutui, le Ammini- Arcevia (An)
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Non fanno eccezione i Comuni di Arcevia, Barbara e Serra de' Conti. «Per quanto riguarda la situazione degli interventi urbanistici in questo territorio – specifica sempre Bergamo – vi sarebbero aree sufficienti sia per interventi di carattere produttivo che residenziale (in tutti e tre i Comuni gli strumenti urbanistici vigenti sono stati approvati da non più di tre anni, varianti incluse). D'altra parte, sia per le dimensioni dei centri in questione che per le nuove politiche urbanistiche regionali, prevedere ulteriori espansioni, oltretutto in un momento di recessione economica, non appare una scelta convincente. Sarebbe invece il caso di considerare interventi per favorire il recupero dei tessuti urbani esistenti, sia di carattere storico sia per quelli formatisi negli anni '60 e '70 del secolo scorso: purtroppo le difficoltà già elencate impediscono di mettere a disposizione risorse in grado di incentivare tali interventi, come invece avvenuto negli anni 2000 ad Arcevia e Serra de' Conti per lavori nei Centri Storici. Infine per quanto riguarda il mercato edilizio, abbiamo assistito negli ultimi due anni al crollo degli investimenti di operatori economici privati, mentre ha mantenuto sostanzialmente lo stesso livello il mercato degli interventi privati (con ancora una discreta componente di cittadini stranieri che vengono ad investire sul patrimonio edilizio esistente, soprattutto rurale). Così allo stato attuale, contrariamente ai dati riscontrabili fino a due anni fa, abbiamo il rilascio di un maggior numero di atti abilitativi ad Arcevia piuttosto che a Serra de' Conti (in passato più legata all'attività di alcune imprese attive nel mercato della costruzione e vendita). Si è invece ulteriormente allargato, in tutte e tre le realtà, il ricorso alle procedure di D.I.A. e S.C.I.A., e si è affermato l'intervento mediante comunicazione di attività edilizia libera: tutti segnali che, insieme ai poco più di venti casi di utilizzo del “Piano Casa”, testimoniano un'attività edilizia quasi esclusivamente di iniziativa individuale. Vale inoltre la pena di sottolineare
come una buona parte di questi ultimi interventi sia legata alla disponibilità di incentivi, sia per quanto riguarda la defiscalizzazione del 50% sugli interventi di recupero che per il montaggio di impianti ad energia rinnovabile (in particolare pannelli fotovoltaici, soprattutto con sostituzione di coperture in amianto)». Sono pertanto necessarie le risorse pubbliche, sostiene l'architetto Bergamo, per rilanciare investimenti e mercati.
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Edilizia Diathonite Cork Render
La protezione del sughero per le pareti della tua casa Diathonite Cork Render di Diasen non è una semplice pittura colorata, ma un vero e proprio rivestimento di finitura. Una soluzione che, oltre a decorare una facciata, contribuisce attivamente al suo isolamento termico ed acustico, al mantenimento della sua traspirabilità, alla protezione dello strato isolante sottostante. Con una durata invariata nel corso degli anni. Diathonite Cork Render racchiude tutta l’esperienza ed il know-how Diasen sulla lavorazione del sughero, la protezione delle facciate, il benessere abitativo ed il risparmio energetico. E’ un rivestimento colorato di finitura formulato con resine acriliche a base acqua e puro sughero in granuli. Materiali naturali e assolutamente non pericolosi per l’ambiente e per la salute delle persone. Un prodotto monocomponente pronto all’uso, disponibile in numerose colorazioni.
I CAmPI DI ImPIEGO
Decorazione e recupero delle facciate Diathonite Cork Render è un prodotto estremamente versatile. Si utilizza principalmente per la finitura colorata di qualsiasi facciata o parete, sia essa nuova o esistente. La sua perfetta adesione a qualunque tipo di materiale permette l’applicazione su ogni tipologia di supporto: laterizio, legno, intonaco, metallo, sistemi a cappotto, materiali sintetici. Realizza uno strato impermeabile, proteggendo così la facciata dall’assorbimento di acqua piovana. La sua elevata elasticità evita la formazione di lesioni, fessurazioni e cavillature e quindi può essere utilizzata sia negli interventi di ristrutturazione sia sulle nuo-
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ve costruzioni. La sua traspirabilità invece permette alla parete di respirare, scongiurando la formazione di muffe e condense e contribuendo alla salubrità degli ambienti. Si caratterizza inoltre per una spiccata resistenza alle intemperie, ai raggi UV, alle basse o elevate temperature ed agli ambienti salmastri. La soluzione ideale per decorare una facciata in qualsiasi condizione climatica questa si trovi. Le numerose proprietà del sughero contenuto nella Diathonite Cork Render proteggono la parete dagli sbalzi termici, e contribuiscono all’isolamento termico ed acustico dell’intero sistema facciata.
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Finitura colorata e protezione di sistemi a cappotto Grazie alle sue elevate adesioni su qualsiasi tipologia di supporto, può essere utilizzata come strato di finitura per i sistemi di isolamento termico a cappotto, siano essi realizzati con pannelli sintetici (EPS), pannelli naturali (fibre di legno), o con termointonaci come ad esempio Diathonite, il termointonaco di Sughero. Oltre a proteggere lo strato coibente dall’assorbimento di acqua piovana, Diathonite Cork Render non forma fessure o lesioni, evitando il tipico “effetto” ragnatela che spesso si presenta sui cappotti termici. Decorazioni di pareti e pavimenti Grazie alla sua vasta gamma di colorazioni, permette di decorare con stile ed eleganza le pareti e le pavimentazioni interne, con la possibilità di realizzare effetti artistici di grande pregio, per personalizzare e rendere unici gli ambienti interni di abitazioni, negozi, uffici ed esercizi commerciali.
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Le caratteristiche
Isolamento Termico. Grazie alla conducibilità termica di 0,026 W/m°K l’applicazione di uno strato di Diathonite Cork Render può essere equiparabile, in termini di isolamento termico, ad 1cm di isolante sintetico tipo EPS.
Isolamento Acustico. Grazie alla presenza del sughero, limita la diffusione del suono negli ambienti, permettendo di correggere l’acustica di locali ed ambienti ampi in generale.
Traspirabilità. Lascia la parete libera di respirare, permettendo all’umidità naturalmente presente negli ambienti ed all’interno delle muratura di ve nire smaltita. In questo modo si evita la formazione di muffe e condense.
Elasticità. Presenta un’elasticità del 52%. Grazie a questa caratteristiche una facciata decorata con Dathonite Cork Render non sarà soggetta a lesioni, fessurazioni e cavillature.
Resistenza. Ottime resistenze a raggi UV, intempe rie, cicli di gelo e disgelo, temperature basse e temperature elevate, sali, muffe ed ambienti sal mastri. Il suo aspetto rimane invariate nel tempo, in qualsiasi condizione climatica. Per questo rap presenta la soluzione ideale per strutture in prossi mità delle zone marine. Ecostenibilità. È formulata con puro sughero e re sina acrilica in base acqua. Il sughero è un materia le naturale rapidamente rinnovabile. La resina acrilica in base acqua è un materiale sicuro per l’ambiente e non pericoloso per la salute dell’uo mo, né durante la fase di applicazione, né dopo l’avvenuta maturazione. Le resine acriliche Diasen sono infatti completa mente VOC-free. È un materiale mappato e certificato secondo gli standard LEED del Green Building Council. GIUGNO 2013
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Indagine semestrale sul settore delle costruzioni II Semestre 2012
Centro Studi Confindustria Marche in collaborazione con Ance Marche
Il Quadro nazionale
Secondo l'Ance, nel 2012, gli investimenti in costruzioni, hanno registrato una flessione del 7,6% in termini reali che risulta più sostenuta di quella rilevata nel 2011 (-5,3%) e di intensità simile a quella registrata nel 2009 e cioè nella fase iniziale della crisi (-8,6%). Tale stima trova conferma nei Conti Economici relativi al 2012 elaborati dall’Istat che evidenziano una riduzione degli investimenti in costruzioni del 6,2% in volume rispetto all’anno precedente. In cinque anni, dal 2008 al 2012, il settore delle costruzioni in Italia ha perso oltre un quarto (-27,1% in termini reali) degli investimenti, riportandosi ai livelli della metà degli anni ‘70. Nel 2012, gli investimenti in abitazioni hanno mostrato una riduzione del 6,3% in termini reali rispetto al 2011 a causa della flessione del 17,0% degli investimenti in nuove abitazioni e di un aumento dello 0,8% degli investimenti nel recupero abitativo. Questo comparto, che rappresenta ormai il 64,4% del valore degli investimenti in abitazioni, è l’unico comparto delle costruzioni che mostra una tenuta dei livelli produttivi. In ulteriore peggioramento anche il mercato immobiliare: nei primi nove mesi del 2012 le compravendite di abitazioni si sono ridotte del 23,9% rispetto all’analogo periodo del 2011 mentre il flusso di nuovi mutui erogati per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è diminuito del 47,9% nei primi sei mesi del 2012. Gli investimenti privati in costruzioni non residenziali hanno registrato una riduzione dell’8% in termini reali mentre gli investimenti in costruzioni non residenziali pubbliche una flessione del 10,6%. L’intensa caduta dei livelli produttivi ha inciso pesantemente sul tessuto produttivo e sull’occupazione del settore: nei primi otto mesi del 2012 il numero di imprese iscritte alle Casse Edili ha mostrato un calo tendenziale del 9,3% mentre ancora più negativo il bilancio per operai e ore lavorate che sono diminuiti rispettivamente del 10,3% e del 13,8%. La flessione dei livelli occupazionali del settore emerge anche dai dati Istat sulle forze di lavoro: nei primi nove mesi del 2012 si è osservata una riduzione
20
GIUGNO 2013
del 5,1% a causa della diminuzione del 5,5% dei dipendenti e del 4,6% degli autonomi. L’Ance stima che a fine 2012 i posti di lavoro persi nelle costruzioni dall’inizio della crisi economica abbiano raggiunto le 360.000 unità. Il ricorso alla Cassa Integrazioni Guadagni da parte delle imprese di costruzioni è aumentato sensibilmente negli ultimi il numero di ore– autorizzate INDAGINEanni: SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI II SEMESTRE 2012 è aumentato del 91,4% nel 2009, del 18,6% nel 2010 e del 7,6% nel 2011. Nel 2012 si è registrato un ulteriore e consistente aumento pari al 24,1%, sintesi di un aumento delle ore autorizzate di CIG in deroga 2010 e del 7,6% nel 2011. Nel 2012 si è registrato un ulterio (+63,9%), straordinaria (+28,2%) (+16,4%). consistente aumento pariealordinaria 24,1%, sintesi di un aumento delle Nel 2013, secondo l'Ance proseguirà la fase di caduta autorizzate di CIG in deroga (+63,9%), straordinaria (+28,2% del settore con una(+16,4%). riduzione degli investimenti in ordinaria costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto 2012. Nel 2013, secondo l'Ance proseguirà al la fase di caduta del se una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in ter La flessione con è motivata dal ridimensionamento dei realinel rispetto al 2012. La flessione è(-2,7%) motivataedal ridimensionam volumi prodotti comparto abitativo nel volumi prodotti nel comparto abitativo (-2,7%) e nel comparto comparto nondeiresidenziale (-5,1%). Gli investimenti residenziale (-5,1%). Gli a diminuire investimenti anche in nuove abita in nuove abitazioni continueranno continueranno a diminuire anche nel 2013 (-13%), mentre è attes nel 2013 (-13%), mentre è atteso un incremento del incremento del 3% degli interventi di riqualificazione abitativa. 3% degli interventi di riqualificazione abitativa. Fig. 1 – Investimenti* in Costruzioni per comparto in Italia Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente. 8,0
3,0
-2,0
-7,0
-12,0
2001
2002
2003
Abitazioni
2004
2005
2006
2007
Fabbricati non residenziali
2008
2009
2010 (°)
Opere Pubbliche
(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà (°) Stime Ance Fonte: Elaborazioni Ance su dati ISTAT
2011 (°)
2012 (°)
2013 (*)
Costruzioni
incentivi fiscali e degli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente. In calo, dopo alcuni semestri moderatamente positivi, anche la componente in conto proprio (-1,4%).
Azimut Il Quadro Regionale
1 2013
Edilizia
Fig. 2 – Investimenti in Costruzioni per comparto nelle Marche Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente.
Secondo semestre 2012 in marcato calo per le co20 struzioni marchigiane, con livelli di produzione in INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 15 forte rallentamento in tutti i comparti. 10 Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta 5 dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la produzione complessi0 IL QUADRO REGIONALE va nel secondo semestre 2012 è diminuita di circa il -5 13,4% in termini reali rispetto al secondo semestre -10 del 2011. Secondo semestre 2012 in marcato calo per le costruzioni marchigiane, con livelli di produzione in forte rallentamento in tutti i-15 Il risultato, comparti. che conferma il permanere di un clima -20 congiunturale particolarmente negativo, è sostenuSecondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi to dalle dichiarazioni degli suoperatori di Confindustria Marche un campioneintervistati. di aziende associate, la-25 produzione complessiva nel secondo semestre 2012 diminuita di Rimane bassa, infatti, la quota interessata dalè miil 13,4% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2011. glioramentocirca dei livelli produttivi (11% contro 14% Il risultato, che conferma il permanere di un clima congiunturale Fonte: Confindustria Marche della precedente rilevazione), ancora degli particolarmente negativo, èmentre sostenuto tende dalle dichiarazioni operatori intervistati. Rimane bassa, infatti, la quota interessata dal a salire la quota di aziende interessate dalla contramiglioramento livelli produttivi 14% della precedente Ulteriore marcata dell’attività produttiva zione dell'attività (78%deicontro 76% (11% dellacontro precedente Ulteriore flessione marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non mentre tende ancora a salire la quota di aziende per l’edilizia non abitativa nel secondo semestre abitativa nel secondo semestre del 2012 (-17,2%).del Il calo, che si rilevazione).rilevazione), interessate dalla contrazione dell'attività (78% contro 76% della aggiunge al datoche negativo registrato nel secondo semestre Il calo, si aggiunge al dato ne- dello scorso Nella tavolaprecedente seguente sono riportati i tassi di varia- 2012 (-17,2%). rilevazione). anno, conferma il permanere di un marcato di incertezza nei Nella tavola della seguenteproduzione sono riportati i tassi percentuale gativo registrato nel secondo semestre delloprofilo scorso zione percentuale neidi variazione principali piani di espansione di molte imprese manifatturiere, particolarmente produzione nei principali comparti del settore: anno, conferma il permanere di un marcato profilo comparti deldella settore: colpite dalla stagnazione della domanda domestica e internazionale. di incertezza Innei pianiforte di espansione di molte impreulteriore calo anche i lavori pubblici, che registrano una se manifatturiere, particolarmente dallarispetto sta- al secondo contrazione dei livelli produttivicolpite pari al 12,8% Tab.1 - Settore delle Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata Tassi di variazione percentuale sullo stesso semestre dell'anno precedente. semestre 2011. La flessione, in linea con quella rilevata nel semestre gnazione della domanda domestica e internazionale. precedente, riflette un peggioramento generalizzatoche dell’attività delle In ulteriore forte calo anche i lavori pubblici, PRODUZIONE I semestre 2012 II semestre 2012 INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 registrano una contrazione dei livelli produttivi pari I semestre 2012 II semestre 2012 PRODUZIONE Edilizia abitativa -7,2 -13,8 al 12,8% rispetto al secondo semestre 2011. La flesPubblica -12,7 -19,3 -13,8 -7,2 Edilizia abitativa Privata -3,8 -13,3 sione, in linea con quella rilevata nel semestre pre-Pubblica c/proprio 0,2 -1,4 -19,3 -12,7 7 cedente, riflette un peggioramento generalizzato - c/terzi -6,6 -17,8 -13,3 -3,8 Privata imprese impegnateimpegnate nei lavori pubblici: rimanepubbassa, infatti, la quot - convenzionata -18,6 -15,5 dell’attività delle imprese nei lavori Edilizia non abitativa -22,1 -17,2 -1,4 0,2 - c/proprio di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (10% contr blici: rimane bassa, infatti, la quota di operatori con Lavori pubblici -14,1 -12,8 11% della rilevazione), (10% mentrecontro sale ancora la frazione d -17,8 -6,6 - c/terzi Altro -7,2 -3,4 variazioni positive deiprecedente livelli produttivi operatori con attività produttiva in calo (77% contro 75% dell -15,5 -18,6 - convenzionata 11% della precedente rilevazione), mentre sale ancoTotale -10,7 -13,4 precedente rilevazione). ra la frazione di operatori con attività produttiva in Fonte: Confindustria Marche calo (77% contro 75% della precedente rilevazione). -17,2 -22,1 Edilizia non abitativa 01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12 I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II Abitazioni
Fabbricati non residenziali
Opere Pubbliche
Costruzioni
-12,8 -14,1 Lavori pubblici Fig. 3 - Imprese attive nel settore delle Costruzioni nelle Marche Ampiamente diffuse le variazioni -3,4 comparti. -7,2 negative tra i principali Altro Riguardo all’edilizia abitativa, il primo semestre 2012 registra un calo 24.000 della produzione di circa il 13,8% rispetto al semestre luglio-dicembre 23.500 -13,4 -10,7 Totale 2012. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato23.000 su 22.500 valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza 22.000 Fonte: Confindustria Marche in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende al 16% (18% 21.500 nella precedente rilevazione) la quota di operatori interessata 21.000 da
Ampiamente diffuse le variazioni negative tra i principali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il primo semestre 2012 registra un 6 calo della produzione di circa il 13,8% rispetto al semestre luglio-dicembre 2012. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende al 16% (18% nella precedente rilevazione) la quota di operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre sale la frazione di operatori con variazioni in calo (75% contro 72% della rilevazione del primo semestre 2012). La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente debole della componente pubblica (-19,3%), che prosegue la fase di rallentamento sperimentata nell’ultimo biennio. Anche la componente privata ha registrato un ulteriore calo (-13,3%), trainato in particolare dalla componente in conto terzi (-17,8%) e convenzionata (-15,5%), nonostante il contributo degli incentivi fiscali e degli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente. In calo, dopo alcuni semestri moderatamente positivi, anche la componente in conto proprio (-1,4%).
20.500 20.000 19.500 19.000 18.500 18.000 17.500 17.000 16.500 16.000 15.500 15.000 dic. 02 giu. 03 dic. 03 giu. 04 dic. 04 giu. 05 dic. 05 giu. 06 dic. 06 giu. 07 dic. 07 giu. 08 dic. 08 giu. 09 dic. 09 giu. 10 dic. 10 giu. 11 dic. 11 giu. 12 dic. 12
Fonte: InfoCamere-Movimprese
Fonte: InfoCamere-Movimprese
Occupazione
Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è diminuita sia per gli operai (-1,9%), sia – in maniera più contenuta - per gli impiegati (-0,8%). Alla flessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un ulteriore marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al primo semestre 2012 (-14,4%), sia rispetto al secondo 2011 (-5,2%).
GIUGNO 2013
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Il debole andamento congiunturale delsemestre settore osservato nel semestre deboleandamento andamentocongiunturale congiunturale settore osservato IlIldebole deldel settore osservato nelnel semestre urale del settore osservato nel semestre si è riflessoche sui livelli occupazionali hanno proseguito la tendenza riflessosuisuilivelli livellioccupazionali occupazionali che hanno proseguito lache tendenza sisiè èriflesso hanno proseguito la tendenza Domanda Debole 96 Norma ionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata Secondo neiSecondo semestri precedenti. allaflessione flessionerilevata rilevataneinei semestri precedenti. stime alla semestri precedenti. le le stime di di Secondo le stime di Reperimento manodopera Facile 41 Norma mestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria l'occupazione è diminuita sia per gli operai (Confindustria Marche,l'occupazione l'occupazione èMarche, diminuita operai Confindustria Marche, è diminuita siasia perper gligli operai (- (pazione è diminuita sia per gli operai (1,9%), sia – -inper più contenuta - Alla perAlla gli 1,9%),siasia– –ininmaniera manierapiù più contenuta -maniera per impiegati (-0,8%). Ricorso alimpiegati credito(-0,8%). Alla Facile Norma 1,9%), contenuta gligli impiegati (-0,8%). ntenuta - per gli impiegati (-0,8%). Alla dei flessione dei occupazionali, èmarcato corrisposto flessione deilivelli livellioccupazionali, occupazionali, è livelli corrisposto ulteriore marcato un ulteriore marcato flessione è corrisposto unun ulteriore dalla rapida attivazione di due fattori: la definizioNel secondo semestre 2012, i ricorsi alla CIG sono più Costo del denaro Basso 1 Norma INDAGINE SULsia SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 nali, è corrisposto un ulteriore marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto calodel delmonte monte orelavorate, lavorate, siarispetto rispetto primo semestre 2012 calo ore al alprimo semestre 2012 (-al (-primo semestre 2012 (delle iniziative riguardanti progetti e programmi chesemestre raddoppiati al secondo 2011 2011ne(-5,2%). sia rispetto al primo 2012 (- rispetto 14,4%), siasemestre rispetto al secondo 14,4%), rispetto secondo 2011 (-5,2%). 14,4%), siasiarispetto al al secondo 2011 (-5,2%). di intervento dalle imprese; la riattivazione attribuibile del 2011 (-5,2%). (+125,3%), risultato Neli ricorsi secondo semestre 2012, iche ricorsi alla CIG sono piùproposti che raddoppiati Nelsecondo secondosemestre semestre 2012, iall’incremento ricorsi alla CIG sono più che raddoppiati Nel 2012, alla CIG sono più raddoppiati ricorsi alla CIG sono piùdella che raddoppiati del comparto delleattribuibile opere pubbliche attraverso nuovi 71% componente ordinaria, del disemestre quella rispetto al64,8% secondo 2011 (+125,3%), risultato rispettoalalsecondo secondo semestre 2011 (+125,3%), risultato attribuibile rispetto semestre 2011 (+125,3%), risultato attribuibile 2011 (+125,3%),inrisultato del ordinaria, 71% delladelcomponente ordinaria, 64,8% diinfrastrutturali per il terri71% dellacomponente componente ordinaria, del64,8% 64,8% deldel71% della appalti lavoridel e opere derogaattribuibile e all’incremento diall’incremento oltre 13 volte diall’incremento quella straordinaria Tab. 3distraordinaria -didi Riepilogo risultati dell'Indagine. a componente ordinaria, del 64,8% di inin quella in di deroga e straordinaria distraordinaria oltre 13 volte torio. di quellaSul quella deroga oltre 1313 volte quella quella deroga edidi oltre volte di quella fronte dell’organizzazione dei lavori, rima-DELLE COSTRUZI Nell’intero 2012, le oree di Cassa Integrazione autoINDAGINE SUL SETTORE INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 olte di quella straordinaria Nell’intero 2012, le leore di diCassa Integrazione nella Nell’intero lemilioni, ore autorizzate diautorizzate Cassa Integrazione autorizzate nella Nell’intero 2012, ore Cassa2012, Integrazione nella ne elevata la quota di lavori svolti in forma diretta rizzate nella regione hanno raggiunto i 3,1 INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 Cassa Integrazione autorizzateregione nella hanno 3,1 unun incremento dell’82,2% hannocon raggiunto i 3,1 milioni, con un incremento dell’82,2% regione hannoraggiunto raggiuntoiregione i 3,1milioni, milioni, con incremento dell’82,2% (67%) e la 2012 quota svolta in subappalto (30%). con2un incremento dell’82,2% rispetto al–2011. I sem milioni, conTab. un incremento dell’82,2% - Le opinioni degli operatori Secondo semestre rispetto rispetto al 2011. rispettoalal2011. 2011.
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Azimut
Edilizia
A livello territoriale, l’attività delle – imprese resta INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI II SEMESTRE 2012
Localizzazione lavori: Valori percentuali sul totale degli intervistati
ancora concentrata all’interno del territorio regioFig. straordinari e in deroga –straordinari Fig.Guadagni 4Guadagni - Cassa– Integrazione Guadagni – Interventi e in deroga – Fig.4 4- -Cassa CassaIntegrazione Integrazione –Interventi Interventiordinari, ordinari, straordinari e ordinari, in deroga – INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2012 Tab. 2 - Le rispetto opinioni degli operatori – Secondo semest Tab. 2 - con Le opinioni degli – COSTRUZIONI Secondo semestre 2012 INDAGINE SUL operatori SETTORE DELLE – II SEMESTRE 2012 enti ordinari, straordinari Marche nale, un livello in aumento al primo seMarche e in deroga – Marche Valori percentuali sul totale degli intervistati Tab. 2 - 1300000 Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2012 Valori percentuali sul totale degli intervistati 1300000 1300000 mestre 2012 (83% contro 72%). Valori percentuali sul totale degli intervistati Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo 2012 Debole 96 Normal Domanda Debole Domanda 96 semestre Normale 3 Sostenuta 1 1100000 1100000 1100000 Valori percentuali1 sulFacile totale Reperimento degli intervistati manodopera Facile 41 Normal Reperimento manodopera 41 Normale 51 Difficile 8 Domanda Debole 96 Normale 3 Sostenuta Tab. 2 Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2012 Tab. - Difficile Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2012 Ricorso Facile Normal Ricorso credito -al credito Normale 8 Difficile 92 Reperimento manodopera Facile 41 Normale 51 2 al 8 Facile Valori percentuali sul totale degli intervistati 900000 Domanda 96degli Normale 900000 Costo del 1 1 Normal Costo denaro Basso 1 denaro Normale 3 Basso 12Sostenuta Elevato 87 Ricorso al 900000 credito Facile Normale 8 delDifficile 92Debole Valori percentuali sul totale intervistati Reperimento manodopera 87Facile 41 Normale 51 Difficile 8 Costo del denaro Basso 1 Normale 12 Elevato Domanda Debole 96 Normale 3 Sostenuta 1
V I 10 II
Domanda Reperimento manodopera Ricorso al credito Costo del denaro 700000 700000
500000 500000
Debole Facile Facile Basso
• nella Regione • fuori Regione Normale 3 Sostenuta 1 Normale 51 Difficile 8 Modalità di esecuzione: Normale 8 Difficile 92 • diretta Normale 12Facile Elevato 87 Difficile Ricorso al credito Normale 8 92 manodopera Facile Debole 41 51 Difficile 3 Domanda 96Normale Normale Costo del denaro Basso 1 Normale 12 Elevato 8 Sostenuta 87 • Reperimento in associazione Ricorso al credito Facile -Tab. 3 Normale 8 Difficile 92 -41 Riepilogo risultati dell'Indagine. Reperimento manodopera Facile Normale 51 Difficile Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine. del denaro Basso 1 Normale 12 Elevato 87 • Costo in Ricorso alsubappalto credito Facile Normale 8 Difficile
96 41 1
700000
Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine. 500000
Costo3del denaro risultati dell'Indagine. Basso Tab. - Riepilogo
Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine. Localizzazione lavori: 300000 300000
erventi in deroga
1
I Normale sem 2012
12II semElevato 2012
62 2 369
I sem 28
Localizzazione lavori: sem 2012 Localizzazione lavori: Tab. 3 II - Riepilogo risultati dell'Indagine. • nella Regione 72 • nella Regione I sem 2012 II sem 201283 I sem 2012 83 lavori: risultati dell'Indagine. • fuori Regione 28 II sem 2012 17 Localizzazione •Tab.fuori Regione 3 Riepilogo Localizzazione 72 83 17lavori: • nella Regione 72 83 • nella Regione 28 17 Modalità di esecuzione: •IIModalità di III fuori IV I 11 Regione II esecuzione: III IV I 12 II III IV
72 Tendenze dell'attività produttiva: 28 1 • in aumento I •sem 2012 II sem 2012 28 17 fuori Regione 33 I sem 2012 II sem 2012 • • diretta stazionaria 62 • diretta 62 67 di esecuzione: Localizzazione lavori: LocalizzazioneModalità lavori: Modalità esecuzione: 2 62 67 • in associazione 2 3 Modalità didi esecuzione: • diretta • in associazione 66 • in diminuzione Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati INPS 83 • diretta nella Regione 62 3672 67 67 diretta Fonte: elaborazioni Studi Confindustria Marche su dati INPS 62 Fonte: elaborazioni Centro Marche Centro su dati INPS ••• 36 2 3 • 83 in subappalto 30 • Studi inConfindustria associazione in subappalto 72 • Fonte: nellaelaborazioni Regione 2 3 28 17 • in associazione 2 3 • fuori Regione • in associazione Centro Studi Confindustria Marche su dati36 INPS 30 • in subappalto 36 30 36 • in insubappalto subappalto Tendenze produttiva: 30 28 17 dell'attività Tendenze dell'attività produttiva: • fuori Regione Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) 13 Modalità di esecuzione: 1 • in aumento 1 1 Tendenze dell'attività produttiva: • in aumento Tendenze produttiva: Tendenzedell'attività dell'attività produttiva: 62 67 • diretta Le opinioni 33 1 1 • stazionaria 1 1 33 25 • degli in aumentooperatori del settore ••• in aumento stazionaria Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) 16 1 1 in aumento 2 25 • stazionaria in diminuzione associazione 33 •• 66 33 25 • in diminuzione 74 3 • stazionaria in Le opinioni degli operatori confermano il permanere 33 66 25 • stazionaria Modalità di esecuzione: 66 •• inindiminuzione 36 74 30 subappalto 66 74 • in diminuzione 66 74 • in diminuzione un clima congiunturale molto difficile. Rispetto al Ritardi62 Ritardi pagamento (gg.medi)142 138 67 nei138tempi di 138 nei tempi di pagamento (gg.medi) • di diretta Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) 142 primo semestre pari a zero Tendenze dell'attività produttiva: Tempi di rilascio concessioni 168 Tempi dirilascio rilascio (gg.medi) 168 Ritardi 2012, nei tempi rimane di pagamentopressoché (gg.medi) 138 142 Ritardi tempi diconcessioni pagamento (gg.medi) 142 137 Tempi dinei concessioni (gg.medi) 168 138 137(gg.medi) 3 • lainquota associazione 1 1 Tempi diaumento rilascio 168 137 • in2 Tempi di rilascio 168 137 concessioni (gg.medi) di imprese checoncessioni ritiene(gg.medi) elevato il livello del– Condizioni 30 della domanda (a) 25e tende 33 • stazionaria mentre sale ancora marginalmente la Fig. 36–5Condizioni • laindomanda, subappalto Fig. 5 diminuzione della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) 74 nelle 66 • in 100000 100000
III
I sem 2012
300000
72 28
IV I 11 II
III
• •
72 28
nella Regione 100000 fuori Regione
I 05 II III IV I 06 II III IV I 07 II III IV I 08 II III IV I 09 II III 05 I II08 III IV I IV 06 I II09 III I 05 II III IV I 06 II III IV I 07 II III I IV II III II -100000 -100000 -100000 IV I 12 II III IV
IV I 10 II III IV I IV 07 I II10 III III II
IV I 11 II III IV I IV 08 I II11 III III II
interventi ordinari interventi straordinari interventi in deroga interventi ordinari interventi straordinari interventi interventi in derogaordinari
IV I 12 II III IV I IV 09 I II12 III III II
interventi straordinari
IV IV I IV 10 III
interventi in deroga
quota di operatori che ha sperimentato condizioni di Fig. 5 – Condizioni della domanda (a) e tendenze 9 la domanda debole (96%). In calo quota di imprese 9 9 Costruzioni - Marche. Tendenze dell'attività produttiva: per le quali le condizioni di domanda sono ritenute (3% contro 4% della (a) precedente rilevazione). • normali in aumento Il permanere di un tono congiunturale debole si ri• flette stazionaria sul mercato del lavoro, che non mostra ten• sioni in diminuzione evidenti sul fronte del rapporto tra domanda e offerta. Scende ulteriormente, anche nel periodo luglio-dicembre la quota di imprese con difRitardi nei tempi di2012, pagamento (gg.medi) ficoltà nel reperimento di manodopera (8% delle Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) aziende intervistate contro 11% della precedente rilevazione). Seppur con differenze anche notevoli tra le imprese, nel secondo semestre 2012 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situaFig.zione 5 difficile, – Condizioni della (a) e in particolare sul domanda fronte della disponibilità di credito. Rimane elevata, infatti, la quota di Costruzioni - Marche. intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (92% contro 84% della rilevazione del primo (a) la quota di operatori che semestre 2012), così come ritiene elevato il costo del credito (87%, come nella precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei11 ritardi nei tempi medi di pagamento (142 giorni contro 138 giorni nella precedente rilevazione). Riguardo alle tendenze dell'attività produttiva, le previsioni degli operatori segnalano per i prossimi mesi il permanere di condizioni difficili. Rimane estremamente bassa la quota di operatori per i quali l’attività produttiva sarà in aumento (1%), mentre sale la quota di operatori che prevedono attività in calo (74% contro 66% della precedente rilevazioDebole (dx) ne). Sostenuta La dinamica Normale di medio periodo delleSaldo condizioni di domanda resta, dunque, fortemente condizionata 100%
40
20
80%
Costruzioni - Marche.
Fig. 5 (a) – Condizioni domanda (a) e tenden Fig. 5 – Condizioni della domanda e tendenze della dell’attività produttiva (b) Costruzioni - Marche. della domanda (a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Fig. 5 – Condizioni dell’attività produttiva Costruzioni - Marche. (b) nelle Costruzioni - Marche. Costruzioni - Marche. Ritardi nei tempi di (a) pagamento (gg.medi) Tempi di rilascio concessioni (gg.medi) (a)
0
-20
1 (b) Fig. 33 5 – Condizioni della Costruzioni 66 - Marche. 100%
100% 90%
60%
80%
80%
40%
60%
60% 80%
70% 60%
20%
40% 40%
50%
-40
40%
0%
40%
-60
20%
-80
20%
I.97 II.97 I.98 II.98 I.99 II.99 I.00 II.00 I.01 II.01 I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 I.10 II.10 I.11 II.11 I.12
Sostenuta
Normale
Debole
Saldo (dx)
-100
0%
I.97
100%
I.98
0% 80% 0%
20
80%
0
-20
-60
20%
-80
22
Sostenuta
Normale
138 168
Debole
20
0
20
60%
-20
20
50% 0
60%
0
-40
40%
-60
40%
40
40 80%
0
-60
80%
70%
70%
-40
-40
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0%
142 137
-80
I.97
100%90% 80%
I.97 II.97 I.98 II.98 I.99 II.99 I.00 II.00 I.01 II.01 I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 I.10 II.10 I.11 II.11 I.12
GIUGNO 2013
-100
Sostenuta
I.03
I.04
Normale
I.05
I.06
Stazionario
-40
40%
40%
-60 30%
30%
40I.99
20%
Aumento -80 10%
I.00
20%
0
20
70%
-20
10%
20
60% 50%
0
I.01 I.02 100%
90%
-60
(b) I.03
I.04
I.05
I.06
Stazionario
I.07
I.08
I.09
I.10
I.11
Diminuzione
-80
I.12
-20Saldo (d
0
80%
-40
-20
70%40% -60
-80
30%
60%20%
-40
-60
10%
50%
-100
I.07
I.08
I.09
Debole
I.10
I.11
Diminuzione
I.12
Sostenuta Saldo (dx)
-80
Normale 70% Aumento
Aumento
Saldo (d
Debole Stazionario
Stazionario
60%
-20
Saldo-40 (dx) Diminuzione
Saldo (d Aum
Diminuzione 40%
-60
50%
30%
-40
40%
40%
20%
-60
30%
20%
-80
tendenze dell’attività produttiva (b) nelle 20%
20%
-80
10%
-100
0%
I.97 II.97 I.98 II.98 II.99 I.00 II.00 II.99 I.01 II.01I.00 I.02 II.02 I.03 I.01 II.03 I.04 II.04 I.05 I.06 II.06 I.07 II.07 II.08 I.09 II.09 I.05 I.10 II.10 I.11 II.11 I.97 II.97 I.98I.99II.98 I.99 II.00 II.01 I.02II.05II.02 I.03 II.03I.08I.04 II.04 II.05 I.06I.12 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09I.99II.09I.00 I.10 I.01 II.10 I.11 II.11 I.12 I.97 I.98 I.02 I.03 I.04 Sostenuta Normale Debole Saldo (dx)
Sostenuta
Normale
Debole
Aumento
10%
-100 I.05
Stazionario Saldo (dx)
I.06
0% I.07 I.08 I.09 I.97 Diminuzione
(b)
100%
40
11 90%
11
11
20
80% 70%
0
60% 50%
-20
40%
11
-40
30% 20%
-60
10%
I.97
I.98
I.99
Aumento
I.00
I.01
I.02
I.03
I.04
Stazionario
I.05
I.06
I.07
I.08
I.09
Diminuzione
I.10
I.11
I.12
I.1
Au
11
0%
40
-100 80% -100 0% -80 0% 0%I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 I.10 II.10 I.11 II.11 I.12 I.97I.10 II.97 I.98I.11 II.98 I.99I.12 II.99 I.00 II.00I.97 I.01 II.01 I.97 II.97 I.98 II.98 I.99 II.99 I.00 II.00 I.01 II.01 I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 II.10 II.11 I.98 I.99 I.00 I.01 I.02 I.03 I.04 I.05 I.06 I.07 I.08 I.09 I.10 I.11 I.12 I.97 I.11 I.9 I.97 I.98 I.99 I.00 I.01 I.02 I.03 I.04 I.05 I.06 I.07 I.08 I.09 I.10 0 Sostenuta Normale Debole Saldo (dx) 0%
I.97 II.97 I.98 II.98 I.99 II.99 I.00 II.00 I.01 II.01 I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 I.10 II.10 I.11 II.11 I.12
I.01 60% I.02
0%0%
100%
20
50%
50%
I.98
-20
60%
-20 60%
-20
20%
0
40
90% (a) e tendenze dell’attività20 produttiva (
20%
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20
80%
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-80
40
40
90%
20 90%
10%
-40 (dx) Saldo
100%
142 137
(b)
(b)
100%
70%
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-20
(a)
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1 25 domanda 74 40
138 (b) 168(a)
100%
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I.97 II.97 I.98 II.98 I.99 II.99 I.00 II.00 I.01 II.01 I.02 II.02 I.03 II.03 I.04 II.04 I.05 II.05 I.06 II.06 I.07 II.07 I.08 II.08 I.09 II.09 I.10 II.10 I.11 II.11 I.12
100% 60% 20% 20%
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(a)
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80%
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Saldo (d)
11
Azimut
2 2013
Condominio
La delega nell’assemblea condominiale, caratteristiche e portata, anche alla luce delle novità introdotte dalla L. 220/2012 (riforma del condominio) Simone Fadalti, Centro Studi ALAC Marche, www.alac.marche.it Ciascun condomino ha diritto ad intervenire nell’assemblea, sia personalmente, che tramite un proprio rappresentante (delegato). Tale principio, da sempre contenuto nell’art. 67 disp. att. c.c., a causa della genericità di formulazione, era stato via via riempito di significato e di limiti dalla giurisprudenza. Tuttavia, a causa delle modifiche introdotte dalla L. 220/2012, parte dell’elaborazione giurisprudenziale sinora generata viene a cadere. Vediamo quindi, come può essere esercitato oggi (o meglio, a partire dal 18/06/2013, termine iniziale di efficacia della riforma) il diritto di delega da parte del condomino, pur evidenziando che quanto segue è frutto di una prima interpretazione della riforma, suscettibile di revisione da parte della giurisprudenza che necessariamente si esprimerà su questi temi. La delega dovrà essere rilasciata in forma scritta. L’imposizione di tale forma rappresenta una novità: sino ad oggi, infatti, il legislatore non ne ha mai specificato la necessità, così che si riteneva valida anche la delega rilasciata in forma orale (Cass. 3251/1998), specialmente se relativa ad assemblee aventi ad oggetto atti di ordinaria amministrazione. Tuttavia questa novità non risulta poi così incisiva: nella prassi, infatti, esigenze di certezza e opportunità, oltre che di facilità di prova, facevano già normalmente optare per una delega scritta. Novità significativa appare, invece, il divieto di conferire la delega all’amministratore, indipendentemente dall’oggetto dell’assemblea. Sino ad oggi, infatti, la giurisprudenza maggioritaria riteneva possibile la delega all’amministratore persino qua-
lora la decisione dell’assemblea avesse comportato un giudizio sulla persona e sull’operato dell’amministratore: anche in quel caso, infatti, l’effettiva situazione di conflitto di interessi non avrebbe determinato automaticamente la non computabilità del voto espresso dal delegato, a meno che si fosse provato che il delegante non conosceva o non poteva conoscere, con la normale diligenza, la situazione di conflitto (Cass. 10683/2002). Da domani, invece, non sarà più possibile delegare all’amministratore; la delega, comunque, nel silenzio della norma ed in accordo con la giurisprudenza attualmente maggioritaria, potrà continuare ad essere conferita sia ad altri condomini che a soggetti terzi ed estranei al condominio (salvo che il regolamento condominiale preveda il contrario). Altra novità introdotta dalla recente riforma riguarda il limite (parziale) alle deleghe plurime: si prevede infatti che se i condomini sono più di venti, il delegato non potrà rappresentare più di un quinto degli stessi e del valore proporzionale del condominio. Sino ad ora, invece, non sussisteva alcun limite in tal senso, ed era solo il regolamento condominiale a poter prevedere limitazioni di questo tipo. La riforma, poi, sempre in tema di rappresentanza, non modifica il principio già espresso dall’art. 67 disp. att. c.c., nella precedente formulazione, secondo cui, in caso di più comproprietari di un’unità immobiliare all’interno del condominio, il diritto ad esprimere il voto nell’assemblea è unitario e riservato solamente ad un soggetto scelto dai comproprietari. Ovviamente se il rappresentante sarà un GIUGNO 2013
23
1 2013
Condominio
comproprietario, si deve ritenere plausibile (in assenza di specificazioni da parte della nuova norma e di giurisprudenza sulla stessa) la non necessità di una delega scritta, in quanto il potere di esprimere il voto è connaturato all’essere proprietario (e quindi anche comproprietario). Diversamente, nel caso in cui i comproprietari dovessero individuare un rappresentante diverso da uno di loro (un altro condomino o un soggetto esterno), servirà la delega scritta. La nuova riforma precisa inoltre che la delega non può contenere alcun limite o condizione al potere di rappresentanza (in caso contrario questi si ritengono non apposti) e che il rappresentante risponde secondo le regole del mandato. Sebbene la collocazione di questi precetti normativi sia abbastanza ambigua, perché sita fra due previsioni relative ai rappresentanti nel “supercondominio”, non si rilevano ragioni per cui detti principi non debbano applicarsi, in genere, anche ad ogni rappresentante nelle assemblee dei condominii “normali”. Tanto più che già in passato, ripetutamente, la giurisprudenza aveva ritenuto che la natura del rapporto condomino-delegato fosse quella del “mandato” (Cass. 12466/2004), con la conseguenza (che si deve ritenere tuttora valida) che non ogni condomino, ma solo il condomino delegante, o quello che si ritenga falsamente rappresentato, sono ritenuti legittimati a far valere eventuali vizi di delega o carenza di poteri di rappresentanza. Ultima novità introdotta dalla riforma in tema di delega (logica conseguenza dell’avvenuto riconoscimento legislativo della figura del “supercondominio” con l’introduzione dell’art. 1117 bis c.c.), è rappresentata dall’introduzione della figura del rappresentante del singolo condominio nell’assemblea “supercondominiale” per la gestione ordinaria delle parti comuni a più condominii e per la nomina (conferma e revoca) dell’amministratore delle stesse parti comuni. Tale figura di rappresentante, prevista quando
24
GIUGNO 2013
Azimut
i partecipanti sono più di sessanta, viene nominata da ciascun condominio con la maggioranza di cui all’art. 1136, quinto comma c.c., ed ha il compito di rappresentare il singolo condominio nell’assemblea relativa alla gestione delle parti comuni nonché di comunicare tempestivamente all'amministratore del singolo condominio l'ordine del giorno e le decisioni assunte dall'assemblea dei rappresentanti dei condominii. L'amministratore del singolo condominio riferirà poi in assemblea. La legge di riforma del condominio, infine, non ha modificato l’art. 72 disp. att. c.c., secondo cui il regolamento di condominio non può derogare, fra le altre, alle disposizioni di cui all’art. 67 disp. att. c.c.. Pertanto le modifiche introdotte in tema di delega dalla recente novella, a partire dal 18 giugno prossimo, non potranno essere derogate da successivi regolamenti di condominio ed, anzi, saranno direttamente applicabili anche in quei condominii che abbiano un regolamento che disponga in modo difforme. In quel caso il regolamento resterà valido ma la parte difforme a queste norme sarà nulla ed automaticamente sostituita di diritto da queste ultime.
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