La preparazione nella moderna partita a scacchi

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GRANDI MANUALI DI SCACCHI

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Questo testo di Vladimir Tukmakov, viene pubblicato secondo accordi presi con l’autore

Traduzione Livia Doni Copertina Charles Azzopardi Edizione italiana Copyright © Prisma Editori Srl 2013 Via Pacchiarotti 109, Roma Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dell’editore. ISBN 10: 88-7264-134-9 ISBN 13: 978-88-7264-134-7 PRISMA EDITORI SRL Tel: 06 8813636 Fax: 06 8813683 Email: info@prismascacchi.com Sito: www.prismascacchi.com Fotocomposizione, grafica e impaginazione PRISMA EDITORI Srl Fotocomposto in PrismaChessTimes 12/14,5 e PrismaChessFont_A 16/16 Finito di stampare nel mese di giugno 2013 dalla tipografia Centro Stampa e Riproduzione Srl, Roma


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SOMMARIO

Simbologia ....................................................................................................................................................................................................................9 Prefazione

LA PREPARAZIONE, CHIAVE ALLA VITTORIA .........................................................................................................................................11 capitolo 1

Come si è evoluta la preparazione ..................................................................................................................................................15 EPILOGO AL CAPITOLO 1

Studiare i classici .......................................................................................................................................................................139 capitolo 2

L’era del computer ......................................................................................................................................................................................141 EPILOGO AL CAPITOLO 2

Analizzate le vostre partite senza l’aiuto del computer..................................................223 CAPITOLO 3

Partite decisive...............................................................................................................................................................................................225 EPILOGO AL CAPITOLO 3

Conosci te stesso ........................................................................................................................................................................309 indice dei nomi...................................................................................................................................................................................................311 indice delle aperture e delle partite ......................................................................................................................................315

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SIMBOLOGIA

∑ √ ± µ ¤Ω Ω¤ ¥ ÷ ≠ ‡ ¡ ¬

Il Bianco sta leggermente meglio Il Nero sta leggermente meglio Il Bianco sta meglio Il Nero sta meglio Vantaggio decisivo del Bianco Vantaggio decisivo del Nero Gioco pari Gioco incerto Con compenso Con controgioco Con attacco Con iniziativa

? ?? ! !! !? ?! ∆ #

Mossa debole Grave errore Mossa forte Mossa fortissima Mossa interessante Mossa dubbia Mossa unica Matto

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PREFAZIONE

LA PREPARAZIONE, CHIAVE ALLA VITTORIA

Talvolta si fa riferimento agli scacchi come ad un modello di vita. All’argomento Garry Kasparov ha addirittura dedicato un grosso volume, ma io non mi lascerò tentare e in questo libro mi atterrò esclusivamente al tema della preparazione alla partita o, tutt’al più, ad una vita di scacchi. Sappiamo bene che la partita a scacchi è una lotta tra due individui, perciò comprendere i punti di forza e le debolezze dell’avversario e nello stesso tempo essere consapevoli dei propri limiti non mancherà di dare dividendi ad ogni livello di gioco, dai principianti fino ai Campioni del mondo. Anche se si sono appena apprese le regole del gioco, per il solo fatto che si conosce ad esempio il semplicissimo meccanismo di portare la Donna in h5 e l’Alfiere in c4, cui seguirà il matto in f7, può dare fantastici risultati alle prime esperienze alla scacchiera. Naturalmente prima o poi l’avversario che si è riusciti a sorprendere dimostrerà, da solo o con l’aiuto di un manuale, quanto siano precari simili attacchi, e l’arma che ha dato le precedenti, fulminee affermazioni si ritorcerà contro il vincitore. Il quale, però, avendo assaporato la vittoria vorrà cercare mezzi più idonei per avere la meglio sull’avversario. Questa continua lotta tra spada e usbergo è l’essenza dell’arte della moderna preparazione scacchistica. Negli ultimi cento anni o poco più gli scacchi hanno percorso un lungo cammino, dalle partite giocate nei caffè con una piccola posta in palio fino alla sfaccettata e complessa attività basata su un’elusiva mistura di arte, sport e scienza. Nello sviluppare la componente sportiva gli scacchi hanno via via lasciato in secondo piano quella artistica, e la recente apparizione e il rapido sviluppo dei programmi per computer hanno aperto un nuovo, sorprendente orizzonte. Quando nel 1886 il titolo di Campione del mondo venne ufficialmente assegnato per la prima volta, la lotta per ottenere l’ambìto titolo per molti divenne una ragione di vita, aggiungendo sapore e drammaticità alle competizioni. I match per il Campionato del mondo spesso rappresentarono il punto di svolta nello sviluppo del nostro meraviglioso gioco. LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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PREFAZIONE – LA PREPARAZIONE, CHIAVE ALLA VITTORIA

La prima parte del presente libro segue il complesso cammino degli scacchisti, dai primordi amatoriali all’attuale stato professionale. Una teoria vuole che i Campioni del mondo siano stati altamente rappresentativi dell’epoca in cui vissero, ma è solo una bella ipotesi. Ai tempi di Steinitz, Lasker e Capablanca gli scacchi facevano i primi passi per ottenere un loro status; fu allora che si cominciò a porre le leggi di questa particolare attività umana, che aveva poco o niente in comune con i paralleli processi della vita reale. Ma via via che gli scacchi diventarono una professione, presero a dipendere sempre più dalla realtà dell’ambiente sociale in cui operavano. Il contributo individuale degli scacchisti allo sviluppo dell’arte della preparazione non è direttamente proporzionale ai loro successi sportivi. Stando alla classifica dei giocatori che hanno fatto storia, José Raùl Capablanca precede Max Euwe, e la posizione di Alexander Alekhine supera di molto quella di Akiba Rubinstein, eppure in questo libro il nome di Euwe appare molto più spesso di quello del genio cubano, e le scoperte in apertura fatte da Rubinstein non sono da meno delle conquiste creative del quarto Campione del mondo. In Unione Sovietica si instaurò una sorprendente armonia tra i campioni di scacchi e la società in generale; grazie ai giocatori sovietici, con in testa Mikhail Botvinnik, venne aperta una breccia nel muro che separava scacchi e società, e da quel momento il gioco fu accettato come un’importante attività umana. Divenne una professione ambìta, e di conseguenza la preparazione si fece sistematica. Botvinnik, Smyslov, Tal, Petrosian, Spassky, Karpov e Kasparov diedero tutti un apporto personale alla nuova arte della preparazione. Paradossalmente, il contributo dei più grandi geni scacchistici è meno significativo a questo riguardo. Robert Fischer non fece eccezione, nonostante il suo predominio sui contemporanei. Il match del 1972 contro Boris Spassky consacrò l’egemonia dell’americano e nello stesso tempo inaugurò un’epoca di scontro totale. I match di Karpov che seguirono, prima contro Korchnoi e poi contro Kasparov, furono ancora più feroci e richiesero ai giocatori una determinazione ed una resistenza mentale senza precedenti. Anche la preparazione in apertura raggiunse livelli mai visti. Nei match Karpov-Kasparov, adottare un solo sistema con entrambi i colori divenne la regola, e le partite spesso finivano prima che l’analisi casalinga giungesse al termine. Non è un caso che lo scontro tra questi due grandi giocatori ed acerrimi rivali abbia coinciso con l’apparizione dei computer scacchistici. Un capitolo a parte è dedicato al crescente ruolo dei computer nella moderna preparazione scacchistica. L’autore ricorda bene i metodi di preparazione della sua giovinezza; oggi essi appaiono arcaici, e sottovalutare l’inLA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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fluenza dei programmi sul gioco sarebbe insensato. A volte, però, l’incondizionato rispetto per il nostro amico al silicone fa sorridere: dopo tutto, è ancora l’essere umano a decidere il destino di una partita a scacchi! La parte conclusiva del libro è dedicata a partite che furono decisive per il destino di un torneo o di un match, e a volte anche per la carriera sportiva di un giocatore. Il segreto del successo negli scacchi può essere strano, a volte sfuggente, eppure i componenti della misteriosa formula sono ben noti: talento, memoria, forza di volontà (carattere), capacità di lavoro ed anche buona salute, ma il risultato finale non deriva semplicemente dalla somma delle parti, ed è impossibile costruire una formula basata sulle graduatorie di giocatori passati e presenti. Altro elemento importante è l’amore per gli scacchi, che come una potente batteria alimenta memoria, duro lavoro e, in certa misura, forza di volontà. Ma se l’amore è irrazionale ed il talento ci viene dato, tutto il resto può e deve essere coltivato e sviluppato. Il presente libro è concepito per guidare il lettore in questo delicato, difficile cammino. Una moderna preparazione scacchistica consiste principalmente, si sa, nel lavorare sulle aperture. Il libro però non si occupa solo di questo, primo perché gli scacchisti non sono tutti professionisti che si dedicano unicamente agli scacchi; secondo, e questa è forse la ragione principale, gli scacchi non si limitano alle aperture. L’accento del libro è sulla preparazione teorica nel suo insieme, accompagnata da partite presentate per intero, che nella stragrande maggioranza sono di giocatori al più alto livello, così sarà interessante vedere come il vantaggio ottenuto in fase d’apertura si converta alla fine in vittoria; ma non sarà meno istruttivo analizzare le partite in cui per qualche ragione ciò non si è verificato. Il libro è rivolto a coloro che hanno conservato l’innata fiducia a migliorare e ad accrescere la propria forza di gioco. Naturalmente il potenziale di chi ha legato il proprio futuro professionale agli scacchi è diverso da quello di coloro che dedicano al loro gioco preferito il tempo che si riserva ad un hobby. Per costoro ciascun capitolo offre suggerimenti mirati; se essi ne ricaveranno qualcosa di nuovo e di utile, l’autore riterrà di aver adempiuto al suo compito. Vladimir Tukmakov Odessa, giugno 2012

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COME SI È EVOLUTA LA PREPARAZIONE – CAPITOLO 1

EPILOGO AL CAPITOLO 1

Studiare i classici

In un libro dedicato ai moderni metodi di preparazione, ha senso fare degli excursus storici e scavare in avvenimenti del tempo che fu? È ovvio che per chi possiede le conoscenze e la tecnica di un GM moderno, le guerre in apertura nelle partite della prima metà del ventesimo secolo sembrano innocenti baruffe fatte nel cortile di scuola, e perfino i metodi di preparazione di alcuni Campioni del mondo fanno pensare a quelli di un amatore. Ma come ogni rispettabile cittadino deve conoscere la storia del proprio Paese, la quale non è un fardello inutile, anzi gli fornisce una visione a largo raggio, dando profondità alle sue scelte, così lo scacchista deve conoscere le partite e i giocatori che lo hanno preceduto. Inoltre questo libro è stato concepito non solo per professionisti presenti o futuri, ma per scacchisti che per qualsiasi ragione non possono dedicare molto tempo al gioco, pur prendendo parte ogni tanto ai tornei. Con poche ore di studio, che non permettono certo di conoscere l’immenso edificio della moderna teoria, come prepararsi ad una partita? Come evitare i

trucchi in apertura predisposti da un avversario meglio preparato o, al contrario, come sorprenderlo sfruttando il fatto che le sue conoscenze sono inadeguate? Tali domande non sono di poco conto per giocatori di ogni età e grado di abilità. Il segreto è studiare i classici, un suggerimento questo che può sembrare datato, quanto lo sono le partite che l’autore incoraggia ad analizzare. Dopo tutto, si dirà, i moderni GM hanno assorbito e superato di gran lunga le scoperte di Réti e Nimzowitsch, non parliamo poi di Steinitz e Tarrasch. Tuttavia non si può negare che dalle partite degli idoli moderni è molto difficile imparare i principi ad esempio di profilassi e superprotezione. Tante armoniose linee strategiche sono spesso interrotte da zigzag tattici, e le idee dell’un giocatore vengono bloccate dall’avversario prima ancora che egli si sia avvicinato all’obiettivo. All’opposto, nelle partite classiche tutto è chiaro e comprensibile, ed a volte è tanto bello da togliere il fiato, in particolare se accompagnato dall’eloquente commento del vincitore. Così le parLA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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CAPITOLO 1 – COME SI È EVOLUTA LA PREPARAZIONE

tite di Capablanca apparentemente semplici e logiche risultano molto più istruttive dei lavori estremamente complessi dei super GM odierni. Nessuno inizia a studiare la grammatica dalle eccezioni, non importa quanto esse possano essere belle e paradossali, ed oggi gli scacchi al più alto livello sono costellati di paradossi ed eccezioni. Le regole fondamentali sono state in gran parte formulate nella prima metà del ventesimo secolo, ed è da lì che deve prendere avvio la nostra educazione. Ma dove trovare il tempo per studiare le opere di quei titani del passato, ora quasi dimenticati? Dopo tutto, coloro cui piace giocare ma che per varie ragioni non hanno avuto una formazione scacchistica, si guadagnano il pa-

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ne quotidiano dedicandosi a qualcosa di completamente diverso, e hanno poco tempo per studiare le partite storiche, ammesso che il sottoscritto sia riuscito a convincerli che ne vale assolutamente la pena. Le regole vanno apprese da esempi semplici e logici. A questo proposito consiglierei le partite di Capablanca piuttosto che di Alekhine, di Botvinnik invece che di Bronstein, di Karpov più che di Kasparov. Soprattutto, non dovete esaminare tutte le partite che troverete sui database elettronici, utilizzate invece raccolte di partite selezionate, con i commenti degli stessi giocatori. Vi garantisco che ne ricaverete sia i risultati sperati sia un profondo, personale piacere.


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CAPITOLO 2

L’ERA DEL COMPUTER

Dopo un lungo cammino, con l’avvento degli anni ’70 si aprirono per gli scacchi nuovi orizzonti. Prima della Seconda Guerra e anche in seguito per un certo periodo, solo alcuni rappresentanti dell’élite mondiale potevano definirsi professionisti nel vero senso della parola. L’emergere dell’Organizzazione Scacchistica Sovietica, con la sua posizione dominante, alterò in modo significativo lo status degli scacchi. Raggiungere il successo restando un dilettante divenne semplicemente impossibile. L’analisi delle proprie partite, l’elaborazione di informazioni la cui mole cresceva in modo esponenziale, il lavoro sulle aperture, per non parlare della preparazione fisica e mentale, tutto ciò richiedeva un impegno totale. Occorreva un’enorme quantità di tempo per fare ricerca e sistematizzare le informazioni, e l’apparizione degli Informatori, precursori dei moderni database, valse ad alleggerire quell’enorme mole di lavoro, anche se l’approfondita ricerca sulle aperture rimase prerogativa di pochi appassionati, essendo un lavoro troppo poco remunerativo.

L’introduzione quindi del computer nel mondo degli scacchi fu come la manna dal cielo. Discreto e non intrusivo, il computer liberò i poveri mortali dal pesante e noioso lavoro di cercare prima e di elaborare poi enormi quantità di informazioni, per non parlare del fardello fisico, avendo gli Informatori ed i volumi sulle aperture il loro peso specifico! Quella generazione di professionisti, a partire dagli ormai lontani anni ’70 e ’80, apprezzò enormemente questo dono del progresso e non poté più immaginare una vita senza conoscere le preferenze in apertura dei futuri avversari e le debolezze del proprio repertorio. Farsi un’idea del potenziale creativo dell’avversario divenne relativamente facile, bastava premere un tasto. E sebbene per alcuni ciò avvenne prima, per altri dopo, per altri ancora dietro la spinta dell’entusiasmo o della necessità, tutti accettarono l’idea dell’inevitabilità del computer. Inizialmente la computerizzazione venne limitata ai database, poiché i primi programmi erano così privi di utilità strategica che anche la loro inLA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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negabile visione tattica sembrava un inno alla ragione umana. Fino ad un certo momento, nel duetto con gli umani il computer ebbe un ruolo chiaramente subordinato, la superiorità dell’uomo essendo fuori discussione. Non parliamo ovviamente dei tanto pubblicizzati confronti di Kasparov prima e di Kramnik poi contro i mostri al silicio, visto che per i produttori della nuova tecnologia c’era troppo in gioco per permettersi che le loro creature fallissero. Fin dall’inizio, comunque, nel rapporto tra scacchista e macchine protagonista fu l’uomo, che diede la direzione alla ricerca; da parte loro, i programmi non fecero che seguire le sue direttive, limitandosi a piccoli aggiustamenti. In anni recenti tale rapporto si è drasticamente ed irrevocabilmente invertito: ora è il computer che ha il ruolo di alto sacerdote e guida, lasciando alla creatura di carne e sangue l’opportunità di utilizzare i suoi alti suggerimenti. E il motivo non sta solo nel miglioramento dei programmi, diventati molto più accurati nelle sottigliezze posizionali: è la forza delle macchine a crescere non giorno dopo giorno ma ora dopo ora. Il talento, l’intuizione e l’esperienza del giocatore perdono sempre più terreno nel confronto con la forza bruta del computer. L’uomo, avendo perso il suo ruolo di leader, ora rischia di rimanere un semplice esecutore della volontà della macchina. LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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Ritornando al tema della preparazione moderna, se il livello di gioco tra i migliori scacchisti grosso modo si equivale, è la loro capacità di interagire con il computer ad avere un ruolo decisivo. Il lavoro è molto complesso, poiché il livello dei computer coinvolti nella preparazione scacchistica aumenta rapidamente. Oltre ai comuni PC, i grandi giocatori oggi sono in grado di usare supercomputer nati per la ricerca scientifica, ed il ruolo della tecnologia utilizzata, particolarmente nella fase d’apertura, ha estrema rilevanza. Nel match del 2010 per il Campionato del mondo tra Anand e Topalov fu subito evidente il vantaggio del GM bulgaro, che per la sua preparazione aveva accesso ad un supercomputer; bisogna però usarlo correttamente, e non è un caso che la sua squadra di allenatori includesse uno specialista in software per computer. Topalov è uno dei migliori scacchisti al mondo di advanced chess, una combinazione di giocatore e computer, ma il suo avversario non era uno sprovveduto. Solo due anni prima, nel match con Kramnik, la squadra di allenatori di Anand aveva superato di varie lunghezze gli avversari nel campo delle aperture, dimostrando di aver raggiunto un nuovo, più alto livello di interazione tra giocatore e computer. Ovviamente questa è un’area dove ci sono ancora enormi, nascoste risorse per la


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preparazione delle aperture, il che in pratica significa grandi opportunità per il giocatore umano. A questo riguardo gli scacchi sono in linea con gli sviluppi di altri sport, dove un ruolo attivo lo giocano ugualmente le moderne tecnologie. Le attrezzature di cui oggi dispone uno sportivo hanno un’incidenza persino maggiore. Nel nuoto, ad esempio, negli ultimi anni sono stati superati tutti i record semplicemente perché sono apparsi nuovi costumi da bagno. Un nuotatore che indossasse costumi di vecchia generazione risulterebbe automaticamente non competitivo, e processi del genere hanno luogo nel pattinaggio di velocità, nello sci, in atletica leggera e in molte altre discipline. Il progresso tecnico sta diventando più significativo in quegli sport dove i campioni una volta dovevano il successo unicamente alla loro capacità fisica e alla loro velocità di reazione. Ritornando agli scacchi, possiamo tranquillamente affermare che la consueta divisione tra ricercatori alla Botvinnik e giocatori pratici è scomparsa. La routine di cercare e selezionare informazioni, così irritante per il giocatore pratico, è ora compito della macchina. Anche il minuzioso lavoro di mettere a punto le varianti, campo nel quale i ricercatori avevano un notevole vantaggio, è oggi fatto dall’accomodante macchina. Come risultato, negli scacchi mo-

derni è emersa una precisa tendenza: c’è un maggior numero di giocatori significativamente più forti, ma tra loro sono sempre più rare le personalità brillanti. Mentre prima era possibile distinguere ‘le voci’ degli scacchisti eccelsi, ora tutti parlano un nuovo Esperanto, la lingua del computer, e solo se si ascolta con estrema attenzione è possibile scoprire un debole accento individuale. Dalle loro partite è molto difficile, quando non impossibile, individuare con certezza chi sta giocando. Mentre lo stile di Botvinnik, Petrosian, Tal, Fischer o Karpov è subito riconoscibile, nelle migliori realizzazioni dei leader moderni quello che cogli è l’universale perfezione del computer. Per ora questo riguarda solo la fase d’apertura e del mediogioco che ne scaturisce, ma il progresso non se ne starà con le mani in mano! Sotto l’influenza e l’impatto dei programmi scacchistici, la mappa delle aperture sta gradualmente cambiando. Le linee più taglienti della Difesa Siciliana, che hanno impegnato la mente di parecchie generazioni, cadono via via nell’oblio perché è stato raggiunto un giudizio definitivo su quelle che nel passato erano sembrate complicazioni assolutamente imprevedibili. L’episodica apparizione sulla scena scacchistica al più alto livello di linee recentemente tornate di moda, come la Variante Polugaevsky o la Variante del PedoLA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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ne Avvelenato, spesso si riduce a mettere alla prova l’erudizione e la memoria dell’avversario. Il Nero troverà (o ricorderà) l’unico percorso? Bene, se è così, allora la partita è patta, altrimenti il disastro è inevitabile. È questo il destino di molte varianti forzate, o lo sarà nel prossimo futuro. Capita anche che in continuazioni da tempo archiviate e dimenticate il computer dia nuova vita ad una variante, individuando una possibilità sfuggita a generazioni di ricercatori. La sorprendente popolarità di aperture non certo romantiche, come la Berlinese nella Spagnola o la Variante Chebanenko nella Difesa Slava, in parte si spiega con la nostalgia per gli scacchi del passato, allorché ciò che veramente contava erano la conoscenza e la comprensione delle leggi generali, più che una brillante memoria. D’accordo, anche in questo caso la valutazione di particolari posizioni chiave è determinata non da astratte considerazioni posizionali ma da varianti assolutamente concrete, mossa per mossa. Per sintetizzare, gli scacchi ai massimi livelli sono profondamente cambiati, e se nel ventesimo secolo venivano definiti una combinazione di scienza, arte e sport, oggi l’arte si è ritirata nell’ombra e la partita ha assunto più le caratteristiche di scienza e sport. Improvvisazione e immaginazione hanno ceduto via via il passo alla minuziosa ricerca. LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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La mia selezione di esempi che mostrano le idiosincrasie della preparazione al computer inizia con una partita per me memorabile, giocata all’Olimpiade di Calvia. La squadra ucraina aveva un convincente vantaggio, ma c’erano ancora sei turni da giocare e quello in programma era contro l’Armenia, un avversario forte e per noi tradizionalmente ostico. Dico per noi perché avevo l’onore e il piacere di essere l’allenatore ed il capitano della squadra ucraina. Non esistevano dubbi sulle prime due scacchiere, ma sulla terza il giovanissimo Andrei Volokitin avrebbe dovuto vedersela con Rafael Vaganian o con Smbat Lputian, GM estremamente forti ed esperti. Dal punto di vista dell’apertura, la differenza tra i due GM era insignificante, perché entrambi avrebbero sicuramente scelto la Difesa Francese contro 1. e4, ed anche le stesse varianti. La cosa era però complicata dal fatto che il giorno prima Vaganian aveva risolto tutti i suoi problemi in apertura in una partita contro Grischuk: nessun dubbio quindi che sarebbe stata impiegata la variante coronata dal successo. In tale situazione, pensare di poter improvvisare alla scacchiera sarebbe stato il colmo della frivolezza, così Andrei si trovò di fronte ad una scelta: trovare un miglioramento nel gioco del Bianco oppure… chiamarsi fuori. Egli poté contare sull’aiuto di Sergey Karjakin, che non


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aveva giocato nel match precedente, e nel paio di ore che rimanevano prima che l’ordine della squadra venisse formalizzato, i due giovani riuscirono brillantemente a trovare il miglioramento. Volokitin si guadagnò così, nel vero senso della parola, il diritto a giocare nel match. C18

PARTITA 41

m Andrey Volokitin l Smbat Lputian Olimpiade Calvia 2004 1. e4 e6 2. d4 d5 3. ©c3 åb4 4. e5 c5 5. a3 åa5 La variante preparata con l’aiuto di Karjakin. 6. b4 c≈d4 7. ∂g4 ©e7 8. b≈a5 d≈c3 9. ∂≈g7 †g8 10. ∂≈h7 ©bc6 11. ©f3 ∂c7 12. åf4 Nella famosa partita Fischer-Tal, giocata all’Olimpiade di Lipsia nel 1960, si era avuta 12. åb5 åd7 13. 0_0 (13. åf4) 13… 0_0_0 (13… ©≈e5) 14. åg5, con una conclusione inaspettatamente rapida e spettacolare: 14… ©≈e5 15. ©≈e5 å≈b5 16. ©≈f7 å≈f1 17. ©≈d8 †≈g5 18. ©≈e6 †≈g2+ 19. ®h1 ∂e5 20. †≈f1 ∂≈e6 21. ®≈g2 ∂g4+ (Æ_Æ). 12… åd7 @144@ 13. a6! Forte, ma non ancora la novità preparata. In Grischuk-Vaganian si era avuta 13. åd3!? 0_0_0 14. åg3

>________! @144@ (QYZYMYQY) Ω (XRTOVRYB) (ZYPYRYZY) (LZYRLZYZ) (ZYZYZIZY) (LZXZYDYZ) (ZYFYZLFL) (KZYZGCYE) <--------ò ∂≈a5 15. 0_0 ©f5 16. å≈f5 e≈f5 17. ∂≈f7 †df8 18. ∂h7 f4 19. å≈f4 åf5 20. ∂h4 †h8 21. ∂g3 †hg8 22. ∂h4 con ripetizione di mosse. 13… 0_0_0 Anche 13… b6!? è stata giocata più volte. Un esempio più recente è proseguito con 14. åg3 0_0_0 15. åd3 †h8 16. ∂g7 †dg8 17. ∂f6 åe8 18. 0_0 †h5 19. ∂f4 ©f5 20. å≈f5 †≈f5 21. ∂e3±, StellwagenBartel, Bundesliga 2006/2007. 14. a≈b7+ ®b8 15. ∂d3 †g4 15… ©g6 16. åg3 ©c≈e5 17. ©≈e5 ©≈e5 18. ∂d4± f6 19. †b1 †g7 20. †b3 ∂d6 21. †≈c3 åc6 22. åe2, con un margine per il Bianco (Matulovic-Osmanagic, Sarajevo 1965). Leggermente migliore è 15… d4 16. †b1 †g4 17. åg3 ©f5 18. åe2 ©a5 19. 0_0 åc6 20. †b4. 16. g3! La posizione dopo 16. åe3 ©f5 17. åc5 †e4+ (17… †c4!?) 18. LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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®d1 (18. åe2 ∂a5) 18… †c4 (18… ∂a5!?) 19. ∂≈f5 †≈c5 20. ∂≈f7 d4 (Ricardi-Forster, Olimpiade, Elista 1998) sembra leggermente favorevole al Bianco, anche se il gioco del Nero può essere migliorato. Peggiore invece è 16. åg3?! †e4+ 17. åe2 ©f5. 16… ©g6 17. ∂≈c3 17. h3! ©≈f4 18. ∂≈c3!. 17… ©≈f4 @145@

>________! @145@ (ZSZWZYZY) Ω (XFTOYRYZ) (ZYPYRYZY) (YZYRLZYZ) (ZYZYZVQY) (LZHZYDLZ) (ZYFYZLZL) (KZYZGCYE) <--------ò 18. h3!! Fu questa meravigliosa idea, trovata e analizzata durante la preparazione, che garantì la partecipazione di Volokitin al match.

20. ∂≈c7+ ®≈c7 21. ©≈e5 †e4+ 22. ®d2 †≈e5 23. åd3! La preparazione non si è ancora esaurita anche in questa posizione praticamente vinta. 23… †g5 Non sono d’aiuto né 23… ®≈b7 24. f4¤Ω e neppure 23… d4 24. †b1 †b8 25. †h7 åe8 26. åg6! †≈b7 27. †≈b7+ ®≈b7 28. å≈f7 å≈f7 29. †≈f7+ ®b6 30. ®d3¤Ω. 24. †h7! åe8 24… ®≈b7!? 25. †≈f7; 24… †f8 25. †b1.

18… ©≈h3 Non attenua le difficoltà del Nero neppure 18… d4: 19. ∂c5 ©≈h3 20. å≈h3 †e4+ 21. ®f1 ©≈e5 22. ∂≈c7+ ®≈c7 23. ©g5!.

25. †e1! Nemmeno il più piccolo errore in questa operazione di conversione del vantaggio!

19. †≈h3! 19. å≈h3? †c4.

25… e5 25… ®≈b7 26. †≈e6¤Ω; 25…

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19… ©≈e5 Altre continuazioni non cambiano la valutazione della posizione: 19… †a4 20. åe2 d4 21. ∂c5 †a5 22. ∂d6±; 19… †e4+ 20. åe2 ©≈e5 21. ∂≈c7+ ®≈c7 22. ©g5±; 19… d4 20. ∂c5 ©≈e5 21. ∂≈c7+ (21. ∂≈e5? †e4+! 22. ∂≈e4 ∂c3+ 23. ®d1 ∂≈a1+ 24. ®d2 ∂c3+¥) 21… ®≈c7 22. ©≈e5 †e4+ 23. ®d2 †≈e5 24. †b1 åc6 25. †h7±.


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L’ERA DEL COMPUTER – CAPITOLO 2

®b8 26. †h8 ®≈b7 27. åb5 å≈b5 28. †≈d8¤Ω. 26. f4! e≈f4 27. †h8! Ancora la mossa migliore. 27… f≈g3 28. åa6! g2 Non c’era salvezza neanche dopo 28… åc6 29. †e7+ (29. †≈d8? å≈b7!) 29… ®b6 30. †≈d8 å≈b7 31. †≈b7+ ®≈a6 32. †b1. 29. †h≈e8 †g8 30. †≈d8 †≈d8 31. †g1 †g8 32. ®e2 Qui si poteva già calare il sipario, ma nei tornei a squadre si gioca fino alla morte. 32… ®b6 33. åd3 ®≈b7 34. ®f3 ®b6 35. †≈g2 †≈g2 36. ®≈g2 ®a5 37. ®f3 ®a4 38. ®e3 ®≈a3 39. ®d4 ®b4 40. ®≈d5 f5 (1_0) Un eccellente modello di preparazione, ancora non comune all’epoca. Vincere quella partita ci permise di evitare la sconfitta in un match che non stava andando bene, e di avvicinarci alla vittoria finale. Se si prova a scomporre la vittoria del Bianco nelle sue componenti essenziali, si vede che il ruolo del computer, pur grande, fu di fornire rapide informazioni, in modo che in poche ore fu possibile analizzare un

gran numero di partite e determinare la direzione del colpo da assestare. Il compito concettuale ricadde sull’uomo, mentre sembra giusto suddividere l’alloro a metà per quanto riguarda il perfezionamento delle varianti fino alle loro estreme conseguenze. Bisogna anche aggiungere che l’incontro Volokitin-Lputian ebbe luogo in quella che può essere ritenuta la preistoria degli attuali computer. Le prossime partite provengono da match per il Campionato del mondo, con tutti i nessi e connessi che in genere le accompagnano: lunghi mesi di minuziosa preparazione, lo smantellamento del repertorio d’apertura dell’avversario, squadre di aiutanti armati di potenti computer e di altri requisiti essenziali ad una seria preparazione professionale. Come mostra la famosa partita che segue, il fatto che vengano soddisfatte tutte le condizioni non mette al riparo da tragiche sviste. L’affascinante libro di Bareev e Levitov, From London to Elista, ci offre precisi dettagli e motivazioni psicologiche di una delle più drammatiche partite nella storia dei match per il Campionato del mondo. Analizzando i match di Kramnik contro Kasparov, Leko, Topalov, il libro introduce il lettore nell’affascinante e peculiare fucina del giocatore professionista, solitamente inaccessibile agli estranei.

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Le pagine 148-310 non sono mostrate nell始anteprima


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INDICE DEI NOMI I numeri si riferiscono alle pagine, quelli in grassetto indicano che il giocatore aveva il Nero, quelli in corsivo che il nome è citato nei commenti

Adams 245, 304 Agzamov 128 Alburt 279 Alekhine 38, 41, 43, 48, 50, 52, 57, 61 Almasi 193 Anand 49, 106, 109, 148, 150, 154, 157, 162, 177, 178, 184, 245 Andrews 191 Apicella 197 Arbakov 256 Areschenko 216 Aronian 148, 161, 165, 169, 184, 203, 211, 260 Bacrot 197 Bagirov 121 Balashov 49 Balogh 172 Barczay 49 Bareev 172, 182 Bartel 145 Belavenets 65 Beliavsky 64, 136, 136 Berg 82 Berkes 209 Bobras 132 Bocharov 170 Bogoljubov 136

Bolbochan 92 Boleslavsky 70 Bologan 198 Botvinnik 35, 61, 64, 64, 66, 81, 81, 84 Bronstein 70 Brunner 133 Byrne, R. 81 Campos 276 Capablanca 20, 22, 25 Carlsen 120, 182, 200, 260 Chandler 136 Cheparinov 164, 283 Chiburdanidze 133 Cigorin 17 Colovic 154 Delchev 212 Dominguez Perez 200 Efimenko 298, 301, 301, 304, 304 Eingorn 119, 127 EkstrĂśm 184 Elianov 162, 172, 209, 209, 210, 270 Esen 163 Euwe 43, 48, 50, 52, 57, 66 Fedorchuk 195, 204 LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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INDICE DEI NOMI

Feller 197, 197 Ferguson 304 Ferrar 133 Fischer 76, 91, 92, 101, 102, 145 Forster 146 Ftacnik 122, 125 Galkin 162 Gashimov 203, 203 Gelfand 162, 165, 169, 169, 182, 207, 207, 216, 264, 294 Geller 91, 92, 119 Georgiev, Kir. 131 Gligoric 76, 81, 88, 89 Golod 165 Gopal 191 Grigorian, L. 39 Grischuk 122, 294 Grünfeld 31 Guimard 234 Gunsberg 15 Gupta 216 Gustafsson 162 Gyimesi 198 Hansen 209 Hjartarson 128 Hoffmann 260 Holmberg 208 Hou, Yifan 172 Hübner 58, 238 Inarkiev 210 Ivanchuk 172, 182, 190, 195, 218, 218, 218, 240, 283, 285 LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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Jobava 218, 218 Kamsky 216, 290 Karjakin 162, 169, 174, 184, 184, 185, 190, 190, 203, 209, 209 Karpov 35, 102, 106, 108, 112, 113, 136, 245, 245, 267 Kasimdzhanov 161, 163, 164, 165, 215 Kasparov 35, 58, 64, 106, 112, 131, 230, 255, 256 Keres 64, 75, 226 Khairullin 238 Koblentz 84 Kochiev 238 Korchnoi 35, 64, 95, 106, 108, 234, 238, 253, 260 Korobov 260, 261 Kosintseva 212 Kotov 64 Kramnik 148, 150, 154, 157, 176, 178, 211, 211, 214, 249 Kravtsiv 261 L’Ami 203 Lahno 212 Larsen 229 Lasker 20, 22 Lautier 260 Leko 49, 148, 148, 163, 177, 182, 184, 207, 249, 260 Levitt 279 Lputian 145, 279 Macieja 212 Malakhatko 136, 165 Malakhov 64, 195, 298 Maletin 208, 209


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INDICE DEI NOMI

Marin 126 Maroczy 34 Marshall 22, 25 Maslov 39 Mastrovasilis 204 Matulovic 145 McCambridge 128 Mchedlishvili 218 Mecking 117, 253 Mieses 33 Mikenas 64 Mikhalevski 109, 304 Miton 132 Moiseenko 154 Moreno 276 Morozevich 163, 194, 195, 209 Moskalenko 272 Müller 133 Naer 162 Naiditsch 238 Najdorf 75 Nakamura 82 Navara 120, 163 Negi 304 Neikirkh 62 Nepomniachtchi 218 Nielsen 203 Nikolic 136 Nimzowitsch 41, 41 Nisipeanu 181 Novikov 125 Oll 122, 135 Onischuk 165 Osmanagic 145 Palac 212

Panno 252 Papa 190 Pashikian 163 Pelikan 228 Pelletier 181 Perez Felipe 136 Petrosian 29, 81, 95, 101, 116, 117 Petrosian, A. 256 Pilnik 234 Plachetka 272 Polgar, J. 182, 272 Polugaevsky 95, 98, 117, 117, 234, 238, 238, 252, 252, 260 Ponomariov 64, 157, 194, 203, 211, 287 Popov 170 Portisch 252 Pribyl 128 Psakhis 132 Quinteros 228 Radjabov 214, 264 Razuvaev 121 Reshevsky 88 Réti 33 Riazantsev 184 Ricardi 146 Romanishin 64, 116 Rubinstein 29, 29, 31, 33, 33, 34 Sadler 38 Safarli 301 Sakaev 184, 208 Salman 132 Sax 230, 239 Schlechter 29 Seirawan 239 LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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INDICE DEI NOMI

Shirov 122, 148, 176 Short 64, 301, 304 Shulman 126, 165 Simagin 65 Sliwa 62 Smagin 122 Smeets 174 Smirnov 209 So 285 Socho 212 Sokolov 169 Spassky 29, 88, 226, 256 Stein 56, 88, 92 Steinberg 78 Steinitz 15, 17 Stellwagen 145 Suetin 55 Sveshnikov 122 Svidler 148, 162, 185 Swiercz 132 Taimanov 102 Tal 35, 81, 84, 84, 88, 89, 95, 145, 229, 238 Tarrasch 22, 29, 33 Thomas 41 Timman 136 Tolush 35 Topalov 109, 157, 157, 245, 275, 290 Torre 98

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Tukhaev 209 Tukmakov 38, 55, 56, 78, 122, 125, 125, 127, 131, 132, 133, 135, 238, 255, 272, 272, 275, 276, 279 Uhlmann 267 Vachier-Lagrave 132, 207, 270 Van der Wiel 113 Van Oosterom 208 Van Wely 214, 215 Vavrak 170 Vidmar 38, 136 Volke 276 Volokitin 145, 214 Volzhin 165 Wang Hao 287 Wang Yue 193 Yakovenko 109, 169, 192, 209, 264 Yudasin 131, 133 Yue 192, 264 Yusupov 135, 240 Zdebskaja 132 Zhou Weiqi 170 Zhu Chen 172 Ziatdinov 135


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INDICE DELLE APERTURE E DELLE PARTITE I numeri si riferiscono alle pagine

A00-A99 A09 A16 A17 A31 A34 A43 A45 A57 A68

C18 C42

252 290 116, 267 33 238 279 245 272 226

B00-B99 B11 B12 B44 B82 B85 B87 B92 B96 B98

84 209, 218, 249 101, 112 229 287 190 91, 301 131 75

C00-C99 C15

41, 43

C52 C54 C65 C66 C67 C68 C80 C89 C92 C93

81, 145 174, 176, 178, 264 15 270, 304 17 22 192, 298 20 106, 108 25, 148 119 88

D48 D49 D56 D76 D80 D85 D86 D89 D93 D97

E00-E99

D00-D99 E11 D10 D12 D13 D17 D34 D38 D39 D41 D43 D44 D46 D47

57 283 285 50, 52 29 211 135 61, 95 207 98 161, 164 121

31 66, 150, 154 214 294 216 125, 127 275 70 55 48, 200

E15 E17 E20 E35 E37 E39 E42 E43 E55 E69 E74 E94

157 181, 184 234 203 64, 169 38, 172 194 34 240 260 78 255 197

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INDICE DELLE APERTURE E DELLE PARTITE

1 C52 Isidor Gunsberg-Wilhelm Steinitz, Match per il Campionato del mondo, 12ª partita, New York 1891 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15 2 C65 Wilhelm Steinitz-Mikhail Cigorin, Match per il Campionato del mondo, 4ª partita, L’Avana 1892 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17 3 C68 Emanuel Lasker-José Raùl Capablanca, San Pietroburgo 1914 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20 4 C66 Siegbert Tarrasch-Emanuel Lasker, Match per il Campionato del mondo, 4ª partita, Germania 1908 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 5 C89 José Raùl Capablanca-Frank James Marshall, 1ª partita del match, New York 1918 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25 6 D34 Akiba Rubinstein-Siegbert Tarrasch, Karlsbad 1923 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .29 7 D48 Ernst Grünfeld-Akiba Rubinstein, Merano 1924 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .31 8 A31 Akiba Rubinstein-Siegbert Tarrasch, Berlino 1928 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33 9 E42 Akiba Rubinstein-Geza Maroczy, Amburgo 1930 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34 10 E37 Milan Vidmar-Alexander Alekhine, San Remo 1930 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38 11 C15 Alexander Alekhine-Aaron Nimzowitsch, Bled 1931 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .41 12 C15 Alexander Alekhine-Max Euwe, Match per il Campionato del mondo, 7ª partita, Olanda 1935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43 13 D97 Max Euwe-Alexander Alekhine, Match per il Campionato del mondo, 12ª partita, Olanda 1935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48 14 D17 Max Euwe-Alexander Alekhine, Match per il Campionato del mondo, 20ª partita, Olanda 1935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50 15 D17 Alexander Alekhine-Max Euwe, Match per il Campionato del mondo, 21ª partita, Olanda 1935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52 16 D93 Vladimir Tukmakov-Alexey Suetin, Soci 1970 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55 17 D10 Alexander Alekhine-Max Euwe, Match per il Campionato del mondo, 6ª partita, Olanda 1937 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57 18 D41 Mikhail Botvinnik-Alexander Alekhine, AVRO 1938 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .61 19 E35 Paul Keres-Mikhail Botvinnik, Campionato URSS, Leningrado/Mosca 1941 . . . .64 20 D49 Mikhail Botvinnik-Max Euwe, Match per il Campionato del mondo, 12ª partita, L’Aia/Mosca 1948 . . . . . . . . . . . . . . . .66 21 D89 David Bronstein-Isaak Boleslavsky, 1ª partita del match, Mosca 1950 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70 22 B98 Paul Keres-Miguel Najdorf, Interzonale, Göteborg 1955 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .75 23 E69 Mikhail Steinberg-Vladimir Tukmakov, Campionato ucraino, Kiev 1968 . . . . . . . .78 24 C18 Mikhail Tal-Mikhail Botvinnik, Match per il Campionato del mondo, 1ª partita, Mosca 1960 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .81 25 B11 Mikhail Tal-Mikhail Botvinnik, Match per il Campionato del mondo, 3ª partita, Mosca 1960 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .84 26 C93 Mikhail Tal-Svetozar Gligoric, Match dei Candidati, 1ª partita, Belgrado 1968 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .88 LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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INDICE DELLE APERTURE E DELLE PARTITE

27 28 29 30

B92 D41 D44 B44

31 C80 32 C80 33 B44 34 35 36 37 38 39 40 41 42

A17 C92 D47 D85 D85 B96 D39 C18 C89

43 D49 44 D49 45 E11 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59

D46 D46 E35 E37 C42 C42 C42 E15 E15 B87 C67 E39 E94 D97

Efim Geller-Robert James Fischer, Torneo dei Candidati, Curaçao 1962 . . . . . . . .91 Lev Polugaevsky-Mikhail Tal, Campionato URSS, Mosca 1969 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .95 Lev Polugaevsky-Eugenio Torre, Mosca 1981 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .98 Robert James Fischer-Tigran Petrosian, 1ª partita del match, Buenos Aires 1971 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .101 Anatoly Karpov-Viktor Korchnoi, Match per il Campionato del mondo, 10ª partita, Baguio 1978 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .106 Anatoly Karpov-Viktor Korchnoi, Match per il Campionato del mondo, 18ª partita, Merano 1981 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108 Anatoly Karpov-Garry Kasparov, Match per il Campionato del mondo, 16ª partita, Mosca 1985 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112 Oleg Romanishin-Tigran Petrosian, Campionato URSS, Erevan 1975 . . . . . . . . . . . . .116 Efim Geller-Viacheslav Eingorn, Campionato URSS, Riga 1985 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .119 Yuri Razuvaev-Vladimir Bagirov, Jurmala 1987 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .121 Igor Novikov-Vladimir Tukmakov, Campionato URSS, Leopoli 1984 . . . . . . . . . . . . . .125 Viacheslav Eingorn-Vladimir Tukmakov, Campionato URSS, Leopoli 1984 . . . . . . . . . .127 Leonid Yudasin-Vladimir Tukmakov, Campionato URSS, Frunze 1981 . . . . . . . . . . . .131 Artur Yusupov-Vladimir Tukmakov, Campionato URSS, Minsk 1987 . . . . . . . . . . . . . .135 Andrey Volokitin-Smbat Lputian, Olimpiade, Calvia 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .145 Vladimir Kramnik-Peter Leko, Match per il Campionato del mondo, 8ª partita, Brissago 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .148 Vladimir Kramnik-Viswanathan Anand, Match per il Campionato del mondo, 3ª partita, Bonn 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .150 Vladimir Kramnik-Viswanathan Anand, Match per il Campionato del mondo, 5ª partita, Bonn 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .154 Viswanathan Anand-Veselin Topalov, Match per il Campionato del mondo, 7ª partita, Sofia 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .157 Rustam Kasimdzhanov-Levon Aronian, Jermuk 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .161 Rustam Kasimdzhanov-Ivan Cheparinov, Jermuk 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .164 Dmitry Yakovenko-Boris Gelfand, Jermuk 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .169 Evgeny Bareev-Vassily Ivanchuk, L’Avana 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .172 Sergey Karjakin-Jan Smeets, 6º turno, Wijk aan Zee 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .174 Alexey Shirov-Vladimir Kramnik, 11º turno, Wijk aan Zee 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . .176 Viswanathan Anand-Vladimir Kramnik, 12º turno, Wijk aan Zee 2010 . . . . . . . . .178 Liviu Dieter Nisipeanu-Yannick Pelletier, Campionato europeo, Rijeka 2010 . . . .181 Alexander Riazantsev-Sergey Karjakin, Poikovsky 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184 Vassily Ivanchuk-Sergey Karjakin, Rapid, Nizza 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .190 Dmitry Yakovenko-Wang Yue, Elista 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .192 Alexander Morozevich-Ruslan Ponomariov, Mosca 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .194 Sebastien Feller-Manuel Apicella, Francia 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .197 Magnus Carlsen-Leinier Dominguez Perez, Wijk aan Zee 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . .200 LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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INDICE DELLE APERTURE E DELLE PARTITE

60 61 62 63 64

E20 D43 B12 D38 D56

65 D80 66 B12 67 A68 68 B82 69 E17 70 A34 71 E43 72 A45 73 B12 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90

A09 E74 E55 C42 A17 C54 A57 D86 A43 D12 D13 B85 A16 D76 C67 B92 C54

Ruslan Ponomariov–Vugar Gashimov, Astrakhan 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .203 Maxime Vachier-Lagrave–Boris Gelfand, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . .207 Sergey Karjakin-Pavel Elianov, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . . . . . . . . . . .209 Levon Aronian-Vladimir Kramnik, Mosca 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 Teimour Radjabov-Vladimir Kramnik, Match dei Candidati, 3ª partita, Kazan 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .214 Boris Gelfand-Gata Kamsky, Match dei Candidati, 4ª partita, Kazan 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .216 Vassily Ivanchuk-Baadur Jobava, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . . . . . . . .218 Paul Keres-Boris Spassky, 10ª partita del match, Riga 1965 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .226 Mikhail Tal-Bent Larsen, 10ª partita del match, Bled 1965 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .229 Lev Polugaevsky-Viktor Korchnoi, 12ª partita del match, Buenos Aires 1980 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .234 Lev Polugaevsky-Viktor Korchnoi, 14ª partita del match, Buenos Aires 1980 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .238 Artur Yusupov-Vassily Ivanchuk, 8ª partita del match, Bruxelles 1991 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .240 Viswanathan Anand-Anatoly Karpov, 6ª partita del match, Losanna 1998 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .245 Vladimir Kramnik-Peter Leko, Match per il Campionato del mondo, 14ª partita, Brissago 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .249 Lev Polugaevsky-Lajos Portisch, Interzonale, Petropolis 1973 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .252 Vladimir Tukmakov-Garry Kasparov, Campionato URSS, Frunze 1981 . . . . . . . . . . . . .255 Levon Aronian-Peter Leko, Nalchik 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .260 Teimour Radjabov-Wang Yue, Astrakhan 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .264 Wolfgang Uhlmann-Anatoly Karpov, Skopje 1976 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .267 Maxime Vachier-Lagrave-Pavel Elianov, Wijk aan Zee 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .270 Viktor Moskalenko-Vladimir Tukmakov, Wijk aan Zee 1992 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .272 Veselin Topalov-Vladimir Tukmakov, Palma di Maiorca 1992 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .275 Smbat Lputian-Vladimir Tukmakov, Tilburg 1994 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .279 Vassily Ivanchuk-Ivan Cheparinov, Khanty-Mansyisk 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .283 Wesley So-Vassily Ivanchuk, Khanty-Mansiysk 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .285 Wang Hao-Ruslan Ponomariov, Khanty-Mansiysk 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .287 Veselin Topalov-Gata Kamsky, Kazan 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .290 Boris Gelfand-Alexander Grischuk, Kazan 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .294 Zahar Efimenko-Vladimir Malakhov, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . . .298 Zahar Efimenko-Eltaj Safarli, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . .301 Zahar Efimenko-Victor Mikhalevski, Olimpiade, Khanty-Mansiysk 2010 . . . . . .304

LA PREPARAZIONE NELLA MODERNA PARTITA A SCACCHI

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VLADIMIR TUKMAKOV

LA PREPARAZIONE NELLA

MODERNA partita a scacchi Il GM e allenatore scacchistico Vladimir Tukmakov non ha dubbi: per vincere, oggi più che mai il giocatore deve presentarsi alla partita ben preparato. La preparazione è diventata non solo indispensabile, ma anche parte integrante del processo creativo che il giocatore competitivo intraprende con l’obiettivo di ottenere buon gioco in posizioni a lui più familiari. Tukmakov naturalmente riconosce il ruolo che il computer ormai gioca nella fase di preparazione dei giocatori al vertice, ma avverte anche che è pericoloso accordare troppa fiducia ai motori d’analisi, ed a questo riguardo consiglia ai giocatori di circolo di ridimensionare il tempo che passano davanti al computer, suggerendo loro cosa fare per arrivare alla scacchiera muniti del giusto armamentario. Un capitolo a parte è dedicato a partite decisive per il destino di un torneo o di un match, e a volte anche per la carriera sportiva di un giocatore. La carrellata di partite brillantemente analizzate, corredate da notizie di prima mano e da aneddoti raccontati con grande acume, fa di La preparazione nella moderna partita a scacchi non solo un’opera altamente istruttiva, ma anche una fonte di piacevole e stimolante lettura. “Mi piace molto questo libro [...] l’approccio di Tukmakov agli scacchi moderni è molto intrigante”. GM LUKE MCSHANE “Questo libro molto probabilmente è destinato a diventare un classico della letteratura scacchistica”. MARTIN RIEGER, Rochade Europa Ex campione ucraino, VLADIMIR TUKMAKOV (Odessa 1946) ha vinto numerosi tornei e si è classificato secondo in tre Campionati URSS. Dopo aver guidato la squadra ucraina alla vittoria dell’oro nell’Olimpiade di Calvia 2004, si è dedicato a tempo pieno alla divulgazione scacchistica ed alla professione di allenatore. ISBN 978-88-7264-134-7

¤28,00

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