15 febbraio 2016
Esperienze
DI QUARTIERE a trento /Editoriale: il segnaposto
La Strada Sociale è di casa a Trento
C
on questo esperimento sociale vogliamo accrescere l’esperienza della Social Street a Trento, nel Quartiere di San Pio X e dintorni. Lo facciamo condividendo uno strumento di conoscenza e disposizione della cittadinanza. Dalla comunicazione, passando per la sensibilizzazione, fino alla partecipazione. Quello che state tenendo in mano rappresenta un’occasione per informarvi e condividere esperienze di cittadinanza attiva dentro e fuori il quartiere. Rappresenta la vostra bacheca personale, con i vostri desideri e le vostre proposte. Un luogo di scambio dove poter esprimere attraverso la scrittura e la fotografia, le passioni e gli eventi che volete vivere e condividere con i vostri vicini di casa e non solo. L’intenzione è quella di stimolare il senso di appartenenza del quartiere e in generale il concetto di bene condiviso. E come si fa? Semplice, cominciando a parlare di identità collettiva piuttosto che di singoli, abbracciando con le parole e gli esempi positivi, i valori dell’inclusione e dell’azione, piuttosto che dell’indifferenza e della passività. Chiunque potrà essere coinvolto nella scrittura di storie e proposte progettuali che possono riguardare il quartiere stesso o aprirsi a tutta la città. Questo spazio cartaceo esisterà solo se le persone se ne prenderanno cura. Attraverso una partecipazione, una comunicazione sensibile e attenta ai mutamenti. Proponiamo, qui, alcuni piccoli spazi dedicati: alla cultura dello scambio di conoscenze ed esperienze, alla voglia di mettersi in gioco, condividendo un’idea che migliori la socialità e il confronto tra esperienze territoriali differenti. Crediamo che il bisogno di comunicazione nelle nostre realtà, sia un bisogno sempre più forte, che tenta di superare le barriere culturali e comunicative presenti oggi. Vogliamo dunque stimolare la tua voglia e la tua capacità di incontrare persone, il piacere di organizzare eventi di quartiere, la semplice condivisione di un momento o di uno spazio. Crediamo nel valore dei luoghi in cui viviamo e delle persone che vi abitano o vi transitano. La socialità non è una cosa scontata, ma siamo altrettanto consapevoli che gli spazi e i posti in cui trascorriamo la nostra quotidianità non siano solo concepiti come luoghi di passaggio o di lavoro, ma sono contesti in cui fare comunità con attività concrete e condivise. Questo è il regalo dei Residenti di San Pio X e dintorni alla collettività. Abbiatene cura, è vostro ! di Angelo Gaudiano
DOVE SIAMO ?
RESIDENTI in via SAN PIO X e dintorni - Trento
M
I residenti di San Pio X e dintorni si organizzano per far rivivere la comunità e il quartiere
a chi sono? E soprattutto che cos’è una Social Street? Andiamo con ordine: l’esperienza è nata nel quartiere di San Pio X nell’ottobre 2014 da un piccolo gruppo di abitanti dell’area e oggi conta più di 400 iscritti sulla pagina Facebook “Residenti in via San Pio X e dintorni”. Per permettere l’inclusione anche a coloro che non sono iscritti a Facebook è stata creata una mailing-list residentisanpiox@ gmail.com con la quale si rimane in contatto, ci si aggiorna sulle iniziative e si scambiano pareri ed opinioni. Social Street è un’idea, nata da poco, ma che potenzialmente è rivoluzionaria nella sua semplicità: il concetto di Social Street, strada sociale, è molto recente e si può far risalire ad un’esperienza del settembre 2013 a Bologna in Via Fondazza1. La sua creazione è frutto di un’intuizione a costo zero di un giovane residente, trasferitosi in quella via circa quattro anni prima. L’obiettivo, che ha dato origine all’idea, era molto semplice: si trattava di un invito a conoscersi (tra vicini di casa) e scoprire se vi fossero dei bambini che potessero diventare i compagni di gioco del proprio figlio, fino a quel momento isolato dall’ambiente circostante. Per raggiungere l’obiettivo è stato creato un gruppo chiuso su Facebook. FB, quale mezzo di comunicazione ampiamente diffuso ed utilizzato da molti nella quotidianità, ha facilitato l’incontro tra vicini. Questo è stato l’avvio della prima Strada Sociale. Quindi Strada Sociale è conoscersi e vivere attivamente la propria strada di residenza, aiutando coloro che nella strada abitano o lavorano ad entrare in contatto tra loro, a conoscersi e a scambiarsi idee, opinioni, tempo e magari pensare insieme a nuovi progetti, spazi, eventi, per rigenerare una cultura sociale di vicinato. Tutto questo può avvenire semplicemente scoprendo chi sono i propri vicini, quali sono le loro capacità e i loro bisogni, e creando una nuova rete sociale. Gli esempi sono infiniti e dipendono in gran misura dalle caratteristiche della via e dagli interessi dei suoi residenti. Le proposte arrivano dal gruppo stesso, sono proposte “dal basso” e sono rivolte al gruppo nel suo insieme: si propongo e, se trovano consenso, si attuano. Ecco, tutto qui: riscoprire il valore del buon vicinato, della socialità e del costruire insieme la vita del quartiere. Questa iniziativa vuole essere una scintilla che inviti gli abitanti della zona a conoscersi meglio e vivere più intensamente il
nostra esperienza di socializzazione. Si sono rafforzati i rapporti di fiducia e l’identificazione con qualcosa di cui appropriarsi e si sono poste le basi per una concreta azione collettiva finalizzata a migliorare la qualità di vita, nonché le connessioni tra le persone presenti nella comunità. Una volta creato il manufatto, abbiamo indetto un sondaggio on-line per il nome, la proposta che ha ottenuto più consensi richiama il nome del quartiere: PIOvonoLIBRI. Abbiamo poi cominciato a informarci su dove collocare la nostra Casetta. Spazio Alcuni membri della Social Street San Pio X e dintorni a Trento Privato o spazio Pubblico? Scegliere quartiere migliorando la quauno spazio privato avrebbe comporlità della propria vita. I primi tato probabilmente meno lungaggini passi del Social Street “Reburocratiche rispetto ad uno spazio sidenti San Pio X e dintornipubblico, invece la disponibilità diTrento” Storia di un processo mostrata dall’Amministrazione e la partecipato: qui, in questi possibilità di partecipare all’iniziativa mesi attraverso il gruppo sono “Adotta un’aiuola” ci hanno fatto scestati proposti incontri, aperitivi, gliere questa seconda possibilità.In cene, concerti ed altri momensoli tre mesi dal lancio della proposta ti di aggregazione e di confronsul gruppo, la Casetta PIOvonoLIBRI è to. Grazie all’energia generatasi stata installata lungo San Pio X in uno da questa iniziativa ed al conspazio tra una fontana e una panchitributo attivo dei partecipanti na, con l’impegno di prenderci cura è stata creata una casetta per dell’aiuola circostante. Il Comune ci ha il libero scambio di libri, che La Casetta “Piovono Libri” fornito un supporto in cemento e una ora è istallata in via S. Pio X, in in via S.Pio X a Trento tettoia, riutilizzata da una vecchia cacollaborazione con il Comune setta gioco per bambini. Sul lato della di Trento. L’invito è quello di entrare attivamente in Casetta sono disponibili dei guanti monouso per questa nuova rete sociale ed al tempo stesso usu- rimuovere di tanto in tanto cartacce, mozziconi di fruire del flusso positivo che solo insieme possiamo sigaretta e quant’altro. Come membri della Social generare. Le idee sono libere e gratuite. La sfida è Street ci impegniamo in prima persona alla pulizia quindi quella di passare sempre più dal virtuale al dello spazio circostante alla Casetta e invitiamo tutti reale. Una delle prime iniziative intraprese dal no- gli abitanti del quartiere come anche i cittadini tutti stro gruppo di vicini è stata dunque l’installazione a prendere parte a quest’iniziativa, perché occudi una casetta per il libero scambio di libri. L’idea è parsi della propria città è come prendersi cura di se stata suggerita il 4 novembre 2014 da una signora stessi! I nostri obbiettivi a lungo termine? Saranno che ci esprimeva essere proprio quello il suo sogno gli stessi abitanti del quartiere a suggerirli mano a da molto tempo. La proposta, da tutti condivisa, è mano che queste idee affonderanno le radici. Un stata portata avanti riutilizzando un vecchio pen- saluto da tutti i partecipanti del Social Street San sile da cucina. Durante un pranzo sociale ci siamo Pio X e Dintorni e un invito: fatevi vivi, vi aspettiamo! suddivisi in piccoli gruppi, alcuni hanno lavorato al I Residenti di via San Pio X riadattamento della struttura, altri hanno pensato al e dintorni decoro estetico, altri ancora al contenuto di una locandina da affiancare all’installazione. La creatività, il fare insieme qualcosa di divertente e la curiosità dei partecipanti hanno fatto da catalizzatore per la
Commenti dal gruppo facebook : “Residenti in San Pio X e dintorni”
MAPPA
“Ciao a tutti mi chiamo Cristina e mi sono iscritta al gruppo in quanto lavoro per una associazione, ATAS, che gestisce alcuni alloggi nel quartiere. Mi sono iscritta al gruppo perché vorrei partecipare, per quanto mi è possibile, alle attività del gruppo e soprattutto coinvolgere le persone che vivono nei nostri alloggi. In particolare in questo momento sto cercando di capire se nel quartiere ci sono delle mamme con bimbi piccoli che già si riuniscono o a cui farebbe piacere riunirsi per scambiare due chiacchiere e capire se ci sono comuni esigenze e/o voglia di condividere tempo, esperienze......etc. Sarebbe carino con la primavera organizzare una merenda per conoscersi , magari in uno degli spazi
verdi del quartiere. Ci sono mamme e bambini interessati ad organizzare e/o partecipare a questa iniziativa?” “CARNEVALE IN VIA SAN PIO X...è vero che si sono appena concluse le feste natalizie ma...dite che si potrebbe iniziare a pensare di organizzare qualcosa per carnevale?Quest’anno cade la settimana 4-9 febbraio. Avrei già una proposta...” “Ciao, e auguri a tutti. Vi seguo da un po’ a distanza, perché ho passato il 2015 all’estero. Torno a Trento fra qualche giorno, e spero di partecipare ai vostri prossimi eventi. Intanto volevo chiedervi un favore: sto cercando una casa nuova a partire da febbraio
in vetrina
, e mi piacerebbe che fosse ancora in zona San Pio X. Guardando sui soliti siti Internet, ho trovato prezzi molto alti. Se avete informazioni riguardo a un monolocale, miniappartamento o bilocale, potreste scrivermi in privato? Grazie e buon anno”. “Buonasera! Se qualche studente universitario non sa cosa mangiare a cena io ed il mio coinquilino facciamo del sushi in casa (con ingredienti sicuri, sashimi preso all’ iperstore coop) se qualcuno vuole unirsi per quattro chiacchiere scrivetemi, accettiamo fino a 2 persone”. “Ciao a tutti! Sono Anna e da 4 anni vivo in Pio x! Mi sono innamorata di
questo quartiere e ora che cerchiamo un’altra casa (nel frattempo siamo diventati 3!) spererei di trovarla qui!!! Complimenti per la bellissima idea, spero di potervi conoscere presto dal vivo! Buona serata” “Ciao! Anche nell’ottica di quanto persegue questo gruppo condivido con voi la mia semplice iniziativa,che magari è già presente in altri contesti: sto organizzando una merenda-aperitivo (a casa mia) rivolta a tutti i condomini (non siamo tanti ma ci sono tanti bimbi) per scambiarci gli auguri di natale. Una scusa per salutarsi e scambiare due chiacchiere. Vi farò sapere!”
la bacheca La Sfera: gli obiettivi di una
Le Ricette di Sara
cooperativa sociale di tipo B
@Crostata prugne e cioccolato fondente
Ingredienti per l'impasto di una tortiera di 20 cm:
Integrazione sociale, partecipazione, collaborazione con il territorio e con la comunità
BLOG - FoodStation di Sara Rosini
L
e persone che si trovano in una condizione di disagio, sia esso fisico o psichico, rischiano di essere emarginate e, di conseguenza, di non riuscire a trovare una possibilità di riscatto che consenta loro di raggiungere uno stato di serenità. Una delle soluzioni che possono essere messe in campo per evitarne l’esclusione è rappresentata dalla creazione di opportunità dedicate che consentano loro di esprimere il proprio potenziale, entrare in contatto con altre persone, sentirsi compresi e supportati.
persone che stavano seguendo percorsi di recupero post tossicodipendenza. Negli anni la cooperativa è cresciuta ed ha instaurato numerose relazioni con diverse realtà del territorio, per questo ha potuto ampliare il bacino di utenti a cui poter offrire un supporto, rivolgendosi anche a persone in trattamento psichiatrico, ammesse a misure alternative al carcere, in trattamento per problemi di dipendenza oppure vittime di particolari traumi. L’organizzazione della cooperativa è coerente con la sua mission, cioè migliorare
Queste sono le condizioni che una cooperativa sociale di tipo B cerca di ricreare, offrendo opportunità di lavoro in un ambiente protetto, accompagnate da un percorso personalizzato. Il lavoro rappresenta dunque a tutti gli effetti un importante strumento di crescita, sia personale che professionale, per coloro che non riescono ad inserirsi nel mercato ordinario poiché vittime di una situazione di difficoltà. È questo il contesto entro il quale opera La Sfera, cooperativa sociale di tipo B nata nel 1995 su iniziativa dell’Associazione Famiglie Tossicodipendenti (AFT) con lo scopo di svolgere attività finalizzate all’inserimento lavorativo di
l’autostima e l’autonomia delle persone in condizioni di disagio per accrescere il benessere e la qualità della loro vita attraverso il lavoro, in un percorso accompagnato e personalizzato, in un ambiente protetto rivolto al mercato ordinario del lavoro. Nello specifico La Sfera è orientata al raggiungimento di due tipologie di ricaduta, sociale ed economica. Le attività economiche della cooperativa sono funzionali al suo scopo sociale e dunque strumentali alla creazione di occasioni di impiego per persone che possono poi intraprendere un percorso di inserimento lavorativo, a sua volta orientato ad accompagnare le stesse nel fare nuovamente ingresso
NOTIZIE Il forno sociale di Canova Dove la comunità lievita come il pane
Progetto editoriale e impaginazione a cura dell' Ass, PRODIGIO onlus
nel mercato ordinario. Uno dei valori che caratterizzano la cooperativa è quello della ricerca continua di sinergie con la comunità, che si concretizza anche attraverso la promozione di attività di innovazione sociale volte alla sperimentazione di nuove modalità di risposta ai bisogni del territorio. Per questo, in occasione del ventesimo anno di attività, La Sfera ha promosso un bando di co-progettazione rivolto ai giovani – Sfera Change Up - al quale ha partecipato anche il gruppo “Social street – Residenti in Via San Pio X e dintorni”. La soddisfacente collaborazione con il gruppo ha portato a presentare il progetto “Nel mio quartiere: Ri-Generazioni partecipate” nell’ambito del POG-Piano Organizzativo Giovani 2016, finalizzato all’apprendimento di competenze di cittadinanza attiva e dedicato prevalentemente ai giovani abitanti del quartiere. di Elisa Pozza
LA SFERA SCS – ONLUS
VIA KUFSTEIN 4 – 38123 – TRENTO TEL. 0461/983488 FAX. 0461/261976 INFO@LASFERA.ORG
CONTATTI www.lasfera.org
P
er inaugurare al meglio la sezione del blog dedicata ai dolci ho scelto una crostata cioccolatosa. Mi sono innamorata di questo dolce non appena ho visto la foto sul blog di Donatella. In un attimo ho verificato di avere gli ingredienti necessari e mi sono messa subito all’opera. Ho solo apportato un po’ di modifiche per personalizzare un po’ la torta. Anzitutto ho utilizzato una serie di farine senza glutine. La miscela ha funzionato alla perfezione quindi direi che si può tranquillamente proporre anche ai celiaci. Al posto del malto ho utilizzato miele di bosco. Ho sostituito il latte di soia con quello di avena, che in quel momento avevo in dispensa. Che dire del risultato?Entusiasmante direi: è la prima volta che faccio un dolce quasi 100% vegan (ho usato il miele ma nella consistenza è uguale al malto) che mi soddisfa così tanto. Sfiderei i palati più fini a dire che è privo di uova e latte! Per la fretta ho tagliato la torta troppo presto per fare le foto, quando la crema non era ancora perfettamente solidificata in frigo. Peccato perché il giorno successivo era perfetta. Anzi più passava il tempo più diventava gustosa. In realtà a casa mia è stata spazzolata nel giro di 2 giorni!
Procedimento:
V
ersare in un pentolino il latte con la maizena, il cacao amaro e il cioccolato fondente spezzettato. Mescolare con un frustino e cuocere a fuoco basso, sempre mescolando, fino a quando la crema di addensa. Spegnere il gas e coprire con un coperchio. Lasciare intiepidire. Pesare e versare farine e lievito per l’impasto in una bacinella. Frullare in un tritatutto prugne, olio, miele, cannella e vaniglia. Aggiungere il composto ottenuto al mix di farine e amalgamare bene. Per agevolare questa operazione aggiungere poco alla volta del latte di avena. Formare una palla e lasciare riposare qualche minuto in frigorifero. Quando la crema è fredda, o tiepida, stendere 2/3 dell’impasto aiutandosi con della carta forno. Adagiare nella teglia unta con un goccio d’olio. Con le mani modellare bene il bordo, in modo da formare un cordoncino alto almeno 1cm. Bucherellare il fondo con una forchetta e versare la crema precedentemente preparata. Utilizzare l’impasto rimanente per decorare la torta, con la solita griglia o con delle figure ottenute con delle formine. Cuocere in forno non ventilato a 180°C per 30 min. Lasciare raffreddare completamente e quindi riporre in frigorifero. Consiglio di tagliarla e di mangiarla il giorno successivo alla preparazione.
N
el quartiere di Canova, l’associazione “Carpe Diem” ha iniziato da un anno il progetto “Migola”. Questo ha lo scopo di coinvolgere le persone della zona in un momento aggregativo di fronte ad un forno sociale. L’associazione ha provveduto all’acquisto degli strumenti per la panificazione e ha concordato l’uso della sala circoscrizionale per dare modo ai fornai amatoriali d’incontrarsi e poter fare insieme il pane. Ognuno porta da casa gli ingredienti necessari alla sua ricetta e nel corso delle ore in cui il forno è aperto ha la possibilità di cucinare insieme agli altri. Le responsabili sono molto contente dell’iniziativa che raggruppa intorno al tavolo molte persone che si conoscono e si divertono con le mani in pasta. Il progetto vuo-
www.prodigio.it
100g farina di mais fioretto 50g farina di grano saraceno 25g farina di riso integrale 1 cucchiaino colmo di lievito per dolci 175g prugne secche denocciolate 50g olio di girasole 50g miele Cannella, vaniglia, sale latte di avena qb Ingredienti per la crema: 1/2 l latte di avena 30g maizena 10g cacao amaro 60g cioccolato fondente
PARTECIPA ANCHE TU! SCRIVI LE TUE PROPOSTE, LASCIA UN TUO CONTATTO E METTI IL RITAGLIO NELLA Casetta "Piovono Libri" IN SAN PIO X.
le essere un punto di riferimento non solo per gli abitanti ma anche per le organizzazione del quartiere che sono invitate a proporre idee e progetti con al centro le attività di panificazione. Questa è un’idea molto interessante perché dà la possibilità a molte persone di potersi cucinare il pane ma anche di poter conoscere i propri vicini, stringere nuove relazione e poter trascorrere qualche ora fuori casa in un contesto costruttivo e aggregante, elementi questi molto importanti soprattutto per le persone anziane o le donne straniere. L’idea potrebbe prendere piede anche nel quartiere di San Pio X, allora avanti fornai amatoriali, fateci avere le vostre idee! di Michele Bianchi
con il sostegno della SCS la sfera
www.lasfera.org