23 chef italiani

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Prefazione Il patrimonio gastronomico italiano è fonte di convivialità, e di condivisione. I sapori originali e prodotti vari sono esaltati con preparazioni raffinate e senza farne troppo. Questa cucina è molto apprezzata in tutto il mondo, tanti turisti viaggiano fino in Italia per scoprire la cultura gastronomica italiana. Le tradizioni culinarie italiane sono sublimate da grandi chef, riconosciuti in tutto il mondo come il famoso Pellegrino Artusi fondatore della gastronomia italiana. Attraverso questo libretto, scoprirete tutti gli chef più influenti in Italia. Più precisamente, la loro vita, i loro percorsi professionali, i loro ristoranti con i piatti culto nonché i loro riconoscimenti. Questo libro è un invito alla scoperta dei più illustri esponenti della gastronomia italiana e dei loro talenti. Speriamo che dopo avere letto questo libretto vi ispirerà la voglia di cucinare.

Â_t vâv|Çt ¢ w| ÑeÜ á° áv|eÇétA fàt tÄ vâÉvÉ ytÜÄt w|äeÇ|Üe tÜàeÊ Gualtiero Marchesi – primo chef italiano stellato


- SOMMARIO –

Pellegrino ARTUSI………………………………………………………………………………………………………………..... 4 Antonio CANNAVACCIUOLO…………………………………………………………………………………………………..

5

Carlo CRACCO……………………………………………………......................................................................

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Fulvio PIERANGELINI………………………………………………………………………………………………………………

7

Simone RUGIATI…………………………………………………………………………………………………………………….

8

Giancarlo PIERBELLINI…………………………………………………………………………………………………………….

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Enrico CEREA………………………………………………………………………………………………………………………….

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Gianfranco VISSANI………………………………………………………………………………………………………………..

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Giorgio BARCHIESI (« Giorgione »)……………………........................................................................

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Iginio MASSARI………………………………………………………………………………………………………………………. 13 Enrico CRIPPA………………………………………………………………………………………………………………………..

14

Simone ZANONI……………………………………………………………………………………………………………………..

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Raffaele ALAJMO……………………………………………………………………………………………………………………

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Luisa MARELLI VALAZZA…………………………………………………………………………………………………………

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Massimiliano ALAJMO……………………………………………………………………………………………………………

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Massimo BOTTURA………………………………………………………………………………………………………………..

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Davida OLDANI………………………………………………………………………………………………………………………. 20 Nadia SANTINI………………………………………………………………………………………………………………………..

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Niko ROMITO…………………………………………………………………………………………………………………………

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Annie FEOLDE…………………………………………………………………………………………………………………………

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Gualtiero MARCHESI………………………………………………………………………………………………………………

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Roberto RISPOLI…………………………………………………………………………………………………………………….. 25


Pellegrino Artusi Data di nascita : 4 agosto 1820 a Forlimpopoli, nei pressi di Forlì, in Emilia-Romagna, nelle Stato Pontificio

Data di Decesso : 30 marzo 1911 a Firenze Località e regione di nascita : Forlimpopoli, nei pressi di Forlì, in Emilia-Romagna, nelle Stato Pontificio (Gemellaggio fra Forlimpopoli e Villeneuve-Loubet, un collaborazione nato nel 2000 in nome di Pellegrino Artusi e del grande cuoco francese Georges Auguste Escoffier (Villeneuve-Loubet, 1846 – Monte Carlo, 1935).

di decesso : Firenze

Il percorso, gli studi Dopo gli studi al Seminario di Bertinoro, Pellegrino ha iniziato a dedicarsi alla attività del suo padre. Pellegrino Artusi trovò occupazione a Livorno pressoun'importante casa commerciale e, fattosi molto esperto in affari, fondò un Banco di sconto a Firenze che gli diede buonnome e ricchezza. Nel 1865, Pellegrino abbandonare le sue atività commerciante per dedicarsi alle sue passioni, la letteratura e gastronomia.

La sua cucina, le sue influenze Quando lo stesso gastronomo avuto il malattia di colera Artusi a scrivere una personale e celebre ricetta del minestrone. Trefurono le opere di Artusi: due saggi di critica letteraria e un manuale di cucina. -I saggi–« biografia di Foscolo » e « Osservazioni apêndice a 30 lettere sul Gûtes » (uno studio critico su trenta lettere di Giuseppe Giusti), passarono quasi completamente sotto silenzio - La sua opera più famosa: La Scienza in cucina e l'Arte di mangiare bene che raccoglie 790 ricette. Il volume è tuttora in stampa da oltrecent'annied è stato tradotto in diverse lingue.

Il suo ristoranti Ristorante Pellegrino ArtusiRiccione (sono le specialità del Pellegrino Artusi)


Antonino Cannavacciuolo 16 april 1975 Località e regione di nascita : Vico Equense, un comune italiano della città metropolitana di Napoli.

Il percorso, gli studi : 1980 : Fa i suoi primi passi con sua nonna. La preparazione dei piatti si fa secondo la tradizione. 1989 : Ha studiato presso la scuola alberghiera locale , conseguendo l'attestato di cucina nel 1994. 1995 : Il padre di Cinzia ( la sua futura moglie) e il direttore dell’Hotel San Rocco, l’albergo per cui lavorava all’epoca, si ritrovano in macchina. Il direttore gli propone un contratto di alcuni mesi. 1999 : Ha comprato la Villa Crespi 2003 : Ha sposato sua moglie Cinzia, ha avuto la sua prima stella e le tre forchette Gambero Rosso. 2006 : Ha avuto la seconda stella. 2012 : Laqua Charme & Boutique un sogno per lui e Cinzia. È nel golfo di Sorrento. 2013 : Cucina da incubo è la sua prima apparizione alla televisione. 2015 : È uno dei quattro giudici di Masterchef. Il Cannavacciuolo Café & Bistrot ha ufficialmente aperto i battenti in ottobre 2015.

La sua cucina, le sue influenze : Per uno Chef gli ingredienti sono indispensabili. Le basi della sua cucina. Il limone : Perché è un aroma, un dessert, un medicinale e un rinfrescante. Il suo preferito : Costiera Amalfitana. Il pomodoro : E il re della cucina italiana. Le sue preferite : San Marzano, ramati, pachino, cuore di bue, datterino, ciliegino... La carne : Per lui carne significa Piemonte, la Fassona è una garanzia. Gli piacciono i tagli meno pregiati, come la guancia, la testina e le interiora. Altri, come lo scamone e il filetto, sono ideali per la tartare. L’olio : L’olio ideale è quello che ti accompagna in ogni fase della preparazione di un piatto, dalla cottura alla finitura. Il sale : Per le cotture uso quello di Cervia, raccolto secondo il metodo tradizionale e non raffinato. Il sale marino per eccellenza.Per la finitura uso invece quello di Maldon, la sua forma a scaglie friabili lo rende croccante ed elegante al palato. La pasta : Quella vera deve reggere la cottura ed essere porosa per trattenere il sugo. Va servita al dente. Il pesce : Ha una passione per i molluschi, i crostacei e il pesce azzurro. La sua famiglia, la sua regione di nascita, il suo cuore e i suoi ricordi d’infanzia sono delle influenze.

Il (i) suo(i) ristoranti : Villa Crespi è un Hotel in stile moresco dotato di sei camere, otto suites, sauna e SPA. Si trova sulle sponde del lago d’Orta, immersa in un enorme parco che si estende fino a riva. La cucina che propone rappresenta la sua storia, unisce piatti della tradizione campana ai sapori piemontesi. Il menù varia in base alle stagioni. Cannavacciuolo Café & Bistrot : Una volta il Bistrot era il bar del teatro Coccia di Novara. Vuole aprire un locale in cui poter mangiare un piatto di pasta a qualsiasi ora del giorno, dove trovare quei panini che ti svoltano la giornata.Qui c’è tutto, dallo snack bar al ristorante. La pasticceria sforna sfogliatelle e babà freschi tutti i giorni, i piatti sono quelli che vorrei trovare a casa: dalla pasta mischiata alla salsiccia con patate e friarielli.


Carlo Cracco (Nato l’8 Ottobre 1965 a Vicenza, in Veneto)

Località / Regione: È nato in Veneto ma ha lavorato in Piemonte, Toscana e Lombardia. Gli studi e il percorso: Ha frequentato l’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Recoaro Terme (Veneto). La sua carriera professionale è cominciata nel 1986 nella cucina di Gualtiero Marchesi a Milano. Questo ristorante è stato il primo ristorante italiano ricompensato con tre stelle Michelin, poi è stato il nuovo luogo della ‘nuova cucina’ (nouvelle cuisine). Nel 1991 è tornato in Italia, ha lavorato a Firenze, come chef all’ “Enoteca Pinchiorri”dove ha guadagnato 3 stelle Michelin nel 1993/94. Dopo di che, ha lavorato con Marchesi per un nuovo ristorante “ l’Albereta” in Erbusco. Finalmente Cracco ha deciso di aprire il proprio ristorante “Le Clivie” a Piobesi d’Alba nel 1996. Nel 2007, Cracco ha rilevato l’impresa della famiglia Stoppani, a Milano, dopo avere fatto guadagnare 2 stelle Michelin al ristorante. Nel 2011, Carlo Cracco è stato giudice a Masterchef Italia con Bruno Barbieri. Dopo di che ha fatto il talent show Hell ‘s Kitchen Italia. La sua cucina e le influenze Le sue influenze sono mediterranee e italiane con molte verdure, il risotto, la pasta, le uova e con molto pesce. Signature dish: Il suo signature dish è il Risotto al limone e cacao, e gli spaghetti d’uovo marinato, aglio, olio e peperoncino. Il suo ristorante: L’omonimo ristorante, “Ristorante Cracco”. Nello stesso anno, la sua azienda è stata fra i 50 migliori ristoranti del mondo. I riconoscimenti  Ambasciatore della regione Lombardia per l’expo2015.  Ha più volte vinto 3 stelle Michelin nei differenti ristoranti.


YâÄä|É c|xÜtÇzxÄ|Ç| Data di nascita: 11 Maggio nel 1953

Località e regione di nascita: Fulvio Pierangelini è nato a Roma.. Roma Ro capitale dell’Italia, situata al centro-ovest centro della penisola italiana, sulla costa del mare Tirreno.

Il percorso, gli studi: ploma di scienze politiche a Roma. • Lo chef ha fatto quattro anno di diritto e un diploma • Fulvio Pierangelini si è formato in Toscana dove ha lavorato per molto tempo. La prima esperienza professionale di Pierangelini è stata alla Casa Casa Rossa, un bar ristorante discoteca di San Vincenzo. • Nel 1980, ha aperto il suo ristorante “Gambero Rosso”,, con sua moglie Emanuela. La reputazione dello chef e del suo ristorante si diffonde in tutta l’Italia e all’estero. • Poi nel 2008, ha chiuso definitivamente finitivamente le porte di “Gambero “Gambe Rosso”. • Il celebre chef Fulvio Pierangelini supervisiona personalmente i menu dei ristoranti Hotel de Russie a Roma, Hotel Savoia a Firenze, Verdura Golf e Spa Resort in Sicilia e l’Hotel Amigo di Bruxelles. Di più, Fulvio percorre il mondo per delle prestazioni meglio rimunerate. E infine gli piace cucinare senza pressione per gli amici. La sua cucina, le sue influenze: Fulvio Pierangelini crea piatti «cult»: Le capesante ripiene di mortadella, il minestrone asciutto di tonno, le rape rosse con gelato alla liquirizia, la passatina di ceci e molti altri. La sua cucina si descrive per la semplicità, sobrietà, raffinatezza. raffinatezza Delle cotture brevi, ingredienti crudi, senza grassi cotti e soprattutto alcuni utensili tecnologici. Il suo signature dish: Il signature dish e il più imitato e la passatina di ceci e gamberi.. Ma anche la pasta past con il pomodoro è molto famosa,, perché dimostra che il cibo non ha bisogno di essere inutilmente complicato e eccessivamente elaborato. Riconoscimenti:Fulvio Fulvio Pierangelini è famoso in tutto il mondo per avere due stelle Michelin nella guida del rinomato ristorante “Gambero Rosso” nel 2008.


Simone Rugiati Data di nascita : 24 maggio 1981

Località e regione di nascità : Lo chef Rugiati è natto a Empoli nella provincia di Firenze in Toscana

Il suo percorso : E Diplomato all’istituito alberghiero F. Martini di Montecatini Terme Dopo di che, ha lavorato in differenti ristoranti toscani come commis Nel 2002 è diventato chef della rivista “la mia cucina” In fine, lo chef ha molti partecipazioni televisiva come “la prova del cuoco” o “SOS Simone”

Le sue influenze : Lo chef Rugiati ha scritto molti libri come “Se in cucina c'è Simone” “Tanti menu per conquistare in cucina” o "Cucina rapida"

Il Suo ristorante : Adesso è chef nello ristorante Il Food Loft dove c’è un ambiente come a casa, non somiglia a un ristorante normale.



Pauline Dumont Enrico CEREA

• Data di nascita, località e regione di nascita : Enrico Cerea nasce il 25 Maggio 1964 in provincia di Bergamo a Brusaporto.

• Gli studenti e Il percorso : - Enrico Cerea (bambino) comincia nel ristorante di suo padre per -

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aiutarlo, la passione ha contagiato Enrico e il suo fratello Roberto che decide di diventare cuoco. ha deciso di fare una scuola di lingue per potere lavorare nel più famoso ristorante del pianeta. Poi ha cominciato a lavorare con Heinz Winkler durante due anni in Monaco (Germania), Heinz Winkler è il Mentor di Enrico perché gli permette di migliorare la sua tecnica. Dopo questo Enrico ha lavorato con Sirio Maccioni (a New York), Georges Blanc (a Vonnas), Ferrand Adria (Elbulli in Catalonia, Spain), Michel Troisgros (a Roanne), Roger Vergé. Per continuare ha fatto un articolo per un giornale gastronomico con Richemont e le Nôtre. Dopo di che, ha deciso di rientrare al ristorante di suo Padre (il Da Vittoria) che ha vinto la sua prima stella nel 1978, poi la seconda (nel 1996), il suo ristorante è stato trasferito in Lombardia in campagna per aprire un albergo. Il padre di Enrico, Roberto, è morto, dunque Enrico che è il grande Fratello prende il posto di Chef e Roberto comincia a lavorare con lui. Dal 2002 il suo albergo è un Relais & Châteaux Ha vinto la terza stella nel 2010.

• La sua cucina le influenze La sua cucina è fatta con dei prodotti locali e freschi,soprattutto gli alimenti che provengono dal mare , i piatti italiani tradizionali. La sua prima influenza è il suo padre, Heinz Winkler per la tecnica, e di altri paesi dove ha lavorato

• Il suo signature dish Enrico a partire da piatti tradizionali con le sue tecniche, delle nuove tendenze e le sue influenze è riuscito a creare nuovi favolosi piatti. Signature dish : Gran fritto misto con frutta e verdura, Piccione alla Rossini, foie gras e tartufo bianco

• Il suo ristorante Il Da Vittoria si località in Lombardia in campagna e un ristorante e un albergo

• I Riconoscimenti Relais & Châteaux 2002 terza stelle 2010


LA CASA VISSANI

GIANFRANCO VISSANI « S A P O R E , T E C N I C A , C O L O R I . . . L I N E E S O T T I L I . . . E M O Z I O N A T I

»

I. Data e regione di nacita Gianfranco Vissani e Nato il 22 novembre 1951 a Civitella del Lago nella regione del' umbria, nella provincia di Terni che è una frazione del comune di Baschi. II. Il suo persorco è i suoi studi Ha ottenuto la qualifica di aiuto cuoco durante la sua formazione a l'istituto professionale alberghiero di Spoleto nel 1967. Dopo on ha continuto le specializzazione per conseguire il diploma di capocuoco ma ha preferito lasciare la regione d'origine, l'Umbria, per andare a lavorare in alberghi e ristoranti di varie citte turistiche italiane, come Venezia, Cortina d'Ampezzo, Genova, Firenze e Napoli Terminati gli anni di gavetta, ha rilevato nel 1973 il ristorante paterno, sulle rive del lago di Corbara, vicino alla sua città di origine. Da allora è stato segnalato in varie guide gastronomiche. Alternando viaggi all'estero per conferenze e lezioni di gastronomia all'attività di cuoco, è scrittore di testi per la cucina, Vissani ha poi iniziato a collaborare con testate giornalistiche e curando nel contempo rubriche per la radio e la televisione. Nel 2011 si trasferisce a Gravina di Puglia in provincia di Bari dove l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione gli affida la gestione un ristorante di nome A ntica masseria dell'alta Murgia.

III. La sua cucina, le sue influenze La sua cucina é una cucina di alta qualità, basata su ingredienti genuini e su piatti della tradizione italiana ma interpretati con grande creatività e con molta fantasia. IV. Il suo signature dish iI suoi tortini sono famosi per la loro spettacolaritá delle composizioni e gli accostamenti originali tra sapori e alimenti. I suoi Ingredienti preferiti sono l’Aglio, il rosmarino, la salvia, il prezzemolo e il sedano. V. Il suo ristorante Il ristorante di Gianfranco Vissani è « La casa vissani » che e il ristorante paterno. Oltre a gestire il suo ristorante, viaggia in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone dove tiene lezioni di cucina, dimostrazioni per la stampa, pranzi di rappresentanza, gare gastronomiche VI. Risconoscimenti - Nel 1982 la Guida d'Italia dell'Espresso lo ha inserito al primo posto della speciale classifica dei ristoranti italiani (posizione mantenuta durante vent'anni). -due stelle nella guida Michelin (2007). -Nel 2012 la guida del Gambero Rosso ha messo il suo ristorante al primo posto con voto 95/100.


Giorgio Barchiesi 57 È nato il 3 aprile 1957

A Roma nel Lazio Il suo percorso Suo padre faceva il gourmet professionista, gli hatrasmesso la voglia di lavorare nel settore della cucina. Lavorava nel'azienda agricola della famiglia. Dopo è diventato consulente per il settore carni di una catena di supermercati a Trani. Infine si è trasferito in Umbria, dove nel 2006 rileva un ristorante con la moglie. Vi Vive ve a San Marco di Montefalco, dove si trova il suo ristorante « Via di Mezzo » . Un personnaggio simpaticone e bene in carne sopranominato « Giorgione ». Non ama definirsi cuoco, la gente non lo chiama chef, semmai si fa chiamare oste. Dopo di che ha pubblicato un libro di cucina. Per ora continua sempre a cucinare nel suo ristorante e cucina anche in Tv.

La sua cucina, le sue influenze Lui si definisce come un oste, giorgione dice : “Uno chef ricerca e sperimenta nuove ricette, e metodologie; utilizza gli ingredienti per realizzare un’idea. Un oste invece è una figura tradizionale completamente dif differente: ferente: inizia dagli ingredienti del suo territorio e propone piatti ben eseguiti, non vuole stupire la clientela, ma a accoglierla e appagarla, ha un rapporto diverso con essi in quanto è più immediato. Anche nella cucina e con i collaboratori il rapporto è più familiare e meno 'piramidale'“. Per lui la cucina rima con sacralità del cibo e condivisione. Gambero Rosso Channel è il nome della trasmissione, diffusa ogni domenica dov’è Giorgione cucina piatti regionali. Il suo stile è generoso e pieno: tutto “orto e cucina” come recita il titolo della sua trasmissione. Sapore e natura, sinonimi della sua cucina bella carica. Poi si fa conoscere in paese cucinando gratis per tre giorni di fila: naturalmente è un successone e Barchiesi si fa conoscere ancora di più.

Il suo signature dish Non ha un piatto in particolare famoso che lo definisce, si riconosce faccendo piatti gustosi, appaganti, di chiara impronta territoriale e che cambiano quotidianamente nella miglior tradizione delle trattorie italiane.

Il (i) suo(i) ristoranti Nella città di Montefalco, Giorgione è il proprietario di un ristorante chiamato Alla Via di Mezzo dove troviamo una cucina di territorio, ricca e buona.


Iginio Massari Il più grande pasticcere in Italia È nato a Brescia il 29 Agosto del 1942 e è considerato come la personalità di maggiore pasticciera italiana del mondo. Studi e percorso : All’età di 16 anni, lavora durante alcuni mesi in una panetteria di Brescia. Poi, parte in Svizzera e acquista una prima esperienza di pasticciere e cioccolatiere con il Maestro Claude Gerber. Finisce la sua formazione dopo 4 anni e torna in Italia. La sua cucina e le sue influenze : Per lui, il cibo non deve essere solo buono, ma deve essere bello, elegante e coinvolgente. Il suo è la qualità. Non c’è passaggio sciatto nel suo lavoro. Ha stile nella vita comme nell’elaborazione e realizzazione dei dolci, un’ eleganza e una cura per i dettagli che gli permettono di presentare dei capolavori che molti sanno fare bene, il pannettone e il Pandoro con delle caratteristiche che ti fanno gridare alla bontà assoluta. Non ama il tartufo ed evita come la peste tutti quegli ingredienti che sono presenti come surrogati. Il suo signature dish : È legato al ricordo di una Torta alle nocciole con cre ma realizzata nel 1962, sua prima grande esecuzione. E anche il Pandoro e il Panettone. Il suo ristorante : Nel 1971, apre una pasticceria VENETO del ristorante Carlo Magno a Collebeato con sua moglie a Brescia. È classificato primo nella guida « Gambero Rosso » dal 2011 al 2015. Autore di numerosi libri. I risconoscimenti : Vincitore, dal 1964, di oltre 300 concorsi, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali : - 1985 : inventa il primo campionato italiano di pasticceria a Brescia - 1987 : primo e solo membro italiano dell'associazione internazionale "Relais & Dessert" - 1993 : fonda l'Accademia dei Maestri Pasticceri italiani (promozione delle qualità) È stato allenatore e presidente della squadra italiana che ha vinto la Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione nel 1997, ha allenato, nei laboratori di Cast Alimenti, cosἱ come nel 2015. Altro : È un personaggio televisivo, perché è l'invitato di ogni edizione di Masterchef Italia, è tutor per le "prove all’esterno" nel programma il più "grande pasticcere", e nel 2016 dispensa consigli di pasticceria prima del Miglior Pasticcere di Francia.


Enrico CRIPPA • Data di nascita,località e regione di nascita. Enrico CRIPPA nasce a Carate Brianza in Lombardia. Il 25 novembre nel 1971. • Il suo percorso e i suoi risconoscimenti A 14 anni diplomato all'IstitutoAlberghiero di Monte Olimpino, A 16 anni : prima esperienza al ristorante Milanese di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva. Comincia la sua carriera con i migliori chef europei : Christian Willer alla Palme d'Or di Cannes, Gislaine Arabian al Ledoyen di Parigi, Antoine Westermann al Buerehiesel di Strasburgo, Michel Bras a Laguiole, Ferran Adria a El Bulli di Roses. Nel 1990, a Sologne, riceve il primo premio del Concorso Artistico di Cucina. 2 anni a Cannes (Martinez) con lo chef Christian Willer. Rientra in Italia dove cerca un luogo per la realizzazione del suo ristorante con la sua personalità. Nel 2003 l'incontro con la famiglia Ceretto (vino) con la quale inizia, nel 2005, il progetto del Ristorante Piazza Duomo, ad Albagrazie allo chef Carlo CRACCO. Nel 2006 la prima Stella Michelin dimostra il suo talento; nel 2009, la seconda stella Michelin. Il 14 novembre 2012 Enrico CRIPPA ottiene la terza stella Michelin. Nel 2012 Enrico CRIPPA è scelto come presidente della giuria per il Bocuse d’Or. • La sua cucina, le sue influenze. La sua cucina è composta da una produzione locale e con prodotti esteri perchè ha viaggiato in tutto il mondo, ma soprattutto in Francia e in Giappone. La sua fonte d'ispirazione è grazie a suo nonno, perchè hanno cucinato insieme durante la sua infanzia e i suoi viaggi. I vegetali e le verdure sono per lui una priorità :perchè lui ha il proprio orto che quale si prende cura. i vegetali e verdure sono prodotti leggeri ed eleganti su un piatto. tutti i gesti sono calcolati e precisi. •

Il suo signature dish

Il suo piatto signature è un piatto che richiede gesti calcolati e precisi: l’insalata. E una Insalata composta da erbe aromatiche, fiori e germogli: Lui trasforma una semplice insalata in una delizia, e elegate giardino, non solo buono ma anche sano, con prodotti provenienti dal suo orto. L’insalata è composta da : aceto,olio extravergine d'oliva, zenzero, violetta,trevisano,timolimonato,sesamonero e bianco, shiso green, Calendula Bianca, gialla rossa, arancia, viola, parella pezzemolo, primula, pimpinella, origano, rucola, mordigallina, nepetella, sarset, indivia, dragoncello, crespino, cerfoglio…


Simone Zanoni Nato il 25 Giugno 1976 a Salo in Provincia di Brescia in LOMBARDIA, ITALIA Il percorso, gli studi: ♦ A 18 anni, si è laureato dell'Istituto di Lombardia Commerciale" in Italia ♦ Ha iniziato la sua carriera nel 1997 come capo partita in un ristorante (una stella Michelin) a Londra. ♦ A 21 anni incontrerà Gordon Ramsay, e diventerà vice capo girando nei suoi ristoranti. ♦ Fino al 2003 sostituirà i capi di Amarylis ristorante (una stella Michelin), Petrus (due stelle Michelin) e Claridge (una stella Michelin). ♦ Nel 2003 è diventato chef al ristorante di Gordon Ramsay a Londra, tre stelle Michelin. ♦ Nel 2007 diventa chef della cucina del ristorante Trianon Palace Versailles di Gordon Ramsay a Parigi ♦ Nel settembre del 2016, è diventato il capo del George V. La sua cucina, le sue influenze: La cucina è un affare di famiglia. Immerso nella gastronomia dall'età di sei anni, ama la cucina lo chef Simone Zanoni nasce da un patrimonio di valori familiari forti, in cui i concetti di condivisione e convivialità sono profondamente radicate. Questi valori gli sono cari e per sempre. Simone ha detto che un piatto è solo "quando vi ha cuore e ha espresso un viaggio di sapori" Originario di Salò in Italia, è cresciuto in Italia con la nonna, causando la sua iniziazione alla gastronomia.

Nella fattoria di famiglia i prodotti sono locali, Si-

Il suo signature dish : E la tarte tatin di cipolle, gelato di parmigiano . Risconoscimenti : E stato premiato nel 2004 dalla Guid BMW Italia come il migliore chef italiano all'estero. Lo stesso anno, ha anche ricevuto i premi Acon, che riconosce 20 giovani talenti del anno del settore alberghiero e del cibo.

mone avrà un sapore prodotti di lavoro appena raccolte appena fuori terra. Matteudi Léa


La sua vita e gli studi Raffaele Alajmo e nato il 18 gennaio 1968 a Padova. Ha crescutto con la sua famiglia a Padova. Non ha fatto tanti studie ma ha il diploma di tecnico commerciale dell’Istituto “Luigi Einaudi”. Dopo di che ha cominciato a lavorare nel ristorante di familia in cucina con suo fratello.

Le influenze e il riconoscimento Nel 1994 Raffaele prende la direzione della sala del ristorante “la Montecchia” e suo fratello diviene lo chef della cucina. Nel 2001 lui ha aperto un negozio di prodotti italiani dedicato a suo nonno Vittorio Chimetto. L’8 gennaio 2006 ha ottenuto il premio Luigi Veronelli. Ma non ha di signatore dish.

Il suo percorso Ma per lui non è la cucina a piacergli di più. Il suo interesse è il vino. Ha preso dei corsi di sommelier ma soprattutto il corso Magister Vini. Dopo questi corsi, ha fatto un pellegrinaggio nelle piu famose cantine italiane e francesi.

I sui ristoranti Oggi Raffaele Alajmo l'amministratore delegato del gruppo Alajmo SpA che consta di 150 dipendenti ed è presente a Padova, Venezia e Parigi. Il gruppo comprende: il ristorante tre stelle Michelin Le Calandre, due ristoranti una stella Michelin La Montecchia e il Ristorante Quadri, tre bistrot Il Calandrino, ABC Quadri e ABC Montecchia, il Gran Caffè Quadri, il Caffè Stern ed In.gredienti, un negozio di specialità alimentari. Ma fa ancora un po’ di cucina con suo fratello in differenti ristoranti.


LUISA MARELLI VALAZZA È nata il 29/12/1950. Nata nella città di Sorriso vicino a Milano e al lago di Orta.

Il percorso, gli studi Ha ottenuto una laura di lingua e di storia del arte . con suo marito ha comprato l'albergo- ristorante "al sorriso" nel 1981 con una stella nella guida Michelin . Un mese dopo questo il capo cuoco è partito. comincia la cucina per aiutare suo marito in cucina. Ha sempre studiato la cucina con i libri. Nel 1987, ha ottenuto un seconda stella nella guida Michelin. nel 1998, ha ottenuto la sua terza stella. oggi il suo ristorante ha sempre 2 stelle nel 2016.

La sua cucina, le sue influenze Propone una cucina tradizionale piemontese , sofisticata e autentica con tutti i prodotti coltivati nel suo orto vicino all'albergo-ristorante . La sua ispirazione è una cucina di libri tradizionale modernizatta. È una cucina libera da ogni influenza.

Il suo ristoranti Il nome del suo ristorante è Al sorriso. Il suo ristorante è ha un'atmosfera classica e ricca. I colori principali sono il rosa, il verdi, il giallo. È localizzato nella citta di Soriso. il prezzo per mangiare al la carta è compreso fra 90 e 158 Euro e il menu di 120 euro /160 euro

Il suo signature dish il suo signature dish è Soffioni di zucca gialla, sfoglie di patate e tartufo d'Alba.


Massimiliano Alajmo

Data di nascita :6 Maggio 1974 Localita e regione di nascita:E nato a Padova nella Regione Veneto Il percorso, gli studi :Nel 1993 ha lavorato con sua madre al ristorante "Le Calandre" un ristorante gastronomico con una stelle nella guida Michelin Il 13 Marzo 1994, Alajmo è diventato lo Chef del ristorante Nel 1997, lo chef riceve la Seconda stella nella guida Nel 2002: Riceve la terza stella e diventa il piu giovane Chef con 3 stelle Nel 2006, i due fratelli Alajmo pubblicano il loro libro La sua cucina, le sue influence :Massimiliano fa parte degli 8 chef italiani con 3 stelle L'acqua per massimiliano è la sua base di cucina. Trasforma questo ingrediente per fare dei piatti nuovi . Massimiliano ha creato piatti semplici (spaghetti con il nero dii seppia) Il suo signature dish :Il suo piatto signature è il risotto con lo zaffrano e la liquirizia. Il « Brodo d'oro » è un piatto unico che solo Massimiliano puo fare, è un brodo con foglia d'oro 24 carati Il suo ristorante :Le calandre a Padova- ristorante gastronomico


Massimo Bottura Osteria Francescana, a Modena Nato il 30 settembre 1962, a Modena in Emilia-Romagna.

STUDI E PERCORSO: Il suo amore per la cucina comincia a casa e più precisamente… Sotto il tavolo della cucina dove la nonna preparava la pasta dei tortellini. Il piccolo Massimo si nascondeva li per scappare ai fratelli e molto furtivamente rubava i tortellini… Crudi! Passione così grande che l’ha spinto a smettere gli studi di giurisprudenza per rilevare la Trattoria del Campazzo senza nessun’esperienza. Intanto impara la cucina con Georges Cogny, grande chef, poi viene invitato da Alain Ducasse in persona per cucinare con lui a Monte-Carlo. I RICONOSCIMENTI: Nel 1995 apre l’Osteria Francescana e pochi anni dopo i premi numerosi vengono accolti da Bottura: 2002 * Michelin; 2006 ** Michelin; 2012 ***Michelin; 2013… Best Restaurant Gambero Rosso ; 2016 1st at Best 50 Restaurant in the World… CUCINA E INFLUENZE : La sua più grande influenza è evidentemente l’Emilia-Romagna e la sua storia e prodotti. Conosciamo tutti il Parmigiano Reggiano e il Balsamico di Modena. Bottura e anche molto influenzato dall’arte in tutte le sue forme: Musica, pittura, architettura… Secondo lui, Osteria Francescana è un «Laboratorio di Idee, ispirato alla cultura, nel senso largo. Perché la Cultura diventa Sapere, il Sapere apre la Mente, la Creatività è Poesia…» La sua cucina è un’interpretazione contemporanea delle tradizioni dell’Emilia e di Modena, dice molto correttamente: «Spacco a pezzi il mio passato per esprimerlo nei miei piatti con una mente moderna e contemporanea.» SIGNATURE DISH: Il suo piatto più famoso: 5 anni di Parmigiano Reggiano in differenti strutture e temperature.


CHEF ITALIANO Davide Oldani Data di nascita : Davide Oldani è nato il 1 ottobre 1977

Località e regione di nascita : è nato a Cordinaredo in provincia di Milano

Il percorso, gli studi Voleva diventare calciatore ma non ha potuto a causa di une frattura della tibia. Ha studiato e lavorato con i piuùgrandi chef del mondo, Alain Ducasse o Gualtiero Marchesi. Poi, ha studiato a Milano dove ha conseguito il diploma dell’istituto alberghiero

La sua cucina e le sue influenze La sua cucina viene definita « pop » La cucina di Davide Oldani è di grande sostanza basata su materie prime « povere » ma lavorate con grande tecnica accontentando tutti i palati oltre che tutti i portafogli Il suo ristorante Ha un ristorante, il D’O con una stella Michelin in località San Pietro All’Olmo Riconoscimenti -

L’Ambrogino d’oro Una stella Michelin Ambasciatore dell’expo di Milano 2015

Signature dish Davide Oldani non ha particolamente un signature dish


Nadia Santini

Località La regione di origine del Nadia Santini è San Pietro Mussolino (Vicenza). Gli studi e il percorso Ha iniziato la sua carriera in scienze politiche e in scienza dell'alimentazione a Milano. Nel 1974 ha deciso di stabilirsi con Antonio. E con la nonna di Antonio, Teresa, ha imparato le tecniche di base della cucina. La sua cucina e le influenze La sua ispirazione viene da piatti cucinati nella provincia di Mantova, come alcuni bolliti, o pesce fritto o alla griglia. Nadia Santini è autodidatta, ama cucinare le paste ripiene, non ama cucinare la selvaggina. La sua cucina è piena di fascino e carattere, cortesia, tranquillità, un sentiero lastricato di scoperte e di innumerevoli esplorazioni. Il sue signature dish Nadia Santini ha tre piatti d’autore : - Tortelli di zucca : pasta condita con un ripieno di zucca - Luccio al la salsa Mantova : specialita della Lombardia,si tratta di una salsa di capperi e acciughe. Questo è il piatto che rappresenta di più le sue radici. - L’anguilla in carpione Il suo ristorante Il suo ristorante è Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova)Lombardia. Lei è il proprietario e chef, è un ristorante a conduzione familiare ; il marito e i figli lavorano nel ristorante. Il ristorante ha aperto nel 1925. I ricenoscimenti Il palmares di Nadia Santini è impressionante: la prima stella della Guida Michelin nell’82, poi due e, dal 1996, tre stelle. Nel 2013, a Londra, è stata dichiarata e miglior chef donna del mondo al Premio Veuve Clicquot.


Niko Romito Data di nascita È nato il 30 aprile 1974

Località e regione È nato a Castel di Sangro, nella Provincia dell’Aquila. Ha studiato a Roma. Ha passato tutta la sua vita al’Aquila, e lavora anche adesso in questa regione.

Studi e percorso È un cuoco autodidatta e prima di entrare in cucina studiava Economia e Commercio. Nel 2011 si è trasferito da Rivisondoli a Casadonna, a Castel di Sangro, un ex monastero del Cinquecento dove alla ristorazione ha affiancato anche ospitalità e alta formazione professionale. Arriva al traguardo delle tre stelle Michelin. Nel 2013 con Pasta Garofalo ha lanciato Unforketable, video-enciclopedia digitale di cucina italiana moderna e ha fondato Spazio, ristorante-laboratorio gestito dai diplomati della Niko Romito Formazione. Ha scritto libri : Semplicità reale, 10 Lezioni di Cucina, Apparentemente semplice, Unforketable.it.

La sua cucina e la sua influenza Ha cominciato la cucina perché suo padre è stato malato, e Niko Romito ha dovuto aiutare al ristorante familiale. È cosi che ha scoperto la cucina e che ha conosciuto lo scatto. Interessa fare una “cucina italiana contemporanea”, e che attraverso la ricerca incessante cerca di percorrere la strada dell’essenzialità, dell’equilibrio e del gusto, nel rispetto assoluto della materia prima. Influenze della cucina del passato, della tipicità del territorio, dalle ricette delle mitiche nonne.

Il signature dish Le più recenti somme al mio menu. Come per esempio i tortellini con pollo, spigola capperi e prezzemolo o ancora cocomero e pomodoro.

Il suo ristorante e i riconoscimenti Il Ristorante Reale situato in Abruzzo, ha ottenuto 3 stelle nella Guida Michelin.Al Reale c’è un lavoro continuo sulla materia prima, distillando gli alimenti e le preparazioni, che ci riporta all’essenzialità del cibo e del territorio a cui è legato. L’equilibri del colori, delle forme, dei sapori e delle sensazioni che scaturiscono dai piatti rappresenta nella sua completezza lo spirito di Niko e suo fratello, parti insieme di un gioco di equilibrio degli opposti e di virtuose compensazioni. The World’s 50 Best Restaurants, le classifica fra ristoranti più influenti al mondo, ha annunciato le posizioni comprese tra i numeri 51-100: il ristorante Reale di Cristiana e Niko Romito, che dal novembre del 2013 ha 3 stelle Michelin, vi fa il suo ingresso al numero 84.


Annie FEOLDE 15 guglio 1945

Località e regione : Annie Feolde è nata il 15 guglio 1945, in Francia a Nizza. Ma adesso vive in Toscana.

Studi e percosso : E nata a Nizza i suoi genitori lavoravano al Negresco, lei non voleva lavorare nella ristorazione. Ha fatto studi di arte morderna. Poi è andata in Italia, ha incontato suo marito che aveva un enoteca, allora lei ha cominciato a cucinare per fare piccoli piatti da mangiare con un bicchiere di vino. Dopo di che ha aperto il suo ristorante con suo marito « Enetocca Pinchiorri » è diventata la prima chef 3 stelle in Italia nel 1993.

La sua cucina e le influenze : Lei cucina esclusivamente dei prodotti della Toscana. Lavora con piccoli produttori locali. Il suo prodotto preferito è il tartufo bianco, che lei compra in Toscana !! E un’innamorata dell’Italia e delle sue tradizioni, a lei piace lavorare la pasta per esempio. Benché sia francese, lei cucina 100% italiano.

Il signature dish : Il suo signature dish è il doppio raviolo, uno dei più famosi d’Italia (seconda foto).

Il suo ristorante : Il suo ristorante a 3 stelle è « Enetoca Pinchiorri »

I riconoscementi : I suoi risconoscimenti sono : 1987 : Personnalité de l’année a Parigi 1993 : *** Michelin 1994 : Premio internazionale Caterina de Medici 2003 : Five Star Diamond Award American Academy of Hospitality Sciences 2004 : Migliore ristorante d’Italia


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Gualtiero Marchesi

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Data e località di nascita Gualtiero Marchesi è nato in Lombardia, a Milano il 19 marzo 1930.

Il suo percorso e gli studi • Dal 1948 al 1950 fa la scuola alberghiera di Lucerna. • Rientra in Italia nel 1950 a lavorare nell’albergo di famiglia. • Sposato è padre di due figlie ha dovuto chiudere l’albergo e è andato in Francia per proseguire il suo perfezionamento nella cucina. Ha potuto per esempio lavorare con i fratelli Troisgros. • Nel 1977 il suo primo ristorante Milanese, conquista lo stesso anno la prima stella Michelin, seguita dalla seconda l’anno successivo. Ora fa parte dei 15 ristoranti al mondo preferiti da Gault et Millau. • Nel 1985 è il primo chef italiano ad essere insignito della terza stella Michelin.

• Oggi è il rettore dell’ALMA, la scuola internazionale di cucina italiana di Parma e nel 2006 fonda la Italian Culinary Academy a New York.

La sua cucina e la sua influenze Marchesi parte dai concetti base della gastrosofia, la disciplina che si pone l’obiettivo di coniugare appetito, arte culinaria e piacere per il buon cibo ed il bere. Creazione dell’ALMA e Italian Culinary Academy. Ha scritto tanti libri di ricette tra 1983 e 2010. Circa una ventina.

Il suo signature dish Il risotto milanese allo zafferano, è un piatto caro con prodotti di lusso come lo zafferano (chiamato oro rosso) con in più sopra una foglia d’oro commestibile in decorazione.

I suoi ristoranti Oggi ha 4 ristoranti in Italia e in Francia : - Marchesi alla scala (Milano) - Il Marchesino (Milano) - Thirty-nine by Marchesi (MonteCarlo) - La terrazza del Hotel Tremozzo (Lago di Como)

Riconoscimenti ü Nel 1985 : ha ottenuto le 3 stelle Michelin . ü Nel 2009 : Madrid – “Grembiule d’Oro” e “Premio internazionale alla carriera”. ü Nell 2011 : Valencia – Madaglia d’Oro del congresso Mondiale del riso.



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