DodecalogoVilfred

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A conclusione del Laboratorio di scrittura creativa, ecco un regalo davvero speciale, creato su misura da Vilfred Moneta per i fanta-studenti della classe 1^ A della scuola media di Maserada sul Piave. 1) Trova uno scrittore /scrittrice di cui ti piaccia ( tantissimo), almeno un racconto. Se ancora non l'hai trovato/a, forse è perché non hai cercato abbastanza. Molti scrittori e molte scrittrici cambiano stile durante il loro percorso di scrittura editoriale. Fatti perciò consigliare da chi ha letto i testi di molti autori; 2) Trova ora un modo per fare qualcosa di simile (non uguale, simile) a quello che ha fatto lo scrittore. Forse ti può ispirare in qualcosa. Anche una cosa semplice: una frase, la descrizione di qualcuno o qualcosa, una piccola avventura.; 3) Cerca di immaginare ciò che NON ESISTE e che, SOLO TU, hai pensato. all'inizio di questa tua creazione sentiti libero/a di incrociare gli oggetti, gli animali, gli avvenimenti. Vai in alto, in basso, attraversa mondi, universi, particelle subatomiche, pezzi di arance o biciclette. L'importante è che inventi con libertà. In questa fase non preoccuparti troppo dell'errore. Gianni Rodari diceva: “sbagliando si inventa”. Tutto quello che creerete con la vostra immaginazione, nessuno potrà portarvelo via. Mai!!! 4) La struttura di Propp, i ruoli che lo stesso Propp ha definito ( e che avete conosciuto grazie alla vostra fantastica prof.) e le carte di Propp sono come la bussola e la mappa per muovervi nella foresta. Senza questi strumenti rischiate di non saper più come scoprire la via di uscita o del ritorno. Perdersi un po’ serve ed è anche "bello", ma saper dove andare e saper come muoversi in terreni sconosciuti è altrettanto importante. Per attraversare un fiume tropicale in cui ci possono vivere dei coccodrilli, preferireste farlo a nuoto o col la barca? :-) 5) Se hai creato un neo animale o una storia tutta tua, cerca di farla diventare speciale rendendola sempre più perfetta. Per farlo, gli strumenti ci sono. Il più importante di questi è la grammatica. Non sarà facile far decollare questo tuo "aereo" perché tutti gli aerei hanno bisogno di tante piccole strumentazioni, di attenzione, di accorgimenti, di messe a punto, di tempo del pensiero, di rielaborazione e correzioni. Tante talvolta. Come lo scultore che lavora la creta, toglie e mette con continue messe a punto, così lavorano tutti gli scrittori. 6) Nei racconti (piccoli o grandi) evita descrizioni troppo dettagliate dei personaggi.


Piuttosto falli vivere, falli interagire con gli altri personaggi. La loro essenza sta nel COME si comportano, cosa fanno (ecc. ecc.) nel momento stesso in cui lo fanno (o l'hanno fatto in passato). Quindi falli vivere, descrivendoli lo stretto necessario. La descrizione è data da come agiranno e da come si comporteranno. Un racconto non è un elenco di quello che sanno fare, ma è la scoperta di chi sono ( e cosa sono) mentre i fatti accadono. E' un po’ come scoprire il nostro personaggio DURANTE la storia. Ricordate il Lampay? viene descritto in modo accennato durante l'avventura e poi, verso la fine, lo si incontra per ciò che in quel momento accade. 7) Se volete che il vostro racconto riscuota interesse negli "altri" allora il vostro EROE dovrà INCONTRARE mille difficoltà e il suo più acerrimo nemico dovrà essere più pericoloso e più difficile da combattere di quanto siano le stesse capacità del vostro eroe. Se l'eroe fosse imbattibile, non solo non ci sarebbe storia ma nessuno o quasi, sarebbe interessato alla storia. 8) Sii coerente. Se hai immaginato che il tuo neo animale è silenzioso e non parla con nessuno e, invece, nella storia parla eccome, allora c'è qualcosa che non va. Bisogna trovare il modo per motivare questo suo cambiamento di rotta. Serve quindi conoscere bene i personaggi per farli muovere e interagire con gli altri (e con ciò che accade). Rileggere e far leggere ad altri ciò che avete scritto sono dei modi per vedere ciò che non appare subito evidente. 9) Perdindirindina! Pazienza! Posso farlo! Perdindirindina è l'idea che sbuca all'inizio e che spinge l'acceleratore su qualcosa che ci piace. Pazienza (da artigiano) è quella che ci vuole per tutto il percorso di attenta costruzione. Se avrete pazienza e voglia di mettere un mattone sopra l'altro, una riga dopo l'altra, nessuno vi può fermare. Posso farlo è la percezione non solo di ciò che avete fatto ma di quello che, potrete fare. Non esistono cose facili o cose difficili. Esistono cose che sapete fare e cose che non sapete fare. Con la pazienza e la voglia, SI PUO' FARE! 10) Non date nulla per scontato nel raccontare! A volte quello che avete nella vostra testa e che viene descritto sommariamente, ha necessità di essere spiegato bene a chi legge per la prima volta il vostro racconto. Se volete una prova, provate a leggere dopo qualche settimana quello che avete scritto, oppure provate a leggere il racconto (di cui non sapete nulla) di qualche vostro compagno. scoprirete che alcune parti hanno necessità di essere sviluppate meglio. 11) Leggere per il proprio piacere, per conoscere "Nuovi Mondi", rappresenta un passo in più. Tolkien non ebbe bisogno di nessun film e di nessun gioco elettronico per costruire il suo universo fantastico. Egli partì lentamente e aggiunse, aggiunse, aggiunse. Senza l'immaginazione, quindi, non potremmo costruire nulla, nemmeno i giochi. E a tutti noi, piace molto giocare. :-) 12) Non accontentatevi mai. :-)


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