Plaquette 7LUNE - Quattordicesimo numero

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7Lune

In questo numero: ANDREA COTE (Colombia), ZULEMA GUTIÉRREZ (Cuba), RENÉ FIGUEROA (El Salvador), ALBERTO QUERO (Venezuela), MARLENE RAMÍREZ BERROCAL (Costa Rica), ANA MARÍA RODAS (Guatemala), ÁLVARO SOLÍS (Messico)


ANDREA COTE BOTERO (Colombia) Ha pubblicato, tra gli altri: Puerto Calcinado (2003) e La ruina que nombro (2015). TEMO Temo que el Infierno sea tan largo como el silencio de Dios que su tiempo esté habitado por el frío de los templos. Temo que el silencio sea silencio afuera de la muerte que luego del tiempo aún conservemos la memoria. Temo no dormir tampoco en ese sueño eterno y que hasta allí nos siga la desesperación de los relojes. TEMO Temo che l’inferno sia lungo quanto il silenzio di Dio che il suo tempo sia abitato dal freddo dei templi. Temo che il silenzio sia silenzio al di fuori della morte e che pure oltre il tempo conserveremo la memoria. Temo di non dormire, nemmeno in quel sonno eterno e che fino a lì ci perseguiti la disperazione degli orologi.

7 Lune Anno III Numero XIV pag. 1


ZULEMA GUTIÉRREZ (Cuba) Ha pubblicato, tra gli altri: Islas que intentan salvarse (2011) e Sentada junto a los crisantemos (2014). ESPACIOS OSCUROS Llueve sobre el polvo de los patios. Treinta monedas brillan. Temo al curso natural de las cosas la cuerda que podría aliviarme. Decidir: el olvido la venganza abandonar a Cristo El cuerpo es apenas una sombra común. SPAZI SCURI Piove sulla polvere dei cortili. Trenta denari brillano. Temo il corso naturale delle cose la corda che potrebbe darmi sollievo. Decidere: l’oblio la vendetta abbandonare Cristo Il corpo è appena una comune ombra.

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RENÉ FIGUEROA (El Salvador) Ha pubblicato, tra gli altri: Pequeñeces (2008) e La grieta (2012). EL OJO DE LA AGUJA ¿Por qué un camello y no el mundo, si por el ojo de una aguja pasa hasta la inconsciencia de un dios que sembró miedo en la noche y la abonó con maderos y clavos oxidados y la cubrió con un manto sucio de inocencia? Cientos de agujas que podrían hacerle el ruedo a las montañas para que nadie más suba a buscar la transfiguración del cielo y no se me exija amar el mar por sobre todas las cosas y no se me obligue a coserme de mentiras los labios. Voy a hacer pasar este mundo infectado de versículos por el ojo de una aguja, por el ojo de una aguja que necesite una lupa para ser visto. LA CRUNA DELL’AGO Perché un cammello e non il mondo, se per la cruna di un ago passa persino l’incoscienza di un dio che ha seminato terrore nella notte e l’ha concimata di legno e chiodi arrugginiti e l’ha coperta di un mantello sporco d’innocenza? Centinaia di aghi che potrebbero fare tutto il giro delle montagne perché nessuno più salga a cercare la trasfigurazione del cielo e non mi si chieda di amare il mare sopra ogni cosa e non mi si obblighi a cucirmi di menzogne le labbra. Farò passare questo mondo infettato di versetti per la cruna di un ago, per la cruna di un ago che abbia bisogno di una lente d’ingrandimento per essere visto.

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ALBERTO QUERO (Venezuela) Ha pubblicato: Los que vinieron (2013). JACULATORIAS DEL ANSIOSO Concédeme, Señor, el don de la desmemoria, de la renuncia y del alejamiento. Bendíceme con la transparencia más amplia y ubicua, con lo que posterga y sustituye, con todo lo que fluye en silencio y es lejano como un ocaso. Permite que vuelva, como durante mis sueños, a esos templos transparentes y aéreos, llenos de códices indescifrables ante los ojos de los profanos, para que sea allí ungido caballero y eremita. Porque tuyo es el reino y las escaleras que ascienden hacia la noche, hacia la estrella que signa mi verdadera entraña, tuya es la amatista con la que he construido mi talismán secreto y el triángulo que dibujo en este instante, con mano trémula y expectante. Dame, Señor, el descanso eterno, en esta vida y en la que viene, por los siglos de los siglos. GIACULATORIE DELL’ANSIOSO Concedimi, Signore, il dono della smemoratezza, della rinuncia e dell’allontanamento. Benedicimi con la trasparenza più ampia e ubiqua, con ciò che pospone e sostituisce, con tutto ciò che fluisce in silenzio ed è lontano come un tramonto. Permettimi di tornare, come nei miei sogni, a quei templi trasparenti ed aerei, pieni di codici indecifrabili agli occhi dei profani, perché io sia lì il cavaliere prescelto e l’eremita. Perché tuo è il regno e le scale che ascendono verso la notte, verso la stella che segna la mia vera viscera, tua è l’ametista con cui ho costruito il mio talismano segreto e il triangolo che disegno in questo momento, con mano tremante e in attesa. Dammi, Signore, il riposo eterno, in questa vita e in quella a venire, per i secoli dei secoli.

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MARLENE RAMÍREZ BERROCAL (Costa Rica) Ha pubblicato, tra gli altri: La casa de mi madre (2012) e Anclado a mí (2012). MANOS ROTAS Se deslizan desangradas por las cordilleras muertas, muchas manos. Cuerpos quebrantados cargan en las venas a sus ancestros, lejos están de su mirada. En sus ojos no tañen manantiales ni frutas y la carne es la propia, magra, trasparente y dolida. Hay manos entrelazadas evocando dioses. Veo a los hijos de la patria desangrar amaneceres, entre las manos de sus madres muertas. Hay muchas manos espantadas, estallaron entre bombas un día color salmón. Hay tantas manos desoladas, laceradas, rotundamente rotas. MANI ROTTE Scivolano dissanguate per le morte vallate, molte mani. Corpi spezzati portano nelle vene i loro antenati, lontani dal loro sguardo. Nei loro occhi non risuonano sorgenti né frutti e la carne è quella propria, magra, trasparente e sofferente. Ci sono mani giunte che invocano dei. Vedo i figli della patria dissanguare albe, tra le mani delle loro madri morte. Ci sono molte mani spaventate, sono esplose tra le bombe un giorno color salmone. Ci sono tante mani desolate, lacerate, completamente rotte. 7 Lune Anno III Numero XIV pag. 5


ANA MARÍA RODAS (Guatemala) Ha pubblicato, tra gli altri: Poemas de la izquierda erótica (1973), Eva a los cincuenta y dos años (1988). ABSOLUTA Subió a los infiernos y está sentada a la diestra de sí misma tiene en la mano empuñada una pluma y no sonríe ni espera la resurrección de un muerto. ASSOLUTA É salita all’inferno e sta seduta alla destra di sé stessa tiene in pugno una penna e non sorride e tantomeno aspetta la resurrezione di un morto.

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ÁLVARO SOLÍS (Messico) Ha pubblicato,tra gli altri: También soy un fantasma (2004) e Solisón (2005). DE TODA CELDA Quítame Señor

de toda celda

Libérame no sólo en sueños Que se abra el mar Que me salgan alas Sálvame Señor y dame si quieres tu pena Que mañana me voy a donde Tú no reinas DA OGNI CELLA Liberami Signore

da ogni cella

Liberami non solo nei sogni Che si apra il mare Che mi crescano ali Salvami Signore e dammi se vuoi il tuo dolore Che domani me ne andrò dove Tu non regni

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Plaquette 7LUNE Anno III Numero XIV Settembre 2016 Venezia Direttore editoriale: Silvia Favaretto Redattore: Daniele Rubin Correttrice di bozze: Lucia Guidorizzi Responsabile del settore arte: Carmen Parada

Altri collaboratori del Progetto 7LUNE sono inseriti nel sito internet www.progetto7lune.it Nella copertina di questo numero: opera della pittrice messicana Elena Petrini. Il quadro s’intitola "A la memoria de mi padre, hijo y esposo" [Monja negra con niño Dios] ed è un olio su tela della grandezza di 40x60 cm eseguito nel 2013. Per visionare altre opere di Elena Petrini potete cliccare su www.elenapietrini.wix.com/arte. Editoriale L’intensità della diatriba religiosa permea le pagine di questa nuova plaquette offerta dall’Associazione Culturale Progetto 7LUNE: fin dalla conturbante immagine di copertina, opera dell’artista messicana Elena Petrini in cui una religiosa (Sor Juana?) si specchia o si toglie/mette una maschera, sotto lo sguardo silenzioso della luna. Il rapporto col divino è il filo di Arianna che ci conduce alla scoperta di 7 diversi ed appassionanti nuovi autori: un Dio silenzioso (Cote) o incosciente (Figueroa), l’Onnipotente figura del perdono (Quero) che dona riposo eterno, o idolo da invocare di fronte alle fatiche della vita (Ramírez Berrocal), ma anche ultima roccia a cui afferrarsi (Solís) prima della discesa agli inferi. Eppure questi versi non parlano solo del rapporto col Padre supremo, si rapportano anche a personaggi biblici come Giuda (Gutiérrez) o si mettono in antitesi con la figura della Vergine Maria (Rodas) in un volutamente dissacrante urlo femminista. Punti di vista dissimili ed eterogenei proprio per fungere da detonante e spunto a nuove riflessioni su una tematica così controversa eppur ineludibile.

Podcast di ogni puntata corrispondente al numero di Plaquette in pdf sono disponibili sul sito www.progetto7lune.it o direttamente sul sito di Podomatic mentre per ascoltare questa, la puntata Podcast sull’iTunes Store, vedere il Video su Youtube o per leggere e scaricare l’iBooks potete fare clic sul logo corrispondente. Per collegarsi al canale Podcast di iTunes e non perdere nessuna prossima uscita fare click sulla cassetta. La musica nel podcast è del musicista onduregno Victor Emilio. Sito internet: www.progetto7lune.it Siamo inoltre presenti su Facebook, Twitter, Google+. Email a: info7lune@gmail.com Per essere selezionati come illustratori delle future copertine o per contattarci scrivere una email a: info7lune@gmail.com Per ricevere mensilmente la Plaquette via posta elettronica clicca QUI o consiglialo a chi dei tuoi amici ritieni interessato inviando il seguente link: http://progetto7lune.voxmail.it/user/register


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