Brochure Bergamo Provincia

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PROVINCIA

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BERGAMO

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BERGAMO PROVINCIA


PROVINCIA

DI

BERGAMO

Bergamo e la sua provincia possono essere a ragione considerate uno scrigno d’arte, natura e cultura. Posseggono, infatti, monumenti straordinari, oggetti artistici di singolare bellezza, importanti testimonianze storiche e culturali, incastonate tra colli, montagne, paesaggi di pianura, fiumi e laghi. Una continuità armonica e suggestiva che ben si sposa col dinamismo economico-industriale che ha reso il nostro territorio competitivo con le più avanzate regioni europee. A tutti coloro che sull’esempio di Sthendhal amano essere turisti per caso passeggiando in città o girando in provincia, senza un itinerario predefinito, scoprendo e tracciando di volta in volta il percorso, questa piccola guida potrà essere un utile punto di riferimento. Chi, invece, preferisce essere accompagnato per mano, potrà trovare alcuni itinerari, suggerimenti, nuove idee per trascorrere uno o più giorni tra chiese, palazzi, musei, antichi borghi, castelli, cascine, e una tra le più belle città fortificate d’Italia, Bergamo, dove l’oriente veneto si mescola alla severità meditativa del paesaggio lombardo, alla scoperta di quel grande patrimonio d’arte che secoli di storia ci hanno tramandato. Ma potrà anche scoprire parchi, incantevoli luoghi di soggiorno, oasi naturalistiche, centri termali, stazioni sciistiche, pittoresche sponde di laghi e fiumi, solenni panorami alpini, per rigenerarsi in benefiche cure, nelle più svariate attività sportive o nell’incantevole silenzio della natura. Nella nostra provincia, dalla preistoria ad oggi, natura e cultura si sono intrecciate offrendo così una molteplicità di occasioni turistiche che accompagnate dalla riscoperta di sapori antichi, dalla ricerca dei tipici prodotti enogastronomici ancora legati ai ritmi delle stagioni e della terra, portano il visitatore lontano dal travolgente flusso della vita contemporanea e gli consentono a tratti di ricevere un’atmosfera che sa di tempi passati, dove lo scorrere dei giorni e l’azione dell’uomo riacquistano appieno il loro significato. Tecla Rondi Assessore alla Cultura

Valerio Bettoni Presidente


il TERRITORIO

Natura, ambiente e paesaggi Qual è il paesaggio più tipico della provincia di Bergamo? Quello della pianura punteggiata da popolosi centri urbani o quello delle valli prealpine? Quello delle cascine isolate o quello dei centri attrezzati per lo sci? Lo scenario dei fiumi o quello dei morbidi colli attorno al capoluogo, quello della campagna o quello delle industrie? Certo tutti questi insieme e altri ancora. Perché il territorio bergamasco è davvero un mosaico composito di ambienti diversi, dove la natura è stata pazientemente modificata dalla presenza e dalle attività dell’uomo.

La pianura bergamasca Si chiama «strada Francesca» l’asse viario che attraversa il territorio bergamasco collegando Canònica d’Adda a Palazzolo sull’Oglio. L’antica strada, tracciata dai Romani e ripresa nel IX secolo dai Franchi – ai quali deve il nome – segna una sorta di confine tra la fascia settentrionale e quella meridionale della pianura, che presen-

tano aspetti diversi. A nord si stende infatti l’alta pianura, o pianura asciutta, caratterizzata da terreni morenici e perciò permeabili. Qui la presenza dell’attività agricola è limitata a rari settori, in cui predominano i campi di cereali (frumento e mais) e la piccola azienda agricola, ancora organizzata in cascine isolate. Evidenti sono i caratte-

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il TERRITORIO

ri urbani e industriali del paesaggio, con una diffusione a macchia d’olio intorno ai più popolosi centri di residenze, fabbriche e capannoni. A sud della «strada Francesca» lo scenario cambia: siamo nella bassa pianura, o pianura irrigua, caratterizzata da terreni argillosi, impermeabili, ricchi di risorgive e fontanili. E proprio queste naturali ‘sorgenti di pianura’, che sgorgano dove la superficie del terreno è tanto bassa da raggiungere la falda acquifera, assicurano una buona irrigazione dei campi, con acqua a temperatura pressoché costante in ogni stagione. In questa fascia l’agricoltura è ancora diffusa e predominano le grandi aziende agricole, circondate da estese colture foraggere per l’allevamento del bestiame. I fiumi che attraversano longitudinal-

Baite Laghi Gemelli in Alta Valle Brembana

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Le cascate del Serio a Valbondione

mente la pianura bergamasca disegnano poi ambienti e paesaggi del tutto particolari. Se l’Adda e l’Oglio tracciano rispettivamente i suoi confini occidentale e orientale, il Serio ne segna quasi la linea


natura, ambiente e paesaggi

I musei etnografici Oggetti domestici di uso quotidiano, attrezzi per il lavoro nei campi, nei boschi e nei vigneti, strumenti per la produzione casearia, per la lavorazione del legno, per la tessitura della lana, del lino, della canapa. Un modo per conoscere i mestieri, l’artigianato, le tradizioni popolari dei contadini delle valli bergamasche è quello di visitare i piccoli musei che raccolgono documenti e testimonianze della vita di un tempo. Come il Museo etnografico della Valle a Zogno, ospitato in un cinquecentesco palazzo, il Museo della Valle di Schilpario, allestito in un’ex segheria ad acqua del XIX secolo, o il Museo dell’Alta Val Brembana di Valtorta, nel cinquecentesco palazzo dell’ex Pretura veneta. Interessanti anche il Museo della

mediana. A tutela delle fasce adiacenti a questo fiume la Regione Lombardia ha istituito nel 1985 il Parco naturale del Serio, che si stende su 7500 ettari da Seriate a Montòdine, alla confluenza del fiume nell’Adda. Un settore a parte è quello tradizionalmente denominato Isola, piccola regione di forma triangolare che s’incunea tra l’Adda e il Brembo. Delimitato a nord da una fascia di colline che culmina nel monte Canto, il territorio deve alla posizione ‘periferica’ rispetto ai principali assi di

Valle del Lujo ad Albino, nella chiesa del S. Cuore, e il Museo della Civiltà Contadina di Verdello, allestito nel Palazzo comunale. Unico in Europa è poi il Museo del Falegname di Almenno San Bartolomeo, che offre una rara e completa testimonianza della cultura legata alla lavorazione del legno.

Museo del falegname

comunicazione e di commercio la permanenza di caratteri tradizionali, mentre il fascino tutto particolare del paesaggio si deve alla presenza dei fiumi – dell’Adda soprattutto – che scorrono incassati in profondi alvei.

I colli di Bergamo La fascia di morbide colline che si stende a nord-ovest del capoluogo fino al monte Canto Alto è stata compresa dal 1977 nel Parco regionale dei Colli di Bergamo. L’area 5


il TERRITORIO

In bicicletta lungo l’Adda Forse si deve cercare proprio lungo il corso dell’Adda l’immagine ideale del paesaggio lombardo. Morbide colline, macchie di verde a specchiarsi in acque tranquille, costruzioni isolate come testimonianze di una natura addomesticata dall’uomo: un paesaggio di singolare bellezza, ripreso da Leonardo da Vinci come sfondo per la Gioconda e altri suoi celebri dipinti. Straordinariamente intatto è l’ambiente fluviale che si scopre seguendo le rive fortemente incassate del fiume o percorrendo in bicicletta sentieri sterrati. Ciò che più sorprende è che a pochi chilometri

Il traghetto sul fiume a Villa D’Adda

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da fabbriche, strade e grossi centri urbani il paesaggio mantiene i suoi caratteri naturali, con una folta vegetazione arborea di ontani, salici bianchi, pioppi neri e robinie, mentre non è raro incontrare aironi cinerini nascosti tra le canne o bianche garzette ai bordi del fiume. Non mancano i segni dell’uomo lungo questo importante corso d’acqua, confine geografico e storico tra una Lombardia occidentale, soggetta a Milano, e una Lombardia orientale, la cui parte bergamasca ricorda l’estremo lembo della dominazione veneta. Non solo antiche chiuse, conche e canali, ma anche centrali elettriche realizzate alla fine del XIX secolo. In un paesaggio dove predomina la natura, sono elementi ‘costruiti’ che vivono in perfetta armonia con l’ambiente stesso.

presenta non pochi valori paesistici, ambientali e culturali, ma ciò che più colpisce è l’immediata trasformazione del paesaggio subito fuori le mura cittadine. Se infatti la città si prolunga a sud e a est con periferie che mantengono forti tratti urbani, questi sembrano qui improvvisamente dissolversi. Così, ancora a ridosso della città, si scoprono angoli appartati, vallette discoste, piccoli centri raccolti e silenziosi.


natura, ambiente e paesaggi

Il lago d’Iseo a Predore

Le valli prealpine Se l’industria è il fattore che più di ogni altro ha modificato il volto della fascia pedemontana, il turismo è stato in tempi più recenti l’elemento di trasformazione delle medie e alte valli bergamasche. Così anche nel settore più settentrionale della provincia il territorio è segnato dalla prevalenza di moderni elementi turistico-residenziali, favoriti dalla presenza di vasti ripiani adatti allo sci. Non mancano però angoli e paesi che mantengono i caratteri originari di questo sistema di valli disposto perpendicolarmente alla catena delle Alpi Orobie. Lasciando i percorsi più battuti si scopriranno paesaggi ancora intatti e suggestivi, dove torrenti formano alte cascate e boschi di abeti circondano

villaggi con case di pietra e legno. Una gita nei vecchi rifugi è l’occasione per riscoprire i sapori tradizionali e le atmosfere più sincere della montagna bergamasca. Da non perdere la spettacolare gola dell’Enna: nel punto in cui la strada della val Taleggio scende nella verde conca di San Giovanni Bianco, in val Brembana, il torrente scorre per circa tre chilometri tra alte e strette pareti di roccia, solcate da canaloni verticali. I panorami alpini più conosciuti dell’intera provincia sono però quelli del possente gruppo della Presolana, con rupi e pareti dolomitiche di aspra bellezza. Basi di partenza per passeggiate ed escursioni, sono Castione della Presolana e il passo della Presolana, oggi frequentate località di turismo sia estivo sia invernale. 7


il TERRITORIO

Sport e salute Naturalmente è la montagna protagonista di un itinerario dedicato allo sport, sinonimo di salute e benessere totale. Centri di vacanza attrezzati per i patiti della neve, ma anche luoghi dove ritemprarsi con distensive passeggiate nei boschi, escursioni alla scoperta di angoli dove la natura è ancora intatta, oppure con il sempre piacevole relax del dolce far niente. Mille i percorsi possibili, tra i quali non sarà certo difficile trovare una dimensione che risponda a personalissime attitudini e passioni.

I primi centri del turismo Una tradizione solida quella del clientela raffinata, richiamata qui turismo nelle valli bergamasche, dalla presenza di una fonte di accome conferma la presenza di que curative. Vera regina delle lostrutture alberghiere e ricettive calità turistiche ‘fin de siècle’ è risalenti ai primi decenni del ’900. però San Pellegrino Terme (vedi Proprio in quegli anni nascevano anche riquadro), distesa in una infatti centri climatici e di villeg- verde conca, sulle due rive del giatura che trasformarono l’eco- Brembo. Mantiene l’impronta linomia di molti abitati, dando avvio alle più recenti fortune turistiche. Certo all’inizio erano principalmante le stazioni termali ad essere frequentate come località per rigeneranti soggiorni. Così a Sant’Ombono Imagna ancora si riconoscono le linee eleganti di alberghi costruiti negli anni ’20 e ’30 del ’900 per una San Pellegrino, vetrata liberty del Casinò 8


sport e salute

San Pellegrino, signora del Liberty Il fastosi saloni del Grand Hôtel, le passeggiate lungo il fiume, i portici, i giardini, le feste e i pomeriggi musicali: c’erano tutti i caratteri di un’elegante ‘ville d’eau’ a San Pellegrino Terme, che tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900 divenne una nota e frequentata stazione termale. Documenti di questa felice stagione e preziosa testimonianza del gusto del tempo sono i villini liberty circondati dal verde e il palazzo della Fonte, con un lussuoso salone per la bibita di gusto pompeiano. Un portico unisce in un unico complesso questo edificio al Casinò municipale, che con i

berty di una raffinata ‘ville d’eau’ il centro dell’abitato, la cui fama è legata alle sorgenti di acque minerali, già conosciute nel XIII secolo ma sfruttate solo a partire dal ’700. Anche Trescore Balneario, capoluogo della val Cavallina, è conosciuto per le antiche sorgenti fredde di acqua salso-sulfurea, che alimentano stabilimenti termali.

I centri dello sci nelle valli del Brembo Le alte cime del pizzo dei Tre Signori, del Corno Stella e del pizzo Arera dominano maestose il

suoi esuberanti decori rappresenta uno più significativi episodi di stile floreale in Lombardia.

S. Pellegrino, Casinò, particolare dello scalone d’ingresso

paesaggio alpestre dell’alta valle Brembana. Questa, solcata dai due rami principali del Brembo che confluiscono a Lenna, si apre a ventaglio in una serie di pittoresche vallette discendenti dalle Alpi Orobie. Tra i centri invernali il più frequentato è Fòppolo, disteso in una conca della val Brembana, tra il crinale delle Orobie e i contrafforti del pizzo del Vescovo. 9


il TERRITORIO

Antichi sapori Regina della tavola in tutta la provincia bergamasca è certo la polenta, gialla e compatta, da tagliare a fette come vuole la tradizione. Possibilmente cucinata sul fuoco di legna, nei caratteristici paioli di rame che rendono il sapore più deciso, può essere condita con burro e formaggio fuso, oppure accompagnare degnamente brasati e «codeghì», gustosissime salsicce di maiale. Persino un dolce riprende la forma di questo piatto, con una ciambella gialla come la polenta, guarnita da uccelletti di cioccolato. Se per le carni è il «polsetto» di vitello bollito uno dei piatti più tipici, tra i primi non possono mancare i «casonsei», ravioli di magro resi più gustosi da un condimento di burro fuso. Il taleggio è solo il più conosciuto tra i numerosi formaggi che, con sa-

Formai de mut

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pienza antica, ancora si producono nelle valli di Bergamo. Non si dimentichino però le formaggelle della val di Scalve e il Branzi, utilizzato anche per la preparazione della polenta taragna. Anche se meno rinomata di altre terre lombarde, la provincia di Bergamo vanta una propria zona vinicola, nella fascia di rilievi pedemontani che abbraccia il capoluogo da Almenno a Sàrnico, sul lago d’Iseo. Vini doc di questa terra sono il Valcalepio bianco, vino secco che si propone come aperitivo o per piatti leggeri, e il Valcalepio rosso, di colore rubino, profumo intenso, sapore asciutto e persistente. È il compagno ideale per piatti robusti, formaggi stagionati e l’immancabile polenta. Vino da dessert è il rosso Moscato di Scanzo, dolce e armonico, con un leggero retrogusto di mandorla. Conosciute in tutto il mondo sono poi le acque minerali delle valli bergamasche, nelle quali si produce anche ottimo miele.

Impianti di risalita, alberghi e un proliferare di seconde case hanno trasformato profondamente il volto originario dell’abitato, che ha ormai dimenticato le tra-


sport e salute

dizionali vocazioni agricole e artigianali. Da qui, con una deviazione dalla strada che sale da Branzi, si raggiunge facilmente la piccola località sciistica di San Simone. Dalla strada che risale la valle di Mezzoldo, formata dal ramo occidentale dell’alto Brembo, si raggiunge Piazzatorre, altro frequentato centro di vacanze estive e sulla neve. Anche Cusio, in val Bindo, è frequentato per gli sport invernali, ma il recente sviluppo turistico non ha del tutto cancellato il tradizionale artigianato dell’intaglio del legno. Tra le vecchie costruzioni si nota l’ex Dogana veneta, edificio di origine quattrocentesca che testimonia il ruolo di questa valle come luogo di transito commerciale.

Schilpario, Cimon della Bagozza

Vacanze in val Seriana e val di Scalve Da Nembro, grosso centro industriale nella parte bassa della valle, una deviazione raggiunge Selvino, disteso sul contrafforte

Orobie Bergamasche, Pizzo del Diavolo

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il TERRITORIO

che divide la valle del fiume Serio da quella formata dal Brembo. Polo di turismo estivo e invernale in val Seriana è Gromo, che nella parte alta dell’abitato ancora conserva l’aspetto di un borgo medievale; una strada panoramica sale al piano degli Spiazzi, frequentato per lo sci e per le passeggiate. La strada dell’alta val Seriana si conclude a Lizzola, sede del comune sparso di Valbondione, il più esteso della provincia. Meta di soggiorno estivo e invernale l’abitato non ha però cancellato il suo volto tradizionale, tanto che le moderne costruzioni convivono con vecchie case dai tetti in ardesia. Da Clusone, ‘capoluogo’ della media e alta val Seriana, la

Portici di Averara

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strada conduce al passo della Presolana, centro di sport invernali ma anche base per escursioni e ascensioni nel gruppo della Presolana. Superato Rovetta, disteso su un altopiano morbidamente ondulato, si raggiunge Castione della Presolana, che con i vicini centri di Bratto e Dorga e la zona sciistica di Monte Pora forma uno dei comprensori sciistici più conosciuti e frequentati della provincia. Dal passo una strada scende ripida e panoramica nella val di Scalve, sorta di ‘corridoio’ tra la valle Seriana e la Valcamònica. Un tempo conosciuta per i giacimenti di ferro e i boschi, si è progressivamente convertita al turismo, come dimostrano anche le case, gli alber-


sport e salute

Lago di Endine

ghi e le attrezzature sportive di Schilpario, maggiore centro della valle.

I laghi di Endine e d’Iseo Un paesaggio naturale per molti aspetti ancora inalterato attornia il lago di Èndine, piccolo specchio d’acqua (km2 2,3) formato dal fiume Cherio nell’aperta e pianeggiante val Cavallina. Monasterolo del Castello, sulla sponda meridionale del lago, deve il proprio nome al vicino maniero, risalente all’anno Mille ma più volte ricostruito. Caratterizza il piacevole borgo lacustre un’interessante costruzione settecentesca che unisce le due piazze del nucleo medievale. In territorio bergamasco è anche la sponda occidentale del lago d’Iseo – o Sebino – che il fiume Oglio forma nel tratto terminale della Valcamònica. All’estremità

del lago due cittadine interessanti: a nord Lóvere, ancora con parti medievali e un’importante Pinacoteca, fondata nel 1828 dal mecenate cremasco Luigi Tadini; a sud Sàrnico, il cui compatto nucleo antico ha suggestivi vicoli, con sottopassaggi, loggiati e case a portico.

Lago di Gaiano in Val Cavallina

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ARTE e CULTURA

Capolavori da conoscere Chiese romaniche, palazzi rinascimentali, edifici barocchi, ville neoclassiche, episodi liberty. La straordinaria ricchezza del territorio bergamasco certo impedisce di concentrare in poco spazio un itinerario alla ricerca delle testimonianze dell’arte. Meglio allora – partendo dal cuore di Bergamo alta – segnalare solo alcune tappe fondamentali, lasciando il piacere di scoprire altri ‘percorsi ideali’, secondo il proprio gusto e le personali passioni.

Il cuore antico di Bergamo Dove oggi si apre piazza Vecchia, lo spazio più rappresentativo di Bergamo alta, erano case e botte-

Bergamo, S. Maria Maggiore e Duomo

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ghe medievali, di cui rimane un ricordo ai piedi dell’alta torre del Comune. Ornata da una fontana settecentesca, la piazza è infatti uno spazio rinascimentale, ricavato nel XV secolo demolendo le costruzioni vicine al palazzo della Ragione, eretto alla metà del XII secolo, ma ricostruito nel ’400 e nel ’500. Definiscono la piazza anche il palazzo Nuovo, progettato nel 1593 e ridisegnato nel 1611, e il palazzo del Podestà, originario del 1340 ma trasformato nel XV secolo. La loggia del palazzo della Ragione immette nell’intatta e raccolta piazza del Duomo, una delle più belle piazze di Lombardia. Vi prospettano il Duomo, risalente al vi secolo, ristrutturato nel 1459 dal Filarete, ma rifatto nel 1688 e completato solo nel 1886, la notevole basilica di S. Maria Maggiore, preceduta da un


capolavori da conoscere

protiro romanico, e l’elegante cappella Colleoni, uno degli episodi più alti del rinascimento lombardo, voluta da Bartolomeo Colleoni come personale mausoleo. Solo dal 1898 il piccolo Battistero ottagonale si trova davanti ai giardini dell’Arcivescovado: quando fu costruito – nel 1340 – era infatti all’interno di S. Maria Maggiore, e lì rimase fino al 1660, quando fu interamente smontato.

Gli altri centri della pianura Non esistono più le mura che racchiudevano Treviglio, che alla sua posizione – a metà strada tra Bergamo e Milano e all’incrocio dei percorsi viari diretti a Crema e Brescia – deve il tradizionale ruolo di centro di commerci. Nella piazza centrale la collegiata di S. Martino racconta però una storia antica, iniziata con la sua fondazione nel secolo X-XI, continuata nel ’400 con un primo rifacimento e ancora nel ’700, quando venne dotata della mossa facciata barocca. Al suo interno merita attenzione il polittico di Bernardino Butinone e Bernardino Zenale (1485), custodito all’estremità della navata destra. Anche Romano di Lombardia deve la funzione di polo commerciale e la tradizionale vocazione cittadina al fatto di sorgere nel punto in cui s’incrociano importanti assi viari.

Bergamo, Piazza Vecchia

Oltre al Castello visconteo, testimonianza della sua antica storia è il medievale palazzo della Comunità, modificato dai Veneziani

Bergamo, Cappella Colleoni

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ARTE e CULTURA

I tesori dell’Accademia Sono davvero molte le opere di pregio che si ammirano nella pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo, fondata nel 1795 e considerata una delle più ricche raccolte museali d’Italia. Tra i circa 1700 dipinti italiani e stranieri dal XV al XVIII secolo, netta è la predominanza delle scuole bergamasca, lombarda e veneta, a testimoniare i forti legami tra i vari ambienti culturali del tempo. Perciò, se l’atmosfera raffinata del gotico internazionale vive ancora nelle carte da tarocco dipinte da Bonifacio Bembo per Filippo Maria Visconti e il passaggio di Leonardo si riconosce in molti pittori lombardi del ’400, gli accen-

ti della Serenissima sono evidenti in diverse opere dipinte a Bergamo e in provincia. Tra queste si segnalano, oltre a importanti dipinti di Lorenzo Lotto, tele di G.B. Moroni (ritratti dagli anni giovanili alla maturità), Evaristo Baschenis (quattro dipinti con strumenti musicali) e un ampio repertorio di ritratti eseguiti da fra’ Galgario. L’Accademia Carrara presenta anche due interessanti ritratti di Carlo Ceresa: per meglio conoscere questo pittore del ’600 bergamasco si può seguire l’Itinerario Ceresiano, con 16 tele in otto chiese di San Giovanni Bianco, suo paese natale.

Accademia Carrara, dipinto di Evaristo Baschenis

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capolavori da conoscere

La Pieve romanica di San Tomé Gli studiosi concordano nel ritenere la pieve di S. Tomé non solo uno degli episodi artistici più rilevanti dell’intera provincia, ma anche una delle più belle costruzioni romaniche a pianta centrale di tutta la Lombardia. Costruita nell’XI o agli inizi del XII secolo in conci di pietra, la piccola chiesa si staglia nella campagna ai piedi di Almenno San Bartolomeo, in valle Imagna. L’edificio, dal corpo principale cilindrico sul quale s’innesta il presbiterio con abside semicircolare, propone anche all’interno il ripetersi di linee circolari, nei due livelli del deambulatorio,

nel ’400; nel cuore dell’abitato è anche la settecentesca parrocchiale di S. Maria Assunta che custodisce dipinti di G.B. Moroni. L’alto campanile della chiesa di S.

nel matroneo, nelle nicchie alle pareti e nel presbiterio, come nella bella cupola a volte anulari.

Almenno S. Bartolomeo, S. Tomé

Maria dell’Incoronata, eretta nella seconda del XV secolo e ornata di affreschi quattro-cinquecenteschi, annuncia da lontano Martinengo, la cui notevole piazza Maggiore, definita da edifici a portici, accoglie il seicentesco palazzo del Comune.

La val Seriana

Clusone, oratorio dei Disciplini, particolare della danza macabra

Le case a portici di Alzano Lombardo erano quelle dei ricchi mercanti di lane e sete, che nei secoli XV-XVI resero prospero 17


ARTE e CULTURA questo centro all’imbocco della val Seriana. La sua imponente basilica di S. Martino fu iniziata nel 1659 ma venne ultimata solo agli inizi dell’800; al suo interno sono racchiusi importanti dipinti (G.B. Piazzetta, Palma il Vecchio, Jacopo Tintoretto) e un monumentale pulpito in marmo di Andrea Fantoni (1712), autore anche degli intagli lignei in una delle tre fastose sacrestie. Risalendo la valle del Serio, in un paesaggio ancora intensamente urbanizzato, si arriva ad Albino: la sua piazza centrale accoglie la chiesa di S. Bartolomeo, di origine duecentesca ma rifatta nei secoli XV e XVII, e l’ottocentesca parrocchiale di S. Giuliano che custodisce due tele di G.B. Moroni, nato intorno al 1523 in una frazione dell’abitato. Si raggiunge poi Gandino, dove l’imponente basilica di S. Maria Assunta, dal ricco interno baroc-

Accademia Carrara, Giovan Battista Moroni, Bambina di casa Redetti

co, è la ricostruzione seicentesca di una chiesa preesistente. L’opera più conosciuta e preziosa si trova però a Clusone, che per la sua posizione all’incrocio di strade tra il lago d’Iseo e la Valcamònica, già in epoca romana era un importante borgo commerciale. Si tratta del ciclo di affreschi sotto il portico del quattrocentesco oratorio dei Disciplini, realizzato nel 1485 da Giacomo Borlone e dalla sua bottega.

La val Cavallina e il lago d’Iseo

S. Paolo d’Argon, il chiostro del monastero

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Gli appassionati di pittura scopriranno nei centri della val Cavallina, formata dal fiume


capolavori da conoscere

Cherio, opere di tutto rispetto. Oltre agli affreschi di Lorenzo Lotto a Trescore Balneario, tappa fondamentale è la Galleria dell’Accademia Tadini a Lóvere, che vanta importanti dipinti di scuola veneta e lombarda dal XIV al XIX secolo. Nell’abitato si visiti anche la basilica di S. Maria in Valvendra, eretta nella seconda metà del XV secolo forse per mano di maestri comacini. All’altare maggiore spicca una cinquecentesca Annunciazione di Pietro Morone, racchiusa in una monumentale ancona lignea. L’itinerario prosegue poi in val Calepio, compresa tra i fiumi Cherio e Oglio. Tra mosse colline si raggiunge Credaro per visitare, nella piccola chiesa di S. Giorgio, un ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto; affreschi del Romanino si ammirano

Lovere, Accademia Tadini

poi nel comune di Villongo: dipinti per la cinquecentesca cappella di S. Rocco, sono oggi esposti nell’attigua casa Bonduri. L’itinerario può concludersi a Sàrnico, sul lago d’Iseo. Qui non si segnalano tele preziose, ma la villa Faccanoni, disegnata nel 1912 da Giuseppe Sommaruga, è un raffinatissimo esempio dell’arte liberty.

Sarnico, Villa Faccanoni (Foto Giuseppe Zanchi)

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ARTE e CULTURA

Santuari, Monasteri e Abbazie In una terra in cui lo spirito religioso si unisce saldamente alla cultura tradizionale sono molti i luoghi legati alla fede e alla devozione popolare. Santuari visitati da moltitudini di fedeli, monasteri silenziosi e raccolti, chiese che costituiscono il fulcro dei centri abitati e antiche, solitarie abbazie diventano così tappe di un viaggio nel territorio. Un viaggio alla ricerca delle sue radici più sincere, ma anche di alcuni tra i momenti più importanti nel cammino dell’arte.

Nei dintorni del capoluogo Disteso sul fondo di una silenziosa valle poco fuori Bergamo, il monastero di Astino si raggiunge per una strada che ripida e stretta scende il fianco orientale del colle San Vigilio. Lo fondarono all’inizio del XII secolo i monaci di Vallombrosa per custodire una sacra reliquia che i primi

crociati portarono da Gerusalemme, ma il monastero (oggi in abbandono) venne fortemente ristrutturato nel 1515 per far posto a un complesso più grande e sontuoso: i lavori, che si protrassero per oltre un secolo, aggiunsero alla chiesa un profondo coro rinascimentale e un chiostro

Il monastero di Astino, immerso nel verde del Parco dei Colli di Bergamo

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santuari, monasteri e abbazie

Bergamo, città di Donizetti Musicisti, amanti della buona musica, melomani appassionati possono percorrere a Bergamo un itinerario sulle tracce di Gaetano Donizetti, qui nato nel 1797. Se la semplice casa natale del compositore si trova al n. 14 di borgo Canale, l’edificio in cui morì nel 1848 – palazzo Scotti – è una bella architettura barocca nella via a lui dedicata. Da non perdere il Museo Donizettiano, allestito nell’ex palazzo della Misericordia Maggiore, di origine quattrocentesca ma rifatto in età barocca: custodisce manoscritti autografi, prime edizioni a stampa, documenti e oggetti personali, tra i quali gli arredi dell’ultima camera da letto e due pianoforti apparte-

porticato, collegato da un’elegante loggia. Il contrasto tra il paesaggio agrario della piccola valle e le periferie cittadine è certo forte, come forte è quello tra l’antico monastero e la singolare chiesa di Maria Santissima Immacolata, costruita nel 196265 a Lònguelo, frazione del capoluogo.

L’abbazia di Pontida Il giuramento di Pontida è una delle pagine più celebrate dai libri di scuola. Eppure la storia non conferma la tradizione, se-

nuti al maestro. Il percorso può concludersi al teatro Donizetti, fondato nel 1786 e sede del Festival Donizettiano, importante rassegna musicale che ogni anno la città dedica all’illustre compositore, celebrato anche da un vicino monumento di Francesco Ierace (1897).

Sotto il Monte, abbazia di S. Egidio a Fontanella

condo la quale proprio in questa antica abbazia, il 7 aprile 1167, i rappresentanti della Lega Lombarda strinsero un patto per impedire all’imperatore Federico I Barbarossa di mettere a re21


ARTE e CULTURA

Sotto il Monte, casa natale di Papa Giovanni XXIII

pentaglio la libertà dei Comuni. È certo invece che il monastero di S. Giacomo Maggiore, fondato nella seconda metà dell’XI secolo e meglio conosciuto come abbazia di Pontida, fu nel medioevo centro economico e culturale di un vasto territorio nella valle dell’Adda. Distrutto dai Visconti nel 1373, fu ricostruito a più riprese a partire dal 1485; della struttura cinquecentesca conserva pressoché intatti due chiostri (nel portico di quello superiore, affreschi di papi dell’ordine benedettino e di personaggi che rinunciarono ad alti onori per l’abito monacale), la sala capitolare (con affreschi 22

del primo ’500) e tre sale, che oggi ospitano il Museo abbaziale. Una scalinata moderna sale alla basilica, rifatta nella facciata e nel campanile agli inizi del XIX secolo. L’interno del monastero conserva però, almeno nel corpo centrale, le forme ogivali dell’architettura trecentesca, mentre alla prima chiesa risalgono due pannelli in pietra scolpita di arte borgognona (fine XI – inizi XII secolo) inseriti nel moderno altare maggiore.

Nel paese del ‘papa buono’ Pochi chilometri separano Pontida da Sotto il Monte Giovanni XXIII, centro rurale conosciuto


santuari, monasteri e abbazie

Sulle tracce di Lorenzo Lotto Di una vita lunga e irrequieta, i tredici anni che Lorenzo Lotto trascorse a Bergamo furono probabilmente i più felici. Apprezzato dalle più potenti famiglie locali, il pittore di origine veneta – oggi considerato uno degli artisti più affascinanti del Rinascimento – produsse opere importanti, nelle quali traspare un animo profondamente religioso e un’attenzione tutta particolare ai dettagli, che spesso assumono valore di metafore. Delle pale d’altare custodite nel capoluogo la più celebre è quella Madonna col Bambino e santi della chiesa di S. Bartolomeo, meglio conosciuta come «pala Martinengo»; da non perdere anche il ciclo di affreschi sulla vita di Maria nella chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco e le preziose tarsie lignee disegnate per il coro di S. Maria Maggiore. Un itinerario cittadino sulle tracce del Lotto non può prescindere da una visita all’Accademia Carrara, do-

perché luogo di nascita di Giovanni XXIII – al secolo Angelo Roncalli – papa dal 1958 al 1963. La sua casa natale è meta di pellegrinaggi e molti fedeli visitano anche il museo commemorativo, allestito in quella Ca’ Maitino che fu residenza estiva del prela-

ve sono esposte le predelle della pala Martinego, il dipinto con le Nozze mistiche di S. Caterina e l’intenso Ritratto di Lucina Brembati. Dipinti di Lotto si trovano anche nel territorio bergamasco: una pala d’altare nella parrocchiale di Sedrina, un polittico nella quattrocentesca parrocchiale dei SS. Vincenzo e Alessandro di Ponterànica, affreschi in una cappella della chiesa di S. Giorgio a Credaro. Vero capolavoro sono poi, nella chiesa di S. Barbara a Trescore Balneario, gli affreschi con le storie della santa, le cui invenzioni narrative immediate e ricche di particolari confermano l’adesione del pittore al tradizionale naturalismo lombardo.

Trescore, affreschi di Lorenzo Lotto all’oratorio Suardi

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ARTE e CULTURA

Santuario della Madonna di Caravaggio

to durante il periodo cardinalizio. Nella frazione Fontanella la chiesa di S. Egidio, dalla semplice facciata romanica e con affreschi cinquecenteschi nell’interno, è l’unico resto dell’abbazia di Fontanella, fondata nell’XI secolo da monaci cluniacensi.

I santuari di Caravaggio e Treviglio Sarebbe nato qui, nel lontano 1571, Michelangelo Merisi, l’irrequieto e geniale maestro, noto proprio con il nome di Caravaggio, che sottolineava con luci e ombre la drammatica intensità dei suoi dipinti. Ma la fama di questo antico borgo a sud-est di Treviglio si deve soprattutto al 24

santuario della Madonna di Caravaggio, costruito intorno alla metà del XVI secolo nel luogo in cui la Vergine sarebbe apparsa a un’umile contadina. Meta di pellegrinaggi, il grandioso complesso presenta però l’aspetto della ricostruzione voluta da Carlo Borromeo che, iniziata nel 1575, fu ultimata solo agli inizi del XVIII secolo. Anche nella vicina Treviglio la religiosità popolare racconta un miracolo antico: nel 1522 le lacrime uscite da un’immagine della Madonna avrebbero salvato il centro della piana bergamasca dal saccheggio dei soldati francesi. Nel luogo in cui avvenne il prodigio fu iniziato nel 1594 il santuario del-


santuari, monasteri e abbazie

la Beata Vergine delle Lacrime, ampliato e trasformato agli inizi del ’900.

Un santuario delle valli bergamasche Sebbene derivi da una chiesa plebana dell’XI secolo, è cinquecentesco l’impianto del santuario della Madonna del Castello di Almenno San Salvatore, antico centro disteso sopra un poggio alla destra del Brembo, nel punto in cui la valle Imagna sbocca nella Brembana. Se all’esterno del tempio spicca il marmoreo portale, realizzato nel 1578, particolare è l’interno, diviso in due corpi da una parete affrescata: nel

Fraggio in Val Taleggio

corpo anteriore è un ciborio del XVI secolo; nell’ambiente interno, più antico e decorato di affreschi dei secoli XI-XVI, è custodito un ambone romanico in pietra scolpita.

Clusone, S. Lucio

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i SEGNI

DELL’UOMO

Percorsi di archeologia industriale Vecchie filande, centrali elettriche, villaggi operai costruiti secondo modelli di stampo inglese. Alle origini dell’Italia industriale è un capitolo interessante quello scritto nella pianura e nelle basse valli bergamasche dove, a partire dalla metà del XIX secolo, si gettarono le basi per un progressivo potenziamento delle strutture produttive. Per quel decollo industriale che, affermandosi in alcune aree in maniera sempre più decisa, ha profondamente trasformato l’economia e il volto stesso del territorio.

Alle radici dell’industria Le origini dell’industrializzazione di questo territorio risalgono al periodo in cui esso era annesso alla Repubblica di Venezia,

che lo inserì in un più ampio circuito economico, incentivando la tradizione artigiana locale nella filatura e nella tessitura.

La centrale Esterle sulla sponda destra del fiume Adda

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percorsi di archeologia industriale

L’antica “Via Priula” Si deve a questa strada, voluta nel 1590 dal podestà Alvise Priuli (da cui prende il nome), lo sviluppo economico dell’alta val Brembana, che da area periferica e isolata divenne nel XVII secolo un’importante via di transito e comunicazione tra la Lombardia veneziana e i domini valtellinesi delle Leghe grigionesi. Ancora oggi si può ripercorrere il cinquecentesco tracciato, risalendo da Lenna il ramo occidentale dell’alto Brembo e percorrendo la valle di Mezzoldo. L’abitato di Mezzoldo era l’ultima postazione veneta lungo la «via Priula» e il seicentesco edificio che si vede a sinistra all’inizio del paese è un esempio delle tante dogane costruite dalla Serenissima lungo i transiti commerciali.

Uno dei ricordi più significativi di questa vocazione all’industria si coglie a Vèrtova, nella bassa val Seriana: il nucleo più antico dell’abitato conserva ancora caratteristici porticati in legno, detti «ciodére» dalla lunga fila di chiodi utilizzati per appendere i panni-lana. Si dovrà però aspettare il XIX secolo per un vero e precoce decollo industriale, certo favorito dall’abbondanza di manodopera e dal-

Superata la casa cantoniera di Ca’ San Marco, sulla quale ancora si riconosce il leone alato simbolo di Venezia, si giunge al passo di San Marco (m. 1985), valico dal quale si scende verso Morbegno, in Valtellina.

Mezzoldo, leone alato su Ca’ San Marco

la presenza di corsi d’acqua, di notevole portata e a pendenza costante.

Manifatture in val Seriana Proprio sulle sponde del Serio, a Rànica, l’industriale svizzero Gioachino Zopfi impiantò nel 1869 un filatoio, che in poco più 27


i SEGNI

DELL’UOMO

L’attività mineraria Le miniere di ferro in val Seriana, le cave di marmo, i giacimenti di piombo e zinco in val Brembana e in val Serina: già in età romana erano conosciute le ricchezze minerarie delle valli bergamasche, certo uno dei

Il Museo di Schilpario

di un decennio si trasformò in un importante complesso manifatturiero, con 5.600 fusi e 640 telai. Il fabbricato che ospitava la tessitura è ancora visibile all’ingresso dell’abitato, accompagnato da un comparto di 28

motori del precoce sviluppo industriale. Oggi dell’attività estrattiva restano solo documenti e testimonianze in alcuni interessanti musei: nel Museo etnografico di Ardesio, in val Seriana, che illustra la storia della miniera d’argento qui scoperta nell’XI secolo, e il Museo dei Minerali e della Miniera di Oltre il Colle, in val Serina, che raccoglie attrezzi dei minatori e minerali provenienti dai giacimenti locali. Strumenti e attrezzi utilizzati nelle miniere di ferro sono esposti anche a Schilpario, nel Museo etnografico della Valle. Il museo, che illustra la vita e le attività tradizionali delle popolazioni locali, è allestito in un’ex segheria ad acqua del XIX secolo.

edifici di servizio e di case operaie a ballatoio. Nel tessuto edilizio si riconoscono poi costruzioni produttive, residenziali e di rappresentanza legate alla presenza del cotonificio Zopfi, che trasformò l’antico borgo in una sorta di ‘moderno’ villaggio industriale. Percorrendo la val Seriana s’incontrano altre testimonianze di archeologia industriale, come gli impianti della manifattura Crespi presso Nembro, i fabbricati del cotoni-


percorsi di archeologia industriale

ficio Honneger (1878) all’ingresso di Albino e quelli del cotonificio Cantoni (già Bergamasco e dal 1910 De Angeli Frua) a Ponte Nossa. Anche se alterati da rifacimenti, non mancano episodi di vecchie manifatture nemmeno nella parte alta della valle. Come a Villa d’Ogna, dove sulla riva destra del fiume si dispongono gli edifici della manifattura Festi Rasini e lo stabilimento Pozzi Electa, con strutture risalenti al 1889.

I centri industriali nell’alta e nella bassa pianura Più che in ogni altro centro della provincia bergamasca si coglie a Dàlmine il forte nesso tra industria e territorio, ma anche il pesante impatto che le strutture produttive hanno spesso sull’ambiente. Il grande complesso siderurgico, nato nel 1906 con apporto di capitali stranieri e acquistato da industriali italiani nel 1916, dilata una lunga sequenza di capannoni ai bordi della statale e dell’autostrada. Fondata nel 1965 come risposta al decentramento produttivo e terziario di Bergamo e Milano, Zingònia è una sorta di ‘città nuova’, che nel progetto originario riprendeva l’idea dei villaggi operai ottocenteschi. Un altro interessante episodio nella pianura bergama-

L’ingresso al cotonificio di Crespi d’Adda

sca ci riporta ancora alle origini dell’industria: è quello di Fara Gera d’Adda, dove il Linificio Canapificio Nazionale venne realizzato a partire dal 1870 su una superficie totale di quasi 50.000 metri quadrati. La creazione del vasto complesso produttivo mutò radicalmente il carattere rurale dell’abitato, che si trasformò in un tipico villaggio operaio, dotato di servizi, opere assistenziali e case per le maestranze. 29


i SEGNI

DELL’UOMO

Crespi d’Adda, il Castello

Crespi d’Adda, una ‘città ideale’ Un viale alberato separa la zona produttiva dalle abitazioni, affac-

Crespi d’Adda, finestre della fabbrica

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ciate su strade disposte a scacchiera. Da una parte il Cotonificio (1875), segnalato da un’alta ciminiera in cotto, il Castello (184997), eclettica villa padronale, e gli edifici destinati a ospitare gli operai non ammogliati (1880); dall’altra i villini per le famiglie operaie (1889-94), con orto e giardino, e, in posizione più esterna, le residenze per impiegati e dirigenti. Poi la chiesa, il lavatoio pubblico, il teatro, la scuola, la cooperativa di consumo e, oltre la zona destinata allo sport, il cimitero. Sulla sponda bergamasca dell’Adda si trova quello che a pieno titolo può essere considerato uno dei più interessanti e meglio conservati esempi di villaggio operaio, che unisce modelli anglosassoni a chiari riferimenti alle utopie socialiste di allora. Nato fra il 1890 e il 1910 da intenti filantropici di im-


percorsi di archeologia industriale

Il ponte di Paderno sull’Adda

prenditori tessili, Crespi d’Adda è ancora oggi uno straordinario documento non solo della prima industria in Italia, ma anche di quel filone di pensiero che mirava a costruire una comunità ideale, nella quale realizzare un equilibrio perfetto tra i bisogni dei lavoratori e gli interessi dell’imprenditore.

glio di Paderno, ideato agli inizi del XVI secolo per migliorare la navigazione tra Milano e il lago di Como, ma realizzato solo nell’ultimo quarto del ’700. A monte del naviglio scavalca il fiume l’immenso arco in ferro del ponte di Paderno, realizzato nel 1887-89.

Lungo il corso dell’Adda Un percorso che ha come tema l’archeologia industriale non può rinunciare a risalire il corso dell’Adda. Da Porto d’Adda (frazione di Cornate d’Adda) si scende alla centrale idroelettrica Bertini, costruita nel 1898. La centrale, per anni una delle più potenti in Europa, fu poi affiancata nel 1914 dalla centrale idroelettrica Esterle, nella vicina località Resega. L’Adda incontra poi il navi-

Gromo S. Marino, particolare dell’ingresso alla centrale idroelettrica

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i SEGNI

DELL’UOMO

Mura, castelli e borghi medievali Le lotte che in età comunale contrapposero i guelfi ai ghibellini, gli scontri in età signorile tra i Visconti di Milano e i Veneti, il desiderio della Repubblica di Venezia di proteggere i possedimenti di terraferma con una sorta di baluardo fortificato. Nascono così, da esigenze di controllo e difesa delle terre, le alte mura che racchiudono città, i severi castelli per le guarnigioni militari, le fortificazioni che disegnano nel territorio bergamasco un itinerario di tutto rispetto, tra splendidi esempi di ingegneria militare.

Le mura di Bergamo Punto di partenza possono essere le mura che racchiudono Bergamo alta, costruite dai Veneziani nel XVI secolo per difendere il nucleo antico della città. Con porte monumentali, piattaforme che racchiudono camere di manovra e cannoniere, baluardi e giganteschi bastioni, costituiscono non

solo un significativo esempio di cinta muraria rinascimentale ma anche un elemento fondamentale nel paesaggio urbano. Ancora oggi la complessa e ben conservata cerchia fortificata racchiude in una sorta di cornice la parte alta della città, quasi isolandola in una dimensione senza tempo che ha preservato intatto il fascino medievale dell’abitato. Il punto migliore per cogliere la complessa geometria bellica delle mura è il baluardo di S. Giovanni: dalla spianata la vista corre fino al baluardo di S. Giacomo, che del complesso fortificato costituisce lo sperone più meridionale.

I castelli dei Visconti

Bergamo, Porta S. Giacomo

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Anche nella pianura a sud del capoluogo non mancano esempi dell’arte militare, costruiti in un’area in cui dall’alto medioevo si avvicendarono diverse domi-


mura, castelli e borghi medievali

Un borgo medievale All’origine era un maniero, di quelli grigi e severi che nel XIV secolo erano soliti costruire sull’alto di un colle. Poi il castello degli Angeli, che domina il piccolo centro di Carobbio degli Angeli, situato pochi chilometri a sud di Trescore Balneario, venne trasformato in un

nazioni: quella dei Milanesi prima, poi dei Veneziani, dei Francesi, degli Spagnoli, degli Austriaci. Si devono alla dominazione dei Visconti i castelli nel territorio a nord di Treviglio, compreso tra l’Adda e il Serio. È ancora circondato da un fossato il suggestivo castello di Pagazzano, con pianta rettangolare e alte mura in

convento per l’ordine monastico dei Carmelitani. Attorno al nucleo originario crebbe via via un rustico borgo, con case di pietra strette le une alle altre e tortuose stradine, che a distanza di secoli ancora oggi compongono uno scenario di particolare e intatta suggestione.

cotto; pochi chilometri più a nord il castello di Brignano Gera d’Adda, ha perso il suo aspetto originario per trasformarsi nel XVIII secolo in una fastosa residenza di campagna, con giardino all’italiana e ambienti ricchi di decorazioni barocche. Se Cologno al Serio conserva solo parte delle fortificazioni medieva-

Castello di Pagazzano

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i SEGNI

DELL’UOMO

li, rinforzate nei secoli XV-XVI e demolite nel XIX, è ancora intatta la rocca di Urgnano, severo castello dalle alte cortine merlate eretto nel 1354 da Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano, e passata nel 1465 a Bartolomeo Colleoni. Si deve ancora ai Visconti il maestoso castello di Romano di Lombardia, dalle quattro possenti torri angolari, ma il leone di S. Marco nella corte grande conferma la successiva presenza veneziana.

La reggia di Bartolomeo Colleoni Trecentesca è l’origine del castello di Malpaga che, poco fuori l’abitato di Ghisalba, è incorporato in una vasta tenuta agricola nei pressi del Serio. L’attuale aspetto del complesso si deve però a Bartolomeo Colleoni, che nel 1456 acquistò il maniero per adibirlo a personale dimora. L’illustre condottiero, tornato al servizio della Repubblica di Venezia, sentiva l’esigenza di un rifugio che fosse al contempo reggia e fortezza. Per questa ragione, se da una parte rafforzò le strutture esistenti, dall’altra decise interventi per rendere più gradevoli la vita in quelle severe stanze, con insegne e decorazioni che celebrassero anche le sue imprese guerresche. Così sotto il portico del cortile centrale un grande affresco eseguito dal Romanino illustra la battaglia della Riccardina, sua ultima impresa 34

Cascinali ad Olda in Valle Taleggio

militare, mentre alle pareti dell’ampio salone d’onore si dipana come un lungo racconto la visita che Cristiano re di Danimarca fece al Colleoni il 12 marzo 1474. Autore di questo prezioso ciclo di affreschi è probabilmente Marcello Fagolino, anche se molti critici hanno ravvisato anche qui la mano del Romanino.

Il castello Suardo Divenute strategicamente importanti come collegamento tra la Serenissima e il cuore dell’Europa e, nel contempo, ultima difesa verso i possedimenti di terraferma, le valli bergamasche videro affermarsi durante la dominazione veneta una nuova struttura di strade e abitati, molti dei quali divenuti centri di mercato e sedi amministrative dell’autorità veneta. Tra le ‘opere di pace’ volute da Venezia nel XV secolo anche lo smantellamento dell’apparato difensivo della val Cavallina, risalente all’epoca medievale. Una delle poche fortificazioni ri-


mura, castelli e borghi medievali

Cornello, angolo di medioevo Bastano pochi minuti di cammino e il sentiero che si dirama dalla statale della val Brembana poco a nord di San Giovanni Bianco ci trasporta di colpo in pieno medioevo. Straordinariamente intatto è infatti il borgo di Cornello, celebre per aver dato origine a quella famiglia Tasso che annovera tra i suoi più illustri esponenti il poeta Bernardo e il figlio Torquato, autore della Gerusalemme Liberata. La tradizione racconta poi che l’antica casata già nel XIV secolo fondò una società di corrieri, ottenendo per lunghi secoli il monopolio del servizio postale in Europa. Più che i ricordi della storia sono però le suggestive atmosfere a

maste è il castello Suardo di Bianzano, sulla sponda occidentale del lago d’Èndine. Risalente al XII o XIII secolo, richiama nel quadrato perfetto, nella doppia cortina muraria, nel ponte levatoio e nell’imponente torre centrata sul fronte d’ingresso l’architettura ‘colta’ dei castelli lombardi.

Il castello Camozzi-Vertova Mura di epoca medievale, scorci rinascimentali, decori di gusto neoclassico. Si leggono le tappe di una storia complessa sui muri del castello Camozzi-Vertova che domina Costa di Mezzate, borgo ancora agricolo di quel territorio collinare denominato val Cale-

colpire il visitatore: tra case di pietra, piccole corti lastricate, passaggi coperti, palazzetti ornati di stemmi, Cornello sembra avvolto da un sortilegio sottile, che annulla tempo e rumori. Dominato dalla romanica chiesa dei SS. Cornelio e Cipriano (XII secolo), il silenzioso borgo si articola attorno a un doppio tracciato viario: la strada a valle, coperta da portici, attraversa una successione di corti rurali, la via a monte accoglie invece le dimore dei signori locali.

Cornello dei Tasso

pio, compreso tra i fiumi Cherio e Oglio. Lo scenografico complesso si compone infatti di edifici e corpi di fabbrica realizzati a più riprese, a partire dal XIII secolo fino al XVIIi, e restaurati nell’800. Sulla collina che sovrasta il castello, una torre duecentesca ricorda una scomparsa fortezza medievale. 35


Schilpario, Cimon della Bagozza


Luoghi di interesse turistico Castelli LocalitĂ termali LocalitĂ di sport invernali Uffici e indirizzi turistici


LUOGHI DI INTERESSE TURISTICO

BERGAMO Accademia Carrara - Piazza dell’Accademia, 82/A Tel. Biglietteria 035/399643 - Tel. Book Shop 035/399677 www.accademiacarrara.bergamo.it Orario:

dal 01/10 al 31/03: 09.30-13.00 / 14.30-17.45; dal 01/04 al 30/09: 10.00-13.00 / 15.00-18.45. Giorno di chiusura: lunedì, 1 gennaio, Pasqua e 25 dicembre. Servizio guide su prenotazione. Ingresso gratuito: scolaresche con foglio di presentazione, militari, accompagnatori, insegnanti, pensionati (dai 60 anni in su), ragazzi fino ai 18 anni. Ingresso a pagamento: € 2,58 singoli adulti - € 1,55 ridotti, oltre 15 persone, soci TCI.

Note:

L’Accademia Carrara, una delle più importanti pinacoteche nazionali, include circa 1400 dipinti, fra i quali spiccano opere di Raffaello, Mantegna, Pisanello, Bellini, Botticelli, Carpaccio, Tiepolo. Inoltre ritratti di G. B. Moroni, di Vittore Ghislandi (Fra Galgario), di Lorenzo Lotto. Presenti anche Palma il Vecchio, Palma il Giovane, Cariani Baschenis, Cavagna, ecc.

Basilica di Santa Maria Maggiore - Piazza Duomo - Tel. 035/223327 Orario:

dal 01/11 al 31/03 feriale: 09.00-12.30 / 14.30-17.00; sabato: 09.00-12.30 / 14.30-18.00 domenica e festivi: 09.00-13.00 / 15.00-18.00; dal 01/04 al 31/10 tutti i giorni: 09.00-12.30 / 14.30-18.00. domenica e festivi: 09.00-13.00 / 15.00-18.00. Aperta anche il lunedì pomeriggio. Durante le funzioni religiose non sono ammesse visite. Ingresso libero.

Note:

Basilica romanica iniziata nel 1137 e terminata intorno al 1200; protiri di Giovanni da Campione del 1353; arazzi fiamminghi; monumento a G. Donizetti di V. Vela; tarsie del frontale del presbiterio su disegno di L. Lotto; confessionale in legno di A. Fantoni.

Cannoniera di S. Michele - Viale delle Mura - Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole - Tel. 035/251233 Orario:

Visite gratuite da giugno a settembre (programma “Estate vivi la tua città”). Visite guidate infrasettimanali previa prenotazione. Durata della visita 1 ora, gruppo minimo 15 persone, visite a pagamento.

Note:

La perfetta conservazione delle parti interne permette di cogliere la consistenza difensiva dell’intero baluardo.

Cappella Colleoni - Piazza Duomo - Tel. 035/210061 Orario:

da marzo a ottobre: 09.00-12.30 / 14.00-18.30; da novembre a febbraio: 09.00-12.30 / 14.00-16.30 (chiuso il lunedì). Ingresso libero.

Note:

Rinascimentale, realizzata da G.A. Amadeo tra il 1472 ed il 1476 come cappella funeraria di Bartolomeo Colleoni. All’interno: statua di Sisto da Norimberga dell’inizio del 1500, tomba di Colleoni e della figlia Medea; dipinti ed affreschi del Tiepolo.

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località di interesse artistico • culturale • turistico

Casa Natale di G. Donizetti - Via Borgo Canale, 14 Fondazione Donizetti - Tel. 035/244483 - Fax 035/233488 Orario:

Chiusa per restauri.

Note:

Si compone di una serie di stanze restaurate fedelmente che propongono un ambiente tipico bergamasco nel Borgo Canale, così come si presentava tra la fine del sec.XVIII e l’inizio del XIX.

Casa Colleoni - Via Colleoni, 9/11 - Tel. 035/210061 Orario: Note:

Visita su prenotazione: custode tel. 035/217185. Ingresso libero. Dimora cittadina di Bartolomeo Colleoni, sede dell’istituzione benefica dallo stesso fondata. Sale con affreschi del 1400, tra cui ritratto di B. Colleoni.

Chiesa di S. Alessandro in Colonna - Via S. Alessandro, 35 - Tel. 035/248022 Orario: Note:

tutti i giorni 07.00-12.00 / 15.00-19.00 il campanile è visitabile solo in occasione di solennità. La Chiesa fu fondata da S. Grata nel Vico Crotacio ed edificata nel luogo in cui S. Alessandro fu martirizzato. L’edificio subì diverse trasformazione nel corso dei secoli. All’interno della sagrestia è possibile vedere il dipinto di Lorenzo Lotto “Compianto su Cristo Morto”.

Chiesa di S. Bartolomeo - Largo Belotti, 1 - Tel. 035/242705 Orario: Note:

tutti i giorni, escluso la domenica 10.30-12.00 / 15.30-17.30 La Chiesa dedicata ai Santi Bartolomeo e Stefano, alla quale è annesso il convento dei Padri Domenicani, fu edificata fra il 1603 e il 1642 dopo la distruzione dell’originaria chiesa dei Domenicani nel 1561 ad opera dei veneziani per la costruzione delle mure venete. All’interno è possibile ammirare l’opera di Lorenzo Lotto denominata “Pala Martinengo”, dal nome del committente, raffigurante “L’incoronazione della Beata Vergine e la gloria dei Santi”.

Chiesa di S. Bernardino - Via Pignolo, 59 - Tel. 035/230037 Orario:

Note:

tutti i giorni feriali 08.00-11.00 / 16.00-18.00 festivi 09.00-12.00; sabato e vigilia festività 08.00-11.30; prefestivi apertura 08.00. Sono possibili visite fuori previa prenotazione. La Chiesa è stata costruita nella seconda metà del XV secolo sulla scia di devozione che il Santo suscitò in terra bergamasca grazie alla sua predicazione. All’interno della chiesa, sull’altare maggiore, è possibile ammirare la pala di Lorenzo Lotto “Madonna in trono e Santi”.

Chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco - Via Porta Dipinta - Tel. 035/247651 (Parrocchia di S. Andrea) Orario: Note:

prenotazione obbligatoria per gruppi. 08-12.00 / 14.00-18.00 Del sec. VIII, rinnovata nel sec. XV. Interno particolarmente interessante con una struttura di archi medioevali. Affreschi dal XIII al XVI secolo; notevoli quelli del Lotto nella cappella della Madonna a sinistra del presbiterio.

Chiesa di Santo Spirito - Via Tasso - Tel. 035/220518 Orario: Note:

feriali: 07.00-11.45 / 16.00-18.30; festivi: 08.00-12.00 / 16.00-18.45. La Chiesa era parte di un complesso conventuale di cui rimangono due chiostri; venne ricostruita negli anni 1530-35 da Pietro Isabello. All’interno, opere del Lotto, Borgognone, Previtali.

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Fontana del Lantro - Via Boccola - Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole Tel. 035/251233 Orario:

Visite guidate da giugno a settembre la prima domenica del mese (programma “Estate vivi la tua città”). In altri periodi sono possibili visite a pagamento previa prenotazione.

Note:

La Fontana altomedievale, citata già nel 928, è dotata di una grande cisterna. Restaurata nel 1991, fu utilizzata fino agli anni Cinquanta per usi pubblici.

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Via S. Tommaso, 53 Tel. 035/399528-9 - www.gamec.it - info@gamec.it Esposizioni temporanee Orario:

Note:

Orario:

variabile secondo le diverse manifestazioni. Chiusa il lunedì - aperta 15/08 e 26/08. Prezzi e orari possono variare. Possibilità visite guidate per gruppi. Inaugurata nel 1991, organizza esposizioni temporanee, in attesa di assolvere a pieno titolo al suo ruolo di istituzione del nuovo mecenatismo privato. Collezione permanente: Spajani - Manzù dal 01/10 al 31/03: 09.30-13.00; 14.30-17.45 dal 01/04 al 30/09: 10.00-13.00; 15,00-15.45 Chiusa il lunedì. Ingresso libero.

Museo Civico Archeologico - Piazza della Cittadella, 9 - Tel. 035/242839 Orario:

da ottobre a marzo, da martedì a domenica: 09.00-12.30 / 14.30-18.00; da aprile a settembre, da martedì a venerdì: 09.00-12.30 / 14.30-18.00; sabato e domenica 09.00-19.00. Chiuso il lunedì. Ingresso libero.

Note:

Al piano terra della Cittadella, già sede del Capitano veneto, fu sistemato nel 1960 il museo Archeologico. Il museo comprende collezioni preistoriche, romane, paleocristiane e d’arte longobarda, provenienti soprattutto dal territorio bergamasco.

Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi” - Piazza della Cittadella, 10 Tel. 035/286011 - Fax 035/233154 - e-mail: msnbg@tiscalinet.it Orario:

Note:

Aperto tutto l’anno escluso il lunedì. Chiuso: 25/12 e 01/01. Orario invernale (da ottobre a marzo): 09.00-12.30 / 14.30-17.30. Orario estivo: da martedì a venerdì 09.00-12.30 / 14.30-18.00; sabato, domenica e festivi 09.00-19.00. Aperto: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 15 e 26 agosto. Presso il museo è attivo un servizio di visite guidate a pagamento rivolto a scolaresche. Ingresso libero. Intitolato al naturalista Enrico Caffi, il museo dispone di 1800 mq. di esposizione. Viene trattata la sistematica dei principali gruppi zoologici viventi. Il settore dedicato alla paleontologia espone campioni di importanza mondiale reperiti nella nostra provincia. Tra questi il più antico rettile volante: l’Eudimorphodon ranzii.

Museo Diocesano d’Arte Sacra Adriano Bernareggi - Via Pignolo, 76 - Tel. 035/248772 Fax 035/215517 - www.museobernareggi.it - e-mail: info@museobernareggi.it Orario:

09.30-12.30 / 15.00-18.30. Chiuso il lunedì. Ingresso: € 3,00 intero; € 1,50 ridotto (scolaresche, accompagnatori, militari, pensionati dai 60 anni, ragazzi fino a 12 anni, gruppi da un minino di 12 a un massimo di 25 persone con prenotazione obbligatoria).

Note:

Il museo ha sede nello splendido palazzo Bassi Rathgeb. Il materiale esposto, quadri, oggetti e paramenti sacri, proviene dalla raccolta dell’Arcivescovo monsignor Adriano Bernareggi e da successive donazioni.

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località di interesse artistico • culturale • turistico Museo Donizettiano - Via Arena, 9 - Tel. 035/399269-247116 - Fax 035/219128 Orario:

da ottobre a maggio: 9.30-13.00; sabato e festivi 9.30-13.00 / 14.00-17.30 da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30 Chiuso il lunedì Biglietto comulativo con museo storico

Note:

Nel palazzo della Misericordia Maggiore, sede dell’Istituto Musicale, dal 1903 è collocato il museo Donizettiano. In una vasta sala elegantemente decorata, sono esposti manoscritti, autografi, pubblicazioni musicali e teatrali, lettere, documenti, ritratti e cimeli appartenuti a G. Donizetti.

Museo del Monastero di Matris Domini - Via Locatelli, 77 - Tel. 035/3884885 www.matrisdomini.org Orario:

giovedì e domenica 09.30-11.30; sabato 16.00-17.30 Sono possibili visite in altri giorni ed orari previo preavviso e prenotazione telefonica Ingresso: offerta libera.

Museo Storico - Piazza Mercato del Fieno, 6/A - Convento di S. Francesco Tel. 035/247116 - Fax 035/219128 - www.bergamoestoria.org Orario:

da ottobre a maggio: 9.30-13.00 / 14.00-17.30 da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30; sabato e festivi 9.30-19.00 Chiuso il lunedì Ingresso: € 3,00; gruppi € 2,00; gratuito fino a 18 anni.

Note:

Il nuovo Museo è l’erede del Museo del Risorgimento e della Resistenza; l’attenzione dell’esposizione è centrata non solo sugli eventi del Risorgimento, ma anche sulla storia economica, urbanistica e sociale. Il museo è attrezzato con schede didattiche asportabili, una sezione video sul volto della Città e strumenti multimediali.

Museo storico Sezione Ottocento Rocca - Piazzale Brigata Legnano, 12 Tel. 035/247116 Orario:

da ottobre a maggio: 9.30-13.00 / 14.00-17.30 da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30; sabato e festivi 9.30-19.00 Chiuso il lunedì Ingresso: biglietto comulativo con Museo Storico

Note:

La Rocca è un sistema difensivo voluto da Giovanni di Lussemburgo e ultimato sotto i Visconti, con l’aggiunta in periodo veneziano del torrione cilindrico, ha gli spalti adibiti a Parco della Rimembranza.

Torre Civica - Piazza Vecchia - Tel. 035/247116 (Museo Storico) Orario:

da novembre a marzo: su prenotazione (minimo 5 persone); sabato e festivi 09.30-16.30. da aprile a ottobre 09.30-19.00; sabato e festivi 09.30-21.30. Chiuso il lunedì. Ingresso: biglietto comulativo con Museo Storico

Note:

Fatta erigere dalla nobile famiglia bergamasca del Suardi-Colleoni intorno al XII sec., subì diverse modificazioni ed abbellimenti. Il campanone alle 22.00 di ogni sera fa udire 180 rintocchi, a ricordo dell’antico coprifuoco.

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Orto Botanico L. Rota - Scaletta Colle Aperto Tel. 035/286060 - Fax 035/270318 www.comune.bergamo.it/ortobotanico Orario:

tutti i giorni da marzo ad ottobre; marzo: 09.00-12.00 / 14.00-17.00; da aprile a settembre: 09.00-12.00 / 14.00-18.00. (sabato domenica e festivi: orario continuato 09.00-19.00) ottobre: 09.00-12.00 / 14.00-17.00; chiuso da novembre a febbraio. È attivo un servizio di visite guidate a pagamento rivolto a scolaresche o a gruppi. Ingresso libero.

Note:

Il giardino botanico di Bergamo ospita oggi in soli 1357 mq. Più di 600 specie. Un’attenzione particolare è riservata alle specie che caratterizzano il territorio floristico lombardo. Altre collezioni sono dedicate alla flora mediterranea, alle piante utilizzate dall’uomo, alle succulente etc. Il giardino è parte integrante del Museo Civico di Scienze Naturali.

ALBINO

Km. 13 da Bergamo

Museo Etnografico La Torre - Via S. Maria, 10 loc. Comenduno Tel. 035/753710 Orario:

Aperto la domenica 10.00-12.00. Possibili visite in altri giorni e orari previa prenotazione. Ingresso libero.

Museo della Valle del Lujo - Parrocchia di Casale di Albino Tel. 035/770035-770104 Orario:

Visite su prenotazione: tel. 338/9746012

ALMENNO S. BARTOLOMEO

Km. 11 da Bergamo

Tempio di S. Tomé - Tel. 035/610241 (Biblioteca) Orario:

da ottobre ad aprile: solo la domenica e i festivi 10.00-12.00 / 14.30-17.00. da maggio a settembre: il sabato 14.30-18.00, la domenica e festivi 10.00-12.00/14.30-18.00. Per visite fuori orario prenotare al numero telefonico dell’Associazione Amici del Romanico 335/7238605 - 340/5281132 - 035/548617 Ingresso libero. Antenna Europea del Romanico Centro Internazionale di Studi Tel. 035/553205.

Note:

Costruzione a pianta circolare del XII secolo. Interno con ambulacro e matroneo, collegati tra loro da scalette in spessore di muro e separati, mediante otto colonne ed archi, dal vano centrale coperto a cupola.

Museo del falegname di Tino Sana - Via Papa Giovanni XXIII, 3 - Tel. 035/554411 Orario:

sabato: 15.00-18.00; domenica: 09.30-12.00 / 15.00-18.00. Per gruppi possibilità di visita fuori orario previa prenotazione. Ingresso: intero € 6,00 - ridotto (fino a 14 anni) € 3,00.

Note:

Esposti attrezzi, utensili e macchine per la lavorazione del legno. Bottega tradizionale del falegname e dell’artigiano scultore; torni del ‘600, ‘700 e ‘800. Antichi mestieri rurali. L’angolo dei burattini.

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località di interesse artistico • culturale • turistico

ALZANO LOMBARDO

Km. 6,5 da Bergamo

Museo d’Arte Sacra S. Martino e Sagrestie Fantoniane Basilica di S. Martino - Piazza Italia, 8 - Tel. 035/516579 www.museosanmartino.org - info@museosanmartino.org Orario:

Visita guidata: ore 16.00 della domenica. Apertura: festivi 15.00-18.00. Per altri periodi visita su richiesta. Ingresso: € 4,00 per gruppo compresa la guida - € 5,00 singolo.

Note:

Le tre sacrestie, costituiscono un trionfo di figure allegoriche, di grande potenza espressiva. Intarsi e intagli eseguiti dalle botteghe dei Fantoni e dei Caniana.

ANTEGNATE

Km. 28 da Bergamo

Center Park - Tel. 0363/905194 - www.centerparkantegnate.com e-mail: info@centerparkantegnate.com - centerpark@centerparkantegnate.com Orari e prezzi d’ingresso da verificare ad inizio stagione Note:

Parco acquatico con piscine e giochi d’acqua.

ARDESIO

Km. 38 da Bergamo

Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana - Tel. 0346/33035 - 33232 P.zza del Santuario Orario:

giugno-settembre: feriale 16.00-18.00; festivi 10.00-12.00 / 16.00-18.00; ottobre-maggio: sabato 16.00-18.00; festivi 10.00-12.00 / 16.00-18.00. Chiuso il lunedì. Per comitive visite su prenotazione, qualsiasi giorno e ora. Ingresso: € 2,00 intero - € 1,00 ridotto.

Note:

Raccolte di attrezzi che documentano la lavorazione della lana, seta, canapa. Testimonianze sulle miniere, i carbonai e i mestieri scomparsi.

CAMERATA CORNELLO

Km. 33 da Bergamo

Museo dei Tasso - Tel. 0345/43543 (Municipio) - Tel. 0345/43329 (custode) Orario:

Aperto tutto l’anno. Visite su prenotazione.

CAPRIATE S. GERVASIO

Km. 16 da Bergamo

Villaggio Operaio di Crespi d’Adda Orario:

Per informazioni o visite guidate contattare il Comune di Capriate S. Gervasio, telefono 02/920991231 e l’Associazione Culturale Villaggio Crespi al mattino telefono 02/90987191. www.villaggiocrespi.it - e-mail: sede@villaggiocrespi.it

Note:

Crespi d’Adda rappresenta l’esempio più interessante di Villaggio Operaio in Italia sia per il suo perfetto stato di conservazione sia per l’esemplarità dell’impostazione urbanistica. Sorto nel 1878 sulla riva dell’Adda in territorio bergamasco dall’opera dei Crespi una famiglia di industriali cotonieri di Busto Arsizio. È inserito dal 1985 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

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Fantasy World - Minitalia - Via V. Veneto, 52 - Tel. 02/9090169-9091341 Fax 02/90963469 - www.fantasyworld.it Orario:

Apertura: da marzo a settembre tutti i giorni escluso il lunedì. Agosto: aperto tutti i giorni incluso lunedì, apertura anche serale. Da ottobre a febbraio: aperto solo sabato e domenica Ingresso a pagamento.

Note:

Su una superficie di 200.000 mq. sono allestiti: un parco di divertimenti ed una ricostruzione in miniatura dell’Italia con le principali città, con i più significativi monumenti, i mari e le catene montuose. Possibilità di colazione al sacco.

CARAVAGGIO

Km. 26 da Bergamo

Santuario S. Maria del Fonte - Portici Santuario, 10 - Tel. 0363/3571 Orario:

estivo feriale: 06.30-12.00 / 14.00-19.00; festivi 06.30-19.00; invernale feriale: 06.30-12.00 / 14.00-17.00; festivi 06.30-18.00.

Note:

Datato del sec. XV e ricostruito nei secc. XVII - XVIII, ad opera di Pellegrino Tibaldi, è meta di ferventi pellegrinaggi, in particolare il 26 maggio, ricorrenza dell’apparizione miracolosa. L’interno contiene opere dello Juvara, Cavenaghi, Moriggia e Cavedoni.

Museo Navale Ottorino Zibetti - Viale Papa Giovanni XXIII (Viale del Santuario), 17 c/o Centro Civico di S. Bernardino - Tel. 0363/51226 Orario:

Aperto tutti i sabati 15.00-18.00 tranne il mese di agosto. Per gli altri giorni e orari prenotazione obbligatoria. Ingresso libero.

Note:

Lascito collezione del dott. ing. Ottorino Zibetti. Il museo, si compone di modelli di navi celebri, di strumenti nautici e cimeli storici di grande valore, conchiglie, fossili marini.

CASAZZA

Km. 24 da Bergamo

Museo della Val Cavallina - Via Nazionale, 67 - Tel. 035/810640 www.museocavellas.it - e-mail: info@museocavellas.it Orario:

Il museo è visitabile mercoledì, sabato e domenica ore 15.00-18.30; per gruppi e scolaresche è disponibile il servizio di visite guidate.

Note:

Il Museo raccoglie, cataloga, studia i materiali che si riferiscono alla storia, all’ambiente e alla gente della Valle, favorendo la conservazione e la ricerca scientifica sui materiali che fanno parte della tradizione locale.

CENE

Km. 17 da Bergamo

Parco Paleontologico - Via Bellora - Tel. 035/751686 - 729318 - Fax 035/755185 www.triassico.it - e-mail: info@valleseriana.bg.it Orario:

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giugno, luglio, agosto e settembre aperto sabato e domenica 10.00-13.00 / 14.00-18.00 da novembre a febbraio chiuso; da marzo si riapre ma solo la domenica pomeriggio14.00-18.00;


località di interesse artistico • culturale • turistico

aprile, maggio e ottobre sabato e domenica pomeriggio 14.00-18.00. Possibilità di visite guidata e laboratori didattici per gurppi e scolaresche previa prenotazione e solo nei giorni feriali (gruppi max 25pp/45€/h. per gruppo) Note:

Nelle sale del Museo sono collocati i reperti più significativi di Cene e fra questi alcuni fossili unici al mondo. La grande ricostruzione paleoambientale nella sala “Bergamo...220 milioni di anni fa” È dedicata alla fisionomia del territorio e dei suoi abitanti del lontano triassico.

CLUSONE

Km. 34 da Bergamo

Orologio astronomico di Pietro Fanzago - P.zza dell’Orologio - Tel. 0346/21113 (Pro Loco) Orario:

a luglio e agosto, un giorno alla settimana visita guidata a: Orologio astronomico, Palazzo Comunale, Oratorio dei Disciplini, Basilica S. Maria Assunta e, a richiesta, chiesa del Paradiso (Visita gratuita). Per altri periodi visita a pagamento; contattare Turismo pro Clusone.

Note:

L’Orologio è collocato sulla facciata sud del Palazzo Comunale, già “Palazzo della Ragione”. Autentica opera d’arte meccanica, ideata e costruita nel 1583 da Pietro Fanzago ingegnere, meccanico e fondatore di Clusone.

Oratorio dei disciplini - Sagrato dei Disciplini Orario:

Per visite guidate contattare Turismo pro Clusone 0346/21113

Note:

Affreschi del 1470-1471. Sulla parete esterna affresco del 1485 con Trionfo della Morte e Danza Macabra.

COLZATE

Km. 21 da Bergamo

Santuario di S. Patrizio - Tel. 035/711512 (Parrocchia) Orario:

Apertura: tutti i giorni dalle 14.00 alle 17.30 e la domencia mattina funzioni religiose. Aperto il 17 marzo festa di San Patrizio, 2a domenica di settembre omaggio del paese di Vertova al santo. Dalla seconda domenica di Pasqua alla seconda domenica di settembre aperto anche tutte le domencche dalle 9.00 alle 12.00.

Note:

Meta di frequenti pellegrinaggi e luogo di devozione, a 10 minuti d’auto dal paese, il Santuario sorge su un promontorio in posizione incantevole che domina l’abitato. L’Edificio si è sviluppato, intorno al nucleo centrale costituito dal sacello risalente al XIV sec.. Degni di nota gli affreschi.

COMUN NUOVO

Km. 9 da Bergamo

Museo Storico Militare - Cascina La Nuova - Tel. 035/594623 Orario:

Sabato 09.30-12.30 / 14.30-18.30; domenica 09.30-12.30 Per visite fuori orario è necessaria la prenotazione. Ingresso libero.

DALMINE località Brembo

Km. 9 da Bergamo

Museo del Presepio - Via XXV Aprile, 179 - Tel. e Fax 035/563383 www.museodelpresepio.com - e-mail: info@museodelpresepio.com Orario:

da febbraio a novembre: solo festivi 14.00-18.00

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dicembre e gennaio: feriale 14.00-18.00; festivi 09.00-12.00 / 14.00-19.00. Visite fuori orario per gruppi turistici, associazioni, scuole e parrocchie previa prenotazione telefonica: 035/563383 o via e-mail. Ingresso: intero € 3,50 - ridotto € 2,50. Note:

Il Museo si estende su 1200 mq. di superficie e raggruppa circa 800 presepi e centinaia di figure di ogni dimensione e stile. Fra gli esemplari più preziosi, il grande presepio ispirato al Settecento napoletano.

GANDINO

Km. 34 da Bergamo

Museo della Basilica - Piazza Emancipazione - Tel. 035/745425-746115 Orario:

Aperto su prenotazione; la prima e la terza domenica di ogni mese ( orari 15.0018.00); in occasione delle principali festività. Nel perido natalizio esposizioni di presepi da tutto il mondo. Ingresso: € 3,00 / 5,00

Note:

Il Museo raccoglie oggetti della Basilica e delle altre chiese di Gandino. La collezione più specifica e preziosa è costituita dai parametri sacri con vesti liturgiche del XVI sec. in seta con ricami in oro e argento.

Km. 5 da Bergamo

LALLIO

Chiesa di S. Bernardino - Piazza Vittorio Veneto, 2 - Tel. 035/691078 (Parrocchia) Tel. 035/691065 (Municipio) Orario:

sabato e domenica: da aprile a settembre 15.30-18.00; da ottobre a marzo 15.00-17.00. Per visite di gruppi in altri orari rivolgersi all’associazione “Amici di S. Bernardino” Tel. 035/200822-690830. Visite guidate 1ª e 3ª domenica di ogni mese: estivo ore 16.00 - invernale ore 15.30. Ingresso libero.

Note:

Datata 1450, è riconosciuta come monumento nazionale. La chiesa presenta tre cicli di affreschi dei sec. XV - XVI in parte opera di Cristoforo Baschenis il Vecchio. Cappelle laterali del 1532 e campanile del 1606.

LOVERE

Km. 43 da Bergamo

Accademia delle Belle Arti “Tadini” - Piazza Garibaldi, 3 - Tel. 035/961787 Orario:

dal 25 aprile al 25 ottobre: festivo 10.00-12.00 / 15.00-18.00; feriale 15.00-18.00. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 3,00.

Note:

L’Accademia ha sede nel palazzo neoclassico prospicente il lago. Fu fondata nel 1828 dal conte Luigi Tadini (1745-1829) e comprende Pinacoteca, Museo e scuole di disegno e musica.

Basilica di S. Maria Assunta in Valvendra - Via F.lli Pellegrini, 7 Per informazioni: Tel. 333/2796975 Sig. Belotti Orario:

Tutti i giorni da lunedì a sabato 10.00-12.00 / 16.00-18.00.

Note:

Costruita fra il 1473 e l 1483, ha l’abside rivolta al Sebino e la facciata ripartita da lesene verso l’antica via di comunicazione con la Val Camonica. L’interno è scandito da dodici altari, con affreschi prospettici e tele di Carpinoni, Barbelli, Cavagna e Moretto.

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località di interesse artistico • culturale • turistico

LUZZANA

Km. 18 da Bergamo

Museo d’arte contemporanea - Donazione Meli - Castello Giovanelli Via Castello - Tel. 035/822829 - Fax 035/822860 www.museoluzzana.it - e-mail: info@museoluzzana.it Orario:

domenica 15.00-18.00: Per gruppi ed altri orari tel. 035/940547 (Giocoarmonia), 035/944777 (IAT Trescore)

Note:

Il Museo è frutto della donazione dello scultore luzzanese Alberto Meli e della pittitrice Ester Gaini Meli. Espone anchhe opere di Arp, Richter, Valenti.

OLTRE IL COLLE

Km. 37 da Bergamo

Museo dei Minerali della Miniera - Via Perletti, 4 - Tel. 0345/95313 Orario:

Attualmente in restauro. Solitamente aperto: festivi dalle 15.00 alle 17.00. Agosto: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00.

PONTE NOSSA

Km. 25 da Bergamo

Museo dei magli - Via dei Magli - Tel. 035/704473 - Fax 035/704682 (Comune) e-mail: associazione.magli@tiscali.it - web.tiscali.it/associazione_magli Orario:

Visitabile su prenotazione; apertura anche nei mesi di luglio e agosto in giorni definiti. INGRESSO: € 0,52.

Note:

In edificio originale, è dedicato agli antichi magli ad acqua per la lavorazione del ferro. Un maglio è funzionante. Esposti attrezzi in ferro realizzati con il maglio.

PONTIDA

Km. 16 da Bergamo

Museo dell’Abbazia Benedettina - Tel. 035/795025 Orario:

Il Monastero di S. Giacomo è visitabile tutti i giorni 09.00-12.00 / 16.00-18.00 previo preavviso telefonico.

Note:

Luogo abitato da monaci benedettini.

ROMANO DI LOMBARDIA

Km. 25 da Bergamo

Museo G. Battista Rubini - Via Comelli, 2 - Tel. 0363/910810 Orario:

Aperto la domenica 10.00-12.00 Possibili visite fuori orario su prenotazione e previo accordo. ingresso libero.

Raccolta Memoria della Comunità - Piazza della Rocca - Tel. 0363/912373 Orario:

Lunedì, giovedì, sabato e domenica 10.00-11.30 Possibili visite fuori orario su prenotazione al numero 0363/912186 ingresso libero.

Collezione “Anita e Rinaldo Pigola” - Palazzo della Comunità - Tel. 0363/910662 Orario:

Domenica, giorni festivi e ogni primo sabato del mese 10.00-12.00 ingresso libero.

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ROVETTA

Km. 37 da Bergamo

Fondazione Fantonum de Rascarolo «I Fantoni» - Via Fantoni, 1 - Tel. 0346/73523 Orario:

dal 01/7 al 30/09: 15.30-17.30. Per gruppi la visita è possibile anche in altri orari ed altri periodi su prenotazione. Chiuso lunedì. Ingresso: intero € 3,00 - ridotto e per gruppi € 1,50.

Note:

Il Museo ha sede nella casa per secoli appartenuta alla famiglia Fantoni, celebri scultori lombardi attivi dal secolo XV. Numerosi locali sono stati conservati a testimonianza della vita quotidiana della bottega; vastissima collezione di disegni, bozzetti e modelli.

SARNICO

Km. 27 da Bergamo

Pinacoteca Gianni Bellini - Via S. Paolo, 8 - Tel. 035/912165 Orario:

giugno-settembre: sabato 09.30-12.30 / 17.00-19.00 / 21.00-23.00; domenica 10.00-12.00 / 17.00-20.00. ottobre-maggio: sabato 09.30-12.30 / 15.30-19.00; domenica: 10.00-12.00 / 15.30-19.00 Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 1,50 Possibilità di visite guidate su prenotazione anche per ragazzi in età scolare e prescolare.

S. GIOVANNI BIANCO (fraz. Oneta)

Km. 29 da Bergamo

Casa di Arlecchino, Oneta - Tel. 0345/43262 (Biblioteca), 0345/42458 (Taverna di Arlecchino) Orario:

novembre-marzo: 19.00-12.00/14.00-17.00; aprile-ottobre:10.00-12.00/15.00-18.00 aprile-ottobre:10.00-12.00/15.00-18.00 Ingresso libero. Lunedì chiuso.

Note:

Severo edificio quattrocentesco in posizione privilegiata nel borgo medievale di Oneta a controllo dell’antica “Via Mercatorum”. Casa originaria della famiglia Grataroli che nel ‘400 vantava grande potenza e ricchezza.

SCHILPARIO

Km. 66 da Bergamo

Museo Etnografico - Via dei Goi, 6 - Tel. 0346/55393 Orario:

tutti i giorni: 09.00-12.00 / 14.00-18.00. Chiuso il lunedì. Luglio e agosto aperto anche il lunedì. Possibilità di guida su prenotazione. Ingresso a pagamento: intero € 2,50 - ridotto € 1,50.

Note:

Il Museo conserva oggetti di cultura materiale e strumenti di lavoro, documenti e fotografie che illustrano la storia, la vita, le consuetudini e le tradizioni della popolazione della Valle di Scalve.

Museo della Miniera Miniera Berbera - Località Fondi Orario:

Apertura (salvo mal tempo) luglio e agosto: tutti i giorni 09.00-18.00; altri periodi: domenica 09.00-12.00 / 13.00-18.00 È possibile effettuare visite (per gruppi superiori a 10 persone) in giorni ed orari diversi prenotando presso il Museo Etnografico tel. 0346/55393, oppure sig. Capitanio tel. 0346/55367. Ingresso: € 5,50 adulti - € 4,50 per gruppi e ragazzi.

Miniera Gaffione (utilizzo del trenino) Orario:

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Aperta tutto l’anno sabato e domenica: 09.30-12.00 / 13.30-18.00 Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 5,00; comulativo € 10,00


località di interesse artistico • culturale • turistico

S. PELLEGRINO TERME

Km. 24 da Bergamo

Casinò Municipale - Via B. Villa, 16 - Tel. 0345/21404 Orario:

Visite effettuabili solo su prenotazione Ingresso: € 1,60; ridotto € 1,00.

Note:

Il Casinò di S. Pellegrino Terme venne inaugurato nel 1907. Opera dell’architetto Romolo Squadrelli, coadiuvato dall’ingegnere Luigi Mazzocchi è una pregevolissima opera in puro stile “Liberty” e si è affermata negli ultimi anni come sede ideale per meeting, convegni, spettacoli e ricevimenti nuziali.

Museo Brembano di Scienze Naturali - Via S. Carlo (Villa Speranza - Biblioteca) per informazioni e prenotazioni Tel. 0345/22141 Orario:

visite su prenotazione Possibilità di visite guidate a pagamento. Ingresso libero.

Note:

Il Museo custodisce una collezione di reperti fossili del periodo Triassico (da 250 milioni a 200 milioni di anni fa). Oltre al reparto paleontologico, nel Museo si può ammirare una stupenda collezione di farfalle della Valle Brembana ed una esposizione permanente di pannelli didattici con documentazione fotografica della Flora Alpina Bergamasca.

SOTTO IL MONTE

Km. 14 da Bergamo

Museo di Papa Giovanni XXIII - Tel. 035/792956 - Località Camaitino Orario:

tutti i giorni: 08.30-11.30 / 14.30-17.30. In estate la chiusura è posticipata di un’ora; (chiusura 18.30). Chiuso il lunedì. - Ingresso offerta libera.

Note:

Il Museo è situato poco lontano dalla casa natale di Papa Giovanni XXIII ed è distribuito su due piani. Raccoglie vari oggetti, fra i quali anche preziosi doni, appartenuti al Santo Padre.

Casa Natale di Papa Giovanni XXIII - Missionari del PIME - Via Colombera, 5 Tel. 035/791101 Orario:

tutti i giorni: da ottobre a marzo 08.30-17.30; da aprile a settembre 08.30-18.30 Ingresso libero.

TRESCORE BALNEARIO

Km. 14 da Bergamo

Cappella di Villa Suardi - Via Suardi, 20 - Tel. 035/944777 (Ufficio I.A.T. - Pro Loco) Orario:

Visite guidate alla cappella previa prenotazione obbligatoria. Da martedì a sabato 09.00-12.00 (mecoledì anche il pomeriggio). Ingresso: € 6,00; oltre 15 persone (con o senza guida) € 3,00.

Note:

Nella Cappella di Villa Suardi si trova un intero ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto dedicati a Santa Barbara (sec. XVI).

TREVIGLIO

Km. 21 da Bergamo

Basilica di S. Martino e S. Maria Assunta Piazza Manara - Tel. 0363/49348 - Parrocchia Orario:

feriali 7.30-12.00; sabato e domenica 7.30-12.00 e 18.00-18.30 ingresso libero.

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Note:

Fra le pregevoli opere pittoriche si segnala il polittico di San Martino e della Madonna con Santi (1485) di B. Butinone e B. Zenale.

Museo Civico Teresa ed Ernesto Della Torre c/o Centro Civico - Vicolo Bicetti, 11 Tel. 0363/317510-317506-317509 Orario:

martedì e giovedì 15,30-17,30. domenica 15.30-18.30. ingresso libero.

Note:

Nato nel 1963 quando il Comune ha dato attuazione alla volontà testamentaria del prof. Pier Luigi Della Torre. Il museo - pinacoteca è costituito sulla base di donazioni private che comprendonoe mobili, arazzi, vasi, miniature, dipinti raccolti con interesse da amatore. È stata accorpata al museo la raccolta archeologica con reperti in parte di proprietà comunale (ritrovamento fino al 1929) e in parte statale.

URGNANO

Km. 12 da Bergamo

Museo d’Arte e Cultura africana Villaggio Africano - Via G. Peruzzo, 142 (fraz. Basella) Tel. 035/894670 - Fax 035/894819 - www.museoafricano.it Orario:

da lunedì a venerdì 09.00-17.00; domenica 14.00-18.00. Chiuso il sabato. Possibilità di visita fuori orario previa prenotazione telefonica per gruppi e scuole. Ingresso: € 5,00 intero, € 2,50 ridotto (ragazzi dai 3 ai 14 anni).

Note:

Il museo illustra storia, geografia, fauna e cultura dell’Africa. Interessante la raccolta di maschere, bronzi, oggetti rituali.

VALBREMBO

Km. 7 da Bergamo

Parco Faunistico «Le Cornelle» - Via Cornelle, 16 - Tel. 035/527422 - Fax 035/528285 Orario:

da ottobre a marzo: aperto tutti i giorni 09.00-17.00; da aprile a settembre: aperto tutti i giorni 09.00-19.00. Ingresso: intero € 9,00 - ridotto € 6,00.

Note:

In una zona ricca di verde, il parco copre una superficie di 90.000 mq. con decine di specie animali di tutti i continenti. L’ambientazione è molto curata ed i visitatori hanno largo spazio per osservare da vicino gli animali che godono di ampia libertà.

VALTORTA

Km. 52 da Bergamo

Museo Etnografico Alta Valle Brembana - Via Torre, 1 - Tel. 0345/87713-87847 Orario:

luglio-agosto: da martedì a domenica 10.00-12.00 / 15.00 18.00. Altri mesi visita su prenotazione. INGRESSO: adulti € 2,00, con opuscolo guida € 3,00 ridotto € 1,50, con opuscolo guida € 2,50.

Note:

Dedicato alla storia, agli antichi mestieri, alle culture ormai scomparse della popolazione dell’alta Valle Brembana.

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località di interesse artistico • culturale • turistico

VERDELLO

Km. 7 da Bergamo

Museo della Civiltà Contadina e Artigiana - Via XI Febbraio - Fabbrica Bonalumi Tel. 035/870261 (Municipio). Ingresso libero.

VILLA D’ALMÈ

Km. 9 da Bergamo

Museo Civico Naturalistico “Severo Sini” - Via Roma, 20 www.museosini.it; e-mail: museosini@libero.it Orario:

il primo e il terzo sabato di ogni mese dalle ore 09.00 alle 12.00. Per i gruppi e le scolaresche prenotazioni presso il Comune Tel. 035/6321111 e-mail: istruzionepubblica@tiscali.it Ingresso libero.

ZOGNO

Km. 18 da Bergamo

Museo della Valle - Via Mazzini, 3 - Tel. 0345/91473 - Fax 0345/50866 Orario:

tutti i giorni: 09.00-12.00 / 14.00-17.00. Chiuso il lunedì, Capodanno, Pasqua, 1° Maggio, 15 agosto, Natale e 26 dicembre. Per le scolaresche visita su prenotazione con possibilità di guida a pagamento. Ingresso: intero € 2,58 - ridotto € 1,55.

Note:

Il Museo contiene una raccolta originale ed interessante di oggetti, arnesi, suppellettili, utensili, appartenuti alla gente della valle. Il Museo è una viva testimonianza della vita e della civiltà contadina locale.

Museo della Vicaria - Parrocchia di Zogno - Chiesa di S. Lorenzo - Tel. 0345/91083 Orario:

giovedì e sabato 15.00-18.00. Previa prenotazione. Ingresso libero.

Note:

Il Museo raccoglie le testimonianze della religiosità locale, legate alle celebrazioni delle principali cerimonie della religione cattolica.

Fuipiano Imagna, Arnosto

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CASTELLI

BERGAMO La Rocca La Rocca è un sistema difensivo voluto da Giovanni di Lussemburgo e ultimato sotto i Visconti, con l’aggiunta in periodo veneziano del torrione cilindrico, ha gli spalti adibiti a Parco della Rimembranza. Informazioni: Museo Storico tel. 035/247116

Castello di San Vigilio Visatabile orari: da aprile a settembre 9.00-20.00; ottobre e marzo 10.00-18.00; da novembre a febbraio 10.00-16.00.

BIANZANO Castello dei Suardi Privato visitabile mesi luglio e agosto giovedì e sabato 17.30-18.30. Gruppi e scuole su prenotazione - tel. 035/814086. Ingresso: € 3,00 adulti - € 2,00 studenti.

BRIGNANO GERA D’ADDA Palazzo Visconteo Palazzo Visconteo (sec. XVI e XVIII). Sorto sulle rovine di una rocca del ‘200, in stile barocco, si divide nel cosiddetto "Palazzo Vecchio" che risale al ‘500-‘600 e il "Palazzo Nuovo" la cui costruzione venne affidata all’arch. G.M. Ruggeri verso il 1710. Il Palazzo, di proprietà della famiglia Visconti fino al 1892, si trova attualmente in buono stato di conservazione e costituisce un ottimo esempio di villa di campagna lombarda con cortili, parco di grande effetto scenografico e sale interne completamente decorate. Si segnalano pitture di F. Meda (1615), dei fratelli Galliari (‘700), G.A. Colpani (‘600), Magnasco. Di notevole interesse anche la cappella di casa Visconti, e il Teatrino. (La parte comunale è visitabile previa richiesta scritta da indirizzare al sindaco di Brignano tel.0363/815011, Fax 0363/382263 e-mail: info@comune.brignano.bg.it.

CASTELLI CALEPIO Castelli Conti Calepio (Visitabile tutto l’anno su richiesta - tel. 035/4494111 - Municipio)

CAVERNAGO Castello Martinengo - Colleoni Divenne nel 1470 proprietà di Bartolomeo Colleoni dopo che era stato ricostruito su una preesistente struttura. Alla morte del condottiero passò alla figlia che lo portò così alla famiglia Martinengo che nel ‘500 trasformò il castello in una residenza signorile. A pianta quadrata con quattro torri e fossato con ponte levatoio che dava l’accesso attraverso un portale di foggia veneziana. Il cortile è circondato da un porticato sovrastato da un loggiato con colonne binate di ordine ionico. Le volte del porticato sono completamente affrescate. Il castello è oggi di proprietà dei Gonzaga di Vescovato. Privato - Non visitabile.

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castelli

CAVERNAGO MALPAGA Castello Colleoni Costruzione quattrocentesca a pianta quadrata era originariamente cinta da due cerchie di mura e due fossati. Oggi le mura esterne non esistono più, rimane solo un fossato e il ponte levatoio. All’interno il cortile d’onore con un elegante loggiato su cui si aprono le sale con cicli di affreschi del XV, XVI, XVII secolo. Nel 1456 le rovine del castello vennero acquistate da Bartolomeo Colleoni che decise di farlo diventare sua residenza di cui si può ancora visitare la camera da letto. Oggi la proprietà è della Società Agricola Castello di Malpaga. Visitabile: da febbraio a novembre: domenica 14.30-18.30. Gruppi su prenotazione giorni feriali. Ingresso: e 5,00 adulti - e 2,50 ridotti - tel. 035/840003 in orari d’ufficio www.castellomalpaga.it

CLANEZZO Castello Informazioni 035/641567.

COLOGNO AL SERIO Borgo fortificato e Rocca Medievale

COSTA MEZZATE Castello Conti Vertova Visite gruppi guidati max 20 persone, su prenotazione con congruo anticipo. Ingresso pagamento. tel. 035/243866

CHIUDUNO Non visitabile.

FILAGO Castello di Marne Costruzione medioevale sul Brembo, ben conservata e di notevole interesse architettonico. Info: 035/4938011

GROMO Castello dei Ginami Visite su richiesta previo preavviso telef. al ristorante Posta Castello - Tel. 0346/41002

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GRUMELLO DEL MONTE Castello Privato Visitabile torre, cappella e cantine: aprile - ottobre domenica 15.00-18.00; ultima domenica di maggio e terza domenica di settembre e novembre. La cantina è aperta al pubblico tutto il giorno. Aperto su prenotazione in altri giorni e orari per gruppi superiori alle 10 persone. Tel./Fax 035/4420817 - www.castellodigrumello.it - info@castellodigrumello.it

MONASTERLO DEL CASTELLO Castello Privato, visitabile solo su prenotazione - contattare Pro Loco di Monasterolo tel. 035/814552 - fax 035/814526.

PAGAZZANO Castello Visconteo Si hanno notizie certe su questo castello nell’XI secolo ma sembra risalga al VI. Sui resti della rocca medioevale è stato ricostruito dai Visconti nella seconda metà del Quattrocento l’attuale castello a pianta parallelepipeda con fossato con cinque torri di cui ne rimangono solo tre. Dopo i Visconti, fu di proprietà di famiglie nobili e ora ospita un’azienda agricola ed è in buono stato di conservazione. Visitabile su prenotazione - Tel. 0363/814629 oppure e-mail: info@comune.pagazzano.bg.it

PUMENENGO Castello Visconteo Visitabile su prenotazione - Tel. 0363/994021 - Municipio

ROMANO DI LOMBARDIA La Rocca Da pianta quadrangolare con torri ai lati ha due corti interne, quella grande con un pozzo al centro e resti di affreschi. Costruito nel 1100 fu fortificato dai Visconti nel ‘300, passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia nel ‘400 per poi essere conquistato dagli Sforza e in seguito da Bartolomeo Colleoni. Il Castello è in buono stato di conservazione e ospita la Biblioteca Comunale. Visitabile - tel. 0363/912301. Per gruppi necessaria prenotazione. Visite a pagamento.

SOVERE Castello del Foresti Non visitabile.

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castelli

TORRE PALLAVICINA Torre e Palazzo Pallavicina Privato, visitabile previa prenotazione - tel. 0363/996522 - Municipio

TRESCORE BALENEARIO Castello e Rocca del Niardo

URGNANO Castello dei Conti Albani Detto anche Rocca Viscontea fa risalire le sue origini a 1354, data di ricostruzione del castello su preesistenti rovine. Fu trasformato in seguito in residenza signorile e si presenta a pianta quadrata con due torri d’ingresso, circondato da fossato e con merlatura ghibellina. Le sale interne presentano affreschi seicenteschi raffiguranti varie divinità. Visitabile previa prenotazione - tel. 035/898250 - biblioteca Ingresso: adulti € 1,55 - ridotti € 0,52.

Malpaga di Cavernago, Castello Colleoni

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LOCALITÀ TERMALI S. PELLEGRINO TERME

alt. m. 354

Località: turistico-termale in Valle Brembana a 24 Km. da Bergamo. Dispone di 1 hotel e 1 bed & breakfast , di cui uno, il “Pellegrino” è chiuso momentaneamente, con 550 posti letto, 435 abitazioni ad uso turistico, 1 medical hotel per la riabilitazione di post-infartuati e per la valutazione di malattie cardiocircolatorie. Terme:

acque solfato-bicarbonato-alcaline. Cura idropinica, inalatoria, irrigatoria, bagni, idromassaggi e fanghi. Indicata per malattie dei reni e delle vie urinarie, del ricambio, dell’apparato digerente, del fegato, delle vie biliari e delle vie respiratorie.

BRACCA

alt. m. 620

Località: di villeggiatura in Valle Serina a 25 Km. da Bergamo. Dispone di un albergo con 17 posti letto e circa 100 posti letto in abitazioni ad uso turistico. Terme:

acque oligominerali, alcalino litiose. Cura idropinica indicata per le malattie dell’apparato digerente, nella calcolosi renale e nelle alterazioni del ricambio in genere.

TRESCORE BALNEARIO

alt. m. 271

Località: turistico-termale in Valle Cavallina a 14 Km. da Bergamo. Dispone di 5 esercizi alberghieri con 248 posti letto. Terme:

acqua sulfurea-clorurato-sodica ricca di idrogeno solforato. Utilizzata per inalazioni e fanghi. Indicata nelle affezioni delle vie respiratorie, mentre il fango è indicato per curare forme artritiche e reumatiche.

GAVERINA TERME

alt. m. 511

Località: turistico-termale in Valle Cavallina a 26 Km. da Bergamo. Dispone di 4 esercizi alberghieri con 100 posti letto e di altri 450 posti letto in abitazioni ad uso turistico. Terme:

acqua, bicarbonato-alcalino-sulfuree. Cura idropinica per malattie gastro intestinali, disfunzioni delle vie biliari e renali, gotta. Usata anche per la cura delle bronchiti croniche.

Le terme rimarranno chiuse sino a data da destinarsi.

S. OMOBONO IMAGNA

alt. m. 462

Località: turistico-termale della Valle Imagna a 23 Km. da Bergamo. Dispone di 4 hotel con 139 posti letto: “Villa Ortensie” n. 63, “Locatelli Bigiù” n. 42, “Locanda Fonti” n. 18, “Ponte” n. 16 e di abitazioni ad uso turistico. Terme:

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acque sulfuree ad uso idropinico, inalatorio ed irrigatorio. Indicate per la cura di malattie dell’apparato digerente, del fegato e delle vie urinarie, affezioni respiratorie e dermopatie.


CASTIONE DELLA PRESOLANA

m. 1200/2140

Loc. Cantoniera e M. Pora

CLUSONE COLERE

m. 1020/2200

COSTA IMAGNA

m. 1000/1400

CUSIO

m. 1650/1800

m. 1500/2000

con Carona e S. Simone

GANDINO

m. 552

Loc. Montagnina

GROMO

m. 1200/2100

Loc. Spiazzi

OLTRE IL COLLE e SERINA ONORE PIAZZATORRE

m. 1100/2000 m. 750 m. 900/1900

Loc. dotata di Palazzo del ghiaccio

RONCOBELLO

m. 1000

SCHILPARIO

m. 1134/1800

SELVINO

m. 1000/1400

Loc. Monte Poieto

VALBONDIONE

m. 1250/1930

● ●

Chiusura temporanea ●

● ●

VALLEVE Loc. San Simone m. 1650/2200 Comprensorio Brembo Ski con Carona e Foppolo

COLLI SAN FERMO

m. 1350/1993 m. 1.300

Comune di Grone

ZAMBLA ALTA Comune di Oltre il Colle

m. 1.250

Loc. Lizzola

VALTORTA PIANI DI BOBBIO

PISTE SNOW BOARD

Loc. Monte Avaro

FOPPOLO Comprensorio Brembo Ski

m. 650/1150

SKI Area 2200

SCUOLA SCI DA FONDO

m. 1100/2140

con Foppolo e S. Simone

SCUOLA SCI ALPINO

CARONA Comprensorio Brembo Ski

m. 900

SCI ALPINISMO

BRANZI

RISTORAZIONE

LOCALITÀ

SCI DA FONDO

LOCALITÀ DI SPORT INVERNALI

● ●

● SNOW PARK

● ●

Chiusura temporanea ●

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UFFICI E INDIRIZZI TURISTICI

BERGAMO

UFFICIO I.A.T. - CITTÀ BASSA Viale V. Emanuele, 20 - 24121 Bergamo Tel. 035/210204-213185 - Fax 035/230184 www.provincia.bergamo.it e-mail:aptbg@apt.bergamo.it

BERGAMO

UFFICIO I.A.T. - CITTÀ ALTA Vicolo Aquila Nera, 2 - 24129 Bergamo Tel. 035/232730-242226 - Fax 035/242994 e-mail: iat.bergamo@apt.bergamo.it

ALMENNO S. BARTOLOMEO

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Papa Giovanni XXIII - 24030 Almenno S. Bartolomeo Tel./Fax 035/548634 - e.mail: iatvalleimagna@virgilio.it

LOVERE

UFFICIO TURISTICO Piazza XIII Martiri - 24065 Lovere Tel. 035/962178 - Fax 035/962525 e-mail: turismo.lovere@apt.bergamo.it

MARTINENGO

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Tadino - 24057 Martinengo Tel. 0363/986006-987771 - Fax 0363/987765 e-mail: info@comune.martinengo.bg.it

S.PELLEGRINO TERME

UFFICIO I.A.T. - VALLE BREMBANA Viale Papa Giovanni XXIII, 18 - 24016 San Pellegrino Terme Tel./Fax 0345/23344 - e-mail: iat.vallebrembana@apt.bergamo.it

SARNICO

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Lantieri, 6 - 24067 Sarnico Tel. 035/910900 - Fax 035/4261334 e-mail: proloco.sarnico@tiscali.it

SELVINO

UFFICIO I.A.T. DELL’ALTOPIANO DI SELVINO - AVIATICO Corso Milano, 19 - 24020 Selvino Tel. 035/763362 - Fax 035/761707 e-mail: iat.selvino@apt.bergamo.it

SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via IV Novembre, 1 - 24039 Sotto il Monte Tel./Fax 035/790902 e-mail: info@prolocosottoilmonte.it

58


TRESCORE BALNEARIO

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Suardi, 20 - 24069 Trescore Balneario Tel./Fax 035/944777 - e-mail: iat.trescore@tin.it

TREVIGLIO

UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via F.lli Galliari, 6 - 24047 Treviglio Tel. 0363/45466 - Fax 0363/595559 e-mail: info@prolocotreviglio.it

ASSOCIAZIONI GUIDE TURISTICHE BERGAMO

GRUPPO GUIDE CITTĂ€ DI BERGAMO Presidenza Tel. 035/249553 - Tel. e Fax 035/344205 www.bergamoguide.it e-mail: info@bergamoguide.it

BERGAMO

GUIDE A.G.I.A.T. Tel. 035/262565-252021 - Fax 035/262566 e-mail: guideagiat@excite.it

REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Industria Piccola e Media Impresa - Cooperazione Turismo Via Taramelli, 20 - Milano Tel. 02/67656296 - Fax 02/6765-6255 PROVINCIA DI BERGAMO Servizio Turismo Via Borgo S. Caterina, 19 - Bergamo Tel. 035/387621-622 - Fax 035/387606 www.provincia.bergamo.it e-mail: segreteria.turismo@provincia.bergamo.it AGENZIA PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Via Torquato Tasso, 8 - 24121 Bergamo Sede operativa: Via Milazzo, 12 - 24124 Bergamo Tel +39-035/230640 - Fax +39-035/230960 www.turismo.bergamo.it - e-mail: info@turismo.bergamo.it UFFICIO AEROPORTO ORIO AL SERIO Via Aeroporto,13 - 24050 Orio al Serio (Bg) Tel. 035/320402 - Fax 035/312369 www.turismo.bergamo.it - e-mail: orio@turismo.bergamo.it

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Cartografia del Touring Club Italiano. Autorizzazione del 6 ottobre 2004.


Fraggio in Val Taleggio




INDICE

Il Territorio Natura, ambiente e paesaggi.............................................................3 Sport e salute .......................................................................................................8

Arte e Cultura Capolavori da conoscere ...................................................................14 Santuari, Monasteri e Abbazie ....................................................20

I segni dell’uomo Percorsi di archeologia industriale .......................................26 Mura, castelli e borghi medievali ............................................32

Informazioni turistiche Luoghi di interesse turistico ..........................................................38 Castelli.......................................................................................................................52 Località termali ..............................................................................................56 Località di sport invernali ................................................................57 Uffici e indirizzi turistici ......................................................................58

Lovere, Accademia Tadini, Lorenzo Veneziano, Madonna dell’umiltà



Testi Touring Club Italiano, tratti da “La Provincia di Bergamo - carta 1:175.000 e guida turistica”, Touring Editore, 2000 Fotografie Circolo Fotografico Marianese (Dalmine) Informazioni Turistiche Uffici I.A.T. del territorio Coordinamento editoriale Sandro Ghezzi Redazione Roberto Belotti, Liliana Moretti, Rosalisa Paris, Giuseppe Zambaiti Progetto grafico e impaginazione Videocomp, Bergamo Stampa Litostampa Istituto Grafico, Bergamo © Provincia di Bergamo - 2005 In copertina Lago d’Iseo Bergamo, S. Maria Maggiore e Duomo Bergamo, Piazza Vecchia fotografie di Tino Rovetta

Fuipiano Imagna, I tre faggi


PROVINCIA

DI

BERGAMO

Cultura & Turismo Via Borgo S. Caterina, 19 - 24124 Bergamo Tel. 035 387604/621 - Fax 035 387606 www.provincia.bergamo.it segreteria.turismo@provincia.bergamo.it


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