2 SCHEDE DI REPERTORIO
STRUTTURA DELLA SCHEDA DI REPERTORIO
RIFERIMENTI GEOSTORICI
c) Comuni censuari: Con la denominazione originale, sono elencati i comuni censuari del Catasto Lombardo-Veneto (1853) e le sezioni censuarie del Nuovo Catasto Terreni (1903) in cui risulta suddiviso il territorio del comune amministrativo attuale.
a) Comuni storici compresi: Nella forma moderna (Pontida invece di Pontita; Molini di Colognola (Casazza) invece di Coloniolla V. Cavaline; Montello invece di Montasello o Monticelli di Borgogna; Dalcio (Bergamo) invece di Alze/Adalze) vengono segnalati, oltre al comune attuale, tutti i comuni storici ricadenti nella sua odierna circoscrizione.
d) Superficie territoriale (Ha): La tabella riporta le superfici del comune attuale e dei comuni storici ricavate dal Catasto Lombardo-Veneto (1853) e dai censimenti generali della popolazione (1921-1961). La superficie al 1999 è stata fornita dal Ufficio Tecnico Erariale di Bergamo. Il dato relativo alla soglia di metà Ottocento è stato ottenuto sommando, alla superficie totale del comune anche quella dei beni esclusi dall’estimo (edifici di culto e loro
b) Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: Viene riportata l’indicazione dei comuni o dei territori con i quali il comune trecentesco risultava in confine diretto, secondo la descrizione fornita dall’atto di ricognizione confinaria contenuto nel Codice Patetta n. 1387 (1392-1395).
pertinenze, cimiteri). Restano escluse da tale computo le superfici delle strade, dei corsi d’acqua e dei laghi: ciò spiega lo scarto , sempre presente, tra la rilevazione a tale data e quella successiva del 1921. e) Demografia: I dati riportati in tabella sono desunti dalle seguenti fonti: G. Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suo territorio (1596); G. Maironi Da Ponte, Catalogo delle contrade… (1776); Decreto 8 giugno 1805 n. 46, Amministrazione pubblica e comparto territoriale del Regno; Legge 23 giugno 1853, Compartimento territoriale della Lombardia; Censimenti generali della popolazione (1861-1991). (cfr. la sezione “Fonti documentarie e legislative”).
VARIAZIONI TOPONOMASTICHE E RIFERIMENTI TERRITORIALI Riferimenti geostorici
Ponteranica
174 COORDINATE ATLANTE: COORDINATE: 5 C 6C1 3-4
Coordinate della Carta Generale della Provincia di Bergamo. Le cifre in neretto si riferiscono al numero della tavola in cui il nome figura; le lettere e le cifre successive precisano il riquadro, o i riquadri, entro cui il nome si trova.
Comuni censuari: Ponteranica con Rosciano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
809
847
PONTERANICA
1936 1951 1961 837
837
1999
837
837
Demografia: 1596 1776 1805 PONTERANICA
800
950
ROSCIANO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1012
969
1017
1079
1210
1380 1868 2021
2389
2491
2991
4213
5443
6675
7084
200
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Ponteranica. È riportato negli Statuti di Bergamo del 1331 (dove si prescrive l’unione fiscale con Rosciano) ed in tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini territoriali con i finitimi comuni di Sorisole, Poscante (Zogno), Nese (Alzano Lombardo), Ranica, il territorio di Prato de la Rovere e Bergamo (attraverso la vicinia di S. Lorenzo nella quale ricadeva tutta l’attuale circoscrizione di Torre Boldone ed il territorio di Rosciano). Sulla base delle coerenze e dei riferimenti topografici offerti dall’atto — prato Canino (Pizo Canino) ad Est; Ca’ Scabla (Monte Scable), Maresana, Rosciano (loco de Roxiano) e torrente Morla a Sud; Canto Basso a Nord (Costa Canti Bassi, citato nell’atto di definizione dei confini di Poscante del 1395) — si ricava una sostanziale corrispondenza tra la circoscrizione storica e quella attuale, ad eccezione del territorio di Rosciano incluso nel perimetro cittadino. Le due comunità di Rosciano e Ponteranica, che ancora nel catalogo del Maironi da Ponte del 1776 e nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 sono registrate distintamente, risultano unite a partire dal marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), data alla quale si può far risalire il raggiungimento di un’estensione territoriale pari a quella del censuario ottocentesco. Dal 1809 al 1816 entra a far parte della grande aggregazione di 29 comuni attorno a Bergamo. In seguito, a parte una rettifica di confine con il comune di Bergamo nel 1969, che trasferisce il confine dalla mezzaria della vecchia strada provinciale di Valle Brembana a quella della nuova nelle località di Ramera e Petos, non subisce più modificazioni circoscrizionali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Ponteranica Poltranicha, Pontranica Poltranicha Poltranicha, Pontranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica con Rosciano Ponteranica con Rosciano (Ponteranica con Rosciano) Ponteranica con Rosciano Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica
1776
Rosciano Rosciano
Censuario ottocentesco senza il territorio di Rosciano » » » » » Censuario ottocentesco » Aggregato a Bergamo Censuario ottocentesco » » » » » » » Cisrcoscrizione attuale »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Ponteranica
Tabella di raffronto delle località abitate Località Belleri Campasso Castello della Moretta Costa Garatti Faustina Maresana Pasinetti Petòs PONTERANICA Pontesecco
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
Castello della Moretta Costa Garatti (83)
Castello della Moretta Costa Garatti
Castello della Moretta Costa Garatti
Castello della Moretta Costa dei Garatti
Faustina (83)
Faustina La Maresana Pasinetti Petòs PONTERANICA Pontesecco
Faustina
Pasinetti (83) Petòs (83) PONTERANICA Pontesecco (83)
Ramera Ricchetti ROSCIANO Rustichella Valbona
Ramera (83) Rosciano Valbona (83)
100
Ramera Ricchetti Rosciano Rustichella Valbona
Valbona
CANTO ALTO
Poscante
1146 0
i o ngo T. G M. LUMBRIC
LME’
828
.D
A D ’A
LL
.
Val Bona
Rosciano
PONTRANICA Ponte Secco (Bergamo)
TABELLA DI RAFFRONTO DELLE LOCALITÀ ABITATE
ROSCIANO Val Bona
cs
(Nese)
.
Prato Canino
Ponteranica
Costa Garatti
a
.
.
Rosciano
Petos
MARESANA
Ranica
.
546
.
Ca’ Scabla
.
Torre Boldone
Valtesse
T.
M
. .
rl a
o
Castagneta
Redona
BERGAMO
S. Vigilio
. Bergamo
R.
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.
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.
PONTERANICA
Ramera Rosciano
T. O l e ra
.
T. Qu is a
Valle d’Astino
PONTERANICA
Castello della Moretta Costa de’ Garatti
T. N es
.
PONTERANICA
1596 Belleri
ALZANO L.
ba
Sorisole
Prato de la Rovere
1776 Campasso Castello della Moretta Costa de’ Garatti (Rosciano) Fustina Maresana
. e
.
i er
Azzonica
1871
ana
ar
de
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ne
Gorle
.
Mappa del comune censuario di Ponteranica con Rosciano rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi D.P.R. n. 1150, 27-11-1969 - Rettifica dei confini tra i comuni di Bergamo e Ponteranica (vol. XII, p. 4744; G.U. del 1970).
Numero di pagina Numero di scheda
231 174
231 28 174
CORREDO ILLUSTRATIVO
e Estratto cartografico dalla Carta Generale della Provincia di Bergamo con evidenziazione del comune in oggetto (in viola), limiti amministrativi attuali, storici, ipotetici e riferimenti toponomastici di confine. Ove non espressamente segnalata, la scala di rappresentazione degli estratti è 1:100 000.
cs Altro apparato illustrativo (cartografia storica o ufficiale, integrale o a stralcio; schemi ricostruttivi di rettifiche di confine; carte toponomastiche, schemi di aggregazione etc.).
Per ogni comune storico appartenuto all’attuale circoscrizione amministrativa e per 19 soglie cronologiche, viene fornita la denominazione (nella forma in cui si presenta nelle diverse fonti consultate) ed un sintetico riferimento all’estensione territoriale basato su limiti amministrativi attuali e censuari ottocenteschi, il cui tracciato è sempre rappresentato, con differenti grafie, nell’estratto cartografico che correda la scheda. Le fonti utilizzate nella compilazione di questa sezione sono evidenziate con asterisco (*) nell’elenco generale della sezione “Fonti documentarie e legislative”.
Olera V
500
Castro de Pillis
PONTERANICA
1921
Monte di Nese
CANTO BASSO 901
Rosciano. Con la denominazione di Rosiano o Roxiano è registrato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333, dove inoltre viene prescritta la sua unione fiscale al comune di Ponteranica. In due polizze d’estimo del 1476 e del 1536 viene citato come contrada della Vicinia di S. Lorenzo foris. Con la denominazione di Rossato, nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596 viene ancora riportata come contrada cittadina appartenente ai Corpi Santi: «Rossato per la meità è Corpi Santi et l’altra sotto Consule». Risulta ancora contrada di Bergamo nel 1761, anno in cui è elencato in una polizza d’estimo assieme alle altre località formanti i Corpi Santi. Nel Catalogo delle comunità del Maironi da Ponte del 1776 è registrato come comune autonomo e con una circoscrizione che si ipotizza coincidente a quella della parrocchia; nella stessa fonte si registra come sua contrada Costa de’ Garatti, precedentemente segnalata dal Da Lezze come contrada di Ponteranica. Nel 1798 la località in parola viene definitivamente unita a Ponteranica.
Pasinetti Petos PONTERANICA Pontesecco
Ramera Ricchetti Rosciano
a da
Ubicazione del comune all’interno del territorio provinciale.
Breve nota descrittiva delle vicende confinarie e denominative del comune. Ad ogni comune storico ricadente nell’attuale circoscrizione amministrativa è dedicata una sottosezione. L’indicazione “(v. all.)” rinvia alla sezione “Appendice documentaria”. Per i rimandi bibliografici è stato adottato il sistema autore-data; per le fonti una citazione sintetica.
Comuni storici compresi: Ponteranica, Rosciano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PONTERANICA: Sorisole, Poscante (Zogno), Nese (Alzano Lombardo), Ranica, Torre Boldone, Vicinia di S. Lorenzo di Bergamo (per mezzo anche dei territori di Torre Boldone e Rosciano), territorio di Prato de la Rovere.
VI
Comune/n. di scheda
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Questa sezione elenca tutti i decreti e le leggi relative alle variazioni di circoscrizione (per fusione, soppressione, rettifica di confine etc.) e di denominazione del comune amministrativo attuale e/o dei comuni storici a partire dal 1861. Il riferimento al provvedimento legislativo è seguito dalla collocazione specifica (volume e pagina) quando desunti dai Bollettini o Raccolte ufficiali delle leggi conservati presso l’Archivio di Stato di Bergamo, o dalla segnalazione completa se desunti dalla Gazzetta Ufficiale o dal Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
La tabella elenca, per 8 distinte soglie cronologiche, le contrade dei diversi comuni storici appartenuti alla circoscrizione attuale. La colonna “IGM” riporta esclusivamente i riscontri denominativi cartografici dei dati ricavati dalle fonti documentarie. Nella prima colonna, dove si riporta l’indice alfabetico completo, sono differenziate mediante carattere maiuscolo le località (”comuni storici”) che in una o più fonti sono registrate con la qualifica di comune amministrativo. Le località appartenenti ad un comune storico differente da quello denominativo in oggetto (scheda), sono seguite, tra parentesi tonde, dall’indicazione del comune cui appartenevano. Nell’esempio: 1776 Costa de’ Garatti (Rosciano). Le fonti utilizzate in questa sezione sono: G. Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suo territorio (1596); G. Maironi Da Ponte, Catalogo delle contrade… (1776); ISTAT, Censimenti generali della popolazione (18711961 e 1991); Ministero dell’Interno, Anagrafico località al 31 gennaio 1983; IGM, Carta topografica d’Italia Serie 25/V (”Tavolette”), scala 1:25000, 1969-75. (cfr . le sezioni “Fonti documentarie e legislative” e “Fonti cartografiche”).
19
INDICE DELLE SCHEDE Nel presente elenco sono indicizzati oltre ai 244 comuni dell’attuale provincia di Bergamo anche quelli passati alla provincia di Lecco (D. Lgs. n. 250 del 6 marzo 1992), segnalati con il simbolo “o” Il numero che precede il nome del comune indica la scheda, quello che segue la pagina.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 o 46 47 48 49 50 51 52 53 54 o 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84
Adrara San Martino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .21 Adrara San Rocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 Albano Sant’Alessandro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23 Albino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24 Algua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27 Almè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .29 Almenno San Bartolomeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30 Almenno San Salvatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32 Alzano Lombardo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34 Ambivere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37 Antegnate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38 Arcene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39 Ardesio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 Arzago d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Averara . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43 Aviatico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45 Azzano San Paolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47 Azzone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48 Bagnatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49 Barbata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50 Bariano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51 Barzana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52 Bedulita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .53 Berbenno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .54 Bergamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55 Berzo San Fermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .60 Bianzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .61 Blello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .62 Bolgare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .63 Boltiere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .64 Bonate Sopra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .65 Bonate Sotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .66 Borgo di Terzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .67 Bossico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .68 Bottanuco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .69 Bracca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70 Branzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .72 Brembate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .73 Brembate di Sopra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .74 Brembilla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .76 Brignano Gera d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .78 Brumano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .79 Brusaporto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .80 Calcinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .81 Calcio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .82 Calolziocorte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .83 Calusco d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86 Calvenzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .87 Camerata Cornello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .88 Canonica d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .89 Capizzone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .90 Capriate San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .91 Caprino Bergamasco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .93 Caravaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .95 Carenno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .96 Carobbio degli Angeli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .97 Carona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .98 Carvico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .99 Casazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .100 Casirate d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .102 Casnigo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .103 Cassiglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .104 Castel Rozzone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .105 Castelli Calepio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .106 Castione della Presolana . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108 Castro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .109 Cavernago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110 Cazzano Sant’Andrea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .111 Cenate Sopra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112 Cenate Sotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .113 Cene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114 Cerete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .115 Chignolo d’Isola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116 Chiuduno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117 Cisano Bergamasco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .118 Ciserano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .120 Cividate al Piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .121 Clusone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .122 Colere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .124 Cologno al Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .125 Colzate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .126 Comun Nuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .127 Corna Imagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Cornalba . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .129
85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 o 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 o 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168
Cortenuova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Costa di Mezzate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .131 Costa di Serina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .132 Costa Valle Imagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .134 Costa Volpino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .135 Covo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .137 Credaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .138 Curno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .139 Cusio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .140 Dalmine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141 Dossena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .143 Endine Gaiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .144 Entratico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .146 Erve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .147 Fara Gera d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .148 Fara Olivana con Sola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .149 Filago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .150 Fino del Monte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .151 Fiorano al Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .152 Fontanella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .153 Fonteno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .154 Foppolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .155 Foresto Sparso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .156 Fornovo San Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .157 Fuipiano Valle Imagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .158 Gandellino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .159 Gandino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .160 Gandosso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .161 Gaverina Terme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .162 Gazzaniga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .163 Gerosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165 Ghisalba . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .166 Gorlago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .167 Gorle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .168 Gorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .169 Grassobbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170 Gromo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .171 Grone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .173 Grumello del Monte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .174 Isola di Fondra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .175 Isso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .177 Lallio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .178 Leffe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .179 Lenna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .180 Levate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .182 Locatello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .183 Lovere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184 Lurano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .185 Luzzana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .186 Madone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .187 Mapello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .188 Martinengo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .189 Medolago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .190 Mezzoldo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .191 Misano di Gera d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .192 Moio de’ Calvi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .193 Monasterolo del Castello . . . . . . . . . . . . . . . . . . .194 Monte Marenzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .195 Montello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .196 Morengo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .197 Mornico al Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .198 Mozzanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .199 Mozzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .200 Nembro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .201 Olmo al Brembo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .202 Oltre il Colle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .203 Oltressenda Alta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .204 Oneta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .206 Onore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .207 Orio al Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .209 Ornica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .210 Osio Sopra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 Osio Sotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .212 Pagazzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .213 Paladina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .214 Palazzago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .215 Palosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .217 Parre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .218 Parzanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .219 Pedrengo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .220 Peia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .221 Pianico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .222 Piario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .223 Piazza Brembana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .224
169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 o 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 o 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250
Piazzatorre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .225 Piazzolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .226 Pognano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .227 Ponte Nossa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .228 Ponte San Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .229 Ponteranica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .231 Pontida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .232 Pontirolo Nuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .235 Pradalunga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .236 Predore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .237 Premolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .238 Presezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .239 Pumenengo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .240 Ranica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .241 Ranzanico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .242 Riva di Solto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .243 Rogno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .244 Romano di Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .245 Roncobello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .247 Roncola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .249 Rota d’Imagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .250 Rovetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .252 San Giovanni Bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .253 San Paolo d’Argon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .257 San Pellegrino Terme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .258 Sant’Omobono Imagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .261 Santa Brigida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .263 Sarnico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .265 Scanzorosciate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .266 Schilpario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .268 Sedrina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .269 Selvino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .270 Seriate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .271 Serina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .272 Solto Collina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .274 Solza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .276 Songavazzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .277 Sorisole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .278 Sotto il Monte Giovanni XXIII . . . . . . . . . . . . . . .280 Sovere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .282 Spinone al Lago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .284 Spirano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .285 Stezzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .286 Strozza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .287 Suisio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .288 Taleggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .289 Tavernola Bergamasca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .290 Telgate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .291 Terno d’Isola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .292 Torre Boldone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .293 Torre de’ Busi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .294 Torre de’ Roveri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .296 Torre Pallavicina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .297 Trescore Balneario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .298 Treviglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .299 Treviolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .301 Ubiale Clanezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .303 Urgnano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .305 Valbondione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .306 Valbrembo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .308 Valgoglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .310 Valleve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .311 Valnegra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .313 Valsecca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .314 Valtorta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .315 Vedeseta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .317 Vercurago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .318 Verdellino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .319 Verdello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .320 Vertova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .321 Viadanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .322 Vigano San Martino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .323 Vigolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .324 Villa d’Adda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .325 Villa d’Almè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .326 Villa d’Ogna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .328 Villa di Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .329 Villongo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .330 Vilminore di Scalve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .332 Zandobbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .334 Zanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .335 Zogno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .336
Ove non diversamente indicato, le fotografie che compaiono in questa sezione riproducono materiale cartografico conservato presso l’Archivio di Stato di Bergamo. La riproduzione, integrale o a stralcio, della cartografia storica conservata presso l'Archivio di Stato di Bergamo (Catasto Teresiano, Catasto Napoleonico, Catasto Lombardo-Veneto, Nuovo Catasto Terreni, Corografie dei distretti, Tipi distrettuali) è stata autorizzata dall’Ente con Provvedimento n. 49 del 11 ottobre 1999.
20
Riferimenti geostorici
Adrara San Martino
Comuni storici compresi: Adrara San Martino.
1
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ADRARA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 C-D 7
Comuni censuari: Adrara San Martino col Collepiano e Costa. Superficie territoriale (Ha): ADRARA SAN MARTINO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1239
1266
1253
1253
1253
1253
Demografia: 1596 1776 1805 ADRARA SAN MARTINO
425
—
ADRARA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1627
2228
2133
1963
2235
2525 2643 2544
2527
2391
2266
1821
1552
1544
1689
2164
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Aderaria, Adraria Adraria Adrara Adrara Adrara Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara Piazza o San Martino (Adrara San Martino) Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino Adrara San Martino
Unione dei comuni di Adrara S. Rocco e Adrara S. Martino » » Circoscrizione attuale » » » » Aggregato ad Adrara S. Rocco Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ADRARA SAN MARTINO Ambrogi Bellini Berlinghetti Chinelli Collepiano Costa
1983/91 ADRARA SAN MARTINO Ambrogi (83) Bellini Berlinghetti
IGM (1969-74) ADRARA SAN MARTINO Ambrogi Bellini Berlinghetti Chinelli
1961 ADRARA SAN MARTINO Ambrogi Bellini Berlinghetti Chinelli
Costa
Costa
Dossello Dosso Ferri Fornace Gazzenda Mascherpinga Pezze San Fermo Sera Soldini Villanova
Dossello (83)
Dossello Dosso
Costa Centro Costa Nord Dossello
San Fermo (91)
San Fermo
Soldini (83) Villanova (83)
Soldini Villanova
1776 ADRARA SAN MARTINO
1596 ADRARA SAN MARTINO
Collepiano
Collepiano Costa
Collepiano Costa
Colpiano Cossa
Costa d’Adrara
Fornace Casotto Gazzenda Mascherpinga Mascherpinga Pezze
Mascherpinga
Gazzenda Mascherperiga
Villanova
Villanova
Xino
.
M. TORREZZO P R 1378 AT O
Monasterolo del Castello
Lughisello
Molini di Colognola
BEL
Fonteno
LO
.
M. CREO’ 1320
1000
.
Martina
Berzo S. Fermo
Quaglia
.
1192 1000
Adrara S. Rocco
M. SARESANO 965
Vigolo
C.NA GEMELLA 1200
.
GO
. .
Luzzana
M. DI GRONE (o GAIANA)
F.
. Parzanica
1106
VA
.
eri o
.
Ch
.
a le
. Grone
I B. C O R N A D
los
M. MANDOLINO
e r na
Vigano S. Martino
Borgo di T.
COL CROCE 1334
500
500
T
Adrara S. Martino
R
679
A
.
Foresto
T
IC
O
. Sparso
M. SEGA
562 624
.
Lerano
r
Viadanica
.
go
M. INGANNOLO
RUSELLI
ua V. D
V. l aN Dosso em dell’Era b
500
S. GIOVANNI DELLE FORMICHE 612
Ducone
ME
591
a
T. U r ia
ZANDOBBIO
.
M. CANZANO
.
716
Villongo S.A.
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1871 ADRARA SAN MARTINO
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1921 ADRARA SAN MARTINO
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1936 ADRARA SAN MARTINO
Dosso d’Adrara Ferri
Fornace (91) Gazzenda Gazzenda Mascherpinga (83)Mascherpinga
Piano
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Con la denominazione di Adraria è registrato negli statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. In quel periodo la sua circoscrizione corrispondeva all’unione dei territori degli attuali comuni di Adrara San Martino e Adrara San Rocco. Tale è l’assetto che si ricava dalle descrizioni di confine dei comuni di Berzo, Grone, Villongo con Foresto, Viadanica e Sarnico del 1392, con i quali il comune in discorso risultava in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Questo assetto è confermato anche dalle successive ricognizioni confinarie del XV secolo (Confini di varie terre). Numerosi sono i riscontri tra i toponimi citati in questi documenti e le scritture riportate sulla cartografia ufficiale dell’I.G.M. in corrispondenza degli attuali limiti amministrativi: flumen Nembri (Valle la Nembra) e Dossum Here (Dosso dell’Era), nell’atto di descrizione dei confini di VillongoForesto (1392); Colum Concis (Col Croce), nel punto d’incontro dei confini di Berzo e Villongo-Foresto, nell’atto di Berzo (1392); Costa de Grono (linea spartiacque tra Grone ed Adrara San Martino) e Pizo Gromolti (Monte Gremalto), all’incontro dei confini di Grone e Monasterolo, nell’atto di definizione del confine tra Grone e Adrara (1456); in punta Prati Belli (Pratobello, sotto il Monte Torrezzo), nel punto d’incontro dei confini di Monasterolo e Solto (nella cui circoscrizione erano ricompresi anche i territori di Fonteno e Piangaiano), nell’atto di descrizione del confine tra Monasterolo e Adrara (1456); Collum Vagi (Bosco Corna di Vago) in quello di Adrara (1456); Collum Bronzoni (Monte Bronzone) in quello di Vigolo (1481); Zuchollum Muriselli (Meruselli), Corna Plani Dochoni (Ducone), Montesello Chanzani (Monte Canzano) e flumen Guberne (torrente Guerna) in quello di Viadanica (1392). Mantiene l’estensione ora descritta fino alla metà del XVII secolo quando, per iniziativa dei frazionisti della comunità di San Rocco, ha inizio un movimento separatista. Dopo l’ottenimento di una parziale autonomia nel 1668, il processo si conclude nel 1754 con un atto divisionale col quale vengono definiti i confini territoriali delle due comunità, la divisione delle strade, dei dazi e di tutti i beni comunali nella proporzione di 5/9 per San Martino e 4/9 per San Rocco (Bellini B., 1969). Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato ad Adrara San Rocco. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 12 febbraio 1816 viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Villongo
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Riferimenti geostorici
Adrara San Rocco
2 COORDINATE: 6 C 7
Comuni storici compresi: Adrara San Rocco. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ADRARA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Adrara San Rocco. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
892
919
ADRARA SAN ROCCO
1936 1951 1961 909
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1999
909
909
Demografia: 1596 1776 1805 ADRARA SAN ROCCO ADRARA
—
260
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
561
795
808
755
877
1019 1050 1034
1018
957
883
780
694
649
684
2164
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con una estensione territoriale corrispondente a quella odierna, si erige in comune autonomo nel 1668 separandosi dall’originario comune di Adraria, nella cui circoscrizione era ricompreso anche il territorio dell’attuale comune di Adrara San Martino. Il processo di separazione ebbe inizio verso il 1645 ad opera di un movimento autonomista degli abitanti della frazione di San Rocco e si concluse nel 1754 con l’atto con cui si procedette alla delimitazione dei confini delle due comunità e alla divisione dei beni: «Nei tempi passati, formando la contrada della Piazza di Adrara con altre un sol comune, l’anno 1645 pretesero gli uomini e vicini della contrada di Dentro, ora detta comune di San Rocco, d’esso luogo d’Adrara, di separarsi da detta contrada, ossia comune della Piazza; e dopo più anni di litigi, finamlente l’anno 1668 detta contrada di San Rocco con altre principiò a governarsi da sola, facendo d’estimo quattro delle nove parti, rimanendo le altre cinque a detto comune della Piazza. E ciò nonostante, rimanendo però indivisi li beni e dazii, (…) si è venuto a deliberazione d’ambo li detti comuni di far intiera e perfetta divisione (…), seguendo il criterio dei 5/9 per San Martino e dei 4/9 per San Rocco, sia per quanto riguarda le strade comunali e provinciali, sia per i pascoli e la legna, fontane, e per il ruolo dei soldati in servizio.» (cit. in Bellini, 1969). Con la riforma delle circoscrizioni comunali del 1809 aggrega Adrara San Martino; con Legge 12 febbraio 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
.
Aderaria, Adraria Adraria Adrara San Rocco d’Adrara San Rocco d’Adrara Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco Adrara San Rocco
Unione dei comuni di A. S. Rocco e A. S. Martino » » Circoscrizione attuale » » » » Adrara San Rocco e Adrara San Martino aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ADRARA SAN ROCCO Belladogni Caffi Casinelli Dumengoni Flaccadori Forno Galli Martinelli Pezze
1983/91 ADRARA SAN ROCCO
IGM (1969-74) ADRARA SAN ROCCO
1961 ADRARA SAN ROCCO
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Caffi Casinelli Dumengoni Flaccadori Forno
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1921 ADRARA SAN ROCCO
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1936 ADRARA SAN ROCCO
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
S. Giorgio
Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
1776 ADRARA SAN ROCCO Belladogni Caffi Cassinelli Dumengone Flaccadore Forno Galli Martinelli Pezzi
1596 (ADRARA)
La circoscrizione ora descritta rimane praticamente immutata per tutto il XV secolo: nella ricognizione dei confini effettuata nel 1481 si ritrovano infatti gli stessi riferimenti topografici e toponomastici della descrizione trecentesca (Confini di varie terre). Le fonti successive non informano su quando il comune abbia assunto l’attuale perimetro; si può solo ipotizzare che tale adeguamento sia avvenuto con la costituzione in comune autonomo di Torre de’ Roveri, registrato per la prima volta con questa qualifica nel
Albano Sant’Alessandro 3 COORDINATE: 6 D 5
Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776, dove la località Col di Paste (Colle Pasta) viene segnalata tra le sue contrade. Nel 1809 aggrega il comune di Torre de’ Roveri (privo in questo periodo della frazione occidentale di Brugali) che viene ricostruito con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816. Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. L’attuale denominazione è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Albano Sant’Alessandro. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ALBANO: Foppa de Chu (Costa di Mezzate), Brusaporto, Seriate, Pedrengo, Scanzo, Buzzone (San Paolo d’Argon), Matalone (San Paolo d’Argon). Comuni censuari: Albano. Superficie territoriale (Ha): ALBANO SANT’ALESSANDRO
1853
1921
515
534
1936 1951 1961 528
528
1999
528
528
Demografia: 1596 1776 1805 ALBANO S. ALESSANDRO
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1353 viene eseguita la ricognizione dei suoi confini: tra le coerenze vengono citati i comuni di Foppa de Chu (Costa Mezzate), Brusaporto, Seriate, Pedrengo, Scanzo, Matalone (San Paolo d’Argon) e Buzzone (San Paolo d’Argon), che circoscrivono un territorio che rispetta solo in parte la situazione confinaria odierna (Codice Patetta, 1996). I pochi ma significativi riscontri toponomastici (sulla cartografia I.G.M. e sulle mappe del Catasto Napoleonico) delle località ove erano posti i “termini”, individuano topograficamente una circoscrizione che si discosta dall’attuale per l’inclusione, a Nord, dell’estremità orientale dell’attuale territorio di Torre de’ Roveri, condizione topografica necessaria a garantire il confine diretto con Scanzo. A Sud, invece, il territorio era delimitato da alcuni cippi posti lungo la strada Bergamo-Palazzolo ed in località Co de Bolpe, toponimo localizzato attraverso la documentazione catastale napoleonica all’estremità Nordorientale del territorio di Brusaporto. La linea di confine Nord-occidentale dalla località Comonte (sub Comonte) raggiungeva quasi in linea retta il monte Grimoldi e da qui si spingeva nell’attuale territorio di Torre de’ Roveri fino alle località Zuchonum de Sparaverio e Turis Canyoli, poste sul Colle Pasta lungo lo spartiacque tra detto comune e Scanzorosciate. Seguendo il crinale dei Monti d’Argon si dirigeva poi a mezzogiorno e, passando per la località Ronzuchullo (Ranzucchello), ove era posto un termine, raggiungeva nuovamente la strada BergamoPalazzolo. I continui riferimenti alla strada (ed al fossato che la fiancheggiava) nel descrivere il confine meridionale sembrano escludere, in questo periodo, l’appartenenza al comune di Albano della stretta fascia territoriale che, tra i comuni di Brusaporto e Montello, raggiunge la sommità del Monte Tomenone. I I SER LA D
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Albano Sant’Alessandro Albano Sant’Alessandro Albano Sant’Alessandro Albano Sant’Alessandro Albano Sant’Alessandro Albano Sant’Alessandro
Senza l’appendice meridionale e con porzione di Torre de’ Roveri » Con porzione territoriale di Torre de’ Roveri » » Circoscrizione attuale » » Albano e Torre de’ Roveri (senza la fraz. di Brugali) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALBANO SANT’ ALESSANDRO Brugali [porzione] Ca’ Longa Carbonera Monte San Giorgio Valle di Albano
1983/91 ALBANO S. ALESSANDRO Brugali (91) Ca’ Longa (91) Carbonera (91)
IGM (1969-74) ALBANO S. ALESSANDRO Brugali
1961 1936 ALBANO ALBANO S. ALESSANDRO S. ALESSANDRO
La Carbonera Monte S. Giorgio (M) Valle di Albano (V)
1921 1871 1776 1596 ALBANO ALBANO ALBANO ALBANO S. ALESSANDRO S. ALESSANDRO S. ALESSANDRO S.ALESSANDRO
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Beni del Vescovado
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Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Albano ad assumere la nuova denominazione di Albano Sant’Alessandro (vol. VII, p. 1416).
23 3
Costa di Serina
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Desenzano al Serio. È registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. L’assetto territoriale del comune a metà Trecento è stato oggetto di una recente dettagliata indagine di carattere geo-storico da parte di F. Innocenti. La sua successiva cartografazione, ha messo in luce un territorio di dimensioni limitate, ristretto alla sola porzione Sud-occidentale dell’omonimo censuario di metà Ottocento. Tale estensione risulta confermata anche dalla calcazione del 1392 contenuta nel Codice Patetta. Nel 1596 Da Lezze indica come sue contrade Perola, Ganda (citato anche tra le contrade di Albino) e Aviatico. Queste ultime due
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Bruseto. Il territorio di sua pertinenza viene definito negli atti di descrizione confinaria del 1353 e 1392 di Comenduno, di cui all’epoca costituiva un’enclave (Codice Patetta, 1996; Innocenti, 1991). Nella relazione di G. Da Lezze è elencato tra le contrade del comune di Albino. È riportato con la qualifica di comune autonomo nel Prospetto delle distanze del 1740. In seguito è sempre registrato come contrada di Albino, ad eccezione della Descrizione del Formaleoni (1777) dove viene segnalato come comune «composto da altri luoghi circonvicini ad Albino soggetti alla cura di Santa Maria di Ganda della pieve di Dossena e di Santa Maria Monte di Nese della pieve di Seriate». In tutte le fonti ufficiali successive, ad eccezione del Dizionario odeporico di Maironi del 1820, dove è
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Albino. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Lorenzo. Negli stessi ordinamenti, per fini fiscali, viene inoltre prescritta l’unione con Bondo. I riferimenti toponomastici contenuti nell’atto di descrizione confinaria del 1353, individuano un territorio corrispondente alla porzione del comune censuario ottocentesco posta a destra del fiume Serio (Innocenti, 1989; Innocenti, 1991). Il territorio alla sinistra del fiume era in parte occupato dalle terre di uso comune amministrate dal Comune Maggiore di Albino (*) ed in parte dai beni dell’Abbazia di San Benedetto. La descrizione dei confini del 1392 restituisce una situazione territoriale identica (Codice Patetta, 1996). Nel 1475 aggrega il territorio di Bondo in seguito all’istanza degli stessi abitanti. Il Da Lezze, nella sua relazione di fine mandato del 1596, elenca come sue contrade, a destra del Serio, le comunità di Bondo, Bruseto, Petello, Ama, Amora e Ganda (citato anche tra le contrade di Desenzano) e, al di là del fiume, Fiobbio e Polona. Nel 1594, «a causa di una ineguale ripartizione dei carichi fiscali e di una corrispondente disparità nella fruizione delle risorse», la contrada di Bondo avvia un processo di divisione del comune in contrade che si completa nel 1653 con l’istituzione di cinque contrade nel centro abitato (Cim’Albino, Piazza Camparo, Chiesa, Albina, Him’Albino) e quattro esterne (Fiobbio e Berlino uniti; Bondo, Petello e Dosso uniti; Ama, Amora e Predale uniti; Aviatico), ognuna delle quali era rappresentata da un proprio sindaco (Giupponi F., 1996). Unica tra queste ad essere citata come comune autonomo nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776 è Fiobbio, mentre Ama ed Amora sono inspiegabilmente riportate come contrade di Nembro. Nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, Amora viene invece segnalato come contrada del comune in oggetto. Il catalogo di Maironi Da Ponte riporta inoltre come contrada di Albino anche Abbazia, il cui territorio, fino alla metà del XV secolo, fu «soggetto all’autorità signorile dell’abate e distinto dai territori dei comuni limitrofi» (Zonca, 1996) e nei tre secoli successivi passò in regime di commenda (**). Nel prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, dove l’entità territoriale di riferimento è la parrocchia, le contrade di Ama, Amora, Aviatico e Ganda sono elencate distintamente sotto il cantone di Alzano. Nel 1805 la sua circoscrizione subisce un nuovo ridimensionamento per la separazione di Fiobbio e “Bondo, Bruseto e Petello”. Nel 1809 aggrega “Comenduno con Desenzano”, Fiobbio, “Bondo, Bruseto e Petello” e, nel 1812, Aviatico. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 i quattro comuni aggregati vengono ricostruiti. Nel 1818 riassorbe il comune di Fiobbio. Con R.D. n. 62 del 12 gennaio 1928 aggrega Desenzano al Serio, Bondo Petello e Vall’Alta raggiungendo l’attuale circoscrizione amministrativa.
Comenduno. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Una recente ricerca, condotta in modo congiunto sulla cartografia e sulla toponomastica catastale di metà Ottocento, sulla toponomastica oggi in uso e su ricognizioni dirette sul terreno, ha consentito di ricostruire topograficamente i confini del comune nel 1353 (Innocenti, 1991). Secondo tale ricostruzione il territorio comunale comprendeva, a Sud, l’abitato attuale e una porzione di territorio oltre il fiume Serio, mentre a Nord-Est si estendeva con una lunga striscia di territorio a mezza costa fino a raggiungere le ultime propaggini orientali del monte Rena. Al territorio di Comenduno risultava annessa anche la piccola enclave di Bruseto che si oppose all’aggregazione alla vicina comunità di Bondo (Soglian, 1991). Nell’atto del notaio Giovanni di Donato Borelli di Desenzano del 1392 si riportano gli stessi termini confinali del 1353 e, a proposito di Bruseto, si conferma l’appartenenza al comune in parola: «Item est unum aliud terratorium de Comenduno situm ibi ubi dicitur in Bruseto…» (Codice Patetta, 1996). Nel 1596 è descritto ancora come comune autonomo e tra le sue contrade si registrano Berli (Berlino) e Corna (La Corna), entrambe sulla sinistra del Serio (Da Lezze, 1596). È menzionato come comune automono in tutte le fonti successive fino all’aprile 1797 quando viene unito a Desenzano.
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4 COORDINATE: 6 C 5
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Albino
segnalato come frazione di Aviatico, è sempre registrato come contrada di Bondo Petello.
Bondo Petello. È riportato come comune distinto negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo, nei quali veniva inoltre disposta l’unione fiscale al comune di Albino. Nel 1353 vengono descritti i suoi confini che individuano un territorio grossomodo corrispondente alla parte occidentale del censuario ottocentesco, essendo la restante occupata da Bruseto, che optò per l’accorpamento a Comenduno. Nel 1475 ottenne l’aggregazione ad Albino (Soglian, 1991). Nel 1594 un gruppo di abitanti, i “poveri di Bondo”, avanzarono una prima richiesta di autonomia che fu concessa solo nel 1653, quando vennero istituite cinque contrade interne e quattro esterne tra le quali vi era quella di “Bondo, Petello e Dosso uniti”, rappresentata da un proprio sindaco (Giupponi F., 1996). La qualifica di contrada è confermata in tutte le fonti successive fino al 1805, quando si erige in comune autonomo con la denominazione di “Bondo, Bruseto e Petello”. Nel marzo 1809 è aggregato ad Albino e nel febbraio 1816 viene ricostruito. In tutte le fonti ufficiali successive è sempre registrato come comune autonomo ad eccezione del Dizionario Odeporico del Maironi Da Ponte del 1820 (che fa riferimento al Comparto territoriale del febbraio del 1816) che segnala Bondo, Bruseto e Petello come frazioni di Aviatico, dipendenti dalla parrocchia di Albino. Nel 1928 viene definitivamente assorbito da Albino.
Estensione del Comune Maggiore di Albino Confini comunali nel XIV secolo
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Territorio dell’Abbazia di S. Benedetto 0
Confini amministrativi attuali
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Confini territoriali dei Comuni dell’Albinese descritti nelle calcazioni del 1353; ricostruzione topografica di F. Innocenti (1991) - Scala 1:50 000.
(oggi nel comune di Aviatico) erano poste nei territori di uso comune appartenenti al Comune Maggiore di Albino, ma i suoi abitanti dipendevano amministrativamente dal comune in oggetto. Nel 1797 esso assorbe il comune di Comenduno in quanto soggetto alla stessa parrocchia e nel 1809 viene aggregato ad Albino. Nel 1816 viene ricostruito. Nel 1863 modifica la propria denominazione in Desenzano al Serio e nel 1928 viene riassorbito da Albino. Nel maggio 1947 la popolazione di Desenzano presenta istanza per ottenere separazione da Albino. Nella seduta del 12 febbraio 1954 il Consiglio Provinciale, rilevando la mancanza dei presupposti di legge per la presentazione della domanda, delibera di rinviare gli atti, senza provvedimento, alla Prefettura (v. all.). La pratica non ha avuto seguito. Fiobbio. A fine Cinquecento è registrato ancora come contrada amministrativamente dipendente da Albino (Da Lezze, 1596). A metà del Seicento si erige in comune autonomo in unione a Berlino (Soglian, 1994), ma già nel 1715 appare nuovamente nei documenti con la qualifica di contrada. Nel catalogo di Giovanni Maironi del 1776 è riportato nuovamente come autonomo. Con la riorganizzazione amministrativa dell’aprile 1797, basata sulle circoscrizioni parrocchiali, viene ricompreso nella circoscrizione di Albino. Nel comparto territoriale del 1805 è registrato come comune distinto. Nel 1809 è riaggregato ad Albino e nel 1816 ricostruito. Due anni più tardi viene assorbito definitivamente da Albino.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Albino, Bondo Petello, Bruseto, Comenduno, Desenzano al Serio, Fiobbio, Vall’Alta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ALBINO: Nembro, Desenzano; BONDO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387; COMENDUNO: Albino, Desenzano; DESENZANO: Albino, Comenduno. Comuni censuari: Albino con Abbazia e Casale; Bondo con Petello e Brusetto; Desenzano con Comenduno e Perola; Fiobbio; Vall’Alta. Superficie territoriale (Ha): ALBINO BONDO PETELLO
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Demografia: ALBINO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1266
1489
2529
2767
2974
3449
282
393
388
430
448
1200
1180
1202
1402
1843 2345 2581
1216
1324
1399
1530
1823 1977 2312
2146
BONDO PETELLO COMENDUNO
260
(1)
DESENZANO AL SERIO
555
670
679
(2)
335
700
740
FIOBBIO VALL’ALTA
525
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Desenzano (parr. di S. Pietro).
5135 5865 6412 11664 11048 12375 13262 13591 15161 15769 538
633
625
(2) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Albino (parr. di S. Giuliano).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Mappa del comune censuario di Fiobbio, Catasto Napoleonico (1813).
Vall’Alta. Negli Statuti di Bergamo del 1331 è citato in unione al comune di Cene; in quelli del 1353 e del 1391 viene riportato sia come comune distinto (elenchi dei comuni delle factae), che come un sol comune con Cene (elenchi dei comuni tenuti alla manutenzione della strada dalla porta di Plorzano Bergamo a Gromo). Nel 1234 (calcazione di confine tra il comune di Cene-Vall’Alta e i possedimenti dell’Abbazia di San Benedetto), nel 1353 (descrizione dei confini del Comune Maggiore di Albino) e nel 1392 (descrizione dei confini di Cene-Vall’Alta) è documentata l’unione al comune di Cene. Tali atti definiscono un territorio che si estende fino alla valle del Luio, comprendendo tutto il territorio del censuario ottocentesco di Vall’Alta ad eccezione di una piccola porzione a SudEst, occupata dall’abbazia. Nella relazione del capitano Da Lezze del 1596 è registrato come comune autonomo con un’estensione che si assume pressoché coincidente con quella dell’omonimo censuario, ad eccezione della citata porzione meridionale che aggrega solo all’inizio dell’Ottocento. Come comune distinto è registrato in tutte le fonti successive fino al 1928, quando viene unito ad Albino. (*) Comune Maggiore di Albino. Il Comune Maggiore di Albino, o Concilio di Albino, era formato dalle comunità di Albino, Desenzano, Comenduno e Bondo; comprendeva inoltre, come territori adibiti ad uso comune, tutto l’attuale comune di Aviatico e una vasta area a sinistra del fiume Serio, corrispondente al versante sinistro orografico della valle del Luio fino ai piedi del monte Pelsino, oltre il quale si estendevano i possedimenti dell’Abbazia di San Benedetto. Tutto il versante destro della valle e la comunità di Vall’Alta restavano inclusi nel comune di Cene. La prima menzione di questo organismo sovracomunale risale al 1173, ma il primo documento in cui esso risulta agire come istituzione, in completa autonomia
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino Albino
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Bondo Petello Bondo (Bondo) (Bondo) (Bondo) (Bondo) (Bondo) (Bondo) Bondo, Brusetto e Petello (Bondo) Bondo Petello con Brusetto Bondo Petello Bondo Petello Bondo Petello Bondo Petello Bondo Petello
1740
Bruseto Bruseto
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Comenduno Comundono, Cumunduno Cummenduno Comenduno Cummenduno Comenduno Comenduno
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Desenzano al Serio Desenzano, Descenzano Desenzano Desenzano, Disenzano Desenzano Dezensano Desenzano Desenzano e Comenduno Comenduno con Desenzano (Desenzano) Comenduno con Desenzano Desenzano Desenzano Desenzano Desenzano al Serio Desenzano al Serio
1776 1798 1805 1809 1816
Fiobbio Fiobbio (Fiobbio) Fiobbio (Fiobbio) Fiobbio
Porzione del censuario “Albino con Abbazia e Casale” alla destra del Serio » Porzione di censuario alla destra del Serio e censuario di “Bondo con Petello e Brusetto” » » » » Porzione del censuario di “Albino con Abbazia e Casale” alla destra del Serio Circoscrizione amministrativa attuale senza il censuario di Vall’Alta Censuario di “Albino con Abbazia e Casale” Censuari di “Albino con Abbazia e Casale” e Fiobbio aggregati » » » » Circoscrizione attuale » » » Censuario di “Bondo con Petello e Brusetto” senza il territorio di Bruseto Non citato Aggregato ad Albino » » » » Censuario di “Bondo con Petello e Brusetto” Aggregato ad Albino Censuario di “Bondo con Petello e Brusetto” » » » » » Porzione del censuario di “Bondo con Petello e Brusetto” Porzione orientale del censuario di “Desenzano con Comenduno e Perola” e territorio di Bruseto » Porzione orientale del censuario di “Desenzano con Comenduno e Perola” » » » Porzione occidentale del censuario di “Desenzano con Comenduno e Perola” » » » » » Censuario di “Desenzano con Comenduno e Perola” » Aggregato ad Albino Censuario di “Desenzano con Comenduno e Perola” » » » » » Censuario di Fiobbio Aggregato ad Albino Censuario di Fiobbio Aggregato ad Albino Censuario di Fiobbio
25 4
rispetto al vescovado, è del 1250. In origine «doveva essere solo un organo di rappresentanza delle comunità per trattare con il signore la concessione d’uso dei beni, ma la continuità di questo rapporto ne fece il vero e proprio possessore di quelle terre, dotato di una propria personalità giuridica» (Zonca, 1996). Questa istituzione, che esercitò ampi poteri nella gestione del patrimonio collettivo, entrò in crisi con la caduta della Serenissima alla fine del XVIII secolo e cessò definitivamente di esistere con l’inizio della Restaurazione austriaca. Il 16 giugno 1816 le Deputazioni dei comuni di Albino, Comenduno con Desenzano, Fiobbio, Bondo ed Aviatico deliberarono la divisione dei beni comuni e degli oneri a carico dell’ente. La ripartizione territoriale avvenne l’anno successivo ad opera dei “Deputati della divisione”, che attuarono il comparto basandosi sulle circoscrizioni censuarie introdotte con il Catasto Napoleonico (Soglian, 1994).
FIORANO A/S
GAZZANIGA
CASNIGO
SELVINO
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Bondo con Petello e Bruseto
N A T.
Desenzano con Comenduno e Perola
GAVERI
Vall’Alta Fiobbio NEMBRO
Albino con Abbazia e Casale PRADALUNGA VIGANO
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BORGO DI TERZO
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B.
Suddivisione della circoscrizione attuale in comuni censuari secondo il Catasto Lombardo-Veneto (1853).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Vall’Alta Vallotta (Valotta) Valota, Valotta Valota Valotta Vall’Alta Vall’Alta Vall’Alta Valalta Vall’Alta Vall’Alta Vall’Alta Vall’Alta Vall’Alta Vall’Alta
Censuario di Vall’Alta Aggregato a Cene Censuario di Vall’Alta » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Abbazia Albina ALBINO Ama (oggi in Aviatico) Amora (oggi in Aviatico) AVIATICO
1983/91 Abbazia
IGM (1969-74) Abbazia
1961 Abbazia
1936 Abbazia
1921 Abbazia
1871 Abbazia
1776 Abbazzia
ALBINO
ALBINO
ALBINO
ALBINO
ALBINO
ALBINO
Albina ALBINO
Aviatico
Bastoni Belloloco Berlino
Bastoni (83) Belloloco (83)
Bastoni Belloloco
BONDO PETELLO Bruseto Ca’ dei Gotti Ca’ del Colle
Bondo Petello(83)
Bondo Petello
Bondo Petello
Ca’ dei Gotti Ca’ del Colle
Ca’ dei Gotti Ca’ del Colle
Ca’ dei Gotti Ca’ del Colle
Ca’ del Nano (83) Ca’ del Nano
Ca’ del Nano Ca’ Nuova
Ca’ del Nano Ca’ Nuova Calba Camarelli Canova Casale Cascine Dosso Cascine Remondi Case Dosso dei Serri Case Tosini Cedrello Cimalbino Colletti (contr. di Aviatico) Colzine
M. ALTINELLO
M. ALTINO
Vall’Alta
997
1019
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Contrada Stalle Crocetta DESENZANO AL SERIO
Berlino Bondo Petello
BONDO PETELLO
BONDO PETELLO
Calba Camarelli (83) Canova (83) Casale Dosso Remondi Casa Tosini (83) Cedrello
Colzine (83)
Contrada Stalle Crocetta (83)
Calba Camarelli Camarelli Canova Casale Casale Cascine Dosso Cascine Remondi Remondi Case Dosso dei Serri Case Tosini Case Tosini Cedrello Cedrello
Colzine
Colzine
Comenduno
Comenduno
Crocetta
Contrada Stalle Crocetta
Bruset
Colle di Vall’Alta (Vall’Alta)
Casale
Casale
Casale
Dossi
Comenduno
Comenduno (Desenzano al Serio)
Comenduno (Desenzano al Serio)
Desenzano al Serio
DESENZANO AL SERIO
DESENZANO AL SERIO
Dilà da Serio
Cimalbino Colletti (contr. di Aviatico) Colzera Colzan (Vall’Alta) (Vall’Alta) COMENDUNO COMENDUNO
DEZENZANO
DISENZANO
Dilà da Serio (Desenzano al Serio)
Dossello Dosso Dosso d’Aviatico FIOBBIO Fonviatico (contr. di Aviatico) Fornace Fulgosi Ganda (oggi in Aviatico) Gavazzuolo Gramelduro
Dossello Dosso (83)
Dossello Dosso
Dossello Dosso
Dossello
Dossello (Vall’Alta) Dossello (Vall’Alta)
Fiobbio
Fiobbio
Fiobbio
Fiobbio
Fiobbio
Fornace Fulgosi (83)
Fornace Fulgosi
Fornace Felgosi
Gavazzuolo Gavazzuolo Grumelduro (83) Gramelduro
Gavazzuolo Gramelduro
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Isla (83)
Isla
Isla
Lucchetti (83) Molinello (83)
La Corna di Sopra, — di Sotto Lucchetti Lucchetti Molinello Molinello
Perola (83)
Perola
La Corna di Sopra, — di Sotto Lucchetti Molinello Nimalbino Pelli (contr. di Aviatico) Perola
ALBINO Ama Amora Aviadego (Desenzano al Serio)
Berli (Comenduno) Bondo d’Albino Bondo Bruseto
COMENDUNO
(**) Territorio dell’Abbazia di San Benedetto. Nel 1136 il vescovo Gregorio decise di fondare un monastero nella valle del Luio donando ad esso parte del territorio della Curia di Albino. «Le terre donate all’atto della fondazione comprendevano tutta la parte più interna della Valle del Luio, con Casale e le sue pertinenze, e buona parte del versante meridionale, entro i confini segnati ad Est dai territori di Piano, di Gaverina, di Mologno e di Terzo (…), a Sud dal monte Pelsino con Valotella (…), ad Ovest dall’estremità della valle Iomella [tratto terminale della valle Misimascha, Fosso del Vallone nella cartografia IGM] e (a Nord del Luio) dalla vallecola vicina al Grumello Roncaricio, a Nord dalla strada dell’Altino» (Zonca, 1996). Verso la fine del Settecento la Repubblica di Venezia dispose la soppressione di molti monasteri fra cui quello in parola. Nel 1792 le sue terre vennero messe all’asta. Dal punto di vista amministrativo civile l’antico territorio abbaziale venne aggregato in un primo tempo (nel 1817) al comune di Vall’Alta, e poi (nel 1822), in via definitiva, al comune di Albino. (Per una ricostruzione topografica dettagliata dell’evoluzione territoriale del possedimento dell’abbazia dal XII al XIV secolo, si rimanda al saggio di A. Zonca del 1998).
Belloloco Berlino
1596 Abbatia di S.to Benedetto
Petello Piazza Compare Plassi (contr. di Aviatico) Plinquello (contr. di Aviatico) Polona Ponte Ponte Ponte di Cene di Cene (83) di Cene Ponte Luio Ponte Luio Ponte Luio Porchera Porchera Porchera Pradella Pradella (83) Pradella Roquel Roquel (83) Tribulina Tribulina Tribulina Premaioni Premaioni(83) Premaioni Valbosana Valbosana (83) VALL’ALTA Vall’Alta Vall’Alta Via Lunga Via Lunga (83) Zanchi Zanchi Zanchi
GANDA
Ganda
Grumel Duro (Vall’Alta)
Grumel Duro (Vall’Alta)
Lucchetti Molinello Nimalbino Pelli (contr. di Aviatico) Perola Perola (Desenzano (Desenzano al Serio) al Serio) Pettello Piazza Compare Plassi (contr. di Aviatico) Plinquello (contr. di Aviatico) Polona
Perola
VALL’ALTA
Dosso d’Aviatico FIOBBIO Fiobbi Fonviatico (contr. Aviatico)
La Chiesia (Vall’Alta) Corna (Comenduno)
Petello
Ponte di Cene [porzione] Ponte Luio Porchera Pradella Roquel Tribulina Premaioni Valbosana Valbosana Vall’Alta Vall’Alta Via Lunga Zanchi
Fiobbio
VALL’ALTA
VALL’ALTA
VALOTA
Zanchi (Vall’Alta)
M. PRANZA’ 1099
Va
Terzo lotella
Vigano
Pratum Retoldi
P.O. - 1998
Il territorio dell’abbazia di S. Benedetto di Vallalta secondo la calcazione del 1234; ricostruzione topografica di A. Zonca (1998).
26 4
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Desenzano ad assumere la nuova denominazione di Desenzano al Serio (vol. VII, p. 1423). R.D. n. 62, 12-01-1928 - Unione dei comuni di Desenzano al Serio, Bondo Petello e Vall’Alta al comune di Albino (vol. I, p. 737).
Riferimenti geostorici
Algua
5 COORDINATE:
D4
E 4-5
Comuni storici compresi: Algua, Frerola, Pagliaro, Rigosa, Sambusita. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nelle circoscrizioni di Nembro (Rigosa), Costa di Serina (Sambusita) e Serina (Frerola e Pagliaro). Comuni censuari: Frerola con Pagliaro; Rigosa con Sambusita. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
ALGUA
2579
FREROLA
330
344
RIGOSA
455
479
814
1999
814
814
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
ALGUA
3303
FREROLA
(1)
130
142
168
204
217
245
320
378
462
PAGLIARO
155
100
RIGOSA
132
SAMBUSITA
133
200
184
378
340
395
454
528
596
569
150
137
3042
1000
910
833
744
695
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Pagliaro.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali A lgua. Si costituisce con R.D. n. 1997 del 6 ottobre 1927 con la denominazione di “Algua di Costa Serina” (modificata l’anno successivo in “Bracca di Costa Serina”) attraverso l’unione dei comuni di Costa di Serina, Frerola, Rigosa e Bracca. Nel 1948 Bracca e Costa di Serina vengono ricostruiti (v. all.) ed il comune in parola riacquista la denominazione di “Algua di Costa Serina” (D. Lgs. n. 286 del 11 marzo 1948 ratificato con Legge 4 agosto 1951 n. 1123) che si modifica definitivamente in “Algua” nel 1963. È l’unico comune della provincia di Bergamo il cui territorio risulta costituito da due entità territoriali distinte: un territorio con sede comunale (Frerola) ed un’isola amministrativa (Rigosa). Frerola. Nel 1392 il suo territorio ricadeva nella circoscrizione territoriale di Serina, nella quale rientravano anche gli attuali territori di Bracca, Cornalba e Oltre il Colle (Codice Patetta, 1996). A metà del secolo XVI (nel 1480 stando al Dizionario Odeporico del Maironi Da Ponte) si costituisce in comune autonomo dotandosi, nel 1553, di uno Statuto proprio (Cortesi M., 1983). Nella relazione del Da Lezze del 1596 il
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Frerola (Frerola) (Frerola) Frerola Frerola Frerola Frerola (Frerola) Frerola con Pagliaro (Frerola e Pagliaro) Frerola con Pagliaro Frerola Frerola Frerola Frerola Frerola
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798
Pagliaro (Pagliaro) (Pagliaro) Paiaro Pajaro (Pagliaro) Pagliaro (Pagliaro)
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Rigosa (Rigosa) (Rigosa) Rigosa Rigola Rigosa Rigosa Rigosa con Sambusita Rigosa (Rigosa) Rigosa e Sambusito Rigosa Rigosa Rigosa Rigosa Rigosa
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Sambusita Samboseta, Sancti Boseta (Sambusita) Sambusita, Sanbusita Sambusida Sambusita Sambusida (Sambusita) Sambusita (Sambusita) (Sambusita)
Aggregato a Serina » Porzione settentrionale del censuario di “Frerola con Pagliaro” » Censuario di “Frerola con Pagliaro” Porzione settentrionale del censuario di “Frerola con Pagliaro” Aggregato a Serina Censuario di “Frerola con Pagliaro” Aggregato a Costa di Serina Censuario di “Frerola con Pagliaro” » » » » »
Aggregato a Serina » Porzione meridionale del censuario di “Frerola con Pagliaro” » Aggregato a Frerola Porzione meridionale del censuario di “Frerola con Pagliaro” Aggregato a Bracca
Porzione occidentale del censuario di “Rigosa con Sambusita” Aggregato a Costa di Serina Porzione occidentale del censuario di “Rigosa con Sambusita” » » » Aggregato a Rigosa Porzione occidentale del censuario di “Rigosa con Sambusita” Aggregato a Costa di Serina Aggregato a Rigosa
Pradale
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ALZANO L.
Aggregato a Nembro » Porzione orientale del censuario di “Rigosa con Sambusita” » » » Censuario di “Rigosa con Sambusita” Porzione orientale del censuario di “Rigosa con Sambusita” Aggregato a Costa di Serina Censuario di “Rigosa con Sambusita” » » » » »
Possedimenti della città
0
.
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Costa di Serina, Frerola, Rigosa e Bracca aggregati Circoscrizione attuale » »
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Monte di Nese
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Algua Bracca di Costa Serina Algua di Costa Serina Algua Algua
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1936 1961 1992 1999
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Lonno
27 5
comune in oggetto risulta separato da Pagliaro, ma viene trattato con quest’ultimo in un’unica descrizione. Nel Repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789), sotto la voce del comune in discorso viene registrata anche la parrocchia di Pagliaro (SS. Corpo del Signore): questo lascia supporre che le due comunità fossero unite. Nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776 e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, le due comunità vengono registrate come autonome. Nel 1798 viene aggregato a Serina. Nel 1805 si erige in comune autonomo annettendo il territorio di Pagliaro. Nel 1809 il comune (“Frerola e Pagliaro”) viene aggregato a Costa di Serina insieme a Bracca, Rigosa e Sambusita. Nel 1816 riacquista autonomia e non subisce modifiche fino al 1927 quando viene unito a Rigosa, Bracca e Costa di Serina nel comune denominativo di Algua di Costa Serina (Algua). Pagliaro. Nel 1392 il suo territorio ricadeva nella circoscrizione territoriale di Serina, che comprendeva anche Bracca, Cornalba e Oltre il Colle (Codice Patetta, 1996). Si costituisce comune autonomo nel corso del XVI secolo; nella relazione del Da Lezze è descritto insieme a Frerola ma come entità amministrativa chiaramente autonoma. In seguito è riportato come comune distinto nel Prospetto delle distanze del 1740 e nel Catalogo dei comuni del 1756. Non compare nel Repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789), ma essendo la sua parrocchia registrata (in queste due fonti) nel comune di Frerola, si ipotizza che le due comunità fossero fuse in un’unica entità amministrativa. L’informazione delle Anagrafi Venete è in parte contraddetta dal Maironi (1776) e dal Formaleoni (1777) che riportano le due località come comuni distinti. Nel marzo 1798 viene aggregato a Bracca dal quale si separa nel 1805 per unirsi definitivamente a Frerola.
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALGUA
1983/91 ALGUA
Bojolo Boullo Calverola Carenezzo Case di Sopra
Case di Sopra
IGM (1969-74) ALGUA
1961 1936 Algua (Algua di di Costa Serina)
Calverola
Calverola (Algua di Costa Serina)
Case di Sopra
Case di Sopra (Algua di Costa Serina)
1921
1871
Carenezzo (Frerola) Case di Sopra (Sambusita)
Case di Sopra (Bracca di Costa Serina)
Cha Noris Cha Sandri Dilà da Chiesa Fienili Foppe di Rigosa FREROLA
Fienili Frerola
Grumello Molini di Frerola Molino PAGLIARO
Frerola Grumello
Molino (91) Pagliaro
Pagliaro
Frerola Frerola (Algua (Bracca di Costa Serina) di Costa Serina) Grumello (Algua di Costa Serina)
FREROLA
Pagliaro (Algua di Costa Serina)
Pagliaro (Frerola)
Pagliaro (Bracca di Costa Serina)
FREROLA
Pagliaro (Frerola)
Piazza di Sambusita Rigosa
Rigosa
Rosolo
Rosolo
Rosolo
SAMBUSITA
Sambusita
Sambusita
Rigosa Rigosa (Algua (Bracca di Costa Serina) di Costa Serina) Rosolo (Algua di Costa Serina) Sambusita Sambusita (Algua (Bracca di Costa Serina) di Costa Serina)
RIGOSA
RIGOSA
Sambusita (Rigosa)
Sambusita (Rigosa)
Sottochiesa di Pagliaro Stalla Corna
Cha Noris (Rigosa) Cha Sandri (Rigosa) Dilà da Chiesa (Pagliaro) Fenili (Frerola) Foppe di Rigosa (Rigosa) FREROLA FREROLA Grumello di Sambusita (Sambusita) Molini di Frerola (Frerola)
Palazzo di Sambuseta
RIGOSA
1776 1596 Alqua Algua(Algua di (Pagliaro) Costa Serina) Bojolo (Sambusita) Boullo (Sambusita) Calvarola (Rigosa)
Stalla Corna
PAGLIARO
PAIARO
Palazzo di Sambuseta (Sambusita) Piazza di Sambuseta (Sambusita) RIGOSA RIGOSA
SAMBUSIDA
SANBUSITA
Sottochiesa di Pagliaro (Pagliaro) Sulla Corna (Sambusita)
Rigosa. Come comune autonomo è citato per la prima volta nella relazione del Da Lezze del 1596. Si ipotizza che in questo periodo avesse una circoscrizione definita a levante dai limiti amministrativi attuali e ad occidente dal torrente Ambriola. Con questa estensione territoriale si ritiene che in precedenza fosse aggregato a Nembro (cfr. scheda Costa di Serina). Dalla fine del XVI secolo è citato distintamente in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando aggrega Sambusita; nel 1805 i due comuni si dividono e quattro anni dopo, in esecuzione del Decreto 31 marzo 1809, viene aggregato a Costa di Serina. Nel 1816 è ricostruito in unione a Sambusita. Nel 1892 viene istruita, e subito archiviata, una pratica per il distacco della contrada della Foppa da Selvino e l’aggregazione a Rigosa (seduta Cons. Prov. 26 settembre 1892). Nel 1927 viene unito a Costa di Serina, Frerola e Bracca in un comune denominato “Algua di Costa Serina”. Oggi, assieme alla frazione di Sambusita, costituisce un’isola amministrativa del comune di Algua. Sambusita. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Lorenzo. Questo dato è contraddetto dall’atto di definizione confinaria di fine Trecento che lo descrive unito al comune di Costa di Serina. È ricordato come comune autonomo ancora nel 1596 ed in tutte le fonti successive fino al 1798, quando viene unito a Rigosa. Nel 1805 è registrato come comune distinto. Nel 1809 viene “concentrato” nel comune di Costa di Serina dal quale si separa già nel 1816 per formare, assieme a Rigosa, il comune denominativo di “Rigosa e Sambusita”. Oggi, assieme alla frazione di Rigosa, costituisce un’isola amministrativa del comune di Algua.
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 II N.O. - ALBINO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1997, 06-10-1927 - Unione dei comuni di Costa di Serina, Frerola, Rigosa e Bracca in un unico comune denominato «Algua di Costa Serina» (vol. VIII, p. 8794). R.D. n. 369, 16-02-1928 - Autorizzazione al comune di Algua di Costa Serina a modificare la propria denominazione in quella di «Bracca di Costa Serina» (vol. II, p. 1666). D.Lgs. n. 286, 10-02-1948 - Ricostituzione dei comuni di Bracca e di Costa Serina (vol. II, p. 1568 e G.U. n. 93 del 20/4/48). D.P.R. n. 1320, 24-08-1963 - Mutamento della denominazione del comune di Algua di Costa Serina in quella di «Algua» (vol. VIII, p. 4441).
28 5
Almè
6 COORDINATE:
C3
in tutte le fonti ufficiali consultate fino al 1809, quando viene aggregato a Bergamo (Prospetto per la concentrazione dei comuni). Nel 1816 riacquista autonomia e la sua circoscrizione non registra nuove modificazioni fino al 1927, quando viene unito a Villa d’Almè e Bruntino in un comune denominato Almè con Villa.
Con petizione popolare del 25 maggio 1946 viene richiesta la ricostituzione dell’ex comune; nella seduta del 15 ottobre 1946 il Consiglio Provinciale esprime parere favorevole all’istanza di ricostruzione, che diventa esecutiva con D.L. n. 924 dell’11 marzo 1948.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Almè. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella circoscrizione di Villa d’Almè. Comuni censuari: Almè. Superficie territoriale (Ha): ALMÈ
1853
1921
178
198
1936 1951 1961 —
196
1999
196
196
Demografia: 1596 1776 1805 ALMÈ
263
300
402
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 535
610
697
874
959 1188 1495
—
—
2123
2723
4150
5196
5791
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
L’esistenza di un ordinamento comunale è documentata per la prima volta in due atti del 1234 con i quali i monaci di Astino chiedevano ai consoli di Almè che, in occasione della definizione dei confini tra Almè e Sorisole, i beni da loro posseduti in territorio di Stabello (Zogno) continuassero a far parte di Almè (Mangili, 1983). Da ciò si evince che in questo periodo la sua circoscrizione doveva essere molto più ampia di quella odierna, arrivando ad includere il territorio di Stabello che, come documenta già lo Statuto di Bergamo del 1263, si rese autonomo solo qualche anno dopo in unione a Sedrina. Negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333, con la denominazione di Lemen in Plano, risulta ancora unito al finitimo territorio di Villa d’Almè (Manzoni P., 1988). Stando alle registrazioni statutarie, un ridimensionamento della sua circoscrizione ad una estensione prossima a quella odierna sarebbe documentabile a partire dalla redazione del 1353, dove è registrato sia con la denominazione di Lemmene che di Lemen in Plano, e dove, per la prima volta, Villa d’Almè è registrato distintamente. Questa indicazione, riportata in tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo, è tuttavia contraddetta dall’atto di definizione di confine di Villa d’Almè del 1392, dove detto comune appare in confine diretto con il comune di Paladina (Codice Patetta, 1996). Si costituisce in comune autonomo tra la fine del XV secolo e l’inizio del successivo: è menzionato come comune distinto in una polizza d’estimo del 1525 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi, sch. 520, Extimo facto per li sindici et consolo de Almé deli beni di citadini che hanno in dicto loco). Nel 1596 è descritto dal Da Lezze come «terra (…) di qua dal Brembo in piano al piedi dei monti de Villa de Almè, confina fin a riva di Brembo». Con la circoscrizione assunta nel XVI secolo, che per diffalta di documenti di descrizione confinaria si assume coincidente a quella dell’omonimo censuario ottocentesco, è riportato
.
.
.
I m aClanezzo g
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALME’
1983/91 ALME’
Brughiera Castel Vailetto Gromo Magore Ponte Regina Ragozzo Torre
IGM (1969-74) ALME’
1961 ALME’
Brughiera
Brughiera [porz.]
1936 Almè (Almè con Villa)
1921 ALME’
1871 ALME’
1776 ALME’
1596 ALME’
Castel Vailetto Gromo Magore Ponte Regina
Ponte Regina Ragozzo Torre
Torre d’Almè
.
.
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Paladina
.
Sombreno
.
.
Prato de la Petos Droxio Rovere
.
T. Qu is a
Ossanesga
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.
R.D. n. 1177, 30-06-1927 - Riunione dei comuni di Almè, Villa d’Almè e Bruntino in un unico comune denominato «Almè con Villa» (vol. VI, p. 5936).
la
Scano /B
Castagneta
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.
BERGAMO
Valbrembo
Mappa del comune censuario di Almè (1813), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi
Forzanica M T.
T. B o rg o g n a
Tresolzio
.
.
Castro de Pillis
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.
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Brembate di Sopra
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Lemine Inf.
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828
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Villa d’Almè
.
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M. LUMBRIC
Bruntino
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.
T. Gi on g o
PO
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.
Almenno S. Salvatore
Almenno S.B.
.
Circoscrizione attuale Aggregato a Villa d’Almè Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Villa d’Almè Circoscrizione attuale » »
Botta
s
T.
532
M. CASTRA
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Ca Campo
.
Lemmene (Almè) Almè Almè Almè Almè Almè Almè (Almè) Almè Almè Almè Almè Almè Almè (Almè con Villa) Almè Almè Almè
Clanezzo
Strozza
Lemine Sup.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
D.L. n. 924, 11-03-1948 - Ricostituzione del comune di Almè (vol. V, p. 3544).
29 6
Riferimenti geostorici
Almenno San Bartolomeo 7 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Almenno San Bartolomeo (Lemine Superiori). Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LEMINE SUPERIORI: Lemine Inferiori, Valle Imagna, Brembate di Sopra, Tresolzio (Brembate di Sopra), Palazzago. Comuni censuari: Almenno S. Bartolomeo con Albenza. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1015
1069
1043
1042
ALMENNO SAN BARTOLOMEO
1057
1042
Demografia: 1596 1776 1805 ALMENNO SAN BARTOLOMEO ALMENNO
—
2212
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1051
2012
2100
2216
2470
2643 3000 3156
3175
3135
3587
3591
3600
3670 4067
2054
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Si ritiene che fin dalla prima metà del XII secolo, il comune (Lemine) disponesse già di un’organizzazione di tipo comunale dotata di propri Statuti. Tale istituzione venne ufficialmente riconosciuta nel 1220 quando Giovanni Tornielli, vescovo di Bergamo, cedette al comune i propri diritti feudali. In quest’epoca il territorio del comune di Lemine venne a coincidere con quello della corte vescovile, che comprendeva i territori dei due Almenno, Palazzago, Brembilla e la Valle Imagna. A pochi anni di distanza Palazzago, la Valle Imagna e Brembilla si resero autonomi, portando la circoscrizione del comune storico a coincidere con quella dei due Almenno (riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo con la denominazione di Lemen cum suis pertinenciis). Nel corso della seconda metà del Trecento (la prima testimonianza certa risale al 1373) avviene la scissione del comune, non registrata negli ordinamenti cittadini, in due entità territoriali e politiche distinte: Lemine Superiori e Lemine Inferiori (Manzoni P., 1988). Nel 1393 vengono descritti i confini di Lemine Superiori con i finitimi comuni di Lemine Inferiori, Brembate di Sopra, Tresolzio (Brembate di Sopra), Palazzago e la Valle Imagna. Coerenze e riferimenti toponomastici menzionati nell’atto, indicano che nella sua circoscrizione, oltre all’attuale territorio di Almenno San Bartolomeo (dal quale restava però esclusa la parte pianeggiante lungo il fiume Brembo, che apparteneva a Lemine Inferiori), ricadeva anche la fascia Nordorientale dell’attuale comune di Barzana, a sinistra del torrente Borgogna (lectus aque Bragonie), nonché tutta la parte montuosa di Almenno San Salvatore fino alla via che conduce in Valle Imagna (via publica per quam itur in Valdimania). Questo assetto è confermato anche nella ricognizione di confine del 1456 (Confini di varie terre). Nella relazione del capitano Da Lezze del 1596, i due comuni appaiono uniti sotto la denominazione di “Almeno”. Con un atto divisionale del marzo 1601, nel quale si indica come elemento di confine il torrente Tornago, si separa nuovamente e assume una circoscrizione prossima a quella attuale. Tale è l’assetto che si riscontra ancora nella seconda metà del XVIII secolo analizzando la distribuzione delle contrade di sua pertinenza riportate nel Catalogo di G. Maironi del 1776. Nel 1797 perde la porzione di Barzana (che si costituisce comunità autonoma) ed assume la dimensione del comune censuario ottocentesco. Con tale assetto giunge fino al 1801 quando viene unito ad Almenno San Salvatore a formare il comune denominato “Almenno con San Salvadore, San Bartolomeo ed Albenza”. Nel 1805 viene ricostruito; nel 1812, con un decreto prefettizio, viene assorbito da Almenno San Salvatore. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti. Nel 1929 cede a Paladina alcune piccole porzioni di territorio poste oltre il Brembo (fr. Ghiaie). Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
30 7
1353 1393 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Lemen cum suis pertinenciis, Burgo de Lemen Lemine Superiori (Burgi de) Almeno Almenno Almenno di Sopra Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolameo con Albenza Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo Almenno San Bartolomeo
Almenno S.B. e Almenno S.S. aggregati Territori occidentali di Almenno S.B. e Almenno S.S con porzione orientale di Barzana Almenno S.B. e Almenno S.S. aggregati con porzione orientale di Barzana (Separazione dei comuni non registrata ai fini del calcolo delle distanze) Censuario di Almenno S. Bartolomeo con la porzione orientale di Barzana » Censuario di Almenno S. Bartolomeo » » » » » » » » » Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Al Castello
1983/91
Albelasco
IGM (1969-74) Al Castello
1961
1936
1921
1871
Albelasco
1776 Castello Albesasco
Albenza
Albenza
Albenza
Albenza
Albenza
Albenza
Albenza
Albenza
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
ALMENNO SAN BARTOLOMEO
ALMENNO SAN BARTOLOMEO Barlino
BARZANA [porzione] (Almenno) Ca’ Barile Ca’ d’Agri Ca’ del Bosco Ca’ del Lupo Ca’ della Pola
Barzana [porzione] Ca’ Barile Ca’ d’Agri
Cassina d’Agro
Ca’ del Bosco Ca’ del Lupo (83) Ca’ del Lupo Ca’ della Pola
Cha Barile Agri Bosco d’Almenno Alboscho (Almenno)
Ca’ del Lupo Cha della Pola
Ca’ Lerit Ca’ Losetti Ca’ Marchi Ca’ Marzacat
Ca’ Marchi (83)
Ca’ da Pola (Almenno) Ca’ Lerit (Almenno) Ca’ Losetti (Almenno)
Ca’ Marchi
Ca’ Moresco Ca’ Savoi Ca’ Solandi Ca’ Usei Ca’ Ventural Ca’ Vernei Ca’ Zani Cabardelli
1596 Sul Castello (Almenno) Alberanco (Almenno) Albenza (Almenno) S. Bertolomeo (Almenno) Barlino (Almenno) Barzana [porzione] (Almenno)
Cabardelli
Cha Bardelli
Cacastrone
Cacastrone
Cacastrone
Cacastrone
Caderocca Cageroli Camarone Camoretti
Ca’ Derocca (83) Caderocca Cageroli (91) Cageroli Camarone (91) Camoretti
Ca’ Derocca
Cha Castrone (contr. di Albenza) Derocca Cha Raggeroli
Camutaglio
Camutaglio
Camutaglio
Camutaglio
Cha Mutelli
Canova Capaler Capochelli
Canova Capaler (91) Capochelli
Canova
Canova
Canova
Capreti Capuricchio
Capreti (91)
Carobais
Carobais
Carobais
Carobais
Carosso
Carosso
Carosso
Carosso
Capochelli
Capochelli
Ca’ Marzacat (Almenno) Ca’ Moresco (Almenno) Ca’ Savoi (Almenno) Ca’ Solandi (Almenno) Ca’ Usei (Almenno) Ca’ Ventural (Almenno) Ca’ Vernei (Almenno) Ca’ Zani (Almenno) Ca’ Bardelini (Almenno)
Ca’ Moretto (Almenno) Ca’ Mutalli (Almenno)
Ca’ Pochetti (Almenno)
Ca’ Preti Capuricchio
Cha Puriggi
Ca’ Parigi (Almenno) Ca’ Robassi (Almenno) Cha Rosso d’Almeno Cha Robai
Carosso
Carosso
Carosso
Località Casagno Cascina Bosdocco Cascina Cabaccacio
1983/91 Casagno Bosdocco (91)
IGM (1969-74) 1961 Casagno Casagno Cascina Bosdocco Cascina Cabaccacio
Cascina Costa
1936
1921
1871
1776
1596
Cha Baccaccio
Ca’ Bacaio (Almenno) La Costa (Almenno)
Cascina Costa
Cascine Casecco Casello Cassina Nova Castel Gandolfo
Cascine (83)
Cascine
Casucco
Cascine
Cascine
Cascine Casecco Casello Cassina Nova Castel Gandolfo Castel Gandozo (Almenno) Cha Zucco Ca’ Zuccho (Almenno) Cerida Teruda (Almenno) Cha Arigetti Ca’ Rigetti (Almenno) Cha Belloli di Almenno Cha Bottegia Cha Carennino Cha Prediccio Ca’ Preden (Almenno) Cimanolo (Almenno) Colombera Corserola Danzon (Almenno)
Casucco
Cerida Cha Arigetti Cha Belloli di Almenno Cha Bottegia Cha Carennino Cha Prediccio Cimanolo Colombaia Corserola Danzon Fornace La Ca’ Longa
Colombaia (91)
Colombaia
Colombaia
Fornace (83)
Fornace La Ca’ Longa
Fornace
Longa (83)
Longa
Ca’ (Almenno) Longa (Almenno) Monte di Zinicotti (Almenno) al Monte Lombon (Almenno)
Longa
Monte di Zinicotti Monte Lombon G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1816, particolare (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Palazzo
Palazzo
Querceto Ripa Salvadega
Querceto
Palazzo d’Albenza (contr. di Albenza)
Querceto Ripa Salvadega (Almenno) Rusano (Almenno)
Rusano
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gn
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. . Capizzone
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T. Q ui
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Lemine Inf.
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. . .. .. . . . . . . . . . Gronfaleggio Valmora
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S. Giorgio
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Atto di descrizione dei confini di Lemine Superiori del 26 gennaio 1393, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
.
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Piazza l o Martina
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Bruntino
Almenno S. Salvatore
Almenno S. Bartolomeo
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50
San Bernardo [porzione] Sottolunga
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C u r na
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G Loreto
Calvi
Riferimenti Legislativi Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
R.D. n. 589, 21-03-1929 - Unione dei comuni di Paladina e Sombreno in un unico comune con denominazione e capoluogo «Paladina» e aggregazione a quest’ultimo di parti di territorio dei comuni di Almenno San Bartolomeo e Valbrembo (vol. IV, p. 3599).
31 7
Riferimenti geostorici
Almenno San Salvatore 8 COORDINATE:
C 2-3
Comuni storici compresi: Almenno San Salvatore, (Lemine Inferiori). ituazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LEMINE INFERIORI: Valle Imagna, Lemine Superiori, Brembate Sopra, Paladina, Villa d’Almè. Comuni censuari: Almenno S. Salvatore con Almenno di Basso. Superficie territoriale (Ha): ALMENNO SAN SALVATORE
1853
1921
447
480
1936 1951 1961 475
475
1999
475
475
Demografia: 1596 1776 1805 ALMENNO SAN SALVATORE ALMENNO
—
1195
1207
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1432
1724
1775
2016
2311 2773 2788
2908
2993
3326
3686
4332
5206
5635
2054
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Si ritiene che fin dalla prima metà del XII secolo il comune (Lemine) disponesse già di un’organizzazione di tipo comunale dotata di propri Statuti. Tale istituzione venne ufficialmente riconosciuta nel 1220, quando il vescovo di Bergamo cedette al comune i propri diritti feudali; in quest’epoca il territorio del comune di Lemine venne a coincidere con quello della corte vescovile che comprendeva i territori dei due Almenno, Palazzago, la Valle Imagna e Brembilla. A pochi anni di distanza Palazzago, la Valle Imagna e Brembilla si resero autonomi portando la circoscrizione del comune in discorso a coincidere con quello dei due Almenno che viene riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo con la denominazione di Lemen cum suis pertinenciis. Nel corso del seconda metà del Trecento (la prima testimonianza certa risale al 1373) avviene la scissione del comune in due entità territoriali e politiche distinte: Lemine Superiori e Lemine Inferiori (Manzoni P., 1988). Nel 1393 vengono descritti i confini dei due comuni e tra le coerenze di Lemine Inferiori vengono citati i comuni di Lemine Superiori, Valle Imagna, Brembate di Sopra, Tresolzio (Brembate di Sopra), Paladina e Villa d’Almè che, nel loro insieme, delimitano un territorio corrispondente alla porzione pianeggiate lungo il fiume Brembo degli attuali territori di Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo. Il confine tra le due comunità a Nord era costituito dalla strada che conduce in Valle Imagna (strata magistra). Nel suo tragitto verso Sud, sempre seguendo strade pubbliche, passava nei pressi della chiesa di San Giorgio; passato il ponte sul torrente Tornago (super pontem Tornagi), volgeva ad Ove-
.
Bedulita
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. . Capizzone
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500
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COLLE MOSCARINO
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1353 1393 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Valbrembo Scano a/B.
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Almenno S. Bartolomeo e Almenno S. Salvatore aggregati Territori orientali di Almenno S.B. e Almenno S.S. Almenno S.B. e Almenno S.S. aggregati con porzione orientale di Barzana (Separazione dei comuni non registrata ai fini del calcolo delle distanze) Censuario di Almenno S. Salvatore con Almenno di Basso » » » » » » » » » Circoscrizione attuale » » » »
st e, lasciata la chiesa di San Tomé, si dirigeva fino alla località Quadrivio. Qui ripiegava verso Sud e correva in linea retta fino al confine con Brembate di Sopra. Questo assetto è confermato anche nella ricognizione del 1456 (Confini di varie terre). Sotto la denominazione di “Almeno”, i due comuni appaiono nuovamente uniti nel 1596 (Da Lezze, 1596). Con un atto divisionale del marzo 1601, con il quale si fissa come elemento di confine il torrente Tornago, si separa e si costituisce in comune distinto con la denominazione che tuttora conserva e con una circoscrizione coincidente a quella del comune censuario ottocentesco. Tale è l’assetto che si riscontra ancora nella seconda metà del XVIII secolo, come si ricava dall’analisi della distribuzione delle contrade di sua pertinenza riportate nel catalogo di G. Maironi del 1776. Con tale assetto giunge fino al 1801, quando viene unito ad Almenno San Bartolomeo a formare il comune denominato “Almenno con San Salvadore, San Bartolomeo ed Albenza”. Nel 1805 viene ricostruito; dopo il 1809 aggrega Ubiale Clanezzo e successivamente Almenno S. Bartolomeo (ASBg, Dip. Serio, Censo, Prospetto 1809, b. 115). Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti. Nel 1884 cede la frazione Oltre Brembo al comune di Villa d’Almè (v. all. scheda 243 - Villa d’Almè) e da questa data non si registrano altre variazioni di superficie. Si è recentemente concretizzata in un progetto di legge regionale (n. 482 - Delib. Giunta Reg. n. 36372 del 29 maggio 1998) l’istanza degli abitanti della frazione di Clanezzo con la quale chiedono il distacco dal comune di Ubiale Clanezzo e l’aggregazione a quello in parola.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Almenno Alto
1983/91
Almenno Basso
Almenno Basso (83)
ALMENNO SAN SALVATORE Borgo
ALMENNO ALMENNO SAN SALVATORE SAN SALVATORE
Ca’ dell’Ora (oggi in Villa d’Almè) Ca’ della Zogna Ca’ Fodrigo Ca’ Lerit
IGM (1969-74)
Ca’ della Zogna Ca’ Fodrigo
1961
1936
1921 Almenno Alto
1871 Almenno Alto
Almenno Basso
Almenno Basso
Almenno Basso
ALMENNO ALMENNO SAN SALVATORE SAN SALVATORE
[ALMENNO [ALMENNO ALMENNO SAN SALVATORE] SAN SALVATORE] SAN SALVATORE Borgo Borgo di Sopra, di Sotto (Almenno) Cha dell’Ora
Ca’ della Zogna Ca’ Fodrigo
1776
Cha della Zogna Ca’ Lerit (Almenno) Ca’ Losetti (Almenno)
Ca’ Losetti Ca’ Madonnina Ca’ Marzacat
Ca’ Madonnina
Alla Madonnina
Ca’ Plazzoli
Ca’ Plazzoli
Ca’ Marzacat (Almenno) Ca’ Moresco (Almenno) Piazzolo di Almenno
Ca’ Quasso
Ca’ Quasso
Coquasso
Ca’ Trimagna
Trimagna, Irimagna
Ca’ Moresco Ca’ Plazzoli
Ca’ Savoi Ca’ Solandi Ca’ Trimagna Ca’ Usei Ca’ Ventural Ca’ Vernei Ca’ Zani Campo Fior Cappuccini Casette Castra Cha Arigoni Cha de’ Ratte Cimaer Cimalmenno Cimanolo
Cappuccini Casette
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Cimaer
Cha Arigoni Cha de’ Ratte Cimaver Cimalmenno
Cimaer
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Crescenzio
Crescenzio
Lissone, Lizone Luere Madonna del Castello Masconzano Molina
Duno (91)
Dosso Duno
Duno
Cimanolo (Almenno) Carigello (Almenno) Ca’ Cresenzo (Almenno) Danzon (Almenno) Dimo (Almenno)
Lissone, Lizone Luere (91) Mad. del Castello Masconzano (91) Molina (83) Molina Molina
Alla Madonna Mascorsano Molina
Monte di Zinicotti Monte Lombon Oltre Brembo (oggi in Villa d’Almè) Ponte Clanezzo Porta
(Almenno)
Monte Castra
Corisoli
Dosso Duno
Ca’ Quazzo (Almenno) Ca’ Savoi (Almenno) Ca’ Solandi (Almenno) Berimagna (Almenno) Ca’ Usei (Almenno) Ca’ Ventural (Almenno) Ca’ Vernei (Almenno) Ca’ Zani (Almenno)
Campo Fior Cappuccini
Danzon
Mappa del comune censuario di Almenno San Salvatore rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo Veneto, 1853.
1596 Almenno di Sopra (Almenno) Almenno di Sotto (Almenno)
Oltre Brembo Ponte Clanezzo (91)
Alle Gerre di là da Brembo
Ponte Clanezzo Porta
Ripa Salvadega Rusano Stazzone
Stazzone
Mulina (Almenno) Monte di Zinicotti (Almenno) al Monte Lombon (Almenno)
Porta (Almenno) Ripa Salvadega (Almenno) Rusano (Almenno)
Stazzone
Riferimenti Legislativi Mappa del comune censuario di Almenno S. Salvatore rettificata nell’anno 1844, ff. 4, 7, frazione di Oltre Brembo, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
R.D. n. 2875, 31-12-1884 - Distacco della frazione Oltre Brembo dal comune di Almenno S. Salvatore ed aggregazione a quello di Villa d’Almè (vol. LXXIII, p. 3910).
33 8
Alzano Lombardo
9 COORDINATE:
C4
ta, è testimoniata sia dai riferimenti toponomastici che dalla denominazione (Burgi de Nembro et Alzano Superiori) con la quale compare nell’atto di descrizione dei suoi confini (Codide Patetta, 1996). In un atto di vendita di un appezzamento di terreno a Bartolomeo Colleoni per la costruzione dell’invaso della roggia Morlana del 1469, Alzano Superiore è riportato ancora come contrada di Nembro (Archidata, Archivio Giovanelli, sch. n. 209). Nella relazione del capitano Da Lezze del 1596 è registrato come comune autonomo con un’estensione che si assume corrispondente all’omonimo censuario ottocentesco. In seguito è sempre citato come comune autonomo fino alla Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio del 6 marzo 1798. Nei successivi provvedimenti del settembre 1798 e maggio 1801 non viene più registrato poiché probabilmente assorbito da Alzano Maggiore.
Riappare come comune distinto nell’elenco allegato al Decreto 8 giugno 1805 sul Comparto territoriale del Regno. Nel 1809 viene aggregato con Nese ad Alzano Maggiore. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1927 si unisce ad Alzano Maggiore a formare il comune di Alzano Lombardo. M onte di N ese. Fino al 1776 è contrada di Poscante (Zogno). Da questa data si rende autonomo con una circoscrizione territoriale che si assume coincidente a quella dell’omonimo comune censuario del 1853. Nel 1805 viene nuovamente aggregato a Poscante di cui seguirà le sorti fino al 1928, ad eccezione del breve lasso di tempo tra il 1816 e il 1818, durante il quale compare come comune autonomo. Nel 1928 si stacca da Poscante per aggregarsi a Nese (Alzano Lombardo).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Alzano Lombardo, Alzano Maggiore, Alzano di Sopra, Monte di Nese, Nese, Olera. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ALZANO MAGGIORE: Nese. NESE: Ranica, Olera. Comuni censuari: Alzano Maggiore (o di Sotto); Alzano Sopra; Monte di Nese; Nese; Olera.
ALZANO DI SOPRA
136
1936 1951 1961 1343
1999
1343
1343
152
ALZANO MAGGIORE
259
288
NESE
453
478
908
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
ALZANO LOMBARDO
ALZANO MAGGIORE
315
312
374
487
481
574
610
1084
1665
1949
2108
2390
2436
2544
2942 3236 3385
—
256
475
758
799
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1921
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A lzano di Sopra. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è menzionato sia come comune autonomo (Statuto del 1333 e successivi, nella ripartizione dei comuni del territorio per factae) sia in unione a Nembro (Statuto del 1331, nella ripartizione per factae; Statuto del 1353 e successivi, negli elenchi dei comuni per la manutenzione delle strade). Nel 1392 l’unione con Nembro, che in precedenza appare incer-
1853 ALZANO LOMBARDO
T. Po s s o g n
A lzano M aggiore. Con la denominazione di Alzano Inferiori è riportato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Le indicazioni topografiche contenute nelle descrizioni di confine di fine Trecento di Alzano Maggiore (Alzano Inferiori) e di Nembro, individuano un territorio corrispondente alla sola porzione meridionale del comune censuario ottocentesco: la porzione settentrionale doveva ricadere nella circoscrizione di Nembro che, come è detto nella relativa descrizione confinaria, trovavasi in confine diretto con Nese (Codice Patetta, 1996). L’indicazione della presenza di Brumano e Botta tra le contrade di sua pertinenza fornita dal Da Lezze nel 1596, testimonia un incremento di superficie che porta la circoscrizione a coincidere con quella del comune censuario di metà Ottocento. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali fino al 1797 quando, nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta durante la Repubblica Bergamasca, viene distaccata la frazione di Brumano. Nel marzo del 1798 il comune viene ricomposto, ma già nel settembre dello stesso anno Brumano si separa nuovamente per costituirsi in comune con Lonno (Nembro). Con lo stesso provvedimento, con tutta probabilità, si attua anche l’aggregazione di Alzano di Sopra, che non viene registrato nella fonte. Con il comparto territoriale del 1805 il comune in oggetto riacquista la dimensione del censuario: Alzano di Sopra è registrato come autonomo, mentre Brumano e Lonno non vengono menzionati, in quanto, probabilmente, riassorbiti dai rispettivi comuni di origine. Nel 1809 aggrega Alzano di Sopra e Nese, ma già nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti. Nel 1927 viene unito ad Alzano di Sopra a formare il comune di Alzano Lombardo che assume l’attuale dimensione solo dopo l’acquisizione di Nese avvenuta nel 1939.
Superficie territoriale (Ha):
500
A lzano Lom bardo. Si costituisce nel 1927 in seguito all’unione dei comuni di Alzano Maggiore ed Alzano di Sopra. Nelle sedute del 12 ottobre 1929 e del 20 marzo 1937 il Rettorato Provinciale si esprime favorevolmente alla proposta di aggregazione ad Alzano Lombardo della frazione Nesa, appartenente al finitimo comune di Nese. La rettifica diventa esecutiva nel 1937 con R.D. n. 2149. Due anni dopo aggrega il comune di Nese ed assume l’attuale circoscrizione territoriale.
Torre de’ Roveri
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Nese. Con la denominazione di Anexie è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Con un atto del notaio Pantaleone Giovanni Donati di Alzano, nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Ranica e il territorio di Olera. Le restanti coerenze sono descritte negli atti relativi ai comuni di Poscante, Alzano Maggiore e Nembro (Codice Patetta, 1996). Riferimenti topografici e coerenze citati negli atti consentono di ritenere che già in quest’epoca il comune in oggetto avesse l’estensione territoriale dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Come comune autonomo è registrato in tutte le fonti successive fino al 1809 quando viene aggregato ad Alzano Maggiore insieme ad Alzano di Sopra. Nel 1816 viene ricostruito. Nel 1925 assorbe la frazione di Olera e nel 1928 la frazione di Monte di Nese, entrambe staccatesi da Poscante (Zogno). Nel 1937 attua una rettifica di confine con il comune di Alzano Lombardo (R.D. n. 2149 del 27-10-37) al quale, nel 1939, viene definitivamente aggregato.
Corografia del Distretto VI di ALzano (1826/34), particolare.
Olera. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove, per fini fiscali, viene prescritta l’unione al comune di Poscante. Secondo la letteratura l’unione si concretizzò anche dal punto di vista amministrativo (Belotti, 1942), ma ciò non risulta dai riscontri tra i riferimenti topografici e toponomastici citati nell’atto di Poscante del marzo 1395 e quelli riportati nella cartografia ufficiale dell’I.G.M. Qualche perplessità circa l’assetto ipotizzato emerge anche dalla lettura dell’atto di descrizione dei confini di Nese del 1392, dove Olera viene riportato con la qualifica di comune. L’unico indizio a favore di questa ipotesi è fornito dall’atto dei confini di Ponteranica del 1392, che definisce Ponteranica in confine diretto con Poscante anche lungo la Valle Gavase (forse identificabile con la Valle Dierba, limite tra Ponteranica ed il censuario di Olera). Ciò testimonierebbe l’appartenenza del territorio di Olera a Poscante. È sicuramente unito a Poscante alla fine del XVI secolo: è quanto emerge dall’analisi delle contrade di sua pertinenza riportate nella descrizione del capitano Da Lezze del 1596. Rimane contrada di questo comune fino all’aprile 1797 quando, con una circoscrizione territoriale coincidente alla parrocchia, viene elencato distintamente nel Prospetto per la divisione del territorio bergamasco. Nel 1805 viene riaggregato a
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1936 1961 1992 1999
Alzano Lombardo Alzano Lombardo Alzano Lombardo Alzano Lombardo Alzano Lombardo
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Alzano Maggiore Alzano Inferiori Alzano Inferiori Alzano di Sotto Alzano Maggiore Alzano di Sotto Alzano Inferiore Alzano Maggiore con Brumano Alzano Maggiore Alzano Maggiore Alzano Maggiore Alzano di Sotto Alzano di Sotto Alzano Maggiore Alzano Maggiore Alzano Maggiore
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Alzano di Sopra Alzano Superiori (Alzano di Sopra) Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano Superiore Alzano di Sopra Alzano di Sopra (Alzano di Sopra) Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano di Sopra Alzano di Sopra
1776 1798 1805 1809 1816 1853
Monte di Nese Monte di Nese Monte di Nese (Monte di Nese) (Monte di Nese) Monte di Nese (Monte di Nese)
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853
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Mappa del comune censuario di Monte di Nese rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo -Veneto, 1853.
Censuari di Alzano Maggiore e Alzano Sopra aggregati Circoscrizione attuale » » Porzione meridionale del censuario di Alzano Maggiore » Censuario di Alzano Maggiore » » » » » Censuari di Alzano Maggiore, Alzano Sopra e Nese aggregati Censuario di Alzano Maggiore » » » » » Censuario di Alzano Sopra Aggregato a Nembro Censuario di Alzano Sopra » » » » » Aggregato ad Alzano Maggiore Censuario di Alzano Sopra » » » » » Censuario di Monte di Nese » Aggregato a Poscante » Censuario di Monte di Nese Aggregato a Poscante Censuario di Nese » » » » » » » Aggregato ad Alzano Maggiore Censuario di Nese » » » » » Censuari di Nese, Monte di Nese e Olera aggregati Censuario di Olera Aggregato a Poscante » » » » Censuario di Olera Aggregato a Poscante » Censuario di Olera Aggregato a Poscante
Mappa del comune censuario di Olera rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo -Veneto, 1853.
35 9
Poscante, dal quale si rende autonomo già nel febbraio 1816, con una circoscrizione coincidente a quella di fine Settecento, corrispondente a quella dell’omonimo censuario ottocentesco. Nel dicembre dello stesso anno viene di nuovo assorbito da Poscante. Il 28 agosto 1921 alcuni elettori della frazione di Olera presentano domanda per essere aggregati al comune di Nese. L’istanza viene accolta favorevolmente dal Consiglio Provinciale nella seduta del 19 aprile 1923 (v. all.). Successivamente l’istruttoria viene sospesa avendo rilevato che (contrariamente a quanto si legge nella relazione della Deputazione Provinciale del 14 aprile 1923) il numero dei petenti non rappresentava la maggioranza assoluta degli elettori della frazione. Avendo in seguito aderito alla domanda altri elettori, la Regia Prefettura ripropone la pratica alla Commissione Reale che esprime nuovamente parere favorevole alla domanda (seduta 1 giugno 1925); accolto dalla Commissione anche il progetto di delimitazione territoriale vidimato dal Genio Civile ed il riparto patrimoniale tra il comune di Nese e di Poscante, la pratica si conclude con la ratifica del Regio Decreto 31 dicembre 1925.
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALZANO LOMBARDO ALZANO MAGGIORE
1983/91 ALZANO LOMBARDO
IGM (1969-74) ALZANO LOMBARDO
1961 ALZANO LOMBARDO
ALZANO DI SOPRA Barba Nigra Belvedere Alto
Belvedere Alto
Botta
Botta
Brumano
Brumano
Brumano
Burro
Burro
Burro Busa Casa alle Viti Casello Casino di Nese Castello Cava Cavalli Comarelli Costa di Alzano
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Busa Casa alle Viti Casello Castello
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1936 [ALZANO LOMBARDO] Alzano Maggiore Alzano Sopra
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1871
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ALZANO MAGGIORE ALZANO DI SOPRA
ALZANO MAGGIORE ALZANO DI SOPRA
Brumano (Alzano Maggiore) Burro (Nese)
Brumano (Alzano Maggiore) Burro (Nese)
ALZANO ALZANO DI INFERIORE SOTTO ALZANO ALZANO DI SUPERIORE SOPRA Barba Nigra (Nese) Belvedere di Là, Belveder — di Qua (Nese) (Nese) Botta (Alzano di Sotto) Brumano Brumà (Alzano (Alzano Inferiore) di Sotto) Burro Burro (Nese) (Alzano Inf.) Busa (Nese) Viti (Alzano Inf.) Casella di Nese (Nese) Casino di Nese (Nese)
Busa (Nese)
Casello Castello
Cava (Alzano Inf.) Cavalli (Nese) Comarelli (Nese) Costa di Alzano (Alzano Inferiore)
Crompoi Filatoglio Fogaroli Gromasone Grumello
Gromasone Grumello
Gustinelli
Gustinelli
Crompoi (A. di Sotto) Filatoglio (Nese) Fogaroli (Nese) Gromassone (Nese) Grumello Grumel (Nese) di Nese (Nese) Giustinelli Mustinelli (Nese) (Nese) La Ca’ (A. di Sotto)
Gustinelli
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Monte di Nese
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Monte di Nese
Monte di Nese
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Nese Olera
Monte di Nese (Nese)
Monte di Nese (Poscante)
Monte di Nese (Poscante)
Nesa (Nese) NESE Olera (Nese)
Nesa (Nese) NESE Olera (Poscante)
NESE Olera (Poscante)
Monticello di Nese Morti Nesa NESE Olera Piazza Castello
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Cascina Piazza Castello
Piazza
Piazza d’Alzano Riva di Nese San Pietro Martire Serio d’Alzano Tresca
Tresca
Tresca de Sot Mappa del comune censuario di Alzano Maggiore (1813), Catasto Napoleonico .
1596
Valle di Alzano Zambelli
Lova (Nese) Lucchini (Nese) Alli Mer (Nese) Molini di Alzano (Alzano Superiore) MONTE DI NESE
Mez (Nese) Molini (Alzano di Sopra) Mont da Nes (Poscante) Monticello di Nese (Nese) Morti (Alzano Inf.) Nesa (Nese) Nesa (Nese) NESE NES Olera Olera (Poscante) (Poscante) Piazza del Monte di Nese (Monte di N.) Piazza d’A. (Alzano Inf.) Riva di Nese (Nese) S. Pietro M. S.Pietro M. (Alzano Inf.) (Alz. di Sot) Serio d’Alz. (Alzano Inf.) Tresca (A. di Sotto) Tresca de Sot (Nese) Valle di Alz. (Alzano Inf.) Zambelli (Nese)
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2507, 31-12-1925 - Distacco della frazione Olera dal comune di Poscante e sua aggregazione a quello di Nese (vol. I (racc. 1926), p. 771). R.D. n. 752, 28-04-1927 - Unione di comuni di Alzano Maggiore e di Alzano Sopra in un unico comune denominato Alzano Lombardo (vol. IV, p. 4001). R.D. n. 378, 16-02-1928 - Unione dei comuni di Spino al Brembo, Somendenna, Endenna, Grumello de’ Zanchi, Stabello e Poscante a quello di Zogno ed aggregazione al comune di Nese della frazione di Monte di Nese (vol. II, p. 1694). R.D. n. 2149, 27-10-1937 - Rettifica di confine tra i comuni di Alzano Lombardo e di Nese (p. 6106). Mappa del comune censuario di Alzano di Sopra (1813), Catasto Napoleonico.
36 9
R.D. n. 1259, 06-07-1939 - Aggregazione del comune di Nese a quello di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo (vol. VI, p. 4467).
Riferimenti geostorici
Ambivere
10 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Ambivere, Somasca. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): AMBIVERE: Prezzate (Mapello), Belvedere (Palazzago), Valmora (Pontida), Borfuro (Pontida), Mapello. Comuni censuari: Ambivere. Superficie territoriale (Ha): AMBIVERE
1853
1921
312
327
1936 1951 1961 324
324
1999
324
324
Demografia: 1596 1776 1805 AMBIVERE
312
510
606
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 179
772
769
777
769
887 1020
1009
1037
1169
1353
1623
1751
2052
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
A m bi ere. Ad eccezione della redazione del 1333, è citato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove si dispone inoltre l’unione fiscale con i comuni di Mapello, Somasca e Valtrighe (Mapello), cui si aggiungono Genestaro e Cerchiera nella redazione del 1453. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Prezzate, Belvedere (Palazzago), Valmora (Pontida), Burgofuro (Pontida), Mapello (Codice Patetta, 1996). In ordine alla sua estensione territoriale, risulta difficile delineare, anche approssimativamente, l’andamento del suo confine, a causa degli scarsissimi riscontri tra i riferimenti toponomastici citati nell’atto e quelli riportati sulla cartografia dell’I.G.M. Gli unici riscontri che indicano un’estensione longitudinale corrispondente approssimativamente a quella di oggi, sono le località di Sottoripa e Somasca a NordOvest e la strada che collega Mapello ad Ambivere, nelle vicinanze del torrente Cargello, a Sud-Est. Anche qui, come altrove, un’analisi di tipo microtoponomastico contribuirebbe a far luce su un assetto territoriale forse solo in apparenza poco chiaro. Nell’estimazione del 1447 appare unito a Mapello insieme a Somasca, Genestaro e Valtrighe (Mapello). Nella relazione di fine mandato di G. Da Lezze del 1596 è citato come comune autonomo da cui dipendono le contrade di Genestaro, Teggia, Cerchiera e Somasca. Nelle fonti sucessive è sempre registrato come comune distinto fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto sulla concentrazione dei comuni, viene aggregato a Mapello. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Ambivere Ambivore Ambivere, Ambivore Ambiver, Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere (Ambivere) Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere Ambivere
1353
Somasca Somascha Vallis Pontide
Circoscrizione attuale senza il territorio di Somasca Circoscrizione attuale » » » » » » Aggregato a Mapello Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione Nord-occidentale del territorio di Ambivere
Tabella di raffronto delle località abitate Località AMBIVERE Cerchiera Genestaro Somasca
1983/91 AMBIVERE Cerchiera Genestaro (83) Somasca (83)
IGM (1969-74) AMBIVERE Cerchiera Genestaro Somasca
Teggia
Teggia (83)
Teggia
1961 AMBIVERE Cerchiera Genestaro Somasca
1936 AMBIVERE Cerchiera Ginestaro Somasca
1921 AMBIVERE Cerchiera Genestaro Somasca
1871 AMBIVERE Cerchiera Ginestaro Somasca
1776 AMBIVERE Genestero Somasca d’Ambivere
Teggia
1596 AMBIVERE Circhiera Zinester Somascha La Tezza
Som as a. Posto al confine con Pontida, è citato come comune autonomo con la denominazione di Somascha Vallis Pontide negli Statuti di Bergamo del XIV secolo (ad eccezione della redazione del 1333) dove, per fini fiscali, viene inoltre disposta l’unione ai comuni di Mapello, Ambivere e Valtrighe (Mapello). Nel 1392 è citato come locus nella descrizione dei confini del comune di Ambivere. Nell’estimazione del 1447 è unito a Mapello insieme ad Ambivere, Genestaro e Valtrighe. Dal 1596 (Da Lezze) è registrato come contrada di Ambivere.
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 III S.O. - CAPRINO BERGAMASCO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
37 10
Riferimenti geostorici
Antegnate
11 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Antegnate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Antignate. Superficie territoriale (Ha): ANTEGNATE
1853
1921
926
953
1936 1951 1961 942
942
1999
942
942
Demografia: 1596 1776 1805 ANTEGNATE
(1)
(1)
1106
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1800
2046
2109
2175
2300 2581 2660
2546
2359
2635
2274
2126
2038
2169
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, in territorio che per tutto l’Antico Regime è assoggettato alla giurisdizione dello Stato di Milano. Durante il governo di Bernabò Visconti l’antico territorio della pieve di Calcio viene suddiviso in varie amministrazioni e Covo, Covello, Antegnate e Fontanella restano comuni autonomi sotto la giurisdizione di Cremona (Alberti-Caproni, 1985). In età moderna il comune in parola viene infeudato al marchese Bentivoglio d’Aragona (Istituzioni del territorio, 1997). Le prime informazioni certe di carattere territoriale si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano. Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano (1757) è elencato tra le comunità appartenenti alla Provincia Superiore di Cremona. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po e, con il Riparto del 26 settembre 1798, nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Nel 1809 viene aggregato a Covo. Nel 1812 con un decreto prefettizio viene trasferita la sede comunale ad Antegnate. Nel 1816 si separa ed acquista la dimensione che tuttora conserva. Resta senza esito la proposta di unione di Antegnate con Isso trasmessa, per il prescritto parere, dalla R. Prefettura all’Amministrazione Provinciale che si esprime favorevolmente nella seduta del 15 marzo 1929 (v. all. scheda 125 - Isso).
CORTENUOVA
Romano di Lombardia
.
Fos
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B e rg
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.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Antegnate Antegnate Antegnate (Antegnate) Antignate Antignate Antignate Antegnate Antegnate Antegnate Antegnate Antegnate Antegnate Antegnate
Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia Superiore Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimanto dell’Alto Po) Circoscrizione attuale Aggregato a Covo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ANTEGNATE Cascina Campagna Cascina Campagnola Cascina Carolina Cascina Piave Cascina Ronzone Cascina San Carlo Cascina Saracinesca
1983/91 ANTEGNATE Cascina Campagna(83)
IGM (1969-74) ANTEGNATE Cascina Campagna Cascina Campagnola Cascina Carolina Cascina Piave Cascina Renzona Cascina S. Carlo Cascina Saracinesca
1961 1936 ANTEGNATE ANTEGNATE Cascina Campagna Cascina Campagnola Cascina Carolina Cascina Piave Cascina Ronzone Cascina S. Carlo Cascina Saracinesca
.
Cascinone
s co
Covello
CALCIO
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Covo
Fara O.
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C.naFamosa
Antegnate
. Barbata
.
Fontanella
.
C.naCasella 100
Zaccarola
38 11
.
Mappa del comune censuario di Antegnate, Catasto Teresiano, 1722/23.
1921 ANTEGNATE
1871 ANTEGNATE
1776
1596
Riferimenti geostorici
Arcene
12 COORDINATE:
C3
Comuni storici compresi: Arcene. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ARCENE: Ciserano, Minervio (Verdello), [Pognano], Lurano. Comuni censuari: Arcene. Superficie territoriale (Ha): ARCENE
1853
1921
413
427
1936 1951 1961 423
423
1999
423
423
Demografia: 1596 1776 1805 ARCENE
389
630
1229
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1588
1683
1724
1872
2007 2161 2175
2347
2213
2472
2647
2898
3640
4145
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Fino alla metà del XIII secolo il suo territorio si estendeva ben oltre i confini attuali, occupando parte del territorio di Treviglio e Pontirolo. La costruzione del Fosso Bergamasco, che per tutto l’Antico Regime segnò il confine tra il territorio d’influenza di Bergamo ed il Ducato di Milano, comportò un forte ridimensionamento della sua estensione: lasciando inalterati i diritti di proprietà, la porzione meridionale oltre il manufatto passò allo Stato di Milano. Di tali diritti si fa ancora menzione nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596: la comunità è descritta come «terra in pianura con circuito di pertiche 5 mila nel bergamasco ma ha altre 5 mila oltra il fosso sul milanese». Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni contermini di Ciserano, Minervio (Verdello), Lurano e Brignano. Queste coerenze restituiscono un assetto confinario corrispondente all’attuale, fatta eccezione per il confine con Brignano che viene citato molto a Nord del Fosso Bergamasco, a metà del confine orientale attuale lungo il torrente Morla, all’altezza di Pognano, con il quale si è fatta probabilmente confusione. L’anomala condizione delle terre poste in territorio milanese fece nascere nel corso del XVII secolo alcune questioni di ordine fiscale con Milano. Tali questioni, che erano evidentemente anche di tipo confinario, vennero risolte nel 1756 con il trattato di Mantova, con il quale si stabilì di ridefinire la linea di confine attraverso il ripristino dello scavo del Fosso e la collocazione di cippi marmorei. Con tale atto, che garantiva comunque agli arcenesi la possibilità di trasportare i prodotti agricoli in territorio bergamasco senza pagare dazi, il territorio ricadente nello stato di Milano venne definitivamente assegnato parte a Treviglio e parte a Pontirolo (Cortesi G., 1984). Le fonti consultate non riportano altre variazioni territoriali fino al 1809 quando, in esecuzione del Decreto del 31 marzo dello stesso anno sulla concentrazione dei comuni, Arcene aggrega, sotto la sua denominazione, Pognano e Lurano. I tre comuni vengono ricostruiti nel 1816.
.
.
VERDELLINO
Boltiere
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Arzene Arcene Arcen, Arcene Arsene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene Arcene
Circoscrizione attuale » » » » » » » Arcene, Pognano e Lurano aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ARCENE Ca’ d’Arcene Cascina Berlocca Cascina Nuova Cascine Malpaga
1983/91 ARCENE Ca’ d’Arcene Cascina Berlocca Cascina Nuova
IGM (1969-74) ARCENE Ca’ d’Arcene Cascina Berlocca Cascina Nuova Cascine Malpaga
1961 ARCENE Ca’ d’Arcene Berlocca Cascina Nuova Malpaga
1936 ARCENE
1921 ARCENE
1871 ARCENE
1776 ARCENE
1596 ARCENE
VERDELLO
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Minervio
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PONTIROLO NUOVO
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BRIGNANO GERA D’ADDA
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
39 12
Riferimenti geostorici
Ardesio
13 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Ardesio; Bani; Bani con Valcanale ed Aquilina; Valcanale. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ARDESIO: Clusone, Villa d’Ogna, Parre, Bordogna (Roncobello), Valgoglio, Gromo. Comuni censuari: Ardesio; Bani; Valcanale. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
5276
5435
5376
5376
ARDESIO
5376
5376
Demografia: ARDESIO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1214
2122
1910
1807
2140
1998
2210
2446 2673 2930
3187
2782
3460
3545
3471
3641
3670
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1797
Bani Bani
1798
Bani con Valcanale ed Acquilina Bani con Valcanale ed Aquilina
1797
Valcanale Valcanale
Circoscrizione assimilabile a quella attuale » » Circoscrizione attuale » » Censuario di Ardesio » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » »
Censuario di Bani
Censuari di Bani e Valcanale uniti
Censuario di Valcanale
T. G ra
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0
100
M. PRADELLA
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2619
Selva d’Agnone (Bonaldi)
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100
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.
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Ficarelli
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Ardesio Ardexie Ardexie, Ardexio Ardese Ardesio Ardesio Ardezio Ardesio Ardesio Ardese Ardese Ardese Ardese Ardese Ardesio Ardesio Ardesio Ardesio Ardesio Ardesio Ardesio
RONCOBEL
A rdesio. La sua emancipazione dal potere vescovile risale, come per molti altri comuni del territorio bergamasco, alla seconda metà del XII secolo. Il primo documento che attesta con certezza l’esistenza di un’organizzazione di tipo comunale e la presenza di cariche istituzionali è datato 31 ottobre 1179. Da tale documento, tuttavia, non si evince quale fosse in questo periodo la sua estensione territoriale, solo si sa che il feudo vescovile cui apparteneva includeva anche gli attuali territori di Valgoglio, Gromo e Gandellino. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è registrato con la denominazione di Ardexie tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392, con un atto dei notai Giovanni Dordoni di Gorno e Zamboni della Costa, vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Clusone, Villa d’Ogna, Parre, Bordogna (Roncobello), Valgoglio e Gromo. I riferimenti toponomastici citati nello strumento (monte Vodala, monte Palazzo, fiume Serio, cima Vaccaro, monte Secco, laghi Gemelli e monte Zulino, quest’ultimo citato nell’atto di descrizione dei confini di Valgoglio), che trovano un preciso riscontro nella cartografia dell’I.G.M., definiscono una circoscrizione grosso modo corrispondente all’unione dei due bacini imbriferi del torrente Acqualina, a destra del Serio, e del torrente Rino a sinistra. Una sensibile differenza rispetto a quella attuale doveva tuttavia sussistere nella estremità orientale: il limite storico corrispondeva esattamente ai limiti naturali rappresentati dalle linee spartiacque che si dipartono dal monte Vodala; avendo come vertice detto monte, il confine correva infatti per costam rectam et tortam sia sul lato meridionale che su quello settentrionale. Veniva in questo modo inclusa nel comune in oggetto una porzione del territorio di Oltressanda Alta, all’epoca appartenente al comune di Clusone, ma ne restava escluso tutto il versante settentrionale del Vodala, che ricadeva nella circoscrizione di Gromo. Anche nell’estremità occidentale, per la presenza di aree di compascolo godute con Gromo sulle pendici del monte Arera, la circoscrizione amministrativa storica doveva in parte discostarsi da quella odierna. È quanto si evince dall’atto di descrizione di confine del comune di Serina et Bracha (che includeva anche il territorio di Oltre il Colle), che su questo lato risultava in confine diretto oltre che con Ardesio anche con Gromo. In ordine all’adeguamento della linea di confine storica a quella attuale, non è possibile fornire indicazioni prima della redazione delle mappe catastali di inizio Ottocento, non essendoci pervenuto l’atto di ricognizione dei confini della metà del ’400 e non fornendo le fonti successive alcuna indicazione di tipo topografico. Con tale circoscrizione è registrato in seguito in tutte le fonti consultate fino all’aprile 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando le comunità di Bani e Valcanale, corrispondenti nel loro insieme all’intero bacino idrografico del torrente Acqualina, erigendosi in comuni autonomi, si separano da Ardesio
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
gi
a
che ridimensiona così il suo territorio a quello dell’omonimo censuario ottocentesco. Nel giugno 1805 (Comparto territoriale del Regno) riaggrega i territori di Bani e Valcanale e da questa data non subisce altre variazioni territoriali. Bani con Valcanale e Acquilina. Si costituisce in comune autonomo nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) in seguito all’unione delle comunità di Bani e Valcanale separatesi da Ardesio, con circoscrizioni corrispondenti alle rispettive parrocchie e coincidenti con gli omonimi comuni censuari ottocenteschi, nell’aprile del 1797. I territori di dette comunità vengono riaggregati ad Ardesio nel giugno del 1805.
Mappa del comune censuario di Ardesio rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Acqualina Albareti ARDESIO Ave Bani Baransini Bisoli Boccardi Bonaldi di Ardezio Botto Alto Botto Basso Breiarolo Ca del Bo Cacciamali Caffi Candave Caniameli Cantoni di Bani Carpignolo Carrette Cerete (Chiesa) Erino Ficarelli Foppa Gasparini Grini Ludrigno Stalla Alberti Marinoni Marocchina Piazza Piazzolo
1983/91 — Albareti ARDESIO Ave Bani — — Boccardi (83) — — — —
IGM (1969-74) — Albareti ARDESIO Ave Bani — — — — Botto Alto Botto Basso —
1961
Cacciamali (83) — — — —
Cacciamali — Candave — —
— Cerete — — —
— Cerrete — — Ficarelli
— Ludrigno
Grini Ludrigno
Ludrigno
Ludrigno
Marinoni
Marinoni
Marinoni
Marinoni
— Piazzolo
Piazza Piazzolo
Albareti ARDESIO Ave Bani
1936
ARDESIO Bani
1921
ARDESIO
1871 Albarete ARDESIO Ave Bani
Boccardi Botto Alto Botto Basso Ca del Bo Cacciamali
Cacciamali
1776 1596 Acqualina Albareda Albareda ARDEZIO ARDESE Ave Avi Bani Banni Baransini Bisoli Boccardi Bonaldi di Ardezio Botto Alto Botto Botto Basso Botto Breiarolo Cacciamali Caffi Dave Caniameli Cantoni di Bani
Cazamale
Carpignolo Cerete
Carrette Cerete di Ardesio
Cerete
Gesia Erino Ficcarelli Foppa Gasparini
Pizzoli Ponte Seghe Portico di Val Canale
Pizzoli (91) Pizzoli Ponte Seghe (91) Ponte delle Seghe — —
Rizzoli Ronco Rova Staletti Ustigno Valcanale Varisco Zanetti Zuffalino
Rizzoli
Staletti (91) — Valcanale — Zanetti
Rizzoli Ronco
— Valcanale Varisco Zanetti Zuffalino
Piazzolo
Ludrigno e Stalla Alberti Marinoni Marocchina Piazzolo
Brini Ludrigno
Ludrigino
Marinoni
Marinoni
Piazza d’Ardezio Plas Piazzolo di Piazzol Ardezio
Pizzolo
Rizzoli
Valcanale
Rizzoli Ronco Donato Rova Staletti Valcanale
Valcanale
Zanetti
Portico di Val Canale Rizzoli di Ardesio Risola
Ustigno Val Canale Varisco Zanetti
Val Canale L’Ianetti
Zaffalino
Mappa del comune censuario di Bani rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Valcanale rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
41 13
Riferimenti geostorici
Arzago d’Adda
14 COORDINATE:
D 2-3
Comuni storici compresi: Arzago d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Arsago. Superficie territoriale (Ha): ARZAGO D’ADDA
1853
1921
903
937
1936 1951 1961 926
926
1999
926
926
Demografia: 1596 1776 1805 ARZAGO D’ADDA
(1)
(1)
627
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 965
994
1038
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1304 1525 1710
1648
1327
1500
1428
1392
1446
1828
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Comune posto a Sud del Fosso Bergamasco, limite storico del territorio bergamasco in età veneta. In epoca moderna viene compreso nel Marchesato Sforza di Caravaggio. Nel 1757, con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano, viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda e nel 1786 nella Gera d’Adda Superiore della provincia di Lodi. Con Legge 8 maggio 1798, Riparto del Dipartimento dell’Adda, passa nel Distretto di Rivolta in Gera d’Adda. Nel settembre 1798 viene inserito con tutti i comuni della Gera d’Adda nel Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo e viene iscritto nel Distretto della Roggia Nuova. Le prime informazioni certe di carattere territoriale si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano. Con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Vailate (oggi in provincia di Cremona) insieme a Misano. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da questa data non si registrano altre variazioni della circoscrizione territoriale. Nel 1929 muta la propria denominazione da “Arsago” in “Arzago d’Adda”.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Arsago Arzago Arzago (Arzago) Arsago Arsago Arsago Arsago Arsago Arsago Arzago d’Adda Arzago d’Adda Arzago d’Adda Arzago d’Adda
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Vailate (CR) Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ARZAGO D’ADDA Cascina Corniano Cascina Melghera Cascina Parrocchiale Cascina Ravaglia Cascina Ravajola Cascina Stantirone
1983/91 ARZAGO D’ADDA Cascina Corniano (83) Cascina Melghera (83)
IGM (1969-74) ARZAGO D’ADDA Cascina Corniano Cascina Melghera Cascina Parrocchiale Cascina Ravaglia Cascina Ravaglia Cascina Ravajola Cascina Ravajola Cascina Stantirone
1961 1936 ARZAGO ARZAGO D’ADDA D’ADDA Cascina Corniano Cascina Melghera Cascina Parrocchiale Cascina Ravaglia Cascina Ravajola Cascina Stantirone
1921 ARSAGO
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Mappa del comune censuario di Arzago, Catasto Teresiano, 1722/23.
Vailate
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CREMONA
Riferimenti Legislativi R.D. n. 941, 16-05-1929 - Autorizzazione al comune di Arsago a modificare la propria denominazione in «Arzago d’Adda» (vol. IV, p. 4227).
42 14
Averara
15 COORDINATE:
B3
Negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nelle successive redazioni viscontee non è più menzionato, mentre è nuovamente registrato in quelle venete del 1453 (con la denominazione di Lulmo de za et de là et d’Averaria) e del 1491 (con la denominazione di Averaria, distinta da Lulmo).
A metà del XIV secolo si sottrae alla giurisdizione della Valsassina e costituisce insieme alla Valle Taleggio una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che dispone di un proprio vicario e si dota di uno Statuto (1358), successivamente riconfermato per tutta l’età veneta. Il passaggio allo stato veneto delle due comunità, avvenuto in momenti diversi (1428
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Averara. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Val d’Averara. Comuni censuari: Averara. Superficie territoriale (Ha): AVERARA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1021
1066
1053
1056
1053
1053
Demografia: 1596 1776 1805 AVERARA
310
276
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
237
343
359
399
437
560
634
697
606
528
588
466
325
327
243
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1331 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Avrera Averara Averara Averara Averara Averrara Avverara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara Averara
Averara, Mezzoldo, S. Brigida, Cusio, Cassiglio, Ornica e censuario di Olmo aggregati » » » Censuario di Averara » » Averara, Santa Brigida e censuario di Olmo aggregati Censuario di Averara » » » » » » » Circoscrizione attuale »
M. AZZARINI
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Come comune autonomo è documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura di un proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII secolo (Bottani, 1998). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta includendo entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo al Brembo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica suddivisi in quattro “squadre”. Nella volgarizzazione quattrocentesca dello Statuto, la suddivisione viene così definita: «Primo le statuido e ordenado in quello autenticho che in el dito comun debia esser quatro squadre; zovè Lolmo cum el Zubianelo e como el locho de Trinale e de Sparavera e cum el locho de Cugnio de soto sia e debia esser una squadra; et fin suso el Zubianello in suso, segondo che decore l’Aqua Nigra verso el locho de Redivo et el locho del Castello e dela Piazola si sia e debia esser una altra squadra. Et el locho dela Piaza di Molini cum el locho de Bindo e de Carale, de Mugiascha cum tuta la Val da Giero si sia et debia esser una altra squadra. Et el locho de Cusso fin sula Cola de Caral cum el locho dela Vurniga cum el locho de Ronchalia si sia e debia esser l’altra quarta squadra.» (Bottani, 1998).
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Mappa del comune censuario di Averara rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo -Veneto, 1853.
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Averara; 1433 Taleggio) determinò lo sdoppiamento del vicariato e, probabilmente, la fine dell’entità sovracomunale (Istituzioni del territorio, 1997; Riceputi, 1997) A fine Cinquecento è descritto ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”. Aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia”) nella squadra di Sopra (Da Lezze, 1596). Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo formarono il comune di Santa Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si scissero nei comuni di Cusio, Ornica, Cassiglio, Mezzoldo e Olmo (BottaniRiceputi, 1997). Nelle Anagrafi Venete (1766-1789) dette comunità tuttavia sono citate ancora come contrade di Val di Averara. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809 aggrega i comuni di Santa Brigida e Olmo, ai quali si aggiunge Cusio nel 1812 (Bottani, 1998). Con la compartimentazione del 1816 viene ricostruito. Con Decreto Intendentizio 23 luglio 1892, esecutivo del Decreto del Ministero della Finanza dell’8 luglio 1892, viene distaccata dal comune di S. Brigida ed aggregata al comune in parola la contrada del Ponte, posta sulla destra orografica della Valle Mora in corrispondenza dell’abitato (v. all. 1). Il 5 aprile 1959 viene inoltrata alla Prefettura di Bergamo una nuova richiesta, sottoscritta da nove contribuenti di S. Brigida, che tendeva ad ottenere il distacco da detto comune della frazione Piazzamulini, limitrofa e più ad occidente rispetto a quella distaccata nel 1892, e l’aggregazione a quello di Averara. Il progetto di distacco, che ottiene parere positivo dal Consiglio Provinciale nella seduta del 17 ottobre 1966, diventa esecutivo solo alla fine degli anni settanta con Legge Regionale n. 19 del 24 gennaio 1978.
Tabella di raffronto delle località abitate Località AVERARA
1983/91 AVERARA
Bestianelli Ca’ San Marco Colla di Averrara Costa Costa Piccamelli
IGM (1969-74) AVERARA
1961 AVERARA
1936 AVERARA
1921 AVERARA
1871 AVERARA
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1596 Averara (Averara, Squadra di Redicio)
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Valle Valmoresca
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Valle Valmoresca
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Dozzolo (Quadra di mezzo di Val d’Averara) Fontana Fontana d’Averara (Averara, (Quadra di Squadra di Redivio di Val Redicio) d’Averara) Gavaggio (Quadra di Redivo di Val d’Averara) Lavagio Piazzolo di Piazola Val d’Averrara (Averara (Quadra di Squadra di Redivio di Val Redicio) d’Averara) Piazza di Averrara Ponte Costa di Redivo Redicio (Quadra di (Averara Redivio di Val Squadra di d’Averara) Redicio) Valle di Averara Val Moresca Val Moresca (Quadra di (Averara Redivio di Val Squadra di d’Averara) Redicio)
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno Lombardo-Veneto, 1818, particolare tav. 1 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Fasi di espansione della circoscrizione di Averara in corrispondenza dell’abitato: in verde quella attuata nel 1892 (contrada del Ponte); in rosso la più recente approvata con L.R. 24 gennaio 1978 (frazione Piazzamulini). La CTR aggiornata al 1982, qui utilizzata come base cartografica di riferimento, non riporta la variazione.
44 15
Riferimenti Legislativi L.R. n. 19, 24-01-1978 - Aggregazione al comune di Averara, previo distacco dal comune di Santa Brigida della frazione «Piazzamulini».
Riferimenti geostorici
Aviatico
16 COORDINATE: 6 B 5
Comuni storici compresi: Aviatico; Ama; Amora; Ganda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al Comune Maggiore di Albino. Comuni censuari: Aviatico con Ama, Amora, Ganda e Pradole. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
823
852
AVIATICO
1936 1951 1961 843
843
1999
843
843
Demografia: 1596 1776 1805 AVIATICO
— (262)
GANDA
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
552
560
589
608
611
741
798
877
843
800
784
622
514
490
506
138
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Aviatico Aviatico (Aviatico) Aviatico Aviatico ed Ama con Amora Aviatico, Ama con Amora e Ganda Aviatico Aviatico, Ama con Amora e Ganda Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico Aviatico
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Territorio di pertinenza del nucleo abitato
1797
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Territorio di pertinenza del nucleo abitato
1766 1776 1797 1798
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Territorio di pertinenza del nucleo abitato » » Aggregato ad Orezzo (Gazzaniga) e Bondo di Barbata (Colzate)
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anda. È citato per la prima volta come comune autonomo nel Catalogo dei comuni del 1756. La qualifica di comune autonomo è confermata anche nel Repertorio delle comunità del 1766, nel catalogo del Maironi del 1776 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789), mentre non è confermata dal Formaleoni (Formaleoni, 1777), dove viene menzionato sempre e solo come parrocchia. È riportato in modo distinto nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, provvedimento che assunse la parrocchia come entità territoriale di riferimento per la riorganizzazione amministrativa. Nel marzo del 1798 viene unito ad Orezzo con Bondo di
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Territorio di pertinenza del nucleo abitato Aggregato ad Albino Territorio di pertinenza del nucleo abitato Aviatico, Ama e Amora aggregati (solo territori di pertinenza degli abitati) Aviatico, Ama, Amora e Ganda aggregati (solo territori di pertinenza degli abitati) Circoscrizione attuale » » » » » » » » » »
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A iati o. Ad eccezione di un piccolo ambito territoriale di pertinenza diretta dei nuclei abitati di Ganda, Ama, Amora e Aviatico, l’intera circoscrizione attuale del comune in oggetto rientrava nel territorio del Comune Maggiore di Albino (*). Tale situazione, di cui si ha la prima attestazione documentaria a metà del XIII secolo, si protrasse fino al 1816 quando venne effettuata la ripartizione del territorio tra i comuni interessati. Secondo il Da Lezze, nel 1596, le contrade di Ama, Amora e una parte di Ganda erano amministrativamente legate ad Albino, mentre quella di Aviatico ed una parte di Ganda lo erano con Desenzano. Nel 1594, «a causa di una ineguale ripartizione dei carichi fiscali e di una corrispondente disparità nella fruizione delle risorse», la contrada di Bondo avviò il processo di divisione del comune in contrade che si completò nel 1653 con l’istituzione di cinque contrade per il centro abitato (Cim’Albino, Piazza Camparo, Chiesa, Albina, Him’Albino) e quattro esterne (Fiobbio e Berlino uniti; Bondo, Petello e Dosso uniti; Ama, Amora e Predale uniti; Aviatico), ognuna delle quali era rappresentata da un proprio sindaco (Giupponi F., 1996). In seguito a quest’istanza, nel 1766 Aviatico e Ganda vengono registrati come comuni autonomi mentre Amora è segnalata come contrada di Albino. Nel catalogo del Maironi (1776) Ganda è ancora registrato come autonomo; Aviatico risulta contrada di Albino, mentre Ama e Amora sono inspiegabilmente indicate come contrade di Nembro. Formaleoni, nella sua descrizione del bergamasco (Formaleoni, 1777), segnala Aviatico come comune, «quantunque non registrato nella Nota dell’Offizio Fiscale», ed Amora come contrada di Albino. Nel 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) le quattro comunità sono elencate distintamente tra le parrocchie componenti il cantone di Alzano. Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) Ama, Amora e Aviatico si aggregano in un unico comune, mentre Ganda viene unito ad Orezzo (Gazzaniga) e Bondo di Barbata (Colzate). Nel 1805 (Comparto territoriale del Regno) il comune costituitosi nel 1798 aggrega anche Ganda e nel 1809 viene aggregato ad Albino. Nel 1816 viene ricostituito e con la ripartizione dei beni del Comune Maggiore di Albino raggiunge l’attuale dimensione.
1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
F Berzo . . S.F. Quaglia
45 16
Barbata. Si tratta forse di una segnalazione errata in quanto non sussiste continuità territoriale tra le piccole comunità citate. Nel 1805 viene aggregato definitivamente ad Aviatico. (*) Comune Maggiore di Albino. Il Comune Maggiore di Albino, o Concilio di Albino, era formato dalle comunità di Albino, Desenzano, Comenduno e Bondo; comprendeva inoltre, come territori adibiti ad uso comune, tutto l’attuale comune di Aviatico ed una vasta area a sinistra del fiume Serio sul versante meridionale della valle del Luio che non rientrava nel dominio dell’Abbazia di San Benedetto. La comunità di Vall’Alta fu integrata in Albino solo nel 1928. In origine il Concilio doveva essere solo un organo di rappresentanza delle comunità per trattare con il signore l’uso dei beni, ma la continuità di questo rapporto ne fece il vero e proprio possessore di quelle terre, dotato di una personalità giuridica. «La prima menzione conosciuta del Concilio risale al 1173, ma il primo documento in cui esso risulta agire come istituzione, in completa autonomia rispetto al Vescovado, è del 1250» (Zonca, 1996). Con la caduta della Serenissima, nel 1797, il Comune Maggiore entra in una crisi che diviene irreversibile durante il periodo napoleonico e che ha termine con l’inizio della Restaurazione, quando verranno ripartiti i beni comuni e gli oneri a carico di essi: il 16 giugno 1816 Albino, Comenduno con Desenzano , Fiobbio, Bondo ed Aviatico deliberano la divisione dei beni del Comune Maggiore e l’anno successivo i deputati procedono alla divisione basandosi sui Sommarioni napoleonici e sulle relative mappe catastali. (Soglian, 1994).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ama Amora
1983/91 Ama Amora
IGM (1969-74) Ama Amora
1961 Ama Amora
Amora di Sotto AVIATICO
1921 Ama Amora
1871 Ama Amora
Amora di Sotto AVIATICO
AVIATICO
AVIATICO
AVIATICO
AVIATICO
AVIATICO
Ganda
Ganda
Ganda
Ganda
Ganda
Ganda
Cha de’ Mazzi Cha Fugazzi Colletti - contr. di Aviatico Dosso d’Aviatico Fonviatico - contr. di Aviatico GANDA Pelli - contr. di Aviatico Plassi - contr. di Aviatico Plinquello - contr. di Aviatico
Mappa del comune censuario di Aviatico rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
Corografia del Distretto VI di Alzano Maggiore (1826/34), particolare.
46 16
1936 Ama Amora di Sopra
1776 Ama (Nembro) Amora (Nembro) Amora di Sotto contr. di Amora (Nembro) Aviatico (Albino)
1596 Ama (Albino) Amora (Albino)
Aviadego (Desenzano al Serio-Albino) Cha de’ Mazzi (Ganda) Cha Fugazzi (Ganda) Colletti - contr. di Aviatico (Albino) Dosso d’Aviatico (Albino) Fonviatico contr. di Aviatico (Albino) GANDA Ganda (Albino) Pelli contr. di Aviatico (Albino) Plassi contr. di Aviatico (Albino) Plinquello contr. di Aviatico (Albino)
Riferimenti geostorici
Azzano San Paolo
17 COORDINATE:
D 3-4
Comuni storici compresi: Azzano San Paolo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): AZZANO: Colognola (Bergamo), Campagnola (Bergamo), Orio, territorio di Padergnone e Breniadescho (ZanicaGrassobbio), Zanica, Stezzano. Comuni censuari: Azzano. Superficie territoriale (Ha): AZZANO SAN PAOLO
1853
1921
409
425
1936 1951 1961 421
421
1999
421
421
Demografia: 1596 1776 1805 AZZANO SAN PAOLO
410
520
607
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 817
938
984
990
1153 1366 1459
1646
1829
2251
2829
4069
5393 6346
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È riportato come comune autonomo in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove viene disposta l’unione fiscale con Colognola e Calvi (Bergamo). Nel 1392, con un atto del notaio Bertolamino Blotti, vengono definiti i suoi confini comunali e nelle coerenze vengono citati i comuni di Colognola, Campagnola, Orio, Zanica, il territorio di Padergnone e Breniadescho (Zanica-Grassobbio) e Stezzano descrivendo un assetto confinario coerente con quello attuale. Il comune tuttavia viene citato anche nelle coerenze dei comuni di Grassobbio, Calcinate, Ghisalba e Urgnano a causa di alcune pertinenze territoriali (Campanea de Azano) collocate a occidente del fiume Serio in comune di Zanica, tra Grassobbio e Urgnano. Tali pertinenze sono ricordate ancora nel 1596 dal Da Lezze che, nella sua relazione di fine mandato, così si esprime: «[Azzano] ha 2 milia et più pertiche di terreno prativo il quale confina con Gisalba et altre terre et viene nominato da tutti Campagna dil comune di Azano…». Successivamente non si fa più menzione di questa zona in quanto probabilmente assorbita dai comuni sui quali insisteva. Nel 1809 viene aggregato a Bergamo nella grande entità comunale che accorpa 29 comuni gravitanti attorno alla città. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data le fonti consultate non registrano altre variazioni di circoscrizione. L’attuale denominazione viene introdotta con R.D. n. 1426 del giugno 1863.
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1983/91 AZZANO SAN PAOLO
IGM (1969-74) AZZANO SAN PAOLO
1961 AZZANO SAN PAOLO
Cascina Portico
Cascina Portico(83)
Cascina Portico
Cascina Portico
1936 AZZANO SAN PAOLO
1921 AZZANO SAN PAOLO
1871 AZZANO SAN PAOLO
1776 AZZANO
1596 AZANO Campagna de Azano
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Tabella di raffronto delle località abitate Località AZZANO SAN PAOLO Campagna de Azano
Pedrengo
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Circoscrizione attuale e pertinenza territoriale posta in comune di Zanica (Campanea de Azano) » » Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Paderno
Campagnola
.
Azano, Azzano Azano Azano, Zano Azzano Assano Azzano Azzano Azzano (Azzano) Azzano Azzano Azzano Azzano Azzano San Paolo Azzano San Paolo Azzano San Paolo Azzano San Paolo Azzano San Paolo Azzano San Paolo
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mappa del comune censuario di Azzano (1812), Catasto Napoleonico.
Zanica Ca mp anea de Azano
. URGNANO
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Comun Nuovo R.
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Basella
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Azzano ad assumere la nuova denominazione di Azzano San Paolo (vol. VII, p. 1421).
47 17
Riferimenti geostorici
Azzone
18 COORDINATE:
B-C 7
Comuni storici compresi: Azzone, Dezzo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla Comunità Grande di Scalve. Comuni censuari: Azzone con parte di Dezzo; Dosso. Superficie territoriale (Ha): AZZONE
1853
1921
1666
1703
1936 1951 1961 —
1684
1999
1684
1684
Demografia: 1596 1776 1805 AZZONE
—
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
494
724
771
775
833
746
787
775
—
—
858
844
698
618
530
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1797 1798 1805
Dezzo Dezzo (Dezzo) (Dezzo)
Circoscrizione attuale senza la frazione di Dezzo » Circoscrizione attuale Aggregato a Vilminore Circoscrizione attuale » » » » » Azzone e Colere aggregati Circoscrizione attuale » »
Circoscrizione parrocchiale Aggregato a Dezzolo e Sant’Andrea (Vilminore di Scalve) Diviso tra i comuni di Azzone e Colere»
Tabella di raffronto delle località abitate Località AZZONE
1983/91 AZZONE
Dezzo (porzione)
Dezzo di Scalve, Dezzo, porzione porzione Dosso Dosso
1871 AZZONE
1776 Assone (Scalve)
Dezzo, porzione Dosso
Dezzo (Scalve)
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1936 1921 Azzone AZZONE (Dezzo di Scalve; v. Colere) Dezzo di Scalve, Dezzo (Dezzo Dezzo, porzione di Scalve; v. Colere) porzione Dosso Dosso (Dezzo di Dosso Scalve; v. Colere)
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(*) om nit rande di S al e. Della Comunità di Scalve si ha notizia a partire dalla fine del XII secolo come aggregazione di contrade. Risalgono al 1372 gli Statuti che regolamentavano giuridicamente la vita di questa entità territoriale sovracomunale. La sua estensione corrispondeva all’unione degli attuali comuni di Colere, Azzone, Schilpario, Vilminore di Scalve e Valbondione. Questo organismo territoriale durò fino al 1797 (ad esclusione di Valbondione, citato da alcune fonti come comune autonomo già nel XIV ed ancora nel XVIII secolo) quando le contrade si costituirono in comuni autonomi. Secondo il Da Lezze (1596) facevano parte della Comunità Grande di Scalve le contrade di Vilminore, Vilmaggiore, Schilpario, Pradella, Dezzolo e Sant’Andrea, Azzone, Colere, Teveno, Fiumenero, Lizzola, Bondione e ‘La Pieve’. Tra le contrade a queste sottoposte cita: La Ca, Barzesto e Ronco, Oltrepovo, Dieci Denari, Rove, Grumello, Serta, Li Novi, Fucine, Pezzolo. Maironi Da Ponte nel 1776 distingue la comunità in due comuni: il comune Grande di Scalve ed il comune Piccolo detto di Dieci Denari. Facevano capo al primo le contrade di Azzone, Ronco, Bueggio, Colere, Dezzo, Dezzolo, Lizzola, Nona, Pezzolo, Pradella, Sant’Andrea, Schilpario, Teveno, Vilmaggiore e Vilminore; al secondo appartenevano quelle di Beltrame, Bondione, Fiumenero, Maslana, Pianlivere e Torre di Bondione. La distinzione nei due comuni di Scalve e Dieci Denari viene effettuata anche da Formaleoni nel 1777, il quale però pone Fiumenero tra le contrade di Scalve e non di Dieci Denari.
Azzone Azzone Azzone Azzone con la sua parte di Dezzo (Azzone) Azzone ed Uniti Azzone Azzone Azzone Azzone Azzone (Dezzo di Scalve) Azzone Azzone Azzone
10
A zzone. In Antico Regime era una delle contrade della Comunità Grande di Scalve (*). Nel 1669 si dota di un proprio Statuto “di contrada” (Cortesi M., 1983). Nel 1797, con la fine del dominio veneto, si costituisce in comune con la denominazione di Azzone, con una estensione territoriale inferiore a quella attuale in quanto non comprendeva la porzione di Dezzo che acquisisce solo nel 1805. Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Vilminore ed Uniti insieme a Oltrepovo e a Colere. Nel 1816 i comuni riacquistano la loro autonomia. Con R.D. del 8 dicembre 1927 n. 2775 viene unito a Colere in un comune denominato Dezzo di Scalve con capoluogo in Dezzo. I due comuni vengono ricostruiti nel 1947 con le denominazioni e le circoscrizioni preesistenti all’entrata in vigore del decreto di unione.
1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Lantana
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2775, 08-12-1927 - Unione dei comuni di Colere ed Azzone in unico comune denominato «Dezzo di Scalve» (vol. I - racc. 1928, p. 944). D.L.C.P.S. n. 335, 29-03-1947 - Ricostituzione dei comuni di Azzone, Colere, Fino del Monte e Rovetta (vol. II, p. 1026).
48 18
Riferimenti geostorici
Bagnatica
19 COORDINATE: 6 D 5
Comuni storici compresi: Bagnatica, Mezzate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BAGNATICA: Brusaporto, Seriate, Mezzate (Bagnatica), Foppa (Costa di Mezzate). MEZZATE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Bagnatica con Castello di Mezzate. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
609
631
BAGNATICA
1936 1951 1961
ROCCA DEL COLLE
—
—
1126
1126
1999
625
625
Demografia: 1596 1776 1805 BAGNATICA
737
380
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
695
1025
1218
1229
1301
1467 1688 1831
ROCCA DEL COLLE
—
—
—
3072
2820
3288
1881
2138
2395
3226
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Mezzate Mezate Mezate (Mezate) (Mezate) (Mezate) Castello di Mezzate
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale » Circoscrizione attuale » » Circoscrizione attuale senza il territorio di Castello di Mezzate Bagnatica e Montello aggregati Circoscrizione attuale Bagnatica e Brusaporto aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Bagnatica e Brusaporto aggregati Circoscrizione attuale » »
Porzione meridionale di Bagnatica » Aggregato a Bagnatica » » Porzione meridionale di Bagnatica
Tabella di raffronto delle località abitate Località BAGNATICA
1983/91 BAGNATICA
IGM (1969-74) BAGNATICA
1961 BAGNATICA
1936 Bagnatica (Rocca del Colle) Brusaporto (Rocca del Colle)
BRUSAPORTO Cascina il Portico Cascina la Casella Cascina Ronca Cascina Suriana Cascina Tezza Cassinone [porzione] CASTELLO DI MEZZATE
Cascina il Portico Cascina la Casella Ronca (91) Cascina Ronca Suriana (83) Cascina Suriana Tezza (83) Cascina Tezza Cassinone [porz.] Cassinone
1871 BAGNATICA
1776 BAGNATICA
1596 BAGNADEGA, BAGNATICHA
Casella Ronca Suriana Tezza
Tezza di Bagnatica CASTELLO DI MEZZATE
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1921 BAGNATICA
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M ezzate. Con la denominazione di Mezate è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano (di porta S. Andrea nella redazione del 1491); negli stessi si dispone anche l’unione fiscale con Bagnatica e Montello. Nel 1392 è menzionato nelle coerenze dei comuni di Seriate, Foppa de Chu, Bagnatica e Calcinate che, nel loro insieme, individuano un territorio che corrisponde alla porzione meridionale dell’attuale circoscrizione di Bagnatica (Codice Patetta, 1996). Dalla metà del XV secolo (Estimazione del 1447; definizione dei confini di Bagnatica del 1481) appare unito a Bagnatica. Nel 1776 (Maironi, 1776), con la denominazione di Castello di Mezzate, viene nuovamente registrato come comune distinto ma soggetto alla parrocchia di Costa di Mezzate. Nel 1797 è probabilmente già unito a Bagnatica in quanto non viene più riportato nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco. L’unione è documentata dalla denominazione “Bagnatica con Castello di Mezzate” con cui compare nel Comparto territoriale del 1805.
Bagnatica Baniatica, Baniaticha Baniatica, Baniaticha Bagnadega, Begnaticha Bagnatica Bagnatica Bagnatica Bagnatica con Monticello Bagnatica con Castello di Mezzate Bagnatica Bagnatica con Castello di Mezzate Bagnatica Bagnatica Bagnatica Bagnatica Bagnatica Rocca del Colle Bagnatica Bagnatica Bagnatica
rra
agnati a. Come comune autonomo è citato nello Statutum vetus di Bergamo del 1248 e successivamente in tutti quelli del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano (di porta S. Andrea nella redazione del 1491). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini territoriali con i comuni di Brusaporto, Seriate, Mezzate (Bagnatica) e Foppa (Costa di Mezzate) che individuano territorialmente la porzione settentrionale dell’attuale circoscrizione, essendo la fascia a mezzodì occupata dal comune di Mezzate. Nell’estimazione del 1447 compare la denominazione di Mezate et Baniaticha ad indicare probabilmente l’avvenuta fusione delle due comunità. L’unione trova conferma nell’atto di descrizione di confine del comune di Bagnatica del marzo 1481 conservato presso la Biblioteca Civica di Bergamo (Confini di varie terre) dove tra i comuni finitimi si cita Calcinate, dal quale era precedentemente separato dal territorio di Mezzate, ora inglobato. Nel catalogo delle comunità del Maironi del 1776, Castello di Mezzate, che si ipotizza territorialmente corrispondente al trecentesco comune di Mezate, viene registrato come autonomo. Nel 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) riaggrega Castello di Mezzate (non citato nella fonte) e nel marzo 1798 assorbe anche Montello (in apparenza senza continuità territoriale) che nel 1805 si separa per unirsi a Costa di Mezzate. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa attuata con Decreto 31 marzo 1809 aggrega il comune di Brusaporto, che viene ricostituito già nel 1816. Con Regio Decreto n. 1855 del settembre 1927 aggrega nuovamente Brusaporto ed assume la nuova denominazione di “Rocca del Colle”. Nel 1956 Brusaporto viene ricostruito e Bagnatica riacquista l’originaria denominazione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mappa del comune censuario di Bagnatica rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1855, 16-09-1927 - Unione dei comuni di Bagnatica e di Brusaporto in un unico comune denominato «Rocca del Colle» (vol. VIII, p. 8666). D.P.R. n. 314, 16-03-1956 - Ricostituzione del comune di Brusaporto e restituzione al comune di Rocca del Colle dell’antica denominazione di Bagnatica (Delibera C.C. Rocca del Colle 16-10-1946 n. 177 e 29-12-1955 n. 22) (vol. III, p. 1014).
49 19
Riferimenti geostorici
Barbata
Comuni storici compresi: Barbata.
20 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco).
D5
Comuni censuari: Barbata con Zuccarola e Mirandola. Superficie territoriale (Ha): BARBATA
1853
1921
764
794
1936 1951 1961 786
786
1999
786
786
Demografia: 1596 1776 1805 BARBATA
(1)
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
—
418
441
538
447
741
757
862
924
902
942
692
538
488
525
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Barbada con Zaccarola e Mirandola Barbata con Zaccarola e Mirandola (Barbata) (Barbata) Barbata con Zaccarola e Mirandola Barbata Barbata Barbata Barbata Barbata Barbata Barbata Barbata Barbata
Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia Superiore Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Aggregato a Isso Aggregato a Fontanella Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BARBATA Ca’ Fornaci Cascina Belvedere Cascina Gioia Cascina Gioietta Cascina Scotta
1983/91 BARBATA Ca’ Fornaci
IGM (1969-74) BARBATA Fornace Cascina Belvedere Cascina Gioia Cascina Gioietta Cascina Scotta
Gioia (83) Gioietta (83) Cascina Scotta
.
1961 BARBATA Fornace Belvedere Gioia Gioietta Scotta
1936 BARBATA
1776
1596
F.
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Fara Olivana con Sola
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Ferrabona
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1871 BARBATA
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1921 BARBATA
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Barbata
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Fontanella
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Zaccarola
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Torre Pallavicina
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Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco in territorio che per tutto l’Antico Regime fu soggetto alla giurisdizione dello Stato di Milano. Durante il governo di Bernabò Visconti l’antico territorio della pieve di Calcio venne suddiviso tra varie amministrazioni e Barbata ed Isso rimasero di proprietà del Monastero di Santa Giulia di Brescia (AlbertiCaproni, 1985). Le prime informazioni di carattere territoriale certe si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano. Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano (1757) è elencato tra le comunità appartenenti alla Provincia Superiore di Cremona con la denominazione di “Barbata con Zaccarola e Mirandola”. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po e, con il riparto del 26 settembre 1798, nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio, con Bergamo capoluogo. Nel 1805 viene aggregato a Isso ed Uniti. Nel 1809 il comune di Isso e Barbata viene aggregato a Fontanella con Casaletto di Sopra (CR) e Romanengo del Rio e Melotta (CR). Nel 1816 il comune in oggetto viene ricostruito recuperando la dimensione territoriale precedente alle aggregazioni napoleoniche, che tuttora conserva. Restò senza esito la proposta di unione di Barbata con Fontanella trasmessa, per il prescritto parere, dalla R. Prefettura all’Amministrazione Provinciale che si espresse favorevolmente nella seduta del 15 marzo 1929.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Assetto circoscrizionale all’anno 1805.
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Riferimenti geostorici
Bariano
Comuni storici compresi: Bariano.
21 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: BARIANO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
D4
Comuni censuari: Bariano. Superficie territoriale (Ha): BARIANO
1853
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1999
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Demografia: 1596 1776 1805 BARIANO
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1133
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1351
1551 1699 1778
1983
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. È menzionato nell’atto di descrizione dei confini di Romano del 1392 dove tra i testimoni si riportano due consoli del comune (Codice Patetta, 1996). Da Lezze lo descrive come «terra in piano unita, longo et largo un milio», confinante con Caravaggio «del Stato di Milano». Il suo assetto territoriale e confinale, che già da questo periodo si assume coincidente con l’attuale, viene mantenuto fino al 1809 quando, con il decreto sulla concentrazione dei comuni, aggrega Morengo e Mozzanica. Nel 1812 Morengo si separa per aggregarsi a Cologno e la sede comunale da Bariano si sposta a Mozzanica. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 12 febbraio 1816 Bariano e Mozzanica vengono ricostruiti. Le fonti documentarie e legislative successive non registrano altre variazioni territoriali.
Tabella di raffronto delle località abitate Località BARIANO Cascina Convento Cascina Corsa Cascinetta
1983/91 BARIANO Cascina Convento (83) Cascina Corsa
IGM (1969-74) BARIANO Cascina Convento Cascina Corsa Cascinetta
1961 1936 BARIANO BARIANO Cascina Convento Cascina Corsa Cascina Cascinetto
1921 BARIANO
1871 BARIANO
1776 BARIANO
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Bariano, Morengo e Mozzanica aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Tipo rappresentante il Distretto XII di Romano (primo quarto sec. XIX), particolare.
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Barzana
22 COORDINATE:
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arzana. In epoca veneta, l’attuale circoscrizione territoriale era divisa tra i comuni di Palazzago (porzione ad Ovest del torrente Borgogna), Almenno San Bartolomeo (ad Est del detto torrente) e Brembate di Sopra (territorio meridionale di pertinenza dell’abitato di Arzenate) (Da Lezze, 1596; Maironi, 1776). Assume l’attuale estensione nel 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando è nominato tra le parrocchie componenti il cantone di Almenno. Con la distrettuazione del marzo 1798 (Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio, 6 marzo 1798) la circoscrizione, di origine parrocchiale, si trasforma in amministrativa di tipo civile. Con la breve parentesi austro-russa dall’aprile 1799 all’estate del 1800 la comunità viene soppressa ripristinando la situazione del periodo veneto. L’autonomia amministrativa e territoriale viene ricostituita nel febbraio 1801 (Medolago, 1995). Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Palazzago dal quale si separa nel 1816 e da questa data non subisce altre variazioni territoriali. A rzenate. Come comune autonomo è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi Statuti si prescrive anche la sua “unione fiscale” ai comuni di Prezzate, Brembate di Sopra e Tresolzio (quest’ultimo solo nelle redazioni del 1331, 1333 e 1353). Con la qualifica di territorium è citato negli atti di descrizione di confine dei comuni di Brembate di Sopra, Prezzate e Tresolzio del 1392
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Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio in parte ricadente nelle circoscrizioni di Palazzago e Lemine Superiori (Almenno San Bartolomeo) ed in parte menzionato con la qualifica di territorium (Arzenate). Comuni censuari: Barzana. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
196
208
BARZANA
1936 1951 1961 206
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Demografia: 1596 1776 1805 BARZANA
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
257
403
414
523
411
488
581
647
620
643
624
717
908
975
1066
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Barzana Barzana Barzana (Barzana) Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana Barzana
1353 1392 1596 1776
Arzenate Arzenate Arcenate (Arzenate) (Arzenate)
Circoscrizione attuale » Aggregato a Palazzago Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Barzana territorium (porzione meridionale della circoscrizione attuale di Barzana) Unito con Prezzate e Tresolzio a Brembate di Sopra Contrada di Brembate di Sopra
Località Albarida Arzenate
1983/91 Albarida (91) Arzenate
IGM (1969-74) Albaride Arzenate
1961 Arzenate
BARZANA
BARZANA
BARZANA
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Casavoglie (83)
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Comuni storici compresi: Barzana, Arzenate.
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Riferimenti geostorici
Tabella di raffronto delle località abitate
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Mappa del comune censuario di Barzana (1813), Catasto Napoleonico.
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(Codice Patetta, 1996). Tale territorium, secondo le descrizioni topografiche contenute negli atti ora citati ed in quelli relativi a Palazzago e Lemine Superiori (Almenno San Bartolomeo), doveva all’epoca occupare tutta la porzione meridionale dell’attuale comune di Barzana. Nell’estimazione del 1447 risulta unito a Prezzate e Tresolzio a formare un comune autonomo (Comune de Prezate et Arcenate et Tresolcio). Nel 1596 (Da Lezze, 1596) Tresolzio e Arzenate, non essendo citati, si ipotizzano ancora uniti a Prezzate che viene descritto dal Da Lezze come «terra over contrata unita con detto comune di Brembate». Secondo alcuni il comune rimane autonomo fino al 1536 quando viene aggregato a Brembate Superiore ed in seguito a Capizzone. L’unione a Capizzone, ancorché priva di continuità territoriale, sarebbe confermata da alcuni atti notarili e dallo stesso Da Lezze il quale, nell’elenco delle contrade appartenenti al comune di Capizzone, menziona anche un Argimato identificabile, per assonanza linguistica, con Arzenate (Medolago, 1995). Nel catalogo del Maironi del 1776 la località in oggetto risulta ancora contrada di Brembate di Sopra. Nel 1797 non viene più menzionata in quanto, probabilmente, assorbita da Barzana la cui parrocchia, entro la quale ricadeva Arzenate, viene assunta come circoscrizione amministrativa.
Fornasette
1776
1596
Arcenate (Brembate di Sopra) Barzana Barzana [porzione] [porzione] (Almenno S. B. (Almenno - Palazzago) - Palazzago)
Bedulita
23 COORDINATE:
B2
partenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco).
La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Bedulita. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: S. Michele di Bedulita. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
462
417
BEDULITA
1936 1951 1961 413
413
1999
413
413
Demografia: 1596 1776 1805 BEDULITA
262
435
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
509
514
603
612
685
748
807
799
755
616
643
545
483
515
613
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali ed lita. Come comune autonomo è menzionato in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In precedenza faceva parte della Valdimania (*), un’entità sovracomunale comprendente le comunità ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Con la denominazione di S.to Michel di Badulida è presente nella descrizione di fine mandato di G. Da Lezze del 1596 dove si accenna ad un pascolo di uso comune per tutti i comuni della valle. Con una entità territoriale che si assume corrispondente all’attuale, è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene unito a Cepino (oggi frazione di Sant’Omobono Imagna) ed assume la denominazione delle rispettive parrocchie “San Bernardino e San Michele”. Nel 1805 le due comunità si separano e nel 1809 il comune in parola viene aggregato a Strozza assieme a Roncola e Capizzone. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 i quattro comuni vengono ricostituiti. Da questa data il comune in oggetto non subisce altre variazioni. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle San Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (ap-
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(Bedulita) (Bedulita) Santo Michel di Badulida Bedolida Bedolita Bedulida San Bernardino e San Michele Bedalita (Bedulita) Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita Bedulita
Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale » » » Bedulita e Cepino (S. Omobono Imagna) aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Strozza Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Assa BEDULITA Bretta di San Michele Cadenerino Camasnino Canovelli Capellegrino Capersoneni Capietrobelli Catoi Cattane Cha Martinelli Cha Mattrino Cha Negre Cha Piorino Cha Prandi Col di Zogno Colla Collero Combelli Cutto Farina Fenile Forsella di San Michele Ghò Medile Orti Piazza Marconi Piazzolo di San Michele Ponte Giurino Pramartinone Pratordone Presessa Ronchetti Ronchi di San Michele San Michele di Bedulita Salimbiro Scotta Solegalla Spajano Taverna Torre Unda Vetta Zogno di San Michele
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IGM (1969-74)
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BEDULITA
BEDULITA
BEDULITA
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Cazenerino (91) Camasnino (83) Canovelli Capellegrino Capersoneni Capietrobelli Catoi (91)
Cadenerino Canovelli Capellegrino Capersoneni Capietrobelli
Camasnino Canovelli Capellegrino Capersoneni Capietrobelli Catoi
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Fenile
Piazza Marconi
Piazza Marconi
Capellegrini Capietrobelli
1776 1596 Assa BEDULIDA Bretta di S. Michele Cha Senerino Cha Novelli Cha Pellegrini Cha Personeni Cha Petrobelli Cattane Cha Martinelli Cha Mattrino Cha Negre Cha Piorino Cha Prandi Col di Zogno Colla Collero Combelli Cutto Farina Feniletto di S. Michele Forsella di S. Michele Ghò Medile Orti Piazzolo di S. Michele
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Ponte Giurino
Ponte Giurino [porzione]
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53 23
Berbenno
24 COORDINATE:
B2
1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle San Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denomina-
zione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Berbenno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Berbenno. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
597
636
BERBENNO
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Demografia: 1596 1776 1805 BERBENNO
511
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1057
1045
1189
1310
1653 1978 2198
2189
1813
2256
2250
2026
2224
2197
(1) Comune non riportato nella fonte.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali erbenno. Come comune distinto è menzionato per la prima volta in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In epoca anteriore era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi altri nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Ad eccezione dell’elenco allegato al Decreto 8 giugno 1805 sul Comparto territoriale del Regno, dove è omesso per errore (la dimenticanza è rettificata dal Prefetto con lettera 17 marzo 1806 indirizzata al Ministero dell’Interno - ASB, Dipartimento del Serio, Censo, b. 115), è presente in tutte le successive fonti documentarie e legislative consultate. Nel 1809 con la riorganizzazione amministrativa attuata mediante la concentrazione dei comuni, aggrega sotto la sua denominazione Selino e Blello. Nel 1812 viene aggregato a Corna. Con il Compartimento territoriale della Lombardia da attivarsi col 1º maggio del 1816 i quattro comuni vengono ricostituiti. Da questa data il comune in oggetto non subisce altre variazioni. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno Fuipiano V.I.
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Tabella di raffronto delle località abitate Località BERBENNO Bisighe Botta Ca’ Cadoi Ca’ Maffei Cabaffeno Cabassanelli Cabruzzone Cademuri Calocatelli Capassero
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Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale » » » » (Non segnalato nella fonte) Berbenno, Selino (S. Omobono Imagna) e Blello aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Ponte Giurino
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Piazzasco Ponte Giudone
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Mappa del comune censuario di Boccaleone rettificata nell’anno 1842. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Mappa del comune censuario di Valle d’Astino rettificata nell’anno 1842. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Mappa del comune censuario di Castagneta rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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ergam o. «La deposizione del vescovo Arnolfo, sancita dal sinodo milanese nell’aprile del 1098, rappresentò il passaggio da un sistema di alleanze fondato su una nobiltà filoimperiale ad una nuova egemonia frutto dell’accordo tra nobiltà minore e cives; nasce così il “comune consolare”, che ha termine nel 1183, anno della pace di Costanza, sostituito dal “comune podestarile”. Nel 1230 ha inizio una terza fase comunale, quella del “comune popolare”; essa si esaurisce, anche in seguito ai profondi contrasti interni, con l’avvento, nel 1332, del dominio visconteo, al termine di un lungo periodo di lotte con Milano. Bergamo rimane sottomessa ai Visconti sino al 1427, ad eccezione degli anni 1408-1419, durante i quali è dominata da Pandolfo Malatesta, già signore di Fano; durante tale
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25 COORDINATE:
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Bergamo
1797 Valtesse, Redona, Torre Boldone, Colognola, Grumello del Piano, Curnasco e Lallio si costituiscono in comuni autonomi; la circoscrizione amministrativa comunale di Bergamo in questo periodo risulta così costituita da un’estensione pari all’unione dei comuni censuari di Bergamo città, Castagneta, Valle d’Astino e Boccaleone. Nel 1809, in esecuzione del Decreto 31 marzo sulla concentrazione dei comuni, assorbe Sorisole, Ponteranica con Rosciano, Valtesse, Redona, Torre Boldone, Ranica, Gorle, Scanzo con Rosciate (elencati separatamente nel precedente riparto territoriale del 1805), Villa di Serio, Pedrengo, Seriate, Azzano, Orio, Colognola, Lallio con Grumello, Treviolo, Albegno, Curnasco, Scano, Ossanesga, Paladina, Breno, Curno, Mozzo, Almè, Villa d’Almè, Bruntino e Stezzano. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 tutti i comuni soppressi nel 1809 riacquistano autonomia. Con lo stesso provvedimento legislativo si costituisce in comune autonomo anche il Circondario dei Corpi Santi, territorialmente identificabile con l’unione dei censuari di Boccaleone, Valle d’Astino e Castagneta. Fino al 1818, anno in cui il Circondario viene riaggregato alla
periodo sono promulgati cinque Statuti cittadini che rimangono il riferimento principale anche per i successivi di epoca veneziana. La dominazione veneziana dura fino alla fine dell’Antico Regime, eccezion fatta per il periodo 1509-1516, durante il quale, a seguito della guerra fra Venezia e la Lega di Cambrai, si susseguono, alla guida della città, Francesi, Spagnoli e imperiali. Il 17 luglio 1796 le truppe francesi occupano Bergamo. Nel marzo dell’anno successivo nasce la Repubblica Bergamasca la quale, benchè di brevissima durata (fino al luglio di quello stesso anno), rappresenta il ritorno all’autonomia cittadina. L’8 luglio 1797 Bergamo diviene capoluogo del Dipartimento del Serio della Repubblica Cisalpina; dopo il breve periodo della restaurazione austriaca (1799-1800) si ha, da parte dei francesi, una ristrutturazione amministrativa del dipartimento, che si conclude con l’istituzione della prefettura di Bergamo all’interno della Repubblica Italiana prima, e del Regno d’Italia, poi.» (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Notizie storiche). Negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo le comunità di Colognola, Dalcio, Daste, Grumello e Calvi, ricadenti nell’attuale circoscrizione amministrativa, sono riportate come comuni autonomi. Nella descrizione dei confini dei comuni del territorio di Bergamo del 1392 Dalcio, Daste, Grumello e Calvi sono citati con la qualifica di territorium, mentre Colognola e Campagnola sono riportati come comuni e ne vengono definiti i confini. Il territorio del comune di Bergamo a fine Trecento aveva pertanto una circoscrizione che rispetto all’attuale escludeva i territori di Campagnola, Colognola e la frazione di Nuova Curnasco (acquisita da Treviolo nel 1983) e comprendeva il territorio di Torre Boldone (Ranica confinava ad Ovest con la vicinia cittadina di San Lorenzo) e di Rosciano (Ponteranica). Durante il periodo veneto la città, formata dalle vicinie urbane, suburbane e dai Corpi Santi, territorialmente corrispondeva all’attuale estensione di Bergamo più Torre Boldone, Lallio, Curnasco (Treviolo) e Rosciano (quest’ultimo citato distintamente nel catalogo di Maironi Da Ponte del 1776). Con il Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 17 aprile
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città, il comune risulta definito territorialmente dal solo censuario di Bergamo città. Nel maggio 1908, con la decisione consiliare del comune di Bergamo di nominare una commissione di studio, ha inizio il dibattito sull’aggregazione alla città dei comuni finitimi. Dopo una fase preliminare di studi (v. all.) il Municipio di Bergamo delibera nella seduta del 29 aprile 1918 di chiedere l’aggregazione alla città dei comuni di Valtesse, Redona, Colognola, Grumello del Piano e di una parte del territorio di Ponteranica compreso fra la linea ferroviaria della Valle Brembana ed i confini dei comuni di Bergamo e di Valtesse. Alla delibera si oppongono recisamente i comuni interessati con un ricorso al Consiglio Provinciale (v. all.) il quale tuttavia, in data 2 dicembre 1918, accoglie l’istanza del comune di Bergamo. La pratica ha termine nel 1927 quando, in risposta alla deliberazione del podestà di Bergamo del 31 dicembre 1926, intesa ad ottenere l’aggregazione dei comuni di Redona, Valtesse, Colognola e Grumello del Piano, la Commissione Reale, constatando la rispondenza della progettata unione alle direttive del Governo nazionale, esprime parere favorevole. L’unione diventa esecutiva il 10 febbraio 1927 con R.D. n. 198. Resta invece inattuata la richiesta del podestà di Bergamo, formulata con la stessa Deliberazione del 31 dicembre 1926, di aggregare anche il comune di Seriate. Nel 1954 (delib. Cons. Com. n. 42 del 17 giugno 1950), trovandosi il comune di Orio al Serio nella necessità di ricostruire il cimitero distrutto durante l’ultima guerra per le esigenze del campo di aviazione, il comune di Bergamo attua con il medesimo una permuta di aree (D.P.R. n. 1038 del 24 agosto 1954). Nel 1969 opera una rettifica di confine con il comune di Ponteranica che trasferisce il confine dalla mezzaria della vecchia a quella della nuova strada provinciale di Valle Brembana nelle località di Ramera e Petos (D.P.R. n. 1150 del 27 novembre 1969). Con Legge Regionale n. 38 del 5 maggio 1983 aggrega la borgata «Nuova Curnasco» e alcune aree limitrofe site in comune di Treviolo e raggiunge l’estensione attuale.
Campagnola. Unica menzione di questa località con la qualifica di comune è fornita dall’atto notarile del 1395 con il quale si definiscono i suoi confini territoriali con Colognola, e i territori di San Pietro (in località San Tommaso de’ Calvi), e Paltriniano (Bergamo). Nella descrizione del Da Lezze del 1596 è registrata come contrada dei Corpi Santi della vicinia di Sant’Alessandro in Colonna. Nel catalogo delle comunità del Maironi (1776) è riportato come contrada suburbana di Bergamo, appartenente della vicinia di Sant’Alessandro. Nel prospetto del comparto del Regno del 1805 appare unito a Orio. Nelle fonti successive della località in parola non si fa più menzione in quanto assorbita dalla città. Colognola del Piano. È citato come comune autonomo ascritto alla facta di S. Stefano negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove si prescrive l’unione fiscale con Azzano e Calvi. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Azzano, Stezzano, Campagnola ed i territori di Grumello, Calve e Dalcio che, nel loro insieme, circoscrivono un territorio che si può assumere corrispondente a quello dell’onomimo comune censuario ottocentesco. Per tutta l’età veneta è contrada dei Corpi Santi della città della vicinia di Sant’Alessandro in Colonna (Da Lezze, 1596). Nel 1797 si costituisce in comune autonomo con una estensione coincidente a quella del censuario. Dal 1809 al 1816 è unito a Bergamo. Nel 1863 modifica la propria denominazione in Colognola del Piano. Nel febbraio del 1927 (R.D. n. 198), viene aggregato a Bergamo assieme a Grumello del Piano, Redona e Valtesse. Circondario dei Corpi Santi. Per tutto il periodo veneto il territorio dei Corpi Santi si estendeva su una superficie attorno alla città (individuata dalla cinta daziaria) corrispondente all’attuale circoscrizione amministrativa con Torre Boldone, Curnasco e Lallio. Da Lezze (1596), che fornisce una suddivisione della città in Corpo della Città, Borghi, Sottoborghi e Corpi Santi, include in questi ultimi le vicinie di
Calvi. Con la denominazione di Calve è citato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove si dispone inoltre l’unione fiscale con Azzano e Colognola. Con la qualifica di territorium viene riportato nelle coerenze del comune di Colognola (Codice Patetta, 1996). Non viene più ricordato nelle estimazioni del 1447 e del 1476. Dal Da Lezze viene collocato nella vicinia di Sant’Antonio insieme a Spalenga, Boccaleone e San Pietro. Il toponimo, di cui si conserva registrazione nei materiali preparatori del Catasto Lombardo-Veneto, è tuttora in uso e identifica l’estensione territoriale della parrocchia di San Tommaso e dell’omonimo quartiere residenziale.
Antescolis, San Lorenzo (Redona, Torre Boldone, Valtesse, Rosciano), Sant’Antonio (Spalenga, Boccaleone, San Pietro, Daste), Sant’Alessandro (Campagnola e Colognola), San Leonardo (Grumello e Lallio), Santa Grata inter vites (Sudorno, Broli, Castagneta, Broseta, Longuelo, Curnasco e Dalcio, Fontana, Valle d’Astino, San Vigilio, Bastia). Maironi (1776) elenca come contrade dei Corpi Santi: Redona, Colognola, Grumello, Curnasco, Lallio, Torre Boldone, Valtesse e Grumellina, mentre Daste, Boccaleone, Spalenga vengono riportate come contrade suburbane della vicinia di Sant’Antonio foris; Campagnola come contrada suburbana delle vicinia di Sant’Alessandro; Valverde contrada suburbana della vicinia di San Lorenzo; Castagneta, Fontana, Loreto, Longuelo, Sudorno, Valle d’Astino e San Vigilio contrade della vicinia di Santa Grata inter vites. Nella sua Descrizione topografica e storica del bergamasco del 1777, Formaleoni dedica un apposito
Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
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Mappa del comune censuario di Colognola (1813), Catasto Napoleonico.
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Mappa del comune censuario di Bergamo Città rettificata nell’anno 1843. Catasto Lombardo-Veneto, 1853 (rielaborazione informatica).
capitolo a questa circoscrizione. In esso si legge: «D’intorno alla città avvi certo spazio di terreno che chiamasi, non so perché de’ Corpi Santi, in cui veggonsi sparse varie ville e luoghi suburbani (…) [e] che fuori dalla città più di due miglia dilungasi. (…) Fra i luoghi compresi nei Corpi Santi, altri sono annessi nello spirituale alle parocchie di città, e perciò dir si possono propriamente suburbani; altri hanno le proprie distinte parocchie o cure. Tutti però egualmente sono nel corporale annessi alla città, e formano un solo corpo colla medesima». Appresso fornisce l’elenco di dette località con l’indicazione, per ciascuna di esse, della collocazione geografica, della distanza dalla città e, per alcune, della parrocchia e delle chiese sussidiarie. Esse sono: Boccaleone, Broseta, Campagnola, Colognola, Curnasco, Grumello del Piano, Lallio, Redona, Torre Boldone, Seriola d’Albino, Valtesse, Valle d’Astino. Nel 1797 il territorio dei Corpi Santi si ridimensiona ad una superficie corrispondente all’unione dei tre comuni censuari attorno alla città di Boccaleone, Valle d’Astino e Castagneta, comprendenti nel loro insieme tutte le “contrade suburbane” riportate dal Maironi, mentre quelli da lui indicati come contrade dei Corpi Santi (Redona, Colognola, Grumello, Curnasco, Lallio, Torre Boldone, Valtesse) si costituiscono in comuni autonomi. Nel 1816 anche Boccaleone, Valle d’Astino e Castagneta si costituiscono in un comune autonomo denominato Circondario dei Corpi Santi che già il 15 aprile 1818 viene riaccorpato a Bergamo. Dalcio. Con la denominazione di Alze è registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nelle descrizioni dei confini di Curnasco, Colognola e Lallio del 1392 è riportato con la qualifica di territorium. In seguito è segnalato dal Da Lezze (1596) unito a Curnasco come contrada dei Corpi Santi nella vicinia di Santa Grata inter Vites. Da questa data segue le vicende del comune di Curnasco (cfr. scheda di Treviolo). Nel 1983 passa al comune di Bergamo (L.R. n. 38 del 05-05-1983). Il toponimo è tuttora in uso e identifica una cascina nei pressi dell’abitato di Nuova Curnasco tra il centro abitato di Curnasco (Treviolo) e quello di Colognola. Daste. Con la denominazione di Aste è citato tra i comuni ascritti alla facta di S. Andrea negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove si prescrive inoltre l’unione fiscale con Gorle. Con la qualifica di territorium viene menzionato nella descrizione delle coerenze del comune di Seriate (Codice Patetta, 1996). Non viene più ricordato nelle estimazioni del 1447 e del 1476. Dal Da lezze è collocato nella vicinia di Sant’Antonio insieme a Spalenga, Boccaleone e San Pietro. Il toponimo è tuttora in uso e identifica una località all’estremità orientale del comune di Bergamo in località Celadina. Grumello del Piano. Citato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo (facta di porta di S. Stefano), compare con la qualifica di territorium nella descrizione dei confini dei comuni di Lallio, Colognola e Stezzano. Rispetto al comune censuario ottocentesco, che è assunto come ipotetica estensione territoriale di riferimento storico, il territorio di sua pertinenza a fine Trecento era ristretto alla sola porzione meridionale, insistendo su quella settentrionale il territorio di Dalcio, cui si fa riferimento nei documenti relativi alle definizioni di confine dei comuni di Colognola (Bergamo), Curnasco (Treviolo) e Lallio. Per tutta l’età veneta è segnalata come contrada dei Corpi Santi della città (vicinia di San Leonardo). Con un territorio corrispondente a quello della parrocchia, e coincidente con il censuario, nel 1797 viene elencato distintamente tra le circoscrizioni amministrative provvisorie appartenenti al cantone di Verdello. Nel marzo del 1798 viene aggregato a Lallio, che assorbe nel settembre dello stesso anno anche Sabbio. Nel 1805 Sabbio si distacca ed il comune in parola assume la denominazione di “Lallio con Grumello del Piano”. Nel 1809 viene accorpato a Bergamo nella grande entità comprendente altri 27 comuni gravitanti attorno alla città. Nel 1816 riacquista autonomia e nel 1818 le due comunità di Lallio e Grumello del Piano si separano rendendosi comuni autonomi (Decreto gov. 26 giugno
P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
Estensione della circoscrizione comunale di Bergamo dopo le soppressioni napoleoniche (Decreto 31 marzo 1809). In giallo i comuni soppressi; a tratteggio la circoscrizione amministrativa attuale.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Bergamo, Calvi, Campagnola, Circondario dei Corpi Santi, Colognola del Piano, Dalcio, Daste, Grumello del Piano, Palazzo, Redona, Valtesse. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BERGAMO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387; CAMPAGNOLA: Colognola, terr. di San Pietro de Passeris (in loc. Calvi), terr. di Paltriniano; COLOGNOLA: Azzano, Stezzano, territorio di Grumello, territorio di Dalcio, Bergamo, Campagnola. Comuni censuari: Bergamo città; Boccaleone con Borgo Palazzo, Borgo Santa Caterina e Brosetta; Castagneta; Colognola; Grumello del Piano; Redona; Valle d’Astino con Borgo Canale e Fontana; Valtezze. Superficie territoriale (Ha): BERGAMO COLOGNOLA DEL PIANO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2494
2640
3876
3960
411
425
GRUMELLO DEL PIANO
136
142
REDONA
349
365
VALTESSE
327
345
3876
3876
Demografia: BERGAMO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
23393 277051 24459
35874 41032 37363 39787 46861 55857 62687 79343 86043 103256 114907 126902 122142 114936
COLOGNOLA DEL PIANO
(530)
617
1003
1099
1179
1349
GRUMELLO DEL PIANO
(200)
—
244
245
315
322
1697 2562 2884
REDONA
(610)
612
909
1019
1091
1282
1571 2668 3118
VALTESSE
(720)
788
1026
1005
1093
1146
1541 2209 2221
356
587
766
(1) Dato desunto da V. Formaleoni, Descrizione topografica e storica del territorio bergamasco , G.B. Costantini, Venezia 1777.
57 25
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Mappa del comune censuario di Grumello del Piano, Catasto Napoleonico (primo decennio sec. XIX, rettif. 1823).
1818). Nel febbraio del 1927 viene definitivamente aggregato a Bergamo. Palazzo. È citato tra i comuni appartenenti alla facta di Porta S. Stefano negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. In tutte le redazioni fino a quella del 1430 veniva disposta l’unione fiscale con Seriate, Paderno (Seriate) e Casteniolo (Seriate). Successivamente non si fa più menzione di questa località, in quanto probabilmente unita a Bergamo. Sulla scorta della cartografia ufficiale I.G.M., il toponimo è stato localizzato da alcuni all’estremità Sudorientale dell’attuale circoscrizione di Pedrengo (Istituzioni del territorio, 1997). Questa localizzazione, scarsamente sostenibile anche sulla scorta di indicazioni topografiche ricavabili da documenti trecenteschi (denominazione Palazascha della via che divideva il territorio di Seriate da quello di Pedrengo, citata nell’atto di definizione dei confini di Seriate del 1392 e del 1481), viene contraddetta dal Mazzi il quale identifica il centro di tale località in Borgo Palazzo e sostiene che
Mappa del comune censuario di Redona (1812), Catasto Napoleonico.
58 25
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo Bergamo
1353 1392
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Porzione del censuario di “Boccaleone con Borgo Palazzo…” territorium
1392 1805
Campagnola Campaniolla (Campagnola)
Porzione del censuario di “Boccaleone con Borgo Palazzo…” Aggregato a Orio
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Colognola del Piano Colloniola, Coloniola Colaniolla, Colloniola in Plano (Colognola) (Colognola) (Colognola) (Colognola del Piano) Colognola Colognola (Colognola) Colognola Colognola Colognola Colognola Colognola del Piano Colognola del Piano
Censuario di Colognola » Contrada dei Corpi Santi » » » Censuario di Colognola » Aggregato a Bergamo Censuario di Colognola » » » » »
1816
Circondario dei Corpi Santi Circondario dei Corpi Santi
Censuari di Boccaleone…, Valle d’Astino… e Castagneta aggregati
1353 1392
Dalcio Alze Adalze, Alze
1353 1392
Daste Aste Aste
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Grumello del Piano Gromullo Grumello (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) (Grumello del Piano) Grumello del Piano Grumello Grumello del Piano Grumello del Piano Grumello del Piano
1353
Palazzo Palatzo, Palazzo
1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Redona Redona Redona (Redona) Redona Redona Redona Redona Redona Redona
Censuario di Redona » Aggregato a Bergamo Censuario di Redona » » » » »
1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Valtesse Valtezze Valtezze (Valtesse) Valtezze Valtezze Valtezze Valtesse Valtesse Valtesse
Censuario di Valtesse » Aggergato a Bergamo Censuario di Valtesse » » » » »
Bergamo (senza Colognola, Dalcio, Daste, Grumello e Calvi) e Torre Boldone aggregati Bergamo (senza Calvi, Colognola, Campagnola, Dalcio, Daste, Grumello e Nuova Curnasco), Torre B. e Rosciano aggr. Bergamo, Curnasco (Treviolo), Lallio, Torre Boldone e Rosciano (Ponteranica) aggregati » » Bergamo, Curnasco (Treviolo), Lallio e Torre Boldone aggregati Circoscrizione attuale senza Colognola, Grumello, Nuova Curnasco, Redona e Valtesse Circoscrizione attuale senza Colognola, Campagnola, Grumello, Nuova Curnasco, Redona e Valtesse Aggregazione di 29 comuni Censuario di “Bergamo città” Circoscrizione attuale senza Colognola, Grumello, Nuova Curnasco, Redona e Valtesse » » » » Circoscrizione attuale senza Nuova Curnasco » Circoscrizione attuale »
Territorio a Nord di Grumello del Piano territorium a Nord di Grumello del Piano
Porzione orientale del censuario di “Boccaleone con Borgo Palazzo…” territorium (porzione orientale del censuario di “Boccaleone con Borgo Palazzo…”)
Censuario di Grumello del Piano senza la porzione settentrionale (occupata da Dalcio) territorium (censuario di Grumello del Piano senza la porzione settentrionale occupata da Dalcio) Contrada dei Corpi Santi » » » Aggregato a Lallio » Aggregato a Bergamo Aggregato a Lallio Censuario di Grumello del Piano » » » »
Porzione Sud-orientale del censuario di “Boccaleone con Borgo Palazzo…”
fino al tredicesimo secolo essa doveva essere molto estesa arrivando a occupare buona parte del territorio di Boccaleone (Mazzi, 1880). La tesi del Mazzi sarebbe avvalorata dall’assegnazione di questa comunità alla facta di S. Stefano (come il contermine comune di Paderno), e non alla facta di S. Andrea come lo sono invece i comuni di Pedrengo, Albano e Seriate, dai quali, nella prima ipotesi di localizzazione, sarebbe circondato. Redona. Fino al 1797 è contrada della vicinia di San Lorenzo del comune di Bergamo. Nell’aprile del 1797, con la distrettuazione della Repubblica Bergamasca, viene elencato distintamente tra gli enti amministrativi provvisori del cantone di Seriate, con un’estensione territoriale corrispondente alla parrocchia, poi assunta come circoscrizione comunale. Nel 1809 viene aggregato a Bergamo assieme ad altri 27 comuni. Nel 1816 riacquista autonomia e nel 1927 viene definitivamente assorbito da Bergamo. Valtesse. Con una estensione territoriale corrispondente a quella della parrocchia (assunta in seguito come circoscrizione censuaria e amministrativa) segue le stesse vicende del comune di Redona.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Arserola Bajo Baracca Barbaroli BERGAMO Boccaleone Bonbonos Botto Broli Broseta Caironi Campagnola Canova Canovine Casali Cascina Allegrezza Cascina Cerlone (oggi in Treviolo) Cascinù Castagneta Castello Presati
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
1776 Arserola
1596
Bajo (83)
Bajo Baracca Barbaroli BERGAMO Boccaleone
Bajo Baracca Barbaroli BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO Boccaleone
BERGAMO Bocaleone Bonbonos Botto
BERGAMO Bocchaleone
Broseto
Bruseta
Broli Broseta
Campagnola
Campagnola
Campagnola
BERGAMO
Caironi (83) Canova (83)
Caironi Campagnola Canova Canove Casali
Cascina Allegrezza Cascina Cerlone
Castello Presati (83)
Colle di Castegnetta COLOGNOLA DEL PIANO
Castagneta Castello Presati
Bosco della Legrezza Cerlon Cascinù Castagneta Castello Presati
Colognola del Piano
Colognola del Piano
Costantina Curnasco
Costantina Curnasco
Costantina
Dalcio Sopra
Dalcio Sopra
Dalcio Sopra (Treviolo-Bergamo)
Daste Delizia Fontana Frattina Gallarati Scotti Gallina Grumella Grumellina
Daste Delizia Fontana
Delizia Fontana
Gallina
Gallarati Scotti Gallina
GRUMELLO DEL PIANO
Delizia (83)
Gallina (91)
Longuelo Loreto Madonna del Bosco Madonna della Castagna Magnatti Manzoni Marieni Martinella Mezzo Molini Monterosso Moscheni Nuova Curnasco Orlandi Piegna Polaresco Ponchia Pontesecco Portico Caleppio Quintino Basso Rebetta REDONA Rossi Rovere San Lucia San Martino San Matteo San Pietro San Rocco San Sebastiano San Vigilio Spalenga Stefani Sudorno TORRE BOLDONE Val Verde Valle d’Astino Valmarina VALTESSE
COLOGNOLA DEL PIANO
Grumello del Piano
Grumello del Piano
Castegneta
Castegneta
COLOGNOLA DEL PIANO
Colle di Castegnetta Colognola Colognola del Piano (Corpi Santi) Curnasco (Corpi Santi)
Grumello del Piano
Grumello del Piano
Castegneta
Cornascho Dalze
Grumellina
La Scaletta LALLIO
Mappa del comune censuario di Valtesse (1812), Catasto Napoleonico.
Broseta Caironi Campagnola Canova Canovine
GRUMELLO DEL PIANO
Grumella Grumellina (Grumello del P.) GRUMELLO DEL PIANO
Adast
Daste
Fontana Frattina
Fontana
Grumellina (Corpi Santi) Grumello del Piano (Corpi Santi)
Grumello del Piano
La Scaletta Lallio Longuelo Longuelo Loreto Madonna del Bosco Madonna del Bosco Madonna Madonna Madonna della Castagna della Castagna della Castagna Magnatti (83) Magnatti Magnati Manzoni Marieni Martinella (83) Martinella Martinella Mezzo (83) Mezzo Molini Monterosso Monterosso Moscheni (83) Moscheni Moscheni Nuova Curnasco (83) Orlandi Piegna (83) Piegna Piegna Polaresco Polaresco Ponchia Pontesecco Portico Caleppio Portico Caleppio Portico Caleppio Quintino Basso Quintino Basso Rebetta (83) Rebetta Rebetta Redona Redona REDONA
Rovere (83)
S. Rocco
Spalenga (83)
Rovere S. Lucia S. Martino S. Matteo S. Rocco S. Sebastiano S. Vigilio Spalenga
Laglio (Corpi Santi) Lunguello Loreto
Vanali Zemmarie
Val Verde Valle d’Astino Valmarina Valtesse
Longuelo
Chiesa della Madonna [porz.]
Polaresco Ponte Secco
REDONA
Redona (Corpi Santi)
Redona
S. Lucia Vecchia S. Martino S. Matteo
S. Lucia S. Martino S. Matteo S.to Pietro S. Rocco S. Sebastiano Monte S.to Vilio Spaenga
Rossi Rovere
S. Matteo S. Rocco S. Sebastiano
S. Rocco S. Sebastiano S. Vigilio Spaenga
Spalenga Stefani
Sudorno Torre Boldone
Astino (83) Valmarina
L’Alio
Valle d’Astino Valmarina Valtesse
VALTESSE
VALTESSE
Sudorno Torre Boldone (Corpi Santi) Valverde Valle d’Astino Valmarina Valtesce (Corpi Santi)
Sudorno Torre
Val de Astino Valtezze
Vanali Zemmarie
Riferimenti Legislativi R.D. n. 198, 10-02-1927 - Aggregazione dei comuni di Colognola del Piano, Grumello del Piano, Redona, Valtesse al comune di Bergamo (vol. II, p. 1660). D.P.R. n. 1038, 24-08-1954 - Rettifica di confini fra i comuni di Orio al Serio e di Bergamo (vol. XI, p. 3238). D.P.R. n. 1150, 27-11-1969 - Rettifica dei confini tra i comuni di Bergamo e Ponteranica (vol. XII, p. 4744).
Assetto circoscrizionale all’anno 1853.
L.R. n. 38, 05-05-1983 - Aggregazione della borgata «Nuova Curnasco» e di alcune aree limitrofe site in comune di Treviolo al comune di Bergamo.
59 25
Riferimenti geostorici
Berzo San Fermo
26 COORDINATE: 6 C 6
Comuni storici compresi: Berzo San Fermo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BERZO: Vigano, Foresto, Entratico, Adrara, Grone. Comuni censuari: Berzo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
570
585
BERZO SAN FERMO
1936 1951 1961 —
579
1999
579
579
Demografia: 1596 1776 1805 BERZO SAN FERMO
350
375
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
511
646
659
687
716
847
911
964
—
—
957
922
987
1009 1043
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Berzio Bercio, Bertio, Berzio Berzo Berzio Berzio Berzo Brezzo Berzo (Berzo) Berzo Berzo Berzo Berzo Berzo San Fermo Berzo San Fermo (Berzo San Fermo) Berzo San Fermo Berzo San Fermo Berzo San Fermo
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » Non citato (circoscrizione attuale) Circoscrizione attuale » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BERZO SAN FERMO
1983/91 BERZO SAN FERMO
IGM (1969-74) BERZO SAN FERMO
Cantone di Sopra Cantone di Sotto Cascine Bescasolo Gambarera La Fornace Pugna Quaglia Santo Stefano
Cantone
Cantone (Borgounito)
Pugna Quaglia Santo Stefano
1871 [BERZO SAN FERMO]
1776 BERZO
1596 Berzo
Cantone di Sopra Cantone di Sopra Cantone Cantone Contrata di Sotto di Sotto di Sotto
Berzo di Sopra Berzo di Sotto
Quaglia
Quaia
Santo Stefano
. .
Gaverina Mologno Terme Casazza 1000
790
. Casco
.. .
Trescore Balneario
.
. .
Berzo S. Fermo
1000
Adrara S. Rocco
C.NA GEMELLA 1200
M. BRONZONE 1334
669
500
P.ZO MOSCA
M. SEGA
.
1000
Adrara S. Martino
679
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1921 [BERZO SAN FERMO]
La Fornace Pugna Quaglia Santo Stefano (83)
M. MISMA
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1936 Berzo San Fermo (Borgounito)
Bescasolo Bassa Cascine Bescasolo Gambarera (83) Gambarera
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Fiobbio
1961 BERZO SAN FERMO
100
.
S
10
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione delle redazioni del 1453 e 1491 nelle quali non compare) tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392, con un atto del notaio Gasparino Baldi di Grone, vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Grone, Adrara, Foresto, Entratico e Vigano che confinano ancora oggi col comune in parola (Codice Patetta, 1996). Nonostante la scarsità dei riscontri tra i riferimenti geografici e toponomastici citati nell’atto notarile e quelli riportati nella cartografia ufficiale (Pizzo Mosca, Col Croce e fiume Cherio, quest’ultimo menzionato nell’atto di Borgo di Terzo) si può ritenere che già in questo periodo la sua circoscrizione corrispondesse abbastanza fedelmente a quella attuale. Tale ipotesi è confermata dalle descrizioni confinarie eseguite nel corso del XV secolo (Confini di varie terre). Con una maggior ricchezza di dettagli e di riferimenti toponomastici, in quella del 1481 viene descritta una circoscrizione pressoché identica a quella di oggi ad eccezione di un breve tratto lungo il lato Nord-orientale, dove il comune estendeva il proprio territorio sul Monte di Grone fino al termine posto in località Foppella del Pizzo di Arnazio (Zonca, 1999a). Su tutto il resto del perimetro, seguendo l’ordine di successione dei cippi confinari indicati nello strumento, il confine passava per le località Santo Stefano (ad voltam Sancti Stefani), monte Fossana (sub Fossana sub via Fossana), Col Co’ (super Collum Capitis), Faeto (in imo Fayeti), Gaiana (super Pizo Gayane), Col Croce (super Collo Caritis), Pizzo Mosca (ad pizum dela Moscha), Campo Alto (super Pizum de Ultino), Valle di Quaglia (Vallis Qualie), fiume Cherio (flumen Cheri), strada della Gambarera (via de la Gambarera de sub ecclesia domini S. Stefani), tutte poste lungo l’attuale limite amministrativo. Con la semplice denominazione di Berzo è registrato come comune autonomo in tutte le fonti successive fino al 1809 quando viene aggregato a Borgo di Terzo con Grone, Entratico, Luzzana e Vigano. Nel 1816 viene ricostruito; nel 1928 viene nuovamente unito a Borgo di Terzo con Grone e Vigano San Martino a formare il comune denominativo di Borgounito (v. all. scheda 33 - Borgo di Terzo). Viene ricostruito nel 1947 e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. L’attuale denominazione è stata introdotta con R.D. n. 1425 del 26 luglio 1863.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
500
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1425, 26-07-1863 - Autorizzazione al comune di Berzo ad assumere la nuova denominazione di Berzo San Fermo (vol. VII, p. 1413). R.D. n. 1201, 10-05-1928 - Unione dei comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino in un unico comune denominato «Borgounito» con sede municipale a Borgo di Terzo (vol. IV, p. 3736). D.L.C.P.S. n. 1158, 02-10-1947 - Ricostituzione dei comuni di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Vigano San Martino (vol. IV, p. 3285).
60 26
Riferimenti geostorici
Bianzano
27 COORDINATE: 6 B 6
Comuni storici compresi: Bianzano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BIANZANO: Ranzanico, Gandino, Leffe, Cene, Piano (Gaverina), Gaverina, Spinone, Mologno (Casazza). Comuni censuari: Bianzano. Superficie territoriale (Ha): BIANZANO
1853
1921
659
670
1936 1951 1961 —
—
1999
663
663
Demografia: 1596 1776 1805 BIANZANO
236
212
215
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 310
332
363
403
423
487
528
—
—
—
488
524
493
526
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Andrea. Nello Statuto del 1331 viene prescritta l’unione fiscale con Monasterolo e Spinone, mentre in quelli successivi solo con Spinone. Nel 1392 vengono descritti i confini e nelle coerenze si citano i comuni di Ranzanico, Gandino, Leffe, Cene, Piano (Gaverina), Gaverina, Spinone e Mologno che, nel loro insieme, delimitano una circoscrizione che rispetta fedelmente l’attuale geografia confinaria. In seguito è riportato in tutte le fonti consultate fino alla Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio del 6 marzo 1798 con la quale viene unito a Ranzanico e Spinone. Nel 1805 (Comparto territoriale del Regno) riacquista autonomia e nel 1809 viene aggregato a Monasterolo insieme a Spinone, Gaverina e Piano (Gaverina). Nel 1816 si separa e si mantiene distinto fino al 1928 quando viene unito con Monasterolo a Spinone per formare il comune denominato Spinone dei Castelli. Con D.P.R. n. 500 del 11 aprile 1955 viene ricostruito con la circoscrizione preesitente al provvedimento di unione.
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Bienzano Bienzano Bianzano Bianzano Bianzano Bianzano (Bianzano) Bianzano (Bianzano) Bianzano Bianzano Bianzano Bianzano Bianzano Bianzano (Bianzano) Bianzano Bianzano Bianzano
Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Ranzanico Circoscrizione attuale Aggregato a Monasterolo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Spinone Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BIANZANO
1983/91 BIANZANO
IGM (1969-74) BIANZANO
1961 BIANZANO
1936 1921 Bianzano BIANZANO (Spinone dei Castelli)
Lareno Piano
1871 BIANZANO
1776 BIANZANO
1596 BIANZANO
Lareno Piano
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Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
Molini di Colognola
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M. GREMALTO
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Monasterolo del Castello 1000
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Spinone al Lago
Lughisello
Gaverina Mologno Terme Casazza
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di
1032
Bianzano
M. ALTINELLO
0
1208
Riferimenti Legislativi
1320
GRONE
R.D. n. 1521, 07-06-1928 - Unione dei comuni di Bianzano, Monasterolo del Castello e Spinone in un unico comune denominato «Spinone dei Castelli» con capoluogo Spinone (vol. IV, p. 4758).
Martina
D.P.R. n. 500, 11-04-1955 - Ricostruzione del comune di Bianzano (vol. IV, p. 1209).
61 27
Riferimenti geostorici
Blello
28 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Blello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Brembilla. Comuni censuari: Blello. Superficie territoriale (Ha): BLELLO
1853
1921
217
220
1936 1951 1961 218
218
1999
218
218
Demografia: 1596 1776 1805 BLELLO
72
310
207
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 150
171
180
178
232
236
242
206
146
164
126
105
104
106
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come comune autonomo è menzionato per la prima volta, come tutti i comuni della Valle Imagna, in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In epoca precedente (fino alla metà del Quattrocento) rientrava nel territorio di Brembilla (Salvi-Callioni, 1980); secondo altri amministrativamente apparteneva alla comunità di Valdimania (Fumagalli, 1990). Nel 1596 il capitano G. Da Lezze, nella sua relazione di fine mandato, descrive Blello come un comune appartenente alla Valle Imagna. In tutte le fonti successive consultate, ad eccezione del Repertorio delle comunità del 1766, è riportato come comune autonomo fino al marzo 1798 quando viene unito a Corna Imagna a formare un comune denominato “Blello con San Simone”. Nel 1805 si separa e nel 1809 (ex Decr. 31 marzo 1809) è unito con Selino a Berbenno che, nell’aprile 1812, viene aggregato a Corna. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 i quattro comuni vengono ricostituiti. Non ebbe seguito la proposta del Prefetto del 17 marzo 1928 che prevedeva la soppressione del comune in parola e l’aggregazione del suo territorio parte a Gerosa e parte a Brembilla. In base a tale provvedimento Gerosa avrebbe dovuto aggregare le località Rizzoli, Piazzoli Alti, Capazzo Basso, Saradel, Stallino e parte della Luera per un totale di 231 abitanti, mentre a Brembilla sarebbe stata aggregata la restante parte con soli 15 abitanti (delib. Commissario Prefettizio del 20 marzo 1928). Nonostante il parere positivo del Rettorato Provinciale (seduta 20 ottobre 1938), rimase senza seguito anche la proposta di aggregare Blello a Gerosa, formulata dai podestà dei due comuni il 18 giugno 1938 su iniziativa della Commissione Centrale per la finanza locale, la quale aveva rilevato che i cittadini del comune in parola difficilmente avrebbero potuto sopportare la pressione tributaria allora in atto.
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. 1217
.
. Blello
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IGM (1969-74) [BLELLO] Brevieno
1961 [BLELLO] Breviè
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Casa Rizzoli Curnino Alto Curnino Basso Ghisalerio
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Roncaglia
1936 BLELLO
1921 BLELLO
1871 BLELLO Brevieno
1776 1596 BLELLO BLELO Bremè Brusiecco Canto del Ronco Rizzoli di Blello Curnino di Sopra Curnino di Sotto Ghisaler Luera Roncaglia di Blello
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Capignoli
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62 28
1983/91 [BLELLO] Brevieno
COLLE S. PIETRO
Selino
Bedulita
Tabella di raffronto delle località abitate Località [BLELLO] Brevieno Brusiecco Canto Ronco (oggi in Gerosa) Casa Rizzoli Curnino Alto Curnino Basso Ghisalerio Luera Roncaglia
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Cavaglia
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Corna di Sopra Corna di Sotto
Aggregato a Brembilla » Circoscrizione attuale » Non citato nella fonte Circoscrizione attuale Blello e Corna Imagna aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Berbenno Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
EGR
100 0
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Gerosa
M. CASTELLO
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(Blello) (Blello) Blelo Blello (Blello) Blello Blello con San Simone Blello (Blello) Blello Blello Blello Blello Blello Blello Blello Blello Blello Blello
S. PELL
FUIPIANO
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mortesina
UBIALE CLANEZZO
Mappa del comune censuario di Blello rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Bolgare
29 COORDINATE: 6 E 5
ta anche una descrizione del confine della curtis de Isenicha del 1456, che occupava la propaggine territoriale ad occidente dell’abitato di Bolgare centrata attorno alla località Asnenga. Il territorio della curtis si estendeva anche sul territorio di Calcinate seguendo per un tratto la roggia Patera fino ad includere la cascina Campo Nuovo (ad Campum Novum). In seguito si fa nuovamente richiamo alla località, ma con la qualifi-
ca di contrada o di semplice località abitata di Bolgare, solo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo (Maironi, 1776). Se si fa eccezione per l’unione temporanea al comune di Calcinate dal 1809 al 1816, avvenuta in esecuzione del Decreto sulla concentrazione dei comuni del 31 marzo, dalla fine del ’300 ad oggi non sono documentate variazioni di circoscrizione.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Bolgare. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BOLGARE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Bolgare. Superficie territoriale (Ha): BOLGARE
1853
1921
801
850
1936 1951 1961 840
840
1999
840
840
Demografia: 1596 1776 1805 BOLGARE
520
508
734
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1022
1201
1256
1422
1402 1507 1765
1957
1935
2389
2439
2852
3298
3793
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Con la denominazione di Bulgare è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. La prima descrizione dei confini risale al 1456 (Confini di varie terre) ma la sua circoscrizione è già parzialmente delineata negli atti di descrizione confinaria del 1392 dei finitimi comuni di Chiuduno, Foppa de Chu (Costa di Mezzate) e Calcinate, che restituiscono, almeno a livello nominale, un assetto territoriale corrispondente all’attuale (Codice Patetta, 1996 - docc. 9a-d, 53, 78). Il 26 marzo 1481 viene effettuata una nuova ricognizione dei confini con i comuni di Chiuduno, Telgate, Palosco, Calcinate, Bagnatica, Costa di Mezzate, Gorlago, Santo Stefano (Carobbio degli Angeli) e Cicola (Confini di varie terre). Le coerenze ed i riferimenti toponomastici citati nell’atto — in senso orario: Gazza (Contrata de la Gazza), svolta del torrente Tirna (combitum sive voltam lecti Tirne), fiume Cherio, strada per Trescore, torrente Zerra nei pressi della località Asnenga, ed ancora strada per Trescore e fiume Cherio — delimitano una circoscrizione coincidente a quella già indirettamente definita a fine Trecento. Nella raccolta Confini di varie terre, conservata presso la Biblioteca Civica Mai di Bergamo, è contenu-
IGM (1969-74) Asnenga BOLGARE Cascina Sonzogna Gazza San Chierico (83) San Chierico Tropiana (91)
1961 Asnenga BOLGARE
1936 BOLGARE
Gazza San Chierico
1921 Asnenga BOLGARE Sonzogna
1871 Asnenga BOLGARE Sonzogni
1776 Asnenga BOLGARE
San Chierico
San Chierico
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1983/91 Asnenga BOLGARE
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Asnenga BOLGARE Cascina Sonzogna Gazza San Chierico Tropiana
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Calcinate Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Gorlago M. TOMENONE
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Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
63 29
Riferimenti geostorici
Boltiere
30 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Boltiere. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BOLTIERE: Brembate di Sotto (Brembate), Osio Sotto, Ciserano. Comuni censuari: Boltiere. Superficie territoriale (Ha): BOLTIERE
1853
1921
397
409
1936 1951 1961 405
405
1999
405
405
Demografia: BOLTIERE
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1030
1123
710
712
1108
1265
1382
1424 1815 1817
2080
1964
2191
2378
2701
2927
3383
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È segnalato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ricadenti nella facta di porta S. Stefano. Con un atto del notaio Ansaldino Adelasi del 17 marzo 1395 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Osio Sotto, Brembate, Ciserano e con il Fosso Bergamasco (Codice Patetta, 1996). Il confine con il comune di Verdellino è descritto nel relativo atto di definizione dei confini. Una successiva ricognizione dei confini è contenuta in un atto del 1586 appartenente alla raccolta Confini di varie terre conservata presso la Biblioteca Civica A. Mai (atto relativo a Ciserano). Con questo assetto confinario, che rispecchia la geografia confinaria attuale, giunge, senza modificazioni apparenti, fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, viene aggregato a Osio Sotto con Ciserano. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti. Da questa data ad oggi non sono documentate altre variazioni di circoscrizione.
. Mariano al Brembo
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1936 BOLTIERE
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1961 BOLTIERE Brembate
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IGM (1969-74) BOLTIERE
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1983/91 BOLTIERE
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Tabella di raffronto delle località abitate Località BOLTIERE Brembate Cantiere
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Filago
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Osio Sotto Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Rodi
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Bolterio, Bulterio Bulterio Bolter, Bolterio Boltiere Boltiero Boltiere Boltiere Boltiere (Boltiere) Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere Boltiere
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Crespi d’Adda
.
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P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
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Massari de’ Melzi
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Pontirolo Nuovo
Castel Rozzone TREVIGLIO
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
1921 BOLTIERE
1871 BOLTIERE
1776 BOLTIERE
1596 BOLTERIO
Riferimenti geostorici
Bonate Sopra
Comuni storici compresi: Bonate Sopra.
31 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BONATE SOPRA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
D2
Comuni censuari: Bonate di Sopra. Superficie territoriale (Ha): BONATE SOPRA
1853
1921
575
600
1936 1951 1961 594
594
1999
594
594
Demografia: 1596 1776 1805 BONATE SOPRA
408
764
911
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1463
1733
1760
1908
2219 2505 2599
2990
3090
3381
3952
4365
4751 5212
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
.
Presezzo
.
Terno d’Isola
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Castegnate
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Ghiaie Ghiaie Molino Bonzani - Conventino Torchio di Sotto Torchio di Sotto
1921 BONATE DI SOPRA
1871 BONATE DI SOPRA
1776 BONATE DI SOPRA
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1596 BONATE DI SOPRA
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1936 BONATE DI SOPRA
.
Regione Lombardia, Carta Tecnica Regionale, Sezioni C5a2 - PONTE S. PIETRO, C5a3 - DALMINE NORD, 1982, scala 1:10 000 (rid. software 1:25 000).
Dalmine
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1961 BONATE SOPRA Ca’ Dossena Cabanetti
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Bonate Sotto
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IGM (1969-74) BONATE SOPRA Ca’ Dossena Cabanetti Carvisi Ghiaie Molino Bonzani - Conventino Torchio di Sotto (83)
Bonate Sopra
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1983/91 BONATE SOPRA Ca’ Dossena (83) Cabanetti Carvisi (91) Ghiaie
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Capersegno
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Chignolo d’Isola
Tabella di raffronto delle località abitate Località BONATE SOPRA Ca’ Dossena Cabanetti Carvisi [porzione] Ghiaie Molino Bonzani - Conventino Torchio di Sotto
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Ghiaie Mojana Merena
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Censuario ottocentesco » » » » » » » Aggregato a Bonate Sotto Censuario ottocentesco » » » » Circoscrizione attuale » » » »
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Con la denominazione di Bonate Superiori è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Ponte San Pietro, Presezzo, Mapello, a settentrione, e Chignolo e Bonate Sotto a Sud. Il confine occidentale è descritto nel documento relativo a Terno (Codice Patetta, 1996). Le indicazioni fornite individuano, a livello nominale, un territorio corrispondente al censuario ottocentesco. Una nuova ricognizione dei confini viene effettuata nel maggio del 1456 (Confini di varie terre). In seguito è citato in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando viene aggregato a Bonate di Sotto. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non subisce altre variazioni fino all’aprile 1890 quando, con R.D. n. 1002, viene ceduta al comune di Curno la frazione di Dell’Oro posta oltre il fiume Brembo. Il 14 settembre 1924 il Commissario Prefettizio di Ponte San Pietro propone l’ampliamento del territorio comunale di sua competenza con un progetto coinvolgente, oltre al comune in oggetto, anche Brembate di Sopra, Locate Bergamasco, Presezzo, Curno e Mozzo. I sei comuni interessati si opposero al progetto (v. all.) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decise di rimettere gli atti al comune richiedente consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi». La pratica non ebbe seguito. La variazione di denominazione da Bonate di Sopra a Bonate Sopra (così registrata a partire dal Censimento ISTAT del 1951) non è documentata da nessun provvedimento legislativo.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mariano al Brembo
.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 6825, 13-04-1890 - Distacco della frazione Dell’Oro dal comune di Bonate Sopra e sua aggregazione a quello di Curno (vol. XCVI, p. 1002).
65 31
Riferimenti geostorici
Bonate Sotto
Comuni storici compresi: Bonate Sotto.
32 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BONATE SOTTO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
D2
Comuni censuari: Bonate di Sotto. Superficie territoriale (Ha): BONATE SOTTO
1853
1921
577
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1936 1951 1961 627
627
1999
627
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Demografia: 1596 1776 1805 BONATE SOTTO
556
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1525
1557
1602
1709
1772 2131 2402
2752
2815
3240
3803
4243
5052
5067
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Stefano. Non si possiede la descrizione dei confini comunali né di fine ’300 (Codice Patetta, 1996) né della metà del ’400 (Confini di varie terre), ma dalle coerenze citate nelle descrizioni dei comuni viciniori è possibile ipotizzare già da questo periodo, una circoscrizione territoriale prossima a quella attuale: come oggi, appare in confine diretto con i comuni di Bonate Sopra, Chignolo, Madone, Filago, Sforzatica (Dalmine) e Albegno (Treviolo). In seguito è citato in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto di concentrazione dei comuni, aggrega Bonate di Sopra e Chignolo. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da questa data non subisce altre variazioni. La variazione di denominazione da Bonate di Sotto a Bonate Sotto (così registrato a partire dal Censimento ISTAT del 1951) non è documentata da nessun provvedimento legislativo.
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Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
1936 BONATE DI SOTTO
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1921 BONATE DI SOTTO
1871 BONATE DI SOTTO
1776 BONATE DI SOTTO Mapate Mazzoate
Villa di Bonate
1596 BONATE DI SOTTO
Borgo di Terzo
33 COORDINATE: 6 C 6
zione ad oriente del torrente Closale occupato dal trecentesco comune di Burgo de Tercio. A partire dal 1447 (Estimazione generale) è citato in unione al comune di Borgo di Terzo. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa del
1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) viene ricostituito con una circoscrizione provvisoria corrispondente a quella parrocchiale, ma già nel marzo 1798 (Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene riassorbito da Borgo di Terzo.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Borgo di Terzo, Terzo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BORGO DI TERZO: Vigano, Berzo, Terzo. TERZO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Borgo di Terzo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
175
188
BORGO DI TERZO
1936 1951 1961 —
BORGOUNITO
186
1999
186
186
1913
Demografia: 1596 1776 1805 BORGO DI TERZO
450
438
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
500
587
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575
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726
681
BORGOUNITO
—
—
3391
3274
785
805
703
701
772
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Borgo di Terzo Burgo de Tercio Burgo de Tercio Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo e Terzo con Vigano Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgounito Borgo di Terzo Borgo di Terzo Borgo di Terzo
1353 1392
Terzo Tercio Tercio
Territorio di pertinenza dell’abitato » Circoscrizione attuale » » » Borgo di Terzo e Vigano aggregati Circoscrizione attuale Borgo di Terzo, Berzo, Entratico, Luzzana, Grone e Vigano aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Borgo di Terzo, Berzo San Fermo, Grone e Vigano San Martino aggregati Circoscrizione attuale » »
Circoscrizione attuale di Borgo di Terzo senza il territorio di Burgo de Tercio »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Aria BERZO SAN FERMO
1983/91
IGM (1969-74) Cascina Aria
1961
BORGO DI TERZO
BORGO DI TERZO
BORGO DI TERZO
BORGO DI TERZO
Cascina Pesino
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1099
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P.zo CASGNOLA
Berzo San Fermo (Borgounito) Borgo di Terzo BORGO (Borgounito) DI TERZO Cantone (Borgounito) Grone (Borgounito)
1871 Aria
Pesino
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1936
Sant’Antonio (Borgounito) Terzo (Borgounito) Terzo Vigano San Martino (Borgounito)
500
erzo. È citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Non si possiede la descrizione dei confini comunali di fine ’300 (Codice Patetta, 1996), ma dai riferimenti topografici e toponomastici contenuti nelle descrizioni dei comuni di Borgo di Terzo, Luzzana e Vigano, con i quali si trova in confine diretto, si ricava una circoscrizione che coincide quasi integralmente a quella attuale di Borgo di Terzo ad esclusione della piccola por-
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
500
orgo di erzo. Con la denominazione di Burgo de Tercio è elencato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. In quelli del 1331 e 1353 viene prescritta l’unione con Terzo, Berzo, Grone e Vigano a formare un unico distretto fiscale. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Terzo, Vigano e Berzo; dai riferimenti toponomastici citati, la sua circoscrizione risulta a quell’epoca limitata all’esiguo ambito di pertinenza dell’abitato, delimitato ad Ovest dal torrente Closale (usque propre Vallem de Tercio), a Sud dal fiume Cherio e ad Est da un termine posto in località Cima Borgo (in Somo Burgo) (Codice Patetta, 1996). Nell’estimazione del 1447 risulta unito al comune di Terzo. Di questa unione si trova conferma successivamente negli atti di ricognizione dei confini del 1456 e 1481, dove compare con la denominazione di Tercio et Burgo Tercii (Confini di varie terre). Con tale assetto territoriale, corrispondente all’attuale circoscrizione, è registrato in tutte le fonti successive fino al 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando le due comunità, in quanto appartenenti a due parrocchie distinte, sono registrate separatamente. Nel marzo 1798 riannette Terzo e aggrega anche Vigano che nella distrettuazione del 1805 viene nuovamente elencato come comune autonomo. Nel 1809 aggrega Berzo, Grone, Entratico, Luzzana e Vigano. Nel 1816 i sei comuni vengono ricostruiti e da questa data il comune in parola non subisce altre variazioni fino al 1928 quando, nonostante il parere negativo della Commissione Reale Provinciale (v. all.), si attua la riunione dei comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino in un comune denominato Borgounito. Su domanda delle popolazioni di Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino (i cittadini di Borgo di Terzo si dichiararono contrari) i quattro comuni vengono ricostituiti con D.L.C.P.S. n. 1158 del 2 ottobre 1947 con le circoscrizioni preesistenti al provvedimento autoritativo di unione. Ai sensi dell’articolo 26 della Legge 8 giugno 1990 n. 142, il 2 febbraio 1998 si costituisce l’Unione della Media Valle Cavallina che vede coinvolti, oltre al comune in oggetto, i comuni di Luzzana, dove ha sede l’Unione, e Vigano San Martino. L’Unione è costituita, per un periodo di dieci anni, per l’esercizio di servizi e funzioni proprie dei comuni che la compongono ed è finalizzata alla fusione dei comuni medesimi.
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Quaglia
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1201, 10-05-1928 - Unione dei comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino in un unico comune denominato «Borgounito» con sede municipale a Borgo di Terzo (vol. IV, p. 3736). D.L.C.P.S. n. 1158, 02-10-1947 - Ricostituzione dei comuni di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Vigano San Martino (vol. IV, p. 3285).
67 33
Riferimenti geostorici
Bossico
34 COORDINATE:
E6
Comuni storici compresi: Bossico. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BOSSICO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Bossico. Superficie territoriale (Ha): BOSSICO
1853
1921
694
717
1936 1951 1961 709
709
1999
709
709
Demografia: 1596 1776 1805 BOSSICO
438 (520)
520
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 517
523
506
618
679
799
866
970
910
1026
1041
1057
1109
1060
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Boesicho è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene disposta la costituzione di un unico distretto fiscale con Sovere e Sellere (Sovere). Non esiste la descrizione dei suoi confini né della fine ’300 né della metà del ’400, tuttavia all’atto della terminazione confinaria di Lovere del 1392 era presente un console di Bossico e nella elencazione delle coerenze il comune in parola viene citato espressamente. Nel 1596 (Da Lezze) viene ancora menzionato come autonomo, ma per determinate funzioni amministrative e fiscali appare aggregato a Sovere. Nel Prospetto delle distanze del 1740 Bossico non viene menzionato perché probabilmente aggregato a Sovere. Nei due successivi elenchi del 1766 (Repertorio delle comunità) e del 1776 (Maironi Da Ponte) viene riportato in unione a Sovere (“Bossico, Sovere e Sellere” nel catalogo del Maironi). Dalla Descrizione topografica e storica del territorio bergamasco del Formaleoni del 1777, tuttavia, si apprende che, «benché non registrato nella Nota dell’Officio Fiscale, è però comune separato che contiene 501 abitanti…». Nell’aprile del 1797 è elencato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Endine (Prospetto di divisione del territorio bergamasco). Nel marzo del 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) è registrata come sua frazione la località di Ceratello (Costa Volpino). Con il Comparto territoriale del Regno del 1805 si ridimensiona cedendo la frazione di Ceratello a Costa Volpino ed assume l’attuale estensione territoriale. Viene aggregato nuovamente a Sovere con il Decreto 31 marzo 1809. Riacquista autonomia nel 1816 con la Legge sul Compartimento territoriale della Lombardia.
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Boesico, Boesicho Bossicho, Bocsicho Bosech, Bosecho (Bossico) (Bossico) (Bossico) Bossico con Ceratello Bossico (Bossico) Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico Bossico
Circoscrizione attuale » » Aggregato a Sovere » » Bossico e Ceratello (fr. di Costa Volpino) aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Sovere Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BOSSICO
1983/91 BOSSICO
IGM (1969-74) BOSSICO
SONGAVAZZO Confine riportato nella cart. IGM e nel Catasto (confine ufficiale)
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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ENDINE G.
(*) C.S.P.T.A.: Centro Servizi Pianificazione Territoriale ed Ambientale, Provincia di Bergamo, Area V - Territorio e Ambiente.
68 34
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
1961 BOSSICO
1936 BOSSICO
1921 BOSSICO
1871 BOSSICO
1776 1596 Bosico (Sovere, BOSECH Sellere e Bossico)
Riferimenti geostorici
Bottanuco
35 COORDINATE:
D 1-2
Comuni storici compresi: Bottanuco, Cerro, Mazatica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BOTTANUCO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. CERRO ET MAZATICA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Bottanucco. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
554
587
BOTTANUCO
1936 1951 1961 572
572
1999
572
572
Demografia: 1596 1776 1805 BOTTANUCO
370
700
882
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1408
1413
1441
1535
1792 1937 2072
2274
2231
2407
2566
3049
3565 4004
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Cerro Zerro Cerro et Mazatica Cerro
1353 1392
Mazatica Mazatica, Mazaticha (Mazaticha)
Circoscrizione attuale senza il territorio di Mazatica e di Cerro » Circoscrizione attuale » Senza il territorio di Cerro Circoscrizione attuale » » Aggregato a Suisio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione Sud-occidentale dell’attuale circoscrizione di Bottanuco Porzione meridionale dell’attuale circoscrizione di Bottanuco »
Porzione Sud-orientale dell’attuale circoscrizione di Bottanuco Aggregato a Cerro
Tabella di raffronto delle località abitate Località BOTTANUCO
1983/91 BOTTANUCO
IGM (1969-74) BOTTANUCO
1961 BOTTANUCO
1936 BOTTANUCO
1921 BOTTANUCO
1871 BOTTANUCO
1776 BOTTANUCO (E CERRO)
1596 (CERRO ET) BOTANUCHO
Cassinone Cerro
Cassinone (91) Cerro (83)
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Mazatica. Compare distintamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1453 in cui è registrato in unione a Bottanuco e Cerro) tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi ordinamenti si prescrive anche la sua unione a Bottanuco e San Gervasio. Nelle descrizioni dei confini di Rodi (Filago) del 1392 è menzionato in unione a Cerro. Nel Liber extimi Pergamensis del 1447 è riportato in unione a Bottanuco e Cerro. Il toponimo, scomparso, è stato localizzato lungo il confine tra Bottanuco e Capriate San Gervasio.
1353 1392 1766
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erro. Negli Statuti di Bergamo del XIV secolo è menzionato solamente nella redazione del 1353, con la denominazione di Zerro, tra i comuni tenuti alla manutenzione della strada da Longuelo (Bergamo) a San Gervasio. Nello Statuto del 1453 è registrato in unione a Bottanuco e Mazatica, mentre in quello del 1491 è elencato distintamente tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nella descrizione dei confini di Rodi (Filago) del 1392 è menzionato con la qualifica di comune e con la denominazione di Cerro et Mazatica. Non essendo pervenuta né la descrizione dei suoi confini né quella di Botanucho della fine del XIV secolo, col quale trovavasi in confine diretto a Nord, solo si può ipotizzare che occupasse la porzione meridionale dell’attuale territorio di Bottanuco. In seguito è sempre citato in unione a Bottanuco (Liber extimi Pergamensis, 1447; Da Lezze, 1596). Ricompare come autonomo nel Prospetto delle distanze del 1740 (in vece di Bottanuco) e nel Repertorio delle comunità del 1766. Dal 1776 (Maironi Da Ponte) è registrato come contrada di Bottanuco.
Bottanuco Butanucho, Butaucho Botanucho, Butanucho Cer (Cerro) et Botanucho Cerro Bottanuco Bottanuco e Cerro Bottanuco e Cerro Botanucco e Cerro (Bottanuco) Bottanucco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco Bottanuco
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ottan o. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1333), dove si prescrive l’unione ficale con Mazatica e San Gervasio (Capriate San Gervasio). Sull’attuale circoscrizione comunale insistevano nel XIV secolo i territori di Mazatica e Cerro. Non si possiede la descrizione dei suoi confini di fine ’300, ma dalle coerenze citate nel documento di Rodi (Filago) del 1392 si apprende che in questo periodo Bottanuco e Cerro (con Mazatica) erano ancora comuni distinti. Risale alla metà del XV secolo il momento in cui Bottanuco raggiunge l’attuale estensione territoriale: nell’estimazione del 1447 il comune è registrato con la denominazione di Cerro et Butanicho et Mazaticha. Ad eccezione del Repertorio delle comunità del 1766, dove Bottanuco e Cerro sono registrati ancora come autonomi, in tutte le fonti successive fino al 1809 dette comunità risultano unite in un’unica entità territoriale. Nel 1809 viene aggregato a Suisio insieme a Medolago. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non si registrano altre variazioni.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Capriate S. Gervasio
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. Capriate d’Adda
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Brembate
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
69 35
Riferimenti geostorici
Bracca
36 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Bracca; Cornalta; Truchel, Bruga e Cornalta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SERINA E BRACCA: Oneta, Gorno, Premolo, Vertova, Costa di Serina, Endenna (Zogno), Poscante (Zogno), Spino (Zogno), Piazzo (San Pellegrino Terme). Comuni censuari: Bracca; Truchel Bruga con Cornalta. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
532
559
BRACCA
1936 1951 1961 —
553
1999
553
553
Demografia: 1596 1776 1805 BRACCA
420
500
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
281
CORNALTA
460
487
564
712
792
891
910
—
—
767
759
693
674
620
87
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Bracca Bracha (Bracca) Bracca Bracca Bracca Bracca Bracca con Pagliaro Bracca (Bracca) Bracca Bracca Bracca Bracca Bracca Bracca (Bracca) Bracca Bracca Bracca
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Cornalta Cornolta (Cornalta) (Cornalta) (Cornalta) (Cornalta) (Cornalta) [Cornalta] Cornolta (Cornalta) (Cornalta)
1816
Truchel, Bruga e Cornalta Truchel, Brugia e Cornalta
Porzione meridionale del censuario di “Truchel, Bruga con Cornalta” Aggregato a Serina (Aggregato a Bracca?) » » » Porzione meridionale del censuario di “Truchel, Bruga con Cornalta” » (Aggregato a Costa di Serina?) Unito a Truchel e Bruga
Censuario di “Truchel, Bruga con Cornalta”
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Circoscrizione attuale senza la frazione di Cornalta Aggregato a Serina Circoscrizione attuale » » » Bracca (senza la frazione di Cornalta) e Pagliaro (Algua) aggregati Circoscrizione attuale senza la frazione di Cornalta Aggregato a Costa di Serina Circoscrizione attuale senza il censuario di “Truchel, Bruga con Cornalta” Circoscrizione attuale » » » » Aggregato ad Algua Circoscrizione attuale » »
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ra a. All’inizio del XIII secolo l’attuale territorio di Bracca era ricompreso nella circoscrizione della comunità di Levrene et Bracha. I confini di questo comune, come risulta da un atto di descrizione del 1234, erano molto estesi, risultando inclusi nella sua circoscrizione, oltre al territorio di Bracca, anche quelli di Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Frerola e Pagliaro (Algua) (Gabanelli, 1996). Nel XIV e XV secolo è citato come comune autonomo, distinto da Lepreno (Serina), negli Statuti di Bergamo, dove si prescrive l’unione fiscale con Cornalta, oggi sua frazione. Alla fine del XIV secolo è documentata la sua appartenenza al comune di Serina et Bracha che, come risulta dalle coerenze citate nella descrizione confinaria del 1392 (Codice Patetta, 1996), aveva una circoscrizione identica a quella descritta nell’atto del 1234. Nel 1596 è descritto come comune autonomo, ma tra le sue contrade non si cita la frazione di Cornalta; una contrada con denominazione molto simile (“Comolta”) è però menzionata tra le contrade di Costa di Serina. Il comune in oggetto è in seguito registrato come autonomo in tutte le fonti fino al marzo 1798, quando si distacca la frazione di Cornalta, che si costituisce in comune autonomo, ed acquisisce la comunità di Pagliaro (Algua), ceduta a Frerola (Algua) nel 1805. Con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Costa di Serina con “Frerola e Pagliaro” e “Rigosa e Sambusita”; tale aggregazione comprendeva probabilmente anche Cornalta, che nella compartimentazione del 1805 viene citato ancora come autonomo. Nel 1816 Bracca viene ricostruito con una estensione pari
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Cene di Sotto
a quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Con Decreto 25 aprile 1818 aggrega il comune di “Truchel, Bruga e Cornalta”, che si era reso autonomo da Costa di Serina nel 1816, acquisendo l’attuale dimensione. Nel 1927 viene aggregato a Costa di Serina, Frerola e Rigosa in un comune denominato “Algua di Costa Serina”, modificata in “Bracca di Costa Serina” l’anno seguente. Nel 1948, con R.D. n. 286 del 10 febbraio viene ricostituito con la circoscrizione e la denominazione preesistenti al decreto di unione (v. all. scheda 5 - Algua). Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Cornalta. È citato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove viene prescritta l’unione fiscale con il comune di Bracca. Nel 1596 (Da Lezze, 1986) non è riportata tra le contrade di Bracca di cui oggi è frazione: una contrada con una forma lievemente difforme, “Comolta” (Cornolta?), è registrata tra le contrade del comune di Costa di Serina. In tutte le fonti successive fino al 1798 di Cornalta non si fa più menzione in quanto unita al finitimo comune di Bracca (Maironi, 1820). Nel marzo del 1798 (Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio) si costituisce in comune autonomo, ma nell’elenco presente nel provvedimento legislativo viene erroneamente registrato con la denominazione di “Cornalba”. Nelle compartimentazioni territoriali del settembre 1798, del maggio 1801 e del giugno 1805 è sempre riportato come autonomo con la denominazione di “Cornolta”. Nel Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 non è più menzionato perché probabilmente già assorbito in Bracca, che con questo stesso provvedimento viene accorpato a Costa di Serina. Nel 1816 si unisce a Truchel e Bruga a formare un comune autonomo che nel 1818 viene accorpato a Bracca.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Algua [porzione] Ambriola (oggi in Costa di Serina) Ascensione (oggi in Costa di Serina) Botta BRACCA
1983/91 Algua
1961 Algua
Botta (91) BRACCA
BRACCA
BRACCA
Bruga
Bruga
Bruga
Bruga
Case di Sopra (oggi in Algua) Colle di Brigni Cora Cornalta
1921
1871
1776
1596
Bracca (Bracca BRACCA di Costa Serina) Bruga (Bracca di Costa Serina) Case di Sopra (Bracca di Costa Serina)
BRACCA
Botta di Bracca BRACCA
La Botta BRACCA
Bruga (Brusa) di Bracca
Bruga
Colle di Brigni Cora Cornalta
Cornalta
COSTA DI SERINA Feudo Fieno Frerola (oggi in Algua)
1936
Ambriola (Bracca di Costa Serina) Ascensione (Bracca di Costa Serina)
Cornalta (Bracca di Costa Serina)
Cornalta
Cornalta
Comolta? (Costa di Costa Serina)
Costa di Serina (Bracca di Costa Serina) Fieno
Fieno
Fieno
Feudo Fieno
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Pradasoldi Pregaroldi
Pragaroldio
Sottoriva di Bracca Stavei
Staveli
Frerola (Bracca di Costa Serina)
Galleria Madasco Mosche Pagliaro (oggi in Algua)
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Galleria Madasco Mosche
Galleria Madasco Mosche
Ponte Merlo Pozze Pradasoldi Pregaroldi Rigosa (oggi in Algua)
Ponte Merlo Pozze (91)
Ponte Merlo
Ponte Merlo
Pregaroldi
Pregaroldi
Pregaroldi
Mosche (83)
Pagliaro (Bracca di Costa Serina)
Rigosa (Bracca di Costa Serina) Sambusita (Bracca di Costa Serina)
Sambusita (oggi in Algua) Sotto Riva
Sottoriva
Sotto Riva
Staviglio Tagliata (oggi in Costa di Serina) Trafficanti (oggi in Costa di Serina) Truchel Turicolo Usde Zubioni
Staviglio
Staviglio (V)
Sottoriva
Sotto Riva
Tagliata (Bracca di Costa Serina) Trafficanti (Bracca di Costa Serina) Truchel
Zubioni
Mappa del comune censuario di Truchel Bruga (1815), Catasto Napoleonico.
Truchel, Bruga e Cornalta. Con la dimensione dell’omonimo comune censuario, si costituisce comune autonomo con il compartimento territoriale del 12 febbraio 1816, separandosi dal comune di Costa di Serina. Due anni dopo, il 25 aprile 1818, viene assorbito dal comune di Bracca.
IGM (1969-74) Algua
Truchel
Zubioni
Truchel
Zubioni
Trugvel Turicolo Usdeo Zubbioni, Subbiono
Troquel Usde Rubion
Mappa del comune censuario di Bracca (1814), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1997, 06-10-1927 - Unione dei comuni di Costa di Serina, Frerola, Rigosa e Bracca in un unico comune denominato «Algua di Costa Serina» (vol. VIII, p. 8794). R.D. n. 369, 16-02-1928 - Autorizzazione al comune di Algua di Costa Serina a modificare la propria denominazione in quella di «Bracca di Costa Serina» (vol. II, p. 1666). D.Lgs. n. 286, 10-02-1948 - Ricostituzione dei comuni di Bracca e di Costa Serina (vol. II, p. 1568; G.U. n. 93 del 20/4/48).
71 36
Branzi
37 COORDINATE:
comune si scompone in tre entità territoriali distinte. Dalla relazione di fine mandato del Da Lezze si apprende infatti che dette comunità «solevano esser un solo comune et tutte insieme poste in estimo della valle del
Viccariato (…) ma par che siano poi divise come Fondra [coincidente con l’attuale Isola di Fondra], Branci et Carona…» (Da Lezze, 1596).
B5
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Branzi, Monaci. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Val Fondra. Comuni censuari: Branzi con Revione e Redorta; Monaci con Cagnolo dei Branzi. Superficie territoriale (Ha): BRANZI
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2481
2557
2529
2529
2529
2529
Demografia: 1596 1776 1805 14101
BRANZI
330
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
300
707
767
648
836
829 1010 1120
1068
832
1035
962
903
877
813
(1) Numero di abitanti riferito alla comunità di Val Fondra comprendente anche i territori di Isola di Fondra e Carona.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Censuario di “Monaci con Cagnolo dei Branzi”
Tabella di raffronto delle località abitate Località Belfiore Besse BRANZI Cagnoli Caprini Capriule Cornello Dossi Gardata Lumisera Monaci Moner Piamoraz Prati Redorta Rivioni Ronco San Rocco Zappello
1983/91
IGM (1969-74) Belfiore
1961
1936
1921
1871
1776 Belfiore
BRANZI Cagnoli
BRANZI Cagnoli Caprini
BRANZI Cagnoli
BRANZI
BRANZI
BRANZI
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Cornello Dossi Gardata Lumisera
Cornello
BRANZI Cagnoli Caprini (Valleve) Capriule Ronco Caprile Cornello Dossi Gardada Gardati
Monaci
Monaci
Gardata Lumisera (83) Monaci (91)
Prati Rivioni (83)
Rivioni Ronco S. Rocco Zappello
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Monaci Moner Piamoraz Prati Redorta Ricioni
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1596 Bolfurro Besse BRANCI Cagnoli
Prati (Valleve) Redorta Rivione Ronco (Valleve) S. Rocco di Bransi
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Branzi
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72 37
Monaci Monaci con Cagnolo de’ Branzi
Contrada di Val Fondra » Circoscrizione attuale » » Circoscrizione attuale senza le contrade di Caprini, Prati e Ronco Branzi e Carona aggregati Circoscrizione attuale Branzi, Carona e Isola di Fondra aggregati Censuario di “Branzi con Revione e Redorta” Circoscrizione attuale » » » » » » » »
1500
(*) al ondra. Come ente autonomo è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1333) dove, con la denominazione di comune de Fondra et de la Carona et de Branciis, è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi Statuti si disponeva anche la costituzione di un unico distretto fiscale insieme a Valleve, Foppolo e Cambrembo. Entro la sua circoscrizione ricadevano i territori degli attuali comuni di Isola di Fondra, Branzi e Carona. È quanto si evince anche dalla lettura dell’atto di descrizione dei suoi confini (Confinia et termini comunis Vallis Fondre Inferioris) rogato il 12 aprile 1456: ad Est confinava infatti con la Val Seriana Superiore (sumitas montium communis Vallis Seriane Superioris); a Sud con il comune di Valnegra (che includeva in quel periodo anche gli attuali territori di Moio de’ Calvi e Roncobello); ad Ovest con il comune di Piazzatorre lungo la giogaia TorracchioTorcola-Monte Colle (sumitas montium de Toragio, de Torculla et de Collo); a Nord con Valleve lungo la Valle Valenzana e con Carona lungo la Valle di Carisole (quest’ultimo riferimento è citato nello stesso atto, ma nel capitolo relativo ai confini di Carona) fino alla sommità dei monti che dividono il territorio bergamasco dalla Valtellina (in sumitatem montium versus Vallis Tellinam) seguendone poi la giogaia verso Est (versus mane parte per costam tortam et recta). Il 3 febbraio 1481 viene effettuata una nuova ricognizione dei confini che conferma, ad eccezione del confine settentrionale con Valleve che viene spostato dalla Valenzana alla Valle del Vendullo (a monte parte Vallis Vendulli), la circoscrizione sopra delineata. A fine Cinquecento il
1816
llo
M ona i. Territorialmente identificabile con l’omonimo comune censuario del 1853, è registrato comune autonomo solo nell’elenco allegato alla Legge 12 febbraio 1816 sul Compartimento territoriale della Lombardia. Viene riassorbito dal comune di Branzi nel febbraio 1817.
Branzi (Branzi) (Branzi) Branci Branzi Branzi Branzi Branzi con Carona Branzi Branzi Branzi con Rivione e Redorta Branzi Branzi Branzi Branzi Branzi Branzi Branzi Branzi Branzi
T.
ranzi. È contrada di Val Fondra (*) fino a fine Cinquecento quando si erige comune autonomo con una estensione corrispondente al comune attuale. Nel catalogo delle comunità del Maironi del 1776, Caprini, Prati e Ronco, oggi ricadenti nella sua circoscrizione, sono segnalate come contrade del finitimo comune di Valleve. In seguito è sempre registrato come comune distinto fino al marzo 1798, quando è unito a Carona. Nel 1805 appare di nuovo autonomo. Con la concentrazione dei comuni del 1809 aggrega Fondra, Carona e Trabuchello. Viene ricostruito nel 1816 con una dimensione inferiore (pari a quella del comune censuario), essendosi costituita in comune autonomo con questo stesso provvedimento legislativo la comunità di Monaci, precedentemente sua frazione. Nel 1817 riaggrega il comune di Monaci e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
V. d e ll
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ISOLA DI FONDRA
Trabuchello
L. Colombo
M. PRADELLA 2619
L. Gemelli
VALGOGLIO
M. CORTE
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2493
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Nel 1928 viene unito a Grignano a formare l’attuale comune di Brembate.
Brembate
38 COORDINATE:
E2
spettivi strumenti. Stando alle indicazioni delle coerenze citate negli atti, si può ritenere che già da allora avesse una estensione prossima al censuario di metà Ottocento. In seguito è sempre riportato come comune indipendente fino al 1809, quando viene aggregato con Capriate a San Gervasio. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1928 viene unito a Brembate di Sotto a formare l’attuale comune di Brembate.
rignano. Con la denominazione di Gredeniano, è riportato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo. Con un atto del notaio Maffiolo Magri, nel 1395 vengono definiti i confini con i comuni contermini di San Gervasio e Capriate; i confini con Brembate Inferiori e Marne (Filago) sono descritti nei ri-
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Brembate, Brembate di Sotto, Grignano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BREMBATE DI SOTTO: Osio Sotto, Boltiere, Marne (Filago), Grignano, Capriate; GRIGNANO: San Gervasio (Capriate San Gervasio), Capriate. Comuni censuari: Brembate Sotto; Grignano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
BREMBATE
486
BREMBATE DI SOTTO
291
309
GRIGNANO
176
183
486
1999
545
545
Demografia:
rem bate. Si costituisce con R.D. n. 1714, del 28 giugno 1928 in seguito all’unione dei soppressi comuni di Brembate di Sotto e Grignano. Nella seduta del 30 agosto 1929 il Rettorato Provinciale si esprime favorevolmente alla rettifica di confine tra Brembate e Capriate San Gervasio richiesta dal Commissario prefettizio di Capriate. Non risulta che la pratica abbia avuto seguito. Nel 1952 attua una rettifica di confine con il comune di Canonica d’Adda spostando il confine meridionale dal Fosso Bergamasco al fiume Brembo (v. all.) rem bate di S otto. Con la denominazione di Brembate Inferiori, è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti all facta di porta S. Stefano. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Capriate, Grignano (Brembate), Marne (Filago), Osio Sotto e Boltiere; il confine meridionale, non descritto, era con tutta probabilità rappresentato dal Fosso Bergamasco, che tagliava orizzontalmente il territorio a monte della confluenza del Brembo nell’Adda. Sulla base delle indicazioni di coerenza contenute nell’atto si può ritenere che la sua circoscrizione, in quest’epoca, non si discostasse molto dal censuario ottocentesco, posto a Nord del Fosso. Stando alla descrizione del Da Lezze del 1596, il confine meridionale si estendeva oltre questo limite e si spingeva fino «dove finisse il Brembo sboccando in Adda». Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809 aggrega Marne. Nel 1812 un decreto prefettizio stabilì l’aggregazione anche di San Gervasio (Capriate San Gervasio) e Filago (Istituzioni del territorio, 1997). Con il comparto territoriale del 1816 i tre comuni precedentemente accorpati vengono ricostruiti.
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1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
BREMBATE
3712
BREMBATE DI SOTTO
343
920
926
1437
1647
1841
1915
GRIGNANO
120
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410
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5448
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6240
548
711
746
1936 1961 1992 1999
Brembate Brembate Brembate Brembate Brembate
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Brembate di Sotto Brembate Inferiori Brembate Inferiori Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto Brembate di Sotto
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Grignano Gredeniano Gredegnano, Gredeniano Grignano Grignano Grignano Grignano Grignano Grignano (Grignano) Grignano Grignano Grignano Grignano Grignano Grignano
Circoscrizione attuale senza la porzione a Sud del Fosso Bergamasco Circoscrizione attuale » »
Censuario di Brembate Sotto » » » » » » » Censuari di Brembate Sotto e di Marne (Filago) aggregati Censuario di Brembate Sotto » » » » »
Censuario di Grignano » » » » » » » Aggregato a S. Gervasio (Capriate S. Gervasio) Censuario di Grignano » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BREMBATE DI SOTTO GRIGNANO Ponte San Vittore
1983/91 BREMBATE
IGM (1969-74) BREMBATE
1961 BREMBATE
1936 BREMBATE
Grignano
Grignano
Grignano
Grignano
Case San Fermo
San Fermo
San Fermo
1921 BREMBATE DI SOTTO GRIGNANO
1871 BREMBATE DI SOTTO GRIGNANO Ponte San Vittore (Brembate di Sotto)
1776 BREMBATE DI SOTTO GRIGNANO
1596 BREMBATE DI SOTTO GRIGNANO Ponte S.to Vittore (Brembate di Sotto)
Riferimenti Legislativi
co
CISERANO
O
CANONICA D’ADDA
4456
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Capriate Brembate
Capriate S. Gervasio d’Adda
3803
2248 2549 2680
R.D. n. 1714, 28-06-1928 - Unione dei comuni di Brembate di Sotto e di Grignano in un unico comune denominato «Brembate» con capoluogo a Brembate di Sotto (vol. V, p. 5251). D.P.R. n. 4423, 26-10-1952 - Rettificazione dei confini tra i comuni di Canonica d’Adda, Capriate San Gervasio e Brembate (vol. XX, p. 21625; G.U. 2-2-1953 n. 26).
73 38
Riferimenti geostorici
Brembate di Sopra
39 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Brembate di Sopra, Tresolzio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BREMBATE DI SOPRA: Tresolzio, territorio di Arzenate (Barzana), Vallis Breni (Valbrembo), Almenno; TRESOLZIO: Brembate di Sopra, Prezzate, Locate (Ponte San Pietro), territorio di Arzenate (Barzana), territorio di Briolo (Ponte San Pietro/Valbrembo). Comuni censuari: Brembate di Sopra. Superficie territoriale (Ha): BREMBATE DI SOPRA
1853
1921
416
438
1936 1951 1961 —
434
1999
434
434
Demografia: 1596 1776 1805 BREMBATE DI SOPRA
410
TRESOLZIO
610
750
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 840
938
1018
1088
1447 1744 1765
—
—
2768
3096
4803
5343
6301
(1)
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Brembate di Sopra.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
rem bate di Sopra. È riportato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo, dove si prescrive l’unione fiscale con Prezzate, Tresolzio (solo nelle redazioni del 1331, 1353 e 1453) ed Arzenate (Barzana). Nel 1392 viene fatta la ricognizione dei confini con i comuni contermini di Vallis Breni (area di Valbrembo), Almenno, il territorio di Arzenate (Barzana) e Tresolzio (Brembate di Sopra), definendo un territorio corrispondente alla porzione Nord-orientale dell’attuale circoscrizione comunale. Accorpa Tresolzio tra la metà del ’400 (nel Liber extimi Pergamensis del 1447 compare ancora unito a Prezzate ed Arzenate) e il 1476 (Estimazione generale). Nel 1596 Da Lezze riporta come sua contrada Prezzate che, con tutta probabilità, ancora alla fine del ’500, doveva essere costituito dall’unione delle comunità di Tresolzio, Prezzate e Arzenate. Nel 1776 la situazione territoriale vede l’attuale circoscrizione nuovamente divisa nei due comuni di Brembate di Sopra (che annovera tra le sue contrade solo Arzenate, in quanto Prezzate viene assorbito da Mapello) e Tresolzio. L’attuale circoscrizione si forma attorno alla fine del XVIII secolo: nel Prospetto per la divisione del territorio bergamasco del 1797, con il quale la provincia viene suddivisa in Cantoni utilizzando come entità territoriali provvisorie le parrocchie, si registra infatti solamente il comune di Brembate di Sopra, mentre le predette località di Tresolzio e Arzenate vengono rispettivamente accorpate a Brembate di Sopra e a Barzana.
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1353 1392 1596 1740 1766 1776
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale » Brembate di Sopra (con Tresolzio), Arzenate (Barzana) e Prezzate (Mapello) aggregati » » Porzione nord-orientale della circoscrizione attuale con Arzenate (Barzana) Circoscrizione attuale » Aggregato a Ponte S. Pietro Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Ponte S. Pietro Circoscrizione attuale » »
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Almenno S. Salvatore
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Brembate di Sopra Brembate Superiori Brembate Superiori Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate Superiore Brembate di Sopra (Brembate di Sopra) Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra (Brembate di Sopra) Brembate di Sopra Brembate di Sopra Brembate di Sopra
Bruntino
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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74 39
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Brembate di Sopra » Aggregato a Brembate di Sopra » » Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Brembate di Sopra
Nel 1809 il comune in parola viene aggregato a Ponte San Pietro insieme a Locate e Presezzo. Nel 1816 riacquista autonomia. Nel 1872 viene presentata al Consiglio Comunale di Ponte San Pietro un’istanza da parte di 21 elettori di Locate Bergamasco, Presezzo e Brembate di Sopra con la quale si chiedeva il distacco di alcune porzioni di territorio dai rispettivi comuni a favore del comune di Ponte San Pietro (v. all scheda 173 - Ponte San Pietro). Sulla mozione presentata dal comune di Ponte San Pietro, il Consiglio Provinciale, nella seduta del 24 giugno 1874, si espresse negativamente. L’anno successivo fu riprodotta la proposta, ma per un ampliamento ridotto; il Consiglio Provinciale, nella seduta del 18 febbraio 1875, riconosciuta la convenienza della riforma circoscrizionale, approvò il progetto. Le pratiche inizate, tuttavia, non ebbero corso fino al 14 settembre 1924 quando il Commissario Prefettizio di Ponte San Pietro propose un nuovo progetto di ampliamento del territorio comunale di taglia ben maggiore ai precedenti; oltre ai tre comuni già citati, la proposta coinvolgeva anche Bonate Sopra, Curno e Mozzo. I sei comuni interessati si opposero al progetto (v. all. scheda 31 Bonate Sopra) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decise di rimettere gli atti al comune richiedente, consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi». Nel 1927 viene nuovamente aggregato a Ponte San Pietro insieme a Locate Bergamasco. Il Consiglio Provinciale, vista la motivata domanda dei “capi famiglia” dell’ex comune di Brembate di Sopra; visto il parere favorevole del Consiglio comunale di Ponte San Pietro (24 maggio 1946 n. 20/27); viste le opposizioni del Cotonificio Legler, della ditta Caproni Aeronautica Bergamasca e di diversi abitanti di Ponte San Pietro e di Brembate di Sopra, esprime parere favorevole all’integrale ricostituzione dell’ex comune che diventa esecutiva con D.L. n. 102 dell’11 febbraio 1948. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali. Tresolzio. Risulta comune autonomo ascritto alla facta di S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove (ad eccezione delle redazioni del 1391, 1422 e 1430) si prescrive l’unione fiscale con Prezzate, Brembate di Sopra ed Arzenate (Barzana). Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Locate, Prezzate, il territorio di Arzenate, Brembate di Sopra e, oltre il fiume Brembo, con il territorio di Briolo. Secondo le coerenze citate, il comune doveva occupare la porzione Sud-occidentale dell’attuale territorio di Brembate di Sopra. Nell’estimazione del 1447 risulta unito a Prezzate ed Arzenate (Prezate et Arcenate, Tresolcio). Le tre località, unite sotto la denominazione di Prezzate, sono indicate nella descrizione del Da Lezze del 1596 come contrada di Brembate di Sopra. Nel catalogo delle comunità del Maironi del 1776 Tresolzio è nuovamente menzionato come comune autonomo. A partire dal 1777 (Formaleoni, 1777) non è più menzionato in quanto probabilmente già riassorbito da Brembate di Sopra.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Arzenate (oggi in Barzana) BREMBATE DI SOPRA Briolo [porzione] Ca’ Fittavolo Prezzate (oggi in Mapello) San Giuseppe Tresolzio Sopra
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
BREMBATE DI SOPRA
BREMBATE DI SOPRA Briolo Ca’ Fittavolo
BREMBATE DI SOPRA Briolo Ca’ Fittavolo
Brembate di Sopra BREMBATE (Ponte San Pietro) DI SOPRA
BREMBATE DI SOPRA
San Giuseppe Tresolzio
San Giuseppe Tresolzio Sopra
Tresolzio di Sopra
Tresolzio di Sopra
Tresolzio
Tresolzio Sotto
Tresolzio di Sopra (Ponte San Pietro) Tresolzio (Ponte San Pietro)
Tresolzio di Sotto
Tresolzio di Sotto
Tresolzio Sotto
1921
1871
1776 Arcenate BREMBATE DI SOPRA
1596 BREMBATE DI SOPRA
Prezate
[TRESOLZIO]
Tresolzio di Sopra (Tresolzio) Tresolzio di Sotto (Tresolzio) [TRESOLZIO]
Atto di descrizione dei confini di Brembate Superiore del 9 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387, cc. 36r - 37v (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2351, 01-12-1927 - Unione dei comuni di Ponte San Pietro, Brembate di Sopra e Locate Bergamasco in un unico comune denominato «Ponte S. Pietro» (vol. IX, p. 9694). Assetto circoscrizionale all’anno 1936.
D.L. n. 102, 11-02-1948 - Ricostituzione del comune di Brembate di Sopra (vol. I, p. 465).
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Mappa del comune censuario di Brembilla rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Mappa del comune censuario di Cà del Foglia rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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rem billa. Dopo aver fatto parte della corte vescovile di Almenno, nel 1220, in seguito alla cessione dei diritti feudali vescovili al comune di Lemine, viene incluso nel territorio di quest’ultimo che comprendeva, oltre al comune in parola, anche i territori dei due Almenno, di Palazzago e della Valle Imagna. Si rende autonomo nel corso del XIII secolo (Manzoni P., 1988). È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nelle descrizioni dei confini dei comuni del 1392 (Codice Patetta, 1996) viene riportato nelle coerenze di Stabello e Sedrina, Villa d’Almè, Zogno e San Pellegrino. La coerenza con Villa d’Almè si spiega con il fatto che all’epoca (ma probabilmente già nel XIII secolo) Brembilla comprendeva anche l’attuale territorio di Ubiale Clanezzo, il territorio di Capizzone e di Strozza a sinistra del torrente Imagna, Gerosa e, probabilmente, Blello. Un primo ridimensionamento si ha nel 1442 con il distacco di Gerosa che ottiene di separarsi dalla valle Brembilla e di erigersi a comune autonomo. Nel gennaio 1443 il Senato Veneto, per far fronte al preoccupante legame di devozione del comune in parola allo Stato di Milano, emanò un bando con il quale impose agli abitanti della valle di emigrare. Per evitare l’esilio, le contrade di Cadelfoglia, Cavaglia e Passabona, comprese le terre fino alla Val Rudino, che nel loro complesso individuano un territorio corrispondente al comune censuario ottocentesco di Cadelfoglia, dichiararono di appartenere al comune di Gerosa. Nell’aprile del 1481 vengono definiti i nuovi confini di Brembilla con un atto che sancisce la separazione di
adeloglia. Si fa coincidere territorialmente con l’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Fino alla metà del Quattrocento fece parte del comune di Brembilla. Nel 1443, per evitare le gravi sanzioni (confisca dei beni e diaspora) inferte dalla Serenissima agli abitanti di Brembilla, le contrade di Cadelfoglia (Cadelfoglia, Cavaglia e Passabona) si dichiararono appartenenti al comune di Gerosa. Nel 1481 vennero definiti i confini con Gerosa, e Cadelfoglia venne ricompreso in Brembilla (Salvi-Callioni, 1980). Nello spirituale ed anche fiscalmente, tuttavia, la contrada continuò ad essere legata a Gerosa. L’appartenenza al comune di Gerosa è te-
0
D-E 3
100
40 COORDINATE:
e parte della Luera, per un totale di 231 abitanti, mentre la restante parte, con 15 abitanti, sarebbe passata a Brembilla (delib. Comm. Pref. 20 marzo 1928). Nella seduta del 9 novembre 1951 il Consiglio Provinciale espresse parere favorevole sulla domanda dei frazionisti di Ponti di Sedrina (ricadente in parte nel comune di Brembila ed in minima parte nel comune di Zogno) tendente ad ottenere l’aggregazione al comune di Sedrina. L’istanza, che non ebbe seguito, è ritornata d’attualità con una nuova petizione presentata nel 1997 da 18 elettori residenti nella citata frazione. La domanda è ora al vaglio dei competenti organi regionali (v. all.).
500
Brembilla
Ubiale, Clanezzo e delle terre della Valle Imagna (Capizzone-Strozza) e determina i nuovi confini settentrionali con Gerosa secondo una linea grossomodo coincidente con l’attuale, facendo assumere al comune in oggetto una circoscrizione territoriale molto prossima a quella odierna (Salvi-Callioni, 1980). Conferma di ciò si ha nelle descrizioni dei comuni di Gerosa e Brembilla Vecchia (identificabile oggi con Ubiale Clanezzo e porzione di Capizzone) contenute nella relazione del capitano Giovanni Da Lezze del 1596. Con la denominazione di San Giovanni Laxolo, il Da Lezze così descrive le coerenze del comune in oggetto: «la terra è posta in una valle per la quale scorre il fiume Brembilla, confina con Gerosa da tramontana di Val Brembana inferior, da ponente con Valdimagna, da mezo dì con Brembilla Vecchia, da levante la Val Brembana inferior tra Zogno e Santo Piligrino». Ancorché definito ufficialmente con l’atto del 1481, il confine settentrionale rimane poco chiaro in quanto, nel 1596 (Da Lezze, 1596) ed in alcuni atti del XVI e XVII secolo, Cadelfoglia (registrata a volte come Cadumine o Cadudinenis) è citata come contrada di Gerosa. Nel 1776 Giovanni Maironi fa rilevare un nuovo assetto circoscrizionale per la presenza nel territorio del comune in parola della porzione di Brembilla Vecchia corrispondente alla contrada di Ubiale. Tale assetto è contraddetto dal Formaleoni che, nella sua descrizione del territorio bergamasco del 1777, riporta Brembilla Vecchia con la qualifica di comune esente. Nel 1798, con la prima Repubblica Cisalpina, Brembilla assume l’attuale circoscrizione per il distacco del territorio di Ubiale, che si costituisce in comune autonomo, e l’acquisizione della contrada di Cadelfoglia (Maironi, 1819). Con il Decreto 31 marzo 1809 aggrega Gerosa. Nel 1816 Gerosa si separa e si costituiscono comuni autonomi anche Catremerio e Cadelfoglia, territorialmente corrispondenti agli omonimi comuni censuari ottocenteschi. Con Decreto 19 aprile 1818 i due comuni vengono riassorbiti. Non ebbe seguito la proposta del Prefetto del 17 marzo 1928 che prevedeva l’aggregazione del territorio di Blello parte a Brembilla e parte a Gerosa. Il comune di Gerosa avrebbe dovuto aggregare le località Rizzoli, Piazzoli Alti, Capazzo Basso, Saradel, Stallino
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stimoniata infatti ancora dal Da Lezze (1596) che informa di alcune liti tra il comune di Gerosa e le contrade della “squadra del comun di Cadumine” le quali, soggiunge, «se bene sono divise da Gerosa però fanno le fattioni con detto comun». La dipendenza da Gerosa è testimoniata ancora in alcuni atti del XVII secolo: nel 1717, in merito al pagamento della tassa sulla macina, l’amministrazione di Brembilla faceva rilevare a Bergamo l’appartenenza di Cadelfoglia a Gerosa (Salvi-Callioni, 1980). Di Cadelfoglia si fa menzione successivamente nelle Anagrafi Venete del 1780-89 dove, con la denominazione di “Cacumine”, viene registrato tra le comunità dipendenti nello spirituale dalla parrocchia di Santa Croce di Gerosa. Nel 1798 viene riaggregato a Brembilla, ma già nel 1816, con il Compartimento territoriale della Lombardia, si erige a comune autonomo. Con Decreto del 19 aprile 1818 viene aggregato definitivamente a Brembilla. Catremerio. Coincide territorialmente con l’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Si costituisce in comune autonomo, separandosi da Brembilla, con il compartimento territoriale del 1816. Con Decreto del 19 aprile 1818 viene riaggregato a Brembilla.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Brembilla, Cadelfoglia, Catremerio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BREMBILLA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Brembilla; Ca’ del Foglia; Catrimerio. Superficie territoriale (Ha): BREMBILLA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2035
2113
2091
2091
2091
2091
Demografia: 1596 1776 1805 BREMBILLA
697 20101
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1631
2142
2322
2368
2757
3416 4029 4468
3549
3110
3762
3963
4134
4156 4128
(1) Comprende i 280 abitanti della contrada di Ubiale.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Brembilla Brembilla Brembila, Brembilla Santo Giovan Laxolo Santo Giovan Laxolo Brembilla San Giovanni Laxolo Brembilla San Giovanni Laxolo Brembilla Brembilla San Giovanni Laxolo Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla Brembilla
1816
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Censuario di Ca’ del Foglia
1816
Catremerio Cattrimerio
Censuario di Catrimerio
Brembilla, Blello, Gerosa, Ubiale Clanezzo e porzioni di Capizzone e Strozza aggregati » Circoscrizione attuale senza il censuario di Ca’ del Foglia » » Circoscrizione attuale senza il censuario di Ca’ del Foglia, con pertinenza terr. di Ubiale Circoscrizione attuale » Brembilla e Gerosa aggregati Censuario di Brembilla Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate
Mappa del comune censuario di Catrimerio rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Località BREMBILLA
1983/91 BREMBILLA
Brembilla Vecchia [porzione] (oggi in Ubiale C.] Caberardi Cadamone Cadelfoglia
Caberardi (83) Caberardi Cadamone (83) Cadelfoglia (83) Cadelfoglia
Cademuri Calegreno Camorone Campasso Capesenti Capreduzzo Caramondi Case Sopra Castignola di là Castignola di qua Catremerio Cavaglia Fienili Foppa Forcella di Berbenno Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Fustinone Gaiazzo Garateno Grumello Laxolo San Gottardo Lera Magnavacche Malentrata Passabona Piane Ponti Ripe Roccolo Rudino S. Antonio Abbandonato
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1816, particolare (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Cademuri (91) Calegreno (83) Camorone Campasso (91)
IGM (1969-74) BREMBILLA
Calegreno Camorone
1961 BREMBILLA
1936 BREMBILLA
1921 BREMBILLA
1871 BREMBILLA
1776 1596 BREMBILLA S. GIOVAN S. G. LAXOLO LAXOLO Brembilla Vecchia [porzione] (Brembilla - Capizzone)
Caberardi Cadelfoglia
Cadelfoglia
Calegreno Camorone
Camorone
Capesenti Capreduzzo (83) Capreduzzo Caramondi (83) Caramondi Casesopra (83) Case Sopra Castignola di là Castignola di là Castignola di qua Castignola di qua Catremerio Catremerio Cavaglia Cavaglia
Capesenti Capreduzzo Caramondi Casesopra Castignola di Là Castignola di Qua Catremerio Catremerio Cavaglia
Fienili Foppa (83) Foppa Forcella Forcella di Berbenno (83) di Berbenno Fustinone Gaiazzo Gaiazzo
Fienili Foppa Forcella di Berbenno Fustinone Gaiazzo
Garateno (83) Garateno Grumello Grumello Laxolo Laxolo San Gottardo San Gottardo Lera l’Era Magnavacche (83) Magnavacche Malentrata Malentrata
Garateno Grumello Laxolo San Gottardo Lera Magnavacche
Piane (83) Ponti Ripe (91)
Piana Ponti
Cadalfora (Cadumine)
Catrimerio Cavala (Cadumine)
Guiaz (Cadumine)
Passabona (Cadumine)
S. Antonio Abbandonato Sottocamorone Tesotti (91)
Sottocamorone Tesotti Tiglio Torre Torre (83) Ubiale (oggi in Ubiale Clanezzo) Vestas Vestas (91)
Piane Ponti Ripe Roccolo Rudino S. Antonio Abbandonato Sottocamorone Tesotti Tiglio Torre
Roccolo Rudino S. Antonio Abbandonato Sottocamorone
Ponte di Sedrina
Randino
Tiglio Torre Ubiale
Vestas
77 40
Riferimenti geostorici
Brignano Gera d’Adda
41
COORDINATE:
C 3-4
Comuni storici compresi: Brignano Gera d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Brignano Gera d’Adda. Superficie territoriale (Ha): BRIGNANO GERA D’ADDA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1137
1197
1183
1183
1183
1183
Demografia: 1596 1776 1805 BRIGNANO GERA D’ADDA
(1)
(1)
2319
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2634
3001
3060
3055
3513 3777 3778
4031
3911
4198
4091
4132
4441
4593
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
IS C
1936
1921
1871
BRIGNANO GERA D’ADDA Cortina
BRIGNANO GERA D’ADDA
BRIGNANO GERA D’ADDA
1776
1596
Cascina Invernizzi Cascina Piane di Levante Case Valota (83) Case Valota Cascina Culerto Le Piane (91) Le Piane Sant. Madonna dei Campi Mulino Molino di Sopra (83) di Sopra Cascina Poletti Cascina Portico Cascina Savorino Cascina Viscontina
Culerto Piane di Ponente Madonnina
Poletti Portico Savorino Viscontina
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Brignano Gera d’Adda
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Mappa del comune censuario di Brignano Gera d’Adda, Catasto Teresiano, 1722/23. Vidalengo
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1961 Allevi Balocca BRIGNANO GERA D’ADDA
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IGM (1969-74)
Cascina Balocca BRIGNANO BRIGNANO GERA D’ADDA GERA D’ADDA Cascina Cortina (83)
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Mulino di Sopra
1983/91
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Allevi Balocca BRIGNANO GERA D’ADDA Cascina Cortina Cascina Invernizzi Cascina Piane di Levante Case Valota Culerto Le Piane Madonnina
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Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimanto dell’Adda) Circoscrizione attuale Brignano e Castel Rozzone aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Briniano Brignano Brignano Sorignano Brignano Brignano Brignano Brignano Brignano Brignano Gera d’Adda Brignano Gera d’Adda Brignano Gera d’Adda Brignano Gera d’Adda Brignano Gera d’Adda Brignano Gera d’Adda
MORENGO
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Citato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano, non è più menzionato nelle successive edizioni del XIV e XV secolo. Nella descrizione delle coerenze del comune di Arcene del 1392 (Codice Patetta, 1996) compare con la qualifica di territorium. Nel corso del XV secolo passa sotto il Ducato di Milano. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione coincidente a quella attuale. Nel 1757 (Compartimento territoriale dello Stato di Milano) è elencato nella giurisdizione della Gera d’Adda. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda), viene inserito nel Distretto di Rivolta in Gerra d’Adda. Nel settembre 1798 è iscritto nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio e nel maggio 1801 nel Distretto terzo di Treviglio. Con l’anomala denominazione di Sorignano, che ingenera qualche dubbio circa la corretta segnalazione, anche per la stretta assonanza linguistica con il vicino Sergnano (CR), è registrato nell’elenco dei comuni allegato al comparto territoriale del 1805. Con Decreto 31 marzo 1809 aggrega Castel Rozzone. Col compartimento del 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni territoriali. L’attuale denominazione di Brignano Gera d’Adda è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
1331 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Riferimenti Legislativi Masano
R.D. n. 1426 , 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Brignano ad assumere la nuova denominazione di Brignano Gera d’Adda (vol. VII, p. 142).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Brumano.
Brumano
42 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco).
A1
Comuni censuari: Brumano. Superficie territoriale (Ha): BRUMANO
1853
1921
801
823
1936 1951 1961 814
814
1999
814
814
Demografia: 1596 1776 1805 BRUMANO
(1)
(1)
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 304
317
215
286
246
325
230
243
214
238
202
105
76
78
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Brumano con Forensi Brumano con Forensi (Brumano) (Brumano) Brumano con Forensi Brumano Brumano Brumano Brumano Brumano Brumano Brumano Brumano Brumano
Circoscrizione attuale (appartenente alla Riviera di Lecco del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento del Lario) » Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BRUMANO Cornelli Orso Pramagnone
1983/91 BRUMANO Cornelli (83)
IGM (1969-74) BRUMANO Cornelli Orso Pramagnone
1961 BRUMANO Cornelli Orso Pramagnone
1936 BRUMANO
1921 BRUMANO
1871 BRUMANO
1776
1596
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La comunità appartenne in Antico Regime al Ducato di Milano. Con il comparto del 1757 il comune fu inserito nel Distretto della Riviera di Lecco. Nel marzo 1798 passò nel Distretto di Almenno del Dipartimento del Serio con capoluogo Bergamo e nel 1801 nel Dipartimento del Lario con capoluogo Como. Con il comparto territoriale del 1816 venne inserito nel Distretto IV di Almenno San Salvatore della Provincia di Bergamo. Come per altre comunità appartenute in Antico Regime allo Stato di Milano, anche per Brumano le prime indicazioni topografiche attendibili in ordine alla sua estensione territoriale si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano. Nel novembre del 1927 la R. Prefettura di Bergamo trasmetteva al presidente della Commissione Reale provinciale l’istanza del podestà di Brumano con la quale si chiedeva l’istituzione di una commissione per la rettifica del confine interprovinciale tra Brumano ed i comuni di Morterone ed Acquate in provincia di Como (v. all.). La richiesta non ebbe seguito.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Mappa del comune censuario di Brumano con Forensi Pieve e Riviera di Lecco, Catasto Teresiano, 1722/23.
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Brumano
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
79 42
Riferimenti geostorici
Brusaporto
43 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Brusaporto, Amberete. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BRUSAPORTO: Bagnatica, Seriate, Albano, Foppa de Chu (Costa di Mezzate). Comuni censuari: Brusaporto. Superficie territoriale (Ha): BRUSAPORTO
1853
1921
490
506
1936 1951 1961 —
—
1999
501
501
Demografia: 1596 1776 1805 BRUSAPORTO
210
354
449
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 623
770
760
735
878 1081 1161
—
—
—
1337
1554
2359
3155
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
r saporto. È menzionato nello Statuto di Bergamo del 1331 e 1333 con la denominazione di Amberethe et Brusaporcho o semplicemente di Brusaporcho. Nelle successive edizioni del XIV e XV secolo le due comunità sono segnalate separatamente tra i comuni ascritti alla facta di S. Stefano (di S. Andrea nella redazione del 1491). Nella descrizione dei confini del 1392 (Codice Patetta, 1996), con la denominazione di Brusaporcho, si ritrova di nuovo un’unica entità territoriale comprendente le due comunità citate. L’esame dei toponimi menzionati nella descrizione dei confini, in relazione alla mappatura toponomastica consentita dalle fonti catastali, ha permesso di rilevare un alto grado di corrispondenza dell’entità territoriale storica con la circoscrizione attuale. Tale assetto territoriale perdura fino all’inizio del XIX secolo anche se, inspiegabilmente, nella Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio del 1798, il comune in parola non viene citato. Con la riorganizzazione amministrativa del marzo 1809 viene unito a Bagnatica, ma già con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 riacquista autonomia. Nel 1927 viene nuovamente aggregato a Bagnatica a formare il comune denominativo di Rocca del Colle. La domanda di ricostituzione presentata dai frazionisti di Brusaporto nel 1946 conclude il suo iter solo dieci anni più tardi con D.P.R. n. 314 del 16 marzo 1956.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Brusaporto Brusaporco Brusaporcho, Brussaporcho Brusaporco, Brusaporcho Brusaporto Brusaporto Brusaporto (Brusaporto) Brusaporto (Brusaporto) Brusaporto Brusaporto Brusaporto Brusaporto Brusaporto Brusaporto (Brusaporto) Brusaporto Brusaporto Brusaporto
1353
Amberete Amberete, Amberethe
Circoscrizione attuale senza il territorio di Amberete Circoscrizione attuale » » » » Non citato nella fonte Circoscrizione attuale Aggregato a Bagnatica Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Bagnatica Circoscrizione attuale » »
Porzione orientale della circoscrizione attuale di Brusaporto
Tabella di raffronto delle località abitate Località BRUSAPORTO Casa Campo Madonna delle Rose
1983/91 BRUSAPORTO
IGM (1969-74) BRUSAPORTO
Madonna delle Rose (91)
S. Maria delle Rose
1961 BRUSAPORTO
1936 Brusaporto (Rocca del Colle)
1921 BRUSAPORTO
1871 BRUSAPORTO
1776 BRUSAPORTO
1596 BRUSAPORCO, BRUSAPORCHO
Casacampo
Amberete. La località, già presente come toponimico (Mauro de Amberedo) in una pergamena del 1002 (Pergamene 1002-1058, 1995), è localizzabile nel comune di Brusaporto ed è identificabile forse con il toponimo “Beder”, posto lungo il confine con Bagnatica, come risulta dalla documentazione catastale di metà Ottocento. È citata negli Statuti del 1331 e 1333 in unione a Brusaporto; nelle successive versioni del XIV e XV secolo è invece indicata come comune autonomo ascritto alla facta di porta S. Stefano (di S. Andrea nella redazione del 1491). Nell’atto di descrizione del confine di Brusaporto del 1392 è nuovamente riportata come parte del comune di Brusaporto (communis de Brusaporcho seu de Amberete).
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. Albano S.A.
Comonte
S. Paolo d’A.
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Seriate
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Costa di Mezzate
200
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 II S.O. - ALZANO LOMBARDO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1855, 16-09-1927 - Unione dei comuni di Bagnatica e di Brusaporto in un unico comune denomiato «Rocca del Colle» (vol. VIII, p. 8666). D.P.R. n. 314, 16-03-1956 - Ricostituzione del comune di Brusaporto e restituzione al comune di Rocca del Colle dell’antica denominazione di Bagnatica (vol. III, p. 1014).
Calcinate
44 COORDINATE: 6 E 5
Viene rappresentato con l’attuale circoscrizione a partire dalle mappe del Catasto Lombardo-Veneto di metà Ottocento.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Calcinate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CALCINATE: Bolgare, Mornico, Ghisalba, Grassobbio, Azzano, Seriate (pascolo), Mezzate (Bagnatica). Comuni censuari: Calcinate. Superficie territoriale (Ha): CALCINATE
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1418
1489
1472
1472
1472
1472
Demografia: 1596 1776 1805 CALCINATE
970
1200
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1096
2053
2326
2403
2417
2657 2718 3003
3101
3061
3159
3160
3160
3603
3935
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Culzinate Culzinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate Calcinate
Calcinate e porzione di Cavernago aggregati » Censuario napoleonico di Calcinate » » » » » Censuario napoleonico di Calcinate e Bolgare aggregati Censuario napoleonico di Calcinate Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate
Cascina Boschetto Cascina Brasile Cascina Campo Nuovo Cascina Cascina Canzona (83) Canzona Cascina Cascina Castellana (83) Castellana Cascina Furietta Cascina Cascina Molirotto (91) Molirotto Cascina Cascina Ninola (83) Ninola Cascina Passa (83) Cascina Passa Cascina Cascina Pietra Santa (83) Pietra Santa Cascina Portico Portico S. Carlo S. Carlo (83) Cascina Portico Portico Seminario Seminario (83) Cascina Pulcina Cascina Cascina Quattro Vie Quattro Vie Cascina Cascina Rasiga (83) Rasiga Palazzina Palazzina Vecchia Vecchia
Cascina Canzona Cascina Castellana Cascina Furietta Cascina Molirotto Cascina Ninola Cascina Passa Cascina Pietra Santa Cascina Portico San Carlo Cascina Portico Seminario Cascina Pulcina Cascina Quattro Vie Cascina Rasiga Palazzina Vecchia
CALCINATE
Campo Nono Canzona Castellana Furietta Molirotto Ninola Passa Pietra Santa Portico S. Carlo Portico Seminario Pulcina Quattro Vie Rasiga Palazzina Vecchia
na C.na Campo R . P Nuovo a
.
Chiuduno
Grumello del Monte Asnenga
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1871
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1921
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1936
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P R. D I B S Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
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Cascina Brasile Cascina Campo Nuovo
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1961 Bettole CALCINATE
a
Cascina Boschetto
IGM (1969-74) Bettole CALCINATE Baraccone
T. T ir n
1983/91 Bettole CALCINATE Cascina Baraccone Cascina Boschetto (83)
T. R illo
Località Bettole CALCINATE Cascina Baraccone
R.
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1333) tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Con un atto del 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Bolgare, Mornico, Ghisalba, Grassobbio, Azzano, Seriate e Mezzate (Bagnatica). Se confrontata con la situazione confinaria attuale, quella fornita dal citato strumento restituisce un assetto territoriale differente, derivante dall’inclusione nel comune in oggetto di una porzione dell’attuale comune di Cavernago (condizione necessaria per risultare in confine diretto con Azzano che possedeva nel territorio attuale di Zanica un pascolo denominato Campanea de Azano) (Codice Patetta, 1996). Nella estimazione del 1447 il comune risulta costituito dalla aggregazione delle comunità di Calcinate, Cavernago e Asnenga (Culcinate et Cavernacho, Isnenga). Una descrizione del confine della curtis de Isenicha (Asnenga, località di Bolgare) del 1456 è contenuta nella raccolta Confini di varie terre conservata presso la Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo. Il territorio della curtis, centrata attorno alla località di Asnenga, occupava la propaggine occidentale di Bolgare e si estendeva anche sul territorio di Calcinate, seguendo per un tratto la roggia Patera fino ad includere la cascina Campo Nuovo (ad Campum Novum). Della località si fa nuovamente richiamo, ma con la qualifica di contrada o di semplice località abitata di Bolgare, solo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo (Maironi, 1776). Nella seconda metà del XV secolo, per il distacco dei territori di Cavernago e Malpaga, che vengono infeudati a Bartolomeo Colleoni, Calcinate assume una circoscrizione prossima a quella attuale, coincidente al censuario napoleonico (rispetto al circuito attuale rimaneva esclusa una piccola porzione ad Ovest, occupata da Cavernago, come documentato ancora nel Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo del Iº quarto del XIX secolo). Nella relazione del Da Lezze del 1596 Cavernago è segnalato come una pertinenza della “villa” di Malpaga. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta con Decreto 31 marzo 1809, aggrega sotto la sua denominazione il comune di Bolgare. Nel 1816 i due comuni vengono ricostruiti con la circoscrizione preesistente all’entrata in vigore del citato decreto.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
O F.
81 44
Riferimenti geostorici
Calcio
45 COORDINATE:
D6
Comuni storici compresi: Calcio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Calcio. Superficie territoriale (Ha): CALCIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1482
1565
1547
1547
1547
1547
Demografia: 1596 1776 1805 CALCIO
(1)
(1)
5180
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2890
2935
3182
3382
3550 3869 3923
4242
4025
4343
4061
3906
4518
4773
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, un canale fatto scavare nel 1260 che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine meridionale del territorio soggetto a Bergamo. A metà del XIV secolo il suo territorio, assieme a quello di Pumenengo e di Torre Pallavicina (“Fiorano”), viene acquistato da Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti. Attraverso una vendita successiva (1380-82) il feudo viene suddiviso: Calcio e la Calciana Superiore (2000 pertiche nel territorio di Cividate) vengono cedute ai fratelli Secco di Caravaggio; Pumenengo e Torre Pallavicina a un consorzio di compratori soncinesi. I due territori vennero governati dai nuovi proprietari e discendenti in modo unitario (“Condominio della Calciana”) fino alla conquista napoleonica (Alberti-Caproni, 1985). Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757, le tre comunità sono elencate separatamente sotto la Giurisdizione della Calciana. Nel 1763, per disposizione di Maria Teresa d’Austria, ha luogo una prima restrizione dei diritti feudali di cui godevano i Condomini; con la Repubblica Cisalpina vengono abrogati tutti i privilegi ed il comune entra a far parte della Provincia di Bergamo (Maironi, 1819). Nel maggio 1798 viene inserito nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po. Con il riparto territoriale del 26 settembre 1798 passa nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio. Dal 1805 al 1816 le tre comunità di Calcio, Torre Pallavicina e Pumenengo vengono nuovamente riunite in un’unica unità amministrativa. Dal 1816 ad oggi non si registrano altre variazioni territoriali. Nel gennaio 1928 la Prefettura chiede all’Amministrazione Provinciale il parere in ordine ad una proposta di rettifica di confine tra il comune in discorso e quello di Cividate. L’istanza, che prevedeva l’aggregazione a Calcio delle cascine Motta Bassa, Motta Alta e Cassinone, utilizzando come nuova linea di confine la ferrovia Treviglio-Brescia, nonostante il parere favorevole del Commissario Prefettizio del 18 febbraio 1928, non ebbe seguito.
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Calcio
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Villanuova
Scala 1:200 000
82 45
Cascina Marianne Grandi Cascina Mariannine Cascina Motella Cascina Ribolla Cascina S. Isidoro
1871 CALCIO
Cascina Colombera Cascina Fiacca (91)Cascina Fiacca Cascina Filatoio Cascina Filatoio Cascina Finiletti Cascina Finiletti Cascina Cascina Finilnuovo (83) Finilnuovo
Cascina Lavello Cascina Luogo Nuovo Cascina Malpensata
1921 CALCIO
Cascina Ma[l]pensata (83) Cascina Marianne Grandi Cascina Mariannine (83) Cascina Motella Cascina Ribolla
Cascina Filatoio Cascina Finiletti Cascina Finil nuovo Cascina Lavello Cascina Cascina Luogo Nuovo Luogo Nuovo Cascina Cascina Malpensata Malpensata Cascina Cascina Marianne Grandi Marianne Grandi Cascina Cascina Mariannine Mariannine Cascina Motella Cascina Motella Cascina Ribolla Cascina Ribolla Cascina S. Isidoro Cascina S. Isidoro
.
BRESCIA
100
.
Cascina Colombera Cascina Fiacca Cascina Filatoio Cascina Finiletti Cascina Finilnuovo
1961 1936 CALCIO CALCIO Cascina Bonetti Cascina Cadevilla Cascina Cantarana
DI
.
Cascina Castelcicala
IGM (1969-74) CALCIO Cascina Bonetti Cascina Cadevilla Cascina Cascina Cantarana (83) Cantarana Cascina Cascina Castelcicala (91) Castelcicala
o F. Ogli
. Isso . . C.na Famosa
Cascina Cadevilla Cascina Cantarana
1983/91 CALCIO Cascina Bonetti (83)
CIA
.
Tabella di raffronto delle località abitate Località CALCIO Cascina Bonetti
IN
.
Calcio, Pumenengo e Torre Pallavicina aggregati Circoscrizione attuale (appartenente alla Giurisdizione della Calciana del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Calcio, Pumenengo e Torre Pallavicina aggregati » Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
OV
.
C I V I D AT E A / P.
Calze Calcio Calcio Calcio, Pumenengo e Torre Pallavicina Calcio ed Uniti Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio Calcio
PR
Romano di Lombardia
1392 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mappa del comune censuario di Calcio, Catasto Teresiano, 1722/23.
1776
1596
Riferimenti geostorici
Calolziocorte (LC)
Comuni storici compresi: Calolziocorte, Calolzio, Carsano, Corte, Foppenico, Lavello, Lorentino, Moioli, Rossino, Sala, Sopracornola.
46 COORDINATE:
E1
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LAVELLO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387; LORENTINO: La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino, Carenno, Lorentino, Valdimania; ROSSINO: Lorentino, Carenno, Valdimania, lago di Olginate, Lecco; SALA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Calolzio; Corte con Foppenico; Lorentino con Mojoli e Sopracornola; Rossino; Sala. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
CALOLZIOCORTE
901
CALOLZIO
100
143
CORTE
287
323
LORENTINO
219
228
ROSSINO
212
217
901
901
1999 901
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
CALOLZIOCORTE
Nel XIV secolo è documentata la presenza, nella circoscrizione attuale di Calolziocorte, delle comunità autonome di Lavello, Rossino, Sala, Calolzio, Corte, Lorentino, Foppenico, Carsano. Nello Statuto del 1391 viene disposta l’unione fiscale di Sala e Corte con Torre de’ Busi (La Bretta); di Lavello, Foppenico e Carsano con Carenno; di Cremlina (Vercurago), Vercurago e Somasca (Vercurago) con Rossino. La prescrizione relativa alla formazione del distretto fiscale con capoluogo Rossino, si concretizzò anche dal punto di vista amministrativo nel 1392 (Codice Patetta, 1996): i toponimi citati nella descrizione dei confini di Rossino trovano numerosi riscontri nelle “tavolette” della Carta d’Italia dell’I.G.M. e permettono di circoscrivere un territorio corrispondente all’unione degli attuali territori di Erve, Vercurago ed i censuari di Calolzio (probabilmente già unito a Rossino, in esecuzione della prescrizione contenuta nello Statuto del 1353) e Rossino. Nel Codice Patetta è inoltre contenuta la descrizione di Lorentino, la cui estremità orientale probabilmente rientrava nella circoscrizione di Torre de’ Busi; Lavello è citato come comune “unionis de Careno”, e Sala come comune “unionis de la Bretta”. Nel 1596 (Da Lezze, 1596) il territorio risulta diviso nei cinque comuni di Calolzio, Rossino, Lorentino e Sopracornola, Sala, Corte e Foppenico (con le contrade
6676
CALOLZIO
187
CORTE
237
LORENTINO
212 —
(2)
ROSSINO
265
SALA
125 —
(2)
MOIOLI
SOPRACORNOLA (1) Abitanti conteggiati in Calolzio.
1100
846
810
825
848
947
1378 1764 1974
(1)
—
1228
1359
1369
1473
1504 1837 2024
460
350
486
463
480
534
616
682
739
390
382
544
508
531
624
632
682
734
(2)
235
6570
8292 10212 13670 14498 14420
(2) Abitanti conteggiati in Lorentino.
1936 1961 1992 1999
Calolziocorte Calolziocorte Calolziocorte Calolziocorte Calolziocorte
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Calolzio Callolzo, Calolzo (Calolzio) Calolzo Calolzo Calolzo Calolzio Calolzio Calolzio con Corte e Fopenico Calolzio Calolzio Calolzio Calolzio Calolzio Calolzio Calolzio
1353
Carsano Carzano
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Corte Curte (Corte) Corte et Fopenigo Corte Corte Corte e Foppenico (Corte) (Corte) (Corte) Corte con Foppenico e Sala Corte Corte Corte Corte Corte
1353 1392 1596 1740 1766
Foppenico Fopnico, Fopnicho (Foppenico) (Fopenigo) Fopenico Fopenico
1353 1392
Lavello Lavello Lavello
1353 1392 1596
Lorentino Lorentino Lorentino, Loresino Lorentino et Sopracornola
Circoscrizione attuale » » Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia di Lecco)
Censuario di Calolzio Aggregato a Rossino Censuario di Calolzio » » » Censuari di Calolzio e Corte con Foppenico aggregati » Censuari di Calolzio, Corte con Foppenico e Sala aggregati Censuario di Calolzio » » » » »
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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S. Gregorio Guarda
Censuario di “Corte con Foppenico” senza il territorio di Foppenico e di Carsano Aggregato a Lavello Censuario di “Corte con Foppenico” Censuario di “Corte con Foppenico” senza il territorio di Foppenico » Censuario di “Corte con Foppenico” Aggregato a Calolzio » » Censuari di “Corte con Foppenico” e Sala aggregati » » » » »
Porzione del censuario di “Corte con Foppenico” Aggregato a Lavello Aggregato a Corte Porzione del censuario di “Corte con Foppenico” »
Censuario di “Corte con Foppenico” »
B.
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Cornello Ca’ Martinone
Porzone del censuario di “Corte con Foppenico”
Censuario di “Lorentino con Mojoli e Sopracornola” senza la porzione meridionale » Censuario di “Lorentino con Mojoli e Sopracornola”
83 46
di Carsano e Lavello), che si assumono territorialmente corrispondenti ai comuni censuari di metà Ottocento. Nel 1766 (Repertorio delle comunità), oltre ai già citati, risultano comuni autonomi anche Moioli e Sopracornola che vengono riannessi a Lorentino nel 1797. Il catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776, conferma la suddivisione del territorio attuale di Calolziocorte in sette comuni. Formaleoni nel 1777 elenca come comune distinto anche Foppenico, precedentemente unito a Corte. Con la riorganizzazione amministrativa del marzo 1798 le citate comunità vengono fuse in quattro comuni: Calolzio con Corte e Foppenico; Lorentino con Moioli e Sopracornola; Sala; Rossino. Tale è l’assetto che si ricava anche dalla distrettuazione del 1805. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809, il numero dei comuni ricadenti nel territorio attuale si riduce a due: Calolzio (che comprende le comunità di Sala e Corte con Foppenico) e Lorentino (che comprende Moioli con Sopracornola). Rossino viene invece aggregato ad Erve. Nel 1816 vengono ricostruiti i comuni di Calolzio, Corte con Foppenico e Sala, Lorentino con Moioli e Sopracornola, Rossino. Il 31 gennaio 1883 il comune di Calolzio fa ricorso al R. Ministero dell’Interno per la rettifica del confine territoriale amministrativo tra Calolzio e Olginate (allora appartenente alla provincia di Como). Il progetto di rettifica prevede lo spostamento del confine fino alla linea mediana del fiume Adda e la conseguente correzione delle relative mappe censuarie. L’istanza ottiene il parere favorevole del Consiglio Provinciale in data 14 maggio 1885 (v. all.). In data 25 settembre 1891 il Consiglio Provinciale si esprime positivamente sulla domanda di distacco delle frazioni di Gerra e Carsano da Corte e loro aggregazione a Calolzio; la rettifica diventa esecutiva l’anno seguente con R.D. n. 385 (v.all.). Con Dispaccio 29 gennaio 1892 il R. Ministero dell’Interno chiede la riunione dei comuni di Calolzio e di Corte. Sulla richiesta governativa di riunione coattiva il Consiglio Provinciale si esprime negativamente, sostenendo che non mancano ai due comuni i mezzi sufficienti per sostenere le spese comunali (v. all.). Nel 1927 Calolzio e Corte si fondono nel comune denominato Calolziocorte. Con l’unione di Lorentino e Rossino, avvenuta l’anno successivo, il comune in oggetto raggiunge la dimensione attuale. Nel 1992 (D. Lgs. n. 250 del 6 marzo 1992) passa alla provincia di Lecco.
1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Lorentino Lorentino Lorentino Lorentino Lorentino con Mojoli e Sopracornola Lorentino Lorentino con Mojola sopra Cornola Lorentino Lorentino Lorentino Lorentino Lorentino
1766 1776
Moioli Mojoli Mojoli
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Rossino Russino Rossino Rosino Rossino Rossino Rossino Rossino Rossino (Rossino) Rossino Rossino Rossino Rossino Rossino Rossino
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Sala Sala Salla Sala (Sala) Sala Sala Sala Sala (Sala) (Sala)
1766 1776
Sopracornola Sopra Cornola Sopra Cornola
Mappa del comune censuario di Calolzio rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Lorentino rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
84 46
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
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Censuario di Rossino ed Erve aggregati Censuari di Rossino, Calolzio e comuni di Erve e Vercurago aggregati Censuario di Rossino » » » » » Aggregato ad Erve Censuario di Rossino » » » » »
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Porzione del censuario di “Lorentino con Mojoli e Sopracornola” »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ai Curnì Bricola
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Bricola
Bricola
1936
1921
1871
Briolo Bula Buttarello Butto CALOLZIO CALOLZIOCORTE Carsano
Butto (83)
Butto Calolzio CALOLZIOCORTE CALOLZIOCORTE Carsano
Cascina Cantelli Castelletto Castello di Rossino
Cascina Cantelli Castelletto
Butto Calolzio CALOLZIO CALOLZIOCORTE [CALOLZIOCORTE]
CALOLZIO
1776 1596 Ai Curnì (Rossino) Bricola (Corte e Foppenico) Briolo (Rossino) Bula (Rossino) Buttarello (Lorentino) Butto (Rossino) CALOLZIO CALOLZO Carzena (Corte)
Carsano (Corte e Foppenico) Cantello (Sala)
Castello di di Rossino (Rossino)
Castello (Rossino)
Castelletto Castel Rossino (Rossino)
Cavalsecco Caversano
Caversano
Cornello Cornello
Cornello
CORTE
Corte
Cavernago (Moioli)
Corte
CORTE
Cornello ) (Calolzio CORTE
Cornelio (Calolzio CORTE (E FUPENICO)
Dittola Mappa del comune censuario di Corte rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Erola
Erola
Foppenico
Foppenico Gaggio (83)
Gaggio
Gaggio
Gerola La Ca’
Gerola (83) La Ca (83)
Gerola La Ca’
Gerola La Ca’
Latini Lavello
Latini (83) Lavello (83)
Latini Lavello
Latini Lavello
LORENTINO
Lorentino (83)
Lorentino
Lorentino
MOIOLI
Moioli (83)
Moioli
Moioli
Morti del Pascolo Netia Oneta Pascolo Gallavesa Piazza di Lorentino (Lorentino) Pindino Pomarolo Portico Pramerlano
Erola (Rossino) Foppenico
Gaggio
Monastero
Mappa del comune censuario di Sala rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Erola Foppenico (Corte)
Fupenico (Corte) Gaggio di Rossino (Rossino) Gerrola (Sala) Alla Cha, — di Rossino (Rossino)
Lorentino
LORENTINO
LORENTINO
LORENTINO
Moioli (Lorentino)
Mojoli (Lorentino)
MOJOLI
Monastero Morti del Pascolo (83)
Morti del Pascolo
Oneta
Oneta
Cavalsecco (Sala) Caversano (Lorentino e Sopracornola) Cornello (Sala) Cornello (Calolzio) CORTE (ET FOPENIGO) Dittola (Rossino) Harola (Rossino) Fopenigo (Corte e Foppenico) Gazio (Rossino) Gerola (Sala) La Ca’ (Rossino)
Lavello (Corte e Foppenico) LORENTINO (ET SOPRACORNOLA) Moioli (Lorentino e Sopracornola) Monastiero (Corte e Foppenico)
Morti del Pascolo Netia (Sala) Oneda di Rossino Honeta (Rossino) (Rossino) Pascolo Gallavesa Pascolo (Calolzio) Pascolo (Calolzio)
Pomarolo (83) Portico (83)
Piazza di Lorentino (Lorentino) Pindino (Sala) Pomarolo (Sala) Portico (Sala) Portico (Sala) Pra’ Merlaro (Sala)
Pomarolo Portico Pramerlano
Portico Pramerlano
Rigolgrosso ROSSINO Rossino Contrada
Rigolgrosso (83) Rigolgrosso Rossino (83) Rossino
Rigolgrosso Rossino
Rossino
ROSSINO
ROSSINO
SALA Santa Brigida
Sala (83)
Sala
Sala
Sala (Corte)
Sala (Corte)
Sopracornola
Sopracornola (Lorentino)
Sopracornola (Lorentino)
Serta
Sala
Serta
SOPRACORNOLA
Sopracornola
Sopracornola
Sopracornola
Torchio Tovo Tribia
Tovo (83)
Tovo
Tovo
ROSSINO ROSINO Rossino contrada (Rossino) SALA SALA S. Brigida (Lorent. e Sopracornola) Sorte (Corte e Foppenico) SOPRA CORNOLA Sopracornola (Lorentino e Sopracornola) Torchio (Sala) Tribia (Lorentino)
Mappa del comune censuario di Rossino rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 385 racc., 7-07-1892 - Separa le frazioni di Gerra e Carsano dal comune di Corte e li aggrega a quello di Calolzio a cominciare dal 1º gennaio 1893 (vol. III, p. 2631). R.D. n. 305, 27-02-1927 - Unione dei comuni di Calolzio e di Corte in un unico comune denominato «Calolziocorte» (vol. III, p. 2235). R.D. n. 2527, 18-10-1928 - Unione dei comuni di Calolziocorte, Lorentino e Rossino in un unico comune con denominazione e capoluogo «Calolziocorte» (vol. VII, p. 7622). D.Lgs. n. 250, 6-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.
85 46
Riferimenti geostorici
Calusco d’Adda
47 COORDINATE:
D1
Comuni storici compresi: Calusco d’Adda, Calusco Inferiore, Calusco Superiore, Cisterna, Vanzone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: CALUSCO INFERIORE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387; CALUSCO SUPERIORE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Calusco. Superficie territoriale (Ha): CALUSCO D’ADDA
1853
1921
805
833
1936 1951 1961 824
824
1999
824
824
Demografia: 1596 1776 1805 CALUSCO D’ADDA
557
900
1028
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1576
1663
1674
1827
2206 2618 2814
3231
3329
4047
5323
6884
7404
7959
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
al s o d A dda. Nel XIV secolo l’attuale territorio risulta suddiviso nelle comunità di Calusco Inferiore, Calusco Superiore, Cisterna e Vanzone. Con una circoscrizione corrispondente a quella attuale, compare per la prima volta nell’estimazione del 1447 con la denominazione di Caluscho. I confini di questa circoscrizione vengono descritti in tre atti del 1456, 1481 e 1492 (Confini di varie terre). Con tale assetto è citato in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando aggrega Solza. Nel 1816 i due comuni vengono ricostruiti. Nel 1883 muta la propria denominazione in Calusco d’Adda. Cisterna. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione della redazione del 1333) tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. In quello del 1331 viene prescritta l’unione fiscale con Suisio, Medolago e Solza. Nei successivi con Calusco Superiore e Calusco Inferiore. In seguito non è più menzionato. Toponimo non identificato. al s o n eriore. È menzionato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 quando è elencato in unione a Calusco Superiore. Negli stessi ordinamenti viene inoltre disposta la formazione di un unico distretto fiscale con Calusco Superiore (1331), a cui si aggiunge successivamente anche Cisterna. Nelle descrizioni dei confini del 1392 è citato negli atti relativi ai comuni di Terno, Medolago e Solza, coi quali risulta in confine diretto. Nell’estimazione del 1447 è citato solo il comune di Calusco che doveva comprendere, oltre al comune in parola, anche Calusco Superiore, Vanzone e Cisterna, che non vengono più menzionati.
1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Calusco d’Adda Caluscho Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco Calusco d’Adda Calusco d’Adda Calusco d’Adda Calusco d’Adda Calusco d’Adda
1353 1392
Calusco Inferiore Caluscho Inferiori Caluscho Inferiori
Porzione della circoscrizione attuale di Calusco d’Adda »
1353 1392
Calusco Superiore Caluscho Superiori Caluscho
Porzione della circoscrizione attualedi Calusco d’Adda »
1353
Cisterna Cisterna
Porzione della circoscrizione attuale di Calusco d’Adda
1353
Vanzone Vanzono
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Calusco d’Adda
Circoscrizione attuale » » » » » Calusco e Solza aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baccanello CALUSCO D’ADDA Cha Nodari Luprita Monteglio Ponte d’Adda
1983/91 CALUSCO D’ADDA
IGM (1969-74) Baccanello CALUSCO D’ADDA
1961 CALUSCO D’ADDA
1936 Baccanello CALUSCO D’ADDA
1921 Baccanello CALUSCO D’ADDA
1871 Baccanello CALUSCO
Ponte d’Adda (83)
Ponte d’Adda
Torre Vanzone
1596 Baccanello CALUSCHO
Cha Nodari Lubrida Monteglio
Luprita
Pradella di Calusco Rovereta Torchio di Calusco Torre Vanzone
1776 Baccanello CALUSCO
Ponte d’Adda
Vanzone
Vanzone
Vanzone
Vanzone
Pradella di Calusco Rovereta Torchio di Calusco Torre di Calusco Vanzone Vanzone
al s o S periore. È menzionato distintamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro fino alla redazione del 1453, quando è elencato in unione a Calusco Inferiore. Negli stessi ordinamenti viene inoltre prescritta l’unione fiscale a Calusco Inferiore (1331) e Cisterna. Con la denominazione di Caluscho è menzionato nella descrizione dei confini del 1392 del comune di Villa d’Adda con il quale risulta in confine diretto. anzone. Con la qualifica di comune compare solo nello Statuto di Bergamo del 1353 nell’elenco dei comuni tenuti alla manutenzione della strada da Longuelo (Bergamo) a San Gervasio (Capriate San Gervasio). Nelle descrizioni di confine del 1392 compare solo come toponimico nell’atto di Villa d’Adda (Codice Patetta, 1996). Successivamente è menzionato come contrada di Calusco (Da Lezze, 1596; Maironi, 1776). Il toponimo, tuttora in uso, identifica una località abitata posta a Nord del territorio comunale.
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1743, 2-12-1883 - Autorizzazione al comune Calusco ad aggiungere all’attuale denominazione l’appellativo di Adda (vol. LXX, part. II, p. 4044).
86 47
Riferimenti geostorici
Calvenzano
48 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Calvenzano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Calvenzano. Superficie territoriale (Ha): CALVENZANO
1853
1921
626
653
1936 1951 1961 645
645
1999
645
645
Demografia: 1596 1776 1805 CALVENZANO
(1)
(1)
930
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1549
1676
1696
1698
1875 2061 2161
2190
2187
2341
2288
2320
2686
3030
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, limite storico del territorio soggetto alla città di Bergamo per tutto il periodo veneto. Mantenendo un’organizzazione interna di tipo comunale, nel 1525 entrò a far parte del feudo Sforza, denominato in seguito Marchesato di Caravaggio, che si chiuse per estinzione della linea maschile nel 1697 quando, con la morte di Federico II, il territorio passò sotto il controllo della Camera Fiscale. Nel 1712, in seguito alle pressioni di Eleonora Salvati Sforza, moglie dell’ultimo marchese di Caravaggio Federico II, l’imperatore d’Austria Carlo VI confermò nel titolo la figlia Bianca Maria Sforza, che resse il marchesato fino al 1779. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione prossima a quella attuale. Nel 1757, con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda e nel 1786 nella Gera d’Adda Superiore della provincia di Lodi. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda), viene inserito nel Distretto di Rivolta in Gerra d’Adda. Nell’elenco allegato al secondo compartimento territoriale della Repubblica Cisalpina del 26 settembre 1798, con il quale viene ampliato il Dipartimento del Serio fino ad includere anche i comuni al di sotto del Fosso Bergamasco, e nel successivo riparto del 14 maggio 1801, forse per errore, non viene riportato. Nel 1805 è iscritto nel Distretto di Treviglio del Dipartimento del Serio. Con la riforma amministrativa disposta con Decreto 31 marzo 1809, viene aggregato a Treviglio insieme a Casirate. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da quella data ad oggi non si registrano altre variazioni nella circoscrizione territoriale.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Calvenzano Calvenzano Calvenzano (Calvenzano) Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano Calvenzano
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Treviglio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CALVENZANO Cascina Frati
1983/91 CALVENZANO
IGM (1969-74) CALVENZANO Cascina Frati
1961 CALVENZANO Cascina Frati
1936 CALVENZANO
1921 CALVENZANO
1871 CALVENZANO
1776
1596
Mappa del comune censuario di Calvenzano Gera d’Adda, Catasto Teresiano, 1722/23.
TREVIGLIO
Casirate d’Adda
.
.
. Caravaggio
Calvenzano
. Arzago d’Adda
.
Misano Gera d’Adda 100
P R O V.
DI
CREMONA
Tipo rappresentante il Distretto X di Treviglio (primo quarto sec. XIX), particolare.
87 48
Riferimenti geostorici
Camerata Cornello
Comuni storici compresi: Camerata Cornello.
49 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
C 3-4
Comuni censuari: Camerata con Cornello. Superficie territoriale (Ha): CAMERATA CORNELLO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1236
1270
1256
1256
1256
1256
Demografia: 1596 1776 1805 CAMERATA CORNELLO
320
908
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
237
946
1055
867
1156
960
965
966
852
801
912
751
616
533
544
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fino alla metà del XIV secolo il suo territorio era ricompreso in quello di S. Pietro d’Orzio. In alcuni documenti del 1269 e di inizio Trecento le località di Camerata, Cornello, Bretto, Bruga, Orbrembo e Cespedosio, oggi ricadenti nel comune di Camerata Cornello, sono citate come vicinie del comune di S. Pietro d’Orzio (Salvetti, 1994). Come ente autonomo è citato per la prima volta negli Statuti di Bergamo del 1353 dove, con la denominazione di S. Maria di Camerata, è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 è menzionato tra i comuni finitimi di S. Pietro d’Orzio nel relativo atto confinario (Codice Patetta, 1996). Le fonti consultate non segnalano variazioni di circoscrizione fino al marzo 1798, quando aggrega il comune di Pianca (oggi frazione di S. Giovanni Bianco), che già nel 1805 si separa per unirsi a S. Giovanni Bianco. Da questa data non subisce altre variazioni di superficie. L’attuale denominazione di Camerata Cornello è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
Malpasso
..
.
T. S ta b
Piazzolo
.
1321
Olmo al Brembo
ina
M. DEL SOLE
Frola
o
00 10
Bretto
Bretto (83)
Bretto
Bretto
Bruga Alta e Bassa
Bruga Alta e Bassa
Bruga Alta e Bassa
CAMERATA CORNELLO
CAMERATA CORNELLO
Cespedosio
Bruga Alta e Bassa (83) Braga CAMERATA CAMERATA CORNELLO CORNELLO Cespedosio Cespedosio
CAMERATA CORNELLO Cespedosio
Cornello Costa
Cornello La Costa (83)
Cornello Costa
Cornello Costa
Cornello
Darco
Darco
Darco
Darco
Era Garzani Inferiore e Superiore Lavaggi Oltre Brembo Orbrembo Piazzeri Tassis
Era
Era Garzani Inferiore e Superiore Lavaggi Lavaggi
Orbrembo (83)
Orbrembo
Orbrembo
1936
1921
1871
CAMERATA CORNELLO Cespodosio
1776 Brembilla di Camerata Bretto
1596 Brembilla (Cornello) Bretto (Cornello)
CAMERATA seu CORNELLO Cespedoso
Camarata (Cornello) Caspedoso (Cornello) CORNELLO Costa (Cornello) Darco (Cornello)
Cornello Costa di Cornello Darco, Tarco
Garzani Lavaghi Oltre Brembo Orbrembo Piazzeri (Cornello) Tassis
Valnegra
.
Piazza Brembana
1
1961 Brembella
00
mb
sig lio
1538
IGM (1969-74) Brembella
10
re
T. C as
F. B M. SAETTA
1983/91 Brembella
CAMERATA CORNELLO
Cugno di Sotto
Cassiglio
Circoscrizione attuale » » » » » Camerata Cornello e Pianca (S. Giovanni Bianco) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brembella
. .
TA L E G G I O
Sancta Maria de Camerata Sancta Maria de Camerata Cornello Cornello Valle Brembana Cornello Valle Brembana Camerata seu Cornello Camerata con Pianca Cornello ossia Camerata Camerata Camerata e Cornello Camerata Camerata Camerata Camerata Cornello Camerata Cornello Camerata Cornello Camerata Cornello Camerata Cornello Camerata Cornello
.
..
500
P.ZO DI MEZZODI’
.
1713
L’Oro
Coltura
M. VENTUROSA 1999
00
V
10
.S
1500
1000
. Cespedosio
TA L E G G I O
500
F. Brembo
Lenna
ec
CA DI PARINA
ca
1835
M. CANCERVO
.
Bruga
T. P
500
ar
Camerata Cornello
.d i
500
100
0 1580
.
San Pietro d’Orzio
eala
V V. d e l M az
V.
M. SORNADELLO
Cr
.
Gra
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.
San Gallo
e
.
Fuipiano al Brembo 1179
.
zo
A
.
Roncaglia
San Giovanni Bianco
88 49
0
Pradavalle
Cantalto
V.
l
.
a
100
na
. . . .
G r Bretto Orbrembo and e Cornello
Ciarello
T. E n n
500
.
Ca
. .
Pianca
in a
sn
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi era
R.D. n. 1426 , 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Camerata ad assumere la nuova denominazione di Camerata Cornello (vol. VII, p. 1425).
Riferimenti geostorici
Canonica d’Adda
50 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Canonica d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Canonica. Superficie territoriale (Ha): CANONICA D’ADDA
1853
1921
444
430
1936 1951 1961 426
426
1999
317
317
Demografia: 1596 1776 1805 CANONICA D’ADDA
(1)
(1)
917
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1283
1504
1552
1812
1858 1960 1918
2185
2320
2625
2992
3261
3498
3613
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Ponterolo Veteri Canonica Canonica Canonica (Canonica) Canonica Canonica Canonica Canonica d’Adda Canonica d’Adda Canonica d’Adda Canonica d’Adda Canonica d’Adda Canonica d’Adda Canonica d’Adda
Censuario di Canonica Censuario di Canonica (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Censuario di Canonica (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Censuario di Canonica Aggregato a Pontirolo Censuario di Canonica » » » » Censuario di Canonica senza il territorio di Crespi » Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bramati CANONICA D’ADDA
1983/91 Bramati CANONICA D’ADDA Airoldi
IGM (1969-74)
CANONICA D’ADDA Cascina Airoldi Biffi Cascina Ruffini S. Antonio Cascina S. Antonio Cascina S. Carlo Cascina S. Francesco Cascina) Cascina S. Giuseppe (91) S. Giuseppe
Cascina Airoldi Biffi Cascina Ruffini Cascina San Antonio Cascina San Carlo Cascina San Francesco Cascina San Giuseppe
1936
1921
1871
CANONICA D’ADDA
CANONICA D’ADDA
CANONICA D’ADDA
1596
Osio Sopra
.
FILAGO
.
.
Marne
mbo F. Bre
San Gervasio . d’Adda
Grignano
Osio Sotto
.
.
Capriate Brembate d’Adda
.
Boltiere
.
.
MILANO
Crespi d’Adda
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Canonica d’Adda
Pontirolo Nuovo
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DI
1776
.
Limania
Capriate S. Gervasio
1961 CANONICA D’ADDA Cascina Airoldi Biffi Cascina Ruffini Cascina S. Antonio Cascina S. Carlo Cascina S. Francesco
B
.
F
.
CIA PROVIN
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, manufatto che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine meridionale del territorio soggetto a Bergamo. È menzionato con la denominazione di Ponterolo Veteri negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Mantenendo un’organizzazione interna di tipo comunale, nel 1525 entrò a far parte del feudo Sforza, denominato in seguito Marchesato di Caravaggio, che si chiuse, per estinzione della linea maschile, nel 1697, con la morte di Federico II. Il territorio passò quindi sotto il controllo della Camera Fiscale del Governo spagnolo. Nel 1712, in seguito alle pressioni di Eleonora Salvati Sforza, moglie dell’ultimo marchese di Caravaggio Federico II, l’imperatore d’Austria Carlo VI confermò nel titolo la figlia Bianca Maria Sforza, che resse il marchesato fino al 1779. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione prossima a quella attuale. Nel 1757, con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano fu inserito nella Pieve di Gera d’Adda e nel 1786 nella Gera d’Adda Superiore della provincia di Lodi. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) viene inserito nel Distretto di Brignano. Nel settembre 1798 è iscritto nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio. Con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Pontirolo insieme a Fara e Massari de’ Melzi. Nel 1816 i quattro comuni vengono ricostruiti. Citato con la denominazione di Canonica ancora nella Divisione del territorio del Regno del 1859, a partire dal primo censimento della popolazione del 1861 viene registrato con la denominazione di “Canonica d’Adda”, senza tuttavia che nessun provvedimento legislativo documenti ed ufficializzi questa variazione (Censimento ISTAT). Nel 1889, in seguito al parere favorevole del Consiglio Provinciale del 29 agosto 1885 e del 13 agosto 1888, la Camera del Deputati approva l’istanza dei frazionisti inerente la cessione della frazione di Crespi a Capriate d’Adda (v. all. scheda 52 - Capriate S. G.). Nel 1952 attua una rettifica di confine con i comuni di Capriate S. Gervasio e Brembate (v. all. scheda 38 Brembate), ai quali cede la porzione di territorio a Nord del fiume Brembo.
1331 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Massari de’ Melzi
Fara
Fara Gera d’Adda
Treviglio P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
.
Tipo rappresentante il Distretto X di Treviglio (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi L. n. 6043, 11-04-1889 - Cessazione della frazione Crespi di far parte del comune di Canonica d’Adda e sua aggregazione a quello di Capriate d’Adda (vol. XCIII, p. 1228). D.P.R. n. 4423, 26-10-1952 - Rettificazione dei confini tra i comuni di Canonica d’Adda, Capriate San Gervasio e Brembate (vol. XX, p. 21625; G.U. 2-2-1953 n. 26).
89 50
Capizzone
51 COORDINATE:
B2
componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Capizzone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente in parte nella comunità di Valdimania e in parte nella comunità di Brembilla. Comuni censuari: Capizzone. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
445
464
CAPIZZONE
1936 1951 1961 459
459
1999
459
459
Demografia: 1596 1776 1805 CAPIZZONE
157
430
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
480
596
669
752
825
949 1183 1276
1043
870
1074
1008
994
1014
1080
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Capizzone. Con la qualifica di comune è menzionato per la prima volta in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In precedenza faceva parte della Valdimania (*), un’entità sovracomunale comprendente le comunità ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Come comune distinto viene successivamente riportato nella relazione di G. Da Lezze del 1596 ed in tutte le fonti documentarie di Antico Regime. Durante il periodo veneto la sua estensione territoriale era limitata alla porzione a destra del torrente Imagna; il territorio sulla sinistra (appartenuto fino alla metà del XV secolo alla circoscrizione di Brembilla) era unito all’attuale territorio di Ubiale Clanezzo nel comune denominativo di Brembilla Vecchia. Nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776 sono registrate come sue contrade Brembilla Vecchia ed il territorio di Clanezzo; ciò non concorda con quanto riportato nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, dove Brembilla Vecchia viene registrato ancora come comune autonomo. Con la riorganizzazione amministrativa del 1797 che assume la parrocchia come circoscrizione provvisoria, Clanezzo viene elencato distintamente e Capizzone assume l’attuale estensione territoriale. Nel comparto territoriale del 1805 è registrato con la denominazione di “Capizzone con Brembilla Vecchia” dove “Brembilla Vecchia” individuava in questo periodo solo la porzione di territorio a sinistra del torrente Imagna, come indica la scrittura presente nella carta della provincia di Bergamo di G. Manzini del 1816. Nel 1809 viene aggregato a Strozza con Bedulita e Roncola. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 i quattro comuni vengono ricostituiti. Da questa data il comune in oggetto non subisce altre variazioni. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade
90 51
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Capizzone) In parte contrada di Valdimania e in parte contrada di Brembilla (Capizzone) » Capizzone Santo Lorentino Circoscrizione attuale senza il territorio a sinistra del torrente Imagna (Brembilla Vecchia) Capizzone » Capizzone » Cha Pizzone Circoscrizione attule con pertinenza territoriale di Clanezzo e porzione di Strozza a sinistra del torrente Imagna Capizzone Circoscrizione attuale Capizzone con Brembilla vecchia » (Capizzone) Aggregato a Strozza Capizzone Circoscrizione attuale Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone » Capizzone »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Argimato Bagnago Botta Brembilla Vecchia [porzione] (oggi in Ubiale C.] Cabasso Cabignone Camoneone Camoron Canuchone Capalio [CAPIZZONE]
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Bagnago (83)
Bagnago Botta
Bagnago
Capalio [CAPIZZONE]
Capalio [CAPIZZONE]
Caroli Caschiettino Cavallina Cha Majenone Cha Massino Cha Passino Clanezzo (oggi in Ubiale Clanezzo) Cornabizzone La Grate Lunga Medega Mortesina Piazzola
Caroli Caroli Caschiettino (83) Caschiettino Cavallina (83)
Caroli Caschiettino
1936
1921
1871
1776 Bagnasco
1596 Argimato Bagnago
Botta Brembilla Vecchia [porzione]
Cabasso Cabignone Camoneone
Capalio (83) [CAPIZZONE]
Cabasso Camoneone
Cabasso Cabignone Camoneone
Cabazzo Cha Meone
CAPIZZONE
CAPIZZONE
[CAPIZZONE]
Caschiettino
CHA PIZZONE
Cha Schiettino
Camoron Canuchone Capai CAPIZZONE S.TO LORENTINO Caschesino
Cha Majenone Cha Massino Cha Passino Clenesso Cornabizzone (91) La Grate La Grate Medega (83) Mortesina
Medega Mortesina
La Grate Lunga Medega Mortesina
Robbadello
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Martesino Piazzola di Capizzone Robbadello
Piazzola
G. Manzini, Il territorio della provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1816, particolare (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Riferimenti geostorici
Capriate San Gervasio 52 COORDINATE:
E2
Comuni storici compresi: Capriate San Gervasio, Capriate d’Adda, San Gervasio d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CAPRIATE: S. Gervasio, Grignano (Brembate), Brembate, Fosso Bergamasco. SAN GERVASIO: Grignano (Brembate), Capriate, Suisio. Comuni censuari: Capriate; S. Gervasio. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
CAPRIATE SAN GERVASIO
533
CAPRIATE D’ADDA
138
227
SAN GERVASIO D’ADDA
298
311
533
1999
583
583
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
CAPRIATE SAN GERVASIO
4802
CAPRIATE D’ADDA
200
650
657
833
804
894
979
2166 2501 2738
SAN GERVASIO D’ADDA
270
500
500
663
741
825
889
1059 1379 1440
4814
5411
5737
6489
6555
6729
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Capriate San Gervasio. Si costituisce nel gennaio 1928 con R.D. n. 104 con l’unione dei comuni di Capriate d’Adda e S. Gervasio d’Adda. In ordine alla denominazione da assegnare al nuovo comune vi furono varie ipotesi: mentre i due podestà ed il locale Direttorio del Fascio sceglievano “Ciglione d’Adda”, in una lettera al Prefetto il presidente della Commissione Reale consigliava la denominazione di “Ponti d’Adda”. La denominazione adottata fu tuttavia “Capriate S. Gervasio” che venne “autorevolmente proposta” dalla Regia Prefettura il 29 settembre 1927. Nella seduta del 30 agosto 1929, il Rettorato Provinciale si espresse favorevolmente alla rettifica di confine tra Brembate e Capriate San Gervasio, richiesta dal Commissario prefettizio di Capriate. Tuttavia, non risulta che sia stata attuata la rettifica, che prevedeva la cessione da parte del comune in parola dei mappali n. 99, 104 e 105. Nel 1952 attua una rettifica di confine con i comuni di Canonica d’Adda e Brembate spostando il confine meridionale fino al fiume Brembo (v. all. scheda 38 - Brembate). Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
. CHIGNOLO D’ISOLA
Censuario di Capriate » » » » » » » Aggregato a S. Gervasio Censuario di Capriate » » » » Censuario di Capriate con la frazione di Crespi
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Capriate d’Adda Capriate (Burgo de) Capriate (Burgo de) Capriate Capriate Capriate Capriate Capriate Capriate (Capriate) Capriate Capriate Capriate Capriate Capriate d’Adda Capriate d’Adda
Bonate Sotto
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Circoscrizione attuale senza la porzione di territorio a Sud di Crespi Circoscrizione attuale » »
.
OSIO SOPRA
.
Capriate San Gervasio Capriate San Gervasio Capriate San Gervasio Capriate San Gervasio Capriate San Gervasio
NE
.
1936 1961 1992 1999
OSIO SOTTO
Boltiere
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.
Crespi d’Adda
IA
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MILAN
Canonica d’Adda
Pontirolo Nuovo
.
O FA R A P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
.
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
91 52
Capriate d’Adda. Nelle fonti documentarie e legislative consultate, è sempre menzionato come comune autonomo dal 1331 (Statuto di Bergamo) al 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) quando viene aggregato a S. Gervasio insieme a Grignano. In questo lasso di tempo non si registrano variazioni di circoscrizione e pertanto si assume come base territoriale di riferimento il comune censuario di metà Ottocento, delimitato a Sud dal Fosso Bergamasco, così come indicato dai riferimenti topografici contenuti nell’atto di descrizione di confine di Capriate del 1395 (Codice Patetta, 1996) e nella relazione del Da Lezze del 1596. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1863 modifica la propria denominazione in Capriate d’Adda. Nel 1889, in seguito al parere favorevole del Consiglio Provinciale del 29 agosto 1885 e del 13 agosto 1888, la Camera del Deputati approva l’istanza dei frazionisti inerente il distacco della frazione di Crespi da Canonica e la sua aggregazione a Capriate d’Adda (v. all.). Nel 1928 viene unito a S. Gervasio d’Adda a formare l’attuale comune di Capriate S. Gervasio.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
San Gervasio d’Adda Sancto Gervaxio Sancto Gervaxio Santo Gervaso San Gervasio San Gervasio San Gervaso San Gervasio San Gervasio San Gervasio San Gervasio San Gervasio San Gervasio San Gervasio San Gervasio d’Adda San Gervasio d’Adda
Censuario di S. Gervasio » » » » » » » Censuari di San Gervasio, Capriate e Grignano aggregati Censuario di S. Gervasio » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CAPRIATE D’ADDA CAPRIATE SAN GERVASIO Crespi d’Adda Passeggiata SAN GERVASIO D’ADDA
1983/91
IGM (1969-74)
CAPRIATE SAN GERVASIO Crespi d’Adda (83) Passeggiata (83)
CAPRIATE SAN GERVASIO Crespi d’Adda Passeggiata
1961 Capriate d’Adda [CAPRIATE SAN GERVASIO] Crespi d’Adda Passeggiata San Gervasio d’Adda
1936 Capriate d’Adda [CAPRIATE SAN GERVASIO] Crespi d’Adda
1921 CAPRIATE D’ADDA
San Gervasio d’Adda
SAN GERVASIO D’ADDA
1871 CAPRIATE D’ADDA
1776 CAPRIATE
1596 CAPRIATE
SAN GERVASIO D’ADDA
SAN GERVASO
S.TO GERVASO
Crespi (Capriate d’Adda)
Mappa del comune censuario di Capriate rettificata nell’anno 1842. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
San Gervasio d’Adda. Con la denominazione di Sancto Gervaxio, è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1491) tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Con una circoscrizione territoriale che, sulla scorta dei riferimenti topografici e di coerenza contenuti nell’atto di descrizione dei suoi confini del 1395 (Codice Patetta, 1996), si assume coincidente al censuario ottocentesco, è menzionato in tutte le fonti successive fino al 1809, quando aggrega Capriate e Grignano. Nel 1816 i comuni precedentemente aggregati vengono ricostituiti e nel 1863 il comune in parola modifica la propria denominazione in S. Gervasio d’Adda. Nel 1928 viene unito a Capriate d’Adda a formare l’attuale comune di Capriate S. Gervasio.
Mappa del comune censuario di Capriate. Lustrazione territoriale raffigurante la frazione di Crespi distaccata da Canonica ed aggregata a Capriate d’Adda, ff. 1-2, 1890 (Catasto Lombardo-Veneto, 1853).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Capriate ad assumere la nuova denominazione di Capriate d’Adda (vol. VII, p. 1422). R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di San Gervasio ad assumere la nuova denominazione di San Gervasio d’Adda (vol. VII, p. 1424). L. n. 6043, 11-04-1889 - Cessazione della frazione Crespi di far parte del comune di Canonica d’Adda e sua aggregazione a quello di Capriate d’Adda (vol. XCIII, p. 1228). R.D. n. 104, 19-01-1928 - Unione dei comuni di Capriate d’Adda e San Gervasio d’Adda in un unico comune denominato «Capriate San Gervasio» (vol. I, p. 951). Mappa del comune censuario di S. Gervasio rettificata nell’anno 1842. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
92 52
D.P.R. n. 4423, 26-10-1952 - Rettificazione dei confini tra i comuni di Canonica d’Adda, Capriate San Gervasio e Brembate (vol. XX, p. 21625).
Riferimenti geostorici
Caprino Bergamasco
Comuni storici compresi: Caprino Bergamasco, Celana, Celanella, Formorone, Opreno, Perlupario, Sant’Antonio d’Adda.
53
COORDINATE:
C1
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Caprino; Celanella con Celana e Formorone; S. Antonio con Opreno e Perluparo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
CAPRINO BERGAMASCO
344
363
SANT’ANTONIO D’ADDA
480
506
1936 1951 1961 860
860
1999
860
860
Demografia: 1596 1776 1805 CAPRINO BERGAMASCO
384 15501
656
CELANELLA
224
272
FORMORONE
(2)
—
(2)
PERLUPARIO
114
(3)
OPRENO
113
(3)
SANT’ANTONIO D’ADDA
104
570
439
(1) Comprende anche parte degli abitanti di Cisano.
Caprino Bergamasco. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove si prescrive l’unione fiscale a Celana e Cisano. Nelle descrizioni confinarie di fine ’300 viene citato nelle coerenze dei comuni di Monte Marenzo, La Bretta (Torre de’ Busi), Brivio (oggi Cisano), Palazzago, Pontida e Gronfaleggio (Pontida) che trovansi tuttora in confine diretto col comune in parola. Coerenze e riferimenti topografici contenuti negli strumenti definiscono un territorio che, come oggi, dal torrente Sonna si spingeva fino al confine della Valle Imagna, occupando il bacino imbrifero del torrente Sommaschio e della Valle Sambuco (Codice Patetta, 1996). Nel 1596 risulta suddiviso nei cinque comuni autonomi di Caprino, Celanella (con Formorone), Perlupario, S. Antonio ed Opreno. Con una circoscrizione corrispondente al censuario di metà Ottocento è registrato in tutte le fonti fino al 1797 quando assorbe i comuni di Celanella e Formorone formando un’unità amministrativa provvisoria territorialmente coincidente alla parrocchia di S. Biagio. Nel 1805 ridimensiona la sua circoscrizione per l’erezione in comune distinto di “Celanella con Formorone” che viene riassorbito con la concentrazione dei comuni del 1809. Nel 1816 i due comuni di “Celanella con Formorone” e Caprino vengono ricostituiti secondo le circoscrizioni precedenti al decreto napoleonico di concentrazione (coincidenti con quelle dei censuari), ma già nel 1818 vengono definitivamente riuniti. Da questa data non subisce altre variazioni fino al 1927 quando aggrega S. Antonio d’Adda e raggiunge l’estensione attuale. Dal 1861 è registrato nelle fonti ufficiali con la denominazione di Caprino Bergamasco. Celana. È citato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove, per fini fiscali,
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Sant’Antonio
Cisano Bergamasco
1702
570
570
563
587
1652 1720 1802
659
706
(2) Abitanti conteggiati con Caprino (parr. di S. Biagio).
2476
2386
2550
2368
2161
2549
2675
693 (3) Abitanti conteggiati in Sant’Antonio (parr. di S. Antonio).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Caprino Bergamasco Caprino (cum unione) Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco Caprino Bergamasco
1353
Celana Zelana, Zellana
1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Celanella Celanella Celanella Celanella Celanella (Celanella) Cellanella con Formorone (Celanella) Cellanella con Formorone
1766 1776
Formorone Formorone Formorone
1596 1740 1766 1776
Opreno Opreno (Opreno) Opreno Opreno
Porzione del censuario di “S. Antonio con Opreno e Perluparo” Non citato Porzione del censuario di “S. Antonio con Opreno e Perluparo” »
1596 1740 1766 1776
Perlupario Perluaro Pelvero Perluparo Perluparo
Porzione del censuario di “S. Antonio con Opreno e Perluparo” » » »
1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Sant’Antonio d’Adda Sant’Antonio Sant’Antonio Valle Santo Martino Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio Sant’Antonio d’Adda Sant’Antonio d’Adda
M. LINZONE
Malanotte
. . .. . . . . . . . . . .
Guarda
1660
Circoscrizione attuale » Censuario di Caprino » » » Censuari di Caprino e “Celanella con Celana e Formorone” aggregati Censuario di Caprino Censuari di Caprino e “Celanella con Celana e Formorone” aggregati Censuario di Caprino Censuari di Caprino e “Celanella con Celana e Formorone” aggregati » » » » Circoscrizione attuale » » »
Porzione del censuario di “Celanella con Celana e Formorone”
Censuario di “Celanella con Celana e Formorone” » Censuario di “Celanella con Celana e Formorone” senza il territorio di Formorone » Aggregato a Caprino Censuario di “Celanella con Celana e Formorone” Aggregato a Caprino Censuario di “Celanella con Celana e Formorone”
Porzione del censuario di “Celanella con Celana e Formorone” »
1392
Cornello Ca’ Martinone
MONTE MARENZO
1513
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Bedulita
L
. . . .
Valcava
1449
raca
A
Favirano
Mu
CAMPIOBONA
975
00
M. BRUGHETTO
IO
. M
.
Z
10
LO
L
ALMENNO S.B.
.
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
.
Valmora
Borfuro
Pendeggia
Belvedere
Censuario di “S. Antonio…” senza i territori di Perluparo ed Opreno » » » Censuario di “S. Antonio con Opreno e Perluparo” » » » » » » » »
Gromlongo
Somasca
93 53
si prescrive l’unione con Caprino e Cisano. In seguito è assorbito da Caprino. Celanella. È citato come comune autonomo nella relazione di G. Da Lezze del 1596 dove si elencano come sue contrade Bleggio e Formorone, registrato, quest’ultimo, anche tra le contrade di Caprino. Si separa da Formorone nel corso del XVIII secolo. Il comune, così ridimensionato, è registrato fino al 1797, quando viene assorbito da Caprino. Nel 1805, in unione a Formorone, riacquista la sua autonomia. Nel 1809 viene aggregato a Caprino; nel 1816 viene ricostruito e nel 1818 è aggregato definitivamente a Caprino. Formorone. Si separa da Celanella nel corso del XVIII secolo (già nel 1729, secondo quanto risulta da estimo conservato presso l’archivio comunale di Caprino Bergamasco - Istituzioni del territorio, 1997). Compare come comune autonomo in tutte le fonti successive fino al 1797, quando viene aggregato con Celanella a Caprino. Opreno. Compare per la prima volta nella relazione del Da Lezze del 1596. In seguito, ad eccezione del Prospetto delle distanze del 1740, è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1797, quando viene unito a S. Antonio, in quanto ricadente nella medesima circoscrizione parrocchiale. Perlupario. Con la qualifica di comune, è registrato per la prima volta nella relazione del Da Lezze del 1596. In seguito viene elencato distintamente in tutte le fonti consultate fino al 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando, appartenendo alla parrocchia di S. Antonio, viene assorbito dal comune di S. Antonio. Sant’Antonio d’Adda. È citato con la qualifica di comune a partire dalla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596). Con una estensione circoscritta alla porzione meridionale dell’omonimo censuario ottocentesco, è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1797, quando aggrega le comunità di Perlupario ed Opreno e raggiunge l’estensione del comune censuario. Dal 1812 al 1816 è aggregato a Caprino. Dal 1816 non si registrano altre variazioni fino al 1927 quando viene aggregato definitivamente a Caprino Bergamasco. La denominazione di Sant’Antonio d’Adda è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Battocchia
1983/91
IGM (1969-74) Battocchia
Bema
Bema
Bleggio
Bleggio
1936
1921
1871
1776 Battoggia (Formorone) Bema di Sotto (Celanella) Bleggio (Formorone)
Ca’ di Cugni Ca’ Ripa Ca’ Zerbin
Ripa (83)
Ca’ Ripa
Ripa
Cadiolfi Campolongo
Cadiolfi (83)
Cadiolfi Campolongo
Cadiolfi
CAPRINO BERGAMASCO
CAPRINO BERGAMASCO Casale (83)
CAPRINO BERGAMASCO Casale
CAPRINO BERGAMASCO Casale
CAPRINO BERGAMASCO
Cava Cavassore Cavinino
Cava (83)
Cava
Cava
Cava
Celana Celana Vecchia (oggi in Pontida) CELANELLA Cha Basso
Celana
Celana
Celana
Celana
Casale
Cha Bettoli Col Pedrino
Col Pedrino
Colle Pedrino
Costa
Costa
Battocchia
Fibbia Filatoio Formorone
Fibbia Filatoio Formorone
Fibbia Filatoio FORMORONE
CAPRINO BERGAMASCO
CAPRINO BERGAMASCO
Cava
Celana
Fibbia (83) Filatoio (83) Formorone
Ombria
Ombria
OPRENO
Opreno
Opreno
Apreno
Opreno
PERLUPARIO
Perlupario
Perlupario
Perlupario
Perlupario
Piazza
Piazza
Piazza Portola Pra’ Luer Prada Prato
Prada Prato (83)
Prato
Prato
Formorone
FORMORONE
Umbria
Lacciaduro (Caprino) Ombria (Celanella) OPRENO
Sant’Antonio d’Adda
Sant’Antonio
Sant’Antonio d’Adda
Opreno (Sant’Antonio d’Adda)
Ombria (Celanella) OPRENO
PERLUPARO
PERLUARO
Piazza di Caprino (Caprino) Portola di Celanella (Celanella)
Piazza (Caprino)
Opreno (Sant’Antonio d’Adda) Perlopario (Sant’Antonio d’Adda) Piazza
Formoron (Celanella)
Portola (Celanella)
Pra’ Luer (Sant’Antonio) Prata (Sant’Antonio) Prato (Sant’Antonio) S.ta Maria (Celanella) SANT’ANTONIO SANT’ANTONIO SANT’ANTONIO S.TO ANTONIO D’ADDA D’ADDA Zonca Zonca (Sant’Antonio) (Sant’Antonio) Prada Sant’Antonio Prato di Sant’Antonio
S.ta Maria SANT’ANTONIO D’ADDA
Ca’ Zerbin (Celanella) Cha de’ Olfi (Caprino) Campolongo (Sant’Antonio) CAPRINO CAPRINO BERGAMASCO BERGAMASCO Casale Casal (Sant’Antonio) (Sant’Antonio) Cava (Caprino) Cava (Caprino) Cavassore (Caprino) Cavinino (Celanella) Celana Vecchia (Celanella) CELANELLA CELANELLA Cha Basso (Caprino) Cha Bettoli (Caprino) Colpedrino di Opreno (Opreno) Costa di Costa Formorone (Celanella) (Formorone) Fibbia (Caprino)
Lacciaduro Ombria
1596 Botagia (Celanella) Bema (Caprino) Blezzo, Blexio (Celanella) Ca’ di Cugni (Celanella)
Celana
Celanella
Zonca
Mappa del comune censuario di S. Antonio rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto LombardoVeneto, 1853.
1961 Battocchia
Sant’Antonio d’Adda
Mappa del comune censuario di Celanella rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi Mappa del comune censuario di Caprino rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
94 53
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Sant’Antonio ad assumere la nuova denominazione di Sant’Antonio d’Adda (vol. VII, p. 1424). R.D. n. 1477, 29-07-1927 - Unione dei comuni di Caprino Bergamasco e di Sant’Antonio d’Adda in un unico comune denominato «Caprino Bergamasco» (vol. VII, p. 7033).
Riferimenti geostorici
Caravaggio
54 COORDINATE:
D 3-4
Comuni storici compresi: Caravaggio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Caravaggio. Superficie territoriale (Ha): CARAVAGGIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
3168
3318
3281
3281
3281
3281
Demografia: 1596 1776 1805 CARAVAGGIO
(1)
(1)
4565
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 6748
7494
7767
8042
8974 10002 10368 10837 10691 11927 12271 13404 13830 13763
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
L’esistenza del comune è testimoniata per la prima volta in un documento del 1182 dove si menzionano tre consoli. Con un diploma del maggio 1186, Federico Barbarossa assegna ai milanesi quasi tutto il territorio della Gera d’Adda e Caravaggio entra a far parte della Communitas Mediolanensis (Santagiuliana, 1980). Nel 1335 viene incorporato nello Stato Visconteo con il riconoscimento del proprio Statuto del 1332. Nel XVI secolo viene concesso in feudo a Matteo Lang e Raimondo di Cardona. Nel 1525, dopo numerosi passaggi di mano, il feudo unitamente a molti borghi della Gera d’Adda (Misano, Calvenzano, Casirate, Arzago, Canonica, Fara e Pontirolo), viene eretto a marchesato (Sforza). Nel 1645, estinto il marchesato, i beni passano alla Regia Camera di Milano (Carrara-Chiodi, 1979). Nel 1757 (Compartimento territoriale dello Stato di Milano) è iscritto tra i comuni della Pieve di Gera d’Adda. Con la Repubblica Cisalpina viene inserito nel Dipartimento dell’Adda (Legge 8 maggio 1798) e nel settembre del 1798 nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio. Dal XIV secolo la circoscrizione territoriale, assimilabile a quella attuale, non subisce variazioni fino al 1809, quando aggrega Fornovo e Pagazzano. Nel 1816 i tre comuni riacquistano autonomia e da questa data non si registrano nuove modificazioni territoriali.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio Caravaggio
Tabella di raffronto delle località abitate Località Albarito Caccialupo CARAVAGGIO Cascina Bornocchia Cascina Cagnola Cascina Dossi Cascina Fontanella Cascina Guzzafame Cascina Guzzasete Cascina Inferno Cascina Levati Cascina Montizzolo Cascina Panizzardo Cascina Porra Cascina Purgatorio Cascina Vallarsa Cascina Vallicelle di Sopra Cascina Volte Gavazzolo Masano Santuario di Caravaggio Valle Vidalengo
.
POGNANO
.
Spirano
.
.
o
Liteggio
Brignano Gera d’Adda
.
.
.
Treviglio
.
.
. .
Casirate d’Adda
Arzago d’Adda
.
Caravaggio
.
.
.
Bariano Masano
Be
rg
am
Fornovo S. Giovanni
1871
CARAVAGGIO
CARAVAGGIO
CARAVAGGIO
Masano
Masano
Masano
Vidalengo
Vidalengo
Vidalengo
1776
1596
Cagnola Dossi Fontanello Guzzafame Guzzasete Inferno
Montizzolo Panizzardo Porra Purgatorio Vallarsa Vallicelle di Sopra Volte Gavazzolo Masano Santuario Valle Vidalengo
.
ROMANO DI L.
Vidalengo
.
1921
F. S eri o
Carpeneto
Morengo
Pagazzano
Vidalengo
Masano Santuario B.V. di Caravaggio Cascina Valle Vidalengo
1936
MAR
Fo ss
.
Masano Santuario di Caravaggio
1961 Albarito Caccialupo CARAVAGGIO Bornocchia
.
Lurano
Castel Rozzone
IGM (1969-74) Cascina Albarito Cascina Caccialupo CARAVAGGIO CARAVAGGIO Cascina Cascina Bornocchia Bornocchia Cascina Cascina Cagnola (83) Cagnola Cascina Dossi (83) Cascina Dossi Cascina Cascina Fontanella Fontanella Cascina Cascina Guzzafame Guzzafame Cascina Cascina Guzzasete (83) Guzzasete Cascina Inferno Cascina Cascina Levati (83) Levati Cascina Cascina Montizzolo Montizzolo Cascina Cascina Panizzardo Panizzardo Cascina Porra Cascina Purgatorio Cascina Cascina Vallarsa (83) Vallarsa Cascina Cascina Vallicelle di Sopra Vallicelle di Sopra Cascina Volte Volte
Anteniano
Cologno al Serio
Arcene Pontirolo Nuovo
1983/91
TINENGO
CISERANO
.
.
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Caravaggio, Fornovo e Pagazzano aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
.
as co
Calvenzano
Fara Olivana con Sola
.
Sola
.
.
Misano Gera d’Adda
PROVINCIA
IS
SO
Mozzanica 100
DI
CREMONA
Scala 1:200 000
Mappa del comune censuario di Caravaggio, Catasto Teresiano, 1722/23.
95 54
Riferimenti geostorici
Carenno (LC)
55 COORDINATE:
E1
Comuni storici compresi: Carenno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CARENNO: Valdimagna, Rossino (Calolziocorte), Lorentino (Calolziocorte), La Bretta (Torre de’ Busi). Comuni censuari: Carenno. Superficie territoriale (Ha): CARENNO
1853
1921
765
795
1936 1951 1961 786
786
1999
786
786
Demografia: 1596 1776 1805 CARENNO
600
790
856
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 849
877
934
975
1172 1390 1453
1475
1373
1436
1315
1272
1283
1298
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi si prescrive la formazione di un unico distretto fiscale con Foppenico, Carzano e Lavello, oggi frazioni di Calolziocorte. Gli attuali confini amministrativi risultano stabilizzati già alla fine del XIV secolo. Le coerenze (Lorentino, Rossino con il territorio di Erve, La Bretta, corrispondente all’attuale Torre de’ Busi, e il territorio della Valdimania) e, più in dettaglio, i riferimenti topografici — ancora rinvenibili sulla cartografia ufficiale dell’I.G.M. — citati nell’atto di descrizione dei suoi confini del 1392, definiscono un assetto circoscrizionale coincidente con quello attuale. Come oggidì, il suo territorio occupava tutto il bacino imbrifero della Valle dei Morti-Fracetta e della Valle della Freccia-d’Assa. Partendo dal monte Ocone (Ochono), il confine scendeva a mezzogiorno; passando per il crinale del monte Spedone (in sumitate montis de Spedono), e la località di Casa Torba (in fundum Torbe), raggiungeva il monte Brugetto (prope Bargetum). Da qui si dirigeva ad Est verso la località di Campiobona (Plancabona) dove ripiegava a Nord e, seguendo il crinale che divide la Valle Imagna dalla Valle S. Martino, raggiungeva nuovamente il monte Ocone (…eundo per costam de Plancabona versus commune de Valdemania recte et oblique usque in Ochono) (Codice Patetta, 1996). È citato come comune autonomo in tutte le fonti successive dove non si registrano variazioni di circoscrizione ad eccezione dell’accorpamento, dal 1812 al 1816, di Lorentino (Calolziocorte). Con Decreto Legislativo n. 250 del 6 marzo 1992 passa alla provincia di Lecco.
O
LA PASSATA
CORNA CAMOZZERA
.
. . . .. .. ... . . 50
0
Calolziocorte
Lavello
Boccio
Boccio Ca’ d’Assa CARENNO Colle di Sogno Fontanella Forcella alta, - bassa
Boccio
CARENNO Colle di Sogno Forcella alta (91)
CARENNO Colle di Sogno
Laureno Rigamonte Zucca
.
DI
Pe
V. M a rr ia Falghera
Carenno de V.
Costa Valle Imagna
ia M. TESORO cc Fre 1432 l l aL E C C O
M. BRUGHETTO
Sopracornola
tto
. la
.
Valcava
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Roncaglia
Torre de’ Busi
Monte Marenzo
.
Cornello Ca’ Martinone
GO
F. Adda
.
Zanelli
. .. .
.
CAMPIOBONA
975
Favirano
Sala
.
T.
Mazzoleni
Moioli
PROVINCIA Lorentino Corte Foppenico
1961
Rota I.
0
V. d e i M o r t i
1110
Rossino
Carsano
IGM (1969-74)
Rota fuori
d o lo
M. SPEDONE
Somasca Vercurago
96 55
.
Erve 100
.
V. S b a
1363
909
Calolzio
1983/91
.
L’OCONE
Costalottiere
.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baracano Boccio Ca’ d’Assa CARENNO Colle di Sogno Fontanella Forcella alta, — bassa
Rota dentro
Valsecca
1452
.
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » Circoscrizione attuale (appartenente alla provincia di Lecco)
S. OMOBONO I.
M. FORCELLINO
M. MUDARGA
Carenno Careno Caren Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno Carenno
1244
ZZ A
. OV
CC
CAPRINO B.
PAL A
PR
LE DI
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi D.Lgs. n. 250, 06-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.
1936
1921
1871
CARENNO Colle di Sogno
CARENNO Colle di Sogno
CARENNO Colle di Sogno
1776 Baracano
1596
Assa CARENNO Colle
Bassa CAREN
Forzella
Rigamonte
Fontanella Forcella Laureno Regamonte Zucca
Riferimenti geostorici
Carobbio degli Angeli 56 COORDINATE: 6 D 5
Comuni storici compresi: Carobbio degli Angeli, Carobbio, Santo Stefano del Monte degli Angeli. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SANTO STEFANO: Chiuduno, Castrum de Cicola (Carobbio-Chiuduno), Grumello. Comuni censuari: Carobbio Tresolzio; S. Stefano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
CAROBBIO DEGLI ANGELI
667
CAROBBIO
229
248
SANTO STEFANO DEL MONTE DEGLI ANGELI
406
424
667
1999
667
667
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
CAROBBIO DEGLI ANGELI CAROBBIO SANTO STEFANO DEL MONTE DEGLI ANGELI
2126 —
406
438
566
604
680
656
753
777
927
436
400
446
521
743
757
854
869
867
988
2147
2363
2450
2517
2655
2902
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Carobbio degli Angeli. Si costituisce con Regio Decreto nel gennaio 1928 in seguito all’unione dei comuni di Carobbio e Santo Stefano del Monte degli Angeli. Carobbio. Con la denominazione di Tresolzio e con una estensione corrispondente all’omonimo comune censuario di metà Ottocento, è citato per la prima volta come comune autonomo, distinto da Gorlago, cui era precedentemente unito, nel Catalogo dei comuni del 1750. È registrato come comune distinto in tutte le fonti successive fino al 1809 quando viene riaggregato a Gorlago assieme a Santo Stefano. Riacquista autonomia nel 1816 e rimane indipendente fino al 1928, anno in cui viene unito a S. Stefano del Monte degli Angeli a formare l’attuale comune di Carobbio degli Angeli. Santo Stefano del Monte degli Angeli. Come comune indipendente è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Alla fine del XIV secolo, la sua estensione non doveva discostarsi molto da quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento, come risulta, oltre che dalle coerenze con i comuni finitimi, dall’andamento del confine Nord-occidentale con Gorlago e da alcuni riscontri toponomastici citati nelle descrizioni confinarie di Gorlago e S. Stefano. Come comune indipendente è registrato in tutte le fonti successive fino al 1809 quando viene annesso a Gorlago insieme a Carobbio. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1863 modifica la sua denominazione in S. Stefano del Monte degli Angeli. Nel 1928 viene unito a Carobbio a formare l’attuale comune di Carobbio degli Angeli.
. C E N AT E SOTTO
a
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S e n ig
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o
LL
.
T. M a
O CO
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i io S e
e ra M. INGANNOLO 562
S. Stefano degli Angeli
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Santo Stefano del Monte degli Angeli Sancto Stephano Sancto Stephano Santo Stefano Santo Steffano Santo Stefano Santo Stefano Santo Stefano Santo Stefano (Santo Stefano) Santo Stefano Santo Stefano Santo Stefano Santo Stefano Santo Stefano del Monte degli Angeli Santo Stefano del Monte degli Angeli
Aggregato a Gorlago » » » Censuario di “Carobbio Tresolzio” » » » Aggregato a Gorlago Censuario di “Carobbio Tresolzio” » » » » »
Censuario di S. Stefano » » » » » » » Aggregato a Gorlago Censuario di S. Stefano » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Butonia Campolungo CAROBBIO DEGLI ANGELI
1983/91 Butonia (83) CAROBBIO DEGLI ANGELI
Cascina Marinella Cicola [porzione]
Duria Gli Angeli La Chiesa SANTO STEFANO DEL MONTE DEGLI ANGELI Torrazza
Duria Gli Angeli (83)
624
IGM (1969-74)
1961
1936
Campolungo CAROBBIO DEGLI ANGELI Cascina Marinella Cicola
Campolungo CAROBBIO CAROBBIO DEGLI ANGELI DEGLI ANGELI Cascina Marinella Cicola [porzione]
Duria Gli Angeli La Chiesa Santo Stefano
Duria Gli Angeli La Chiesa Santo Stefano Torrazza
Santo Stefano del Monte degli Angeli
1921
1871
1776
CAROBBIO
CAROBBIO
CAROBBIO E TRESOLZIO
Cicola (Santo Stefano del Monte degli Angeli)
Cicola (Santo Stefano del Monte degli Angeli)
Cicola [porzione] (Santo Stefano del Monte degli Angeli)
1596
SANTO STEFANO SANTO STEFANO SANTO STEFANO S.TO STEFANO DEL MONTE DEL MONTE DEGLI ANGELI DEGLI ANGELI Torrazza Torassa (Carobbio) (Tresolzio)
.
Gandosso
.
Cicola
.
.
Boldesico
Chiuduno
TE
Grumello del Monte
Asnenga
. Bolgare
Carobbio (Carobbio) (Carobbio) (Carobbio) (Carobbio) Carobbio Carobbio e Tresolzio Carobbio Carobbio e Tresolzio (Carobbio) Carrobbio o Tresolzio Carobbio Carobbio Carobbio Carobbio Carobbio
M. DEL CASTELLO
Carobbio degli Angeli
ZZA DI ME
.
Zandobbio
Carobbio
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Circoscrizione attuale » » »
a
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.
Lantro
F. Cher i
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.
.
.
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Gorlago
O
M. SEGA
Carobbio degli Angeli Carobbio degli Angeli Carobbio degli Angeli Carobbio degli Angeli Carobbio degli Angeli
716
Ammellina
S. Paolo d’A.
M
GRENA
Trescore Balneario
T. Tir n
.
Aminella
R
Matalone
..
1936 1961 1992 1999
T E L G AT E
.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Santo Stefano ad assumere la nuova denominazione di Santo Stefano del Monte degli Angeli (vol. VII, p. 1425). R.D. n. 83, 12-01-1928 - Unione dei comuni di Carobbio e Santo Stefano del Monte degli Angeli in un unico comune denominato «Carobbio degli Angeli» (vol. I, p. 899).
97 56
Riferimenti geostorici
Carona
57 COORDINATE:
A5
Comuni storici compresi: Carona. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Val Fondra. Comuni censuari: Carona. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
4341
4467
4419
4419
CARONA
4419
4419
Demografia: 1596 1776 1805 14101
CARONA
252
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
428
535
644
498
826
625 1002
880
841
748
738
727
629
479
431
(1) Numero di abitanti riferito alla comunità di Val Fondra comprendente anche i territori di Branzi e Isola di Fondra.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Contrada di Val Fondra » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a Branzi Circoscrizione attuale Aggregato a Branzi Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CARONA Carona Inferiore
1983/91 CARONA
IGM (1969-74) CARONA
1961 CARONA
Pagliari
Pagliari
1936 CARONA
1921 CARONA
1871 CARONA
1776 1596 CARONA CARONA Carona Carona di Inferiore Sotto Carona Superiore Fiume Nero della Carona Pagliaro di Carona Paliani Paran Porta Porta
Carona Superiore Fiume Nero della Carona Pagliari Paran Porta
Pagliari
Porta
Porta
PROVINCIA P.SO DI TARTANO
Porta
DI
SONDRIO
M. CADELLE M. TORO
2108
V
2483
A
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2524
P.ZO DEL SALTO
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CORNO STELLA L. Moro
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.
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M. MASONI
M. GRABIASCA
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.
P.SO PORTULA
L. di Sardegnana P.ZO VACCA
1000
.
L. Campelli L. Cernello
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1914
L. Becco
L. Marcio
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L. Gemelli
0
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M. PRADELLA 2619
200
.
L. Nero 1500
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L. Sucotto
L. d’Aviasco L. Colombo
L. Piano Casere 1000
F. Brem
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M. COLLE
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2601
Selva d’Agnone (Bonaldi)
M. CORTE
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Trabuchello
M. SPONDONE
2493
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1873
Roncobello
Baresi
Bordogna
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C.NO BRANCHINO 2032
.
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(Novazza)
M. ZULINO 1751
1500
.
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Zanetti
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98 57
.
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20
. .
.
VALGOGLIO
2445
Isola di Fondra
.
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2278
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L. Fregabolgia
L. di Val dei Frati
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Carona Ronco
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25
2705 2175
M. SECCO
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2496
P.ZO DEL VESCOVO
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llo e n du V al le de l V Prati
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2293
2916
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2000
P.ZO DEL DIAVOLO (TENDA)
2632
20
Sottocorna
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2665
2663
0 200
.
.
A
P.ZO DI CIGOLA
2621
.
N
1500
(*) Val Fondra. Come ente autonomo è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1333) dove, con la denominazione di comune de Fondra et de la Carona et de Branciis, è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi Statuti si disponeva anche la costituzione di un unico distretto fiscale insieme a Valleve, Foppolo e Cambrembo. Entro la sua circoscrizione ricadevano i territori degli attuali comuni di Isola di Fondra, Branzi e Carona. È quanto si evince anche dalla lettura dell’atto di descrizione dei suoi confini (Confinia et termini comunis Vallis Fondre Inferioris) rogato il 12 aprile 1456: ad Est confinava infatti con la Val Seriana Superiore (sumitas montium communis Vallis Seriane Superioris); a Sud con il comune di Valnegra (che includeva in quel periodo anche gli attuali territori di Moio de’ Calvi e Roncobello); ad Ovest con il comune di Piazzatorre lungo la giogaia Torracchio-TorcolaMonte Colle (sumitas montium de Toragio, de Torculla et de Collo); a Nord con Valleve lungo la Valle Valenzana e con Carona lungo la Valle di Carisole (quest’ultimo riferimento è citato nello stesso atto, ma nel capitolo relativo ai confini di Carona) fino alla sommità dei monti che dividono il territorio bergamasco dalla Valtellina (in sumitatem montium versus Vallis Tellinam) seguendone poi la giogaia verso Est (versus mane parte per costam tortam et recta). Il 3 febbraio 1481 viene effettuata una nuova ricognizione dei confini che conferma, ad eccezione del confine settentrionale con Valleve che viene spostato dalla Valenzana alla Valle del Vendullo (a monte parte Vallis Vendulli), la circoscrizione sopra delineata. A fine Cinquecento il comune si scompone in tre entità territoriali distinte. Dalla relazione di fine mandato del Da Lezze si apprende infatti che dette comunità «solevano esser un solo comune et tutte insieme poste in estimo della valle del Viccariato (…) ma par che siano poi divise come Fondra [coincidente con l’attuale Isola di Fondra], Branci et Carona…» (Da Lezze, 1596).
(Carona) (Carona) Carona Carona Carona Carona (Carona) Carona (Carona) Carona Carona Carona Carona Carona Carona Carona Carona Carona Carona
50
Carona. È contrada di Val Fondra (*) fino a fine Cinquecento quando si erige comune autonomo con una estensione corrispondente al comune attuale. In seguito è sempre registrato come comune distinto fino al marzo 1798 quando, con la legge sull’organizzazione del Dipartimento del Serio, viene unito a Branzi. Nel 1805 è nuovamente registrato come comune autonomo. Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Branzi insieme a Fondra e Trabuchello. Viene ricostruito nel 1816 e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Albareti
.
Carvico
58 COORDINATE:
viene unito a Villa d’Adda mentre Sotto il Monte è assorbito da Terno. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non si registrano nuove variazioni di circoscrizione.
C-D 1
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Carvico. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Carvico. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
428
442
CARVICO
1936 1951 1961 438
438
1999
438
438
Demografia: 1596 1776 1805 CARVICO
360
532
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
536
833
941
970
1031
1162 1359 1470
1801
1882
2126
2837
3268
3578
3923
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Carvico et Corna de Berzio, è citato nello Statuto di Bergamo del 1331 dove si prescrive l’unione fiscale con il comune di La Bota (Sotto il Monte Giovanni XXIII). Negli ordinamenti successivi è registrato con la semplice denominazione di Carvico, mentre della comunità di Bercio (Sotto il Monte Giovanni XXIII), probabilmente ancora ricadente nella sua circoscrizione, non si fa più menzione. Nel 1392 (Codice Patetta, 1996) compare nelle coerenze dei comuni di Pontida, Canto (Pontida), Villa d’Adda, Terno e Castegnate. Restando indefinito il confine orientale con Sotto il Monte — sul cui attuale territorio insistevano a fine Trecento i comuni di Bercio, Fontanella ed il territorium di Botta — e meridionale con Calusco d’Adda, risulta difficile ricostruire l’esatta estensione territoriale relativa a questo periodo. Nell’estimazione del 1447 appare unito alle comunità di Brusicco, Corna, Bercio, Pratolongo e Botta, tutte ricadenti nell’attuale circoscrizione di Sotto il Monte Giovanni XXIII. In seguito le comunità citate si separano da Carvico e si uniscono a formare il comune di Sotto il Monte. Il 12 febbraio 1481 con un atto rogato dal notaio Comino de Cataneis vengono definiti i suoi confini con i contermini comuni di Canto (Pontida), Sotto il Monte (Submonte seu de Bertio), Castegnate e Terno (Terno d’Isola), Calusco e Villa d’Adda (Confini di varie terre). Tramite le coerenze, le indicazioni di direzione del confine ed alcuni riferimenti toponomastici citati nell’atto (di cui si trova ancora riscontro nella cartografia ufficiale I.G.M.), si riesce a circoscrivere un territorio corrispondente a quello attuale: torrente Grandone (lecto Grandone) e località Comunezia (ad Comuneza) lungo il confine con Sotto il Monte, Budriago (ad Budriacum) sul confine con Calusco e Cornalida (ad Cornalidam) sul confine con Villa d’Adda. È menzionato come autonomo in tutte le fonti successive fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, aggrega Sotto il Monte. Con un decreto prefettizio del 1812
.
Odiago
Gandorla
Borgofuro
Somasca
CARVICO
CARVICO Comunezia Cornalida
Fornace
Roncarro (83) Ronchi (83)
Careccia CARVICO Comunezia Cornalida
1921
1871
1776 1596 Baradello di Carvico
CARVICO
CARVICO
CARVICO Comunezia Cornalida
CARVICO CARVICO Comunezia Cornalida di Carvico Cornella di Carvico Corridore Foppa di Carvico Fornace di Carvico
Mulini
Fornace Persotto Fornacette Grumeslago Lecchetto Superiore Pastroca - Mulini
Predazzi
Predazzi
Roncarro Ronchi Tezza
Roncarro Ronchi
Predazzi
Molini di Carvico Piazza di Carvico Piazza Gagliarda Piazzolo di Carvico Pradossi Reggia Roncaro Tezza di Carvico
.
Brughiera
.
T.
.
.
Valtrighe
Terno d’Isola
r T. G
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.
Campetto (83)
1936
Mapello
T. B u lig a
SOLZA
1961 Cacavicchio
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Botta
Vanzone
Calusco d’Adda
IGM (1969-74) Cacavicchio Campetto
a rg
M. ALBANO
Sotto il Monte
.
1983/91
Genestaro
. Bercio
Carvico
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baradello di Carvico Cacavicchio Campetto Careccia CARVICO Comunezia Cornalida Cornella di Carvico Corridore Foppa di Carvico Fornace Fornacette Grumeslago Lecchetto Superiore Mulini Piazza di Carvico Piazza Gagliarda Piazzolo di Carvico Predazzi Reggia Roncarro Ronchi Tezza
C
Adda F.
Brusicco
.
Circoscrizione attuale con il territorio di Bercio Circoscrizione attuale (?) Circoscrizione attuale » » » » » Carvico e Sotto il Monte Giovanni XXIII aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Ambivere
Fontanella
Corna
.
Cerchiera
Canto
Villa d’Adda
Carvicho Carvicho, Carvigo Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico Carvico
Gromlongo
Pendeggia
Valdigerra
500
.
.. . . . . . .. . . . . . .
Pontida
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
..
Castegnate
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
99 58
Riferimenti geostorici
Casazza
59 COORDINATE: 6 C 6
Comuni storici compresi: Casazza, Molini di Colognola, Mologno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): COLOGNOLA: Grone, Monasterolo; MOLOGNO: Grone, Spinone, Gaverina. Comuni censuari: Molini di Colognola; Mologno. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
CASAZZA
706
MOLINI DI COLOGNOLA
264
274
MOLOGNO
410
438
706
1999
706
706
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
CASAZZA
2175
MOLINI DI COLOGNOLA
240
(1)
(1)
412
460
498
528
618
617
MOLOGNO
220
609
574
616
590
694
753
969 1163 1283
1931
2302
2402
2729
3162
3266
673
(1) Abitanti conteggiati in Mologno.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Casazza. Si costituisce con R.D. n. 172 del 3 febbraio 1927 per unione dei comuni di Mologno e Molini di Colognola. Nell’ottobre 1945 gli abitanti della frazione di Mologno fanno istanza per ottenere la ricostituzione dell’ex comune. Con parere negativo del Consiglio Comunale, la pratica viene inoltrata al Consiglio Provinciale che, in data 19 novembre 1946, constatando l’inesistenza di motivi per lo smembramento del comune e l’impossibilità materiale del comune di Molini di Colognola di sostenere gli oneri imposti ad un comune autonomo, esprime parere contrario alla ricostituzione dei due enti. Molini di Colognola. Con la denominazione di Colloniola Vallis Cavaline è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove si prescrive la costituzione in distretto fiscale con Mologno. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Grone e Monasterolo che tuttora si trovano in confine diretto con il comune in parola. Con una circoscrizione coincidente al comune censuario di metà Ottocento, confermata anche nelle descrizioni confinarie del 1456 e 1481 (Confini di varie terre), è registrato in tutte le fonti successive (ad eccezione del Prospetto delle distanze del 1740), fino al 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) V.
PEIA
n o n ta 3F
LEFFE
Ranzanico
.
M. PLER 1032
1936 1961 1992 1999
Casazza Casazza Casazza Casazza Casazza
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Molini di Colognola Colloniola Vallis Cavaline Coloniolla Vallis Cavalline Colognola (Colognola Val Cavallina) Colognola Val Cavallina Colognola Val Cavallina (Colognola Val Cavallina) Molini di Colognola (Molini di Colognola) Molini di Colognola Molini di Colognola Molini di Colognola Molini di Colognola Molini di Colognola Molini di Colognola
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Mologno Molonio Molonio Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno Mologno
.
M. ALTINELLO
Piano
.
C.LE GALLO
.
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.
997
1000
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.
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.
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.
M. DI GRONE (o GAIANA)
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100 59
1192 1000
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669
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.
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.
.
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Vigano S. Martino
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1099
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.
M. PRANZA’
T. B
Molini di Colognola 500
Beni dell’abbazia di S. Benedetto
S. Felice a/l (Figadelli)
.
.
.
500
ALBINO
.
Monasterolo del Castello
Lughisello
Gaverina Mologno Terme Casazza
Casale
.
Spinone al Lago
1000
.
di Endine
e
Bianzano
CENE
M. SEGA
. Sparso
500
Adrara S. Martino
.
Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Molini di Colognola » » Non citato Censuario di Molini di Colognola » Aggregato a Mologno Censuario di Molini di Colognola Aggregato a Mologno Censuario di Molini di Colognola » » » » »
Censuario di Mologno » » » » » Mologno e Molini di Colognola aggregati Censuario di Mologno Mologno e Molini di Colognola aggregati Censuario di Mologno » » » » »
quando viene unito a Mologno in un’unica circoscrizione amministrativa provvisoria coincidente con la parrocchia di S. Lorenzo. Nel prospetto allegato al comparto dell’8 giugno 1805, con la moderna denominazione di Molini di Colognola, è erroneamente registrato in unione a Mologno. L’errore viene rettificato dal Prefetto con lettera 17 marzo 1806 inviata al Ministero dell’Interno (ASBg, Dipartimento del Serio, Censo, b. 115). Nel 1809 viene “concentrato” a Mologno, ma già nel 1816 riacquista autonomia amministrativa. Nel 1927 viene definitivamente unito a Mologno a formare l’attuale comune di Casazza.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Casale Nobili CASAZZA
1983/91
IGM (1969-74)
1921
1871
1776
CASAZZA
1961 Casale Nobili CASAZZA
1936
CASAZZA
CASAZZA
Casazza (Mologno)
Casazza (Mologno)
Casazza (Mologno)
Cascine Capra Colognola
Cascine Capra Colognola
Cascine Capra Colognola
Colognola
Colognola
Fornace
Fornace
Fornace
MOLINI DI COLOGNOLA
Molini
Molini
Molini di Colognola
Colognola Colognola (Molini di (Molini di Colognola) Colognola) Fornace (Molini di Colognola) MOLINI DI MOLINI DI COLOGNOLA COLOGNOLA
MOLOGNO
Mologno
Mologno
Mologno
MOLOGNO
Mologno
MOLOGNO
COLOGNOLA VAL CAVALLINA
Molini di Colognola (Colognola Val Cavallina) MOLOGNO
1596
COLOGNOLA
MOLOGNO
Mappa del comune censuario di Molini di Colognola rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mologno. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Negli stessi ordinamenti viene disposta l’unione fiscale con Colognola. Nel 1392 viene effettuata la ricognizione dei suoi confini. Le indicazioni di coerenza con i comuni contermini di Grone, Spinone e Gaverina (il confine con Vigano è definito nel rispettivo atto notarile) ed i riferimenti topografici contenuti nello strumento definiscono un perimetro corrispondente a quello del comune censuario ottocentesco. Le ricognizioni dei confini eseguite nel 1456 e nel 1481 confermano la corrispondenza della circoscrizione storica con quella del comune censuario ottocentesco (Suardi, 1995). Con questa estensione territoriale è registrato in tutte le fonti successive fino al 1797, quando annette Colognola. Nel 1805 riacquista l’estensione territoriale preesistente. Viene nuovamente unito a Colognola con la riforma amministrativa del 1809, ma già con il comparto territoriale del 1816 riacquista automomia. Nel 1927 viene definitivamente unito a Molini di Colognola a formare l’attuale comune di Casazza.
Atto di descrizione dei confini di Colognola del 7 e 14 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Atto di descrizione dei confini di Colognola del 14 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi Mappa del comune censuario di Mologno rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
R.D. n. 172, 3-02-1927 - Unione dei comuni di Mologno e di Molini di Colognola in un unico comune con denominazione «Casazza» (vol. II, p. 1623).
101 59
Riferimenti geostorici
Casirate d’Adda
60 COORDINATE:
D 2-3
Comuni storici compresi: Casirate d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Casirate d’Adda. Superficie territoriale (Ha): CASIRATE D’ADDA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
995
1031
1019
1019
1019
1019
Demografia: 1596 1776 1805 CASIRATE D’ADDA
(1)
(1)
848
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1123
1222
1358
1481
1712 1892 2057
2109
2020
2185
2121
2125
2655
2919
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, manufatto che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine tra il bergamasco e il milanese. Nel 1525 venne concesso in feudo a Giovanni Paolo Sforza, primo dei marchesi di Caravaggio, dal fratello Francesco II duca di Milano. Estinto il filone maschile nel 1697 con la morte di Federico II, i comuni del marchesato passarono sotto il controllo della Camera Fiscale del Governo spagnolo, ma nel 1712, grazie alle insistenze di Eleonora Salvati Sforza, moglie dell’ultimo marchese, ritornarono nelle mani della figlia Bianca Maria che, confermata nel titolo dall’imperatore d’Austria Carlo VI, resse il marchesato fino al 1779. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione prossima a quella attuale. Con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano del giugno 1757 viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda e nel 1786 nella Gera d’Adda Superiore della provincia di Lodi. Nel maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) viene inserito nel Distretto di Rivolta in Gerra d’Adda. Nel settembre 1798 è iscritto nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio. Con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Treviglio insieme a Calvenzano. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da quella data ad oggi non si registrano variazioni nella circoscrizione territoriale. Nel 1863 modifica la propria denominazione in “Casirate d’Adda”.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Casirate Casirate Casirate (Casirate) Casirate Casirate Casirate Casirate Casirate d’Adda Casirate d’Adda Casirate d’Adda Casirate d’Adda Casirate d’Adda Casirate d’Adda
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Treviglio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Belvedere Casarotti Cascina Malossa Case Cioffi Case Domuns Casiraga CASIRATE D’ADDA Cazzulani Ronchi
1983/91 IGM (1969-74) Belvedere (91) Cascina Belvedere Casarotti (91) Cascina Malossa Cascina Malossa Case Cioffi Case Domuns (83) Case Domuns Casiraga (91) Cascina Casiraga CASIRATE CASIRATE D’ADDA D’ADDA Cascina Cazzulani Cascina Ronchi
1961 Belvedere
1936
1921
1871
CASIRATE D’ADDA
CASIRATE D’ADDA
CASIRATE D’ADDA
1776
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Mappa del comune censuario di Casirate Gera d’Adda, Catasto Teresiano, 1722/23.
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PROVINCIA
102 60
100
Riferimenti Legislativi DI
CREMONA
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Casirate ad assumere la nuova denominazione di Casirate d’Adda (vol. VII, p. 1422).
Riferimenti geostorici
Casnigo
Comuni storici compresi: Casnigo.
61
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CASNIGO: Vertova, Fiorano, Colzate, Gorno, Premolo, Barzizza (Gandino), Leffe, Cene, Concilio di Onio.
COORDINATE: 6 B 6
Comuni censuari: Casnigo. Superficie territoriale (Ha): CASNIGO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1321
1363
1555
1348
1555
1348
Demografia: CASNIGO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1366
1612
1230
1458
1715
1636
1877
2372 2743 2798
3299
3112
3467
3027
3171
3448
3612
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Con la denominazione di Cazanicho è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Negli stessi ordinamenti viene disposta l’unione fiscale con gli abitanti di Mele, località ricadente nell’attuale circoscrizione amministrativa. Nel 1392 viene effettuata la ricognizione dei suoi confini. Le indicazioni di coerenza con i comuni contermini ed i riferimenti topografici contenuti nello strumento definiscono un perimetro coincidente a quello attuale, compresa l’appendice territoriale che si estende alla destra del Serio tra i comuni di Colzate e Gorno. È quanto risulta dalle indicazioni toponomastiche utilizzate nell’atto per definire la localizzazione dei cippi confinari che, in questa zona, erano posti nei pressi della località di Bondo (in loco ubi dicitur ad costam de Bondo), alla sommità della Valle Rabbiosa (prope Valle Rabiossa) e presso il demolito Castello di Frolo (super montalem ubi erat castelum de Frolo) nei pressi della località pizzo Frol. Le fonti consultate non segnalano variazioni di circoscrizione fino al 1928 quando aggrega Cazzano S. Andrea. In seguito all’istanza presentata l’11 marzo 1956 dagli abitanti della frazione di Cazzano S. Andrea, l’ex comune viene ricostituito con D.P.R. n. 1218, del 7 dicembre 1959.
Cazanicho Cazanicho, Cazanico, Chazanicho Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo Casnigo
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » Casnigo e Cazzano Sant’Andrea aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ambla Baccone CASNIGO Cazza CAZZANO S. ANDREA Dall’Ere Fossato Grumello di Casnigo Nocito Rasga Ronco Trinità Serio Sotto gl’Orti Tessaglio Tresca Trigasco Trinità
1983/91
IGM (1969-74)
1961
CASNIGO
CASNIGO
CASNIGO
1936
1921
1871
CASNIGO
CASNIGO
CASNIGO
1776 Ambla Baccone CASNIGO
1596
CASNIGO Cazza
Cazzano S. Andrea Dall’Ere Fossato Grumello di Casnigo Nocito Rasga (83) Rasga Ronco Trinità (91) Serio Serio
Trinità (91)
Rasga Serio
Serio di Casnigo Sotto gl’Orti Tessaglio Tresca Trigasco
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Tipo rappresentante il Distretto XV di Gandino (1823), particolare.
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Riferimenti Legislativi a
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R.D. n. 1858, 14-07-1928 - Unione dei comuni di Casnigo e di Cazzano Sant’Andrea in un unico comune con denominazione e capoluogo «Casnigo» (vol. V, p. 5810). D.P.R. n. 1218, 07-12-1959 - Ricostruzione del comune di Cazzano S. Andrea (vol. XII, p. 3387).
103 61
Riferimenti geostorici
Cassiglio
62 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Cassiglio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Cassiglio. Superficie territoriale (Ha): CASSIGLIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1348
1418
1403
1403
1403
1403
Demografia: 1596 1776 1805 CASSIGLIO
—
300
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
257
377
429
389
361
365
368
325
253
185
228
191
156
141
120
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Appartenente alla comunità di Averara » » » Circoscrizione attuale » » » Cassiglio, Cusio e Ornica aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CASSIGLIO
1983/91 CASSIGLIO
IGM (1969-74) CASSIGLIO
1961 CASSIGLIO
1936 CASSIGLIO
1921 CASSIGLIO
1871 CASSIGLIO
1596 Casilio (Averara, Squadra di Sopra)
Panera Porvera
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1776 CASIGLIO
Panera Porvera
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(*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, comprendendo entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica, suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, confermato successivamente per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
(Cassiglio) (Cassiglio) (Cassiglio) (Cassiglio) Cassiglio Casiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio Cassiglio
T. A
Cassiglio. Nel 1596 (Da Lezze, 1596) è segnalato tra le “contradelle” che compongono la comunità di Averara (*). Si costituisce in comune autonomo con atto divisionale del 6 novembre 1647 con il quale la Valle di Averara si divide in sette comuni indipendenti (Bottani-Riceputi, 1997); tuttavia, nelle Anagrafi Venete (1766-1789) è ancora registrato come contrada di Val di Averara. Con la concentrazione dei comuni del 1809 aggrega Cusio e Ornica. Nel 1812 si ridimensiona per il distacco del territorio di Cusio che viene assorbito da Averara. Con la compartimentazione del 1816 il comune in oggetto viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti geostorici
Castel Rozzone
63 COORDINATE:
C3
Comuni storici compresi: Castel Rozzone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Castel Rozzone. Superficie territoriale (Ha): CASTEL ROZZONE
1853
1921
161
167
1936 1951 1961 165
165
1999
165
165
Demografia: 1596 1776 1805 CASTEL ROZZONE
(1)
(1)
(2)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 728
806
774
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
809
944 1123 1155
1236
1199
1423
1539
1763
2079
2323
(2) Non registrato nella fonte.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Deve il suo nome alla famiglia trevigliese dei Rozzone che, nel corso del XII secolo, acquistò terreni in questo territorio dal monastero di S. Simpliciano (Belloli, 1986). La comunità, nel 1386, si pose sotto la protezione di Treviglio e vi rimase fino al 1638 quando i Visconti ottennero dalla Magistratura Ordinaria di Milano la separazione del suo territorio. In ordine alla sua estensione territoriale, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione non molto dissimile da quella attuale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo con le mappe del Catasto Teresiano del 1721/23. Nel 1757 (Compartimento territoriale dello Stato di Milano) è elencato tra i comuni appartenenti alla giurisdizione della Gera d’Adda. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) viene inserito nel Distretto di Rivolta in Gerra d’Adda. Nel settembre 1798 è iscritto nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio e nel maggio 1801 nel Distretto III di Treviglio. Nell’elenco allegato al comparto territoriale del 1805, per errore, viene omesso. La dimenticanza è rettificata dal Prefetto con lettera 17 marzo 1806 indirizzata al Ministero dell’Interno (ASBg, Dipartimento del Serio, Censo, b. 115). Con Decreto 31 marzo 1809 sulla concentrazione dei comuni viene aggregato a Brignano. Durante la Restaurazione austriaca (Legge 12 febbraio 1816, Compartimento territoriale della Lombardia da attivarsi col 1º maggio) viene ripristinata la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico, coincidente a quella delineata nelle mappe del Catasto Teresiano. Da questa data le fonti consultate non documentano altre variazioni di circoscrizione.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Castel Rozzone Castel Rozzone [Castel Rozzone] (Castel Rozzone) Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone Castel Rozzone
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Non citato nella fonte Aggregato a Brignano Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CASTEL ROZZONE
1983/91 CASTEL ROZZONE
IGM (1969-74) CASTEL ROZZONE
1961 CASTEL ROZZONE
1936 CASTEL ROZZONE
1921 CASTEL ROZZONE
1871 CASTEL ROZZONE
1776
1596
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 46 IV S.E. - TREVIGLIO, 5ª ed. 1975, (aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
. CISERANO
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Castel Rozzone
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Mappa del comune censuario di Castel Rozzone, Catasto Teresiano, 1722/23.
. Spirano
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.
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.
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.
POGNANO
Treviglio
.
C A R AVA G G I O
105 63
Riferimenti geostorici
Castelli Calepio
Comuni storici compresi: Castelli Calepio, Calepio, Cividino, Tagliuno.
64
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CALEPIO: Tagliuno, Credaro; TAGLIUNO: Calepio, Boldesico (Grumello del Monte), Cividino, fiume Oglio; CIVIDINO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 D-E 6
Comuni censuari: Caleppio; Tagliuno con Cividino e Quintano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
CASTELLI CALEPIO
991
CALEPIO
220
232
TAGLIUNO
739
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991
1999
991
991
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
CASTELLI CALEPIO
5041
CALEPIO
400
363
328
478
428
477
503
TAGLIUNO
996
1330
1490
1982
1989
2107
2310
610
657
5009
5509
5767
6541
7578
8402
726
2940 3483 3983
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Castelli Calepio. Si costituisce con R.D. n. 1215 del 30 giugno 1927 per riunione dei comuni di Tagliuno e Calepio. Calepio. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione delle redazioni del 1333, dove, forse per dimenticanza del copista, non è riportato, e del 1453, in cui è elencato in unione a Tagliuno) è registrato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Negli stessi ordinamenti viene prescritta, per scopi fiscali, l’unione con i comuni di Tagliuno (solo nelle redazioni del 1331 e 1353) e Cividino. Con un atto del 1395 vengono descritti i suoi confini che definiscono un territorio grossomodo coincidente al comune censuario ottocentesco. Nello stesso atto, tuttavia, quando si descrive il confine settentrionale, in corrispondenza dei cippi che dividono Calepio da Tagliuno e Calepio da Credaro, per denotare i territori a monte di detti termini (Gandosso e porzione Nord-occidentale di Credaro) si usano rispettivamente le espressioni communium de Calepio et de Taliuno e communium de Calepio et de Credario, che evidentemente indicano, per il comune in discorso, l’esi-
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Calepio Calepio, Caleppio Calepio, Caleppio Calepio Caleppio Caleppio Calepio Caleppio Calepio (Calepio) Caleppio Caleppio Caleppio Calepio Calepio Calepio
Censuario di Caleppio, Gandosso e porzione settentrionale di Credaro aggregati » Censuario di Caleppio e Gandosso aggregati Censuario di Caleppio » » » » Aggregato a Tagliuno Censuario di Caleppio » » » » »
1353 1392
Cividino Cividino, Civithino Cividino, Zivedino
Porzione meridionale del censuario di “Tagliuno con Cividino e Quintano” »
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Tagliuno Taliuno, Talliuno Taliuno Taliuno Tagliuno Tagliuno Taliuno Tagliuno Tagliuno Tagliuno Tagliano Tagliuno Tagliuno Tagliuno Tagliuno Tagliuno
Porzione settentrinale del censuario di “Tagliuno con Cividino e Quintano” » Censuario di “Tagliuno con Cividino e Quintano” » » » » » Censuari di “Tagliuno con Cividino e Quintano” e di Caleppio aggregati Censuario di “Tagliuno con Cividino e Quintano” » » » » »
Castel Montecchio
Castel de’ Conti (Calepio)
509
M. DELLA CROCE
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Castelli Calepio Castelli Calepio Castelli Calepio Castelli Calepio Castelli Calepio
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P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
106 64
Mappa del comune censuario di Caleppio rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Caleppio (1813), Catasto Napoleonico.
stenza di diritti territoriali anche oltre il territorio di sua esclusiva pertinenza. L’estensione di possedimenti su tutto il bacino imbrifero del torrente Udriotto, fino al confine con Zandobbio, è confermata anche nella descrizione confinaria di detto comune, dove, in corrispondenza del cippo meridionale posto super collum Vagi (attuale crinale che divide Credaro da Zandobbio), il territorio posto ad Est (attuale territorio di Credaro) è definito communium de Credario et de Calepio, mentre quello a meridione (attuale territorio di Gandosso) è indicato come communis de Calepio. Nel 1596 al comune di Calepio risulta ancora «congionto quello di Gandozzo» (Da Lezze, 1596). Dalla relazione del rettore veneto si apprende anche dell’esistenza di alcuni beni comunali (nella percentuale di 1/4 del totale) goduti dai conti Calepio. Nel corso del XVIII secolo il territorio di Gandosso si stacca e si erige in comune autonomo (la prima menzione come comune distinto si ha nel Prospetto delle distanze del 1740). Nel 1809 il comune in parola viene aggregato a Tagliuno e nel 1812 a Credaro (Istituzioni del territorio, 1997). Nel 1816 viene ricostituito e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione fino al 1927, quando viene unito a Tagliuno a formare l’attuale comune di Castelli Calepio. Nel 1928 la frazione di Calepio muta la denominazione in Castel de’ Conti che mantiene fino al 1997 quando, con Delibera Consiliare n. 45 del 29 settembre, viene ripristinato il toponimo storico.
Tabella di raffronto delle località abitate Località CALEPIO Caprina Cascina Bognatica Castelrampino
1983/91 Castel de’ Conti (83)
Castelrampino (83)
Cave Sotto
IGM (1969-74) Castel de’ Conti
1961 Castel de’ Conti
1936 Castel de’ Conti
1921 CALEPIO
Cascina Bognatica Castelrampino Castelrampino
Cerche Cividino
Cerche (83) Cividino (83)
Cave Sotto Cerche Cividino
Cave Sotto, — Sopra Cerche Sotto Cividino
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Falconi (83)
Falconi
Falconi
Gazzo
Gazzo (83)
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Le Ca’ (83)
Cividino
Cividino (Tagliuno)
1871 CALEPPIO
1776 CALEPIO
1596 CALEPIO
Via Castel Rampino (Calepio)
Caprina (Tagliuno) Bognatica (Calepio) Castel Castello Rampino Rampino (Calepio) (Calepio)
Cividino (Tagliuno)
Civedino (Tagliuno)
Civedino (Tagliuno) Gandozzo (Calepio)
Molini (83) Morola (83) Pedretti (83) Porto (83)
Gazzo Le Ca’ Molinaretti Morola Pedretti Porto
Gasso di Tagliuno (Tagliuno)
La Ca’ Molinaretti Molini Morola Pedretti Porto
Morola (Tagliuno) Via Porto (Calepio)
Prestini
Porto di Calepio
Via Prestini (Calepio)
Quintano
Quintano (83)
Quintano
Quintano
Quintano
TAGLIUNO
Tagliuno (83)
Tagliuno
Tagliuno
Tagliuno
Quintano (Tagliuno) TAGLIUNO
Quintano (Tagliuno) TAGLIUNO
Quintano (Tagliuno) TAGLIUNO
Porto di Calepio (Calepio) Contrada di Prettino (Calepio)
TALIUNO
Cividino. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (solamente nei capitoli dedicati alle unioni fiscali) e nelle descrizioni dei confini del comune di Tagliuno del 1392 e del 1395, nelle quali, tuttavia, si specifica che in detto comune non abita più alcuna persona (Codice Patetta, 1996). Nell’estimazione del 1447 non è più menzionato perché probabilmente annesso a Tagliuno. Tagliuno. Con la denominazione di Taliuno o Talliuno è elencato distintamente negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo (ad eccezione delle redazioni del 1333, dove non è riportato, e del 1453, in cui è registrato in unione a Calepio) tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 vengono descritti i confini con i comuni finitimi di Calepio, Boldesico (Grumello del Monte) e Cividino, che definiscono, in base ai riscontri toponomastici attuali, un territorio corrispondente al censuario di metà Ottocento, senza il territorio di pertinenza di Cividino (allora comune autonomo) posto a Sud della località Cerche. In seguito annette il comune di Cividino, citato come sua contrada nel 1596 nella relazione di G. Da Lezze del 1596. Mantiene questa estensione fino al 1809 quando aggrega Calepio, che nel 1812 si separa per essere aggregato a Credaro. Nel 1927 viene unito a Calepio a formare l’attuale comune di Castelli Calepio.
Mappa del comune censuario di Tagliuno rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Tagliuno (1813), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1215, 30-06-1927 - Riunione dei comuni di Tagliuno e Calepio in un unico comune denominato “Castelli Calepio” (vol. VI, p. 5984).
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
R.D. n. 1549, 07-06-1928 - Autorizzazione al comune di Castelli Calepio a mutare la propria denominazione della frazione Calepio in quella di «Castel de’ Conti» (vol. V, p. 4812).
107 64
Castione della Presolana 65 COORDINATE:
D 5-6
Tede, Lantana. Sono citati distintamente negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di Porta S. Lorenzo. Nello Statuto del 1353 (disposizioni sulla manutenzione delle strade) sono indicati anche come un’unica entità territoriale. Nella descrizione
dei confini di Castione e di Onore del 1392 non si fa menzione di queste comunità, perché probabilmente già assorbite dal comune principale. Il loro territorio doveva occupare la porzione Sudorientale di Castione a sinistra del torrente Gera.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Castione della Presolana, Campello, Lantana, Tede. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CASTIONE: Onore, Scalve. Comuni censuari: Castione con Dorga e Brato. Superficie territoriale (Ha): CASTIONE DELLA PRESOLANA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
4139
4303
5415
4256
5415
4256
Demografia: 1596 1776 1805 CASTIONE D. PRESOLANA
540
1205
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1442
1668
1926
1146
2145
1562 2227 2174
2839
2678
3182
2470
2814
3078
3161
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Castione della Presolana Castione, Castione et Campello Castione Castion Castione Castione Castione Castione Castione Castione Castione Castione Castione Castione Castione della Presolana Castione della Presolana Castione della Presolana Castione della Presolana Castione della Presolana Castione della Presolana
1353
Lantana Lantana
1353
Tede Cede, Tede
Tabella di raffronto delle località abitate
Donico Dorga Lantana ONORE Rusio
1983/91 Bratto (83) Campelli (91) CASTIONE DELLA PRESOLANA Donico Dorga (83)
IGM (1969-74) Bratto Valle di Campello CASTIONE DELLA PRESOLANA Stalle di Donico Dorga Lantana
Rusio
Rusio
1961 Bratto
1936 Bratto
1921 Bratto
1871 Bratto
1776 1596 Bratto di Castione Brat
CASTIONE DELLA PRESOLANA
CASTIONE DELLA PRESOLANA
CASTIONE DELLA PRESOLANA
CASTIONE DELLA PRESOLANA
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Porzione meridionale del bacino imbrifero della Val di Tede
Località Bratto Campelli CASTIONE DELLA PRESOLANA
Scala 1:200 000
Campello. Come comune autonomo è citato nello Statuto di Bergamo del 1391 e nelle successive redazioni del XV secolo (ad esclusione di quella del 1453). Nelle altre edizioni è sempre registrato in unione a Castione. Alla fine del XIII secolo è documentato l’assorbimento nella circoscrizione di Castione. Il toponimo è localizzato a Nord-Est del territorio comunale di Castione (Valle di Campello nelle tavolette dell’IGM).
Circoscrizione attuale senza le frazioni di Tede e Lantana Censuario di Castione con Dorga e Brato » » » » » » Censuario di Castione con Dorga e Brato e Valbondione aggregati Censuario di Castione con Dorga e Brato Circoscrizione attuale » » » » Castione della Presolana e Onore aggregati Circoscrizione attuale » »
Porzione settentrionale del bacino imbrifero della Val di Tede
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Castione della Presolana. L’attuale territorio di Castione nel XIV secolo era occupato da quattro comunità: Castione, Campello, Lantana e Tede (Mazzi, 1917a). Dette comunità sono elencate distintamente nello Statuto di Bergamo del 1391 e nelle successive redazioni del XV secolo (ad eccezione di quella del 1453) tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nelle edizioni precedenti ed in quella del 1453 Castione compare sempre unito a Campello. Con un atto del 1392 dei notai Pasino di Fino e Zambono della Costa vengono definiti i suoi confini territoriali. In tale strumento di Tede, Lantana e Campello non si fa più menzione, perché molto probabilmente già assorbiti da Castione. Conferma di ciò si ha nel fatto che in questo atto Castione viene descritto in confine diretto, oltre che con Scalve, anche con Onore; questa coerenza si spiega solamente attraverso l’acquisizione del territorio della Val di Tede. In accordo con quanto riportato dagli Statuti, secondo alcuni dette contrade ed i territori di loro pertinenza furono accorpati al comune di Castione solo alla fine del XV secolo (Archidata, Archivio storico del comune di Castione, Notizie storiche). Risale al 1339 un accordo divisionale tra Castione ed Onore dalla cui interpretazione originarono liti e contrasti che durarono fino al 1679 (Gualeni, 1997). Tali controversie si riferivano nella maggior parte dei casi ad estensioni territoriali difficilmente riferibili geograficamente ed in ogni caso di entità tale da non compromettere gli assetti storicamente determinati. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809, il comune in parola aggrega Valbondione ed Uniti come isola amministrativa. Tale assetto territoriale, del tutto anomalo, viene repentinamente modificato l’anno successivo attraverso un decreto prefettizio che ripristina la situazione preesistente. Parimenti anomalo è l’assetto confinario con Onore riportato sulla Corografia distrettuale del 1826, dalla quale risulta che tutto il monte Varro (sul quale esistevano ampie zone di compascolo di Onore e Songavazzo) ricadeva nella sua circoscrizione. Tra il 1834 e il 1853, come documenta la cartografia storica (Corografia del Distretto di Clusone e mappe del Catasto Lombardo-Veneto), assume l’attuale circoscrizione territoriale cedendo al comune di Onore tutto il versante meridionale del monte Varro. Nel 1863 assume la denominazione di Castione della Presolana. Non subisce variazioni fino al 1927 quando, in esecuzione del R.D. n. 1996, aggrega Onore. Il comune viene ricostruito con D.P.R. n. 843 del 1958 (v. all. scheda 153 - Onore).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Castelfranco
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Castione ad assumere la nuova denominazione di Castione della Presolana (vol. VII, p. 1422). R.D. n. 1996, 13-10-1927 - Unione dei comuni di Onore e Castione della Presolana in un unico Comune denominato «Castione della Presolana» (vol. VIII, p. 8747). D.P.R. n. 843, 09-07-1958 - Ricostruzione del comune di Onore (vol. VI, p. 2918).
Castro
66 COORDINATE: 6 B 8
giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato (Codice Patetta, 1996). Nella relazione di fine mandato del Capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva” viene descritta una entità territoriale inferiore, in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione è tuttavia momentanea.
La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con cui le comunità precedentemente aggregate si rendono autonome riorganizzandosi negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Castro. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Solto. Comuni censuari: Castro. Superficie territoriale (Ha): CASTRO
1853
1921
98
356
1936 1951 1961 353
353
1999
353
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Demografia: 1596 1776 1805 CASTRO
—
276
280
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 401
396
443
461
653 1032 1242
1380
1308
1736
1601
1558
1574
1429
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Castro. Si costituisce nel 1742 dalla disgregazione del comune di Solto (*). Nel Repertorio delle comunità del 1766 l’emancipazione non è ancora registrata. Nel marzo del 1798 appare unito a Pianico e Sellere (oggi frazione di Sovere). Nella compartimentazione del giugno 1805 è citato come autonomo. Con Decreto 31 marzo 1809 sulla concentrazione dei comuni viene unito a Lovere, ma già nella Compartimentazione territoriale della Lombardia del 1816 è registrato comune a sé. Da questa data non si registrano altre variazioni nella sua circoscrizione. Con deliberazione 13 giugno 1937 il podestà di Lovere inoltra alla Prefettura la richiesta per la fusione di Lovere, Costa Volpino e Castro in un comune da denominarsi Lovere. L’istanza, che conteneva come subordinata la sola fusione dei comuni di Lovere e Castro, nonostante il parere favorevole del Rettorato Provinciale del 1 marzo 1938, non ha avuto seguito (v. all. scheda 131 - Lovere). (*) Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria pervenutaci di questo comune che comprendeva i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle strade). Da questa aggregazione risultava escluso il territorio di Pianico — riportato come autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presumibilmente unito prima della fine del XIV secolo, V.
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Circoscrizione attuale Aggregato a Pianico Circoscrizione attuale Aggregato a Lovere Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CASTRO
1983/91 CASTRO
IGM (1969-74) CASTRO
1961 CASTRO
Poltragno Rocca
Poltragno (83)
Poltragno Rocca
Poltragno Rocca
1936 CASTRO
1921 CASTRO
1871 CASTRO Poltragno Rocca
1776 CASTRO
1596 Caster (Solto, Caster et Riva)
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Mappa del comune censuario di Castro rettificata nell’anno 1845, unione dei ff. 1-3, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
109 66
Cavernago
67 COORDINATE:
E4
castello e terre di Malpaga vennero acquistate da Bartolomeo Colleoni che pochi anni dopo acquisì anche quello di Cavernago (Maironi, 1820). Trasmesso per via ereditaria, il feudo — col titolo di Contea, attribuito nel 1533 — continuò ad appartenere alla famiglia Martinengo-Colleoni per tutto il periodo veneto. Nel 1596 Malpaga è descritto dal Da Lezze come “villa” a giurisdizione feudale dalla quale dipendevano
le comunità di Bettola e Cavernago. La sede della contea fu trasferita a Cavernago alla fine del ’500. Malpaga e Cavernago vengono registrati separatamente per la prima volta nel 1740 (Prospetto delle distanze). Nel 1805 viene unito a Cavernago. In questo breve periodo la sua circoscrizione doveva corrispondere alla porzione meridionale dell’attuale territorio di Cavernago.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Cavernago, Malpaga. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente in parte nel territorio di Calcinate e in parte nel territorio di Ghisalba. Comuni censuari: Cavernago con Malpaga. Superficie territoriale (Ha): CAVERNAGO
1853
1921
666
754
1936 1951 1961 746
746
1999
746
746
Demografia: 1596 1776 1805 2531
CAVERNAGO MALPAGA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
667
686
737
744
692
781
836
911
975
1025
981
814
702
927
1268
2531
300
(1) Formaleoni (1777) riporta 252 abitanti per Cavernago e 270 per Malpaga.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Cavernago (Cavernago) (Cavernago) (Cavernago) Cavernago (Cavernago) Cavernago Cavernago Cavernago e Malpaga (Cavernago) Cavernago e Malpaga Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago Cavernago
1596 1740 1766 1776 1798
Malpaga Contà di Malpaga, Malpaga Malpaga (Malpaga) Malpaga Malpaga
Cascina Lodovica Cascina Medea Cascina Sforzata CAVERNAGO MALPAGA
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1596 Betola
CAVERNAGO Malpaga
CAVERNAGO Malpaga
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CAVERNAGO MALPAGA
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Corrispondente al censuario napoleonico di Cavernago Porzione meridionale del censuario napoleonico di Cavernago Non riportato Porzione meridionale del censuario napoleonico di Cavernago »
1983/91 IGM (1969-74) C.na Bettole (83) Bettole C.na Biancinella Cascina Cascina Cassandra (83) Cassandra Cascina Lodovica Cascina Medea (83) Cascina Sforzata CAVERNAGO CAVERNAGO Malpaga Malpaga
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Malpaga. Il nome di Malpaga, che sostituì il toponimo Sorengo che identificava una località posta più a Sud al confine con Ghisalba, compare per la prima volta in un documento del 1383 ove vengono elencati i fortilizi restaurati da Bergamo per conto dei Visconti (Caproni et al., 1994). Con atto del 29 aprile 1456
Aggregato in parte a Calcinate e in parte a Ghisalba » Contrada di Malpaga (Contà di Malpaga) Censuario napoleonico di Cavernago senza il territorio di Malpaga Non riportato Censuario napoleonico di Cavernago senza il territorio di Malpaga » Censuario napoleonico di Cavernago Aggregato a Ghisalba Censuario napoleonico di Cavernago Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bettole Cascina Biancinella Cascina Cassandra
G
Cavernago. Fino alla seconda metà del XV secolo quasi tutto l’attuale territorio rimane legato al contermine comune di Calcinate. Dal punto di vista prettamente topografico, tale appartenenza emerge chiaramente dagli atti di descrizione di confine di Calcinate e del contermine comune di Ghisalba del 1392: su questo lato il confine meridionale di Calcinate, che seguiva per un tratto il corso della seriola Bedescha (Beteschi), includeva probabilmente anche parte del territorio di Malpaga, come testimonierebbe un termine collocato sub Malpaga (nei pressi della strada per Bergamo), posto che l’indicazione sub debba intendersi in riferimento ai punti cardinali e non come semplice indicazione di prossimità. Secondo le indicazioni di direzione contenute nello strumento di Ghisalba, più ad occidente il confine doveva in parte discostarsi dall’andamento attuale secondo una linea che, dopo aver percorso un tratto in senso Nord-Sud, ripiegava verso sera fino a raggiungere il fiume Serio. Veniva in questo modo inclusa nella circoscrizione di Ghisalba una porzione del territorio di Cavernago. Con un atto di permuta del 1473, castello e pertinenze territoriali di Cavernago vengono acquistate da Bartolomeo Colleoni (già proprietario delle tenute di Malpaga) dal Capitolo di S. Alessandro. Nella relazione del Da Lezze (1596) il suo territorio è ancora descritto come pertinenza della «villa» di Malpaga, ma già nel 1597 diventa la nuova sede della Contea. Nel 1740 Cavernago e Malpaga vengono elencate come due comunità separate. Successivamente non si ha più menzione di dette comunità né nel Catalogo dei comuni del 1756 né nel Repertorio delle comunità del 1766, probabilmente perché ancora soggette a giurisdizione feudale. Le due località sono nuovamente registrate come comuni distinti nel catalogo del Maironi del 1776, nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni e in tutte le fonti successive fino al Comparto territoriale del Regno del 1805, dove la denominazione “Cavernago e Malpaga” testimonia l’avvenuta riunione. Nel 1809 il comune viene aggregato a Ghisalba. Riacquista autonomia nel 1816 con la circoscrizione preesistente al decreto di concentrazione (coincidente al censuario napoleonico che si spingeva ad Ovest del fiume Serio occupando parte degli attuali territori di Urgnano e Zanica). Questo assetto è documentato nel Tipo rappresentante il Distretto di Martinengo del Iº quarto del XIX secolo. Viene rappresentato con l’attuale circoscrizione a partire dalle mappe del Catasto Lombardo-Veneto della metà del XIX secolo.
Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti geostorici
Cazzano Sant’Andrea
68
COORDINATE: 6 B 6
Comuni storici compresi: Cazzano Sant’Andrea. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nel comune di Barzizza (Gandino). Comuni censuari: Cazzano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
192
209
CAZZANO SANT’ANDREA
1936 1951 1961 —
—
1999
207
207
Demografia: 1596 1776 1805 CAZZANO SANT’ANDREA
304
488
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
291
319
401
351
414
460
504
603
—
—
—
675
845
1084
1216
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Cazano (Cazzano) Cazano, Cazzano Cazzano Cazzano Cazzano (Cazzano) Cazzano (Cazzano) Cazzano Cazzano Cazzano Cazzano Cazzano Sant’Andrea Cazzano Sant’Andrea (Cazzano Sant’Andrea) Cazzano Sant’Andrea Cazzano Sant’Andrea Cazzano Sant’Andrea
Circoscrizione attuale Aggregato a Barzizza (Gandino) Circoscrizione attuale » » » Aggregato a Barzizza (Gandino) Circoscrizione attuale Aggregato a Gandino Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Casnigo Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate
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1871 CAZZANO SANT’ANDREA
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1921 CAZZANO SANT’ANDREA
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1936 Cazzano Sant’Andrea
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1961 CAZZANO SANT’ANDREA
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1983/91 IGM (1969-74) CAZZANO CAZZANO SANT’ANDREA SANT’ANDREA Valle Gaggio (91)
500
Località CAZZANO SANT’ANDREA Valle Gaggio
V. R abb ios a
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, ad eccezione delle redazioni del 1353 e 1491 dove è registrato distintamente, viene segnalato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo in unione a Barzizza (oggi frazione di Gandino). Nella descrizione dei confini del 1392 di Cazzano non si fa menzione se non come toponimico; infatti il suo territorio ricadeva interamente nella circoscrizione di Barzizza. È quanto si evince dai riferimenti topografici contenuti nella descrizione dei confini di quest’ultimo comune; verso mezzodì, esso si estendeva fino alla Valle Asinina, dove risultava in confine diretto con Cene. Nella relazione del Da Lezze del 1596 è descritto come comune autonomo. Appare di nuovo unito a Barzizza dal marzo 1798 fino al giugno 1805 quando, con il Comparto territoriale del Regno, riacquista autonomia. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Gandino insieme a Barzizza, Peia e Leffe. Nel 1816, con l’assetto circoscrizionale preesistente al decreto di concentrazione, viene ricostituito. Nel 1863 assume la nuova denominazione di Cazzano Sant’Andrea. Nel 1928 viene aggregato a Casnigo fino al 1959 quando i due comuni vengono ricostruiti (v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Monasterolo del Castello
.
M. TORREZZO 1378
FONTENO
CASAZZA
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Cazzano ad assumere la nuova denominazione di Cazzano Sant’Andrea (vol. VII, p. 1422). R.D. n. 1858, 14-07-1928 - Unione dei comuni di Casnigo e di Cazzano Sant’Andrea in un unico comune con denominazione e capoluogo «Casnigo» (vol. V, p. 5810). Tipo rappresentante il Distretto XV di Gandino (1823), particolare.
D.P.R. n. 1218, 07-12-1959 - Ricostruzione del comune di Cazzano Sant’Andrea (vol. XII, p. 3387).
111 68
Riferimenti geostorici
Cenate Sopra
Comuni storici compresi: Cenate Sopra, Casco.
69
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: CASCO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 C 5
Comuni censuari: Cenate di Sopra o S. Leone. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
672
700
CENATE SOPRA
1936 1951 1961 —
693
1999
693
693
Demografia: 1596 1776 1805 CENATE SOPRA
—
706
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
728
923
1034
1129
1118
1270 1426 1568
—
—
1436
1220
1205
1396
1639
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Cenate Sopra. Con una estensione corrispondente a quella odierna, si erige a comune autonomo nel 1611 in seguito alla divisione del comune di Cenate (*) nei due comuni di Cenate S. Leone (oggi Cenate Sopra) e Cenate S. Martino (oggi Cenate Sotto). Nel 1801 le due comunità vengono nuovamente unite con la denominazione di “Cenate con S. Leone e S. Martino”; nel Comparto territoriale del Regno del 1805 risultano ancora distinte. Nel 1809 viene unito con Cenate di Sotto a Buzzone (o S. Paolo); nel 1816 viene ricostituito e nel 1927 viene nuovamente aggregato a Cenate di Sotto a formare il comune di Cenate, che nel 1929 aggrega S. Paolo d’Argon e modifica la propria denominazione in “Cenate d’Argon”. Con D.L.C.P.S. n. 489 del 10 maggio 1947 i tre comuni vengono ricostituiti con le circoscrizioni che tuttora conservano. Con lo stesso provvedimento è stata introdotta l’odierna denominazione di Cenate Sopra.
Cenate Sopra (Cenate Sopra) (Cenate Sopra) Cenate Cenate Cenate di Sopra Cenate San Leone Cenate San Leone Cenate di Sopra (Cenate di Sopra) Cennate di Sopra Cenate di Sopra Cenate di Sopra Cenate di Sopra Cenate di Sopra Cenate di Sopra (Cenate di Sopra) Cenate Sopra Cenate Sopra Cenate Sopra
1353 1392
Casco Casche Casche
Circoscrizione attuale divisa tra i comuni di Cenate e Casco » Unione dei comuni di Cenate Sopra e Cenate Sotto » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a S. Paolo d’Argon Circoscrizione attuale » » » » » Unito a Cenate Sotto Circoscrizione attuale » »
Porzione orientale della circoscrizione attuale di Cenate Sopra »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brugali
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Casco [CENATE SOPRA]
Casco Casco [CENATE SOPRA] [CENATE SOPRA]
Costa Muratori
Costa Muratori (83) Ganda Odas (83)
1936
Valcalchera
Valcalchera (83) Valcalchera
Casco [CENATE SOPRA] Cenate di Sopra (Cenate d’Argon) Costa Muratori Ganda Odas Perani Piazze Sant’Ambrogio Sant’Ambrogio (Cenate d’Argon) Valcalchera
Valpredina
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Costa Muratori Ganda Odas Perani Piazze Piazze S. Ambrogio (83) Sant’Ambrogio
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Casco. È menzionato come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove si prescrive inoltre l’unione fiscale con Cenate. Alla fine del XIV secolo, come risulta dalle descrizioni dei confini di Cenate e Trescore (Codice Patetta, 1996), il suo territorio si estende su buona parte dell’attuale circoscrizione di Cenate Sopra, comprendendo tutto l’attuale abitato e sviluppandosi a settentrione fino al confine con i territori dell’abbazia benedettina di Vall’Alta. Nell’estimazione generale del 1447 risulta unito a Cenate (Cenate et Casche). Nella descrizione confinaria di Cenate del 1456 è citato nelle coerenze ancora con la qualifica di comune. Non è più menzionato nella successiva ricognizione del 1481. (*) Cenate. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene prescritta la formazione di un unico distretto fiscale con il comune di Casco. Dalla descrizione dei confini del 1392 (Codice Patetta, 1996) si evince che la sua circoscrizione, oltre ad occupare tutto il terriorio attuale di Cenate Sotto, si estendeva a Nord anche sulla porzione occidentale di quello di Cenate Sopra (quella di levante era occupata dal territorio di Casco) fino al confine con Nembro ed Albino. Nell’estimazione del 1447 è segnalato in unione a Casco. Con tale dimensione (corrispondente all’unione dei due comuni attuali) è registrato ancora nella relazione del Da Lezze (1596), che annovera infatti tra le contrade di sua pertinenza anche Casco. Nel 1611 viene diviso nelle due comunità di Cenate S. Leone (Cenate Sopra) e Cenate S. Martino (Cenate Sotto).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Zandobbio
.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2052, 27-10-1927 - Unione dei comuni di Cenate di Sotto e Cenate di Sopra, in un unico comune denominato «Cenate» (vol. IX, p. 9059). R.D. n. 606, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Cenate e San Paolo d’Argon in un unico comune denominato «Cenate d’Argon» con capoluogo Cenate (vol. IV, p. 3612). D.L.C.P.S. n. 489, 10-05-1947 - Ricostituzione dei comuni di Cenate Sopra e Cenate Sotto, e San Paolo d’Argon (vol. II, p. 1453).
112 69
Riferimenti geostorici
Cenate Sotto
70 COORDINATE: 6 C 5
Comuni storici compresi: Cenate Sotto. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CENATE: Trescore, Casco (Cenate Sopra), Monastero di Vall’Alta (Albino), Albino, Nembro, Scanzo, Matalone (S. Paolo d’Argon). Comuni censuari: Cenate di Sotto o S. Martino. Superficie territoriale (Ha): CENATE SOTTO
1853
1921
434
456
1936 1951 1961 —
CENATE D’ARGON
451
1999
451
451
1651
Demografia: 1596 1776 1805 CENATE SOTTO CENATE
—
808
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
896
1166
1171
1189
1220
1419 1500 1512
—
—
4254
4320
1680
1614
1614
1813
2181
770
CENATE D’ARGON
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Cenate Sotto. Con una circoscrizione coincidente a quella attuale, si erige a comune autonomo nel 1611 in seguito alla divisione del comune di Cenate (*) nei due comuni di Cenate S. Leone (oggi Cenate Sopra) e Cenate S. Martino (oggi Cenate Sotto). Nel 1801 le due comunità vengono riunite sotto la denominazione di “Cenate con S. Leone e S. Martino”, ma già nel Comparto territoriale del Regno del 1805 risultano nuovamente divise. Nel 1809 viene unito con Cenate di Sopra a Buzzone (o S. Paolo); nel 1816 viene ricostituito e nel 1927 viene nuovamente unito a Cenate di Sopra a formare il comune di Cenate, che nel 1929 aggrega S. Paolo d’Argon e modifica la propria denominazione in “Cenate d’Argon”. Con D.L.C.P.S. n. 489 del 10 maggio 1947 i tre comuni vengono ricostituiti con le circoscrizioni preesistenti ai provvedimenti autoritativi di unione. Con lo stesso provvedimento è stata introdotta l’odierna denominazione di Cenate Sotto. (*) Cenate. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene prescritta la formazione di un unico distretto fiscale con il comune di Casco. Da quanto si evince dalla descrizione dei confini del 1392 (Codice Patetta, 1996) la sua circoscrizione, oltre ad occupare tutto il terriorio attuale di Cenate Sotto si estendeva a Nord anche sulla porzione occidentale di quello di Cenate Sopra (quella di levante era occupata dal territorio di Casco) fino al confine con Nembro ed Albino. Nell’estimazione del 1447 è segnalato in unione a Casco. Con tale dimensione (corrispondente all’unione dei due comuni attuali) è registrato ancora nella relazione del Da Lezze (1596) che annovera tra le contrade di sua pertinenza anche Casco. Nel 1611 viene diviso nelle due comunità di Cenate S. Leone (Cenate Sopra) e Cenate S. Martino (Cenate Sotto). 10
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Beni dell’abbazia di S. Benedetto
1160
00
NEMBRO
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Spersiglio
LUZZANA
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Zenate, Cenate Zenate Cenate Cenate Cenate di Sotto Cenate San Martino Cenate San Martino Cenate di Sotto (Cenate di Sotto) Cennate di Sotto o San Martino Cenate di Sotto Cenate di Sotto Cenate di Sotto Cenate di Sotto Cenate di Sotto Cenate d’Argon Cenate Sotto Cenate Sotto Cenate Sotto
Circoscrizione attuale di Cenate Sotto e porzione occidentale di Cenate Sopra » Cenate Sotto e Cenate Sopra aggregati » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a S. Paolo d’Argon Circoscrizione attuale » » » » » Cenate Sotto, Cenate Sopra e S. Paolo d’Argon aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Amellina Breda Brugaletti
1983/91 Amellina (91) Breda (83) Brugaletti (91)
IGM (1969-74) 1961 Cascina Ammellina Breda Breda Costa dei Brugaletti
1936
1921
Brugaletti Brugaletti (Cenate d’Argon)
1871
1776
Brugaletto
Brugaletti
Brugali Campi Castelli Carobbio di Cenate Casco (oggi Cenate Sopra) Castello
1596
Borgalecch Brugali
Campi Castelli (91) Carobbio di Cenate Casco Castello (837
Castello
Castello
Cattoli CENATE SOPRA
Cattoli (83)
Cattoli
Cattoli
CENATE SOTTO
CENATE SOTTO
CENATE SOTTO
CENATE SOTTO
Cerbello Fornace Marinetti Nunziati San Bernardo SAN PAOLO D’ARGON
Cerbello Fornace Marinetti Nunziati (83) San Bernardo
Cerbello Fornace Marinetti Nunziati San Bernardo
Cerbello Fornace Contr. Marinetti Nunziati San Bernardo
San Rocco Sant’Ambrogio (oggi in Cenate Sopra) Valcalchera (oggi in Cenate Sopra) Valpredina (oggi in Cenate Sopra) Veneziane
San Rocco
Castello de’ Lupi Cenate di Sopra (Cenate d’Argon) Cenate di Sotto CENATE (Cenate d’Argon) DI SOTTO
CENATE DI SOTTO
CENATE SAN MARTINO Serbello
CENATE
S. Bernardo San Paolo d’Argon (Cenate d’Argon)
San Rocco
San Rocco Sant’Ambrogio (Cenate d’Argon)
S.to Ambrosio Valchera Valle Pradina
Veneziane (83)
Veneziane
Veneziane
P.zo CASGNOLA
Beni del Vescovado
790
500
Cenate Sopra
BOCCHE DEL GAVARNO
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 2052, 27-10-1927 - Unione dei comuni di Cenate di Sotto e Cenate di Sopra, in un unico comune denominato «Cenate» (vol. IX, p. 9059). R.D. n. 606, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Cenate e San Paolo d’Argon in un unico comune denominato «Cenate d’Argon» con capoluogo Cenate (vol. IV, p. 3612). D.L.C.P.S. n. 489, 10-05-1947 - Ricostituzione dei comuni di Cenate Sopra e Cenate Sotto, e San Paolo d’Argon (vol. II, p. 1453).
113 70
Cene
Nella descrizione del territorio bergamasco del Da Lezze del 1596 le due comunità di Vall’Alta e Cene sono descritte separatamente. Sempre Da Lezze ci dà la prima informazione di Cene diviso in due comuni distinti, anche se «uniti nelle factioni»: “Ce di Sopra”, assegnato alla Val Gandino, e “Ce di Sotto”, assegnato alla Val Seriana Inferiore. Con la divisione amministrativa del territorio bergamasco in cantoni avvenuta nell’aprile del 1797, le due comunità vengono unite nel comune denominativo di Cene che non subisce variazioni fino alla concentrazione napoleonica, attuata in esecuzione del Decreto 31 marzo 1809, con la quale viene aggregato a Gazzaniga insieme a Fiorano ed Orezzo. Riacquista autonomia amministrativa e territoriale nel febbraio 1816. Nel 1925 viene discussa dai consigli comunali di Cene e Gazzaniga una proposta di rettifica di confine tra i due comuni con la quale si voleva assegnare a Gazzaniga «la parte di territorio che è delimitato fra il
71 COORDINATE: 6 B 5
letto del fiume Serio (sponda sinistra), la strada carrozzabile che dal ponte del Serio di Gazzaniga, cingendo quasi a natural confine a Sud il cotonificio porta a Cene, e la valletta a sera della turbina dell’opificio stesso» (v. all. infra e all. scheda 114 - Gazzaniga). La proposta, nonostante lunghi dibattiti, non ha avuto seguito. Cene di Sopra - Cene di Sotto. Originariamente uniti a Vall’Alta, in un comune denominato “Cene e Vall’Alta”, sono citati come autonomi nella relazione del Da Lezze del 1596 dove vengono descritti uniti solo per quanto riguarda le fazioni militari. La loro estensione territoriale, corrispondente alle porzioni dell’attuale territorio di Cene poste rispettivamente a Nord e a Sud della Valle Rossa, non subisce variazioni fino al 1797 quando, appartenendo alla medesema parrocchia di S. Zeno, vengono uniti a formare l’attuale comune di Cene.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Cene, Cene di Sopra, Cene di Sotto. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CENE E VALL’ALTA: Leffe, Casnigo, Gazzaniga, Comenduno (Albino), Monastero di Vall’Alta (Albino), Piano (Gaverina), Bianzano.
Cene. Si ha testimonianza di un’organizzazione di tipo comunale già dalla fine del XII secolo. In quest’epoca la sua circoscrizione comprendeva anche il territorio di Vall’Alta (oggi frazione del comune di Albino), coincidente territorialmente con l’omonimo comune censuario di metà Ottocento, eccetto che per una piccola porzione a Sud-Est lungo il torrente Luio che era di proprietà dell’abbazia di S. Benedetto. Il confine meridionale del comune con i possedimenti dell’abbazia, definito in una calcazione del 1234, è stato oggetto di un recente studio che ne ha ricostruito dettagliatamente l’andamento (Zonca, 1998a). Nel 1353 vengono definiti i suoi confini con il Comune Maggiore di Albino: la ricostruzione cartografica fattane da Innocenti (Innocenti, 1991) restituisce un andamento non molto dissimile dall’attuale confine amministrativo tra Cene e Albino (corso del fiume Serio), nel primo tratto, e dal confine censuario ottocentesco tra Vall’Alta (allora ancora ricadente in Cene) ed i censuari di Desenzano e Fiobbio. È registrato con la denominazione di Cene et Valotta negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nelle successive redazioni le due comunità sono elencate distintamente. Nel 1392, con un atto del notaio Marchetto Benzoleni di Cene, viene effettuata una nuova verifica dei suoi confini con i comuni di Bianzano, Leffe, Casnigo, Gazzaniga, Comenduno (Albino), Piano (Gaverina Terme) ed i beni del monastero di Vall’Alta (Albino) che, a livello di coerenza, confermano l’assetto territoriale già precedentemente delineato (Codice Patetta, 1996).
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1936 1951 1961 857
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857
857
Demografia: 1596 1776 1805 CENE
(640)
—
CENE DI SOPRA
544
425
CENE DI SOTTO
96
(1)
495
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 744
818
843
999
1506 1702 2164
2389
2399
2766
2816
2839
3202
3630
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Cene di Sopra.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Cene Cene et Valotta Cene et Valotta (Cene) (Cene) (Cene) (Cene) Cene Cene di Sotto e di Sopra (Cene) Cene Cene Cene Cene Cene Cene Cene Cene Cene Cene
1596 1740 1766 1776
Cene di Sopra Ce, Ce di Sopra Cene di Sopra Cene di Sopra Cene di Sopra
1596 1740 1766 1776
Cene di Sotto Ce di Sotto, Cene di Sotto Cene di Sotto Cene di Sotto Cene di Sotto
Cene e censuario di Vall’Alta (Albino) aggregati » Diviso nei comuni di Cene di Sopra e Cene di Sotto » » » Circoscrizione attuale » Aggregato a Gazzaniga Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione settentrionale di Cene » » »
Porzione meridionale di Cene » » »
Tabella di raffronto delle località abitate
ZA
Fiobbio
M. ALTINELLO
1018 1000
Vall’Alta
Spersiglio
1921
831
BIANZANO
Desenzano a/S
.
1853
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Comenduno
.
CENE
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Cene di Sopra
1122
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Comuni censuari: Cene di Sopra e Cene di Sotto.
BORGO DI TERZO ZZA NA
VIGANO S.M.
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Località Bellora Carnegla CENE CENE DI SOPRA CENE DI SOTTO Cornal Crosetta Mazzo Rova Briana Taz Vallerossa
1983/91
IGM (1969-74) Cotonif. Bellora
1961 Bellora
1936
1921
1871
1776
1596 Carnegla
CENE
CENE
Vallerossa
CENE
Vallerossa
[CENE] Cene di Sopra Cene di Sotto
[CENE] Cene di Sopra Cene di Sotto
CENE CENE DI SOPRA CENE DI SOTTO
CE DI SOPRA CE DI SOTTO Cornal Crosetta Mazzo Rova Briana Taz
Riferimenti geostorici
Cerete
72 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Cerete, Cerete Alto, Cerete Basso, Gavazio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CERETE: Onore, Sovere. Comuni censuari: Cerete Alto e Basso. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1330
1409
1394
1394
CERETE
1394
1394
Demografia: 1596 1776 1805 CERETE
1020
670
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
666
737
776
751
928
1053 1225 1369
1338
1224
1269
1136
1064
1166
1174
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1766
Cerete Alto Cerete, Zerete Cerete Alto
Porzione orientale dell’attuale cirscoscrizione di Cerete »
1766
Cerete Basso Cerete Basso
Porzione occidentale dell’attuale cirscoscrizione di Cerete
1353
Gavazio Gavazio
Tabella di raffronto delle località abitate Località Amnesso [CERETE]
1983/91
Cerete Alto Cerete Basso Fonteno Glerola Novezio Piazza Alta Piazza Bassa Presenza Pridane
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
[CERETE]
[CERETE]
[CERETE]
[CERETE]
[CERETE]
[CERETE]
Cerete Alto Cerete Basso
Cerete Alto Cerete Basso Fonteno
Cerete Alto Cerete Basso Fonteno Glerola
Cerete Alto Cerete Basso
Cerete Alto Cerete Basso
Cerete Alto Cerete Basso Fonteno Glerola
Novezio (91)
Novezio
Novezio Alto e Basso Piazza Alta
Presenza (83)
Piazza Alta Piazza Bassa Presenza
Novezio Piazza Alta Piazza Bassa Presenza
Presenza
1776 1596 Amnesso [CERATE ALTO, [CERETO] CERATE BASSO] Cerate Alto Cereto Alto Cerate Cereto Basso Fontè Agrerola (fraz. di Cerete Alto) Novezio Piazza di Cerete Piazza di Cerete Basso Pridane
Fino del Monte
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Gavazio. L’antico comune, citato già a partire dallo Statuto di Bergamo del 1331, doveva occupare la parte piana di Cerete Basso, e tutta la parte meridionale di Rovetta dalla valle Faccanoni fin oltre S. Lorenzo: toponimi come Gavazzo o Limiti di Gavazzo sono ancora rilevabili infatti, attraverso il Catasto ottocentesco, ben oltre tale località. In seguito, fatta eccezione per gli Statuti cittadini dove è riportato in tutte le redazioni del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo, non si ha più notizia di questa comunità: già nelle descrizioni dei confini di Cerete e di Onore del 1392, non si fa più menzione di questo comune, in quanto probabilmente inglobato in Cerete.
Diviso nei due comuni di Cerete e Gavazio Circoscrizione attuale » » Diviso nei due comuni di Cerete Alto e Cerete Basso Circoscrizione attuale » » Aggregato a Songavazzo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Frazione di Cerete Basso e porzione meridionale di Rovetta
l T. C u
Cerete Alto - Cerete Basso. Le due comunità vengono elencate separatamente per la prima volta nel 1766 (Repertorio delle comunità) e successivamente nelle Anagrafi Venete (1766-89). Nel Catalogo delle contrade e comunità loro spettanti del Maironi del 1776 la comunità di Cerete Alto è unita a Cerete Basso in «un sol comune». Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 Cerete Alto e Cerete Basso risultano di nuovo separati territorialmente con una circoscrizione corrispondente a quella delle rispettive parrocchie da cui dipendono. Vengono riuniti definitivamente nel marzo del 1798.
Cerete (Cerete) Ceret, Cerete, Cereto Cereto Cereto (Cerete) Cerate Alto e Cerate Basso Cerete Alto con Cerete Basso Cerete Alto e Basso (Cerete) Cerete Alto e Basso Cerete Alto e Basso Cerete Cerete Cerete Cerete Cerete Cerete Cerete Cerete
T. Va
Cerete. Una recente ricerca su Cerete (Ferri, 1996) fa risalire al XII secolo la nascita di un’organizzazione di tipo comunale. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo l’attuale territorio di Cerete risulta diviso nelle due comunità di Cerete (corrispondente a Cerete Alto) e di Gavazio (riferibile territorialmente all’attuale frazione di Cerete Basso). Nel 1392 le due comunità risultano unite in un’unica circoscrizione corrispondente all’attuale (Codice Patetta, 1996). Alla fine del XVI secolo Da Lezze descrive il comune come una «terra (…) divisa in due contrade»: Cerete Alto e Cerete Basso. Le due comunità appaiono nuovamente autonome a partire dal 1766 (Repertorio delle comunità); tale assetto territoriale viene confermato anche dalle Anagrafi Venete (1766-89). Nel catalogo del Maironi del 1776 le due comunità vengono invece registrate come «un sol comune»; così anche nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 Cerete Alto e Cerete Basso, facendo capo a due distinte parrocchie, vengono elencati separatamente. Vengono riuniti in un comune denominato “Cerete Alto con Cerete Basso” nel marzo 1798 con la legge sull’organizzazione del Dipartimento del Serio; il comune così formato non subisce altre variazioni fino alla concentrazione del 1809 quando viene aggregato a Songavazzo insieme a Fino e Onore. Ritorna autonomo nel 1816 e da allora non si registrano altre variazioni territoriali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(S. Martino)
Sovere
.
Bossico
.
.
Sellere
Ing. F. Savoldelli Pedrocchi, Corografia del comune di Cerete diviso nelle due frazioni di Cerete Alto e Cerete Basso, 1895 (Arch. Storico Provinciale).
115 72
Riferimenti geostorici
Chignolo d’Isola
73 COORDINATE:
D2
Comuni storici compresi: Chignolo d’Isola. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CHIGNOLO: Bonate Sopra, Bonate Sotto, Terno e Castegnate, Suisio, Medolago, Madone. Comuni censuari: Chignolo. Superficie territoriale (Ha): CHIGNOLO D’ISOLA
1853
1921
521
534
1936 1951 1961 —
CENTRISOLA
529
1999
529
529
827
Demografia: 1596 1776 1805 CHIGNOLO D’ISOLA
404
825
806
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1051
1073
1078
1062
1218 1314 1380
CENTRISOLA
—
—
2455
2412
1542
1598
1797
1948
2184
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Chiniolo Superiori et Inferiori è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1491, in cui non è citato) tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi codici veniva prescritta la formazione di un unico distretto fiscale assieme ai comuni di Terno e Castegnate (Terno d’Isola). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Bonate Sopra, Bonate Sotto, Madone, Suisio, Medolago, Terno e Castegnate che individuano, almeno a livello nominale, una circoscrizione corrispondente all’attuale. Come comune distinto è in seguito citato in tutte le fonti successive fino al marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni), quando viene aggregato a Bonate di Sotto insieme a Bonate di Sopra. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non subisce altre variazioni fino al dicembre 1927 quando, con R.D. n. 2439, viene unito a Madone a formare il comune di Centrisola. Nel 1948 i due comuni vengono ricostruiti con la circoscrizione preesistente al decreto di unione. L’attuale denominazione è stata introdotta con R.D. n. 1795 dell’8 maggio 1864.
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Brembate
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Atto di descrizione dei confini di Chignolo del 30 giugno 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1795, 08-05-1864 - Autorizzazione al comune di Chignolo ad assumere la nuova denominazione di Chignolo d’Isola (vol. IX, p. 620). R.D. n. 2439, 08-12-1927 - Unione dei comuni di Madone e di Chignolo d’Isola in un unico comune denominato «Centrisola» (vol. I - racc. 1928, p. 50). D.L. n. 297, 15-03-1948 - Ricostituzione dei comuni di Chignolo d’Isola e Madone (vol. II, p. 1584).
116 73
CHIGNOLO
Bonate Sopra
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CHIGNOLO D’ISOLA
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CHIGNOLO D’ISOLA
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Brembilla Cascina Bassani Cascina Gattolina Cascina Laura Cascina Mugiò Cascina Rinata CHIGNOLO D’ISOLA
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Mapello
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Bonate Sotto Circoscrizione attuale » » » » » Chignolo d’Isola e Madone aggregati Circoscrizione attuale » »
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Tresolzio Briolo
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Chiniolo, Chiniolo superiori et inferiori Chiniollo, Chiniolo Chignolo Chignolo Chignolo Chignolo dell’Isola Chignolo Chignolo (Chignolo) Chignolo Chignolo Chignolo Chignolo Chignolo d’Isola Chignolo d’Isola Centrisola Chignolo d’Isola Chignolo d’Isola Chignolo d’Isola
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Riferimenti geostorici
Chiuduno
74 COORDINATE: 6 D 5-6
Comuni storici compresi: Chiuduno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CHIUDUNO: Santo Stefano (Carobbio degli Angeli), Grumello, Telgate, Bolgare. Comuni censuari: Chiuduno. Superficie territoriale (Ha): CHIUDUNO
1853
1921
650
670
1936 1951 1961 663
663
1999
663
663
Demografia: 1596 1776 1805 CHIUDUNO
700
1000
1156
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1575
1579
1707
1744
2104 2524 2776
3030
2977
3261
3433
3792
4442
4466
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È segnalato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Con un atto molto dettagliato del 5 luglio 1392, rogato dal notaio Giovanni de Beco di Gorlago, vengono definiti i confini con i comuni contermini di Santo Stefano (Carobbio degli Angeli), Grumello, Telgate e Bolgare, con i quali si trova tutt’oggi in confine diretto. Coerenze e riferimenti topografici (Cicola, citato nell’atto di descrizione di S. Stefano; costa della Valle Rossera; Valle del Fico; sviluppo del torrente Tirna) restituiscono una situazione confinaria coerente con l’attuale (Codice Patetta, 1996). Questo assetto è confermato anche dalla ricognizione effettuata nella seconda metà del XV secolo (Confini di varie terre). Come comune autonomo è in seguito registrato in tutte le fonti consultate, dalle quali non emerge nessuna variazione di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Clauduno Claudino, Clauduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno Chiuduno
Tabella di raffronto delle località abitate Località Alle Stelle Belvedere Boga Boscaina Brugali Cascina Loghetto Cascina Nuova CHIUDUNO Cicola [porzione] Gromolevate Montebello Montepelato Novali Papo-Bigiu Passerera Portici Manarini
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1921
1871
1776
1596
Brugali
CHIUDUNO Cicola
CHIUDUNO Cicola
CHIUDUNO CHIUDUNO Cicola [porzione] Gromlevato Montebello di Chiuduno
Trasio
Trasio
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Val del Fico
Valle del Fico
Val del Fico
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1983/91 Alle Stelle (83) Belvedere (91) Boga Boscaina (91)
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716
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » »
gl
Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
117 74
Cisano Bergamasco
75
COORDINATE:
C1
il comune di Sozzi (Repertorio delle comunità, 1766). Nel marzo 1798 aggrega S. Gregorio e Sozzi ed assume l’attuale estensione territoriale. Nel 1812 viene aggregato, con Caprino e S. Gregorio, a Monte Marenzo. Nel 1816 viene ricostruito ed in seguito è riportato come distinto in tutte le fonti successive, dove non si registrano variazioni nella circoscrizione. L’attuale denominazione di Cisano Bergamasco è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863. Nel marzo del 1975 il Consiglio Provinciale si esprime favorevolmente sull’istanza promossa dal comune di Cisano Bergamasco (delib. consiliare 29 settembre 1973 n. 86) relativa alla rettifica del confine con il comune di Brivio (Lc) che prevedeva la fissazione dello stesso lungo la linea mediana del fiume Adda. La pratica non ha avuto seguito. Brivio. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è citato in unione a Lueno (toponimo scomparso), Villasola e La Guarda. Nella redazione del 1353 è menzionato in unione solo a Villasola, mentre in quella del 1491 è elencato distintamente. Nel 1392 vengo-
no definiti i suoi confini con i comuni di Caprino, Odiago (Pontida), Pontida e Monte Marenzo (Codice Patetta, 1996). Il suo territorio, come si ricava dai riferimenti toponomastici citati nell’atto, doveva estendersi su buona parte dell’attuale comune di Cisano, forse fino a ricomprenderlo quasi per intero, ad esclusione del territorio di S. Gregorio a Nord-Est, di pertinenza in quell’epoca del comune di Monte Marenzo. In seguito non è più registrato nelle fonti ufficiali. La Guarda. È citato come comune autonomo solo negli Statuti di Bergamo del 1353 e 1491; nelle altre redazioni del XIV e XV secolo è registrato in unione a Brivio, Villasola e Lueno. Il toponimo, identificabile con la località Guarda, è in seguito citato come contrada di S. Gregorio (Da Lezze, 1596; Maironi, 1776; Maironi, 1819) Lueno. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è registrato in unione a Brivio, Villasola (Cisano) e La Guarda, ad eccezione della redazione del 1491, in cui è elencato distintamente tra i comuni ascritti alla
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Cisano Bergamasco, Brivio, La Guarda, Lueno, San Gregorio, Sozzi, Villasola.
Cisano Bergamasco. Nel XIV secolo l’attuale territorio di Cisano era occupato da diverse comunità. Stando agli Statuti cittadini del XIV e XV secolo (ad esclusione delle redazioni del 1353 e 1491) la sua circoscrizione era divisa in quelle di Cisano e di Bruno (Brivio) et Villasola et Lueno et la Guarda. Nella redazione del 1353 l’assetto delle circoscrizioni interne appare modificato per la separazione di Bripio et Vilasola da La Guarda, mentre di Lueno si fa menzione solamente negli elenchi dei comuni tenuti alla manutenzione delle strade. Nell’ultima edizione quattrocentesca (1491) le citate comunità sono elencate distintamente. In tutte le redazioni è prescritta l’unione fiscale di Cisano con Caprino e Celana (Caprino Bergamasco). Nel 1392 (Codice Patetta, 1996) vengono descritti i confini di Brivio, che delimitano un territorio molto vasto, includente le comunità di Villasola, Lueno e La Guarda sopra citate, ed estendentesi ad oriente fino alla località Marianna, e a Nord fino a ricomprendere probabilmente anche l’abitato di Cisano (mai citato nel codice). Il territorio di pertinenza di S. Gregorio restava incluso invece nel comune di Monte Marenzo. Come comune denominativo, Cisano ricompare nell’estimazione generale del 1447. In quanto non presenti nella fonte, si ritiene che questo periodo avesse già assorbito sotto la sua denominazione tutte le comunità sopra riportate. Nel 1596, come risulta dalla descrizione del Da Lezze, sono due i comuni che occupano la circoscrizione attuale: Cisano e San Gregorio. Tale assetto trova conferma in tutte le fonti consultate fino alla metà del XVIII secolo, quando ai due comuni si aggiunge anche
.
.
Lavello
M. BRUGHETTO
Sopracornola
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CAMPIOBONA
975
.
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Zanelli
Favirano
Sala
. . . .
Valcava
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BRIVIO: Caprino, Odiago (Pontida), Pontida, Lago di Brivio, Monte Marenzo. Comuni censuari: Cisano con Sosta, Villa Sola e S. Gregorio. Superficie territoriale (Ha): CISANO BERGAMASCO
Torre de’ Busi
Monte
LECCO
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Sant’Antonio
1596 1776 1805 CISANO BERGAMASCO
497
(1)
SAN GREGORIO
162
270
—
(2)
SOZZI
DI
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Odiago
500
Villa d’Adda
C
LECCO
118 75
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Pontida Gandorla
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Gronfaleggio
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Borfuro
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1936 1951 1961 754
754
1999
754
754
1512
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1884
1963
2056
2301
2466 2904 2822
2968
2799
3320
3565
4531
5498
5398
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Cisano Bergamasco Cisano, Zisano, Zissano (Cisano) Cisano Cisano Cisano Cisano Cisano con San Gregorio Cisano con Comun di Pietro Sozzi e San Gregorio Cisano Cisano, Sozzo e San Gregorio Cisano Cisano Cisano Cisano Bergamasco Cisano Bergamasco Cisano Bergamasco Cisano Bergamasco Cisano Bergamasco Cisano Bergamasco
1353 1392
Brivio e Villasola Bripio et Vilasola Bripio, Brippio
1353
La Guarda La Guarda
—
1353
Lueno Lueno (elencato distintamente solo nell’elenco della manutenzione delle strade)
—
1353 1392 1596 1740 1766 1776
San Gregorio (San Gregorio) (San Gregorio) San Gregorio San Gregorio Valle Santo Martino San Gregorio San Gregorio
1766 1776
Sozzi Sozzi Suzzi
1353
Villasola Villasola (elencato distintamente solo nell’elenco della manutenzione delle strade)
Pendeggia Valdigerra
763
(1) Abitanti conteggiati parte con la parrocchia di Caprino, che ne contava 1550, e parte con quella di Villasola, che ne contava 570. (2) Abitanti appartenenti a varie parrocchie (Maironi, 1776). Secondo Formaleoni (1777) gli abitanti sono inclusi nella parrocchia di S. Biagio di Caprino che ne contava 1540.
Bleggio
Celanella
VI
INC
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Villasola Brivio
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500
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Cisano Bergamasco
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1921
733
Demografia:
Roncaglia PROVINCIA
1853
Fontanella
Territorio di pertinenza dell’abitato Non citato (unito a Brivio?) Circoscrizione attuale senza il territorio di S. Gregorio » Circoscrizione attuale senza il territorio di S. Gregorio e Sozzi » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » »
— Circoscrizione attuale di Cisano Bergamasco senza il territorio di S. Gregorio
Aggregato a Monte Marenzo » Porzione Nord-orientale dell’attuale circoscrizione di Cisano Bergamasco » » »
— —
facta di S. Alessandro, e della redazione del 1353, dove non compare negli elenchi di comuni suddivisi per factae, ma è menzionato solamente nell’elenco dei comuni tenuti alla manutenzione delle strade. In seguito non si fa più menzione del toponimo, oggi privo di riscontro nella cartografia ufficiale. San Gregorio. Dalla descrizione dei confini di Monte Marenzo del 1392, risulta chiara l’inclusione del territorio di pertinenza dell’attuale frazione di S. Gregorio a detto comune, che estendeva il suo confine orientale fino al torrente Sonna, che definiva all’epoca il limite amministrativo con Caprino (Codice Patetta, 1996). Nella relazione del Da Lezze del 1596, ancorché menzionato come contrada di Monte Marenzo, è illustrato in una descrizione distinta dove si fa menzione di un console che «governa il comun [e] da conto a doi sindaci», ciò che indica l’avvenuta erezione in comune autonomo. Come comune distinto è citato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene unito a Cisano. Dopo una breve unione a Monte Marenzo (dal 1812 al 1816) torna a far parte di Cisano. Sozzi. Compare come comune autonomo nel Repertorio delle comunità del 1766. Come comune distinto, è riportato ancora nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776, dove è descritto come «comune composto di beni soggetti a varie parrocchie e sparsi qua e là», e nella Descrizione topografica e storica del Bergamasco del Formaleoni del 1777. Non è più menzionato nelle fonti successive fino al Comparto territoriale del Regno del 1805 dove è registrato come contrada di Cisano. Villasola. In unione a Brivio, La Guarda e Lueno, è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, ad eccezione della redazione del 1353, in cui risulta unito solo a Brivio, e di quella del 1491, in cui è elencato distintamente, nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 è registrato con la qualifica di locus nella descrizione dei confini di Brivio (Codice Patetta, 1996). In seguito la località viene assorbita da Cisano.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Badesse
1983/91
IGM (1969-74) Badesse
Bisca Bisone di Sotto
Bisone di Sotto
Bisone di Sotto
Bondì
Bondi
Bondi
Bondì
Ca’ dei Volpi
Ca’ de Volpi
Ca’ Gandolfi
Ca’ Gandolfi
Bruda Bungiorno Ca’ dei Volpi Ca’ Gandolfi
Ca’ Gandolfi
Caberlotto
1961
1936
1921
1871
Sottobisone (Cisano) Bondì di Sopra, — di Sotto (Cisano)
Caberlotto
Campiozzo Casa Battaglia
Casa Battaglia
Cavanasso CISANO BERGAMASCO Colombaia Fontana Fredda
CISANO BERGAMASCO Colombera (91)
CISANO BERGAMASCO
CISANO BERGAMASCO
CISANO BERGAMASCO
CISANO BERGAMASCO
Fontana Fredda
Fornace Guarda
CISANO BERGAMASCO Colombaia
La Guarda (91)
Fornace
Fornace Badessa
Guarda
Guarda
1776
Bruda (Cisano) Bungiorno (Cisano) Cha de’ Volpi (Cisano) Cha Gandolfi Ca’ Gandolfi (San Gregorio) (San Gregorio) Ca’Borletti (Cisano) Campiozzo (San Gregorio) Battaglia Battalia (Cisano) (Cisano) Cavanasso (Cisano) CISANO CISANO
Fontana Fredda (Cisano) Fornace di Zarri (Cisano) Guarda (San Gregorio)
La Crudina Marianna
Marianna
Montalino
Montalino
Mura Pomino
Pomino
Pomino
Mura Pomino
San Gregorio
San Gregorio S. Ambrogio
San Gregorio S. Ambrogio
Rova di Casnigo San Gregorio Sant’Ambrogio
San Gregorio
San Gregorio
San Gregorio
Selva Zanelli Sogno Sone Sorte
Alla Sorte
Sorte di S. Gregorio Sosta SOZZI Tezza di S. Gregorio
Sosta
Tronchera
Tronchera di mezzo (91) Valbonaga Sopra, — Sotto Valle (83)
Valbonaga Sopra, — Sotto Valle Villasola Volpana Zuccallo
Sosta
Sosta
1596 Abbadessa (Cisano) Bisca (Cisano) Sotto Bisone (Cisano) Rondi (Cisano)
Mariana (Cisano) Montelino (San Gregorio) Mura (Cisano) Pomino (San Gregorio) Rova di Casnigo (Cisano) S. GREGORIO Sant’Ambroggio (Cisano) Selva Zanelli (Cisano) Sogno (Cisano)
Fontana Fredda (Cisano)
Guarda (San Gregorio) La Crudina (Cisano) Manana (Cisano)
Mura (Cisano) Pomo (San Gregorio)
S. GREGORIO S.to Ambrosio (Cisano) Salvag… (Cisano)
Sone (Cisano) Sorte di Sopra Sorte (Gandorla) (Cisano) Sorte di S. Gregorio (San Gregorio) Sosta (Cisano) SUZZI (Sozzi) Tezza di S. Gregorio (San Gregorio)
Tronchera Valbonaga Sopra, — Sotto
Valbonaga Sopra, — Sotto Valle
Villasola
Villasola
Villasola
Villasola
Val Bonaga (Cisano) Seravalle (San Gregorio) Villa Sola (Cisano)
Albonaga (Cisano) Saraval (San Gregorio) Villa Sola (Cisano)
Zuccallo di Cisano (Cisano)
Zuccalo (Cisano)
Volpana Zuccallo
Atto di descrizione dei confini di Brivio dell’8 ottobre 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Cisano ad assumere la nuova denominazione di Cisano Bergamasco (vol. VII, p. 1422).
119 75
Riferimenti geostorici
Ciserano
Comuni storici compresi: Ciserano.
76 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CISERANO: Arcene, Minervio (Verdello), Verdellino, Boltiere.
C3
Comuni censuari: Ciserano. Superficie territoriale (Ha): CISERANO
1853
1921
506
525
1936 1951 1961 520
520
1999
520
520
Demografia: 1596 1776 1805 CISERANO
450
511
527
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1239
1343
1336
1400
1490 1679 1834
1939
1887
2228
2608
3573
4222
4392
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è citato negli elenchi dei comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano . Nelle redazioni del 1331 e 1353 è prescritta l’unione fiscale con Arcene. Con un atto del 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Boltiere, Verdellino, Minervio (Verdello), Arcene ed il Fossatum Pergamense, manufatto che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine tra territorio bergamasco e milanese. Corrispondenza con i comuni viciniori attuali, indicazioni topografiche ed andamento del confine definiscono una circoscrizione coerente con quella odierna. Con tale assetto giunge senza modificazioni apparenti fino al 1809, quando viene aggregato con Boltiere a Osio Sotto. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti. Da questa data ad oggi il comune in oggetto non subisce altre variazioni. In data 12 maggio 1966 il Consiglio Provinciale si esprime a favore di una rettifica di confine tra i comuni di Ciserano e Verdellino proposta da una società privata e comportante lo scambio di 8300 mq. di terreno. La pratica non ha avuto seguito.
Ciserano Ciserano Ciserà, Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano (Ciserano) Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano Ciserano
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Osio Sotto Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CISERANO
1983/91 CISERANO
IGM (1969-74) CISERANO
1961 CISERANO
1936 CISERANO
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Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
120 76
1921 CISERANO
1871 CISERANO
1776 CISERANO
1596 CISERANO
Riferimenti geostorici
Cividate al Piano
77 COORDINATE:
C 5-6
Comuni storici compresi: Cividate al Piano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CIVIDATE: Pontoglio (Bs), Calcio, Cortenuova, Martinengo, Palosco. Comuni censuari: Cividate. Superficie territoriale (Ha): CIVIDATE AL PIANO
1853
1921
930
966
1936 1951 1961 955
955
1999
955
955
Demografia: 1596 1776 1805 CIVIDATE AL PIANO
989
1300
1451
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2164
2185
2263
2335
2618 2934 3180
3146
3222
3452
3510
4002
4644
4741
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo fra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 viene descritto un assetto confinario che rispecchia quello attuale: nelle coerenze vengono citati i comuni di Calcio, Cortenuova, Martinengo, Palosco e Pontoglio (Bs). Nel 1596 viene indicato dal Da Lezze come confinante con “Pontoi bressano” (Pontoglio - Bs) e “Calzo cremonese” (Calcio). Successivamente viene citato in tutti gli elenchi ufficiali e nei provvedimenti legislativi presi in considerazione, dai quali non emergono modifiche nella sua circoscrizione. Nel giugno del 1863 con R.D. n. 1426 assume la nuova denominazione di Cividate al Piano. Nel gennaio 1928 la Prefettura richieda all’Amministrazione Provinciale il parere per una proposta di rettifica di confine con il comune di Calcio che prevede l’aggregazione a quest’ultimo delle cascine Motta Bassa, Motta Alta e Cassinone, utilizzando come nuova linea di confine la ferrovia Treviglio-Brescia. Nonostante il parere favorevole del Commissario Prefettizio del 18 febbraio 1928 la pratica è rimasta senza seguito.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Civitate, Civetathe Civedate Civedate Civedate Cividate Civedete Cividate Cividate Cividate Cividate Cividate Cividate Cividate Cividate al Piano Cividate al Piano Cividate al Piano Cividate al Piano Cividate al Piano Cividate al Piano
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Bosco Cascina Fornace Cascina Motta Alta Cascina S. Giorgio CIVIDATE AL PIANO
1983/91 Cascina Bosco
IGM (1969-74) Cascina Bosco Cascina Fornace Cascina Motta Cascina Motta Alta (83) Alta Cascina S. Giorgio Cascina S. Giorgio CIVIDATE CIVIDATE AL PIANO AL PIANO
1961
1936
Cascina Fornace Cascina Motta Alta Cascina S. Giorgio CIVIDATE CIVIDATE AL PIANO AL PIANO
1921
1871
1776
1596
CIVIDATE AL PIANO
CIVIDATE AL PIANO
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Covello
Covo
Calcio
.
Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi A N T E G N AT E
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Cividate ad assumere la nuova denominazione di Cividate al Piano (vol. VII, p. 1422).
121 77
Clusone
78 COORDINATE:
D5
coincidente a quella del comune censuario ottocentesco e quindi prossima a quella attuale. Con 31 marzo 1809 “concentra” i comuni di Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa (precedentemente diviso in Ogna e Villa), Piario e Rovetta e si ripropone l’assetto circoscrizionale di fine ’300. Con la comparti-
mentazione del 1816 i comuni soppressi con decreto napoleonico vengono ricostruiti. Da questa data non subisce altre variazioni di confine eccetto che per la piccola porzione di territorio di Oltreserio e Spiazzi che nel 1919 passa al comune di Ponte di Nossa (v. all. scheda 172 - Ponte Nossa).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Clusone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CLUSONE: Premolo, Casnigo, Gandino, Barzizza (Gandino), Onore, [Castione], Ardesio, Parre. Comuni censuari: Clusone. Superficie territoriale (Ha): CLUSONE
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2672
2596
2596
2596
2596
2596
Demografia: 3484
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
3564
Selva d’Agnone (Bonaldi)
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M. CORNO V. G ro ar o
Con la denominazione di Clixione et Roeta è citato negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353 negli elenchi dei comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo; nelle successive redazioni le due comunità sono elencate distintamente; sono citate separatamente anche negli elenchi dei comuni tenuti alla manutenzione della strada dalla porta suburbana di Plorzano a Gromo. Nel 1392 vengono descritti i confini del territorio comunale (Codice Patetta, 1996): dalle coerenze e dai riferimenti topografici contenuti nello strumento — ponte sul Serio (in località Nossa) e giogaia del pizzo Formico a Sud; Rascarolo, Valle Plumana (ricollocato in Gualeni 1997) e giogaia per i monti Paré-Valsaccopizzo della Presolana ad Est; giogaia dei monti Ferrante-Vodala-Palazzo (citato nell’atto di definizione dei confini di Ardesio), fiume Serio, costa monte Vaccaro, Valle dei Frati (Valle que est prope ecclesia S. Alberti, citata nell’atto di definizione dei confini di Parre) e fiume Serio ad Ovest — si ricava una estensione territoriale molto più ampia di quella attuale. Ricadevano entro la sua circoscrizione, oltre al territorio attuale di Clusone, anche quelli di Piario, Rovetta, Oltressenda Alta e Villa d’Ogna. Nel grande perimetro restava altresì incluso il territorio di Oltreserio e Spiazzi (oggi appartenente al comune di Ponte Nossa) e la porzione di territorio di Parre ad Est della Valle dei Frati. In territorio di Oltressenda Alta restava invece escluso il territorio a Nord della giogaia dal monte Vodala al monte Palazzo, contrassegnato sulle carte dell’I.G.M. con la scrittura “Valli Marcie”, che apparteneva al finitimo comune di Ardesio. Qualche incertezza rimane sull’effettiva appartenenza al comune in discorso del territorio settentrionale di Rovetta. Tale dubbio, che emerge dall’atto di definizione di Castione, è ingenerato dal trovare quest’ultimo in confine diretto con Onore, anziché con Clusone, lungo il crinale dal monte Valsacco al pizzo della Presolana. L’incongruenza troverebbe spiegazione, secondo alcuni, tenendo conto della presenza in questa zona di aree di uso comune tra Clusone e Onore (Gualeni, 1997). Alla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596) si registra lo stesso assetto territoriale ricavato dalle descrizioni trecentesche: fanno ancora parte del comune in parola le contrade di Rovetta, Piario, Ogna e Villa (Oltressenda Bassa, oggi Villa d’Ogna), Nasolino e Valzurio (oggi Oltressenda Alta). A partire dal 1636 si ridimensiona per il distacco di Oltressenda Alta e Rovetta che si costituiscono comuni autonomi (Archidata, Archivio storico del comune di Clusone, sch. n. 30: Divisione della Comune di Clusone con Rovetta et Oltrasenda). Le comunità di Piario, Ogna e Villa sono citate distintamente per la prima volta nell’elenco delle distanze del 1740: solo a questa data si può pertanto ritenere che Clusone abbia assunto un’estensione territoriale
1596 1776 1805
T. Ogna
CLUSONE
(S. Martino)
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.
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.
T. O n
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Clixione et Roetta Clixione Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone Clusone
Censuario ottocentesco di Clusone, Rovetta, Piario, Villa d’Ogna e Oltressenda Alta aggregati » » Censuario ottocentesco » » » » Censuario ottocentesco di Clusone, Rovetta, Piario, Villa d’Ogna e Oltressenda Alta aggregati Censuario ottocentesco » » » » Circoscrizione attuale » » » »
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bosgarina CLUSONE Dosso Abioli Dosso Cascì Dosso Foppe Fiorine Frere Nasolino (oggi in Oltressenda Alta) Ogna (oggi in Villa d’Ogna) PIARIO Ponte della Selva Prati Mini ROVETTA San Francesco d’Assisi San Lorenzo Valeda Valzurio (oggi in Oltressenda Alta) Villa (oggi in Villa d’Ogna)
1983/91 Bosgarina (83) CLUSONE
IGM (1969-74) Bosgarina CLUSONE
Dosso Cascì (91) Dosso Foppe Fiorine (83) Frere (91)
Dosso Cascì Dosso Foppe Fiorine Frere
1961 Bosgarina CLUSONE Dosso Abioli Dosso Foppe Fiorine
1936
1921
1871
1776
1596
CLUSONE
CLUSONE
CLUSONE
CLUSONE
CLUSONE
Fiorine
Fiurine Nasolino Ogna Pier
Ponte della Selva Ponte della Selva Prati Mini (83) Prati Mini Prati Mini Roveta San Francesco San Francesco d’Assisi (—Dosso) d’Assisi
San Francesco d’Assisi
Valeda
Valeda
San Francesco San Lorenzo
Valeda
Valzario Villa
Assetto circoscrizionale all’anno 1776.
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi G. Manzini, Il territorio della provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 1, (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
R.D. n. 2521, 30-11-1919 - Distacco della frazione di Oltreserio e Spiazzi dal comune di Clusone ed aggregazione a quello di Ponte di Nossa (vol. VI, p. 6008).
123 78
Riferimenti geostorici
Colere
79 COORDINATE:
C6
Comuni storici compresi: Colere. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla Comunità Grande di Scalve. Comuni censuari: Colere con parte di Dezzo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1846
1897
COLERE
1936 1951 1961 —
DEZZO DI SCALVE
1877
1999
1877
1877
3561
Demografia: 1596 1776 1805 COLERE
— (400)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
340
588
677
711
787
766
964 1008
DEZZO DI SCALVE
—
—
1706
1783
1285
1346
1148
1106
1110
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Circoscrizione attuale senza la frazione di Dezzo Circoscrizione attuale (senza la frazione di Dezzo) e Teveno (Vilminore di S.) aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Vilminore Circoscrizione attuale » » » » » Colere e Azzone aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località AZZONE
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Carbonera Castello COLERE
Carbonera Castello (83) COLERE
Carbonera Castello COLERE
Carbonera Castello COLERE
Dezzo (porzione)
Dezzo di Scalve, Dezzo, porzione porzione
Grana
Grana Gromo Colere
Magnone (91)
Valle Richetti Valle Sponda Valzella (83)
1871
Colere COLERE (Dezzo di Scalve) Dezzo di Scalve, Dezzo Dezzo porzione (Dezzo di Scalve) Dosso (Dezzo di Scalve) Grana Gromo
Dosso (oggi in Azzone) Grana Gromo Magnone Oltre il Poro Tortola Valle di Sopra Valle di Sotto Valle Richetti Valle Sponda Valzella Zanoli Zanucchi
1936 1921 Azzone (Dezzo di Scalve) Carbonera
Tortola Valle di Sopra Valle di Sotto Valle Richetti Valle Sponda Valzella Zanoli
Valle Richetti Valle Sponda Valzella
1776
Carbonera
Carbonera Colere (Scalve)
Dezzo Siletti e Dezzo Mercato
Dezzo (Scalve)
Grana Gromo
Tortola
Coler (Val di Scalve)
Gramo Oltre il Poro Torbola Val Superiore Val Inferiore
Tortola Valle di Sopra Valle di Sotto Valle Richetti Valle Sponda Valzella Zanoli
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1596
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(*) Comunità Grande di Scalve. Della Comunità di Scalve si ha notizia a partire dalla fine del XII secolo come aggregazione di contrade. Risalgono al 1372 gli Statuti che regolamentavano giuridicamente la vita di questa entità territoriale sovracomunale. La sua estensione corrispondeva all’unione degli attuali comuni di Colere, Azzone, Schilpario, Vilminore di Scalve e Valbondione. Questo organismo territoriale durò fino al 1797 (ad esclusione di Valbondione, citato da alcune fonti come comune autonomo già nel XIV ed ancora nel XVIII secolo) quando le contrade si costituirono in comuni autonomi. Secondo il Da Lezze (1596) facevano parte della Comunità Grande di Scalve le contrade di Vilminore, Vilmaggiore, Schilpario, Pradella, Dezzolo e Sant’Andrea, Azzone, Colere, Teveno, Fiumenero, Lizzola, Bondione e ‘La Pieve’. Tra le contrade a queste sottoposte cita: La Ca, Barzesto e Ronco, Oltrepovo, Dieci Denari, Rove, Grumello, Serta, Li Novi, Fucine, Pezzolo. Maironi Da Ponte nel 1776 distingue la comunità in due comuni: il comune Grande di Scalve ed il comune Piccolo detto di Dieci Denari. Facevano capo al primo le contrade di Azzone, Ronco, Bueggio, Colere, Dezzo, Dezzolo, Lizzola, Nona, Pezzolo, Pradella, Sant’Andrea, Schilpario, Teveno, Vilmaggiore e Vilminore; al secondo appartenevano quelle di Beltrame, Bondione, Fiumenero, Maslana, Pianlivere e Torre di Bondione. La distinzione nei due comuni di Scalve e Dieci Denari viene effettuata anche da Formaleoni nel 1777, il quale però pone Fiumenero tra le contrade di Scalve e non di Dieci Denari.
Colere Colere e Treveno Colere con la sua porzione di Dezzo (Colere) Collere Colere Colere Colere Colere Colere Dezzo di Scalve Colere Colere Colere
10
Colere. In Antico Regime era una delle contrade della Comunità Grande di Scalve (*). Nel 1797, alla fine della dominazione veneta, si costituisce in comune autonomo con la denominazione di Colere e con una estensione territoriale inferiore a quella attuale per una parziale occupazione a Nord-Est da parte del comune di Dezzo. Nel marzo 1798 aggrega il comune di Teveno (oggi frazione di Vilminore di Scalve). Con la compartimentazione territoriale del 1805 assume l’estensione territoriale attuale: annette la porzione di Dezzo ad occidente del fiume omonimo e cede Teveno che viene aggregato ad Oltrepovo. Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Vilminore ed Uniti insieme a Oltrepovo e ad Azzone ed Uniti. Nel 1816 i comuni riacquistano la loro autonomia. Con R.D. dell’8 dicembre 1927 n. 2775 viene unito ad Azzone nel comune denominativo di Dezzo di Scalve. I due comuni vengono ricostruiti nel 1947 con l’estensione e la denominazione preesistenti al decreto di unione.
1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
1500
1297
GIOGO DELLA PRESOLANA
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2775, 08-12-1927 - Unione dei comuni di Colere ed Azzone in unico comune denominato «Dezzo di Scalve» (vol. I - racc. 1928, p. 944). D.L.C.P.S. n. 335, 29-03-1947 - Ricostituzione dei comuni di Azzone, Colere, Fino del Monte e Rovetta (vol. II, p. 1026).
124 79
Riferimenti geostorici
Cologno al Serio
80 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Cologno al Serio, Liteggio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): COLOGNO: Urgnano, Ghisalba, Martinengo, Carpeneto (Morengo), Morengo, Liteggio, Spirano; LITEGGIO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Cologno con Litezzo. Superficie territoriale (Ha): COLOGNO AL SERIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1663
1773
1753
1753
1753
1753
Demografia: COLOGNO AL SERIO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1289
2678
LITEGGIO
2212
2051
2653
3019
3105
3478 4188 4459
4694
4762
5609
6104
7207
8012
8836
50
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Circoscrizione attuale senza il territorio di Liteggio » » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » »
1353 1392 1596
Liteggio Letegetibus Castrum de Litegetibus Litez, Litezzo
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Cologno al Serio » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bigarletto Canova Casale Cascina Betosca Cascina Isolana Cascina Rasega Cascina Telamonte COLOGNO AL SERIO
1983/91 Bigarletto (91) Canova (83) Casale (83)
COLOGNO AL SERIO Fornasette Liteggio Muratella Palazzo Trinità (83)
Fornazette LITEGGIO Muratella Palazzo Trinità
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1961 Canova Casale Betosca Isolana Rasega Telamonte COLOGNO AL SERIO Fornazette Liteggio Muratella Palazzo Trinità
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1936
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COLOGNO AL SERIO
COLOGNO AL SERIO
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IGM (1969-74) Cascina Canova Casale Cascina Betosca Cascina Isolana Cascina Rasega Cascina Telamonte COLOGNO AL SERIO Fornazette Liteggio Muratella Palazzo Cascina Trinità
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Urgnano
. Ghisalba
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Anteniano
Liteggio
BRIGNANO G. D’A.
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F. Ser io
Cologno al Serio
B er g am a s c o
Liteggio. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove, per fini fiscali, viene prescritta l’unione con Cologno. Alla fine del XIV secolo è menzionato nell’atto di descrizione dei confini di Cologno (Codice Patetta, 1996). Nel citato documento, con la denominazione di Litegetibus, viene individuato come territorio di pertinenza del nucleo abitato (Castrum de Litegetibus) l’appendice Sud-occidentale dell’attuale circoscrizione di Cologno, tra i comuni di Spirano e Morengo, delimitata ad Ovest dal Fosso Bergamasco e a Nord-Est da un canale fino alla roggia Goja, al confine con Morengo. Nel 1596 Da Lezze descrive Liteggio (Litez) come «casina di quatro familie, luntan da Bergomo milia XV et dal Fosso milanese un tiro di mano (…) essenta de ogni fatione et datii» e privo delle autorità amministrative proprie di un comune («non ha consoli né sindici né altro ma è di gentilhomini Locatelli (…) un loco da patroni circondato di muro et fosso pieno di aqua»). Successivamente viene citato solo dal Maironi Da Ponte (1776) come contrada di Cologno.
Cologno al Serio Collonio, Collonio Uricii Collonio, Colonio Cologno Cologno Cologno Cologno Cologno Cologno con Litezzo Cologno Cologno con Litezzo Cologno Cologno Cologno Cologno al Serio Cologno al Serio Cologno al Serio Cologno al Serio Cologno al Serio Cologno al Serio
R.
Cologno al Serio. Con la denominazione di Collonio Uricii, è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove veniva inoltre disposta l’unione fiscale con Liteggio (oggi sua frazione). Con un atto del 1392 vengono descritti i confini con i comuni finitimi di Morengo, Martinengo, Ghisalba, Urgnano, Spirano e Liteggio (Codice Patetta, 1996). Indicazioni di contiguità territoriale e riferimenti topografici di collocazione dei cippi confinari contenuti nello strumento, definiscono un assetto circoscrizionale coerente con quello attuale, eccezion fatta per la porzione Sud-occidentale occupata da Liteggio, che separava il comune in parola dal Fosso Bergamasco e quindi dal comune di Brignano in territorio milanese. Parte del territorio di Liteggio viene in seguito assorbita da Cologno: nella relazione del Da Lezze del 1596 si legge infatti che il comune in discorso trovavasi in confine diretto con “Brignano de’ Milanesi”. Liteggio, che ancora alla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596) viene descritto come una comunità distinta, anche se priva di cariche istituzionali, appare aggregato al comune di Cologno per la prima volta solo nel catalogo del Maironi della fine del XVIII secolo, dove viene registrato come sua contrada. Fatta eccezione per questa piccola porzione di territorio, lungo tutto il periodo di ossevazione sembra non aver subito altre variazioni circoscrizionali. Con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863 muta la propria denominazione in Cologno al Serio.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
. ROMANO DI L.
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Cologno ad assumere la nuova denominazione di Cologno al Serio (vol. VII, p. 1422).
125 80
Colzate
Con Decreto Governativo del 15 aprile 1818 aggrega le contrade di Bondo e Barbata distaccandole da Gorno (Furia, 1977). Da questa data non subisce altre variazioni territoriali. In data 20 gennaio 1874 il Consiglio Provinciale si esprime favorevolmente sull’istanza dei frazionisti di Barbata del 1871 che chiedevano il distacco da Colzate e l’aggregazione al comune di Gorno. Nonostante il parere positivo, la richiesta non ha avuto seguito.
81 COORDINATE: 6 B 5-6
V. R
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676
1936 1951 1961 669
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669
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1596 1776 1805 COLZATE
244
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
283
531
605
597
658
821
828
978
1146
957
1011
1171
1377
1590
1676
(1) Abitanti conteggiati con quelli della parrocchia di Vertova (1590 ab.).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Colzate Colzate Colzate Colzato Colsate Colzate Colzate (Colzate) (Colzate) Colzate (Colzate) Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate Colzate
1776 1797 1798 1805 1809 1816
Bondo di Colzate (Bondo di Colzate) Bondo (Orezzo con Bondio di Barbada e Ganda) (Bondo di Colzate) (Bondo di Colzate) Bondo con Barbate
Territorio di pertinenza dell’abitato » Censuario di Colzate (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) » » » Aggregato a Vertova » Censuario di Colzate (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Aggregato a Vertova Censuario di Colzate (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Circoscrizione attuale » » » » » » » »
m T. R o
Aggregato a Gorno Censuario di Bondo con Barbata Censuari di Orezzo, Bondo con Barbata e territorio di Ganda Aggregato a Gorno » Censuario di Bondo con Barbata
na
Tabella di raffronto delle località abitate V.
Rova
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Cene di Sopra Petello
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1921
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Demografia:
La Trinità
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1853 COLZATE
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Comuni censuari: Colzate; Bondo con Barbata.
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Cavagnoli
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Chignolo d’Oneta
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Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): COLZATE: Vertova, Concilio di Onio, Casnigo.
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Gorno
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2019
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Comuni storici compresi: Colzate, Bondo di Colzate.
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Riferimenti geostorici
10
Plazza
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. .
(*) Concilio di Onio. Era una confederazione di comuni della media Valle Seriana. All’epoca della sua costituzione comprendeva i comuni di Gazzaniga, Rova, Fiorano, Vertova, Semonte, Colzate, Bondo e Barbata. La prima notizia documentata relativa a tale istituzione sovracomunale risale al 9 febbraio 1210: si tratta di un’investitura a locazione perpetua di un appezzamento di terreno concessa dal vescovo Lanfranco al Concilio rappresentato dal console e da altri vicini (Archidata, Archivio storico del comune di Oneta, Notizie storiche). L’estensione territoriale di tale organismo viene definita con confini precisi in seguito ad un’ordinanza emanata dal comune di Bergamo prima del 1236. Possedeva quasi tutto il versante orientale del monte Cavlera, la Valle Vertova, la Val de Grù, i territori di Orezzo, la piana di Rezzo, Bondo e Barbata. La confederazione, come ente, cessa di esistere solo nel 1827 quando, con decreto della I. R. Delegazione di Bergamo, si ordina il riparto delle 28445 pertiche di terreno possedute in comune fra Vertova, Colzate, Gazzaniga, Fiorano e Orezzo (Gazzaniga) (Gualdi, 1985).
Bondo di Colzate. Si tratta di una piccola porzione di territorio a Nord del comune di Colzate, confinante con Gorno, Casnigo e Chignolo d’Oneta e definita territorialmente dai confini del comune censuario di metà Ottocento. Le due comunità di Bondo e di Barbata appartenevano nel XIII secolo al Concilio di Onio (*); in seguito furono aggregate al comune di Gorno, come risulta anche dalla descrizione del Da Lezze del 1596. Nel 1697 si erige in parrocchia indipendente separandosi da Gorno (Furia, 1977). Nel Repertorio delle comunità del 1766 Bondo risulta essere contrada di Oneta, mentre nel catalogo del Maironi del 1776 le due comunità sono di nuovo citate come contrade di Gorno. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, dove come entità territoriale provvisoria viene assunta la parrocchia, viene elencato distintamente nel Cantone di Gandino con la denominazione di Bondo. Nella Legge 6 marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) si cita “Bondio di Barbada” unito a Ganda (oggi nel comune di Aviatico) ed Orezzo (nel comune attuale di Gazzaniga). L’anomala unione viene confermata con
Colzate. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini: dalle coerenze citate si ricava un territorio molto limitato, in quanto sull’attuale circoscrizione estendeva la propria giurisdizione il Concilio di Onio (*) che limitava il territorio di Colzate alla sola immediata pertinenza dell’abitato (fino alla Valle di Rezio) (Codice Patetta, 1996). Nella sua relazione di fine mandato, nel 1596 Da Lezze descrive Colzate come comune di recente istituzione, «qual soleva già otto anni esser contrada et unita col comun di Vertova». Anche in questo periodo la sua estensione territoriale era inferiore a quella attuale poiché le contrade di Bondo e di Barbata appartenevano al comune di Gorno. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 e nel riparto del Dipartimento del Serio del 1798 il comune in oggetto non viene citato, perché probabilmente aggregato al finitimo comune di Vertova, in quanto soggetto alla medesima parrocchia di S. Maria Assunta (Anagrafi Venete; Repertorio delle Comunità). Ricompare come comune distinto nel 1805 (Comparto territoriale del Regno); con Decreto 31 marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene riaggregato a Vertova e con la compartimentazione del 1816 riacquista la sua autonomia.
Scullera
le distrettuazioni del settembre 1798 e maggio 1801. Nel compartimento territoriale del 1805 non viene menzionato perché probabilmente riaggregato a Gorno, del quale rimarrà contrada fino al 1816 quando riacquista autonomia con la denominazione di Bondo con Barbate. Con Decreto Governativo 15 aprile 1818 viene aggregato definitivamente a Colzate.
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Località Barbata
1983/91
IGM (1969-74) Barbata
Bondo COLZATE
Bondo COLZATE
Bondo COLZATE
1961
1936
1921
1871
COLZATE
Bondo COLZATE
COLZATE
Bondo COLZATE
LEFFE
1776 Barbada (Gorno) Bondo (Gorno) COLZATE
1596 Barbada (Gorno) Bondo (Gorno) COLZAT, COLZATO
Riferimenti geostorici
Comun Nuovo
Comuni storici compresi: Comun Nuovo.
82 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
E3
Comuni censuari: Comune Nuovo. Superficie territoriale (Ha): COMUN NUOVO
1853
1921
630
642
1936 1951 1961 636
636
1999
636
636
Demografia: 1596 1776 1805 COMUN NUOVO
464
638
705
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 888
966
1001
1018
1019 1220 1481
1741
1776
1886
1815
2059
2323
2658
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Negli Statuti di Bergamo del XIV secolo non si fa mai menzione del comune in oggetto in quanto probabilmente unito al finitimo comune di Zanica (Istituzioni del territorio, 1997). Con la qualifica di comune è però menzionato negli atti di descrizione dei confini di Levate, Urgnano e Verdello del 1392 (Codice Patetta, 1996), ed ancora in quelli di Spirano e di Verdello del 1481 (Confini di varie terre). In tutte le fonti successive è sempre registrato come comune autonomo. Con la revisione amministrativa del 31 marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene unito con Grassobbio a Zanica. I tre comuni vengono ricostruiti con Legge 12 febbraio 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
Communi Novo, Communinovo, Comuni Novo Comun Novo Commun Novo Comun Novo Comun Novo Comun Novo Comun Nuovo (Comun Nuovo) Comune Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo Comun Nuovo
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Albarella Cascina Benaglia Cascina La Nuova Cascina Lanzera Cascina Provvidenza Cascina San Zeno Cascina Santa Maria Cascina Verdella COMUN NUOVO
.
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Grumello del Piano
.
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1921
1871
1776
COMUN NUOVO COMUN NUOVO COMUN NOVO
1596
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Padergnone o R. N u
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1961 1936 Cascina Albarella Cascina Benaglia Cascina La Nuova Cascina Lanzera Cascina Provvidenza Cascina San Zeno Cascina Santa Maria Cascina Verdella COMUN NUOVO COMUN NUOVO
Paderno
.
.
IGM (1969-74) Cascina Albarella Cascina Cascina Benaglia (83) Benaglia Cascina Cascina La Nuova La Nuova Cascina Cascina Lanzera (83) Lanzera Cascina Cascina Provvidenza (83) Provvidenza Cascina Cascina San Zeno (83) San Zeno Cascina Cascina Santa Maria (83) Santa Maria Cascina Cascina Verdella (83) Verdella COMUN NUOVO COMUN NUOVO
Orio al Serio
Colognola del Piano ana
Lallio
1983/91
.
.
BERGAMO
GRASSOBBIO
.
Curnasco Dalcio
Circoscrizione attuale » » » » » » Aggregato a Zanica Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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200
Zanica
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Levate
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Verdello
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.
Urgnano
Minervio
. Pognano
Spirano
.
. Cologno al Serio
LURANO
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
127 82
Riferimenti geostorici
Corna Imagna
83 COORDINATE:
A-B 2
Comuni storici compresi: Corna Imagna, Corna di Sopra, Corna di Sotto. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Corna. Superficie territoriale (Ha): CORNA IMAGNA
1853
1921
438
457
1936 1951 1961 454
454
1999
454
454
Demografia: 1596 1776 1805 CORNA IMAGNA
140
—
CORNA DI SOPRA
420
CORNA DI SOTTO
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
210
623
710
736
845
897
904
882
1002
563
662
589
572
691
795
(1) Abitanti conteggiati con quelli di Corna di Sopra, parrocchia di S. Simone.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Porzione settentroinale della circoscrizione attuale di Corna Imagna »
1766 1776
Corna di Sotto Corna di Sotto Corna di Sotto
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Corna Imagna »
Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale » Diviso nelle due comunità di Corna di Sopra e Corna di Sotto » Blello e Corna Imagna aggregati Circoscrizione attuale Corna Imagna, Locatello e Fuipiano aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate 1983/91 Brancilione di Sotto Calcinone (91) Canito Canova Cavaggio Celipiano
Calcinone Canito Canova Cavaggio Celipiano Cha Gavazzi
IGM (1969-74) Brancilione di Sotto Calcinone Canito Canova Cavaggio Celipiano
1961 Brancilione di Sotto Calcinone Canito Canova Cavaggio Celipiano
1936 Branciglione
CORNA DI SOPRA CORNA DI SOTTO CORNA IMAGNA Grumello Mafineto Regorda Roncaglia
CORNA IMAGNA CORNA IMAGNA Grumello (91) Grumello Mafineto Regorda Regorda Roncaglia
CORNA IMAGNA CORNA Grumello Mafineto Regorda Roncalia
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1563
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1776 1596 Brasiglione (Locatello) Calcinone (Corna)
I CANTI
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1871
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1921 Branciglione
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Località Brancilione di Sotto
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128 83
Corna di Sopra Corna di Sopra Corna di Sopra
M
(*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo Ducato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comunità indipendenti delle contrade componenti, riportate per la prima volta con la qualifica di comune nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
1766 1776
R
Corna di Sopra, Corna di Sotto. Sono registrati come comuni autonomi nel catalogo delle comunità del 1766 e nei successivi repertori del Maironi del 1776 e del Formaleoni del 1777. Sotto la denominazione di S. Simone, e con una estensione corrispondente a quella dell’omonima parrocchia, le due comunità vengono riunite nel 1797.
Corna Imagna (Corna Imagna) (Corna Imagna) Corna Corna valle Imagna (Corna Imagna) (Corna Imagna) (Blello con S. Simone) Corna Corna Corona Corna Corna Corna Imagna Corna Imagna Corna Imagna Corna Imagna Corna Imagna Corna Imagna Corna Imagna
P
Corna Imagna. È citato per la prima volta come comune autonomo nella relazione del rettore veneto Giovanni Da Lezze del 1596. In epoca precedente (XIV secolo) era una delle comunità della Valdimania (*), un’entità sovracomunale cui facevano capo numerosi altri nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Nel Repertorio delle comunità del 1766 e nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776 il territorio risulta diviso nelle due comunità di Corna di Sopra e Corna di Sotto. Con la riorganizzazione amministrativa del 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) le due comunità vengono riunite sotto la denominazione di S. Simone. Dal marzo 1798 al giugno 1805 è aggregato a Blello. Nel 1809 aggrega Locatello e Fuipiano e nel 1812 anche il territorio di Berbenno (che inglobava all’epoca le comunità di Selino e Blello). Nel 1816 viene ricostruito secondo l’originaria estensione corrispondente alla circoscrizione amministrativa attuale. Dal 1861 nelle fonti ufficiali viene registrato con la nuova denominazione di Corna Imagna, senza che nessun provvedimento legislativo ufficializzi questa variazione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
10
00
Riferimenti geostorici
Cornalba
84 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Cornalba. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nel comune di Serina. Comuni censuari: Cornalba. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
919
951
CORNALBA
1936 1951 1961 —
—
1999
—
940
Demografia: 1596 1776 1805 CORNALBA
411
220
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
(1)
236
233
257
274
330
367
399
—
—
—
—
282
295
298
(1) Comune non presente nella fonte.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali (Cornalba) (Cornalba) Cornalba Cornalba Cornalba Cornalba Cornalba con Bagnella (Cornalba) (Cornalba) Cornalba Cornalba Cornalba Cornalba Cornalba Cornalba (Cornalba) (Cornalba) Cornalba Cornalba
Aggregato a Serina » Circoscrizione attuale » » » Cornalba e Bagnella (Serina) aggregati Non citato nella fonte Aggregato a Serina Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Serina » Circoscrizione attuale »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Carravina Case Gardati CORNALBA Ola Pagliarolo
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Pagliarolo (83)
Case Gardati CORNALBA Ola Pagliarolo
Cornalba (Serina) Cornalba (Serina) CORNALBA Ola (Serina) Pagliarolo (Serina)
Paiarolo Passoni Piazzolo di Cornalba
Pajarolo (83) Passoni
Paiarolo Passoni
Paiarolo (Serina) Passoni (Serina) Passoni (Serina)
CORNALBA
1936
1921
1871
1776 Carravina Gardati CORNALBA Olà Pagliarolo di Cornalba
CORNALBA
1596 Gardati CORNALBA L’Olla Paiarol
Passoni Piazzolo di Cornalba Ronchi di Cornalba
Pazzoni
150
2
Ronchi di Cornalba
500
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Oltre il Colle
1474
V.
500
All’inizio del XIII secolo l’attuale territorio di Cornalba era ricompreso nella circoscrizione della comunità di Levrene et Bracha che racchiudeva entro i suoi confini, oltre al territorio del comune in parola, anche quelli di Serina, Oltre il Colle, Bracca, Frerola e Pagliaro (Algua). È quanto si evince da un atto di descrizione confinaria del 1234 (Gabanelli, 1996). Alla fine del XIV secolo ed ancora alla metà del successivo è documentata la sua appartenenza alla grande circoscrizione di Serina et Bracha che, come risulta dalle coerenze citate nello strumento di ricognizione dei confini del 1392 e del 1456 (Codice Patetta, 1996; Confini di varie terre), aveva una estensione identica a quella descritta nel 1234. La prima menzione come comunità indipendente è fornita da un estimo del 1547, anche se viene qualificata come vicinia. È registrata con la qualifica di comune nella relazione di G. Da Lezze del 1596 e in tutti gli elenchi successivi. Nel marzo del 1798 aggrega la frazione di Bagnella (Serina) staccatasi da Serina. Con questa estensione è registrato negli elenchi allegati ai provvedimenti legislativi del settembre 1798 e del maggio 1801. È probabilmente da imputare a dimenticanza l’assenza di Cornalba nel Comparto territoriale del Regno del 1805. Col il Decreto sulla concentrazione dei comuni del 31 marzo del 1809 viene aggregato a Serina con Dossena e Oltre il Colle. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 riacquista autonomia e nel 1927 viene nuovamente unito a Serina. Nel 1947 la maggioranza dei capi famiglia della frazione presentano domanda di ricostituzione dell’ex comune; la Deputazione Provinciale, rilevando l’insufficienza finanziaria necessaria per reggersi in comune autonomo, esprime nella seduta del 20 gennaio 1948 parere contrario. Sulla nuova istanza dei frazionisti, presentata nel 1962, il Consiglio Provinciale si esprime favorevolmente nella seduta del 3 dicembre del 1963 e con D.P.R. n. 1445 del novembre 1965 viene ricostruito il comune (v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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10
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.
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50
0
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2022, 18-10-1927 - Unione dei comuni di Serina e di Cornalba in un unico comune denominato «Serina» (vol. VIII, p. 8917). D.P.R. n. 1445, 29-11-1965 - Ricostituzione del comune di Cornalba (vol. XI, p. 5869; G.U. del 1966).
129 84
Riferimenti geostorici
Cortenuova
85 COORDINATE:
C5
Comuni storici compresi: Cortenuova. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Cortenuova. Superficie territoriale (Ha): CORTENUOVA
1853
1921
702
718
1936 1951 1961 711
711
1999
711
711
Demografia: 1596 1776 1805 CORTENUOVA
290
450
557
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 900
984
977
981
1170 1273 1297
1439
1434
1566
1281
1140
1255
1410
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali (Cortenuova) Cornovo, Cortenova, Curte Nova Cornovi, Cortenova di Sotto Cornove Cornove Corte Nova Cortenova Cortenuova (Cortenuova) Corte Nuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova Cortenuova
Non citato Circoscrizione attuale » » » » » » Aggregato a Martinengo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Cipriana Cascina Nuova CORTENUOVA
1983/91
IGM (1969-74) Cascina Cipriana
CORTENUOVA
CORTENUOVA
Le Casette Le Galeazze S. Maria del Sasso
Le Casette (83) Le Casette Le Casette Le Galeazze Le Galeazze S. Maria del Sasso S. Maria del Sasso S. Maria del Sasso S. Maria del Sasso
1921
1871
1776
1596
CORTENUOVA
CORTENOVA
CORTE NOVA
CORTENOVA DI SOTTO
Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
PA L O S C O
Martinengo
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Cologno al Serio
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Anteniano
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MORNICO AL SERIO
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BARIANO
130 85
1961 1936 Cascina Cipriana Cascina Nuova CORTENUOVA CORTENUOVA
R. Zerra
Durante il periodo longobardo e franco fu sede della Corte Regia, che si estendeva su un territorio di oltre 20 chilometri quadrati, delimitato ad Est e ad Ovest dai fiumi Oglio e Serio, a Nord dalla Circa de Cretario (ramo della roggia Sale, che passa per la località Fornace, e roggia Zerra) e a Sud dalla Circa de Curtenova (attuale Fosso Bergamasco) (Jarnut, 1980; Caproni, 1987). Nel 1237 viene completamente distrutto dall’imperatore Federico II e risorge solo a partire dalla fine del XIV secolo. Nei trecenteschi Statuti di Bergamo infatti non si fa menzione di questa comunità. È menzionato nelle descrizioni dei confini dei comuni di Cividate del 1392 e Romano del 1395 con i quali risulta in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Non è chiaro quanto fosse esteso il territorio di sua pertinenza in questo periodo: mentre le descrizioni sopra citate definiscono un territorio grossomodo corrispondente all’attuale, da un atto del 30 giugno 1392 conservato presso l’archivio comunale di Martinengo, contenente la definizione dei confini di Cologno, risulterebbe invece un’estensione ben maggiore, occupando parte del territorio settentrionale di Romano fino a confinare con il comune di Cologno al terminus de Lapila, presso il fiume Serio. Questo dato contrasta con quanto contenuto nell’omologo strumento raccolto nel Codice Patetta che nel descrivere la stessa zona, non fa nessun riferimento al comune di Cortenuova. È citato con la qualifica di comune nella ricognizione dei confini di Cividate del 1456, dove viene descritto un confine in gran parte corrispondente con l’attuale (Caproni, 1977). Con la denominazione di Cortenova di Sotto viene descritta dal Da Lezze come una «terra (…) senza entrata et senza beni stabili, senza traffichi, senza Misericordia…», ciò che trasmette, ancora alla fine del Cinquecento, l’idea di una località di scarsa rilevanza, e nel contempo spiega l’assenza di codici statutari. La comunità successivamente appare citata autonomamente in tutti gli elenchi presi in considerazione fino al 1809, quando viene aggregata a Martinengo. Nel 1816 riacquista la sua autonomia con l’assetto territoriale attuale e che si suppone così definito già dal XV secolo. Il Consiglio Comunale in seduta 8 giugno 1987, per eliminare gli inconvenienti derivanti da casi di omonimia con altri comuni, ed in occasione del 750° anniversario della battaglia del 27 novembre 1237, deliberava di modificare la denominazione in “Cortenova della Battaglia”. La pratica, protrattasi inutilmente fino al 1995 a causa di innumerevoli difficoltà burocratiche, si è conclusa con il ritiro dell’istanza da parte dell’amministrazione comunale (v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti geostorici
Costa di Mezzate
86 COORDINATE: 6 D 5
Comuni storici compresi: Costa di Mezzate, Chu, Foppa, Lantro. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): FOPPA DE CHU: Gorlago, Bolgare, Mezzate (Bagnatica), Bagnatica, territorio di Amberete (Brusaporto), Brusaporto, Buzzone (S. Paolo d’Argon), Albano, Montello. Comuni censuari: Costa di Mezzate. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
494
515
COSTA DI MEZZATE
1936 1951 1961
COSTA DI MONTICELLI
—
—
684
684
1999
510
510
Demografia: 1596 1776 1805 COSTA DI MEZZATE
210
900
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
970
621
753
745
741
874
970
983
COSTA DI MONTICELLI
—
—
—
1854
1852
2284
1353
1464
1805
2098
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Costa di Mezzate (Costa di Mezzate) Foppa de Chu, Fopa de Chu Costa, Costa di Mezato Costa de Mezati Costa della Quadra di Calcinate Costa di Mezzate Costa di Mezzate Coste di Mezzate con Monticelli Costa Costa di Mezzate Costa di Mezzate Costa di Mezzate Costa di Mezzate Costa di Mezzate Costa di Mezzate Costa di Monticelli Costa di Monticelli Costa di Mezzate Costa di Mezzate
1353
Chu Chu
Porzione della circoscrizione attuale di Costa di Mezzate
1353
Foppa Foppa
Porzione della circoscrizione attuale di Costa di Mezzate
1353
Lantro Lantro
Porzione della circoscrizione attuale di Costa di Mezzate
Diviso nelle comunità di Foppa, Chu e Lantro Circoscrizione attuale con porzione di Montello e di Albano Circoscrizione attuale » » » » Costa di Mezzate e Montello aggregati » Circoscrizione attuale » » » » » Costa di Mezzate e Montello aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Galeazza Chiesa COSTA DI MEZZATE
1983/91
IGM (1969-74) 1961 Cascina Galeazza
1936
COSTA DI MEZZATE
COSTA DI MEZZATE
COSTA MONTICELLI
Costa di COSTA Mezzate (Costa DI MEZZATE di Monticelli) Monticelli di Borgogna (Costa di Monticelli)
Villa Landri
Portico Camozzi Villa Landri
Molino Camozzi Villa Landri
MONTELLO Portico Camozzi Villa Landri
1871 Galeazza Chiesa COSTA DI MEZZATE
1776
1596
COSTA DI MEZZATE
COSTA, COSTA DI MEZATO
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Padergnone
Foppa - Chu - Lantro. Sono le tre comunità che nel medioevo occupavano l’attuale circoscrizione di Costa di Mezzate. Negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333, dove per fini fiscali viene prescritta la loro unione a Brusaporto, appaiono organizzate nei due comuni di Chu e Foppa de Lantro; nella redazione del 1353, dove invece sono elencate distintamente, tale prescrizione è circoscritta solamente alle tre contrade. Nelle successive edizioni Chu e Foppa sono ancora elencate distintamente, mentre Lantro risulta unito a Montello (Montasello et Lantro). L’unione di tipo territoriale ed amministrativa si realizza solo nel 1392, anno in cui vengono descritti i confini del comune di Foppa de Chu, che, grosso modo, doveva coincidere con l’attuale circoscrizione di Costa di Mezzate.
1921
. Paderno OSIO
Costa di Mezzate. Nel XIV secolo ricadevano entro l’attuale circoscrizione i comuni medievali di Chu, Foppa e Lantro, menzionati come comuni autonomi in tutti gli Statuti di Bergamo. Nel 1392 le tre comunità appaiono riunite sotto la denominazione di Foppa de Chu (Codice Patetta, 1996). In tale anno vengono definiti i confini con i contermini comuni di Gorlago, Bolgare, Mezzate (Bagnatica), il territorio di Amberete (Brusaporto), Brusaporto, Buzzone (S. Paolo d’Argon), Albano e Montello che, ad eccezione di S. Paolo d’Argon e Brusaporto, coerenziano tutt’oggi con il comune in discorso. Le indicazioni topografiche citate nel documento di descrizione di confine fanno ipotizzare che la sua circoscrizione, oltre ad occupare il territorio di Costa di Mezzate, si estendesse a Nord-Ovest anche su parte del territorio di Montello e di Albano S. Alessandro. Nella estimazione generale del 1447 è registrato con la denominazione di Costa et Foppa de Chu. Nel 1596 il capitano Da Lezze descrive la comunità sia con la denominazione di “Costa” che di “Costa di Mezato”. Con una estensione corrispondente a quella attuale giunge sino al 1805, anno in cui viene unito a Montello (“Monticelli”) a formare il comune denominativo di “Coste di Mezzate con Monticelli”, rinominato “Costa” nel Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809. Con la circoscrizione preesistente al decreto di unione e con l’attuale denominazione di Costa di Mezzate, viene ricostruito nel febbraio del 1816; da questa data non subisce altre variazioni fino al 1927 quando aggrega nuovamente Montello ed assume la denominazione di Costa di Monticelli. La pratica per la ricostituzione del comune, che ha origine nel 1950 ad opera dei capi famiglia di Monticelli di Borgogna (oggi Montello), si concretizza solo nel 1955, quando quest’ultimo si separa lasciando alla restante porzione territoriale la denominazione di Costa di Monticelli, che muta in Costa di Mezzate con D.P.R. n. 385 dell’aprile 1964 (v. all. scheda 143 Montello).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1289, 7-07-1927 - Unione dei comuni di Costa di Mezzate e di Monticelli di Borgogna in un unico comune denominato «Costa di Monticelli» (vol. VI, p. 6446). D.P.R. n. 295, 01-03-1955 - Ricostruzione del comune di Monticelli di Borgogna (vol. III, p. 729). D.P.R. n. 385, 27-04-1964 - Mutamento della denominazione del comune di Costa di Monticelli in quella di «Costa di Mezzate» (vol. II, p. 802).
131 86
Riferimenti geostorici
Costa di Serina
87 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Costa di Serina, Ascensione, Tagliata. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): COSTA DI SERINA E SAMBUSITA: Albino (terr. di Aviatico), Nembro, Poscante (Zogno), Vertova, Serina. Comuni censuari: Costa di Serina; Tagliata. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1187
1225
COSTA DI SERINA
1936 1951 1961 -
1212
1999
1212
1212
Demografia: 1596 1776 1805 COSTA DI SERINA
881
638
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
739
862
948
933
1070
1227 1407 1496
-
-
1560
1348
993
911
888
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Costa di Serina La Costa Costa et Sambosita, Costa Vallis Brembane Costa Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina osia Assenzione Costa di Serina Costa di Serina con Assenzione Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina (Costa di Serina) Costa di Serina Costa di Serina Costa di Serina
1797
Ascensione Ascensione
1816
Tagliata Tagliata
Porzione meridionale del censuario di Costa di Serina
Censuario di Tagliata
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Mappa del comune censuario di Costa di Serina rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Costa di Serina, Sambusita (Algua), Salmezza (Nembro) e porzione di Selvino aggregati » Costa di Serina, Selvino e Salmezza (Nembro) aggregati (Costa di Serina, Selvino e Salmezza (Nembro) aggregati) » Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale senza il territorio di Ascensione Circoscrizione attuale » Costa di Serina, Algua e Bracca aggregati Censuario di Costa di Serina » » » » » Aggregato ad Algua Circoscrizione attuale » »
is o T. R
Costa di Serina. Con la semplice denominazione di La Costa è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Dalla lettura dell’atto di definizione dei suoi confini del 1392, si evince che il comune, registrato con la denominazione di Costa et Sambosita, oltre ad includere il territorio di Sambusita (Algua), si estendeva anche su una piccola porzione di Selvino (all’epoca territorio di Nembro), lungo la Valle Cantor fino alla fonte omonima, e di Nembro, in località Salmezza (Codice Patetta, 1996). Da Lezze nel 1596 descrive un assetto territoriale anomalo e differente: Sambusita appare come comune autonomo, mentre Selvino e Salmezza, in apparente assenza di continuità territoriale, vengono citati come contrade di Costa di Serina. Viene indicata come sua contrada anche “Comolta” che potrebbe corrispondere a Cornalta, oggi nel comune di Bracca. In seguito Salmezza e Selvino si separano: mentre il primo viene registrato come contrada di Nembro, il secondo si costituisce autonomamente (Maironi, 1776). Con una circoscrizione corrispondente a quella della parrocchia della B.V. Annunziata, nel 1797 (Prospetto
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
di divisione del territorio bergamasco) si costituisce in comune autonomo la frazione di Ascensione, che viene tuttavia riassorbita già nel marzo 1798. Con la riorganizzazione amministrativa del 31 marzo 1809, il comune in oggetto aggrega Frerola con Pagliaro, Bracca, Rigosa e Sambusita. Nel 1816 Costa di Serina si ridimensiona per la ricostruzione dei comuni precedentemente aggregati e per l’emancipazione a comune distinto di Tagliata; territorialmente, a questa data, si può far corrispondere il comune all’omonimo comune censuario ottocentesco. Con Decreto del 15 aprile 1818 riaggrega la frazione Tagliata e si ricostituisce la circoscrizione di fine Settecento, coincidente a quella odierna. Con tale estensione territoriale giunge fino al 1927 quando viene unito a Frerola, Rigosa e Bracca in un comune denominato “Algua di Costa Serina”, modificato l’anno seguente in “Bracca di Costa Serina”. Con Decreto Legislativo n. 286 del 10 febbraio 1948 il comune in oggetto viene ricostruito (v. all. scheda 5 Algua). Da questa data non si segnalano altre variazioni. Ascensione. Si costituisce in comune autonomo con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca nell’aprile 1797 che assunse come ente territoriale provvisorio la circoscrizione della parrocchia della B.V. Annunziata. Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene riassorbito da Costa di Serina. Tagliata. Comune distinto dal febbraio 1816 all’aprile 1818, è identificabile territorialmente con l’omonimo censuario di metà Ottocento.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Algua [porzione] Altarello Ambriola
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
Altarello Ambriola
Altarello Ambriola
Ambriola
Ascensione
Ascensione
Ascensione
Ascensione
Ambriola (Bracca di Costa Serina) Ascensione (Bracca di Costa Serina)
Caneva Cantone Comolta (Cornalta? di Bracca) COSTA DI SERINA COSTA DI SERINA Costa di Sopra Costa Alta (83) Costa di Sotto Fondrea Fondrea (83) Fontanina Gasioppetta Gazzo Gazzo Lagna Chiave al Ponte
1921
Ascensione
Ascensione
COSTA DI SERINA
COSTA DI SERINA
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COSTA DI SERINA
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Costa di Serina (Bracca di C.S.)
Molini della Costa di Serina Monte Nespello Pagana Piaza Pumpullo Ruspino Salmezza (oggi in Nembro) Sant’Erasmo Santa Lucia SELVINO Suchello (M) Tagliata Tassone Alto Tes Trafficanti
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1871
1776
1596 Algua
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Canto Comolta COSTA DI SERINA COSTA ossia ASSENZIONE Costa di Sopra Costa di Sopra Costa di Sotto Fondrea Fondria Fontanina Gasioppetta Gosso Algazio Lagna Chiave al Ponte Molini della Costa di Serina Nespolo
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Sant’Erasmo Santa Lucia
Sant’Erasmo Santa Lucia
Sant’Erasmo Santa Lucia
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Suchello (M) Tagliata
Suchello (M) Tagliata
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Trafficanti
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Tagliata (Bracca di Costa S.)
Tagliata
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Tastone Tes Trafficanti Trafficanti (Bracca di Costa S.)
Mappa del comune censuario di Tagliata rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Atto di descrizione dei confini di Costa di Serina del 4 marzo 1395, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1997, 06-10-1927 - Unione dei comuni di Costa di Serina, Frerola, Rigosa e Bracca in un unico comune denominato «Algua di Costa Serina» (vol. VIII, p. 8794). R.D. n. 369, 16-02-1928 - Autorizzazione al comune di Algua di Costa Serina a modificare la propria denominazione in quella di «Bracca di Costa Serina» (vol. II, p. 1666). Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
D.Lgs. n. 286, 10-02-1948 - Ricostituzione dei comuni di Bracca e di Costa Serina (vol. II, p. 1568; G.U. n. 93 del 20/4/48).
133 87
Costa Valle Imagna
88
COORDINATE: 5 B 1
La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qua-
lifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Costa Valle Imagna. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Costa (Imagna). Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
425
430
COSTA VALLE IMAGNA
1936 1951 1961 426
426
1999
426
426
Demografia: 1596 1776 1805 COSTA VALLE IMAGNA
—
495
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
316
536
599
695
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1131 1274 1310
1349
1056
1103
944
714
691
654
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Costa Valle Imagna. È citato per la prima volta nel Prospetto delle distanze del 1740. In precedenza il suo territorio apparteneva alla Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. È presente come comune autonomo in tutte le successive fonti consultate fino al Decreto napoleonico di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809, quando, insieme a Cepino (S. Omobono Imagna) e Valsecca, viene aggregato al comune di Mazzoleni e Falghera (S. Omobono Imagna). Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 viene ricostituito e da questa data il comune non subisce altre variazioni di circoscrizione. L’attuale denominazione di Costa Valle Imagna è stata introdotta con R.D. n 1998 del 23 ottobre 1864. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco).
V. d e i M o r t i
V.
M. TESORO 1432
M. BRUGHETTO 975
COSTA COSTA VALLE IMAGNA VALLE IMAGNA
COSTA COSTA VALLE IMAGNA VALLE IMAGNA
Tezza Valpiana (91)
Tezza Valpiana
Tezza Valpiana
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Bedulita
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Mappa del comune censuario di Costa (1814), Catasto Napoleonico.
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi
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Ca’ Geraglio Ca’ Tedeschi
1776 1596 Brodelli Cha Bagazzino Cacadeni Cha Caddè, Cha Cadeni Cha Canso Cha Gazzoli Cageralio Cha Gerrai Cha Todesco Casino della Costa Cha de’ Polo Cha Ref COSTA [COSTA DI COSTA DI VALLE IMAGNA VALLE IMAGNA] VALLE IMAGNA Pajaro Ronchi di Costa Tezza della Croce Val Pagana Valsecca della Costa
V.
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134 88
Torre de’ Busi
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Ca’ Canzo
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Ca’ Bagazzino Caccadè
1921
Selino
S. Omobono Imagna
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Ca’ Canzo Ca’ Gazzoli Ca’ Geraglio Ca’ Tedesco
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1936
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Mazzoleni
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Ca’ Canzo Ca’ Geraglio
1961 Brodelli
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Pajaro Ronchi di Costa Tezza Valpiana Valsecca della Costa
Ca’ Cadé (83)
IGM (1969-74) Brodelli Ca’ Bagazzino Ca’ Cadé
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Ca’ Canzo Ca’ Gazzoli Ca’ Geraglio Ca’ Tedesco Casino della Costa Cha de’ Polo Cha Ref COSTA VALLE IMAGNA
1983/91
Corna Imagna
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(cens. S. Omobono) ne V. M a rr ia T. P e t t ola Falghera
1363
100
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Brodelli Ca’ Bagazzino Ca’ Cadé
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Contrada della Valdimania » » Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Mazzoleni e Falghera (S. Omobono Imagna) Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
So
Valsecca
1452
ERVE L’OCONE
(Costa Valle Imagna) (Costa Valle Imagna) (Costa Valle Imagna) Costa di Valle Imagna Costa di Valle Imania Costa di Valle Imagna La Costa Costa (Costa) Costa Costa Costa Costa Costa Valle Imagna Costa Valle Imagna Costa Valle Imagna Costa Valle Imagna Costa Valle Imagna Costa Valle Imagna
Corna di Sopra
V. R a
V. S b a
.
Rota d’Imagna
1244
CORNA CAMOZZERA
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Z
A
RONCOLA
1392
M LINZONE
R.D. n. 1998, 23-10-1864 - Autorizzazione al comune di Costa ad assumere la nuova denominazione di Costa Valle Imagna (vol. X, p. 1554).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Costa Volpino, Branico, Ceratello, Corti, Costa Inferiore di Volpino, Costa Superiore di Volpino, Flaccanico, Qualino, Volpino, Volpino Bresciano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): COSTA VOLPINO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Volpino Costa Inferiore; Volpino Costa Superiore. Superficie territoriale (Ha): COSTA VOLPINO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1682
1878
1858
1858
1858
1858
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1030 10601
1437
COSTA VOLPINO
2000
1603
1628
1866
2303 3087 3447
3937
3745
4482
5611
7260
8479
8213
(1) CosĂŹ suddivisi nelle contrade componenti: Branico 200, Ceratello 200, Corti 190, Flaccanico 120, Qualino 250, Volpino 100. Secondo V. Formaleoni (1777) gli abitanti ammontavano invece a 1369.
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Costa Volpino. Nel XIV e XV secolo (Statuti di Bergamo), lâ&#x20AC;&#x2122;attuale circoscrizione territoriale di Costa Volpino risultava divisa tra le comunitĂ di Volpino, Costa, Ceratello, Qualino e Corti. Nello Statuto del 1391 veniva disposta lâ&#x20AC;&#x2122;unione di dette contrade in un unico distretto fiscale. Tale prescrizione, che risulta attuata anche dal punto di vista amministrativo a fine â&#x20AC;&#x2122;300 (Codice Patetta, 1996), viene successivamente confermata dallâ&#x20AC;&#x2122;estimazione generale del 1447, dove compare con la denominazione di Costa de Bulpino et Ceredello (Liber Extimi Pergamensis, 1447). Da una ricognizione dei confini del comune de la Costa Ceradelli et de Bolpino, eseguita nel 1456, si ricava un territorio inferiore a quello dellâ&#x20AC;&#x2122;attuale circoscrizione per lâ&#x20AC;&#x2122;esclusione del territorio di Volpino Bresciano che ne occupava la porzione Sud-orientale (Confini di varie terre). PiĂš in dettaglio, il confine con Volpino Bresciano era definito da una linea che, principiando in localitĂ Salvalonga (Stalla Lunga), nei pressi del confine con Pisogne (Bs), oltrepassava lâ&#x20AC;&#x2122;Oglio e si dirigeva in linea retta fino alla Palude di Cervera, dividendo a metĂ lâ&#x20AC;&#x2122;abitato di Volpino. Dalla Palude di Cervera ripiegava a Nord-Est seguendo il sentiero di mezza costa del Monte Cadino, fino ad incrociare il confine del comune di Castelfranco e Monti (Rogno) di Valle Camonica. Ă&#x2C6; questo con tutta probabilitĂ lâ&#x20AC;&#x2122;andamento del confine giĂ definito in due riprese nel 1219 e nel 1255, al termine di lunghe e cruente controversie tra bergamaschi e bresciani per lâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicazione di Volpino e delle terre della Costa. La linea di confine su tutto il resto del perimetro coincideva perfettamente con lâ&#x20AC;&#x2122;attuale: dal confine con Pisogne, in localitĂ Olio Morto, si dirigeva nella Valle di Rescurio dove, in successione, toccava le localitĂ contrata de Perlo (Plagna di Perlo nel Catasto LombardoVeneto), contrata de Azolis (Dassioli, id.); da qui, seguendone per un tratto la costa, si dirigeva come oggidĂŹ sulla sommitĂ del Monte Valtero (ad culmen de Valder) per poi proseguire fino al Forcellino (ad Forcolam) definendo il confine occidentale con Lovere e Bossico. A partire da questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo termine si dirigeva al Pian della PalĂš (in Plano de la Palude) segnando il confine con Onore, che in questo periodo includeva lâ&#x20AC;&#x2122;attuale territorio di Songavazzo. Si dirigeva poi a mezzogiorno verso il Monte Cadino definendo il confine orientale con il comune di Castelfranco (Rogno), fino ad incontrare il termine che delimitava a Nord-Est il territorio di Volpino Bresciano. Questo assetto circoscrizionale è confermato anche dallo Statuto comunale del 1488 (comune della Costa da Corte e da Bolpino) che, oltre allâ&#x20AC;&#x2122;elencazione delle contrade costituenti il comune (Volpino, Corti, Branico, Ceratello, Flaccanico e Qualino), attraverso lâ&#x20AC;&#x2122;indicazione dei beni comunali soggetti ad incanto, fornisce indirettamente lâ&#x20AC;&#x2122;indicazione di unâ&#x20AC;&#x2122;estensione territoriale corrispondente a quella descritta nello strumento di metĂ â&#x20AC;&#x2122;400 (Belotti - Oscar, 1994). Ancora nella descrizione del Da Lezze del 1596 si fa riferimento alla contrada di Volpino come ad una ter-
Branico. Come comune autonomo è menzionato solo nel Prospetto per la divisione del territorio bergamasco dellâ&#x20AC;&#x2122;aprile del 1797. Nel marzo del 1798 appare giĂ riassorbito nel comune â&#x20AC;&#x153;Terre della Costa di Lovereâ&#x20AC;?, che territorialmente corrispondeva allâ&#x20AC;&#x2122;attuale circoscrizione di Costa Volpino senza i territori di Volpino Bresciano e di Ceratello.
E6
#
89 COORDINATE:
duabili territorialmente con gli omonimi comuni censuari del 1853. Con Decreto 14 luglio 1816 i due comuni vengono nuovamente uniti in un unico comune denominato Volpino. Nel 1884 assume la denominazione di Costa Volpino. Nel 1928, per iniziativa del comune di Pisogne (Bs), viene inoltrata alla Prefettura una domanda di rettifica di confine tra i due comuni tendente ad aggregare a Pisogne la frazione Piano posta sulla sponda sinistra del fiume Oglio, spostando cosĂŹ anche il confine delle due province di Brescia e Bergamo alla mezzeria del fiume. La proposta non è rimasta senza seguito. Con deliberazione 13 giugno 1937 viene inoltrata dal podestĂ di Lovere alla Prefettura di Bergamo la richiesta per la fusione di Costa Volpino, Lovere e Castro in un comune da denominarsi â&#x20AC;&#x153;Lovereâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;istanza, che conteneva come subordinata la sola fusione dei comuni di Lovere e Castro, ottiene il parere favorevole del Rettorato Provinciale in data 1 marzo 1938. La pratica non ha avuto seguito (v. all. scheda 131 - Lovere).
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Costa Volpino
ra divisa, metĂ in territorio bresciano e metĂ in quello bergamasco. Nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito della riorganizzazione amministrativa avviata nellâ&#x20AC;&#x2122;aprile del 1797 durante la breve parentesi della Repubblica Bergamasca, le contrade di Branico, Ceratello, Flaccanico e Qualino vengono erette in comunitĂ distinte con circoscrizioni corrispondenti alle rispettive parrocchie. Nel marzo 1798 viene ripristinato lâ&#x20AC;&#x2122;assetto territoriale del periodo veneto, ad eccezione del distacco di Ceratello che, nellâ&#x20AC;&#x2122;elenco allegato al provvedimento, risulta unito a Bossico (â&#x20AC;&#x153;Bossico con Ceratelloâ&#x20AC;?). Nel settembre del 1798 anche la porzione bergamasca di Volpino si costituisce in comune autonomo. Nel maggio 1801, con la revisione dipartimentale della IIÂŞ Repubblica Cisalpina, con la quale tutta la Val Camonica viene a far parte del Dipartimento del Serio, si ritrova la stessa situazione del settembre 1798, con lâ&#x20AC;&#x2122;attuale territorio diviso nei comuni di â&#x20AC;&#x153;Terre della Costa di Lovereâ&#x20AC;? (Branico, Qualino, Flaccanico), Volpino (appartenente al Distretto di Clusone), Volpino (appartenente al Distretto di Breno), mentre Ceratello appare ancora aggregato a Bossico. Nel giugno del 1805 si costituisce il comune di â&#x20AC;&#x153;Costa di Volpino Superiore con Volpino Bresciano e Costa di Volpino Inferioreâ&#x20AC;? (abbreviato in â&#x20AC;&#x153;Costaâ&#x20AC;? nel 1809) con una circoscrizione corrispondente a quella attuale. Nel febbraio 1816 si fraziona nei due comuni di Costa Superiore di Volpino e Costa Inferiore di Volpino indivi-
Scala 1:50 000
135 89
Ceratello. Oggi frazione di Costa Volpino, è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene disposta la formazione di un unico distretto fiscale insieme ai comuni della Costa, di Coalino e di Vulpino, ai quali si aggiunge Curtibus a partire dalla redazione del 1391. All’unione di tipo fiscale seguì: a soli 4 anni di distanza, quella amministrativa: all’atto della definizione dei confini del finitimo comune di Lovere del 1395 è presente infatti un unico console (abitante in Qualino) in qualità di rappresentante dell’intera comunità della Costa. Nello Statuto del 1488 è citato come contrada del comune della Costa da Corte e da Bolpino. Nell’aprile 1797 si costituisce in comune autonomo con una circoscrizione corrispondente alla parrocchia e nel marzo 1798 viene unito a Bossico. Con la compartimentazione del 1805 torna a far parte del comune di Costa Volpino. Corti. È elencato distintamente negli Statuti di Bergamo del 1391 e nei successivi del XV secolo solo nei capitoli relativi alle unioni fiscali, dove viene disposta la formazione di un unico distretto insieme a Costa di Ceratello, Qualino e Volpino. Costa Inferiore di Volpino. Si costituisce in comune autonomo con la riforma amministrativa avviata durante la Restaurazione austriaca nel febbraio del 1816. Territorialmente corrispondeva all’omonimo comune censuario del 1853 e comprendeva le località abitate di Corti, Volpino, Branico e Qualino. Con Decreto 14 luglio 1816 viene unito a Costa Superiore di Volpino a formare il comune di Volpino. Costa Superiore di Volpino. Si costituisce in comune autonomo nel 1816 con una circoscrizione corrispondente a quella dell’omonimo censuario di metà Ottocento. Comprendeva le località abitate di Ceratello e Flaccanico. Con Decreto 14 luglio 1816 viene unito a Costa Inferiore di Volpino a formare il comune di Volpino. Flaccanico. Si costituisce in comune autonomo con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca nell’aprile 1797. Nel marzo 1798 viene riunito alle altre contrade della “Costa” nel comune di “Terre della Costa di Lovere”. Qualino. Negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353 è registrato in unione a Volpino (Coalino et Vulpino) tra i comuni ascritti alla facta di S. Andrea; nelle edizioni successive è elencato distintamente. In tutti gli ordinamenti è contenuta la prescrizione di costituirsi in distretto fiscale assieme ai comuni di Costa di Ceratello, Corti e Volpino. A partire dal 1395 risulta incluso nella circoscrizione del comune della Costa. L’avvenuta fusione con le altre comunità è confermata dall’estimazione del 1447, dall’atto di definizione dei confini del 1456, e dallo Statuto del 1488. Riacquista autonomia amministrativa nel 1797, ma già nel marzo dell’anno seguente viene unito a Flaccanico e Branico. Volpino (bergamasco). In quanto terra di confine, è stato oggetto per lunghi periodi di cruenti scontri tra bergamaschi e bresciani terminati nel 1219 con la divisione territoriale e la posa dei termini confinari. La linea di confine definita in quell’occasione, con la quale l’abitato di Volpino veniva diviso a metà, segnò il limite tra il territorio di Bergamo e quello di Brescia fino al 1801. È citato in unione a Qualino negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353 e distintamente nei successivi. In tutte le redazioni è contenuta la prescrizione di unirsi in distretto fiscale con i comuni della Costa, Ceratello e Qualino. A partire dal 1395 risulta unito alle altre comunità della “Costa”. Si erige nuovamente in comune autonomo con il II° riparto del Dipartimento del Serio del settembre 1798. Nel 1805 viene riassorbito dal comune di “Costa di Volpino Superiore con Volpino Bresciano e Costa di Volpino Inferiore”. Volpino bresciano. Con la denominazione di Bolpino brixiensis è menzionato nella descrizione di confine del comune di Costa Ceradelli et de Bolpino del 1456 (Confini di varie terre). I riferimenti topografici contenuti nel citato documento permettono di definire co-
136 89
me territorio di sua pertinenza la porzione orientale della circoscrizione censuaria di Volpino Costa Inferiore, compresa tra gli attuali confini di Pisogne, Rogno ed un tracciato che, principiando nei pressi della località Stalla Lunga, si dirige in linea retta alla Palude di Cervera dividendo l’abitato di Volpino in due parti. Tale linea ricalca fedelmente il tracciato già definito due secoli prima da bergamaschi e bresciani, al termine di controversie durate più di duecento anni. Verso Nord il confine seguiva con tutta probabilità il sentiero della conca del
monte Cadino. Tale assetto trova conferma in una mappa redatta nella prima metà del Settecento conservata presso l’Archivio di Stato di Venezia (Franzoni, 1996). Con il riparto del Dipartimento dell’Adda e Oglio del 1798 (L. 24 febbraio 1798) viene inserito nel distretto di Pisogne. Nel 1801 passa con tutta la Valle Camonica nel Dipartimento del Serio con capoluogo Bergamo e viene inserito nel distretto di Breno. Nel 1805 viene unito a Costa di Volpino Superiore e Costa di Volpino Inferiore.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1456 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Costa Volpino Costa Porzione della circoscrizione attuale di Costa Volpino Costa Circoscrizione attuale senza il territorio di Volpino Bresciano Costa Ceradelli et de Bolpino » Costa di Volpino » Costa di Volpino » Costa di Volpino » Costa di Volpino » (Costa di Volpino) Diviso nelle comunità di Branico, Ceratello, Flaccanico, Qualino e senza il territorio di Volpino Bresciano Terre della Costa di Lovere Circoscrizione attuale senza i territori di Ceratello e Volpino Bresciano Costa di Volpino Superiore con Volpino Bresciano e Costa di Volpino Inferiore Circoscrizione attuale Costa » (Costa Volpino) Diviso in Costa Inferiore di Volpino e Costa Superiore di Volpino Volpino Circoscrizione attuale Volpino » Volpino » Volpino » Costa Volpino » Costa Volpino » Costa Volpino » Costa Volpino » Costa Volpino »
1797
Branico Branico
1353 1797
Ceratello Ceredello, Ceretello, Zeredello cum unione, Zeretello Ceradello
1391
Corti Curtibus
1816
Costa Inferiore di Volpino Costa Inferiore di Volpino
Censuario di Volpino Costa Inferiore
1816
Costa Superiore di Volpino Costa Superiore di Volpino
Censuario di Volpino Costa Superiore
1797
Flaccanico Flacanico
1353 1797
Qualino Calino (Coalino) et Vupino Qualino
Porzione della circoscrizione attuale di Costa Volpino Porzione della circoscrizione parrocchiale
1353 1391
Volpino (bergamasco) (Vulpino) Bulpino
Unito a Qualino Porzione della circoscrizione attuale di Costa Volpino
1353 1456 1798
Volpino Bresciano [Volpino Bresciano] Bolpino brixiensis Valpino
Porzione della circoscrizione parrocchiale di Qualino
Porzione Nord-occidentale della circoscrizione attuale di Costa Volpino Circoscrizione parrocchiale
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Costa Volpino
Porzione della circoscrizione parrocchiale di Qualino
Porzione orientale della circoscrizione attuale di Costa Volpino » Porzione orientale della circoscrizione attuale di Costa Volpino (Dipartimento dell’Adda e Oglio)
Tabella di raffronto delle località abitate Località Branico Ceratello Corti
1983/91 Branico (83) Ceratello Corti (83)
IGM (1969-74) Branico Ceratello Corti
1961 Branico Ceratello Corti
1936 Branico Ceratello Corti
[COSTA VOLPINO]
[COSTA VOLPINO] (91) Flaccanico Molino (91) Piano (83)
[COSTA VOLPINO] Flaccanico
[COSTA VOLPINO] Flaccanico
Piò Pizzo Qualino S. Martina Volpino
Piano Piò Pizzo Qualino S. Martina Volpino
Zoncone
Zoncone
Flaccanico Molino Piano Piò Pizzo Qualino S. Martina Volpino
Pizzo (83) Qualino (83) S. Martina Volpino (83)
Zoncone
[COSTA VOLPINO] Flaccanico
1921 Branico Ceratello Corti S. Antonio e S. Rocco [COSTA VOLPINO] Flaccanico
1871 Branico Ceratello Corti S. Antonio e S. Rocco [VOLPINO]
1776 Branico Ceratello Corti
1596 Brenico Zerradello Corte
Flaccanico
[COSTA DI VOLPINO] Flaccanico
[COSTA DI VOLPINO] Flachenigo
Qualino
Qualino
Qualino
Qualino
Qualin
Volpino
Volpino
Volpino
Volpino
Volpino Bergamascho
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2631, 21-08-1884 - Autorizzazione al comune di Volpino a cambiare l’attuale sua denominazione in quella di Costa Volpino (vol. LXXIII, p. 2814). R.D. n. 1030, 02-06-1927 - Autorizzazione al comune di Costa Volpino a trasferire la sede municipale dalla frazione Branico a quella di Corti Sant’Antonio (vol. V, p. 5570).
Riferimenti geostorici
Covo
90 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Covo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Covo. Superficie territoriale (Ha): COVO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1233
1289
1274
1274
1274
1274
Demografia: 1596 1776 1805 COVO
(1)
(1)
1287
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2195
2332
2486
2541
2697 2883 2964
2878
2848
2930
2556
2295
2663
2902
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune, posto a Sud del Fosso Bergamasco, per tutto l’Antico Regime è soggetto alla giurisdizione dello Ducato di Milano. Nel 1356, dopo la morte di Galeazzo II e la suddivisione dell’antico territorio della pieve di Calcio in varie amministrazioni, le comunità di Covo, Covello, Antegnate e Fontanella si costituiscono in comuni autonomi e passano sotto la giurisdizione di Cremona. Alla morte di Ferrante Novati, nel 1698, il comune viene acquistato dalla Camera Regia di Milano; nel 1738 viene infeudato al marchese Bentivoglio (Alberti-Caproni, 1985). Le prime informazioni certe di carattere territoriale si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, che raffigurano una circoscrizione esattamente corrispondente a quella attuale. Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano (1757) è elencato tra le comunità appartenenti alla Provincia Superiore di Cremona. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po e successivamente in quello delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo (riparto del 26 settembre 1798). Nel 1809 aggrega Antegnate dove nel 1812 viene trasferita la sede comunale. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto di concentrazione e che tuttora conserva. Rimane senza esito la proposta che prevedeva l’unione di Covo con Fara Olivana e la rettifica di confine con Romano, nonostante il parere favorevole dell’Amministrazione Provinciale espresso nella seduta del 15 marzo 1929 (v. all. scheda 125 - Isso).
.
ra R. Z er
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo Covo
Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia Superiore Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Circoscrizione attuale Covo e Antegnate aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Arrigona Cascina Basarda Cascina Bellinzana Cascina Castellana Cascina Cavallina Cascina Covello Cascina Finaletto Cascina Fosso Cascina Ingurate Cascina Trobbiate COVO
1983/91 Cascina Arrigona (91) Basarda (83) Bellinzana Castellana (91) Cascina Cavallina Cascina Covello di Sotto
IGM (1969-74) Cascina Arrigona Cascina Basarda Cascina Bellinzana Cascina Castellana Cascina Cavallina Cascina Covello (Sopra e Sotto) Cascina Finaletto (Scarpì - del Fros) Cascine Fosso
1961 1936 Cascina Arrigona Cascina Bazarda Cascina Bellinzana
1871
COVO
COVO
1776
1596
Cascina Cavallina Cascina Covello
Cascina Finaletto Sopra Cascina Fosso Sopra e Sotto Cascina Ingurate Cascina Ingurate Cascina Ingurate Cascina Trobbiate Cascina Trobbiate Cascina Trobbiate COVO COVO COVO COVO
Cascina Fosso
1921
C I V I D AT E AL PIANO
Cortenuova
.
Cascinone
Romano di Lombardia Fos
so
Ber
gam
. . .
a sc o
Covello
CALCIO
.
Covo
Fara O.
.
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Isso
.
.
C.na Famosa 100
.
Antegnate
Barbata
.
Fontanella
C.na Casella
Mappa del comune censuario di Covo, Catasto Teresiano, 1722/23.
137 90
Riferimenti geostorici
Credaro
Comuni storici compresi: Credaro.
91
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CREDARO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 D 6
Comuni censuari: Credaro con Trebecco. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
328
343
CREDARO
1936 1951 1961 340
340
1999
340
340
Demografia: 1596 1776 1805 CREDARO
610
450
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
476
712
631
598
768
893 1074 1223
1351
1350
1474
1577
1686
1865
2038
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Credario Credario Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro (Credaro) Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro Credaro
Tabella di raffronto delle località abitate Località Castel Montecchio CREDARO Fiaschetteria Trebecco
1983/91
IGM (1969-74) Castel Montecchio CREDARO Fiaschetteria Trebecco
CREDARO Fiaschetteria Trebecco
1961
1936
1921
1871
CREDARO Fiaschetteria Trebecco
CREDARO
CREDARO
Trebecco
CREDARO
1776 Montecchio CREDARO
Trebecco
Trebecco
1596 Montecchio CREDARO
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500
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M. BRONZONE
Entratico
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M. SEGA
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591
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M. INGANNOLO
M. DEL CASTELLO
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Circoscrizione attuale (senza la porzione Nord-occidentale occupata da Calepio) con territorio di Solarolo (Villongo) » Circoscrizione attuale con territorio di Solarolo (Villongo) Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Gandosso Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Ta
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 è menzionato nelle coerenze dei comuni di Zandobbio, Calepio (Castelli Calepio) e Villongo. In questo periodo la sua circoscrizione civile era molto diversa da quella odierna. Il confine Nord-orientale con Villongo, che in quell’epoca comprendeva entro la sua circoscrizione anche il territorio di Foresto, non coincideva coll’attuale ma correva lungo il torrente Uria, o poco più ad Est, includendo tutta la porzione occidentale del censuario di Villongo S. Filastro (territorio di Solarolo). Nelle descrizioni di confine di Villongo del 1392 e 1481 il termine che definiva il confine tra i due comuni era infatti posto in contrata ubi dicitur ad Sanctum Filastrum, il cui centro è posto ad Est del citato corso d’acqua. La porzione di monte era in parte occupata dal comune di Calepio, che estendeva i suoi possedimenti, oltre che su tutto il territorio di Gandosso, anche sulla Val Pavone (in territorio di Credaro) fino a S. Giovanni delle Formiche. L’espressione communium de Calepio et de Credario, utilizzata negli atti di descrizione di confine di Calepio e Zandobbio per riferirsi alla striscia settentrionale del comune in oggetto, comunica tuttavia l’esistenza di diritti d’uso da parte di tutti e due i comuni. La presenza di possedimenti in questa zona da parte del comune di Credaro è documentata ancora nel 1596 nella relazione del capitano Da Lezze, dove si legge che il comune «ha di entrada intorno L. 150 beni comunali nei monti vicini…». Nella parte pianeggiante il territorio doveva corrispondere abbastanza fedelmente alla circoscrizione attuale: sul lato di Nord-Est restava inclusa nel suo perimetro la località di Montecchio (Confini di varie terre, descrizione confinaria di Villongo del 1481) e sull’altro lato il confine passava, come oggidì, nei pressi della cascina Bognatica (ad contratam u.d. super costam Boniange) e, più ad Est, prope ecclesiam S. Georgi de Credario (Codice Patetta, 1996 - doc. 126). La circoscrizione attuale viene assunta nel 1685 (Bellini B., 1985) per la costituzione in comune autonomo di Solarolo (nelle fonti consultate la prima menzione come comune distinto è documentata solo nel prospetto delle distanze del 1740), poi assorbito da Villongo S. Filastro nel 1797. Nel 1809 viene aggregato a Gandosso; nel 1812 la sede comunale viene trasportata a Credaro e viene annesso il comune di Calepio. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Curno
92 COORDINATE:
D3
stensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi». Nel 1927 forma con Mozzo il comune di Curdomo che viene sciolto nel 1947 (D.L.C.P.S. n. 1093 del 20-08-47). Da questa data non si registrano ulteriori variazioni di circoscrizione.
Carniatica. Viene elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione della redazione del 1333) tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Successiva menzione della località si ha nell’estimazione generale del 1447, dove appare unita a Curno (Curno et Carniaticha). In base alle informazioni fornite dalle fonti consultate risulta impossibile referenziare geograficamente il toponimo oggi scomparso. Secondo alcuni il toponimo si estendeva «parte in territorio di Curno e parte in quello di Bergamo (…) e indicava una zona che si spingeva fino al castello dei Capitani di Mozzo, ora Castel Presati, e alla cascina Torre nei pressi del Monastero di Astino» (Petrò, 1991).
Bosanisinga. È registrato come comune negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo e nella descrizione dei confini del comune di Curnasco (Treviolo) del 1392. I riferimenti di coerenza citati nell’atto consentono di localizzare con un buon grado di approssimazione il territorio del comune antico nella parte orientale dell’attuale circoscrizione di Curno. Nelle fonti successive non viene più menzionato.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Curno, Bosanisinga, Carniatica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CURNO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. BOSANISINGA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Curno. Superficie territoriale (Ha):
Curno. Citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (facta di porta S. Stefano), il comune medioevale di Curno doveva avere una estensione territoriale inferiore a quella odierna in quanto nella sua circoscrizione ricadevano i comuni di Bosanisinga e Carniatica. Non è inserito nella raccolta di descrizioni di confini del 1392, ma viene citato nelle coerenze dei comuni di Ponte de za (Ponte S. Pietro) e di Curnasco. La prima descrizione completa dei suoi confini, dalla quale emerge un assetto confinario non molto dissimile da quello odierno, risale al 1456 ed è contenuta nella raccolta Confini di varie terre conservata presso la biblioteca A. Mai (Petrò, 1991). È registrato come comune autonomo in tutte le fonti successive fino al 1809 quando, assieme ad altri 27 comuni, viene aggregato a Bergamo. Nel 1816 si ricostituisce con la circoscrizione preesistente e coincidente a quella del censuario ottocentesco; nel 1890 raggiunge l’attuale estensione acquisendo da Bonate Sopra la frazione Dell’Oro (R.D. n. 6825 del 13-04-1890). Il 14 settembre 1924 il Commissario Prefettizio di Ponte S. Pietro propone l’ampliamento del territorio comunale di sua competenza con un progetto coinvolgente oltre al comune in oggetto anche Bonate Sopra, Brembate di Sopra, Locate Bergamasco, Presezzo e Mozzo. I sei comuni interessati si oppongono al progetto (v. all. scheda 31 - Bonate Sopra) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decide di rimettere gli atti al comune richiedente, consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’eBriolo
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1936 1951 1961 —
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1999
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462
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Demografia: 1596 1776 1805 CURNO
445
686
637
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 991
1151
1145
1295
1434 1790 2052
CURDOMO
—
—
3808
3815
2875
4209
5753
6466
6757
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Curno Curno Curno Cureno, Curno Curno Curno Curno Curno Curno (Curno) Curno Curno Curno Curno Curno Curno Curdomo Curno Curno Curno
1353 1392
Bosanisinga Bolsanisica Bosanisinga
Porzione orientale della cirocscrizione attuale di Curno »
1353
Carniatica Carniaticha, Carteniatica
Porzione orientale della cirocscrizione attuale di Curno
Censuario di Curno senza i territori di Bosanisinga e Carniatica Censuario di Curno senza il territorio di Bosanisinga Censuario di Curno » » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di Curno » » » » Circoscrizione attuale Unione di Curno e Mozzo Circoscrizione attuale » »
BERGAMO
Bosanisinga
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Agri Benaglia Brembo Carlinga Cascina Terzi Crocetta (oggi in Mozzo) CURNO Fornaci Fosca Merena [porzione] MOZZO Polaresco Roncola Sale di Sopra Serè Varazzo
1983/91
Brembo (91) Carlinga
CURNO Fornaci (83) Fosca (91)
IGM (1969-74) Agri Benaglia
1961 Agri Benaglia
Carlinga Cascina Terzi
Carlinga Cascina Terzi
CURNO Fornaci
Crocetta (Curdomo) CURNO Curno (Curdomo) CURNO Fornaci [porzione]
Merena Polaresco Roncola (83) Serè (83)
Polaresco Roncola Sale di Sopra Serè
1936
1921
1871
1776
1596
CURNO
CURNO
CURNO
Merena [porzione] Mozzo (Curdomo) Roncola Sale di Sopra Serè Varazzo
Riferimenti Legislativi R.D. n. 6825, 13-04-1890 - Distacco della frazione Dell’Oro dal comune di Bonate Sopra e sua aggregazione a quello di Curno (vol. XCVI, p. 1002). Mappa del comune censuario di Curno. Lustrazione territoriale raffigurante la frazione Dell’Oro distaccata da Bonate Sopra ed aggregata a Curno, 1890 (fondo Catasto Lombardo-Veneto, 1853).
R.D. n. 1745, 08-09-1927 - Unione dei comuni di Curno e Mozzo in un unico comune denominato «Curdomo» (vol. VII, p. 7696). D.L.C.P.S. n. 1093, 20-08-1947 - Ricostituzione dei comuni Curno e Mozzo (vol. IV, p. 3100).
139 92
Riferimenti geostorici
Cusio
93 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Cusio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Cusio. Superficie territoriale (Ha): CUSIO
1853
1921
927
944
1936 1951 1961 934
934
1999
934
934
Demografia: 1596 1776 1805 CUSIO
(235) (275)
249
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 371
407
385
472
498
589
584
516
462
571
491
427
414
370
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Cusio. Nel 1596 (Da Lezze, 1596) è segnalato tra le “contradelle” formanti la comunità di Averara (*). Si costituisce in comune distinto con atto divisionale del 6 novembre 1647 con il quale la Valle Averara si divide in sette comuni indipendenti (Bottani-Riceputi, 1997). Nelle Anagrafi Venete (1766-1789), viene citato ancora come contrada di Val di Averara. Con la qualifica di contrada è riportato anche nel catalogo di Maironi Da Ponte del 1776, il quale tuttavia segnala come comuni distinti le comunità di Cassiglio e Ornica, con le quali precedentemente Cusio formava la Quadra di Sopra di Val d’Averara. Nel marzo 1798 aggrega Ornica che si separa già nel 1805. Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato con Ornica a Cassiglio. Nel 1812, su istanza dei capifamiglia, si separa dal comune di Cassiglio per aggregarsi ad Averara, il quale nel 1809 aveva assorbito i soppressi comuni di Olmo e S. Brigida (Bottani, 1998). Ritorna definitivamente autonomo con la compartimentazione del 1816. Da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Cusio) (Cusio) (Cusio) (Cusio) Cusio (Cusio) Cusio con Urnica Cusio (Cusio) Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio Cusio
Appartenente alla comunità di Averara » » » Circoscrizione attuale “Contrada della Quadra di sopra di Val d’Avarara” Cusio e Ornica aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Cassiglio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località CUSIO
1983/91 CUSIO
IGM (1969-74) CUSIO
Cusio Inferiore Cusio Superiore
(*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, e comprendeva entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica, suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, confermato successivamente per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
140 93
1961 CUSIO
1936 CUSIO
1921 CUSIO
1871 [CUSIO]
Cusio Inferiore
1776
Cusio di Sotto (Quadra di Sopra di Val d’Averara) Cusio Superiore Cusio di Sopra (Quadra di Sopra di Val d’Averara)
1596 Cusio (Averara – Squadra di Sopra)
Riferimenti geostorici
Dalmine
94 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Dalmine, Guzzanica, Mariano al Brembo, Sabbio, Sforzatica, Sforzatica d’Oleno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): DALMINE: Mariano (Dalmine), Sforzatica (Dalmine); MARIANO: Osio Sopra, Dalmine; SABBIO: Levate, Osio Sopra, Mariano, Almine (Dalmine), Sforzatica (Dalmine), Guzzanica (Dalmine), Stezzano; SFORZATICA: Albegno (Treviolo), Guzzanica (Dalmine), Dalmine, Bonate Sotto. Comuni censuari: Sabbio con Dalmine; Mariano; Sforzatica. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
DALMINE
255
265
MARIANO AL BREMBO
355
377
SFORZATICA
441
460
1936 1951 1961
1999
1090
1160
1090
1090
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
DALMINE
216
203
209
378
399
449
457
484
MARIANO AL BREMBO
287
510
416
659
709
704
699
761 1044 1265
478
767
SFORZATICA
222
470
904
963
1120
1099
1181
1264 1668 2044
5728
6283
8201 11957 15035 16808 18511
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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Porzione occidentale del censuario di Sabbio con Dalmine » Censuario di Sabbio con Dalmine Porzione occidentale del censuario di Sabbio con Dalmine Censuario di Sabbio con Dalmine » » » Aggregato a Osio Sopra Censuario di Sabbio con Dalmine » » » » » Circoscrizione attiale senza la frazione di Guzzanica » Circoscrizione attuale »
1353 1392
Guzzanica Guisanicha, Gusanica Giusanica, Giusanicha
Porzione orientale della circoscrizione attuale di Dalmine »
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Mariano al Brembo Mariano Mariano Marià, Mariano Mariano Mariano Mariano Mariano Mariano (Mariano) Mariano Mariano Mariano Mariano Mariano al Brembo Mariano al Brembo
Censuario di Mariano » » » » » » » Aggregato a Osio Sopra Censuario di Mariano » » » » »
1353 1392 1596 1740
Sabbio Sabio Sabio (Sabbio) Sabio
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Sforzatica Sporzatica Sporzatica, Sporzaticha Sporzaticha Sforzatica Sforzatica Sforzatica Le due Sforzatiche Sforzatica (Sforzatica) Sforzatica Sforzatica Sforzatica Sforzatica Sforzatica Sforzatica
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Porzione orientale del censuario di Sabbio con Dalmine » Aggregato a Dalmine Porzione orientale del censuario di Sabbio con Dalmine
Censuario di Sforzatica » » » » » » » Aggregato a Osio Sopra Censuario di Sforzatica » » » » »
Levate
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Dalmine. Nel XIV secolo l’attuale territorio di Dalmine era suddiviso nelle comunità di Dalmine, Sabbio, Sforzatica, Mariano e Guzzanica, elencate negli Statuti cittadini tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Le cinque comunità sono riportate distintamente (Guzzanica viene citato con la qualifica di territorium) ancora nel 1392, anno in cui, ottemperando alle disposizioni statutarie della città, si procede alla ricognizione dei confini dei rispettivi territori. Nella prima metà del XV secolo le due comunità di Dalmine e Sabbio si fondono in un’unica entità amministrativa, territorialmente corrispondente al censuario di metà Ottocento nella prima metà del XV secolo. La prima attestazione di tale unione si ha nell’estimazione del 1447, dove il comune è registrato con la denominazione di Adalmine et Sabio (Liber Extimi Pergamensis, 1447). Con questo assetto territoriale è riportato in tutte le fonti successive fino al settembre del 1798, quando, con la semplice denominazione di Sabbio (già utilizzata anche nel Repertorio delle comunità del 1766, nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 e nel primo compartimento territoriale del Dipartimento del Serio del marzo 1798 per identificare l’unione delle due comunità), viene unito a Lallio e Grumello in una circoscrizione apparentemente priva di continuità territoriale. Contrariamente a quanto riportato nelle fonti ora citate, Sabbio e Dalmine sono elencati distintamente nel Prospetto delle distanze del 1740 ed ancora nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777, dove, a proposito di Dalmine, si legge: «…ommesso non so perché nel Repertorio dell’anno 1766, ma pure comune distinto…». Nel 1805 viene ripristinato l’assetto circoscrizionale preesistente (censuario ottocentesco) e con il decreto di concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato ad Osio Sopra con
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Osio Sotto
. 141 94
Sforzatica e Mariano. Nel 1816 riacquista autonomia. Nel 1863 muta la propria denominazione dapprima in “Sabbio” (R.D. n. 1415 del 26 luglio 1863) e successivamente in “Sabbio Bergamasco” (R.D. n 1622 del 31 dicembre 1863). Nel 1927 aggrega i comuni di Mariano al Brembo e Sforzatica e muta nuovamente la propria denominazione in “Dalmine” (R.D. n. 1297 del 7 luglio 1927). Nel 1962 acquisisce la frazione di Guzzanica, distaccata da Stezzano (D.P.R. n. 1835 del 3 dicembre 1962), ed assume la dimensione territoriale attuale (v. all.). Guzzanica. È individuabile come differenza tra il confine censuario di metà Ottocento di Stezzano e quello amministrativo attuale di Dalmine. Ad eccezione della redazione del 1333, negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è sempre citato come comune autonomo della facta di S. Stefano. Con la qualifica di territorium è invece menzionato nelle ricognizioni confinarie del 1392 dei comuni di Stezzano, Sforzatica, Sabbio e Lallio, ed ancora in quelle del 1456 e 1481 di Stezzano. In seguito viene aggregato al comune di Stezzano e di quest’ultimo segue le sorti fino al 1962, anno in cui con D.P.R. n. 1835 del 3 dicembre viene aggregato a Dalmine.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brembo Cascina Bianca Cimaripa DALMINE
1983/91
IGM (1969-74) Brembo Cascina Bianca Cimaripa DALMINE
1961 Brembo Cascina Bianca Cimaripa DALMINE
1936
Guzzanica
Guzzanica
MARIANO AL BREMBO
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Guzzanica (Stezzano) Mariano al Brembo
Guzzanica (Stezzano) Mariano al Brembo
DALMINE
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Sabbio Bergamasco
SFORZATICA
Sforzatica
Mariano al Brembo. Territorialmente è individuabile attraverso i confini dell’omonimo comune censuario del Catasto Lombardo-Veneto (1853). È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con Osio Sopra, Dalmine e Sabbio (nell’atto relativo a questo comune). Gli strumenti citati definiscono un territorio corrispondente al censuario ottocentesco, fatta eccezione per il lato orientale dove, dovendo risultare in confine diretto con Levate (come risulta dal relativo atto di descrizione), si estendeva fino al confine con detto comune che, su questo lato, non risulta aver modificato la propria circoscrizione. Conserva la circoscrizione censuaria fino al 1809 quando viene unito a Osio Sopra assieme a “Dalmine e Sabbio” e Sforzatica. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 ritorna autonomo e nel 1863 muta la propria denominazione in Mariano al Brembo. Nel 1927 viene aggregato con Sforzatica a Sabbio Bergamasco a formare il comune attuale di Dalmine.
142 94
1871
1776
1596
Guzzanica (Stezzano) MARIANO AL BREMBO
Dalmine (Sabbio Bergamasco) Guzzanica (Stezzano) MARIANO AL BREMBO
DALMINE (E SABBIO) Guzzanega (Stezzano) MARIANO
DALMINE (ET SABBIO) Gusanga
Oleno di Sforzatica (Sforzatica) Sabbio (Dalmine e Sabbio) SFORZATICA
Oleno (Sforzatica)
DALMINE
Sabbio Bergamasco
SABBIO BERGAMASCO
SABBIO BERGAMASCO
Sforzatica
SFORZATICA
SFORZATICA
MARIANO
Sabbio (Dalmine e Sabbio) SPORZATICHA
Mappa del comune censuario di Sforzatica (1813), Catasto Napoleonico.
Sabbio. È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Osio Sopra, Mariano, Dalmine, Sforzatica, Guzzanica, Stezzano e Levate. Dai riferimenti topografici e di coerenza, risulta che il territorio di sua pertinenza doveva limitarsi all’epoca alla porzione orientale del censuario ottocentesco di “Sabbio con Dalmine”, essendo quella occidentale occupata dalla comunità di Dalmine. Il confine di levante con Levate era rappresentato, come oggidì, dal torrente Morla. A partire dal 1447 (Liber Extimi Pergamensis, 1447) è unito al finitimo territorio di Dalmine (Adalmine et Sabio) di cui seguirà successivamente le sorti. Sforzatica. Territorialmente è individuabile attraverso i confini dell’omonimo comune censuario del Catasto Lombardo-Veneto (1853). È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con Albegno (Treviolo), Guzzanica, Dalmine e Bonate Sotto. Le coerenze con Lallio, Stezzano e Sabbio sono riportate nelle relative descrizioni confinarie. Conserva questo assetto fino al 1797, quando viene diviso nelle due comunità di Sforzatica (nella cui circoscrizione si può ipotizzare ricadesse anche il territorio di Dalmine, in quanto soggetto alla medesima parrocchia) e Sforzatica d’Oleno, facenti capo rispettivamente alle parrocchie di S. Andrea e S. Maria d’Oleno. Le due comunità vengono riunite con la denominazione “Le due Sforzatiche” nel marzo 1798. Nel 1809 viene aggregato a Osio Sopra assieme a “Dalmine e Sabbio” e Mariano. Nel 1816 ritorna autonomo e nel 1927 viene aggregato con Mariano al Brembo a Sabbio Bergamasco a formare il comune di Dalmine.
Sabbio Bergamasco
1921
Mappa del comune censuario di Mariano (1813), Catasto Napoleonico.
Mappa del comune censuario di Dalmine con Sabbio (1813), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Mariano ad assumere la nuova denominazione di Mariano al Brembo (vol. VII, p. 1424). R.D. n. 1425, 26-07-1863 - Autorizzazione al comune di Dalmine ad assumere la nuova denominazione di Sabbio (vol. VII, p. 1415). R.D.n. 1622, 31-12-1863 - Autorizzazione al comune di Sabbio ad assumere la nuova denominazione di Sabbio Bergamasco (vol. VIII, p. 2589). R.D. n. 1297, 07-07-1927 - Unione dei comuni di Sabbio Bergamasco, Sforzatica e Mariano al Brembo in un unico comune denominato «Dalmine» (vol. VI, p. 6465). D.P.R. n. 1835, 03-12-1962 - Distacco della frazione di Guzzanica dal comune di Stezzano ed aggregazione al comune di Dalmine (vol. IX, p. 6146; G.U. n. 20 del 23/01/1963).
Riferimenti geostorici
Dossena
95 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Dossena. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): DOSSENA: Serina, S. Gallo (S. Giovanni Bianco), S. Pietro d’Orzio (S. Giovanni Bianco). Comuni censuari: Dossena. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1933
1982
1960
1960
DOSSENA
1960
1960
Demografia: 1596 1776 1805 DOSSENA
550
430
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
465
520
576
574
755
893 1108 1130
1031
974
1084
1017
922
880
940
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come comune è citato nell’atto di descrizione confinaria di Levrene et Bracha (Serina) del 1234, in cui viene definito un confine tra i due comuni grosso modo corrispondente a quello attuale (dal monte Zucco al monte Castello). In seguito è riportato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392, con un atto del notaio Zenino Tiraboschi, vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Serina, San Gallo (San Giovanni Bianco - San Pellegrino Terme) e San Pietro d’Orzio (San Giovanni Bianco) (Codice Patetta, 1996). La descrizione è completamente priva di riferimenti topografici e toponomastici di dettaglio e gli unici elementi in grado fornire indicazioni in ordine alla sua circoscrizione storica si limitano alle coerenze con i comuni viciniori. Con un assetto che si può ipotizzare corrispondente a quello attuale, è riportato in tutte le fonti successive fino al II° compartimento territoriale della Repubblica Cisalpina del settembre del 1798, quando aggrega San Pietro d’Orzio. Nel giugno del 1805 distacca il territorio di S. Pietro d’Orzio e nel 1809 viene aggregato a Serina con Oltre il Colle e Cornalba. Nel 1816 viene ricostituito e da questa data non si registrano ulteriori variazioni di circoscrizione. PIAZZA B. 500
.
VALNEGRA
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Baresi
Pioda L’Oro Cantone Coltura
(Bordogna) RONCOBELLO
F. Brembo
Lenna CIMA DI MENNA 1500
2300
1000
1631
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Dosena, Dossena Dosena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena (Dossena) Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena Dossena
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Serina Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bregno Bretta Ca’ Astori Ca’ Cadene Ca’ di Cuzzi Ca’ Guarinelli Ca’ Magoga Ca’ Paoli Canton di Bozzi Cha del Lire Cha Pasquali Cha Zanni Di Là dalla Valle DOSSENA Fratelli Gamba Gromasera Il Termine L’Acaral La Costa Lago Molini Prato Molinaro San Francesco Sottochiesa di Dossena
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Breta (91) Ca’ Astori Ca’ Cadene
Bretta Ca’ Astori Ca’ Cadene
Bretta Ca’ Astori Ca’ Cadene
1936
1921
00 20 500
DOSSENA Fratelli Gamba (83) Gromasera
Ca’ Paoli
DOSENA Fratelli Gamba Gromasera Il Termine
Ca’ Paoli
DOSSENA Fratelli Gamba Gromasera
DOSSENA
DOSSENA
DOSSENA
Canton di Bozzi Cha del Lire Cha Pasquali Cha Zanni Di Là dalla Valle DOSSENA DOSSENA
Grumanira Termine Accarale
La Costa Lago (91) Molini
Lago Molini Prato Molinaro San Francesco
Ca’ di Cuzzi Ca’ Guarinelli Ca’ Magoga
Molini Prato Molinaro
Grumasca Al Turmon L’Acaral Costa Al Lago
Al Lago Molini di Dossena Prato Molinaro Pra’ Moliner
San Francesco Sottochiesa di Dossena
Tribulini Valborgo
Tribulina Valborgo Villa
Valborgo Villa
Valborgo Villa
Val Borgo Malborgo Villa di Dossena La Villa
1500
CA DI PARINA
1776 1596 Bregno Bratta di Dossena La Bereta Cha Astori Ca’ de Astor
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M. ARTIGHERA
Tribulina Valborgo Villa
1871
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1474
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M. CASTELLO
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G. Manzini, Il territorio della provincia di Bergamo nel Regno Lombardo-Veneto, 1818, particolare tav. 1, (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
143 95
Riferimenti geostorici
Endine Gaiano
96 COORDINATE: 6 B 7
Comuni storici compresi: Endine Gaiano, Endine, Figadelli (oggi S. Felice al Lago), Piangaiano, Rova. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ENDINE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387 Comuni censuari: Endine; Piangajano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
ENDINE GAIANO ENDINE PIANGAJANO
612
663
1347
1446
1936 1951 1961
1999
2088
2088
2088
2088
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
ENDINE GAIANO
2624
ENDINE
415
580
847
820
799
963
1130
—
4511
—
471
556
634
683
PIANGAIANO
2457
2637
2661
2803
2789
2749
1196 1571 1519 788
943 1037
(1) Non comprende gli abitanti di Valmaggiore in quanto soggetti alla parrocchia di Endine.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Endine Hendine Enden, Henden, Hendene Enden Endine Endine Endine Endine Endine con Piangajano Endine (Endine) Endine Endine Endine Endine Endine
1797 1798
Figadelli (oggi S. Felice al Lago) Figadelli (Figadelli)
1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Piangaiano Pian Gajano (Piangaiano) (Piangaiano) (Piangaiano) (Piangaiano) Pian Gajano con Endine Piangajano Piangajano Pian Gaiano Pian Gaiano Pian Gaiano
1797 1798
Rova Rova Rova con Fonteno
Circoscrizione parrocchiale Unito a Monasterolo
Censuario di Piangaiano Diviso nelle comunità di Rova e Figadelli Diviso nelle comunità di Rova (unito a Fonteno) e Figadelli (unito a Monasterolo) Aggregato a Endine Aggregato a Solto Coincidente alla circoscrizione attuale di Endine Gaiano Censuario di Piangaiano » » » »
Circoscrizione parrocchiale Censuario di Piangaiano (senza il territorio di Figadelli) e Fonteno aggregati
.
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Gandino
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Riva di Solto
Monasterolo del Castello
Lughisello
Mologno
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Solto Collina
S. Felice al Lago (Figadelli)
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1381
V.
Cazzano S. Andrea
Figadelli (oggi S. Felice al Lago). Viene elencato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Endine nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797 con una circoscrizione corrispondente a quella parrocchiale. Nel marzo 1798 viene unito a Monasterolo e nel giugno 1805, riunito a Rova sotto la denominazione di Piangaiano, è assorbito da Endine.
144 96
Censuario di Endine » » » » » » Coincidente alla circoscrizione attuale di Endine Gaiano Censuario di Endine e Ranzanico aggregati Aggregato a Piangaiano Censuario di Endine » » » »
e T. R
.
Leffe
Piangaiano. Si costituisce nel 1742 dalla disgregazione del comune di Solto (*). Tale emancipazione non viene registrata nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766, che riportano ancora l’indicazione della grande aggregazione comunale. È registrato come autonomo nel catalogo del Maironi del 1776 con la denominazione di Pian Gajano ed una estensione territoriale che si può assumere coincidente a quella censuaria di metà Ot-
Circoscrizione attuale » » »
la V. Gr u mel
Endine. È menzionato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Viene citato nelle coerenze dei comuni di Ranzanico e Gandino nelle descrizioni dei rispettivi confini redatte alla fine del Trecento (Codice Patetta, 1996). In quest’epoca il suo territorio era limitato alla sola porzione Nord-occidentale corrispondente al censuario di metà Ottocento. I primi atti specificamente dedicati all’illustrazione topografica dei suoi confini territoriali risalgono al 1456 e 1481 (Confini di varie terre): in entrambi gli strumenti viene descritto unitamente a Ranzanico (Ranzanicho cum Hendine; Ranzanicho et de Hendine). Da Lezze enumera tra le sue contrade anche Pura, che in questo periodo, ricadendo nel censuario di Piangaiano, con tutta probabilità apparteneva al territorio storico di Solto. Una conferma di ciò si ha nella stessa relazione di Da Lezze che registra Pura anche tra le contrade di Solto. Questa incongruenza non si trova invece nel catalogo delle comunità del Maironi del 1776, dove Pura è registrata come contrada di Piangaiano e come contrade di Endine vengono elencate esclusivamente località ricadenti nella sua circoscrizione catastale. Con il Comparto territoriale del Regno del giugno 1805 assorbe Piangaiano; nel marzo 1809, in esecuzione del decreto di concentrazione dei comuni, aggrega Ranzanico e cede il territorio di Piangaiano al comune di Solto. Nel febbraio 1816 si ripresenta l’assetto territoriale già definito nel 1805, ma già nell’ottobre del medesimo anno Endine e Piangaiano si separano nuovamente per costituirsi in comuni autonomi. Nel giugno del 1928 viene unito a Ranzanico e Piangaiano a formare il comune di Endine Gaiano.
Endine Gaiano Endine Gaiano Endine Gaiano Endine Gaiano Endine Gaiano
500
Endine Gaiano. Si costituisce con Regio Decreto n. 1519 del 7 giugno 1928 per unione dei comuni di Endine, Piangaiano e Ranzanico. L’attuale circoscrizione territoriale viene assunta solo nel 1929 in seguito alla separazione di Ranzanico che si ricostituisce in comune autonomo.
1936 1961 1992 1999
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.
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P.TA DEL BERT 1107
Parzanica
.
tocento, ricadendo entro la sua circoscrizione le contrade di Rova, Pura, Figadelli e Valmaggiore. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 risulta scisso nelle due entità amministrative di Rova e Figadelli, territorialmente corrispondenti alle rispettive parrocchie. Con la distrettuazione del marzo 1798 (Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio, 6 marzo 1798) Rova viene unito al comune di Fonteno e Figadelli a quello di Monasterolo. Nel 1805 le due comunità, riaggregate sotto la denominazione di Piangaiano, vengono unite ad Endine. Con Decreto 31 marzo 1809 viene accorpato a Solto, ma già nel 1816 (Legge 12 febbraio 1816) si separa per aggregarsi nuovamente ad Endine a formare il comune denominato Pian Gajano con Endine. A distanza di pochi mesi (Decreto 22 ottobre 1816) le due comunità di Piangaiano ed Endine si rendono autonome. Nel 1925 la frazione di Figadelli muta la propria denominazione in S. Felice al Lago. Nel 1928 il comune in discorso viene definitivamente aggregato ad Endine in un comune denominato Endine Gaiano.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Casino Costituzione ENDINE Fanovo Moj Perlisa PIANGAIANO Polone Pura Rivina Rova
1983/91 Casino (83) Costituzione (91) Endine Fanovo Moj (83)
San Felice al Lago
IGM (1969-74) Casino
1961
1936
1921
Endine Fanovo Moj Perlisa
Endine Fanovo
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Piangaiano
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Perlisa (Endine) PIAN GAIANO
Pura
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Pura
Rova (83)
Rova
Rova
Rova
Rova (Piangaiano)
San Felice al Lago San Remigio
San Felice al Lago San Remigio
San Felice al Lago San Remigio
San Felice al Lago
Figadelli (Piangaiano)
San Remigio Tironega Valmaggiore
Tironega Valmaggiore
Tironega Valmaggiore
Valmaggiore
Valmaggiore
Valmaggiore (Piangaiano)
Ziboni
Ziboni
Ziboni
1871
1776
1596
Perlisa (Endine) PIAN GAJANO
Perlida (Endine) PIAN GAJANO Gaia (Endine) Polone (Endine) Pora (Piangaiano) Pora (Piangaiano) Pora (Endine) Rivina (Endine) Rova Rova di Val Rova (Piangaiano) Cavallina (Solto, Caster (Piangaiano) e Riva) Figadelli Figadelli (Piangaiano) (Piangaiano) San Remigio (Endine) Valmaggiore (Piangaiano)
Val Maggiore (Piangaiano)
Valmaio (Solto, Caster e Riva)
Rova. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta nell’aprile 1797 dalla Repubblica Bergamasca, che assume la parrocchia come circoscrizione provvisoria, viene elencato distintamente tra gli enti amministrativi che compongono il cantone di Endine. Con la prima distrettuazione del Dipartimento del Serio (Legge 6 marzo 1798) aggrega Fonteno, dal quale si separa nel giugno 1805 per essere annesso al comune di Endine. (*) Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria pervenutaci di questo comune che comprendeva i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle strade). Da questa aggregazione risultava escluso il territorio di Pianico — riportato come autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presumibilmente unito prima della fine del XIV secolo, giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato (Codice Patetta, 1996). Nella relazione di fine mandato del Capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva” viene descritta una entità territoriale inferiore, in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione è tuttavia momentanea. La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con cui le comunità precedentemente aggregate si rendono autonome riorganizzandosi negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993).
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
Mappa del comune censuario di Endine rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Piangaiano rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1850, 01-10-1925 - Cambiamento di denominazione della frazione Figadelli del comune di Piangaiano (vol. IX, p. 8641). R.D. n. 1519, 07-06-1928 - Unione dei comuni di Endine, Pian Gaiano e Ranzanico in un unico comune denominato «Endine-Gaiano» con capoluogo in località Casotto di Ranzanico (vol. IV, p. 4753). R.D. n. 108, 14-01-1929 - Trasferimento del capoluogo del comune di Endine-Gaiano alla località Endine Bassa (vol. II, p. 2200). Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
R.D. n. 632, 28-03-1929 - Ricostituzione del comune di Ranzanico (vol. IV, p. 3674).
145 96
Entratico
Balneario e l’aggregazione a quello di Entratico. L’istanza, inoltrata all’Amministrazione Provinciale per il prescritto parere, nonostante il voto favorevole della Deputazione Provinciale, viene restituita per essere maggiormente istruita. La pratica non ha avuto seguito.
97 COORDINATE: 6 C 6
tono di circoscrivere il territorio di sua pertinenza alla porzione settentrionale del comune di Entratico delimitata sul lato di Nord-Ovest dal fiume Cherio e dalla seriola de Ciriolis (canale che si staccava alla sinistra del Cherio all’altezza della foce del torrente Bragazzo e segnava il confine con Luzzana) e su quello di Sud dal colle La Guina (Collum de Mayco) e dalla valletta Viginioni. Il confine Nord-orientale seguiva l’attuale limite amministrativo di Entratico che, ora come allora, nel suo primo tratto, era costituito dalla Valle di Quaglia. Dal 1447 (Liber Extimi Pergamensis) risulta annesso ad Entratico.
Maicco. È segnalato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove si prescrive l’unione fiscale a Entratico. Appare ancora come comune distinto negli atti di descrizione dei confini dei comuni di Luzzana ed Entratico del 1392. I riferimenti toponomastici presenti nella descrizione citata consen-
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Entratico, Maicco. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ENTRATICO: Trescore Balneario, Zandobbio, Foresto Sparso, Berzo San Fermo, Maicco (Entratico); MAICCO: Entratico, Trescore Balneario. Comuni censuari: Entratico. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
397
416
ENTRATICO
1936 1951 1961 749
412
1999
412
412
Demografia:
Entratico. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta di S. Andrea. Nel 1392 viene redatto l’atto di definizione dei suoi confini con i finitimi comuni di Maicco, Berzo, Foresto, Zandobbio e Trescore, con i quali ancora oggi si trova in confine diretto, ad eccezione di Maicco, assorbito nella sua circoscrizione nella prima metà del XV secolo (Codice Patetta, 1996). La prima testimonianza della inclusione di Maicco, e del conseguente raggiungimento dell’odierna estensione territoriale, si ha con l’estimo generale del 1447 dove compare la denominazione di Lintraticho e Maycho Vallis Cavaline. Un’ulteriore conferma dell’avvenuta aggregazione del territorio di Maicco si ricava dagli atti di definizione dei confini comunali del 1456 e del 1481 (Confini di varie terre) che segnalano come confine con Berzo la Valle di Quaglia (Vallis de Quaya), precedentemente limite settentrionale tra Maicco e Berzo. Come comune distinto, e con un’estensione corrispondente all’attuale, è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798, anno in cui viene unito a Luzzana. Con il comparto territoriale del giugno 1805 riacquista autonomia. Nel 1809 viene aggregato a Borgo di Terzo insieme a Berzo, Grone, Luzzana e Vigano, ma viene ricostruito già nel 1816 con la prima riforma amministrativa messa in atto durante la Restaurazione austriaca (Compartimento territoriale della Lombardia). Nel 1928 aggrega nuovamente il territorio di Luzzana, che viene ricostituito nell’ottobre del 1947 con D.L.C.P.S. n. 1268. Nel 1921 alcuni abitanti delle frazioni Redona, Fondrera e Piè d’Entratico fanno domanda al Prefetto di Bergamo per il distacco dal comune di Trescore G AV E R I N A T.
500
790
1000
o
Luzzana
.
Terzo
.
.
.
.
642
666
780
955 1055 1133
1754
1581
1052
1075
1163
1248
1354
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Entratico Lentratico, Lintratico Lentraticho, Lintradicho, Lintraticho, Lintratico Intraticho, Intratico Entratico Entratico Entratico Entratico con Lussana Entratico (Entratico) Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico Entratico
1353 1392
Maicco Maycho, Mayco Mayco
Circoscrizione attuale senza il territorio di Maicco » Circoscrizione attuale » » » Entratico e Luzzana aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » » » » » Entratico e Luzzana aggregati Circoscrizione attuale » »
Porzione settentrionale dell’attuale circoscrizione di Entratico »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Boschelli Ca’ Paris Costa (oggi in Luzzana) ENTRATICO LUZZANA Maicco
1983/91 Boschelli (83) Ca’ Paris (83)
IGM (1969-74) Boschelli Ca’ Paris
1961 Boschelli Ca’ Paris
ENTRATICO
ENTRATICO
ENTRATICO
Maicco (83)
Maicco
Maicco
1936
1921
1871
Costa ENTRATICO Luzzana
ENTRATICO
ENTRATICO
1776
1596
ENTRATICO
INTRATICHO
Maicco
V. d Q i u ag
M. DI GRONE (o GAIANA) 1192
Berzo S. Fermo
1000
li a
C.LE LA GUINA
Maicco
Entratico
. Grone
.
F . .
Quaglia
500
L TRESCORE BA
..
Ca’ Mazzi Redona
.
eri o
Borgo C l o s a le di Terzo
zz
574
M
COL CROCE 669
P.ZO MOSCA 679
Foresto
N.
GRENA
M. SEGA
. Sparso
ADRARA S.M.
P.zo CASGNOLA
Vigano S. Martino
Ch
ga
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
427
Martina
T.
ra
450
.
M. PRANZA’ 1099
T. B
Molini di Colognola
Casazza
336
500
ALBINO
.
.
500
.
1000
Casale
Beni dell’abbazia di S. Benedetto
1596 1776 1805 ENTRATICO
50
Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
716
.
T. M a
Zandobbio R
lm
T. U r ia
. Blene
i io S e
S. GIOVANNI DELLE FORMICHE 612
e ra
146 97
VILLONGO
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1067, 26-04-1928 - Unione dei comuni di Entratico e di Luzzana in un unico comune con capoluogo Entratico (vol. III, p. 3401). D.L.C.P.S. n. 1268, 19-10-1947 - Ricostituzione del comune di Luzzana (vol. V, p. 3564).
Riferimenti geostorici
Erve (LC)
98 COORDINATE:
D1
Comuni storici compresi: Erve, Costalottiere. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comune di Rossino (Calolziocorte). Comuni censuari: Erve. Superficie territoriale (Ha): ERVE
1853
1921
621
627
1936 1951 1961 621
621
1999
621
621
Demografia: 1596 1776 1805 ERVE
232
490
—
(1)
COSTALOTTIERE
460
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 542
548
603
652
750
843
846
926
801
866
840
771
661
693
(1) Dato non riportato nella fonte.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Nel XIV secolo tutta l’attuale circoscrizione era ricompresa nel territorio di Rossino (Calolziocorte). È quanto risulta dall’atto di ricognizione dei suoi confini redatto nel 1392 (Codice Patetta, 1996): i toponimi citati nella descrizione dei confini di Rossino trovano in gran parte riscontro ancora nelle “tavolette” della Carta d’Italia dell’I.G.M. e permettono di circoscrivere un territorio corrispondente all’unione degli attuali territori di Erve, Vercurago ed i censuari di Calolzio (probabilmente già unito a Rossino in esecuzione di quanto prescritto, per fini fiscali, nello Statuto del 1353) e Rossino. Compare per la prima volta come comune distinto alla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596) con un’estensione territoriale che si ipotizza coincidente a quella attuale. In una mappa del 1728 si fornisce tuttavia una circoscrizione della Val d’Erve differente da quella attuale, in cui il confine settentrionale risulta spostato più a Nord e coincidente con lo spartiacque destro orografico della valle partendo dal passo del Fò (Martinelli, 1987). È riportato in tutte le fonti successive fino al 1776 (Maironi, 1776), quando la sua circoscrizione si ridimensiona per l’erezione in comune distinto della contrada di Costalottiere, riassorbita con tutta probabilità già l’anno successivo, come risulta dalla Descrizione topografica e storica del Bergamasco di V. Formaleoni, dove di detta località non si fa menzione. Inserito nell’aprile del 1798 nel Distretto del Caldone del Dipartimento della Montagna, passa con il Riparto del 26 settembre 1798 nel Distretto della Sonna del Dipartimento del Serio; nel 1809 annette il comune di Rossino, ma già nel 1816 i due comuni si separano e da questa data il comune in parola non subisce altre variazioni di circoscrizione. Nel 1992 (D. Lgs. n. 250 del 6 marzo 1992) passa alla provincia di Lecco.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Erve (Erve) (Erve) Erve (Erve) Herve Val d’Erve Valderve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve Erve
1776
Costalottiere Costa Lottaro
Aggregato a Rossino » Circoscrizione attuale Non citato nella fonte Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale senza il territorio di Costalottiere Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimanto della Montagna) Circoscrizione attuale Erve e Rossino aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » Circoscrizione attuale (appartenente alla Provicnia di Lecco)
Porzione occidentale della circoscrizione attuale di Erve
Tabella di raffronto delle località abitate Località Butto Ca’ Baio Ca’ Bonoli Cereda COSTALOTTIERE Costaltiero ERVE Levarda Molino di Val d’Erve Nesolio Pero Pianello Pratomolone Saina Torre
1983/91
1961
1936
Cereda Costalottiere (83) Costalottiere
Costalottiere
Costalottiere
ERVE
ERVE
ERVE
ERVE
Nesolio
Nesolio
Nesolio
Pratomolone Saina Torre
Saina Torre
Saina
Saina Torre (83)
IGM (1969-74)
1921
1871
Costalottiere ERVE
ERVE
Nesolio
1776 Butto Cha Baggio
1596 Albuto Ca’ Baio Ca’ Bonoli
Sereda, Sareda COSTA LOTTARO Costa Loter Costaltiero VAL D’ERVE ERVE Levarda Molino di Val d’Erve Nissoli Nescoli Pero Arper Pianello Prato Molone Pramolo Saina Saina Torre di Valderve
Costalottiere. È registrato come comune autonomo, forse per errore, solo nel catalogo delle contrade del Maironi Da Ponte del 1776. Nel 1777 risulta già riassorbito dal comune di Erve.
P.SO DEL FO
R
I
LA PASSATA 1244
CORNA CAMOZZERA
M. FORCELLINO
Valsecca
1452
Lago di Garlate
.
.
M. MUDARGA
.. .
Erve 100
Calolziocorte Carsano
0
. .
.
1110
Rossino 50
. Calolzio.
.. .
.
Carenno
Moioli
PROVINCIA DI Lorentino Corte
Lago di Olginate
0
S. O
MO
BO
NO
M. SPEDONE
Somasca
Cremlina
.
1363
909
Vercurago
.
L’OCONE
Costalottiere
Chiusa Visconti
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BRUMANO
CO
V. d e i M o r t i
P
O
V.
C LE
TA I M.
.
de V.
COSTA V. IMAGNA
ia M. TESORO cc Fre 1432 lla L E C C O
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi
F
D. Lgs. n. 250, 6-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.comune di Lenna”, con la sostituzione della relazione descrittiva dei confini ad essa allegata, n.37, 24-04-78, vol/ Cd-Rom
147 98
unito a Fara dal quale si separa già nel giugno del 1805. Nel 1809 viene aggregato con Fara e Canonica
Fara Gera d’Adda
99 COORDINATE:
C2
a Pontirolo. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1871 viene definitivamente aggregato a Fara Gera d’Adda.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Fara Gera d’Adda, Massari de’ Melzi. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Fara Gera d’Adda, Massari de’ Melzi. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
FARA GERA D’ADDA
615
1074
1062
1062
MASSARI DE’ MELZI
379
1062
1062
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
FARA GERA D’ADDA
(1)
(1)
627
1090
1171
MASSARI DE’ MELZI
(1)
(1)
162
299
303
1619
2720
3522 4024 4001
4434
4208
4478
4503
4410
4914
5516
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Fara Gera d’Adda. Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, manufatto che per tutto l’antico regime materializzò il confine meridionale del territorio soggetto a Bergamo. Nel 1525, affrancatosi dalla suddittanza del vescovo di Bergamo, dal quale dipendeva sia nello spirituale che nel civile, mantenendo un’organizzazione interna di tipo comunale, insieme ai comuni di Caravaggio (con Vidalengo e Masano), Canonica, Pontirolo, Arzago, Calvenzano, Casirate e Misano, entrò a far parte del feudo Sforza, denominato in seguito Marchesato di Caravaggio, che si chiuse per estinzione della linea maschile nel 1697. Con la morte di Federico II, il territorio di Fara passò sotto il controllo della Camera Fiscale del Governo spagnolo. Nel 1712, in seguito alle pressioni di Eleonora Salvati Sforza, moglie dell’ultimo marchese di Caravaggio Federico II, l’imperatore d’Austria Carlo VI confermò nel titolo la figlia Bianca Maria Sforza, che resse il marchesato fino al 1779 (Villa, 1981). In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione prossima a quella attuale. Dal 1580 la sua circoscrizione si ridimensiona a quella del censuario teresiano per la costituzione in comune distinto di Massari de’ Melzi. Con il Compartimento dello Stato di Milano del giugno 1757 viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda con la denominazione di “Farra”. Nel 1786 passa nella Gerra d’Adda Superiore e successivamente (8 maggio 1798) nel Distretto di Brignano del Dipartimento dell’Adda con la denominazione di “Fara in Gera d’Adda”. Dal 26 settembre 1798 all’8 giugno 1805 riaggrega Massari de’ Melzi. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 viene unito a Pontirolo Nuovo con Canonica d’Adda e Massari de’ Melzi. Nel 1816 riacquista autonomia e nel 1864 assume la nuova denominazione di Fara Gera d’Adda. Nel 1871 aggrega definitivamente Massari de’ Melzi assumendo l’attuale dimensione territoriale. Massari de’ Melzi. Con una circoscrizione coincidente a quella del comune censuario teresiano si costituisce «comune a sé», separandosi da Fara, con atto divisionale del 15 novembre 1580, con il quale ottiene anche l’affrancamento dal Marchesato di Caravaggio. La denominazione di tale comune deriva dalla famiglia dei Melzi che qui, grazie all’ottenimento di alcuni terreni in affitto dal vescovo di Bergamo, si insediarono nel 1464 sviluppando una importante attività agricola con presenza di numerosi massari (Villa, 1981). Nel 1757 viene collocato nella Pieve di Gera d’Adda dello Stato di Milano. Con la Legge 8 maggio 1798 viene inserito nel Distretto di Brignano del Dipartimento dell’Adda. Nel settembre del 1798 è
148 99
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fara Gera d’Adda Farra Fara in Gera d’Adda Fara con Gera d’Adda (Fara) Fara Fara Fara Fara Fara Gera d’Adda Fara Gera d’Adda Fara Gera d’Adda Fara Gera d’Adda Fara Gera d’Adda Fara Gera d’Adda
Censuario di Fara Gera d’Adda (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Censuario di Fara Gera d’Adda (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Censuario di Fara Gera d’Adda Aggregato a Pontirolo Censuario di Fara Gera d’Adda » » » Circoscrizione attuale » » » » »
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861
Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi (Massari de’ Melzi) Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi Massari de’ Melzi
Censuario di Massari de’ Melzi (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Censuario di Massari de’ Melzi (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Censuario di Massari de’ Melzi Aggregato a Pontirolo Censuario di Massari de’ Melzi » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Badalaschetta Cascina Badalasco Cascina Balaguzza Cascina Corbellina Cascina Sant’Andrea Cascina Veneziana FARA GERA D’ADDA Isola La Lanca Massari Melzi
1983/91
Badalasco Corbellina Sant’Andrea
FARA GERA D’ADDA
IGM (1969-74) Cascina Badalaschetta Cascina Badalasco Cascina Balaguzza Cascina Corbellina Cascina Sant’Andrea Cascina Veneziana FARA GERA D’ADDA Isola
1961 Badalaschetta
1936
1921
1871
FARA GERA D’ADDA
FARA GERA D’ADDA
FARA D’ADDA
1776
1596
Badalasco Balaguzza Corbellina Sant’Andrea Veneziana FARA GERA D’ADDA Isola
La Lanca
Mappa del comune censuario di Fara Gera d’Adda, Catasto Teresiano, 1722/23.
Massari Melzi
Mappa del comune censuario di Massari de’ Melzi, Catasto Teresiano, 1722/23.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1795, 08-05-1864 - Autorizzazione al comune di Fara ad assumere la nuova denominazione di Fara Gera d’Adda (vol. IX, p. 620). R.D. n. 259, 01-06-1871 - Soppressione del comune di Massari-Melzi ed unione a quello di Fara Gera d’Adda, a partire dal 1 agosto 1871 (vol. XXXII, p. 1188).
Sola. Comunità posta all’estremità meridionale di quello che fu fino alla fine del XVIII secolo il territorio bergamasco. È citata negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Sfefano. Nella descrizione dei confini dei comuni del 1392 non si fa menzione di questa località. Da Lezze la descrive come una «casina di quatro case vicino al
Fara Olivana con Sola 100 COORDINATE:
D5
Fosso, essente (…) sotto la cura di Farra», al confine «col cremonese et col cremasco et da sera il Serio et oltra Mozzanica del Stato Milanese». In tutte le fonti successive viene riportata come ente autonomo. A partire dal 1797 risulta aggregata a Fara Olivana e da questa data segue le sorti di questo comune.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Fara Olivana con Sola, Sola. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: FARA OLIVANA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. SOLA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Fara Olivana con Sola. Superficie territoriale (Ha): FARA OLIVANA CON SOLA
1853
1921
478
498
1936 1951 1961 493
493
1999
493
493
Demografia: 1596 1776 1805 FARA OLIVANA CON SOLA
180
450
30
(1)
SOLA
486
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 687
676
748
695
777
872 1020
1046
981
1144
1057
851
860
968
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Fara Olivana in quanto soggetti alla stessa parrocchia.
Fara Olivana con Sola. Con le denominazioni di Fara Ulivana ( o Luana) e Asola le due comunità sono riportate autonomamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (facta di porta S. Stefano). Nel 1392 il territorium di Fara è citato nelle coerenze del comune di Romano (Codice Patetta, 1996). Si trova all’estremità meridionale del territorio bergamasco circondato su tre lati dal Fosso Bergamasco. Nella seconda metà del XV secolo la Misericordia di Bergamo acquista tutto il territorio di Fara e Sola, fondendo le due comunità in un unico ente amministrativo che governa poi come un feudo (Caproni, 1998). Il Da Lezze descrive Fara separatamente da Sola anche se lo indica sotto la sua cura e riferendosi ai suoi confini così scrive: «ha per confin da dimane parte il Fosso bergamasco et milanese che divide gli stadi si come in quella parte il Serio è comune et divisorio fra Fornovo, terra di quel stato, et Farra come per accordio…». Aggiunge poi che il territorio «non è comun per essere essente et tutto è della Misericordia di Bergomo». Come organismo autonomo, distinto da Sola, è riportato in tutte le fonti successive fino al 1797, quando, senza che (come in altri casi) venga esplicitato nella denominazione, incorpora anche il territorio di Sola. Nel 1809 Fara con Sola viene aggregato a Romano dal quale si separa già nel 1816. Da questa data non si registrano altre modificazioni di circoscrizione. Resta senza esito la proposta di unione di Covo con Fara Olivana e di rettifica di confine con Romano trasmessa dalla R. Prefettura, per il prescritto parere, all’Amministrazione Provinciale che si esprime favorevolmente nella seduta del 15 marzo 1929 (v. all. scheda 125 - Isso). La denominazione attuale è stata introdotta nel maggio del 1864 con R.D. n. 1795.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fara Olivana con Sola Fara Luana, Fara Ulivana Fara Luana, Fara Luvana Fara, Farra Fara Farra Fara Olivana Fara Fara con Sola (Fara con Sola) Fara con Sola Fara Fara Fara Fara Olivana con Sola Fara Olivana con Sola Fara Olivana con Sola Fara Olivana con Sola Fara Olivana con Sola Fara Olivana con Sola
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Sola Asola (Sola) Sola Sola Sola Sola
Circoscrizione attuale senza il territorio di Sola » » » » » Circoscrizione attuale » Aggregato a Romano di Lombardia Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Fara Olivana con Sola Non citato nella fonte Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Fara Olivana con Sola » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Bettola
1961 Cascina Bettola
Cascina Superba FARA OLIVANA
IGM (1969-74) Cascina Bettola Cascina S. Lorenzo Cascina Superba Cascina Superba Fara Olivana Fara Olivana
Cascina Superba Fara Olivana Fara Olivana
Fara Olivana
SOLA
Sola
Sola
Sola
Cascina S. Lorenzo
1983/91 Cascina Bettola (83)
Sola
1936
1921
1871
1776 Bettola (Sola)
1596
S. Lorenzo (Sola)
Sola
[FARA OLIVANA] FARA OLIVANA Misericordia Sola SOLA
FARRA SOLA
Romano di Lombardia
.
Bariano
.
Covello
Be
o
.
Covo
Fara Olivana con Sola
GN
.
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FORNOVO S. GIOVANNI
.
P R. D I C R E M O N A
Isso
.
.
C.na Famosa 100
.
C.na Casella
Barbata
Tipo rappresentante il Distretto XII di Romano (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1795, 08-05-1864 - Autorizzazione al comune di Fara ad assumere la nuova denominazione di Fara Olivana con Sola (vol. IX, p. 621).
149 100
Filago
101 COORDINATE:
viene unito a Filago. Nel 1805 le due comunità si separano e nel 1809 viene aggregato a Brembate di Sotto dal quale si rende autonomo nel 1816. Nel 1927 viene unito a Filago.
come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Secondo la descrizione dei suoi confini eseguita nel 1392 il suo territorio corrispondeva grossomodo alla porzione Nord-occidentale dell’attuale circoscrizione di Filago, oltre il torrente Dordo. Nell’estimazione generale del 1447 (Liber Extimi Pergamensis) appare unito a Filago (Filacho et Raude).
D-E 2
Rodi. Con la denominazione di Rode o Raude è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Filago, Limania, Marne, Rodi. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): FILAGO: Marne, Limania, Madone, Rodi, Bonate Sotto, Mariano (Dalmine), Osio Sopra; LIMANIA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387; MARNE: Filago, Brembate, Grignano (Brembate); RODI: Limania, Mazatica (Bottanuco), Cerro (Bottanuco), Filago, Madone, Bottanuco. Comuni censuari: Filago; Marne. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
FILAGO
349
355
MARNE
172
185
1936 1951 1961 534
534
1999
534
534
Demografia: 1596 1776 1805
Filago. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 viene fatta la ricognizione dei termini confinari e dalla descrizione notarile si ricava un assetto territoriale corrispondente alla parte orientale del censuario, delimitata ad occidente dal torrente Dordo, essendo la porzione ad occidente occupata dai territori di Limania e di Rodi. Nell’estimazione del 1447 risulta unito a Rodi e di Limania non si fa più menzione: si può pertanto ipotizzare che abbia raggiunto in questo lasso di tempo l’estensione che manterrà fino al marzo 1798 quando accorperà Marne. Nel 1805 le due comunità si separano nuovamente. Nel 1809 viene aggregato a Madone, dal quale si rende autonomo nel 1816. Nel 1927 viene unito definitivamente a Marne. Nel 1958 muta la propria denominazione in Filago. Limania. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione della redazione del 1333 in cui non è citato) come comune autonomo appartenente alla facta di porta di S. Stefano. Nel 1392 viene citato nelle coerenze dei comuni di Filago e Rodi. Dalle indicazioni contenute nelle rispettive descrizioni è localizzabile presso il confine occidentale tra i territori di Rodi e Grignano. Nell’atto relativo al comune di Rodi si specifica che il luogo Limania, così come quello di Mazaticha (in territorio di Bottanuco), risulta disabitato da più di dieci anni. I due toponomi non trovano riscontro né nella toponomastica ufficiale né in quella in uso. Marne. È citato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove si prescrive la formazione di un unico distretto fiscale insieme a Brembate di Sotto, Grignano, Marne e Bonate Sotto. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini e tra le coerenze si citano Filago, Grignano e Brembate di Sotto che, nel loro insieme, circoscrivono un territorio corrispondente al censuario di metà Ottocento. In seguito è citato in tutte le fonti prese in esame fino al marzo 1798 quando rdo Do
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134
231
233
224
204
275
291
1440
1514
1710
1881
2071
2218
2284
286
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Filago Filacho, Filaco Filacho, Filaco, Fillago Filacho Filago Filago Filago Filago con Marne Filago (Filago) Filago Filago Filago Filago Filago Filago Marne Filago Filago Filago
1353 1392
Limania Limania, Luana Limania
Porzione Sud-occidentale del censuario di Filago »
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Marne Marne Marne, Marene Marne Marne Marne Marne (Marne) Marne (Marne) Marne Marne Marne Marne Marne Marne
Censuario di Marne » » » » » Aggregato a Filago Censuario di Marne Aggregato a Brembate di Sotto Censuario di Marne » » » » »
1353 1392
Rodi Raude, Rode Raude
Censuario di Filago senza i territori di Limania e Rodi » Censuario di Filago » » » Circoscrizione attuale Censuario di Filago Aggregato a Madone Censuario di Filago » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Porzione Nord-occidentale del censuario di Filago »
Tabella di raffronto delle località abitate
Dalmine
.
Osio Sopra
.
Marne
Grignano
Osio Sotto
.
Capriate Capriate Brembate S. Gervasio d’Adda
.
150 101
376
Località Cascina San Martino
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F. Brembo
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325
(Sforzatica)
Mariano al Brembo
Filago rd T. D o
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B O N AT E S O T T O
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
FILAGO
. . .
.
1983/91
IGM (1969-74) Cascina San Martino Castello
1961 San Martino
1936
1921
1871
1776
FILAGO Marne
FILAGO Marne Rodi
FILAGO Marne Rodi
Filago (Marne) MARNE
FILAGO MARNE
FILAGO MARNE
FILAGO MARNE Robo S. Fermo
Castello FILAGO MARNE Rodi San Fermo
1596
Castello (Marne) FILACHO MARNE S. Fermo (Marne)
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2515, 15-12-1927 - Unione dei comuni di Marne e Filago in unico comune denominato «Marne» (vol. I -racc. 1928, p. 169).
B O LT I E R E
D.P.R. n. 844, 09-07-1958 - Mutamento della denominazione del comune di Marne in quella di «Filago» (vol. VI, p. 2920).
Riferimenti geostorici
Fino del Monte
102 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Fino del Monte. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Onore. Comuni censuari: Fino del Monte. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
424
440
FINO DEL MONTE
1936 1951 1961 —
436
1999
436
436
Demografia: 1596 1776 1805 FINO DEL MONTE
(452) (349)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
350
371
441
424
520
673
861 1037
—
—
907
899
820
833
977
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Fine (Fino) (Fino) Fino (Fino) (Fino) (Fino con Onore) Fino (Fino) Fino Fino Fino Fino Fino del Monte Fino del Monte (Fino del Monte) Fino del Monte Fino del Monte Fino del Monte
Circoscrizione attuale (?) Aggregato a Onore » Circoscrizione attuale Aggregato a Songavazzo » Aggregato a Onore Circoscrizione attuale Aggregato a Songavazzo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Rovetta Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località FINO DEL MONTE
1983/91 FINO DEL MONTE
IGM (1969-74) FINO DEL MONTE
Masu
1961 FINO DEL MONTE
1936 Fino del Monte (Rovetta con Fino)
1921 FINO DEL MONTE
1871 FINO DEL MONTE
1776 1596 Fino Affin (Onore) (Fino, Onore e Songavazzo) Mazzone (Fino, Onore e Songavazzo Onore (Fino, Onore e Somgavazzo) Poersa, Pressa (Fino, Onore e Somgavazzo) Somasco (Fino, Onore e Songavazzo) Somgavazzo (Fino, Onore e Songavazzo)
Masu
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Con la qualifica di comune è segnalato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Alla fine del XIV secolo, nell’atto di definizione dei confini di Clusone, contenuto nel Codice Patetta, per descrivere la coerenza col territorio di Fino si ricorre ad una forma — “illorum de Fine” — che testimonia lo status di contrada e l’assorbimento del territorio di sua pertinenza nella circoscrizione di Onore. Dal punto di vista più propriamente topografico, si ha conferma di ciò nella descrizione confinaria di Onore del 1392, in cui viene indicato come elemento di confine con Clusone la Valle Plumana, attuale limite amministrativo naturale tra Fino del Monte e Rovetta (all’epoca incluso in Clusone). L’appartenenza alla circoscrizione di Onore emerge anche dallo Statuto di Onore del 1417, dove viene descritto un territorio comunale esattamente corrispondente all’unione degli attuali comuni di Fino del Monte, Onore e Songavazzo (Gualeni, 1997). Un’analoga situazione territoriale si rileva ancora alla fine del XVI secolo nella descrizione del comune di Onore contenuta nella relazione del capitano Da Lezze, dove, per riferirsi al territorio del comune in parola, si utilizza l’espressione di «luogo della familia d’Affin (…) cittadini originarii di Bergomo» ad indicare il persistere della condizione giuridica particolare di contrada, dotata però di cariche istituzionali ed indipendente da Onore per quanto concerne le fazioni militari ed il fisco che venivano regolati direttamente con la città. Poco chiaro appare il suo status giuridico nella seconda metà del XVIII secolo: con la qualifica di comune è menzionato nel Prospetto delle distanze del 1740, nel Catalogo dei comuni del 1756 e nella Descrizione topografica e storica del Bergamasco del Formaleoni del 1777; come contrada di Songavazzo (unione di Fino, Onore e Songavazzo) è riportato invece nel Repertorio delle comunità del 1766, nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789). Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 viene registrato come comune distinto; con il riparto territoriale del Dipartimento del Serio del 6 marzo 1798 viene unito ad Onore in un comune denominato Fino con Onore. È nuovamente registrato come comune autonomo dal giugno 1805 al marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) quando viene aggregato a Cerete Alto e Basso, Onore e Songavazzo nel comune denominativo di Songavazzo. Con l’estensione territoriale preesistente al decreto napoleonico di concentrazione si ricostituisce nel 1816. Nel 1863 assume l’attuale denominazione di Fino del Monte. Con R.D. n. 568 del 1929 viene unito a Rovetta in un comune denominato Rovetta con Fino; nel 1947 viene ricostituito.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Cerete
Cerete Basso
.
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M. ALTO 1723
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1000
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IL FORCELLINO
C O S TA VOLPINO
P.TA COVOLO 1408
Piazza
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Fino ad assumere la nuova denominazione di Fino del Monte (vol. VII, p. 1423). R.D. n. 568, 21-03-1929 - Unione dei comuni di Fino del Monte e Rovetta in un unico comune con denominazione «Rovetta con Fino» e sede del capoluogo a Rovetta (vol. III, p. 3482). D.L.C.P.S. n. 335, 29-03-1947 - Ricostituzione dei comuni di Azzone, Colere, Fino del Monte e Rovetta (vol. II, p. 1026).
151 102
Fiorano al Serio
103 COORDINATE: 6 B 5
na di Rezzo, Bondo e Barbata. La confederazione, come ente, cessa di esistere solo nel 1827, quando, con decreto della I. R. Delegazione di Bergamo, si ordina il riparto del-
le 28445 pertiche di terreno possedute in comune fra Vertova, Colzate, Gazzaniga, Fiorano e Orezzo (Gazzaniga) (Gualdi, 1985).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Fiorano al Serio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): FIORANO: Semonte (Vertova), Gazzaniga, Conilio di Onio. Comuni censuari: Fiorano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
99
109
FIORANO AL SERIO
1936 1951 1961 —
108
1999
108
108
Demografia: 1596 1776 1805 FIORANO AL SERIO
155
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
256
323
364
347
497
1163 1565 1806
—
—
2431
2450
2566
2426
2504
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Gazzaniga.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Tabella di raffronto delle località abitate IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
FIORANO AL SERIO
FIORANO AL SERIO
FIORANO AL SERIO
Fiorano di Serio (Gazzaniga)
FIORANO DI SERIO
FIORANO AL SERIO
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San Fermo
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1983/91
V. M or in o
Località Berlino FIORANO AL SERIO
V. R abb ios a
152 103
Territorio di pertinenza dell’abitato » Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) » » » Aggregato a Gazzaniga Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Aggregato a Gazzaniga Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Gazzaniga Circoscrizione attuale » »
00
(*) Concilio di Onio. È una confederazione di comuni della media Valle Seriana. All’epoca della sua costituzione comprende i comuni di Gazzaniga, Rova, Fiorano, Vertova, Semonte, Colzate, Bondo e Barbata. La prima notizia documentata relativa a tale istituzione sovracomunale risale al 9 febbraio 1210: si tratta di un’investitura a locazione perpetua di un appezzamento di terreno concessa dal vescovo Lanfranco al Concilio rappresentato dal console e da altri vicini (Archidata, Archivio storico del comune di Oneta, Notizie storiche). L’estensione territoriale di tale organismo viene definita con confini precisi in seguito ad un’ordinanza emanata dal comune di Bergamo prima del 1236. Possiede quasi tutto il versante orientale del monte Cavlera, la Valle Vertova, la Val de Grù, i territori di Orezzo, la pia-
Flurano Flurano Fiorano Fiorano Fiorano Fiorano (Fiorano) Fiorano (Fiorano) Fiorano Fiorano Fiorano Fiorano Fiorano al Serio Fiorano di Serio (Fiorano di Serio) Fiorano al Serio Fiorano al Serio Fiorano al Serio
10
Fiorano al Serio. A partire dal XIII secolo è membro del Concilio di Onio (*). Con la denominazione di Flurano è in seguito citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nella redazione del 1331 si stabilisce l’unione fiscale di Fiorano con Rova e Gazzaniga. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con il finitimo comune di Semonte (Vertova) ad Est, con Gazzaniga verso Ovest ed il Concilio di Onio a monte, il quale, occupando tutta la porzione montuosa dell’attuale circoscrizione, limita il territorio di sua esclusiva competenza alle pertinenze dell’abitato. Nello Statuto del 1435 si ha testimonianza dell’unificazione dei territori delle tre comunità di Fiorano, Rova e Gazzaniga, già disposta da un punto di vista fiscale nei citati Statuti cittadini (Cortesi M., 1983). Nella estimazione del 1476 Fiorano è nuovamente menzionato come comune distinto (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi, scheda 411). Non subisce altre variazioni territoriali fino all’aprile del 1797, quando viene assorbito da Gazzaniga con il Prospetto di divisione del territorio bergamasco, nel quale la parrocchia viene assunta come entità territoriale amministrativa provvisoria. Con il Comparto territoriale del Regno del giugno 1805 i due comuni vengono ricostruiti. Con il Decreto di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 viene aggregato a Gazzaniga insieme a Cene e Orezzo. Riacquista la sua autonomia nel 1816 e nel 1863 assume la denominazione di Fiorano di Serio. L’attuale circoscrizione viene assunta nel 1827, anno in cui si scioglie il Concilio di Onio. Nel 1927, nonostante il ricorso degli abitanti alla R. Prefettura, viene nuovamente aggregato a Gazzaniga insieme ad Orezzo (v. all.). Nel dicembre 1947 viene ricostituito con la circoscrizione preesistente al decreto di unione e con la denominazione di Fiorano al Serio (il provvedimento tuttavia è volto alla sola ricostituzione del comune e non anche al cambio di denominazione) (v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
M. PLER 1032
.
Ranzanico Ross
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BIANZANO
Cene di Sotto
500
.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Fiorano ad assumere la nuova denominazione di Fiorano di Serio (vol. VII, p. 1423). R.D. n. 710, 14-04-1927 - Unione dei comuni di Gazzaniga, di Fiorano al Serio e di Orezzo in un unico comune denominato Gazzaniga (vol. IV, p. 3878). D.L.C.P.S. n. 1591, 06-12-1947 - Ricostituzione del comune di Fiorano al Serio (vol. VI, p. 4547; G.U. del 1948).
Riferimenti geostorici
Fontanella
104 COORDINATE:
D 5-6
Comuni storici compresi: Fontanella. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Fontanella. Superficie territoriale (Ha): FONTANELLA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1700
1784
1764
1764
1764
1764
Demografia: 1596 1776 1805 FONTANELLA
(1)
(1)
1443
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2376
2465
2584
2844
3222 3712 3884
4001
3876
4057
3329
3050
3367
345
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco nel territorio che per tutto l’Antico Regime è soggetto al milanese, a cui risulta legato già dal XIII secolo. Nel 1356, dopo la morte di Galeazzo II e la suddivisione dell’antico territorio della pieve di Calcio in varie amministrazioni, si costituisce in comune autonomo e, assieme a Covo, Covello ed Antegnate, passa sotto la giurisdizione di Cremona (Alberti-Caproni, 1985). Nel 1413 ottiene dai Visconti il privilegio di “terra separata”, già concesso in precedenza ad Antegnate e a Romano (Istituzioni del territorio, 1997). In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che già nel XIV secolo possedesse una circoscrizione prossima a quella attuale. Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757 è elencato tra le comunità appartenenti alla Provincia Superiore di Cremona. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po e con il riparto territoriale del 26 settembre 1798 nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Nel 1809 aggrega i comuni di “Isso ed Uniti e Barbata”, Casaletto di Sopra (CR) e “Romanengo del Rio e Melotta” (CR). Nel 1816 viene ricostruito recuperando la dimensione territoriale precedente alle aggregazioni napoleoniche e che tuttora conserva. Resta senza esito la proposta di unione di Barbata con Fontanella sulla quale l’Amministrazione Provinciale si esprime favorevolmente nella seduta del 15 marzo 1929.
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Circoscrizione attuale (appartenente alle Terre separate del Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Circoscrizione attuale Fontanella, Isso, Barbata, Casaletto di Sopra (CR) e Romanengo (CR) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Avicenna Cascina Campagnola Cascina Castello Cascina Colomberotto Cascina Fenatica Cascina Fenatichetta Cascina Marzuole di Mezzo Cascina Marzuole Mattino (di Sopra) Cascina Marzuole Sera (di Sotto) Cascina Pascolotto Cascina Portico Cascina Ronchi Bianchi Cascina Ronchi Bruciati Cascina S. Cosmo Cascina S. Germignano Cascina Triulza FONTANELLA
1983/91 Cascina Avicenna (91) Cascina Campagnola (83) Cascina Castello (83) Cascina Colomberotto (83)
IGM (1969-74) Cascina Avicenna Cascina Campagnola Cascina Castello Cascina Colomberotto Cascina Fenatica Cascina Fenatichetta Cascina Cascina Marzuole Marzuole di Mezzo di Mezzo Cascina Marzuole Cascina Mattino Marzuole (di Sopra) a Mattina Cascina Marzuole Cascina Marzuole Sera (di Sotto) a Sera Cascina Pascolotto Cascina Portico Cascina Ronchi Cascina Ronchi Bianchi (83) Bianchi Cascina Cascina Ronchi Ronchi Bruciati (83) Bruciati Cascina S. Cosmo Cascina Cascina S. Germignano (91) S. Germignano Cascina Triulza Cascina Triulza FONTANELLA FONTANELLA
1961 1936 Cascina Avicenna Cascina Campagnola Cascina Castello Cascina Colomberotto Cascina Fenatica Cascina Fenatichetta Cascina Marzuole di Mezzo Cascina Marzuole Mattino Cascina Marzuole Sera Cascina Pascolotto Cascina Portico Cascina Ronchi Bianchi Cascina Ronchi Bruciati Cascina S. Cosmo Cascina S. Germignano Cascina Triulza FONTANELLA FONTANELLA
1921
1871
FONTANELLA
FONTANELLA
1776
1596
CALCIO
Antegnate
.
Barbata
Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella Fontanella
. Pumenengo F. Ogl
. C.na Famosa
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fontanella
.
C.na Casella
io
100
PR
.
Zaccarola
O
Torre Pallavicina
V
.
.
IN
Mirandola
.
Villanuova
C
IA
DI
.
Casaletto di Sopra
E CR
M
O
N
A
. Romanengo del Rio
Scala 1:200 000
Mappa del comune censuario di Fontanella, Catasto Teresiano, 1722/23.
153 104
Fonteno
105 COORDINATE: 6 C 7
mibilmente unito prima della fine del XIV secolo, giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato. Nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva” viene descritta una entità territoriale inferiore in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione è tuttavia momentanea.
La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con il quale si rendono autonome le comunità che fino ad allora ne fanno parte e si riorganizzano negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Fonteno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Solto. Comuni censuari: Fonteno. Superficie territoriale (Ha): FONTENO
1853
1921
1100
1119
1936 1951 1961 —
1107
1999
1107
1107
Demografia: 1596 1776 1805 FONTENO
305
287
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 411
456
438
424
586
670
748
—
—
949
886
764
677
724
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Fonteno. Si costituisce nel 1742 in seguito alla disgregazione del comune di Solto (*). Tale emancipazione non viene tuttavia registrata nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766 e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del 1777 di Vincenzo Formaleoni, nei quali si riporta solo l’indicazione della grande aggregazione comunale. Nelle fonti prese in considerazione è registrato per la prima volta come comune distinto, con la denominazione di “Fonteno e Axino”, nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776. Nel marzo del 1798 viene unito a Rova (oggi frazione di Endine Gaiano). Nel Comparto territoriale del Regno del 1805 compare nuovamente come comune distinto. Con la revisione amministrativa del 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene aggregato a Solto dal quale si separa nel 1816. Non subisce altre variazioni fino al 1928, quando viene aggregato a Solto Collina. Nel marzo del 1948 viene ricostituito con la circoscrizione preesistente al decreto di unione.
1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fonteno e Axino (Rova con Fonteno) Fonteno (Fonteno) Fonteno Fonteno Fonteno Fonteno Fonteno Fonteno (Fonteno) Fonteno Fonteno Fonteno
Circoscrizione attuale Aggregato a Rova (porzione del censuario di Piangaiano - Endine Gaiano) Circoscrizione attuale Aggregato a Solto Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Solto Collina Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località FONTENO
1983/91 FONTENO
IGM (1969-74) FONTENO
1961 FONTENO
Franzana Xino
Franzana (91) Xino
Franzana Xino
Xino
1936 Fonteno (Solto Collina)
1921 FONTENO
1871 FONTENO
1776 FONTENO E AXINO
Xino
Xino
Axino
1596 Fonté (Solto, Caster e Riva)
(*) Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria di questo comune che comprendeva i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle strade). Da questa aggregazione risultava escluso il territorio di Pianico — riportato autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presu-
.
.
Pura
.
.
.
Furmignano
.
.
Valmaggiore
.
Zorzino
Solto Collina
500
.
ENDINE GAIANO
Gargarino
Riva di Solto 100
0
Xino M. TORREZZO 1378
Fonteno
.
. Mappa del territorio comunale di Fonteno desunta dalla censuaria dimostrante i beni assegnati al predetto Comune tanto nella divisione attualmente eseguita dai sottoscritti periti, quanto nel riparto eseguito nell’anno 1742 tra la Società delle otto Comuni componenti il Comune di Solto, 1823 (ASBg).
1106
M.
M. CREO’ P.TA DEL BERT
T. G
1107
ue rna
ADRAR
A
S.
ADRARA S.R.
M. MANDOLINO
VIGOLO
1106
. Parzanica
Riferimenti Legislativi R.D. n. 177, 29-01-1928 - Unione dei comuni di Esmate, Fonteno e Solto in un unico comune denominato «Solto Collina» (vol. II, p. 1221). D.L. n. 295, 11-03-1948 - Ricostituzione del comune di Fonteno (vol. II, p. 1581).
154 105
Riferimenti geostorici
Foppolo
106 COORDINATE:
A5
Comuni storici compresi: Foppolo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di “Valleve, Foppolo e Cambrembo”. Comuni censuari: Foppolo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1607
1643
1625
1625
FOPPOLO
1625
1625
Demografia: 1596 1776 1805 FOPPOLO
314
100
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
152
147
172
107
255
102
125
134
136
126
147
154
203
204
193
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Aggregato a Valleve » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a Valleve Circoscrizione attuale Aggregato a Valleve Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località FOPPOLO Moretti Piano Teggie Vendul Aperto
1983/91 FOPPOLO
IGM (1969-74) FOPPOLO
1961 FOPPOLO
Piano
Piano Teggie Vendul Aperto
Piano
1936 FOPPOLO
PROVINCIA P.SO DI TARTANO M. AZZARINI
C.MA DI LEMMA
M. TARTANO 2292
1871 FOPPOLO
DI T
L
A
V
1921 FOPPOLO
Tegge
L
L
I
N
M. CADELLE
A M. TORO
2108
2483 2524
2348
2431
1776 1596 FOPPOLO FOPOLO Moretti Piano di Fopolo Teggie, Tezze Vandul’Aperto
SONDRIO
E
CORNO STELLA 2000
2621
L. Moro
2237
.
Foppolo
15
P.SO S. SIMONE
Sponda
. .
M. CAVALLO
Sottocorna
Valleve
llo
M. PEGHEROLO V a l l e V a l e n z a na
15
T.
g Pe
h
lo 2293
end V a ll e d e l V
is
ol
e M. MASONI
2175
Carona
BRANZI
u llo Prati
.
Ronco
..
Caprini
1500
.
00
ero
2000
P.ZO DEL VESCOVO
2663
0
Convento
M. SECCO
P I A Z Z ATO R R E
Mezzoldo
.
2369
2000
a
.
Chignolo
2323
av T. C
200
.
.
00
Cambrembo
V. d i C a r
P.ZO ROTONDO
bo
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
(Fopolo, Foppollo) (Foppolo) Fopolo Fopolo Foppolo Foppolo (Foppolo) Foppolo (Foppolo) Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo Foppolo
F. Brem
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è registrato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro, unitamente a Cambrembo (Valleve) e Valleve (ad eccezione della redazione del 1491 in cui le tre comunità sono elencate distintamente). In tutte le edizioni viene inoltre disposta la formazione di un unico distretto fiscale assieme al comune di ‘Fondra, Carona e Branzi’. Si costituisce in comune autonomo nel corso del Quattrocento: risalgono al 1456 e 1481 i primi atti di descrizione confinaria in cui risulta territorialmente distinto da Valleve (Confini di varie terre). Le coerenze ed i toponimi citati nella breve descrizione del primo strumento, delimitano un territorio coincidente a quello attuale; esse trovano ancora riscontro nella cartografia I.G.M. e sono: Valle di Carisole (aqua che decurit per Carisolum) ad Est lungo il confine con il comune di Valfondra Inferiore, che in quel periodo era costituito dagli attuali comuni di Carona, Branzi e Isola di Fondra; località Chignolo (in summo Chiniollo) e fiume Brembo di Valleve fino al confine con la Valtellina (in Leffam (…) usque ad sumitatem confinorum Vallis Telline) a Sud e Ovest lungo il confine con Valleve; la Valtellina (montium Vallis Telline) a Nord. La stessa circoscrizione viene delineata anche nel successivo strumento del 1481. Da questa data le fonti consultate non informano di altre variazioni circoscrizionali fino al marzo 1798, quando, con il riparto territoriale del Dipartimento del Serio, viene unito a Valleve a formare il comune denominativo di “Valleve con Foppolo”. Nel 1805 riacquista la sua autonomia, ma con la riorganizzazione amministrativa del marzo del 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene nuovamente aggregato con Cambrembo a Valleve. Con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di concentrazione, che tuttora conserva, viene definitivamente ricostruito durante la Restaurazione austriaca (Compartimento territoriale della Lombardia, 1816).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
bo rem F. B
L. di Sardegnana
L. di Val dei Frati
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
155 106
Riferimenti geostorici
Foresto Sparso
107 COORDINATE: 6 C-D 6
Comuni storici compresi: Foresto Sparso. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Villongo. Comuni censuari: Foresto ossia Costa, Ghisetti, Oliva, Vallonga, Gafforelli. Superficie territoriale (Ha): FORESTO SPARSO
1853
1921
754
782
1936 1951 1961 773
773
1999
773
773
Demografia: 1596 1776 1805 FORESTO SPARSO
802
925
985
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1216
1170
1179
1241
1495 1609 1868
2033
2137
2281
2324
2296
2285
2387
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Fino al XVI secolo ha formato insieme a Villongo un’unica entità amministrativa territorialmente corrispondente all’unione della sua attuale circoscrizione con il censuario ottocentesco di Villongo S. Alessandro e la porzione orientale di quello di Villongo S. Filastro (a levante del torrente Uria). È quanto risulta dalle coerenze e dai riferimenti topografici contenuti nell’atto di descrizione dei confini del comune di Villongo et Foresto del 1392, nel quale detto comune risulta in confine diretto, oltre che con i comuni di Adrara, Sarnico, Credaro, Calepio (Castelli Calepio), anche con Zandobbio, Entratico e Berzo (Codice Patetta, 1996). L’unione dei due territori è confermata nell’estimazione generale del 1447, dove viene registrato con la denominazione di Vicolungo et Foresto, ed ancora nelle descrizioni confinarie del 1456 e 1481 (Confini di varie terre). In merito alla separazione delle due comunità, alcuni indicano la data del 1505 (Bellini B., 1985), altri del 1533 (Istituzioni del territorio, 1997), ma, stando ad un estimo del 1554 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi, sch. n. 755), le due comunità a metà del Cinquecento sembrerebbero ancora unite. Risultano sicuramente separate nella relazione del Da Lezze del 1596, dove sono descritte come comuni autonomi. Con un’estensione che si ipotizza coincidente a quella attuale, è registrato in tutte le fonti successive fino alla riforma amministrativa del marzo del 1809 quando viene unito a Villongo S. Filastro con Villongo S. Alessandro. Nel 1816 ricquista autonomia e da questa data non si segnalano altre variazioni di superficie. L’attuale denominazione di Foresto Sparso è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
Berzo S. Fermo
1000
Quaglia
669
500
P.ZO MOSCA
Adrara S. Martino
679
.
M. SEGA 716
.
Foresto Sparso
M. CANZANO
.
591
Dosso dell’Era
V. l aN
S. GIOVANNI DELLE FORMICHE 612
ES
CO
624
T.
Tirna
M. DEL CASTELLO
.
Credaro
.
Gandosso
GRUMELLO DEL MONTE
156 107
T.
U driot to
509
.
Calepio
M. DELLA CROCE
.
.
. . .
VI
Rudello
A
D
A
Tabella di raffronto delle località abitate Località Barzetti Bettinzini Bonini Cadiano Caselli Cattalego Cavaghi Cedrine Cha d’Alberto Chiesa Costa Doani Dossale Dosso dell’Era [FORESTO SPARSO] Franzi Gafforelli Gavinelli Ghisetti La Ca’ Mazzucchetti, Mazzuchelli Mearolo Nicolini Odria Oliva Rivellino Robbiadecco
San Giuseppe San Michele Santinelli Solarolo [porzione] Succhetto Tabacchi Tes dell’Era Tremellini Vallunga Vitali Zanni Zoppini
1983/91
IGM (1969-74) 1961 Case Barzetti Barzetti Cascine Bettinzini Bettinzini
Cascina Cedrine
Cavaghi Cedrine
Chiesa
Chiesa
1936
1921
1871
1776
1596
Bettinzini Bonini Cadiano Caselli Cattalego Cavaghi Cha d’Alberto
Chiesa
Costa
Dosso dell’Era [FORESTO SPARSO] Gafforelli Ghisetti (83)
Nicolini (83)
Case Dossale Dosso dell’Era [FORESTO SPARSO] Franzi Gafforelli Gavinelli Ghisetti La Ca’
Dossale Dosso dell’Era [FORESTO SPARSO] Franzi Gafforelli Gavinelli Ghisetti La Ca’
Mearolo Case Nicolini
Mearolo Nicolini
Case Oliva Rivellino
Oliva Rivellino
FORESTO SPARSO
FORESTO SPARSO
[FORESTO SPARSO] Franzi Gafforelli Ghisetti La Ca’
Oliva
Robbiadecco (83) S. Giovanni delle Formiche S. Giuseppe (83) S. Giuseppe S. Michele Cascina Santinelli (83)
S. Giuseppe S. Michele Santinelli
S. Giuseppe
Costa di Foresto Doani Dossale Dosso FORESTO FORESTO
Caffarelli Ghisette Chà Mazzucchetti (Mazzuchelli) Nicolini Odria Oliva Rivellino Robbiadega (Rubbianega) S. Giovanni delle Formiche S. Giuseppe
Santinelli Solarolo [porzione] Succhetto Tabacchi Tes dell’Era
Tremellini (83) Vallunga (83)
Tremellini Vallunga
Tremellini Vallunga
Tremellini Vidale
Val Lunga Vitali Zanni
Zoppini
IL COLLE
Sarnico
Fosio
.
lio F. Og
Castel Montecchio
Trebecco
Aggregato a Villongo » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Villongo San Filastro Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
(Guerna) Castione
Villongo
562
br
Villongo S.A.
.. .
Villongo S. Filastro Solarolo
M. INGANNOLO
RE
em
a
T. U r ia
ZANDOBBIO
TR
.
Adrara S.R.
COL CROCE
Maicco
Entratico
500
.
.
. .
A
.
C F.
IC
Ca’ Mazzi
M. DI GRONE
N
LUZZANA
.
(Foresto) (Foresto) Foresto Foresto Foresto Foresto Foresto Foresto (Foresto) Foresto Foresto Foresto Foresto Foresto Sparso Foresto Sparso Foresto Sparso Foresto Sparso Foresto Sparso Foresto Sparso
San Giovanni delle Formiche
T. G u e rna
he r io
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
P R. D I B S
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Foresto ad assumere la nuova denominazione di Foresto Sparso (vol. VII, p. 1423).
Riferimenti geostorici
Fornovo San Giovanni 108 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Fornovo San Giovanni. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Fornovo di S. Giovanni. Superficie territoriale (Ha): FORNOVO SAN GIOVANNI
1853
1921
651
703
1936 1951 1961 695
695
1999
695
695
Demografia: 1596 1776 1805 FORNOVO SAN GIOVANNI
(1)
(1)
721
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 926
1040
989
1087
1210 1436 1515
1497
1541
1529
1514
1614
2076
2312
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, in territorio che per tutto l’Antico Regime fu soggetto allo Stato di Milano. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili sono fornite dalle mappe del Catasto Teresiano dell’inizio del XVIII secolo, si può ritenere che un assetto circoscrizionale corrispondente a quello attuale sia stato assunto in epoca ben più risalente. Nel 1757 (Compartimento territoriale dello Stato di Milano) viene inserito nella Provincia Superiore Cremonese. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) passa nel Distretto di Brignano. Con il secondo compartimento territoriale della Repubblica Cisalpina del 26 settembre 1798 è iscritto nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio con capoluogo Bergamo. Con Decreto 31 marzo 1809 viene unito a Caravaggio insieme a Pagazzano. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni e da questa data non si segnalano altre variazioni fino ad oggi. Nel 1863 muta la propria denominazione in “Fornovo di San Giovanni” e nel 1964 in quella di “Fornovo San Giovanni”.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Fornovo Fornovo Fornovo (Fornovo) Fornovo Fornovo Fornovo Fornovo Fornovo di San Giovanni Fornovo di San Giovanni Fornovo di San Giovanni Fornovo di San Giovanni Fornovo San Giovanni Fornovo San Giovanni
Circoscrizione attuale (appartenente alla Prov. Sup. Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Caravaggio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Belvedere di Sotto Cascina Bruciata Cascina Rino FORNOVO SAN GIOVANNI
1983/91 Cascina Belvedere di Sotto Cascina Bruciata FORNOVO SAN GIOVANNI
IGM (1969-74) Cascina Belvedere
1961 1936 Belvedere Sotto
Cascina Bruciata Cascina Rino FORNOVO SAN GIOVANNI
Bruciata Cascina Rino FORNOVO DI SAN GIOVANNI
FORNOVO DI SAN GIOVANNI
1921
1871
FORNOVO DI SAN GIOVANNI
FORNOVO DI SAN GIOVANNI
1776
1596
Tipo rappresentante il Distretto X di Treviglio (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Fornovo ad assumere la nuova denominazione di Fornovo di San Giovanni (vol. VII, p. 1423).
Mappa del comune censuario di Fornovo, Catasto Teresiano, 1722/23.
D.P.R. n. 768, 13-08-1964 - Mutamento della denominazione del comune di Fornovo di San Giovanni in quella di «Fornovo San Giovanni» (vol. V, p. 2374).
157 108
Riferimenti geostorici
Fuipiano Valle Imagna 109 COORDINATE:
A2
Comuni storici compresi: Fuipiano Valle Imagna. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Valdimania. Comuni censuari: Fuipiano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
413
427
FUIPIANO VALLE IMAGNA
1936 1951 1961 423
423
1999
423
423
Demografia: 1596 1776 1805 FUIPIANO VALLE IMAGNA
430
361
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
277
387
439
200
251
290
497
561
635
314
331
299
263
260
242
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Contrada della Valdimania » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Corna Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Arno Arnosto Cantone di Fuipiano
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Arnosto (83)
Arnosto
Arnosto
Arnosto
Arnosto
Capione
Capione
Capione Casa Cha Baghino Cha Brusa Coegia Colle di Fuipiano Contrada Braga
1871
Capione
Contrada Braga
Contrada Piazzola Foppa di Fuipiano FUIPIANO VALLE IMAGNA
Contrada Piazzola
Galzaniga Grastello Pagafone Peri Piazza Cava Torre di Fuipiano
FUIPIANO FUIPIANO VALLE IMAGNA VALLE IMAGNA Galzaniga Galzaniga
FUIPIANO FUIPIANO VALLE IMAGNA VALLE IMAGNA Galzaniga
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Pagafone
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FUIPIANO [FUIPIANO VALLE IMAGNA D’ALMENNO]
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1776 1596 Arno Arnosto Arnosto Cantone di Fuipiano, Alcantone Capione Capio Casa Cha Baghino Cha Brusa Coegia Colle di Fuipiano Bragha Praga di Fuipiano Piazzola di Fuipiano Foppa di Fuipiano FUIPIANO DI FOLPIANO VALL’IMAGNA Calzanega Grastello Pagasone Peri, Ai Peri Peri Piazza Cava Torre di Fuipiano
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(*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste sulla sinistra idrografica del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
(Fuipiano Valle Imagna) (Fuipiano Valle Imagna) Folpiano Foipiano Foipiano di Valle Imagna Fuipiano di Valle Imagna Fuipiano Fuipiano (Fuipiano) Fuippiano Fuipiano Fuipiano Fuipiano Valle Imagna Fuipiano d’Almenno Fuipiano Valle Imagna Fuipiano Valle Imagna Fuipiano Valle Imagna Fuipiano Valle Imagna Fuipiano Valle Imagna
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Fuipiano Valle Imagna. Come comune autonomo è menzionato per la prima volta in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In epoca precedente (XIV secolo) era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. È registrato come comune autonomo nella Descrizione di G. Da Lezze del 1596 ed in tutte le successive fonti consultate fino al Decreto di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 con il quale, insieme a Locatello, viene aggregato al comune di Corna. Con la riorganizzazione amministrativa avviata nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) durante la Restaurazione austriaca, viene ricostruito. Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mazzoleni S. Omobono I. Capignoli
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933
Berbenno Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Riferimenti geostorici
Gandellino
110 COORDINATE:
B5
Comuni storici compresi: Gandellino, Gromo San Marino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GANDELLINO: Gromo, Valgoglio, Scalve. Comuni censuari: Gandellino con Gromo S. Marino. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
2796
2887
GANDELLINO
1936 1951 1961 —
—
1999
2856
2542
Demografia: GANDELLINO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1350
1124
810
284
1251
1241
1347
1505 1627 1639
—
—
—
1743
1154
1132
1044
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Gandellino Ultra Dragone, Ultradragone Gandalina, Gandalino Gandelino Gandellino Gandelino Gandelino Gandellino Gandellino Gandellino (Gandellino) Gandellino Gandellino Gandellino Gandellino Gandellino Gandellino (Gandellino) Gandellino Gandellino Gandellino
1797
Gromo San Marino Gromo San Marino
Tabella di raffronto delle località abitate Località 1983/91 Bettuno alto (oggi in Gromo) Bettuno basso (oggi in Gromo) Bocchetta Bondo Bondo (83) Cavagneri Corna Corna (83) Foppi GANDELLINO GANDELLINO Grabiasca Gromo San Giacomo Gromo San Marino
IGM (1969-74)
1961 Bettuno alto Bettuno basso
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1921
1871 Bettuno basso Bocchetta Bondo
Bondo
GANDELLINO
Grabiasca
Grabiasca
Grabiasca
Gromo S. Marino
Gromo S. Marino
Gromo San Marino
Le Maschere (oggi in Gromo) Le Maschere Legnaio Legnaro Legnaio Mazzochi Pietra Pietra (Preda - 83) Preda Ripa (oggi in Gromo) Rivo Roncaglia di Gromo Savoldi Tezzi
1936
1776 1596 Bettuno di Sopra Bettuno di Sotto Bocchetta Bondo di Gromo Cavagneri
Corna Foppi GANDELLINO
Gandellino GANDELLINO GANDELLINO (Gromo) Grabiasca (Gromo) Gabbiasca Gromo S. Giacomo Gromo Gromo S. Marino S. Marino (Gromo)
Le Maschere Legnaro
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GANDELINO
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Ripa Bassa, Ripa Alta
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Gromo San Marino. Si costituisce in comune autonomo con la riorganizzazione amministrativa disposta con Legge 17 aprile 1797 con una circoscrizione corrispondente alla parrocchia. Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene riassorbito da Gandellino.
Censuario ottocentesco (comprende Ripa e Bettuno, fr. di Gromo) » » » » » Censuario ottocentesco senza il territorio di Gromo S. Marino Censuario ottocentesco (comprende Ripa e Bettuno, fr. di Gromo) » Aggregato a Gromo Censuario ottocentesco (comprende Ripa e Bettuno, fr. di Gromo) » » » » » Aggregato a Gromo Censuario (comprende Ripa e Bettuno, fr. di Gromo) Circoscrizione attuale »
Circoscrizione parrocchiale
STA
Gandellino. Compare con la denominazione di Ultradragone nello Statuto di Bergamo del 1248 (Statutum vetus) ed in tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo. A fine Trecento la sua estensione territoriale era superiore a quella attuale e coincideva con quella del censuario ottocentesco. È quanto si evince dalla lettura dell’atto di definizione dei suoi confini del 1392: entro il suo perimetro territoriale ricadevano infatti le frazioni Ripa e Bettuno, oggi appartenenti al comune di Gromo. Le fonti consultate non segnalano variazioni di circoscrizione fino all’aprile 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando, con una estensione corrispondente a quella della parrocchia, la contrada di Gromo S. Marino viene elencata distintamente tra gli enti amministrativi provvisori del cantone di Clusone. Dal marzo 1798, quando recupera il territorio della frazione di Gromo S. Marino, non subisce altre variazioni fino al decreto sulla concentrazione dei comuni del 1809, con il quale viene unito a Gromo e Valgoglio nel comune denominativo di Gromo. Con decreto prefettizio del 1812, diventa capoluogo di questa aggregazione ed assorbe il territorio di Valbondione ed Uniti (Istituzioni del territorio, 1997). Con il Compartimento territoriole della Lombardia del 1816 viene ripristinato l’assetto territoriale preesistente al decreto napoleonico di concentrazione. Nel 1927, in seguito alla fusione autoritativa con Gromo e Valgoglio, si ripresenta la situazione circoscrizionale d’inizio Ottocento. Il 17 novembre 1946 il Consiglio Comunale di Gromo accoglie l’istanza della popolazione per la ricostituzione dei tre ex comuni. Di uguale parere è anche il Consiglio Provinciale che esamina la domanda nella seduta del 6 maggio 1947. La ricostruzione diventa effettiva solo nel 1954. Il 14 agosto 1955 gli abitanti delle frazioni Ripa e Bettuno fanno istanza per essere distaccati da Gandellino ed essere aggregati a Gromo. In seguito al parere favorevole del Consiglio Provinciale del 7 giugno 1965, il distacco, con il quale il comune in oggetto assume l’attuale circoscrizione, diventa esecutivo nel 1968 (v. all. scheda 121 - Gromo).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
R
O
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2051, 27-10-1927 - Riunione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino in un unico comune denominato «Gromo» (vol. IX, p. 9058). D.P.R. n. 951, 24-08-1954 - Ricostituzione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino (vol. X, p. 3080). D.P.R. n. 767, 28-05-1968 - Distacco delle frazioni Ripa e Bettuno dal comune di Gandellino con aggregazione al comune di Gromo (vol. VIII, p. 3457).
159 110
Riferimenti geostorici
Gandino
111 COORDINATE: 6 B 6
Comuni storici compresi: Gandino, Barzizza. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GANDINO: Leffe, Bianzano, Ranzanico, Endine, Sovere, Cerete, Clusone, Barzizza. BARZIZZA: Gandino, Leffe, Casnigo, Premolo, Clusone, Cene. Comuni censuari: Gandino con Cirano; Barzizza. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
GANDINO
2282
2342
2914
2914
BARZIZZA
593
604
2914
2914
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
GANDINO
2245
2800
2931
3453
3697
3622
3912
BARZIZZA
406
382
360
360
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4463 5057 5353 382
369
5146
4882
5167
5334
5510
5724
5769
399
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Gandino. La presenza di cariche istituzionali proprie di un’organizzazione comunale è documentata a partire già dal XII secolo. È del 1180 l’atto con il quale il vescovo Guala investì del godimento della riserva signorile di caccia il comune rappresentato da tre consoli (Zonca, 1993). Il primo Statuto pervenutoci risale tuttavia al 1445 (Cortesi M., 1983). Con la denominazione di Gandino cum Cirano è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Nel 1353 vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Leffe, Bianzano, Ranzanico, Endine, Sovere, Cerete, Clusone e Barzizza (Codice Patetta, 1996). Dai riferimenti topografici e dalle coerenze citate nello strumento si ricava un’estensione territoriale ben diversa da quella attuale, per l’esclusione del territorio di Barzizza e l’inclusione di tutta l’attuale circoscrizione del comune di Peia, resosi autonomo solo nel 1531 (Istituzioni del territorio, 1997). Con una circoscrizione coincidente a quella del comune censuario, è registrato in seguito in tutte le fonti consultate fino al decreto di concentrazione dei comuni del 1809, quando aggrega Barzizza, Cazzano, Leffe e Peia. Riacquista autonomia amministrativa e territoriale nel 1816. Dal 1927, in esecuzione del R.D. n. 2223, aggrega definitivamente Barzizza. Barzizza. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è segnalato in unione a Cazzano (Barzezia et Cazano). Nella redazione del 1353 le due comunità sono riportate distintamente; in quella del 1491 viene riportato solo Cazzano. L’inclusione nella sua circoscrizione del territorio di Cazzano è confermato anche nell’atto di definizione dei suoi confini del 1392, dal quale si apprende che il suo territorio, estendendosi a Sud fino alla Valle Asinina (attuale limite amministrativo tra Cazzano e Cene), risultava in confine diretto con il comune di Cene. Nella relazione del Da Lezze del 1596 è descritto come comune autonomo distinto da Cazzano. Con una circoscrizione coincidente a quella dell’omonimo censuario di metà Ottocento è segnalato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene nuovamente unito a Cazzano. Nel giugno del 1805 viene ricostruito ma già con il provvedimento per la concentrazione dei comuni del 1809 viene soppresso per essere unito a Gandino insieme a Cazzano, Peia e Leffe. Riacquista autonomia nel 1816 e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione fino al 1927, quando viene definitivamente unito a Gandino. Nel marzo 1947 vi è un tentativo di ricostituzione dell’ex comune di Barzizza da parte di alcuni frazionisti, ma l’istanza viene subito bloccata dalla Deputazione Provinciale che, constatando l’insufficienza finanziaria della frazione, esprime parere negativo nella seduta del 16 dicembre 1947.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Gandino Gandino, Gandino cum Cirano Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino Gandino
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Barzizza Barzizia Barzizia Bracisa Barzizza Barzizza Barziza Barzizza con Cassano Barzizza (Barzizza) Barzizza Barzizza Barzizza Barzizza Barzizza Barzizza
Censuario di “Gandino con Cirano” e Peia aggregati » Censuario di “Gandino con Cirano” » » » » » Gandino, Barzizza, Cazzano, Leffe e Peia aggregati Censuario di “Gandino con Cirano” » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Barzizza Censuario di Barzizza e Cazzano aggregati Censuario di Barzizza » » » Censuario di Barzizza e Cazzano aggregati Censuario di Barzizza Aggregato a Gandino Censuario di Barzizza » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località BARZIZZA Casa del Pozzo Cirano Folli GANDINO Molini di Gandino
1983/91 Barzizza (83)
IGM (1969-74) Barzizza
1961 Barzizza
1936 Barzizza
1921 BARZIZZA
1871 BARZIZZA
Cirano (83)
Cirano
Cirano
Cirano
Cirano
Cirano
GANDINO
GANDINO
GANDINO
GANDINO
GANDINO
GANDINO
1776 BARZIZZA
Casa del Pozzo Cirano Cirano Folli GANDINO GANDINO Molini di Gandino
Tipo rappresentante il Distretto XV di Gandino (1823), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2223, 16-09-1927 - Unione dei comuni di Gandino e di Barzizza nell’unico comune di Gandino (vol. IX, p. 9379).
160 111
1596 BARZIZA, BRACISA
Riferimenti geostorici
Gandosso
Comuni storici compresi: Gandosso.
112
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Calepio (Castelli Calepio).
COORDINATE: 6 D 6
Comuni censuari: Gandozzo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
308
314
GANDOSSO
1936 1951 1961 311
311
1999
311
311
Demografia: 1596 1776 1805 GANDOSSO
—
450
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
530
555
531
612
609
699
793
853
842
848
1026
987
972
1004
1175
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
La prima segnalazione come comune autonomo è fornita dal prospetto delle distanze del 1740. A fine Trecento costituiva una pertinenza territoriale dei finitimi comuni di Calepio e Tagliuno. È quanto risulta dai rispettivi atti di definizione confinaria del 1395 dove, per indicare il territorio posto a monte del termine che segna il confine settentrionale dei due comuni (territorio di Gandosso), viene utilizzata l’espressione communium de Calepio et de Taliuno che evidentemente indica l’esistenza su questo territorio di diritti d’uso da parte di entrambi i comuni (Codice Patetta, 1996). L’appartenenza al territorio del comune di Calepio, come feudo dei conti Calepio, è documentata fino alla fine del XVI secolo. Ancora nella relazione del Da Lezze del 1596, alla voce Calepio, si legge infatti: «La terra è posta in monte detto Gandozzi ma il comune si dimanda di Calepio col quale comune è congionto quello di Gandozzo» (Da Lezze, 1596). Come comune distinto e con una circoscrizione territoriale coincidente a quella odierna, a partire dal 1740, è registrato in seguito in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, aggrega Credaro. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Antique Querce Bossoletti Caporali Celatica Tolari Cressa Fanti Fontanile GANDOSSO
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Territorio condiviso dai comuni di Calepio e Tagliuno (Castelli Calepio) » Aggregato a Calepio (Castelli Calepio) Circoscrizione attuale » » » » Gandosso e Credaro aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
1000
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(Gandosso) (Gandosso) (Gandosso) Gandosso Gandozzo Gandosso Gandosso Giandozzo Gandosso Gandozzo Gandozzo Gandozzo Gandosso Gandosso Gandosso Gandosso Gandosso Gandosso Gandosso
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Grumello del Monte
Mappa del comune censuario di Gandosso (1813), Catasto Napoleonico.
161 112
In esecuzione del D.P.R. n. 932 del 15 luglio 1968 modifica la propria denominazione in Gaverina Terme.
Gaverina Terme
113 COORDINATE: 6 C 6
Trate. Come comune autonomo è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Nelle ricognizioni confinarie di fine Trecento non si fa più menzione della località in quanto probabilmente intregrata nella circoscrizione di Gaverina. Citato in unione a Gaverina ancora alla metà del XV secolo (Liber Extimi Pergamensis, 1447), ricompare con la qualifica di comune e con un territorio di propria pertinenza nel 1481, anno al quale risale l’atto di descrizione dei suoi confini (Confines et termini comunis de Trabe) con i comuni di Gaverina, Bianzano, Spinone e Mologno (Confini di varie terre). Le coerenze ed i riferimenti toponomastici citati nel documento, definiscono un territorio che occupa la porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Gaverina Terme, delimitato ad Ovest dalla località Pian Martino (prato Martino, come viene citato nel documento relativo ai confini di Gaverina dello stesso anno). Alla fine del XVI secolo appare di nuovo unito a Gaverina (Da Lezze, 1596).
Piano. Nasce ufficialmente con un atto di locazione perpetua stipulato nel 1210 con il quale si emancipa dal potere signorile dell’Abbazia di S. Benedetto di Vall’Alta (Zonca, 1996; Zonca, 1998a). Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. È ancora menzionato come comune distinto nella descrizione dei confini comunali del 1392 di Cene, Gaverina e Bianzano. La prima descrizione confinaria pervenutaci risale al 1481. In questo documento vengono definiti i suoi confini con il comune di Gaverina, i beni dell’Abbazia di S. Benedetto di Vall’Alta, ed i comuni di “Cene e Vall’Alta” e Bianzano, che delimitano come territorio di sua pertinenza la porzione Nord-occidentale della circoscrizione attuale di Gaverina Terme. Non si registrano variazioni fino al 1797 quando si unisce a Gaverina in un comune denominato Gaverina e Piano.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Gaverina Terme, Piano, Trate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GAVERINA: Mologno (Casazza), Piano. PIANO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
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M. ALTINO
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Gaverina Terme. Come comune autonomo è citato nel 1292 (Istituzioni del territorio, 1997) e negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove viene elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea e dove si prescrive l’unione fiscale con Piano e Trate ai quali, nella sola redazione del 1391, si aggiungono Casale e Gavazzuolo (Albino). In questo periodo il suo territorio era limitato alla porzione meridionale dell’attuale circoscrizione amministrativa, in quanto le comunità di Piano e Trate erano comuni indipendenti. Alla fine del XIV secolo la sua estensione sembra essersi modificata per l’assorbimento del territorio di Trate. È quanto emerge dall’atto di descrizione dei suoi confini del 1392 e da quello del contermine comune di Bianzano che, sul lato meridionale, viene indicato in confine diretto solo con Gaverina (Codice Patetta, 1996). La fusione dei due territori troverebbe conferma anche nell’estimazione del 1447 dove le due comunità vengono riportate sotto la stessa voce di riferimento (Gafrina, Trate Vallis Cavaline). Due nuove ricognizioni di confine vengono effettuate nel 1456 e 1481 (Confini di varie terre). Le coerenze ed i riferimenti toponomastici citati nel secondo strumento indicano che in quel periodo il comune si era nuovamente separato da Trate ed aveva esteso la propria circoscrizione verso Ovest sul territorio dell’Abbazia di S. Benedetto di Vall’Alta (Albino) fino al confine con il comune di Luzzana in località Salinet (ricollocato in Zonca, 1998a). Nella relazione del Da Lezze del 1596 Trate è di nuovo registrata come contrada di Gaverina. Con la riorganizzazione amministrativa promossa dalla Repubblica Bergamasca, nel 1797 viene unito a Piano e raggiunge l’attuale estensione territoriale. Nel 1809 viene aggregato a Monasterolo insieme a Spinone e Bianzano. Con il riparto territoriale del febbraio 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
F.
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Comuni censuari: Gaverina con Piano. Superficie territoriale (Ha): GAVERINA TERME
1853
1921
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524
1936 1951 1961 518
518
1999
518
518
Demografia: 1596 1776 1805 GAVERINA TERME
168
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PIANO
300
(1)
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 549
620
715
749
818
948
964
1025
1036
1220
1140
977
888
829
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Gaverina in quanto soggetti alla stessa parrocchia.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1481 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Gaverina Terme Gaurina, Guarina Gafrina Gavrina Gavrina Gavrina Gavrina Gavrina Gaverina e Piano Piano e Gavrina Gavarina con Piano (Gaverina) Gavarina con Piano Gaverina Gaverina Gaverina Gaverina Gaverina Gaverina Gaverina Gaverina Terme Gaverina Terme
1353 1392 1481 1596 1740 1766 1776
Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano
1353 1392 1481
Trate Trade, Trate (Trate) Trabe
Porzione meridionale della circoscrizione attuale Circoscrizione attuale senza il territorio di Piano Porzione della circoscrizione attuale e parte del territorio dell’Abbazia di Vall’Alta (Albino) Circoscrizione attuale senza il territorio di Piano » » » Circoscrizione attuale » » Aggregato a Monasterolo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione Nord-occidentale della circoscrizione di Gaverina » » » » » »
Porzione Nord-orientale della circoscrizione di Gaverina Aggregato a Gaverina (?) Porzione Nord-orientale della circoscrizione di Gaverina
Tabella di raffronto delle località abitate Località Casale di Gavrina
1983/91
IGM (1969-74)
Fonti GAVERINA TERME PIANO Trate Valli
Fonti Fonti GAVERINA TERME GAVERINA TERME Piano Piano Trate Trate
1961
1936
Fonti GAVERINA Piano Trate
Fonti GAVERINA Piano Trate
1921
1871
1776 1596 Casale di Gavrina (Gaverina)
GAVERINA Piano Trate Valli
GAVERINA Piano Frate Valli
GAVRINA PIANO Tratto (Gaverina) Valli (Gaverina)
GAVRINA PIANO Tra (Gaverina) Vai (Gaverina)
Riferimenti Legislativi M. DI GRONE (o GAIANA)
D.P.R. n. 932, 15-07-1868 - Mutamento della denominazione del comune di Gaverina in quello di «Gaverina Terme» (vol. IX, p. 3964).
Riferimenti geostorici
Gazzaniga
114 COORDINATE: 6 B 5
Comuni storici compresi: Gazzaniga; Orezzo; Rova; Orezzo con Bondo di Colzate e Ganda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GAZZANIGA: Fiorano, Rova, Cene. ROVA: Gazzaniga, Concilio di Onio. Comuni censuari: Gazzaniga; Orezzo. Superficie territoriale (Ha): GAZZANIGA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1284
1331
1573
1465
142
150
OREZZO
1465
1465
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1466
1445
1516
1724
1719
1761
2181
—
260
272
299
285
321
365
GAZZANIGA OREZZO
4229 4072 5071 472
504
6711
6646
5264
5104
5216
5191
4853
512
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Gazzaniga Gazanica Gazanica, Gazanicha Cazaniga, Gazanicha Gazaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga e Fiorano Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga Gazzaniga
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Orezzo Orezzo Orezzo Orezzo con Bondio di Barbada e Ganda Orezzo (Orezzo) Orezzo Orezzo Orezzo Orezzo Orezzo Orezzo
1353 1392
Rova Roa Roha
Territorio di pertinenza dell’abitato » Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) » » Censuario di Gazzaniga (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Censuario di Gazzaniga e Fiorano aggregati (territorio in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Censuario di Gazzaniga (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Gazzaniga (territorio in gran parte appartenente al Concilio di Onio), Cene e Fiorano al Serio aggregati Censuario di Gazzaniga (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Censuario di Gazzaniga » » » » Gazzaniga e Fiorano al Serio aggregati Circoscrizione attuale » »
Territorio di pertinenza dell’abitato »
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Mappa del comune censuario di Gazzaniga rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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2019
M. ALBEN
SERINA
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Censuario di Orezzo » Orezzo, Bondo (Colzate) e Ganda (Aviatico) aggregati » Aggregato a Gazzaniga Censuario di Orezzo » » » » »
10
Gazzaniga. L’emancipazione a comune autonomo risale alla metà del XIII secolo, quando, assieme ad altri comuni della media Valle Seriana, formava il Concilio di Onio (*). Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è citato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Rova (oggi sua frazione), Cene e Fiorano. La presenza di Rova a Sud-Ovest e del Concilium Honii a Nord (che occupava tutta la parte Nord-occidentale dei comuni di Gazzaniga, Vertova, Fiorano e Colzate), limitava il territorio di sua esclusiva competenza solo a quello di pertinenza dell’abitato. Nello Statuto del 1435, il primo pervenutoci (in copia del 1748), appare unito a Rova e Fiorano. Nella estimazione del 1476 Fiorano è registrato come comune distinto (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi, sch. 411), mentre Rova rimane sua contrada. La sua circoscrizione, limitata alla porzione meridionale dell’attuale territorio, non subisce variazioni fino all’aprile del 1797, quando assorbe Fiorano in quanto soggetto alla medesima parrocchia; tale unione, che prese la denominazione di “Gazzaniga e Fiorano” nel marzo del 1798, dura fino al giugno del 1805 quando vengono ricostruiti (Comparto territoriale del Regno). Con la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 aggrega Cene, Fiorano ed Orezzo, che riacquistano la loro autonomia già con il riparto territoriale del 1816. Nel 1827, con lo scioglimento del Concilio di Onio acquisisce una circoscrizione corrispondente a quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Nel 1925 viene discussa dai consigli comunali di Cene e Gazzaniga una proposta di rettifica di confine tra i due comuni con la quale si intendeva assegnare a Gazzaniga «la parte di territorio che è delimitato fra il letto del fiume Serio (sponda sinistra), la strada carroz-
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Amora M. RENA
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Cene di Sopra
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163 114
zabile che dal ponte del Serio di Gazzaniga, cingendo quasi a natural confine a Sud il cotonificio, porta a Cene, e la valletta a sera della turbina dell’opificio stesso» (v. all. scheda 114 - Gazzaniga e all. scheda 71 Cene). La proposta non ebbe seguito. Nel 1927, in esecuzione del R.D. n. 710, Gazzaniga aggrega Fiorano al Serio e Orezzo. Nel 1947, con la separazione di Fiorano al Serio che viene ricostituito in comune autonomo, assume l’attuale circoscrizione (v. all. scheda 103 - Fiorano al Serio). Orezzo. Con una circoscrizione corrispondente a quella del censuario ottocentesco, si costituisce in comune autonomo attorno alla metà del XVIII secolo. Con tale qualifica viene registrato per la prima volta nel Catalogo dei comuni del 1756. Nell’elenco allegato alla Legge 6 marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), in quella del settembre 1798, ed ancora in quella del maggio 1801 è registrato con la denominazione di “Orezzo con Bondio di Barbada e Ganda”, oggi rispettivamente nei comuni di Gazzaniga, Colzate ed Aviatico. Tale unione appare poco comprensibile data l’assenza di continuità territoriale tra le piccole località. Nel 1805 (Comparto territoriale del Regno) è citato come comune distinto; con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Gazzaniga insieme a Cene e Fiorano. Riacquista autonomia nel 1816 e nel 1927 viene definitivamente aggregato a Gazzaniga.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bellanto Berquaquio Blesa Cattabione Dossello FIORANO AL SERIO Flutta GAZZANIGA Gruppo Gromplà Masserini Mozzo Musei OREZZO Peracchi Rocca di Gazzanigha Rova San Rocco Valdassa
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Cattabione (83) Dossello (83)
Cattabione Dossello
Cattabione Dossello
1936
1921
1871
1776 1596 Bellanto (Orezzo) Berquaquio (Orezzo) Blesa (Orezzo) Cattabione (Orezzo) Bosello (Orezzo)
GAZZANIGA
GAZZANIGA
GAZZANIGA
Fiorano di Serio GAZZANIGA Gruppo Gromplà (91) Masserini Mozzo
GAZZANIGA Gromplà
GAZZANIGA
Masserini
Masserini
Orezzo
Orezzo
Orezzo
GAZZANIGA
Flutta CAZANIGA
Masserina
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Musei (Orezzo) OREZZO
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Rocca di Gazzanigha Rova
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Peracchi
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Rova San Rocco Valdassa (St.la)
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Mappa del comune censuario di Orezzo rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853. Tipo rappresentante il Distretto XV di Gandino (1823), particolare.
Rova. Nel XIII secolo è membro del Concilio di Onio (*). Con la denominazione di Roa è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con il finitimo comune di Gazzaniga e con il Concilio di Onio che, occupando quasi integralmente il territorio montano dei comuni in esso ricadenti, limitava la sua circoscrizione al solo territorio di pertinenza dell’abitato, o poco più. Dal 1435 risulta unito a Gazzaniga (Statuta et ordinamenta comunis de Gazanica de Rova e de Flurano). (*) Concilio di Onio. Era una confederazione di comuni della media Valle Seriana. All’epoca della sua costituzione comprendeva i comuni di Gazzaniga, Rova, Fiorano, Vertova, Semonte, Colzate, Bondo e Barbata. La prima notizia documentata relativa a questa istituzione sovracomunale risale al 9 febbraio 1210: si tratta di un’investitura a locazione perpetua di un appezzamento di terreno concessa dal vescovo Lanfranco al Concilio rappresentato dal console e da altri vicini (Archidata, Archivio storico del comune di Oneta, Notizie storiche). L’estensione territoriale di tale organismo viene definita con confini precisi in seguito ad un’ordinanza emanata dal comune di Bergamo prima del 1236. Possedeva quasi tutto il versante orientale del monte Cavlera, la Valle Vertova, la Val de Grù, i territori di Orezzo, la piana di Rezzo, Bondo e Barbata. La confederazione, come ente, cessa di esistere solo nel 1827 quando, con decreto della I. R. Delegazione di Bergamo, si ordina il riparto delle 28445 pertiche di terreno possedute in comune fra Vertova, Colzate, Gazzaniga, Fiorano e Orezzo (Gazzaniga) (Gualdi, 1985).
Mappa del comune censuario di Orezzo (1813), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 710, 14-04-1927 - Unione dei comuni di Gazzaniga, di Fiorano al Serio e di Orezzo in un unico comune denominato Gazzaniga, vol. IV, p. 3878. D.L.C.P.S. n. 1591, 6-12-1947 - Ricostituzione del comune di Fiorano al Serio (vol. VI, p. 4547; G.U. del 1948).
164 114
Riferimenti geostorici
Gerosa
Comuni storici compresi: Gerosa.
115 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Brembilla.
D3
Comuni censuari: Gerosa. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
986
1015
1004
1004
GEROSA
1004
1004
Demografia: 1596 1776 1805 GEROSA
450
500
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
616
770
906
810
930
862
974
874
804
638
666
637
526
449
360
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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G
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1961
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1921
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1776
1596 Bologna
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Canto Ronco
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Chignolo Ciconia Foppa Calda Foppetta Gaiazzo (oggi in Brembilla)
Chignolo
Chignolo
Chignolo
Foppa Calda (83) Foppa Calda Foppetta (91)
Foppa Calda
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GEROSA
GEROSA
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Mancassola Musita Musita Passabona (oggi in Brembilla) Prato Aroldi Unizzi
1936
Unizzi (91)
GEROSA Madonna della Foppa Mancassola Musita
Prato Aroldi Unizzi
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GEROSA
GEROSA
GEROSA
GEROSA
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Mussida
Guiaz (Cadumine) GEROSA Madonna della Foppa Mancasole Moseta Passabona (Cadumine) Prato Aroldo
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Tabella di raffronto delle località abitate Località 1983/91 Bologna Bulgareda Bura Bura Cadelfoglia (oggi in Brembilla)
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Aggregato a Brembilla » Circoscrizione attuale di Gerosa e censuario di Ca’ del Foglia (Brembilla) aggregati » » » Circoscrizione attuale » Aggregato a Brembilla Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Come comune autonomo compare in una polizza d’estimo del 1537. In precedenza faceva parte della comunità di Brembilla dalla quale si separò, ottenendo dei privilegi, nel XV secolo, allorché quest’ultima, partigiana dei Visconti, si ribellò alla Dominante. Si trova conferma di ciò ancora nella relazione del Da Lezze del 1596, che informa inoltre di alcuni contrasti per l’uso di beni comunali con le contrade della “squadra del comun di Cadumine”, «divise da Gerosa» ma unite ad esso per quanto riguarda le fazioni militari. Di Cadumine, identificabile territorialmente con il comune censuario di Cadelfoglia (Brembilla), non si fa più menzione nelle fonti successive fino alle Anagrafi Venete del 1780-89 dove, con la denominazione di “Cacumine”, viene registrato tra le comunità soggette alla parrocchia di S. Croce di Gerosa. Assume l’attuale circoscrizione nel 1798 con il distacco di Cadelfoglia, che viene unito a Brembilla (SalviCallioni, 1980). Nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene aggregato a Brembilla, ma già nel 1816, con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la dominazione austriaca, viene ricostruito. Non ha avuto seguito la proposta del Prefetto del 17 marzo 1928 che prevedeva l’aggregazione del territorio di Blello parte a Gerosa e parte a Brembilla. Gerosa avrebbe dovuto aggregare le località Rizzoli, Piazzoli Alti, Capazzo Basso, Saradel, Stallino e parte della Luera, per un totale di 231 abitanti, mentre la restante parte, con 15 abitanti, sarebbe passata a Brembilla (delib. Comm. Pref. 20 marzo 1928). Nonostante il parere positivo del Rettorato Provinciale (seduta 20 ottobre 1938), è rimasta senza seguito anche la proposta di aggregare Blello a Gerosa formulata dai podestà dei due comuni il 18 giugno 1938 su iniziativa della Commissione Centrale, la quale aveva rilevato che i cittadini di Blello difficilmente avrebbero potuto sopportare la pressione tributaria allora in atto.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Brembilla
50
.
Mappa del comune censuario di Gerosa (1814), Catasto Napoleonico.
165 115
Riferimenti geostorici
Ghisalba
116 COORDINATE: 5 E 4
Comuni storici compresi: Ghisalba. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GHISALBA: Martinengo, Mornico, Calcinate, Cologno, Urgnano, Azzano (Campanea). Comuni censuari: Ghisalba. Superficie territoriale (Ha): GHISALBA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
880
1034
1021
1021
1021
1021
Demografia: 1596 1776 1805 GHISALBA
715
865
936
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1379
1538
1527
1685
1713 1952 2032
2180
2365
2687
2711
3063
3724
4168
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Martinengo, Mornico, Calcinate, Cologno ed Urgnano, con i quali trovasi ancor oggi in confine diretto, e che già in quell’epoca coerenziavano con il comune in discorso secondo un confine che non doveva discostarsi molto da quello attuale. Notevole è invece lo scostamento dall’attuale tracciato che emerge dalla descrizione relativamente al lato settentrionale, a causa dell’inclusione nella sua circoscrizione della porzione Sud-occidentale (denominata Sorengo fino alla metà del XIV secolo) dell’attuale territorio di Cavernago e di una piccola porzione del territorio di Urgnano. Su questo lato il confine, dopo aver seguito per un tratto il corso della seriola Bedesca (canale d’irrigazione che definisce ancor oggi il confine con Calcinate e Cavernago), giunto nei pressi della strada per Bergamo (sub Malpaga) ripiegava a monte fino a raggiugere un termine posto alla bocca di presa della seriola Bedesca sulla Martinenga (ad bucham seriole Bedesche), nei pressi della contrada di Malpaga; da qui, volgendo a sera, raggiugeva il fiume Serio dove, in corrispondenza del termine posto in località Trovadellos incrociava i confini dei comuni di Calcinate, Urgnano e Azzano. Dagli scarsi riferimenti topografici contenuti nell’atto risulta difficile capire se, in quel periodo, il primitivo abitato di Malpaga ricadesse in territorio di Calcinate o di Ghisalba. La coerenza con il comune di Azzano, che a prima vista può sembrare anomala, trova spiegazione nel fatto che detto comune possedeva in questa zona un’area adibita a pascolo (Campanea de Azano). Di questa pertinenza si fa menzione ancora alla fine del XVI secolo nella relazione di fine mandato del Da Lezze. Assume l’attuale circoscrizione a metà del XV secolo quando castello e pertinenze di Malpaga vengono acquistate da Bartolomeo Colleoni. Le fonti consultate non informano di altre modifiche della sua circoscrizione fino al Decreto 31 marzo 1809 quando aggrega il comune di “Cavernago con Malpaga” che viene ricostruito già nel 1816. Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. GRASSOBBIO
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Cascina Portico Nuovo
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1983/91
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Levate Cascina Portico Faietto
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Circoscrizione attuale con porzione Sud-occidentale di Cavernago e porzione orientale di Urgnano » Circoscrizione attuale » » » » » Ghisalba e censuario di “Cavernago con Malpaga” aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
1921
1871
1776
1596
GHISALBA
GHISALBA
GHISALBA Villa Nova
GHISALBA Villanova
Riferimenti geostorici
Gorlago
117 COORDINATE: 6 D 5
Comuni storici compresi: Gorlago. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GORLAGO: Santo Stefano (Carobbio degli Angeli), Trescore. Comuni censuari: Gorlago. Superficie territoriale (Ha): GORLAGO
1853
1921
533
562
1936 1951 1961 556
556
1999
556
556
Demografia: GORLAGO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1294
1197
896
923
1258
1305
1536
1884 2114 2094
2447
2502
3126
3211
3501
3631
4124
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. La sua circoscrizione alla fine del XIV secolo comprendeva anche tutto il territorio individuato dal censuario ottocentesco di Carobbio, come confermano alcuni riscontri toponomastici e le indicazioni di andamento del confine citati nelle calcazioni del comune in oggetto del 1392 (Codice Patetta, 1996). Questo è l’assetto territoriale che si riscontra ancora alla fine del XVI secolo: dalla relazione di G. Da Lezze si apprende infatti che Gorlago era attraversato dal fiume Cherio, oggi elemento di confine con il comune di Carobbio degli Angeli. Con il distacco di Carobbio, che si erige in comune autonomo verso la metà del XVIII secolo, la sua circoscrizione si ridimensiona ed assume l’estensione che tuttora conserva. Nel 1809 aggrega i comuni di Carobbio e S. Stefano che vengono ricostituiti nel 1816. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali.
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1961 Bettole
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1983/91 Bettole (83)
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Bettole Boscho Brenta Cascine Montecchi Chiodello Croce di Gorlago GORLAGO La Torre Molinara San Spiridione Tri Plok
Entratico
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Gorlago
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Gorlago e censuario di Carobbio aggregati » » » Circoscrizione attuale » » » Gorlago e Carobbio degli Angeli aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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.
Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (1824/primo quarto sec. XIX), particolare.
167 117
Riferimenti geostorici
Gorle
118 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Gorle. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Gorle. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
226
243
GORLE
1936 1951 1961 241
241
1999
241
241
Demografia: 1596 1776 1805 GORLE
142
270
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
250
313
352
362
391
460
482
536
554
581
715
1511
2245
3714
4388
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È registrato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo nei quali si prescrive l’unione fiscale con Daste (Bergamo). Non essendo pervenuto alcun documento di descrizione confinaria che lo riguardi specificamente, le uniche indicazioni di confine relative a questo periodo sono quelle che si ricavano dalle ricognizioni territoriali dei contermini comuni di Seriate e Ranica del 1392 e dalle descrizioni del confine della vicinia di S. Lorenzo contenute negli Statuti di Bergamo, in particolare quello del 1491. Sulla base dei riferimenti topografici e di coerenza offerti da queste fonti, si può ritenere che la sua circoscrizione, definita in gran parte dal corso del fiume Serio (ad Est) e dalla roggia Guidana (ad Ovest), non si discostasse molto da quella attuale. Nel 1596 Da Lezze lo descrive come una terra posta in piano, «la più parte di raggione di monsignor rev.mo Vescovo et del co. Francesco Calepio, di poco circuito». Come comune autonomo e con una circoscrizione territoriale corrispondente a quella odierna, è registrato in seguito in tutte le fonti consultate fino al marzo 1798, quando aggrega Pedrengo (che comprendeva la frazione Brugali, poi passata a Torre de’ Roveri). Nel 1805 i due comuni si separano e nel 1809 viene aggregato a Bergamo; nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non si registrano ulteriori variazioni di circoscrizione.
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B A G N AT I C A
Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
GORLE
GORLE
Daste (Bergamo) GORLE
Gorno
ne) era necessario che la porzione settentrionale di Oneta, lungo le pendici dalla Cima di Grem, appartenesse al comune in discorso. La pertinenza di questa porzione di territorio montano al comune di Gorno è documentata successivamente anche nel proprio Statuto comunale dell’inizio del XVI secolo che dedica un apposito capitolo alla verifica dei confini con il finitimo comune di Serina e degli alpeggi di Grem e Celamina (Silini-Previtali, 1999). A fine Cinquecento la circoscrizione territoriale risulta modificata per l’inclusione delle contrade di Bondo e Barbata (oggi in Colzate), precedentemente ricomprese nel Concilio di Onio (Da Lezze, 1596). Nel Repertorio delle comunità del 1766 la località di Bondo è elencata tra le contrade del comune di Oneta, ma già nel catalogo del Maironi del 1776 Bondo e Barbata vengono nuovamente registrate come contrade di Gorno. Con la riorganizzazione amministrativa attuata nel 1797, nell’ambito della quale la parrocchia
119 COORDINATE:
D3
viene assunta come entità territoriale di riferimento, Bondo (la cui parrocchia si rese autonoma nel 1697 separandosi da Gorno) viene elencato distintamente. Nel settembre 1798 Gorno viene unito ad Oneta. Con la legge del 1805 vengono ricostruiti e, con tutta probabilità, il comune in parola riaggrega la comunità di Bondo che non compare in elenco. L’unione dei due comuni si ripropone con il prospetto di aggregazone del 31 marzo 1809. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione di fine ’700 (con questo provvedimento è registrato come autonomo anche Bondo con Barbata). Nonostante il parere favorevole del Consiglio Provinciale, espresso in data 20 gennaio 1874, non ha avuto seguito l’istanza presentata dai frazionisti di Barbata nel 1871 con la quale si chiedeva il distacco da Colzate e l’aggregazione a Gorno (v. all. scheda 81 Colzate).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Gorno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GORNO: Premolo, Serina, Casnigo, Colzate, Vertova, Oneta. Comuni censuari: Gorno con Ardeno e S. Giovanni.
Si costituisce in comune autonomo nel XII secolo: risale al 1179 l’atto con il quale il vescovo Guala cedette al comune tutti i beni stabili che qui possedeva (Furia, 1977). Testimonianza dell’esistenza del comune si ha successivamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. I riferimenti toponomastici contenuti nell’atto di descrizione dei suoi confini del 1392 (Codice Patetta, 1996) individuano un territorio pressoché coincidente con quello odierno. Come oggidì, il confine era rappresentato dalla Valle Rogno (Vallis de Ronio) ad Est e dalla Valle dell’Orso (Vallis Vallorcii) ad Ovest. A Sud doveva parimenti ricalcare l’andamento dell’attuale limite amministrativo se, come si riporta nell’atto, un termine era posto alla sommità della Valle Rabbiosa (Vallis Rabasse o Rabiossa). La coerenza verso NordOvest con il comune di Serina (…ultra dicta vallem Vallorcii a sero parte est suprascriptum commune de Honeta in parte et in parte commune de Serina vallis Brembane) indica un andamento di confine parzialmente difforme da quello attuale. Per consentire la contiguità territoriale tra il comune in oggetto e Serina (attraverso il territorio di Oltre il Colle, che in quel periodo era tutto ricompreso entro la sua circoscrizio-
Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
949
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1936 1951 1961 987
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1999
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Demografia: 1596 1776 1805 GORNO
724
7691
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
515
574
628
696
923
1191 1609 1581
1787
1806
2194
2267
2101
2013
1849
(1) Include 219 abitanti della contrada di Bondo di Colzate.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1992 1999
Circoscrizione attuale con porzione settentrionale di Oneta » Circoscrizione attuale e censuario Bondo di Colzate aggregati » Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale e censuario Bondo di Colzate aggregati Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale e censuario Bondo di Colzate aggregati Circoscrizione attuale, censuario di Bondo di Colzate e Oneta aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » »
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bile grazie all’inclusione nella circoscrizione di Calcinate di quasi tutto il territorio di Cavernago. Dalle indicazioni di coerenza si può ritenere che il confine sui lati di levante (oltre il fiume Serio), con Seriate, e di ponente, con Zanica, non dovesse discostarsi molto da quello odierno. Una corrispondenza con l’assetto confinario attuale doveva sussistere anche sul lato Nord-occidentale, nonostante l’atto riporti la coerenza con Azzano e non con Orio, e nonostante la presenza del territorium
120 COORDINATE:
D4
di Padergnone (o Curtis de Paterniono, come si specifica nell’atto di definizione confinaria di Orio) che, tuttavia, doveva estendersi prevalentemente in territorio di Zanica e solo in minima parte su quello di Grassobbio. Le fonti consultate non informano di variazioni di circoscrizione fino alla concentrazione dei comuni del 1809 quando viene aggregato con Comun Nuovo a Zanica. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre modificazioni territoriali.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Grassobbio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GRASSOBBIO: Azzano, Campanea de Azano, Calcinate, Seriate, Paderno (Seriate), Padergnone (Zanica). Comuni censuari: Grassobbio. Superficie territoriale (Ha): GRASSOBBIO
1853
1921
694
834
1936 1951 1961 825
825
1999
825
825
Demografia: 1596 1776 1805 GRASSOBBIO
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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1983/91 Capannelle Colpani (91)
GRASSOBBIO
IGM (1969-74) Capannelle Cascina Colpani Cascina Gamba Cascina Pale GRASSOBBIO Le Fornacette
1961 Capannelle
1936
Cascina Gamba Cascina Pale Cascina Piccinelli GRASSOBBIO GRASSOBBIO Le Fornacette
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3748
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Zanica Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Paderno
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
Tabella di raffronto delle località abitate
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438
Grasobio, Grassobio Grasobio Grassobio Grassobio Grassobio Grassobio Grassobio Grassobbio (Grassobbio) Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio Grassobbio
Località Capannelle Cascina Colpani Cascina Gamba Cascina Pale Cascina Piccinelli GRASSOBBIO Le Fornacette Nava Riboli
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620
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come comune autonomo è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove, ad eccezione della redazione del 1353, viene disposta l’unione fiscale con Orio. La sua circoscrizione territoriale in periodo medievale non doveva discostarsi molto da quella odierna. È quando si ricava dalle indicazioni topografiche e di coerenza contenute nell’atto di definizione dei suoi confini del 1392 con i finitimi comuni di Azzano e Calcinate a Sud, Seriate ad Est, il territorio di Paderno (Seriate) a Nord, Padergnone (Zanica) ed ancora Azzano ad Ovest (Codice Patetta, 1996). La coerenza con Azzano sul lato meridionale, a prima vista poco comprensibile, trova una giustificazione nel fatto che quivi, tra il territorio di Zanica e quello di Urgnano, Azzano possedeva un ampio territorio destinato a pascolo (Campanea de Azano), completamente esterno alla circoscrizione comunale. Di questa enclave si fa menzione ancora alla fine del XVI secolo nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze. Sempre a Sud, il confine diretto con Calcinate, in località Grobio, o Verobio (oltre il fiume Serio in corrispondenza del confine tra Seriate e Cavernago, nei pressi del cascinale Speranza - Mazzi, 1880), era reso possi-
G
274
Ghisalba
.
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
1921
1871
1776
1596
GRASSOBBIO
GRASSOBBIO
GRASSOBIO
GRASSOBIO
Riferimenti geostorici
Gromo
121 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Gromo, Boario. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GROMO: Ardesio, Gandellino, Valgoglio, Clusone, Scalve. Comuni censuari: Gromo con Bovario. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1639
1709
7724
2005
GROMO
7724
1691
Demografia: 1596 1776 1805 GROMO
756
863
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1119
732
772
754
828
888 1095 1105
3725
3371
3970
1268
1408
1324
1252
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Gromo Grommo, Grumelli de Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo San Giacomo Gromo Gromo Gromo Gromo con Bovario Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo Gromo
1797
Boario Boario
Circoscrizione assimilabile a quella del censuario ottocentesco (senza le frazioni Ripa e Bettuno) » » Censuario ottocentesco (senza le frazioni Ripa e Bettuno) » » Porzione occidentale del censuario Censuario ottocentesco (senza le frazioni Ripa e Bettuno) » Gromo, Valgoglio e Gandellino aggregati Censuario ottocentesco (senza le frazioni Ripa e Bettuno) » » » » » Gromo, Valgoglio e Gandellino aggregati Censuario (senza le frazioni Ripa e Bettuno) Circoscrizione attuale »
Circoscrizione attuale
2710 3038
P.ZO REDORTA
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P.ZO DEL DIAVOLO (TENDA)
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PROVINCIA
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Gromo. La sua erezione in comune distinto è documentata già all’inizio del XIII secolo: risale al 1238 la prima raccolta di ordini statutari con la quale il comune regolava la propria vita in campo economico e giudiziario. Pervenutoci in copia settecentesca, nell’archivio comunale di Gromo è conservato un atto di definizione dei confini del 1246 relativo alla spartizione dei boschi e dei pascoli precedentemente sfruttati collettivamente (Archidata, Archivio storico del comune di Gromo, Notizie storiche). Con la denominazione di Grumelli de Gromo è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo fra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Ardesio, Gandellino, Valgoglio, Clusone e Scalve (Codice Patetta, 1996). Coerenze e riferimenti topografici contenuti nello strumento definiscono un territorio corrispondente a quello del censuario di metà Ottocento, in quanto restavano escluse dal suo perimetro le frazioni di Bettuno e Ripa che appartenevano al comune di Gandellino. Il confine con Gandellino era rappresentato dalla mulattiera che, partendo dalla Valle Sedornia (Vallis Scabrine), aggirava a mezza costa il monte Costa Magrera fino alla località Bastaziis (“strada dei Vastassi” nelle mappe del Catasto Lombardo Veneto). Al termine di detta mulattiera il confine scendeva al fiume Serio e seguiva per un tratto il suo corso verso valle fino all’altezza della chiesa dei SS. Giacomo e Vincenzo in località Bettuno (Butuno); risaliva poi il versante destro del Serio lungo la costa (Dragonum) fino alla località Grumelli (ad Grumellam) dove raggiungeva il confine orientale del comune di Valgoglio, che non doveva discostarsi di molto rispetto a quello odierno. La linea di confine meridionale con Ardesio, principiando dal fiume Serio, saliva al monte Redondo e da qui, seguendo grossomodo la linea spartiacque, giungeva alla sommità del monte Vodala (in sumitatem montis Vodalle), comprendendo tutto il versante settentrionale di detto monte (oggi incluso nel finitimo comune di Ardesio). Dal monte Vodala, dove incrociava anche il confine di Clusone, la linea proseguiva verso Est seguendo il crinale fino al monte de Venina (identificato con M. Vigna Vaga - Gualeni, 1998) dove iniziava il confine con Scalve. Su quest’ultimo tratto di confine (dal monte Vodala al monte Venina), tuttavia, non vi è certezza che il confine corresse esattamente lungo lo spartiacque: alla scarsità dei riferimenti topografici che l’atto fornisce descrivendo questa zona, bisogna infatti aggiungere l’incongruenza nel riferimento di coerenza, a monte, con il comune di Clusone (che all’epoca si estendeva sin qui attraverso l’inclusione del territorio di Oltressenda Alta). L’ambiguità che emerge dall’atto, secondo alcuni, troverebbe una giustificazione nella esplicita volontà dei consoli di Gromo di lasciare indefinito questo tratto, non essendo ancora risolta la questione della spartizione del territorio ad Est del monte Timogno (conclusasi solo dopo il 1619), un tempo alpeggio indiviso dei comuni di Gromo e Clu-
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
M. VALSACCO 1772
M. PARE’ 1642
171 121
sone. Altre aree indivise, oggetto di lunghe controversie, erano localizzate nell’attuale territorio di Valgoglio: nello Statuto del 1512 vengono descritti i confini dell’alpeggio di Boirasco di ragione di Gromo, che si estendeva dalla località Selva d’Agnone fino al confine con la Valle Brembana (Gualeni, 1998). Doveva avere inoltre alcuni possedimenti anche negli alpeggi del monte Arera in quanto, sia nello strumento di definizione dei confini del comune di Levrene et Bracha del 1234 (Gabanelli, 1996), che in quello di Serina et Bracha del 1392, che definiscono la medesima circoscrizione (che includeva anche l’attuale territorio di Oltre il Colle), Gromo figura in confine diretto. Dal 1612 al 1621 (Archidata, Archivio storico del comune di Gromo, Notizie storiche) e dall’aprile 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco), dove il comune in parola è segnalato con la denominazione di Gromo S. Giacomo, al marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), la sua circoscrizione subisce un ridimensionamento per l’erezione in comune autonomo della frazione di Boario, che, probabilmente, assunse come confine occidentale la linea materializzata dalle strade di Beliazzo e della Foppa (ancora in uso a metà ottocento), più volte citate negli Statuti del 1512 come limite di separazione dei beni delle due comunità (Gualeni, 1998). Non subisce altre variazioni fino alla riorganizzazione amministrativa disposta con Decreto 31 marzo 1809, quando, sotto la sua denominazione, assorbe Gandellino e Valgoglio. Con un Decreto prefettizio del 1812 si dispone il trasferimento della sede comunale a Gandellino e l’aggregazione di Valbondione ed Uniti (Istituzioni del territorio, 1997). Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di concentrazione. Nel 1927 riaggrega i comuni di Gandellino e Valgoglio. Il 17 novembre 1946 il Consiglio Comunale di Gromo accoglie l’istanza di ricostituzione dei tre comuni promossa dalla popolazione. Di uguale parere è anche il Consiglio Provinciale che esamina la domanda nella seduta del 6 maggio 1947. La ricostruzione diventa esecutiva solo nel 1954. Il 14 agosto 1955 gli abitanti delle frazioni Ripa e Bettuno fanno istanza per essere distaccati da Gandellino ed essere aggregati a Gromo. In seguito al parere favorevole del Consiglio Provinciale del 7 giugno 1965 (v. all.) il distacco, con il quale il comune in oggetto assume l’attuale circoscrizione, diventa esecutivo nel 1968.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Algoi Bettuno alto
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Bettuno alto
Bettuno alto (Gandellino) Bettuno basso (Gandellino) Boario Burlamaschi
Bettuno basso
Bettuno basso
Boario Boario Burlamaschi Colarete (oggi in Valgoglio) Fossati GANDELLINO Grabiasca (oggi in Gandellino) GROMO GROMO Gromo San Marino (oggi in Gandellino) Le Maschere
Boario
Novazza (oggi in Valgoglio) Panzera Parrocchia Ripa Riva di Gromo Rivo Pesa San Bernardino
1936
Boario
1921
1871
Boario
Bettuno basso (Gandellino) Boazio
1776 1596 Algoi Bettuno di Sopra (Gandellino) Bettuno di Sotto (Gandellino) Boario Boario
Colarete Fossati
GROMO
GROMO
Le Maschere
Le Maschere (Gandellino)
Gandellino Grabiasca GROMO GROMO Gromo S. Marino
GROMO
GROMO
GROMO
Novazza Panzera
Pranzera Parrocchia Ripa Bassa, — Alta (Gandellino)
Ripa
Rivo Pesa (83) San Bernardino (83)
Sotto Corna di Gromo VALGOGLIO Valzella
Ripa Bassa, — Alta (Gandellino) Riva di Gromo
San Bernardino Sotto Corna di Gromo Valgoglio Valzella
Boario. Si erige in comune distinto, separandosi da Gromo, dal 1612 al 1621 e dall’aprile 1797 al marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), quando viene riassorbito. In queste due occasioni assunse probabilmente come confini quelli della parrocchia di S. Bartolomeo, nella cui circoscrizione ricade il territorio orientale del comune di Gromo. Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2051, 27-10-1927 - Riunione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino in un unico comune denominato «Gromo» (vol. IX, p. 9058). D.P.R. n. 951, 24-08-1954 - Ricostituzione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino (vol. X, p. 3080). Atto di descrizione dei confini di Gromo del 16 novembre 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
172 121
D.P.R. n. 767, 28-05-1968 - Distacco delle frazioni Ripa e Bettuno del comune di Gandellino con aggregazione al comune di Gromo (vol. VIII, p. 3457).
Riferimenti geostorici
Grone
122 COORDINATE: 6 C 6
Comuni storici compresi: Grone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GRONE: Colognola (Casazza), Mologno (Casazza), Vigano, Berzo, Adrara, Monasterolo. Comuni censuari: Grone. Superficie territoriale (Ha): GRONE
1853
1921
761
791
1936 1951 1961 —
783
1999
783
783
Demografia: 1596 1776 1805 GRONE
340
370
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
471
688
700
727
802
893
962
984
—
—
841
814
779
749
716
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Grahone (Grono o Grahono) è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea, cui appartenevano anche Terzo, Borgo di Terzo, Berzo e Vigano, con i quali veniva prescritta la formazione di un unico distretto fiscale nelle redazioni del 1331 e 1353. Con un atto del notaio Gasparino Baldi di Grone, redatto il 7 luglio 1392, vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Molini di Colognola (Casazza), Monasterolo, Adrara, Berzo, Vigano e Mologno (Casazza), con i quali trovasi tuttora in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Analoga concordanza con la situazione odierna doveva sussistere anche dal punto di vista confinario se, come emerge dall’atto, occupava un territorio che si estendeva dal limite naturale del crinale, tra il Monte Gremalto e il Monte di Grone, fino al fiume Cherio. Tale assetto è confermato da altre due ricognizioni di confine effettuate nel 1456 e nel 1481 (Confini di varie terre). È registrato come comune autonomo in tutte le fonti successive fino alla revisione amministrativa del marzo del 1809, quando viene aggregato a Borgo di Terzo con Berzo, Entratico, Luzzana e Vigano. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di concentrazione. Nel 1928 viene nuovamente unito a Borgo di Terzo con Berzo S. Fermo e Vigano S. Martino a formare il comune denominativo di Borgounito (v. all. scheda 33 Borgo di Terzo). Viene ricostruito nel 1947 e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Grahono, Grono Grono Gro Grone Grone Grone Grone Grone (Grone) Grone Grone Grone Grone Grone Grone (Grone) Grone Grone Grone
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Acquasparsa
1983/91 Acquasparsa
Caderighi GRONE
GRONE
Monte di Grone S. Antonio Salino San Fermo [porzione]
Salino (83) San Fermo [porzione]
IGM (1969-74) Molino Acqua Sparsa Caderighi GRONE
1961 Acquasparsa Caderighi GRONE
S. Antonio
S. Antonio
Salino San Fermo
Salino
1936
1921
1871
Grone (Borgounito)
GRONE
S. Antonio (Borgounito)
S. Antonio
1776
1596
GRONE
GRONE
GRO
S. Antonio
Monte di Grone S. Antonio di Grone
Bianzano
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M. ALTINELLO 997
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M. GREMALTO
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Martina
1099
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Quaglia
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1000
Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
COL CROCE
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Borgo di Terzo
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1000
Gaverina Mologno Terme Casazza
. Monasterolo del Castello
Lughisello
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 1201, 10-05-1928 - Unione dei comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino in un unico comune denominato «Borgounito» con sede municipale a Borgo di Terzo (vol. IV, p. 3736). D.L.C.P.S. n. 1158, 02-10-1947 - Ricostituzione dei comuni di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Vigano San Martino (vol. IV, p. 3285).
173 122
Riferimenti geostorici
Grumello del Monte
Comuni storici compresi: Grumello del Monte, Boldesico.
123
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): GRUMELLO DEL MONTE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. BOLDESICO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 D-E 6
Comuni censuari: Grumello del Monte con S. Pantaleone. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
955
993
GRUMELLO DEL MONTE
1936 1951 1961 982
982
1999
982
982
Demografia: 1596 1776 1805 GRUMELLO DEL MONTE
723
1208
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1429
1613
1734
1913
2147
2428 2956 3271
3644
3701
4122
4101
4654
5490
5963
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Grumello del Monte. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove si prescrive l’unione fiscale con Boldesico e Telgate. Come comune autonomo è menzionato anche nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di S. Stefano (Carobbio degli Angeli), Chiuduno e Telgate con i quali trovavasi in confine diretto lungo un tracciato che ricalca abbastanza fedelmente quello odierno, sia nella parte settentrionale (torrente Tirna), sia in quella meridionale, dove il confine è descritto mediante un sistema di riferimenti toponomastici (in Galbeno - cascina Galbe), topografici (strada per Bergamo) e di direzione che rispecchia quello attuale (Codice Patetta, 1996). Ad occidente, lungo quasi tutto il confine con il comune di Tagliuno (Castelli Calepio), l’attuale circoscrizione era parzialmente occupata, in quel periodo, dal comune di Boldesico, la cui annessione al comune in oggetto è testimoniata a partire dall’estimazione generale del 1447, dove viene registrato unitamente a Grumello (Grumello et Buldesicho). Come comune autonomo e con una estensione praticamente coincidente a quella odierna è riportato in tutte le fonti successive fino al decreto napoleonico di concentrazione dei comuni del marzo del 1809 con il quale aggrega il finitimo comune di Telgate. Dal 1816, quando i due comuni vengono ricostruiti con le rispettive precedenti circoscrizioni, per il comune in discorso non si segnalano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Grumello del Monte Grumello Grumello Grumello Grumello del Monte Grumello Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte Grumello del Monte
1353 1392
Boldesico Boldesicho, Boldesico Boldesicho, Boldesico inabitato
Fascia territoriale lungo il confine orientale di Grumello del Monte »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Boldesico Campagna Cascina Galbè Cascina San Rocco Codera Fontana Santa
1983/91 Boldesico (83)
IGM (1969-74) Boldesico Campagna Cascina Galbè (91)Cascina Galbè Cascina San Rocco Codera (91) Fontana Fontana Santa Santa (83) GRUMELLO GRUMELLO DEL MONTE DEL MONTE
GRUMELLO DEL MONTE Livelli Monte di Grumello Piazza Comune San Pantaleone Seriole
GRUMELLO DEL MONTE Livelli
GRUMELLO DEL MONTE
GRUMELLO
Piazza Comune San Pantaleone Seriole
San Pantaleone
San Pantaleone
San Pantaleone
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Boldesico
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1921 Boldesico Campagna
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Piazza Comune San Pantaleone
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1936
Monte di Grumello San Pantaleone
M. TOMENONE
.
1961 Boldesico
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. Albano S.A.
Boldesico. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Viene menzionato come comune contermine negli atti di descrizione di confine di Tagliuno del 1392 e del 1395 dove, tuttavia, si specifica che in detta località non abita più alcuna persona (Codice Patetta, 1996). Il territorio di questo “Comune”, che non doveva essere molto esteso, si sviluppava longitudinalmente a cavallo del confine orientale di Grumello, spingendosi in territorio di Tagliuno fino ad un’ipotetica linea congiungente le attuali località di Cerche (contrata u.d. super Circha), cascina S. Pietro (contrata u.d. ad ecclesiam S. Petri de Boldesicho) — a Sud della strada per Bergamo — e Morola (contrata u.d. super Morollam). Nell’estimazione del 1447 è registrato assieme a Grumello.
Circoscrizione attuale senza il territorio di Boldesico » Circoscrizione attuale » » » » » Grumello e Telgate aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Riferimenti geostorici
Isola di Fondra
124 COORDINATE:
B5
Comuni storici compresi: Isola di Fondra, Fondra, Trabuchello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Val Fondra. Comuni censuari: Fondra; Trabucchello. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1291
1340
1325
1325
FONDRA
605
636
TRABUCHELLO
686
704
ISOLA DI FONDRA
1325
1325
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
ISOLA DI FONDRA
403
FONDRA
14101
452
503
468
457
340
430
241
311
297
—
200
200
192
200
118
192
129
191
202
TRABUCHELLO
319
321
286
228
196
200
(1) Numero di abitanti riferito alla comunità di Val Fondra comprendente anche i territori di Branzi e Carona.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Fondra (Fondra) (Fondra) Fondra Fondra Fondra Fondra Fondra con Trabuchello Fondra (Fondra) Fondra Fondra Fondra Fondra Fondra Fondra
Circoscrizione attuale » » »
Contrada della comunità di Val Fondra » Circoscrizione attuale di Isola di Fondra Censuario di Fondra » » Circoscrizione attuale di Isola di Fondra Censuario di Fondra Aggregato a Branzi Censuario di Fondra » » » » »
PROVINCIA P.SO DI TARTANO
M. TORO
2108
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2524
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L. Becco
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L. Sucotto
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Isola di Fondra Fondra
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P.ZO DI CIGOLA
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Sottocorna
Trabuchello. È citato per la prima volta comune autonomo in uno strumento notarile del 1639 (Istituzioni del territorio, 1997). In precedenza era una delle contrade componenti la comunità di Val Fondra (*). A fine Cinquecento è elencato con Fondra ed altre contrade tutte ricadenti nell’attuale circoscrizio-
V
2483
2348
Chignolo
Mappa del comune censuario di Fondra rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
DI
M. CADELLE
C.MA DI LEMMA
15
Fondra. È contrada di Val Fondra (*) fino a fine Cinquecento quando si erige comune autonomo con una estensione corrispondente al comune attuale di Isola di Fondra (Da Lezze, 1596). Nel corso del XVII secolo si costituisce in comune la sua contrada di Trabuchello e la sua circoscrizione si ridimensiona a quella del comune censuario ottocentesco. Con tale estensione è riportato in tutte nelle fonti successive fino al 1798 quando riassorbe il territorio di Trabuchello. Nell’elenco allegato al Comparto territoriale del Regno del giugno 1805, le due comunità sono nuovamente registrate come distinte. Con il Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Branzi insieme a Trabuchello e Carona. Riacquista la sua autonomia con la compartimentazione territoriale del febbraio 1816 e nel 1928 viene unito definitivamente a Trabuchello a formare l’attuale comune di Isola di Fondra.
Isola di Fondra Isola di Fondra Isola di Fondra Isola di Fondra Isola di Fondra
00
Isola di Fondra. Si erige in comune autonomo nel 1928 in seguito all’unione dei comuni di Fondra e Trabuchello (R.D. n. 1713 del 28 giugno 1928). Nel 1954, su iniziativa degli abitanti di Trabuchello, vi fu un tentativo di ricostituzione dei due ex comuni. La Deputazione Provinciale, constatando le difficoltà finanziarie cui sarebbe andata incontro la frazione di Fondra, espresse parere contrario (v. all.) e la pratica non ebbe seguito.
1936 1961 1992 1999
P.SO DEL VINDIOLO 1974
O LT R E IL COLLE P.ZO ARERA M SECCO
175 124
ne di Isola di Fondra per indicare l’entità territoriale soggetta alla parrocchia di S. Lorenzo di Fondra (Da Lezze, 1596). Come comune distinto e con una circoscrizione corrispondente a quella del censuario ottocentesco, è registrato in tutte nelle fonti successive fino al marzo 1798 (Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio) quando viene unito a Fondra. Nell’elenco allegato al comparto del 1805 è registrato di nuovo come comune autonomo. In seguito viene aggregato a Branzi insieme a Fondra e Carona (Decreto 31 marzo 1809). Riacquista la sua autonomia con la compartimentazione del 1816. Nel 1928 viene unito definitivamente a Fondra a formare il comune attuale di Isola di Fondra.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Trabuchello (Trabuchello) (Trabuchello) (Trabuchello) Trebuchello Trabuchello Trebucchello (Trabuchello) Trabuchello (Trabuchello) Trabucchello Trabuchello Trabuchello Trabuchello Trabuchello Trabuchello
Contrada della comunità di Val Fondra » Contrada di Fondra Censuario di Trabucchello » » Unito a Fondra Censuario di Trabucchello Aggregato a Branzi Censuario di Trabucchello » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cornelli
1983/91 Cornelli (83)
IGM (1969-74) Cornelli
1961 Cornelli
1936
1921
1871
FONDRA Foppa
Fondra
Fondra Foppa
Fondra Foppa
Fondra
FONDRA
FONDRA Foppa (Fondra)
Forcella
Forcella
Isola Piazzola Pusdosso
Mappa del comune censuario di Trabucchello rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
(*) Val Fondra. Come ente autonomo è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1333) dove, con la denominazione di comune de Fondra et de la Carona et de Branciis, è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi Statuti veniva disposta anche la costituzione di un unico distretto fiscale insieme a Valleve, Foppolo e Cambrembo. Entro la sua circoscrizione ricadevano i territori degli attuali comuni di Isola di Fondra, Branzi e Carona. È quanto si evince anche dalla lettura dell’atto di descrizione dei suoi confini (Confinia et termini comunis Vallis Fondre Inferioris) rogato il 12 aprile 1456: ad Est confinava infatti con la Val Seriana Superiore (sumitas montium communis Vallis Seriane Superioris); a Sud con il comune di Valnegra (che includeva in quel periodo anche gli attuali territori di Moio de’ Calvi e Roncobello); ad Ovest con il comune di Piazzatorre lungo la giogaia Torracchio-TorcolaMonte Colle (sumitas montium de Toragio, de Torculla et de Collo); a Nord con Valleve lungo la Valle Valenzana e con Carona lungo la Valle di Carisole (quest’ultimo riferimento è citato nello stesso atto, ma nel capitolo relativo ai confini di Carona) fino alla sommità dei monti che dividono il territorio bergamasco dalla Valtellina (in sumitatem montium versus Vallis Tellinam) dei quali seguiva poi la giogaia verso Est (versus mane parte per costam tortam et recta). Il 3 febbraio 1481 viene effettuata una nuova ricognizione dei confini che conferma, ad eccezione del confine settentrionale con Valleve, spostato dalla Valenzana alla Valle del Vendullo (a monte parte Vallis Vendulli), la circoscrizione sopra delineata. A fine Cinquecento il comune si scompone in tre entità territoriali distinte. Dalla relazione di fine mandato del Da Lezze si apprende infatti che dette comunità «solevano esser un solo comune et tutte insieme poste in estimo della valle del Viccariato (…) ma par che siano poi divise come Fondra [coincidente con l’attuale Isola di Fondra], Branci et Carona…» (Da Lezze, 1596).
Isola (Trabuchello) Piazzola (Trabuchello) Pusdosso (Fondra) Sega (Trabuchello)
Piazzola Pusdosso
Pusdosso
Pusdosso
TRABUCHELLO
Trabuchello
Trabuchello
Trabuchello
Via Piana
Via Piana (83)
Via Piana
Via Piana
Sega Sopra Fondra Trabuchello
TRABUCHELLO
TRABUCHELLO
1776 1596 Cornelli (Fondra) Cornelle (Fondra) FONDRA FONDRA Foppa Fopa (Fondra) di Fondra (Fondra) Forzella (Fondra) Forcella (Fondra) Isola (Trabuchello) Piazzola (Trabuchello) Pusaldosso Posaldosso (Fondra) (Fondra) Sopra Fondra (Fondra) TREBUCCHELLO Trabuchello (Fondra) Via Piana Via Piana (Fondra) (Fondra)
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
Assetto circoscrizionale all’anno 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1713, 28-06-1928 - Unione dei comuni di Fondra e di Trabuchello in un unico comune denominato «Isola di Fondra» con capoluogo Trabuchello (vol. V, p. 5250).
176 124
Isso
to parere, all’Amministrazione Provinciale che pure si espresse favorevolmente nella seduta del 15 marzo 1929 (v. all.).
125 COORDINATE:
D5
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Isso. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: “Isso con Caselle, Cassina Bronzona, Cassina Famosa, Cassina de’ Pecchi e Cassina Ferrabena”. Superficie territoriale (Ha): ISSO
1853
1921
468
495
1936 1951 1961 490
490
1999
490
490
Demografia: 1596 1776 1805 ISSO
(1)
(1)
401
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 282
327
278
303
366
444
506
491
557
577
464
420
493
537
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del confine storico del Fosso Bergamasco in territorio che per tutto l’Antico Regime fu soggetto alla giurisdizione dello Stato di Milano. Durante il governo di Bernabò Visconti, quando l’antico territorio della pieve di Calcio venne suddiviso tra varie amministrazioni, Barbata ed Isso rimasero di proprietà del Monastero di S. Giulia di Brescia (Alberti-Caproni, 1985). In ordine alla sua estensione territoriale, le prime informazioni certe si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano. Nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 10 giugno 1757 è elencato tra le comunità appartenenti alla Provincia Superiore di Cremona con la denominazione di “Isso con Caselle, Cassina Bronzona, Cassina Famosa, Cassina de Secchi e Cassina Ferrabona”. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po e nel settembre 1798, con il secondo riparto territoriale della Repubblica Cisalpina, nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Nel giugno 1805 aggrega Barbata ed Uniti. Con la riorganizzazione amministrativa del marzo del 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) “Isso con Barbata” viene aggregato a Fontanella con Casaletto di Sopra (CR) e Romanengo del Rio e Melotta (CR). Con la prima revisione amministrativa austriaca del febbraio 1816 viene ricostruito con la circoscrizione territoriale precedente alle aggregazioni napoleoniche e che tuttora conserva. È rimasta senza seguito la proposta di unione con Antegnate trasmessa dalla R. Prefettura, per il prescritCAR
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Famosa Cascina Ferabona ISSO Sola
1983/91
IGM (1969-74) Cascina Famosa Cascina Ferabona Cascina Ferabona ISSO ISSO Sola Sola
1961 1936 Cascina Famosa Cascina Ferab[o]na ISSO ISSO Sola
1921
1871
ISSO
ISSO
1776
1596
Mappa del comune censuario di Isso con Cassina Bronzona e Cassina Famosa, Catasto Teresiano, 1722/23.
Calcio
Covo
.
Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia Superiore Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Isso e Barbata aggregati Aggregato a Fontanella Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Og li o
.
O
Fornovo S. Giovanni
Isso con Caselle, Cassina Bronzona … Isso ed Uniti Isso ed Uniti con Barbata ed Uniti (Isso) Isso ed Uniti Isso Isso Isso Isso Isso Isso Isso Isso Isso
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.
I
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1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Antegnate
.
.
.
Barbata
Pumenengo Fontanella
.C.na Casella 100
.
Zaccarola
Torre Pallavicina
.
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Mirandola
PR
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.
Casaletto di Sopra
CR
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. Romanengo del Rio
Scala 1:200 000
Mappa del comune censuario di Cassina de’ Secchi con Cassina Farabona, Catasto Teresiano, 1722/23.
177 125
Riferimenti geostorici
Lallio
126 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Lallio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LALLIO: Curnasco (Treviolo), Stezzano, Sforzatica (Dalmine), Albegno (Treviolo), territorio di Dalcio (Bergamo), territorio di Grumello (Bergamo), territorio di Guzzanica (Dalmine). Comuni censuari: Lallio. Superficie territoriale (Ha): LALLIO
1853
1921
204
216
1936 1951 1961 214
214
1999
214
214
Demografia: 1596 1776 1805 LALLIO
(150) (270)
453
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 408
507
538
525
655
760
787
831
894
932
1103
1826
2182
2773
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come comune autonomo è citato per la prima volta negli Statuti di Bergamo del 1331 dove è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano e dove si prescrive l’unione fiscale con Treviolo. In tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo tale prescrizione non viene ripetuta. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini (Confines locii et territorii de Lalio) con i contermini comuni di Curnasco, Stezzano, Sforzatica (Dalmine), Treviolo, Albegno (Treviolo), ed i territori di Dalcio (Bergamo), Grumello (Bergamo) e Guzzanica (Dalmine), con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Il suo assetto confinario, ancorché delineato attraverso pochi riferimenti topografici, per lo più posti in corrispondenza delle strade (ad eccezione del confine con Stezzano rappresentato dal corso del torrente Morla), non doveva discostarsi molto da quello attuale, e ciò in virtù dell’assoluta coerenza con l’attuale geografia confinaria. A fine Cinquecento risulta assorbito nella circoscrizione di Bergamo: nella relazione del Da Lezze del 1596 viene registrato come contrada dei Corpi Santi nella vicinia di S. Leonardo. Si ricostituisce comune autonomo nell’aprile 1797; nel marzo 1798 aggrega Grumello del Piano e nel settembre dello stesso anno anche Sabbio (Dalmine), registrato come comune distinto già nel comparto territoriale del 1805. Nel 1809, con la denominazione di Lallio con Grumello, viene nuovamente aggregato a Bergamo con altri 27 comuni gravitanti attorno alla città. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1818 si separa da Grumello che si costituisce in comune autonomo (Decreto Governativo 26 giugno 1818). Da questa data non si registrano altre variazioni circoscrizionali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Lalio Lalio (Lallio) (Lallio) (Lallio) (Lallio) Lallio con Grumello Lallio con Grumello del Piano (Lallio) Lallio con Grenello del Piano Lallio Lallio Lallio Lallio Lallio Lallio Lallio Lallio Lallio
Circoscrizione attuale » Appartenente ai Corpi Santi di Bergamo » » » Lallio e censuario di Grumello del Piano (Bergamo) aggregati » Aggregato a Bergamo Lallio e censuario di Grumello del Piano (Bergamo) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località LALLIO Vallietta
1983/91 LALLIO
IGM (1969-74) LALLIO
1961 LALLIO
Vallietta
Vallietta
1936 LALLIO
1921 LALLIO
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Mappa del comune censuario di Lallio, Catasto Napoleonico (primo decennio sec. XIX, rettif. 1823).
1871 LALLIO Vailetta
1776 Laglio (Corpi Santi)
1596 L’Alio (Corpi Santi) Vailetta