Riferimenti geostorici
Leffe
127 COORDINATE: 6 B 6
Comuni storici compresi: Leffe. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LEFFE: Cene, Barzizza (Gandino), Bianzano, Casnigo, Gandino. Comuni censuari: Leffe. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
656
682
LEFFE
1936 1951 1961 675
675
1999
675
675
Demografia: 1596 1776 1805 LEFFE
810
1560
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1209
1507
1631
1687
1845
2220 2619 2886
3167
3377
3870
4737
5273
5309
5106
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe (Leffe) Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe Leffe
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Gandino Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ceride Basse LEFFE Monte Croce San Rocco
1983/91
IGM (1969-74) Ceride Basse LEFFE LEFFE Monte Croce (91) Monte Croce San Rocco
1961 Ceride Basse LEFFE
1921
1871
1776
1596
LEFFE
LEFFE
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Atto di descrizione dei confini di Leffe del 3 agosto 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
1936 LEFFE
eg
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La prima testimonianza documentaria attestante l’esistenza di un organismo comunale risale alla prima metà del XIII secolo ed è rappresentata dall’atto del 1234 (un anno dopo l’affrancamento dal potere feudale della famiglia dei Ficieni) con cui tutte le comunità della Val Gandino provvidero a definire i propri confini territoriali. Nello strumento, che viene rogato alla presenza di un console del comune di Leffe, si menziona inoltre una strada detta “del mercato”, indice evidente di una attiva vita commerciale che lo portò, prima di altri comuni della valle, alla stesura di un proprio Statuto comunale già nella prima metà del ’200 (Archidata, Archivio storico del comune di Leffe, Notizie storiche). Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo viene elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta di S. Lorenzo. In esecuzione di quanto disposto dallo Statuto di Bergamo del 1391, nel 1392 si procede ad una nuova ricognizione dei confini comunali e tra le coerenze vengono citati i comuni di Cene, Casnigo, Barzizza (Gandino), Gandino e Bianzano. Nonostante gli scarsi riscontri tra la toponomastica offerta dal documento e quella ufficiale riportata sulle tavolette dell’I.G.M., si può ritenere che la sua circoscrizione storica non si discostasse molto da quella attuale, e ciò in considerazione soprattutto del fatto che in quel periodo Barzizza includeva l’attuale territorio di Cazzano S. Andrea, e Gandino quello di Peia. Come comune distinto è segnalato in tutte le fonti successive fino al Decreto di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 quando viene aggregato a Gandino insieme a Barzizza, Cazzano e Peia. Riacquista autonomia amministrativa e territoriale nel 1816. Rimane senza esito, nonostante il parere favorevole del Rettorato Provinciale (seduta 26 giugno 1934) e della R. Prefettura, la proposta dei podestà di Leffe e Peia di unire i rispettivi territori comunali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
1378
FONTENO
M. GREMALTO 1320
179 127
Riferimenti geostorici
Lenna
128 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Lenna, Cantone, Coltura. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Valnegra. Comuni censuari: “Lenna con Coltura, Cantone e Pos-Pioda”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1222
1289
LENNA
1936 1951 1961 —
—
1999
1275
1288
Demografia: 1596 1776 1805 LENNA
310
(2)
CANTONE
(1)
(2)
COLTURA
—
(2)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1273
1035
1026
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Valnegra (507 ab.).
931
1043
1144 1092 1114
—
—
—
781
702
715
696
(2) Abitanti conteggiati unitamente a quelli della parr. di S. Martino di Piazza Brembana (1200 ab.).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Lenna Lentina, Lantana (Lenna) Piana et Lenna (Lena) Lenna Lenna Lenna (Lenna) (Lenna con Cultura, Cantone e Pioda, Piazza) (Lenna) Lenna con Coltura e Cantone Pioda Lenna Lenna Lenna Lenna Lenna (Lenna) Lenna Lenna Lenna
1596 1740 1766 1776
Cantone Canton e Pospioda Cantone oltre la Goggia Canton e Pioda Cantone
1740 1766 1776
Coltura Coltura Coltura Coltura
Censuario di “Lenna con Coltura …” (?) Aggregato a Valnegra Censuario di “Lenna con Coltura …” senza il territorio di Cantone e Pioda Porzione occidentale del censuario di “Lenna con Coltura …” » » Aggregato a Piazza Brembana » » Censuario di “Lenna con Coltura …” » » » » » Aggregato a Piazza Brembana Censuario di “Lenna con Coltura …” Circoscrizione attuale »
Porzione orientale del censuario di “Lenna con Coltura …” » » »
Porzione centrale del censuario di “Lenna con Coltura …” » »
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Mappa del comune censuario di Lenna rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Lenna. Con la denominazione di Lentina è elencato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro; negli stessi veniva prescritta l’unione in un unico distretto fiscale insieme ai comuni di Valnegra, Bordogna e Bornigro (oggi Bernigolo in Moio de’ Calvi). Tale prescrizione sembrerebbe essersi parzialmente concretizzata anche sul piano amministrativo-territoriale nel 1392 con l’unione di Valnegra e Lenna, in quanto il comune di San Pietro d’Orzio (S. Giovanni Bianco) viene descritto in tale anno come confinante con Valnegra (Codice Patetta, 1996). L’appartenenza al comune di Valnegra è confermata dalla descrizione dei confini di questo comune del 1456 (Confini di varie terre) dal quale si ricava un territorio che si estendeva a Sud fino alle località Ca di Parina (super Costa Parine) e Coste Pagliari, dove confinava con il territorio di Cespedosio del comune di Camerata Cornello (in costam que dividit (…) Zespedosum). In età veneta fece parte della Valle Brembana Oltre la Goggia che usufruiva, al pari di altre “valli separate”, di particolari privilegi fiscali. Viene registrato come comune autonomo nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, ma con un’estensione inferiore all’attuale in quanto le frazioni di Cantone e Pioda (oggi ricadenti in Lenna) sono registrate come un comune distinto, da poco separatosi da Valnegra. La sua estensione si riduce ulteriormente nel 1740 per la costituzione in comune autonomo di Coltura, segnalata ancora a fine Cinquecento come sua contrada. Nel 1797, con la riorganizzazione amministrativa attuata durante la Repubblica Bergamasca, che assunse come unità territoriale provvisoria la circoscrizione parrocchiale, insieme a Coltura, Cantone e Pioda (tutte facenti capo alla parrocchia di S. Martino), viene unito a Piazza a formare il comune di Piazza S. Martino. Questa aggregazione è registrata con la denominazione di S.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Martino d’oltre la Goggia nella distrettuazione del marzo 1798 e con quella di “Piazza, Lenna Cultura e Cantone” nella distrettuazione del settembre dello stesso anno. Con la denominazione di “Lenna con Coltura e Cantone Pioda” ed una estensione territoriale pari a quella del censuario di metà Ottocento, riacquista autonomia con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del 1816. Nel 1927 viene nuovamente unito a Piazza Brembana, Moio de’ Calvi e Valnegra a formare il comune denominativo di San Martino de’ Calvi. Nel 1946 ha inizio la pratica per la ricostituzione dei quattro ex comuni; l’istanza viene respinta dall’Amministrazione Provinciale con motivazioni di carattere finanziario nella seduta del 22 giugno dello stesso anno, consigliando di limitare la richiesta alla ricostituzione del solo comune di Lenna. Il comune di S. Martino de’ Calvi presenta nell’agosto 1946 delle controdeduzioni sulle quali l’Amministrazione Provinciale esprime nuovamente parere negativo. Nel 1953 viene presentata una nuova istanza sulla base della Legge Rosati (che consentiva la ricostituzione anche per nuclei con popolazione inferiore ai 3000 abitanti). La richiesta, che ottiene parere favorevole dal Consiglio Provinciale solo nel febbraio 1954 (v. all. scheda 168 - Piazza Brembana), diviene esecutiva con D.P.R. n. 867, del 28 guigno 1956. Nel 1978 annette la frazione “Lenna Centro”, distaccata dal comune di Piazza Brembana (L.R. n. 18 del 24 gennaio 1978) e “L’Oro”, distaccata dal comune di Valnegra (L.R. n. 20 del 24 gennaio 1978; L.R. n. 37 del 24 aprile 1978) (v. all.).
Contrada «Lenna Centro» distaccata dal comune di Piazza Brembana ed aggregata al comune di Lenna. (Allegato cartografico alla L.R. 24 gennaio 1978, N. 18 - B.U.R.L., 1° Suppl. ord. al n. 4 del 28 gen. 1978).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cantone San Francesco CANTONE Santa Maria Castello di Lenna COLTURA Cornamena L’Oro LENNA
1983/91 Cantone San Francesco Cantone Santa Maria
L’Oro (83) LENNA
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IGM (1969-74) Cantone San Francesco Cantone Santa Maria Cultura Cornamena L’Oro LENNA
1961 Cantone San Francesco Cantone Santa Maria
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1936
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1921
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Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
Cantone. Nella relazione del Da Lezze del 1596 è registrato come contrada di Valnegra da poco erettasi in un comune autonomo insieme a Pospioda. Nel 1797 viene aggregato a Lenna, Coltura e Piazza a formare il comune di Piazza San Martino; in seguito è registrato come contrada di Lenna. Coltura. Nel 1596 è registrato tra le contrade appartenenti al comune di Lenna. È citato per la prima volta come comune autonomo nel Prospetto delle distanze del 1740. Nel 1797 viene aggregato a Piazza, Lenna, Cantone e Pospioda a formare Piazza San Martino; nelle fonti successive è sempre registrato come contrada di Lenna.
Assetto circoscrizionale all’anno 1776.
Assetto circoscrizionale all’anno 1936.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1522, 10-08-1927 - Unione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Valnegra e Piazza Brembana in un unico comune denominato «San Martino de’ Calvi» (vol. VII, p. 7134). D.P.R. n. 867, 28-06-1956 - Ricostituzione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Piazza Brembana, Valnegra (vol. VIII, p. 2778). L.R. n. 20, 24-01-1978 - Aggregazione, previo distacco dal comune di Valnegra, della contrada «L’oro» al comune di Lenna. L.R. n. 18, 24-01-1978 - Distacco della contrada «Lenna centro» dal comune di Piazza Brembana e aggregazione al comune di Lenna.
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
L.R. n. 37, 24-04-1978 - Modifica della L.R. 24 gennaio 1978 n. 20 “Aggregazione, previo distacco dal comune di Valnegra, della contrada «L’oro» al comune di Lenna”, con la sostituzione della relazione descrittiva dei confini ad essa allegata.
181 128
Riferimenti geostorici
Levate
129 COORDINATE:
E3
Comuni storici compresi: Levate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LEVATE: Verdellino, Verdello, Comun Nuovo, Stezzano, Sabbio (Dalmine), Mariano (Dalmine), Osio Sopra, Osio Sotto. Comuni censuari: Levate. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
518
537
LEVATE
1936 1951 1961 531
531
1999
531
531
Demografia: 1596 1776 1805 LEVATE
704
800
317
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1048
1200
1250
1308
1372 1311 1443
1641
1750
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2040
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2641
2902
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Levate Levate Levate Levate Lenate Levate Levate Levate (Levate) Levate Levate Levate Levate Levate Levate Levate Levate Levate Levate
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Verdello Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Agliardi Bailino Cascina Nuova
1983/91
IGM (1969-74) 1961 Agliardi Agliardi Madonna del Baglino Cascina Nuova Nuova
Cascina Vecchia Fornace LEVATE Monasterolo Parrocchiale - Benaglia
Cascina Vecchia Fornace (91) Fornace LEVATE LEVATE Monasterolo (83) Monasterolo Parrocchiale - Benaglia
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Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. I confini completi di questo comune vengono descritti in un atto rogato dal notaio Pietro Cabrini nel luglio 1392 dove vengono definite le coerenze con gli stessi comuni con i quali trovasi ancor oggi in confine diretto. La circoscrizione territoriale in questo periodo doveva coincidere abbastanza fedelmente a quella attuale. Numerosi e significativi sono infatti i riscontri toponomastici e topografici tra le località ove erano posti i cippi confinari e le denominazioni catastali ottocentesche lungo la linea del confine censuario (coincidente con quello attuale) desumibili dai materiali preparatori del Catasto Lombardo-Veneto. In senso antiorario, partendo dal confine con Verdellino, si hanno i seguenti riscontri: in Murgulam u.d. ad Zenelam (“Zenola”, presso il torrente Morla); super viam per quam itur de Levate Verdellum u.d. ad voltam de Betono (“Bettoni”, sulla strada per Verdello); super stratam novam u.d. ad Canalem (“Canale”, sulla strada da Stezzano a Verdello); super stratam de Lurano u.d. in Polerollo (strada del Pollaiolo/Polarolo che definisce il confine con Comun Nuovo); in Terzaticham (“Terzadega”, lungo la predetta strada); ad Campazzium (“Campone”); in Murgula u.d. in Trasagio (torrente Morla nei pressi della località “Trasato”); super viam per quam itur de Levate Oxium Superiori u.d. ad Dorsos (“Dossi”, sulla detta strada); super viam per quam itur de Levate Oxium Inferiori u.d. in Fopiis (“Foppa”, sulla detta strada). Con tale assetto territoriale è registrato, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti successive fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, viene aggregato con Verdellino a Verdello. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da questa data il comune in oggetto non subisce ulteriori variazioni.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Verdello
Minervio
SPIRANO
Schema dei riscontri fra riferimenti toponomastici di confine trecenteschi e denominazioni locali ottocentesche. Base cartografica ed estensione dei toponimi ottocenteschi (campiture in verde): Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti geostorici
Locatello
130 COORDINATE:
A2
Comuni storici compresi: Locatello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Locatello. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
356
379
LOCATELLO
1936 1951 1961 375
375
1999
375
375
Demografia: 1596 1776 1805 LOCATELLO
430
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
698
646
685
770
882
1009
947 1217
1159
715
786
762
648
691
681
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Corna Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bistrada Botta Branciglione (oggi in Corna Imagna) Buonanome Bustoseta Ca’ Morosio Ca’ Prospero Carremagnola Castagnone di Valle Imagna Castello Cattinavin Ceripiano Cha Bajocco Cha Manzoni Coegia Cornalida Disdiroli Erimagna Grumello del Recco [LOCATELLO] Medile Musso Piazzola
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
Botta
Botta
Botta
Botta
Botta
Botta
Buonanome (83) Bustoseta (83) Ca’ Maroso (83) Ca’ Prospero (83)
Buonanome Bustoseta Ca’ Morosio Ca’ Prospero
Buonanome Bustoseta Ca’ Marosio Ca’ Prospero
Cha Prosper Carremagnola Castagnone di Valle Imagna Castelli Cattinavin Ceripiano Cha Bajocco Cha Manzoni Coeggia
Coegia
Coegia
Disdiroli
Disdiroli
Disderoli
Disderoli
Disderoli
[LOCATELLO] Medil (83)
LOCATELLO Medile
[LOCATELLO] Medile
LOCATELLO
[LOCATELLO]
[LOCATELLO]
Piazzola (83)
Piazzola
Piazzola
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Sassi
Sassi
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Coegia Disdiroli (83)
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1596 Bistrada Rotta
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(*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
(Locatello) (Locatello) Locatello Locatello Loccatello Locatello Locatello Loccatello (Locatello) Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello Locatello
D
Locatello. Come comune distinto è menzionato per la prima volta in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In epoca anteriore era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano parte numerosi altri nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Come comune autonomo e con una circoscrizione che, in assenza di documenti di descrizione confinaria, si suppone coincidente a quella attuale già a partire dall’epoca della sua costituzione in comune distinto, è registrato nella Descrizione di G. Da Lezze del 1596 (dove tutte le contrade citate come di sua pertinenza ricadono ancora oggi nella sua circoscrizione amministrativa) ed in tutte le successive fonti consultate fino al 1809, quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, viene aggregato, insieme a Fuipiano, al comune di Corna. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 viene ricostituito e da questa data non subisce altre variazioni.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Berbenno T
C
I
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
183 130
Riferimenti geostorici
Lovere
Comuni storici compresi: Lovere.
131 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LOVERE: Costa Volpino, Bossico, Sellere (Sovere), [Solto], lago d’Iseo.
E6
Comuni censuari: Lovere. Superficie territoriale (Ha): LOVERE
1853
1921
520
743
1936 1951 1961 736
736
1999
736
736
Demografia: LOVERE
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
2341
2331
1650
1448
2925
2838
2669
3306 4143 4619
5003
5099
6037
6866
6714
6197
5675
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Loare è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. La sua circoscrizione territoriale attuale risulta già definita alla fine del Trecento. È quanto si desume dalla ricognizione dei suoi confini del 1395 con i finitimi comuni di Costa Volpino, attraverso la Valle di Rescurio, ad Est; Bossico, sul lato di monte; Sellere (Sovere), a NordOvest, e con il comune di Solto (che all’epoca includeva il territorio di Castro), attraverso il torrente Borlezza, ad Ovest (Codice Patetta, 1996). Come comune distinto è registrato, senza apparenti variazioni circoscrizionali, in tutte le successive fonti consultate fino al Decreto 31 marzo 1809, quando aggrega Pianico e Castro. Con Decreto prefettizio dell’aprile 1812 aggrega anche il comune di Costa (Costa Volpino). Nel febbraio 1816, con la prima revisione amministrativa del governo austriaco, riassume la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di concentrazione per la ricostituzione dei comuni precedentemente assorbiti. Con Deliberazione 15 aprile 1883 il Consiglio Comunale delibera il distacco dalla provincia di Bergamo e la sua aggregazione a quella di Brescia. L’istanza ottiene parere contrario dal Consiglio Provinciale nella seduta del 4 settembre dello stesso anno (v. all.). Con Deliberazione 13 giugno 1937 il podestà di Lovere inoltra alla Prefettura la richiesta per la fusione di Lovere, Costa Volpino e Castro in un comune da denominarsi “Lovere”. L’istanza, che conteneva come subordinata la sola fusione dei comuni di Lovere e Castro, nonostante il parere favorevole del Rettorato Provinciale in data 1 marzo 1938, non ha avuto seguito (v. all.). .d
M. ALTO
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Loare, Loarre Loare Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere Lovere
Circoscrizione attuale » » » » » » » Lovere, Pianico e Castro aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Davine Fonderia Lazzaretto LOVERE S. Maurizio - Frati Trello Trema
1983/91 Davine (83)
IGM (1969-74) Davine
LOVERE
LOVERE LOVERE LOVERE S. Maurizio - Frati S. Maurizio - Frati
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S O LTO C O L L I N A
184 131
Furmignano
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
1961 Davine
1936
1921
1871
1776
1596
LOVERE
Fonderia Lazzaretto LOVERE
LOVERE
LOVERE
Trello Trema
Riferimenti geostorici
Lurano
132 COORDINATE:
C 3-4
Comuni storici compresi: Lurano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LURANO: Pognano, Spirano. Comuni censuari: Lurano. Superficie territoriale (Ha): LURANO
1853
1921
392
402
1936 1951 1961 398
398
1999
398
398
Demografia: 1596 1776 1805 LURANO
323
800
745
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 898
939
980
1079
1033 1072 1169
1224
1220
1261
1193
1279
1475
1598
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Tabella di raffronto delle località abitate Località Barbellina Cascina de Bartolomeis
1983/91 Barbellina (91)
Cascinetti Case del Torchio LURANO Malmettuto
Cascinetti (91)
IGM (1969-74) Cascina Barbellina Cascina de Bartolomeis I Cascinetti
1961 1936 Cascina Barbellina Cascina de Bartolomeis Cascinetti
LURANO LURANO LURANO Malmettuto (91) Cascina Malmetüda
LURANO
1921
1871
Case del Torchio LURANO LURANO
1776
1596
LURANO
LURANO
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato ad Arcene Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Come ente amministrativo autonomo è menzionato in tutti gli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini con finitimi comuni di Spirano e Pognano con i quali si trova anche oggi in confine diretto. Le coerenze citate restituiscono, almeno nominalmente e per i lati Ovest, Nord ed Est, una situazione confinaria corrispondente a quella attuale. Anche se non descritto, si può ritenere che il limite amministrativo meridionale fosse materializzato dal Fosso bergamasco, manufatto che per tutto l’Antico Regime costituì il confine tra lo Stato di Milano e la Repubblica Veneta. E ciò trova conferma nella relazione del Da Lezze del 1596 che lo indica confinante a Sud con “Brignano milanese”. Come comune distinto è registrato, senza apparenti variazioni circoscrizionali, in tutte le fonti consultate fino al Decreto 31 marzo 1809 quando viene aggregato ad Arcene insieme a Pognano. Con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre variazioni territoriali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Comun Nuovo
Osio Sotto
Verdellino
Verdello
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Castel Rozzone
Brignano Gera d’Adda
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Pagazzano
.
Treviglio
.
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Vidalengo
CARAVAGGIO
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
185 132
Luzzana
133 COORDINATE: 6 C 6
Come comune autonomo è registrato in tutte le fonti posteriori fino al marzo 1798 (Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio) quando viene unito ad Entratico; riacquista autonomia nel giugno 1805 (Comparto territoriale del Regno) e con Decreto 31 marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene aggregato a Borgo di Terzo insieme ai comuni di Berzo, Grone, Entratico e Vigano. Con la prima riorganizzazione amministrativa del governo austriaco del febbraio 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia da attivarsi col 1º maggio), si costituisce nuovamente in comune distinto con la preesistente circoscrizione. Nel 1928, durante il regime fascista, viene autoritativamente annesso ad Entratico (R.D. n. 1067
del 26 aprile 1928). Nel 1945, su istanza popolare, inizia la pratica per la ricostituzione del soppresso comune che diventa esecutiva con D.L.C.P.S. n. 1268 del 19 ottobre 1947 (v. all.). Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Ai sensi dell’articolo 26 della Legge 8 giugno 1990 n. 142, il 2 febbraio 1998 viene costituita l’Unione della Media Valle Cavallina che vede coinvolti, oltre al comune in oggetto, dove ha sede l’Unione, i comuni di Vigano S. Martino e Borgo di Terzo. L’Unione è costituita, per un periodo di dieci anni, per l’esercizio dei servizi e delle funzioni amministrative e gestionali dei comuni che la compongono ed è finalizzata alla fusione dei comuni medesimi.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Luzzana. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LUZZANA: Trescore, beni del Monastero benedettino di Vall’Alta (Albino), Terzo (Borgo di Terzo), Maicco (Entratico). Comuni censuari: Luzzana. Superficie territoriale (Ha): LUZZANA
341
1936 1951 1961 —
338
1999
338
338
Demografia: 1596 1776 1805 LUZZANA
140
190
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
207
318
342
401
424
498
583
659
—
—
499
460
429
568
617
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Luxana Lusana, Luxana Lusana Lussana Luzzana Lussana (Luzzana) Luzzana (Luzzana) Luzzana Luzzana Luzzana Luzzana Luzzana Luzzana (Luzzana) Luzzana Luzzana Luzzana
Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato ad Entratico Circoscrizione attuale Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato ad Entratico Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate 1961
Costa LUZZANA Redonina
LUZZANA Redonina
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IGM (1969-74)
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Località Case Mazzi Costa LUZZANA Redonina
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186 133
1921
323
500
Con la denominazione di Luxana è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Con atto rogato il 10 luglio 1392 dal notaio Lorenzo di Grone viene effettuata la ricognizione dei suoi confini con i comuni contermini: tra le coerenze si citano i comuni di Terzo (Borgo di Terzo), Maicco (Entratico), Trescore ed il territorio del Monastero benedettino di Vall’Alta (Albino) (Codice Patetta, 1996). I numerosi riferimenti topografici e toponomastici di confine contenuti nel citato atto notarile, in quello del contermine comune di Trescore del 1392, nonché in quelli di Luzzana e Borgo di Terzo della seconda metà del Quattrocento, permettono di affermare che già in quell’epoca la circoscrizione comunale occupava un territorio grossomodo coincidente all’attuale, individuato verso monte dai confini naturali del bacino del torrente Bragazzo e verso mezzogiorno dal corso del fiume Cherio e dalla strada per Bergamo. Tali riferimenti, che trovano riscontro oltre che nella cartografia ufficiale I.G.M. anche nella toponomastica catastale di metà Ottocento ed in quella ancora in uso, in senso orario, sono: Casa Mazzi (ad domum de Mazis - atto di Luzzana, 1392); Pizzo Gazzo (super Pizzo Gazzii - Luzzana, 1392); Pizzo Casgnola (super costam Casteniolle - Trescore, 1392); in sumo prato de Bazonibus (Luzzana, 1392), ancora in località Casgnola (prato Bazoni seu in Casgnola, come si evince dal Libro delle Decime di Luzzana del 1510, trascr. in Bellini F., 1995); Muria, Mörgia in vernacolo (apud Muriam - Trescore, 1392); Prati Alti (pratum Retoldi - Trescore, 1392); ad Trozzium Pieni (Luzzana, 1392), anch’esso in località Prati Alti (ad Trozium Pieni seu in Pratis Altis, come si legge nell’atto di Luzzana del 1481); Pendesico (per costam Pendesegi - Luzzana, 1392); Valle dell’Acqua (la Val da Laygua - Borgo di Terzo, 1481); Grumes (in Grumezio - Luzzana, 1456); fiume Cherio e infine strada per Bergamo (Luzzana, 1392). L’assetto territoriale ora descritto è confermato, usando gli stessi riferimenti toponomastici di confine, nelle due successive ricognizioni effettuate il 7 maggio 1456 ed il 20 febbraio 1481 (Confini di varie terre). Una piccola difformità rispetto al limite odierno doveva sussistere, stando alle indicazioni di direzione del confine fornite dagli atti confinari, nel tratto Sud-orientale con Borgo di Terzo, nella località chiamata nel documento trecentesco Valzelle Foppe Campi Lamponi (Fope Campi Lamponi seu Mineti negli strumenti quattrocenteschi), identificabile con la località “Riècc” (Rivetti nei documenti del Catasto Lombardo-Veneto di metà Ottocento). Il confine infatti, giunto sulla strada per Borgo di Terzo, volgeva a monte seguendola per un tratto, girava quindi ad Est e, giunto sulla strada per Bergamo, dirigevasi a Sud verso Trescore anziché verso Lovere come nel tratto odierno, fino alla sorgente sita in località Grumes, da dove, volgendo nuovamente ad Est, raggiungeva il fiume Cherio ed il confine con Maicco (Entratico).
1853
P.ZO MOSCA 679 Scala 1:50 000
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1067, 26-4-1928 - Unione dei comuni di Entratico e di Luzzana in un unico comune con capoluogo Entratico (vol. III, p. 3401). D.L.C.P.S. n. 1268, 19-10-1947 - Ricostituzione del comune di Luzzana (vol. V, p. 3564).
Riferimenti geostorici
Madone
134 COORDINATE:
D2
Comuni storici compresi: Madone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MADONE: Filago, Bonate Sotto, Chignolo, Suisio, Bottanuco, Rodi (Filago). Comuni censuari: Madone. Superficie territoriale (Ha): MADONE
1853
1921
292
301
1936 1951 1961 —
298
1999
298
298
Demografia: 1596 1776 1805 MADONE
109
350
328
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 428
446
528
537
678
802
894
—
—
1138
1340
1851
2553
2782
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Bonate Sotto, Filago, Rodi (Filago), Bottanuco e Chignolo, con i quali trovavasi in confine diretto attraverso un circuito confinario che non doveva discostarsi molto da quello odierno (Codice Patetta, 1996). Come comune distinto è citato in tutte le fonti successive fino alla riforma amministrativa del marzo 1809 quando, in esecuzione del decreto di concentrazione dei comuni, aggrega Filago. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non subisce altre variazioni fino al dicembre 1927 quando, con R.D. n. 2439, viene unito a Chignolo d’Isola a formare il comune denominativo di Centrisola con capoluogo Chignolo d’Isola. Nel 1948 viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone Madone (Madone) Madone Madone Madone
Circoscrizione attuale » » » » » » » Madone e censuario di Filago aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Chignolo d’Isola Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Plati MADONE
1983/91 IGM (1969-74) Cascina Plati (83) Cascina Plati MADONE MADONE
1961 La Cascina MADONE
1936
1921
1871
Madone (Centrisola)
MADONE
MADONE
Madone di Sopra Madone di Sotto
1776
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MADONE
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(Sforzatica)
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Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 2439, 08-12-1927 - Unione dei comuni di Madone e di Chignolo d’Isola in un unico comune denominato «Centrisola» (vol. I - racc. 1928, p. 50).
co
D.L. n. 297, 15-03-1948 - Ricostituzione dei comuni di Chignolo d’Isola e Madone (vol. II, p. 1584).
187 134
Riferimenti geostorici
Mapello
135 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Mapello, Prezzate, Valtrighe. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MAPELLO: Bonate Sopra, territorio di Valtrighe (Mapello), Presezzo, Locate (Ponte S. Pietro), Prezzate, Ambivere, territorio di Genestaro (Ambivere), territorio di Somasca (Ambivere), territorio di Fontanella (Sotto il Monte), territorio di Botta (Sotto il Monte Giovanni XXIII); PREZZATE: Tresolzio (Mapello), Locate (Ponte S. Pietro), Mapello, Ambivere, territorio di Arzenate (Barzana). Comuni censuari: Mapello. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
814
860
MAPELLO
1936 1951 1961 850
850
1999
850
850
Demografia: 1596 1776 1805 MAPELLO
620
705
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
719
1812
1946
1947
2003
2136 2487 2588
2752
2765
3118
3201
3657
4549
5005
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Prezzate Prezate Prezate (Prezzate)
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Mapello » Unito a Brembate di Sopra
1353 1392
Valtrighe Vertriga Vertriga
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Mapello Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Mapello (territorium)
Tabella di raffronto delle località abitate
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Valtrighe Volpera
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Carvisi
IGM (1969-74) Baracche Ca’ di Pale Cabanetti Camaitone Carvisi
Co
1983/91 Baracche (83) Ca’ di Pale (83) Cabanetti (91)
T. L esina
Località Baracche Ca’ di Pale Cabanetti [porzione] Camaitone Carvisi [porzione] Corni MAPELLO Piana Piana Bassa Prezzate
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Valtrighe. È menzionato come ente autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove è elencato tra i comuni della facta di porta S. Alessandro. Nell’atto di descrizione dei confini di Mapello del 1392 è citato con la qualifica di territorium. Nell’estimazione del 1447 è registrato unitamente a Mapello; in seguito è sempre menzionato come sua contrada.
1353 1392 1596
Circoscrizione attuale senza i territori di Prezzate e Valtrighe » Circoscrizione attuale senza il territorio di Prezzate Circoscrizione attuale » » » » Mapello e Ambivere aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
C
Prezzate. È registrato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove viene disposta l’unione fiscale con Brembate di Sopra, Arzenate (Barzana) e, solo nelle redazioni del 1331, 1353 e 1453, Tresolzio (Brembate di Sopra). Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Tresolzio, Locate (Ponte S. Pietro), Mapello, Ambivere e Arzenate (Barzana), che delimitano un territorio corrispondente all’attuale appendice settentrionale di Mapello. Nell’estimazione del 1447 risulta unito ad Arzenate e Tresolzio (Prezate et Arcenate, Tresolcio); in quella del 1476 appare unito a Brembate di Sopra del quale risulta contrada ancora alla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596). Nel catalogo del Maironi Da Ponte (1776) risulta contrada di Mapello.
Mapello Mapello (cum unione), Mappello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello Mapello
T. D or d o
Mapello. È elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove viene inoltre prescritta l’istituzione di un unico distretto fiscale con Ambivere, Valtrighe, Somasca (Ambivere) (partire dalla redazione del 1391) e infine Genestaro e Cerchiera (solo in quella del 1453). Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i contermini comuni di Prezzate (Mapello), Locate (Ponte S. Pietro), Presezzo, Bonate Sopra, Ambivere ed i territori di Valtrighe (Mapello), Botta e Fontanella (Sotto il Monte Giovanni XXIII), Somasca e Genestaro (Ambivere). La circoscrizione descritta appare lievemente inferiore all’attuale in quanto risultano esterni al suo circuito i territori di Valtrighe (a mezzogiorno) e di Prezzate (a NordEst), attualmente sue frazioni. Sotto l’aspetto fiscale, nell’estimazione del 1447 appare unito a Valtrighe, Ambivere, Somasca e Genestaro (Mapello et Vertriga, Ambivere, Somascha, Zinesterio, Circhiera) in un’unica entità territoriale di riferimento. Alla fine del XVI secolo Ambivere è registrato come comune distinto (Da Lezze, 1596), mentre Valtrighe è, con tutta probabilità, unito a Mapello. Tra il 1596 e il 1776 (Maironi) aggrega il territorio di Prezzate ed assume l’attuale circoscrizione. In esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni del marzo 1809 assorbe Ambivere, che già nella compartimentazione del 1816 risulta ricostituito. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Albegno
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.
Grumello del Piano
Riferimenti geostorici
Martinengo
136 COORDINATE:
C5
Comuni storici compresi: Martinengo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Martinengo. Superficie territoriale (Ha): MARTINENGO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2037
2195
2171
2171
2171
2171
Demografia: MARTINENGO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1356
4226
2800
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4350
4627
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5544 5581 6012
6074
5872
6219
5721
6384
7214
7835
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
L’esistenza del comune è documentata a partire dal 1221 (Caproni et al., 1992). Come ente amministrativo autonomo è registrato successivamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Di questo comune non ci è pervenuta la descrizione dei confini né della fine del XIV secolo (1392-1395) né della metà del secolo successivo (raccolta Confini di varie terre); tuttavia, dalle indicazioni di coerenza citate nelle descrizioni dei comuni contermini di Cividate, Mornico, Ghisalba, Cologno della fine del XIV secolo, emerge una sostanziale corrispondenza alla geografia confinaria attuale. Ciò trova conferma anche nella relazione del Da Lezze del 1596, il quale fornisce anche l’indicazione di coerenza con i comuni di Romano e Cortenuova verso mezzogiorno, taciuta nei citati documenti medievali. Come comune autonomo e con un assetto territoriale che si può ritenere coincidente a quello attuale, è riportato in tutte le fonti successive fino all’inizio del XIX secolo, quando, in esecuzione del Decreto 31 marzo 1809, “concentra” il comune di Cortenuova. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non si rilevano altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo Martinengo
Circoscrizione attuale » » » » » » » Martinengo e Cortenuova aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ca’ d’Albi Cascina Campo Rosso Cascina Murnighello Cascina Vallere Cortenuova Sopra Gazzo Genogliak Gazzo Morale Gazzo Savoldini Le Case MARTINENGO Moiacche Molino Nuovo
1983/91 IGM (1969-74) 1961 Ca’ de’ Bino (91) Ca’ d’Albi Ca’ del Bino Cascina Campo Rosso Cascina Murnighello Cascina Vallere Cortenuova Sopra Cortenuova Sopra Gazzo Genogliak Gazzo Morale Gazzo Morale Gazzo Savoldini Le Case Le Case MARTINENGO MARTINENGO Moiacche (91) Moiacca Pinetti Molino Nuovo (91)
1936
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1871
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MARTINENGO
MARTINENGO
MARTINENGO
MARTINENGO
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Vallere Cortenuova Sopra Gazzo Genouliak Gazzo Morale Savoldini Le Case MARTINENGO MARTINENGO Moiacche Molino Nuovo
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Covo Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
189 136
Riferimenti geostorici
Medolago
137 COORDINATE:
D 1-2
Comuni storici compresi: Medolago. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MEDOLAGO: Chignolo, Suisio, Solza, Calusco (Inferiore e Superiore), Terno, Castegnate (Terno). Comuni censuari: Medolago. Superficie territoriale (Ha): MEDOLAGO
1853
1921
367
380
1936 1951 1961 —
—
1999
—
376
Demografia: 1596 1776 1805 MEDOLAGO
269
489
473
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 675
763
775
802
777
896
978
—
—
—
—
1065
1246
1606
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come ente amministrativo autonomo è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro e nel capitolo relativo alle unioni fiscali, dove si dispone la costituzione di un unico distretto con i comuni di Suisio, Solza e Cisterna (Calusco d’Adda) (redazioni del 1331 e del 1353). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini amministrativi e nelle coerenze vengono citati i comuni di Calusco, Solza, Terno e Castegnate, Chignolo, Suisio che individuano, almeno a livello nominale di coerenza, una circoscrizione corrispondente all’attuale. Con tale estensione è in seguito riportato in tutte le fonti consultate fino al Decreto 31 marzo 1809, quando viene aggregato a Suisio insieme a Bottanuco. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non subisce altre variazioni fino al febbraio 1928 quando, con R.D. n. 422, viene unito a Solza a formare il comune di Riviera d’Adda con capoluogo in Solza. Su iniziativa degli abitanti della frazione di Solza, nel febbraio 1964 viene presentata domanda di ricostituzione in comune autonomo; il Consiglio Provinciale si esprime negativamente nella seduta del 14 febbraio 1966 ritenendo la proposta pregiudizievole alla gestione economico-finanziaria dei due nuovi comuni. Incalzata da successive istanze, l’Amministrazione Provinciale si esprime favorevolmente nel 1967 (v. all. scheda 204 - Solza), ma la scissione diventa esecutiva solo il 22 gennaio 1970, con D.P.R. n. 38.
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Villa d’Adda
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1776
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Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
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1921
Castegnate
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Cascina Grandone
1961 1936 Cascina Agazzi (Riviera d’Adda) Cascina Fornace (Riviera d’Adda)
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Agazzi
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Suisio Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Solza » Circoscrizione attuale »
AMBIVERE
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Mediolacho, Mediolaco Madiolacho, Mediolacho, Mediolaco Medolaco Medolago Medolago Medolago Medolago Medolago (Medolago) Medolago Medolago Medolago Medolago Medolago Medolago (Medolago) (Medolago) Medolago Medolago
M. ALBANO
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Rodi
Riferimenti Legislativi R.D. n. 422, 12-02-1928 - Unione dei comuni di Medolago e Solza in un unico comune denominato «Riviera d’Adda» con capoluogo Solza (vol. II, p. 1828). D.P.R. n. 38, 22-01-1970 - Ricostituzione del soppresso comune di Solza e ripristino della denominazione di «Medolago» per la restante parte del territorio di Riviera d’Adda (G.U. n. 54 del 2/3/70).
Riferimenti geostorici
Mezzoldo
138 COORDINATE:
A4
Comuni storici compresi: Mezzoldo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Mezzoldo. Superficie territoriale (Ha): MEZZOLDO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1874
1901
1881
1881
1881
1881
Demografia: 1596 1776 1805 MEZZOLDO
(310)
170
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
174
578
619
356
385
403
451
517
506
408
516
488
460
337
281
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Appartenente alla comunità di Averara » » » Circoscrizione attuale » Aggregato a Piazzatorre Circoscrizione attuale Mezzoldo, Piazzatorre e Piazzolo aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località 1983/91 Ca’ Bonetti Bonetti (83) Ca’ S. Marco (oggi in Averara) Ca’ Vassalli Vassalli (83)
IGM (1969-74) Ca’ Bonetti Ca’ S. Marco Ca’ Vassalli
Castello Cha Berreri Cha Maizetti Costa di Mezzoldo Fraccia MEZZOLDO
Castello
Fraccia (91) MEZZOLDO
Ponte dell’Acqua
Ponte dell’Acqua (91)
Riva di Mezzoldo Scaluggio
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Scaluggio
Scaluggio
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Soliva Sparavera (91)
Soliva Sparavera
Soliva Sparavera
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MEZZOLDO
MEZZOLDO
MEZZOLDO
MEZZOLDO
1776 1596 Cha Bonetti Cha di S. Marco Casa de Vassalli (Quadra di Sotto di Val d’Averara) Castello di Mezzoldo Cha Berreri Cha Maizetti Costa di Mezzoldo Fracchia di Mezzoldo MEZZOLDO Mezolto (Averara) Acqua di Mezzoldo Riva di Mezzoldo Scaluggio, Scalugo Scalvaggio (Piazzatorre) Soliva, Soliva Sparavera
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(*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, comprendendo entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, confermato successivamente per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
(Mezzoldo) (Mezzoldo) (Mezzoldo) (Mezzoldo) Mezzoldo Mezzoldo (Mezzoldo) Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo Mezzoldo
T. O r
Mezzoldo. Nel 1596 (Da Lezze, 1596) è segnalato tra le “contradelle” formanti la comunità di Averara (*). Si costituisce in comune distinto con atto divisionale del 6 novembre 1647 con il quale la Valle Averara si divide in sette comuni indipendenti (Bottani-Riceputi, 1997). Ancora nella seconda metà del Settecento tuttavia (Anagrafi Venete, 1766-1789) è registrato come contrada di Val di Averara. Nel 1798 viene aggregato a Piazzatorre (Legge 6 marzo 1798) e nel 1805 è nuovamente registrato come comune autonomo. Con la concentrazione dei comuni del 1809 aggrega Piazzatorre e Piazzolo che riacquistano autonomia già con la prima riorganizzazione amministrativa e territoriale austriaca del febbraio 1816.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
ata
Trabuchello
Isola di Fondra Fondra
. 191 138
Riferimenti geostorici
Misano di Gera d’Adda 139 COORDINATE:
D-E 3
Comuni storici compresi: Misano di Gera d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Misano di Gera d’Adda. Superficie territoriale (Ha): MISANO DI GERA D’ADDA
1853
1921
586
617
1936 1951 1961 611
611
1999
611
611
Demografia: 1596 1776 1805 MISANO DI GERA D’ADDA
(1)
(1)
713
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 999
1032
1108
1117
1252 1451 1471
1548
1490
1591
1578
1665
1985
2203
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, limite meridionale del territorio soggetto a Bergamo per tutto l’Antico Regime. In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che il comune abbia assunto l’attuale circoscrizione in epoca ben più risalente. Nel 1757, con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano, viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) passa nel Distretto di Rivolta in Gerra d’Adda. Nel 1805 è iscritto nel Distretto di Treviglio del Dipartimento del Serio. Con Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Vailate (oggi in provincia di Cremona) insieme a Arzago. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del febbraio 1816 i tre comuni vengono ricostruiti e da questa data non si registrano altre variazioni nella circoscrizione territoriale. Nel 1863 muta la propria denominazione da “Misano” in “Misano di Gera d’Adda”.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Misano Misano Misano (Misano) Misano Misano Misano Misano Misano di Gera d’Adda Misano di Gera d’Adda Misano di Gera d’Adda Misano di Gera d’Adda Misano di Gera d’Adda Misano di Gera d’Adda
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Vailate (CR) Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Beata Vergine Cascina Grande Donizetti MISANO DI GERA D’ADDA
1983/91 Beata Vergine Cascina Grande Donizetti MISANO DI GERA D’ADDA
IGM (1969-74)
1961
Cascina Grande
Cascina Grande
MISANO DI GERA D’ADDA
MISANO DI GERA D’ADDA
1936
1921
1871
MISANO DI GERA D’ADDA
MISANO DI GERA D’ADDA
MISANO DI GERA D’ADDA
1776
1596
CA
Caravaggio
SI
.
RA
.
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Calvenzano
D
’A
.
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ZA G O
.
D
’A
.
. Vailate
Misano Gera d’Adda 10
0
Mappa del comune censuario di Misano Gera d’Adda, Catasto Teresiano, 1722/23.
Riferimenti Legislativi G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 2 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
192 139
R.D. n. 1425, 26-07-1863 - Autorizzazione al comune di Misano ad assumere la nuova denominazione di Misano di Gera d’Adda (vol. VII, p. 1413).
Riferimenti geostorici
Moio de’ Calvi
140 COORDINATE:
B4
Comuni storici compresi: Moio de’ Calvi, Bornigro. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Valnegra. Comuni censuari: Mojo. Superficie territoriale (Ha): MOIO DE’ CALVI
1853
1921
607
625
1936 1951 1961 —
—
1999
618
618
Demografia: 1596 1776 1805 MOIO DE’ CALVI
640
410
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
358
359
357
398
420
409
408
429
—
—
—
309
258
206
188
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Moio de’ Calvi (Moio) (Moio) Moio Mojo Mojo Mojo (Moio) Mojo (Moio) Mojo Mojo Mojo Moio Moio de’ Calvi Moio de’ Calvi (Moio de’ Calvi) Moio de’ Calvi Moio de’ Calvi Moio de’ Calvi
1353
Bornigro Bornigro
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Moio de’ Calvi
Tabella di raffronto delle località abitate 1983/91 Bernigolo (83)
IGM (1969-74)
1961 Bernigolo
Curto (83) Foppo (83) Foppo MOIO DE’ CALVI MOIO DE’ CALVI
1936
1921
1871
Cantone Costa Curto Curto Foppo Foppo MOIO DE’ CALVI Moio de’ Calvi MOIO DE’CALVI MOJO (S. Martino de’ Calvi)
Piazzo
1776
1596
Costa di Mojo Curto Foppo MOJO
Costa Curto Foppo MOIO Piazzo
.
di V.
Pi
az
za
to
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bo
Piazzatorre
e
1636
GA VA
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Isola di Fondra
15
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.
1321
Frola M. DEL SOLE
100
. Bernigolo
. . .
Valnegra
.
.
500
..
Pioda Cantone
L’Oro
.
Fondra
.
0
Moio de’ Calvi Piazza Brembana
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M. TORCOLA
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.
O
F.
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Olmo a/B.
TOR
A LI V SO LA CO TOR
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. .
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Bordogna RONCOBELLO
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1500
1631
M. ARTIGHERA
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1000
.
Cespedosio
500
F. Brembo
Lenna
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.
Bruga
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DOSSENA
T
Bornigro. È elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove viene inoltre prescritta l’istituzione di un unico distretto fiscale con i comuni di Valnegra, Lenna (Lentina) e Bordogna (Roncobello). Non è più menzionato nelle fonti successive. Il toponimo è forse identificabile con la località “Bernigolo” posta al confine dei tre comuni di Lenna, Moio de’ Calvi e Roncobello.
Unito a Valnegra » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a Valnegra Circoscrizione attuale Aggregato a Piazza Brembana Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Piazza Brembana Circoscrizione attuale » »
Località Bernigolo Cantone Costa Curto Foppo MOIO DE’ CALVI
CA
Moio de’ Calvi. Come comune autonomo è menzionato per la prima volta nella relazione del Da Lezze del 1596. A fine Trecento l’attuale territorio era probabilmente incluso nella circoscrizione di Valnegra. Conferma di ciò si ha nella descrizione dei confini di Valnegra del 1456 (Confini di varie terre), dalla quale si apprende che detto comune si estendeva a Nord fino al Torracchio, dove confinava con il comune di Piazzatorre e di Val Fondra Inferiore (costituito dagli attuali territori di Isola di Fondra, Branzi e Carona). Per tutto il periodo veneto ha fatto parte della Valle Brembana Oltre la Goggia che, al pari di altre “valli separate”, usufruiva di particolari privilegi fiscali. Registrato come comune autonomo a partire dalla fine del XVI secolo, nel marzo 1798 viene riaggregato a Valnegra (Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio). Nel 1805 è di nuovo registrato come comune distinto. Con il Prospetto di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 viene annesso a Piazza insieme a Valnegra, Lenna con Coltura, Cantone e Pioda. Il comune riacquista autonomia con la compartimentazione territoriale del 1816. Nel 1927 viene nuovamente unito a Lenna, Piazza Brembana e Valnegra a formare il comune denominativo di S. Martino de’ Calvi. Nel 1946 inizia la pratica per la ricostituzione dei quattro ex comuni; l’istanza viene respinta dall’Amministrazione Provinciale con motivazioni di carattere finanziario nella seduta del 22 giugno dello stesso anno, nella quale si consigliava di limitare la richiesta alla ricostituzione del solo comune di Lenna. Il comune di S. Martino de’ Calvi presenta nell’agosto 1946 delle controdeduzioni sulle quali l’Amministrazione Provinciale esprime nuovamente parere negativo. Nel 1953 viene ripresentata una nuova istanza sulla base della Legge Rosati (che consentiva la ricostituzione anche per nuclei con popolazione inferiore ai 3000 abitanti). La richiesta ottiene il parere favorevole del Consiglio Provinciale nel febbraio 1954 (v. all. scheda 168 - Piazza Brembana) e diventa esecutiva con D.P.R. n. 867, del 28 giugno 1956. L’attuale denominazione viene introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
C
CA DI PARINA
.
500
T. P a r i n a
Mappa del comune censuario di Moio rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Moio ad assumere la nuova denominazione di Moio de’ Calvi (vol. VII, p. 1423) (Del. C.C. 24-11-1862). R.D. n. 1522, 10-08-1927 - Unione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Valnegra e Piazza Brembana in un unico comune denominato «San Martino de’ Calvi» (vol. VII, p. 7134). D.P.R. n. 867, 28-06-1956 - Ricostituzione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Piazza Brembana, Valnegra (vol. VIII, p. 2778).
193 140
Riferimenti geostorici
Monasterolo del Castello 141 COORDINATE: 6 C 6-7
Comuni storici compresi: Monasterolo del Castello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MONASTEROLO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Monasterolo. Superficie territoriale (Ha): MONASTEROLO DEL CASTELLO
1853
1921
780
856
1936 1951 1961 —
848
1999
848
848
Demografia: 1596 1776 1805 MONASTEROLO DEL C.
380
260
260
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 453
473
554
598
750
878
893
—
—
657
736
749
784
860
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come ente amministrativo autonomo è menzionato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Nella redazione del 1331, è elencato anche nei capitoli dedicati alla suddivisione del territorio in distretti fiscali dove viene prescritta l’unione con Bianzano e Spinone. All’assenza della descrizione dei suoi confini di fine Trecento suppliscono in parte gli atti dei comuni contermini di Grone e di Molini di Colognola (Casazza), dai quali emerge, limitatamente ai tratti lungo i quali trovavasi in confine diretto, una sostanziale corrispondenza alla geografia confinaria attuale. La conferma documentaria della completa corrispondenza della circoscrizione storica con quella attuale si ha soltanto nella seconda metà del XV secolo con le ricognizioni del 1456 e 1481 conservate in due codici pergamenacei nella Biblioteca A. Mai di Bergamo (Confini di varie terre). Con tale assetto è registrato in tutte le fonti successive fino al primo riparto territoriale del Dipartimento del Serio del marzo 1798, dove è registrato in unione a Figadelli (oggi San Felice al Lago, frazione di Endine Gaiano), in precedenza frazione del comune di Piangaiano. I provvedimenti legislativi e gli elenchi ufficiali consultati non consentono di determinare la data in cui la frazione di Figadelli si riaggrega a Piangaiano. L’unico indizio è fornito dalla denominazione di Monasterolo (senza l’aggiunta “con Figadelli”) con cui viene registrato nel 1805. Nel Prospetto per la concentrazione dei comuni del marzo 1809 è riportato come capoluogo della “concentrazione” dei comuni di Spinone, Bianzano, Gaverina e Piano; nell’aprile la sede comunale viene spostata a Spinone. Nel febbraio del 1816 l’unione dei comuni si scioglie ed il comune in discorso riacquista la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico. Nel 1863 modifica la propria denominazione in Monasterolo del Castello. Nel 1928 viene unito a Bianzano e Spinone in un comune denominato Spinone dei Castelli. Viene ricostruito con D.L.C.P.S. n. 599 del 10 maggio del 1947.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Monasterolo, Monesterolo Monasterolo, Monisterollo Monasterolo Monesterolo Monasterolo Monasterolo Monasterolo con Figadello Monasterolo Monasterolo Monasterolo Monasterolo Monasterolo Monasterolo Monasterolo del Castello Monasterolo del Castello (Monasterolo del Castello) Monasterolo del Castello Monasterolo del Castello Monasterolo del Castello
Circoscrizione attuale » » » » » Monasterolo del Castello e territorio di San Felice (Endine Gaiano) aggregati Circoscrizione attuale Monasterolo del Castello, Spinone al Lago, Bianzano e Gaverina Terme aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Spinone al Lago Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brione Castello
1983/91 Brione
IGM (1969-74) Brione Castello
1961 Brione Castello
Legner Moj
Legner (91) Moj
Tribulina del Legnaro Moj Moj
MONASTEROLO DEL CASTELLO
MONASTEROLO DEL CASTELLO
MONASTEROLO DEL CASTELLO
MONASTEROLO DEL CASTELLO
1936
1921
1871
1776
1596
Castello di Monasterolo
Monasterolo del Castello (Spinone dei Castelli)
MONASTEROLO DEL CASTELLO
MONASTEROLO DEL CASTELLO
Mojo di Monasterolo MONASTEROLO
MONASTEROLO
.
Gaverina Terme
O L ENO TO )
DIN EN
Molini di Colognola
.
500
500
.
1000
Casazza
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
M. TORREZZO 1378
M. GREMALTO 1320
Riferimenti Legislativi
(S
.
. Monasterolo del Castello
NT
.
. Mologno
Lughisello
)
.
A
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.
Spinone al Lago
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Figadelli (S. Felice a/L.)
FO
.
.
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Bianzano
E GAIANO
di
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(S OL TO )
1032
.
S.R.
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Monasterolo ad assumere la nuova denominazione di Monasterolo del Castello (vol. VII, p. 1424).
A
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.
M. PLER
R D ( A S.M.
R.D. n. 1521, 07-06-1928 - Unione dei comuni di Bianzano, Monasterolo del Castello e Spinone in un unico comune denominato «Spinone dei Castelli» con capoluogo Spinone (vol. IV, p. 4758).
GRONE
D.L.C.P.S. n. 599, 10-05-1947 - Ricostituzione del comune di Monasterolo del Castello (vol. III, p. 1770).
194 141
Riferimenti geostorici
Monte Marenzo (LC)
142
COORDINATE:
E1
Comuni storici compresi: Monte Marenzo, Parentela de’ Cattani. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MONTE MARENZO: Caprino, Brivio (Cisano B.), Sala (Calolziocorte), La Bretta (Torre de’ Busi). Comuni censuari: Monte Marenzo. Superficie territoriale (Ha): MONTE MARENZO
1853
1921
292
308
1936 1951 1961 305
305
1999
305
305
Demografia: 1596 1776 1805 MONTE MARENZO
185
380
—
(1)
PARENTELA DE’ CATTANI
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
469
538
615
644
692
738
761
779
785
742
740
665
935
1197
1987
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Monte Marenzo.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Marencio o Marenzio è elencato nello Statuto di Bergamo del 1331 ed in tutti gli Statuti viscontei tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Da alcuni riferimenti toponomastici contenuti nella descrizione dei suoi confini del 1392 (Codice Patetta, 1996), la sua circoscrizione, oltre ad occupare tutto l’attuale territorio, doveva estendersi sulla parte Nord-orientale del finitimo comune di Cisano fino al torrente Sonna, occupando la pertinenza dell’abitato di San Gregorio, che ritroviamo ancora come sua contrada, ma dotata di una certa autonomia, nella relazione del Da Lezze del 1596. Nella stessa relazione si annovera come sua contrada anche il nucleo abitato della famiglia dei Cattani (Parentela de’ Cattani) che viene successivamente registrata come comunità autonoma nel Repertorio delle comunità del 1766, nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776 e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777. Nella compartimentazione territoriale dell’aprile 1797 (a partire dalla quale risulta riassorbito il territorio di Parentela de’ Cattani), e nelle successive del marzo e settembre 1798 e del maggio 1801, è registrato con la denominazione di San Paolo. Non è invece menzionato, forse per errore, nel comparto del 1805. Nel Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809, aggrega, sotto la sua precedente denominazione di Monte Marenzo, il comune di Roncaglia e Favirano (oggi frazioni di Torre de’ Busi) che viene ricostruito nel 1816. Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Nel 1992 (D. Lgs. n. 250 del 6 marzo 1992) passa alla provincia di Lecco.
.
.
Monte Marenzo Marenzio Marentio, Montis de Marentio Monte Marentio Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo San Paolo San Paolo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo Monte Marenzo
1766 1776
Parentela de’ Cattani Cattoni Parentela
Ca Martinoni Cantone di S. Paolo Capatina Carobbio Cascina Levata Ceregallo Costa
.
50 0
. ...
..
Carenno
.
PROVINCIA DI Lorentino Corte
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. .
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Costa V.I.
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.
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Roncaglia
Torre de’ Busi
Monte Marenzo
.
Cornello Ca’ Martinone
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Butto Inferiore, Butto — Superiore (83) Ca Martinoni
Butto Inferiore, — Superiore
Butto
Butto
Carobbio (83)
Carobbio
Carobbio
Costa
Cascina Levata Ceregallo Costa
1871
Butta
Carobbio Cascina Levata
Costa
Fornace
Fornace
Fornace
MONTE MARENZO
[MONTE MARENZO]
Fornace
MONTE MARENZO
MONTE MARENZO
MONTE MARENZO
. . . . . . .. . . . . .
Piudizzo
Piudizzo
Piudizzo
Piudizzo
Piudizzo
Portola
Portola
Portola
Portola
Portola
Ravanaro Reggia Fame San Paolo Sant’Alessandro Turni Valle di S. Paolo Zucco
[MONTE MARENZO]
Ravanaro San Paolo Sant’Alessandro Turni
Turni
1776 Beriocco
1596 Buston Butto
Ca’ de Martino Cantone Canton de di S. Paolo Valle Capatina Carobbio Carobio del Monte Marenzo Lavata Seragallo Costa di Monte Costa Marenzo, Costa di S. Paolo Durgni Forsella di Forcella Monte Marenzo Fornace Fornace di S. Paolo Fornace (Parentela) Molini di S. Paolo MONTE MONTE MARENZO MARENTIO PARENTELA Famiglia dei Cathani Piuduzzo Piudicio (Parentela) Portola Portolo di Monte Marenzo Ravanero Ravaner Reggia Fame S. Paolo S.to Paolo Turni Valle di S. Paolo Zucco
Opreno
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Cisano Bergamasco
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.
Villasola Brivio
S.Antonio d’Adda
Formorone
Caprino B.
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F. A
1983/91
PARENTELA DE’ CATTANI
Moioli
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Frazione di Monte Marenzo »
Durgni Forcella
Molini di S. Paolo MONTE MARENZO
Calolziocorte
Circoscrizione attuale e territorio di S. Gregorio (Cisano Bergamasco) » Circoscrizione attuale » » Circoscrizione attuale senza il territorio di Parentela de’ Cattani Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale (non citato nella fonte) Monte Marenzo, Roncaglia e Favirano (Torre de’ Busi) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » Circoscrizione attuale (appartenente alla provincia di Lecco)
Tabella di raffronto delle località abitate Località Beriocco Buston Butto
Rossino
Cremlina
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Celanella
Gronfaleggio
T. So n na
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id
.
Riferimenti Legislativi D. Lgs. n. 250, 06-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.
195 142
Riferimenti geostorici
Montello
Comuni storici compresi: Montello.
143
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MONTELLO: Buzzone (San Paolo d’Argon), Gorlago, Foppa de Chu (Costa di Mezzate).
COORDINATE: 6 D 5
Comuni censuari: Monticelli. Superficie territoriale (Ha): MONTELLO
1853
1921
167
176
1936 1951 1961 —
—
1999
174
174
Demografia: 1596 1776 1805 MONTELLO
155
(1)
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 288
369
384
412
461
519
631
—
—
—
1373
1611
1924
1496
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Costa di Mezzate (900 ab.) in quanto soggetti alla medesima parrocchia.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Montesello è riportato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353, dove inoltre viene prescritta l’unione fiscale con i comuni di Bagnatica e Mezzate (Bagnatica). Nelle successive redazioni è elencato in unione a Lantro (Montasello et Lantro) e viene prescritta l’unione fiscale solo con Mezzate. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini territoriali e nelle coerenze si trovano menzionati i comuni di Buzzone (San Paolo d’Argon), Foppa de Chu (in territorio di Costa Mezzate) e Gorlago, con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto. In questo periodo l’estremità occidentale della circoscrizione attuale era occupata dal comune di Foppa de Chu che, come risulta dai riferimenti topografici citati nel relativo atto confinario, estendeva il proprio territorio fino alla strada per Bergamo (Codice Patetta, 1996). È descritto nella relazione di fine mandato del Capitano Da Lezze del 1596 come “poca terra, di circuito di mezzo milio”. Nel Catalogo delle comunità del Maioni Da Ponte del 1776 e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777 è segnalato come comune distinto ma soggetto alla parrocchia di Costa di Mezzate. Nel 1798 è aggregato, apparentemente senza continuità territoriale, a Bagnatica (“Bagnatica con Monticello”) in un’unica entità amministrativa dalla quale si separa nel 1805 per aggregarsi a Costa di Mezzate (“Coste di Mezzate con Monticelli”, modificata in “Costa” nel 1809). Con la denominazione di Monticelli riacquista autonomia nel 1816 e nel 1863 muta la propria denominazione in Monticelli di Borgogna. Nel 1927 viene aggregato a Costa di Mezzate in un comune denominato “Costa di Monticelli”. Nel 1950, per iniziativa dei capi famiglia di Monticelli di Borgogna, prende avvio la pratica per la ricostruzione dell’ex comune che si concretizza solo nel marzo 1955 (v. all.). Con D.P.R. n. 808 del giugno 1962 modifica definitivamente la denominazione in Montello.
Porzione orientale della circoscrizione attuale » Circoscrizione attuale » » » Aggregato a Bagnatica Aggregato a Costa di Mezzate » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Costa di Mezzate Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località MONTELLO
1983/91 MONTELLO
IGM (1969-74) MONTELLO
1961 MONTICELLI DI BORGOGNA
1936 1921 Monticelli MONTICELLI di Borgogna DI BORGOGNA (Costa di Monticelli)
1871 MONTICELLI BORGOGNA
1776 MONTICELLO
1596 MONTASELLO
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Mezzate
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Carobbio
Foppa de Chu
Costa di Mezzate
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.
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 II S.O. - ALZANO LOMBARDO / F° 46 I N.O. - CALCINATE, (4ª/7ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
. F. Cheri
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. Montello Rio
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Gorlago
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M. TOMENONE
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C A L C I N AT E
196 143
Montesello Montasello Montasello Montesello Monticello Monticello (Monticello) (Monticelli) (Monticelli) Monticelli Monticelli Monticelli Monticelli Monticelli Borgogna Monticelli di Borgogna (Monticelli di Borgogna) Monticelli di Borgogna Montello Montello
.
.
Comonte
Grobio
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Asnenga
.
Riferimenti Legislativi
.
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Monticelli ad assumere la nuova denominazione di Monticelli di Borgogna (vol. VII, p. 1423). R.D. n. 1289, 07-07-1927 - Unione dei comuni di Costa di Mezzate e di Monticelli di Borgogna in un unico comune denominato «Costa di Monticelli» (vol. VI, p. 6446). D.P.R. n. 295, 01-03-1955 - Ricostruzione del comune di Monticelli di Borgogna (vol. III, p. 729). D.P.R. n. 808, 04-06-1962 - Mutamento della denominazione del comune di Monticelli di Borgogna in quella di «Montello» (vol. III, p. 1976).
Riferimenti geostorici
Morengo
144 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Morengo, Carpeneto. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Morengo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
947
1040
1028
1028
MORENGO
1028
1028
Demografia: 1596 1776 1805 MORENGO
250
380
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
908
932
1061
1133
1119
1189 1262 1404
1332
1387
1545
1574
1607
1663
1869
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Morengo. Come ente amministrativo autonomo (distinto da Carpeneto, oggi sua frazione) è registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. L’assenza della descrizione dei suoi confini di fine Trecento è in parte compensata dagli atti dei comuni contermini di Cologno del 1392 e di Romano del 1395, dai quali emerge, limitatamente ai tratti lungo i quali trovavasi in confine diretto, una sostanziale corrispondenza alla geografia confinaria attuale. Includendo anche il territorio di Carpeneto, citato negli atti con la qualifica di territorium, la sua circoscrizione doveva pressoché coincidere con quella attuale, risultando definita ad Est dal fiume Serio e ad Ovest dal Fosso Bergamasco. Sul lato meridionale le prime informazioni topografiche attendibili sono quelle fornite dalle mappe del Catasto Napoleonico di inizio Ottocento, che delineano un andamento coincidente a quello attuale. Nel 1596 Da Lezze descrive Morengo come una “terra” per metà di proprietà dei Procuratori di Venezia e per metà del vescovo di Bergamo. Nel 1668 viene infeudato alla famiglia Giovanelli (Istituzioni del territorio, 1997) e questo è il motivo per cui non è più menzionato nel Catalogo dei comuni del 1756, nel Repertorio delle comunità del 1766 e nelle prime Anagrafi Venete (1766-75). Come comune a giurisdizione feudale è registrato nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777. Il suo assetto territoriale muta nel 1809, quando viene accorpato con Mozzanica a Bariano. Nel 1812, con un decreto della Prefettura di Bergamo, si separa da questi due comuni per aggregarsi a Cologno. Nel 1816 si rende autonomo e da questa data non si registrano altre variazioni circoscrizionali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo (Morengo) Morengo Morengo Morengo (Morengo) Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo Morengo
1353 1392
Carpeneto Carpeneto Carpenete
Circoscrizione attuale senza la località di Carpeneto » Circoscrizione attuale » Non riportato nella fonte Circoscrizione attuale » » Aggregato a Bariano Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Morengo Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Morengo (territorium)
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Angiola Cascina Cantonata Cascina Carpeneto Cascina Favorita Cascina Florida Cascina Fragolera Cascina Gerra Cascina la Maggiolina Cascina Maldossetto Cascina Maldosso Cascina Seriana MORENGO
1983/91
IGM (1969-74)
Cascina Cantonata Cascina Carpeneto Cascina Favorita Cascina Favorita Cascina Florida Cascina Fragolera Cascina Gerro (83) Cascina Gerra Cascina la Cascina la Maggiolina (83) Maggiolina Cascina Cascina Maldossetto (83) Maldossetto Cascina Seriana (83) MORENGO
Cascina Seriana MORENGO
1961 1936 Cascina Angiola Cascina Cantonata Cascina Carpeneto Cascina Favorita Cascina Florida Cascina Fragolera Cascina Gerro Cascina la Maggiolina Cascina Maldossetto Cascina Maldosso Cascina Seriana MORENGO MORENGO
1921
1871
1776
1596
MORENGO
MORENGO
MORENGO
MORENGO
Carpeneto. È registrato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Nel 1392 è citato con la qualifica di territorium nelle coerenze del comune di Cologno. Il centro di tale comunità è identificabile con la cascina Carpeneto. Nelle fonti successive non si fa più menzione di questa località.
COLOGNO DAL SERIO
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Morengo
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Carpeneto
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Romano di Lombardia CARAVAGGIO
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.
Mappa del comune censuario di Morengo (1812), Catasto Napoleonico.
197 144
Riferimenti geostorici
Mornico al Serio
145 COORDINATE:
C 5-6
Comuni storici compresi: Mornico al Serio, Casteniatello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): MORNICO: Calcinate, Palosco, Martinengo, Ghisalba. Comuni censuari: Mornico. Superficie territoriale (Ha): MORNICO AL SERIO
1853
1921
674
706
1936 1951 1961 699
699
1999
699
699
Demografia: 1596 1776 1805 MORNICO AL SERIO
855
884
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1084
1374
1496
1645
1809
1852 1874 1882
2004
1870
1950
1910
1960
2237
2470
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353
Casteniatello Castendello
Circoscrizione attuale senza il territorio di Casteniatello Circoscrizione attuale » » » » » » Aggregato a Palosco Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Baraccone
1983/91 Cascina Baraccone (83)
Fornace MORNICO AL SERIO
MORNICO AL SERIO
1961
1936
1921
1871
1776
1596
Fornace MORNICO AL SERIO
Fornace MORNICO AL SERIO
MORNICO AL SERIO
MORNICO AL SERIO
MORNICO AL SERIO
MORNICO
MORNICHO
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IGM (1969-74) Baraccone
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Mornico al Serio
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Palosco
Casteniatello
Anteniano
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Ghisalba COLOGNO
Casteniatello. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (con la denominazione di Castendello nella redazione del 1353) nell’elenco dei comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Negli ordinamenti del 1391 e nei successivi del XV secolo viene inoltre prescritta l’unione in distretto fiscale con Mornico e Palosco (solo nella redazione del 1453). In seguito non è più menzionato nelle fonti considerate in quanto con tutta probabilità assorbito da Mornico. La località non trova più riscontro né nella toponomastica ufficiale (I.G.M.) né in quella in uso. Nel 1995 è stata proposta la sua localizzazione a Sud-Ovest del territorio di Palosco nei pressi della località Torre delle Passere (Pergamene 1002-1058, 1995). Un recente studio pone invece la località in territorio di Mornico al Serio, tra il centro abitato e la chiesa di S. Valeria, ad Ovest della roggia Zerra (Caproni, 1999; Finazzi, 1999).
Mornico al Serio Murnico, Murnicho Mornicho, Murnicho Mornicho, Mornico Mornico Mornico Mornico Mornico Mornico (Mornico) Mornico Mornico Mornico Mornico Mornico al Serio Mornico al Serio Mornico al Serio Mornico al Serio Mornico al Serio Mornico al Serio
GRA
Mornico al Serio. L’emancipazione a comune autonomo è documentata a partire dal 1196. Risalgono a tale anno alcuni atti relativi ad una controversia tra i consoli del comune e i discendenti di Maldotto, signore locale. Nel 1210 è attestata l’esistenza del palazzo comunale (Caproni, 1999). Con una estensione territoriale inferiore a quella odierna, per la presenza nella sua circoscrizione del comune di Casteniatello, è elencato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. A partire dalla redazione del 1391 viene inoltre prescritta l’unione fiscale con Casteniatello a cui si aggiunge Palosco in quella del 1453. Con un atto del notaio Tonino Aginelli di Cividate, nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Calcinate, Palosco, Martinengo e Ghisalba con i quali risulta tuttora in confine diretto. Coerenze e riferimenti toponomastici riportati nel documento delimitano un territorio grossomodo coincidente a quello attuale. Ciò indica l’avvenuto assorbimento del territorio di Casteniatello, nonostante gli Statuti cittadini continuino a riportarlo distintamente per tutto il XV secolo. È riportato in seguito, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti consultate fino alla sua temporanea soppressione avvenuta in esecuzione del Decreto 31 marzo del 1809, con il quale viene aggregato a Palosco. Con la Restaurazione austriaca (Compartimento territoriale della Lombardia, 1816) riacquista autonomia amministrativa e viene ripristinata la preesistente circoscrizione territoriale. L’attuale denominazione viene introdotta con R.D. n. 1424 del 28 giugno 1863.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
R. Sa le
ROMANO DI L.
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.
Cortenuova
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Mornico ad assumere la nuova denominazione di Mornico al Serio (vol. VII, p. 1424).
198 145
Riferimenti geostorici
Mozzanica
Comuni storici compresi: Mozzanica.
146 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco).
D4
Comuni censuari: Mozzanica. Superficie territoriale (Ha): MOZZANICA
1853
1921
861
944
1936 1951 1961 933
933
1999
933
933
Demografia: 1596 1776 1805 MOZZANICA
(1)
(1)
780
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1054
1224
1337
1422
1699 1961 2203
2164
2289
2576
2691
2859
3210
3398
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, manufatto che per tutto l’Antico Regime ha segnato il limite meridionale della Provincia Bergamasca. Come comune autonomo è menzionato per la prima volta nel 1189. Il primo codice statutario risale al 1303 (Albini, 1987). Fatta eccezione per il lato di levante, influenzato dai naturali spostamenti dell’alveo del fiume Serio, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo con le mappe del Catasto Teresiano di inizio Settecento, si può ritenere che una circoscrizione prossima a quella odierna, come per altri casi documentati della pianura, sia stata assunta in periodo ben più risalente, forse già al momento della sua erezione a comune. Fino alla fine del ’700 rimane nell’orbita dello Stato di Milano. Con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano del giugno 1757 viene inserito nella Provincia Superiore Cremonese. Nel maggio 1798 passa nel Distretto di Brignano del Dipartimento dell’Adda e nel settembre del 1798 nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio che ha come capoluogo Bergamo. Nel 1809 viene aggregato con Morengo a Bariano. Con decreto prefettizio del 1812 si distacca il territorio di Morengo che viene aggregato a Cologno e si trasferisce la sede comunale da Bariano a Mozzanica. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto di concentrazione del 1809 e da questa data non subisce altre variazioni territoriali.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mozzanica Mozzanica Mozzanica (Mozzanica) Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica Mozzanica
Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia Superiore Cremonese del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Bariano Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Buonipensieri
1983/91
Cascina Colomberone
Cascina Colomberone
Cascina Cornale Cascina Donata Cascina Rino MOZZANICA Ponte Serio
MOZZANICA
IGM (1969-74) Cascina Buon Pensieri Cascine Colomberone Cascine Cornale Cascine Donata Cascina Rino MOZZANICA Ponte Serio
1961 1936 Cascina Buonipensieri Cascina Colomberone Cascina Cornale Cascina Donata Cascina Rino MOZZANICA MOZZANICA Ponte Serio
1921
1871
MOZZANICA
MOZZANICA
1776
1596
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Romano di Lombardia
. Mappa del comune censuario di Mozzanica, Catasto Teresiano, 1722/23.
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CREMONA
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 2 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
199 146
Mozzo
147 COORDINATE:
C-D 3
più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi».
Nel 1927 forma con Curno il comune denominato Curdomo (ricavato dalle iniziali di Curno, Dorotina (Mozzo) e Mozzo) che viene sciolto nel 1947 (D.L.C.P.S. n. 1093 del 20-08-47). Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Mozzo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: MOZZO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Mozzo. Superficie territoriale (Ha): MOZZO
1853
1921
348
360
1936 1951 1961 —
356
1999
356
356
Demografia: 1596 1776 1805 MOZZO
157
325
438
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 461
602
638
645
802 1006 1144
—
—
1880
2263
3833
5306
6312
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
La prima testimonianza documentaria relativa all’esistenza di cariche istituzionali del comune populi di Mozzo risale al 1246 (Leidi, 1997). Come ente autonomo è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Per fini fiscali negli stessi testi statutari è prescritta la formazione di un unico distretto assieme ai comuni di Scano (Valbrembo), Forzanica (Valbrembo), Briolo (Ponte S. Pietro), Ossanesga (Valbrembo), Gorzanica (Valbrembo), Sombreno (Paladina) e, a partire dalla redazione del 1391, Paladina. Nelle descrizioni confinarie di fine Trecento contenute nel Codice Patetta di Mozzo non si fa menzione, neppure nelle coerenze dei comuni viciniori. Risale al 1456 il primo atto di definizione dei suoi confini territoriali con i comuni contermini di Scano (Valbrembo), Briolo (Ponte S. Pietro/Valbrembo), Ponte S. Pietro, Presezzo e Capersegno, Curno e la vicinia cittadina di S. Grata Intervites (Confini di varie terre). I riferimenti toponomastici utilizzati nello strumento per identificare i luoghi in cui erano fissati i cippi, delineano una circoscrizione coincidente con quella attuale, delimitata a Nord dalla strada che collega Bergamo a Briolo, ad Ovest dal torrente Quisa e a Sud dalla strada che collega Bergamo a Ponte S. Pietro. Una successiva calcazione, che conferma sostanzialmente la precedente, viene effettuata nel 1481. Compare in tutte le fonti successive fino al decreto di concentrazione dei comuni del 1809 quando viene aggregato a Bergamo assieme ad altri 27 comuni. Nel 1816 viene ricostruito. Il 14 settembre 1924 il Commissario Prefettizio di Ponte S. Pietro propose l’ampliamento del territorio comunale di sua competenza con un progetto coinvolgente oltre al comune in discorso anche Bonate Sopra, Brembate di Sopra, Locate Bergamasco (Ponte S. Pietro), Presezzo e Curno. I sei comuni interessati si opposero al progetto (v. all. scheda 31 - Bonate Sopra) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decise di rimettere gli atti al comune richiedente consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini T.
B o rg o gn
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Tresolzio
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Pascoletto (83) Tavani Scano (83)
1921
1871 Borghetto
1776
Crocetta (Curdomo)
Crocetta
Crocette
Crozette
1596
Dorotina Fornaci Merena Monte dei Gobbi MOZZO Mozzo di Sopra Pascoletto
Fornaci [porzione] Merena [porzione] Monte dei Gobbi MOZZO Mozzo (Curdomo) MOZZO MOZZO Mozzo di Sopra Mozzo di Sopra
MOZZO
MOZZO
. .
S. Vigilio
Dell’Oro
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Mappa del comune censuario di Mozzo (1812), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi
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Capersegno
200 147
MOZZO Mozzo di Sopra Pascoletto Tavani Scano
1936
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Dorotina Curno (83) Fornaci (83) Merena (83) Monte dei Gobbi (83) MOZZO
Fornaci [porzione] Merena Monte dei Gobbi
1961 Borghetto Colle Lochis Colombera Crocette
Valle d’Astino
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Dorotina
Colombera (83)
IGM (1969-74) Borghetto Colle Lochis Colombera Crocette
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1983/91 Borghetto (83)
Forzanica
Valbrembo
Briolo
Presezzo
Tabella di raffronto delle località abitate Località Borghetto Colle Lochis Colombera Crocette
Sombreno
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Circoscrizione attuale (?) Circoscrizione attuale (?) (non citato nel Codice Patetta) Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Curno Circoscrizione attuale » »
Ossanesga
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Muzo, Muzzo (Mozzo) Mozo, Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo (Mozzo) Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo Mozzo (Mozzo) Mozzo Mozzo Mozzo
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Brembate di Sopra
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Dalcio
R.D. n. 1745, 08-09-1927 - Unione dei comuni di Curno e Mozzo in un unico comune denominato «Curdomo» (vol. VII, p. 7696). D.L.C.P.S. n. 1093, 20-08-1947 - Ricostituzione dei comuni Curno e Mozzo (vol. IV, p. 3100).
Nembro
148 COORDINATE: 6 C 4
1444: tra le contrade del comune vengono enumerate ancora Pradalunga ed Alzano di Sopra. Alla fine del XVI secolo la sua estensione appare notevolmente ridimensionata: nel 1580 è documentato il distacco del territorio di Pradalunga per la sua costituzione in comune autonomo; nel 1594 è documentato quello di Cornale (Pradalunga) (Bergamelli, 1985). Da Lezze descrive Alzano di Sopra, precedentemente sua contrada, come comune autonomo, mentre Selvino viene menzionato tra le contrade di Costa di Serina. Con queste modificazioni il comune di Nembro raggiunge in quest’epoca una circoscrizione molto prossima a quella odierna. Dall’aprile 1797 al giugno 1805 la circoscrizione territoriale di Nembro è legata alle vicende della frazione di Lonno che si rende autonoma dall’aprile 1797 al marzo 1798, e dal settembre dello stesso anno al giugno 1805, quando viene aggregata definitivamente al comune originario.
In esecuzione del Decreto napoleonico di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 riaggrega “Pradalunga con Cornale” che vengono ricostruiti con le rispettive circoscrizioni con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del 1816. Da questa data le fonti consultate non registrano altre modificazioni territoriali. Lonno. Con una circoscrizione corrispondente alla parrocchia, si costituisce in comune autonomo in seguito alla riorganizzazione amministrativa disposta con Legge 17 aprile 1797 durante la Repubblica Bergamasca. Nella compartimentazione territoriale del marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) non viene registrato in quanto probabilmente riassorbito da Nembro. Nel settembre 1798 si costituisce in comune autonomo con Brumano (Alzano Lombardo). Nel 1805 viene riaggregato definitivamente a Nembro.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Nembro, Lonno.
Nembro. L’esistenza del comune di Nembro è documentata a partire dal 1241 in un giuramento di fedeltà dei consoli al vescovo di Bergamo (Bergamelli, 1985). Ad eccezione della redazione del 1331, dove è riportato in unione ad Alzano di Sopra (Comune de Alzano Superiori et de Nimbro), in tutti gli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è citato come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Lorenzo. Dai riferimenti toponomastici presenti nell’atto di descrizione dei suoi confini del 1392 (Confinia communis burgi de Nembro et de Alzano Superiori) e in quello del comune di Costa et Sambosita del 1395, si ricava che nella sua circoscrizione erano inclusi anche l’attuale territorio di Pradalunga, il censuario ottocentesco di Alzano di Sopra (Alzano Lombardo) e la porzione settentrionale del censuario di Alzano Maggiore (Alzano Lombardo). Verso settentrione la circoscrizione del comune in parola doveva spingersi fino a ricomprendere il territorio di Selvino (esclusa la porzione di pertinenza della città) e la frazione di Rigosa (Algua): il confine, dalla sorgente di Cantor, seguendo la valle omonima ed il torrente Ambriola, giungeva infatti fino all’altezza della valle di Moncucchi per poi ripiegare ad Est fino a raggiungere la località Calverola. Tale assetto territoriale è parzialmente confermato ancora a metà Quattrocento: in un documento del
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1522
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Demografia: NEMBRO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
2792 29301
2534
1700
2924
3122
3638
4779 5492 5864
6646
6729
8197
9633 10856 10708 11116
(1) Così suddivisi nelle contrade componenti: 2580 Nembro, 130 Ama e Amora, 220 Lonno.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Nembro Nimbro Burgi de Nembro et Alzano Superiori Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro con Lonno Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro Nembro
1797 17981
Lonno Lonno Lonno e Brumano
Nembro, Selvino e Pradalunga aggregati Nembro, cens. Alzano Sopra, porz. cens. Alzano Magg., Selvino, Rigosa (Algua), Pradalunga aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Nembro e Pradalunda aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Circoscrizione parrocchiale Circoscrizioni parrocchiali di Lonno e Brumano
(1) Dato relativo alla Legge 26 settembre 1798, Organizzazione del Dipartimento del Serio.
.
Località Ama (oggi in Aviatico) Amora di Sotto (oggi in Aviatico) Amora (oggi in Aviatico) Betto - contr. di Lonno
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Gavarno Rinnovata Lonno NEMBRO Prato Fo’
Gavarno Rinnovata Lonno NEMBRO Prato Fo
Gavarno Rinnovata Lonno NEMBRO Prato Fo’
Lonno NEMBRO
Lonno NEMBRO
Salmezza Sant’Antonio Trevasco S. Vito Trevasco SS. Trinità (83)
Salmezza Sant’Antonio Trevasco S. Vito Trevasco SS. Trinità Viana
Salmezza Sant’Antonio Trevasco S. Vito Trevasco SS. Trinità Viana
S. Vito
Trevasco
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1871
Case di Lonno Cha del Letto
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Crespi Gavarno Rinnovata
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Tabella di raffronto delle località abitate
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Superficie territoriale (Ha):
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Comuni censuari: Nembro con Lonno, Trevasco e Viana.
Amora
Dosso
.
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): NEMBRO E ALZANO DI SOPRA: Cenate, possedimenti del Vescovado in Gavarno (Scanzorosciate), Villa di Serio, Alzano Maggiore (Alzano Lombardo), Nese (Alzano Lombardo), Poscante (Zogno), Costa e Sambusita, Albino, Concilio di Albino (Albino/Aviatico).
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Lonno NEMBRO Prato Fo’
Crespi Gavarno
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Beni del Vescovado
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Salmezza Sant’Antonio Trevasco San Vito Trevasco Santissima Trinità Viana
1776 1596 Ama Amora di Sotto contr. di Amora Amora Betto contr. di Lonno Case di Lonno contr. di Lonno Cha del Letto contr. di Lonno Gavarno Basso
Lonno NEMBRO
Lonno NEMBRO Prato Fraggio contr. di Lonno Salmezza
Lono NEMBRO
Trevasco S. Vito Trevasco SS. Trinità Viana
Trevasco
Viana
201 148
Olmo al Brembo
149 COORDINATE:
(“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo for-
marono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
B 3-4
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Olmo al Brembo, Frola. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Olmo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
717
730
OLMO AL BREMBO
1936 1951 1961 723
723
1999
723
779
Demografia: 1596 1776 1805 OLMO AL BREMBO
(601)
420
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
394
470
487
554
557
660
711
809
642
519
667
624
538
557
529
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Frola Fararola, Ferarolo
Porzione della circoscrizione attuale a sinistra del fiume Brembo
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cigadola
1983/91
IGM (1969-74) Cigadola
1961
1921
1871
Cugno di Sotto
Cugno (83)
Cugno di Sotto
Cugno
Cugno
Cugno di Sotto
Frola
Frola
Frola (Piazzolo)
Frola (Piazzolo)
Frola (Piazzolo)
Malpasso
Malpasso
Malpasso
Malpasso
Malpasso
OLMO AL BREMBO
OLMO AL BREMBO
OLMO AL BREMBO
OLMO AL BREMBO
Valle
Valle (83)
Valle
Valle
1936
OLMO AL BREMBO
OLMO AL BREMBO
OLMO AL BREMBO
1776 1596 Cigadola (Quadra di Sotto di Val d’Averara) Cugno inferiore Cuncio di Sotto (Averara, Squadra de Olmo) Frola Flola (Piazzolo) (Quadra di Sotto di Val d’Averara) Malpasso Malpasso (Quadra di (Averara, Sotto di Val Squadra de d’Averara) Olmo) OLMO (Quadra di Sotto di Val d’Averara)
M. FAINO
Averara Piazza Mulini
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Olmo al Brembo
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(*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, comprendendo entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, confermato successivamente per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica
Porzione della circoscrizione attuale a sinistra del fiume Brembo Appartente alla comunità di Averara » » Circoscrizione attuale senza la frazione di Frola » Olmo e Piazzolo aggregati Circoscrizione attuale senza la frazione di Frola Aggregato ad Averara Circoscrizione attuale senza la frazione di Frola » » » » » » » Circoscrizione attuale »
00
Frola. È citato comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV secolo. A fine Cinquecento (Da Lezze, 1596) è registrato tra le contrade di Piazzolo. Nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776 è assegnato al comune di Olmo, ma nelle mappe catastali di inizio ’800 risulta nuovamente ricompreso in Piazzolo. Passa definitivamente al comune di Olmo nel 1980.
Olmo al Brembo Lulmo de za (Olmo) (Olmo) (Olmo) Olmo Olmo Olmo con Piazzolo Olmo (Olmo) Olmo Olmo Olmo Olmo Olmo al Brembo Olmo al Brembo Olmo al Brembo Olmo al Brembo Olmo al Brembo Olmo al Brembo
10
Olmo al Brembo. Nello Statuto della Valle Averara del 1313 è segnalato come una delle comunità componenti detto organismo territoriale (*). Nello Statuto di Bergamo del 1331, appare diviso nelle due comunità di Lulmo de là cum Mezolo et Trivalli e Lulmo de za; negli ordinamenti successivi è menzionato solo Lulmo de za fino alla redazione del 1453 dove entrambe le comunità vengono elencate unitamente ad Averara (Lulmo de za et de là et d’Averaria). Nella relazione del Da Lezze del 1596 è registrato come una delle “squadre” che compongono il comune di Averara, suddivisa nelle contrade di Val de l’Olmo, Cuncio di Sotto e Malpasso. È nuovamente registrato come comune distinto nel Repertorio delle comunità del 1766, nelle Anagrafi Venete (1766-1789) ed in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene aggregato a Piazzolo. Nel 1805 è di nuovo segnalato come comune autonomo. Nella concetrazione dei comuni del 1809 viene aggregato ad Averara e Santa Brigida, ai quali si aggiunge Cusio nel 1812 (Istituzioni del territorio, 1997). Riacquista la sua autonomia con la compartimentazione del 1816. Nel 1863 assume l’attuale denominazione di Olmo al Brembo (R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863). Nel 1980 annette la frazione di Frola distaccatasi dal comune di Piazzolo (L.R. n. 64 del 26 maggio 1980) ed assume l’attuale circoscrizione (v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Piazza Brembana
P.ZO DI MEZZODI’
Valnegra
.
.
500
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L’Oro
.
. Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Olmo ad assumere la nuova denominazione di Olmo al Brembo (vol. VII, p. 1425). L.R. n. 64, 26-05-1980 - Distacco della frazione «Frola» dal comune di Piazzolo e conseguente aggregazione al comune di Olmo al Brembo.
Oltre il Colle
Zambla. Si erige in comune autonomo nell’aprile 1797 con una circoscrizione provvisoria coincidente a quella parrocchiale. Viene riassorbito dal comune originario con la revisione delle circoscrizioni territoriali nel marzo del 1798.
150 COORDINATE:
C5
Zorzone. Con una circoscrizione amministrativa provvisoria coincidente a quella parrocchiale, si erige in comune autonomo nell’aprile 1797 con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca. Nel marzo dell’anno successivo viene riassorbito da Oltre il Colle.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Oltre il Colle, Zambla, Zorzone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Serina. Comuni censuari: Oltre il Colle. Superficie territoriale (Ha): OLTRE IL COLLE
1853
1921
1936 1951 1961
1999
3203
3278
3241
3241
3241
3241
Demografia: 1596 1776 1805 OLTRE IL COLLE
654
8111
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
849
870
967
971
1175
1375 1426 1599
1727
1726
1945
1873
1574
1376
1236
(1) Così suddivisi nelle contrade componenti: Oltre il colle 305, Zambla 306, Zorzone 200.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Oltre il Colle. L’attuale territorio di sua pertinenza all’inizio del XIII secolo era compreso nel grande comune di Serina. È quanto si evince da un atto di descrizione confinaria del 1234 relativo al comune di Levrene et Bracha (Gabanelli, 1996). Tale assetto viene confermato ancora alla fine del secolo successivo nello strumento di definizione dei confini del comune di Serina et Bracha (Codice Patetta, 1996). Con la denominazione di Ultracollum è citato negli Statuti di Bergamo del 1491 tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. L’emancipazione a comune autonomo sembra però che sia avvenuta solo nel 1569, come testimonierebbe una nota nello Statuto comunale del 1610 (Cortesi M., 1984). L’erezione in comune distinto è confermata poi dalla relazione del Da Lezze del 1596 e da tutte le fonti successive. Nel 1797 le sue frazioni di Zambla e Zorzone si costituiscono in comuni autonomi, ma già nel compartimento del marzo 1798, non vengono più menzionate in quanto, probabilmente, riassorbite nella circoscrizione originaria. Nel 1809 viene aggregato a Serina con Dossena e Cornalba. Nel 1812, con un decreto prefettizio, riacquista autonomia e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. P.SO DELLA MAROGELLA 1873
.
C.NO BRANCHINO
Roncobello
2032
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Oltre il Colle (Oltre il Colle) (Oltre il Colle) Oltra il Collo Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle con Zorzone e Zambla (Oltre il Colle) Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle Oltre il Colle
1797
Zambla Zambla
Circoscrizione parrocchiale
1797
Zorzone Zorzone
Circoscrizione parrocchiale
Aggregato a Serina » Circoscrizione attuale » » » Circoscrizione attuale senza i territori di Zambla e Zorzone Circoscrizione attuale » Aggregato a Serina Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Armellini Bertoli, Bertulli Ca’ de Augo Ca’ di Venturi Ca’ di Vidali Ca’ Rizzi Ca’ Santi Capriana Caprile Cauri Corali Costa Nebel Costa Peza Falgher Gremsolino Grumalto Grumello di Oltre il Colle
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
00
1500
C.MA DI GREM 2049
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Capriana
Ca’ Santi Ca’ Santi Capriana Caprile Cauri Corali
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Gremsolino
OLTRE IL COLLE
OLTRE IL COLLE
Falgher Grumsulino Grumalto Grumello di Oltre il Colle
.
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Zambla Zorzone
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Oltre il Colle
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L’Unicenzi Mincucco OLTRE IL COLLE
1776 Armellini Bertoli, Bertulli
Ca’ de Augo Ca’ di Venturi Vitali [porzione] Ca’ di Vidali
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20
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
1848
2019
M. ALBEN
.
Chignolo d’Oneta
203 150
Riferimenti geostorici
Oltressenda Alta
151 COORDINATE:
C-D 5
Comuni storici compresi: Oltressenda Alta, Nasolino, Valzurio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Clusone. Comuni censuari: Oltressenda Alta ossia Nasolino e Valzurio. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1710
1745
OLTRESSENDA ALTA
1936 1951 1961 —
—
1999
1726
1726
Demografia: 1596 1776 1805 — 10061
OLTRESSENDA ALTA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
454
452
460
230
492
362
465
408
—
—
—
324
213
176
185
(1) Cosi suddivisi: Nasolino 370, Ogna 236, Valzurio 150, Villa d’Ogna 250.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Nasolino Nasolino
Circoscrizione parrocchiale
1797
Valzurio Valzurio
Circoscrizione parrocchiale
.
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V. C iv i n a t
M. VIGNA VAGA
orn
M. ZANARI
2427
. GromoBoario
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1797
Aggregato a Clusone » » Non citato nella fonte Circoscrizione attuale Oltressenda Alta e Villa d’Ogna (già Oltressenda Bassa) aggregati Diviso nelle due comunità di Valzurio e Nasolino Circoscrizione attuale » Aggregato a Clusone Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Villa d’Ogna Circoscrizione attuale » »
la T. C u
Nasolino. Si costituisce in comune distinto nell’aprile 1797 con una circoscrizione provvisoria coinci-
Oltressenda Alta (Oltressenda Alta) (Oltressenda Alta) (Oltressenda Alta) (Oltressenda Alta) Oltrascenda Alta Oltrassenda Alta, Oltrassenda Bassa (Oltressenda Alta) Valzurio con Nazolino Oltressenda Alta cioè Valzurio e Nazolino (Oltressenda Alta) Oltressenda Alta Oltressenda Alta Oltressenda Alta Oltressenda Alta Oltressenda Alta Oltressenda Alta (Oltressenda Alta) Oltressenda Alta Oltressenda Alta Oltressenda Alta
500
Oltressenda Alta. L’attuale territorio di Oltressenda Alta alla fine del XIV secolo era compreso nella grande circoscrizione del comune di Clusone, nella quale ricadevano anche i comuni di Piario, Villa d’Ogna e Rovetta. È quanto emerge dall’atto di descrizione confinaria del comune di Clusone del 1392, che, per mezzo di aree di compascolo poste nei territori settentrionali di Oltressenda Alta e Rovetta, estendeva il suo confine fino alla Valle di Scalve. La separazione da Clusone è attestata da un atto divisionale del 1636, con il quale si costituì in comune autonomo anche Rovetta (Archidata, Archivio storico del comune di Clusone, sch. 30). Nel Prospetto delle distanze del 1740 il comune non viene menzionato. Nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766 è segnalato come comune autonomo con la denominazione di Oltrascenda Alta. Come comune distinto è registrato poi nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni nel 1777, dove tuttavia si avverte che «secondo la Nota dell’Officio Fiscale la Cura di Nazulino è comune separato da Oltrascenda Alta; ma secondo il Repertorio esteso dai Sindici Generali forma con Valzurio un solo Comune detto Oltrascenda Alta». Soggiunge inoltre che «Nella Carta (…) della Provincia, levata ad uso della Città e Territorio, non trovasi né Oltrascenda, né Valzurio, né Nasolino; ma bensì in sua vece trovansi li luoghi di Piazzola, Palazzo, Castellaro, Foppello e Chiesa, che probabilmente sono i nomi presenti delle abitazioni che compongono questo comune». Non concordano con quelle ora riportate le indicazioni fornite dal Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 che riporta Oltressenda Alta ed Oltressenda Bassa (costituito dall’unione di Ogna e Villa d’Ogna) come un unico comune. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, dove come entità territoriale amministrativa viene assunta provvisoriamente la parrocchia, Nasolino e Valzurio sono elencati distintamente. Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) le due comunità sono registrate come un sol comune sotto la denominazione di “Valzurio con Nazolino”. Tale situazione dura fino al 1809 quando, con il decreto napoleonico di concentrazione dei comini, viene unito a Clusone, Rovetta, Oltressenda Bassa e Piario a formare il comune di Clusone. Con la compartimentazione del febbraio del 1816 riacquista autonomia amministrativa che dura fino al 1929, quando viene unito a Oltressenda Bassa e Piario sotto la denominazione di Villa d’Ogna. La ricostituzione dei tre comuni, che ha origine nel 1946 con una petizione da parte della totalità dei contribuenti di Piario e Oltressenda Alta, diventa esecutiva solo nel giugno del 1958 con D.P.R. n. 828.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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dente alla parrocchia di S. Bernardo. Viene riunito a Valzurio nel marzo del 1798. Valzurio. Con una circoscrizione provvisoria coincidente a quella della parrocchia di S. Margherita, si erige in comune autonomo separandosi da Nasolino nell’aprile 1797. Nel marzo dell’anno successivo viene riunito a Nasolino a formare l’originaria circoscrizione.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bricconì
1983/91
IGM (1969-74)
1961
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Assetto circoscrizionale all’anno 1936.
1776 1596 Bricconì - contr. di Nasolino (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Bruseda (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Dosso d’Oltrasenda (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Follo (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Foppello - contr. di Nasolino (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Nasolino Nasolino (Oltressenda Alta, (Clusone) Oltressenda Bassa) [OLTRESSENDA ALTA, OLTRESSENDA BASSA] Plasso (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Revatelli - contr. di Nasolino (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Spinelli (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) Valsurio Valzario (Oltressenda Alta, (Clusone) Oltressenda Bassa)
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 559, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Oltressanda Alta, Oltressanda Bassa e Piario in un unico comune denominato «Villa d’Ogna», con sede e capoluogo nella frazione omonima (vol. III, p. 3489). D.P.R. n. 828, 27-06-1958 - Ricostruzione dei comuni di Oltressenda Alta e di Piario (vol. VI, p. 2885).
205 151
Oneta
152 COORDINATE:
D3
trada di Gorno), segnalata come sua contrada solo nel Repertorio delle comunità del 1766, il comune non subisce variazioni fino al 1797. Dall’aprile 1797 al marzo 1798 ridimensiona la propria circoscrizione a quella del censuario ottocentesco (Oneta con Cantoni) per il distacco della contrada di Chignolo d’Oneta che si costituisce in comune autonomo. Nel settembre 1798 viene unito a Gorno, ma nel giugno del 1805 viene nuovamente registrato come
comune distinto. L’unione dei due comuni si ripropone successivamente con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809. Nel 1816 viene ricostruito. Chignolo d’Oneta. Si erige in comune distinto con una circoscrizione corrispondente a quella parrocchiale e coincidente al censuario ottocentesco nell’aprile del 1797. Nel marzo del 1798 viene riassorbito da Oneta.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Oneta, Chignolo d’Oneta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ONETA: Gorno, Vertova, Serina. Comuni censuari: Oneta con Cantoni; Chignolo. Superficie territoriale (Ha): ONETA
1853
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1936 1951 1961
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1056
837
745
716
(1) Cosi suddivisi nelle contrade componenti: Oneta 363, Chignolo d’Oneta 100.
Oneta. L'esistenza del comune di Oneta è documentata a partire dal 1234, anno al quale risale l’atto di definizione confinaria del comune di Levrene et Bracha (che all’epoca comprendeva entro la sua circoscrizione i territori di Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Bracca e Frerola) con cui il comune in parola risultava in confine diretto. Con la denominazione di Comune de Honeta (Honeta et de Cuniolo et de Corna, nella redazione del 1331) è riportato negli Statuti di Bergamo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. In ordine al suo assetto circoscrizionale in epoca signorile, dalle descrizioni di confine di Oneta e Gorno del 1392 si ricava un’estensione territoriale per buona parte coincidente con quella odierna: rimaneva esclusa solamente una piccola porzione posta all’estremità settentrionale, dove estendeva la sua giurisdizione il finitimo comune di Gorno. Il passaggio al comune in parola di questa zona posta alle pendici del monte Grem, di cui sono note le liti con Gorno ancora all’inizio del XVII secolo, non è documentato in nessuna delle fonti consultate. Se si esclude la piccola variazione derivante dall’acquisizione di Bondo di Colzate (precedentemente con-
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Oneta Honeta Honeda, Honeta Oneda Oneda Oneta Oneta Oneta Oneta con Chignolo d’Oneta Oneta (Oneta) Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta Oneta
1797
Chignolo d’Oneta Chignolo d’Oneta
Circoscrizione attuale senza una piccola porzione di territorio a Nord » Circoscrizione attuale » Oneta e Bondo (Colzate) aggregati Circoscrizione attuale Censuario di Oneta con Cantoni Circoscrizione attuale » Aggregato a Gorno Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Censuario di Chignolo
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cantoni Chignolo Molini [ONETA] Ortaglie Ortello Plazza Scullera Villa
1983/91 Cantoni Chignolo Molini [ONETA]
IGM (1969-74) Cantoni Chignolo Molini ONETA Ortaglie Ortello Plazza Scullera
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1936 Cantoni Chignolo
1921 Cantoni Chignolo
1871 Cantoni Chignolo
[ONETA] Ortaglie Ortello Plazza Scullera Villa
[ONETA]
[ONETA]
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1961 Cantoni Chignolo
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Riferimenti geostorici
Onore
153 COORDINATE:
D 5-6
Comuni storici compresi: Onore. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ONORE: Castione, Cerete, Clusone. Comuni censuari: Onore. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1109
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ONORE
1936 1951 1961 —
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1999
1159
1159
Demografia: 1596 1776 1805 ONORE
1030 (323)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
334
349
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377
490
576
645
639
—
—
—
668
673
736
694
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Lonore et Songavazzio Lonore L’Onor Honore (Onore) (Onore) Fino con Onore Onore (Onore) Onore Onore Onore Onore Onore Onore (Onore) Onore Onore Onore
Onore e Songavazzo aggregati Onore, Fino del Monte e Songavazzo aggregati » » Aggregato a Songavazzo » Onore e Fino del Monte aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Songavazzo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Castione della Presolana Circoscrizione attuale » »
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Un documento del 1249 ci informa dell’esistenza di un’organizzazione comunale strutturata con consoli ed un Consiglio Amministrativo. Entro la sua circoscrizione ricadevano i territori di Songavazzo e la “terra” di Fino. È questa l’entità territoriale a cui si riferisce ancora lo Statuto comunale di L’Onore del XV secolo, il cui nucleo centrale risale al 1417 (Silini-Previtali 1997). Negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353 è menzionato in unione a Songavazzo (Lonore et Songavazzio/Sumgavazio); nelle redazioni successive è elencato distintamente tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Sempre in merito agli Statuti cittadini è da registrare poi la prescrizione, disposta in tutte le redazioni del XIV e XV secolo, di costituire un unico distretto fiscale comprendente, oltre al comune in discorso, anche Cerete, Songavazzo e Gavazio. Nel 1392 viene effettuata la ricognizione dei suoi confini (Codice Patetta, 1996). Dai riferimenti toponomastici e di coerenza citati nello strumento risulta che, anche alla fine del XIV secolo, entro la sua circoscrizione erano ricompresi per intero gli attuali territori di Songavazzo e Fino del Monte (la cui porzione settentrionale, definita buschum illorum de Fine et de Roetta nell’atto di definizione confinaria di Clusone, era territorio indiviso tra i comuni di Onore e Clusone). Il comune in parola risultava infatti in confine diretto sia con Cerete, sul lato meridionale (attraverso una linea di confine passante per la Costa Bayeta ed il Corno Incisse, recentemente identificate rispettivamente con la località Pernusino e con la Corno Ceresa, lungo l’attuale confine tra Cerete e Songavazzo), che con Clusone, verso Ovest, attraverso la Valle Plumanam, fatta corrispondere con l’attuale limite naturale tra Fino del Monte e Rovetta (Gualeni, 1997). L’estensione della circoscrizione medievale verso levante, fino al comune di Costa Volpino, è documentata nell’atto di definizione del confine di detto comune del 13 aprile 1456, dove viene descritto un andamento della linea confinaria che, passando per le località Forcellino (ad Forcolam) e Pian della Palù (in Plano de la Palude), ricalca esattamente il confine odierno (Confini di varie terre). Non ben definito risultava invece il confine settentrionale con Castione sulla sinistra orografica del torrente Gera, per la probabile presenza, anche qui, di alcune aree indivise sui monti Ramello, Pora e Varro che, a causa delle diverse interpretazioni dell’atto divisionale del 1339, fino alla fine del XVII secolo furono oggetto di contenzioso con Castione (Gualeni, 1997). Dal Da Lezze è descritto come «una terra divisa in due terre»: Onore e Songavazzo. A queste era probabilmente ancora aggregato il territorio di Fino del Monte, «il luogo della famiglia d’Affin», secondo l’espressione usata dal rettore veneto nella sua relazione. Nel 1740 (Prospetto delle distanze) e nel 1756 (Catalogo dei comuni) Onore è menzionato autonomamente, separato da Songavazzo e Fino, anch’essi
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
800
M. CLEMO
207 153
elencati distintamente. Nei successivi elenchi presi in esame — Repertorio delle comunità (1766), Catalogo delle comunità (Maironi, 1776), Anagrafi Venete (1766-1789) — le tre comunità risultano nuovamente unite in un unico comune; ciò contrasta con quanto riportato nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, dove invece sono elencate come comuni autonomi. Nel maggio 1794 le due comunità di Onore e Songavazzo (Istituzioni del territorio, 1997) si separano per costituirsi in due entità amministrative distinte. Nel Prospetto di divisone del territorio bergamasco dell’aprile 1797 viene elencato distintamente tra i comuni del Cantone di Clusone. Con il riparto territoriale del Dipartimento del Serio del 6 marzo 1798 viene unito a Fino in un comune denominato Fino con Onore. Nel giugno 1805 (Comparto territoriale del Regno) viene riportato come comune autonomo; nel marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene aggregato a Cerete Alto e Basso, Fino e Songavazzo in un comune denominato Songavazzo, che viene sciolto con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del febbario 1816. Nella Corografia distrettuale del 1826 è riportato con una circoscrizione anomala per l’esclusione sul lato settentrionale di tutto il versante meridionale del monte Varro (sul quale è documentata la presenza di ampie zone di compascolo godute assieme a Songavazzo), che viene assegnato al contermine comune di Castione. Nelle mappe del Catasto Lombardo-Veneto del 1853 è rappresentato con un assetto conforme a quello attuale. Con R.D. n. 1996 del 13 ottobre 1927 Onore viene unito a Castione della Presolana. I due comuni vengono ricostruiti con le rispettive denominazioni e circoscrizioni preesistenti al decreto di unione con D.P.R. n. 843 nel 1958 (v. all.).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brugai Chiesa Danghen FINO DEL MONTE
1983/91 Brugai
IGM (1969-74) Brugai
1961
1936
1921
1871
1776
1596
Fino (Fino, Onore e Somgavazzo) Mazzone (Fino, Onore e Songavazzo)
Affin
Onore (Fino, Onore e Somgavazzo) Poersa, Pressa (Fino, Onore e Somgavazzo)
L’ONOR, HONOR
Chiesa Danghen
Masu (oggi in Fino del Monte) Ombregno ONORE
Ombregno ONORE
Ombregno ONORE
Ombregno ONORE
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Poerza
Poerza
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Onore (Castione della Presolana)
ONORE
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Poerza
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Pozzo Somas (oggi in Fino del Monte) SONGAVAZZO
Pozzo Somasco (Fino, Onore e Somgavazzo) Somgavazzo (Fino, Onore e Somgavazzo)
Samgavas, Sumgavas
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
Mappa del comune censuario di Onore rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1996, 13-10-1927 - Unione dei comuni di Onore e Castione della Presolana in un unico Comune denominato «Castione della Presolana» (vol. VIII, p. 8747). Assetto circoscrizionale all’anno 1596.
208 153
D.P.R. n. 843, 09-07-1958 - Ricostruzione del comune di Onore (vol. VI, p. 2918).
Riferimenti geostorici
Orio al Serio
154 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Orio al Serio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ORIO: territorio di Padergnone (Zanica), Azzano, Paderno (Seriate), territorio di Boccaleone (Bergamo), territorio di Campagnola (Bergamo). Comuni censuari: Orio. Superficie territoriale (Ha): ORIO AL SERIO
1853
1921
296
306
1936 1951 1961 303
303
1999
303
303
Demografia: 1596 1776 1805 ORIO AL SERIO
187
250
557
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 423
427
464
495
553
621
677
754
856
992
977
1232
1112
1186
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Urio, è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta di S. Stefano. Negli stessi ordinamenti, ad esclusione della redazione del 1353, veniva inoltre prescritta l’unione fiscale con il finitimo comune di Grassobbio. Con un atto del 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Azzano e di Paderno (Seriate) ed i territori di Campagnola (Bergamo), Boccaleone (Bergamo) e Padergnone (Zanica), con i quali si trova ancora oggi in confine diretto. È descritto dal Da Lezze come una «terizola in piano lontan da Bergomo milia 2, confina con Campagnola vicinanza di S. Leonardo, di circuito un milio». Come comune distinto e con una circoscrizione grossomodo corrispondente a quella attuale è registrato in tutte le fonti successive fino al giugno 1805, quando aggrega il territorio di Campagnola; con Decreto 31 marzo 1809 viene unito a Bergamo con altri 27 comuni, ma già con la prima revisione amministrativa austriaca del febbraio del 1816 risulta ricostituito con una circoscrizione prossima a quella odierna. Nel 1863 assume la nuova denominazione di Orio al Serio. Nel 1954 (delib. Cons. Com. n. 42 del 17 giugno 1950), trovandosi nella necessità di ricostruire il cimitero distrutto durante l’ultima guerra per le esigenze del campo di aviazione, attua una rettifica di confine con il comune di Bergamo. l
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Orio al Serio
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Bettosca ORIO AL SERIO
Paderno
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Colognola del Piano
Circoscrizione attuale » » » » » » Orio al Serio e Campagnola (Bergamo) aggregati Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Urio Urio Orio Orio Orio Orio Orio Orio con Campagnola (Orio) Orio Orio Orio Orio Orio al Serio Orio al Serio Orio al Serio Orio al Serio Orio al Serio Orio al Serio
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Aree oggetto della permuta di terreno tra i comuni di Bergamo (sezione censuaria di Boccaleone) e Orio al Serio eseguita nel 1954. In verde l’area acquisita dal comune di Orio al Serio; in giallo quella acquisita da Bergamo; in linea continua viola l’attuale limite amministrativo; a tratteggio rosso il confine prima della rettifica. (Base cartografica: Carta Tecnica Regionale, f. C4B3, scala 1:10 000).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Orio ad assumere la nuova denominazione di Orio al Serio (vol. VII, p. 1425). Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
D.P.R. n. 1038, 24-08-1954 - Rettifica di confini fra i comuni di Orio al Serio e di Bergamo (vol. XI, p. 3238).
209 154
Riferimenti geostorici
Ornica
155 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Ornica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Ornica. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1412
1448
1432
1432
ORNICA
1432
1432
Demografia: 1596 1776 1805 ORNICA
(315)
295
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
189
308
308
293
332
339
414
384
445
433
530
502
487
346
261
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Appartenente alla comunità di Averara » » » Circoscrizione attuale » Aggregato a Cusio Circoscrizione attuale Aggregato a Cassiglio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località ORNICA
1983/91 ORNICA
IGM (1969-74) ORNICA
1961 ORNICA
1936 ORNICA
Rasica Sirta
1921 ORNICA
1871 ORNICA
1776 ORNICA
Rasica Sirta
Rasica Sirta
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210 155
1596 Vonia (Ornica, Squadra di Sopra)
M. VERROBBIO
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(*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, pervenutoci attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII secolo (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, e includeva entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica, suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, che viene confermato per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
(Ornica) (Ornica) (Vonia) (Ornica) Urnica Ornica (Ornica) Ornica (Ornica) Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica Ornica
T. A
Ornica. Con la denominazione di Vonia, è segnalato nella relazione di Giovanni Da Lezze del 1596 come una delle “contradelle” componenti la comunità di Averara (*) (Da Lezze, 1596). Si costituisce comune autonomo con lo scioglimento dell’unità amministrativa della Valle Averara, documentato nel 1647 (BottaniRiceputi, 1997). Nelle Anagrafi Venete (1766-1789) appare tuttavia registrato ancora come contrada di Val di Averara. Viene aggregato a Cusio nel marzo 1798. Nell’elenco allegato al Decreto 8 giugno 1805 (Amministrazione pubblica e comparto territoriale del Regno) è nuovamente registrato come comune autonomo. Con la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Cassiglio e Cusio. Riacquista la sua autonomia con la compartimentazione del 1816 e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti geostorici
Osio Sopra
156 COORDINATE:
E2
Comuni storici compresi: Osio Sopra. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): OSIO SOPRA: Osio Sotto, Levate, Sabbio (Dalmine), Mariano (Dalmine). Comuni censuari: Osio di Sopra. Superficie territoriale (Ha): OSIO SOPRA
1853
1921
483
508
1936 1951 1961 503
503
1999
503
503
Demografia: 1596 1776 1805 OSIO SOPRA
440
710
703
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 913
976
1006
1124
1102 1316 1341
1453
1631
2191
2622
2965
3183
3491
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato distintamente tra comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nelle redazioni del 1453 e 1491 è registrato in unione a Osio Sotto (comune de Oxio Superiori et Inferiori). Con un atto del notaio Giovanni di Lallio, nel 1392 vengono descritti i suoi confini con il contermini comuni di Osio Sotto, Levate, Sabbio (Dalmine) e Mariano (Dalmine) (Codice Patetta, 1996). La descrizione del confine occidentale, di cui non si fa menzione nel citato strumento, è contenuta nel coevo atto notarile relativo al comune di Filago. Nonostante la scarsità dei riferimenti toponomastici e topografici citati nelle descrizioni non permetta di stabilire una piena corrispondenza del confine medievale con quello attuale, dalle indicazioni di coerenza (tutti i comuni citati come confinanti si trovano ancor’oggi in confine diretto con il comune in discorso) si può ipotizzare che già in quest’epoca il comune possedesse un circuito molto prossimo a quello odierno. Come comune autonomo è registrato, senza modificazioni circoscrizionali apparenti, in tutte le fonti successive fino al marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni), quando aggrega i comuni di “Sabbio e Dalmine”, Sforzatica (Dalmine) e Mariano. Riaquista la circoscrizione amministrativa preesistente al decreto napoleonico nel febbraio del 1816, quando i tre comuni precedentemente concentrati vengono ricostruiti. Da questa data ad oggi il comune in oggetto non subisce altre variazioni. L’attuale denominazione è registrata per la prima volta nel Censimento nazionale del 1861 (nel comparto territoriale del 1859 compare ancora con la denominazione di “Osio di Sopra”).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Oxio superiori Oxio, Oxio superiori Osio di Sopra, Oxio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio di Sopra Osio Sopra Osio Sopra Osio Sopra Osio Sopra Osio Sopra Osio Sopra Osio Sopra
Circoscrizione attuale » » » » » » » Osio Sopra e Dalmine (Sforzatica, Mariano, Dalmine e Sabbio) aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Capra Cascina Moretti Cascina Vitali Fornace OSIO SOPRA Pascolo Rasica Santuario Villaggio Villalta
1983/91 IGM (1969-74) Cascina Capra Cascina Capra Cascina Moretti (91) Cascina Vitali (91) Fornace OSIO SOPRA OSIO SOPRA Cascina Rasica (91)
1961 Capra
Fornace OSIO SOPRA Pascolo
1936
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1871
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OSIO SOPRA
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Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
211 156
Riferimenti geostorici
Osio Sotto
157 COORDINATE:
E2
Comuni storici compresi: Osio Sotto. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): OSIO SOTTO: Verdellino, Boltiere, Levate, Osio Sopra, Brembate di Sotto (Brembate). Comuni censuari: Osio di Sotto. Superficie territoriale (Ha): OSIO SOTTO
1853
1921
725
753
1936 1951 1961 745
745
1999
745
745
Demografia: 1596 1776 1805 OSIO SOTTO
720
780
1019
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1590
1749
1842
2026
2166 2273 2464
3156
3398
4389
5163
6487
9449
9982
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Oxio Inferiori è elencato distintamente negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nelle redazioni del 1453 e 1491 è registrato in unione a Osio Sopra. Il 24 giugno 1392 si formalizza, con un atto del notaio Zilioto di Orio, la Terminacio teratori de Oxio Inferiori in cui vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Osio Sopra, Verdellino, Boltiere, Levate e Brembate di Sotto (Brembate), con i quali trovasi tuttora in confine diretto. Il confine occidentale con Marne (Filago) era rappresentato come oggi dal fiume Brembo. Con un assetto territoriale che già dalla fine del XIV secolo si può ritenere corrispondente a quello attuale, è registrato in tutte le fonti successive fino alla revisione amministrativa introdotta con Dectreto 31 marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni), con il quale aggrega i territori dei soppressi comuni di Boltiere e Ciserano. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti con le rispettive circoscrizioni. È registrato con l’attuale denominazione a partire dal primo Censimento nazionale del 1861 (nel comparto territoriale del 1859 compare ancora con la denominazione di “Osio di Sotto”). Bonate Sopra
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Mappa del comune censuario di Osio di Sotto rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Guzzanica
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Boltiere
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Atto di descrizione dei confini di Osio Sotto del 24 giugno 1392, f. 43r Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
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Cascina Portico Giardino Olmetta OSIO SOTTO Rasica
IGM (1969-74) Cascina Arnoldi Cascina Barbis Cascina Cascina Malpensata (83) Malpensata Cascina Cascina Miranga (83) Miranga Cascina Portico Giardino Olmetta OSIO SOTTO OSIO SOTTO Rasica
Lallio
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Osio Sopra
Cascina Miranga
1983/91 Cascina Arnoldi
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Arnoldi Cascina Barbis Cascina Malpensata
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Osio Sotto, Boltiere e Ciserano aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Curnasco
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Arcene
.
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Riferimenti geostorici
Pagazzano
158 COORDINATE:
C-D 4
Comuni storici compresi: Pagazzano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Pagazzano. Superficie territoriale (Ha): PAGAZZANO
1853
1921
497
509
1936 1951 1961 504
504
1999
504
504
Demografia: 1596 1776 1805 PAGAZZANO
(1)
(1)
552
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 854
902
1021
1072
1092 1378 1459
1649
1496
1547
1472
1366
1576
1654
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come per altri comuni di pianura, in ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che l’attuale circoscrizione sia stata assunta in un’epoca ben più risalente. In età moderna è dato in feudo alla casa di Alberto Visconti (Istituzioni del territorio, 1997). Con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757, viene inserito nella Pieve di Gera d’Adda. Nel maggio del 1798 viene trasferito nel Distretto di Brignano del Dipartimento dell’Adda. Entra a far parte del Dipartimento del Serio con il secondo compartimento territoriale della Repubblica Cisalpina del settembre 1798 con il quale viene inserito nel Distretto della Roggia Nuova. Con Decreto 31 marzo 1809 viene unito a Caravaggio insieme a Fornovo. Con la prima revisione amministrativa austriaca del febbraio 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di concentrazione. Successivamente a questa data le fonti consultate non segnalano altre variazioni di circoscrizione.
.
.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Pagazzano Pagazzano Pagazzano (Pagazzano) Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano Pagazzano
Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Aggregato a Caravaggio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Crivelli Cascina Gavazzolo Sopra
1983/91
Cascina Malcontenta Cascina Nuova PAGAZZANO
PAGAZZANO
IGM (1969-74) Cascina Crivelli Cascina Gavazzolo Sopra Cascina Malcontenta Cascina Nuova PAGAZZANO
1961 Cascina Crivelli Cascina Gavazzolo Cascina Malcontenta Cascina Nuova PAGAZZANO
1936
1921
1871
PAGAZZANO
PAGAZZANO
PAGAZZANO
1776
1596
Urgnano
Minervio
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Pognano
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Liteggio
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Morengo
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Bariano
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Fornovo S. Giovanni
F. S er io
Caravaggio
Masano
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.
MOZZANICA
Mappa del comune censuario di Pagazzano, Catasto Teresiano, 1722/23.
213 158
Paladina
partire dalla redazione del 1391). Nel 1395 vengono descritti i suoi confini territoriali. Nel documento si legge: confiniat a mane parte cum communi de Droxio et cum vicinia Burgi Canallis et a meridie parte confiniat cum communi de Forzanicha et a sero parte confiniat cum communi de Paladina, a montibus partibus confiniat cum communi de Lemine (qui da intendere come Villa de Lemine - Villa d’Almè - e non come Almenno). Con queste coerenze viene definito un terri-
159 COORDINATE:
C3
torio grossomodo corrispondente a quello del censuario ottocentesco di Breno al Brembo che si può pertanto assumere come ipotetica circoscrizione storica. Mantiene questa estensione territoriale fino al marzo 1798 quando viene aggregato a Paladina. Nel 1805 viene ricostruito e dal 1809 al 1816 viene aggregato a Bergamo. Nel 1864 modifica la propria denominazione in Sombreno. Nel 1929 (R.D. n. 589 del 21-03-29) viene definitivamente aggregato a Paladina.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Paladina, Sombreno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PALADINA: Villa d’Almè, Sombreno, Forzanica (Valbrembo), Ossanesga (Valbrembo), Brembate di Sopra. SOMBRENO: Droxio (Sorisole), Vicìnia di Borgo Canale (Bergamo), Forzanica (Valbrembo), Paladina. Comuni censuari: Palladina; Breno al Brembo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
PALADINA
82
85
SOMBRENO
97
103
1936 1951 1961 203
186
1999
204
204
Demografia: 1596 1776 1805
Paladina. L’esistenza di un ordinamento comunale, con la presenza di cariche istituzionali, è documentata in una pergamena del 1322 (Istituzioni del territorio, 1997). Con la denominazione di Palatina (o Palathina) è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo XIV e XV secolo. Nella redazione del 1391 e nelle successive del XV secolo viene inoltre prescritta l’unione fiscale con i comuni di Scano (Valbrembo), Mozzo, Briolo (Ponte S. Pietro), Forzanica (Valbrembo), Gorzanica (Valbrembo), Ossanesga (Valbrembo) e Sombreno (Paladina), che pare non abbia avuto seguito dal punto di vista territoriale-amministrativo. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini con Villa d’Almè, Sombreno, Forzanica, Ossanesga e Brembate di Sopra, che definiscono nel loro insieme una geografia confinaria pienamente coerente a quella del censuario ottocentesco. Come comune autonomo è citato successivamente, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti consultate, fino alla Legge 6 marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) in esecuzione della quale aggrega Sombreno e raggiunge una circoscrizione prossima a quella attuale. Nel 1805 i due comuni risultano già separati. Dal 1809 al 1816 è aggregato, con altri 27 comuni, a Bergamo. Dopo la ricostituzione mantiene una circoscrizione corrispondente a quella del censuario fino al 1929, quando aggrega definitivamente Sombreno ed alcune parti di territorio dei comuni di Almenno San Bartolomeo (fr. Ghiaie) e Valbrembo (R.D. n. 589, 21-03-1929). Nel 1970 opera una rettifica di confine con il comune di Valbrembo (D.P.R. n. 267 del 26-3-1970) (v. all.). Sombreno. Con la denominazione di Brene, è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo, dove, per fini fiscali, viene inoltre prescritta l’aggregazione a Scano insieme ai comuni di Mozzo, Briolo (Ponte S. Pietro), Forzanica (Valbrembo), Gorzanica (Valbrembo), Ossanesga (Valbrembo) e Paladina (quest’ultimo solo a 5
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170
188
247
265
270
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317
336
2141
2126
2574
2828
3049
3120
3122
360
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Paladina Palathina, Platina Palathina, Palatina Paladina Paladina Paladina Paladina Paladina e Sombreno Paladina (Paladina) Palladina Palladina Palladina Paladina Paladina Paladina Paladina Paladina Paladina Paladina
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Sombreno Brene Brene Bre Breno Breno Breno (Sombreno) Breno (Breno) Breno Breno Breno Breno Sombreno Sombreno
Censuario di Palladina » » » » » Circoscrizione prossima a quella attuale Censuario di Palladina Aggregato a Bergamo Censuario di Palladina » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Breno al Brembo » » » » » Aggregato a Paladina Censuario di Breno al Brembo Aggregato a Bergamo Censuario di Breno al Brembo » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Borghetto di Paladina Ghiaie Madonna della Castagna [porzione] Madonna di Sombreno Mincio Monte PALADINA SOMBRENO
1983/91
Madonna della Castagna
IGM (1969-74) Ghiaie Madonna della Castagna Madonna di Sombreno
1961
1936
1921
1871
1776 1596 Borghetto di Paladina
Ghiaje Madonna della Castagna [porzione] Madonna de Sumbrè (Breno) Mincio
PALADINA Sombreno (83)
PALADINA Sombreno
PALADINA Sombreno
PALADINA Sombreno
PALADINA SOMBRENO
Monte (Sombreno) PALADINA PALADINA SOMBRENO BRENO
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Riferimenti Legislativi
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Villa d’Almè
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
PALADINA
Castel
.
S. Vigilio
R.D. n. 1795, 08-05-1864 - Autorizzazione al comune di Breno ad assumere la nuova denominazione di Sombreno (vol. IX, p. 620). R.D. n. 589, 21-03-1929 - Unione dei comuni di Paladina e Sombreno in un unico comune con denominazione e capoluogo «Paladina» e aggregazione a quest’ultimo di parti di territorio dei comuni di Almenno San Bartolomeo e Valbrembo (vol. IV, p. 3599).
MOZZO Presati
D.P.R. n. 267, 26-03-1970 - Rettifica di confini tra i comuni di Paladina e Valbrembo (G.U. n. 122 del 18/5/70).
Riferimenti geostorici
Palazzago
160 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Palazzago, Belvedere, Burligo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PALAZZAGO: Lemine Superiori (Almenno), Prezzate (Mapello), Ambivere, Caprino, Valle Imagna. Comuni censuari: “Palazzago con Borliga, Brocchione, Prato Marone, Gromalongo e Brughiera”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1362
1414
1398
1398
PALAZZAGO
1398
1398
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1019 14521
1753
PALAZZAGO
1189
1781
1898
2034
2063 2374 2634
2590
2477
2646
2564
2496
2826
3081
(1) Così suddivisi nelle parrocchie componenti: Palazzago 1156, Burligo 296. Non sono computati i 240 abitanti della parrocchia di Barzana in quanto soggetti, secondo una divisione non nota, in parte a Palazzago ed in parte ad Almenno S. Bartolomeo.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Palazzago Palazago Palazago Palazago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago con Borligo Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago Palazzago
1353 1392
Belvedere Belvedere Belvidere
1797
Burligo Burligo
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Palazzago Territorium
Circoscrizione parrocchiale
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Palazzago con porzione occidentale di Barzana, senza il territorio di Belvedere Palazzago con porzione occidentale di Barzana » » » » Circoscrizione attuale senza il territorio di Burligo Circoscrizione attuale » Palazzago e Barzana aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
50
.
M. MUDARGA
PROVINCI
Palazzago. La nascita del comune si fa risale al XIII secolo (tra il 1220 e il 1263), ma il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 1327 (Di Mauro, 1985). È elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove inoltre, per fini fiscali, viene prescritta l’unione con i comuni di Belvedere (oggi sua frazione), La Pendezia et Burgofuro (Pontida) e Valmora (solo nella redazione del 1331). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con finitimi comuni di Almenno S. Bartolomeo, Prezzate (Mapello), Ambivere, Caprino e la Valle Imagna, che nel loro insieme definiscono un territorio assimilabile all’attuale: molti dei riferimenti topografici e toponomastici citati nell’atto, di cui si trova ancora riscontro nella cartografia ufficiale — Monte Linzone (Costa Linsoni); Monte Chignoletti (Chiniollo Adami); Sottoripa (Sub Ripa, citato nell’atto del comune di Valmora - Pontida), attraverso il territorium di Belvedere; torrente Borgogna (lectus Bragonie, citato nell’atto di descrizione di Lemine Superiori Almenno), per citare solo quelli posti alle estremità — sono collocati lungo il perimetro odierno. Rientrava nella circoscrizione storica di Palazzago anche la porzione occidentale dell’attuale territorio di Barzana, fino al letto del torrente Borgogna. La descrizione confinaria del 1456 (Confini di varie terre) introduce come unico elemento di novità la segnalazione di Gromlongo, oggi sua frazione, come entità territoriale autonoma. Alla fine del secolo successivo essa appare già riassorbita nel territorio di Palazzago, in quanto registrata come sua contrada (Da Lezze, 1596). Nel 1524 è documentata l’assegnazione al comune in parola di parte della Val di Gerra e delle località La Pendezia e Burgo Furo (oggi in territorio di Pontida) (Di Mauro, 1985), e ciò, apparentemente, in assenza di contiguità territoriale. Nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776 Pendezza e Val di Gerra sono registrate come contrade del comune di Canto, oggi frazione di Pontida. Nel 1797 le frazioni di Barzana (segnalata nel catalogo del Maironi come «contrada in parte di Palazzago e in parte d’Almenno S. Bartolomeo») e di Burligo si separano per costituirsi in comuni autonomi. Nel marzo del 1798 riaggrega Burligo e nel 1809 il comune di Barzana che nel 1816 viene nuovamente ricostruito. Da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione. Nel 1891 le frazioni di Gromlongo, Belvedere e Brughiera fanno domanda per essere distaccati da Palazzago e essere annessi al finitimo comune di Pontida. Nel 1894 l’istanza ottiene il parere favorevole della Deputazione Provinciale (v. all.) ma il Consiglio, dopo la sospensiva del 7 maggio 1894, respinge definitivamente la richiesta nella seduta del 14 agosto 1894.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
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215 160
Belvedere. È come comune autonomo iscritto nella facta di porta S. Alessandro, negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1491 in cui non è menzionato), dove si prescrive inoltre l’unione fiscale con i comuni di Palazzago, La Pendezia et Burgofuro e Valmora. Nel 1392 con la qualifica di territorium è menzionato nelle coerenze dei comuni di Valmora (Pontida) e Ambivere. Nella relazione del Da Lezze del 1596 è annoverato tra le contrade di Palazzago. Burligo. Con una circoscrizione amministrativa provvisoria corrispondente a quella parrocchiale, si erige in comune autonomo con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca nell’aprile 1797. Nel marzo dell’anno successivo viene riassorbito da Palazzago.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Acqua
1983/91 Acqua (83)
IGM (1969-74) Acqua
1961 Acqua
Beita Belvedere Borghetto (91)
Beita Belvedere Borghetto
Beita Belvedere Borghetto
Brocchione (83) Brughiera (83)
Brocchione Brughiera
Brocchione Brughiera
Brocchione
Burligo
Burligo Ca’ Quarengo Campinello
Burligo
Burligo
1921
1871
BARZANA [porzione] Beita Belvedere Borghetto Bosco di Palazzago Brocchione Brughiera Burligo Ca’ Quarengo Campinello Casa Ronchi Ciocallo Collepedrino Custi Gromlongo Grumello Longoni Malanotte Montebello PALAZZAGO Pelosello Pratomarone Precornelli Salvano San Sosimo Secchia Sopra la Via Spino Val Tassara Volpe
Ciocallo (91) Collepedrino
Casa Ronchi Ciocallo Collepedrino
Gromlongo Grumello (91) Longoni
Gromlongo Grumello Longoni Malanotte Montebello (83) Montebello PALAZZAGO PALAZZAGO Pelosello (83) Pelosello Prato Marone (83)Pratomarone Precornelli Salvano Salvano S. Sosimo S. Sosimo Secchia Secchia
Burligo
Burligo
1776 1596 Acqua L’Acqua di Palazzago Barzana Barzana [porzione] [porzione] Beita Beita Belvedere Belveder Borghetto Alborghetto Bosco di Palazzago Borgo Coleone Brocleo Brughiera Brugera di Palazzago Borligo Burligo Cha Querengo Quarengi Campinella (Campinetta) Ronchi di Palazzago
Ciocallo
Gromlongo
Colpedrino di Pallazzago Gromlongo
Gromlongo
Custi Gromo Lungo
Gromlongo
Longoni Montebello
Montebello
PALAZZAGO Pelosello Pratomarone
PALAZZAGO
Salvano S. Sosimo Secchia
Spino Volpe
Beita Al Borghetto
Collepedrino
Volpe
Atto di descrizione dei confini di Palazzago dell’8 luglio 1392, f. 139r Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
216 160
1936
Prato Marone
PALAZZAGO
PALAZZAGO
Malanotte Montebello di Palazzago PALAZZAGO Peluzello Prato Morone Precornelli Selvano Sansino Secchia
Mombello PALAZAGO Pelosello Pra’ Maro Precornei Salva
Secchia Sopra la Via Spino di Palazzago Val Tassara
Palosco
Con la riforma amministrativa del marzo del 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) aggrega il comune di Mornico, ma già nel 1816 i due comuni vengono registrati distintamente. Da questa data non si segnalano altre modificazioni territoriali.
161 COORDINATE:
C6
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Palosco. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: PALOSCO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Palosco. Superficie territoriale (Ha): PALOSCO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1002
1058
1045
1045
1045
1045
Demografia: 1596 1776 1805 PALOSCO
944
1140
1248
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1678
1705
1791
1877
2131 2495 2743
2972
2909
3470
3853
4277
4643
4804
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Con la denominazione di Paluscho è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nella redazione del 1453 viene prescritta l’unione fiscale con i comuni di Mornico e Casteniatello (Mornico al Serio). Relativamente a quest’ultima località, che non trova più riscontro né nella toponomastica ufficiale (I.G.M.) né in quella corrente, nel 1995 è stata proposta la sua localizzazione a Sud-Ovest del territorio di Palosco nei pressi della località Torre delle Passere (Pergamene 10021058, 1995). Un recente studio pone invece Casteniatello in territorio di Mornico al Serio, tra il centro abitato e la chiesa di S. Valeria, ad Ovest della roggia Zerra (Caproni, 1999; Finazzi, 1999). È citato successivamente nelle coerenze dei comuni di Telgate, Mornico e Cividate (con i quali confina tuttora) nei rispettivi atti di descrizione confinaria del 1392 (Codice Patetta, 1996). Nel 1596 Da Lezze completa l’indicazione di coerenza sul lato orientale con il bresciano, rendendo possibile, a grandi linee, l’identificazione dell’assetto territoriale storico con quello attuale.
R. P a
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Paluscho Paloscho, Paluscho Paloscho Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco Palosco
Circoscrizione attuale » » » » » » » Palosco e Mornico al Serio aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ca’ Ca’ Fontana PALOSCO Tolari Torre Passeri Treschiera Nera, Treschiera Bianca Villa Ceresoli
1983/91 Ca’ Ca’ Fontana PALOSCO Tolari Torre Passeri Treschiera Nera, Treschiera Bianca
IGM (1969-74) Cascina Ca’ Ca’ Fontana PALOSCO Tolari Torre Passeri Treschiera Nera, Treschiera Bianca Villa Ceresoli
1961 Ca’ Ca’ Fontana PALOSCO Tolari
1936
1921
1871
1776
PALOSCO
PALOSCO
PALOSCO
PALOSCO
1596
PALOSCHO Torre di Passeri
Treschiera Nera, Treschiera Bianca Villa Ceresoli
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Casteniatello
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Tipo rappresentante il Distretto XI di Martinengo (primo quarto sec. XIX), particolare.
217 161
Riferimenti geostorici
Parre
162 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Parre. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PARRE: Premolo, Clusone, (Valle Brembana). Comuni censuari: “Parre Superiore con Parre Inferiore”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
2171
2289
2248
2248
PARRE
2248
2248
Demografia: 1596 1776 1805 PARRE
725
1096
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
917
848
875
834
1008
1474 1820 1911
1793
1746
1862
1949
2157
2355
2457
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Parre Pare, Parre Par di Sopra e Par di Sotto Parre Parre Pare, Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre Parre
Censuario di Parre (include la frazione di Nossa) » » » » » » » Censuario di Parre (con la frazione di Nossa), censuario di Ponte di Nossa e Premolo aggregati Censuario di Parre (include la frazione di Nossa) » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cossaglio Dossana Fornace Lisà Martorasco Monte Alino PARRE Parre Inferiore Parre Superiore Ponte della Selva
1983/91 Cossaglio (83)
IGM (1969-74) Cossaglio
1961 Cossaglio
1936
1921
1871
1776
Martorasco
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Martorasco Monte Alino PARRE
Ponte della Selva (83)
Ponte della Selva
Sant’Alberto
Sant’Alberto
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Martorasco
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[PARRE] Parre Inferiore Parre Superiore Ponte Selva
Ponte della Selva Pozzi Sant’Alberto
[PARRE] Parre Inferiore Parre Superiore
[PARRE] Parre Inferiore Parre Superiore
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Si costituisce in ente amministrativo autonomo nel corso del XIII secolo (Istituzioni del territorio, 1997). Negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo è segnalato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Con un atto dei notai Giovanni Vitalba e Zambono della Costa, nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Premolo e Clusone (Codice Patetta, 1996). Alla stesura dell’atto erano presenti oltre ai consoli di detti comuni anche quelli della Valle Brembana, con la quale, tuttavia, non risulta che fosse in confine diretto, se non attraverso aree di compascolo poste in territorio di Premolo e/o di Ardesio. I riferimenti topografici e toponomastici offerti dallo strumento — in senso antiorario: ponte sul torrente Nossana (ad pontem de Noxia); fiume Serio; S. Alberto (ecclesia S. Alberti de Villa); Valle dei Frati (Vallem que est prope ecclesiam S. Alberti); Costa del Monte Vaccaro (Costa montis de Vachero); Monte Secco (citato nell’atto confinario di Ardesio); Cima di Leten (Leten); baita Piazza Manzone (Plaza Manzonum); Valle Nossana (Valle versus Noxiam), tutti posti lungo l’attuale linea di confine — definiscono un territorio coincidente a quello del censuario napoleonico, distinto dalla circoscrizione attuale solo per l’inclusione di una piccola porzione territoriale all’estremità meridionale, identificabile topograficamente con il censuario di Nossa del Nuovo Catasto Terreni, e l’esclusione della porzione ad Est della Valle dei Frati. Stando alle fonti consultate, non subisce variazioni territoriali fino alla concentrazione napoleonica del 1809, con la quale aggrega i territori di Ponte Nossa e Premolo. Con la revisione amministrativa austriaca del 1816 i comuni precedentemente “concentrati” vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni. L’acquisizione della citata porzione territoriale ad oriente della Valle dei Frati è documentata a partire dal 1853 con le mappe del catasto Lombardo-Veneto. Nel 1925 cede la frazione di Nossa al comune di Ponte Nossa ed assume l’attuale circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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PIZZO FORMICO 1053
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 770, 07-05-1925 - Distacco della frazione Nossa dal comune di Parre e sua aggregazione a quello di Ponte di Nossa (vol. VI, p. 5374).
Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
218 162
R.D. n. 1229, 23-06-1927 - Delimitazione territoriale e separazione patrimoniale fra i comuni di Parre e Ponte di Nossa. (Art. 1 - Il confine tra il comune di Parre e quello di Ponte di Nossa è stabilito in conformità della pianta planimetrica vistata in data 1 ottobre 1926 dall’Ufficio del Genio Civile di Bergamo… Art. 2 - Alla frazione di Nossa e per essa al comune di Ponte di Nossa è assegnata la montagna denominata “Leten” a tacitazione di ogni diritto spettante alla frazione medesima sul patrimonio del comune di Parre) (vol. VI, p. 5991).
Riferimenti geostorici
Parzanica
163 COORDINATE: 6 C 8
Comuni storici compresi: Parzanica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: PARZANICA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: “Parzanica con Acquajolo e Portirone”. Superficie territoriale (Ha): PARZANICA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
616
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1078
1078
1078
1078
Demografia: 1596 1776 1805 PARZANICA
290
340
388
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 517
529
553
558
673
775
866
942
979
1098
1027
723
567
424
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 è segnalato in confine diretto con Cambianica (Tavernola Bergamasca) nell’atto di descrizione confinaria di detto comune (Codice Patetta, 1996). Il primo atto pervenutoci, specificamente dedicato alla illustrazione dei suoi confini, risale al 16 febbraio 1481 (Confini di varie terre). Nello strumento vengono descritte le coerenze con Tavernola, Vigolo e l’ampio territorio di Solto, che all’epoca includeva anche i territori degli attuali comuni di Fonteno e Riva di Solto. I riferimenti toponomastici ivi riportati — monte Creò (puncta de Criono), Colderone (Colle de Rono), monte Cremona (puncta de Cremona), monte Saresano (punta de Ceresano) — trovano ancora riscontro nella cartografia ufficiale I.G.M. e definiscono una circoscrizione coincidente a quella attuale. È registrato distintamente in tutte le fonti successive fino al marzo 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico di “concentrazione” dei comuni, viene aggregato a Tavernola insieme a Vigolo. Nel 1816, con la prima riorganizzazione territoriale austriaca, viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni territoriali.
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Parzanica, Parzanicha Parzanicha Parzanica, Parzanicha Parsanega Parsaniga Parzanica Parzenica Parzanica (Parzanica) Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica Parzanica
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Tavernola Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Acquaiolo Casarola PARZANICA Portirone
1983/91 Acquaiolo Casarola PARZANICA Portirone
IGM (1969-74) Acquaiolo Casarola PARZANICA Portirone
1961 Acquaiolo Casarola PARZANICA Portirone
1936 Acquaiolo
1921 Acquaiolo
1871
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1596
PARZANICA
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Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
219 163
Riferimenti geostorici
Pedrengo
164 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Pedrengo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: PEDRENGO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Pedrengo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
416
441
PEDRENGO
1936 1951 1961 355
355
1999
355
355
Demografia: 1596 1776 1805 PEDRENGO
220
400
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
387
643
695
780
838
1017 1207 1251
1113
1259
1585
1742
2594
3299
4283
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato, con la denominazione di Petrengo o Petringo, tra i comuni ascritti alla facta di Porta S. Andrea. Negli stessi ordinamenti viene citato anche il “comune” di Palazzo, che alcuni ritengono di poter collocare nella sua attuale circoscrizione in virtù del fatto che una località con tale denominazione tuttora esiste nel territorio di Pedrengo (Istituzioni del territorio, 1997). Molto più probabilmente, invece, essa è da identificare con l’omonima località di Bergamo tra Campagnola e Daste, come sostiene A. Mazzi (Mazzi, 1880) e come risulterebbe dall’essere iscritta nella facta di Porta di S. Stefano al pari dei contermini comuni di Paderno (Seriate) e Campagnola (Bergamo). Dalla descrizione dei confini comunali di Albano del 1392 (Codice Patetta, 1996), di Scanzo del 1456, di Albano e di Seriate del 1481 (Privilegi et ragioni dei comuni di Villa, Scantio et Pedrengo, trascritto in Paganini, 1990), risulta che all’epoca occupava buona parte dell’attuale territorio di Torre de’ Roveri, fino al colle Gremolto (la rimanente parte restava inclusa nel comune di Albano che confinava con Scanzo). Verso monte, con una stretta striscia di terra, doveva inoltre incunearsi nel territorio di Scanzo fino al monte Vena di Bongi, localizzabile nei pressi della località Tribulina, dove trovavasi in confine diretto con il territorio di Gavarno, di proprietà del Vescovado. Nel 1596 Da Lezze conferma l’appartenenza di Torre de’ Roveri (contrada dei Rovari) al comune in oggetto. Mantiene questa circoscrizione fino al 1776 (Maironi, 1776) quando Torre de’ Roveri, ad eccezione della frazione Brugali, che resta aggregata a Pedrengo, è registrato come comune autonomo. Dal marzo 1798 al giugno 1805 è unito a Gorle. Nel 1809 è aggregato a Bergamo; nel 1816 riacquista autonomia e nel 1927 cede la frazione Brugali (definita territorialmente dall’omonimo censuario del N.C.T.) al comune di Torre de’ Roveri (v. all. scheda 220 Torre de’ Roveri).
Petringo Petringo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo (Pedrengo) Pedrengo (Pedrengo) Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo Pedrengo
Pedrengo (senza il territorio di Palazzo?) con porzione occidentale di Torre de’ Roveri Pedrengo con porzione occidentale di Torre de’ Roveri » » » Pedrengo con censuario di Brugali (Torre de’ Roveri) Aggregato a Gorle Pedrengo con censuario di Brugali (Torre de’ Roveri) Aggregato a Bergamo Pedrengo con censuario di Brugali (Torre de’ Roveri) » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Borgo Brugali (oggi in Torre de’ Roveri) Cascina Casella Isola Palazzo PEDRENGO TORRE DE’ ROVERI
1983/91 Borgo (83)
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
Brugali
Brugali
Palazzo PEDRENGO
Palazzo PEDRENGO
1776
1596
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Mappa del comune censuario di Pedrengo (1812), Catasto Napoleonico.
Torre de’ Roveri
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M. D’ARGON
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220 164
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1476, 29-07-1927 - Distacco della frazione di Brugali dal comune di Pedrengo e sua aggregazione al comune di Torre dei Roveri (vol. VII, p. 7048).
Riferimenti geostorici
Peia
165 COORDINATE: 6 B 6
Comuni storici compresi: Peia. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Gandino. Comuni censuari: “Peja ossia Camarino, Cima Peja, Peja Bassa, Ca’ Biedoni, Cittadella e Ca’ Bosio”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
419
439
PEIA
1936 1951 1961 435
435
1999
435
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Demografia: 1596 1776 1805 PEIA
830
1310
1237
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1095
1157
1102
1210
1410 1530 1498
1388
1330
1514
1577
1705
1663
1746
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Dall’atto di descrizione del confine di Gandino del 1353 si evince che tutto l’attuale territorio di Peia ricadeva entro la circoscrizione di questo comune. Rimane contrada di Gandino fino al 1531 quando acquisisce autonomia territoriale ed amministrativa (Istituzioni del territorio, 1997). Nel 1566 si dota di un proprio Statuto comunale. Con una circoscrizione corrispondente a quella odierna è registrato in tutte le fonti successive fino alla “concentrazione” del 1809, quando viene aggregato a Gandino insieme a Barzizza, Cazzano e Leffe. Riacquista autonomia con la riorganizzazione amministrativa del febbraio 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia). Rimane senza esito, nonostante il parere favorevole del Rettorato Provinciale (seduta 26 giugno 1934) e della R. Prefettura, la proposta dei podestà di Peia e Leffe di aggregare il territorio del comune in oggetto a quello di Leffe (v. all. scheda 127 - Leffe).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Peia) (Peia) Pea, Peia Peja Pea Pea Peja Pea (Peia) Peja Peja Peja Peia Peia Peia Peia Peia Peia Peia
Aggregato a Gandino » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Gandino Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Betiri Brandoni Ca’ Biadoni Ca’ Bosio Ca’ Brignoli Cha Basì Cha Frosa Cha Rotigni Cha Zanucchi Cima Peia Cittadella Frangia Gosi PEIA Peia Bassa
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Ca Bosio (83) Ca Brignoli (83)
Ca Bosio Ca Brignoli
Ca’ Biadoni Ca’ Bosio Ca’ Brignoli
1921
1871
PEIA Peia Bassa - Leffe (83)
PEIA Peia Bassa
1776
Cha Biedoni Cha Bosio Cha Brignoli Cha Basì Cha Frosa Cha Rotigni Cha Zanucchi Cimpea Cittadella
Cima Peia
PEIA PEIA Peia Bassa - Leffe
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Predali
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Tipo rappresentante il Distretto XV di Gandino (1823), particolare.
221 165
Pianico
(*) Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria di questo comune che comprendeva i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago, nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle strade). Da questa aggregazione risultava escluso il territorio di Pianico — riportato autonomo negli Statuti citta-
166 COORDINATE: 6 B 8
dini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presumibilmente unito prima della fine del XIV secolo, giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato. Nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva”, viene descritta una entità territoriale inferiore in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione fu tuttavia momentanea. La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con il quale le comunità che precedentemente lo componevano si resero autonome e si riorganizzarono negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Pianico. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Solto. Comuni censuari: Pianico.
Pianico. È citato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad esclusione della redazione del 1491). Negli ordinamenti statutari del 1331 e 1353 veniva inoltre prescritta l’unione con il finitimo comune di Solto. Tale unione, disposta per soli fini fiscali, sembra essersi concretizzata anche da un punto di vista amministrativoterritoriale proprio allo scadere del XIV secolo: negli atti di descrizione del confine di Sovere del 1392 e Lovere del 1395 non figura alcun testimone in rappresentanza di Pianico, e neppure detto comune viene mai registrato nelle loro coerenze. Conferma dell’avvenuta unione a Solto si ricava dalla relazione del Da Lezze del 1596, dove si legge che la comunità era «già unita con Solto» (*). Nel Prospetto delle distanze del 1740 non è citato poiché probabilmente riaccorpato a Solto nel corso del XVII secolo. Con atto divisionale del 1742 (Pasinelli, 1993) si rende autonomo, ma tale emancipazione non viene registrata nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766. Nel Catalogo delle Comunità del Maironi Da Ponte del 1776 si riporta: «comune di Val Cavallina smembrato da quello di Solto, cui era unito». Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa del Dipartimento del Serio disposta dalla Repubblica Cisalpina nel marzo 1798 aggrega i comuni di Castro e Sellere (anche se qualche incertezza permane a causa dell’uso poco chiaro della punteggiatura utilizzata nella elencazione degli accorpamenti territoriali). I tre comuni appaiono chiaramente distinti e quindi autonomi nella compartimentazione del 1805. Con il Decreto 31 marzo 1809 viene aggregato a Lovere a cui rimane unito fino al 1816. M V.
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Riva di Solto
390
401
410
510
604
731
Plenico, Plenicho (Pianico) Planeco, Planico (Pianico) (Pianico) Pianico Pianico, Castro e Sellere Pianico (Pianico) Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico Pianico
1999
262
262
804
833
972
1125
1266
1227
1266
Circoscrizione attuale (?) Aggregato a Solto Circoscrizione attuale Aggregato a Solto » Circoscrizione attuale Pianico, Castro e Sellere (Sovere) aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Lovere Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Molini di Pianico PIANICO Piazza
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
PIANICO
PIANICO
PIANICO
PIANICO
PIANICO
PIANICO
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222 166
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262
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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262
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
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Demografia:
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1853
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PIANICO
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.
Superficie territoriale (Ha):
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
1776 1596 Molini di Pianico PIANICO PLANECO Piazza
Riferimenti geostorici
Piario
167 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Piario. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Clusone. Comuni censuari: Piario. Superficie territoriale (Ha): PIARIO
1853
1921
136
150
1936 1951 1961 —
—
1999
148
148
Demografia: 1596 1776 1805 PIARIO
—
380
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 291
281
244
271
440
446
581
—
—
—
672
746
788
812
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Tutto l’attuale territorio comunale di Piario nel XIV e XV secolo era incluso nella circoscrizione di Clusone che, verso occidente, estendeva il proprio perimetro fino al fiume Serio (Codice Patetta, 1996). A fine Cinquecento è registrato ancora come contrada di Clusone (Da Lezze, 1596). Come comune distinto, e con una cirscoscrizione che si ipotizza corrispondente all’attuale, è riportato per la prima volta nel Prospetto delle distanze del 1740 con la denominazione di Pierro. Nel Catalogo dei comuni del 1756 risulta unito a Ogna e Villa a formare il comune di Oltressenda Bassa, territorialmente coincidente all’unione degli attuali comuni di Villa d’Ogna e Piario; con tale assetto è registrato successivamente nel Repertorio delle comunità del 1766, nelle Anagrafi Venete (17661789) e nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777, il quale tuttavia informa che «secondo la Nota dell’Offizio Fiscale, tanto Oltrescenda Bassa, quanto le suddette Cure Mercenarie della Pieve di Clusone [S. Matteo di Villa d’Ogna, S. Antonio di Piario e S. Giovanni Evangelista di Ogna] sono comuni distinti». La Nota venne formulata, verosimilmente, sulla base delle informazioni trasmesse dai giusdicenti o sindaci di Quadra, di cui si servì anche il Maironi per la compilazione del suo Catalogo nel 1776, dove infatti Piario è segnalato distintamente. Nel marzo 1798 (Organizzazione del dipartimento del Serio) si ritrova la situazione territoriale del 1756. Nel 1805 è nuovamente registrato come comune autonomo, ma già con il Prospetto di concentrazione dei comuni del marzo 1809 viene aggregato a Clusone assieme a Rovetta, Oltressenda Alta e Oltressenda Bassa. Riacquista autonomia territoriale con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del febbraio del 1816. Nel 1929 viene aggregato a Oltressenda Alta e Oltressenda Bassa sotto la denominazione di Villa d’Ogna. I tre comuni vengono ricostruiti con D.P.R. n. 828 del 27 giugno 1958 con le rispettive preesistenti circoscrizioni e denominazioni, ad eccezione di Oltressenda Bassa a cui rimane la denominazione di Villa d’Ogna.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Piario) (Piario) (Pier) Pierro (Piario) Piario (Ogna con Villa d’Ogna e Piario) Piario (Piario) Piario Piario Piario Piario Piario Piario (Piario) Piario Piario Piario
Aggregato a Clusone » » Circoscrizione attuale Aggregato a Villa d’Ogna Circoscrizione attuale Aggregato a Villa d’Ogna Circoscrizione attuale Aggregato a Clusone Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Villa d’Ogna Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Abrucco Candrietti Cha de’ Giordani Groppino PIARIO
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Piario (Villa d’Ogna)
PIARIO
Candrietti
PIARIO
PIARIO
Groppino PIARIO
1871 Bruco Ca’ d’Andrietto Ca’ Giordano Groppino PIARIO
1776 1596 Abrucco Cha d’Andrietto Cha de’ Giordani PIARIO
Pier (Clusone)
Mappa del comune censuario di Piario (1813), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 559, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa e Piario in un unico comune denominato «Villa d’Ogna», con sede e capoluogo nella frazione omonima (vol. III, p. 3489). Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
D.P.R. n. 828, 27-06-1958 - Ricostruzione dei comuni di Oltressenda Alta e di Piario (vol. VI, p. 2885).
223 167
Riferimenti geostorici
Piazza Brembana
168 COORDINATE:
B4
Comuni storici compresi: Piazza Brembana. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: PIAZZA BREMBANA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Piazza. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
641
665
PIAZZA BREMBANA
1936 1951 1961
SAN MARTINO DE’ CALVI
—
—
2769
2769
1999
659
654
Demografia: 1596 1776 1805 256 12001
PIAZZA BREMBANA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1273
579
661
583
611
626
580
725
SAN MARTINO DE’ CALVI
—
—
—
2477
1952
2490
890
1004
1049
1111
(1) Include gli abitanti dei comuni di Lenna, Coltura e Cantone in quanto soggetti alla medesima parrocchia di S. Martino della Piazza.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali La Plaza (Plazza) (Piazza) Piazza Piazza Piazza Piazza di Val Brembana San Martino d’Oltre la Goggia Lenna con Cultura, Cantone e Pioda, Piazza Piazza Piazza Piazza Piazza Piazza Piazza Brembana Piazza Brembana San Martino de’ Calvi Piazza Brembana Piazza Brembana Piazza Brembana
Censuario di Piazza (?) Censuario di Piazza (?) (non citato nel Codice Patetta) Censuario di Piazza » » » Piazza Brembana e Lenna aggregati » Piazza Brembana, Lenna, Moio de’ Calvi e Valnegra aggregati Censuario di Piazza » » » » » Piazza Brembana, Lenna, Moio de’ Calvi e Valnegra aggregati Censuario di Piazza Circoscrizione attuale »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Budellino Castello Lenna (porzione)
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871 Castello
Lenna (porzione) (83) Mulera (91)
Mulera Orenghi PIAZZA BREMBANA
PIAZZA BREMBANA
PIAZZA BREMBANA
Orenghi PIAZZA BREMBANA
Piazza Brembana PIAZZA (San Martino BREMBANA de’ Calvi)
.
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1466
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1999
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V.
Con la denominazione di La Plazza, è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti cittadini del 1331 — dove si dispone anche l’unione fiscale con Olmo al Brembo (Lulmo de za) e Frola (Olmo al Brembo-Piazzolo) —, ed in tutte le successive redazioni viscontee. Il primo atto di descrizione dei suoi confini pervenutoci risale al 1456 e tra le coerenze ci citano i comuni di Valnegra, Olmo e Piazzolo; una successiva ricognizione venne effettuata nel 1481 (Confini di varie terre). In età veneta faceva parte della Valle Brembana Oltre la Goggia che usufruiva, al pari di altre “valli separate”, di particolari privilegi fiscali (Da Lezze, 1596). Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa avviata nell’aprile 1797, nella breve parentesi della Repubblica Bergamasca (Prospetto di divisione del territorio bergamasco), assorbe i territori di Lenna, Coltura, Cantone con Pioda sotto la denominazione di Piazza S. Martino, modificata nel marzo 1798 (Legge per l’Organizzazione del Dipartimento del Serio - I° Compartimento territoriale della Repubblica Cisalpina) in San Martino d’oltre la Goggia e nel settembre dello stesso anno (II° Compartimento territoriale) in “Piazza, Lenna, Cultura e Cantone”. Sotto la denominazione di Piazza nel marzo del 1809 annette anche i comuni di Valnegra e Moio. Con la prima compartimentazione territoriale austriaca del febbraio del 1816, attivata a partire dal 1º maggio, riassume la circoscrizione originaria (corrispondente al comune censuario di metà Ottocento) per la ricostruzione dei comuni precedentemente fusi. Nel 1863 acquisisce l’attuale denominazione (R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863). Nel 1927 viene nuovamente unito a Lenna, Moio de’ Calvi e Valnegra nel comune denominativo di San Martino de’ Calvi. Nel 1946 inizia la pratica per la ricostituzione dei quattro ex comuni; l’istanza viene respinta dall’Amministrazione Provinciale con motivazioni di carattere finanziario nella seduta del 22 giugno dello stesso anno. Nella delibera si consigliava di limitare la richiesta alla ricostituzione del solo comune di Lenna. Il comune di S. Martino de’ Calvi presenta nell’agosto 1946 delle controdeduzioni sulle quali l’Amministrazione Provinciale esprime nuovamente parere negativo. Nel 1953 viene ripresentata una nuova istanza sulla base della Legge Rosati (che consentiva la ricostituzione anche dei nuclei con popolazione inferiore ai 3000 abitanti). La richiesta, che ottiene parere favorevole del Consiglio Provinciale nel febbraio 1954 (v. all.), diventa esecutiva con D.P.R. n. 867, del 28 guigno 1956. Nel 1978 cede al comune di Lenna la frazione di “Lenna Centro” (L.R. n. 18 del 24 gennaio 1978).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Piazza ad assumere la nuova denominazione di Piazza Brembana (vol. VII, p. 1424). R.D. n. 1522, 10-08-1927 - Unione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Valnegra e Piazza Brembana in un unico comune denominato «San Martino de’ Calvi» (vol. VII, p. 7134). D.P.R. n. 867, 28-06-1956 - Ricostituzione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Piazza Brembana, Valnegra (vol. VIII, p. 2778). L.R. n. 18, 24-01-1978 - Distacco della contrada «Lenna centro» dal comune di Piazza Brembana e aggregazione al comune di Lenna.
224 168
Riferimenti geostorici
Piazzatorre
169 COORDINATE:
B4
Comuni storici compresi: Piazzatorre, Frasneto et Valsica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PIAZZATORRE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Piazza Torre. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
2325
2383
2357
2357
PIAZZATORRE
2357
2357
Demografia: 1596 1776 1805 PIAZZATORRE
343
380
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
215
455
537
247
281
359
391
415
445
408
500
470
515
471
502
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Piazzatorre. Con la denominazione di Plazatora (o Plazator) è citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nella redazione del 1331 veniva inoltre disposta l’unione fiscale con Frasneto e Valsica, località di cui non esiste più alcun riscontro nella toponomastica ufficiale e di cui risulta dubbia perfino l’appartenenza al comune in parola. Accanto alla possibilità che possa trattarsi effettivamente di località ricadenti in Piazzatorre — per Frasneto è stata proposta l’identificazione con la località Frassa in territorio di Piazzatorre (Istituzioni del territorio, 1997), peraltro non indicata nella cartografia I.G.M., e per Valsica il territorio posto sulle pendici del Monte Secco a Nord-Est del comune in discorso (Statuto 1331) — si può avanzare l’ipotesi che i territori di pertinenza delle due località (citate negli Statuti trecenteschi come un’unica entità amministrativa) corrispondessero nel loro insieme al bacino imbrifero della Val Secca (citata dal Da Lezze come contrada di Baresi) in territorio di Roncobello, coincidente con i censuari di Baresi e Ronco. Secondo questa ipotesi sarebbe errata la segnalazione dell’unione fiscale sopra accennata, che infatti non viene più ripetuta in nessuna delle redazioni successive. Per tutta l’età veneta ha fatto parte della Valle Brembana Oltre la Goggia che usufruiva, al pari di altre “valli separate”, di particolari privilegi fiscali (Da Lezze, 1596). Con una circoscrizione territoriale che si ipotizza grosso modo corrispondente a quella di oggi in quanto ben definita dall’orografia locale (bacini imbriferi delle valli di Piazzatorre, di Pegherolo e di Monte Cavallo, dalla giogaia al fiume Brembo), è registrato, senza variazioni apparenti, in tutte le fonti fino al marzo 1798, quando aggrega il territorio di Mezzoldo. Nel 1805 riassume la circoscrizione preesistente, ma già con il decreto di “concentrazione” dei comuni del 1809 viene aggregato a Mezzoldo e Piazzolo. Ritorna definitivamente autonomo con la compartimentazione del 1816.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Piazzatorre Plazatora (Piazzatorre) Piazator Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre con Mezzoldo Piazzatorre (Piazzatorre) Piazza Torre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre Piazzatorre
1353
Frasneto et Valsica Frasneto et Valsica
Circoscrizione attuale (?) Circoscrizione attuale (?) (non citato nel Codice Patetta) Circoscrizione attuale » » » Piazzatorre e Mezzoldo aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Mezzoldo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione del territorio di Piazzatorre (?)
Tabella di raffronto delle località abitate Località 1983/91 Cantoni di Piazzatorre Cha de’ Bai di Piazzatorre Cha de’ Maisis Cignadola di Piazzatorre Foppa di Piazzatorre Gottaroli Le Piazzole Montà Palera Pegherolo PIAZZATORRE PIAZZATORRE Piazzola Scaluggio (oggi in Mezzoldo) Sigadola
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Gottaroli Le Piazzole
1871
1776 1596 Cantoni di Piazzatorre Cha de’ Bai di Piazzatorre Cha de’ Maisis Cignadola di Piazzatorre Foppa di Piazzatorre Gattarola
Piazzole Montà
Palera Pegherolo PIAZZATORRE Piazzola Scaluggio
PIAZZATORRE
PIAZZATORRE
PIAZZATORRE
Pegherole PIAZZATORRE
Palera Pegarolo Pegarolo PIAZZATORRE PIAZATOR Piazzola di Piazzatorre Scalugo Sigadola
Frasneto et Valsica. Le due comunità sono registrate come un’unica entità amministrativa negli Statuti di Bergamo del XIV secolo e come comuni distinti in quelli del XV. Nella redazione del 1331 viene inoltre prescritta, per fini fiscali, la loro unione a Piazzatorre. Nelle fonti successive non vengono più menzionate. La georeferenziazione dei due toponimi risulta assai problematica, trovando riscontri denominativi sia nel comune di Piazzatorre (località Frassa e Monte Secco Istituzioni del territorio, 1997; Statuto 1331) che di Roncobello (Val Secca, citata anche dal Da Lezze come contrada di Baresi).
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
225 169
Riferimenti geostorici
Piazzolo
170 COORDINATE:
B4
Comuni storici compresi: Piazzolo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PIAZZOLO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Piazzolo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
464
480
PIAZZOLO
1936 1951 1961 475
475
1999
475
419
Demografia: 1596 1776 1805 PIAZZOLO
102
150
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
150
228
224
235
253
263
310
346
309
243
267
215
171
129
111
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Plazolo (Piazzolo) Piazolo, Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo di oltre la Goggia (Piazzolo) Piazzolo (Piazzolo) Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo Piazzolo
Censuario di Piazzolo (?) Censuario di Piazzolo (?) (non citato nel Codice Patetta) Censuario di Piazzolo » » » Aggregato a Olmo al Brembo Censuario di Piazzolo Aggregato a Mezzoldo Censuario di Piazzolo » » » » » » » Circoscrizione attuale »
Tabella di raffronto delle località abitate
PIAZZOLO
PIAZZOLO
IGM (1969-74) 1961 Cascina Azinibriga Frola Frola
1936
PIAZZOLO
PIAZZOLO
PIAZZOLO
1921 Zenibrega Frola
1871
PIAZZOLO
PIAZZOLO
M. VERROBBIO 1992
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M. FAINO
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Con la denominazione di Plazolo (o Plazzolo) è segnalato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. In età veneta faceva parte della Valle Brembana Oltre la Goggia che usufruiva, al pari di altre “valli separate”, di particolari privilegi fiscali (Da Lezze, 1596). In ordine alla sua estensione territoriale, le prime informazioni attendibili si hanno solo a partire dalla metà del XV secolo con due descrizioni confinarie del 1456 e del 1481 (Confini di varie terre). In base alle indicazioni di coerenza (Valnegra e Piazza) ed ai riferimenti toponomastici citati nell’atto del 1481 — La Forcella (Costa de la Forzella) a Nord-Est; Monte del Sole (Zuchum Solis) a Sud; fiume Brembo ad Ovest; Valle del Monte Sole (Vallis del Zucho) a Sud, tutti ancor oggi rinvenibili sulla cartografia I.G.M. lungo l’attuale limite amministrativo — si deve ritenere che già in questo periodo avesse assunto una circoscrizione molto prossima a quella del censuario ottocentesco, che differisce dall’attuale per l’inclusione del territorio della frazione di Frola, oggi appartenente al comune di Olmo al Brembo. Con tale assetto territoriale è registrato, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene aggregato a Olmo. Nel Comparto territoriale del giugno 1805 è nuovamente segnalato come comune distinto, ma già con il Decreto 31 marzo 1809 viene soppresso per essere aggregato a Mezzoldo assieme a Piazzatorre. Con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione”, viene ricostruito nel febbraio del 1816. Nel 1980 cede la frazione di Frola al finitimo comune di Olmo al Brembo (L.R. n. 64 del 26 maggio 1980) ed assume l’attuale estensione territoriale (v. all. scheda 149 - Olmo al Brembo).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
226 170
L.R. n. 64, 26-05-1980 - Distacco della frazione «Frola» dal comune di Piazzolo e conseguente aggregazione al comune di Olmo al Brembo.
Riferimenti geostorici
Pognano
171 COORDINATE:
C 3-4
Comuni storici compresi: Pognano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): POGNANO: Lurano, Spirano, Minervio (Verdello), Verdello. Comuni censuari: Pognano. Superficie territoriale (Ha): POGNANO
1853
1921
311
320
1936 1951 1961 317
317
1999
317
317
Demografia: 1596 1776 1805 POGNANO
264
500
437
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 588
563
602
620
625
688
713
733
734
801
808
919
1115
1156
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Poniano, è riportato come comune distinto appartenente alla facta di porta S. Stefano in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo. Nelle redazioni del 1331 e 1353 viene inoltre disposta l’unione fiscale con Lurano e Spirano. Alla fine del Trecento, in modo piuttosto sommario, vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Verdello, Minervio (Verdello), Lurano e Spirano, con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). La coerenza tra Pognano e Arcene — attraverso un termine posto nei pressi del torrente Morla (all’incrocio dei confini di Pognano, Lurano e Arcene) —, che completa il circuito sul lato di ponente, viene registrata nell’atto di ricognizione dei confini di Arcene del 1392, dove tuttavia al posto di Poniano si riporta erroneamente Briniano. Per il comune in discorso, si segnala l’esistenza di una ricognizione dei confini più tarda, risalente alla metà del XV secolo, conservataci in un codice pergamenaceo della Civica Biblioteca di Bergamo (Confini di varie terre). Con una circoscrizione che, sulla base delle indicazioni di coerenza contenute nei citati atti, si ipotizza corrispondente a quella odierna, è registrato, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti successive fino al marzo 1809, quando viene aggregato ad Arcene insieme a Lurano. Con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di fusione dei comuni riacquista autonomia con la prima compartimentazione territoriale austriaca del febbraio 1816.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Poniano Poniano Pognà, Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano (Pognano) Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano Pognano
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato ad Arcene Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località POGNANO
1983/91 POGNANO
IGM (1969-74) POGNANO
1961 POGNANO
1936 POGNANO
1921 POGNANO
1871 POGNANO
1776 POGNANO
1596 POGNANO
.
Verdellino
NO
COMUN NUOVO
Verdello
GNA
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Minervio
.
. Ciserano
Spirano
Pognano
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. Arcene Fo
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Lurano rga
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sco
.
Castel Rozzone
Brignano Gera d’Adda
. TREVIGLIO
Pagazzano
.
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 46 IV N.E. - DALMINE / F° 46 IV S.E. - CALCINATE, (6ª/5ª ed. 1974/75, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
227 171
Riferimenti geostorici
Ponte Nossa
172 COORDINATE:
D4
Comuni storici compresi: Ponte Nossa. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio attuale ricadente parte in Premolo, parte in Clusone e parte in Parre. Comuni censuari: Ponte di Nossa; Spiazzi (NCT); Nossa (NCT). Superficie territoriale (Ha): PONTE NOSSA
1853
1921
363
575
1936 1951 1961 2388
557
1999
557
557
Demografia: 1596 1776 1805 PONTE NOSSA
170
200
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
192
251
323
298
375
1910 1779 1833
3314
3045
2334
2543
2407
2266
2140
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
«La terra è al piano sopra la strada del Serio, la quale prima era unita con la terra di Premol et così Campo Longo sue contrade, ma hora sono separati…» (Da Lezze, 1596). A fine Cinquecento la sua circoscrizione territoriale corrispondeva a quella del censuario ottocentesco che, rispetto all’attuale, escludeva le frazioni di Oltreserio e Spiazzi e di Nossa, individuabili territorialmente attraverso i due comuni censuari di Spiazzi e di Nossa del N.C.T. Nel 1809, in esecuzione del decreto napoleonico sulla “concentrazione” dei comuni, viene unito a Parre e Premolo in un comune denominato Parre. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni. Nel 1919 aggrega le frazioni di Oltreserio e Spiazzi distaccate dal comune di Clusone (v. all.); nel 1925 accorpa la frazione Nossa distaccatasi da Parre; nel 1927 ottiene l’assegnazione della montagna di “Leten” nel comune di Parre. Con R.D. n. 1988 del 1928 viene unito a Premolo nel comune denominativo di Nossa. Nel 1947 si ricostituisce mantenendo la denominazione di Nossa, modificata solo nel 1956 in Ponte Nossa (la prima domanda del Commissario Prefettizio risale al 1948).
C.MA DEL FOP M. SECCO
Cerrete V. V e n du l
2322
C.MA DI LETEN
2266
200
(Ponte Nossa) (Ponte Nossa) Ponte di Nossa e Campolongo Ponte di Nozza Ponte di Nozza Ponte di Nossa Ponte di Nozza Ponte di Nozza (Ponte di Nozza) Ponte di Nozza Ponte di Nozza Ponte di Nozza Ponte di Nossa Ponte di Nossa Ponte di Nossa Nossa Ponte Nossa Ponte Nossa Ponte Nossa
Diviso tra Premolo (cens. di Ponte di Nossa), Clusone (cens. di Spiazzi) e Parre (cens. di Nossa) » Censuario di Ponte di Nossa » » » » » Aggregato a Parre Censuario di Ponte di Nossa » » » » Circoscrizione attuale senza il censuario di Nossa Ponte Nossa e Premolo aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Campo Lungo Nossa Oltre Serio PONTE NOSSA Ponte Riso PREMOLO S. Bernardino Spiazzi
1983/91
IGM (1969-74)
1961
PONTE NOSSA
PONTE NOSSA
Nossa Oltre Serio PONTE NOSSA
Ponte Riso
Ponte Riso
1936
1921
1871 Campo Longo
1776 Campo Lungo
1596 Campo Lungo
Ponte di Nossa (Nossa)
PONTE DI NOSSA PONTE DI NOSSA PONTE DI NOSSA PONTE DI NOSSA
Premolo (Nossa) S. Bernardino Spiazzi
Spiazzi
.
0
2095
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Ludrigno
.
ARDESIO
C.MA VACCARO 1957
10
00
Villa d’Ogna
iF ra ti S. Alberto
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10
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Gorno
Cavagnoli
Erdeno V. R abb ios a
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Ceradello S. Antonio
..
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.
Spiazzi
CLUSONE
Ponte Nossa CORNO GUAZZA 1297
PIZZO FORMICO 1636 1500
1053 P.ZO FROL
Barbata
.
Bondo
C O L Z AT E M. CAVLERA
228 172
GANDINO
.
CASNIGO
Sezione censuaria di Spiazzi, Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903.
R.D. n. 2521, 30-11-1919 - Distacco della frazione di Oltreserio e Spiazzi dal comune di Clusone ed aggregazione a quello di Ponte di Nossa (vol. VI, p. 6008).
. .
o T. R is
Sezione censuaria di Nossa, f. 1, Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903.
Riferimenti Legislativi
.
Nossa
Premolo
500
V. R
F. Ser
oss V. N
Parre
io
500
agnone
0
.
V. d e
o V. F
150
.
Ogna 1500
(Barzizza)
R.D. n. 770, 07-05-1925 - Distacco della frazione Nossa dal comune di Parre e sua aggregazione a quello di Ponte di Nossa (vol. VI, p. 5374). R.D. n. 1229, 23-06-1927 - Delimitazione territoriale e separazione patrimoniale fra i comuni di Parre e Ponte di Nossa. (Art. 1 - Il confine tra il comune di Parre e quello di Ponte di Nossa è stabilito in conformità della pianta planimetrica vistata in data 1 ottobre 1926 dall’Ufficio del Genio Civile di Bergamo … Art. 2 - Alla frazione di Nossa e per essa al comune di Ponte di Nossa è assegnata la montagna denominata “Leten” a tacitazione di ogni diritto spettante alla frazione medesima sul patrimonio del comune di Parre) (vol. VI, p. 5991). R.D. n. 1988, 03-08-1928 - Unione dei comuni di Ponte di Nossa e Premolo in un unico comune denominato «Nossa» (vol. VI, p. 6166). D.L.C.P.S. n. 954, 20-08-1947 - Ricostituzione del comune di Premolo (vol. IV, p. 2817).
Mele 10
00
D.P.R. n. 343, 21-03-1956 - Cambiamento della denominazione del comune di Nossa in quello di Ponte Nossa (vol. III, p. 1137).
Riferimenti geostorici
Ponte San Pietro
Comuni storici compresi: Ponte San Pietro, Briolo, Locate Bergamasco, Ponte de là, Ponte de za.
173 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PONTE DE LÀ: Locate, Presezzo, Ponte de za. PONTE DE ZA: Curno, Vallis Breni (Valbrembo), Ponte de là. LOCATE: Prezzate (Mapello), Tresolzio (Brembate Sopra), Ponte S. Pietro, Presezzo, Mapello.
C-D 2
Comuni censuari: Ponte San Pietro; Locate. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
PONTE SAN PIETRO
112
189
LOCATE BERGAMASCO
255
263
1936 1951 1961 880
447
1999
447
459
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
PONTE SAN PIETRO
560
1200
1050
1049
1432
1504
1933
LOCATE BERGAMASCO
148
300
381
535
669
698
651
2877 3183 3466 771
788
7032
7564
6323
7433
9655 10595 10115
841
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Ponte San Pietro. Si costituisce, verso la metà del XV secolo, in seguito all’unione dei comuni di Ponte de là e Ponte de za, registrati ancora come autonomi nell’estimazione del 1447. Negli Statuti di Bergamo del 1453 e 1491 è riportata la denominazione Ponte de za et de là che evidentemente indica l’avvenuta unificazione. A fine Quattrocento doveva già essersi attuato anche l’assorbimento di Briolo, località posta all’estremità settentrionale, al confine con Scano (Valbrembo), ma una conferma di ciò si ha solo nella relazione del rettore veneto Da Lezze del 1596 (Da Lezze, 1596), dove il comune in parola viene registrato con la denominazione di “Ponte San Pietro con Briolo”. Con una circoscrizione assimilabile al censuario ottocentesco è registrato in tutte le fonti fino al 1809, quando, in esecuzione del decreto napoleonico di concentrazione dei comuni, assorbe i territori di Brembate di Sopra, Locate e Presezzo, che risultano ricostruiti già nel 1816. Nel 1872 viene presentata al Consiglio Comunale di Ponte S. Pietro un’istanza da parte di 21 elettori di Locate Bergamasco, Presezzo e Brembate di Sopra, con la quale si chiede il distacco di porzioni di territorio dai rispettivi comuni a favore del comune di Ponte S. Pietro (v. all. scheda 173 - Ponte S. Pietro). Sulla mozione, presentata dal comune di Ponte S. Pietro, il
.
. Almenno S.S.
r To T.
Almenno S. Bartolomeo
Lemine Sup.
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Villa d’Almè
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.
PA L A Z Z A G O
Presezzo
Ponte de là Ponte de là, Ponte Sancti Petri de là Ponte de là, Ponte Sancti Petri de là
Porzione del censuario di Ponte S. Pietro a destra del fiume Brembo »
1353 1392
Ponte de za Ponte de za, Ponte Sancti Petri de za Ponte de za, Ponte Sancti Petri de za
Porzione del censuario di Ponte S. Pietro a sinistra del fiume Brembo »
.
Ponte S.P.
Dell’Oro
Brugale LOCATE BERGAMASCO
.
Capersegno
Curno
Treviolo
Censuario di Locate » » » » » Aggregato a Presezzo Censuario di Locate Aggregato a Ponte San Pietro Censuario di Locate » » » » »
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Briolo (83)
Briolo
Briolo
1936
1921
1871
1776 1596 Baradello di Ponte S. Pietro
Briolo
Briolo di Scano [porzione]
Se
o
.
Pi
rio
Merena PONTE SAN PIETRO
Se
rio
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G
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San Marco Sottoriva
Brembate di Sopra
Brugale (83) Brugale Locate Locate Bergamasco (83)
Brugale Locate Bergamasco
Locate Bergamasco
LOCATE BERGAMASCO
PONTE SAN PIETRO
PONTE SAN PIETRO
PONTE SAN PIETRO
PONTE SAN PIETRO
PONTE SAN PIETRO
Sottoriva
San Marco Sottoriva
San Marco Sottoriva
Albegno
.
Tresolzio di Sopra (oggi in Brembate di Sopra) Tresolzio di Sotto (oggi in Brembate di Sopra)
LOCATE LOCATE BERGAMASCO Merena (Presezzo) PONTE PONTE DI SAN PIETRO SAN PIETRO
Sottoriva (Locate Bergamasco)
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200
a
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.
. S.Maria Ghiaie Mojana Merena
BREMBATE DI SOPRA Briolo
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.
Località Baradello di Ponte S. Pietro
Scano al Brembo
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1353 1392
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Locate Bergamasco Locate Locate Locate Locate Locate Locate (Locate) Locate (Locate) Locate Locate Locate Locate Locate Bergamasco Locate Bergamasco
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.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Ponte S. Pietro territorium
Tabella di raffronto delle località abitate
.
Briolo
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1353 1392
si
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Belvedere
Gromlongo
Ponte San Pietro (Ponte San Pietro) Censuario di Ponte S. Pietro diviso nei due territori di Ponte de là e Ponte de za (Ponte San Pietro) » Ponte Santo Pietro, Ponte Santo Pietro con Briolo Censuario di Ponte S. Pietro Ponte San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte di San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte San Pietro Ponte San Pietro, Locate, Brembate di Sopra e Presezzo aggregati Ponte San Pietro Censuario di Ponte S. Pietro Ponte San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte San Pietro » Ponte San Pietro Censuario di Ponte S. Pietro con il territorio di Ghiaje e Mojana-Merena Ponte San Pietro Censuario di Ponte S. Pietro (con Ghiaje e Mojana-Merena), censuario di Locate e Brembate di Sopra aggregati Ponte San Pietro Censuario di Ponte S. Pietro (con il territorio di Ghiaje e Mojana-Merena) e censuario di Locate Ponte San Pietro Circoscrizione attuale Ponte San Pietro »
Almè
Le T.
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Briolo
LOCATE
PONTE S.TO PIETRO CON BRIOLO
Sottoriva di Locate (Locate)
Tresolzio di Sopra Tresolzio di Sotto
DALMINE
s
229 173
Consiglio Provinciale, nella seduta del 24 giugno 1874, si esprime negativamente. L’anno successivo viene riprodotta la proposta ma per un ampliamento ridotto ed il Consiglio Provinciale, nella seduta del 18 febbraio 1875, riconosciuta la convenienza della riforma circoscrizionale, approva il progetto. Le pratiche iniziate, tuttavia, non hanno corso fino al 14 settembre 1924, quando, da parte del Commissario Prefettizio di Ponte S. Pietro, viene presentato un nuovo progetto di ampliamento del territorio comunale di sua competenza (di taglia ben maggiore ai precedenti) che coinvolge, oltre ai tre comuni già citati, anche Bonate Sopra, Curno e Mozzo. I sei comuni interessati si oppongono al progetto (v. all. scheda 31 - Bonate Sopra) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decide di rimettere gli atti al comune richiedente consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi». Nel 1879 acquisisce le frazioni di Ghiaje e MojanaMerena dal comune di Presezzo. Nel 1927 aggrega i comuni di Brembate di Sopra e Locate Bergamasco; nel 1948 Brembate di Sopra viene ricostituito. Con D.P.R. 4 giugno 1962 acquisisce la frazione «Villaggio Santa Maria» staccatasi da Presezzo. Il decreto viene successivamente impugnato da Presezzo che ne chiede l’annullamento. In seguito a trattativa si raggiunge un accordo con il quale si attua una compensazione di zone confinanti: il comune di Presezzo, a parziale bilanciamento della cessione territoriale posta a valle del Villaggio S. Maria, acquisisce la porzione territoriale (già facente parte dell’ex comune di Locate) sita a Nord del proprio centro abitato, compresa tra la sede ferroviaria, il torrente Lesina e la strada vicinale delle Madonnine (v. all. scheda 180 - Presezzo).
Locate Bergamasco. È citato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Prezzate (Mapello), Tresolzio (Brembate di Sopra), Ponte S. Pietro, Presezzo e Mapello che circoscrivono un territorio corrispondente all’omonimo comune censuario ottocentesco. Con questa circoscrizione è registrato come comune distinto fino al marzo 1798 quando viene unito a Presezzo. Nel 1805 viene ricostituito e nel 1809 viene aggregato a Ponte San Pietro insieme a Brembate di Sopra e Presezzo. Nel 1816 riacquista autonomia e con Regio Decreto 28 giugno 1863 assume la denominazione di Locate Bergamasco. Nel 1927 viene definitivamente aggregato a Ponte S. Pietro.
confini con i comuni contermini di Curno, Vallis Breni e Ponte de là che definiscono una circoscrizione che si assume coincidente alla porzione del censuario ottocentesco alla sinistra del fiume Brembo. Nell’estimazione del 1447 è riportato ancora come comune autonomo. In seguito viene unito alla porzione territoriale a destra del Brembo.
Ponte de là. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni contermini di Locate (Ponte S. Pietro), Presezzo e Ponte de za che definiscono una circoscrizione corrispondente alla porzione del censuario ottocentesco alla destra del fiume Brembo. Nell’estimazione del 1447 è riportato ancora come comune autonomo; a partire dallo Statuto cittadino del 1453 è registrato unito a Ponte de za. Ponte de za. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è registrato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono descritti i suoi
Mappa del comune censuario di Locate rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Ing. Rattini Giovanni, Comune censuario di Ponte S. Pietro con unite porzioni dei Comuni di Brembate di Sopra, Locate Bergamasco e Presezzo, 12 sett. 1878, (Archivio Storico della Provincia di Bergamo).
Briolo. È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune appartenente alla facta di porta S. Alessandro. La località, posta sulla sponda sinistra del fiume Brembo al confine tra Ponte S. Pietro e Scano al Brembo (Valbrembo), nel 1392 è citata con la qualifica di territorium nella descrizione dei confini comunali di Tresolzio (Brembate di Sopra), mentre non è menzionata nella descrizione relativa a Ponte de za, di dui si fornisce come confine settentrionale l’indicazione generica di Vallis Breni (Codice Patetta, 1996). Nel 1456 è citato come comune contermine nella descrizione confinaria di Mozzo (Confini di varie terre). Da Lezze, nel 1596, lo descrive in unione a Ponte S. Pietro. Nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 è registrato come contrada in parte di Ponte S. Pietro ed in parte di Scano (Valbrembo).
230 173
Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Locate ad assumere la nuova denominazione di Locate Bergamasco (vol. VII, p. 1423). R.D. n. 4905, 18-05-1879 - Distacco dal comune di Presezzo delle frazioni Ghiaje e Mojana-Merena e aggregazione a quello di Ponte San Pietro a partire dal 1º agosto prossimo (vol. LVI, p. 977). R.D. n. 2351, 01-12-1927 - Unione dei comuni di Ponte San Pietro, Brembate di Sopra e Locate Bergamasco in un unico comune denominato «Ponte S. Pietro» (vol. IX, p. 9694). D.L. n. 102, 11-02-1948 - Ricostituzione del comune di Brembate di Sopra (vol. I, p. 465). D.P.R. n. 807, 04-06-1962 - Distacco della frazione «Villaggio Santa Maria» del comune di Presezzo, con aggregazione al comune di Ponte San Pietro (vol. III, p. 1974). D.P.R. n. 5, 12-01-1964 - Rettifica di confine fra i comuni di Presezzo e di Ponte San Pietro (vol. I, p. 44).
Riferimenti geostorici
Ponteranica
174 COORDINATE:
C 3-4
Comuni storici compresi: Ponteranica, Rosciano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PONTERANICA: Sorisole, Poscante (Zogno), Nese (Alzano Lombardo), Ranica, Torre Boldone, Vicinia di S. Lorenzo di Bergamo (per mezzo anche dei territori di Torre Boldone e Rosciano), territorio di Prato de la Rovere. Comuni censuari: Ponteranica con Rosciano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
809
847
PONTERANICA
1936 1951 1961 837
837
1999
837
837
Demografia: 1596 1776 1805 PONTERANICA
800
950
ROSCIANO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1012
969
1017
1079
1210
1380 1868 2021
2389
2491
2991
4213
5443
6675
7084
200
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Ponteranica Poltranicha, Pontranica Poltranicha Poltranicha, Pontranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica con Rosciano Ponteranica con Rosciano (Ponteranica con Rosciano) Ponteranica con Rosciano Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica Ponteranica
1776
Rosciano Rosciano
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Ponteranica
Tabella di raffronto delle località abitate Località Belleri Campasso Castello della Moretta Costa Garatti Faustina Maresana Pasinetti Petòs PONTERANICA Pontesecco
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
Castello della Moretta Costa Garatti (83)
Castello della Moretta Costa Garatti
Castello della Moretta Costa Garatti
Castello della Moretta Costa dei Garatti
Faustina (83)
Faustina La Maresana Pasinetti Petòs PONTERANICA Pontesecco
Pasinetti Petos PONTERANICA Pontesecco
Pasinetti (83) Petòs (83) PONTERANICA Pontesecco (83)
Ramera Ricchetti ROSCIANO Rustichella Valbona
Ramera (83) Rosciano
Ramera Ricchetti Rosciano
Valbona (83)
Valbona
1921
1871
PONTERANICA
1776 Campasso Castello della Moretta Costa de’ Garatti (Rosciano) Fustina Maresana
Faustina
Ramera Ricchetti Rosciano Rustichella Valbona
.
PONTERANICA
PONTERANICA
PONTERANICA
1596 Belleri Castello della Moretta Costa de’ Garatti
PONTRANICA Ponte Secco (Bergamo)
Ramera Rosciano Val Bona
Rosciano
ROSCIANO Val Bona
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(Stabello) SEDRINA
CANTO ALTO 1
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500
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Rosciano. Con la denominazione di Rosiano o Roxiano è registrato come comune autonomo negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333, dove inoltre viene prescritta inoltre la sua unione fiscale al comune di Ponteranica. In due polizze d’estimo del 1476 e del 1536 viene citato come contrada della Vicinia di S. Lorenzo foris. Con la denominazione di Rossato, nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596 viene ancora riportato come contrada cittadina appartenente ai Corpi Santi: «Rossato per la meità è Corpi Santi et l’altra sotto Consule». Risulta ancora contrada di Bergamo nel 1761, anno in cui è elencato in una polizza d’estimo assieme alle altre località formanti i Corpi Santi. Nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 è registrato come comune autonomo e con una circoscrizione che si ipotizza coincidente a quella della parrocchia; nella stessa fonte si segnala come sua contrada Costa de’ Garatti, precedentemente indicata dal Da Lezze come contrada di Ponteranica. Nel 1798 la località in parola viene definitivamente unita a Ponteranica.
Censuario ottocentesco senza il territorio di Rosciano » » » » » Censuario ottocentesco » Aggregato a Bergamo Censuario ottocentesco » » » » » » » Cisrcoscrizione attuale »
00
Ponteranica. È riportato negli Statuti di Bergamo del 1331 (dove è contenuta la prescrizione ad unirsi in distretto fiscale con Rosciano) ed in tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini territoriali con i finitimi comuni di Sorisole, Poscante (Zogno), Nese (Alzano Lombardo), Ranica, il territorio di Prato de la Rovere e Bergamo (per mezzo della vicinia di S. Lorenzo, nella quale ricadeva tutta l’attuale circoscrizione di Torre Boldone ed il territorio di Rosciano). Sulla base delle coerenze e dei riferimenti topografici offerti dall’atto — prato Canino (Pizo Canino) ad Est; Ca’ Scabla (Monte Scable), Maresana, Rosciano (loco de Roxiano) e torrente Morla a Sud; Canto Basso a Nord (Costa Canti Bassi, citato nell’atto di definizione dei confini di Poscante del 1395) — si ricava una sostanziale corrispondenza tra la circoscrizione storica e quella attuale, ad eccezione del territorio di Rosciano, che rimaneva incluso nel perimetro cittadino. Le due comunità di Rosciano e Ponteranica, che ancora nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776 e nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 sono registrate distintamente, risultano unite a partire dal marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), data alla quale si può far risalire il raggiungimento di un’estensione territoriale pari a quella del censuario ottocentesco. Dal 1809 al 1816 entra a far parte della grande aggregazione di 29 comuni attorno a Bergamo. Nel 1969 una rettifica di confine con il comune di Bergamo trasferisce il confine dalla mezzaria della vecchia strada provinciale di Valle Brembana a quella della nuova nelle località di Ramera e Petos. Da questa data non subisce altre modificazioni circoscrizionali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Mappa del comune censuario di Ponteranica rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo -Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi D.P.R. n. 1150, 27-11-1969 - Rettifica dei confini tra i comuni di Bergamo e Ponteranica (vol. XII, p. 4744; G.U. del 1970).
231 174
Riferimenti geostorici
Pontida
Comuni storici compresi: Pontida, Borfuro, Canto, Gandorla, Gronfaleggio, Pendeggia, Odiago, Valmora.
175 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PONTIDA: Carvico, Odiago, Caprino, Gronfaleggio. BORFURO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. CANTO: Fontanella (Sotto il Monte Giovanni XXIII), Pontida, Carvico. GRONFALEGGIO: Ambivere, Pontida, Caprino. ODIAGO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. VALMORA: Ambivere, Belvedere (Palazzago), Palazzago.
C1
Comuni censuari: “Pontita con Valmora, Gromfaleggio, Gantorla e Canto”. Superficie territoriale (Ha): PONTIDA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
987
1026
1014
1014
1014
1014
Demografia: 1596 1776 1805 PONTIDA
419
2310
84
(1)
CANTO GANDORLA
—
(2)
GRONFALEGGIO
307
(2)
VALMORA
249
(2)
1491
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2000
2323
2285
2373
2462 2624 2747
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli della parrocchia di S. Egidio di Fontanella (648 ab.). di Pontida (2310 ab.).
Pontida. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nelle redazioni quattrocentesche, per fini fiscali, viene prescritta l’unione con Gronfaleggio, Odiago e, solo in quella del 1391, Valmora. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Carvico, Odiago (Pontida), Caprino e Gronfaleggio, ma in assenza di un’analisi micro-toponomastica, risulta estremamente problematico indicare, anche approssimativamente, il tracciato, sia per l’esistenza di possessioni del monastero di S. Giacomo (di cui non vengono fornite indicazioni di confine), sia per la mancanza di una suddivisione censuaria e/o di elementi naturali particolarmente rilevanti da poter assumere quali linee di confine. Solo si può ipotizzare che occupasse la porzione centrale del territorio attuale, tra le frazioni di Borfuro e di Odiago (all’epoca comuni autonomi). A fine ’500 (Da Lezze, 1596) l’attuale circoscrizione appare suddivisa in quattro comunità distinte: Pontida, Canto, Gronfaleggio e Valmora. In questo periodo Pontida, sulla base anche delle contrade citate nella relazione del rettore veneto, possedeva un territo-
.
.
Zanelli
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232 175
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2666
2680
2672
(2) Abitanti conteggiati unitamente a quelli della parrocchia di S. Giacomo
Pontida Pontida, Pontita Pontida Pontida Pontita Pontita Pontita Pontia Pontita Pontida Pontita, Valmora, Gorfaleggio, Gandorla e Canto Pontita Pontita Pontita Pontita Pontida Pontida Pontida Pontida Pontida
1353 1392
Borfuro (Burgo Furo) Burgofuro
Aggregato a Pendeggia Porzione Sud-orientale della circoscrizione attuale di Pontida
1353 1392 1596 1766 1776
Canto (Cantu) Cantu Canto Canto Canto ossia Cantone
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Pontida » Porzione Sud-orientale della circoscrizione attuale di Pontida » »
1766 1776
Gandorla Gandorla Gandorla
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Gronfaleggio Gronfalegio Gromfalegio, Grumfalegio Gronfaleggio Gromfaleggio Gromfaleggio Gromfalegio
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Pontida » » » » »
1353
Pendeggia La Pendezia cum Burgo Furo vallis Pontide
Porzione Sud-orientale della circoscrizione attuale di Pontida
1353 1392
Odiago Odiaco, Udiaco Odiacho, Udiago
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Valmora Valmora Vallis Mora Valmora et Mazoleni Val Mora Valmora Valmora di Sopra, Valmora di Sotto
Porzione centrale della circoscrizione attuale » Circoscrizione attuale senza i territori di Valmora, Gromfaleggio e Canto » Circoscrizione attuale senza i territori di Valmora, Gromfaleggio, Gandorla e Canto » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » »
.
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Castegnate
Porzione occidentale della circoscrizione attuale di Pontida »
Porzione occidentale della circoscrizione attuale di Pontida »
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Gromlongo
Valdigerra
500
Belvedere
Borfuro
Pontida Gandorla
.
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Bleggio
Celanella
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Odiago
Palazzago
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Villasola Brivio
Formorone
500
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Cisano Bergamasco
2724
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Perluparo
S. Gregorio Guarda
2633
1392
M. LINZONE Malanotte
Cornello Ca’ Martinone
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A
2751
T.
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Pontida » » » » »
rio molto più esteso che includeva ad Est la frazione di Borfuro e ad Ovest quella di Odiago. Nel 1756 (Catalogo dei comuni) questa estensione si riduce alla sola porzione centrale di fondovalle, tra il confine attuale di Cisano Bergamasco e quello di Ambivere, per l’erezione in comune autonomo di Gandorla. Nel 1797 aggrega i comuni di Valmora, Gronfaleggio, Gandorla e Canto e raggiunge l’attuale circoscrizione. Con la denominazione di Pontita è citato in tutte le fonti successive dove non si registrano modifiche territoriali. Nel 1882, con R.D. n. 963, riassume la denominazione di Pontida. Nel 1891 le frazioni di Gromlongo, Belvedere e Brughiera fanno domanda di separazione da Palazzago per essere annesse al finitimo comune di Pontida. Nel 1894 l’istanza ottiene il parere favorevole della Deputazione Provinciale (v. all scheda 160 - Palazzago) ma il Consiglio, dopo la sospensiva del 7 maggio 1894, respinge definitivamente la richiesta nella seduta del 14 agosto 1894. Borfuro. Con la denominazione di Brugaforo vallis Pontide, è registrato autonomamente solo negli Statuti di Bergamo del 1453; in tutte le altre redazioni del XIV e XV secolo, ad eccezione di quella del 1491 dove non compare, è sempre citato in unione a La Pendezia (loc. Pendeggia). Con la qualifica di comune è menzionato anche nell’atto di descrizione di confine di Ambivere del 1395 con il quale risultava in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Dai riferimenti toponomastici riportati nello strumento si evince che il territorio di sua pertinenza si spingeva ad Est fino alla località Somasca. Nel 1524 il suo territorio, assieme a quello di Pendeggia, viene assorbito da Palazzago (Di Mauro, 1985), al quale, dal punto di vista fiscale, risultava già legato dal 1331. Nel Catalogo delle comunità di Maironi Da Ponte del 1776 è registrato, con la denominazione di Bofior, come contrada di Pontida. Nei registri e nelle mappe catastali napoleoniche è registrato con la denominazione di Buffiuro. Canto. Come comune distinto compare negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione delle redazioni del 1331 e 1333) solo negli elenchi dei comuni tenuti alla manutenzione della strada da Longuelo a San Gervasio. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini e tra le coerenze vengono citati i comuni di Pontida, Carvico, Bercio (Sotto il Monte Giovanni XXIII) e Fontanella (Sotto il Monte Giovanni XXIII). Nel 1456 viene effettuata una nuova ricognizione dei confini dalla quale, stando alle coerenze, si ricava un assetto confinario sostanzialmente invariato, risultando in confine diretto con il comune di Submonte (Sotto il Monte) ad Est e a Sud, con Carvico a sera e con Pontida verso monte (Confini di varie terre). Anche qui, tuttavia, in assenza di opportuni strumenti per un accurata ricerca microtoponomastica, appare impossibile delineare con precisione la circoscrizione comunale in questo periodo; si può solo ipotizzare che occupasse il versante meridionale della valle, dal monte Canto a Somasca. All’inizio del XVI secolo è documentato l’assorbimento da parte di Palazzago delle località Borfuro, Pendeggia e di una parte della Val di Gerra. Nel catalogo di Maironi Da Ponte del 1776 Pendeggia e la Val di Gerra sono nuovamente registrate come contrade del comune in discorso. A partire dal 1797 non è più citato nelle fonti prese in cosiderazione e pertanto si ritiene che da questa data sia stato assorbito da Pontida. Gandorla. Già segnalato come contrada di Pontida nel 1596 (Da Lezze, 1596) è registrato come comune autonomo solo nel Catalogo dei comuni del 1756 e nelle successive fonti fino al 1797 quando viene riassorbito da Pontida. Il suo territorio, come si evince anche dalle contrade di sua pertinenza elencate nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776, si estendeva fino al limite occidentale della circoscrizione attuale di Pontida, includendo la frazione di Odiago. Gronfaleggio. È citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove viene prescritta l’unione fiscale
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baradello Bema Boffuro Broseta Brugera
1983/91
IGM (1969-74) Baradello Bema
1961
1936
1921
1871
Boffuro (83) Broseta
Buttarello
Buttarello
Ca’ Barile
Ca’ Barile
Ca’ Bracaglio
Ca’ Bracaglio
Ca’ Castello Ca’ Crotti Ca’ de Rizzi Ca’ di Arni Ca’ di Co Ca’ Lupo
Ca’ Castello (83) Ca’ Crotti (83) Ca’ de Rizzi (83) Ca’ de Rizzi
Ca’ Maset Cadimaggio
Ca’ Maset (83)
Ca’ Castello Ca’ Crotti Ca’ de Rizzi
Cha de Crotti (Gandorla) Cha d’Arici (Gandorla) Ca’ di Arni Ca’ di Co Cha del Lupo (Gronfaleggio)
Ca’ Lupo (83) Ca’ Maset Cadimaggio
Cafrosco
Cha di Maggio (Gronfaleggio) Cha Frosco (Gronfaleggio)
Cafrosco
Canderla CANTO
Canto
Canto
Capietaglio Cascina
Capietaglio
Capietaglio Cascina
Capietaglio Cascina
Cascina Gambirago
Gambirago (91)
Cascina Gambirago
Celana Vecchia
Canto
CANTO OSSIA CANTONE
Celana Vecchia
Cerchiera di Sotto Cerchiera [porzione] Cha da Basso
Cerchiera (83)
Cha Nova Cha Sigai Conseglio Drizzago Faida Fontana de Maggi Forelle Forsella di Gromfaleggio Fosola Gaggio GANDORLA Grianfone Grobonello Grombosco
Cerchiera
Cerchiera
Drizzago
Drizzago
Cerchiera
Faida
Gaggio Inf., — sup. Gandorla (83)
Gaggio Inf., — sup. Gandorla
Gaggio Sopra
Gaggio Inferiore
Gandorla
Gandorla
Grombosco
Grombosco
Grombosco
Grombasco
Gandorla
Gromello Gromlungo Grompiano GRONFALEGIO La Ca’
Grompiano Gronfaleggio
Gronfaleggio
Gronfaleggio
La Costa Massera
Massera
Odiago
Odiago
Odiago
Odiago
Odiago
Pendeggia (83) PONTIDA
Pendeggia PONTIDA
PONTIDA
PONTIDA
PONTIDA
La Costa Massera
Gronfaleggio
Gromfaleggio
Mazzoleni Molini di Gandorla Odiago Parentela di Donaton Pendeggia PONTIDA Ricchetti Rigle Riva di Polo Roncale di Gromfaleggio Ronchi
Ai Ronchi
Roncula San Bartolomeo
S. Bartolomeo
San Giacomo San Giuseppe Somasca [porzione]
Somasca (83)
S. Giacomo S. Giuseppe Somasca
Somasca
Sottoripa
Sottoripa (83)
Sottoripa
Sottoripa
Torchio Tressa
Torchio (83)
Torchio
Sorte di Sopra
Valdigerra Valletto VALMORA
Cascine Valdigerra Valmora Sopra, — Sotto (83)
Ziola Zuccallo
Zuccallo (83)
1776 1596 Baradello Bazadello Bema di Sopra Bofior Bruseta (Gandorla) Brugera (Valmora) Butardo (Gronfaleggio) Cha Barile (Gronfaleggio) Cha Bragalio Ca’ Brucalvo (Gronfaleggio) (Gronfaleggio)
Valmora Sopra, — Sotto
Valletto Valmora
Valmora
PONTITA
Ca’ de Mazo (Gronfaleggio) Ca’ Foschi (Gronfaleggio) Canderla CANTO
Cassina (Valmora) Gambirago Gambuco (Gandorla) Celana Vecchia Calana (Celanella) (Gronfaleggio) Cerchiera di Circhiera Sotto (Valmora) (Gronfaleggio) Cerchiera Cha da Basso (Gronfaleggio) Cha Nova Cha Sigai (Gandorla) Conseglio Drizzago Dizano (Gandorla) Faida (Gandorla) Fontana de Maggi Forelle (Gronfaleg.) Forsella (Gronfaleggio) Fosola Gaggio Gasio (Gronfaleg.) (Gronfaleg.) GANDORLA Gandurla Grianfone Grobonello Grombosco Grombioso (Gronfaleggio) (Gronfaleggio) Gromello Gromlungo (Gronfaleggio) Grompiano Grompiano (Gronfaleggio) (Gronfaleggio) GROMFALEGIO GRONFALEGGIO La Ca’ (Gronfaleggio) Costa di Pontida Massara Massera (Valmora) (Valmora) Mazoleni (Valmora) Molini (Gandorla) Odiago Odiaco (Gandorla) Parentela di Donaton (Gronfaleggio) Pendezza (Canto) PONTITA PONTIDA Ricchetti Rigle Riva di Polo Roncale (Gronfaleggio) Ronchi Sotto Ronchi (Gronfaleggio) (Gronfaleggio) Roccola Roncula S. Bartolomeo (Canto) S.to Giacomo S. Giuseppe (Gandorla) Somasca in Parte Somascha (Gronfaleggio) (Gronfaleggio) Sorte di Sopra (Gandorla) Sottoriva di Val Sottoriva Mora (Valmora) (Valmora) Torchio di Pontita Dorchio Tressa Teza (Gronfaleggio) (Gronfaleggio) Val di Gerra (Canto) VALMORA DI SOPRA e DI SOTTO
VALMORA ET MAZOLENI
Ziola (Gronfaleggio) Zuccallo (Valmora)
233 175
a Pontida con Odiago, cui si aggiunge anche Valmora, a partire dalla redazione del 1391. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Ambivere, Pontida e Caprino (Codice Patetta, 1996). Identiche sono le coerenze definite nella ricognizione del 1456 (Confini di varie terre). In assenza di strumenti più raffinati, l’ipotesi di delimitazione territoriale più attendibile cui riferire gli assetti circoscrizionali di quest’epoca, è quella che risulta dall’analisi della localizzazione delle sue contrade registrate nella relazione del Da Lezze del 1596 e nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776: entrambe le fonti forniscono indicazioni concordanti che individuano come territorio di sua pertinenza la porzione settentrionale dell’attuale circoscrizione di Pontida, con un probabile lembo di terra che si spingeva fino a Somasca. Dal 1797 è aggregato a Pontida. Pendeggia. In unione a Borfuro (La Pendezia cum Burgofuro Vallis Pontide) è citato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro; nelle redazioni del 1453 e del 1491 è elencato distintamente. In tutti gli Statuti è contenuta la prescrizione ad unirsi in distretto fiscale fiscale con Palazzago, Belvedere, Burgofuro e, solo nella redazione del 1331, Valmora. Nel 1524 il suo territorio, assieme a quello di Burgofuro e ad una parte della Val di Gerra, viene assorbito da Palazzago (Di Mauro, 1985). Alla fine del XVI secolo non è più registato nelle fonti in quanto probabilmente assorbito dal finitimo comune di Canto, tra le cui contrade è effettivamente registrato nel catalogo del Maironi del 1776. Odiago. È citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo in cui viene prescritta l’unione fiscale a Pontida con Gronfaleggio e, solo a partire dalla redazione del 1391, Valmora. Negli atti di descrizione confinaria del 1392 è menzionato nelle coerenze dei comuni di Pontida, Brivio (Cisano Bergamasco) e Villa d’Adda. È registrato come contrada di Pontida nel 1596 (Da Lezze, 1596) e di Gandorla nel 1776 (Maironi).
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Valmora. Come comune autonomo è citato in tutte le redazioni statutarie cittadine del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di S. Alessandro. Nello Statuto del 1331 per fini fiscali viene prescritta l’unione a Palazzago con Belvedere, Burgofuro e La Pendezia; negli ordinamenti del 1391 e nei successivi viene invece disposta la costituzione in distretto fiscale con Pontida, Gronfaleggio e Odiago. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Ambivere, Belvedere (Palazzago) e Palazzago, con i quali risulta in confine diretto ancora nel 1456 (Confini di varie terre). Anche per questa comunità, in assenza di una analisi micro-toponomastica dedicata risulta molto difficile delineare con esattezza l’andamento del confine storico, soprattutto sul lato di ponente dove, in apparente contrasto con la geografia confinaria attuale, viene indicato in coerenza con Ambivere. L’individuazione di una probabile circoscrizione è resa possibile, per un periodo più tardo, dall’indicazione delle contrade di sua pertinenza registrate nella relazione del Da Lezze del 1596 e nel catalogo del Maironi del 1776: entrambe le fonti forniscono indicazioni concordanti che individuano come territorio di sua pertinenza la porzione Nord-orientale dell’attuale circoscrizione di Pontida. Dal 1797 è aggregato a Pontida.
Atto di descrizione dei confini di Pontida dell’8 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 963, 19-08-1882 - Autorizzazione al comune di Pontita a riassumere l’antica denominazione di Pontida (vol. LXVII, p. 3120).
234 175
Pontirolo Nuovo
176 COORDINATE:
C3
coscrizione ricalchi abbastanza fedelmente un assetto territoriale consolidato da alcuni secoli. Nel 1757, con il Compartimento territoriale dello Stato di Milano è inserito nella Pieve di Gera d’Adda e nel 1786 nella Gera d’Adda Superiore della provincia di Lodi. Con Legge 8 maggio 1798 (Riparto del Dipartimento dell’Adda) viene inserito nel Distretto di Brignano e nel settembre dello stesso anno, con il se-
condo riparto territoriale della Repubblica Cisalpina, passa nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio con capoluogo Bergamo. Nel 1805 è iscritto nel Distretto di Treviglio. Con Decreto 31 marzo 1809 aggrega Canonica, Fara e Massari de’ Melzi. Nel 1816 i quattro comuni vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni territoriali. Nel 1863 muta la propria denominazione in “Pontirolo Nuovo”.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Pontirolo Nuovo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Pontirolo Nuovo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1054
1096
1083
1083
PONTIROLO NUOVO
1083
1083
Demografia: 1596 1776 1805 PONTIROLO NUOVO
(1)
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1063
1410
1531
1753
1770
2184 2436 2516
2633
2647
2958
3146
3406
3635
3862
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Il comune è posto a Sud del “confine di fosso”, limite storico del territorio bergamasco per tutto l’Antico Regime. Con la denominazione di Ponterolo Novo è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333, tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1525, affrancatosi dalla suddittanza del vescovo di Bergamo, dal quale dipendeva sia nello spirituale che nel civile, mantenendo un’organizzazione interna di tipo comunale, insieme ai comuni di Fara, Caravaggio (con Vidalengo e Masano), Canonica, Arzago, Calvenzano, Casirate e Misano, entrò a far parte del feudo Sforza (denominato in seguito Marchesato di Caravaggio) che si chiuse per estinzione della linea maschile nel 1697. Con la morte di Federico II, il territorio di Pontirolo passò sotto il controllo della Camera Fiscale del Governo spagnolo. Nel 1712, in seguito alle pressioni di Eleonora Salvati Sforza, moglie dell’ultimo marchese di Caravaggio Federico II, l’imperatore d’Austria Carlo VI confermò nel titolo la figlia Bianca Maria Sforza, che resse il marchesato fino al 1779 (Villa, 1981). In ordine alla sua estensione territoriale, anche se le prime indicazioni topografiche attendibili si hanno solo a partire dall’inizio del XVIII secolo con le mappe del Catasto Teresiano, si può ritenere che la sua attuale cir-
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1331 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Ponterolo Novo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Pontirolo Nuovo Pontirolo Nuovo Pontirolo Nuovo Pontirolo Nuovo Pontirolo Nuovo Pontirolo Nuovo
Circoscrizione attuale (?) Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Pontirolo Nuovo, Canonica d’Adda, Fara Gera d’Adda aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Nozza Cascina Sant’Angelo
1983/91 C.na Nozza (91) Cascina S. Angelo (91) Fontanone (91) Fornasetta Fornasotto (83) PONTIROLO NUOVO
Fontanone Fornasetta Fornasotto PONTIROLO NUOVO
IGM (1969-74) Cascina Nozza Cascina S. Angelo Fontanone Fornasetta Fornasotto PONTIROLO NUOVO
1961
1936
1921
1871
Fornasetta Fornasotto PONTIROLO NUOVO
PONTIROLO NUOVO
PONTIROLO NUOVO
PONTIROLO NUOVO
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Brembate
Capriate S. Gervasio
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1776
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Pontirolo Nuovo
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ARCENE
Massari de’ Melzi
Fara
Fara Gera d’Adda
Treviglio
.
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Riferimenti Legislativi Mappa del comune censuario di Pontirolo, Catasto Teresiano, 1722/23.
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Pontirolo ad assumere la nuova denominazione di Pontirolo Nuovo (vol. VII, p. 1424).
235 176
Riferimenti geostorici
Pradalunga
177 COORDINATE: 6 C 5
Comuni storici compresi: Pradalunga, Cornale. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Nembro. Comuni censuari: Pradalonga con Cornale. Superficie territoriale (Ha): PRADALUNGA
1853
1921
798
849
1936 1951 1961 839
839
1999
839
839
Demografia: 1596 1776 1805 PRADALUNGA
420
570
CORNALE
326
285
814
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1219
1408
1397
1510
2011 2530 2783
3011
3033
3534
3515
3699
3812
3926
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Pradalunga. Nel 1392 è documentata l’appartenenza del suo territorio alla circoscrizione di Nembro: solo l’inclusione di Pradalunga, accertata attraverso i toponomi citati nell’atto di descrizione confinaria di Nembro, giustifica infatti il confine diretto di detto comune con il territorio di Cenate (Codice Patetta, 1996). Nella relazione del Da Lezze del 1596 viene citato come comune autonomo da poco separatosi da Nembro. L’estensione territoriale in questo periodo era inferiore all’attuale: una porzione dell’odierna circoscrizione (ad Sud-Ovest della strada che porta in località Spersiglio Alto) era occupata dal territorio di Cornale, costituitosi anch’esso in comune autonomo in questo periodo. Nel 1805 aggrega Cornale ed assume l’estensione attuale. Nel 1809 viene nuovamente aggregato a Nembro, ma già con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del febbraio 1816 viene ricostituito con la circoscrizione territoriale preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione”. Cornale. Nel 1596 è descritto dal Da Lezze come «contrata di Nimbro ma separata hora et fatto comun da per sè». Territorialmente occupava la porzione meridionale della circoscrizione attuale di Pradalunga, delimitata dalla strada che segue la Vallogna. Come comune distinto, e con una superficie che si suppone immutata, è riportato in tutte le fonti successive fino al 1805 quando viene aggregato a Pradalunga.
.
.
. . .
Possedimenti della città
Bruseto
Bondo Dosso
936
lb
in
a
e
Tabella di raffronto delle località abitate Località Beni Casa Luogo Vassalli Cascina delle Piane Castellana Cornadella CORNALE Gavassi Gaverini Grigi Gritti Grumelle Manenti
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Castellana
Cornale (83)
Cornale
Cornale
Gaverini (83)
Gaverini
Gaverini
Grumelle (83)
Grumelle
Grumelle
o
PRADALUNGA Riva di Pradalungha
.
10
PRADALUNGA
PRADALUNGA
PRADALUNGA
San Fermo di Cornale
1160
00
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50
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a Spersiglio
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VILLA DI SERIO
Beni del Vescovado BOCCHE DEL GAVARNO
M. BASTIA
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PEDRENGO dre
236 177
Cenate Sopra
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Torre de’ Roveri
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Brugali
.
COLLE PASTA
ALBANO S.A. M. D’ARGON
1776 Beni (Cornale) Vassalli
1596 Beni (Cornale)
Cornale
Cornale
Cornale
CORNALE Gavassi
Cornadella (Cornale) CORNAL
Grigi (Cornale)
Vall’Alta
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1871
Gritti (Cornale)
M. MISMA
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1921
Cascina delle Piane Castellana
Pradalunga
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1936
Casa Luogo Vassalli Cascina delle Piane (83) Castellana (83)
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Fiobbio
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Aggregato a Nembro » Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Pradalunga » » » »
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Cornale (Cornale) (Cornale) Cornal Cornale Cornale Cornale Cornale
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Nembro
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798
Aggregato a Nembro » Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale » » » » Circoscrizione attuale Aggregato a Nembro Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Comenduno
Desenzano a/S
Albino
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500
T
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M. CERETO
Pradalunga (Pradalunga) (Pradalunga) Prata Longa Pradalonga Pradalonga Pradalunga Prada Lunga Pradalunga con Cornale (Pradalunga) Prada Lunga con Cornale Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga Pradalunga
Piazza di Cornale
00
Petello
Pradale
SELVINO
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Cenate Sotto
.
Matalone Corografia del Distretto VI di Alzano Maggiore (1826/34), particolare.
PRADALUNGA
PRADALUNGA
PRADALUNGA
Manenti (Cornale) Piazza di Cornale (Cornale) PRADALUNGA PRATA LONGA Riva di Pradalungha S. Fermo di Cornale (Cornale)
Riferimenti geostorici
Predore
178 COORDINATE: 6 D 7
Comuni storici compresi: Predore, Mantulina. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PREDORE: Tavernola, Sarnico. Comuni censuari: Predore. Superficie territoriale (Ha): PREDORE
1853
1921
1936 1951 1961
1999
709
1174
1161
1161
1161
1161
Demografia: 1596 1776 1805 PREDORE
397
600
586
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 889
934
910
1002
1122 1249 1382
1394
1307
1362
1394
1559
1644
1628
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Predore. Con la denominazione di Predorio è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove si prescrive anche l’unione fiscale con la comunità di Mantulina. Tale fusione, nonostante le due comunità vengano riportate come distinte anche nei testi statutari più tardi, sembra essersi già concretizzata anche da un punto di vista amministrativo-territoriale a fine Trecento, in quanto di Mantulina non si fa più menzione nell’atto di definizione confinaria di Predore del 1395 (Codice Patetta, 1996). Nell’atto vengono descritti i confini con i comuni di Sarnico e Tavernola (“vallis Tavernole”); il confine occidentale con Viadanica è delineato nel relativo strumento confinario. Le coerenze citate definiscono un territorio che, dedotto il versante occidentale della Valle del Duago, il quale con tutta probabilità rientrava nella circoscrizione di Sarnico (nell’atto si cita la Valle di San Giorgio come limite tra i due comuni), non doveva discostarsi molto da quello odierno, così ben segnato dai limiti naturali orografici. Con la denominazione di Predorio et Matulina è segnalato nell’estimazione generale del 1447. In seguito è registrato come comune autonomo in tutte le fonti consultate, dalle quali non emerge alcuna variazione di circoscrizione fino al 1812 quando, con decreto prefettizio, viene aggregato a Tavernola. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non subisce altre modifiche di superficie.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Predore Predorio Predorio Predor Predore Predorre Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore Predore
1353
Mantulina Mantulina, Montalina
Circoscrizione attuale senza il territorio di Mantulina Circoscrizione prossima a quella attuale Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » »
Circoscrizione indefinita
Tabella di raffronto delle località abitate Località PREDORE
1983/91 PREDORE
IGM (1969-74) PREDORE
1961 PREDORE
1936 PREDORE
1921 PREDORE
1871 PREDORE
1776 PREDORE
1596 PREDOR
Mantulina. È citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove si prescrive la sua unione fiscale con Predore (nella redazione del 1453, forse per errore del copista, è riportato con la denominazione di Gandulio). Nelle descrizioni di confine di fine Trecento non è più menzionato in quanto probabilmente già assorbito da Predore. Tale fusione è documentata nell’estimazione del 1447 dove è menzionato in unione a detto comune.
C.NA GEMELLA 1200
Vigolo
ADRARA S.R.
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M. BRONZONE
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Cambianica V. il Rino
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1334
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Tavernola Bergamasca
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Predore
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SARNICO
Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
237 178
Premolo
179 COORDINATE:
comune denominato Parre. Si ricostituisce in comune autonomo nel 1816. Nel 1928 viene di nuovo unito al comune di Ponte di Nossa nel comune denominativo di Nossa. Viene ricostituito il 20 agosto 1947.
D4
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Premolo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PREMOLO: Clusone, Parre, Gorno, Casnigo, Barzizza (Gandino), Ardesio, Oneta, Valle Brembana. Comuni censuari: Premolo. Superficie territoriale (Ha): PREMOLO
1853
1921
1788
1851
1936 1951 1961 —
1831
1999
1831
1831
Demografia: 1596 1776 1805 PREMOLO
570
352
336
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 423
440
444
552
740
876
846
—
—
1078
1078
1049
1022
1007
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Primolo o Primollo è registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392, con un atto dei notai Giovanni Dordoni di Gorno e Zambono della Costa, vengono descritti i suoi confini con i comuni finitimi di Clusone, Barzizza (Gandino), Parre, Gorno, Ardesio e Valle Brembana (non citata esplicitamente nelle coerenze ma rappresentata da alcuni consoli presenti al momento della stipula dell’atto). Le coerenze ed i riferimenti topografici offerti dallo strumento – in senso antiorario: ponte sulla Nossa (pontem de Noxia), Valle Nossana (Dossanam Vallem), monte Leten, Valle di Rogno (Vallis de Ronio), Castelum de Frolo (loc. Pizzo Frol), citato nello strumento relativo a Casnigo, e Corno Guazza (Corna Gazia), citato in quello di Barzizza – delimitano un territorio che occupa oltre all’attuale circoscrizione di Premolo anche il censuario ottocentesco di Ponte di Nossa Il raggiungimento dell’attuale estensione territoriale è documentata a fine Cinquecento con il distacco della porzione di Ponte Nossa, indicato nella descrizione del Da Lezze come terra «al piano sopra la strada del Serio la quale prima era unita con la terra di Premol … ma hora sono separati». Non subisce variazioni fino al settembre del 1798 quando viene unito a Ponte Nossa, ma già nell’elenco allegato al decreto del 1805 (Comparto territoriale del Regno) viene registrato come comune distinto. Nel 1809 viene unito a Ponte Nossa e Parre in un
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Primolo Premollo, Primollo, Primolo Premol Premolo Premolo Premolo Premolo Premolo (Premolo) Premolo Premolo Premolo Premolo Premolo Premolo (Premolo) Premolo Premolo Premolo
Premolo e censuario di Ponte di Nossa aggregati » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Parre Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Ponte Nossa Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Botta Bratte Ceradello Costa Fornaro Grumello Loli (March.) Oselandina Pendeza Piane PREMOLO
1983/91 Bratte Ceradello Costa (83)
IGM (1969-74) Botta Bratte Ceradello Costa
1961 Botta Bratte Ceradello Costa Fornaro
1936
1921
1871 Botta Bratte Ceradello Costa
1776
1596
Bracchio Stradello
Bracio
Grumello Case Lulini
Lulini
Grumello Lulini
Oselandina Pendezza PREMOLO
Ranica Taga Zanni
PREMOLO
Piane PREMOLO
Ranica
Ranica
Ranica
Zanni
Zanni
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Premolo (Nossa)
PREMOLO
PREMOLO
Pendeza PREMOLO
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Corografia del Distretto XIV di Clusone (1826/34), particolare.
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 1988, 03-08-1928 - Unione dei comuni di Ponte di Nossa e Premolo in un unico comune denominato «Nossa» (vol. VI, p. 6166). D.L.C.P.S. n. 954, 20-08-1947 - Ricostituzione del comune di Premolo (vol. IV, p. 2817).
Presezzo
180 COORDINATE:
D2
ziale bilanciamento della cessione territoriale posta a valle del Villaggio S. Maria, acquisisce la porzione territoriale (già facente parte dell’ex comune di Locate) sita a Nord del proprio centro abitato, compresa tra la sede ferroviaria, il torrente Lesina e la strada vicinale delle Madonnine (v. all.).
Capersegno. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi ordinamenti viene inoltre prescritta l’unione fiscale con Presezzo. A fine Trecento le due comunità risultano fuse in un unico ente amministrativo (Presezzio et Caversenio).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Presezzo, Capersegno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): PRESEZZO E CAPERSEGNO: Bonate Sopra, Mapello, Locate (Ponte S. Pietro), Ponte S. Pietro. Comuni censuari: Presezzo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
260
227
PRESEZZO
1936 1951 1961 225
225
1999
225
213
Demografia: 1596 1776 1805 PRESEZZO
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
572
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1039
1037
1068
1177 1364 1491
1711
1723
2238
2583
2526
3444
4107
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Presezzo Presezio Presezzio et Caversenio Presetio, Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo con Locate Presezzo (Presezzo) Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo Presezzo
1353
Capersegno Caversenio
Censuario ottocentesco senza il territorio di Capersegno Censuario ottocentesco » » » » Censuario ottocentesco di Presezzo e censuario di Locate Bergamasco aggregati Censuario ottocentesco Aggregato a Ponte San Pietro Censuario ottocentesco » » » » Censuario ottocentesco senza le frazioni di Ghiaie e Moiana-Merena » » Circoscrizione attuale »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Presezzo
Tabella di raffronto delle località abitate Località 1983/91 Capersegno Case Masnada Edifici Ghiaie di Presezzo Ghiaie (83) Merena (oggi in Ponte S. Pietro) Olmetta PRESEZZO PRESEZZO Villaggio Caproni
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Presezzo. È elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti cittadini del XIV secolo dove, per fini fiscali, viene prescritta l’unione con il comune di Capersegno. Ancorché menzionate distintamente in tutte le redazioni statutarie del XV secolo, l’unione delle due comunità sembra essersi attuata, anche dal punto di vista amministrativo-territoriale, già a fine Trecento. Con un atto del notaio Gasparino di Lallio nel 1395 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Bonate Sopra, Locate (Ponte S. Pietro), Ponte San Pietro e Mapello, che delimitano un territorio corrispondente al censuario di metà Ottocento (Codice Patetta, 1996). Nel riparto territoriale del marzo 1798 è registrato in unione a Locate, ma già nel comparto del giugno 1805 le due comunità sono riportate distintamente. Nel 1809, con il decreto sulla concentrazione dei comuni, viene accorpato a Ponte S. Pietro insieme a Brembate di Sopra e Locate. Nel 1816 viene ricostruito. Da parte di 21 elettori di Locate Bergamasco, Presezzo e Brembate di Sopra, nel 1872 viene presentata al Consiglio Comunale di Ponte S. Pietro un’istanza per il distacco di alcune porzioni di territorio dai rispettivi comuni a favore del comune di Ponte S. Pietro (v. all. scheda 173 - Ponte S. Pietro). Sulla mozione, presentata dal comune di Ponte S. Pietro, il Consiglio Provinciale nella seduta del 24 giugno 1874 si esprime negativamente. L’anno successivo viene riprodotta la proposta, ma per un ampliamento ridotto ed il Consiglio Provinciale, nella seduta del 18 febbraio 1875, riconosciuta la convenienza della riforma circoscrizionale, approva il progetto. Le pratiche inizate, tuttavia, non hanno corso fino al 14 settembre 1924, quando da parte del Commissario Prefettizio di Ponte S. Pietro viene formulato un nuovo progetto di ampliamento (di taglia ben maggiore ai precedenti) del territorio comunale di sua competenza che coinvolge, oltre ai tre comuni già citati, anche Bonate Sopra, Curno e Mozzo. I sei comuni interessati si oppongono al progetto (v. all. scheda 31 - Bonate Sopra) e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decide di rimettere gli atti al comune richiedente consigliando di «contenere l’istanza stessa entro termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi». L’istanza non ha avuto seguito. Nel 1879 cede la frazione di Ghiaje e MojanaMerena al comune di Ponte S. Pietro. Sempre a Ponte S. Pietro, con D.P.R. n. 807 del 4 giugno 1962, cede la frazione «Villaggio Santa Maria». Tale decreto viene successivamente impugnato dal comune in parola che ne chiede l’annullamento. In seguito a trattativa si raggiunge un accordo per una compensazione di zone confinanti con la quale il comune di Presezzo, a par-
1353 1395 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Albegno Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 4905, 18-05-1879 - Distacco dal comune di Presezzo delle frazioni Ghiaje e Mojana-Merena e aggregazione a quello di Ponte San Pietro a partire dal 1º agosto prosimo (vol. LVI, p. 977). D.P.R. n. 807, 04-06-1962 - Distacco della frazione «Villaggio Santa Maria» del comune di Presezzo, con aggregazione al comune di Ponte San Pietro (vol. III, p. 1974). D.P.R. n. 5, 12-01-1964 - Rettifica di confine fra i comuni di Presezzo e di Ponte San Pietro (vol. I, p. 44).
239 180
Riferimenti geostorici
Pumenengo
181 COORDINATE:
D6
Comuni storici compresi: Pumenengo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Pumenengo. Superficie territoriale (Ha): PUMENENGO
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Demografia: 1596 1776 1805 PUMENENGO
(1)
(1)
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1325
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(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, il canale realizzato nel 1260 che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine tra il territorio bergamasco e il Ducato di Milano. Assieme a quello di Calcio e di Torre Pallavicina (“Fiorano”), il suo territorio a metà del XIV secolo, venne acquistato da Regina della Scala moglie di Bernabò Visconti. Attraverso una vendita successiva (1380-82) il feudo venne suddiviso: Calcio e la Calciana Superiore (2000 pertiche nel territorio di Cividate) furono cedute ai fratelli Secco di Caravaggio; Pumenengo e Torre Pallavicina furono alienati a tre nobili soncinesi. I due territori vennero governati dai nuovi proprietari e discendenti in modo unitario (“Condominio della Calciana”) fino al 1796 (Alberti-Caproni, 1985), anche se, già nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757, le tre comunità sono elencate separatamente. Nel maggio 1798 è inserito nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po. Con il riparto territoriale del 26 settembre 1798 passa nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Nel 1805 le tre comunità di Calcio, Torre Pallavicina e Pumenengo vengono di nuovo riunite in un’unica unità amministrativa. Viene ricostruito con la prima revisione amministrativa austriaca del 1816.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Pumenengo Pumenengo (Pumenengo) (Pumenengo) Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo Pumenengo
Circoscrizione attuale (appartenente alla Giurisdizione della Calciana del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Aggregato a Calcio » Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Barbonina Cascina Colobarotto Cascina Colombare Cascina Cortivelli Cascina Finiletto Cascina Gandina Cascina Gazzaniga Cascina Grigna Cascina Malpaga Cascina Rampina Finiletti PUMENENGO Santuario della Rotonda
1983/91 Cascina Barbonina Cascina Colobarotto (91) Cascina Colombare Cascina Cortivelli Cascina Finiletto (83) Cascina Gandina (91)
IGM (1969-74) Cascina Barbonina Cascina Colobarotto Colombare
Cascina Cortivelli Cascina Finiletto Cascina Gandina Gazzanica Cascina Grigna Grigna Cascina Malpaga Cascina Malpaga Cascina Rampina Finiletti Finiletti PUMENENGO PUMENENGO Santuario della Santuario della Rotonda (83) Rotonda
1961 Cascina Barbonina
Cascina Gazzaniga Cascina Grigna Cascina Malpaga Cascina Rampina Finiletti PUMENENGO PUMENENGO Cascina Santuario della Rotonda
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1596
Riferimenti geostorici
Ranica
182 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Ranica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): RANICA: Gorle, Vicinia di S. Lorenzo (Bergamo). Comuni censuari: Ranica. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
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RANICA
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Demografia: 1596 1776 1805 RANICA
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
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1573 2022 2170
2445
2516
2982
3259
4018
5262
5723
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Come ente amministrativo autonomo è elencato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Con un atto del notaio Pantaleone Donati di Alzano Maggiore, a fine Trecento vengono definiti i suoi confini con i comuni di Gorle, Nese (Alzano Lombardo) e la vicinia di S. Lorenzo di Bergamo (che includeva nella sua circoscrizione tutto l’attuale territorio di Torre Boldone), con i quali si trova ancora oggi coerenziato. Piena corrispondenza con l’assetto confinario attuale sussisteva anche sul lato settentrionale e meridionale risultando in confine diretto con Ponteranica verso monte (l’andamento del confine viene descritto nell’atto di questo comune) e con il fiume Serio a Sud. Con una estensione territoriale che, sulla base dei riferimenti topografici contenuti nei citati strumenti, si può ritenere corrispondente a quella odierna, è registrato in tutte le fonti successive fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto sulla concentrazione dei comuni, viene aggregato con altri 27 comuni a Bergamo. Nel 1816 si separa e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.
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Mappa del comune censuario di Ranica (1812), Catasto Napoleonico.
241 182
Riferimenti geostorici
Ranzanico
183 COORDINATE: 6 B 6-7
Comuni storici compresi: Ranzanico. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): RANZANICO: Spinone, Endine, Gandino, Bianzano. Comuni censuari: Ranzanico. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
626
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RANZANICO
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Demografia: 1596 1776 1805 RANZANICO
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Ranzanico Ranzanicho Ranzanicho et de Hendine Ranzanicho, Ranzanigo Ranzanico (Ranzanico) Ranzanico Ranzanico con Bianzano e Spinone Ranzanico (Ranzanico) Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico Ranzanico
Circoscrizione attuale » Ranzanico e censuario di Endine aggregati Circoscrizione attuale » Non citato nella fonte Circoscrizione attuale Ranzanico, Bianzano e Spinone aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Endine Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Casino Casotto Dosso Le Cole Madrera RANZANICO Ranzanico Basso San Bernardino
1983/91 IGM (1969-74) Casino (91) Casotto (83) Casotto Dosso (91) Dosso Le Cole (83) Le Cole Madrera (83) Madrera RANZANICO RANZANICO Ranzanico Basso (91) San San Bernardino (83) Bernardino Zenera Muratello
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È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. In ordine alla sua circoscrizione territoriale si può ritenere che già a fine Trecento il comune possedesse un’estensione molto prossima a quella attuale, risultando confermate le coerenze con i comuni di Spinone, Endine, Gandino e Bianzano, attraverso un sistema di riferimenti topografici e toponomastici di confine di cui si trova ancora riscontro nella cartografia ufficiale IGM: Dosso (Dozzum) e Piazza del Vento (Platea de Vento) lungo il confine occidentale; Roncaglia (in Ronchaye) verso levante. Nel corso della prima metà del XV secolo subisce un incremento di superficie per la fusione con il territorio di Endine, documentata negli atti di descrizione di confine del comune di Ranzanicho cum (et de) Hendine del 1456 e 1481. Numerosi anche qui sono i riferimenti topografici e toponomastici di cui si trova ancor oggi riscontro nella cartografia ufficiale e che permettono di ricostruire una circoscrizione perfettamente corrispondente all’unione dell’attuale territorio di Ranzanico con il censuario ottocentesco di Endine: in senso orario sono indicati Piazza del Vento (Platea de Ventu), Monte Pler (Costa de Pler), Pozza del Lino (Putea de Lino), sommità della Valle Grumella (in cima la Grumela), Valle di Palate (Valis de Palato), strada per Bergamo, prato di Valmaggiore (prat de Valmaio) e Pendino (via de Pendino). A fine Cinquecento la sua estensione risulta ridimensionata a quella attuale: nella relazione del Da Lezze del 1596 è infatti descritto separatamente da Endine. Nel Repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789) non si fa menzione del comune in oggetto, che è invece riportato come autonomo sia nel Catalogo dei comuni e Luoghi Pii del 1750 che nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776. Con la riorganizzazione amministrativa del marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene unito a Bianzano e Spinone, ricostituiti nel giugno del 1805. Nel marzo 1809 viene aggregato ad Endine, ma già nel 1816 viene ripristinata la precedente situazione territoriale. Non subisce altre variazioni fino al 1928 quando viene unito a Endine e Piangaiano a formare il comune denominativo di Endine Gaiano. Nel marzo 1929 viene ricostituito con la denominazione e la circoscrizione territoriale preesistente al decreto di unione.
1353 1392 1481 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 1519, 07-06-1928 - Unione dei comuni di Endine, Pian Gaiano e Ranzanico in un unico comune denominato «Endine-Gaiano» con capoluogo in località Casotto di Ranzanico (vol. IV, p. 4753). R.D. n. 632, 28-03-1929 - Ricostituzione del comune di Ranzanico (vol. IV, p. 3674).
242 183
Riva di Solto
184 COORDINATE: 6 B 8
autonomia con la prima riorganizzazine amministrativa austriaca del febbraio del 1816. Nell’aprile del 1928 viene definitivamente aggregato a Riva di Solto.
de). Da questa aggregazione risultava escluso il territorio di Pianico — riportato autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presumibilmente unito prima della fine del XIV secolo, giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato. Nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva” viene descritta una entità territoriale inferiore in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione fu tuttavia momentanea. La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con cui si rendono autonome le comunità che precedentemente lo componevano riorganizzandosi negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993).
(*) Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria di questo comune che comprendeva i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle stra-
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Riva di Solto, Zorzino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Solto.
Riva di Solto. Con una circoscrizione corrispondente a quella dell’omonimo censuario ottocentesco, si costituisce in comune autonomo nel 1742 in seguito alla disgregazione del comune di Solto (*). Tale emancipazione, che non viene registrata nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766, che ancora riportano solamente la segnalazione della grande aggregazione comunale, viene documentata per la prima volta nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776 (la segnalazione di Riva di Solto nel Prospetto delle distanze del 1740 è dovuta esclusivamente al fatto che la comunità è assunta come centro di riferimento per il calcolo della distanza da Bergamo per tutto il territorio comunale che risultava composto da più località abitate). Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) aggrega Zorzino ed Esmate (Solto Collina) che riacquistano autonomia già nel giugno 1805. Nel marzo 1809 viene aggregato a Solto dal quale si separa nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia). Nel 1928 aggrega Zorzino. Nel marzo 1947 i frazionisti di Zorzino fanno domanda di separazione; l’istanza, esaminata dalla Deputazione Provinciale nella seduta del 16 dicembre 1947, ottiene parere negativo.
. .
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. Riva di Solto 100
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Zorzino
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Superficie territoriale (Ha): RIVA DI SOLTO ZORZINO
1853
1921
300
673
80
195
1936 1951 1961 859
859
1999
859
859
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
RIVA DI SOLTO
—
270
325
528
527
549
595
592
712
746
ZORZINO
—
100
136
247
261
258
282
296
285
332
1039
997
1075
979
847
895
858
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riva di Solto Riva di Solto (Riva di Solto) Riva di Solto Riva di Solto con Zorzino ed Esmate Riva di Solto (Riva di Solto) Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto Riva di Solto
1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Zorzino Zorzino e Galgarino (Zorzino) Zorzino e Galgarino (Zorzino) Zorzino Zorzino Zorzino Zorzino Zorzino Zorzino
Aggregato a Solto » Censuario di Riva di Solto Riva di Solto ed Esmate (Solto Collina) aggregati Censuario di Riva di Solto Aggregato a Solto Censuario di Riva di Solto » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Zorzino Aggregato a Riva di Solto Censuario di Zorzino Aggregato a Solto Censuario di Zorzino » » » » »
Furmignano
.
Valmaggiore
E N D I N
500
Zorzino. Si costituisce in comune distinto nel 1742 dalla disgregazione del comune di Solto (*). Con una circoscrizione corrispondente a quella del censuario ottocentesco è registrato per la prima volta nel catalogo del Maironi del 1776 con la denominazione di Zorzino e Galgarino. Nel 1798 viene aggregato a Riva di Solto ed Esmate, ma già con il Comparto territoriale del Regno del 1805 ritorna autonomo. Nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) viene nuovamente aggregato al comune di Solto. Riacquista
Comuni censuari: Riva di Solto; Zorzino.
.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Gargarino
1983/91 Gargarino (83)
IGM (1969-74) Gargarino
1961 Gargarino
1936
1921 Gargarino (Zorzino)
1871 Gargarino (Zorzino)
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
RIVA DI SOLTO
ZORZINO
Zorzino (83)
Zorzino
Zorzino
Zorzino
ZORZINO
ZORZINO
Zù
Zù
Zu
Zù
1776 Galgarino (Zorzino e Galgarino) RIVA DI SOLTO ZORZINO E GALGARINO
1596 Galgari (Solto, Caster e Riva) Riva (Solto, Caster e Riva) Zorzi (Solto, Caster e Riva)
1106
M. CREO’ P.TA DEL BERT 1107
VIGOLO M. MANDOLINO 1106
. Parzanica
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1087, 26-04-1928 - Unione dei comuni di Zorzino e Riva di Solto in un unico comune denominato «Riva di Solto» (vol. IV, p. 3443).
243 184
Riferimenti geostorici
Rogno
185 COORDINATE:
D7
Comuni storici compresi: Rogno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Rogno con Monti; Castello con S. Vigilio. Superficie territoriale (Ha): ROGNO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1484
1577
1559
1559
1559
1559
Demografia: 1596 1776 1805 ROGNO
(1)
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
802
778
814
789
865
1058 1210 1355
1487
1502
1807
1853
1971
2615
2899
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Castrofrancho o di Castello et Montibus è citato nelle coerenze del comune de la Costa Ceradelli et de Bolpino (Costa Volpino) nel relativo atto di ricognizione confinaria del 1456 (Confini di varie terre). In tale strumento, relativamente al tratto più a monte (dal Monte Cadino fino al Pian della Palù), viene descritto un confine coincidente a quello attuale. A Sud del Monte Cadino il comune in discorso trovavasi in confine diretto con Volpino Bresciano secondo una linea, già descritta in un atto del 1355, che si può anch’essa ritenere coincidente al limite amministrativo attuale tra Rogno e Costa Volpino. Come comune di confine, rimane sotto la giurisdizione di Brescia fino alla fine del Settecento. Nel febbraio 1798, viene inserito nel Distretto di Pisogne del Dipartimento dell’Adda e dell’Oglio. All’inizio del XIX secolo passa, con tutti i comuni della Valcamonica, nel Dipartimento del Serio, con capoluogo Bergamo (Legge 13 maggio 1801). Con il Decreto 31 marzo 1809 sulla “concentrazione” dei comuni viene aggregato a Darfo. Riacquista autonomia nel 1816 con il Compartimento territoriale della Lombardia e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Nell’aprile del 1912, al fine di risolvere una serie di disagi di ordine pratico, il sindaco inoltra al Ministero dell’Interno la domanda per ottenere la variazione della denominazione da Rogno (introdotta per errore — secondo la delibera del Consiglio Comunale del 27 dicembre 1889 — col Censimento del 1881 ed impropriamente utilizzata in seguito senza che nessun Decreto Reale approvasse la variazione da “Castelfranco di Rogno”) a “Castelfranco Camuno” (v. V. d i
Po
1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Rogno Rogno (Rogno) Rogno Rogno Rogno Castelfranco di Rogno Castelfranco di Rogno Rogno Rogno Rogno Rogno Rogno
Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda e Oglio) Circoscrizione attuale Aggregato a Darfo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bessimo Castelfranco Monti Piazze ROGNO
1983/91 Bessimo (83) Castelfranco Monti Piazze (91) ROGNO
IGM (1969-74) Bessimo Castelfranco Monti Piazze ROGNO
1961 1936 Bessimo Inferiore Castelfranco Castello Monti Monti
1921
1871
Castelfranco Monti
Castelfranco Monti
ROGNO
ROGNO
ROGNO
Rogno (CASTELFRANCO DI ROGNO)
Rondinera S. Vigilio
Rondinera (83) S. Vigilio
Rondinera S. Vigilio
Rondinera S. Vigilio
S. Vigilio
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CASTIONE DELLA PRESOLANA V.
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244 185
.
Volpino Bresciano
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Rogno
1408
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1880
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Corti Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
S. Vigilio
1776
1596
Romano di Lombardia 186 COORDINATE:
D5
ti di coerenza contenuti in un atto di definizione dei confini di Cologno del 30 giugno 1392 (conservato presso l’archivio comunale di Martinengo) venissero confermati, si ricaverebbe una circoscrizione alquanto diversa da quella odierna, risultando il suo territorio settentrionale occupato dal comune di Cortenuova che, al terminus de Lapila, presso il fiume Serio, arrivava a confinare con il comune di Cologno (il dato contrasta
con quanto contenuto nell’omologo strumento raccolto nel Codice Patetta, nel quale, in corrispondenza del citato termine, non si fa menzione del comune di Cortenuova). Completa ma meno dettagliata è la descrizione contenuta nella relazione del Da Lezze del 1596, dove si legge «Questo teritorio confina con li ss.ri di Calzo feudatari del Stato di Milano lontani da questo luogo un
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Romano di Lombardia. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ROMANO: Bariano, Cortenuova, Fara Olivana, Morengo, territorio di S. Maria della Campagna. Comuni censuari: Romano. Superficie territoriale (Ha): ROMANO DI LOMBARDIA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1692
1823
1803
1803
1803
1803
Demografia: ROMANO DI LOMBARDIA
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
2300
4274
3030
3165
4567
4663
4963
5627 6269 6871
7682
7824
9474 10260 12830 14518 15408
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Circoscrizione attuale » » » » » » » Romano di Lombardia e Fara Olivana con Sola aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
.
URGNANO
Palosco
MORNICO AL SERIO GHISALBA
.
Casteniatello
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Cologno al Serio
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Carpeneto
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Rumano Rumano Rumano Romano Romano Romano Romano Romano Romano Romano Romano Romano Romano Romano di Lombardia Romano di Lombardia Romano di Lombardia Romano di Lombardia Romano di Lombardia Romano di Lombardia
PROVINCIA
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
R. Zerra
Con un atto redatto il 1 febbraio 1171, Bergamo concedeva a Romano il privilegio di essere considerato borgo della città, di usufruire dei benefici e delle franchigie che tale condizione comportava, in cambio di un giuramento di fedeltà; ottenne così la dignità di borgo franco, insieme a soli altri due paesi del bergamasco in quel secolo: Scalve e Villa d’Adda (Mazzi, 1888). Nel 1327 l’imperatore Ludovico il Bavaro lo assegnò in feudo, con altri territori bergamaschi, a Vincenzo Suardi detto Saiguino. Nell’ottobre del 1335, dopo alcuni mesi di occupazione della famiglia Colleoni, il borgo passò sotto il dominio di Azzone Visconti, già signore di Bergamo dal 1332. Ad Azzone, subentrarono Giovanni e Luchino Visconti, i quali il 15 ottobre dello stesso anno concedettero a Romano la giurisdizione civile separata da Bergamo. Questo privilegio fu dagli stessi riconfermato il 24 marzo 1341 e da Gian Galeazzo Visconti il 28 luglio 1385. Esenzioni furono concesse anche da Pandolfo Malatesta (riconosciuto signore di Bergamo dal duca Giovanni Maria Visconti nel 1408) che esercitò il dominio su Romano dal gennaio 1409 sino al 1412. Per ordine del duca Filippo Maria Visconti nel 1412 passò sotto il dominio milanese insieme a diversi territori della bassa pianura. Nel 1413 venne infeudato al conte Giacomo di Covo; tale investitura fu confermata agli eredi nel 1422. Nel 1428, con la pace di Ferrara, fu assoggettato alla Repubblica di Venezia, la quale confermò al comune privilegi e Statuti. Nel 1441 la Repubblica concesse Romano in feudo a Bartolomeo Colleoni. Alla morte del Colleoni (2 novembre 1475) Romano fu assoggettata definitivamente al dominio di Venezia, la quale nel 1477 sancì il completo distacco del comune dalla città di Bergamo, demandando al rettorato bresciano il controllo del governo del comune. Romano divenne così una podesteria. In periodo veneto il territorio era incluso nella quadra di Calcinate, ma formava corpo separato. Questa condizione, tranne la breve parentesi dell’occupazione francese, dal 1509 al 1512, durò fino all’occupazione napoleonica quando venne annesso al Dipartimento del Serio (Archidata, Archivio storico del comune di Romano di Lombardia, Notizie storiche). Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. In un atto del 1395, rogato con l’assistenza tecnica del notaio Bertramo Cozani, vengono descritti i suoi confini territoriali con i finitimi comuni di Fara Olivana, Morengo, Bariano, Cortenuova, il territorio di S. Maria della Campagna e, attraverso il Fosso Bergamasco, con il territorio di Covo, che delimitano una circoscrizione grosso modo corrispondente a quella attuale, anche se qualche incertezza permane per il confine settentrionale con Martinengo, mai menzionato nell’atto. Relativamente a questo lato, se i riferimen-
. Cortenuova
.
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.
Cascinone
Romano di Lombardia
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Bariano C A R AVA G G I O
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100
TORRE PA L L AV I C I N A
245 186
milio ma da la terra di Calzo tre milia verso levante cremonese, verso mezo giorno con Covo (…), vi è anco Farra Consortio della Misericordia di Bergamo (…), in cantone tra mezo giorno et sera il teritorio di Fornone di Geradada e di poi verso ponente Bariano et Morengo teritorio bergamascho, verso tramontana Martinengo et dalla parte di levante più alto Cornovi del bergamascho». Poche parole che tuttavia restituiscono una situazione confinaria omologa a quella di oggi. Con tale assetto territoriale giunge al 1809 quando aggrega Fara con Sola. Nel 1816 i due comuni vengono ricostruiti e da questa data non si registrano altre variazioni circoscrizionali fino ad oggi. Con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863 assume l’attuale denominazione. Rimane senza esito la proposta di rettifica di confine con Covo ed aggregazione di parte del territorio di Fara Olivana, trasmessa il 9 marzo 1929, per il prescritto parere, dalla R. Prefettura all’Amministrazione Provinciale, che pure formula parere favorevole nella seduta del 15 marzo 1929 (v. scheda 125 - Isso).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bradelesco Bradella Cappuccini Cascina Albarotto
1983/91 Bradelesco
Cascina Angelina
Cascina Angelina (91) Cappuccina (83)
Cascina Cappuccina Cascina Colombera Cascina delle Monache Cascina Gasparina Cascina Malpensata Cascina Marinoni Cascina Milano Cascina Naviglio Cascina Peroleri Cascina Risorta Cascina Romana Cotte Graffignane I Morti del Roccolo Le Galeazze Morlana Pascolo Portico ROMANO DI LOMBARDIA
Cappuccini (83) Cascina Albarotto
Gasparina di Sopra (83) Malpensata (83) Cascina Marinoni Cascina Naviglio Cascina Peroleri (91) Cascina Risorta (91)
Graffignane I Morti del Roccolo (91) Le Galeazze Morlana (83) Pascolo Portico ROMANO DI LOMBARDIA
IGM (1969-74)
1961 1936 Bradelesco Bradella Cappuccini Albarotto di Sotto; —Finazzi
Cascina Albarotto Finazzi; —di Sotto Cascina Angelina Cascina CappuccinaCapuccina Cascina Colombera Colombera Cascina Monache delle Monache Cascina Gasparina Gasparina di Sopra; —di Sotto Cascina Malpensata Cascina Marinoni Cascina Milano Milano Cascina Naviglio Cascina Peroleri Cascina Risorta Cascina Romana Romana Cotte Cotte Graffignane Graffignana I Morti del Roccolo Le Galeazze Galeazze di Sotto Morlana Pascolo Pascolo Portico Portico ROMANO ROMANO ROMANO DI LOMBARDIA DI LOMBARDIA DI LOMBARDIA
1921
1871
1776
I Cappuccini I Tre Albarotti
1596
Capucini
Gasparina
Romana Graffignana
ROMANO DI LOMBARDIA
I Portici ROMANO DI LOMBARDIA
ROMANO
RUMANO
Atto di descrizione dei confini di Romano del 24 febbraio 1395, f. 157r, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Tipo rappresentante il Distretto XII di Romano (primo quarto sec. XIX), particolare.
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Riferimenti Legislativi Atto di descrizione dei confini di Romano del 24 febbraio 1395, f. 157v, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
246 186
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Romano ad assumere la nuova denominazione di Romano di Lombardia (vol. VII, p. 1425).
Riferimenti geostorici
Roncobello
187 COORDINATE:
B5
Comuni storici compresi: Roncobello, Baresi, Bordogna. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: BORDOGNA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Ronco; Baresi; Bordogna de’ Ronchi. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1374
1688
2550
2550
BARESI
324
336
BORDOGNA
533
555
RONCOBELLO
2550
2550
Demografia: 1596 1776 1805 RONCOBELLO BARESI
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
—
615
598
626
592
481
517
485
486
543
787
275
284
238
244
234
271
234
253
248
—
120
121
191
183
172
216
200
161
167
BORDOGNA
964
764
907
797
595
504
470
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Roncobello. L’intera circoscrizione territoriale attuale a fine Trecento era identificata con la denominazione di Bordonia. Con tale nome appare nelle descrizioni di confine del 1392 dei comuni di Ardesio e di Serina et Bracha (che all’epoca includeva anche l’attuale territorio di Oltre il Colle), con i quali risultava in confine diretto, ed in tutte le redazioni degli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nei citati ordinamenti si fa menzione anche delle comunità di Frasneto e Valsica, la cui localizzazione risulta alquanto problematica, trovando riscontro di tali toponimi sia nel comune di Piazzatorre, con il quale lo Statuto cittadino del 1331 prescriveva l’unione fiscale, che di Roncobello (bacino idrografico della Val Secca, individuabile territorialmente dai censuari di Ronco e Baresi). A metà Quattrocento è documentata la sua appartenenza al comune di Valnegra che in questo periodo estendeva il proprio territorio fino al passo della Marogella (la Merigella) e al Corno Branchino (in Branchino) al confine con la Val Seriana (Confini di varie terre). Ricostituitosi in comune distinto con una circoscrizione corrispondente a quella odierna, nel 1587 si divide nelle tre comunità di Ronco, Baresi e Bordogna (Istituzioni del territorio, 1997), che si assumono territorialmente corrispondenti agli omonimi censuari ottocenteschi. Nella relazione del Da Lezze tale separazione non viene registrata e le tre comunità compaiono ancora fuse in un’unica entità amministrativa denominata Baresi. Con la denominazione di Ronco e con una circoscrizione coincidente a quella censuaria, è riportato come comune distinto in tutte le fonti successive fino al 1809, quando aggrega Baresi e Bordogna. Con la prima compartimentazione territoriale del governo austriaco del 1816, i tre comuni vengono ricostruiti. Nel 1863 assume la denominazione di Roncobello. Nel 1927 viene aggregato nuovamente a Baresi e Bordogna a formare l’attuale comune di Roncobello. Baresi. Con una circoscrizione che si ipotizza coincidente a quella del censuario di metà Ottocento, si costituisce in comune autonomo con atto divisionale del 1587 separandosi dal comune di Bordogna. Come comune distinto è riportato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798, quando annette il comune di Bordogna che viene ricostruito già nel 1805. Nel prospetto per la “concentrazione” dei comuni (Decreto 31 marzo 1809) viene aggregato a Ronco e Bordogna sotto la denominazione di Ronco. Riacquista autonomia nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) e nel 1927 viene aggregato definitivamente a Roncobello e Bordogna (R.D. n. 2012 del 18-10-1927).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Roncobello (Ronco) (Ronco) (Ronco) Ronco Ronco Ronco di Oltre la Goggia Ronco Ronco Ronco Ronco Ronco Ronco Ronco Roncobello Roncobello Roncobello Roncobello Roncobello Roncobello
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Baresi (Baresi) (Baresi) Baresi Baresi Baresi Baresi Baresi con Bordogna Baresi (Baresi) Baressi Baressi Baresi Baresi Baresi Baresi
Contrada di Bordogna » Coincidente con il territorio attuale di Roncobello Censuario di Baresi » » Censuari di Baresi e Bordogna de’ Ronchi aggregati Censuario di Baresi Aggregato a Ronco Censuario di Baresi » » » » »
1353 1392 1456 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Bordogna Bordonia Bordonia (Bordogna) (Bordogna) Bordogna Bordogna Bordogna (Bordogna) Bordogna (Bordogna) Bordogna de’ Ronchi Bordogna de’ Ronchi Bordogna Bordogna Bordogna Bordogna
Coincidente con il territorio attuale di Roncobello (?) » Aggregato a Valnegra Contrada di Baresi Censuario di Bordogna de’ Ronchi » » Aggregato a Baresi Censuario di Bordogna de’ Ronchi Aggregato a Ronco Censuario di Bordogna de’ Ronchi » » » » »
Contrada di Bordogna » Contrada di Baresi Censuario di Ronco » » » » Circoscrizione attuale Censuario di Ronco » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
247 187
Bordogna. Con la denominazione di Bordonia, negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo e nelle descrizioni confinarie di fine Trecento, veniva identificata una circoscrizione corrispondente all’attuale comune di Roncobello. Nel 1456 è documentata la sua appartenenza al comune di Valnegra (Confini di varie terre). Nel 1587 la citata circoscrizione si fraziona in tre comunità distinte e Bordogna ridimensiona il proprio territorio a quello del censuario ottocentesco di Bordogna de’ Ronchi. Con questa estensione è riportato, senza variazioni apparenti, in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 quando viene unito a Baresi. Nel 1805 viene nuovamente registrato comune autonomo. Con il prospetto di “concentrazione” dei comuni del 1809 viene aggregato a Ronco insieme a Baresi. Con la compartimentazione territoriale del 1816 ritorna autonomo e nel 1927 viene nuovamente aggregato a Ronco e Baresi a formare l’attuale comune di Roncobello.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baita Cornello
1983/91
IGM (1969-74) Baita Cornello
Baita Fraggio
1961
1936
1921
1871
1776 1596 Cornello di Ronco (Ronco) Fraggio di Ronco (Ronco) BARESI BARESI Barghetto (Ronco) Bonetti (Baresi) BORDOGNA Bordogna (Baresi) Cho di Valle Co de Val (Ronco) (Baresi) Casella di Baresi (Baresi) Comienenza Comunanza (Baresi) (Baresi) Costa di Ronco Costa di (Ronco) Roncho (Baresi) Curtivo di Baresi (Baresi) Foppa Barelli (Bordogna) Foppa Cava (Bordogna) Foppa di Ronco (Ronco) Forcella (Baresi) Casa di Bordogna Casa di Sotto (Bordogna) (Baresi) Lereda (Ronco) Lumosena (Baresi) Luoro (Baresi) L’Hor (Baresi) Monegha (Ronco) Moniele (Baresi) Nochier (Baresi) Oro di Dentro (Baresi) Oro di Fori (Baresi) Piana di Baresi (Baresi) Piccanelli Picarelli (Ronco) (Baresi) RONCO DI OLTRE LA GOGGIA Ruffion (Baresi) S. Giovanni Battista (Bordogna) Serada (Ronco) Serada (Baresi) Succo (Bordogna) Tezza Nova Teza Nova (Baresi) (Baresi) Torre di Bordogna (Bordogna) Valsecca di Baresi Val Seccha (Baresi) (Baresi)
Baita Fraggio
BARESI Barghetto Bonetti BORDOGNA
Baresi
Baresi
Baresi
Baresi
BARESI
BARESI
Bordogna
Bordogna
Bordogna
Bordogna
BORDOGNA
BORDOGNA
Capovalle
Capovalle
Capovalle
Capovalle
Capovalle
Costa Inferiore (83)
Costa
Costa
Foppa Cava
Foppacava
Forcella
Forcella
RONCOBELLO
RONCOBELLO
Casella di Baresi Comunanza Costa Curtivo di Baresi Foppa Barelli Foppa Cava Foppa di Ronco Forcella
Forcella (83)
La Ca’
La Ca’
Lereda Lumosena Luoro Monegha Moniele Nochier Oro di Dentro Oro di Fori Piana di Baresi Piccarelli
Piccarelli (83)
Piccarelli
Piccarelli
RONCOBELLO
RONCOBELLO
RONCOBELLO
RONCOBELLO
RONCOBELLO
Ruffion S. Giovanni Battista Serada Succo Tezza Nova Torre di Bordogna Val Secca; Baite Valsecca
.
Val Secca (V.); Baite Valsecca
1000
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Assetto circoscrizionale all’anno 1853.
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1914
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Ronco ad assumere la nuova denominazione di Roncobello (vol. VII, p. 1424). R.D. n. 2012, 18-10-1927 - Unione dei comuni di Roncobello, Baresi e Bordogna in un unico comune denominato «Roncobello» (vol. VIII, p. 8907).
248 187
Riferimenti geostorici
Roncola
188 COORDINATE:
B2
Comuni storici compresi: Roncola. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Roncole. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
495
512
RONCOLA
1936 1951 1961 507
507
1999
507
507
Demografia: 1596 1776 1805 RONCOLA
400
460
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
418
421
440
434
496
536
607
585
660
562
624
528
570
576
554
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Roncola. Come comune distinto è menzionato per la prima volta in una estimazione del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997). In precedenza era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi altri nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Con una circoscrizione che si ipotizza coincidente a quella odierna è citato nella relazione del Da Lezze ed in tutte le fonti successive fino al 1809, quando, in esecuzione del decreto sulla “concentrazione” dei comuni, viene unito a Strozza insieme a Bedulita e Capizzone. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente e da questa data non subisce altre variazioni territoriali. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste sulla sinistra idrografica del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Roncola) (Roncola) Roncola Roncola Roncola Roncola Valle Imagna Roncola Roncola (Roncola) Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola Roncola
Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Strozza Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Al Molin Ca’ Baetti Ca’ Bragos Ca’ Füdris Ca’ Gardinelli Ca’ Maltrotti Ca’ Moschini Federici Leffe Mezzola Monte Linzone Noche Portola Pozzo Prada di Roncola [RONCOLA]
1983/91
Ca’ Füdris (91)
IGM (1969-74) Ca’ Baetti Ca’ Bragos Ca’ Füdris Ca’ Gardinelli Ca’ Maltrotti Ca’ Moschini
1961
1936
1921
1871
1776
1596 Al Molin Baietti
Cha Bragos Cha Fudarisio Cha Gardinelli Ca’ Maltrotti
Maltrotti Cha Moscheni di Roncola
Mezzola (83)
Mezzola Monte Linzone
Mezzola
Mazzola Monte Linsone
Pozzo (83)
Pozzo
Pozzo
[RONCOLA]
[RONCOLA]
[RONCOLA]
[RONCOLA]
Roncola Sotto San Bernardo
Portola
Roncola Sopra Roncola Sotto San Bernardo
Roncola Sopra Roncola Sopra Roncola Sotto Roncola Sotto San Bernardo (83) San Bernardo
Roncola Sopra Roncola Sotto San Bernardo
San Defendente
San Defendente San Defendente
Defendente
RONCOLA
[RONCOLA]
Roncola Bassa
Portola
Federici Leffe Manzola Monte Linzone Noche Portula
Prada di Roncola RONCOLA RONCOLA VALLE IMAGNA Cim la Roncola Roncola Bassa S. Bernardo S.to Bernardo della Roncola S. Defendente S.to Defendo
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
249 188
Riferimenti geostorici
Rota d’Imagna
189 COORDINATE:
A 1-2
Comuni storici compresi: Rota d’Imagna, Rota Dentro, Rota Fuori. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Rota Dentro; Rota Fuori. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
ROTA D’IMAGNA
600
ROTA DENTRO
239
247
ROTA FUORI
402
424
600
1999
600
600
Demografia: 1596 1776 1805 ROTA D’IMAGNA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
302
1192
ROTA DENTRO
325
279
267
321
306
316
ROTA FUORI
560
590
726
773
882
1072
328
338
917
1017
950
825
810
815
348
980 1113 1242
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Rota d’Imagna. Come comune distinto è elencato in un estimo del 1477 ed in altro del 1554. Come comune autonomo viene successivamente descritto nella relazione del Da Lezze del 1596. In precedenza faceva parte della Valdimania (*), un’entità sovracomunale comprendente le comunità ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Dal 1756 (Catalogo dei comuni) risulta diviso nelle due comunità di Rota Dentro e Rota Fuori. L’originaria circoscrizione, che si ipotizza coincidente all’unione dei due censuari ottocenteschi, si ricompone dal marzo 1798 al 1805, con la denominazione di Rota Dentro con Rota Fuori, ed ancora dal 1809 al 1816 con la denominazione di Rota Fuori. Con R.D. n. 711 del 1927 le due comunità vengono definitivamente fuse con la denominazione di Rota, modificata in Rota d’Imagna nel 1928. Il 14 luglio 1946 gli abitanti della frazione di Rota Dentro fanno domanda per riottenere autonomia amministrativa; l’istanza viene esaminata dalla Deputazione Provinciale nella seduta del 20 gennaio 1948 ed ottiene parere contrario. Rota Dentro. Come comune autonomo, distinto da Rota Fuori, compare per la prima volta nel Catalogo dei comuni del 1756. Con un’estensione coincidente all’omonimo censuario ottocentesco, è poi registrato fino al marzo 1798 ed ancora dal 1805 al 1809 e dal 1816 al 1927.
1353 1392 1596 1740 1766 1921 1936 1961 1992 1999
Rota d’Imagna (Rota) (Rota) Rota, Rotta Rota Valle Imagna (Rota d’Imagna) (Rota d’Imagna) Rota d’Imagna Rota d’Imagna Rota d’Imagna Rota d’Imagna
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Rota Dentro Rota di Dentro Rota Dentro Rota Dentro con Rota Fuori Rota Dentro (Rota Dentro) Rota Dentro Rota Dentro Rota Dentro Rota Dentro Rota Dentro Rota Dentro
Censuario di Rota Dentro » Circoscrizione attuale di Rota d’Imagna con il territorio delle “frazioni basse” Censuario di Rota Dentro Aggregato a Rota Fuori Censuario di Rota Dentro » » » » »
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Rota Fuori Rota di Fuori Rota Fuori (Rota Fuori) Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori Rota Fuori
Censuario di Rota Fuori » Aggregato Rota Dentro Censuario di Rota Fuori Circoscrizione attuale di Rota d’Imagna con il territorio delle “frazioni basse” Censuario di Rota Fuori » » » » »
Contrada di Valdimania » Circoscrizione attuale con il territorio delle “frazioni basse” » Diviso nelle due comunità di Rota Fuori e Rota Dentro » Circoscrizione attuale » » »
Rota Fuori. Compare come comune autonomo, distinto da Rota Dentro, nel Catalogo dei comuni del 1756. Con un’estensione coincidente all’omonimo censuario ottocentesco, mantiene l’autonomia amministrativa fino al marzo 1798, quando viene unito a Rota Dentro. Nel giugno 1805 viene ricostruito e nel marzo 1809 assorbe Rota Dentro che si separa già nel 1816. Nel 1923 viene approvato il distacco delle “frazioni basse”, individuate dalla sezione censuaria di S. Omobono del N.C.T., che passano al comune di Mazzoleni (oggi frazione di S. Omobono Imagna) con la delimitazione territoriale e il riparto patrimoniale del 1925 (v. all. scheda 194 - S. Omobono Imagna). Nel 1927 viene definitivamente unito a Rota Dentro a formare il comune denominativo di Rota. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania
250 189
Mappa del comune censuario di Rota Dentro (1814), Catasto Napoleonico.
Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste sulla sinistra idrografica del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Caboli
1983/91
IGM (1969-74) Caboli
1961 Caboli
1936
Cabrignoli
Cabrignoli
Cabrignoli
Cabrignoli
Calchera
Calchera
Calchera
Calchera
Camosche
Camosche (83)
Camosche
Camosche
1921
1871
1776 1596 Cha Buoli (Rota Fuori) Cha Brignoli (Rota Fuori) Calchera di Rota (Rota Fuori) Cha Moscheni di Rota (Rota Fuori) Campi di Rota (Rota Fuori) Cha Nova (Rota Dentro) Cantello (Rota Dentro) Piattone (Rota Fuori) Cha Rosso di Rota (Rota Fuori) Casabelli Cha Sabelli (Rota Dentro) (Rota Dentro) Castello di Rota (Rota Dentro) Cha Albertai (Rota Fuori) Cha Guaggio (Rota Fuori) Cha Vaibelli (Rota Dentro) Chignolo Chignolo di Rota (Rota Dentro) (Rota Dentro) Foppe Foppa di Rota (Rota Dentro) (Rota Dentro) Fracchia di Rota (Rota Fuori) Frontale Fontale (Rota Dentro) (Rota Dentro)
Campi di Rota Canova
Canova (83)
Canova
Canova
Cantello Capiatone
Cantello Capiatone Carosso
Casabelli
Casabelli
Casabelli
Chignolo
Chignolo
Chignolo
Frontale
Frontale
Frontale
Frontale
Guerinone Orto di Casa
Caguarinone (83) Guerinone
Cantello Capiatone Carossa
Capiatone (83) Carossa (83)
Casabelli Castello di Rota Cha Albertai Cha Guaggio Cha Vaibelli Chignolo Foppa di Rota Fracchia di Rota
Caguarinone Orto di Casa (Rota Dentro) Pagliaro (Rota Fuori) Pagliarolo (Rota Fuori) Pendezza di La, — di Qua (Rota Fuori) Praboselli (Rota Fuori) Pracerone (Rota Fuori)
Pagliaro Pagliarolo Sezione censuaria di S. Omobono [“Frazioni Basse”], Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903 (aggiorn. 1936).
Pendezzo
Pendezzo (83)
Pendezzo
Pendezzo
Praboselli Pracerone Prato del Grigio (oggi in S. Omobono) Prato Paravaglio
Prato del Grigio (Rota Fuori) Prato Paravaglio (Rota Fuori) Quada di Rota Dentro (Rota Dentro)
Quada di Rota Dentro Resegone [ROTA D’IMAGNA]
Resegone (83) [ROTA D’IMAGNA]
Resegone [ROTA D’IMAGNA]
ROTA DENTRO ROTA FUORI Tessola di Rota Torre
Torre (83)
Torre
Resegone [ROTA D’IMAGNA] Rota Fuori
[ROTA D’IMAGNA] Rota Dentro Rota Fuori
Torre
Torre
ROTTA ROTA DENTRO ROTA FUORI
[ROTA DENTRO] [ROTA DENTRO] [ROTA FUORI] [ROTA FUORI] Tessola di Rota (Rota Dentro) Torre Torre di Rota Foris (Rota Fuori) (Rota Fuori) Torre di Rota Dentro (Rota Dentro) Via (Rota Fuori) Via (Rota Fuori)
Torre di Rota Dentro Via
Via (83)
Via Guarenghi
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Mappa del comune censuario di Rota Fuori rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Bedulita
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 1381, 14-06-1923 - Distacco delle frazioni basse del comune di Rota Fuori dal comune stesso ed aggregazione al comune di Mazzoleni (vol. V, p. 4458). R.D. n. 336, 08-03-1925 - Delimitazione territoriale e riparto patrimoniale fra i comuni di Rotafuori e Mazzoleni (vol. IV, p. 3167). R.D. n. 711, 14-04-1927 - Unione di comuni di Rota (vol. IV, p. 3877).
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
R.D. n. 142, 26-01-1928 - Autorizzazione al comune di Rota a modificare la propria denominazione in quella di «Rota d’Imagna» (vol. II, p. 1054).
251 189
Rovetta
Archivio storico del comune di Clusone, sch. n. 30: Divisione della Comune di Clusone con Rovetta et Oltrasenda). Mantiene la sua autonomia fino al 1809, quando, in esecuzione del Decreto del 31 marzo sulla “concentrazione” dei comuni, viene nuovamente aggregato a Clusone, assieme ad Oltressenda Alta,
190 COORDINATE:
D5
Oltressenda Bassa e Piario. Nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) riacquista autonomia. Nel 1929 aggrega Fino del Monte sotto la denominazione di Rovetta con Fino; i due comuni vengono ricostruiti con D.L.C.P.S. n. 335, del 29 marzo 1947.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Rovetta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente al comune di Clusone. Comuni censuari: Rovetta. Superficie territoriale (Ha): ROVETTA
1853
1921
2365
2423
1936 1951 1961 —
ROVETTA CON FINO
2396
1999
2396
2396
2832
Demografia: 1596 1776 1805 ROVETTA
—
735
721
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1089
1128
1148
1331
1615 1943 2162
ROVETTA CON FINO
Negli Statuti cittadini è menzionato in unione a Clusone (Clixione et Roeta) fino alla redazione del 1353; in tutte le redazioni successive appare sempre registrato come comune autonomo ascritto alla facta di porta S. Lorenzo. Contrariamente a quanto indicato dallo Statuto del 1391, a fine Trecento il suo territorio era ancora ricompreso nella circoscrizione di Clusone che, lungo il lato orientale, attraverso l’inglobamento del suo territorio, giungeva a confinare con il comune di Onore e Songavazzo. È quanto si evince dall’atto di descrizione confinaria di Clusone del 1392 contenuto nel Codice Patetta. Nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596 Rovetta è ancora riportato come contrada di Clusone insieme a Piario, Villa, Ogna, Nasolino e Valzurio. La separazione dal comune di Clusone è ufficializzata da un atto divisionale del 1636 (Archidata,
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(Rovetta) (Rovetta) (Rovetta) Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta (Rovetta) Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta Rovetta con Fino Rovetta Rovetta Rovetta
2033
2147
2535
2806
Aggregato a Clusone » » Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Clusone Circoscrizione attuale » » » » » Rovetta e Fino del Monte aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Colombera Conca Verde Dosso Cascì Dosso Cisì Dosso San Francesco
1983/91 IGM (1969-74) Colombera (83) Colombera Conca Verde (83) Conca Verde
Dosso San Francesco (83)
Dosso Savoldelli Fino del Monte
San Francesco d’Assisi Dosso Savoldelli
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Maninetti (83) ROVETTA
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S. Lorenzo di S. Lorenzo di Rovetta Rovetta Valle d’Ogna (91) Vogno Vogno
Valle d’Ogna Vogno
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ROVETTA
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 568, 21-03-1929 - Unione dei comuni di Fino del Monte e Rovetta in un unico comune con denominazione «Rovetta con Fino» e sede del capoluogo a Rovetta (vol. III, p. 3482).
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D.L.C.P.S. n. 335, 29-03-1947 - Ricostituzione dei comuni di Azzone, Colere, Fino del Monte e Rovetta (vol. II, p. 1026).
Riferimenti geostorici
San Giovanni Bianco 191 COORDINATE:
D 3-4
Comuni storici compresi: San Giovanni Bianco; Fuipiano al Brembo; Pianca; San Gallo; San Pietro d’Orzio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SAN GIOVANNI BIANCO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. SAN GALLO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. SAN PIETRO D’ORZIO: Dossena, S. Gallo, S. Giovanni Bianco, Camerata Cornello, Valnegra. Comuni censuari: San Giovanni Bianco; Fuipiano al Brembo con Valle e Penazzer; San Gallo; San Pietro d’Orzio. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
SAN GIOVANNI BIANCO
1655
1695
3150
3145
FUIPIANO AL BREMBO
723
748
SAN GALLO
827
858
SAN PIETRO D’ORZIO
693
727
3145
3145
Demografia: 1596 1776 1805 SAN GIOVANNI BIANCO
522
1200
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1390
1386
1507
1428
1623
555
607
553
649
FUIPIANO AL BREMBO PIANCA
725
4602
4100
5066
4895
4902
4804
4757
546
203
SAN GALLO
328
504
525
970
1129
1143
1334
SAN PIETRO D’ORZIO
316
489
502
436
519
491
605
1505 1933 2047 586
610
642
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali San Giovanni Bianco Sancto Iohanne Albo Sancto Iohanne Albo Santo Giovan Bianco, Santo Zovan Biancho San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco con Pianca San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco San Giovanni Bianco
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Censuario di S. Giovanni Bianco » » Censuario di S. Giovanni Bianco senza la frazione di Pianca Censuario di S. Giovanni Bianco Censuario di S. Giovanni Bianco senza la frazione di Pianca » Censuario di S. Giovanni Bianco Censuari di San Giovanni Bianco, San Gallo e San Pietro d’Orzio aggregati Censuario di S. Giovanni Bianco » » » » » Circoscrizione attuale » » » 1538
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Mappa del comune censuario di S. Giovanni Bianco rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
848
500
San Giovanni Bianco. Con la denominazione di Sancto Iohanne Albo è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di S. Alessandro. Dalle coerenze riportate nelle descrizioni di confine dei comuni di San Pellegrino e San Pietro d’Orzio del 1392, si evince che il suo territorio in quel periodo era limitato alla porzione dell’attuale circoscrizione ad occidente del fiume Brembo, delimitata a Sud dalla Val Grande, limite naturale già menzionato in un atto di definizione confinaria del 1234 tra i comuni di San Pellegrino e San Giovanni Bianco (Gabanelli, 1996). Il suo confine viene descritto in modo completo nel 1494 con un atto del notaio Giovanni Raspis. I riferimenti toponomastici ivi contenuti permettono di circoscrivere un territorio corrispondente al comune censuario di metà Ottocento e confermano i due limiti già noti del Brembo e della Val Grande. L’estensione è ancora indirettamente convalidata dal Da Lezze nel 1596, attraverso l’elencazione delle contrade di sua pertinenza, tutte ricadenti all’interno di questo territorio. Nel 1626 la contrada di Pianca, occupante la porzione territoriale a Nord-Ovest del torrente Enna fino a Cantalto, si separa costituendosi in comune autonomo. Sull’esempio di Pianca, anche la contrada di San Giovanni Bianco chiese ed ottenne di erigersi in comu-
1902 2187 2170
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253 191
ne autonomo; l’autonomia di quest’ultima fu però brevissima essendo documentata solo dal dicembre 1626 al 1630 (Salvetti, 1994). Con l’estensione così ridimensionata, giunge fino al settembre del 1798, quando aggrega il comune di San Gallo. Nel 1805, con la separazione di San Gallo e l’acquisizione di Pianca, si ripresenta l’assetto precedente al 1626. Nel 1809 aggrega anche San Pietro d’Orzio e San Gallo che ritornano autonomi già nel 1816. Nessuna variazione si registra successivamente fino al marzo 1928, quando, con R.D. n. 563, aggrega San Pietro d’Orzio e la porzione settentrionale di Fuipiano al Brembo e di San Gallo (frazioni Antea e Spettino; le frazioni meridionali passano a San Pellegrino) ed assume l’attuale circoscrizione amministrativa. Fuipiano al Brembo. È contrada di San Pellegrino fino all’aprile 1797, quando viene elencato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Zogno (Prospetto di divisione del territorio bergamasco). Nel marzo 1798 è registrato come comune autonomo. Con Decreto 8 giugno 1805 viene nuovamente aggregato a San Pellegrino. Come comune autonomo ricompare ufficialmente con il Compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1844. Nel Dizionario Odeporico di Maironi Da Ponte (Maironi, 1820), tuttavia, si legge che la divisione dal comune capoluogo è avvenuta nell’ambito della prima compartimentazione austriaca del 1816. Nel 1864 modifica la propria denominazione in Fuipiano al Brembo. Nonostante la recisa opposizione del Consiglio Comunale, nel 1915 cede al comune di San Pellegrino le frazioni di Valle e Pennazzaro (la prima istanza dei frazionisti, risale al 9 gennaio 1872) (v. all. scheda 193 - San Pellegrino Terme); nel 1928 viene diviso tra il comune di San Giovanni Bianco e quello di San Pellegrino. Nel 1947 gli abitanti della frazione di Fuipiano al Brembo fanno domanda di ricostituzione in comune autonomo. L’istanza, dopo un primo rigetto, ottiene il parere favorevole del Consiglio Provinciale nella seduta del 16 luglio 1955. La pratica non ha avuto ulteriori sviluppi (v. all.).
1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Fuipiano al Brembo Foppiano al Brembo (Fuipiano) (Fuipiano) (Fuipiano) Fuipiano Fuipiano Fuipiano Fuipiano al Brembo Fuipiano al Brembo
1740 1766 1776 1798 1805
Pianca Pianca (Pianca) Pianca (Pianca) (Pianca)
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
San Gallo Sancto Gallo Sancto Gallo, Sancto Galo Santo Gallo San Gallo San Gallo San Gallo San Gallo San Gallo (San Gallo) San Gallo San Gallo San Gallo San Gallo San Gallo San Gallo
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
San Pietro d’Orzio Sancto Petro de Orzio Sancto Petro de Orzio Santo Pietro Dorzo San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio (San Pietro d’Orzio) San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio San Pietro d’Orzio
Mappa del comune censuario di Fuipiano al Brembo con Valle e Penazzer rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Pianca. Si costituisce comune autonomo, separandosi da San Giovanni Bianco, nel settembre 1626 (la separazione patrimoniale è dell’ottobre 1628) (Salvetti, 1994). In seguito è registrato autonomamente nel Prospetto delle distanze del 1740, nel Catalogo dei comuni del 1756, nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte (1776), nella descrizione del territorio bergamasco del Formaleoni (1777) ed ancora nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797; compare invece con la qualifica di contrada di San Giovanni Bianco nel Repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi Venete (1766-75). Territorialmente è identificabile con la porzione Nordoccidentale del comune di San Giovanni Bianco, delimitata a Sud dal torrente Enna (Cantalto e Ciarello sono registrate come sue contrade) e ad Est da un limite che si spingeva, senza ricomprenderle, fin nei pressi delle contrade di Roncaglia e Pradavalle, che appartenevano a San Giovanni Bianco (Maironi, 1776). Nel marzo del 1798 viene aggregato a Camerata, dal quale si separa nel 1805 per unirsi a San Giovanni Bianco. Nel Prospetto per la concentrazione dei comuni del
254 191
Mappa del comune censuario di San Gallo (1814), Catasto Napoleonico.
Censuario di Fuipiano al Brembo con Valle e Penazzer Aggregato a San Pellegrino » » Censuario di Fuipiano al Brembo con Valle e Penazzer » » » Censuario di Fuipiano al Brembo senza le frazioni Valle e Penazzer
Porzione Nord-occidentale del censuario di S. Giovanni Bianco Aggregato a San Giovanni Bianco Porzione Nord-occidentale del censuario di S. Giovanni Bianco Aggregato a Camerata Aggregato a San Giovanni Bianco
Censuario di S. Gallo » » » » Censuario di S. Gallo senza la località di Spettino Censuario di S. Gallo » Aggregato a San Giovanni Bianco Censuario di S. Gallo » » » » »
Censuario di S. Pietro d’Orzio » » » » » » » Aggregato a San Giovanni Bianco Censuario di S. Pietro d’Orzio » » » » »
1809 è elencato distintamente tra i comuni da aggregare a San Giovanni Bianco, ma probabilmente tale indicazione è errata in quanto da questo comune non risulta essersi mai separato dalla data della sua fusione (1805). San Gallo. Con la qualifica di comune è menzionato in un atto di definizione confinaria del 1234 nel quale risulta in confine diretto con San Pellegrino. Nello stesso documento si trova menzionato anche il comune antico di Anzia (Antea) che del comune in parola doveva all’epoca occupare la porzione meridionale, passata nel 1928 a San Pellegrino. È citato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo come comune appartenente alla facta di S. Alessandro. Nelle descrizioni dei confini comunali di fine Trecento è menzionato nelle coerenze dei comuni di Piazzo (San Pellegrino Terme), Serina e Bracca, Dossena, San Pellegrino (Codice Patetta, 1996). Dalle indicazioni confinarie contenute negli atti risulta una circoscrizione corrispondente al censuario ottocentesco, il cui territorio oggi si trova a cavallo del confine tra San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco. Con tale assetto è citato in tutte le fonti successive fino al settembre 1798 (quando viene aggregato a San Giovanni Bianco), ad eccezione del Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 che segnala Spettino (collocata all’estremità meridionale del territorio di San Gallo) come contrada di Santa Croce (San Pellegrino Terme). Riacquista autonomia nel 1805 e nel 1809 appare di nuovo aggregato a San Giovanni Bianco insieme a Pianca e San Pietro d’Orzio. Nel 1816 viene ricostituito.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Alla Chiesa
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
Bosco Dentro, — Fuori
Bosco Fuori
Bosco Entro, — Fuori
Bosco di San Rocco
Brembilla Briolo Briolo Entro
Brembilla (91)
Bosco Dentro, — Fuori Brembilla
Briolo Fuori
Briolo Fuori (83) Briolo Fuori
1921
1871
1776
Bosco (San Pietro d’Orzio)
Balconcello (San Gallo) Bosco (San Pietro d’Orzio)
Arcalongian Balconcello
Briolo Briolo Entro (83) Briolo Entro
Briolo di Qua (San Gallo) Briolo di La (San Gallo)
Ca de Maz Ca’ di Lamili Cagnis Calchera di S. Giovanni Bianco Callaba Callameri Camartelli
Callaba Callameri (91)
Cantalto Cantalto Capatelli
Capatelli
Capretta Carondelli Castelli Centrale Bergamasca
Carondelli (83)
Callameri Camartelli
Callabà (San Gallo)
Cantalto
Capatelli
Capatelli
Capretta
Capretta
Carondelli
Carondelli
Centrale Bergamasca
Cha Bianca
Cha Bianca (San Gallo) Cha de’ Rissi (San Gallo) Cha de’ Romeri (San Gallo) Cha Ricardi (San Gallo)
Cha de’ Rissi Cha de’ Romeri Cha Ricardi Chios Chios, Chioso Ciarello
Cornalita
Cornalita
Cornalita
Cornalita
Costa San Gallo
Costa San Gallo
Costa San Gallo
Costa S. Gallo
Cornalita
Cornalita
Cornalita
Costa (San Gallo)
Costa (San Gallo)
Costa Sornigo Costalupi Crisola di S. Giovanni Bianco
Costalupi
Dorno Assetto circoscrizionale all’anno 1776.
Nel 1922 la maggioranza degli elettori delle “frazioni basse” (Ponte, Molino, Chios, Collagagno, Convento, Castelli, Capretto, Briolo Dentro, Briolo Fuori, Pazzona, Ligur e Piazzo) fa istanza per ottenere il distacco da San Gallo e loro aggregazione al limitrofo comune di San Giovanni Bianco. La Commissione Reale Provinciale, in sostituzione dello sciolto Consiglio Provinciale, esamina la proposta nella seduta del 8 agosto 1923 e, non rilevando motivi di urgenza, delibera di rinviarla alle determinazioni del ricostituendo Consiglio Provinciale (v. all.). Nel 1928 il suo territorio viene diviso fra i comuni di San Giovanni Bianco e di San Pellegrino.
Folo Foppa
Foppa (83)
Foppe Frandelli FUIPIANO AL BREMBO
Fuipiano (83)
Foppa
Foppa
Foppe
Foppe
Fuipiano al Brembo
Fuipiano
Grabbia
Grabbia
Grumo
Grumo
Grumo
Ronchi (91)
Il Ronco
Gardata Grabbia Grazia Grumo Il Ronco
Mulera Musea Oneta
Mulera
Mulera
Mulera
Oneta (83)
Oneta
Oneta
Ornico Orzio
Ornico (91)
Ornico
Fuipiano al Brembo
FUIPIANO AL BREMBO
FUIPIANO AL BREMBO
Grabbia Grumo
Molini Molini di S. Gallo
Grumo (San Pietro d’Orzio)
Grumo (San Pietro d’Orzio)
Molini (San Gallo)
Paccacorna
Paccacorna
Paccacorna
Palazzo
Palazzo
Palazzo
PIANCA Piazza Piazzalina Piazzalunga Piazzo Ponte
Pianca
Pianca
Pianca
Piazzalina (83)
Piazzalina Piazzalunga Piazzo
Piazzo
Portiera
Portiera
Portiera
Portiera
Pradavalle
Pradavalle
Palazzo
Oneta
Palazzo di San Gallo Palusco
Mappa del comune censuario di S. Gallo rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Pradavalle
Cagnis (San Gallo) Calchera di S. Giovanni Bianco Callabo Cha dell’Abbà (San Gallo) (San Gallo) Cha Martelli (San Gallo) Cant’Alto (Pianca) Cant’Alto di S. Giovanni Bianco Cha Pateglio, Capitale Cha Pietalli Capretta (San Gallo) Cha de’ Rondelli (San Gallo) Castelli (San Gallo)
Castelli
Ciarello
Briol Briol (San Gallo) Briol (San Gallo) Ca de Maz (San Gallo) Ca di Lamili (San Gallo)
Callameri
Cantalto Cantalto
Centrale Bergamasca
1596 Alla Chiesa (San Gallo) Arcalongian (San Gallo)
Pianca
Piazzalina
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Pianca
Pianca
Rizzi (San Gallo)
Chios Chios, Chioso (San Gallo) Chiartezzo (Pianca) Cornalida di Cornalita S. Giovanni Bianco Costa di S. Gallo (San Gallo) Costa Sornigo (San Gallo) Costa di Lupi Costa Crisola di San Giovanni Bianco Dorno (San Pietro d’Orzio) Folo Foppa di S.Gallo Foppa (San Gallo) (San Gallo) Frandelli (San Gallo) Fuipiano Folpion (San (San Pellegrino) Pellegrino) Gardata Gabbia Grazia Grumo (San Grume (San Pietro d’Orzio) Pietro d’Orzio) Ronco di S. Pietro d’Orzio (S. Pietro d’O) Molini Molini di S. Molin parte Gallo (San Gallo) (San Gallo) Molera (San Gallo) Musea Oneda di S. Onida Giovanni Bianco Ornico (San Gallo) Orzio (San Orzo Principal Pietro d’Orzio) (San Pietro d’Orzio) Paccacorna contr. di Fuipiano V.B. (San Pellegrino) Palazzo di S. Palazzo Pietro d’Orzio (San Pietro (S. Pietro d’O.) d’Orzio) Palazzo di San Gallo (San Gallo) Palusco (San Pietro d’Orzio) PIANCA Pianca Piazza Piazzolina Piazzolin Piazza Lunga Piaza Longa Piazzo (San Gallo) Piaz (San Gallo) Al Ponte Ponte parte (San Gallo) (San Gallo) Portera (San Portera (San Pietro d’Orzio) Pietro d’Orzio) Prato di Valle, Pradeval
255 191
San Pietro d’Orzio. È citato in documenti del 1269 dai quali si apprende che il suo territorio all’epoca si estendeva ben oltre quello individuato dal censuario ottocentesco, arrivando a comprendere le località di Orbrembo, Cornello, Camerata, Bretto e Bruga, oggi nel ricadenti nel comune di Camerata Cornello (Salvetti, 1994). È registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo fra i comuni appartenenti alla facta di S. Alessandro. A partire dal 1353 (Statuto di Bergamo) la sua circoscrizione subisce un ridimensionamento per la costituzione in comune autonomo di Camerata, il cui territorio, come si è visto, era incluso nel comune in discorso. Nel 1392 vengono descritte le coerenze con i contermini comuni di Dossena, San Gallo, San Giovanni Bianco, Camerata Cornello (Sancta Maria de Camerata) e Valnegra (che in quel periodo includeva il territorio di Lenna), delineando un perimetro non dissimile da quello dell’omonimo comune censuario ottocentesco. Con tale assetto giunge al settembre 1798 quando viene unito a Dossena. Nel 1805 riacquista autonomia e nel 1809 viene riaggregato a San Giovanni Bianco con Pianca e San Gallo. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1928 viene definitivamente assorbito da San Giovanni Bianco.
Località Prato di S. Gallo Roncaglia Entro Roncaglia Fuori Ronchi di San Giovanni Bianco SAN GALLO SAN GIOVANNI BIANCO SAN PIETRO D’ORZIO San Rocco
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
Roncaglia Entro Roncaglia Entro Roncaglia Roncaglia Fuori Fuori
Roncaglia Entro Roncaglia Entro Roncaglia Fuori
Roncaglia
San Gallo SAN GIOVANNI BIANCO
San Gallo SAN GIOVANNI BIANCO
San Gallo SAN GIOVANNI BIANCO
San Gallo SAN GIOVANNI BIANCO
[SAN GALLO] SAN GIOVANNI BIANCO
[SAN GALLO] SAN GIOVANNI BIANCO
San Pietro d’Orzio San Rocco
San Pietro d’Orzio San Rocco
San Pietro d’Orzio San Rocco
San Pietro d’Orzio
SAN PIETRO D’ORZIO
[SAN PIETRO D’ORZIO]
Sentino
Sentino
Sentino
Vascullera (83)
Vascullera
Vascullera
Schiava Sella Sentino Seriana
Sello (San Pietro d’Orzio)
Sole Sotto Corna di S. Gallo Vacchera Vascullera
1871
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Zappello
Sentino
1776 1596 Prato di S. Gallo (San Gallo) Roncaglia Dentro Roncaia Roncaglia Fuori Ronchi di San Giovanni Bianco SAN GALLO SANTO GALLO SAN GIOVANNI SANTO GIOVAN BIANCO BIANCO, Sanzan SAN PIETRO SANTO PIETRO D’ORZIO DORZO S. Rocco di Fuipiano - contr. di Fuipiano V.B. (S. Pellegrino) Schiava (San Gallo) Sella (San Pietro d’Orzio) Sentino Sentino Seriana (San Gallo) Sole Sol Sotto Corna di S. Gallo (San Gallo) Vacchera (Pianca) Val Sculera (San Pietro d’Orzio) Vile (San Gallo) Zapello di S. Piero (San Pietro d’Orzio) Zignoni
Mappa del comune censuario di S. Pietro d’Orzio rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Atto di descrizione dei confini di S. Pietro d’Orzio del 27 ottobre 1392, Codice Patetta n. 1387, (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1795, 08-05-1864 - Autorizzazione al comune di Fuipiano ad assumere la nuova denominazione di Fuipiano al Brembo ( vol. IX, p. 621). R.D. n. 125, 24-01-1915 - Distacco delle frazioni Valle e Pennazzano dal comune di Fuipiano e loro aggregazione a quello di S. Pellegrino (vol. I, p. 245).
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
256 191
R.D. n. 563, 01-03-1928 - Unione dei comuni di San Gallo, San Giovanni Bianco, San Pietro d’Orzio e Fuipiano al Brembo in un unico comune denominato «San Giovanni Bianco» ed aggregazione al comune di San Pellegrino di parti di territorio di quelli di San Gallo e Fuipiano al Brembo (vol. III, p. 2245).
Riferimenti geostorici
San Paolo d’Argon
192
COORDINATE: 6 D 5
Comuni storici compresi: San Paolo d’Argon; Matalone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BUZZONE: Gorlago, Trescore, Montello, Matalone (S. Paolo d’Argon), Albano, Foppa de Chu (Costa di Mezzate). MATALONE: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Buzzone o S. Paolo d’Argon. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
492
512
SAN PAOLO D’ARGON
1936 1951 1961 —
507
1999
507
507
Demografia: 1596 1776 1805 SAN PAOLO D’ARGON
304
540
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
494
639
719
804
820
1022 1100 1157
—
—
1434
1672
2283
2918
3390
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392
Matalone Matalone, Matalono Matalono
Circoscrizione attuale senza il territorio di Matalone » Circoscrizione attuale » » » » » San Paolo d’Argon, Cenate Sotto e Cenate Sopra aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Cenate Circoscrizione attuale » »
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di S. Paolo d’Argon »
Tabella di raffronto delle località abitate IGM (1969-74)
Bettola Bottonificio Cascina Plezzo Cascina Valleri Portico Portico San Lorenzo (91) San Lorenzo SAN PAOLO SAN PAOLO D’ARGON D’ARGON Tri Plok Tri Plok [porzione] (91)
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Località Argon Bettola Bottonificio Cascina Plezzo Cascina Valleri Portico San Lorenzo SAN PAOLO D’ARGON
V.
Matalone. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 è citato nelle coerenze dei comuni di Albano (che in questo periodo includeva la parte più orientale del comune di Torre de’ Roveri), Buzzone e Cenate, che individuano come area di sua pertinenza una stretta fascia di territorio lungo il confine con Cenate Sotto, dalla località Cerbello (pizum Zerbelli, citata nell’atto di descrizione confinaria di Cenate) fino alla strada per Bergamo. Secondo una recente ricostruzione topografica (Zonca, 1998b), il suo territorio doveva estendersi in parte anche sull’attuale circoscrizione di Cenate Sotto, fin nei pressi del rio Seniga. Nell’estimazione del 1447 è citato in unione a Buzzone (Buzono, Mattalono et Sancto Paulo). Il toponimo è oggi scomparso.
San Paolo d’Argon Buzone Buzono Santo Polo Santo Polo Polo Bussone seu San Polo San Paolo d’Argon Buzzone o San Paolo d’Argon Buzzone o San Paolo Buzzone o San Paolo d’Argon Buzzone o San Paolo d’Argon Buzzone o San Paolo Buzzone San Paolo Buzzone San Paolo San Paolo d’Argon (San Paolo d’Argon) San Paolo d’Argon San Paolo d’Argon San Paolo d’Argon
R B M o N EG a v a r n
San Paolo d’Argon. Con la denominazione di Buzono o Buzone è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Gorlago, Trescore, Albano, Matalone, Foppa de Chu (Costa di Mezzate) e Montello. Sulla base delle indicazioni di coerenza contenute nell’atto si ricava una circoscrizione differente da quella attuale per la presenza, sul lato di levante, del comune di Matalone che lo separava da Cenate (non segnalato nelle coerenze) (Codice Patetta, 1996). Raggiunge l’attuale estensione alla metà del XV secolo con l’unione delle due comunità di Buzzone e Matalone, come risulta dall’estimazione generale del 1447 dove le due comunità vengono rubricate, insieme a San Paolo, sotto la medesima voce. Con questo assetto territoriale è citato nelle fonti successive fino al 1809, quando annette i comuni di Cenate di Sopra e Cenate di Sotto; nel 1816 i tre comuni vengono ricostituiti con le circoscrizioni preesistenti al decreto napoleonico di “concentrazione”. Nel 1887 assume l’attuale denominazione di San Paolo d’Argon. Nel 1929 viene unito al comune di Cenate (costituito dall’unione di Cenate Sopra e Cenate Sotto) a formare il comune denominativo di Cenate d’Argon. Con D.L.C.P.S. 10 maggio 1947 n. 489 viene ricostruito.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
T. Z er ra
scala 1:50 000
GORLAGO
Estensione del comune di Matalone alla fine del XIV secolo secondo la ricostruzione topografica di A. Zonca (Zonca, 1998b).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 4790, 07-07-1887 - Autorizzazione al comune di Buzzone San Paolo di cambiare l’attuale sua denominazione in quella di San Paolo d’Argon (vol. LXXXVI, p. 2545). R.D. n. 606, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Cenate e San Paolo d’Argon in un unico comune denominato «Cenate d’Argon» con capoluogo Cenate (vol. IV, p. 3612). D.L.C.P.S. n. 489, 10-05-1947 - Ricostituzione dei comuni di Cenate Sopra e Cenate Sotto, e San Paolo d’Argon (vol. II, p. 1453).
257 192
Riferimenti geostorici
San Pellegrino Terme 193 COORDINATE:
D 3-4
Comuni storici compresi: San Pellegrino Terme; Piazzo; Piazzo Alto; Piazzo Basso. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SAN PELLEGRINO: San Gallo (San Giovanni Bianco), Piazzo (S. Pellegrino), Zogno, Brembilla, S. Giovanni Bianco. PIAZZO: Serina, Spino al Brembo (Zogno), San Pellegrino, San Gallo (San Giovanni Bianco). Comuni censuari: San Pellegrino; Piazzo Alto; Piazzo Basso; Valle e Pennazzaro (N.C.T.). Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
SAN PELLEGRINO TERME
797
1145
2258
2262
PIAZZO ALTO
280
292
PIAZZO BASSO
275
2262
2262
Demografia: 1596 1776 1805 SAN PELLEGRINO TERME
729 12661
PIAZZO
275
—
497
PIAZZO ALTO
—
322
PIAZZO BASSO
—
(2)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1249
676
755
781
1256
1339 1605 2489
—
277
313
323
320
376
416
—
249
253
271
307
448
662
3478
3069
3898
4436
5214
5485
5290
419
(1) Così suddivisi nelle contrade componenti: San Pellegrino ab. 900 (comprende anche quelli di Piazzo Basso) Fuipiano 366. San Pellegrino in quanto soggetti alla medesima parrocchia.
(2) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali San Pellegrino Terme Sancto Piligrino Sancto Piligrino Santo Pelegrin, Santo Piligrino San Pellegrino (San Pellegrino) San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino con Fuipiano San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino San Pellegrino Terme San Pellegrino Terme San Pellegrino Terme
Censuari di San Pellegrino e Fuipiano al Brembo aggregati » » » Non citato nella fonte Censuari di San Pellegrino e Fuipiano al Brembo aggregati Censuario di San Pellegrino Censuario di San Pellegrino e Fuipiano al Brembo aggregati Censuari di San Pellegrino, Fuipiano al Brembo, Piazzo Alto e Basso e Spino (Zogno) aggregati Censuari di San Pellegrino e Fuipiano al Brembo aggregati Censuario di San Pellegrino » » » Censuario di San Pellegrino con Valle e Pennazzaro e Piazzo Basso aggregati Circoscrizione attuale » » » 1
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Mappa del comune censuario di S. Pellegrino rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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Ca
San Pellegrino Terme. È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1395, con un atto del notaio Raimondo Vitali di Endenna, vengono descritti i suoi confini territoriali con i comuni di San Gallo (San Giovanni Bianco), Piazzo (San Pellegrino Terme), Zogno, Brembilla e San Giovanni Bianco. Le coerenze ed i riferimenti toponomastici citati nella descrizione restituiscono un’entità territoriale corrispondente all’unione dei comuni censuari di San Pellegrino e Fuipiano al Brembo. Tale assetto è confermato anche successivamente dal Da Lezze (1596) e dal Maironi Da Ponte (1776), che elencano come sue contrade frazioni tutt’oggi ricadenti in detti territori. Nell’aprile 1797 la sua circoscrizione si ridimensiona per la costituzione in comune autonomo di Fuipiano, che viene elencato nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco tra le comunità componenti il cantone di Zogno. Nel 1805 riaggrega Fuipiano e nel 1809 accorpa i comuni di “Piazzo Alto e Basso” e Spino. Con il governo austriaco si ripresenta la situazione territoriale di fine Settecento corrispondente al solo censuario di San Pellegrino: nel 1816 vengono ricostruiti i comuni di Spino e “Piazzo Alto e Basso” e successivamente anche di Fuipiano (negli atti ufficiali quest’ultimo compare come comune distinto solo nel Compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1844, recante le rettifiche intervenute successivamente al Compartimento territoriale della Lombardia del febbraio 1816, ove non è registrato), anche se nel Dizionario Odeporico di Maironi Da Ponte (Maironi, 1820) si legge che la divisione di quest’ultimo dal capoluogo è avvenuta con lo stesso provvedimento legislativo.
Selvino
.
Nel 1915, nonostante la decisa opposizione del Consiglio Comunale di Fuipiano, aggrega le frazioni di Valle e Pennazzaro distaccatesi da questo comune (la prima istanza dei frazionisti, risale al 9 gennaio 1872) (v. all.). Nel 1916 aggrega il comune di Piazzo Basso (v. all.) e nel 1927 quello di Piazzo Alto. Nel 1928 accorpa la porzione meridionale di Fuipiano al Brembo e di San Gallo (la porzione settentrionale passa a San Giovanni Bianco) e raggiunge l’attuale dimensione. Nel marzo 1956, in esecuzione del D.P.R. n. 446, modifica la propria denominazione in San Pellegrino Terme.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Piazzo Plazze Plazze, Plazio Piazza Piazzo (Piazzo) (Piazzo) Santa Croce con Spino Piazzo Alto e Piazzo Basso (Piazzo) Piazzo Alto e Basso
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Piazzo Alto Piazzo Alto Santa Croce (Piazzo Alto) (Piazzo Alto) (Piazzo Alto) (Piazzo Alto) Piazzo Alto Piazzo Alto Piazzo Alto Piazzo Alto Piazzo Alto
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871
Piazzo Basso Piazzo Basso Piazzo Alto e Piazzo Basso (Piazzo Basso) (Piazzo Basso) (Piazzo Basso) (Piazzo Basso) Piazzo Basso Piazzo Basso Piazzo Basso Piazzo Basso
Censuari di Piazzo Alto e Piazzo Basso aggregati » » » Diviso nelle due comunità di Piazzo Alto e Piazzo Basso Diviso nelle due comunità di “Piazzo Alto e Piazzo Basso” e di S. Croce Censuari di Piazzo Alto, Piazzo Basso e Spino al Brembo (Zogno) aggregati Censuari di Piazzo Alto e Piazzo Basso aggregati Aggregato a San Pellegrino Censuario di Piazzo Alto e Piazzo Basso aggregati
Censuario di Piazzo Alto Porzione del censuario di Piazzo Alto con una porzione di S. Gallo Unito a Piazzo Basso » Unito (con Piazzo Basso) a S. Pellegrino Unito a Piazzo Basso Censuario di Piazzo Alto » » » »
Censuario di Piazzo Basso Censuario di Piazzo Basso e porzione di Piazzo Alto Unito a Piazzo Alto » Unito (con Piazzo Alto) a S. Pellegrino Unito a Piazzo Alto Censuario di Piazzo Basso » » »
Sezione censuaria di Valle e Pennazzaro, Quadro d’unione dei fogli di mappa, Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903.
Piazzo. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini e nelle coerenze vengono citati i comuni di Spino (San Pellegrino Terme), San Pellegrino Terme e di San Gallo (San Giovanni Bianco), che a quell’epoca si estendeva fino alla Val Salvarizza, oggi nel territorio di San Pellegrino Terme. Nel 1596 si ritrova lo stesso assetto territoriale: nella relazione del Da Lezze vengono riportate come sue contrade sia Santa Croce (corrispondente a Piazzo Alto: nelle mappe catastali si legge «Piazzo Alto ora Santa Croce») che Piazzo (corrispondente a Piazzo Basso). Nel 1676 si scinde nelle due comunità di Piazzo Alto e Piazzo Basso (Istituzioni del territorio, 1997). Nell’elenco delle distanze del 1740 viene riportato il solo comune di Piazzo, probabilmente come unione delle due contrade. Nel 1766 le due comunità sono riportate di nuovo come autonome, mentre nel 1776 il Maironi ci presenta una situazione nuova, determinata dall’esistenza del comune di “Piazzo Alto e Piazzo Basso” e da quello di Santa Croce. Per quest’ultimo si può ipotizzare una circoscrizione di limitata entità, occupante la parte settentrionale del censuario di Piazzo Alto e una porzione meridionale di quello di S. Gallo (tra le sue contrade si annovera infatti anche Spettino - Maironi, 1776). Nel 1797 si registra solamente il comune di Santa Croce, che doveva corrispondere all’unione delle due comunità di Piazzo Alto e Piazzo Basso. Nel marzo del 1798 aggrega il comune di Spino (Zogno). Nel 1805 il comune in discorso viene ricostituito e riprende la vecchia denominazione di “Piazzo Alto e Piazzo Basso”. Nel 1809 viene aggregato a San Pellegrino insieme a Spino. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1818 le due comunità si separano costituendosi in comuni autonomi. Piazzo Alto. Si costituisce comune autonomo nel 1676 separandosi da Piazzo Basso (Istituzioni del territorio, 1997). Tale divisione non viene registrata nel Prospetto delle distanze del 1740. È citato come comune autonomo in tutti gli elenchi successivi fino al 1776, quando viene riportato con la denominazione di Santa Croce (Maironi, 1776). Nella stessa fonte tuttavia è registrato anche il comune di “Piazzo Alto e Piazzo Basso” che doveva estendersi, oltre che ovviamente su Piazzo Basso, anche su una porzione, quella meridionale, di Piazzo Alto; la parte settentrionale era occupata da Santa Croce, che estendeva il suo territorio sul comune di San Gallo fino a ricomprendere l’abitato di Spettino.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Alino
1983/91 Alino
IGM (1969-74) Alino
1961 Alino
1936 Alino
Antea Aplecchio
Antea Aplecchio
Antea Aplecchio
Antea Aplecchio
Antea
Balconcello Ca Boffelli
Balconcello
Cabotta Caderizzi Calbasino
1921 Alino (Fuipiano al Brembo) Antea (San Gallo)
Ca Boffelli Cabotta (S. Pell.) Caderizzi
Casa Pagliaroli
Calbasino (San Pellegrino) Cantarana (San Pellegrino) Palaroli San Pellegrino) Cha Bonatromo (Santa Croce) Cha del Vecchio (Santa Croce) Cha della Bella (San Pellegrino) Cha Maniglio (Santa Croce) Cha Paladino (Santa Croce) Cha Piazzi (S.anta Croce) Cha Ronco (S. Croce) Collo (Santa Croce) Costa di S. Croce (Santa Croce) Fornazzara (San Pellegrino) Fornelli (San Pellegrino) Frasnadello (Piazzo)
Casa Pagliaroli
Cha Bonatromo Cha del Vecchio Cha della Bella Cha Maniglio Cha Paladino Cha Piazzi Cha Ronco Colle Costa di S. Croce
Colle
Fornazzara Fornelli Frasnadello
Frasnadello
Frasnadello
Frasnadello
Frasnito
Frasnito
Frasnito
Frasnito
FUIPIANO AL BREMBO (oggi in S. Giovanni B.)
Fuipiano al Brembo FUIPIANO (S. Giovanni AL BREMBO Bianco)
Gerra Gradisca Grumello di S. Croce La Fucina
La Fucina La Vetta
La Vetta
Opellola (San Pellegrino) Oren (S. Pellegrino) Paccacorna (contr. di Fuipiano V.B.) (San Pellegrino) Piano di S. Croce (Santa Croce) Piazza Longha (San Pellegrino) Piazza Cava (San Pellegrino)
Paccacorna (oggi in S. Giovanni B.) Piano di S. Croce Piazza Longha Piazzacava
Piazzacava
Piazzacava
Piazzetta Salaroli PIAZZO BASSO
Frasnadello (Piazzo Basso) Frasnito (San Pellegrino) FUIPIANO Fuipiano Folpion AL BREMBO (San (San Pellegrino) Pellegrino) Gerra Gerra (San Pellegrino) (San Pellegrino) Gradisca (San Pellegrino) Grumello di S. Croce (Santa Croce) Fusine (S. Pellegrino)
La Vetta
Oren
Piazzacava
1776 1596 Alino (San Pellegrino) Antea (San Gallo) Al Pecchio (San Pellegrino) Cha Boffelli - contr. di Fuipiano V.B. (San Pellegrino)
Cantarana
La Vetta Opellola
1871 Alino (Fuipiano al Brembo) Antea (San Gallo) Aplecchio (San Pellegrino)
Piazzo Basso
Piazzetta Salaroli (San Pellegrino) Piazzo PIAZZO BASSO PIAZZO (San Pellegrino)
PIAZZO
259 193
Nel 1797 le due comunità di Piazzo Alto e Piazzo Basso (che non vengono più menzionate) sono riunite in un unico comune sotto la denominazione di Santa Croce, che aveva un’estensione corrispondente all’unione dei due censuari di Piazzo Alto e Piazzo Basso. Nel 1818 viene ricostruito e nel 1927 viene definitivamente assorbito da San Pellegrino.
Località Ponte Pozzonzer Praderia Pregalleno Ronco Ballino (contr. di Fuipiano V.B.) Ruspino Salvarizza SAN PELLEGRINO TERME San Rocco (oggi in S. Giovanni B.) SANTA CROCE Sottochiesa di S. Pellegrino Spettino Sussia Tessala di S. Croce Trasgrid Vall’Orno Valle d’Alino Valsambuso Vettarola
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
1776 1596 Ponte (San Pellegrino) Pozzonzer (S. Pellegrino) Praderia Pradana (Piazzo) (Piazzo) Pregalleno (83) Pregalleno Pregalleno Pregale (Piazzo) Ronco Ballino contr. di Fuipiano V.B. (San Pellegrino) Ruspino (83) Ruspino Ruspino Ruspino Ruspino Rurpino (San Pellegrino) (San Pellegrino) over Opel (S. Pellegrino) Salvarizza Salvarizza Salvarizza Salvarizza, Salva Riva (Santa Croce) SANPELLEGRINO SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO SANTO TERME TERME TERME PELEGRIN S. Rocco di Fuipiano contr. di Fuipiano V.B. (San Pellegrino) Santa Croce Santa Croce Santa Croce Santa Croce PIAZZO ALTO PIAZZO ALTO SANTA CROCE Santa Croce (Piazzo) Sottochiesa di S. Pellegrino (San Pellegrino) Spettino Spettino Spettino Spettino Spetino Alto, — (San Gallo) Basso (Santa Croce) Sussia Sussia Alta Sussia Sussia Suzzia, Guzzia (San Pellegrino) (San Pellegrino) (San Pellegrino) Tessala di S. Croce (Santa Croce) Trasgrid (San Pellegrino) Vall’Orno (San Pellegrino) Valle d’Alino Valle (Fuipiano al Brembo) Sambusso Valsambuso Valsambusso Valsambus (Piazzo Basso) Vettarola Vettarola Vettarola Vetterola Vicchiarola - contr. (Fuipiano al Br.) di Fuipiano V.B. (S. Pellegrino)
Mappa del comune censuario di Piazzo Alto rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Piazzo Basso rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Piazzo Basso. Si costituisce comune autonomo nel 1676 separandosi da Piazzo Alto (Istituzioni del territorio, 1997). Tale divisione non viene registrata nel Prospetto delle distanze del 1740. È citato come comune autonomo in tutti gli elenchi successivi fino al Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 dove viene registrato con la denominazione di “Piazzo Alto e Piazzo Basso”. Il territorio di tale comune doveva occupare tutta la circoscrizione censuaria di Piazzo Basso e la porzione meridionale del censuario di Piazzo Alto. Nel 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) le due comunità di Piazzo Alto e Piazzo Basso non sono più menzionate perché riunite, sotto la denominazione di Santa Croce, in un unico comune avente un’estensione corrispondente all’unione dei due omonimi censuari. Essendo soggetto alla parrocchia di San Pellegrino è possibile, tuttavia, ipotizzare che con il citato provvedimento del 1797, che assumeva come entità territoriale provvisoria la parrocchia, fosse stato assorbito da San Pellegrino e solo nel marzo 1798 unito a Piazzo Alto sotto la denominazione di Santa Croce. Le due comunità, che unite formano il comune di Piazzo (così definito anche nel Dizionario odeporico di Maironi Da Ponte - Maironi, 1820) si separano nuovamente nel 1818. Nel 1916 viene definitivamente assorbito da San Pellegrino.
260 193
Porzione meridionale del comune di S. Gallo (frazioni di Antea e Spettino) passata al comune di S. Pellegrino nel 1928. Particolare della mappa del comune censuario di S. Gallo (1814), Catasto napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 125, 24-01-1915 - Distacco delle frazioni Valle e Pennazzano dal comune di Fuipiano e loro aggregazione a quello di S. Pellegrino (vol. I, p. 245). D. Luog. n. 310, 17-02-1916 - Unione dei comuni di S. Pellegrino e Piazzo Basso in un sol comune nome di S. Pellegrino (vol. I, p. 589). R.D. n. 64, 02-01-1927 - Unione dei comuni di S. Pellegrino e Piazzo Alto in un unico comune sotto la denominazione «San Pellegrino» (vol. II, p. 1101). R.D. n. 563, 01-03-1928 - Unione dei comuni di San Gallo, San Giovanni Bianco, San Pietro d’Orzio e Fuipiano al Brembo in un unico comune denominato «San Giovanni Bianco» ed aggregazione al comune di San Pellegrino di parti di territorio di quelli di San Gallo e Fuipiano al Brembo (vol. III, p. 2245). D.P.R. n. 446, 27-03-1956 - Cambiamento della denominazione del comune di San Pellegrino in quello di «San Pellegrino Terme» (vol. IV, p. 1241).
Sant’Omobono Imagna
194
COORDINATE:
censuario che mantiene fino al giugno 1927, quando, con R.D. n. 1194, viene definitivamente accorpato a Mazzoleni e Selino a formare il comune di S. Omobono Imagna.
B2
Mazzoleni e Falghera. Con la denominazione di Mazzoleni Santo Ambone si identificava alla fine del
XVI secolo (Da Lezze, 1596) un territorio corrispondente al comune censuario ottocentesco di Mazzoleni con Falghera, privo però della porzione di territorio di pertinenza dell’abitato di Falghera, che in quel periodo risultava unito a Valsecca. Un’estensione coincidente a quella del citato censuario è indicata con la denominazione di Santo
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Sant’Omobono Imagna; Cepino; Mazzoleni e Falghera; Sant’Omobono; Selino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella comunità di Valdimania. Comuni censuari: Cepino; Mazzoleni con Falghera; Selino; S. Omobono (NCT). Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
SANT’OMOBONO IMAGNA CEPINO
163
1936 1951 1961
1999
1080
1080
1080
1080
173
MAZZOLENI E FALGHERA
443
461
SELINO
364
392
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
SANT’OMOBONO IMAGNA
Sant’Omobono Imagna. Si costituisce comune autonomo, con sede in Capignoli (Selino), nel 1927 per fusione dei comuni di Mazzoleni, Cepino e Selino. Nel 1946 gli abitanti delle frazioni di Mazzoleni e Cepino chiedono la ricostituzione dei due ex comuni. L’istanza ottiene un parziale accoglimento da parte della Deputazione Provinciale nel gennaio del 1947. L’iter burocratico, che giunge fino al progetto di legge Scaglia-Pacati del 1949, non si conclude positivamente. Cepino. È citato con la qualifica di comune in un estimo del 1476 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie estimi, scheda n. 399, Extimum comunis de Cipino vallis Imanie). In precedenza era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale a cui facevano capo numerosi nuclei abitati del bacino imbrifero del torrente Imagna. Nella sua relazione di fine Cinquecento, Da Lezze lo descrive come una delle terre di Vall’Imagna che «non ha beni comunali né de altra sorte». Ad eccezione del Prospetto delle distanze del 1740 (dove solo Falghera è riportato come riferimento geografico) è registrato in tutte le fonti fino al riparto territoriale del marzo 1798, dove risulta unito a Bedulita a formare il comune di San Bernardino e San Michele, territorialmente corrispondente all’unione dei due censuari ottocenteschi di Cepino e Bedulita. Nel 1805 i due comuni si separano e nel 1809 il comune in parola viene aggregato a “Mazzoleni e Falghera” insieme a Costa e Valsecca. Nel 1816 tutti i detti comuni vengono ricostituiti e Cepino riacquista l’estensione dell’omonimo
.
Fuipiano V. Imagna
.
Brumano
Locatello ga sa
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V.
a
50 0
Cepino
.
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Capizzone
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Bedulita
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Berbenno
00
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.
1432
.
Capignoli
S. Omobono Imagna
0
.
933
50
CARE
M. TESORO
.
Selino
Mazzoleni
Costa Valle Imagna
.
M. LINZONE
Malanotte
CAPRINO B.
PA L A Z Z A G O
. .
Amagno
1392
.
161
MAZZOLENI E FALGHERA
609
SANT’OMOBONO SELINO
Roncola S. Bernardo
.
Ca Campo
310
320
205
277
312
307
421
431
(1)
827
791
910
860
893
961 1103 1288
251
480
590
663
730
932 1104 1367
2327
2731
2525
2618
2782
2970
441
870 155
325
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di S.Omobono in quanto soggetti alla medesima parrocchia.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1936 1961 1992 1999
Sant’Omobono Imagna Sant’Omobono Imagna Sant’Omobono Imagna Sant’Omobono Imagna Sant’Omobono Imagna
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Cepino (Cepino) (Cepino) Cipino (Cepino) Cepino Cepino San Bernardino e San Michele Cepino (Cepino) Cepino Cepino Cepino Cepino Cepino Cepino
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Mazzoleni e Falghera (Mazzoleni e Falghera) (Mazzoleni e Falghera) Mazoleni Santo Ambone Falghera Mazzoleni e Falghera Falghera e Mazzoleni (Mazzoleni e Falghera) Mazzoleni e Falghera Mazzoleni e Falghera Mazzoleni e Falghera Mazzoleni Mazzoleni e Falghera Mazzoleni e Falghera Mazzoleni e Falghera Mazzoleni e Falghera
1776 1798
Sant’Omobono Sant’Omobono Sant’Omobono
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Selino (Selino) (Selino) Selim over Santo Iacomo (Selino) Sellino Selino San Giacomo di Selino Sellino (Selino) Selino Selino Selino Selino Selino Selino
V. G an d i n o C. S. PIETRO
G
.
.
Corna Imagna
Frazioni Basse i l o n e V. M a rr i a T. P ett Falghera ola
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Corna di Sopra Corna di Blello Sotto
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Valsecca
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1217
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Rota dentro
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T. I
2873
CEPINO
Circoscrizione attuale » » »
Contrada di Valdimania » Censuario di Cepino Non citato Censuario di Cepino » Censuario di Cepino e Bedulita aggregati Censuario di Cepino Aggregato a Mazzoleni e Falghera Censuario di Cepino » » » » »
Contrada di Valdimania » Censuario di Mazzoleni senza il territorio di Falghera Censuario di “Mazzoleni con Falghera” » Solo nuclei abitati di Mazzoleni e Falghera Identificabile con S. Omobono Censuario di “Mazzoleni con Falghera” Censuari “Mazzoleni con Falghera”, Cepino, Costa Valle Imagna e Valsecca aggregati Censuario di “Mazzoleni con Falghera” » » » » »
Censuario di “Mazzoleni con Falghera” senza i rispettivi nuclei abitati Censuario di “Mazzoleni con Falghera”
Contrada di Valdimania » Censuario di Selino Non citato Censuario di Selino » » » Aggregato a Berbenno Censuario di Selino » » » » »
261 194
Hombo in due estimi del 1477 e del 1554: S. Omobono è infatti il titolo della parrocchia di Mazzoleni e Falghera. In epoca anteriore (XIV secolo) era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi altri nuclei abitati del bacino imbrifero del torrente Imagna. Per indicare il comune in discorso, nel Prospetto delle distanze del 1740 viene scelto come riferimento Falghera. Nel 1776 le due comunità di S. Omobono e di “Mazzoleni e Falghera” sono riportate come comuni autonomi con assetti territoriali del tutto particolari: da un’analisi della distribuzione delle contrade citate nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte risulta che quest’ultimo comune era costituito solo dai due centri abitati, mentre a S. Omobono facevano capo i restanti nuclei abitati sparsi su tutto il territorio del censuario ottocentesco. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 viene riportato di nuovo unicamente il toponimo di S. Omobono ad indicare l’unione di tutte le comunità citate dal Maironi. Con lo stesso significato geografico, il comparto territoriale del 1805 riporta la denominazione “Mazzoleni e Falghera”. Nel 1809 aggrega Cepino, Costa e Valsecca che riacquistano autonomia già nel 1816. Nel 1923 (delimitazione territoriale e riparto patrimoniale sono del 1925) aggrega alcune frazioni, territorialmente individuabili attraverso la sezione censuaria di S. Omobono del N.C.T., distaccatesi da Rota Fuori (v. all.). Nel 1927 si unisce ai comuni di Cepino e Selino a formare l’attuale circoscrizione amministrativa di S. Omobono Imagna. Sant’Omobono. Il toponimo è spesso utilizzato nelle fonti per identificare il territorio di Mazzoleni e Falghera. Compare come comune autonomo, distinto dai due centri ora citati , nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776. Dal 1797 al 1805 il toponimo è utilizzato per indicare il territorio corrispondente al censuario di metà Ottocento di Mazzoleni con Falghera. Altra circoscrizione territoriale è infine quella che, con la stessa denominazione, viene individuata nel Nuovo Catasto Terreni, ossia la stretta striscia di territorio, nota anche come “frazioni basse”, ceduta da Rota Fuori al comune di Mazzoleni nel 1923. Selino. È rubricato distintamente in un estimo del 1477. In precedenza era una delle comunità della Valdimania (*), entità sovracomunale a cui facevano capo numerosi nuclei abitati del bacino imbrifero del torrente Imagna. È descritto come comune autonomo nella relazione del Da Lezze del 1596 ed in tutte le fonti successive fino al 1809, ad eccezione del Prospetto delle distanze del 1740. Nel 1809 è aggregato a Berbenno insieme a Blello. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1927 è unito a Mazzoleni e Cepino a formare il comune di S. Omobono Imagna. (*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle S. Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste sulla sinistra idrografica del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
262 194
Tabella di raffronto delle località abitate Località Barilone Bellentrino Brancilione di Sotto [porzione] Brugarolo Ca’ Contaglio Ca’ l’Olzio
1983/91
IGM (1969-74)
Bellentrino Brancilione (83)
1961 Barilone
Bellentrino Brancilione di Sotto Brugarolo (91) Brugarolo Ca’ Contaglio (83) Ca’ Contaglio Ca’ l’Olzio Ca’ l’Olzio
Brancilione di Sotto [porzione] Brugarolo Ca’ Contaglio Ca’ l’Olzio
Ca’ Morone Ca’ Perucchio Ca’ Quadre
Ca’ Morone Ca’ Perucchio (83) Ca’ Perucchio Ca’ Quadre Ca’ Quadre
Ca’ Morone Ca’ Perucchio Caquadre
Ca’ Taiocchi Cabertola
Ca’ Taiocchi Cabertola (83)
Ca’ Taiocchi Cabertola
Ca’ Taiocchi Cabertola
Cabuso
Cabuso (83)
Cabuso
Cabuso
Cafrosio Camanzoni Campo Gelmi Cantello
Cafrosio (83) Camanzoni (83) Campo Gelmi
Cafrosio Camanzoni
Cafrosio Camanzoni
Caretti Casa Girone Casoldato CEPINO Cha Baretti
1921
1871
Cha Quadre (Sant’Omobono) Cha Bertola (Sant’Omobono) Cha Busi (Sant’Omobono) Cafrosio (Cepino) Cha Frozio (Cepino)
Capignoli
Capignoli Felisa (Selino)
Caprevitali Caretti Casa Girone
Casoldato
Cacirone (Selino) Casoldato
Cepino (83)
Cepino
Cepino
Cepino
CEPINO
CEPINO
Clozzolo (91) Corna (91) Falghera
Falghera
Falghera
Falghera
Falghera (Mazzoleni e Falghera)
Falghera (Mazzoleni e Falghera)
Fornace (83)
Fornace
Fornace
Cha Belloli di Sant’Omobono Cha Mazzoleni Cha Piretti Cimagnola di Sant’Omobono Clozzolo Corna Falghera
Clozzolo
Fenile Fornace Ghasinelli Grumello di S. Omobono
Pascolo (83) Mazzoleni
Moio Moio Pascolo Piazza Mazzoleni Piazza Mazzoleni Mazzoleni
Piazzo
Piazzo (83)
Piazzo
Piazzo
Piazzo
Piazzo di Sant’Omobono
MAZZOLENI [E FALGHERA] Piazzo
MAZZOLENI [E FALGHERA] Piazza (Cepino)
Piazzo (Mazzoleni e Falghera)
Piazzo di S. Omobono (S. Omobono)
Piazzoli di S. Omobono Ponte di Pietra Prabulé Prato del Grigio
Rizzolo Roncaglia (91) Ronchi Bassi
Ponte di Pietra
Razzoli Rizzolo Rizzolo Roncaglia Ronchi Bassi (—Alti)
Prabutè (S. Omobono) Prato del Guiso (Sant’Omobono) Rasoli (Cepino) Razoi (Selino) Rizzolo (S. Omobono) Ronchi Bassi
Ronchi di Sant’Omobono (Sant’Omobono)
Ronco di Cepino San Bernardino SANT’OMOBONO
Chiesa Selino (Selino Alto) Selino Basso
Chiesa Selino
Chiesa Selino
Selino Basso
Selino Basso
Sottoriva Tezza
Sottoriva (83) Tezza
Sottoriva Tezza
Sottoriva Tezza
Valle Sorda
Valsorda (91)
Valle Sorda
Selino Basso Selva di S. Omobono
MAZZOLENI MAZOLENI [E FALGHERA] S.TO AMBONE Piazzo di Cepino (Cepino)
Piazzoli di S. Omobono (Sant’Omobono)
Ponte di Pietra Prabulé Prato del Grigio
Sassano SELINO
Cha Soldati (Sant’Omobono) CEPINO CIPINO Cha Baretti (Sant’Omobono) Cha Belloli di Sant’Omobono (Sant’Omobono) Cha Mazzoleni (Sant’Omobono) Cha Piretti (Sant’Omobono) Cimagnola di Sant’Omobono (Sant’Omobono) Crosolo (Selino) Sotto Corna (Selino) Falghera Falghera (Mazzoleni (Valsecca, e Falghera) Falghera) Fenile (Sant’Omobono) Ghasinelli (Cepino) Grumello di S. Omobono (Sant’Omobono)
Moio Pascolo MAZZOLENI
Rasoli Razzoli Rizzolo Roncaglia Ronchi Bassi (—Alti)
1596
Cantello di S. Omobono (Sant’Omobono)
Capignoli Caprevitali [porzione] Caretti (83)
1776
Cha Lonzio (Sant’Omobono)
Cantello
Capignoli Caprevitali [porzione]
1936
Selino
SELINO
SELINO
Ronco di Cepino (Cepino) S. Bernardino (Cepino) SANT’OMOBONO S.to Ambone (Mazzoleni S.to Ambone) Sassano (Cepino) SELINO SELIM over S.to IACOMO Selva di S. Omob. (Sant’Omobono)
Sottorivolo Tezza di S. Omob. (Sant’Omobono)
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1381, 14-06-1923 - Distacco delle frazioni basse del comune di Rota Fuori dal comune stesso ed aggregazione al comune di Mazzoleni (vol. V, p. 4458). R.D. n. 336, 08-03-1925 - Delimitazione territoriale e riparto patrimoniale fra i comuni di Rotafuori e Mazzoleni (vol. IV, p. 3167). R.D. n. 1194, 30-06-1927 - Unione dei comuni di Mazzoleni, Cepino e Selino in un unico comune denominato S. Omobono Imagna (vol. VI, p. 5955).
Riferimenti geostorici
Santa Brigida
195 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Santa Brigida. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Averara. Comuni censuari: Santa Brigida. Superficie territoriale (Ha): SANTA BRIGIDA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1406
1440
1424
1421
1424
1424
Demografia: 1596 1776 1805 SANTA BRIGIDA
—
100
508
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 680
682
680
763
941 1087 1157
929
806
998
863
846
694
646
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Santa Brigida. Nella relazione di fine mandato di Giovanni Da Lezze del 1596 è segnalato tra le “contradelle” formanti la comunità di Averara (*). Si costituisce in comune autonomo con atto divisionale del 6 novembre 1647, con il quale la Valle di Averara si divide in sette comuni indipendenti (Bottani-Riceputi, 1997). Nelle Anagrafi Venete (1766-1789) è segnalato tra le contrade componenti la Val di Averara. Con la compartimentazione territoriale del 31 marzo 1809 (Prospetto di concentrazione dei comuni) viene aggregato ad Averara e ad Olmo al Brembo, ai quali, nel 1812, si aggiunge Cusio distaccatosi da Cassiglio (Bottani, 1998). Ritorna definitivamente autonomo con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del 1816. Con Decreto Intendentizio 23 luglio 1892, esecutivo del Decreto del Ministero della Finanza dell’8 luglio 1892, viene distaccata, per essere aggregata al contermine comune di Averara, la contrada del Ponte, posta sulla destra orografica della Valle Mora in corrispondenza del centro abitato di quest’ultimo comune (v. all. scheda 15 - Averara). Da parte di nove contribuenti della frazione di Piazzamulini (contigua a quella scorporata nel 1892), il NDR
SO
D
Appartenente alla comunità di Averara » » » Circoscrizione attuale con Piazzamulini » » » Aggregato ad Averara Circoscrizione attuale con Piazzamulini » » » » » » » Circoscrizione attuale »
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1992
2139
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(Santa Brigida) (Santa Brigida) (Santa Brigida) (Santa Brigida) Santa Brigida d’Averara Santa Brigida di Redivo Santa Brigida Santa Brigida (Santa Brigida) Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida Santa Brigida
P.SO DI S.MARCO
M. VERROBBIO
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
M. PONTERANICA 2378
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Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
263 195
5 aprile 1959 viene inoltrata alla Prefettura di Bergamo una nuova richiesta tendente ad ottenere il distacco dal comune di parola e l’aggregazione a quello di Averara. Il progetto di distacco, che ottiene parere positivo dal Consiglio Provinciale nella seduta del 17 ottobre 1966, diventa esecutivo solo alla fine degli anni settanta con Legge Regionale n. 19 del 24 gennaio 1978. (v. all. scheda 15 - Averara). (*) Valle Averara. Organismo territoriale documentato a partire dal 1313, anno a cui risale la stesura del proprio Statuto, conosciuto attraverso due trascrizioni del XV secolo ed una del XVII (Bottani, 1998; Cortesi M., 1983). Abbracciava il territorio compreso tra la sponda occidentale del Brembo ed il confine con Valtorta, e comprendeva entro la sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Olmo, Mezzoldo, Santa Brigida, Cusio, Cassiglio e Ornica suddivisi in quattro “squadre”. Con la denominazione di Avrera è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. A metà del XIV secolo costituisce, insieme a Taleggio, una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) che si dota nel 1358 di uno Statuto proprio, confermato successivamente per tutta l’età veneta. A fine Cinquecento la Valle Averara viene descritta ancora come “comune di molte contradelle sotto quattro squadre”; aggregava gli attuali comuni di Olmo al Brembo e Mezzoldo nella squadra di Olmo; Averara nella squadra di Redivo; Santa Brigida nella squadra di Mezzo; Cusio, Cassiglio e Ornica (“Vonia” nella descrizione del Da Lezze) nella squadra di Sopra. Nel 1647 le comunità componenti le quattro squadre decisero di costituirsi in sette comuni autonomi: le contrade appartenenti alla squadra di Redivo formarono il comune di Averara; quelle della squadra di Mezzo il comune di S. Brigida; le squadre di Sotto (o dell’Olmo) e di Sopra si divisero nei rispettivi comuni componenti già citati.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bindo
IGM (1969-74) Bindo
1961 Bindo
Caprile Inferiore
Caprile Inferiore
Caprile Inferiore
Caprile Superiore
Caprile Superiore Caprile Superiore
Carale
1983/91 Bindo (83)
Carale (83)
Carale
1936
1921
1871
1776 Bindo (Quadra di Mezzo di Val d’Averara) Caprile di Sotto (Quadra [Mezzo] di Val d’Averara) Caprile di Sopra (Quadra [Mezzo] di Val d’Averara) Carale (Quadra di Mezzo di Val d’Averara)
Mugiasca
Mugiasco (Quadra di Mezzo di Val d’Averara)
Carale
Casei
Colla Muggiasca
Colla Muggiasca Colla Muggiasca
Colla Muggiasca Colla
Muggiasca
Cugno di Sopra
Cugno
Cugno di Sopra
Cugno
Cugno
Foppa
Foppa (83)
Foppa
Gerro (83)
Gerro
Coneo di Sopra
Foppa Taleggio Gerro la Colla
la Colla
Piazza Mulini
Averara (83)
Piazza Mulini
Piazzo Pozzolo
Piazzo (83) Pozzolo
Pozzolo
Riva d’Averrara [SANTA BRIGIDA]
[SANTA BRIGIDA]
Taleggio
Taleggio
Taleggio
1596 Bindo (Averara, Squadra di Mezzo) Capril di Sotto (Averara, Squadra di Mezzo) Capril di Sopra (Averara, Squadra di Mezzo) Carale di Sopra Carale di Sotto (Averara, Squadra di Mezzo) Casei (Averara, Squadra di Mezzo) Mugiasca (Averara, Squadra di Mezzo) Coneo di Sopra (Averara Squadra di Mezzo)
Cugno superiore (Quadra di Mezzo di Val d’Averara) Foppa Foppa di Foppa S. Brigida (Averara, Squadra di Mezzo) Foppa Taleggio (Quadra di Mezzo di Val d’Averara) Gerro Gesso (Quadra Gero (Averara, di Mezzo Squadra di Val d’Averara) di Mezzo) Colla (Averara, Squadra di Mezzo) Averara Piazza de’ Molini Piazza de’ (Piazza Mulino) (Quadra di Molini Mezzo di Val (Averara, d’Averara) Squadra di Mezzo) Piazzo Piazzo d’Averrara Pozzolo Pozzolo Pozzolo d’Averrara (Averara, Squadra di Mezzo) Riva d’Averrara [SANTA BRIGIDA] [SANTA BRIGIDA] [SANTA BRIGIDA] SANTA BRIGIDA SANTA BRIGIDA DI REDIVO Taleggio Taleggio Taleggio Taiecchio di di Averrara Bindo (Averara, Squadra di Mezzo)
Delimitazione territoriale della frazione di Piazzamulini distaccata dal comune di S. Brigida ed aggregata al comune di Averara nel 1978. (Allegato cartografico alla L.R. 24 gennaio 1978, n. 19 - B.U.R.L., 1° Suppemento ordinario. al n. 4, 28 gennaio 1978).
Riferimenti Legislativi Contrada del Ponte distaccata da S. Brigida ed aggregata ad Averara nel 1892 (Mappa del comune censuario di S. Brigida. Catasto LombardoVeneto, 1853).
264 195
L.R. n. 19, 24-01-1978 - Aggregazione al comune di Averara, previo distacco dal comune di Santa Brigida della frazione «Piazzamulini».
Riferimenti geostorici
Sarnico
196 COORDINATE: 6 D 7
Comuni storici compresi: Sarnico. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SARNICO: Villongo, Adrara, Viadanica, Predore, lago d’Iseo. Comuni censuari: Sarnico; Guerna (N.C.T.). Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
387
583
SARNICO
1936 1951 1961 644
644
1999
644
644
Demografia: 1596 1776 1805 SARNICO
790
960
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1162
1754
1831
1639
1993
2326 2536 2583
3218
3343
3688
4212
5332
5549
5668
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune appartenente alla facta di porta S. Andrea. Nel 1395 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Villongo, Adrara, Viadanica e Predore (Codice Patetta, 1996). Secondo i riferimenti toponomastici e di coerenza contenuti nell’atto, il comune oltre ad occupare l’attuale censuario di Sarnico doveva estendersi anche su parte del territorio di Predore fino alla Valle del Duago, denominata nello strumento trecentesco Valle di S. Giorgio. Tale assetto territoriale è documentato ancora nell’atto di definizione del 1481, dove si riportano gli stessi riferimenti topografici di confine. Le fonti consultate non indicano in quale epoca la porzione di territorio orientale fino al torrente sia stata annessa al finitimo comune di Predore, al quale oggi appartiene: la prima testimonianza certa si ha solo con le mappe del catasto napoleonico. Le fonti successive non registrano altre variazioni di superficie fino al 1927 quando acquisisce dal comune di Villongo le frazioni di Fosio, Castione, Rudello e Rocca, identificabili territorialmente con il comune censuario di Guerna del N.C.T. (v. all. scheda 196 Sarnico; all. scheda 246 - Villongo).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Sarnicho, Sarnico Sarnicho, Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico Sarnico
Censuario di Sarnico e porzione occidentale di Predore » Censuario di Sarnico » » » » » » » » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cadè Campo Matto Cascina Rocca Castione Cerro Contrata del Sole Cortivo Fosio Giardino La Forcella Lazzarini Madonna Molino Rudello
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Campomatto Castione (83)
Campo Matto Cascina Rocca Castione
Campomatto Rocca Sotto Castione
1936
Castione
Fosio (83)
Fosio
Fosio
Fosio
La Forcella
Molino Rudello (83)
Moscatello Ortaglia Pirone Rudello SARNICO
1921 Cadè Campo Matto
1871
1776 1596 Caddè Campo Matto Rocca di Sarnico Castione Castione Castione di Val Castione (Villongo (Villongo Calepio (Villongo (Villongo) Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) Cerro Cerro di Sarnico Contrata del Sole Cortivo Cortivo Fosio (Villongo Fosio (Villongo Fozio (Villongo Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) Giardino Forzella Lazzarini Contrata de’ Lazzerini Madonna Campo Matto
Molino Rudell Moscatello
Pirone Rudello (91) SARNICO
Pirone Rudello SARNICO
Pirone Contrada Rudello SARNICO SARNICO
SARNICO
Moscatello Ortaglia Pirone SARNICO
SARNICO
SARNICO
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Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
Riferimenti Legislativi Sezione censuaria di Guerna, Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903 (aggiorn. 1935).
R.D. n. 1856, 16-09-1927 - Distacco dal comune di Villongo Sant’Alessandro, e aggregazione a quello di Sarnico delle frazioni Fosio, Castione, Rudello e Rocca, ed unione dei comuni di Villongo Sant’Alessandro e di Villongo San Filastro in un unico comune denominato «Villongo» (vol. VIII, p. 8493).
265 196
Riferimenti geostorici
Scanzorosciate
Comuni storici compresi: Scanzorosciate; Scanzo; Rosciate.
197 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: SCANZO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
C4
Comuni censuari: Scanzo; Rosciate con Castello di Gavarno. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1055
1090
1078
1078
SCANZO
472
497
ROSCIATE
583
593
SCANZOROSCIATE
1078
1078
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
SCANZOROSCIATE
3854
ROSCIATE SCANZO
—
700
561
774
888
862
993
1241 1332 1319
880
560
608
1080
1236
1326
1414
1872 2211 2408
3945
4778
5225
6251
7515
8179
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Scanzo Scanzo Scanzo Scantio et Rosate Scanzo Scanzo Scanzo Scanzo Scanzo (Scanzo) Scanzo Scanzo Scanzo Scanzo Scanzo Scanzo
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Rosciate Roxiate (Rosciate) (Rosciate) Rossate Rossate Rosciate Rossate Rosciate (Rosciate) Rosciate con Castello di Gavarno Rosciate Rosciate Rosciate Rosciate Rosciate
Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Scanzo Circoscrizione attuale di Scanzorosciate senza il territorio di Gavarno (Vescovado) Circoscrizione attuale di Scanzorosciate Censuario di Scanzo » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di Scanzo » » » » »
Colognola del Piano
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Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
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Censuario di Rosciate senza il territorio di Gavarno (Vescovado) Aggregato a Scanzo » Censuario di “Rosciate con Castello di Gavarno” » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di “Rosciate con Castello di Gavarno” » » » » »
L T.
Scanzo. Come ente autonomo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove inoltre viene disposta l’unione fiscale con Rosciate. Nel 1392 è citato nelle coerenze di Albano e Cenate nei rispettivi atti di descrizione di confine (Codice Patetta, 1996). Nell’estimazione del 1447 risulta unito a Rosciate. Conferma dell’unione tra le due comunità si ricava dall’atto del 31 luglio 1456, con il quale vengono descritti i suoi confini con i comuni finitimi di Villa di Serio, Cenate, S. Paolo, Albano e Pedrengo (Privilegi et ragioni dei comuni di Villa, Scantio et Pedrengo, trascritto in Paganini, 1990). Nelle coerenze si menziona anche il territorio di Gavarno di proprietà del vescovado di Bergamo che occupava la porzione Nord-orientale del censuario di Rosciate. Sempre dalla stessa descrizione si ricava che il comune di Pedrengo, che inglobava all’epoca anche parte di Torre de’ Roveri, si incuneava nel territorio di Scanzo fin nel pressi della località Tribulina, dove era posto un termine che divideva i comuni di Scanzo, Pedrengo ed i beni dell’Episcopatus Pergami. Le località di Scanzo e Rosciate, che risultano ancora unite alla fine del ’500 (Da Lezze, 1596), si rendono autonome con atto divisionale del 29 dicembre 1659. Con il prospetto di aggregazione dei comuni del 1809 le due comunità (riportate come unite) vengono unite a Bergamo. Nel 1816 riacquistano la loro autonomia e nel 1927 si fondono in un’unica entità amministrativa denominata Scanzorosciate.
Scanzorosciate Scanzorosciate Scanzorosciate Scanzorosciate Scanzorosciate
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Scanzorosciate. Si costituisce nel 1927 con l’unione dei comuni di Scanzo e Rosciate, identificabili territorialmente con gli omonimi censuari ottocenteschi (R.D. n. 1288 del 14 luglio 1927).
1936 1961 1992 1999
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S. Stefano degli Angeli
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Rosciate. È citato come comunità autonoma negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Nell’estimazione generale del 1447 viene rubricato unitamente a Scanzo (Schanzio et Roxiate), al quale rimane unito fino al 1659, anno a cui risale l’atto divisionale conservato presso la Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo. Da questa data conduce un’esistenza autonoma fino al 1809, quando viene aggregato a Bergamo. Nel 1816 ritorna autonomo e nel 1927 viene definitivamente unito a Scanzo.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Boni Brugarata Cacciatori Celinate Costa del Gavarno Donecco Fabbrica Fiobbio Fugarolo Gavarno
Giassone Giustiniana Maffioli Melone Monte Negrone Montecchio Basso
Assetto circoscrizionale all’anno 1853.
1983/91
IGM (1969-74) Boni
Cacciatori Celinate Celinate Costa del Gavarno Donecco (83) Donecco Fabbrica (91) Fiobbio Fiobbio (fosso) Fugarolo Gavarno Gavarno
Negrone Niccoloni ROSCIATE San Giovanni San Pantaleone
Giassone Giustiniana Maffioli Melone Monte Negrone Monte Negrone Montecchio Montecchio Basso (83) BassoBasso Negrone Negrone Niccoloni Niccoloni Rosciate San Giovanni (83) San Giovanni San Pantaleone
Sarradesca SCANZO
Scanzo
Serri Terzago Tribulina Valbona
Giustiniana Maffioli
1961 Boni La Brugarata Cacciatori Celinate
1936
1921
1871
1776
1596
Gavarno (Rosciate)
Gavarno (Rosciate)
Gavarno Alto (Contrada episcopale soggetta alla Parrocchia di Rosciate)
ROSCIATE
ROSCIATE
Donecco La Fabbrica Fugarolo Gavarno
Giassone Giustiniana Maffioli Melone Monte Negrone Montecchio Basso Negrone Nicolò Rosciate Rosciate San Giovanni S. Pantaleone
ROSCIATE
Rosate
S. Pantaleone (Rosciate)
S.to Pantaleone Seradescha SCANTIO [ET ROSATE]
Sarradesca Scanzo
Scanzo
SCANZO
SCANZO
SCANZO Serri (Rosciate)
Tribulina Valbona
Terzago Tribulina Valbona
Terzago Tribolina Valbona
Tribolina
Mappa del comune censuario di Rosciate (1812), Catasto Napoleonico.
Mappa del comune censuario di Scanzo rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1288, 14-07-1927 - Unione dei comuni di Scanzo e di Rosciate in unico comune denominato «Scanzorosciate» (vol. VI, p. 6445).
267 197
Riferimenti geostorici
Schilpario
198 COORDINATE:
B7
Comuni storici compresi: Schilpario, Barzesto, Pradella. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Scalve. Comuni censuari: “Schilpario con Barsesto, Pradella e Ronco”. Superficie territoriale (Ha): SCHILPARIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
6390
6457
6387
6387
6387
6387
Demografia: 1596 1776 1805 SCHILPARIO
—
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
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1455
1517
1530
1632
1582 1700 1623
1694
1505
1835
1801
1699
1441
1343
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario cioè Barzesto, Ronco e Pradella Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario Schilpario
1797 1798
Barzesto Barzesto (Barzesto)
Circoscrizione parrocchiale Aggregato a Vilmaggiore (Vilminore di Scalve)
Barzesto e Pradella. Con la circoscrizione territoriale corrispondente alle rispettive parrocchie, le due comunità sono registrate distintamente solo nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797. Nel marzo 1798 vengono aggregate a Vilmaggiore (fr. di Vilminore di Scalve) e con la compartimentazione territoriale del 1805 vengono accorpate a Schilpario.
1797 1798
Pradella Pradella (Pradella)
Circoscrizione parrocchiale Aggregato a Vilmaggiore (Vilminore di Scalve)
(*) Comunità Grande di Scalve. Della Comunità di Scalve si ha notizia a partire dalla fine del XII secolo come aggregazione di contrade. Risalgono al 1372 gli Statuti che regolamentavano giuridicamente la vita di questa entità territoriale sovracomunale. La sua estensione corrispondeva all’unione degli attuali comuni di Colere, Azzone, Schilpario, Vilminore di Scalve e Valbondione. Questo organismo territoriale durò fino al 1797 (ad esclusione di Valbondione, citato da alcune fonti come comune autonomo già nel XIV ed ancora nel XVIII secolo) quando le contrade si costituirono in comuni autonomi. Secondo il Da Lezze (1596), facevano parte della Comunità Grande di Scalve le contrade di Vilminore, Vilmaggiore, Schilpario, Pradella, Dezzolo e Sant’Andrea, Azzone, Colere, Teveno, Fiumenero, Lizzola, Bondione e ‘La Pieve’. Tra le contrade a queste sottoposte cita: La Ca, Barzesto e Ronco, Oltrepovo, Dieci Denari, Rove, Grumello, Serta, Li Novi, Fucine, Pezzolo. Maironi Da Ponte nel 1776 distingue la comunità in due comuni: il comune Grande di Scalve ed il comune Piccolo detto di Dieci Denari. Facevano capo al primo le contrade di Azzone, Ronco, Bueggio, Colere, Dezzo, Dezzolo, Lizzola, Nona, Pezzolo, Pradella, Sant’Andrea, Schilpario, Teveno, Vilmaggiore e Vilminore; al secondo appartenevano quelle di Beltrame, Bondione, Fiumenero, Maslana, Pianlivere e Torre di Bondione. La distinzione nei due comuni di Scalve e Dieci Denari viene effettuata anche da Formaleoni nel 1777, il quale però pone Fiumenero tra le contrade di Scalve e non di Dieci Denari.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Barzesto
1983/91 Barzesto
IGM (1969-74) Barzesto
1961 Barzesto
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1936 Barzesto
1871 Barzesto
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1921 Barzesto
Ronco
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Schilpario. In Antico Regime era una delle contrade componenti la Comunità Grande di Scalve (*). Si costituisce in comune autonomo alla fine della dominazione veneta con una estensione inferiore all’attuale per l’esclusione dei territori di Barzesto e Pradella, assorbiti solo nel 1805. Da questa data le fonti consultate non registrano altre variazioni di circoscrizione.
Circoscrizione attuale senza i territori di Barzesto e Pradella con Ronco » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » »
Sedrina
199 COORDINATE:
E3
territoriale assunta alla fine del XV secolo e quella odierna: come oggi il suo territorio, delimitato ad Ovest dal fiume Brembo, si estendeva longitudinalmente dalla Valle di Giongo, limite meridionale già fissato alla fine del XIV secolo, fino alla contrada Pratomano, posta all’estremità settentrionale del territorio attuale. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa provvisoria disposta con Legge 17 aprile 1797, dove la parrocchia viene assunta come entità territoriale di riferimento, la sua circoscrizione territoriale subisce un ridimensionamento per la costituzione in comune distinto della contrada di Botta, riassorbita dal comune originario (ridenominato “Sedrina con Botta”) già con Legge 6 marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio). Nel 1809 Sedrina viene aggregato a Zogno insieme a Stabello. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione”
e da questa data non si registrano nuove variazioni territoriali. Nella seduta del 9 novembre 1951 il Consiglio Provinciale esprime parere favorevole sulla domanda dei frazionisti di Ponti di Sedrina (ricadente in parte nel comune di Brembilla ed in minima parte in quello di Zogno) tendente ad ottenere l’aggregazione al comune di Sedrina. L’istanza, che non ha avuto seguito, è ritornata d’attualità con una nuova petizione presentata nel 1997 da 18 elettori residenti nella citata frazione. La domanda è ora al vaglio dei competenti organi regionali (v. all. scheda 40 - Brembilla). Botta. Con una circoscrizione che si ipotizza coincidente a quella parrocchiale è segnalato come comunità autonoma nel Prospetto per la divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797. Nel marzo del 1798 appare già riassorbito da Sedrina.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Sedrina, Botta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: STABELLO E SEDRINA: Zogno, Poscante, Sorisole, Villa d’Almè, Brembilla. Comuni censuari: Sedrina.
Sedrina. Nel 1234 è documentata l’appartenenza del suo territorio al comune di Almè dal quale, unitamente a Stabello, si separa per costituirsi in comune autonomo nel corso del XIII secolo. L’unione al territorio di Stabello è testimoniata dalla denominazione Stabullo et Sedrina con la quale compare negli Statuti di Bergamo del 1331, che riprende le prescrizioni di quello del 1263, ed in tutte le successive redazioni del XIV e XV secolo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con quelli dei finitimi comuni di Poscante, Sorisole, Villa d’Almè Brembilla e Zogno (Codice Patetta, 1996). I riferimenti toponomastici riportati nello strumento (fiume Brembo, Piazza Monaci, Valle Possogno, Canto Alto, Valle di Giongo), di cui si trova ancora preciso riscontro nella cartografia ufficiale dell’I.G.M., restitiscono per questo periodo un territorio formato dall’unione dell’attuale circoscrizione di Sedrina con il comune censuario di Stabello di metà Ottocento, esclusa la piccola porzione Nordorientale di Piazza Monaci occupata dai beni del Monastero di Astino. Tale circoscrizione viene confermata nella revisione dei confini eseguita il 18 luglio 1456, dove appare con la denominazione di Sedrina et Stabulo (Confini di varie terre). Le due comunità si separano e si costituiscono in comuni distinti con atto divisionale 17 ottobre 1484 (Belotti B., 1942; Mangili, 1983), per mezzo del quale si ipotizza che Sedrina abbia acquisito l’attuale circoscrizione. L’analisi della distribuzione delle contrade di sua pertinenza, riportate nella relazione del Da Lezze del 1596, conferma la sostanziale corrispondenza tra l’estensione
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1999
598
598
Demografia: 1596 1776 1805 1045 11001
SEDRINA
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
819
839
994
1034
1171
1412 1693 1926
2002
1799
2194
2168
2214
2375
2410
(1) Così suddivisi nelle contrade componenti: Sedrina 1000, Botta di Sedrina 100.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Sedrina Stabullo et Sedrina Stabullo et Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina con Botta Sedrina (Sedrina) Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina Sedrina
1797
Botta Botta
Censuario di Stabello (Zogno) senza Piazza Monaci e Sedrina aggregati » Circoscrizione attuale » » » Circoscrizione attuale senza il territorio di Botta Circoscrizione attuale » Aggregato a Zogno Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Circoscrizione parrocchiale
Tabella di raffronto delle località abitate
Spino a/B. 10
Superficie territoriale (Ha):
Località Allezzo Benago Botta Ca’ Damiani Ca’ Fustinon Ca’ Moron Ca’ Piso Cachinaglio Cacosio Cadelanza Casino della Botta Cassettone Cler Lisso Mediglio Ponte Camozzo Pratomano Rova della Botta SEDRINA Sopra Col
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
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Benago Botta
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Botta
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Ca’ Damiani
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Cachinaglio Cacosio
Cassettone Cler Lisso Mediglio
Cassettone Cler Lisso Mediglio
Cassettone Cler Lisso Mediglio
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Pratomano
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Riferimenti geostorici
Selvino
Comuni storici compresi: Selvino.
200 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente parte al comune di Nembro e parte al comune di Bergamo.
B4
Comuni censuari: Selvino. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
634
649
SELVINO
1936 1951 1961 643
643
1999
643
643
Demografia: 1596 1776 1805 SELVINO
—
330
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
325
360
469
435
583
700
853
858
1025
1101
1327
1476
1684
1837
1837
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Nel XIII secolo è documentata la presenza in territorio di Selvino di vaste praterie di pertinenza della Città di Bergamo (Mazzi, 1880). “Monte e piana” di Selvino sono citati nello Statuto di Bergamo del 1331 come pertinenze della città. La particolare condizione giuridica durò per tutta l’epoca veneta. Da Maironi Da Ponte (Maironi, 1776; Maironi, 1820) e da Formaleoni (Formaleoni, 1777) si apprende che sin dalla sua origine e fino al 1796, la comunità fu considerata parte della Vicinia di S. Andrea di Bergamo. Nel 1392 è documentata l’appartenenza di una porzione del suo territorio al comune di Nembro. I riferimenti toponomastici citati nella descrizione dei confini dei comuni di Costa et Sambusita e di Nembro, indicano che il territorio di Nembro doveva infatti estendersi a settentrione fino a ricomprendere la frazione di Rigosa (Algua): dalla sorgente di Cantor, seguendo la valle omonima ed il torrente Ambriola, il suo confine giungeva fino all’altezza della valle di Moncucchi, seguendo la quale ripiegava poi a levante fino a raggiungere la località Calverola. Nel 1596 (Da Lezze, 1596) viene citato tra le contrade di Costa di Serina. Negli elenchi del 1740 (Prospetto delle distanze) e 1766 (Repertorio delle comunità) non viene riportato. È registrato come comune autonomo nelle Anagrafi Venete del 1766-75, nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776 (dove si riportano ben dieci contrade appartenenti al suo territorio), nella descrizione topografica di Formaleoni (1777) ed in tutte le fonti successive. Nel 1892 viene istruita e subito archiviata una pratica per il distacco della contrada della Foppa da Selvino e sua aggregazione a Rigosa (seduta Cons. Prov. 26 settembre 1892).
Aggregato in parte a Nembro ed in parte a Bergamo (Vicinia di S. Andrea) » Aggregato in parte a Costa di Serina ed in parte a Bergamo (Vicinia di S. Andrea) » » Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bergonci Brancana Ca’ Zuccone Capo Selvino Cascina Foppa Curtivo di Salvino Pisetti Rialto Scheni SELVINO Sorte di Salvino Vago
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
Ca’ Zuccone Capo Selvino Foppa
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1776 Bergonci Brancana Succone Capo di Selvino
1596
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SELVINO
SELVINO
Curtivo di Salvino Pisetti Rialto Scheni SALVINO Salvin (Costa di Serina) Sorte di Salvino Vaga
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Mappa del comune censuario di Selvino (1814), Catasto Napoleonico.
Seriate
Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 12 febbraio 1816 viene ricostituito e da questa data non si registrano altre variazioni.
201 COORDINATE:
pare unito a Seriate nell’estimazione del 1447. Il toponimo non trova più riscontro nella toponomastica ufficiale. Paderno. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Stefano. Con la qualifica di territorium, è citato nelle coerenze dei comuni di Orio, Seriate e Grassobbio del 1392 (Codice Patetta, 1996). In questo periodo occupava la porzione Nord-occidentale di Seriate oltre il fiume Serio. Nell’estimazione del 1447 appare unito a Seriate. Il toponimo è tuttora riportato sulla cartografia ufficiale.
Casteniolo. Con la denominazione di Casteniolo o Casteniello è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano negli Statuti di Bergamo XIV e XV secolo, dove viene prescritta l’unione a Palazzo (Pedrengo), Paderno (Seriate) e Seriate. Non è mai menzionato nelle descrizioni di confine di fine Trecento (Codice Patetta, 1996). Con la denominazione di Casniadello, ap-
D4
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Seriate, Casteniolo, Paderno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SERIATE: Albano, Perdrengo, Gorle, Daste (Bergamo), Paderno (Seriate), Grassobbio, Calcinate, Mezzate (Bagnatica), Bagnatica, Brusaporto e Amberete. Comuni censuari: Seriate. Superficie territoriale (Ha): SERIATE
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1117
1254
1241
1241
1241
1241
Demografia: 1596 1776 1805
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9967 12339 16276 18018 19030
Casteniolo Casteniello, Casteniadello
1353 1392
Paderno Paterno Paterno
Circoscrizione attuale senza i territori di Paderno e Casteniolo Circoscrizione attuale senza il territorio di Paderno Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione della circoscrizione attuale di Seriate
Porzione Nord-occidentale della circoscrizione attuale di Seriate »
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Cascina Roccola Cascina Sonzogni Cascina Speranza Cassinone Comonte Favorita Madonna della Neve Molina Ol Bù Paderno SERIATE
1983/91 Casa Alta (83) Casa Altina (83) Cascina Bruciata (83)
IGM (1969-74) Cascina Alta Cascina Altina Cascina Bruciata Cascina Campana Cascina Granger (91) Cascina Cascina Marchesi (83) Marchesi
1961 1936 Cascina Alta Cascina Altina Cascina Bruciata Cascina Campana Cascina Granger Cascina Marchesi Cascina Roccola Cascina Sonzogni Cascina Sonzogni Cascina Speranza Cascina Speranza Cascina Speranza Cassinone Cassinone Cassinone Comonte Comonte La Favorita Favorita Madonna Madonna della Neve della Neve Molina Ol Bù (83) Ol Bù Ol Bù Paderno SERIATE SERIATE SERIATE SERIATE
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Cascina Campana Cascina Granger Cascina Marchesi
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Località Cascina Alta Cascina Altina Cascina Bruciata
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
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Seriate. È elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove inoltre veniva disposta l’unione con Casteniolo (Seriate), Palazzo (Pedrengo), Paderno (Seriate) e Comonte (solo nella redazione del 1453 in vece di Palazzo) della facta di S. Stefano. Nel 1392 vengono definiti i suoi confini territoriali con Gorle, Pedrengo, Albano, Brusaporto e Amberete, Bagnatica, Mezzate (Bagnatica), Calcinate, Grassobbio, Paderno (Seriate) ed il territorio di Daste (Bergamo), che, limitatamente alla porzione ad Est del fiume Serio, restituiscono un assetto confinario del tutto simile a quello odierno (Codice Patetta, 1996). La porzione ad Ovest del Serio era parzialmente occupata dal comune di Paderno. Contrariamente a quanto riportato negli Statuti cittadini quattrocenteschi, nell’estimazione generale del 1447 appare unito alle località di Paderno e Casteniolo (Seriate et Casniadello, Paterno), con le quali raggiunge l’attuale dimensione territoriale. Con questa estensione è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo 1809, quando, in esecuzione del decreto per la concentrazione dei comuni, viene aggregato a Bergamo con altri 27 comuni.
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271 201
Riferimenti geostorici
Serina
202 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Serina, Bagnella, Lepreno. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SERINA E BRACCA: Oneta, Gorno, Premolo, Vertova, Costa di Serina, Endenna (Zogno), Poscante (Zogno), Spino (Zogno), Piazzo (San Pellegrino Terme). Comuni censuari: Serina; Lepreno con Bagnella. Superficie territoriale (Ha): SERINA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
2736
2783
3694
2754
3694
3694
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1406
1184
SERINA
1450
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1459
1658
1754
2023 2572 2713
2762
2360
2497
2531
2095
2030
2129
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1797 1798
Bagnella Bagnella (Bagnella)
Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Frerola (Algua) e Bracca aggregati » Circoscrizione attuale » » » Censuario di Serina Serina (senza la frazione di Bagnella) e Frerola (Algua) aggregati Circoscrizione attuale Serina, Oltre il Colle, Dossena e Cornalba aggregati Censuario di Serina Circoscrizione attuale » » » » Serina e Cornalba aggregati » Circoscrizione attuale »
Porzione orientale del censuario di Lepreno con Bagnella Aggregato a Cornalba
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Serina (Levrene) Serina et Bracha Serinalta, Serina Alta Serina Serina Serina ossia Serinalta Serina Serina con Leprenno e Frerola Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina Serina
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Serina. Con la denominazione di Serina et Bracha è menzionato per la prima volta come comune autonomo nell’atto di descrizione dei suoi confini del 1392 (Codice Patetta, 1996). Da questo strumento si ricava una circoscrizione territoriale molto estesa: tra le sue coerenze vengono infatti riportati, oltre ai territori di Bordogna (Roncobello), Dossena, S Gallo (che si estendeva all’epoca fino alla Valle Salvarizza, in territorio di S. Pellegrino) e Piazzo (S. Pellegrino), con i quali trovasi tuttora in confine diretto, anche i comuni di Poscante (Zogno), Spino (Zogno) e Costa Serina a Sud; Vertova, Oneta, Gorno e Premolo ad Est, Ardesio e Gromo (compascolo extraterritoriale) a Nord. Entro i suoi limiti ricadevano i territori degli attuali comuni di Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Frerola e Pagliaro (Algua) e Bracca. La stessa circoscrizione è descritta, con maggior dettaglio, già nel 1234 in un atto del comune di Levrene et Bracha. Negli Statuti di Bergamo è registrato distintamente solo nella redazione del 1491. In un periodo imprecisato tra il XV e il XVI secolo, le frazioni di Frerola e Cornalba — che nello spirituale si rendono indipendenti da Lepreno già nel 1480 (Maironi, 1820) — Bracca e Pagliaro si erigono in comuni autonomi. Oltre il Colle segue la stessa sorte nel 1569 (Maironi, 1820). Nella relazione del Da Lezze tutte le comunità ricomprese nella circoscrizione di fine ’300 sono riportate con la qualifica di comune, mentre le comunità di Frerola e Pagliaro che sono registrate sia come comuni autonomi che come contrade di Serina Alta (Da Lezze, 1596). Alla fine del XVI secolo, in ogni caso, il comune in oggetto doveva essersi ridimensionato ad una estensione molto prossima all’attuale. Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa attuata durante il breve periodo della Repubblica Bergamasca, la sua circoscrizione subisce un nuovo ridimensionamento per il distacco delle contrade di Lepreno e Bagnella, che si erigono in comuni autonomi con le circoscrizioni territoriali delle relative parrocchie. Nel marzo 1798 riaccorpa Lepreno e Frerola, mentre il territorio di Bagnella viene acquisito da Cornalba. Nel 1805 Frerola si separa per aggregarsi a Pagliaro, mentre Bagnella, non citato nella fonte, è probabilmente riaggregato al comune in oggetto. Nel 1809 aggrega Oltre il Colle, Dossena e Cornalba che riacquistano autonomia già con il comparto territoriale del 1816. Con lo stesso provvedimento si rendono autonomi anche Lepreno e Bagnella che si fondono in un solo comune riassorbito due anni più tardi. Nel 1927 aggrega il comune di Cornalba. Nel 1947 la maggioranza dei capi famiglia della frazione di Cornalba presenta domanda di ricostituzione dell’ex comune; la Deputazione Provinciale, rilevando l’insufficienza finanziaria necessaria per reggersi in comune autonomo, esprime nel 1948 (seduta del 20 gennaio) parere contrario. Sulla nuova istanza dei frazionisti presentata nel 1962 il Consiglio Provinciale si esprime favorevolmen-
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
T. V e r t o v Dossello
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te nella seduta del 3 dicembre 1963 e con D.P.R. n. 1445 del novembre 1965 viene ricostruito (v. all. scheda 84 - Cornalba). Da questa data la sua circoscrizione non subisce altre variazioni. Bagnella. Con una circoscrizione territoriale coincidente alla parrocchia e corrispondente alla porzione del comune censuario di Lepreno con Bagnella a sinistra del torrente Serina, nell’aprile del 1797 viene elencato distintamente tra gli enti amministrativi provvisori del cantone di Zogno (Prospetto di divisione del territorio bergamasco). Con il riparto del Dipartimento del Serio del marzo del 1798 viene unito a Cornalba, dal quale si separa nel 1805 per essere riassorbito da Serina. Nel 1816 si unisce a Lepreno nel comune denominativo di Lepreno e Bagnella che viene riaggregato a Serina nel 1818. Lepreno. La prima attestazione documentaria dell’esistenza del comune (Levrene et Bracha) è costituita da un atto del 1234 con cui vengono definiti i suoi confini con i finitimi comuni di Costa di Serina, Vertova, Gorno, Oneta, Premolo, Gromo (possedimenti territoriali), Bordogna (Roncobello), Dossena, Antea (S. Pellegrino Terme), Piazzo (S. Pellegrino Terme), Spino (Zogno), Endenna (Zogno) e Poscante (Zogno). I riferimenti toponomastici citati nello strumento (in senso antiorario, partendo dalla costa di Barbata si indicano: passo La Forca, Pizzo Arera, passo del Vindiolo, monte Castello, monte Zucco, torrente Ambria, Valle Sculler, Valle di Ola), definiscono una circoscrizione molto ampia che include gli attuali territori di Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Bracca e il comune censuario di Frerola (Algua) (Gabanelli, 1996). Con la denominazione di Levrene o Leverne, distinto da Bracca e Cornalta, elencati autonomamente, è registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 si procede ad una nuova ricognizione dei confini (Codice Patetta, 1996). Seppur povera di riferimenti topografici, essa conferma sostanzialmente la circoscrizione del comune già definita nel 1234 ed introduce la nuova denominazione di Serina et Bracha, che testimonia, probabilmente, l’acquisizione di una maggiore importanza da parte della comunità di Serina. In tutte le fonti ufficiali successive fino al 1797, ad eccezione della Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, dove è segnalato come comune autonomo, è sempre registrato come contrada di Serina. Presso l’archivio comunale di Serina sono tuttavia conservati documenti che certificherebbero l’emancipazione a comune già a partire dal 1686 (Istituzioni del territorio, 1997; Belotti R., 1997). Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 è elencato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Zogno. In questo periodo la sua circoscrizione corrispondeva alla porzione di censuario di Lepreno con Bagnella ad occidente del torrente Serina. Nel marzo del 1798 viene riaggregato a Serina. Nel 1816, in unione a Bagnella, si costituisce nuovamente in comune autonomo con una circoscrizione coincidente a quella del censuario ottocentesco. Nel 1818 viene riassorbito da Serina al quale risulta tuttora aggregato.
1353 1392 1797 1798 1816
Lepreno Levrene (Lepreno) Lepreno (Lepreno) Lepreno e Bagnello
Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Frerola (Algua) e Bracca aggregati Aggregato a Serina Porzione occidentale del censuario di Lepreno con Bagnella Aggregato a Serina Censuario di Lepreno con Bagnella
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bagnella Bolzagna Cantone di Serina Carrara Chiesa Contrada del Bosco CORNALBA Corone Costa di Sotto Grumello La Piazza Lepreno Ola (oggi in Cornalba) Paiarolo (oggi in Cornalba) Passoni (oggi in Cornalba) Rosolo San Carlo Santa Croce (oggi in San Pellegrino Terme) SERINA Tezzette Tiraboschi Val Nomi [porzione] Val Serina Valpiana Vitali [porzione]
1983/91 Bagnella Bolzagna (83)
IGM (1969-74) Bagnella Bolzagna
1961 Bagnella Bolzagna
1936 Bagnella
1921 Bagnella
1871 Bagnello
1776 1596 Bagnella Bagnola Bolzagna di Bagnella Cantone di Serina Carrara
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Cornalba Corone
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Grumello Lepreno Ola Paiarolo Passoni
Mappa del comune censuario di Serina rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Piazza di Serina Lepreno Leveren
Passoni Razzolo di Bagnella San Carlo Santa Croce parte SERINA SERINA ALTA Tezzette Tiraboschi Val Nomi [porzione] Valle di Serina Val Piana [porzione] Vitali [porzione]
Mappa del comune censuario di Lepreno con Bagnella rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2022, 18-10-1927 - Unione dei comuni di Serina e di Cornalba in un unico comune denominato «Serina» (vol. VIII, p. 8917). Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
D.P.R. n. 1445, 29-11-1965 - Ricostituzione del comune di Cornalba (vol. XI, p. 5869; G.U. del 1966).
273 202
Riferimenti geostorici
Solto Collina
Comuni storici compresi: Solto Collina, Solto, Esmate.
203
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SOLTO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
COORDINATE: 6 B 7-8
Comuni censuari: Solto; Esmate. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
—
—
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479
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SOLTO
629
654
SOLTO COLLINA
1936 1951 1961
1999
2308
1201
1201
1201
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
SOLTO COLLINA
2046
ESMATE SOLTO
2760
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830
272
245
283
314
331
640
624
225
817
807
852
964 1003 1058
2029
1290
1288
1297
1271
1305
340
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Solto Solto, Solto cum unione Solto Solto, Caster et Riva Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto Solto
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Solto Collina, Castro, Riva di Solto, Fonteno, Piangaiano (Endine Gaiano) aggregati Solto Collina, Pianico, Castro, Riva di Solto, Fonteno, Piangaiano aggregati Solto Collina, Castro, Riva di Solto, Fonteno, Piangaiano aggregati Solto Collina, Pianico, Castro, Fonteno, Piangaiano (Endine Gaiano) aggregati Solto Collina, Pianico, Castro, Riva di Solto, Fonteno, Piangaiano aggregati Censuario di Solto » » Solto Collina, Riva di Solto, Fonteno, Piangaiano (Endine Gaiano) aggregati Censuario di Solto » » » » »
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Censuario di Esmate Aggregato a Riva di Solto Censuario di Esmate Aggregato a Solto Censuario di Esmate » » » » »
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274 203
Esmate Esmate e Furmignano (Esmate) Esmate (Esmate) Esmate Esmate Esmate Esmate Esmate Esmate
CASAZZA
Solto. Si hanno notizie di alcune cariche istituzionali del comune di Solto in atti notarili del XIV e XV secolo. Risale al 1481 la prima delimitazione confinaria di questo comune che comprendeva entro il suo perimetro i nuclei di Solto, Riva di Solto, Pianico, Castro, la Rocca (Castro), Fonteno, Xino (Fonteno), Esmate (Solto Collina), Furmignano (Solto Collina), Pura (Endine Gaiano), Gargarino (Riva di Solto), Zorzino (Riva di Solto), Rova (Endine Gaiano), Valmaggiore (Endine Gaiano), Figadelli (oggi S. Felice al Lago nel comune di Endine Gaiano) (Pasinelli, 1993). Tale aggregazione risale con tutta probabilità ad un periodo antecedente, forse precedente agli stessi Statuti di Bergamo del XIV secolo, dove è registrato anche con la denominazione Solto cum unione (Statuto 1353, Capitolo sulla manutenzione delle strade). Da questa aggregazione risulta inizialmente escluso il territorio di Pianico — riportato autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo fino alla redazione del 1453 — che viene presumibilmente unito prima della fine del XIV secolo, giacché nelle descrizioni dei confini dei comuni contermini di Sovere e Lovere del 1392-95 non è mai menzionato. Le coerenze ed i riferimenti toponomastici riportati nel citato atto di verifica dei confini del comune di Solto et Ripa Solti del 5 febbraio 1481 (Confini di varie terre) — torrente Borlezza, lungo i confini con Lovere e Sellere; strada per Bergamo, ponte della Caria (…traversando Caregium), Pertegalli (prata de Pertegay), Valle delle Fontane (Vallis de Fontenis), lungo il confine
1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Solto Collina e Fonteno aggregati Circoscrizione attuale » »
100
Esmate. Con una estensione territoriale corrispondente a quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento, si costituisce nel 1742 in seguito alla disgregazione del comune di Solto. Nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 viene registrato con la denominazione Esmate e Furmignano. Nel marzo del 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene aggregato a Riva di Solto, dal quale si separa nel giugno 1805. Nel marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) è riaggregato a Solto ma già nel Compartimento territoriale della Lombardia del febbraio 1816 compare nuovamente come comune distinto. Nel 1928 viene definitivamente unito a Solto, che da questa data assume la nuova denominazione di Solto Collina.
Solto Collina Solto Collina Solto Collina Solto Collina Solto Collina
500
Solto Collina. Si costituisce con R.D. n. 177 del 29 gennaio 1928 con l’unione dei comuni di Solto, Esmate e Fonteno. Con delibera 24 agosto 1946 il Consiglio Comunale di Solto Collina esprime parere favorevole alla ricostituzione di Fonteno ed Esmate; nella seduta del 3 dicembre 1946 il Consiglio Provinciale, dopo aver esaminato l’istanza e la relazione della Deputazione, esprime parere positivo solamente sulla ricostituzione di Fonteno, che diventa esecutiva nel marzo 1948 con D.L. n. 295.
1936 1961 1992 1999
con Sovere; Valle di Palate (Vallis de Palate), strada per Valmaggiore (via de fossato per quam itur in Vallem Maiorem), San Remigio (all’incrocio della strada per Pura: ad Sanctum Romelium in carobio per viam per quam itur in Poram) e lago di Endine (lacus de Hendine), lungo il confine con Endine; sella del Monte Torrezzo (super sellam Torezzi), al confine con Monasterolo e Adrara; Monte Creò (ad pontam de Criono), lungo il confine con Parzanica; lago d’Iseo (lacus Ysey) — indicano una circoscrizione, raggiunta con tutta probabilità già alla fine del XIV secolo, che include gli attuali territori di Solto Collina, Riva di Solto, Castro, Pianico, Fonteno ed il censuario di Piangaiano (Endine Gaiano). Nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, con la denominazione di “Solto, Caster e Riva” viene descritta una entità territoriale inferiore in quanto Pianico viene indicato come comune di recente istituzione. La sua separazione è tuttavia momentanea. La disgregazione del comune originario di Solto avviene nel 1742 con un atto divisionale con il quale si rendono autonome le comunità che precedentemente lo componevano riorganizzandosi negli otto comuni di Solto, Riva di Solto, Zorzino con Gargarino, Esmate con Furmignano, Pianico, Castro con la Rocca, Piangaiano (comprendente Rova, Figadelli, Valmaggiore e Pura), Fonteno con Xino (Pasinelli, 1993). Tale emancipazione, che non viene registrata nei repertori delle comunità del 1756 e del 1766 (dove si riporta ancora solo l’indicazione della grande aggregazione comunale), viene documentata per la prima volta nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776. Individuato territorialmente dall’omonimo comune censuario, il comune di Solto non subisce variazioni territoriali fino al marzo 1809 quando, in esecuzione al decreto sulla “concentrazione” dei comuni, aggrega i comuni di Esmate, Fonteno, Zorzino (Riva di Solto), Riva di Solto e Piangaiano (Endine Gaiano), che vengono ricostruiti nel 1816 con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca (Compartimento territoriale della Lombardia da attivarsi). Nel 1928 viene unito ad Esmate e Fonteno a formare il comune denominativo di Solto Collina.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Canzanico CASTRO
1983/91
Cerrete Clisoli Dosso ESMATE
Cerrete (91) Clisoli (91)
IGM (1969-74) Canzanico
1961
1921
1871
1776 Cansanico
Esmate
Dosso Esmate
Esmate
Esmate
ESMATE
ESMATE
Dosso di Solto ESMATE (Esmate e Furmignano)
Furmignano (Esmate)
Fradasso Furmignano (Esmate e Furmignano)
Fonteno
Furmignano (83) Furmignano
Furmignano
SOLTO COLLINA SOLTO COLLINA
SOLTO COLLINA SOLTO COLLINA
Gargarino (oggi in Riva di Solto) Gromaio Pura (oggi in Endine Gaiano) RIVA DI SOLTO Rocca (oggi in Castro) Rova (oggi in Endine Gaiano) Scanego SOLTO COLLINA
1596 Caster (Solto, Caster e Riva)
FONTENO Fradasso Furmignano
1936
SOLTO
Valmaggiore (oggi in Endine Gaiano) Zorzino (oggi in Riva di Solto)
SOLTO
Scanego SOLTO
Exmate, Smat (Solto, Caster e Riva) Fonté (Solto, Caster e Riva) Formigna (Solto, Caster e Riva) Galgari (Solto, Caster e Riva) Gromaio (Solto, Caster e Riva) Pora (Solto, Caster e Riva) Riva (Solto, Caster e Riva) La Rocca (Solto, Caster e Riva) Rova (Solto, Caster e Riva) SOLT, Caster e Riva Valmaio (Solto, Caster e Riva) Zorzi (Solto, Caster e Riva)
Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
Assetto circoscrizionale all’anno 1776.
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 177, 29-01-1928 - Unione dei comuni di Esmate, Fonteno e Solto in un unico comune denominato «Solto Collina» (vol. II, p. 1221). Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
D.L. n. 295, 11-03-1948 - Ricostituzione del comune di Fonteno (vol. II, p. 1581).
275 203
Riferimenti geostorici
Solza
204 COORDINATE:
D1
Comuni storici compresi: Solza. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SOLZA: Medolago, Calusco Inferiore. Comuni censuari: Solza. Superficie territoriale (Ha): SOLZA
1853
1921
118
124
1936 1951 1961
RIVIERA D’ADDA
—
—
—
499
499
499
1999 123
Demografia: 1596 1776 1805 SOLZA
180
290
348
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 426
483
529
571
617
670
660
RIVIERA D’ADDA
—
—
—
—
1828
1751
1977
1970
969
1064
1258
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono descritti i suoi limiti amministrativi con i comuni di Calusco (Calusco Inferiore) e Medolago con i quali trovasi tuttoggi in confine diretto. In seguito è citato in tutte le fonti consultate fino al 1809, quando viene aggregato a Calusco. Viene ricostruito nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia) con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione” dei comuni e da questa data non subisce altre variazioni fino al febbraio 1928, quando, con R.D. n. 422, viene unito a Medolago a formare il comune di Riviera d’Adda. Gli abitanti della frazione di Solza, nel febbraio 1964, presentano domanda di ricostituzione in comune autonomo; il Consiglio Provinciale si esprime negativamente nella seduta del 14 febbraio 1966 ritenendo la proposta pregiudizievole alla gestione economico-finanziaria dei due nuovi comuni. Riproposta successivamente, l’istanza di ricostituzione viene approvata dall’Amministrazione Provinciale nel maggio 1967, ma diventa esecutiva solo con D.P.R. n. 38 del 22 gennaio 1970.
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MAPELLO
Sotto il Monte
Solza
IGM (1969-74)
Genestaro
Vanzone
F. A
1983/91
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Calusco d’Adda
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Agazzi (oggi in Medolago) Cascina Fornace (oggi in Medolago) Cascina San Protasio (oggi in Medolago) Cascina Torre (oggi in Medolago) MEDOLAGO
M. ALBANO
Fontanella
Carvico
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Calusco Circoscrizione attuale » » » » » Solza e Medolago aggregati » Circoscrizione attuale »
AMBIVERE
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Solzia Solcia, Soltia, Solzia Solza Solza Solza Solza Solza Solza (Solza) Solza Solza Solza Solza Solza Solza Riviera d’Adda Riviera d’Adda Solza Solza
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Borfuro
Pendeggia
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Riferimenti Legislativi
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San Gervasio . d’Adda
276 204
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 III S.O. - CAPRINO BERGAMASCO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
Bottanuco
R.D. n. 422, 12-02-1928 - Unione dei comuni di Medolago e Solza in un unico comune denominato «Riviera d’Adda» con capoluogo Solza (vol. II, p. 1828).
G
D.P.R. n. 38, 22-01-1970 - Ricostituzione del soppresso comune di Solza e ripristino della denominazione di Medolago per la restante parte del territorio di Riviera d’Adda (G.U. n. 54 del 2/3/70).
Riferimenti geostorici
Songavazzo
205 COORDINATE:
D5
Comuni storici compresi: Songavazzo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): territorio appartenente al comune di Onore. Comuni censuari: Songavazzo. Superficie territoriale (Ha): SONGAVAZZO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1219
1284
1270
1270
1270
1270
Demografia: 1596 1776 1805 — 13721
SONGAVAZZO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
780
530
558
500
590
611
712
736
714
600
641
556
477
548
539
(1) Così suddivisi nelle comunità componenti: Songavazzo 700, Onore 323, Fino 349.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali (Songavazzo) (Songavazzo) (Songavazzo) Songavazzo Songavazzo Somgavazzo, Onore e Fino Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo Songavazzo
Aggregato a Onore » » Circoscrizione attuale Songavazzo, Onore e Fino del Monte aggregati » Circoscrizione attuale » Songavazzo, Onore, Fino del Monte e Cerete aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Gavas San Lorenzo
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
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SONGAVAZZO
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San Lorenzo di Somgavazzo (Fino, Onore e Somgavazzo) Fino (Fino, Onore e Somgavazzo) Mazzone (Fino, Onore e Somgavazzo) Onore (Fino, Onore e Somgavazzo) Poersa, Pressa (Fino, Onore e Somgavazzo) Somasco (Fino, Onore e Somgavazzo) Somgavazzo Samgavas, (Fino, Onore Sumgavas e Somgavazzo) (Onore)
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1786
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1596 Gavas (Onore)
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Negli Statuti di Bergamo del 1331, 1333 e 1353 è registrato, in unione ad Onore (Lonore et Sumgavazio), tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nelle redazioni statutarie del 1391 ed in tutte le successive del XV secolo è invece riportato sempre come comune distinto. Tale assetto viene smentito sia dall’atto di descrizione confinaria di Onore del 1392 (Codice Patetta, 1996), dove detto comune risulta in confine diretto con Cerete, che dallo Statuto comunale di L’Onore del XV secolo (il cui nucleo centrale risale al 1417), dal quale risulta che il comune era costituito dalle due contrade di Onore e Songavazzo e dalla “terra” di Fino (Silini-Previtali, 1997). A fine Cinquecento è descritto dal Da Lezze come «una terra divisa in due terre»: Onore e Songavazzo (Samgavas). Nel 1740 (Prospetto delle distanze) e nel 1756 (Catalogo dei comuni) è menzionato come comune autonomo, separato da Onore e Fino, anch’essi registrati come comuni distinti. In elenchi successivi — Repertorio delle comunità (1766), Catalogo delle comunità di G. Maironi Da Ponte (1776) e Anagrafi Venete (17661789) — le tre comunità sono nuovamente riportate come un unico comune; ciò che contrasta con quanto riportato nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, dove invece sono elencate come comuni autonomi. Nel maggio 1794, con una circoscrizione corrispondente a quella attuale, si costituisce in comune autonomo separandosi da Onore (Istituzioni del territorio, 1997). Nel marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) aggrega i comuni di Cerete Alto e Basso, Fino e Onore. Con il comparto territoriale del 1816 viene ripristinata la situazione territoriale preesistente al decreto napoleonico.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Assetto circoscrizionale alla fine del XIV secolo.
277 205
Riferimenti geostorici
Sorisole
206 COORDINATE:
C3
Comuni storici compresi: Sorisole, Azzonica, Droxio, Prato de la Rovere. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SORISOLE: Ponteranica, Poscante (Zogno), Stabello (Zogno), Azzonica, Prato de la Rovere. AZZONICA: Sorisole, Villa d’Almè, Stabello (Zogno), Prato de la Rovere, Castro de Pillis. Comuni censuari: Sorisole. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1177
1245
1232
1232
SORISOLE
1232
1232
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1000
1535
SORISOLE
1350
1260
1705
1760
1949
2307 2724 2977
3181
3206
3991
4645
6291
7440
8120
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
1353 1392
Azzonica Asonica Asonicha, Sonica
1392
Droxio Droxio
1353 1392
Prato de la Rovere Prato de la Robore Prato de la Robore (Rovere)
Circoscrizione attuale senza i territori di Azzonica e Prato de la Rovere Circoscrizione attuale senza i territori di Azzonica, Prato de la Rovere e Droxio Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione occidentale della circoscrizione attuale di Sorisole »
Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Sorisole
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Sorisole Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Sorisole, territorium
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Sorisole Sorisole, Sorisolle Soriselle, Sorisolle, Sorisulle Sorisele, Surisel Sorisele Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole (Sorisole) Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole Sorisole
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Sorisole. Si hanno notizie di cariche amministrative a partire dal 1234. Risale al 1249, quando il vescovo Alberto da Terzo investì a titolo di enfiteusi perpetua i sindaci del comune di Sorisole di tutta la decima appartenente al Vescovado nei territori di Sorisole, il passaggio dal regime vescovile a quello comunale. Il documento ha un’importanza topografica: «…vi possiamo rintracciare i confini dell’antico fundus, regio prima e vescovile poi, che aveva il suo centro in Sorisole e doveva comprendere nel suo complesso i comuni al di qua del Canto (Sorisole, Ponteranica, Azzonica, Prato de la Rovere, Rosciano, Olera…), il Nord del Canto con Poscante e fors’anche Selvino e a Sud i territori di Almè, Villa d’Almè e Bruntino. La divisione di questo fundus in varie zone giuridicamente e fiscalmente indipendenti fra loro, che viene praticamente decretata da questo atto del 1249, è poi recepita negli Statuti di Bergamo del 1250, là dove si dice che illi de Postcantu et qui quondam consueverant facere vicinantiam cum illis de Suriselle siano per l’avvenire comune diviso “per se”, e sancita in quelli del 1260, quando vennero segnati come entità individuali i comuni di Assonica, Sorixole, Poltranica, Rossiano, Olera, Prato della Rovere, Postcantu» (Paganini, 1986). Come ente autonomo è poi riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Dalla descrizione dei suoi confini del 1392 (Codice Patetta, 1996) si ricava una superficie nettamente inferiore a quella di oggi in quanto la porzione occidentale del suo attuale territorio era occupata dal comune di Azzonica, mentre la porzione meridionale era in parte occupata da Droxio e in parte da Prato de la Rovere che si estendeva anche sul comune di Ponteranica. Confinava con Azzonica, Poscante (Zogno), Ponteranica, Prato de la Rovere e Sedrina, all’epoca unito in un unico comune con Stabello (Zogno). Nel 1492 aggrega il territorio di Azzonica (comunis de Sorisole et Sonice simul uniti), ma non ancora Droxio e Prato de la Rovere (Paganini, 1986). In un estimo del 1525 troviamo ancora la denominazione di Comune de Sorisel et Sonica. L’attuale assetto circoscrizionale viene raggiunto nel corso del XVI secolo: nel 1596, come si apprende dalla relazione del Da Lezze, sono ricomprese nel suo ambito oltre ad Azzonica anche le contrade di Castello de Pili (Castello dei Peli nella cartografia I.G.M.) e Petosino (il cui territorio di pertinenza doveva estendersi sull’area occupata in precedenza da Prato de la Rovere e, più ad Ovest, da Droxio), localizzate nell’estremità meridionale dell’attuale circoscrizione amministrativa. Come comune autonomo è elencato in seguito in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando viene unito a Bergamo con altri 27 comuni.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
L’undici novembre 1814 viene presentata al comune di Bergamo da 25 originari la richiesta di separazione. L’istanza, dopo una prima risposta negativa del 13 gennaio (cui fece seguito un ricorso del 26 aprile) viene accolta nel novembre 1815 (Paganini, 1986). Nel 1961 il Consiglio Provinciale si esprime negativamente alla domanda degli abitanti della frazione Petosino per il distacco da Sorisole e l’aggregazione alla città di Bergamo (v. all.). Azzonica. Con la denominazione di Asonica o Asonicha è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni finitimi. In base alle coerenze citate nel documento è possibile circoscrivere il territorio di sua pertinenza alla porzione occidentale dell’attuale comune di Sorisole. Confinava in questo periodo con Sorisole, Sedrina e Stabello (Zogno), Villa d’Almè (che all’epoca comprendeva anche Almè), Prato de la Rovere e Castro de Pillis. Appare ancora comune autonomo in una definizione confinaria del comune di Sorisole del 1456. A quest’ultimo risulta unito a partire dal 1492 (Confini di varie terre).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Azzonica Baratti Boscalgisi Botta Bassa Castello dei Peli Catene Coldroch Comunelli Laxolo Petosino Premerlino Ronchi Sant’Anna Sèrit SORISOLE Sunga
1983/91 Azzonica (83)
IGM (1969-74) Azzonica
1961 Azzonica
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Comunelli Laxolo Petosino Premerlino
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Sant’Anna SORISOLE
SORISOLE
SORISOLE
SORISOLE Sunga
SORISELE
Droxio. Non è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Con la qualifica di comune è invece menzionato nelle descrizioni confinarie di Villa d’Almè e Sombreno del 1392 che risultano in confine diretto con la comunità in oggetto (Codice Patetta, 1996). La località, di cui non si ha più memoria neppure nella toponomastica locale, secondo le indicazioni di confine doveva essere posta all’estremità Sud-occidentale dell’attuale territorio di Sorisole tra Almè e Sombreno (Paladina). In seguito non è più citato. Prato de la Rovere. È elencato negli Statuti di Bergamo del XIV (ad eccezione della redazione del 1333) e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Nelle descrizioni di confine del 1392 appare menzionato nelle coerenze dei comuni di Azzonica, Sorisole e Ponteranica con la qualifica non più di comune ma di territorium. È localizzabile nella parte meridionale del territorio degli attuali comuni di Sorisole ed in parte di Ponteranica. A partire dagli estimi del 1447 non è più citato. Nella cartografia ufficiale non è più riportato.
Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
Atto di descrizione dei confini di Azzonica del 13 febbraio 1395, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Atto di descrizione dei confini di Sorisole del 10 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387, ff. 64rv, (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
279 206
Riferimenti geostorici
Sotto il Monte Giovanni XXIII 207 COORDINATE:
C-D 1-2
Comuni storici compresi: Sotto il Monte Giovanni XXIII, Bercio, Botta, Fontanella. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): BERCIO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. FONTANELLA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Sotto il Monte. Superficie territoriale (Ha): SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII
1853
1921
495
517
1936 1951 1961 512
512
1999
512
512
Demografia: 1596 1776 1805 SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII FONTANELLA
280
430
430
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 959
1064
1088
1152
1209 1378 1450
1544
1594
1662
1785
2153
2350
2585
6481
(1) Comprende anche gli abitanti di Canto in quanto soggetti alla medesima parrocchia.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Sotto il Monte Giovanni XXIII. Con la denominazione di Corna de Berzio, è registrato nello Statuto di Bergamo del 1331 in unione a Carvico tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Nelle redazioni statutarie successive viene menzionato solo nei capitoli dedicati alla manutenzione della strada che da Longuelo (Bergamo) conduce a San Gervasio. Nel 1392 è citato come comune autonomo nella descrizione confinaria di Canto (Pontida) con il quale risulta in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Nell’estimazione generale del 1447 appare unito a Carvico (Carvicho et Brusidio, Corna, Bertio, Pratolongo, Botta). Con un atto del febbraio del 1481 vengono definiti i confini del territorium de Berzio communis de Sub Monte con i finitimi comuni di Carvico, Terno, Valtrighe (Mapello), Mapello e Canto (Pontida). Dai riferimenti toponomastici e di coerenza citati nello strumento — in senso antiorario: torrente Grandone (lectus Grandoni), strada per Bergamo passante per Brusicco (strata sub clusa Grandoni de Brusicco), località Bedesco (Bedescho), torrente Buliga (lectus aque Bulige) e monte Al-
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Carvico
F. A
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Sotto il Monte Giovanni XXIII commune seu territorium (aggregato a Bertio?) Aggregato a Sotto il Monte (non citato) » » Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Sotto il Monte Giovanni XXIII »
Brughiera
Cerchiera
Somasca
Corna
Calusco d’Adda
Fontanella Fontanella Fontanella (Fontanella) (Fontanella) (Fontanella) Fontanella Fontanella
Gromlongo
Pendeggia
Fontanella
.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798
Belvedere
Canto
.
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Sotto il Monte Giovanni XXIII territorium
O
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Borfuro
Valdigerra
500
Villa d’Adda
Botta La Botta La Botta
.
.
Pontida
1353 1392
Aggregato a Carvico Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale di Sotto il Monte Giovanni XXIII Circoscrizione attuale » » Circoscrizione attuale senza il territorio di Fontanella » Circoscrizione attuale Aggregato a Carvico Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Albenza
Palazzago
Gronfaleggio
Gandorla
.
Bleggio
Celanella
T. S on n a
Odiago
.
.
Sotto il Monte Giovanni XXIII (Lacerna et Berzzio [La Corna e Bercio]) Bertio, Berzio Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sottomonte Sotto il Monte (Sotto il Monte) Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Sotto il Monte Giovanni XXIII Sotto il Monte Giovanni XXIII
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Villasola
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Formorone
500
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S.Antonio
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
20
C
Suisio
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C
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Mappa del comune censuario di Sotto il Monte rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
280 207
bano (Montalbano) — si ricava un assetto territoriale assimilabile a quello attuale (Confini di varie terre). Come comune autonomo e con la denominazione attuale, è riportato anche nella relazione di fine mandato di Giovanni Da Lezze del 1596, che lo indica come terra «parte in piano et parte in colle e monte», delimitata ad Est dal torrente Buliga e comprendente la località Bedesco. Dal 1776 al 1805 il suo territorio risulta ridimensionato per il distacco di Fontanella che si costituisce in comune autonomo. Nel 1809 viene aggregato a Carvico, dal quale si separa con decreto prefettizio nell’aprile 1812 per aggregarsi a Terno. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data la sua circoscrizione non subisce altre variazioni. Nel 1963 muta la sua denominazione in Sotto il Monte Giovanni XXIII. Botta. È riportato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove inoltre è contenuta la prescrizione di unirsi in distretto fiscale con Carvico. Con la qualifica di territorium è citato nell’atto di descrizione di confine dei comuni di “Terno e Castegnate” e Mapello, con i quali risultava in confine diretto. Dal 1447 appare unito a Carvico; nel 1596 è unito alle contrade di Brusicco, Corna, Pratolongo e Bercio a formare il comune di Sotto il Monte. Fontanella. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è riportato solo negli elenchi di comuni tenuti alla manutenzione della strada da Longuelo a S. Gervasio. Nel 1392 il commune seu territorium di Fontanella è citato nelle coerenze del comune di Canto (Pontida) ed in quelle di Mapello (Codice Patetta, 1996). Non è più citato nelle fonti successive fino al Catalogo delle comunità del Maironi del 1776, nel quale trovasi registrato ancora come comune distinto. Con tale qualifica è ancora presente nei provvedimenti legislativi dall’aprile 1797 al maggio 1801. Nel 1805 è contrada di Sotto il Monte.
Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Baita Baradello
1983/91
IGM (1969-74)
Bedesco Bercio
Bedesco
Bedesco
Boarolo Bonastali Botta Brughiere Brusicco Ca’ Caprino Ca’ Cristalli Camandelino Caprile Cascina Fornace
Boarolo (83)
Boarolo
Casoracchio Catolari Cha Majetino Corna FONTANELLA Gerole Grumello Guardina Monastero Piazza Caduti Portici Pratolongo Santa Maria [SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII]
1961 Baita Baradello
1936
1921
1871
Bercio
Bercio
Bercio
Bercio
1776 1596 Baita Baradello di Sotto il Monte Bedescho Berso di Sotto il Monte
Boarolo Bonastali
Botta (83) Botta Brughiere (91) Brusicco (83) Brusicco Ca’ Caprino (83) Ca’ Caprino Ca’ Cristalli Camandelino Caprile Cascina Fornace
Botta Brusicco Ca’ Caprino
Brusicco
Brusicco
Brusino
Brusico Cha Caprino Cha Cristallo Cha Mandollino
Caprile
Casoracchio (83) Casoracchio Catolari Catolari
Casoracchio Catolari
Corna (83) Fontanella Gerole (83)
Corna Fontanella Gerole Grumello
Corna Fontanella Gerole Grumello
Piazza Caduti
Piazza Caduti Ai Portici Pratolongo
Piazza Caduti
Fontanella
Fornace di Sotto il Monte Casoraccio Tolari Cha Majetino Cornetta FONTANELLA Gerole Guardina Monastero
Pratolongo
[SOTTO IL [SOTTO IL MONTE MONTE GIOVANNI XXIII] GIOVANNI XXIII]
Tirachetti
Pratolongo
Pratolongo
Pratolongo
[SOTTO IL MONTE]
[SOTTO IL MONTE]
[SOTTO IL MONTE]
[SOTTO IL MONTE]
Portico Prelunga S. Maria [SOTTO IL MONTE]
S. Maria SOTTO IL MONTE
Tirachetti
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 III S.O. - CAPRINO BERGAMASCO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
Riferimenti Legislativi D.P.R. n. 1996, 8-11-1963 - Mutamento della denominazione del comune di Sotto il Monte in quella di «Sotto il Monte Giovanni XXIII» (vol. XI, p. 6421; G.U. del 1964).
281 207
Riferimenti geostorici
Sovere
208 COORDINATE:
E 5-6
Comuni storici compresi: Sovere, Sellere, Sovere San Gregorio, Sovere San Martino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SOVERE: Solto, Cerete. Comuni censuari: Sovere; Sellere. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
SOVERE
1576
1639
1779
1779
SELLERE
150
1779
1779
Demografia: 1596 1776 1805 SOVERE
— 19302
SELLERE
—
SOVERE SAN GREGORIO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1277
1918
2161
1898
2091
135
276
276
265
323
—
2160 2310 2564 362
466
3253
3011
3396
3444
3797
4614
4638
533
2272
SOVERE SAN MARTNO
(1)
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Sovere San Gregorio.
(2) CosĂŹ suddivisi nelle comuniĂ componeneti: Sovere 1160, Sellere 250, Bossico 520.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Sovere Soare Soare, Suare, Suarre (Soere, Sovere) Sovere Sovere Sovere, Selere e Bosico Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere Sovere
1353 1392 1596
Sellere (Scelere) Selere (Sellere)
Circoscrizione attuale (?) Censuario di Sovere Diviso nelle due comunitĂ di Sovere San Martino e Sovere San Gregorio Censuario di Sovere Sovere e Bossico aggregati Âť Censuario di Sovere Âť Sovere e Bossico aggregati Censuario di Sovere Âť Âť Âť Âť Âť Circoscrizione attuale Âť Âť Âť
Aggregato a Sovere (?) Censuario di Sellere Aggregato a Sovere
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282 208
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Sellere. Ă&#x2C6; citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo solo nei capitoli dedicati alle unioni fiscali, dove si dispone la formazione di un unico distretto con Bossico e Sovere. Nellâ&#x20AC;&#x2122;atto di definizione dei confini di Lovere del 1395 è registrata la presenza di un console in rappresentanza del comune di Selere (Codice Patetta, 1996): ciò lascia supporre che la comunitĂ , relativamente a questo periodo almeno, godesse di unâ&#x20AC;&#x2122;esistenza autonoma. Nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596 non viene piĂš riportato in quanto, probabilmente, assorbito dal finitimo e piĂš importante comune di Sovere, al quale resta unito fino 1777 quando viene nuovamente registrato come comune autonomo (Formaleoni, 1777). Nel marzo 1798 viene aggregato a Pianico e Castro. Nel compartimento territoriale del 1805 viene registrato come comune distinto, ma giĂ in
Sovere San Martino - Sovere San Gregorio. Rappresentano le due comunitĂ , rispettivamente a ponente ed a levante del torrente Borlezza, in cui risulta diviso il comune di Sovere tra il 1590 e il 1598.
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Sovere. Ă&#x2C6; citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. Con un atto del notaio Bertolino deâ&#x20AC;&#x2122; Capitani di Sovere nel 1392 viene descritto il confine Sud-occidentale con lâ&#x20AC;&#x2122;attuale territorio di Endine, allâ&#x20AC;&#x2122;epoca inglobato nella grande comunitĂ di Solto. La descrizione di quello Nord-occidentale con Cerete e Gandino è contenuta nei rispettivi atti del 1392 (Codice Patetta, 1996). Dai riferimenti toponomastici contenuti nei citati strumenti â&#x20AC;&#x201D; Petergalli (aqua Carie Partegayi) e Valle delle Fontane (Vallis de Fontenis) lungo il confine con Solto; Valle dellâ&#x20AC;&#x2122;Acqua (Costa Vallis de lâ&#x20AC;&#x2122;Aqua), Pra Lentino (Vallis prati Lentini), torrente Borlezza e Corna Lunga (Corna Longa) lungo il confine con Cerete â&#x20AC;&#x201D; si ricava una circoscrizione territoriale corrispondente allâ&#x20AC;&#x2122;attuale, ad eccezione forse dellâ&#x20AC;&#x2122;appendice Sud-orientale di pertinenza di Sellere (il confine su questo lato non è definito), citato con la qualifica di comune nellâ&#x20AC;&#x2122;atto di descrizione confinaria di Lovere del 1395. Nel 1590 si divide nelle due comunitĂ di San Martino e San Gregorio. Tale divisione è ricordata anche dal Da Lezze (1596) ed è documentata fino al 1 luglio 1598 (Del Bello-Duina, 1983). Nel Repertorio delle comuinitĂ del 1766 e nel Catalogo delle comunitĂ del Maironi del 1776 Bossico e Sellere sono citate come sue contrade; nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del 1777 ed in tutte le fonti successive sono riportate come comuni distinti. Nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) vengono riaggregate a Sovere, ma giĂ con la prima revisione amministrativa austriaca del 1816 riacquistano autonomia. Nel 1928 aggrega Sellere e raggiunge lâ&#x20AC;&#x2122;attuale estensione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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quello successivo del marzo del 1809 viene riaggregato a Sovere e Bossico. Riacquista autonomia con il Compartimento territoriale della Lombardia del 12 febbraio 1816. Nel 1928 viene definitivamente unito a Sovere.
1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Selere (Sellere) (Sellere) (Sellere) Sellere (Sellere) Sellere Sellere Sellere Sellere Sellere Sellere
Censuario di Sellere Aggregato a Sovere » Aggregato a Pianico e Castro Censuario di Sellere Aggregato a Sovere Censuario di Sellere » » » » »
1596
Sovere San Gregorio Soere San Gregorio
Porzione della circoscrizione attuale di Sovere a sinistra del torrente Borlezza
1596
Sovere San Martino Soere San Martino
Porzione della circoscrizione attuale di Sovere a destra del torrente Borlezza
Mappa del comune censuario di Sovere (1813), Catasto Napoleonico.
Assetto circoscrizionale all’anno 1853.
Corografia del Distretto XVI di Lovere (1826/34), particolare.
Tabella di raffronto delle località abitate Località BOSSICO
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Crosmantù Frati Cappuccini
Crosmantù I Frati
I Frati
Piazza di Sovere
Crosmantù (83) Frati Cappuccini (83) Piazza
Piazza
Piazza
Ponte Nuovo Pra Lentino SELLERE
Ponte Nuovo (83) Ponte Nuovo Pra Lentino Pra Lentino Sellere Sellere
Sellere
Sellere
SOVERE
SOVERE
SOVERE
SOVERE
SOVERE SAN GREGORIO SOVERE SAN MARTINO
SOVERE
1936
1921
1871
1776 1596 Bosico (Sovere, Sellere e Bossico)
Piazza
Piazza
Piazza
Piazza di Sovere Piazza (Sovere, Sellere e Bossico)
SELLERE
SELLERE
SOVERE
SOVERE
Selere (Sovere, Sellere e Bossico) Sovere (Sovere, Sellere e Bossico) SOERE SAN GREGORIO SOERE SAN MARTINO
Riferimenti Legislativi Atto di descrizione dei confini di Sovere del 31 ottobre 1392, f. 125v, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
R.D. n. 3260, 24-12-1928 - Unione dei comuni di Sellere e Sovere in un unico comune con denominazione e capoluogo «Sovere» (vol. I - Racc. 1929, p. 1017).
283 208
Riferimenti geostorici
Spinone al Lago
209 COORDINATE: 6 B-C 6
Comuni storici compresi: Spinone al Lago. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SPINONE: Ranzanico, Bianzano, Mologno (Casazza). Comuni censuari: Spinone. Superficie territoriale (Ha): SPINONE AL LAGO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
160
200
198
198
SPINONE DEI CASTELLI
1709
861
Demografia: 1596 1776 1805 SPINONE AL LAGO
145
150
150
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 293
297
317
385
407
544
594
SPINONE DEI CASTELLI
534 1819
1649
611
688
748
1004
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo è elencato tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 vengono descritti i confini con i finitimi comuni di Ranzanico, Bianzano e Mologno (Casazza), con i quali trovavasi in confine diretto attraverso un perimetro che doveva concordare abbastanza fedelmente con quello attuale (Codice Patetta, 1996). Identico è l’assetto che si ricava dalla ricognizione del 1481 (Confini di varie terre). Come comune distinto e con una circoscrizione che si suppone immutata, è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio), quando viene unito a Ranzanico e Bianzano. Nel 1805 viene ricostruito, ma già con la riorganizzazione territoriale del marzo 1809 viene soppresso ed unito a Monasterolo. Riacquista autonomia nel 1816 con la prima riorganizzazione amministrativa del governo austriaco. Sotto la denominazione di Spinone dei Castelli nel 1928 aggrega i comuni di Monasterolo del Castello e Bianzano, che vengono ricostruiti rispettivamente nel 1947 e nel 1955 con le relative circoscrizioni preesistenti al decreto autoritativo di unione. Con D.P.R. n. 1446 del 25 settembre 1960 modifica la propria denominazione in Spinone al Lago.
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1596
SPINONE Trai Vai
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M. TORREZZO
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 33 II N.E. - GANDINO, (5ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970). 1378
Riferimenti Legislativi M. GREMALTO 1320
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Monasterolo del Castello
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1936 1921 Bianzano (Spinone dei Castelli) Monasterolo del Castello (Spinone dei Castelli)
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1961
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1208 POZZA DEL LINO
PIAZZA DEL VENTO
M. ALTINELLO
IGM (1969-74)
Gandino
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1983/91
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Leffe
Tabella di raffronto delle località abitate Località BIANZANO
la V. Gr u mel
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Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Ranzanico Circoscrizione attuale Aggregato a Monasterolo Circoscrizione attuale » » » » » Spinone al Lago, Monasterolo del Castello e Bianzano aggregati Circoscrizione attuale » »
Cirano
M.
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Spinoho, Spinoo Spinono Spinon, Spinone Spinone Spinone Spinone (Spinone) Spinone (Spinone) Spinone Spinone Spinone Spinone Spinone Spinone Spinone dei Castelli Spinone al Lago Spinone al Lago Spinone al Lago
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
R.D. n. 1521, 07-06-1928 - Unione dei comuni di Bianzano, Monasterolo del Castello e Spinone in un unico comune denominato «Spinone dei Castelli» con capoluogo Spinone (vol. IV, p. 4758). D.L.C.P.S. n. 599, 10-05-1947- Ricostituzione del comune di Monasterolo del Castello (vol. III, p. 1770). D.P.R. n. 500, 11-04-1955 - Ricostruzione del comune di Bianzano (vol. IV, p. 1209). D.P.R. n. 1446, 25-09-1960 - Mutamento della denominazione del comune di Spinone dei Castelli, in quello di «Spinone al Lago» (vol. XIII, p. 8336).
Riferimenti geostorici
Spirano
210 COORDINATE:
C4
Comuni storici compresi: Spirano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SPIRANO: Lurano, Pognano, Verdello, Minervio (Verdello). Comuni censuari: Spirano. Superficie territoriale (Ha): SPIRANO
1853
1921
926
957
1936 1951 1961 946
946
1999
946
946
Demografia: 1596 1776 1805 SPIRANO
820
1200
1223
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1832
1998
1983
2097
2330 2692 3009
2729
2714
3176
3173
3479
3807
4079
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato in tutti gli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nel capitolo che elenca i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Pognano, Lurano, Minervio (Verdello) e Verdello, con i quali coerenzia tuttora lungo il confine occidentale (Codice Patetta, 1996). Il confine orientale è delineato nelle descrizioni confinarie di Cologno e Urgnano del medesimo anno. Attraverso un tracciato del tutto identico all’attuale, in quanto materializzato dal Fosso Bergamasco, verso mezzogiorno si trovava in confine con “Brignano Milanese”. L’assetto confinario di fine ’300 viene confermato e completato da due nuove ricognizioni del 1481: la prima è effettuata il 6 gennaio; la seconda, con cui si esegue solo la verifica del confine con Urgnano, è datata 26 marzo. Nei due atti vengono delineati i confini con Urgnano, Cologno, Liteggio (Cologno), Lurano, Pognano e Comun Nuovo. Come comune autonomo e con una circoscrizione che si suppone coincidente all’attuale già dal XIV secolo, è registrato, senza modificazioni apparenti, in tutte le fonti successive fino ad oggi.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano Spirano
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Barona Cascina Cipriana Romana Sacler San Giuseppe Spiranella SPIRANO
1983/91 Cascina Barona (91) Cascina Cipriana (91) Romana (83)
IGM (1969-74) Cascina Barona
1961
1936
1921
1871
1776
SPIRANO
Spiranella SPIRANO
1596
Cascina Cipriana Romana
Romana Sacler
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San Giuseppe San Giuseppe Cascina Spiranella Spiranella SPIRANO SPIRANO
SPIRANO
SPIRANO
Spiranella SPIRANO
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Morengo
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Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
285 210
Riferimenti geostorici
Stezzano
211 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Stezzano. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): STEZZANO: Colognola del Piano (Bergamo), Grumello del Piano (Bergamo), Lallio, Sforzatica (Dalmine), Levate, Guzzanica (Dalmine), Zanica, Azzano San Paolo. Comuni censuari: Stezzano. Superficie territoriale (Ha): STEZZANO
1853
1921
969
1006
1936 1951 1961 995
995
1999
995
925
Demografia: 1596 1776 1805 STEZZANO
799
1300
1438
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2135
2366
2438
2522
2923 3317 3671
4311
4447
5474
5932
6612
7556
8253
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Stezzano. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i limiti amministrativi con i comuni contermini di Colognola (Bergamo), Grumello (Bergamo), Lallio, Sforzatica (Dalmine), Levate, Guzzanica (Dalmine), Zanica e Azzano San Paolo, che descrivono una geografia confinaria pienamente conforme a quella attuale (Codice Patetta, 1996). Il confine meridionale con Comun Nuovo non viene descritto, ma, anche qui, si deve ritenere che non fosse molto dissimile da quello odierno. Aggrega in seguito la frazione di Guzzanica assumendo l’estensione territoriale dell’omonimo comune censuario del Catasto Lombardo-Veneto. Con tale estensione giunge fino al 1809 quando viene aggregato a Bergamo con altri 27 comuni del circondario del capoluogo (Decreto 31 marzo 1809 sulla “concentrazione” dei comuni). Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 viene ricostruito con la sua preesistente circoscrizione. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali fino al 1962 quando con D.P.R. n. 1835 del 3 dicembre cede la frazione di Guzzanica al comune di Dalmine ed assume l’attuale dimensione (v. all. scheda 160 - Dalmine). Guzzanica (Dalmine). È individuabile come differenza tra il confine censuario di metà Ottocento di Stezzano e il perimetro amministrativo attuale di Dalmine. Ad eccezione della redazione del 1333, dove non è registrato, è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo ascritto alla facta di porta S. Stefano. Negli atti di definizione confinaria di fine Trecento di Stezzano, Sforzatica, Sabbio e Lallio, con i quali risulta in coerenza diretta, ed ancora in quelli del 1456 e 1481 di Stezzano, è menzionato con la qualifica di territorium. È aggregato in seguito al comune di Stezzano a cui resta unito fino al 1962, anno in cui, con D.P.R. del 3 dicembre, viene aggregato a Dalmine.
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Lallio
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IGM (1969-74) Cascina Berlocca
1961 1936 Cascina Berlacca Cascina di Mezzo Cascina Marchetta Cascina Marchetta Cascina Cascina Marchettina Marchettina Cascina Merina Cascina Merina (91) Cascina Morlani Cascina Morlani Cascina Morlani Cascina Murere Cascina delle Cascina Murere (83) Murere Cascina Pessini Cascina Pessini Cascina Pessini Cascina Suarda Cascina Cascina Suarda Cascina Suarda Suarda (83) Cascina Suardina Cascina Suardina Cascina Suardina Cascina Tezza Cascina Tezza (83) Cascina Tezza Cascina Tezza Guzzanica (oggi in Dalmine) Guzzanica Guzzanica Madonna dei Campi Madonna Madonna Madonna dei Campi dei Campi dei Campi STEZZANO STEZZANO STEZZANO STEZZANO STEZZANO
1921
1871
1776
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Guzzanica
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Berlocca Cascina di Mezzo Cascina Marchetta Cascina Marchettina
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Circoscrizione attuale » Censuario di Stezzano » » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di Stezzano » » » » » » » Circoscrizione attuale »
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VERDELLO
286 211
Mappa del comune censuario di Stezzano (1812), Catasto Napoleonico.
Levate
Riferimenti Legislativi D.P.R. n. 1835, 3-12-1962 - Distacco della frazione di Guzzanica dal comune di Stezzano ed aggregazione al comune di Dalmine (vol. IX, p. 6146; G.U. n. 20 del 23/01/1963).
Strozza
212 COORDINATE:
B2
Nel 1809 aggrega i comuni di Bedulita, Roncola e Capizzone, dove nel 1812 si trasferisce la sede comunale. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 i quattro comuni vengono ricostituiti. Da questa data il comune in oggetto non subisce altre variazioni.
Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle San Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
(*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Strozza. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente in parte alla comunità di Valdimania e in parte alla comunità di Brembilla. Comuni censuari: Strozza. Superficie territoriale (Ha):
Strozza. Fino alla metà del XV secolo la porzione della circoscrizione attuale a destra del torrente Imagna faceva parte della Valdimania (*), un’entità sovracomunale comprendente le comunità ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna di cui vengono definiti i confini nel 1456. La porzione a sinistra del citato torrente restava inclusa nel territorio di Valle Imagna Bassa, come viene definito nel citato atto, di pertinenza di Brembilla. Come comune distinto è menzionato nell’estimazione generale del 1476 (Istituzioni del territorio, 1997) ed in quella del 1575. Secondo alcuni tale emancipazione è documentata già a partire dal 1430, quando vengono registrate come sue contrade Carbonera, Cacap, Ca Liger, Ca Pizzoni, Amanio, Roncola (Gualandris, 1986). Come comune autonomo è descritto nella relazione di fine mandato del capitano Da Lezze del 1596, dove è detto «in monte di qua dal acqua confinante col comun di Almeno». Con tale circoscrizione è elencato in tutte le fonti successive fino alla riorganizzazione amministrativa francese, quando annette la porzione a sinistra del torrente Imagna e raggiunge l’attuale estensione territoriale.
1853
1921
370
389
STROZZA
1936 1951 1961 385
385
1999
385
385
Demografia: 1596 1776 1805 STROZZA
627
450
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
462
602
607
633
667
805
833
836
884
762
923
824
767
840
854
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Strozza) (Strozza) Stroza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza Strozza
Ricadente in parte nella comunità di Valdimania e in parte nella comunità di Brembilla » Circoscrizione attuale senza la porzione a sinistra del torrente Imagna appartenente a Brembilla Vecchia (Ubiale Clanezzo) » » Circoscrizione attuale senza la porzione a sinistra del torrente Imagna appartenente con Clanezzo a Capizzone Circoscrizione attuale » Strozza, Capizzone, Bedulita e Roncola aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Amagno
1983/91
IGM (1969-74) Amagno
1961 Amagno
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Ca’ Campo
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Mappa del comune censuario di Strozza (1814), Catasto Napoleonico.
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1936 Amagno
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VILLA D’ALME’
. 287 212
Riferimenti geostorici
Susio
213 COORDINATE: 5 D 1-2
Comuni storici compresi: Suisio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): SUISIO: Medolago, Madone, Bottanuco, Chignolo. Comuni censuari: Suisio. Superficie territoriale (Ha): SUISIO
1853
1921
441
463
1936 1951 1961 458
458
1999
458
458
Demografia: 1596 1776 1805 SUISIO
321
622
670
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1045
1132
1163
1168
1237 1384 1457
1620
1555
1895
1927
2239
2808
3060
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392 vengono descritti suoi confini con i comuni di Medolago, Chignolo, Madone e Bottanuco che, a livello generale di coerenza, definiscono un assetto territoriale pienamente corrispondente a quello attuale (Codice Patetta, 1996). A distanza di quasi un secolo, il 18 marzo 1481 viene eseguita una nuova ricognizione dei confini che, basandosi sullo stesso sistema di riferimenti topografici e toponomastici, definisce una circoscrizione assolutamente identica a quella di fine Trecento (Confini di varie terre). Come comune distinto e con un’estensione territoriale coincidente all’attuale è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1809, quando aggrega Bottanuco e Medolago. Con la prima riorganizzazione amministrativa del Governo austriaco del febbraio 1816 i tre comuni vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni. Da questa data non sono documentate altre variazioni di cirscoscrizione.
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina San Giuliano
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. Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
288 213
1936
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Piazza Amata SUISIO
Castelletto Piazza Amata SUISIO
Castelletto Piazza Amata SUISIO
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Taleggio
214 COORDINATE:
C3
ne ricostituito con il comparto territoriale del 1816. Dopo questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Nella seduta del 5 settembre 1865 il Consiglio Provinciale si esprime negativamente sulla domanda degli abitanti del comune diretta ad ottenere lo smembramento di Taleggio nei tre comuni autonomi di Pizzino, Peghera ed Olda con Sottochiesa (v. all.).
Olda - Peghera - Pizzino - Sottochiesa. Con una circoscrizione amministrativa provvisoria corrispondente a quella delle rispettive parrocchie, si erigono in quattro comuni distinti nell’aprile 1797 con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca. Nel 1805 si riuniscono ricostituendo l’originaria circoscrizione di Taleggio.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Taleggio, Olda, Peghera, Pizzino, Sottochiesa. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: “Taleggio ossia Pizzino con Sottochiesa, Olda e Peghera”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
4647
4697
4647
4647
TALEGGIO
4647
4647
Demografia: TALEGGIO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1500 17201
1538
1569
1803
1250
1387
1470 2146 2327
1971
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1411
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(1) Così suddivisi nelle comunità componenti: Olda 300, Peghera 280, Pizzino 840, Sottochiesa 300.
Taleggio. Con la denominazione di Talliegio o Taligio è riportato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. In questo periodo la sua estensione doveva corrispondere all’unione degli attuali territori di Taleggio e di Vedeseta. Nelle successive redazioni viscontee non è più riportato; compare nuovamente in quelle di epoca veneta del 1453 e 1491 con la denominazione di Talegio cum Valle Saxina. A metà del XIV secolo si sottrae alla giurisdizione della Valsassina e costituisce insieme ad Averara (che includeva nella sua circoscrizione gli attuali comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica e Santa Brigida) una grande entità sovracomunale (Terre di Taleggio e Averara) con proprio vicario e dotata di uno Statuto (1358) che viene successivamente riconfermato per tutta l’età veneta. Il passaggio alla Serenissima delle due comunità, in momenti diversi — 1428 Averara; 1433 Taleggio —, determinò lo sdoppiamento del vicariato e, probabilmente, la fine dell’entità sovracomunale (Istituzioni del territorio, 1997; Riceputi, 1997). Nel 1433 entra a far parte della Repubblica Veneta e dalla sua circoscrizione viene scorporato il territorio di Vedeseta, che resta fedele allo Stato di Milano. Non si possiede la descrizione dei suoi confini né di fine Trecento né del secolo successivo ma dalle coerenze fornite dal Da Lezze nel 1596 (Stato di Milano a Ovest e a Nord, Cassiglio a Est, Gerosa e Fuipiano a Sud) e dalle contrade che egli indica come di sua pertinenza (tutte ricadenti nel suo attuale perimetro amministrativo) emerge, verso la fine del XVI secolo, un assetto territoriale coerente con quello dell’odierna circoscrizione amministrativa. Nel 1797 si divide nelle quattro comunità di Olda, Peghera, Pizzino e Sottochiesa che già nel 1805 si riaggregano ricostituendo il comune originario. Nel 1809 aggrega il comune di Vedeseta, che vieo g no
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Taleggio Talliegio (Taleggio) Val Taiecchio, Valle Taietto Peghera Val Taleggio Valle Taleggio Taleggio (Taleggio) Taleggio cioè Pizzino, Sottochiesa, Olda e Peghera Taleggio Taleggio cioè Pizzino, Sottochiesa, Olda e Peghera Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio Taleggio
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Porzione territoriale della circoscrizione attuale di Taleggio
1798
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Porzione territoriale della circoscrizione attuale di Taleggio
1798
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Porzione territoriale della circoscrizione attuale di Taleggio
1798
Sottochiesa Sottochiesa
Porzione territoriale della circoscrizione attuale di Taleggio
Taleggio e Vedeseta aggregati Taleggio e Vedeseta aggregati (non citato nel Codice Patetta) Cirscoscrizione attuale » » » Diviso nelle quattro comunità di Olda, Peghera, Pizzino e Sottochiesa Cirscoscrizione attuale Taleggio e Vedeseta aggregati Cirscoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Asturi Buna Ca’ Cornei Cacorviglio Cantello di Paghera Cornale d’Olda Cornalito Costa d’Olda Costa de’ Lupi
1983/91
IGM (1969-74) Asturi
1961
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Cacorviglio
1936
1921
1871
Costa d’Olda (83) Costa d’Olda
Costa d’Olda
Fraggio (83) Grasso La Costa
Fraggio Grasso La Costa
Fraggio Grasso La Costa
Olda Peghera Pizzino
Olda Peghera Pizzino
Olda Peghera Pizzino
Olda Peghera Pizzino
Olda Peghera Pizzino
Olda Peghera Pizzino
Sottochiesa
Sottochiesa
Sottochiesa
Sottochiesa
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[TALEGGIO]
[TALEGGIO]
[TALEGGIO]
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Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Fondre Fraggio Grasso La Costa Molini di Paghera Olda Peghera Pizzino Ponte di Olda Prato Prerghei Retag Riviera Ronchale di Paghera San Giacomo di Paghera Sottochiesa Stauci [TALEGGIO]
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Gerosa S. PELLEGRINO TERME
Val Bona (V) Vastello vecchio
Val Bona (V)
1776 1596 Asiuri Buna (contr. di Paghera) Ca’ Cornei Cacovaglio Cantello di Paghera Cornale d’Olda Cornalito Costa di Olda Costa de’ Lupi - Olda Fondre Fraggio di Pizzino Frag Grasso di Pizzino Grasso Costa di Paghera Molini di Paghera Olda Olda Paghera Peghera Pizzino Castello Picino Ponte di Olda Prato di Paghera Prerghei Retag Riviera Ronchale di Paghera S. Giacomo di Paghera Sottochiesa Sotto Gesia Stauci [TALEGGIO] [VALLE TAIETTO] Val Bona Vastello vecchio
289 214
Riferimenti geostorici
Tavernola Bergamasca 215 COORDINATE: 6 C 8
Comuni storici compresi: Tavernola Bergamasca, Bianica, Cambianica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): CAMBIANICA: Predore, Vigolo, Parzanica. Comuni censuari: “Tavernola con Cambianica, Bianica e Gallinarga”. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
655
1249
1236
1236
TAVERNOLA BERGAMASCA
1236
1236
Demografia: 1596 1776 1805 TAVERNOLA BERGAMASCA 256
500
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
429
697
733
696
778
1002 1160 1406
1691
1827
2102
2287
2286
2328
2360
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Bianica Blinica, Blinicha
1353 1392
Cambianica Campanicha, Campzanica Campinanicha
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Tavernola Bergamasca
Porzione settentrionale della circoscrizione attuale di Tavernola Bergamasca Coincidente con la circoscrizione attuale di Tavernola Bergamasca
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bianica Cambianica Campo Dosso Copiana Gallinarga TAVERNOLA BERGAMASCA
1983/91 Bianica Cambianica Campo Dosso
IGM (1969-74) Bianica Cambianica Campo Dosso Copiana Gallinarga TAVERNOLA BERGAMASCA
Gallinarga TAVERNOLA BERGAMASCA
1961 Bianica Cambianica Campo Dosso
1936
Gallinarga TAVERNOLA BERGAMASCA
Cambianica
1921 Bianica Cambianica
1871 Bianica Cambianica
TAVERNOLA BERGAMASCA
Gallinarga TAVERNOLA BERGAMASCA
Galinazza TAVERNOLA BERGAMASCA
1776 1596 Bianica Campianica Campi del Dosso Campiana Gallinarga TAVERNOLA TAVERNOLA
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MONASTEROLO DEL CASTELLO
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1320
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Cambianica. Con la denominazione di Canizanica o Campzanica è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Andrea. Nel 1392 si esegue la ricognizione dei suoi confini con i comuni contermini di Predore, Vigolo e Parzanica, con i quali trovavasi in confine diretto lungo un perimetro corrispondente a quello dell’attuale circoscrizione di Tavernola, denominazione con la quale vene identificato a partire dalla fine del XV secolo.
1353
Diviso nelle comunità di Cambianica e Bianica Coincidente col comune storico di Cambianica Circoscrizione attuale » » » » » Tavernola, Vigolo e Parzanica aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
T. G
Bianica. Con la denominazione di Blinica o Blenicha è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo — ad eccezione della redazione del 1491 dove è registrato in unione a Vigolo (Vigello et Berlenicha) — tra i comuni ascritti alla facta di S. Andrea. Nelle descrizioni di confine di fine Trecento non è menzionato in quanto probabilmente fuso ed identificato con Cambianica. Nell’estimazione generale del 1447 è menzionato in unione a Cambianica e Tavernola.
Tavernola Bergamasca (Tavernola) (Tavernola) Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Tavernola Bergamasca Tavernola Bergamasca Tavernola Bergamasca Tavernola Bergamasca Tavernola Bergamasca Tavernola Bergamasca
D’ISEO
Tavernola Bergamasca. Con la denominazione di Tavernolla è segnalato nelle redazioni degli Statuti di Bergamo del 1391, 1422 e 1453 solamente nei capitoli dedicati alle unioni fiscali, dove viene disposta la costituzione di un unico distretto insieme a Bianica e Cambianica, oggi sue frazioni. Nel 1392 (Codice Patetta, 1996) è citato nella descrizione dei confini di Predore, ma nell’accezione territoriale più ampia di “vallis Tavernole”, ad indicare probabilmente solo la coerenza con il bacino imbrifero del torrente Rino. Dalla descrizione del comune di Cambianica del 1392 si apprende infatti che tutta l’attuale circoscrizione di Tavernola risultava inclusa in questo comune. Nell’estimazione generale del 1447 è registrato in unione alle località di Cambianica e Bianica (Tabernulla et Plenicha et Caperniaticha). Con una circoscrizione corrispondente a quella attuale è citato in tutte le fonti successive fino al 1809, quando, in esecuzione del Decreto del 31 marzo sulla “concentrazione” dei comuni, aggrega Vigolo e Parzanica che vengono ricostruiti nel 1816. L’attuale denominazione viene introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Predore
S. Giorgio
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Riferimenti Legislativi Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
290 215
R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Tavernola ad assumere la nuova denominazione di Tavernola Bergamasca (vol. VII, p. 1425).
Riferimenti geostorici
Telgate
216 COORDINATE: 6 E 5-6
Comuni storici compresi: Telgate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): TELGATE: Chiuduno, Grumello, Palosco. Comuni censuari: Telgate. Superficie territoriale (Ha): TELGATE
1853
1921
791
821
1936 1951 1961 812
812
1999
812
812
Demografia: 1596 1776 1805 TELGATE
599
608
655
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1085
1122
1296
1397
1617 1898 2132
2238
2205
2324
2362
2795
3299
3715
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È elencato tra i comuni ascritti alla facta di S. Stefano negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, nei quali viene inoltre disposta l’unione fiscale con i comuni di Grumello e Boldesico. Con un atto del notaio Giovanni de Becho di Gorlago, nel 1392 vengono definiti i suoi confini con Chiuduno, Grumello e Palosco, con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). I pochi ma significativi (in quanto posti nei quattro punti cardinali) riferimenti topografici citati nello strumento — torrente Tirna (lectus Tirne) a Nord, cascina Galbe (Galbeno) ad Est, Tolari (Tolero) a Sud e Gazza (contrata de la Gazza) ad Ovest (quest’ultimo riferimento è menzionato nella descrizione confinaria di Bolgare del 1481 - Confini di varie terre) — permettono di assumere i confini comunali attuali quali confini storici. In seguito è registrato come comune distinto in tutte le fonti consultate, senza apparenti variazioni di circoscrizione, fino al marzo 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) quando viene aggregato a Grumello. Nel 1816 viene ricostruito con la denomimazione e la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico e da questa data non si registrano altre variazioni territoriali.
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S. Stefano degli Angeli
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Grumello del Monte Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina del Molino TELGATE
1983/91 Cascina Molino TELGATE
IGM (1969-74) 1961 Cascina del Molino TELGATE TELGATE
1936
1921
1871
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 46 I N.E. - PALAZZOLO SULL’OGLIO, (4ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
291 216
Riferimenti geostorici
Terno d’Isola
217 COORDINATE:
D2
Comuni storici compresi: Terno d’Isola, Castegnate. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): TERNO E CASTEGNATE: Bonate Sopra, Valtrighe (Mapello), Botta (Sotto il Monte), Carvico, Calusco Inferiore, Bonate Sotto. Comuni censuari: Terno con Castegnate Superficie territoriale (Ha): TERNO D’ISOLA
1853
1921
388
403
1936 1951 1961 399
399
1999
399
399
Demografia: 1596 1776 1805 TERNO D’ISOLA
460
600
601
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1158
1249
1310
1304
1465 1708 1886
2050
1818
2094
2360
2789
3213
3471
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Terno d’Isola. È registrato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. Negli stessi ordinamenti si prescrive inoltre l’unione fiscale con Castegnate. Tale prescrizione sembra essersi concretizzata anche da un punto di vista amministrativo già a fine Trecento (Codice Patetta, 1996): nell’atto rogato a Chignolo il 30 giugno 1392 vengono descritti i suoi limiti territoriali con i contermini comuni di Calusco, Carvico, Bonate Sopra ed i territori di Botta (Sotto il Monte Giovanni XXIII) e di Valtrighe (Mapello) che definiscono, assieme a Chignolo e Medolago, le cui coerenze con il comune in parola sono delineate nei rispettivi strumenti, un’assetto territoriale conforme a quello attuale. Con questa circoscrizione (Terno con Castegnate) è registrato in tutte le fonti successive fino al 1812, quando con decreto prefettizio aggrega il comune di Sotto il Monte, che viene ricostruito nel febbraio del 1816 con la prima riorganizzazione amministrativa del Governo austriaco (Compartimento territoriale della Lombardia). Nel 1892 assume la denominazione attuale di Terno d’Isola.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Terno d’Isola Terno Terno et Casteniate (Casteniato) Teren (Terno) et Casgnate Terno Terno Terno Terno Terno con Castegnate Terno Terno con Castegnate Terno Terno Terno Terno Terno d’Isola Terno d’Isola Terno d’Isola Terno d’Isola Terno d’Isola
1353
Castegnate Castenate, Casteniate
Circoscrizione attuale senza il territorio di Castegnate Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Terno d’Isola
Tabella di raffronto delle località abitate Località Carvisi Castegnate Colombaia TERNO D’ISOLA
1983/91 Carvisi
IGM (1969-74) Carvisi
1961 Carvisi
TERNO D’ISOLA
TERNO D’ISOLA
Colombaia TERNO D’ISOLA
1936
1921
1776
Castegnate
1871 Carvisi Castegnate
Castegnate TERNO D’ISOLA
1596
Castegnate
Casgnate
TERNO D’ISOLA
TERNO
TERNO
TERNO (ET CASGNATE)
Castegnate. È menzionato come comune autonomo ascritto alla facta di S. Alessandro negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove viene inoltre prescritta l’unione fiscale con Terno. Nel 1392, contrariamente a quanto indicato negli Statuti, risulta già unito a Terno in un’unica entità amministrativa. Tale unione è confermata anche dall’estimazione generale del 1447 dove le due comunità vengono riportate sotto la stessa voce di riferimento (Terno et Casteniate). Nelle fonti ufficiali successive è sempre registrato come contrada di Terno.
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Corografia del Distretto V di Ponte S. Pietro (1826/34), particolare.
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Riferimenti Legislativi R.D. n. 742, 4-12-1892 - Autorizza il comune di Terno a cambiare l’attuale sua denominazione in quella di Terno d’Isola (vol. IV, p. 4149).
Torre Boldone
218 COORDINATE:
C4
Prospetto di divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797 e nel successivo comparto territoriale del marzo 1798. In esecuzione del Decreto 31 marzo 1809, viene aggregato a Bergamo con altri 27 comuni.
Riacquista autonomia nel febbraio del 1816 con la prima riorganizzazione amministrativa del Governo austriaco. Successivamente a questa data le fonti legislative non registrano altre variazioni di circoscrizione.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Torre Boldone. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla vicinia di S. Lorenzo del comune di Bergamo. Comuni censuari: Torre Boldone. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
333
347
TORRE BOLDONE
1936 1951 1961 344
344
1999
344
344
Demografia: 1596 1776 1805 TORRE BOLDONE
—
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
718
852
838
946
1141
1424 1562 1815
2208
2224
2693
3440
5877
7180
7685
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
A partire dal XIII secolo è documentata l’appartenenza del suo territorio alla circoscrizione della città di Bergamo. Nel capitolo XXVIII (collazione II) dello Statuto del 1331 (che riprende le norme della redazione del 1263), dedicato alla descrizione dei confini della vicinia di S. Lorenzo, si prescrive che «locus et terratorium de Turre Boldonum sit et esse debeat de confinibus vicinie et in vicinia Sancti Laurentii. Et quod ipse locus et terratorium et stantes et habitantes et qui de cetero stabunt et habitabunt in eodem loco et teratorio de Ture Boldonum sint et esse debeant de ipsa vicinia et burgo Sancti Laurentii et debeant solvere et sustinere honera et factiones in ipsa et cum ipsa vicinia Sancti Laurentii et cum vicinis ipsius vicinie, tamquam et sicut vicini ipsius vicinie Sancti Laurentii faciunt et fecerunt et facere debent» (Statuto 1331). In ordine alla individuazione topografica del confine viciniale (e quindi del confine orientale del comune in oggetto), le indicazioni contenute nel successivo Statuto cittadino del 1491 (Statuto 1491) sono molto chiare e definiscono un confine tra la vicinia ed i finitimi comuni di Ranica e Gorle (roggia Guidana), che ricalca abbastanza fedelmente quello attuale tra Torre Boldone ed i citati comuni. L’appartenenza alla città, come contrada dei Corpi Santi della vicinia di S. Lorenzo, è documentata successivamente in tutte le fonti ufficiali fino alla fine del dominio veneto. Con una estensione territoriale corrispondente a quella parrocchiale, è segnalato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Seriate nel
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Torre Boldone (Corpi Santi di Bergamo)
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IGM (1969-74)
Casa del Lupo (91)Ca’ del Lupo Chignola Bassa
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1983/91
Lombardo
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Borghetto Ca’ del Lupo Chignola Bassa [porzione] Contrada Maggiore Fenile Gaito Martinella [porzione] San Martino TORRE BOLDONE
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Sorisole
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Circoscrizione attuale » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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500
Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone (Torre Boldone) Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone Torre Boldone
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1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
Mappa del comune censuario di Torre Boldone (1812), Catasto Napoleonico.
293 218
Riferimenti geostorici
Torre de’ Busi (LC)
219
COORDINATE:
E 1-2
Comuni storici compresi: Torre de’ Busi (La Bretta), Ca’ Martinone, Cornello, Favirano, Roncaglia, Zanelli. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): LA BRETTA: Caprino, Monte Marenzo, Carenno, Lorentino (Calolziocorte), Valle Imagna. Comuni censuari: Torre de’ Busi con Ca’ Martinone e Cornello; Roncaglia con Favirano; Zanelli con Valcava. Superficie territoriale (Ha): TORRE DE’ BUSI
1853
1921
895
925
1936 1951 1961 915
915
1999
915
915
Demografia: 1596 1776 1805 TORRE DE’ BUSI
121
850
CA’ MARTINONE
71
(1)
CORNELLO
82
(1)
FAVIRANO
87
(2)
RONCAGLIA
99
188
183
235
(1)
687
ZANELLI
334
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1383
1553
1444
1658
1769 2015 2442
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Torre de’ Busi in quanto soggetti alla stessa parrocchia di S. Michele. in quanto soggetti alla stessa parrocchia di S. Gottardo.
2165
1959
2011
1793
1616
1589
1700
(2) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Roncaglia
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Con la denominazione di La Bretta è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove, nei capitoli dedicati alle unioni fiscali, viene inoltre disposta la formazione di un unico distretto insieme ai comuni di Sala e Corte (oggi frazioni di Calolziocorte). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni contermini di Caprino, Monte Marenzo, Carenno, Lorentino (Calolziocorte) ed il territorio della Valdimania. Molti sono i riscontri tra i riferimenti toponomastici citati nell’atto e le scritture riportate lungo il confine amministrativo attuale sulla cartografia ufficiale dell’I.G.M.: torrente Sonna (lectum Sone), Campolongo (super grumello Campi Longi), Valcava (u.d. in Valle Cava), Campiobona (ad turrim de Planchabona), Monte Brughetto (u.d. ad Brugetum), Zucco (in sumitate Zucarelli de Favirano), Ravanaro (ad mollendinos de Ravanario); riscontri che consentono di conferire validità storica agli attuali confini di Torre de’ Busi, con l’unica eccezione dell’inclusione nel suo perimetro storico dell’appendice Sud-orientale del comune di Calolziocorte al di sotto della linea ideale che congiunge le località Zucco e La Piazza (…et ab ipso termino qui est super Zuchum de Favirano eundo recte ad Piazam…) (Codice Patetta, 1996, docc. 65b, 65c). Da Lezze si riferisce a “Val Bereta” come ad un monte in Val San Martino che comprende i comuni di Favirano, Roncaglia, Torre de’ Busi, Ca’ Zanelli, Cornello e Ca’ Martinone. Con la riorganizzazione amministrativa dell’aprile 1797, dove come entità territoriale provvisoria viene assunta la circoscrizione parrocchiale, i comuni insi100
E R V E
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Falghera
Mazzoleni
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Torre de’ Busi La Breta, La Bretta La Breta, Vallis de la Breta Piaia (Piara) e Tor di Busi Torre de’ Busi Valle Santo Martino Torre de’ Busi Torre de’ Busi San Michele Torre de’ Busi, Camartinone e Cornello Torre de’ Busi Torre de’ Busi, Ca Martinone e Cornello Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi Torre de’ Busi
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Ca’ Martinone (Ca’ Martinone) (Ca’ Martinone) Ca’ Martino et Casarola Ca’ Martinone Camartinone Cha Martinone
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Cornello (Cornello) (Cornello) Cornello (Cornello) Cornello di Valle San Martino Cornello S.V.M.
1353 1392 1596 1740 1766 1776
Favirano (Favirano) (Favirano) Favirano (Favirano) Favirano Favirano
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Roncaglia (Roncaglia) (Roncaglia) Roncaia Roncalia Roncaglia Roncaglia di Val San Martino San Gottardo Roncaglia con Favirano (Roncaglia) Roncaglia con Favirano
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Zanelli (Zanelli) (Zanelli) Ca’ Zanelli (Zanelli) Zanelli Zanelli (Zanelli) Zanelli (Zanelli) Zanelli
Circoscrizione attuale con porzione meridionale di Lorentino (Calolziocorte) » Censuario di Torre de’ Busi senza i territori di Cornello e Ca’ Martinone Censuario di Torre de’ Busi Censuario di Torre de’ Busi senza i territori di Cornello e Ca’ Martinone » Censuario di Torre de’ Busi e di Zanelli aggregati Censuario di Torre de’ Busi Censuario di Torre de’ Busi e di Zanelli aggregati Censuario di Torre de’ Busi Circoscrizione attuale » » » » » » » Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia di Lecco)
Contrada di La Bretta » Porzione orientale del censuario di Torre de’ Busi » » »
Contrada di La Bretta » Porzione Sud-occidentale del censuario di Torre de’ Busi Non citato Porzione Sud-occidentale del censuario di Torre de’ Busi »
Contrada di La Bretta » Porzione occidentale del censuario di “Roncaglia con Favirano” Non citato Porzione occidentale del censuario di “Roncaglia con Favirano” »
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Contrada di La Bretta » Porzione orientale del censuiario di “Roncaglia con Favirano” » » » Censuario di “Roncaglia con Favirano” » Aggregato a Monte Marenzo »
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Contrada di La Bretta » Censuario di “Zanelli con Valcava” Non citato Censuario di “Zanelli con Valcava” » Aggregato a Torre de’ Busi Censuario di “Zanelli con Valcava” Aggregato a Torre de’ Busi Censuario di “Zanelli con Valcava”
stenti sul territorio attuale del comune in parola si restringono a due: San Michele, che comprende le comunità di Torre de’ Busi, Ca’ Martinone, Cornello e Zanelli, e San Gottardo che comprende Roncaglia e Favirano. Nel 1805 Zanelli è registrato come comune autonomo ma già nel 1809 viene riaggregato a “Torre de’ Busi con Ca’ Martinone e Cornello”. Con lo stesso provvedimento Roncaglia e Favirano vengono aggregati a Monte Marenzo. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 vengono ricostruiti i comuni di Roncaglia con Favirano, Zanelli, “Torre de’ Busi con Ca’ Martinone e Cornello”, che corrispondono ai tre comuni censuari in cui ancor’oggi, dal punto di vista catastale, risulta suddiviso il territorio comunale. Nel 1818 si fondono sotto la denominazione di Torre de’ Busi, in una circoscrizione territoriale corrispondente a quella odierna. Con tale assetto è registrato nel Dizionario odeporico del Maironi Da Ponte del 1820 (qui con la denominazione di San Michele) ed in tutte le fonti legislative successive. Con Decreto Legislativo n. 250, del 6 marzo 1992 passa alla provincia di Lecco.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Alle case Baita Busa Ca’ Begni Ca’ Bonasco Ca’ Brago Ca’ Brione Ca’ di Re Ca’ di Sotto Ca’ Mangili CA’ MARTINONE
1983/91 Alle case (83) Baita (91)
IGM (1969-74) Alle case Baita
1961 Alle case
1936
1921
1871
Ca’ Begni (?)
Ca’ Martinone
Casarola
Casarola (83)
Casello Coldara Colla Combeli
Casello (91)
Ca’ Brago Ca’ Brione Ca’ di Re
Ca’ Martinone
Ca’ Martinone
Ca’ Prandi
Ca’ Prandi
Casarola
Casarola
Cha Orago (Favirano) Birono (?) Cha de’ Re Ca’ di Re (Roncaglia) (Ca’ Zanelli ?) Ca’ di Sotto (?) Ca’ Mangili (?) CHA CAMARTINO MARTINONE (ET CASAROLA) Caprandi (Ca’ Zanelli) Caserola Casarola (Ca’ Martinone) (Ca’ Martinone)
Coldara
Caldara (Zanelli)
Combeli
Combeli
Cornello
Cornello
Favirano
Favirano
Favirano Foppa dei Mergi
Roncaglia (83)
Roncaglia
Roncaglia
Contrada CORNELLO
Contrada
Credarolo
Roncaglia del Cornello San Gottardo
San Gottardo (91) San Gottardo
San Gottardo
San Gottardo
San Gottardo
San Gottardo
San Marco (Pieia)
San Marco
San Marco
Pieia
Pieia
Pieja
San Marco
Piara Ponte San Michele
Mappa del comune censuario di Torre de’ Busi rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
1596
Busa (Cornello) Ca’ Bonasco (91) Ca’ Bonasco Ca’ Brago (83) Ca’ Brago Ca’ Brione Ca’ di Re (83)
Ca’ Prandi
FAVIRANO Foppa dei Mergi Merlo Nusaggia RONCAGLIA
1776
San Michele
San Michele
San Michele
San Michele
San Michele
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Sogno
Sogno
Sogno
Sogno
Sogno Sottoposta Tegiola TORRE DE’ BUSI
Tegiola Tegiola TORRE DE’ BUSI TORRE DE’ BUSI
TORRE DE’ BUSI TORRE DE’ BUSI
Urida Valcava
Valcava
Valcava
Valcava
Ca’ Zanelli
Ca’ Zanelli
Colla (?) Combei (Zanelli) Combri (Zanelli) (Ca’ Zanelli) Contrada (?) CORNELLO CORNELLO V. S. M. Credarolo (Favirano) FAVIRANO FAVIRANO Merlo (?) Nusaggia (Zanelli) RONCAGLIA DI RONCAIA VAL S. MARTINO Roncaglia del Cornello (Cornello) San Gottardo S.to Gotardo (Roncaglia) (Roncaglia) Pieja (Zanelli) Pieia (Ca’ Zanelli) Piaia, Piara (Torre de’ Busi) Ponte (?) San Michele S.to Michel (Cornello) (Torre de’ Busi) Sottoposta (?)
ZANELLI
Valcava
TORRE DE’ BUSI TORRE DE’ BUSI TORRE DE’ BUSI (PIAIA e TOR DI BUSI) Urida (Zanelli) Valcava Val Cava (Zanelli) Valcava (Ca’ Zanelli) ZANELLI CA’ ZANELLI
Mappa del comune censuario di Roncaglia rettificata nell’anno 1843. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 952, 11-07-1941 - Autorizzazione al comune di Torre de’ Busi, in provincia di Bergamo, a modificare la denominazione della frazione Pieia in «San Marco» (vol. V, p. 4144). Mappa del comune censuario di Zanelli rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
D.Lgs. n. 250, 06-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.
295 219
Riferimenti geostorici
Torre de’ Roveri
Comuni storici compresi: Torre de’ Roveri.
220
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente in parte al comune di Pedrengo ed in parte al comune di Albano.
COORDINATE: 6 C-D 5
Comuni censuari: Torre dei Roveri; Brugali (N.C.T.). Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
184
191
TORRE DE’ ROVERI
1936 1951 1961 270
270
1999
270
270
Demografia: 1596 1776 1805 TORRE DE’ ROVERI
—
340
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
350
466
459
475
505
575
618
629
992
994
1124
1184
1324
1419
1650
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Dalla descrizione dei confini comunali di Albano del 1392 (Codice Patetta, 1996), di Scanzo del 1456 (Privilegi et ragioni dei comuni di Villa, Scantio et Pedrengo, trascritto in Paganini, 1990) e ancora di Albano del 1481 (Confini di varie terre) emerge che l’attuale territorio di Torre de’ Roveri risultava suddiviso tra i finitimi comuni di Pedrengo (fino al colle Gremolto) e di Albano (ad Est di tale riferimento). L’appartenenza del suo territorio ai citati comuni è documentata successivamente anche nella relazione del Da Lezze di fine Cinquecento che riporta infatti tra le comunità appartenenti al comune di Pedrengo anche la contrada dei Rovari. Con la qualifica di comune e con una circoscrizione coincidente a quella dell’omonimo censuario ottocentesco è citato per la prima volta nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776. Con questo assetto è registrato in tutte le fonti legislative successive fino al marzo 1809, quando, in esecuzione del decreto napoleonico sulla “concentrazione” dei comuni, viene unito ad Albano. Dal 1816, quando viene ricostruito, non subisce altre variazioni di circoscrizione fino al 1927, quando assume l’attuale dimensione annettendo la frazione di Brugali (territorialmente identificabile con l’omonimo censuario del N.C.T.) staccatasi da Pedrengo (v. all.).
(Torre de’ Roveri) (Torre de’ Roveri) (Torre de’ Roveri) (Torre de’ Roveri) (Torre de’ Roveri) Torre de’ Roveri Torre de’ Rovari Torre de’ Roveri (Torre de’ Roveri) Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri Torre de’ Roveri
Aggregato in parte a Pedrengo (porz. occidentale) ed in parte ad Albano (porz. orientale) » » » » Censuario di Torre de’ Roveri » » Aggregato ad Albano Censuario di Torre de’ Roveri » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Brugali
1983/91
Cascina Torricella
Cascina Cascina Torricella (91) Torricella Colle di Pasta (91) Colle Pasta TORRE DE’ TORRE DE’ ROVERI ROVERI
Colle Pasta TORRE DE’ ROVERI
IGM (1969-74) Brugali
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Tipo rappresentante il Distretto I di Bergamo (1824), particolare.
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Colle Paste TORRE DEI ROVERI
1776
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TORRE DE’ ROVERI
1871 Brugali (Pedrengo) Torricella
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Villa di Serio
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TORRE DE’ ROVERI
1921 Brugali (Pedrengo)
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1936 Brugali
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Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
Riferimenti Legislativi Sezione censuaria di Brugali, unione dei ff. 1-2, Nuovo Catasto Terreni (Cessato Catasto), 1903 (aggiorn. 1935).
296 220
R.D. n. 1476, 29-07-1927 - Distacco della frazione di Brugali dal comune di Pedrengo e sua aggregazione al comune di Torre dei Roveri (vol. VII, p. 7048).
Riferimenti geostorici
Torre Pallavicina
221 COORDINATE:
E6
Comuni storici compresi: Torre Pallavicina. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità esterna al territorio bergamasco, appartenente al Condominio della Calciana. Comuni censuari: Torre Pallavicina con Villa Nuova. Superficie territoriale (Ha): TORRE PALLAVICINA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
987
1023
1012
1030
1012
1012
Demografia: 1596 1776 1805 TORRE PALLAVICINA
(1)
(1)
—
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1481
1475
1633
1556
1745 1870 2073
1841
1804
1802
1295
1071
984
946
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Il comune è posto a Sud del Fosso Bergamasco, il canale realizzato nel 1260 che per tutto l’Antico Regime materializzò il confine tra il territorio soggetto a Bergamo e lo Stato di Milano. Assieme a quello di Calcio e di Pumenengo, il suo territorio a metà del XIV secolo venne acquistato da Regina della Scala moglie di Bernabò Visconti. Attraverso una vendita successiva (1380-82) il feudo venne così suddiviso: Calcio e la Calciana Superiore (2000 pertiche nel territorio di Cividate) furono cedute ai fratelli Secco di Caravaggio, mentre i territori di Pumenengo e Torre Pallavicina (fino a quella data denominato “Fiorano”) furono alienati a tre nobili soncinesi. I due territori vennero governati dai nuovi proprietari e loro discendenti in modo unitario (“Condominio della Calciana”) fino al 1796 (Alberti-Caproni, 1985), anche se già nel Compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757 le tre comunità sono registrate separatamente. Nel maggio 1798 fu inserito nel Distretto di Fontanella del Dipartimento dell’Alto Po. Con il riparto territoriale del 26 settembre 1798 passò nel Distretto delle Ghiaie del Serio del Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Nel 1805 le tre comunità di Calcio, Torre Pallavicina e Pumenengo vennero di nuovo riunite in un’unica unità amministrativa. Fu ricostruito con la prima revisione amministrativa austriaca del febbraio 1816. Successivamente a questa data le fonti non registrano altre variazioni territoriali.
1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Torre Pallavicina con Villa Nuova Torre Pallavicina (Torre Pallavicina) (Torre Pallavicina) Torre Pallavicina con Villa Nuova Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina Torre Pallavicina
Circoscrizione attuale (appartenente alla Giurisdizione della Calciana del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Alto Po) Aggregato a Calcio » Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Campagnolina Cascina Casella Cascina Cenate Cascina Novella Cascina Quadro Cascina Santa Giulia Cascina Turchette Cascina Valsorda Cascina Valsorda Superiore Fienile del Medico Molino di Basso Portici Santa Maria TORRE PALLAVICINA Villanuova
1983/91
IGM (1969-74) Cascina Campagnolina Cascina Casella Cascina Cenate Cascina Novella Novella Quadro (83) Cascina Quadro S. Giulia III (83) Cascina S. Giulia Cascina Turchette Cascina Valsorda Cascina Valsorda Cascina Valsorda Superiore (91) Superiore Fienile del Medico Molino di Basso Molino di Basso Portici Portici S. Maria S. Maria TORRE TORRE PALLAVICINA PALLAVICINA Villanuova Villanuova
1961 Campagnolina
1936
1921
1871
1776
Portici S. Maria TORRE PALLAVICINA Villanuova
S. Maria TORRE PALLAVICINA Villanuova
S. Maria in Campagna TORRE PALLAVICINA Villanova
1596
Caselle Cenate Mattina Novella Quadro S. Giulia Turchette Valsorda Sotto Valsorda Sopra Fienil del Medico Molino di Basso Portici S. Maria TORRE PALLAVICINA Villanuova
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Torre Pallavicina
CREMONA Mappa del comune censuario di Torre Pallavicina, Catasto Teresiano, 1722/23.
297 221
Trescore Balneario 222 COORDINATE: 6 C-D 5-6
Gorlago — conferma topograficamente la corrispondenza della circoscrizione trecentesca (ma vi sarebbero vari indizi che permetterebbero di far risalire tale assetto fino al XIII secolo - Zonca 1986) con quella attuale, compresa la curiosa appendice territoriale che si spinge a confinare con Gandosso, la cui appartenenza al comune in discorso (come terre utilizzate dai vicini della Torre) risulta documentata già a partire dal 1384. È registrato in seguito in tutte le fonti consultate dalle quali emerge nessuna variazione di superficie fino al 1809, quando assorbe il comune di Zandobbio che si separa già con la prima riorganizzazione amministrativa austriaca del febbraio 1816.
Nel 1867 assume l’attuale denominazione di Trescore Balneario. Nel 1921 alcuni abitanti delle frazioni Redona, Fondrera e Piè d’Entratico fanno istanza al Prefetto di Bergamo per ottenere il distacco dal comune di Trescore Balneario e l’aggregazione a quello di Entratico. La richiesta, inoltrata all’Amministrazione Provinciale per il prescritto parere, nonostante il voto favorevole della Deputazione Provinciale, viene restituita per essere maggiormente istruita. La pratica non ha avuto seguito. Nel 1928 riannette il comune di Zandobbio che viene ricostituito con D.L. 2 marzo 1948 n. 164.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Trescore Balneario. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): TRESCORE: Casco (Cenate Sopra), beni del Monastero benedettino di Vall’Alta (Albino), Luzzana, Entratico, Gorlago, Santo Stefano (Carobbio degli Angeli). Comuni censuari: Trescorre. Superficie territoriale (Ha): TRESCORE BALNEARIO
500
È segnalato come ente amministrativo autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Con l’assitenza tecnica del notaio Alberto de Muro, nel luglio del 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Casco (Cenate Sopra), Luzzana, Entratico, Gorlago, Santo Stefano (Carobbio degli Angeli) ed i possedimenti del Monastero benedettino di Vall’Alta (Albino). L’assetto confinario sui lati scoperti è completato attraverso le coeve descrizioni di Buzzone (San Paolo d’Argon), Cenate e Zandobbio. Il ricco sistema di riferimenti toponomastici di confine offerto dai citati strumenti, con il quale viene individuato il percorso del limite amministrativo storico — in senso orario, partendo dalla coerenza col comune di Cenate: Ammellina (Amalina), Aminella (collum de Menalla), Gasso (ad pedem Gazzi de Casche), cascina Tezza (planum Tezie) lungo il confine con Cenate e Casco; Valotella (pizum Valotte) lungo il confine con i possedimenti dell’Abbazia di San Benedetto di Vall’Alta; Prati Alti (pratum Retoldi), Pizzo Casgnola (Costa Casteniolle), Pizzo Gazzo (pizum Gazii) e Casa Mazzi (Domus de Mazis) lungo il confine con il comune di Luzzana; Redona, fiume Cherio (lectus Cheri), Valle di Roveto (Valroeti) con il comune di Entratico; Grena (costa de Grena), Rio Sei (lectum de Seyo), Cascina Voia (domus de Vaya) lungo il confine con Zandobbio; monte dell’Ingannolo (Collum Inganoli) lungo il confine con Santo Stefano; torrente Malmera (Marmera) e strada da Trescore a Gorlago con il comune di
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Demografia: 1596 1776 1805 TRESCORE BALNEARIO
865
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1627
2685
2940
2906
3147
3639 3837 4058
5973
6107
4577
4764
5736
6517
7075
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Triscurio Trischurio, Triscurio Trescor Trescore Trescorre Trescore Trescore Trescorre Trascore Trescore Trescorre Trescorre Trescore Trescore Balneario Trescore Balneario Trescore Balneario Trescore Balneario Trescore Balneario Trescore Balneario
Circoscrizione attuale » » » » » » » Trescore Balneario e Zandobbio aggregati Circoscrizione attuale » » » » » Trescore Balneario e Zandobbio aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Aminella Calvarola Canton Cascina Caneva Cascina Volpata Colle Fornaci Macina Minardi Muradello Novale Piazza Cavour Redona Ripa Strada Torre TRESCORE BALNEARIO Val da Cese Val di là dal Cherio Val di Sopra Valle di Roveto Vallesse ZANDOBBIO
1983/91 Calvarola (91) Canton (83) Canva (91) Volpatta (91) Colle (91) Fornaci (83) Macina (83) Minardi
IGM (1969-74) Aminella Calvarola Canton Cascina Caneva Cascina Volpata
1961 Aminella
1936
1921
1871
Canton
Canton
Fornaci Macina Minardi Muradello
Fornaci Macina Minardi Muratello
Fornaci di Trescore
Nevale Piazza Cavour Redona Ripa (83) Torre (83) TRESCORE BALNEARIO
Vallesse
Redona Ripa Torre TRESCORE BALNEARIO
Valle di Roveto Vallesse
Redona Ripa Torre TRESCORE BALNEARIO
TRESCORE BALNEARIO
TRESCORE BALNEARIO
Strada Torre [TRESCORE BALNEARIO]
1776 Mnella
1596
Novale Redona di Trescore Pediripa Strade Torre di Trescore TRESCORE TRESCOR Val da Cese Val di là dal Cherio Val di Sopra Val Roveto
Vallesse
Val di Leffe Zandobbio
612
Riferimenti Legislativi M. INGANNOLO
624
M. DEL CASTELLO
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R.D. n. 3807, 07-07-1867 - Autorizzazione al comune di Trescore ad assumere la nuova denominazione di Trescore Balneario (vol. XIX, p. 1058).
562
S. Stefano degli Angeli
Carobbio degli Angeli
1936 1951 1961
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R.D. n. 2220, 20-09-1928 - Unione dei comuni di Trescore Balneario e Zandobbio in un unico comune con denominazione e capoluogo «Trescore Balneario» (vol. VI, p. 7005). D.L. n. 164, 02-03-1948 - Ricostituzione del comune di Zandobbio (vol. I, p. 632).
Riferimenti geostorici
Treviglio
223 COORDINATE:
D3
Comuni storici compresi: Treviglio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco). Comuni censuari: Treviglio. Superficie territoriale (Ha): TREVIGLIO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
3079
3189
3154
3154
3154
3154
Demografia: 1596 1776 1805 TREVIGLIO
(1)
(1)
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
6185
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(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Treviglio Grasso Triviglio Terra separata Treviglio Triviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio Treviglio
Circoscrizione attuale (?) Circoscrizione attuale (appartenente alla Gera d’Adda del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente al Dipartimento dell’Adda) Circoscrizione attuale Treviglio, Calvenzano e Casirate aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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L’esistenza del comune, anche se attestata per la prima volta da alcuni atti del Monastero benedettino milanese di San Simpliciano datati fra il 1220 e il 1225, è probabilmente da anticipare all’inizio del secolo, quando le vicinie de la Turre, de Filanio (Filagno) e de Zelute (Zeduro), in unione alla porta de Horiano, si fusero in un’unica entità amministrativa (Santagiuliana-Gennaro, 1984). Fino al 1279 fu libero comune; dal 1279 al 1311 fece parte della communitas mediolanensis. Nel 1332 si assoggettò ai Visconti, senza tuttavia entrare a far parte della signoria milanese. Godendo dei privilegi di “terra separata”, a partire da questa data, e fino alla fine del XVIII secolo, la sua storia fu legata al Ducato di Milano. Con la costruzione del Fosso bergamasco (1260), che per tutto l’antico regime segnò il confine tra territorio sotto l’influenza di Bergamo e Ducato di Milano, si ebbero ripercussioni anche di tipo micro-territoriale, a livello di circoscrizioni comunali. Nel caso specifico essa comportò la separazione fisica di parte del territorio di Arcene che, mantenendo inalterati i diritti di proprietà, vide passare in territorio milanese metà dei suoi possedimenti. Di tali diritti si fa ancora menzione nella relazione di fine mandato del Da Lezze del 1596 dove la comunità di Arcene è descritta come «terra in pianura con circuito di pertiche 5 mila nel bergamasco ma ha altre 5 mila oltra il fosso sul milanese». L’anomala condizione delle terre poste in territorio milanese fece nascere nel corso del XVII secolo alcune questioni di ordine fiscale con Milano. Tali questioni, che erano evidentemente anche di tipo confinario, vennero risolte nel 1756 con il trattato di Mantova, con il quale si stabilì di ridefinire la linea di confine attraverso il ripristino dello scavo del fosso e la fissazione di cippi marmorei. Con tale atto, con il quale si garantiva agli arcenesi la possibilità di trasportare i prodotti agricoli in territorio bergamasco senza pagare dazi, il territorio ricadente nello stato di Milano venne definitivamente assegnato parte a Treviglio e parte a Pontirolo (Cortesi G., 1984). A parte questa variazione territoriale, che riguarda solo la parte settentrionale del comune in oggetto, dalla data della sua prima menzione come comune autonomo alle prime rappresentazioni cartografiche del Catasto Teresiano (1721-1723), letteratura e fonti consultate non forniscono altre indicazioni di modifica confinaria, e pertanto si ipotizza con l’estensione documentata dalle citate mappe, del tutto conforme a quella odierna, si sia conservato fino ad oggi senza sostanziali modificazioni. Nel 1757 (Compartimento territoriale dello Stato di Milano) venne inserito nella Pieve della Gera d’Adda con la denominazione di “Triviglio Terra separata”; nel maggio 1798 nel Dipartimento dell’Adda e nel settembre 1798 nel Distretto della Roggia Nuova del Dipartimento del Serio. Con il Decreto per la concentrazione dei comuni del 1809 aggregò Calvenzano e Casirate. L’unione dei tre comuni durò fino al 1816, quando vennero ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni territoriali.
1331 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Casa Orobia Cascina Agostana Cascina Avanzata Sotto Cascina Bassana Cascina Bassanella Cascina Battaglie Cascina Berlandis Cascina Berlona Nuova Cascina Bisognosa Cascina Cappuccini Cascina Caprioli Cascina Carolina Cascina Cascinassa Cascina Castellana Cascina Colpana Cascina Costa Cascina Dotti Cascina Forchina Assetto circoscrizionale all’anno 1809.
Cascina Ganassina Cascina Giuseppana Cascina Guardiola Cascina Isser Cascina Lana Cascina Leopolda Cascina Monache Cascina Monzio Cascina Nissoli Cascina Oldona Cascina Ombrella Cascina Pallavicina Cascina Pelesa Cascina Pezzoli Cascina Prandina Cascina Rampina Cascina Ronchi Cascina Santissimo Cascina Scarotti Cascina Sottocosta Cascina Tempo
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 2 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Cascina Terza Castel Cerreto Geromina TREVIGLIO
1983/91
IGM (1969-74) 1961 1936 Casa Orobia Cascina Agostana Cascina Agostana Cascina Avanzata Sotto Cascina Bassana Cascina Bassana Cascina Bassana Cascina Bassanella Cascina Bassanella Cascina Battaglie Cascina Battaglie Cascina Battaglie Cascina Berlandis Cascina Berlandis Cascina Berlona Cascina Berlona Cascina Berlona Nuova (83) Nuova Nuova Cascina Bisognosa Cascina Cascina Cappuccini Cappuccini Cascina Caprioli Cascina Caprioli Cascina Carolina Cascina Cascina Cascina Cascinazza (83) Cascinazza Cascinazza Cascina Cascina Castellana Cascina Castellana Castellana (83) Cascina Cascina Colpana Cascina Colpana Colpana (83) Cascina Costa (91) Cascina Costa Cascina Dotti Cascina Dotti Cascina Dotti Cascina Cascina Forchina Cascina Forchina Forchina (83) Cascina Cascina Ganassina Cascina Ganassina Ganassina (83) Cascina Cascina Cascina Giuseppana Giuseppana Giuseppana Cascina Guardiola Cascina Guardiola Cascina Isser Cascina Lana (83) Cascina Leopolda Cascina Monache Cascina Monache Cascina Monache Cascina Monzio Cascina Nissoli Cascina Oldona Cascina Oldona Cascina Ombrella Cascina Ombrella Cascina Ombrella Cascina Pallavicina Cascina Pelesa Cascina Pelesa Cascina Pelesa Cascina Pezzoli Cascina Pezzoli Cascina Pezzoli Cascina Prandina Cascina Prandina Cascina Rampina Cascina Rampina Cascina Cascina Ronchi Ronchi (83) Cascina Cascina Santissimo Santissimo (91) Cascina Scarotti Cascina Sottocosta Cascina Sottocosta Cascina Cascina Tempo Perso Tempo Perso (83) Cascina Terza (83) Cascina Terza Castel Cerreto Castel Cerreto Castel Cerreto Castel Cerreto Geromina Geromina Geromina TREVIGLIO TREVIGLIO TREVIGLIO TREVIGLIO
Tipo rappresentante il Distretto X di Treviglio (primo quarto sec. XIX), particolare.
300 223
1921
1871
TREVIGLIO
TREVIGLIO
1776
1596
Riferimenti geostorici
Treviolo
Comuni storici compresi: Treviolo, Albegno, Curnasco.
224 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): TREVIOLO: Albegno. ALBEGNO: Treviolo, Sforzatica (Dalmine), Bonate Sotto. CURNASCO: Treviolo, Lallio, Dalcio (Treviolo-Bergamo), territorio di Polaresco (Bergamo), Bosanisinga (Curno).
D 2-3
Comuni censuari: Treviolo; Albegno; Curnasco. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
TREVIOLO
343
392
ALBEGNO
261
267
CURNASCO
266
278
1936 1951 1961 927
927
1999
927
927
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
TREVIOLO
288
815
759
940
1031
1096
1106
ALBEGNO
145
345
382
551
575
594
650
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—
405
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626
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CURNASCO
1229 1533 1658
4273
4504
5500
5557
7066
8059
7752
853
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Treviolo. È riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Per fini fiscali, nella redazione del 1331 viene disposta l’unione a Lallio. La sua circoscrizione già in questo periodo doveva corrispondere abbastanza fedelmente a quella dell’omonimo censuario ottocentesco. È quanto si desume dagli atti di descrizione di confine di Albegno, Curnasco, Lallio e Sforzatica (Dalmine) del 1392 (Codice Patetta, 1996) e di Curno del 1456 (Confini di varie terre). In tutte le fonti successive è sempre registrato come comune distinto fino al marzo 1809, quando, con la revisione generale delle circoscrizioni comunali, viene soppresso ed unito a Bergamo. Nel 1816 ritorna autonomo e nel 1928 assorbe i comuni di Albegno e Curnasco. Nel 1946 gli abitanti dei due comuni soppressi fanno domanda per riottenere l’autonomia amministrativa. L’istanza, nonostante il parere favorevole della Deputazione Provinciale espresso nella seduta del 19 novembre 1946, non ha avuto seguito. Il 18 settembre 1955 la maggioranza degli elettori di Curnasco presenta una nuova domanda per la ricostituzione dell’ex comune, ma viene respinta dal Consiglio Provinciale in data 24 novembre 1959. Parere negativo ottiene pure la successiva istanza di ricostruzione presentata dai frazionisti a metà degli anni sessanta (delib. Consiglio Provinciale n. 140 del 17 ottobre 1966) (v. all.).
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Curnasco Curnasco, Curnascho Curnascho (Cornascho) (Curnasco) (Curnasco) (Curnasco) Curnasco Curnasco (Curnasco) Curnasco Curnasco Curnasco Curnasco Curnasco Curnasco
Censuario di Treviolo » » » » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di Treviolo » » » » » Circoscrizione attuale con la frazione “Nuova Curnasco” » Circoscrizione attuale »
Censuario di Albegno » » » » » » » Aggregato a Bergamo Censuario di Albegno » » » » »
Censuario di Curnasco senza il territorio di Dalcio » Contrada dei Corpi Santi di Bergamo » » » Censuario di Curnasco » Aggregato a Bergamo Censuario di Curnasco » » » » »
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Assetto circoscrizionale all’anno 1798.
Assetto circoscrizionale all’anno 1936.
301 224
Nel 1983 cede la frazione “Nuova Curnasco” ed alcune aree limitrofe (tra le quali la località “Dalcio”) al comune di Bergamo ed assume l’estensione che tuttora conserva. Albegno. È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i comuni di Treviolo, Sforzatica e Bonate Sotto che, almeno a livello di coerenza, restituiscono una situazione confinaria confrontabile a quella dell’analogo comune censuario di metà Ottocento. Non si registrano variazioni di circoscrizione fino al 1809, quando viene aggregato a Bergamo assieme ad altri 27 comuni. Riacquista autonomia con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816. Con R.D. n. 2545 del 1928 viene unito con Curnasco a Treviolo.
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALBEGNO Cascina Belvedere
1983/91 Cascina Belvedere (83)
Cascina Cerlone
IGM (1969-74) 1961 Albegno Albegno Cascina Belvedere
1936 Albegno
1921 ALBEGNO
1871 ALBEGNO
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Curnasco (Corpi Santi di Bergamo)
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Cascina Cerlone
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Curnasco (83)
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Roncola Alta (83) Roncola Alta TREVIOLO TREVIOLO
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TREVIOLO
Mappa del comune censuario di Albegno rettificata nell’anno 1842. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Curnasco. È elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Stefano negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo (ad eccezione delle redazioni del 1331, 1333 e 1430). Rispetto all’estensione documentata dalle mappe del Catasto napoleonico, che mantiene invariata fino al momento delle soppressioni faciste, in quest’epoca il suo territorio risultava inferiore in quanto parzialmente occupato, nella parte Nord-orientale, dalla comunità di Dalcio. I suoi limiti amministrativi in periodo signorile sono descritti con un atto del 1392 dove viene indicato in confine diretto con i comuni di Treviolo, Lallio, Bosanisinga (Curno) ed i territori di Dalcio e del Polaresco (Bergamo) (Codice Patetta, 1996). Nella relazione del Da Lezze del 1596 risulta unito a Dalcio (Cornascho et Dalze) come contrada dei Corpi Santi della vicinia di S. Grata inter vites. Rimane contrada dei Corpi Santi di Bergamo fino al marzo 1798 quando, con la Legge sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio, si costituisce in comune autonomo. Dal 1809 al 1816 è aggregato a Bergamo. Con R.D. n. 2545 del 1 novembre 1928 viene soppresso ed unito, assieme ad Albegno, al comune di Treviolo.
Mappa del comune censuario di Treviolo (1812), Catasto Napoleonico.
Mappa del comune censuario di Curnasco (1812), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2545, 01-11-1928 - Unione dei comuni di Albegno, Curnasco e Treviolo in un unico comune con denominazione e capoluogo «Treviolo» (vol. VIII, p. 7636). Atto di descrizione dei confini di Albegno del 4 luglio 1392, f. 5r, Codice Patetta n. 1387 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
302 224
L.R. n. 38, 05-05-1983 - Aggregazione della borgata «Nuova Curnasco» e di alcune aree limitrofe site in comune di Treviolo al comune di Bergamo.
Riferimenti geostorici
Ubiale Clanezzo
225 COORDINATE:
E3
Comuni storici compresi: Ubiale Clanezzo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Brembilla. Comuni censuari: Clenesso con Ubbiale. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
708
744
UBIALE CLANEZZO
1936 1951 1961 735
735
1999
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735
Demografia: 1596 1776 1805 UBIALE CLANEZZO
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481
600
653
651
704
848
896 1154
1179
1059
1218
1182
1161
1170
1195
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Aggregato a Brembilla » Ubiale Clanezzo con le porzioni di Capizzone e Strozza a sinistra del torrente Imagna » » Ubiale aggregato a Brembilla; Clanezzo aggregato a Capizzone Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » »
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(Ubiale Clanezzo) (Ubiale Clanezzo) Brembila Vecchia Brembilla Brembila Vecchia (Ubiale Clanezzo) Clenesso con Ubiale Clenesso con Ubiale Clenesso con Ubiale Clenezzo e Ubiale Clenesso Clenesso Clanezzo Clenesso Clanezzo Ubiale Clanezzo Ubiale Clanezzo Ubiale Clanezzo Ubiale Clanezzo
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Fino alla metà del XV secolo l’attuale territorio del comune di Ubiale Clanezzo era ricompreso nella circoscrizione di Brembilla. Nell’aprile del 1481 vengono definiti i nuovi confini di Brembilla. Con tale atto viene sancita la separazione di Ubiale, Clanezzo e delle terre della Valle Imagna (territori di Capizzone e Strozza sulla sinistra orografica del torrente Imagna), che, nel loro insieme, formavano un’unica comunità (Salvi-Callioni, 1980). Intorno alla metà del XV secolo il cronista romanese M. Andrea Cato indicava infatti come contrade della Valle Brembilla oltre a Ubialo e Clunetio (più altre appartenenti al territorio del comune in parola), anche Opolo (Ca’ Opolo) e Mortesina, oggi ricadenti nel comune di Capizzone (Colleoni, 1617; Gamba, 1994). Con la denominazione di Brembilla Vecchia, è menzionato come comune autonomo nella relazione del Da Lezze del 1596, dove, a proposito delle sue origini, si ricorda il durissimo intervento della Serenissima della metà del XV secolo (6 gennaio 1443, secondo il Colleoni) con cui furono confiscati i beni di tutti gli abitanti della valle, «altre vol[t]e devotissima al Stato di Milano». In merito alla sua estensione territoriale in questo periodo, bisogna ritenere che essa ricomprendesse, oltre a tutta l’attuale circoscrizione amministrativa (come si evince dalla distribuzione delle contrade di sua pertinenza citate dal Da Lezze), anche la porzione di Strozza ad Est del torrente Imagna, in corrispondenza della quale ancora nella mappa del Manzini del 1816 è apposta la scrittura “Brembilla Vecchia”. Nel 1776 il territorio risulta diviso tra Brembilla e Capizzone: a Brembilla viene aggregato il territorio di pertinenza di Ubiale, mentre la restante parte (Clanezzo) si unisce a Capizzone divenendone contrada. Il dato è contraddetto da Formaleoni che nella sua descrizione del territorio bergamasco del 1777 lo registra ancora come comune autonomo con la denominazione di Brembilla Vecchia. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 (dove come entità territoriale amministrativa viene assunta la circoscrizione parrocchiale) Ubiale e Clanezzo sono elencati distintamente tra le comunità componenti il cantone di Almenno. Sotto la denominazione di Clenesso con Ubiale, nel marzo del 1798 vengono riuniti a formare un’entità territoriale corrispondente a quella odierna. Dopo il 1809 (stando ad una integrazione manoscritta presente sulla copia del Prospetto conservata presso Archivio di Stato di Bergamo), viene unito ad Almenno S. Salvatore. Nel 1816 viene ricostruito; nel 1923 trasferisce la sede comunale da Clanezzo ad Ubiale (v. all.) e nel 1927 modifica la propria denominazione da Clanezzo a Ubiale Clanezzo (la prima istanza del Consiglio Comunale per la modificazione della denominazione da Clanezzo a Clanezzo con Ubiale risale però al 26 ottobre 1901 - v. all.).
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Torre Boldone (Redona)
.
303 225
Nel 1964 il Consiglio Provinciale esamina una domanda degli abitanti della frazione di Clanezzo (motivata da difficoltà di collegamento con il capoluogo) tendente ad ottenere il distacco dal comune di Ubiale Clanezzo e l’aggregazione al finitimo comune di Villa d’Almè. L’istruttoria, sospesa al fine di conoscere gli sviluppi relativi alla viabilità interna del comune ed al passaggio all’A.N.A.S. della gestione della strada di Valle Brembana, non ha avuto ulteriori sviluppi. L’istanza di separazione è tornata oggi d’attualità, avendo gli abitanti della frazione di Clanezzo presentato un nuova petizione popolare per l’aggregazione al comune di Almenno San Salvatore. La domanda si è formalizzata in un progetto di Legge Regionale (n. 482 di iniziativa della Giunta Regionale, delib. n. 36372 del 29 maggio 1998) sul quale il comune capoluogo si è recisamente opposto (delib. Consiglio Comunale 29 luglio 1998). Il progetto di legge è tuttora al vaglio dei competenti organi regionali (v. all.).
Tabella di raffronto delle località abitate Località Belvedere
1983/91
IGM (1969-74) Belvedere
Bondo BREMBILLA VECCHIA
Bondo
Bondo
Ca’ Bonore
Ca’ Bonore
Ca’ Bonore
Ca’ Bonore
Cazzanino Ciniplano
Cazzanino
Cazzanino Ciniplano
Cazzanino Ciniplano
CLANEZZO
Clanezzo
Clanezzo
Clanezzo
Costa Cavallina
1961 Belvedere
1921
1871
1776
Clanezzo
CLANEZZO
CLENESSO
Clenesso (Capizzone)
UBIALE [CLANEZZO]
Ubiale (Clanezzo)
Ubiale (Clenesso)
Ubiale (Brembilla)
Foppa
Grumello
Grumello
Postiera
Postiera
Sopracorna
Sopracorna
Sopracorna
UBIALE [CLANEZZO]
UBIALE [CLANEZZO]
UBIALE [CLANEZZO]
1596 Belvedi (Brembilla Vecchia)
Brembilla Vecchia BREMBILLA (Brembilla VECCHIA - Capizzone) Ca’ Bonorono (Brembilla Vecchia)
Costa Cavallina
Foppa
UBIALE [CLANEZZO]
1936
In Ceripla (Brembilla Vecchia) Clenezzo (Brembilla Vecchia) Costa Cavallina (Brembilla Vecchia) Foppa (Brembilla Vecchia) Gromello (Brembilla Vecchia) Imposter (Brembilla Vecchia) Sopra Corna (Brembilla Vecchia)
Assetto circoscrizionale all’anno 1596.
Assetto circoscrizionale all’anno 1776.
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1007, 29-04-1923 - Autorizzazione al trasferimento della sede municipale del comune di Clanezzo dall’attuale capoluogo Clanezzo alla frazione Ubiale (vol. IV, p. 3236). R.D. n. 306, 27-02-1927 - Autorizzazione al comune di Clanezzo a mutare la propria denominazione in quella di «Ubiale Clanezzo» (vol. III, p. 2236).
304 225
Riferimenti geostorici
Urgnano
Comuni storici compresi: Urgnano.
226 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): URGNANO: Cologno, vicinia di Anteniano (Cologno), Ghisalba, Calcinate, Campanea de Azano, Zanica, Comun Nuovo, Spirano.
E4
Comuni censuari: Urgnano. Superficie territoriale (Ha): URGNANO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1346
1412
1397
1397
1397
1397
Demografia: URGNANO
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1284
3578
2200
2501
3694
3818
4037
4180 4751 4907
5243
5133
5613
5861
6716
7372
7606
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
È menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Stefano. Nel 1392, con assistenza tecnica del notaio Bertolino Caffi, vengono descritti i suoi confini con i comuni di Ghisalba, Cologno, Spirano, Comun Nuovo, Zanica e Calcinate (che all’epoca includeva una porzione dell’attuale territorio di Cavernago), con i quali trovasi ancor’oggi coerenziato (Codice Patetta, 1996). Il confine diretto con Azzano, che a prima vista può sembrare anomalo, trova una spiegazione nel fatto che in territorio di Zanica il comune di Azzano possedeva un’area utilizzata a pascolo (Campania de Azano), ricordata ancora dal Da Lezze nella sua relazione di fine mandato del 1596 («[Azzano] ha 2 milia et più pertiche di terreno prativo il quale confina con Gisalba et altre terre et viene nominato da tutti Campagna dil comune di Azano…»). Nella stessa relazione si legge che il territorio di Urgnano era «longo doi et largo tre milia», una forma quadrangolare simile a quella del censuario napoleonico che, a differenza della circoscrizione attuale, possedeva un confine orientale perfettamente rettilineo. Nel 1481 si esegue una nuova ricognizione del confine con Spirano che conferma, attraverso gli stessi riferimenti toponomastici, l’andamento già delineato nel 1392 (Confini di varie terre). Dagli elenchi consultati sembra che tale assetto territoriale non abbia subito variazioni di rilevo fino alla metà del XIX secolo, quando raggiunge l’estensione attuale. A partire dalle mappe del Catasto LombardoVeneto del 1853 è infatti rappresentato con la circoscrizione odierna. Il 12 marzo 1947 alcuni abitanti della frazione di Basella presentano domanda per ottenere l’istituzione in comune autonomo. L’istanza ottiene parere contrario dalla Deputazione Provinciale nella seduta del 7 ottobre del 1947 (v. all.).
Urniano Urniano Urgnà, Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano Urgnano
Censuario napoleonico di Urgnano » » » » » » » » » Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Basella Cascina Battaina Cascina Belvedere
1983/91 Basella Cascina Battaina Cascina Belvedere (91)
Cascina Benaina Cascina Casino Cascina Gualda Cascina Moneta Cascina Pirola Cascina Spina URGNANO
Cascina Benaina Cascina Casino Cascina Gualda Cascina Moneta Cascina Pirola (83) Cascina Pirola Cascina Spina (83) Cascina Spina URGNANO URGNANO Cascina Casino
IGM (1969-74) 1961 1936 Basella Basella Basella Cascina Battaina Cascina Battaina Cascina Belvedere Cascina Benaina Cascina Casino Cascina Gualda Cascina Moneta Cascina Pirola Cascina Spina URGNANO URGNANO
1921 Basella
1871 Basella
1776 Bazella
1596
URGNANO
URGNANO
URGNANO
URGNANO
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Zanica
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Anteniano
Cologno al Serio Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
305 226
Valbondione
227 COORDINATE:
B 5-6
consorzio di “terre”, un macro-comune federato composto da ventidue comunità. Indicazioni poco attendibili sono quelle fornite invece dal Prospetto delle distanze del 1740: si riportano qui solo i comuni di Bondione e Fiumenero e non si fa menzione né di Scalve né di Lizzola. Nel 1766 (Repertorio delle comunità) vengono citati solo i comuni di Scalve e Dieci Denari senza specificare le contrade che li compongono. Dal catalogo del Maironi Da Ponte del 1776, Dieci Denari risulta composto dalle contrade di Bondione, Beltrame, Maslana, Pianlivere, Torre e Fiumenero (Lizzola è citata come contrada del Comune Grande di Scalve). Nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, Fiumenero è invece registrato fra le contrade del Comune di Scalve. Ciò indicherebbe un ridimensionamento della circoscrizione di Dieci Denari a quella originaria, corrispondente al censuario di “Bondione con Barbellino”.
Nelle Anagrafi Venete (1766-1789) non si fa menzione del comune di Dieci Denari mentre Bondione, Fiumenero e Lizzola sono registrate come contrade di Scalve. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 (dove come entità territoriale amministrativa viene assunta la parrocchia) le tre comunità sono registrate singolarmente nel cantone di Clusone. Nel provvedimento del marzo del 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) Dieci Denari è nuovamente elencato come comune, mentre Fiumenero e “Bondione e Lizzola” sono registrati con la qualifica di contrada. Nelle distrettuazioni del settembre del 1798 e del maggio 1801 sono elencati come comuni oltre a Dieci Denari, anche Fiumenero e Lizzola. Con la compartimentazione del 1805 compare per la prima volta la denominazione di Vabondione ad indentificare l’unione di Dieci Denari, Fiumenero e Lizzola (con l’abitato di Bondione). Nel 1816 riacquista autonomia amministrativa e territoriale.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Valbondione, Bondione (Dieci Denari), Fiumenero, Lizzola. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella circoscrizione della comunità di Scalve. Comuni censuari: Bondione con Barbellino; Fiumenero; Lizzola. 1921
BONDIONE
4809
4810
FIUMENERO
2778
2850
LIZZOLA
1927
1974
1936 1951 1961
1999
9530
9530
9530
9530
Demografia: 1596 1776 1805 VALBONDIONE
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
737
BONDIONE
— (128)
2003
—
384
508
468
483
546
564
— (155)
—
248
282
274
299
281
348
321
LIZZOLA
— (230)
—
474
612
663
623
639
746
786
SON
1835
1910
1507
1316
M. TORENA
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2911
2926
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1745
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3038
P.ZO STRINATO L. di Coca
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1853 VALBONDIONE
1000
Bondione (Dieci Denari). Risale all’inizio del XIII secolo il documento che fornisce le prime indicazioni relative all’assetto territoriale di questo comune appartenente alla Grande Comunità di Scalve (*). Si tratta dell’atto divisionale del 1202 con il quale la comunità di Bondeliono riceve una definizione topografica del suo territorio ed ottiene dalla Comunità di Scalve di amministrare autonomamente la decima parte dei beni dell’universitas, senza tuttavia ottenere da questa la completa autonomia civile, giudiziaria ed ecclesiastica (Bonaldi, 1992). Da questo fatto origina la denominazione di Dieci Denari data successivamente a questo territorio, costituito dalle contrade di Mola, Gavazzo, Dosso, Beltrame, Maslana, Salvasecca, Redolta e Grumetti, poste lungo il Serio e tutte ricadenti nella circoscrizione del comune censuario ottocentesco di Bondione. Dalle contrade ora citate, come si vede, restava escluso l’abitato di Bondione che è sempre stato legato alla comunità di Lizzola. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo Bondione (che si assume coincidente al duecentesco Bondeliono) è citato, distintamente da Burgo de Scalve, tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Per quanto rigurda l’aspetto giuridico l’ipotesi più diffusa nella letteratura è che tale territorio rientrasse comunque nella giurisdizione della Comunità Grande di Scalve: le descrizioni dei confini di Gandellino e Gromo del 1392 nel delineare le coerenze orientali citano infatti solamente il comune di Scalve. Nella relazione del Da Lezze del 1596, dove per la prima volta compare la denominazione di Dieci Denari (Dieci Ducatti), la Val di Scalve viene descritta come un
Superficie territoriale (Ha):
10
Valbondione. Legato giuridicamente alla Val di Scalve fino alla fine del XVIII secolo, con la fine del periodo veneto si separa dalla grande comunità di valle e si divide nei comuni di Dieci Denari (Bondione), Fiumenero e Lizzola. Con la denominazione e l’estensione attuale, compare per la prima volta nel Comparto territoriale del Regno del giugno 1805. Con la riorganizzazione amministrativa disposta dal governo napoleonico (Decreto 31 marzo 1809) “Valbondione ed Uniti” viene aggregato, come isola amministrativa, a Castione a formare il comune denominativo di Castione. L’unione, che appare da subito priva di senso (soprattutto per l’assenza di contiguità territoriale e la distanza fra i centri), viene sciolta nel 1811 ed i comuni vengono ricostruiti. Nell’aprile del 1812 un nuovo decreto prefettizio stabilisce la sua aggregazione a Gandellino che in quell’epoca era unito a Valgoglio e Gromo. Nel febbraio del 1816 il territorio di Valbondione viene separato da Gandellino e suddiviso nei tre comuni di Lizzola, Bondione (ex Dieci Denari) e Fiumenero. L’attuale circoscrizione viene ripristinata nel 1927 con l’assorbimento prima di Lizzola (R.D. n. 712 del 24 aprile) e poi di Fiumenero (R.D. 1704 del 26 agosto).
Nell’adunanza del 3 settembre 1872, e successivamente in quella del 25 settembre 1891, il Consiglio Provinciale delibera il distacco della frazione di Ponti dal territorio di Bondione e l’aggregazione a Fiumenero (v. all.); il distacco diventa esecutivo con R.D. n. 175, del 28 maggio 1899. Nel 1927, con l’aggregazione di Lizzola e Fiumenero, si ricostituisce la circoscrizione di Valbondione. Fiumenero. Viene riportato distintamente nel prospetto delle distanze del 1740 e nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, dove viene elencato tra le circoscrizioni amministrative provvisorie del cantone di Clusone. In precedenza costituiva una delle contrade della Comunità Grande di Scalve (*). Nel compartimentazione territoriale del marzo 1798 è elencato con la qualifica di contrada; nelle successive del settembre 1798 e maggio 1801 compare come comune autonomo. Nel 1805 viene unito a Dieci Denari e “Bondione e Lizzola” a formare il comune di Valbondione, ma già nel 1816 viene ricostituito con l’estensione territoriale preesistente all’unione e coincidente con l’omonimo censuario di metà Ottocento. Nel 1927 viene unito a Bondione a formare il comune di Valbondione. Lizzola. Già contrada della Grande Comunità di Scalve (*), è riportato come comune distinto nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, dove viene elencato tra le circoscrizioni amministrative provvisorie del cantone di Clusone. Negli elenchi allegati alla Legge 6 marzo 1798 sull’Organizzazione del Dipartimento del Serio è registrato con la denominazione di “Contrada Bondione e Lizzola”, ad indicare verosimilmente l’unione del territorio di Lizzola e dell’abitato di Bondione, la cui appartenenza al comune di Lizzola è documentata anche nelle mappe catastali. Nel 1805 viene unito a Dieci Denari e Fiumenero a formare Valbondione. Con una circoscrizione corrispondente a quella del comune censuario ottocentesco viene ricostruito con il comparto del 1816. Il 26 dicembre 1921 gli abitanti della frazione di Lizzola Bassa fanno domanda per il distacco dal comune capoluogo e l’aggregazione a quello di Bondione. Sull’istanza, in data 19 aprile 1923 il Consiglio Provinciale esprime parere contrario consigliando la fusione dei due comuni di Lizzola e Bondione. Nell’aprile del 1927 viene unito a Bondione e Fiumenero a formare l’attuale comune di Valbondione. (*) Comunità Grande di Scalve. Della Comunità di Scalve si ha notizia a partire dalla fine del XII secolo come aggregazione di contrade. Risalgono al 1372 gli Statuti che regolamentavano giuridicamente la vita di questa entità territoriale sovracomunale. La sua estensione corrispondeva all’unione degli attuali comuni di Colere, Azzone, Schilpario, Vilminore di Scalve e Valbondione. Questo organismo territoriale durò fino al 1797 (ad esclusione di Valbondione, citato da alcune fonti come comune autonomo già nel XIV ed ancora nel XVIII secolo) quando le contrade si costituirono in comuni autonomi. Secondo il Da Lezze (1596) facevano parte della Comunità Grande di Scalve le contrade di Vilminore, Vilmaggiore, Schilpario, Pradella, Dezzolo e Sant’Andrea, Azzone, Colere, Teveno, Fiumenero, Lizzola, Bondione e ‘La Pieve’. Tra le contrade a queste sottoposte cita: La Ca, Barzesto e Ronco, Oltrepovo, Dieci Denari, Rove, Grumello, Serta, Li Novi, Fucine, Pezzolo. Maironi Da Ponte nel 1776 distingue la comunità in due comuni: il comune Grande di Scalve ed il comune Piccolo detto di Dieci Denari. Facevano capo al primo le contrade di Azzone, Ronco, Bueggio, Colere, Dezzo, Dezzolo, Lizzola, Nona, Pezzolo, Pradella, Sant’Andrea, Schilpario, Teveno, Vilmaggiore e Vilminore; al secondo appartenevano quelle di Beltrame, Bondione, Fiumenero, Maslana, Pianlivere e Torre di Bondione. La distinzione nei due comuni di Scalve e Dieci Denari viene effettuata anche da Formaleoni nel 1777, il quale però pone Fiumenero tra le contrade di Scalve anziché di Dieci Denari.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Valbondione Valbondione cioè Dieci Denari, Lizzola, Bondione, Fiumenero (Valbondione) (Valbondione) (Valbondione) (Valbondione) (Valbondione) (Valbondione) (Valbondione) Valbondione Valbondione Valbondione Valbondione
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Bondione (Dieci Denari) Bondione (Bondione) (Dieci Ducatti) Bondione Valle di Scalve Dieci Denari di Val di Scalve Dieci Denari Diecidenari (Bondione) (Bondione) Bondione con Barbellino Bondione Bondione Bondione Bondione Bondione
1740 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Fiumenero Fumenegro (Fiumenero) Contrada di Fiumenero (Fiumenero) (Fiumenero) Fiumero Fiumenero Fiumenero Fiumenero Fiumenero Fiumenero
1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Lizzola (Lizzola) Contrada di Bondione e Lizzola (Lizzola) (Lizzola) Lizzola Lizzola Lizzola Lizzola Lizzola Lizzola
Circoscrizione attuale Aggregato a Castione (come isola amministrativa) Diviso nei comuni di Bondione, Fiumenero e Lizzola » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Censuario di Bondione (appartenente alla Comunità Grande di Scalve) Appartenente alla Comunità Grande di Scalve » Censuario di Bondione » Censuari di Bondione e Fiumenero aggregati Censuario di Bondione Aggregato a Fiumenero e Lizzola nel comune denominativo di Valbondione Aggregato a Castione (come isola amministrativa) Censuario di Bondione » » » » »
Censuario di Fiumenero Contrada di Dieci Denari Censuario di Fiumenero Aggregato a Dieci Denari e Lizzola nel comune di Valbondione Aggregatoa Castione Censuario di Fiumenero » » » » »
Contrada di Scalve Censuario di Lizzola (con abitato di Bondione) Aggregato a Dieci Denari e Fiumenero nel comune di Valbondione Aggregato a Castione Censuario di Lizzola » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Beltrame
1983/91
IGM (1969-74) Beltrame
1961 Beltrame - Sambughera
1936
Bondione
Bondione
Bondione
Bondione
Bondione
[BONDIONE]
1921 Beltrame (Bondione)
[BONDIONE]
Casa Patti Contrade Basse
1871 Beltrame (Bondione)
1776 1596 Beltrame - contr. di Bondione (Dieci Denari) Bondione con Bondione Bongione (Val Casa Porti (Dieci di Scalve) (Lizzola) Denari) [BONDIONE] [DIECI DENARI] Dieci Ducatti (Val di Scalve) Casa Patti (Lizzola)
Contrade Basse (Bondione)
Dossi FIUMENERO
Dossi Fiume Nero
Dossi Fiume Nero
Dossi Fiume Nero
Fiumenero
FIUMENERO
Gavazzo LIZZOLA
Gavazzo Lizzola
Gavazzo Lizzola
Gavazzo Lizzola
Lizzola
LIZZOLA
Mola Pianlivere
Mola Pialivere
Mola Pianlivere
Dosso (Bondione) FIUMENERO Fiume Nero di Scalve (Dieci Denari) Gavazzo (Bondione) LIZZOLA Lissola (Scalve)
Lisola (Val di Scalve) Maslana - contr. di Bondione (Dieci Denari)
Maslana Mola Pianlivere Torre di Bondione
Fiume Negro (Val di Scalve)
Mola (Bondione)
Torre (Bondione)
Pialivero - contr. di Bondione (Dieci Denari) Torre di Bondione (Dieci Denari)
Riferimenti Legislativi R.D. n. 175, 28-05-1899 - Stabilisce appartenere al comune di Fiumenero la frazione di Ponte (p. 304). R.D. n. 712, 24-04-1927 - Unione dei comuni di Bondione e di Lizzola in un unico comune denominato Bondione (vol. IV, p. 3879). R.D. n. 1704, 26-08-1927 - Unione dei comuni di Bondione e di Fiumenero in un unico comune denominato «Valbondione» (vol. VII, p. 7625).
307 227
Riferimenti geostorici
Valbrembo
228 COORDINATE:
C3
Comuni storici compresi: Valbrembo, Forzanica, Gorzanica, Ossanesga, Scano al Brembo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): FORZANICHA: Brene (Sombreno, Paladina), Vicinia di Borgo Canale (Bergamo), Scano, Ossanesga. OSSANESGA: Paladina, Scano, Forzanicha. SCANO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Ossanesga; Scano. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
VALBREMBO
366
OSSANESGA
131
148
SCANO AL BREMBO
210
225
369
1999
366
366
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
VALBREMBO
1293
OSSANESGA SCANO AL BREMBO
165
510
229
395
397
433
470
538
681
626
82
226
311
330
349
361
386
499
590
612
1322
1535
1591
1976
2681
3292
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Valbrembo. Si costituisce nel 1928 con l’unione dei comuni di Ossanesga e Scano al Brembo. Un’estensione prossima a quella attuale si era già avuta dal 1798 al 1805 con il comune di Ossanesga con Scano. Nel 1929 cede una piccola porzione di territorio a Paladina (R.D. n. 589 del 21-03-29) con il quale opera anche una rettifica di confine nel 1970 (v. all. scheda 159 - Paladina). Successivamente a questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Nel 1952 gli abitanti della frazione di Scano al Brembo fanno domanda per la ricostituzione in comune autonomo; l’istanza ottiene parere contrario dal Consiglio Provinciale nella seduta del 16 gennaio 1954 (v. all.). Forzanica. È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove si dispone la costituzione in distretto fiscale insieme con i comuni di Scano, Mozzo, Briolo (Ponte San Pietro), Ossanesga, Gorzanica, Paladina e Sombreno (Paladina). Con un atto di Giovanni Carminati del 1395 vengono definiti i confini con i comuni contermini «de Brene et cum vicinia Burgi Canallis et cum communi de Scano et cum communi de Orsanisga». Nell’atto viene altresì citato il torrente Quisa come confine occidentale. Territorialmente localizzato nel comune censuario di Ossanesga, si ipotizza che avesse un’estensione definita dal confine attuale di Valbrembo sul lato settentrionale, dal confine censuario a meridione e dalla
. Almenno S. Bartolomeo
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.
T.
.
Azzonica Castro de Pillis
na
.
.
.
Valle d’Astino S. Vigilio
a is T. Q u
Dell’Oro
Gorzanica Gorzanica
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Ossanesga Orsanisica Orsanisga Orsanisga Ossanesga Ossanesga Ossanesga Ossanesga con Scano Ossanesga (Ossanesga) Ossanesga Ossanesga Ossanesga Ossanesga Ossanesga Ossanesga
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Scano al Brembo Scano Scano Scano Scano Scano Scano (Scano) Scano (Scano) Scano Scano Scano Scano Scano al Brembo Scano al Brembo
Porzione orientale del censuario di Ossanesga »
Porzione del censuario di Ossanesga
Censuario di Ossanesga senza i territori di Forzanica e di Gorzanica Censuario di Ossanesga senza il territorio di Forzanica Censuario di Ossanesga » » » Coincidente con il comune attuale di Valbrembo Censuario di Ossanesga Aggregato a Bergamo Censuario di Ossanesga » » » » »
Censuario di Scano » » » » » Aggregato a Ossanesga Censuario di Scano Aggregato a Bergamo Censuario di Scano » » » » »
Località Arca Vuota Briolo [porzione]
1983/91 Arca Vuota Briolo
Cascina San Pietro Cornelle Sotto, — Sopra
Cascina San Pietro Cascina San Pietro Cornelle (91) Cornelle Sotto, Cornello Sotto — Sopra Ghiaie Ghiaie Ghiaie Madonna della Madonna della Castagna Castagna
Ghiaie Madonna della Castagna [porzione]
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308 228
1353
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B O N AT E SOPRA
Mozzo
S.Maria Ghiaie Mojana Merena
Forzanica Forzanica, Forzanicha Forzanicha
IGM (1969-74)
1961
1936
1921
1871
Briolo
1776
Dalcio
[porzione] Ossanesga (83) Pascolo Tedeschi Scano al Brembo Villino
Ossanesga Ossanesga Pascolo dei Tedeschi Scano al Scano al Brembo Brembo Villino Villino
1596
Briolo di Scano [porzione] (Scano al Brembo)
Santa Maria della Castegna [porzione] (Ossanesga)
Castel Presati
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B E R G A M O
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Presezzo
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Castagneta
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1353 1392
Circoscrizione attuale » » »
Tabella di raffronto delle località abitate
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1936 1961 1992 1999
Ossanesga
OSSANESGA
OSSANESGA
OSSANESGA
ORSANISGA
Scano al Brembo
SCANO AL BREMBO
SCANO AL BREMBO
SCANO
SCANO
Quisa verso occidente. Negli estimi quattrocenteschi e nelle fonti successive non è più ricordato perché probabilmente aggregato a Ossanesga. Gorzanica. Dal 1281 al 1331 è unito in un unico comune insieme a Forzanica e Ossanesga (Istituzioni del territorio, 1997). Successivamente è citato come autonomo in tutte le redazioni degli Statuti cittadini, dove viene prescritta l’unione fiscale ai comuni di Scano, Mozzo, Briolo (Ponte San Pietro), Forzanica, Ossanesga, Paladina e Sombreno (Paladina). Nelle descrizioni confinarie di fine Trecento, dove vengono descritti i confini di tutti i comuni circostanti, Gorzanica non viene mai citato. Non possedendo alcun dato di coerenza, risulta impossibile indicare, anche approssimativamente la sua collocazione topografica. Solo, si può ipotizzare una contiguità con i territori di Ossanesga e Forzanica, con i quali sono documentati legami storici e dai quali, con tutta probabilità, viene in quest’epoca riassorbito. Ossanesga. Con le denominazioni prevelenti di Orsanisica o Orsanisga è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene disposta l’unione fiscale ai comuni di Scano, Mozzo, Briolo (Ponte San Pietro), Forzanica, Gorzanica, Paladina e Sombreno (Paladina). Con un atto di Giovanni Carminati del 1395 vengono definiti i confini con i comuni di Paladina, Scano, Forzanica «et cum flumine Brembii», che circoscrivono un territorio corrispondente alla porzione dell’omonimo censuario ad occidente della Quisa. Nel corso del XV secolo aggrega Forzanica ed assume la dimensione del comune censuario ottocentesco. Nel marzo 1798 aggrega Scano e raggiunge pertanto la dimensione prossima a quella attuale di Vambrembo. Nel 1805 viene ricostruito; dal 1809 al 1816 viene aggregato a Bergamo. Dopo la ricostruzione la sua circoscrizione non subisce modificazioni fino al 1928 quando viene unito a Scano al Brembo a formare l’attuale comune di Valbrembo. Scano al Brembo. Ad eccezione della redazione del 1333 è citato in tutti gli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove viene anche menzionato il comune di Briolo, località posta al confine tra Ponte San Pietro e Scano, citata nelle descrizioni di confine di fine Trecento con la qualifica di territorium. Negli stessi Statuti veniva disposta la sua unione fiscale ai comuni di Ossanesga (Valbrembo), Mozzo, Briolo (Ponte San Pietro), Forzanica (Valbrembo), Gorzanica, Paladina e Sombreno (Paladina). Il suo confine comunale non viene descritto alla fine del XIV secolo, ma viene citato tra le coerenze dei comuni finitimi di Ossanesga, Forzanica e, con la denominazione di Vallis Breni (con la quale, probabilmente, si voleva genericamente indicare l’area oggi occupata dal comune di Valbrembo), nelle coerenze dei comuni di Ponte San Pietro de Za e Brembate di Sopra. Restando indeterminato il confine meridionale con Mozzo è impossibile definire con esattezza la sua estensione territoriale anche se, come prima ipotesi, si può assumere come valido l’andamento del confine censuario di metà Ottocento. La conferma si ha con la descrizione dei confini di Mozzo del 1456 che indica come elemento di confine a Nord la strada da Bergamo a Briolo (Confini di varie terre). La relazione del Da Lezze di fine Cinquecento non fornisce nuove indicazioni a riguardo e si limita a descriverlo come «terra (…) posta nella Valbré in pianura…». Nel marzo 1798 si unisce a Ossanesga. Dal 1805 al 1809 è di nuovo autonomo. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 viene aggregato a Bergamo. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1863 modifica la propria denominazione in Scano al Brembo. Nel 1928 viene unito ad Ossanesga a formare l’attuale comune di Valbrembo.
Mappa del comune censuario di Scano (1812), Catasto Napoleonico.
Mappa del comune censuario di Ossanesga (1812), Catasto Napoleonico.
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1425, 26-07-1863 - Autorizzazione al comune di Scano ad assumere la nuova denominazione di Scano al Brembo (vol. VII, p. 1413). R.D. n. 875, 09-04-1928 - Unione dei comuni di Scano al Brembo e Ossanesga in un unico comune denominato «Valbrembo» (vol. III, p. 2949). R.D. n. 589, 21-03-1929 - Unione dei comuni di Paladina e Sombreno in un unico comune con denominazione e capoluogo «Paladina» e aggregazione a quest’ultimo di parti di territorio dei comuni di Almenno San Bartolomeo e Valbrembo (vol. IV, p. 3599). D.P.R. n. 267, 26-03-1970 - Rettifica di confini tra i comuni di Paladina e Valbrembo (G.U. n. 122 del 18/5/70).
309 228
Riferimenti geostorici
Valgoglio
229 COORDINATE:
B-C 4
Comuni storici compresi: Valgoglio, Novazza. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VALGOGLIO: Ardesio, Gromo, Gandellino, Valle Brembana. Comuni censuari: Valgoglio con Colareto; Novazza. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
3137
3212
VALGOGLIO
1936 1951 1961 —
—
1999
3177
3177
Demografia: 1596 1776 1805 VALGOGLIO
1012
413
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
265
563
643
456
706
583
647
667
—
—
—
729
627
592
616
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Valgoglio Valle Gulli, Vallis Gulli Vallisgulli Valgoi, Val Goi Valgoglio Valgoglio Valgolio Valgoglio Vulgollio Valgoglio (Valgoglio) Valgoglio Valgoglio Valgoglio Valgoglio Valgoglio Valgoglio (Valgoglio) Valgoglio Valgoglio Valgoglio
1797
Novazza Novazza
Circoscrizione attuale » Circoscrizione attuale senza l’alpeggio di Boirasco (Gromo) Circoscrizione attuale » » Censuario di Valgoglio con Colareto Circoscrizione attuale » Aggregato a Gromo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Gromo Circoscrizione attuale » »
Censuario di Novazza
Tabella di raffronto delle località abitate
Costa di Valgolio Costi di Valgolio Foppa Masone Mosa Novazza
IGM (1969-74) Bortolotti
1961
1936
Colarete
Colarete
Colarete
Colarete (Gromo)
Foppa Masone Mosa Novazza
Masone (83) Mosa (83) Novazza
Selva d’Agnone
Mosa Novazza
1871 Bonaldi
Salvadagnone
VALGOGLIO Villa
VALGOGLIO Villa
Valgoglio (Gromo) VALGOGLIO
Colloret, Coloredo
VALGOGLIO Villa
20
L. Fregabolgia
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VALGOGLIO Villa (83)
1596 Bonaldi
Costa di Valgolio Costi di Valgolio Foppa di Valgolio Masone Musa Novazia inferiore e superiore Salvadegnone, Selvadigone VALGOLIO Villa di Valgolio
Musa Novazza
Selva d’Agnone
VALGOGLIO Villa
1776 Bonaldi di Valgolio Colante Collarete
Colarete
Novazza (Gromo)
M. ZULINO
Novazza. Con una circoscrizione corrispondente alla parrocchia, individuabile in via ipotetica con il censuario ottocentesco, viene eretto in comune distinto nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta con Legge 17 aprile 1797. Nel marzo 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) viene riassorbito da Valgoglio.
1921
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Colante Colarete
1983/91 Bortolotti e Bonaldi
T. O g
Località Bortolotti e Bonaldi
ALPE
Valgoglio. È citato come comune autonomo già nello Statutum vetus di Bergamo del 1248. Con la denominazione di Valle Gulli è registrato negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Con un atto dei notai Giovanni Dulzio e Zambono della Costa del 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Gromo, Ardesio, Gandellino e con la Valle Brembana (Codice Patetta, 1996). I riferimenti topografici contenuti nello strumento (Grumelli, località Mazzoni, monte Zulino, laghi Gemelli, monte Cardeto), delimitano un territorio corrispondente a quello attuale e coincidente al bacino idrografico del torrente Goglio. All’inizio del Cinquecento è documentata la presenza nell’attuale circoscrizione comunale dell’alpeggio di Boirasco di ragione del comune di Gromo. Una descrizione dei confini di questo alpeggio, che si estendeva dalla località Selva d’Agnone fino al confine con la Valle Brembana, è contenuta nello Statuto di Gromo del 1512. Questa enclave, che fu oggetto di lunghe controversie tra i due comuni, risulta notevolmente ridimensionata all’inizio del XVII secolo (Gualeni, 1998). Con una estensione corrispondente a quella attuale è registrato in tutte le fonti successive fino all’aprile del 1797 quando la contrada di Novazza, con una circoscrizione corrispondente a quella parrocchiale, viene elencata distintamente tra le comunità componenti il cantone di Clusone. Con questo provvedimento amministrativo la circoscrizione del comune in discorso si ridimensiona a quella del censuario di metà Ottocento. Dal marzo 1798, quando riacquisisce il territorio di Novazza, non subisce altre variazioni fino al decreto sulla concentrazione dei comuni del 1809 con il quale viene aggregato a Gromo assieme a Gandellino. Con un decreto prefettizio del 1812 aggrega Valbondione ed Uniti ed il capoluogo viene spostato a Gandellino (Istituzioni del territorio, 1997). Con il compartimento territoriale del 1816 viene ricostituito. Nel 1927 Valgoglio e Gandellino vengono nuovamente aggregati a Gromo. Il 17 novembre 1946 il Consiglio Comunale di Gromo accoglie l’istanza popolare di ricostituzione dei tre ex comuni. Di uguale parere è anche il Consiglio Provinciale che esamina la domanda nella seduta del 6 maggio 1947. La ricostruzione diventa esecutiva solo nel 1954.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2051, 27-10-1927 - Riunione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino in un unico comune denominato «Gromo» (vol. IX, p. 9058). D.P.R. n. 951, 24-08-1954 - Ricostituzione dei comuni di Gromo, Valgoglio e Gandellino (vol. X, p. 3080).
310 229
Riferimenti geostorici
Valleve
230 COORDINATE:
A4
Comuni storici compresi: Valleve, Cambrembo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di “Valleve, Foppolo e Cambrembo”. Comuni censuari: Valleve; Cambrembo. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1484
1512
1496
1496
VALLEVE
1496
1496
Demografia: 1596 1776 1805 VALLEVE
275
220
CAMBREMBO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
236
345
395
165
375
207
396
337
336
262
260
220
206
170
158
(1)
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Valleve in quanto soggetti alla medesima parrocchia (S. Pietro).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Valleve Valle Levi et Fopulo et Cambrembo (Valleve) Val Leffe Valleve Valleve Valleve Valleve con Foppolo Valleve con Cambrembo Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve Valleve
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816
Cambrembo (Cambrembo) (Cambrembo) (Cambrembo) Cambrembo Cambrembo Cambrembo (Cambrembo) (Cambrembo) (Cambrembo) Cambrembo
Valleve e Foppolo aggregati Valleve e Foppolo aggregati (?) (non citato nel Codice Patetta) Circoscrizione attuale Censuario di Valleve » Censuario di Valleve e porzione di Branzi Valleve e Foppolo aggregati Circoscrizione attuale Valleve e Foppolo aggregati Censuario di Valleve Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Aggregato a Valleve » » Censuario di Cambrembo » » Aggregato a Valleve » » Censuario di Cambrembo
DI
PROVINCIA
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2483 2524
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2621
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Piazzatorre
..
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1000
M. FAINO
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M. MASONI
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P.SO S. SIMONE
200
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00
Cambrembo
A A R A V E R
Valleve. L’esistenza di questa comunità è attestata per la prima volta in un documento del 1111 dove compare con la denominazione di Leufo. Unitamente a Foppolo e Cambrembo (Vallis Levi et Fopulo et Cambrembo) è elencato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo (ad eccezione della redazione del 1491, dove le tre comunità sono registrate distintamente) tra i comuni assegnati alla facta di S. Alessandro. Nel corso del metà del Quattrocento si separa da Foppolo formando un’unica entità amministrativa con Cambrembo. È quanto si evince dall’atto di ricognizione confinaria del 1456 (Confini di varie terre), nel quale, attraverso pochi ma significativi riferimenti toponomastici e di coerenza con i comuni contermini — Foppolo a levante; Valle Valenzana (Vallis Valenzana) a meridione; Piazzatorre ad Ovest, attraverso la giogaia della catena Pegherolo-pizzo Rotondo passante per la chiesa di San Simone; Valtellina a Nord, attraverso la giogaia del Tartano (costa Tarteni vallis Telline) — viene definita una circoscrizione che si differenzia dall’attuale solo per l’esclusione della porzione di territorio a Sud della Valle Valenzana. Il raggiungimento dell’attuale estensione è documentato pochi anni dopo, attraverso un più dettagliato sistema di riferimenti topografici e toponomastici di confine, da un nuovo atto rogato a Piazza Brembana nel febbraio del 1481. In senso orario viene descritto un perimetro del tutto identico a quello odierno: partendo dal Brembo di Valleve (flumen Leffe), il confine risaliva lungo la valle del Vendullo (Vallis de Vendullo) — nuovo limite meridionale — fino al monte Secco. Da qui, seguendo il crinale, passava per la chiesa di San Simone e raggiungeva la giogaia del monte Tartano (…per costas (…) usque ad ecclesiam Sancti Simonis et a dicta eccelsia, eundo per costas (…) uque ad costas Tarteni). Dal passo Tartano scendeva lungo la valle fino al Brembo (aqua de Cambrembo seu Leffa), seguendo il quale giungeva fino alla via in località Sponda (via de la Sponda), che costituiva per un tratto la materializzazione del confine con Foppolo. Proseguendo verso levante toccava le località Chignolo (costa Chignolla) e Convento (pratum de Convento). Raggiunta l’estremità orientale (corna Lanzoni seu corna Maffei) ridiscendeva al fiume Brembo (aqua Leffe), seguendo il quale giungeva allo sbocco della Valle del Vendullo, dove era posto il primo termine (Confini di varie terre). Questo assetto è confermato ancora alla fine del XVI secolo nella relazione di fine mandato del Da Lezze, dove si segnalano come contrade di “Val Leffe” Cambrembo, Sponda, Chignolo, Convento, Sottocorna e Vendullo. Nella prima metà del XVII secolo ridimensiona la sua circoscrizione a quella del censuario ottocentesco per la separazione di Cambrembo che si erige in comune distinto. Stando alle indicazioni delle contrade di sua pertinenza citate nel Catalogo delle comunità di G. Maironi Da Ponte del 1776, il suo territorio risulta ampliato verso mezzogiorno fino a ricomprendere le località di Ca-
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
V. d e ll a G a r da
Trabuchello
L. Colombo
L. Gemelli M. CORTE
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M. SPONDONE
2493
2445
Isola di Fondra ARDESIO
Fondra
.
RONCOBELLO P.SO DELLA MAROGELLA
100
0
311 230
20
prini, Ronco e Prati, oggi ricadenti nel territorio di Branzi. Nel 1797 riassorbe il territorio di Cambrembo, non menzionato nella fonte legislativa in quanto soggetto alla parrocchia di Valleve; nel marzo 1798 viene unito a Foppolo a formare il comune denominativo di Valleve con Foppolo. Nel 1805 viene ricostruito e nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) riaggrega Foppolo. Nel 1816 vengono ricostruiti i tre comuni di Valleve, Cambrembo e Foppolo. Con Decreto 8 febbraio 1817 riassorbe definitivamente Cambrembo ed assume la dimensione attuale.
Tabella di raffronto delle località abitate Località CAMBREMBO Caprini (oggi in Branzi) Chignolo Convento Prati (oggi in Branzi) Ronco (oggi in Branzi) Sotto Corna Sponda VALLEVE Vendullo
1983/91 IGM (1969-74) Cambrembo (91) Capo Brembo
Sottocorna (83) VALLEVE
Sottocorna Sponda VALLEVE Valle del Vendullo
Cambrembo. Ancorché segnalato nello Statuto di Bergamo del 1491 come ente autonomo, distinto da Valleve e Foppolo, si deve ritenere che sia sempre stato contrada di Valleve fino al 1633, quando compare per la prima volta con la qualifica di comune (Istituzioni del territorio, 1997). Viene riaccorpato a Valleve con la riorganizzazione amministrativa disposta con Legge 17 aprile 1797. Riacquista autonomia nel 1816 ma già nel 1817 viene riaggregato a Valleve.
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
Assetto circoscrizionale all’anno 1776
312 230
1936
1921
1871 Cambrembo
Chignolo Convento
Mappa del comune censuario di Valleve rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Mappa del comune censuario di Cambrembo (1815), Catasto Napoleonico.
1961
Sottocorna VALLEVE
VALLEVE
VALLEVE
VALLEVE
1776 CAMBREMBO Caprini
1596 Cambrembo
Chignolo Convento Convento Prati Ronco di Valleve Sotto Corna Sponda VALLEVE VAL LEFFE Vandulo
Valnegra
sta ottiene parere favorevole dal Consiglio Provinciale solo nel febbraio 1954 (v. all. scheda 168 - Piazza Brembana) e diventa esecutiva con D.P.R. n. 867, del 28 guigno 1956.
231 COORDINATE:
Nel 1978 cede al comune di Lenna la frazione “L’Oro” (L.R. n. 20 del 24 gennaio 1978; L.R. n. 37 del 24 aprile 1978) (v. all. scheda 128 - Lenna).
B4
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Valnegra. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VALNEGRA: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Valnegra. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
204
220
VALNEGRA
1936 1951 1961 —
—
1999
217
209
Demografia: 1596 1776 1805 5071
VALNEGRA
245
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
282
314
323
350
384
421
428
401
—
—
—
354
329
253
238
(1) Include gli abitanti del comune di Cantone e Pospioda (Lenna).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Valnigra Valnigra Vallis Nigre Val Nigra Valnegra Valnegra Valnegra Valnegra con Mojo Val Negra (Valnegra) Val Negra Valnegra Valnegra Valnegra Valnegra Valnegra (Valnegra) Valnegra Valnegra Valnegra
Censuario di Valnegra e Moio de’ Calvi aggregati (?) Valnegra, Moio de’ Calvi e Lenna aggregati (?) Valnegra, Moio de’ Calvi, Lenna e Roncobello aggregati Censuario di Valnegra » » » Censuario di Valnegra e Moio de’ Calvi aggregati Censuario di Valnegra Aggregato a Piazza Brembana Censuario di Valnegra » » » » » Aggregato a Piazza Brembana Censuario di Valnegra Circoscrizione attuale »
Tabella di raffronto delle località abitate IGM (1969-74)
1961
L’Oro
Loro (porzione)
VALNEGRA
VALNEGRA
VALNEGRA
Scalvino
Scalvino
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VALNEGRA
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Scalvino
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2 2445
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1974
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Valnegra
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Valnegra VALNEGRA (S. Martino de’ Calvi)
1871
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1921
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1936
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1983/91
M.
Località Fontani L’Oro (oggi in Lenna) Salumo VALNEGRA
M T.
Con la denominazione di Valnigra è elencato tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove inoltre viene disposta la formazione di un unico distretto fiscale assieme ai comuni di Lenna, Bordogna e Bornigro (oggi Bernigolo in Moio de’ Calvi). Tale prescrizione, che, stando alle indicazioni di coerenza contenute nell’atto di descrizione confinaria del comune San Pietro d’Orzio, sembrerebbe essersi parzialmente concretizzata attraverso l’unione di Valnegra (citato nelle coerenze di San Pietro d’Orzio), Moio e Lenna già a fine Trecento, risulta attuata integralmente anche dal punto di vista amministrativo-territoriale a metà del secolo successivo. È quanto si ricava dall’atto di definizione confinaria del comune di Valnegra del 15 aprile 1456 (Confinia et termini comunis Vallis Nigre), dove, attraverso i pochi ma significativi riferimenti toponomastici di cui si trova ancora riscontro nella cartografia ufficiale dell’I.G.M., si delinea una circoscrizione molto estesa che includeva i territori degli attuali comuni di Valnegra, Moio de’ Calvi, Roncobello e Lenna. In senso orario, partendo dal confine con Valfondra presso il fiume Brembo, tali riferimenti sono: passo della Marogella (la Merigella) e corno Branchino (in Branchino) lungo il confine con la Val Seriana; monte Vetro (costa Vedri) lungo il confine con il comune di Serina; località Parina (costa Parine) lungo il confine con San Pietro d’Orzio (San Giovanni Bianco); fiume Brembo e crinale che divide dal territorio di Cespedosio (Zespedosum) lungo il confine con Camerata Cornello; ponte di Lenna e chiesa di San Martino con Piazza Brembana; Torracchio (in Toragum) con Piazzatorre; località Forcella (ad Forcellam) lungo il confine con la Valfondra. A fine Cinquecento la sua circoscrizione risulta ridimensionata a quella del censuario di metà Ottocento per l’erezione in comune distinto di Moio, Roncobello (registrato con la denominazione di Bàresi), Lenna (Piana et Lenna) e Cantone (Da Lezze, 1596). Nel marzo del 1798 aggrega Moio che nel 1805 è di nuovo riportato nelle fonti come comune distinto. Con il decreto di “concentrazione” dei comuni del 1809 viene aggregato a Piazza assieme a Moio e “Lenna con Coltura, Cantone e Pioda”, ma già nel 1816 riacquista la sua autonomia. Nel 1927 viene nuovamente unito a Piazza Brembana, Moio de’ Calvi e Lenna a formare il comune denominativo di San Martino de’ Calvi. Nel 1946 inizia la pratica per la ricostituzione dei quattro ex comuni; l’istanza viene respinta dall’Amministrazione provinciale con motivazioni di carattere finanziario con delibera del 22 giugno dello stesso anno, nella quale si consigliava di limitare la richiesta alla ricostituzione del solo comune di Lenna. Il comune di San Martino de’ Calvi presenta nell’agosto 1946 delle controdeduzioni sulle quali l’Amministrazione provinciale esprime nuovamente parere negativo. Nel 1953 viene ripresentata una nuova istanza sulla base della Legge Rosati (che consentiva la ricostituzione anche dei nuclei con popolazione inferiore ai 3000 abitanti). La richie-
1353 1392 1456 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1522, 10-08-1927 - Unione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Valnegra e Piazza Brembana in un unico comune denominato «San Martino de’ Calvi» (vol. VII, p. 7134). D.P.R. n. 867, 28-06-1956 - Ricostituzione dei comuni di Lenna, Moio de’ Calvi, Piazza Brembana, Valnegra (vol. VIII, p. 2778). L.R. n. 20, 24-01-1978 - Aggregazione, previo distacco dal comune di Valnegra, della contrada «L’oro» al comune di Lenna. L.R. n. 37, 24-04-1978 - Modifica della L.R. 24 gennaio 1978 n. 20 “Aggregazione, previo distacco dal comune di Valnegra, della contrada «L’oro» al comune di Lenna”, con la sostituzione della relazione descrittiva dei confini ad essa allegata.
313 231
Riferimenti geostorici
Valsecca
232 COORDINATE:
A-B 1
Comuni storici compresi: Valsecca. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Valdimania. Comuni censuari: Valsecca. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
515
528
VALSECCA
1936 1951 1961 523
523
1999
523
523
Demografia: 1596 1776 1805 VALSECCA
370
550
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
576
607
592
579
643
802
909
996
864
664
709
617
569
483
450
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Contrada di Valdimania Valsecca e territorio di Falghera (S. Omobono Imagna) aggregati Circoscrizione attuale » » » » Aggregato a Mazzoleni e Falghera (S. Omobono Imagna) Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Ca’ Zabai Cabaloc Caffarino Cafrago Camozzo Campagnone Capizzoli Carevi
1983/91
IGM (1969-74)
Caffarino
Caffarino Cafrago
1961
Feniletto di Val Secca Foppette Fraccio Frontal Gromo La Ca’ La Moscha Prato di Valsecca Quada Rota Sopra il Gromo Sotto il Gromo VALSECCA
Fracchio
Foppette Fraccio
Gromo
Gromo
Caffarino
VALSECCA
VALSECCA
VALSECCA
.
1596 Ca’ Zabai Cabaloc
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1452
VALSECCA
La Moscha Prato di Valsecca Quada di Val Secca Rota Sopra il Gromo Sotto il Gromo VALSECCA VAL SECCA (Valsecca e Falghera) Valsecca Bassa
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DI LECCO
Cha Pizzoli Carennini di Sopra e di Sotto Pedezzolo Cha Cassetti Cha del Bello Cha Pagnone Cha Quarenghi Cha Scudelli Cha Zanoglio Falghera (Valsecca e Falghera) Feniletto di Val Secca Foppette Foppi Fraggio di Val Secca Frontal Gromo di Val Secca
sa
Brumano
CORNA CAMOZZERA
314 232
1776
Cha Farri Cha Brago
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Valsecca Bassa
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1871
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Valsecca Bassa
.
1921
Campagnone (83) Capizzoli Capizzoli Capizzoli Carevi Carevi Carevi Inferiore (83) Cascine Pedezzolo Cacassetti
Cascine Pedezzolo Cha Cassetti Cha del Bello Cha Pagnone Cha Quarenghi Cha Scudelli Cha Zanoglio Falghera (oggi in S. Omobono Imagna)
.
1936
Camozzo
M
(*) Valdimania. Come ente amministrativo autonomo è riportato in tutti gli Statuti cittadini del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro. Con la qualifica di comune è segnalato nelle descrizioni confinarie di fine Trecento dei comuni di Carenno, La Bretta (Torre de’ Busi), Rossino (Calolziocorte), Almenno Inferiore e Superiore e Palazzago, con i quali trovavasi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso un sistema di riferimenti topografici che definiscono un territorio corrispondente al bacino idrografico del torrente Imagna, con un atto del 14 giugno 1456 vengono descritti i suoi confini con Valle Imania Bassa ed i comuni di Almenno, Palazzago, la Valle San Martino, Brumano, Taleggio e Brembilla. Da tale circoscrizione rimanevano esclusi il territorio di Brumano (appartenente allo stato di Milano) e le porzioni territoriali di Capizzone e Strozza poste a sinistra del torrente Imagna, identificate nello strumento con la denominazione di Valle Imania Bassa (Confini di varie terre; Confini di comuni del territorio bergamasco). La grande comunità si disgrega verso la fine del XV secolo per erezione in comune distinto delle contrade componenti, riportate per la prima volta con tale qualifica nell’estimazione generale del 1477 (Istituzioni del territorio, 1997).
(Valsecca) Val Secca e Falghera Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca (Valsecca) Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca Valsecca
V
Valsecca. È menzionato come contrada de Val Secha de Valdemania in una estimazione del 1476 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi, Scheda n. 447). In epoca precedente (XIV secolo) faceva parte della Valdimania (*), entità sovracomunale cui facevano capo numerosi nuclei abitati ricadenti nel bacino imbrifero del torrente Imagna. Alla fine del XVI secolo è descritto dal Da Lezze in unione a Falghera; in seguito è registrato come comune autonomo fino al 1809, quando, con il decreto sulla “concentrazione” dei comuni, viene aggregato a Mazzoleni e Falghera (S. Omobono Imagna) con Cepino (S. Omobono Imagna) e Costa. Con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816 viene ricostituito e da questa data non subisce altre variazioni di circoscrizione.
1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
.
S. Omobono Imagna Cepino
.
1432
V.
Mu
.
raca
B E D U L I TA CAMPIOBONA
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Riferimenti geostorici
Valtorta
Comuni storici compresi: Valtorta, Oltre la Valle.
233 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: comunità priva di descrizione di confine (esterna al territorio bergamasco).
B2
Comuni censuari: Valtorta colle Cinque Contrade. Superficie territoriale (Ha): VALTORTA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
3013
3093
3059
3059
3059
3059
Demografia: 1596 1776 1805 VALTORTA
570
1100
OLTRE LA VALLE
723
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 808
800
750
801
800
768
804
750
674
760
678
557
461
393
(1)
(1) Abitanti conteggiati unitamente a Valtorta in quanto soggetti alla medesima parrocchia (S. Maria).
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Valtorta. Il suo territorio appartiene al Ducato di Milano fino al 1457. Passata sotto il donimio veneto, la comunità si dota nel 1459 di un proprio Statuto (Cortesi M., 1983). Nella relazione del Da Lezze del 1596 il comune risulta composto dalle contrade di Valtorta, Fornovo, Rava, Grasso, Cantello, Arlongo, Costa, Ciresola e Carigno. Nel settembre del 1625, con atto divisionale emanato dal Capitano di Bergamo, la comunità viene divisa in due entità territoriali distinte: Valtorta, corrispondente al versante destro orografico della Valle Stabina, e Cinque Contrade, che si estendeva su quello opposto. L’atto divisionale non interessò la circoscrizione parrocchiale che rimase unica per i due comuni (Bottani-Riceputi, 1996). La separazione civile è documentata ancora nel catalogo di Maironi del 1776 dove si riportano come contrade di Valtorta: Ceresola, Forno Novo e Fucine di Valtorta. I due comuni vengono riuniti alla fine del dominio veneto. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797, dove come entità territoriale amministrativa viene assunta la parrocchia, Valtorta è elencato distintamente tra le comunità componenti il cantone di Piazza. La circoscrizione parrocchiale (coincidente con il territorio attuale) viene in seguito assunta per la definizione di quella civile nel marzo del 1798. Nel 1805 è registrato con la denominazione di “Valtorta e Cinque Contrade”. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Valtorta (Valtorta) (Valtorta) Valle Torta Val Torta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta e Cinque Contrade Valtorta Valtorta e Cinque Contrade Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta Valtorta
1776
Oltre la Valle Oltre la Valle
In territorio milanese » Circoscrizione attuale » » Porzione Sud-occidentale della circoscrizione attuale (a destra del torrente Stabina) Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » »
Porzione Nord-orientale della circoscrizione attuale di Valtorta (a sinistra del torrente Stabina)
Oltre la Valle (Cinque Contrade). Con la denominazione di Cinque Contrade, si costituisce in comune autonomo con decreto divisionale del 1625 emana-
O P R. D I L E C C
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CORNA GRANDE
2009
(Vedeseta)
2006
M. ARARALTA 2010
M. SORADURA
Corografia del Distretto VIII di Piazza (1826/34), particolare.
315 233
to dal Capitano di Bergamo a seguito di un’istanza degli abitanti delle contrade di Costa, Cantello, Grasso, Arlongo e Rava (tutte dislocate sul versante sinistro orografico della Valle Stabina). Nel catalogo delle contrade del Maironi del 1776 viene registrato con la denominazione di Oltre la Valle. Alla fine della dominazione veneta viene riassorbito da Valtorta.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Arlongo Besigna di Oltre Valle
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Cantello
Cantello
Cantello
Cantello
Cantello
Carigno Ceresola Cha Rissi
1936
1921
Baite Ceresola
Costa
Costa
Costa
Costa Inferiore e Superiore
Costa
Forno Nuovo Fucine di Oltre Valle
Forno Nuovo
Forno Nuovo
Forno Nuovo
Fornonuovo
Fucine di Val Torta Grasso
Grasso
Grasso
Grasso
[OLTRE LA VALLE] Paliata Rava
Rava
Rava
Rava
Scajato Scasletto
Scasletto (83)
Scasletto
Scasletto
VALTORTA
VALTORTA
VALTORTA
VALTORTA
Rava
316 233
Rava
Scasletto VALTORTA
VALTORTA
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 1 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
Assetto circoscrizionale all’anno 1776
1871
V. Formaleoni, Carta topografica del bergamasco, 1777, particolare tav. 1 (Coll. E. Moreschi, Bergamo).
VALTORTA
1776 1596 Arlongo Besigna di Oltre Valle (Oltre la Valle) Cantello di Oltre Cantello Valle (Oltre la Valle) Carigno Ceresola Ciresola Cha Rissi (Oltre la Valle) Costa di Oltre Costa la Valle (Oltre la Valle) Forno Novo Fornovo Fucine di Oltre Valle (Oltre la Valle) Fucine di Val Torta Grasso di Grasso Oltrevalle (Oltre la Valle) [OLTRE LA VALLE] Paliata (Oltre la Valle) Rava, Rova Rava d’Oltre la Valle (Oltre la Valle) Scajato (Oltre la Valle) Scarletto, Scaletto (Oltre la Valle) VALTORTA VALLE TORTA
Riferimenti geostorici
Vedeseta
234 COORDINATE:
C2
Comuni storici compresi: Vedeseta. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio appartenente alla comunità di Val Taleggio. Comuni censuari: Vedeseta. Superficie territoriale (Ha): VEDESETA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1932
2000
1978
1978
1978
1978
Demografia: 1596 1776 1805 VEDESETA
(1)
(1)
568
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 608
616
578
679
607
739
766
730
616
569
503
421
316
297
(1) Dato non disponibile in quanto comunità esterna al territorio bergamasco.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con il passaggio del territorio della Val Taleggio alla Serenissima nel 1433, la comunità rimase fedele al Ducato di Milano ed ottenne privilegi fiscali ed autonomia giudiziaria. A metà del Seicento vi fu un tentativo di infeudamento da parte delle autorità milanesi che intendevano sottoporla all’autorità giudiziaria della Valsassina (Istituzioni del territorio, 1997). Con una circoscrizione che si ipotizza coincidente alla circoscrizione attuale, nel marzo 1798 è inserito nel Dipartimento del Serio con Bergamo capoluogo. Con il Prospetto per la concentrazione dei comuni del 1809 viene aggregato a Taleggio, ma già nel 1816 riacquista autonomia. Nella carta di G. Manzini del 1816 è inspiegabilmente rappresentato tutto esterno al territorio bergamasco; in una mappa di inizio Ottocento, conservata presso l’Archivio di Stato di Bergamo, è invece rappresentata la sola porzione meridionale. Con l’attuale estensione è raffigurato a partire dalle mappe del Catasto Lombardo-Veneto del 1856. Da tale data le fonti consultate non regitrano altre variazioni di circoscrizione.
1392 1433 1757 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
(Vedeseta) (Vedeseta) Vedesetta Vedeseta Vedesetta (Vedeseta) Vedesetta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta Vedeseta
Aggregato a Taleggio Circoscrizione attuale (?) (appartenente al Ducato di Milano) Circoscrizione attuale (appartenente alla Valtaleggio del Ducato di Milano) Circoscrizione attuale » Aggregato a Taleggio Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Avolasio Campetti Cavallo Lavina Reggetto Suaggio VEDESETA
1983/91 Avolasio
IGM (1969-74) Avolasio
Cavallo (83) Lavina Reggetto Suaggio (83) VEDESETA
Cavallo Lavina Reggetto Suaggio VEDESETA
1961 Avolasio Campetti
1936 Avolasio
1921 Avolasio
1871 Avolasio
Lavina Reggetto Suaggio VEDESETA
Lavina
Lavina Reggetto
Lavina Reggetto
VEDESETA
VEDESETA
VEDESETA
1776
1596
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2009
(Vedeseta)
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2006
M. ARARALTA
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2010
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Vedeseta
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ZUC DE VALMANA
Sottochiesa
Taleggio n na T. E
Mappa del comune censuario di Vedeseta rilevata nell’anno 1856. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
G. Manzini, Il territorio della Provincia di Bergamo nel Regno LombardoVeneto, 1818, particolare tav. 1 (Biblioteca Civica A. Mai, Bergamo).
a T. B o n
V.
Peghera
1546 BOCCA DEL GRASSELLO 1563
BRUMANO
I CANTI ZUCCO DI PRALONGONE
F U I P I A N O V. I .
1503
G E R O S A
. 317 234
Riferimenti geostorici
Vercurago (LC)
235 COORDINATE:
E1
Comuni storici compresi: Vercurago, Cremlina, Somasca. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella circoscrizione di Rossino (Calolziocorte). Comuni censuari: Vercurago con Somasca. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
157
214
VERCURAGO
1936 1951 1961 212
212
1999
212
212
Demografia: 1596 1776 1805 VERCURAGO
253
5291
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
466
682
688
685
719
870 1075 1108
1328
1390
1864
2087
2841
2854
2805
(1) Così suddivisi nelle comunità componenti: Vercurago 285, Somasca 244.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È elencato tra i comuni ascritti alla facta di S. Alessandro negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo, dove si prescrive l’unione fiscale con Rossino (Calolziocorte), Somasca (Vercurago), Cremlina (Vercurago) e Calolzio (solo nelle redazioni del 1331 e 1353). Nel 1392, come risulta dai riferimenti toponomastici contenuti nella descrizione di confine del comune di Rossino, il suo territorio ricadeva interamente nella circoscrizione di questo comune, nella quale risultavano inclusi anche quelli di Erve e Calolzio (Codice Patetta, 1996). Nel 1596 è registrato come comune autonomo e con un’estensione corrispondente a quella odierna (tra le sue contrade Da Lezze annovera anche Somasca, segnalato come indipendente negli Statuti cittadini). Nel Repertorio delle comunità del 1766 Somasca viene elencato distintamente, ma già nel Catalogo delle comunità del Maironi del 1776 viene registrato come «un sol comune di Val S. Martino» insieme a Vercurago. Le due comunità ricompaiono come autonome nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797, e nell’aprile 1798 vengono inserite nel Dipartimento della Montagna. Nel settembre 1798 vengono nuovamente riunite ed inserite nel Distretto della Sonna del Dipartimento del Serio. Da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. Nel 1992 passa alla provincia di Lecco.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Vercurago Vercuracho, Vercurago (Vercurago) Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago e Somasca Vercurago Vercurago e Somasca Vercurago Vercurago e Somasca Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago Vercurago
1353
Cremlina Cremlina
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798
Somasca Somascha Vallis Sancti Martini Porzione orientale della circoscrizione attuale di Vercurago (Somasca) Aggregato a Rossino (Somasca) Aggregato a Vercurago (Somasca) » Somasca Porzione orientale della circoscrizione attuale di Vercurago (Somasca) Aggregato a Vercurago Sommasca Porzione orientale della circoscrizione attuale di Vercurago (appartenente al Dipartimento della Montagna)
Circoscrizione attuale senza i territori di Somasca e Cremlina Aggregato a Rossino (Calolziocorte) Circoscrizione attuale » Circoscrizione attuale senza il territorio di Somasca Circoscrizione attuale Circoscrizione attuale senza Somasca (appartenente al Dipartimento della Montagna) Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » Circoscrizione attuale (appartenente alla Provincia di Lecco)
Porzione della circoscrizione attuale di Vercurago (toponimo scomparso)
Tabella di raffronto delle località abitate Località Beseno Calolziocorte [porzione] Chiusa Visconti Cornella Cornello Folla Gallavesa Malpensata San Martin Vecchio Somasca Toffo VERCURAGO
1983/91
IGM (1969-74) Beseno
Calolziocorte [porzione]
1961 1936 Beseno Calolziocorte [porzione]
1921
1871
Chiusa Visconti
DI
O V.
Folla Galavesa (83)
Cornello Folla Gallavesa Malpensata
Folla Galavesa Malpensata
Somasca (83)
Somasca
Somasca
Somasca
Somasca
Somasca
Somasca
VERCURAGO
VERCURAGO
VERCURAGO
VERCURAGO
VERCURAGO
VERCURAGO
VERCURAGO (e SOMASCA)
Galavezza
LA PASSATA 1244
CORNA CAMOZZERA
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M. MUDARGA 909
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Roncaglia
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Torre de’ Busi
Cornello Ca’ Martinone
I.G.M., Carta d’Italia alla scala di 1:25 000 (25v), F° 32 II N.E. - OGGIONO, (5ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
B.
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PROVINCIA DI Lorentino Corte
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Chiusa Visconti
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1452
Vercurago
318 235
CCA
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Riferimenti Legislativi D. Lgs. n. 250, 6-03-1992 - Istituzione della Provincia di Lecco.
1596 Besino
Chiusa Cornella Cornello Fola
BRUMANO
O LECC
1776 Bezeno
S. Martin Vecchio Somascha Toffo VERCURAGO
Riferimenti geostorici
Verdellino
236 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Verdellino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VERDELLINO: Ciserano, Boltiere, Osio Sotto, Levate, Verdello, Minervio (Verdello). Comuni censuari: Verdellino. Superficie territoriale (Ha): VERDELLINO
1853
1921
366
382
1936 1951 1961 378
378
1999
378
378
Demografia: 1596 1776 1805 VERDELLINO
330
710
755
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 950
994
993
1086
1242 1361 1410
1550
1618
1764
1953
4150
5667
6537
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Verdello Minori è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni assegnati alla facta di S. Stefano. Nelle redazioni trecentesche veniva disposta l’unione fiscale con Verdello Maggiore (Verdello) e Minervio (Verdello); in quelle quattrocentesche è indicato «de per se». I confini completi di questo comune vengono descritti in un atto del 1392 (Codice Patetta, 1996). Nelle coerenze si trovano citati tutti i comuni che attualmente con esso confinano; a questi si aggiunge, nella parte Sud-orientale, il comune di Minervio assorbito da Verdello nel corso del XV secolo. Con un assetto territoriale coincidente all’attuale giunge, senza modificazioni apparenti, fino al 1809 quando viene aggregato con Levate a Verdello. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione preesistente al Decreto napoleonico di “concentrazione” dei comuni. In data 12 maggio 1966 il Consiglio Provinciale si esprime a favore di una rettifica di confine tra i comuni di Ciserano e Verdellino proposta da una società privata e comportante lo scambio di 8300 mq. di terreno. La stessa ditta nel 1966 propone la rettifica di confine anche tra i comuni di Verdello e Verdellino comportante uno scambio di 2000 mq. Come la precedente ottiene parere favorevole del Consiglio Provinciale (delib. n. 129 del 1 luglio 1974). Le due pratiche non hanno avuto seguito.
.
.
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1961 1936 Cascina Fornace VERDELLINO VERDELLINO
1921
1871
1776
1596
VERDELLINO
VERDELLINO
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1983/91 IGM (1969-74) Cascina Fornace Cascina Fornace VERDELLINO VERDELLINO
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Comun Nuovo
. Osio Sotto
.
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Fornace VERDELLINO
Stezzano
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Circoscrizioe attuale » » » » » » » Aggregato a Verdello Circoscrizioe attuale » » » » » » » » »
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Verdello Minori Verdello Minori Verdel Picol, Verdel Picolo Verdello Minore Verdello Minore Verdel Minore Verdellino Verdellino (Verdellino) Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino Verdellino
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Guzzanica
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Verdellino
Verdello
.
Boltiere
Minervio
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Spirano
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Ciserano
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. Arcene PONTIROLO NUOVO
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TREVIGLIO
Castel Rozzone
BRIGNANO GERA D’ADDA
Tipo rappresentante il Distretto XIII di Verdello (primo quarto sec. XIX), particolare.
319 236
Riferimenti geostorici
Verdello
237 COORDINATE:
B3
Comuni storici compresi: Verdello, Minervio. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VERDELLO: Osio Sotto, Levate, Verdellino, Minervio, Ciserano, Comun Nuovo, Spirano, Pognano. MINERVIO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Verdello. Superficie territoriale (Ha): VERDELLO
1853
1921
696
722
1936 1951 1961 715
715
1999
715
715
Demografia: 1596 1776 1805 VERDELLO
950
1263
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1458
1883
2011
2084
2155
2415 2780 2900
3374
3407
4116
4833
5372
6069
6173
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Verdello. Con la denominazione di Verdello Maiori è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. Negli stessi ordinamenti veniva inoltre disposta l’unione con Minervio e Verdellino (solo nelle redazioni trecentesche). In un atto del 1392 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Levate, Comun Nuovo, Spirano, Pognano e Verdellino, con i quali risulta ancora oggi in confine diretto. La coerenza con Pognano era limitata ad un solo punto, in quanto tutta la fascia meridionale era occupata all’epoca dal comune di Minervio. Dopo l’aggregazione di questa comunità (che, ad esclusione degli Statuti cittadini, non appare più menzionata a partire dall’estimazione del 1447) il comune in oggetto assume la dimensione attuale: con questo assetto è registrato, senza modificazioni apparenti, fino al marzo 1809, quando, in esecuzione del Decreto sulla “concentrazione” dei comuni, aggrega sotto la propria denominazione Verdellino e Levate che riacquistano autonomia già con la prima riorganizzazione austriaca del febbraio 1816. In data 1 luglio 1974 il Consiglio Provinciale si esprime a favore di una rettifica di confine comportante lo scambio di 2000 mq. di terreno tra i comuni di Verdello e Verdellino proposta nel 1966 da una società privata. La pratica non ha avuto seguito. Minervio. Con la denominazione Manervio o Minervio è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni assegnati alla facta di porta S. Stefano. Con la qualifica di comune è menzionato nella descrizione confinaria di fine Trecento di Verdello, con il quale trovavasi in confine diretto sul lato settentrionale. In base ai riferimenti toponomastici citati in detto strumento, di cui si trova ancora preciso riscontro nella documentazione catastale di metà Ottocento — ad Gromum Agrii (Agro); in Foparium (Foppero); Campus Martini (Campo Martino); strata Mulatera (Mulattera) —, e alle indicazioni di coerenza contenute negli atti di descrizione confinaria di Verdellino, Pognano, Arcene e Ciserano, è possibile individuare il territorio di sua pertinenza nella fascia meridionale del territorio di Verdello, centrata attorno alla cascina Nervio ed estendentesi a levante fin quasi al confine con Spirano. Contrariamente a quanto indicato nelle redazioni quattrocentesche degli Statuti cittadini (dove è citato come comune autonomo), si deve ritenere che la sua annessione a Verdello sia avvenuta nel corso della prima metà del XV secolo: di esso non si fa più menzione ad esempio già nell’estimazione del 1447.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Verdello Verdello Maiori Verdello, Verdello Maiori (Mayori) Verdel Grande Verdello Maggiore Verdello Maggiore Verdel Maggiore Verdello Verdello Verdello Maggiore Verdello Maggiore Verdello Maggiore Verdello Maggiore Verdello Verdello Verdello Verdello Verdello Verdello Verdello
1353 1392
Minervio Manervio, Menervio Menervio, Minervio, Minervo
Circoscrizione attuale senza il territorio di Minervio » Circoscrizione attuale » » » » » Verdello, Verdellino e Levate aggregati Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Porzione meridionale della circoscrizione attuale di Verdello »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bolza Ponente Cascina Grina Cascina Martina Cascina Nervio Cavalleri VERDELLO
1983/91 Bolza Ponente Grina Martina Cavalleri VERDELLO
IGM (1969-74) Bolza Ponente Cascina Grina Cascina Martina Cascina Nervio
1961 1936 Bolza Ponente Cascina Grina Cascina Martina Cascina Nervio
1921
1871
1776
1596
VERDELLO
VERDELLO
VERDELLO
VERDELLO
VERDEL MAGGIORE
VERDEL GRANDE
VERDELLO
via de Lurano (strata de Lurano)
Polarolo (in Pollerolo)
Castegnotto (via de Castenicium)
Mulattera (strata mulatera super ripa Murgulle)
Cascina Nervio
Foppero (in Foparium)
Agro (ad Gromum Agrii)
Campo Martino (Campus Martini)
Schema dei riscontri fra denominazioni locali ottocentesche (in grassetto) e riferimenti toponomastici di confine trecenteschi (in corsivo). Con campitura in rosso sono evidenziati i riscontri che hanno permesso la ricostruzione topografica del confine settentrionale dello scomparso Comune di Minervio (tratteggio arancione). Base cartografica ed estensione dei toponimi ottocenteschi (campiture colorate): Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
320 237
Vertova
238 COORDINATE: 6 B 5
costituzione comprendeva i comuni di Gazzaniga, Rova, Fiorano, Vertova, Semonte, Colzate, Bondo e Barbata. La prima notizia documentata relativa a tale istituzione sovracomunale risale al 9 febbraio 1210: si tratta di un’investitura a locazione perpetua di un appezzamento di terreno concessa dal vescovo Lanfranco al Concilio rappresentato dal console e da altri vicini (Archidata, Archivio storico del comune di Oneta, Notizie storiche). L’estensione territoriale di tale organismo viene definita con confini precisi in seguito ad un’ordinanza
emanata dal comune di Bergamo prima del 1236. Possedeva quasi tutto il versante orientale del monte Cavlera, la Valle Vertova, la Val de Grù, i territori di Orezzo, la piana di Rezzo, Bondo e Barbata. La confederazione, come ente, cessa di esistere solo nel 1827 quando, con decreto della I. R. Delegazione di Bergamo, si ordina il riparto delle 28445 pertiche di terreno possedute in comune fra Vertova, Colzate, Gazzaniga, Fiorano e Orezzo (Gazzaniga) (Gualdi, 1985).
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Vertova, Semonte. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VERTOVA: Semonte, Concilio di Onio, Colzate, Casnigo. SEMONTE: Fiorano, Concilio di Onio, Vertova. Comuni censuari: Vertova con Semonte. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
1936 1951 1961
1999
1572
1610
1593
1593
VERTOVA
1593
1593
Demografia: 1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1633 15901
1882
1468
1962
2140
2464
3696 3919 4107
4310
4161
4645
4952
5024
5068
4788
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Vertova Vertoa Vertoa, Vertua Vertoa Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova Vertova
1353 1392
Semonte Semonte Semonte
Porzione territoriale di pertinenza dell’abitato di Vertova » Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) » » » Vertova e Colzate (senza Bondo) aggregati (territorio in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Vertova e Colzate (senza Bondo) aggregati (territorio in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Circoscrizione attuale (in gran parte appartenente al Concilio di Onio) Circoscrizione attuale » » » » » » » »
Porzione territoriale di pertinenza dell’abitato di Semonte »
Tabella di raffronto delle località abitate 1936
1921
1871
1776
VERTOVA
Semonte VERTOVA
Semonte VERTOVA
Semonte VERTOVA
Semonte VERTOVA
P.SO LA FORCA
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1848
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10
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1596 Funz Semonte VERTOA
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1961
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IGM (1969-74) Semonte VERTOVA
500
1983/91
V. M or in o
Località Funz Semonte VERTOVA
A
(*) Concilio di Onio. Era una confederazione di comuni della media Valle Seriana. All’epoca della sua
1596 1776 1805
(1) Include gli abitanti di Colzate in quanto soggetti alla medesima parrocchia (S. Maria Assunta).
GU
Semonte. Membro del Comune Maggiore di Onio (*), è citato comune autonomo negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Come comune distinto è menzionato ancora nell’estimo della Val Gandino del 1476 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie Estimi). Nella relazione di fine mandato del capitano Giovanni Da Lezze (1596) è riportato come contrada di Vertova.
VERTOVA
AL
Vertova. Già membro del Concilio di Onio (*), si costituisce in comune autonomo all’inizio del XIII secolo, periodo al quale risalgono i primi Statuti comunali del 1235, contenuti nella stesura del 1301, la prima pervenutaci (Gusmini, 1980). Come comune distinto è citato in seguito negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra le comunità appartenenti alla facta di porta S. Lorenzo. In tutte le redazioni veniva inoltre disposta l’unione fiscale con Semonte (oggi sua frazione). In quest’epoca la sua estensione territoriale era inferiore a quella attuale in quanto parzialmente occupata dal comune di Semonte e dal Concilium Honii, che occupava tutta la parte Nord-occidentale dei comuni di Gazzaniga, Vertova, Fiorano e Colzate. I riferimenti toponomastici citati nella descrizione dei confini del 1392 (Codice Patetta, 1996) restringono il suo territorio a quello di esclusiva pertinenza all’abitato. Verso occidente il confine con Semonte doveva seguire grossomodo il corso del torrente Vertova: mentre il termine confinario più settentrionale era collocato a dieci cavezzi dalla mezzaria del corso d’acqua, più a Sud il confine veniva con esso a coincidere (un termine risulta infatti collocato in medio pontis fluminis Vertoe). Restava incluso nella sua circoscrizione anche l’abitato di Bernazio ad occidente del torrente Vertova. Il raggiungimento dell’attuale circoscrizione è documentato solo alla fine del XVI secolo dalla relazione del capitano Da Lezze che riporta tra le sue contrade anche Semonte. Nella stessa relazione si legge inoltre che «vi era anco Colzate sua contrada ma hora si è fatto comun da per sé», ma di questa preesistente aggregazione non si trova riscontro né nella letteratura né nelle fonti consultate. Col Prospetto di divisione del territorio bergamasco dell’aprile 1797 aggrega il comune di Colzate, non citato nella fonte in quanto soggetto alla medesima parrocchia (S. Maria Assunta). Nei provvedimenti legislativi del settembre 1798 e del maggio 1801 viene registrato con la denominazione di “Vertova e Colzate”. Con il comparto territoriale del Regno del 1805 i due comuni riacquistano autonomia; nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) vengono riaggregati, ma già con la prima riorganizzazione austriaca del febbraio del 1816 vengono ricostruiti con le rispettive preesistenti circoscrizioni.
.
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Cima Peia
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321 238
Riferimenti geostorici
Viadanica
239 COORDINATE: 6 D 7
Comuni storici compresi: Viadanica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VIADANICA: Sarnico, Predore, Adrara. Comuni censuari: Viadanica ossia Capra con Riva, Giogo, Lerano, Dossi e Colognola. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
539
549
VIADANICA
1936 1951 1961 544
544
1999
544
544
Demografia: 1596 1776 1805 VIADANICA
412
600
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
685
699
688
724
724
815
912
943
894
1107
974
920
895
886
937
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Viaranica è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Andrea. Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Sarnico, Predore e Adrara con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Attraverso i riferimenti toponomastici di confine citati nello strumento — torrente Guerna, Il Colle (Collum de Carollis), Colle Cambline (Collum Boalli), bosco a levante dell’abitato di Lerano (Forestum del Lerano), Meruselli (Zuchollum Muriselli), Ducone (Corna plani Dochoni), Monte Canzano (Montesello Chanzano) —, di cui si trova ancora riscontro nella cartografia I.G.M. lungo il limite amministrativo attuale, si ricava una circoscrizione corrispondente a quella odierna, definita geograficamente dal bacino idrografico della Val Maggiore. Tale circoscrizione viene confermata in due successive ricognizioni di confine effettuate il 16 aprile 1456 ed il 15 febbraio 1481 (Confini di varie terre). Con l’attuale denominazione è elencato, senza modificazioni di circoscrizione, in tutte le fonti successive.
1000
MONASTEROLO DEL CASTELLO
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Viaranica, Vieranicha Viaranicha Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica Viadanica
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bustosede Capra Colognola
1983/91 Bustosede (83)
IGM (1969-74) Bustosede
1961 Bustosede
1936
Colognola
Colognola
Colognola
Colognola
Dosso Giogo Le Sorti Lerano Pietra Rasetti Riva Scotti VIADANICA Zù
Dosso (91) Giogo Sorti Lerano Pietra (83) Rasetti Riva (83)
Dosso Giogo Le Sorti Lerano Pietra Rasetti Riva Scotti VIADANICA
Dosso Giogo
VIADANICA
VIADANICA
FONTENO
1320
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P.TA DEL BERT
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1000
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1192
Vigolo
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C.NA GEMELLA
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M. BRONZONE COL CROCE 1334
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Viadanica
500
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S. Giorgio
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Lago d’Iseo (Sebino)
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591
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M. CANZANO V. l a N
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Sarnico
.
.
Castel Montecchio
Credaro Trebecco
PROVINCIA
DI
BRESCIA Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
322 239
1871
1776
Capra Colognola
Capra Colognola di Val Calepio
Lerano Pietra Rasetti Riva
M. GREMALTO
M. DI GRONE (o GAIANA)
1921
1596
Lerano Razetto Riva di Viadanica Giovanni Scotti VIADANICA
VIADANICA
VIADANICA
VIADANICA Zù
VIADANICA
Riferimenti geostorici
Vigano San Martino
240
COORDINATE: 6 C 6
Comuni storici compresi: Vigano San Martino. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VIGANO: Borgo di Terzo, Grone, Berzo, Mologno (Casazza), Terzo (Borgo di Terzo). Comuni censuari: Vigano. Superficie territoriale (Ha): VIGANO SAN MARTINO
1853
1921
347
369
1936 1951 1961 —
365
1999
365
365
Demografia: 1596 1776 1805 VIGANO SAN MARTINO
440
330
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
379
588
575
550
631
728
867
867
—
—
809
800
857
936
926
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali Vigano Vigano Vigano Vigano Vigano Vigano (Vigano) Vigano (Vigano) Vigano Vigano Vigano Vigano Vigano San Martino Vigano San Martino (Vigano San Martino) Vigano San Martino Vigano San Martino Vigano San Martino
Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Borgo di Terzo Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Borgo Geta Cimaborgo Martina Mura Valzello VIGANO SAN MARTINO Vignolo
1983/91
IGM (1969-74)
Martina Mura (83) Valzello (83) VIGANO SAN MARTINO
Martina Mura Valzello VIGANO SAN MARTINO
1936
Cimaborgo Martina
VIGANO SAN MARTINO
1921
1871
Cima Borgo
Cima Borgo di Terzo
Vigano S. Martino VIGANO (Borgounito – SAN MARTINO v. Borgo di Terzo)
1776
VIGANO SAN MARTINO
1596 Borgo Geta
VIGANO
VIGANO
. CENE
1018 1000
Vall’Alta
Piano
.
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790
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.
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C.NA GEMELLA
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1192 1000
1200
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669
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P.ZO MOSCA
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.
1000
Adrara S. Martino
679
.
Foresto Sparso
.
Lerano M. CANZANO 591
V. l a N
716
.
Adrara S. Rocco
M. DI GRONE (o GAIANA)
Berzo S. Fermo
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1320
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Cenate Sopra BOCCHE DEL GAVARNO
Vigano S. Martino
Borgo C l o s a le di Terzo
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1378
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1099
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.
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Lughisello
Gaverina Mologno Terme Casazza
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M. MISMA
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500
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1961
Vignolo (83)
10
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Con un atto del notaio Gasparino Baldi di Grone del 1392 vengono definiti i confini con i comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo, Mologno (Casazza) e Terzo (Borgo di Terzo) (Codice Patetta, 1996), con i quali coerenzia tuttora. I riferimenti toponomastici riportati nello strumento trecentesco per contraddistinguere i luoghi ove erano posti i cippi confinari — Cima Borgo (in Somo Burgi), al confine con Borgo di Terzo; località Martina, in riva al fiume Cherio (ad Martinam cui coheret a mane flumen Cherii) con Grone; ad Verzeletum con Berzo; ponte della Martina (ad pontem de la Martina) e in Scapla, al confine con Mologno; Valle di Terzo (torrente Closale - ad Vallem de Tercio), al confine con Terzo — delimitano un territorio corrispondente a quello odierno. Uguale conformità tra il limite storico e quello attuale doveva sussistere anche lungo il confine “scoperto” con i possedimenti dell’abbazia benedettina di Vall’Alta, in territorio di Albino, come risulta già da una calcazione del 1234 (Zonca, 1998a). Come comune autonomo e con una circoscrizione coincidente a quella attuale è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo 1798, quando viene aggregato a Borgo di Terzo con Terzo. Nel 1805 viene nuovamente registrato come comune distinto, ma già con la riorganizzazione disposta con Decreto 31 marzo 1809 viene riaggregato a Borgo di Terzo con Berzo, Grone, Entratico e Luzzana. Con la circoscrizione preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione”, riacquista autonomia con la prima compartimentazione territoriale austriaca del febbraio 1816. Nel 1928 viene nuovamente unito a Borgo di Terzo con Grone e Berzo San Fermo a formare il comune denominativo di Borgounito (v. all. scheda 33 - Borgo di Terzo). Viene ricostruito nel 1947 e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione. L’attuale denominazione è stata introdotta con R.D. n. 1425 del 26 luglio 1863. Su iniziativa del comune di Vigano San Martino, ai sensi dell’articolo 26 della Legge 8 giugno 1990 n. 142, il 2 febbraio 1998 si costituisce in Luzzana l’Unione della Media Valle Cavallina, che vede coinvolti oltre al comune in discorso i comuni di Borgo di Terzo e Luzzana. L’unione è costituita, per un periodo di dieci anni, per l’esercizio di servizi e funzioni amministrative e gestionali dei comuni che la compongono ed è finalizzata alla fusione dei comuni medesimi.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
V.
ag
gi
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500
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1425, 26-07-1863 - Autorizzazione al comune di Vigano ad assumere la nuova denominazione di Vigano San Martino (vol. VII, p. 1413). R.D. n. 1201, 10-05-1928 - Unione dei comuni di Borgo di Terzo, Grone, Berzo San Fermo e Vigano San Martino in un unico comune denominato «Borgounito» con sede municipale a Borgo di Terzo (vol. IV, p. 3736). D.L.C.P.S. n. 1158, 02-10-1947 - Ricostituzione dei comuni di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Vigano San Martino (vol. IV, p. 3285).
323 240
Riferimenti geostorici
Vigolo
241 COORDINATE: 6 C 7
Comuni storici compresi: Vigolo. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VIGOLO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Vigolo. Superficie territoriale (Ha): VIGOLO
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1219
1235
1222
1222
1222
1222
Demografia: 1596 1776 1805 VIGOLO
472
450
509
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 590
622
686
790
802 1013 1036
1093
1134
1208
1036
811
727
656
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo come comune autonomo appartenente alla facta di porta S. Andrea. Nel 1395 è menzionato nell’atto di descrizione dei confini del comune di Cambianica (Tavernola Bergamasca) come comune finitimo. Il primo documento di descrizione confinaria pervenutoci specificamente dedicato al suo territorio risale al 14 febbraio 1481 (Confini di varie terre). Attraverso un sistema di riferimenti toponomastici di cui si trova ancora parziale riscontro nella cartografia ufficiale dell’I.G.M. lungo gli attuali limiti amministrativi — Colle del Giogo (Collis de Zono), Colle d’Oregia (Collis Oregie), Monte Bronzone (Montis Bronzoni), Corna di Vago (Collis de Vagis), Colle Dedine (puncta Tedola), Colle Cargadura (puncta Carganaia), Monte Mandolino (puncta de Mandolino), Colderone (Collis de Rono), Monte Cremona (puncta de Cremona), Monte Saresano (Monte de Ceresano) — vengono descritti i confini con i comuni di Tavernola, Predore, Viadanica, Adrara, Solto e Parzanica. È registrato in tutte le fonti successive fino al 1809 quando, in esecuzione del Decreto 31 marzo 1809 sulla concentrazione dei comuni, viene aggregato a Tavernola insieme a Parzanica. Nel 1816 viene ricostruito e da questa data non si registrano altre variazioni territoriali. 100
1106
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.
1107
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M. MANDOLINO
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1106
1983/91
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IGM (1969-74)
1961
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O LAG Tipo rappresentante il Distretto IX di Sarnico (1824), particolare.
324 241
1936
1921
1871
Bratta Camenina Clogna Marsè Parmerano Paullo Pressana Recursone Ronchi della Bratta Seradina Squadre Tròal Trussano
B (SE
M. CREO’ C.LE CARGADURA
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bessena Bratta Camenina Clogna Marsè Parmerano Paullo Pressana Recursone Ronchi della Bratta Seradina Squadre Tròal Trussano Turesso Vago VIGOLO
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Tavernola Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
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Vigolo, Vigollo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo (Vigolo) Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo Vigolo
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1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
VIGOLO
VIGOLO
VIGOLO
1776 1596 Bessena Bratto di Vigolo Camarina Clogna Marcè Parmerano Paul Prezzana Recorsone Ronchi di Vigolo Ceradina Trovale Trusa Turesso Vago VIGOLO
VIGOLO
Riferimenti geostorici
Villa d’Adda
242 COORDINATE:
C1
Comuni storici compresi: Villa d’Adda. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VILLA D’ADDA: Odiago (Pontida), beni del Monastero di San Giacomo di Pontida, Calusco, Carvico. Comuni censuari: Villa d’Adda. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
582
607
VILLA D’ADDA
1936 1951 1961 601
601
1999
601
601
Demografia: 1596 1776 1805 VILLA D’ADDA
688
2000
1560
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2107
2372
2299
2326
2365 2617 2716
2556
2257
2610
2564
2873
3271
3703
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Villa (Ripe) Adue è riportato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elenco dei comuni assegnati alla facta di porta S. Alessandro. Nel 1392, in esecuzione di quanto prescritto dallo Statuto di Bergamo del 1391, vengono definiti i suoi confini con i comuni contermini di Odiago (Pontida), Calusco, Carvico ed i possedimenti del Monastero di di San Giacomo (in territorio di Pontida) con i quali trovasi ancora oggi in confine diretto (Codice Patetta, 1996). Tali coerenze, dati gli scarsi riscontri tra i toponimi citati nello strumento e quelli riportati sulla cartografia ufficiale I.G.M., costituiscono l’unico debole indizio di carattere topografico sul quale basare un’ipotesi di conformità tra la circoscrizione storica e quella attuale. Presso la Civica Biblioteca A. Mai di Bergamo sono conservate altre due ricognizioni di confine con i comuni di Calusco, Carvico, Canto (Pontida) ed il territorio del Monastero di San Giacomo che risalgono al 1481 e al 1492 (Confini di varie terre). Nel Dizionario odeporico del Maironi del 1820 la comunità è definita come «fatta tutta a contrade disperse». Moltissime, e tutte ricadenti nella sua attuale circoscrizione, sono infatti quelle che riporta nel suo catalogo del 1776. Come comune distinto è registrato in tutte le fonti successive dalle quali non risultano variazioni di circoscrizione.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Villa Ripe Adue (cum unione) Villa Ripe Adue Vila d’Adda, Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda Villa d’Adda
Circoscrizione attuale » » » » » » » » » » » » » » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Al Segrè All’Adda Alzata Bisogne Borgo Bretta di Villa d’Adda Caderico Cadernoldo Cadipass Casargo Casenuove Castello di Villa d’Adda Catello Cha de’ Stuore Cha Nova di Villa d’Adda Chiozzo Costa Crusnigo Cuna Fontana Galgina Grumeslano Le Rate Mazzo Messo Mezza Piazza Parscera Peschiera Piazza di Villa d’Adda Piazzolo di Villa d’Adda Pozzolo di Villa d’Adda Pradella Rigolida Rossera San Giovanni di V. d’Adda
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936
Alzata (83)
Alzata
Alzata
Alzata
San Zenone Sant’Andrea Selve Sereghello Stallo di Villa d’Adda Superciera Tassodine Val Salina Valle Vestobbio VILLA D’ADDA Villa di Basso Volpino Zappello
San Zenone Sant’Andrea (83) Sant’Andrea
1921
1871
Alzata Borgo
Cadernoldo (83) Cadernoldo
Cadernoldo Cadipass Casargo Casenuove
1776 1596 Al Segrè All’Adda Ancada Bisogne Bongho Bretta di Villa d’A. Caderico Cha d’Arnoldo Casargho Castello di Villa d’A.
Catello (83)
Galgina
Catello
Catello
Costa
Costa Crusnigo
Galgina Grumeslano
Galgina
Cha de’ Stuore Cha Nova di V. d’A. Chiozzo Costa di Villa d’A. Cuna Fontana Inf., — Sup. Galgina Grumeslano
Le Rate (91) Mazzo Mezzo Mezza Piazza Pansiera Inf., — Sup. Peschiera Piazza di Villa d’A. Piazzolo di Villa d’A. Pozzolo di Villa d’A. Pradella di Villa d’A. Regurida Rossera San Giovanni S.to Giovanni di V. d’Adda
Casa Messo Parscera (83) Peschiera (83)
Parscera Peschiera
Parscere Peschiera
Pradella Rigolida Rossera
Pradella
Rossera
Rossera
San Zenone Sant’Andrea
Superciera Tassodine Valle
Valle
VILLA D’ADDA
VILLA D’ADDA
Valle Vestobbio VILLA D’ADDA
Volpino
Volpino
VILLA D’ADDA Villa di Basso
VILLA D’ADDA
S.to Andrea Selve Sereghello Stallo di Villa d’A. Superfiera Tassodine Val Salina Valle di Villa d’A. Vestabio [VILLA D’ADDA] VILLA D’ADDA VILLA D’ADDA Villa di Basso Volpino Volpino di Villa d’A.
Zappello (83)
Corografia del Distretto VII di Caprino (1826/34), particolare.
325 242
Riferimenti geostorici
Villa d’Almè
Comuni storici compresi: Villa d’Almè, Bruntino.
243 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VILLA D’ALMÈ: Stabello (Zogno), Brembilla, Almenno (Lemine inferiori), Paladina, Droxio (Sorisole), Azzonica (Sorisole).
C3
Comuni censuari: Villa d’Almè; Bruntino. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
VILLA D’ALMÈ
227
282
BRUNTINO
347
361
1936 1951 1961 832
636
1999
636
636
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
VILLA D’ALME
379
900
701
1047
1116
1274
1398
BRUNTINO
210
100
300
354
387
422
465
1860 2253 2439 607
647
5052
4970
4091
4733
5512
5697
5798
752
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Villa d’Almè. Con la denominazione di Lemen in Plano, è elencato negli Statuti di Bergamo del 1331 e 1333 tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Alessandro. In questo periodo risultava unito al finitimo territorio di Almè. A partire dalla redazione del 1353 ed in tutte le successive del XIV e XV secolo, con la denominazione di Villa de Lemene, è registrato come comune autonomo, distinto da Almè. In due atti del 1392 vengono descritti i suoi confini con i contermini comuni di Sedrina e Stabello (Zogno), Azzonica (Sorisole), Droxio (Sorisole), Paladina, Almenno (Lemene), e Brembilla (tramite il territorio di Ubiale Clanezzo che ricadeva entro la sua circoscrizione). Dalle coerenze descritte si ricava una circoscrizione molto più estesa di quella odierna che giungeva ad includere anche il territorio di Almè, e ciò in contrasto con quanto trasmessoci dagli Statuti cittadini, dove le due comunità vengono elencate come due entità amministrative distinte. Nel corso del Cinquecento ridimensiona la propria circoscrizione per il distacco prima di Almè e successivamente di Bruntino che si erigono in comuni autonomi. In quest’epoca la sua estensione territoriale può essere equiparata a quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Ad esclusione degli elenchi allegati ai provvedimenti legislativi sulla organizzazione delle circoscrizioni em
10
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Villa d’Almè Villa de Lemene Villa de Lemen (Villa de Lemene, Villa de Lemine) Vila d’Almè, Villa di Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè (Villa d’Almè) Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè Almè con Villa Villa d’Almè Villa d’Almè Villa d’Almè
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Bruntino (Bruntino) (Bruntino) Bruntino Bruntino Bruntino Bruntino (Bruntino) Bruntino (Bruntino) Bruntino Bruntino Bruntino Bruntino Bruntino Bruntino
Villa d’Almè (senza la frazione Oltre Brembo) e Almè aggreagati » Censuario di Villa d’Almè » » » Circoscrizione attuale senza la frazione Oltre Brembo Censuario di Villa d’Almè Aggregato a Bergamo Censuario di Villa d’Almè » » » » Censuario di Villa d’Almè con frazione di Oltre Brembo Villa d’Almè e Almè aggregati Circoscrizione attuale » »
Aggregato a Villa d’Almè » Censuario di Bruntino » » » Aggregato a Villa d’Almè Censuario di Bruntino Aggregato a Bergamo Censuario di Bruntino » » » » »
0
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326 243
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S. Vigilio
Bergamo
. I.G.M., Carta d’Italia alla scala 1:25 000 (25v), F° 33 III S.E. - BERGAMO / F° 33 III N.E. - ZOGNO, (5ª ed. 1974, aggiorn. 1971, aerofoto 1970).
amministrative dall’aprile 1797 al maggio 1801, la separazione da Bruntino è testimoniata in tutte le fonti consultate fino al 1927. Nel 1809 viene aggregato al comune di Bergamo assieme ad altri 27 comuni. Nel 1816 ritorna autonomo. Nel 1884 accorpa la frazione di Oltre Brembo distaccatasi da Almenno San Salvatore (v. all.). Nel 1927 aggrega i comuni di Bruntino e Almè sotto la denominazione di Almè con Villa. Nella seduta del 15 ottobre 1946 il Consiglio Provinciale esprime parere favorevole all’istanza di ricostruzione dell’ex comune di Almè che diventa effettiva con D.L. n. 924 dell’11 marzo 1948. Nel 1951 modifica la propria denominazione da Almè con Villa in Villa d’Almè. Nel 1964 il Consiglio Provinciale esamina una domanda degli abitanti della frazione di Clanezzo tendente ad ottenere il distacco dal comune di Ubiale Clanezzo e l’aggregazione al finitimo comune di Villa d’Almè. La questione, inizialmente sospesa al fine di conoscere gli sviluppi relativi alla viabilità interna al comune ed al passaggio all’A.N.A.S. della strada di Valle Brembana, è oggi tornata d’attualità con una nuova petizione popolare degli abitanti di detta frazione tendente ad ottenere l’aggregazione non più al comune di Villa d’Almè ma a quello, pure contermine, di Almenno San Salvatore.
Tabella di raffronto delle località abitate Località ALME’ Amagno di Bruntino
1983/91
IGM (1969-74)
1961
1936 1921 Almè (Almè con Villa)
1871
1776
Brughiera
Brughera
BRUNTINO
[BRUNTINO]
Amagno di Bruntino (Bruntino) Aucira (Bruntino) Brughera Brughiera di Bruntino (Bruntino) [BRUNTINO] [BRUNTINO]
Aucira Brughiera Brughiera di Bruntino
Brughiera (83)
[BRUNTINO] Bruntino Alto
Brughiera
Brughiera
Bruntino
[Bruntino]
Bruntino Alto (83) Bruntino Alto
Ca’ dell’Ora
Ca’ dell’Ora
Ca’ dell’Orto
Ca’ dell’Orto
Calorso Casa Campana Casino Colombera
Casino
Casa Campana Casino
[Bruntino] (Almè con Villa)
Bruntino Alto
Bruntino Alto (Bruntino) Cha dell’Ora (Almenno San Salvatore) Ca’ dell’Orto (Almè con Villa)
Casa dell’Orcho (Bruntino) Calorso (Bruntino) Campana (Bruntino) Colombera (Bruntino)
Coriola (83)
Foresto I
Foresto I
Foresto I
Foresto II
Foresto II
Foresto II
Foresto II
Ghiaie al Brembo
Coriola
Coriola
Coriola (Bruntino)
Foresto I (Almè con Villa)
Ghiaie al Brembo Ghiaie al Brembo Ghiaie al Brembo Ghiaie (Almè con Villa)
Oltre Brembo Ronco Alto (83)
Ronco Alto San Mauro
San Mauro
San Mauro (Almè con Villa)
Drossa, Drosi Fonderia Foresto di Qua Foresto di Qua (Bruntino) (Bruntino) Foresto di Là Foresto di Là (Bruntino) (Bruntino) Ghiaje al Brembo Gerre di Villa d’Almè Oltre Brembo Alle Gerre di là da Brembo (Almenno (Almenno San Salvatore) San Salvatore) San Mauro (Bruntino)
Stallo di Bruntino
Stallo di Stal (Bruntino) Bruntino (Bruntino)
Valli Ventolosa
Valli
Valli Ventolosa
Valli Ventolosa
VILLA D’ALME’
VILLA D’ALME’
VILLA D’ALME’
VILLA D’ALME’
Villa di Villa d’Almè Violo
Bruntì (Bruntino)
Casino
Coriola Drossa, Drosi Fonderia Foresto I
Ronco Alto San Mauro
1596
Ventulosa (Almè con Villa) Villa d’Almè (Almè con Villa)
Ventolosa
Ventolosa
VILLA D’ALME’
VILLA D’ALME’
Venturosa VILLA D’ALME’
VILLA DI ALME’
Villa di Villa d’Almè Violo
Violo
Corografia del Distretto IV di Almenno S. Salvatore (1826/34), particolare.
Bruntino. Si costituisce in comune autonomo, separandosi da Villa d’Almè, a metà del XVI secolo. Nel 1564 si dota di un proprio Statuto comunale (Cortesi M., 1983). La sua estensione territoriale è assimilabile, già da questo periodo, a quella dell’omonimo comune censuario di metà Ottocento. Nei provvedimenti legislativi dal 1797 al 1801 non viene registrato in quanto, probabilmente, riassorbito da Villa d’Almè. Ricompare come comune autonomo con la compartimentazione territoriale del giugno 1805. Nel 1809 è aggregato a Bergamo, ma già con la prima riorganizzazione amministrativa del governo austriaco del febbraio del 1816 (attivata dal 1° maggio) viene ricostruito. Mantiene successivamente una vita autonoma fino al 1927 quando viene unito definitivamente a Villa d’Almè.
Atto di descrizione dei confini di Villa d’Almè del 31 luglio 1392, Codice Patetta n. 1387, (Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma).
Riferimenti Legislativi R.D. n. 2875, 31-12-1884 - Distacco della frazione Oltre Brembo dal comune di Almenno S. Salvatore ed aggregazione a quello di Villa d’Almè (vol. LXXIII, p. 3910). R.D. n. 1177, 30-06-1927 - Riunione dei comuni di Almè, Villa d’Almè e Bruntino in un unico comune denominato «Almè con Villa» (vol. VI, p. 5936). D.L. n. 924, 11-03-1948 - Ricostituzione del comune di Almè (vol. V, p. 3544). Mappa del comune censuario di Bruntino rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
D.P.R. n. 669, 30-06-1951 - Modificazione della denominazione del comune di Almè con Villa in quella di «Villa d’Almè» ( vol. VII, p. 1998; G.U. del 27-08-1951).
327 243
Villa d’Ogna
244 COORDINATE:
D4
te al decreto napoleonico di “concentrazione” dei comuni. Nel 1929 viene unito ad Oltressenda Alta e Piario a formare il comune denominativo di Villa d’Ogna, con sede municipale nella frazione omonima. La domanda di ricostituzione dei tre comuni, che ha origine nel 1946 ad opera della totalità dei contribuenti di Piario e Oltressenda Alta, diventa esecutiva solo nel giugno del 1958, e al ricostituito comune di Oltressenda Bassa rimane la denominazione di Villa d’Ogna.
È citato per la prima volta come comune distinto, separato da Villa, nel Prospetto delle distanze del 1740. Nel Catalogo dei comuni del 1756, Repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi venete (1766-1789) è aggregato a Villa e Piario a formare il comune di Otressenda Bassa. L’evoluzione territoriale successiva di questa comunità è legata a quella dei comuni di Oltressenda Bassa e Villa d’Ogna. Villa. Nella descrizione dei confini del 1392, Villa d’Ogna è citato come Comunellum de Villa de Honia. Alla fine del XVI secolo è registrato tra le contrade del comune di Clusone (Da Lezze, 1596). Con la denominazione di Villa d’Ogna, è citato come comune autonomo, separato da Ogna, nel Prospetto delle distanze del 1740. Nel 1756 (Catalogo dei comuni) è registrato in unione a Ogna e Piario a formare Otressenda Bassa. L’evoluzione territoriale di questa comunità è legata in seguito a quella dei comuni di Oltressenda Bassa e Villa d’Ogna.
Ogna. Nella descrizione dei confini di Clusone e di Ardesio del 1392 si trova la denominazione Comunellum de Villa de Honia. Risulta difficile capire a cosa ci si riferisse esattamente con tale nome, se solo alla comunità di Villa, ovvero all’insieme di Villa ed Ogna. Da Lezze, attraverso la sua relazione di fine mandato del 1596, ci informa che in quel periodo Ogna era una delle contrade appartenenti a Clusone assieme a Rovetta, Piario, Villa, Nasolino e Valzurio.
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Villa d’Ogna (Oltressenda Bassa fino al 1929), Ogna, Villa.
Villa d’Ogna. È costituito dalle contrade di Ogna e Villa d’Ogna. Originariamente, come si evince dalla descrizione dei confini di Clusone del 1392 e dalla relazione del Da Lezze del 1596, faceva parte del comune di Clusone. Nel Prospetto delle distanze del 1740 le due comunità di Ogna e Villa sono menzionate come comuni distinti, separati da Clusone. La prima segnalazione della loro fusione in un’unica entità amministrativa sotto la denominazione Oltressenda Bassa ci è fornita dal Catalogo dei comuni del 1756, ove si apprende che entro la sua circoscrizione ricadevano, oltre alle citate contrade, anche il territorio di Piario; tale situazione si riscontra anche nel repertorio delle comunità del 1766 e nelle Anagrafi Venete (1766-1789). Le tre località sono menzionate sotto la voce Oltrascenda Bassa anche nella Descrizione topografica e storica del bergamasco di Formaleoni del 1777, il quale, tuttavia, avverte che «secondo la Nota dell’Offizio Fiscale, tanto Oltrescenda Bassa quanto le suddette cure mercenarie della Pieve di Clusone sono comuni distinti». Alquanto discordanti sono le indicazioni contenute nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776 dove Oltressenda Bassa (che non includeva Piario in quanto registrato come comune autonomo) appare unito in un unico comune con Oltressenda Alta. Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 (dove come entità territoriale amministrativa viene assunta provvisoriamente la parrocchia) Piario, Ogna e Villa d’Ogna sono elencati distintamente tra le comunità componenti il cantone di Alzano (Piario) e di Clusone (Ogna e Villa d’Ogna). Nel marzo del 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) le tre comunità vengono riunite in un unico ente amministrativo denominato “Ogna con Villa d’Ogna e Piario”. Nella compartimentazione del 1805, con la denominazione di Oltressenda Bassa, viene identificato il territorio corrispondente all’attuale Villa d’Ogna (Piario viene registrato come comune distinto); tale situazione dura fino al 1809 quando viene aggregato a Clusone insieme a Rovetta, Oltressenda Alta e Piario. Nel 1816 (Compartimento territoriale della Lombardia da attivarsi) viene ricostituito con la circoscrizione preesisten-
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella circoscrizione di Clusone. Comuni censuari: Oltressenda Bassa ossia Villa d’Ogna ed Ogna. Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
532
523
VILLA D’OGNA
1596 1776 1805 VILLA D’OGNA
—
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1999
518
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 628
643
618
666
1364 1586 2016
2836
2894
2859
1990
1727
1649
1682
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Villa d’Ogna (Villa d’Ogna) (Villa d’Ogna) (Villa d’Ogna) (Villa d’Ogna) Oltrascenda Bassa (Oltrassenda Bassa) Ogna con Villa d’Ogna e Piario Oltressenda Bassa cioè Ogna e Villa d’Ogna (Oltressenda Bassa) Oltressenda Bassa Oltressenda Bassa Oltressenda Bassa Oltressenda Bassa Oltressenda Bassa Oltressenda Bassa Villa d’Ogna Villa d’Ogna Villa d’Ogna Villa d’Ogna
1740
Ogna Ogna
Porzione della circoscrizione attuale di Villa d’Ogna
1740
Villa Villa d’Ogna (Villa)
Porzione della circoscrizione attuale di Villa d’Ogna
Aggregato a Clusone » » Diviso nelle due comunità di Villa e Ogna Villa d’Ogna e Piario aggregati Aggregato a Oltressenda Alta Villa d’Ogna e Piario aggregati Circoscrizione attuale Aggregato a Clusone Circoscrizione attuale » » » » » Villa d’Ogna (già Oltressenda Bassa), Oltressenda Alta e Piario aggregati Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Festi Rasini
1983/91
Nasolino (oggi in Oltressenda Alta) Ogna
IGM (1969-74) Festi Rasini
1961
1936
PIARIO Sant’Alberto Valzurio (oggi in Oltressenda A.) VILLA D’OGNA
1921 1871 Festi Rasini (Oltressenda Bassa)
1776
1596
Ogna (Oltressenda Bassa) [OLTRESSENDA BASSA]
Ogna (Oltressenda Bassa) [OLTRESSENDA BASSA]
Ogna, Ogna (Clusone) (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa) [Oltressenda Bassa] (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa)
Villa d’Ogna (Oltressenda Bassa)
Villa d’Ogna (Oltressenda Bassa)
Villa d’Ogna Villa (Clusone) (Oltressenda Alta, Oltressenda Bassa)
Nasolino Ogna
Ogna
Piario Sant’Alberto (83) Sant’Alberto
Sant’Alberto
Villa
VILLA D’OGNA
Valzurio
A
0 200
Ludrigno
.
2392
Demografia:
[OLTRESSENDA BASSA] V. Ve n dul
1936 1951 1961
VILLA D’OGNA
VILLA D’OGNA
Riferimenti Legislativi R.D. n. 559, 25-03-1929 - Unione dei comuni di Oltressanda Alta, Oltressanda Bassa e Piario in un unico comune denominato «Villa d’Ogna», con sede e capoluogo nella frazione omonima (vol. III, p. 3489). D.P.R. n. 828, 27-06-1958 - Ricostruzione dei comuni di Oltressenda Alta e di Piario (vol. VI, p. 2885).
Riferimenti geostorici
Villa di Serio
Comuni storici compresi: Villa di Serio.
245 COORDINATE:
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VILLA DI SERIO: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387.
C4
Comuni censuari: Villa di Serio. Superficie territoriale (Ha): VILLA DI SERIO
1853
1921
410
461
1936 1951 1961 456
456
1999
456
456
Demografia: 1596 1776 1805 VILLA DI SERIO
264
360
573
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 947
984
916
1067
1402 1705 1876
2062
2012
2412
2884
3383
3952
5162
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Con la denominazione di Villa Rippe Serii è elencato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Andrea. Nelle descrizioni confinarie di fine Trecento (Codice Patetta, 1996) è citato nelle coerenze del comune di “Nembro e Alzano di Sopra”. Con un atto rogato dal notaio Filippo de Grigis di Rigosa, il 13 marzo 1456 vengono definiti i suoi confini con i comuni di Nembro, Alzano Maggiore, Ranica e Scanzo. Le coerenze ed i riscontri tra i riferimenti topografici citati nello strumento e la toponomastica riportata sulla cartografia ufficiale I.G.M. in corrispondenza dell’attuale limite amministrativo — Valle del Gavarno (Valle de la Gavargnia), fiume Serio, Glere (Glere de la Nexia), Monte Bastia (Bastie de Villa), Berlendesa (Costa Merlenga) — permettono di individuare quale territorio di sua pertinenza una circoscrizione grosso modo corrispondente a quella odierna (Confini di varie terre). Come comune distinto è elencato in tutte le fonti successive fino al 1809 quando viene aggregato con altri 27 comuni a Bergamo. Riacquista autonomia con la compartimentazione territoriale del febbraio 1816. Da questa data non si registrano altre variazioni territoriali. 100 0
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1983/91 Rinnovata VILLA DI SERIO
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Tabella di raffronto delle località abitate Località Rinnovata VILLA DI SERIO
.
936
Botta
Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Bergamo Circoscrizione attuale » » » » » » » » »
Dosso
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M. CERETO
.
Villa ripe Serii Villa ripe Serii Villa de Serio, Villa di Serio o Scantio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio (Villa di Serio) Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio Villa di Serio
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M. TOMENONE
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.Brusaporto Amberete
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Mappa del comune censuario di Villa di Serio rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
329 245
Villongo
246 COORDINATE: 6 D 6-7
Sanctum Filastrum. L’assenza su questo tratto di confine di altri riscontri toponomastici con la cartografia ufficiale non consente di delineare con maggior dettaglio l’andamento del limite amministrativo storico tra questi due comuni. Ad Est il territorio si sviluppava invece ben oltre l’attuale limite amministrativo materializzato dal torrente Guerna: la collocazione di due termini nei pressi delle contrade di Fosio (contrata u.d. ad Fosium) e di Castione (contrata de Castione superiori) permettono di assumere quale limite storico quello della sezione censuaria di Guerna del Nuovo Catasto Terreni. In merito alla separazione di Foresto da Villongo, alcuni autori, senza citare la fonte, indicano la data del 1505 (Bellini B., 1985), altri del 1533 (Istituzioni del territorio, 1997), ma un estimo del 1554 (Archidata, Archivio storico del comune di Bergamo, Serie
Estimi, sch. n. 755) le due comunità appaiono ancora unite. Nella relazione del Da Lezze del 1596 Villongo e Foresto sono descritti come comuni autonomi. Nel 1724 il comune in parola si divide nei due comuni di Villongo Sant’Alessandro e Villongo San Filastro (Bellini B., 1985) con circoscrizioni territoriali rispettivamente coincidenti al censuario ottocentesco ed alla porzione di censuario di San Filastro ad Est del torrente Uria (il territorio ad Ovest era occupato dalla comunità di Solarolo). Fatta eccezione per la temporanea riunione dal 1809 al 1816, conducono una vita autonoma fino al 1927 quando vengono uniti a formare l’attuale comune di Villongo. Con lo stesso provvedimento legislativo si attua anche il distacco delle frazioni di Fosio, Castione, Rudello e Rocca da Villongo Sant’Alessandro
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Villongo, Solarolo, Villongo San Filastro, Villongo Sant’Alessandro. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): VILLONGO: Sarnico, Adrara, Berzo San Fermo, Entratico, Zandobbio, Calepio (Castelli Calepio), Credaro. Comuni censuari: Villongo Sant’Alessandro con Castione, Fosio e Seranica; Villongo San Filastro con Solarolo. Superficie territoriale (Ha):
Villongo. È citato tra i comuni assegnati alla facta di porta S. Andrea negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo. Nella redazione del 1353, nel capitolo dedicato alle unioni fiscali, Villongo e gli abitanti di Foresto vengono definiti coniunctum nunc vel in futurum (Statuto 1353). Tale unione doveva sussistere anche a livello amministrativo. È quanto emerge dalla descrizione dei confini del comune denominato Vicolungo et Foresto del 1392, che viene indicato in confine diretto oltre che con Adrara, Sarnico, Credaro e Calepio (che includeva in quel periodo anche il territorio di Gandosso), anche con i comuni di Zandobbio, Entratico e Berzo. I riferimenti toponomastici citati nella descrizione confinaria, rinvenibili ancora nella cartografia ufficiale dell’I.G.M., coincidono infatti con le denominazioni delle località presso i vertici del confine dell’attuale comune di Foresto Sparso: Dosso Here (Dosso dell’Era), Pizo Musche (Pizzo Mosca), Pizo Sayge (Monte Sega), ecclesia S. Iohannis de Incunixio (San Giovanni delle Formiche). Tale circoscrizione è confermata anche da un atto del 1481 (Confini di varie terre) dove i confini vengono descritti con maggior dettaglio. Da entrambi gli atti emerge che la porzione occidentale dell’attuale territorio apparteneva al comune di Credaro, che su questo lato doveva spingersi fin oltre il torrente Uria: nelle descrizioni il termine che definiva il confine tra i due comuni era infatti posto in contrata ubi dicitur ad Grone
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Adrara
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VILLONGO SANT’ALESSANDRO
301
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VILLONGO SAN FILASTRO
337
350
1936 1951 1961 593
593
1999
593
593
Demografia: 1596 1776 1805 VILLONGO SOLAROLO
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
558
2662
2616
2656
2988
3867
5128
5656
(1)
VILLONGO S. ALESSANDRO
500
540
744
753
746
923
1062 1248 1394
VILLONGO SAN FILASTRO
650
642
933
930
979
1027
1241 1361 1563
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Villongo San Filastro.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Villongo Vicolungo (et hab. Foresto) Vicolungo (Videlongo) et Foresto Villongo, Vil Longo Villongo (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) (Villongo) Villongo Villongo Villongo Villongo
1740 1766 1776
Solarolo Solerolo Solarolo Solarolo
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villungo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro con Solerolo e contrada di Roncaglia Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro Villongo San Filastro
1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villungo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro (Villongo Sant’Alessandro) Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro Villongo Sant’Alessandro
Credaro
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Gandosso
330 246
Villongo S.A.
Villongo S. Filastro Solarolo
M. DEL CASTELLO
.
1921
—
Villongo (con sez. cens. di Guerna, senza terr. di Solarolo) e Foresto Sparso aggregati » Villongo con sezione censuaria di Guerna (Sarnico) senza territorio di Solarolo » Diviso nei comuni di Villongo S. Filastro e Villongo S. Alessandro » » » » » » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Porzione occidentale del censuario di Villongo S. Filastro » »
Adrara S. Martino
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Terzo
1853 VILLONGO
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Censuario di Villongo S. Filastro senza il territorio di Solarolo » Censuario di Villongo S. Filastro » Censuari di Villongo S.A. e Villongo S.F. e Foresto Sparso aggregati Censuario di Villongo S. Filastro » » » » »
Censuario di Villongo S. Alessandro » » » Aggregato a Villongo San Filastro Censuario di Villongo S. Alessandro » » » » »
e la successiva aggregazione al comune di Sarnico (v. all. scheda 246 - Villongo e all. scheda 196 - Sarnico). Solarolo. Già contrada di Credaro, come si evince dalle descrizioni dei confini del comune di VillongoForesto del 1392 e 1481, è citato per la prima volta come comune autonomo nel Prospetto delle distanze del 1740. Secondo alcuni l’anno di separazione da Credaro è da anticipare al 1685 (Bellini B., 1985). La sua estensione territoriale, come risulta dalle contrade di sua pertinenza menzionate nel catalogo del Maironi nel 1776 e dallo Stato d’anime della parrocchia di San Filastro del 1777, corrispondeva alla porzione occidentale del censuario di San Filastro. Per quanto si è detto a proposito del confine trecentesco tra Villongo e Credaro, si ha motivo di ritenere che il territorio di sua pertinenza si estendesse oltre il torrente Uria fin nei pressi dell’abitato di San Filastro: l’abitato di Solarolo nelle carte del Redolfi del 1718, del Remondini del 1776, del Formaleoni del 1777 e del Manzini del 1816 è sempre collocato ad oriente del corso d’acqua. Nel 1797, ricadendo il suo territorio entro i confini della parrocchia di San Filastro, viene assorbito da Villongo San Filastro del quale in seguito è sempre menzionato come contrada. Villongo San Filastro. Si erige comune autonomo nel 1724 in seguito alla divisione del comune di Villongo nelle due comunità di San Filastro e Sant’Alessandro. Come risulta dalla localizzazione delle contrade di sua pertinenza citate nel catalogo del Maironi Da Ponte del 1776 e nello Stato d’anime del 1777, la sua estensione in questo periodo corrispondeva alla porzione orientale dell’omonimo censuario ottocentesco. Col Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797 accorpa Solarolo (ricadendo il territorio di quest’ultimo all’interno della circoscrizione parrocchiale di San Filastro) e raggiunge la dimensione del censuario ottocentesco. Nel 1809 (Prospetto per la concentrazione dei comuni) aggrega Villongo Sant’Alessandro e Foresto, che vengono ricostituiti già nel 1816 con la prima compartimentazione territoriale austriaca. Non si registrano ulteriori variazioni di circoscrizione fino al 1927 quando viene unito a Villongo Sant’Alessandro a formare l’attuale comune di Villongo. Villongo Sant’Alessandro. Con una estensione coincidente al censuario ottocentesco, si costituisce in comune autonomo nel 1724 dalla scissione di Villongo nelle due comunità di San Filastro e Sant’Alessandro. Con questo assetto territoriale è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1809 quando, con Foresto, viene aggregato a Villongo San Filastro. Nel 1816 riacquista autonomia e da questa data non subisce altre variazioni territoriali fino al 1927 quando cede al comune di Sarnico le frazioni Fosio, Castione, Rudello e Rocca (identificabili nel loro insieme con il censuario di Guerna del N.C.T.) e si unisce a Villongo San Filastro (v. all. scheda 246 - Villongo e all. scheda 196 Sarnico) dando origine all’attuale comune di Villongo.
Tabella di raffronto delle località abitate Località Calvarola di Solarolo
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Carobbio di Villongo S. Filastro Carobbio di Villongo S.A. Cascina Cedrone Cascina Dosso
Cascina Cedrone Cascina Dosso
Castel Merlo Castello Cedrina
Castello Cedrina
Castione (oggi in Sarnico) Cavolte Cerro di Villongo S. Alessandro Chiodi Cleri Doledo Fontanelli
1936
1776 1596 Calvarola di Solarolo (Solarolo) Carobbio (Villongo S. F.) Carobbio (Villongo S. A.) Cedrone (Solarolo) Dosso di Solarolo (Solarolo) Castel Merlo (Villongo S. A.) Cedrina Cedrina (Villongo San Filastro) Castione (Sarnico) Castione Castione Castione Castione (Villongo (Villongo di Val Calepio Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) (Villongo S. A.) Cavolte (Solarolo) Cerro di Villongo S. Alessandro (Villongo S.A.)
1871
Chiodi Cleri (Solarolo)
Fontanile Fosio (oggi in Sarnico)
Fosio (Sarnico)
Isolabella Mirandola Monte Dratto Oleno
Doledo Fontanelli (Villongo S. A.) Fontanile (Villongo S. Filastro) Fosio (Villongo Fosio (Villongo Fozio (Villongo Sant’Alessandro) Sant’Alessandro) Sant’Alessandro)
Isolabella Dratto (Monte)
Pasquini
Pasquini
Pasquini
Ripa
Ripa
Roncaglia
Roncaglia
Seranica
Seranica Sopra, — Sotto
Pesino Piazze Ripa Rocchetta Roncaglia Rudelle
1921
Roncaglia (83)
Santa Trinità Seranica SOLAROLO Solarolo [porzione] Videtti
Videtti (83)
Videtti
[VILLONGO] VILLONGO SAN FILASTRO
VILLONGO
[VILLONGO] San Filastro
[VILLONGO] San Filastro
Sant’Alessandro
Sant’Alessandro Sant’Alessandro
VILLONGO SANT’ALESSANDRO
[VILLONGO] San Filastro
Mirandola (Solarolo) Dratto Oleno (Villongo Oleno San Filastro) ossia Torcolo (Villongo S. Filastro) Pasquini (Villongo S. Filastro) Pesino (Solarolo) Piazze (Villongo Sant’Alessandro) Riva di Villongo (Villongo S. Filastro) Rocchetta (Villongo S. A.) Roncaglia (Solarolo) Rudelle (Villongo S. Filastro) Santa Trinità (Villongo S. A.) Seranica Seranica Seranga (Villongo S. A.) (Villongo S. A.) Solarolo SOLAROLO (Villongo S. F.) Solarolo [porzione] (Villongo S. Filastro) Videtti (Villongo Sant’Alessandro) [VIL LONGO] VILLONGO VILLONGO VILLUNGO [San Filastro] SAN FILASTRO SAN FILASTRO SAN FILASTRO VILLONGO VILLONGO VILLUNGO [S. Alessandro] S. ALESSANDRO S. ALESSANDRO S. ALESSANDRO
Mappa del comune censuario di Villongo S. Filastro rettificata nell’anno 1844, Particolare del f. 4., Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Riferimenti Legislativi Mappa del comune censuario di Villongo S. Alessandro rettificata nell’anno 1844. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
R.D. n. 1856, 16-09-1927 - Distacco dal comune di Villongo Sant’Alessandro, e aggregazione a quello di Sarnico delle frazioni Fosio, Castione, Rudello e Rocca, ed unione dei comuni di Villongo Sant’Alessandro e di Villongo San Filastro in un unico comune denominato «Villongo» (vol. VIII, p. 8493).
331 246
Vilminore di Scalve
247
COORDINATE:
B6
da possedeva già nel 1785 una raccolta di norme guiridiche proprie note come Capitoli della vicinanza di Vilminore. Nel 1797 viene elencato per la prima volta distintamente come capoluogo delle comunità componenti l’omonimo cantone. Territorialmente corrispondeva alla porzione occidentale del censuario ottocentesco di Vilminore, in quanto le comunità di Vilmaggiore e Dezzolo con Sant’Andrea, che occupavano la porzione orientale, erano comuni autonomi. Nel giugno 1805 assorbe le citate contrade e raggiunge l’estensione del censuario di metà Ottocento. Con la “concentrazione” dei comuni del 1809 aggrega, sotto la denominazione di Vilminore ed Uniti, i soppressi comuni di Colere, Azzone ed Uniti e Oltrepovo, che già nel 1816 risultano ricostruiti. Nel 1922 la sua estensione aumenta accorpando la frazione Bueggio distaccatasi da Oltrepovo. Con R.D. del 2 giugno 1927 n. 1025 viene unito ad Oltrepovo a formare l’attuale comune di Vilminore di Scalve.
Vilmaggiore con Barzesto e Pradella. In Antico Regime erano contrade della Comunità Grande di Scalve (*). La contrada di Vilmaggiore possedeva nel 1724 una propria raccolta di Ordini della Vicinanza. Nel 1797 le tre contrade vengono elencate distintamente tra le comunità componenti il cantone di Vilminore. Con il comparto territoriale della Repubblica Cisalpina del 6 marzo 1798 le tre comunità risultano unite in un comune denominato “Vilmaggiore con Barzesto e Pradella”. Con la distrettuazione del 1805 Vilmaggiore è aggregato a Vilminore, mentre Barzesto e Pradella vengono aggregate a Schilpario. Sant’Andrea e Dezzolo con Dezzo. Già contrade dellla comunità di Scalve (*), Dezzo e Dezzolo vengono elencati distintamente nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797; Sant’Andrea, non menzionato, era probabilmente unito a Dezzolo in quanto soggetto alla medesima parrocchia. Con il riparto territoriale del Dipartimento del
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Vilminore di Scalve, Bueggio, Dezzolo, Nona, Oltrepovo, Pezzolo, ‘Sant’Andrea e Dezzolo con Dezzo’, Teveno, Vilmaggiore, ‘Vilmaggiore con Barzesto e Pradella’, Vilminore.
Superficie territoriale (Ha): 1853
1921
VILMINORE DI SCALVE OLTREPOVO
2329
2406
VILMINORE
1698
1731
1936 1951 1961
1999
4093
4093
4093
4093
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
VILMINORE DI SCALVE
2096
OLTREPOVO
—
—
605
786
829
809
969
835 1016 1030
VILMINORE
—
—
800
986
1083
1028
1176
1312 1314 1304
.
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2000
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1911
2140
2166
M. DEMIGNONE (VENA)
M. GLENO 2852
2590
P.SO DI BELVISO
P.ZO TRE CONFINI
1809
1554
1510
M. TRE CONFINI (VENEROCOLO)
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Oltrepovo. In Antico Regime era una delle contrade della Comunità Grande di Scalve (*). Nel 1797 le contrade che compongono Oltrepovo (Bueggio, Nona, Pezzolo e Teveno) vengono elencate distintamente tra le comunità del cantone di Vilminore (Prospetto per la divisione del territorio bergamasco). Tali contrade possedevano già prima di questa data degli Statuti o Ordini propri: Bueggio (Ordini della vicinia, 1704); Nona (Statuto della vicinia e contrada, 1612); Pezzolo (Ordini della vicinanza, 1696); Teveno (Capitoli e ordini della contrada, 1713) (Cortesi M., 1983). Nel marzo 1798 si ha la prima aggregazione di queste contrade un unico comune denominato “Bueggio con Nona e Pezzolo”, territorialmente corrispondente al censuario di Oltrepovo. Nel 1805 assume la denominazione di Oltrepovo e annette Teveno, separatosi da Colere. Nel 1809 viene aggregato a Vilminore ed Uniti insieme a Colere e ad Azzone ed Uniti, ma già nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione (unione dei censuari di Oltrepovo e Teveno) preesistente al decreto napoleonico di “concentrazione” dei comuni. Nel 1922 la sua estensione territoriale diminuisce per il distacco della frazione Bueggio che viene aggregata a Vilminore. Con R.D. del 2 giugno 1927 n. 1025 Oltrepovo viene unito a Vilminore nel comune denominativo di Vilminore di Scalve.
Comuni censuari: Vilminore con Vilmaggiore, Pianessa, Dezzolo e S. Andrea; Oltrepovo ossia Bueggio con Pezzola e Nona; Teveno.
F. S
Vilminore di Scalve. Si costituisce nel giugno del 1927, in esecuzione del R.D. n. 1025, per unione dei comuni di Vilminore e Oltrepovo.
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: territorio ricadente nella circoscrizione della comunità di Scalve.
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Mappa del comune censuario di Oltrepovo rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
CORNA DI S. FERMO
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Serio del 6 marzo 1798 le comunità citate vengono unite in un comune denominato “Sant’Andrea e Dezzolo con Dezzo”. Con la distrettuazione del 1805 Sant’Andrea e Dezzolo vengono aggregati a Vilminore e Vilmaggiore, mentre il territorio di Dezzo viene diviso tra i comuni di Azzone e Colere. (*) Comunità Grande di Scalve. Della Comunità di Scalve si ha notizia a partire dalla fine del XII secolo come aggregazione di contrade. Risalgono al 1372 gli Statuti che regolamentavano giuridicamente la vita di questa entità territoriale sovracomunale. La sua estensione corrispondeva all’unione degli attuali comuni di Colere, Azzone, Schilpario, Vilminore di Scalve e Valbondione. Questo organismo territoriale durò fino al 1797 (ad esclusione di Valbondione, citato da alcune fonti come comune autonomo già nel XIV ed ancora nel XVIII secolo) quando le contrade si costituirono in comuni autonomi. Secondo il Da Lezze (1596) facevano parte della Comunità Grande di Scalve le contrade di Vilminore, Vilmaggiore, Schilpario, Pradella, Dezzolo e Sant’Andrea, Azzone, Colere, Teveno, Fiumenero, Lizzola, Bondione e ‘La Pieve’. Tra le contrade a queste sottoposte cita: La Ca, Barzesto e Ronco, Oltrepovo, Dieci Denari, Rove, Grumello, Serta, Li Novi, Fucine, Pezzolo. Maironi Da Ponte nel 1776 distingue la comunità in due comuni: il comune Grande di Scalve ed il comune Piccolo detto di Dieci Denari. Facevano capo al primo le contrade di Azzone, Ronco, Bueggio, Colere, Dezzo, Dezzolo, Lizzola, Nona, Pezzolo, Pradella, Sant’Andrea, Schilpario, Teveno, Vilmaggiore e Vilminore; al secondo appartenevano quelle di Beltrame, Bondione, Fiumenero, Maslana, Pianlivere e Torre di Bondione. La distinzione nei due comuni di Scalve e Dieci Denari viene effettuata anche da Formaleoni nel 1777, il quale però pone Fiumenero tra le contrade di Scalve e non di Dieci Denari.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali 1936 1961 1992 1999
Vilminore di Scalve Vilminore di Scalve Vilminore di Scalve Vilminore di Scalve Vilminore di Scalve
1797
Bueggio Bueggio
Circoscrizione parrocchiale
1797
Dezzolo Dezzolo
Circoscrizione parrocchiale
1797
Nona Nona
Circoscrizione parrocchiale
1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Oltrepovo (Oltrepovo) Bueggio con Nona e Pezzolo Oltrepovo cioè Pezzolo, Nona, Bueggio e Teveno (Oltrepovo) Oltrepovo Oltrepovo Oltrepovo Oltrepovo Oltrepovo Oltrepovo
1797
Pezzolo Pezzolo
1798
Sant’Andrea e Dezzolo con Dezzo Sant’Andrea e Dezzolo con Dezzo
1797 1798
Teveno Teveno (Treveno)
Circoscrizione parrocchiale Aggregato a Colere
1797
Vilmaggiore Vilmaggiore
Circoscrizione parrocchiale
1798
Vilmaggiore con Barzesto e Pradella Vilmaggiore con Barzesto e Pradella
1797 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Vilminore Vilminore Vilminore Vilminore con Vilmaggiore e Dezzolo con Sant’Andrea Vilminore ed Uniti Vilminore ed Uniti Vilminore Vilminore Vilminore Vilminore Vilminore
Circoscrizione attuale » » »
Diviso nelle comunità di Bueggio, Nona, Pezzolo e Teveno Censuari di Oltrepovo Censuari di Oltrepovo e Teveno aggregati Aggregato a Vilminore Censuari di Oltrepovo e Teveno aggregati » » » » »
Circoscrizione parrocchiale
Porzione meridionale del censuario di Vilminore con territorio di Dezzo (Azzone-Colere)
Porzione orientale del censuario di Vilminore con porzione occidentale di Schilpario
Porzione occidentale del censuario di Vilminore » Censuario di Vilminore Vilminore di Scalve, Colore e Azzone aggregati Censuario di Vilminore » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Bueggio
1983/91 Bueggio
IGM (1969-74) Bueggio
1961 Bueggio
1936 Bueggio
1921 Bueggio (Oltrepovo) Dezzolo
1871 Bueggio (Oltrepovo)
1776 Bueggio (Scalve) Dezzolo (Scalve)
Dezzolo
Dezzolo
Dezzolo
Dezzolo
Dezzolo
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Fucine (83)
Fucine
Meto Nona [OLTREPOVO]
Meto (83) Nona
Meto Nona
Meto Nona
Meto Nona
Pezzolo
Pezzolo
Pezzolo
Pezzolo
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Pianezza
Pianezza
Pezzolo (Oltrepovo) Pianezza
Pezzolo (Oltrepovo) Pianezza (Vilminore)
Pezzola (Scalve) Pianezza (Vilminore)
Pezzolo (Val di Scalve)
Pianezza Roccolo Rove
Roccolo
Sant’Andrea
Sant’Andrea
Sant’Andrea
Sant’Andrea
Sant’Andrea
Teveno
Teveno
Teveno
Teveno
Teveno
Vilmaggiore
Vilmaggiore
Vilmaggiore
Vilmaggiore
Vilmaggiore
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Vilminore
Vilminore
Vilminore
Vilminore
Sant’Andrea (Vilminore) Teveno (Oltrepovo) Vilmaggiore (Vilminore) VILMINORE
Sant’Andrea (Vilminore) Teveno (Oltrepovo) Vilmaggiore (Vilminore) VILMINORE
Sant’Andrea (Scalve) Teveno (Scalve) Vil Maggiore (Scalve) Vil Minore (Scalve)
La Pieve Li Novi
Mappa del comune censuario di Vilminore con Vilmaggiore rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto LombardoVeneto, 1853.
Nona (Oltrepovo) Nona (Oltrepovo) Nona (Scalve) [OLTREPOVO] [OLTREPOVO]
1596 Oltrepovo (Val di Scalve) Desolo (Val di Scalve) Fosini (Val di Scalve) La Pieve (Val di Scalve) Li Novi (Val di Scalve)
Oltre il fiume Paone (Val di Scalve) Piazzol
Rove (Val di Scalve) Sant’Andrea (Val di Scalve) Teneno (Val di Scalve) Vil Maggior (Val di Scalve) Vil Minor (Val di Scalve)
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1434, 04-10-1922 - Distacco della frazione Bueggio dal comune di Oltrepovo ed aggregazione al comune di Vilminore (vol. V, p. 4427). Mappa del comune censuario di Teveno rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
R.D. n. 1025, 2-06-1927 - Unione dei comuni di Vilminore ed Oltrepovo in un unico comune denominato «Vilminore di Scalve» (vol. V, p. 5555).
333 247
Riferimenti geostorici
Zandobbio
Comuni storici compresi: Zandobbio.
248
Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ZANDOBBIO: Trescore, Entratico, Foresto, Calepio (Castelli Calepio), Credaro.
COORDINATE: 6 D 6
Comuni censuari: Zandobbio. Superficie territoriale (Ha): ZANDOBBIO
1853
1921
632
652
1936 1951 1961 —
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1999
646
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Demografia: 1596 1776 1805 ZANDOBBIO
510
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1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 1063
1198
1214
1294
1541 1700 1758
—
—
2003
2230
2187
2080
2039
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
È segnalato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nell’atto di descrizione dei suoi limiti amministrativi del 1392 (Codice Patetta, 1996) viene indicato in confine diretto con i comuni di Trescore, Entratico, Villongo-Foresto, Calepio, Credaro ed il territorio di Blene (di pertinenza di Trescore), i quali, nel loro insieme, restituiscono un assetto confinario conforme all’attuale. Alcuni riferimenti toponomastici citati nello strumento confermano quanto, a livello più generale, si ricava dalla semplice indicazione di coerenza territoriale: il confine partiva da un cippo posto sotto il Monte Grena in riva al fiume Cherio (ad pedem Grene cui coheret … a sero lectum Cheri), saliva verso monte lungo la costa di Grena, proseguiva verso Est fino alla sommità del Monte Sega (super pizum Seyge), e da qui correva successivamente lungo il crinale che lo divide da Foresto (comune di VillongoForesto) fin nei pressi della chiesa di San Giovanni delle Formiche (prope ecclesiam domini Sancti Johannis de Chunisio). Volgeva quindi a Sud-Ovest verso il Monte Ingannolo passando per lo spartiacque del Colle Vago (super Collum Vagii); dall’Ingannolo, dirigendosi verso Ovest, passava nei pressi della cascina Voia (domus de Vaya), seguiva per un tratto il letto del rio Sei (ad lectum de Seyo) fino alla località Blene e da qui riepiegava verso Nord fino ad incontrare il termine posto alla base del Monte Grena. Sostanzialmente identici sono i riferimenti che vengono riportati anche nelle ricognizioni dei confini eseguite nel 1456 e nel 1481 (Confini di varie terre). Come comune autonomo è in seguito registrato in tutte le fonti consultate (dalle quali non si evince alcuna modifica di circoscrizione) fino al 1809 quando, nell’ambito della riorganizzazione amministrativa disposta dal Decreto 31 marzo dello stesso anno, viene aggregato a Trescore. Ritorna autonomo con il Compartimento territoriale della Lombardia del 1816. Nel 1928 è riaggregato a Trescore Balneario; nel 1948 viene ricostituito con la circoscrizione preesistente all’entrata in vigore del decreto di unione.
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Circoscrizione attuale » » » » » » » Aggregato a Trescore Balneario Circoscrizione attuale » » » » » Aggregato a Trescore Balneario Circoscrizione attuale » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Cascina Vago Inf., — Sup. Foppa Rivi Grena Madonna della Neve Selva Sommi Villa il Luogo ZANDOBBIO
1983/91 Cascina Vago Inferiore (91) Foppa Rivi (91) Madonna della Neve Selva
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IGM (1969-74) 1961 Cascina Vago Inf., — Sup. Grena Madonna della Neve Selva Sommi Villa il Luogo ZANDOBBIO
1936
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1871
1776
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Tipo rappresentante il Distretto III di Trescore (primo quarto sec. XIX), particolare.
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Riferimenti geostorici
Zanica
249 COORDINATE:
D-E 4
Comuni storici compresi: Zanica. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo: descrizione confinaria non presente nel Codice Patetta n. 1387. Comuni censuari: Zanica. Superficie territoriale (Ha): ZANICA
1853
1921
1936 1951 1961
1999
1439
1483
1466
1466
1466
1466
Demografia: ZANICA
1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
1025
1803
1000
1197
1987
2144
2153
2280
2671
2916
3228
3418
3915
4325
4549
5119
5866
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Con la denominazione di Vezanica è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Stefano. A fine Trecento viene indicato come comune finitimo negli atti di descrizione confinaria dei comuni di Stezzano, Urgnano e Azzano (Codice Patetta, 1996). Il suo territorio, in questo periodo, aveva una estensione inferiore all’attuale in quanto dai citati strumenti si apprende che la porzione Sud-orientale, tra i comuni di Grassobbio e di Urgnano, apparteneva al comune di Azzano (Campanea communis de Azano). Sulla porzione Nord-orientale insisteva il territorium de Paterniono et de Breniadescho (denominato curtem de Paterniono nell’atto confinario di Orio del 1392) che, arrivando a confinare anche con Azzano e Orio, doveva estendersi solo in minima parte sul territorio di Grassobbio. Nella relazione del Da Lezze del 1596 non si fa più menzione né di Padergnone né di Breniadesco, mentre la Campagna di Azzano è ancora ricordata nella descrizione di questo comune: «[Azzano] ha 2 mila et più pertiche di terreno prativo il qual confina con Gisalba et altre terre et viene nominato da tutti la Campagna dil comune de Azano, ma da anni 18 et più in quà detta campagna è statta usurpata da gentilhomini diversi di Bergomo…». Dalle fonti consultate non è possibile apprendere quando questa porzione di territorio sia stata assorbita da Zanica. Nel 1809 aggrega Comun Nuovo e Grassobbio. Nel 1816 viene ricostruito con la circoscrizione territoriale preesistente al decreto di “concentrazione” dei comuni e coincidente al censuario napoleonico, che risultava privo, rispetto al perimetro attuale, dell’appendice orientale allora inclusa nel comune di Cavernago. L’assunzione dell’attuale circoscrizione è documentata per la prima volta nelle mappe del catasto Lombardo-Veneto di metà Ottocento.
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1983/91
IGM (1969-74) Cagnana Capannelle Capannelle Cascina Chiari (91)Cascina Chiari Cascina Cuter (91) Cascina Cuter Padergnone Padergnone Pisarolo Sant’Antonio Sant’Antonio Via Serio (91) ZANICA ZANICA
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Censuario napoleonico di Zanica senza il territorio occupato da Azzano (Campanea de Azano) » » Censuario napoleonico di Zanica » » » » Censuario napoleonico di Zanica, Comun Nuovo e Grassobbio aggregati Censuario napoleonico di Zanica Circoscrizione attuale » » » » » » » »
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Mappa del comune censuario di Zogno rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Grumello de’ Zanchi. Si costituisce in comune distinto separandosi da Poscante, al quale era unito già dal XIII secolo. L’unione a Poscante è ancora documentata nel XIV secolo nella descrizione dei confini di detto comune, che estendeva il suo territorio fino alla Valle del Romacolo. La prima menzione della sua costituzione in ente amministrativo distinto si ha nella relazione di G. Da Lezze del 1596; secondo alcuni tuttavia essa può essere anticipata alla prima metà del XV secolo (Mangili, 1983). Non esistendo in questo periodo una descrizione dei suoi confini, si assume come valida la circoscrizione censuaria ottocentesca, la cui valenza storica è stata più volte confermata nel corso della ricerca. Tale ipotesi risulta confermata dalla distribuzione spaziale delle contrade di sua pertinenza citate nella relazione del Da Lezze del 1596, tutte ricadenti nel detto censuario. Come comune autonomo e con l’estensione ora detta, è registrato in tutte le fonti successive fino al marzo del 1798 quando aggrega Stabello. Nel 1805 le due comunità si dividono e nel 1809 viene aggregato a Poscante insieme a Endenna e Somendenna. Nel 1816 riacquista autonomia e nel 1928 viene aggregato a Zogno.
Endenna. La prima testimonianza documentaria dell’esistenza di un’organizzazione comunale è trasmessa da un atto del 1189, dal quale si apprende anche che il comune in oggetto formava un’unica comunità con Somendenna (Mangili, 1983). Con la denominazione di Andenna o Hendena è citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Alessandro. Con un atto del marzo 1395 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Poscante, Zogno e Bracca. Delimitato ad Ovest dal fiume Brembo, il territorio di sua pertinenza si estendeva dalla Valle del Romacolo alla Valle del torrente Ambria, individuando una circoscrizione corrispondente all’unione dei censuari ottocenteschi di Endenna e Somendenna. Tale circoscrizione è confermata ancora alla fine del XV secolo da una nuova descrizione dei confini eseguita il 3 settembre 1493 (Confini di varie terre). Nel corso del XVI secolo subisce un ridimensionamento per il distacco di Somendenna che si costituisce comune autonomo (Da Lezze, 1596). Con una circoscrizione pari a quella dell’omonimo censuario è registrato
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Zogno. Si costituisce in comune autonomo nella prima metà del XIII secolo. I suoi confini vengono definiti solo all’inizio del secolo successivo: il primo atto di descrizione confinaria, pervenutoci in copia del 1753, risale al 1304 (Belotti B., 1925). Nello strumento si citano i comuni di Brembilla, San Pellegrino, Spino, Endenna, Poscante e Stabello che, nel loro insieme, restituiscono un assetto confinario conforme all’omonimo comune censuario di metà Ottocento. I riferimenti toponomastici citati nell’atto confermano quanto a livello più generale si ricava dalla semplice indicazione di coerenza territoriale: come oggi, il confine partiva presso il ponte di Sedrina (inter Cunculam et pontem de Brembilla), saliva verso monte fino al Canto de Castegnola (in summo Cantu de Castenola) e proseguiva lungo il crinale fino al Corno dell’Arco (in summo Collo de Arcu), dividendo Zogno da Brembilla. Volgendo ad Est, seguendo la costa del Monte Zucco e la Valle del Lavello (Valle de Lavello), la linea di confine raggiungeva il fiume Brembo dividendo Zogno da San Pellegrino. Da questo punto fino al suaccenato ponte di Sedrina era il fiume che costituiva il naturale elemento di confine con i comuni contermini di Spino, Endenna, Poscante e Stabello, oggi sue frazioni. Come comune autonomo è menzionato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove, per fini fiscali, viene prescritta l’unione con il finitimo comune di Spino. Alla fine del XIV secolo il territorio risulta diviso in una parte guelfa o superiore ed una parte ghibellina. Non è possibile affermare con certezza tuttavia se ad una tale divisione, essenzialmente di tipo politico e sociale, facesse riscontro un confine topografico ufficialmente definito e materializzato sul terreno. La segnalazione dell’esistenza di una parte guelfa ed una ghibellina va tutt’al più interpretata come preponderanza di una delle due fazioni in alcune località. Contrariamente a quanto sostiene il Mazzi (Mazzi, 1917b), nell’atto di descrizione dei confini del 1395 (Codice Patetta, 1996), infatti, no-
Mappa del comune censuario di Endenna rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
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in tutte le fonti ufficiali fino al 1809 quando, in esecuzione del decreto napoleonico sulla “concentrazione” dei comuni, viene aggregato a Poscante insieme a Somendenna e Grumello de’ Zanchi. Nel 1816 viene ricostruito e nel 1928 è definitivamente unito a Zogno.
T. N e
250 COORDINATE:
T. Bre
Zogno
nostante il titolo reciti Confinium partis guelforum de Zonio, non vengono definiti i confini topografici tra le due parti, ma solamente il confine tra la porzione guelfa di Zogno ed i comuni di San Pellegrino e Brembilla. È citato in tutti gli elenchi successivi dove non si registrano variazioni di circoscrizione fino al 1809, quando, aggrega Stabello e Sedrina. Nel 1816 i tre comuni vengono ricostituiti. Nel 1928 aggrega Spino al Brembo, Somendenna, Endenna, Grumello dei Zanchi, Stabello e Poscante raggiungendo l’attuale estensione territoriale. Il confine con il comune di Brembilla, ancorché delineato sin dall’inizio del XIV secolo, è stato oggetto di aspre contestazioni fino all’inizio dell’Ottocento. La controversia termina nel novembre 1812 con l’accordo dei due comuni e la redazione del tipo cartografico ad opera dell’ispettore censuario ing. Giuseppe Manzini (Belotti, 1925). Nella seduta del 9 novembre 1951 il Consiglio Provinciale esprime parere favorevole sulla domanda dei frazionisti di Ponti di Sedrina (ricadente in parte nel comune di Brembilla ed in minima parte nel comune di Zogno) tendente ad ottenere l’aggregazione della frazione al comune di Sedrina. L’istanza, che non ha avuto seguito, è ritornata d’attualità con una nuova petizione presentata nel 1997 da 18 elettori residenti nella citata frazione. La domanda è ora al vaglio dei competenti organi regionali (v. all. scheda 40 - Brembilla).
Nembro
e ri R. S
o G ra
R. M
nde
la or
.
na
P. OSCAR - O. BELOTTI 1999
Riferimenti geostorici Comuni storici compresi: Zogno, Endenna, Grumello de’ Zanchi, Piazza Martina, Poscante, Somendenna, Spino al Brembo, Stabello. Situazione territoriale alla fine del XIV secolo (COMUNE STORICO: coerenze): ZOGNO (par guelforum): San Pellegrino, Brembilla; ENDENNA: Poscante, Zogno, Bracca; POSCANTE: Nembro, Nese (Alzano Lombardo), Stabello, Zogno, Endenna, Ponteranica, Sorisole, Bracca, Sambusita (Algua); SPINO: Bracca, Endenna, Zogno, San Pellegrino, Piazzo (San Pellegrino); STABELLO E SEDRINA: Zogno, Poscante, Sorisole, Villa d’Almè, Brembilla. Comuni censuari: Zogno; Endenna; Grumello de’ Zanchi; Piazza Martina; Poscante; Somendenna; Spino; Stabello. Superficie territoriale (Ha): Mappa del comune censuario di Grumello de’ Zanchi rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Piazza Martina. Con una circoscrizione corrispondente a quella del censuario ottocentesco, si costituisce comune autonomo con la distrettuazione del 1816 separandosi da Poscante, al quale era unito dal XIII secolo. È espressamente citato come contrada di Poscante nel 1596 nella relazione del Da Lezze e nel Catalogo delle comunità del Maironi Da Ponte del 1776. Nel 1818 viene di nuovo assorbito da Poscante.
1853
1921
ZOGNO
903
969
ENDENNA
238
262
GRUMELLO DE’ ZANCHI
85
92
1837
1888
SOMENDENNA
220
234
SPINO AL BREMBO
216
229
STABELLO
276
290
POSCANTE
1936 1951 1961
1999
3486
3486
3486
3486
Demografia: 1596 1776 1805
1853 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991
ZOGNO
444
1200
1117
1620
1734
1832
2058
ENDENNA
291
575
471
443
483
539
625
GRUMELLO DE’ ZANCHI
2449 2976 3194 739
773
749
313
339
310
(1)
180
258
190
211
219
230
900
705
1373
1342
1429
1534
1787
SOMENDENNA
87
410
204
267
293
285
322
441
348
SPINO AL BREMBO
75
150
130
214
210
234
256
297
357
380
STABELLO
97
190
170
253
312
296
344
320
369
362
POSCANTE
6811
6260
7401
8211
8774
8531
8724
1967 2467 2343 328
(1) Abitanti conteggiati unitamente a quelli di Poscante.
Variazioni toponomastiche e riferimenti territoriali
Mappa del comune censuario di Piazza Martina rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Poscante. Nel XIII secolo è documentata l’appartenenza del suo territorio alla circoscrizione di Sorisole, dal quale si separa, per ordine della città, nel 1250 assumendo per limite il crinale del Canto Alto (Mangili, 1983). È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo tra i comuni ascritti alla facta di porta S. Lorenzo. Per fini fiscali, negli stessi ordinamenti veniva prescritta l’unione al comune di Olera (Alzano Lombardo). Nel 1392 vengono descritti i suoi confini con i finitimi comuni di Nembro, Nese (Alzano Lombardo), Ponteranica, Sorisole, Stabello (Zogno), Zogno, Endenna (Zogno), Bracca e Sambusita (Algua). Coerenze e riferimenti toponomastici citati nello strumento (Costa del Fop, Canto Basso, Valle di Canto - Valle di Possogno, fiume Brembo, torrente Romacolo, costa di Cornalta) restituiscono, relativamente a quest’epoca, un’estensione territoriale corrispondente all’aggregazione dei comuni censuari di metà Ottocento di Poscante, Piazza Martina e Grumello de’ Zanchi (Codice Patetta, 1996). La letteratura informa che ricadevano entro la sua circoscrizione anche i territori di Monte di Nese e di Olera (citato per altro con la qualifica di comune nella descrizione dei confini di Nese - Codice Patetta, 1996), oggi frazioni di Alzano Lombardo (Belotti B., 1942). Un tale assetto, tuttavia, non risulta suffragato da alcun riscontro tra la toponomastica riportata nell’atto e quella ufficiale dell’I.G.M.. L’unico indizio a favore di questa ipotesi è dato dalla descrizione dei confini di Ponteranica dove è indicato in confine diretto con Poscante anche lungo la Valle Gavase (forse identificabile con la Valle Dierba, limite tra Ponteranica ed il censuario di Olera). Per risolvere la questione, qui come altrove, si renderebbe necessario un repertorio di toponomastica storica che purtroppo ancora manca.
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921 1936 1961 1992 1999
Zogno Zonio, Zonnio Zonio, par guelforum (superior); Zonio, par ghibelinorum Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno Zogno
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Endenna Andenna, Hendena Andena, Hendena Endena Endenna Endenna Endena Endenna Endenna (Endenna) Endenna Endenna Endenna Endenna Endenna Endenna
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Grumello de’ Zanchi (Grumello de’ Zanchi) (Grumello de’ Zanchi) Grumello de’ Zanchi, Parentela di Zanchi Parentela de’ Zanchi Parentela de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi e Stabello Grumello de’ Zanchi (Grumello de’ Zanchi) Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi Grumello de’ Zanchi
Censuario di Zogno » » » » » » » Censuari di Zogno, Stabello e Sedrina aggregati Censuario di Zogno » » » » » Circoscrizione attuale » » »
Censuari di Endenna e Somendenna aggregati » Censuario di Endenna » » » » » Aggregato a Poscante Censuario di Endenna » » » » »
Aggregato a Poscante » Censuario di Grumello de’ Zanchi » » » Censuari di Grumello de’ Zanchi e Stabello aggregati Censuario di Grumello de’ Zanchi Aggregato a Poscante Censuario di Grumello de’ Zanchi » » » » »
337 250
L’appartenenza di Olera e Monte di Nese al territorio di Poscante è confermata esplicitamente solo nella relazione del Da Lezze del 1596, dove le due comunità vengono elencate tra le sue contrade. Dalla stessa relazione si apprende anche l’avvenuto distacco di Grumello de’ Zanchi che, nonostante sia descritto unitamente a Poscante, viene citato come comune distinto, di cui si elencano anche le contrade di sua pertinenza. Con tale estensione giunge fino al 1776, anno in cui è testimoniata l’emancipazione della frazione di Monte di Nese a comune autonomo (Maironi, 1776). Nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del 1797, in cui la parrocchia viene assunta come entità territoriale di riferimento per la riorganizzazione amministrativa, le contrade di Miragolo San Salvatore, Miragolo San Marco e Olera vengono registrate distintamente. Dopo tale variazione, che vede la sua circoscrizione ridursi all’unione del comune censuario di Piazza Martina e della porzione meridionale di quello di Poscante (a Sud della Valle Bruciata), non si registrano modifiche alla sua estensione fino al 1805 quando, riaggregando i due “Miragoli”, Monte di Nese e Olera, riacquista l’assetto territoriale descritto dal Da Lezze. Con il prospetto di concentrazione dei comuni del 31 marzo 1809 assorbe anche Grumello de’ Zanchi, Endenna e Somendenna. Nel 1816 assume la dimensione del comune censuario di metà Ottocento per la separazione delle contrade di Piazza Martina, Grumello de’ Zanchi, Monte di Nese, Olera, Endenna e Somendenna che si erigono comuni autonomi. Nello stesso anno riaggrega Olera e nel 1818 anche Monte di Nese e Piazza Martina. Il 28 agosto 1921 alcuni elettori della frazione di Olera presentano domanda per essere aggregati al comune di Nese. L’istanza viene accolta favorevolmente dal Consiglio Provinciale nella seduta del 19 aprile 1923. Successivamente l’istruttoria viene sospesa rilevando che, contrariamente a quanto si legge nella relazione della Deputazione Provinciale del 14 aprile 1923, il numero dei petenti non rappresenta la maggioranza assoluta degli elettori della frazione. Avendo in seguito aderito alla domanda altri elettori, la Regia Prefettura ripropone la pratica alla Commissione Reale che esprime nuovamente parere favorevole (seduta 1 giugno 1925); accolto dalla Commissione anche il progetto di delimitazione territoriale vidimato dal Genio Civile ed il riparto patrimoniale tra il comune di Nese e di Poscante, la pratica si conclude con la ratifica del Regio Decreto 31 dicembre 1925 (v. all. scheda 9 - Alzano Lombardo). Nel 1887 alcuni elettori presentano domanda tendente ad ottenere il distacco delle contrade di Piazza Martina, Corna e Ponte di Zogno da Poscante e l’aggregazione al comune di Zogno. Sull’istanza il Consiglio Provinciale esprime parere negativo nella seduta del 5 marzo 1888. Nel 1894 i frazionisti presentano ricorso sul quale il Consiglio Provinciale, nella seduta del 13 agosto 1895, decide di sospendere ogni decisione in merito. Il 2 aprile del 1922 gli abitanti della frazione di Piazza Martina rivolgono nuovamente istanza per l’aggregazione al comune di Zogno. Su quest’ultima domanda la Deputazione Provinciale, nella seduta del 14 aprile 1923 delibera di dare parere favorevole. Nel 1928 Poscante viene aggregato a Zogno insieme a Spino al Brembo, Somendenna, Endenna, Grumello dei Zanchi e Stabello; con lo stesso provvedimento Monte di Nese viene aggregato a Nese.
1816
Piazza Martina Piazza Martino
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Poscante Post Cantu Censuari di Poscante, Piazza Martina, Grumello de’ Zanchi e Monte di Nese aggr. Poscantu, Poschantu, Postcantu Censuari di Poscante, Piazza Martina, Grumello de’ Z., Monte di Nese e Olera (Alzano L.) aggr. Posilcanto Censuari di Poscante, Piazza Martina, Monte di Nese e Olera aggregati Poscante » Poscante » Poscante Censuari di Poscante, Piazza Martina e Olera aggregati Poscante Censuari di Poscante (senza i due Miragoli) e Piazza Martina aggreagati Poscante con i due Miragoli, Monte di Nese e Olera Censuari di Poscante, Piazza Martina, Monte di Nese e Olera aggregati Poscante Cens. di Poscante, Grumello de’ Z., Endenna, Somend., Piazza M., Monte di Nese e Olera aggr. Poscante Censuario di Poscante Poscante Censuari di Poscante, Piazza Martina, Monte di Nese e Olera aggregati Poscante » Poscante » Poscante » Poscante »
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Somendenna (Somendenna) (Somendenna) Sumendena, Sum Endena Sumendena (Somendenna) Somendena Sommendenna con i due Miragueli Somendenna (Somendenna) Somendenna Somendenna Somendenna Somendenna Somendenna Somendenna
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Spino al Brembo Spino Spino Spino Spino Spino Spino (Spino) Spino (Spino) Spino Spino Spino Spino Spino al Brembo Spino sul Brembo
Censuario di Spino » » » » » Aggregato a S. Croce (S. Pellegrino Terme) Censuario di Spino Aggregato a S. Pellegrino Censuario di Spino » » » » »
1353 1392 1596 1740 1766 1776 1798 1805 1809 1816 1853 1859 1861 1871 1921
Stabello Stabullo et Sedrina Stabullo et Sedrina Stabel, Stabele Stabello Stabello Stabello (Stabello) Stabello (Stabello) Stabello Stabello Stabello Stabello Stabello Stabello
Censuario di Stabello (senza Piazza Monaci) e Sedrina aggregati » Censuario di Stabello senza la contrada di Piazza Monaci Censuario di Stabello » » Aggregato a Grumello de’ Zanchi Censuario di Stabello Aggregato a Zogno Censuario di Stabello » » » » »
Censuario di Piazza Martina
Aggregato a Endenna » Censuario di Somendenna » Non citato nella fonte Censuario di Somendenna Somendenna, Miragolo S. Salvatore e Miragolo S. Marco aggregati Censuario di Somendenna Aggregato a Poscante Censuario di Somendenna » » » » »
Tabella di raffronto delle località abitate Località Acquada Aldero Allites Allovezzi
1983/91 Acquada
IGM (1969-74) Acquada
1961 Acquada
Altamarie Ambria
Altamarie Ambria
Altamarie Ambria
Altamarie Ambria
Arale
Arale
Bonore (83)
Bonore
Bonore
Braccamolino Braga
Braccamolino Braga
Braccamolino Braga
Arale Batluande Bercamoli Bonore Bonoreno Braccamolino Braga Bregnì Bremb Bruga di Poscante
Mappa del comune censuario di Poscante rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
338 250
Ca’ Bruciata
Ca’ Bruciata
Ca’ del Colle
Ca’ del Colle (91) Ca’ del Colle
1936
1921
1871
1776 1596 Acquada (Endenna) Aldero (Somendenna) Allites (Somendenna) Allovezzi (Spino)
Ambria
Ambria Ambria Ambria L’Ambria (Endenna, Spino (Endenna) (Endenna) (Endenna, al B., Zogno) Spino, Zogno) Arale (Endenna) Arale (Endenna) Batluande (Poscante) Bercamoli (Endenna) Donore (Grumello de’ Zanchi) Bonoreno (Grumello de’ Zanchi) Bracca (Endenna) Bragha di Poscante (Poscante) Bregnì (Somendenna) Bremb (Endenna) Bruga di Poscante (Poscante) Brusata (Endenna) Colle di Miraguelo S.M. (Poscante)
Somendenna. Si costituisce comune autonomo solo nel corso del XVI secolo. Precedentemente era aggregato a Endenna, come risulta anche dalle coerenze dei comuni di Endenna e Poscante del 1395 (Codice Patetta, 1996). L’emancipazione a comune autonomo è documentata nel 1596 dalla relazione del Da Lezze che, relativamente a questo comune, riporta: «comun posto sopra il monte di Endena (…) qual altre volte faceva col comun di Endena et era sua contrada…». È menzionato come comune autonomo in tutte le fonti successive tranne che nel Repertorio delle comunità del 1766. Nel marzo del 1798 (Organizzazione del Dipartimento del Serio) aggrega Miragolo San Marco e Miragolo San Salvatore che si separano nel 1805 per riaggregarsi a Poscante. Nel 1809 viene aggregato a Poscante con Endenna e Grumello de’ Zanchi. Nel 1816 viene ricostituito e nel 1928 viene aggregato a Zogno.
Località Ca’ Fredda
1983/91 Cafredda (83)
IGM (1969-74) Ca’ Fredda
1961 Cafredda
1936
1921
1871
Ca’ Gavaz Ca’ Riva
Riva di Miraguelo S. S. (Poscante)
Cafideldato Camanecchio
Camanecchio
Cumunecchi (Stabello)
Camanghè
Camanghè (83)
Camanghè
Camanghè
Camissinone Camonier
Camissinone Camonier
Camissinone Camonier
Camissinone Camonier
Camonare (Somendenna)
Cassarielli Castegnone
Camoron (Endenna) Caorsone
Caorsone
Carnito Carubbo Colle (91)
Carnito Carubbo Casa Colle
Cassarielli (91) Castegnone
Caorsone Capanizzoli Carnito Carubbo
Casarielli
Casarielli
Castegnone
Castegnone
Cha Orzone (Poscante) Cha Panizioli Capanizoli Carnito Cha Rubbi Colle di Zogno Casa di Miraguelo S. S. (Poscante) Cha Zargelli Case di Alle Ca’ (Spino) Spino (Spino) Castegnone
Castegnone Castignone (Poscante) (Poscante) Castello di Zogno Castello (Endenna) Cavato (Spino) Cavergnen (Poscante) Cha Bolsaro Cha de Bai di Miraguelo S.M. (Poscante) Cha de’ Bianchi Ca’ di Blanch (Grumello (Grumello de’ Zanchi) de’ Zanchi) Cha de’ Negri (Grumello de’ Zanchi) Cha di Miraguelo S.M. (Poscante) Cha Molinaro (Somendenna) Colle di Endena (Endenna) Collombaro (Poscante) Colareto Campalto (Poscante)
al Castello
Cavato Cavergnen Cha Bolsaro Cha de Bai di Miraguelo S.M. Cha de’ Bianchi Cha de’ Negri Cha di Miraguelo S.M. Cha Molinaro Colle di Endena Colomber Colorita Complatto Contrada Angelini Corna di Miraguelo S.S.
Colomber (91) Colorita Complatto
Colorita Complatto
Contrada Angelini
Corna di Poscante Cornelle Cornola Costa Berlendis Cristallino Derò ENDENNA
Cornella (83)
Cornelle
Cornella
Costa Berlendis (83)
Costa Berlendis
Costa Berlendis
Al Derò Endenna
Endenna
Endenna (83)
Endenna
ENDENNA
ENDENNA
Grumello de’ Zanchi
GRUMELLO DE’ ZANCHI
GRUMELLO DE’ ZANCHI
Fol Rosso Fontana di Miraguelo S.S. Fontanillo Foppa Alta Foppa dei Rossi
Foppa Alta Foppa dei Rossi
Foppa Alta
Grimolto
Grimolto
Foppa di Somendena Foppa Dira Foro Grimolto Gromo Grotte GRUMELLO DE’ ZANCHI
Grimolto
Gromo Grotte Grumello de’ Zanchi
Grumello de’ Zanchi
Grumello de’ Zanchi
Grumello di Miraguelo S.S. Inzogno La Val
Inzogno (83)
Inzogno
Inzogno
Lallio Malpas
Lallio (83)
Lallio
Lallio
Marcantò Miragolo Miragolo San Marco Miragolo San Salvatore
Mappa del comune censuario di Spino rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
Molini Monte di Endena
Cafideldato (Spino) Camainenti (Stabello) Ca’ Mangie (Endenna) Camunsino
Campagna
Castello Castello [di Endenna]
Spino al Brembo. Con la qualifica di comune è citato nell’atto di definizione dei confini del 1234 di “Lepreno e Bracca” (Serina) col quale risultava in confine diretto (Gabanelli, 1996). È citato negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo nell’elencazione dei comuni assegnati alla facta di porta S. Alessandro. Per fini fiscali, negli stessi ordinamenti, veniva prescritta l’unione al comune di Zogno. La prima descrizione dei suoi confini risale al 1304 ed è contenuta in coda ad uno strumento di definizione confinaria di Zogno (Belotti B., 1925). Coerenze (nello strumento si menzionano i comuni di Piazzo, Bracca, Endenna, Zogno e San Pellegrino) e riferimenti toponomastici citati nell’atto individuano un territorio coincidente con quello dell’omonimo censuario ottocente-
Cha Manech (Stabello) Cha Manghe (Endenna) Camiscione Cammoner (Somendenna)
Camoron Campagna Caorsone Capanizzoli Carnito Carubbo Casa Colle Casa di Miraguelo S.S.
1596 Acqua Fredda (Poscante) Ca’ Gavaz (Poscante)
Ca’ Riva
Casarielli Case di Spino
Mappa del comune censuario di Somendenna rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
1776 Acqua di Poscante (Poscante)
Miragolo Miragolo S. Marco Miragolo S. Salvatore
S. Marco S. Salvatore
Miragolo (Poscante) Miragolo S. Marco Miragolo S. Salvatore
Miragolo S. Marco Miragolo S. Salvatore
Miragolo S. Marco Miragolo S. Salvatore (Poscante)
Corna di Miraguelo S.S. (Poscante) Corna di Poscante (Poscante) Cornelle di Zogno Cornola Costa Borlendi (Endenna) Cristallino (Poscante) Derò (Spino) ENDENA ENDENA, (Endenna) HENDENA Fol Rosso Fontana di Miraguelo S.S. (Poscante) Fontanillo (Somendenna) Foppo di Zogno Foppa Foppe de’ Rossi (Somendenna) Foppa di Somendena (Somendenna) Foppa Dira (Endenna) Foro (Poscante) Grimoldo Grimoldo (Grumello de’ (Grumello de’ Zanchi, Poscante) Zanchi) Gromo di Zogno GRUMELL DE’ ZANCHI
GRUMELLO DEI ZANCHI, PARENTELA DI ZANCHI
Grumello di Miraguelo S.S. (Poscante) Nim Zogno Ninzogno La Val (Endenna) Aglio (Poscante) Lai (Poscante) Malpas (Endenna) Marcantò (Poscante) Miragolo (Poscante) Miraguelo S. Marco (Poscante) Miraguelo S. Salvatore (Poscante) Molini (Endenna) Monte di Endena (Endenna)
339 250
sco, delimitato ad Ovest del fiume Brembo ed estendentesi longitudinalmente dalla Valle del torrente Ambria alla Corna Camozzera. La medesima estensione si ricava dall’atto di ricognizione del 1395 (Codice Patetta, 1996). Con questa estensione è registrato fino al marzo del 1798 quando viene unito a Santa Croce (San Pellegrino Terme). Nel 1805 i due comuni vengono ricostruiti e nel 1809 viene aggregato a San Pellegrino insieme al comune di “Piazzo Alto e Basso” (San Pellegrino Terme). Nel 1816 riacquista autonomia. Con Regio Decreto n. 1426 del 28 giugno 1863 modifica la propria denominazione in Spino al Brembo. Nel 1928 viene definitivamente assorbito da Zogno. Stabello. Nel 1234 è documentata l’appartenenza del suo territorio al comune di Almè dal quale si separa per costituirsi in comune autonomo (unitamente a Sedrina) nel corso del XIII secolo. L’unione al territorio di Sedrina è testimoniata dalla denominazione Stabullo et Sedrina con la quale compare nello Statuto di Bergamo del 1331, che riprende le prescrizioni di quello del 1263, ed è confermata in seguito nell’atto di descrizione dei confini di Stabello del 1392. Le coerenze con i comuni finitimi (Poscante, Sorisole, Villa d’Almè, Brembilla e Zogno) ed i riferimenti toponomastici riportati nello strumento del 1392 (fiume Brembo, Piazza Monaci, Valle Possogno, Canto Alto, Valle di Giongo), di cui si trova preciso riscontro nella cartografia ufficiale dell’I.G.M., individuano infatti un territorio formato dall’unione dell’attuale circoscrizione di Sedrina con il comune censuario di Stabello di metà Ottocento. Dallo stesso atto si apprende però che la porzione settentrionale di Stabello, identificabile con la località Piazza Monaci, era esterna alla circoscrizione amministrativa, in quanto occupata dai possedimenti dei monaci di Astino: il confine infatti non seguiva il corso del fiume Brembo fino alla foce del torrente Possogno, come nel caso del limite censuario, ma si staccava più a valle e, circuendo il territorio di pertinenza del monastero, giungeva nella Valle di Possogno solamente più a monte. Le due comunità (Stabello e Sedrina) si separano alla fine del XV secolo con atto divisionale del 17 ottobre 1484 (Belotti B., 1942; Mangili, 1983). Alla fine del Cinquecento si ha nuovamente notizia dell’esclusione dalla circoscrizione amministrativa di Stabello della contrada di Piazza Monaci. Il capitano Da Lezze nella sua relazione di fine mandato del 1596 riferisce che quivi esisteva ancora un piccolo comune «detto la Piazza di Monaci qual è dei Zanchi per esser loco dei Padri del monasterio di Astino a quali pagano livello». Il raggiungimento di una estensione territoriale coincidente con quella del comune censuario ottocentesco, attraverso l’acquisizione di Piazza Monaci, è documentata solo a partire dal catalogo di Maironi Da Ponte del 1776 dove la località è registrata come contrada di Stabello. Nel marzo 1798 viene unito a Grumello de’ Zanchi dal quale si separa nel 1805; nel 1809 viene aggregato a Zogno insieme a Sedrina. Nel 1816 riacquista autonomia e nel 1928 viene definitivamente aggregato a Zogno.
Località Monte di Miraguelo S.M. Monte di Nese (oggi in Alzano Lombardo) Montegrappa
1983/91
IGM (1969-74)
1961
Monte Grappa (83)
Montegrappa
Montegrappa
1936
Musselito Olera (oggi in Alzano Lombardo) Pagliarolo di Miraguelo S.S. Paletta Pamparato Pernice Piazza de Invernenghi
Pernice
Pamparato Pernice
Pernice
Piazza Martina
Piazza Martina
Piazza Martina
Piazza Martina
Piazza Monaci
Piazza Monaci
Piazza Monaci
Piazza de’ Monaci
Piazza di Poscante
Piazzolo Ponte Zogno (83) Ponte Zogno Ponti (83) Ponti Poscante Poscante
Ponte Zogno Ponti Poscante
1871
Monte di Nese (Poscante)
Monte di Nese (Poscante)
Poscante
POSCANTE
POSCANTE
Poscastello Pradelli
Pradelli
Pradonecco Pratogrande
Pradonecco (83) Pradonecco Pratogrande (83) Pratogrande
Pradelli
Pradonecco Pratogrande
Prisa Quada
Prisa (83)
Prisa
Ripa Ripe Riva di Poscante
Ripa (83)
Ripa Ripe
Ripa Ripe
Romacolo
Romacolo (83)
Romacolo
Romacolo
S. Cipriano (83)
S. Cipriano
S. Cipriano
Solmarina
Salmarina
Somendenna Sonzogno Sotto Ripa
Sotto Ripa
Prisa
SOMENDENNA Sonzogno Sotto Ripa
Pradelli
POSILCANTO, POS IL CANTO
Pradelli (Endenna) Prodomio
Quadra (Endenna)
Riva di Poscante (Poscante) Romacolo Romagol (Endenna (Endenna Grumello de’ Grumello de’’ Zanchi) Zanchi) Ronco di Endena (Endenna) S. Cipriano Scularo (Poscante)
Sculler
Somendenna Sotto Ripa
Somendenna
Somendenna
SOMENDENNA
SOMENDENNA
Sottochiesa di Somendenna SPINO AL BREMBO
Spino al Brembo Spino al Brembo
STABELLO
Stabello
Stabello
Spino al Brembo Spino sul Brembo SPINO SUL BREMBO Stabello STABELLO
Stabello
SPINO SUL BREMBO STABELLO
Stattello Sul Monte Tedesco Termane
Sola (Endenna) Sormarina (Endenna) SOMENDENA SUM ENDENA Somzogno Sottoriva di Sotto Riva Spino (Spino) (Spino) Sottochiesa di Somendenna (Somendenna) SPINO SPINO STABELLO
STABEL (Stabello)
Stattello Sul Monte Tedesco (Spino) Termane (Poscante)
Tezzi
Tessi (83)
Tezzi
Tessi
Tiglio Tiol Entro Tiolo Fuori Trasmagè
Tiglio
Tiglio
Tiglio
Tre Fontane Valle di Miraguelo S.M.
Trefontane (91)
Tre Fontane
Zergnone (91) ZOGNO
Zergnone ZOGNO
Tezzi di Spino (Spino) Telio Tiol Entro Tiol Fori Trasmagè (Poscante)
Tiolo Fuori
Zapello di Endena Zergnone ZOGNO
POSCANTE Poscastello (Poscante) Pradelli (Endenna) Prato Donec Prato Grande (Poscante) Prisa Quada (Endenna)
Ronco di Endena San Cipriano Scularo Sculler Sola Solmarina
1776 1596 Monte di Miraguelo S.M. (Poscante) MONTE DI NESE Mont da Nes (Poscante)
Musselito Olera (Poscante) Olera (Poscante) Olera (Poscante) Olera (Poscante) Pagliarolo di Miraguelo S.S. (Poscante) Paletta Pamparato Pernice Piazza de Invernenghi Piazza del Molino Stabello) Piazza di La Piazza Poscante (Poscante) (Poscante) Piazza Piazza Martina Martina (Poscante) (Poscante) Piazza di Piazza de Monico (Stabello) Monaci (Stabello) Piazzole (Poscante) Polacchio (Poscante)
Piazza del Molino
Piazzolo Polacchio Ponte Zogno Ponti POSCANTE
1921
Zergnone ZOGNO
ZOGNO
ZOGNO
ZOGNO
Tiolo
Tre Fontane Valle di Miraguelo S.M. (Poscante) Zapello di Zapelli Endena (Endenna) (Endenna) Zergone ZOGNO ZOGNO
Riferimenti Legislativi R.D. n. 1426, 28-06-1863 - Autorizzazione al comune di Spino ad assumere la nuova denominazione di Spino al Brembo (vol. VII, p. 1425). R.D. n. 2507, 31-12-1925 - Distacco della frazione Olera dal comune di Poscante e sua aggregazione a quello di Nese (vol. I - racc. 1926, p. 771). Mappa del comune censuario di Stabello rettificata nell’anno 1845. Modello per l’unione dei fogli rettangoli, Catasto Lombardo-Veneto, 1853.
340 250
R.D. n. 378, 16-02-1928 - Unione dei comuni di Spino al Brembo, Somendenna, Endenna, Grumello de’ Zanchi, Stabello e Poscante a quello di Zogno ed aggregazione al comune di Nese della frazione di Monte di Nese (vol. II, p. 1694).