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Un nuovo teatro per Germagnano
Questa settimana per la rubrica “Venerdì dal sindaco” siamo stati a Germagnano, un Comune che conta poco più di mille abitanti e che sorge al centro di un pianoro all’imbocco delle Valli di Lanzo lungo la linea ferroviaria Torino-Ceres. Un piccolo Comune che vanta però un forte tessuto associativo: la Pro Loco, il Corpo musicale, la locale sezione degli Alpini, dei volontari AIB, dell’Avis e l’Associazione di pesca sportiva. Denise Di Gianni
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Per farci raccontare Germagnano, abbiamo incontrato la sindaca Mirella Mantini e l’abbiamo fatto in un luogo particolare: il teatro Console. Grazie alla sua riqualificazione è stato recuperato un pezzo di storia di Germagnano ma anche un pezzo dell’arte, della cultura e della storia del Piemonte ed è stato restituito a tutta la comunità delle Valli di Lanzo. “Sì, finalmente dopo molti anni, lo scorso 9 aprile il salone del teatro Console è stato inaugurato e questo mi rende particolarmente felice perché questo luogo era inaccessibile dagli anni Ottanta e ora può tornare ad essere un centro di aggregazione e di socialità per i germagnanesi, ma non solo. Germagnano è un punto di incontro, sorge all’imboccatura delle tre Valli di Lanzo (Val d’Ala, Val Grande e Val di Viù) ed è importante che ci sia accoglienza”
Ma cosa trova chi viene a visitare Germagnano? Quali sono le le caratteristiche di questo Comune ? “I turisti troveranno innanzi tutto, come appena detto, il teatro che sarà aperto a tutti, e poi stiamo lavorando su altri aspetti come il ripristino dei lavatoi; inoltre troveranno un’aria limpida e pulita e un fiume dove fino a poco tempo fa si pescava il temolo. Qui si trova anche un museo del vino e nella frazione di Castagnole, oltre agli antichi forni, c’è un museo etnografico degli oggetti di uso quotidiano”. A Germagnano sono presenti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, altri servizi come le poste. Ma c’è qualcosa che manca? “Fino all’anno scorso Germagnano poteva contare su quasi tutti i servizi, oggi purtroppo quel che manca sono i medici, un problema a cui stiamo cercando di rimediare e che è la punta di un iceberg perché i medici purtroppo tendono decentrarsi dalle nostre vallate, è un problema serio sul quale stiamo lavorando”. Quanta passione ci vuole per fare il sindaco in un Comune come Germagnano?
“È una realtà un po' difficile per tanti motivi e ci vuole veramente tanta passione e tanto tempo perché qui il sindaco non fa soltanto politica, il sindaco fa anche il dipendente e tante altre cose, quello che mi ha sempre spinto è il bene per la collettività, il bene per Germagnano, la sua bellezza e l'amore per i cittadini di Germagnano: io sono qui da 50 anni e non mi sono mai mossa, di conseguenza cerco di fare qualcosa per questa collettività.