1 minute read
LINGUE MADRI
Il bilancio dell’edizione 2021 di Chantar l’Uvern
Si è concluso giovedì 22 aprile il cartellone di Chantar l’Uvern 2021, un’edizione – la quattordicesima – che si è svolta interamente online a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid, ma che ha registrato un’ottima presenza di spettatori e che ha consentito in questo modo di mantenere il contatto con l’affezionato pubblico che si è formato via via lungo il succedersi delle precedenti 13 edizioni. Sono state oltre 5mila, infatti, le visualizzazioni degli eventi trasmessi in modalità première su Youtube con chat in diretta o in streaming sulla piattaforma Zoom, e la soddisfazione degli organizzatori è grande per il fatto che gli eventi sono stati fruiti in diretta, con la
Advertisement
presenza costante di almeno 50 persone, e poi anche con visualizzazioni post-evento, che sono tutt’ora in crescita. Da segnalare anche la notevole partecipazione ai laboratori di canto nelle lingue madri e i 50 iscritti (ben oltre il limite, che era fissato a 30) al webinar “La natura ai tempi del virus”, tenuto dal guardiaparco delle Aree protette delle Alpi Cozie Luca Giunti.
UN VENTAGLIO DI APPUNTAMENTI ONLINE
L’edizione 2021 di Chantar l’uvern ha proposto da febbraio ad aprile un ventaglio di appuntamenti (teatro, cinema, musica, presentazioni di libri, conferenze e laboratori) organizzati dagli sportelli linguistici occitano, francoprovenzale e francese - all'interno del progetto di Città metropolitana di Torino sulla valorizzazione
delle lingue madri in attuazione della legge nazionale 482 - e gestiti dall'Associazione Chambra d'Oc e dall'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, con la collaborazione del Centro Studi Documentazione Memoria Orale di Giaglione, dell'Ecomuseo Colombano Romean, del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e con la partecipazione attiva delle Associazioni culturali ArTeMuDa, Banda musicale Alta Valle Susa, Opificio musicale e del Comune di Villar Focchiardo