Restauri da scoprire
Gli affreschi quattrocenteschi di Santa Maria Assunta di Stella a Macello
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uesta settimana la rubrica dei restauri d’arte è a Macello, e vi presenta gli affreschi della Cappella di Santa Maria Assunta, detta comunemente Cappella di Stella, dal nome della frazione dove è situata. L’edificio risale all’inizio del XV secolo, ed è costituito da un presbiterio a pianta quadrata, sormontato da una volta a crociera, e da una navata rettangolare.
lasciato tracce della sua opera anche nella cappella di Missione a Villafranca Piemonte. A partire dal 2010, grazie al contributo delle Fondazioni bancarie Sanpaolo e Crt, e a una piccola partecipazione della parrocchia, sono stati intrapresi i restauri delle pitture murarie; l’ultimo intervento in ordine di tempo, quello relativo al ciclo pittorico di San Vincenzo Ferreri, è terminato solo un mese fa. Vi è raffigurato il
Gli affreschi che ne arricchiscono la parte interna datano tra il 1400 e il 1450, e c’è anche una data certa: 1429. Risale a quell’anno, infatti, un ex voto della Signora di Macello, Bena Solaro, raffigurante la Madonna in trono col Bambin Gesù tra le braccia e, prostrato in ginocchio, l’adolescente figlio della committente. Tra gli affreschi più antichi, quelli di Aimone Duce, pittore attivo nella prima metà del ‘400 alla corte dei Savoia-Acaia, che nel Pinerolese ha
santo nell’atto di riportare in vita un infante quasi morto, mentre libera un’ossessa dal demonio e durante il sogno premonitore che lo porterà a decidere di dedicare l’ultima parte della sua vita all’attività di predicazione. La particolarità di questo ciclo di affreschi è data dal fatto che il santo, che predicò a Vigone agli inizi del ‘400, è raffigurato senza l’aureola: ciò fa pensare che l’opera fu realizzata prima della beatificazione di Vincenzo, che avvenne nel 1455, e quindi in
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CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA