Venerdì dal sindaco
La Riserva naturale speciale del Bosco del Vaj, patrimonio della collina di Torino
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n Comune situato a circa 25 Km a nord-est di Torino, sulla collina Torinese a sud del fiume Po, di 1750 abitanti che vanta sul suo territorio la Riserva naturale Bosco del Vaj: questo è Castagneto Po,
e qui ci siamo recati per parlare col sindaco Danilo Borca delle caratteristiche di questo centro, noto da sempre per il clima mite e salubre adatto alla villeggiatura. Anna Randone
IL VENERDÌ DAL SINDACO A CASTAGNETO PO TRA NATURA, STORIA E CULTURA Il Comune di Castagneto Po è formato da un centro, il capoluogo, posto sul versante meridionale della collina ad un’altitudine di 473 m e da numerose altre borgate sparse sul territorio circostante in posizioni ed altitudini alquanto differenti; tra queste le principali sono San Genesio (352 m) sul versante orientale e Cimenasco (407 m) sul versante occidentale. Così come scrive il Casalis a proposito di questa località: “I paesi che non hanno altro nome, fuorché quello tratto da’ boschi, sono riguardati come dei più antichi” ed in effetti alcuni ritrovamenti archeologici testimonierebbero la presenza romana nell’attuale frazione di San Genesio. Tuttavia, la prima documentazione di Castagneto (o Castegnetto o Castigneto) risale XI secolo, prima come proprietà dell’abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese, poi del Marchesato del Monferrato, ed in seguito come dominio dei Savoia. Danilo Borca, sindaco di Castagneto già dal 2004 al 2014 e rieletto delle amministrative del 2019, ci accoglie in Municipio, ma subito ci accompagna, con orgoglio, alla scoperta del suo Comune portandoci all’ingresso Riserva naturale speciale del Bosco del Vaj, riserva di tipo botanico istituita nel 1978 con lo scopo primario di tutelare l’esistenza del faggio (Fagus sylvatica), specie che qui sopravvive come “relitto glaciale” a quote insolitamente basse. Con negli occhi ancora la sensazione di grandezza e armonia della Riserva naturale ci spostiamo a San Genesio per ammirare esterni ed interni della Chiesa, ricostruita agli inizi del 1900, che conserva interessanti parti romaniche risalenti al 1000: le due absidi, il coro ed il campanile, quest’ultimo interessante sia per lo stile che lo inserisce tra i più belli esempi di architettura romanica in Piemonte, sia per lo studio dei rapporti con le maestranze lombarde e quelle della Francia occidentale. La Chiesa di San Genesio, per queste caratteristiche, rientra della Rete romanica di collina ed è un luogo inserito del nuovo progetto “In collina – turismo nel cuore del Piemonte”. San Genesio è nota anche per le proprietà terapeutiche del “Regio Fonte”, ora temporaneamente chiuso, che si trova nei suoi pressi e da cui sgorga un’acqua salso-
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CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
bromo-solforosa ottima contro le sofferenze gastroepatiche. Castagneto è da sempre considerato un luogo dal clima mite e salubre e proprio per questa caratteristica sono molte le seconde case costruite o acquistate per la villeggiatura. Tra queste sul territorio troviamo diverse residenze nobiliari circondate da grandi parchi, ricchi di piante secolari, come ad esempio Villa Ceriana e Villa Cimena. La prima, definita anche il Castello, sorge all’inizio della serie di tornanti che dalla strada statale 590 TorinoCasale conduce al centro del Comune. Il castello è documentato dal 1019 e venne fatto riedificare nel 1740 dai conti Trabucco su disegni dell’architetto Giuseppe Nicolis di Robilant. Acquistato nel 1859 dal banchiere Vincenzo Ceriana, il figlio di questi, l’architetto Arturo Ceriana, lo abbellì aggiungendovi una galleria disegnata in stile cinquecentesco, decorata da Francesco