Primo Piano
A scuola per diventare operatori di borgata in montagna
Iniziative del piano territoriale integrato Alte Valli Cuore delle Alpi
I
l senso della comunità visto come un vaso pieno di sassolini, un mazzo di pennarelli colorati, una chioma rasta, ma anche un abbraccio, oppure il disegno di un quadrifoglio.. Tante suggestioni per rappresentare in pochi secondi la voglia di stare insieme, lavorare in squadra, fare rete. È cominciato così il corso di formazione che – all’interno del progetto transfrontaliero Cuore solidale – formerà tre operatori sociali di comunità, e un assistente di borgata, che fungeranno come attivatori di reti e di risorse, promotori di progetti di sviluppo e di sostegno, facilitatori delle relazioni e dell’accesso ai servizi nel territorio Pinerolese e nelle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, nella Valle Susa e nella Val Sangone. Chiusa la selezione, 25 partecipanti alla sessione di Pinerolo e 18 alla sessione di Avigliana stanno per cominciare il percorso gestito dalle due agenzie formative Inforcoop Ecipa Piemonte e il Consorzio Cfiq: la stragrande maggioranza sono donne, non tutte giovanissime ma cariche di entusiasmo, tutti sono già impegnati nel sociale e pronti ad accrescere le proprie competenze in un campo delicato come quello dell’assistenza ai più fragili. Il corso, organizzato da UnionCoop Formazione e impresa è stato presentato e ufficialmente avviato venerdì 19 giugno durante un partecipato webi-
10
nar moderato da Elena Di Bella per la Città metropolitana di Torino, con l’intervento del consigliere metropolitano Dimitri De Vita che si è soffermato sul valore di portare servizi e opportunità nelle zone più marginali, per combattere lo spopolamento. Il territorio coinvolto da questa sfida è un microcosmo di borgate montane, se ne contano addirittura 660 e tutte abitate: i consorzi socio assistenziali –
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
rappresentati da Anna Maria Abburrà direttrice del Conisa e Monique Jourdan direttrice del Ciss Pinerolo – si sono messi in gioco per un progetto che vuole lasciare una traccia anche dopo la conclusione del piano territoriale integrato Alte Valli Cuore delle Alpi, finanziato dal programma Alcotra. L’emergenza Covid ha dimostrato il valore dell’integrazione socio assistenziale e l’AslTO3, nelle parole di Paola