Attività Istituzionali
Tavolo di confronto con i presidi, le linee guida per indirizzare le risposte
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ei giorni scorsi sono state finalmente rese note le linee guida del Ministero dell’istruzione per la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado a settembre. Si tratta di indicazioni generali, che rimandano a quelle del Comitato tecnico scientifico per le misure di sicurezza sanitaria, rivedibili di qui a settembre. Le indicazioni andranno poi articolate a livello territoriale, con tavoli regionali e conferenze di servizi degli enti locali, che coinvolgono tutti gli attori. Il loro compito sarà, ad esempio, coordinare le nuove esigenze delle scuole con il sistema dei trasporti locali e, se necessario, individuare nuovi spazi, fuori dalla scuola, dove svolgere la didattica. Il secondo livello è quello dei singoli istituti, secondo il principio dell’autonomia scolastica. Di fatto, spetterà agli organi della scuola, dirigenti in primis, scegliere le soluzioni più appropriate dal ventaglio di quelle proposte dal ministero: scomposizione della classe in gruppi più piccoli; turni e modifiche dell’orario; la possibilità della tanto vituperata didattica a distanza nel caso delle
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CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
superiori (con un apposito piano di formazione dei docenti); l’estensione della scuola al sabato. Ora sarà meno arduo dare risposte ai quesiti e alle istanze che i presidi pongono da tempo. Infatti, anche nel terzo incontro del tavolo di lavoro istituito dalla Città metropolitana di Torino per coordinare e supportare i dirigenti scolastici, gli insegnanti, i tecnici e il personale non docente nel processo di ripresa delle attività scolastiche per l’anno scolastico 202021, svolto martedì 23 giugno e indirizzato ai presidi degli Istituti professionali, le difficoltà portate al tavolo sono in gran parte le stesse presentate nei due incontri precedenti. In primo luogo è sempre molto sentito il problema degli spazi: il distanziamento sociale imposto dal virus costringe le scuole a recuperare tutti i vani disponibili all’interno dei plessi, e i tecnici della Città metropolitana stanno già intervenendo per renderli agibili entro settembre. Ma sono poche le scuole che dispongono di aule in più. Pare molto complicata anche la soluzione di usufruire di spazi esterni alla scuola - forniti