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EuroPCom la comunicazione pubblica al servizio dell’Europa

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TORINOSCIENZA

TORINOSCIENZA

EuroPCom, è il più importante appuntamento annuale dedicato alla comunicazione pubblica organizzato dalle istituzioni dell’Unione europea e rappresenta un’occasione importante per vedere riuniti esperti di tutti campi della comunicazione. A causa dell’emergenza Covid, l’edizione 2020 della conferenza è stata delineata con un formato diverso: è previsto infatti come evento fisico, virtuale o una combinazione di entrambi nei giorni 7 e 8 dicembre 2020; nel frattempo il 29 giugno EuroPCom ha organizzato una mattinata di webinar dedicati a fare il punto su come la comunicazione istituzionale europea ha affrontato il difficile tema dell’epidemia. Tre le sessioni: la prima, Stories from regions and cities: staying positive, moderata da María Andrés, capo dell'Ufficio del Parlamento europeo per la Spagna e con gli interventi di Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione europea a Milano, Italia; Andrea Horvat-Kramaric, capo della sezione Comunicazione e portavoce del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC); Ana Ferreira, capo di gabinetto del sindaco di Braga, in Portogallo e Kati Vähäsarja, direttore dell'unità Servizi civici, dipartimento di promozione del benessere a Kuopio, Finlandia, è stata l’occasione per condividere le buone pratiche comunicative adottate per rispondere positivamente alla crisi Covid. Il secondo webinar, dal titolo Disinformation during the COVID-19 pandemic è stato moderato da Janis Sarts, direttore del Centro di eccellenza per le comunicazioni strategiche dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) Riga, Lettonia e ha ospitato gli interventi di Delphine Colard, capo dell'unità portavoce del Parlamento europeo, direzione generale della Comunicazione; Simon Kreye, capo del gruppo direttivo per la comunicazione strategica, Ufficio federale degli affari esteri, Germania e Raimonda Miglinaite, responsabile dell'informazione e della comunicazione - Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE). In questa sessione il tema delle fake news e di come affrontarle è stato centrale. Gli interventi hanno messo in luce le pratiche adottate per contrastare le notizie false e più in generale per vincere la disinformazione fra i cittadini, migliorandone quindi la capacità di risposta, la correttezza dei comportamenti e la solidarietà. Il terzo webinar infine ha affrontato il difficile tema del “dopo”, di una comunicazione che deve fare i conti non solo con un ritorno alla normalità ma che rappresenta una sfida senza precedenti per i comunicatori pubblici, che devono saper trasmettere ai cittadini le decisioni difficili a cui sono chiamati i governi locali e regionali. In questa sessione, moderata da Lene Naesager, direttore della strategia e della comunicazione aziendale, direzione generale della Comunicazione della Commissione europea sono intervenuti Stijn Pieters, e Hugo Marynissen, che hanno fondato nel 1999 PM • Risk Crisis Change, un’agenzia di comunicazione specializzata nella gestione delle crisi. L’idea di partenza è che la pandemia di Coronavirus sia quella che i due comunicatori definiscono come un “wicked problem”, un problema perfido perché comune ma spinoso, e su cui le opinioni sono divergenti: un modello tipico delle società complesse e su cui è difficile far comunicazione perché porta con sé un livello molto elevato di incertezze. I due comunicatori hanno fornito alcuni consigli per mettere a fuoco le priorità di comunicazione di ogni organizzazione di fronte a un problema complesso come l’epidemia di Covid-19, secondo una catena che analizza i fatti, le azioni prioritarie, le reazioni e i bisogni.

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