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Un convegno sul futuro della lingua occitana

Un incontro tra il Congrès permanent de la Lenga Occitana, studiosi dell’Università di Torino e associazioni occitane come la Chambra d’Òc, organizzatrice dell’evento, e Espaci occitan, per fare un bilancio delle attività svolte e pianificare i prossimi impegni al fine di valorizzare, tutelare e diffondere la lingua occitana. È quanto si è svolto martedì 20 luglio a Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, ente capofila di un progetto che coinvolge una quarantina di

Comuni, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e realizzato dalla Chambra d’Oc nell’ambito della legge 482/99 in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche. L’incontro odierno è seguito al XIII Congresso dell'Association Internationale d’études occitanes (Aieo), che si è tenuto dal 12 al 17 luglio a distanza sul sito dell’Università di Torino. Il Congrès permanent de la Lenga Occitana raduna le istituzioni e le federazioni storiche del

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territorio occitanofono ed è sostenuto dal Ministero francese della cultura e delle collettività territoriali francesi. La sua missione è quella di contribuire alla vitalità e allo sviluppo dell’occitano – chiamato anche lingua d’òc – lavorando alla sua conoscenza e alla sua codificazione grazie alla produzione degli strumenti riguardanti i diversi aspetti della lingua: lessicologia, onomastica, fonetica, fonologia, morfologia, sintassi, semantica, trattamento automatico delle lingue (Tal) e grammatica.

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