2 minute read

Il progetto MISTA: recupero delle aree produttive dismesse

Next Article
TORINOSCIENZA

TORINOSCIENZA

Sta per concludersi MISTA-Metropolitan Industrial Strategy Targeted Analysis, il progetto, finanziato da Espon, al quale la Città metropolitana di Torino partecipa in qualità di stakeholder insieme alla Città di Vienna, che è capofila, alle Città di Berlino, Oslo e Varsavia, alla Regione di pianificazione di Riga e alla Regione di Verband Stoccarda. Il progetto, nato per supportare ed analizzare le dinamiche di localizzazione delle attività produttive e per condividere buone pratiche e possibili soluzioni da applicare alla pianificazione territoriale e allo sviluppo economico metropolitano, nei giorni corsi, con un appuntamento online, ha messo in luce un quadro generale con vari punti di contatto, sebbene declinato nelle specificità dei singoli territori, quadri legislativi e pianificatori. Il primo aspetto evidenziato dallo studio è che le regioni metropolitane, compresa la Città metropolitana di Torino, rimangono, nonostante la crisi, dei contesti privilegiati per l'industria moderna: alla grande manifattura del passato si affianca oggi una crescente domanda di produzioni customizzate su piccola scala nei centri urbani, anche in conseguenza di un avanzamento delle attività legate all'economia circolare e di public goods a livello locale.

L'automotive si conferma come specializzazione storica di Torino, ma anche come suo punto di forza per il futuro. Sono in crescita la logistica, i mezzi di trasporto, i prodotti alimentari. I risultati emersi al termine della giornata prospettano una visione per il futuro cautamente ottimistica circa la possibilità di un ulteriore sviluppo dell'industria sul nostro territorio. Fondamentale il contributo degli stakeholder locali: la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico di Torino, la Fondazione Links, il Gruppo Lavazza e la CGIL hanno arricchito la discussione e partecipato attivamente ai vari focus proposti dal gruppo scientifico guidato dal Politecnico di Milano. La Città metropolitana di Torino ha affrontato il tema della governance territoriale, del complesso rapporto fra le strategie messe in atto dai diversi livelli istituzionali e i relativi numerosi e complessi strumenti di pianificazione territoriale. Al termine della discussione sono apparsi chiari alcuni aspetti: il recupero a nuova vita delle aree produttive dismesse così come la necessità di individuare nuove forme di incentivo al loro utilizzo sono una priorità. Dal confronto è emerso inoltre che le zone omogenee, così come gli ambiti di integrazione territoriale regionali, sono validi strumenti di supporto al dialogo e all'analisi dei bisogni, seppur debbano essere rafforzati, e la Città metropolitana si conferma essere il livello appropriato per mettere a sistema le progettualità sovralocale e in particolare quelle "di confine" tra le diverse zone e municipalità, mediando eventuali conflitti e agevolando il superamento dei nodi procedurali che spesso rallentano le trasformazioni più significative per l'intero territorio metropolitano. Anna Randone

Advertisement

This article is from: