Colori e Sapori e La Piazza n 873

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Colori & Sapori Giugno 2022 in Veneto - Viaggi, Sapori, Territorio

L’angolo di paradiso Pizzeria Remember Il magico mondo degli oli essenziali Museo naturalistico Patrizio Rigoni Il museo della natura dell’Altopiano dei Sette Comuni

Fattoria L’Antica Corte Alla scoperta della Pet Therapy Social Food Le ricette della vicentina Daniela Boscariolo, autrice del seguitissimo Blog Timo e Lenticchie

Radicà Cooperativa Sociale Onlus a cura di Daniela Belfatto

Colori & Sapori - Giugno 2022 - Allegato di La Piazza e Lira&Lira



Colori & Sapori proprio orto per portare ingredienti freschi direttamente dal campo alla tavola. Alle prese con i fornelli in cucina, Chiara è intenta a preparare gustosi piatti per le pause pranzo a menu fisso o per la cena, alla riscoperta di ricette della tradizione, come i bigoli all’anatra, le sarde impanate, le tagliatelle con gli asparagi di stagione, ma anche piatti estivi e insalatone. Con l’arrivo della bella stagione e dopo tanti mesi di isolamento, c’è voglia di stare insieme all’aria aperta: la terrazza estiva e il contesto in cui si trova la pizzeria offrono un’ottima occasione per gustarsi in completa serenità dei piatti semplici e genuini e per condividere una pizza, sinonimo di convivialità, una delle piccole gioie a cui nessuno rinuncia.

Pizzeria Remember

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a pizza: il piatto più conosciuto e amato del mondo, un’icona della cucina italiana che negli ultimi anni ha visto evolversi tecniche di impasto e di cottura, utilizzo di farine sempre più ricercate e particolari, ricette e combinazioni di ingredienti che puntano alla riscoperta dei sapori di un territorio o a gusti più elaborati e internazionali. A prescindere dalle tendenze del momento, la pizza è sempre la pizza: un

piatto straordinariamente buono nella sua semplicità e autenticità. Così la pensa Lorenzo, appassionato fin da piccolo di cucina e che ha deciso di intraprendere con sua sorella Chiara una nuova avventura, cogliendo l’opportunità di prendere in gestione la Pizzeria Remember a Breganze (VI) e di entrare nel mondo della ristorazione con tanta passione e dedizione. Gli chiediamo quali sono le caratteristiche che contraddistinguono la loro idea di pizza e di cucina: semplicità, molti prodotti agricoli locali, stagionalità, farciture preferibilmente a crudo per preservare tutti i sapori, a maggior ragione adesso che andiamo incontro all’estate e c’è voglia di freschezza e leggerezza. Parlando di leggerezza, non possiamo non citare i loro impasti: lievitazione di 24/48 o 72 ore, per ottenere una pizza sottile e altamente digeribile. Ci sono anche gli impasti a “lievito zero” e quelli con farina integrale, anche questi molto richiesti ed apprezzati. E a proposito di freschezza, a parte la sinergia con alcuni produttori del territorio, hanno deciso di avere un

Pensando al futuro, tante le idee in cantiere, come quello dell’abbinamento pizza e vino, nel quale si sono già cimentati con una combinazione molto apprezzata: una pizza con riduzione di uva vespaiola passita, pancetta nostrana e morlacco…ad ogni boccone, un viaggio nelle eccellenze del nostro territorio. Oppure quella di utilizzare sempre più formaggi locali, come quelli del Caseificio Pennar: la loro crema di formaggi, che a Lorenzo evoca ricordi dell’infanzia, si sposa benissimo con gli asparagi di stagione e la pancetta affumicata, così come il Pennarone Affumicato, con il quale stanno sperimentando qualche abbinamento particolare. Senza esagerare o snaturare l’essenza della pizza, che deve mantenere il suo carattere autentico e originario. Perché la pizza è pizza, come dice Lorenzo, e l’ingrediente più importante resta la semplicità. Se poi la si gusta in un ambiente conviviale e familiare, è doppiamente buona.

Via Roma, 98 36041, Breganze (VI) – di fianco alla cantina sociale Tel. 0445300809



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Il magico mondo degli oli essenziali Ne parliamo con Cristel Tisato, Consulente del benessere dōTERRA Gli oli essenziali, questo fantastico connubio tra generosità della natura e sapere umano, sono stati riscoperti da qualche anno per le loro numerose proprietà benefiche, anche se c’è ancora tanto da divulgare e conoscere sui loro possibili impeghi oltre l’aromaterapia. Per Cristel Tisato gli oli essenziali hanno rappresentato qualcosa di molto profondo e hanno avuto un’influenza positiva sulla sua vita: le hanno consentito di scoprire un talento e di trovare uno scopo, quello di aiutare le persone a stare meglio, fisicamente ed emotivamente. Tutto è iniziato quando ha conosciuto i prodotti dōTERRA e ha sperimentato in primis su stessa che l’impiego costante dei loro oli essenziali riusciva a risolvere delle problematiche che altri rimedi non erano stati in grado di fare, alla radice e con effetti duraturi nel tempo. Ha voluto, quindi, conoscere di più del mondo dōTERRA, che l’ha profondamente colpita per i suoi valori etici e per l’impegno continuo nel realizzare oli essenziali con materie prime di qualità che provengono da tantissimi produttori locali che coltivano piante autoctone e nel mettere in commercio gli oli essenziali non prima di aver superato tanti e scrupolosi test per ottenere la certifica-

zione CPTG (certified pure tested grade). Dove l’ha condotta questa scoperta? A diventare Consulente e ad iniziare un percorso di condivisione delle proprie esperienze con le persone interessate ad approcciarsi agli oli essenziali con maggiore consapevolezza. Incuriositi dalla sua pagina Facebook, abbiamo voluto conoscerla di persona per immergerci nel suo mondo. L’aroma accogliente dell’olio essenziale “On Guard” (a base di arancio dolce, chiodi di garofano, cannella, eucalipto e rosmarino) e il suo sorriso ci hanno subito messi a nostro agio e abbiamo ascoltato con trasporto il suo racconto: questo nuovo percorso di vita le consente di crescere e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo sulle molteplici proprietà e impieghi degli oli essenziali, anche collaborando sinergicamente con le altre Consulenti del Team, avendo ciascuna il proprio bagaglio di conoscenze e competenze. Cristel si è specializzata, in particolare, sulla dimensione esperienziale ed emotiva degli oli essenziali, creando dei percorsi per portare le persone a mettersi in ascolto di se stesse e a trovare un equilibrio interiore, come le camminate immersi nella natura seguite da momenti di meditazione, ciascuno scegliendo il proprio olio essenziale a seconda della vibrazione energetica che gli trasmette e dove alla fine Cristel spiega le emozioni negative sul quale lavora un particolare olio e quelle positive che riesce a promuovere. Mentre si racconta osserviamo lo spessore dei libri che ha sul tavolo, dove sono raccolti studi, ricerche e approfondimenti

sulle proprietà degli oli dal punto di vista sia fisiologico sia emozionale, sugli impieghi nell’aromaterapia, sull’uso topico in combinazione con un olio vegetale, sull’uso alimentare e per via orale, soprattutto in diluizione in altri ingredienti. Sono prodotti altamente concentrati, per cui dosaggi e combinazioni sono fondamentali ed è preferibile approcciarsi al loro uso partendo dai consigli di un Consulente. Quando ci si appassiona e si inizia ad approfondire, si apre tutto un altro mondo da esplorare, che è quello dei prodotti che si possono realizzare a base di oli essenziali, ad esempio per la cosmesi, la detersione e la pulizia della casa. Le chiediamo se ci sono progetti in cantiere e nuove esperienze in arrivo e ci conferma che si stanno aprendo nuove occasioni di collaborazione e di sinergia con altre persone che svolgono attività in linea con la filosofia degli oli essenziali, ad esempio i “bagni nella foresta” e l’arte-terapia. E’ tutto in divenire, per cui vi invitiamo a seguire la sua pagina Facebook e a contattarla se avete delle domande e avete bisogno di qualche consiglio. Lei vi risponderà con gioia e anche con gratitudine perché, come ci racconta lei stessa, la relazione che instaura con le persone con le quali collabora o che segue per delle consulenze è quella di scambio e arricchimento reciproco. “Gli oli essenziali permettono di manifestare la parte più bella di me e donarla agli altri”. Cristel Tisato Consulente oli essenziali, creme mani e corpo, roll on emozionali cristeltisato@gmail.com, Cell. 3338601491


Colori & Sapori la comunicazione con i cavalli. Di queste esperienze ho fatto tesoro quando sono tornata in Italia: durante il periodo di lavoro svolto presso l’ULSS4 Alto Vicentino io e la mia equipe abbiamo fatto nascere a Montecchio Precalcino il primo centro di Pet Therapy e abbiamo iniziato a studiare e a sperimentare il coinvolgimento degli animali nel percorso terapeutico di pazienti con disabilità, autismo e disturbi psichiatrici, ottenendo risultati sorprendenti. Consideriamo che, all’epoca, in Italia si sapeva ancora poco del ruolo che gli animali possono svolgere dal punto di vista clinico, pedagogico e riabilitativo. Come psicologa psicoterapeuta che ha sempre esercitato come libero-professionista nel territorio, ho sentito ad un certo punto l’esigenza di dimostrare che specializzarsi sugli interventi assistiti con gli animali, lavorare bene e fare rete con i servizi del territorio creano interessanti e concrete opportunità professionali. Da

Alla scoperta della Pet Therapy Ne parliamo con la Dottoressa Michela Romano, GEA – Centro studi interventi assistiti con gli animali Michela, qual è il percorso che l’ha portata a specializzarsi nella Pet Therapy e a fondare l’Associazione GEA? Sono Psicologa Psicoterapeuta e, seppur provenga da una famiglia nella quale gli animali sono sempre stati presenti, inizialmente non pensavo che la mia pro-

fessione si sarebbe intrecciata, un giorno, con questo mondo. Tutto è partito con delle esperienze di lavoro che ho svolto negli Stati Uniti, dove mi sono occupata di minorenni con problematiche di dipendenza o giudiziarie, e una delle prime formazioni che ho ricevuto ha riguardato

un sogno e da questo obiettivo ben preciso nasce l’Associazione GEA. E’ stato ed è un crescendo di importanti collaborazioni con scuole, centri diurni, psichiatrie e altre associazioni, ad esempio Fondazione Anfass Onlus Schio con cui abbiamo ottenuto dei risultati bellissimi. Abbiamo letto del progetto “Ragazzi in Fattoria”. Di cosa si tratta? I dati, purtroppo, non sono incoraggianti e parlano di un aumento degli abbandoni scolastici, dei tentativi di suicidio e degli accessi in Pronto Soccorso, in Neuropsichiatria e in Pediatria, cosa che sta mettendo sotto stress il settore pubblico,


Colori & Sapori ed emato-oncologici, agli adulti con patologie oncologiche fino ai 24 e ai fratelli e sorelle fino ai 18 anni di pazienti oncologici, cui spesso non sono dedicati percorsi di supporto psicologico nonostante il dolore e il peso che debbono sostenere in età giovanissima.

che non riesce da solo a far fronte a tutte le richieste di aiuto. A gennaio 2022 ho fatto nascere il progetto “Ragazzi in Fattoria”, dedicato a ragazzi e ragazze che stanno seguendo dei percorsi riabilitativi per problematiche specifiche (e in parte anche coloro che, seppur continuando ad andare a scuola, sono a rischio di perdere il loro equilibrio): il progetto, che ha ottenuto un finanziamento dalla International Inner Wheel Club di Schio Thiene, si svolge nella Fattoria Agricola Pet e prevede che psicologhe ed educatrici li coinvolgano in attività per loro molto motivanti e concrete, ad esempio occuparsi degli animali, e sta avendo dei risultati sorprendenti in termini di diminuzione dei comportamenti contro conservativi e degli accessi in psichiatria per abuso di farmaci. Chi altro può beneficiare della Pet Therapy? La relazione che gli anziani instaurano con gli animali è bellissima: collaboriamo con alcune case di riposo e l’arrivo dei cani e dei conigli, che meglio si adattano alle condizioni di fragilità e di scarsa mobilità di alcuni di loro, è sempre un

momento di gioia, perché gli consente di partecipare attivamente e sentirsi coinvolti in progetti che guardano al futuro in maniera positiva. Stiamo lavorando con l’Ospedale di Treviso ad un progetto scientifico dedicato ai bambini oncologici

Il percorso “In Natura”, di prossima partenza, è invece dedicato agli adulti, per consentirgli di ritrovare il proprio equilibrio interiore. L’obiettivo è molto semplice: stare bene, prendersi cura di sé stessi, mettersi in ascolto del proprio corpo, del proprio respiro, creare un contatto visivo con altre persone, occhi che incontrano altri occhi e si trasmettono reciprocamente un’energia positiva che aiuta a liberarsi dello stress, complice la natura. Impiegheremo la musica, creeremo dei mandala, coinvolgeremo in parte anche gli animali, avremo un programma ma lasceremo ai partecipanti del gruppo libertà di decidere su cosa preferiscono lavorare perché li fa stare bene in quel momento.

Vi aspettiamo tutti i martedì di giugno e di luglio a Thiene in Via dei Trifogli 3 dalle 19.00 alle 20.30! Per informazioni: michelaromano@gea.pet


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Social Food Le ricette della vicentina Daniela Boscariolo, autrice del seguitissimo Blog Timo e Lenticchie Nel vicentino sono tante le feste dedicate alla ciliegia: da Molvena a Mason, passando per Marostica fino a Castegnero. Con le “siarese” di Castegnero, prodotto DE.CO., ho realizzato una, anzi tante piccole crostate con una crema molto leggera senza uova. Qui ho usato le più piccoline, le splendide ciliegie cicciottose che si gustano a crudo, e le ciliegie gemelle (anche voi da bambine le indossavate a mo’ di orecchini?). Come sempre, potete sostituire lo zucchero con il malto e, se avete problematiche di diabete, con un pochino di eritritolo. Potete altresì preparare una frolla con l’uvetta e dolcificare con quella.

CROSTATA ALLE CILIEGIE E CREMA LEGGERA Per la frolla • 150 gr di farina di farro • 60 gr di farina di riso integrale • 40 gr di zucchero di canna • 2 cucchiaini di lievito per dolci vegan • 60 gr di latte vegetale senza zucchero • 25 gr di olio extravergine delicato • 1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata bio • 1 pizzico di sale

• 1 pizzico di curcuma in polvere per colorare di giallo la frolla (facoltativo) Per la crema • 500 gr di latte di riso (senza zuccheri) • 50 gr di farina di riso integrale • 3 cucchiai di zucchero di canna chiaro • 1 pizzico di curcuma in polvere per colorare di giallo la crema (facoltativo)

Lavate, denocciolate e tagliate a metà le ciliegie e mettete da parte. In una ciotola versate la farina con la maizena e il lievito, aggiungete lo zucchero, la scorza di limone grattata e il sale. Aggiungete latte vegetale e olio e impastate come una frolla fino ad ottenere un composto liscio. Trasferite in frigorifero mezz’ ora a riposare, se avete tempo. Nel frattempo preparate la crema: in un pentolino versate il latte vegetale, accendete il fuoco a fiamma media e scaldate un po’ il latte, a parte sciogliete la farina di riso con poco latte tiepido, e versatelo nel latte assieme allo zucchero o al malto. Sempre mescolando portate a bollore, abbassate mescolando sempre, fino a che la crema si addensa, ci vogliono circa 10 minuti. Versate in una ciotolina e mettere a raffreddare Stendete la frolla fino a mezzo centimetro di spessore e se avete tortiere piccine ricavate tanti cerchi della grandezza esatta, perché adagiando la frolla si riesca a fare anche il bordino. Oliate e infarinate gli stampi, adagiate la frolla, bucherellate, versate la crema tiepida e appoggiate le mezze ciliegie. Passate in forno a 180° per 40 minuti. Spolverate di zucchero di canna, o anche no, a velo e servite fredde.


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Fattoria L’Antica Corte

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uella della Fattoria L’Antica Corte è la storia di un sogno divenuto realtà: quello di Matteo, giovane agricoltore che sin da piccolo amava stare in mezzo alla natura e agli animali e che si è diplomato all’Istituto Agrario proprio con l’obiettivo di creare la sua azienda agricola. Ed è la storia di due genitori che credono fortemente nel progetto del figlio e che decidono sin da subito di sostenerlo concretamente, lavorando al suo fianco la terra e condividendo con lui i sacrifici, le soddisfazioni e soprattutto i valori: Matteo si è ripromesso, sin da quando l’attività è partita nel 2015, di restare fedele alla sua visione di un’agricoltura che non ricorre a pesticidi e fertilizzanti chimici, che non prevede l’utilizzo di antibiotici, mangimi chimici e insilati nell’allevamento degli animali e che sia per quanto riguarda i prodotti della terra che per la carne persegue in primis la salute dei consumatori. Mentre la Signora Grazia sbuccia i piselli e Matteo è impegnato con suo padre Adriano a prendersi cura delle piantine di pomodoro e di peperone, che tra poco porteranno colore e gusto sulle tavole dei loro clienti, ci hanno fatto visitare il punto vendita e i campi coltivati, spazi aperti al pubblico dove si ha la garanzia di avere

prodotti freschi e sicuri da portare subito in tavola (non è inusuale che le lattughe e altri ortaggi vengano raccolti e serviti al momento, che più freschi di così non si può). Quello che non producono direttamente in Fattoria, ad esempio la frutta e alcuni pochi ortaggi, provengono da altri produttori del territorio, vicentino in particolare e anche da altre zone del Veneto, con i quali si è creata una sinergia e si condividono gli stessi principi. Vale anche per le conserve: ci sono alcuni prodotti a marchio Fattoria L’antica Corte, come il broccolo fiolaro sott’olio, le cipolle in agrodolce e il concentrato di brodo vegetale, che sono realizzati con gli ortaggi coltivati in fattoria e trasformati da un laboratorio autorizzato; la Fattoria propone a sua volta una selezione di prodotti come le farine, l’olio extra vergine di oliva, il mais marano, le confetture e il vino, che provengono da aziende del territorio con le quali si collabora per supportarsi a vicenda. A completare il paniere della spesa ci sono i salami privi di conservanti chimici, la carne e le uova, prodotti a Km0 nel vero senso della parola: potete andare a trovare le galline e le mucche e farvi raccontare direttamente dalla famiglia Rigon come vengono allevati gli animali e come vengono riutilizzati gli scarti della produzione agricola come loro mangime, al fine di non sprecare nulla e creare un circuito virtuoso.

Instaurare una relazione diretta con agricoltori e allevatori è una grande garanzia di trasparenza e di qualità e il passaparola positivo che porta nuovi clienti qui in Fattoria ne è la testimonianza. La loro soddisfazione è ciò che li motiva a fare del proprio meglio per restare fedeli ai propri principi e andare avanti nonostante il lavoro molto faticoso nei campi. Sapere di offrire dei prodotti buoni da mangiar e sicuri per tutta la famiglia e di accompagnarla nell’adozione di uno stile di vita più sano è come una missione per la Fattoria L’Antica Corte, per cui vi invitiamo a venire a conoscere questa famiglia speciale nel punto vendita e di provare i loro prodotti, anche grazie al servizio di consegna a domicilio su prenotazione di cui si occupa Arianna, la compagna di Matteo, insieme alle attività di comunicazione sui social. A proposito: se siete in cerca di ispirazione, sulla loro pagina Facebook trovate delle ricette sane e gustose realizzate da La Rosy Cuoca Veg con i prodotti della Fattoria.

FATTORIA L’ANTICA CORTE DI RIGON MATTEO Via Ca’ Ghellina, 36016, Thiene lanticacorte.vi@gmail.com Tel. 3455038139 Pagina Facebook: Fattoria L’Antica Corte


Colori & Sapori

L’angolo di paradiso Siamo sempre di più alla ricerca, a maggior ragione dopo due anni di chiusura e isolamento forzati, di luoghi che ci facciano sentire in equilibrio e in pace, lontani dalla frenesia della vita quotidiana. Qui a Valli del Pasubio c’è un posto che trasmette un’energia positiva, dove l’accoglienza di una famiglia molto speciale si unisce allo straordinario potere dei cavalli di donare armonia e senso di libertà. Ad accoglierci c’è Andrea, al quale chiediamo subito di raccontarci del percorso che ha portato alla nascita de L’Angolo di Paradiso: amante degli animali fin da bambino, appena ha cominciato a lavorare ha comprato il suo primo cavallo ed ha iniziato a frequentare una scuola per imparare a cavalcare e condividere la sua passione con altre persone. Il cavallo è poi venuto a stare a casa sua a Valli del Pasubio, dove c’era abbondanza di spazio e di erba per il fieno. Complice questo interesse comune, Andrea incontra la sua futura moglie e decidono di andare a vivere ai Carbonati e di ripopolare questa contrada di Valli, sistemando una casa diroccata immersa nella natura.

Con tanto spazio a disposizione, 5 anni fa l’idea di aprire il B&B: un angolo di paradiso nel vero senso della parola, che ti si presenta inaspettatamente davanti arrivando da una stradina nel bosco e che ti offre una visuale privilegiata sul Monte Pasubio. La richiesta di ospitalità è cresciuta rapidamente, anche da clientela straniera, data la bellezza del luogo e la vicinanza alla Strada delle 52 Gallerie, meta ideale per molti escursionisti e sportivi e che grazie alle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra è tornata sotto i riflettori. I cavalli sono arrivati prima ancora che finissero i lavori per sistemare la casa, inizialmente con l’obiettivo di contrastare l’abbandono dei prati foraggiandoli esclusivamente con il fieno di Valli del Pasubio (ancora oggi, i loro cavalli mangiano il fieno raccolto da Andrea o acquistato qui nel territorio di Valli). A seguire sono arrivate le galline e le caprette ad allargare la famiglia. Quando è nato il B&B gli ospiti incuriositi dalla vicinanza dei cavalli hanno cominciato a chiedere se fosse possibile fare delle escursioni e delle passeggiate e quindi, a poco a poco, è maturata l’idea di creare un maneggio e di investire su questa attività: sono arrivati altri cavalli, Andrea ha preso il brevetto di accompagnatore di turismo equestre e istruttore di monta western e l’anno scor-

so a maggio hanno aperto il maneggio al pubblico: i cavalli non sono più dietro casa, ma sono comunque a poche centinaia di metri, in una zona pianeggiante dove era più agevole creare il campo da lavoro di sabbia e facilitare le passeggiate e le lezioni per i principianti. L’iniziativa è stata accolta molto bene qui a Valli del Pasubio e c’è stata subito molta richiesta: i bambini adorano spazzolare i cavalli e stare in loro compagnia. Il maneggio è un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) ed è aggregato alla Federazione Italiana Turismo Equestre. C’è tanto lavoro dietro, sia al B&B che al maneggio, non è una vita semplice quella di Andrea e sua moglie, che mantengono entrambi un altro lavoro e che hanno rinunciato alle comodità di una vita in città. Ci sono tanti progetti in cantiere, come quello allargare il B&B, che per ora conta di un mini-appartamento, e di offrire anche la ristorazione, oltre alla colazione con i genuini prodotti del territorio. A piccoli passi, ne è convinto Andrea, si realizzeranno tutti i loro sogni, con pazienza e dedizione. Nonostante i sacrifici e la fatica, sono convinti di aver fatto la scelta giusta, dando ai loro figli la possibilità di vivere in mezzo alla natura e di avere un’attività che gli consenta, se lo desiderano, di restare in futuro a vivere e a lavorare qui nella Contrada. Non rinuncerebbero mai ai cavalli, da sempre loro compagni di avventura: “La mia cavalla Sheila sente la mia voce, ci capiamo al volo e quando siamo di fronte a dei sentieri difficili, lei sa cosa fare e ci fidiamo l’uno dell’altra”, ci racconta Andrea. Venite a scoprire questa magia al B&B e Maneggio L’Angolo di Paradiso, concedetevi un momento di relax immersi nella pace di questi luoghi ricchi di storia e natura.

www.langolodiparadiso.it



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Radicà Cooperativa Sociale Onlus

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elle foto che don Beppe Gobbo ci mostra di com’era la Contrada nel 1983, prima dei lavori di ristrutturazione, noi vediamo solo pietre e rovine: lui e il suo gruppetto di operatori e volontari ci vedevano già qualcosa di più grande e, passo dopo passo, hanno realizzato il progetto di riportare in vita questo luogo, riempiendolo di solidarietà, senso di accoglienza e amore. Il percorso che li ha portati a scegliere questo posto è fatto anche di qualche porta chiusa e della diffidenza incontrata, qualche anno fa, nel concedere uno spazio per accogliere ragazzi con una storia carceraria alle spalle o che gravitavano nella sfera della criminalità. La parola comunità evocava associazioni negative e un certo pregiudizio, per cui hanno dovuto creare tutto ex-novo e dare una forma giuridica a quello che era inizialmente nato come puro spirito di fare del bene in maniera spontanea e volonta-

ria. L’altro obiettivo era quello di creare relazioni e collaborazioni con le istituzioni e poter dare un contributo concreto, grazie anche alla sensibilità di quei giudici che, prima ancora della riforma del sistema penale minorile, credevano che fossero necessari percorsi di riabilitazione più che di punizione, differenziati per adulti e ragazzi. Con il tempo si è capito che questi ragazzi avevano bisogno di confrontarsi con altri coetanei che non provenivano dal loro mondo, per poter rompere degli schemi di omertà e dei modelli di comportamento devianti: da questo pensiero sono nate nuove progettualità, si è abbassata l’età dei ragazzi accolti e si è coinvolto sempre di più il territorio, non solo le istituzioni, ma anche la comunità e i cittadini. Nel 2000 prende forma la Contrada come la conosciamo oggi: famiglie che scelgono di vivere qui e svolgere un ruolo di riferimento e di far conoscere ai ragazzi accolti nella comunità, che hanno alle spalle una situazione familiare e un contesto sociale difficile, modelli alternativi di famiglia rispetto a quella dalla quale vengono questi ragazzi. Che siano giovani coppie, singole o famiglie con figli, ciò che si crea con questi ragazzi è uno scambio,

una relazione di fiducia, un arricchimento reciproco. E qui si torna al concetto di contrada di una volta: il buon vicinato, la solidarietà, la condivisione di spazi e risorse. Il territorio è entrato nella Cooperativa, così la Cooperativa è entrata sempre di più nel territorio, affiancando alla Comunità Diurna e Residenziale (per i casi più gravi in cui la famiglia di origine non può prendersi carico o è assente), un’altra formula che prevede degli interventi educativi domiciliari, per cui sono gli stessi educatori a recarsi nelle case e nei luoghi di vita di questi ragazzi, per accompagnarli in dei percorsi che coinvolgano anche le famiglie, dando loro un’occasione per ricostruire con i loro figli una relazione genitoriale più armoniosa. Nelle parole di Alberto, Antonella e Gianni, Operatori che lavorano nella Cooperativa occupandosi di accoglienza e progetti educativi, si capisce tutto l’amore con il quale svolgono il loro lavoro con professionalità e dedizione e il peso di tutte le difficoltà che incontrano sul loro cammino e che affrontano con la consapevolezza che più attività si svolgono sul territorio anche in chiave ci cittadinanza attiva, educazione civica, didattica e socializzazione e più si riesce a lavorare in chiave preventiva e non solo sull’emergenza, consentendo ai ragazzi di scoprire se stessi, i propri talenti e di sentirsi parte di un gruppo, di una comunità. Difficile elencare tutti i progetti che portano avanti, lavorando in sinergia con istituzioni e associazioni, quindi vi invitiamo ad approfondire la storia di Don Beppe e della Comunità Radicà sul loro sito web e canali social. Vi lasciamo con una frase di Don Beppe che ci ha colpiti molto “I nostri ragazzi sono coraggiosi e affrontano le loro difficoltà insegnandoci ogni giorno cosa sia la resilienza”. Di isolamento si stanno ammalando molti giovani, lo confermano i dati che misurano l’impatto sociale della pandemia: cerchiamo tutti insieme, come un’unica famiglia, di non permettere che si perdano. www.radicaonlus.it



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Museo naturalistico Patrizio Rigoni Il museo della natura dell’Altopiano dei Sette Comuni

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l mese scorso si è celebrata la giornata internazionale dei musei sotto lo slogan “The power of Museums” (Il potere dei Musei). Vogliamo rendere omaggio anche noi ad un museo del nostro territorio vicentino: il Museo Naturalistico Patrizio Rigoni, ad Asiago. Il Museo conserva ed espone testimonianze naturalistiche relative al territorio dell’Altopiano dei 7 Comuni ed è stato fondato nel 1999 grazie alla passione e alle donazioni del Maestro Patrizio Rigoni, cui nel 2009 il museo è stato intitolato.

Patrizio Rigoni (1939-2008) è stato insegnante, ricercatore, scrittore, tassidermista, fotografo e, soprattutto, indimenticabile educatore. Sin da bambino ha esplorato l’ambiente naturale dell’Altopiano nella sua profondità e di questo enorme patrimonio è stato uno dei maggiori divulgatori. I suoi contributi di ricerca sono presenti in moltissime opere dedicate all’Altopiano dei Sette Comuni. L’obiettivo del Museo è quello diffondere la cultura naturalistica e la conoscenza ambientale del territorio dell’Altopiano

dei Sette Comuni attraverso una didattica costruita sull’esperienza e sull’emozione della scoperta. Lo fa in particolare attraverso l’educazione scientifica, coinvolgendo nelle proprie azioni i diversi elementi del patrimonio territoriale: • il museo stesso, con le proprie collezioni naturalistiche provenienti dal territorio • un museo all’aperto, diffuso nell’Altopiano, e dedicato alla Grande Guerra • un laboratorio scientifico • le particelle forestali in evoluzione naturale individuate nel territorio comunale di Asiago E’ un punto riferimento culturale per i cittadini e i turisti dell’Altopiano di Asiago per le tematiche relative alle scienze naturali e si propone quale polo naturalistico-didattico in grado di mantenere vivo nella popolazione l’interesse per i fatti della natura non solo in ambito locale. Svolge i suoi compiti di educazione permanente con una informazione rigorosa, ottenuta anche mediante la realizzazione di sale di esposizione innovative e proposte (incontri con il pubblico, seminari, work-shop di divulgazione) dedicate alle tematiche e alla questione ambientali del momento. Le attività didattiche sono organizzate e realizzate da Biosphaera s.c.s., attiva da più di 10 anni nel settore educativo in ambito scientifico e naturalistico. Dal 2016 il Museo fa parte di Musei AltoVicentino, un progetto culturale per la promozione delle attività di un insieme di musei espressione di un’area vasta e complessa della provincia di Vicenza. Per conoscere di più sulle attività del museo: www.museonaturalisticoasiago.it Fonte immagini: sito web Museo Naturalistico Patrizio Rigoni




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