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Un nuovo polo scolastico a disposizione di 650 alunni
Mentre manca ormai solo un anno alla consegna dello stabile unificato che accorpa le due scuole primarie, è stato approvato il progetto ex novo delle “medie”: grazie ai 7.7 milioni di euro del Pnrr.
gi è affidata alla tecnologia grafica del rendering per immaginarla, in realtà sta già prendendo forma. Con l’accorpamento entro un anno (a giugno 2024 la consegna nelle previsioni) delle ex elementari “Dante Alighieri” (centro) e “Giovanni XXIII” (località Campagne) praticamente a metà strada e a ridosso della “Don Milani”, si avanza dunque verso il secondo “cambio epocale” che tocca la cittadina altovicentina da 6.600 abitanti circa, un decimo dei quali composto tra alunni e studenti per età.
I particolari messi a punto con lo studio di fattibilità, sia sul piano tecnico che economico, e la cronistoria del progetto dalle fasi preliminari a quelle esecutive ormai prossime, sono stati illustrati dal sindaco Roberto Berti, dall’architetto Brenno Sonego
(progettista), e dal responsabile dell’area tecnica Luca Cavedon che in prima persona ha seguito l’iter amministrativo, “agganciando” il fondo milionario.
Lo stabile delle future scuole medie che ospiterà alunni, insegnanti e personale amministrativo sorgerà su una superficie di poco meno di 3.500 mq, con nuove aule, sala docenti e laboratori pensati per accogliere fino a 250 alunni.
Entro l’anno prossimo, quasi in concomitanza con l’ultimazione dei lavori per la nuova primaria unica, partirà il cantiere sull’area che attualmente ospita il parco, il rettilineo di atletica e il campetto per il basket. Entro due anni circa, poi, si arriverà all’inaugurazione e soprattutto alla piena funzionalità. A distanza di 46 anni dalla posa della prima pietra (era il 1977) la scuola secondaria lascerà così a sua volta posto a un‘area verde dopo l’abbattimento di aule, palestra e uffici. Una soluzione frutto di una scelta ponderata, ritenuta più conveniente rispetto altrimenti alla necessità di una serie di interventi di consolidamento antisismico e sul piano della sicurezza, rispettando i criteri definiti nel bando Pnrr. Demolizione e ricostruzione giustificate insomma dall’accesso garantito ai contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tenendo conto dei lavori di adeguamento su più fronti altrimenti da mettere alla voce dei costi: la proposta redatta dal Comune di Zanè è rientrata infatti tra i 216 progetti (c’è anche Zugliano) approvati in Italia e interamente finanziati. Una dozzina dei quali in Veneto. ◆