Salute e Benessere La Piazza n 864

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Ne parliamo con Mauro Zironelli

Padel Mania Per capire perché il Padel, che non è propriamente nato ieri, sia stato accolto con tale entusiasmo solo negli ultimi due anni e si sia diffuso così rapidamente, basta fare un piccolo sondaggio tra chi vi gioca: a prescindere dall’età e dalla preparazione atletica, sentirete parlare di spensieratezza, di sana competizione, di amicizia, di tenersi in forma divertendosi. Proprio la sua natura di sport non da contatto lo ha reso un’alternativa popolare tra gli atleti che volevano continuare a mantenersi in attività durante il periodo di divieto di alcuni sport tradizionali, diventando rapidamente nazional popolare anche tra coloro che l’attività fisica la praticano più o meno saltuariamente e che hanno visto nel padel una forma accessibile di sport e aggregazione. Si può giocare 1 contro 1 o 2 contro 2, le regole sono semplici, si corre, ma non tantissimo, i campi possono essere sia all’aperto che indoor e, a livello amatoriale, è una valida attività motoria che non necessita di una lunga e impegnativa preparazione. Abbiamo parlato dell’aspetto più che altro ludico, ma per capirne un po’ di più abbiamo incontrato Mauro Zironelli, atleta ed ex-giocatore di calcio del Vicenza e della Fiorentina, che ha Schio ha di recente inaugurato PadelSpot.

MAURO, COS’È TECNICAMENTE IL PADEL E QUALI SONO I PUNTI DI FORZA E I BENEFICI DI QUEST SPORT? E’ uno sport molto divertente, tecnicamente molto spettacolare, con regole semplici e accessibili a tutti. Il giorno dell’Open Day ho visto intere famiglie ed amici giocare insieme nei campi e divertirsi tantissimo. Abbiamo bisogno di vedere questa spensieratezza in questo periodo, io e i miei soci siamo veramente soddisfatti di vedere le persone divertirsi facendo attività fisica. DIVERTENTE E ACCESSIBILE, SÌ, MA PUR SEMPRE DI SPORT SI PARLA. COME CI SI DEVE APPROCCIARE AL PADEL, ANCHE IN TERMINI DI ATTREZZATURE NECESSARIE, E QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE DEVONO AVERE LE STRUTTURE CHE OSPITANO QUESTA DISCIPLINA? Noi abbiamo optato per l’installazione di campi al top di gamma per soddisfare al massimo i nostri clienti. Stiamo ancora ultimando gli ultimi particolari per avere un ambiente sobrio e snello e per renderlo accessibile a tutti. CREDI CHE COMPETA CON IL CALCETTO IN TERMINI DI SPORT AMATORIALE DA PRATICARE SIA PER TENERSI IN FORMA CHE PER COME FORMA DI AGGREGAZIONE? Il dispendio fisico è leggermente inferiore e, a livello numerico, è sicuramente più facile reperire quattro amici rispetto ai dieci necessari per la partita di calcetto. C’è comunque una grandissima competizione che ti spinge a migliorare e ad affinare la tecnica per colpire bene la pallina. L’aspetto fondamentale del Padel è l’aggregazione, qualcosa di cui sentiamo davvero tutti il bisogno ed è ciò che ci ha spinti ad aprire PadelSpot nell’Alto Vicentino. Non ci fermeremo a Schio, sicuramente amplieremo il brand nei prossimi anni.

SCHIO Viale dell’Industria, 108 Tel. 389 0277189


Sindrome dell’occhio secco, ne soffri anche tu? Percezione di avere gli occhi umidi in assenza di lacrimazione, sensazione che vi sia un corpo estraneo sotto le palpebre, prurito e persistente bruciore possono essere fastidiosi segnali della sindrome dell’occhio secco, ne soffri anche tu? È una problematica da non sottovalutare, perché in caso di cronicizzazione può portare ad un notevole peggioramento della qualità della vita di chi ne soffre. La secchezza oculare è una vera e propria patologia oculare che consiste in un’alterazione qualitativa e quantitativa del film lacrimale. Non si tratta solamente di un fastidio agli occhi, ma di una vera e propria modificazione della loro superficie: la naturale lubrificazione, data dal liquido lacrimale, inizia a ridursi così che la componente acquosa delle lacrime diminuisce ed aumenta quella salina. Questo comporta bruciore, secchezza, fino ad arrivare a vere e proprie irritazioni. LA SINDROME DELL’OCCHIO SECCO PUÒ ESSERE PERICOLOSA? Se non la si tratta per tempo, la sindrome dell’occhio secco tende a cronicizzare, causando lesioni della superficie della cornea. L’insufficiente lacrimazione porta a fastidiosi pruriti e pizzicori, si sentono gli occhi affaticati dopo la lettura, si prova fastidio nell’utilizzo delle lenti a contatto, fino a notare piccole abrasioni sulla superficie dell’occhio. I sintomi sono troppo spesso sottovalutati e ci si reca dal medico quando il problema è già in una fase avanzata. Sarebbe bene rivolgersi allo Specialista in modo tale da prevenire la comparsa di una sintomatologia più grave. Le cause di questa insufficiente lacrimazione sono diverse, possiamo elencarne alcune: Esposizione prolungata al sole Squilibri ormonali durante la gestazione Utilizzo prolungato di alcuni farmaci (diuretici, ormoni, antidepressivi, contro il raffreddore o le allergie) Esposizione eccessiva ai monitor dei pc Sosta in ambienti troppo secchi, mal condizionati o riscaldati Esposizione ad ambienti saturi di fumo Patologie reumatiche o croniche Interventi chirurgici o traumi agli occhi Abuso di lenti a contatto Invecchiamento

L’INVERNO PUÒ CAUSARE MAGGIOR SECCHEZZA ALL’OCCHIO? Come l’epidermide risente di certe condizioni che si presentano in inverno, anche i nostri occhi possono essere aggrediti dalle basse temperature, dalla presenza di vento freddo e soprattutto dalla mancanza di una adeguata umidità. In inverno siamo continuamente esposti a fonti di calore, quali termosifoni e condizionatori, a casa, sul lavoro ed in auto. L’aria calda può portare ad una scarsa lubrificazione dell’occhio, dandoci così la sensazione di avere gli occhi secchi ed irritati. Soprattutto in casa è bene utilizzare umidificatori per rendere l’ambiente meno asciutto. QUALI SONO I RIMEDI CONTRO LA SINDROME DELL’OCCHIO SECCO? Un primo semplice rimedio sono le lacrime artificiali, presenti sul mercato in forma di unguenti o colliri. Si consiglia inoltre di mantenere gli ambienti adeguatamente umidificati, di non utilizzare lenti a contatto per troppe ore, di non sostare davanti al PC senza pause per periodi prolungati e, in caso non si possa evitarlo, di sbattere frequentemente le palpebre. Se si assumono farmaci che potrebbero essere responsabili del problema, meglio consultare il medico circa la possibilità di interromperli. In caso i rimedi sopra citati non risultassero sufficienti per il ritorno ad una situazione di normalità, è bene consultare uno specialista in oculistica. Se gli occhi sono dolenti ed arrossati o vi è perdita di materiale dalle palpebre, oppure in caso di dolore, gonfiore o rigidità delle articolazioni o secchezza delle fauci. Negli ultimi vent’anni si sta assistendo ad un aumento dei casi di sindrome dell’occhio secco, sicuramente dovuto alla diffusione del PC, sia sul posto di lavoro che in casa. È sempre buona norma sottoporsi ad una visita oculistica e richiedere il test di Shirmer, ovvero una misurazione quantitativa della produzione lacrimale.

Per prenotare una Visita Oculistica con uno dei nostri Specialisti, contattare il numero 0445 372205, o invia un messaggio whatsapp al numero 327 4310025. Ricordiamo che è sempre attiva la prenotazione tramite l’App ufficiale di Poliambulatori San Gaetano.



Ne parliamo con la Dott.ssa Silvia Zancan

Diagnocam

per la diagnosi di carie senza rx INTRODUZIONE La carie è una malattia infettiva del dente che inizia con distruzione dello smalto fino alla perdita del dente, se non riconosciuta e trattata in tempo. La diagnosi si basa sull’ispezione della superficie dello smalto e viene solitamente confermata tramite una RX dentaria. In alternativa alla radiografia, è disponibile un nuovo dispositivo, DIAGNOcam, che senza utilizzare radiazioni permette di visualizzare le lesioni cariali illuminando il dente dall’interno mediante la tecnologia della transilluminazione con fibra ottica digitale. PANORAMICA SULLA CARIE Il dente è composto da diversi strati, dall’esterno verso l’interno si trova lo smalto, il materiale più duro dell’organismo, la dentina, composta da minerali e tessuto organico e infine la polpa, dove si trovano i vasi e i nervi che danno nutrimento al dente stesso. In tutti i soggetti, all’interno del cavo orale sono presenti dei microorganismi che compongono il microbiota orale. In seguito alla pulizia dei denti, già dopo poche ore, si forma sulla superficie dello smalto una sottile pellicola composta da mucine, cellule epiteliali e residui alimentari, sulla quale aderiscono i batteri, che si moltiplicano e formano la placca dentale. Se questa non viene adeguatamente controllata mediante la pulizia quotidiana, i batteri proliferano in maniera eccessiva e producono sostanze acide che danneggiano lo smalto. La carie con il tempo si aggrava, diventando sempre più profonda e penetrante fino a causare la perdita del dente. Le cause della carie sono molteplici e comprendono sia fattori esogeni come fattori microbici, fattori alimentari, tabagismo, sia fattori endogeni come le caratteristiche intrinseche del dente e la ridotta salivazione. La prevenzione si basa sul controllo dei fattori esogeni spazzolando i denti regolarmente, utilizzando

il filo interdentale e un collutorio non aggressivo; evitando il consumo di cibi e bevande zuccherate ed effettuando visite di controllo periodiche dal dentista. DIAGNOSI DI CARIE Una carie in fase precoce non causa sintomi, ma si presenta come una macchia biancastra limitata allo smalto ancora rimuovibile con fluorizzazione. Con il procedere del tempo si forma una cavità nerastra che invade la parte iniziale della dentina Una carie che ha invaso la dentina può causare dolore, esacerbato da cibi e bevande molto calde o fredde. In stadio avanzato si presenta come un buco scuro contenente materiale rammollito.


Una carie severa può essere individuata facilmente anche dal paziente, tuttavia, per identificare le carie in stadio iniziale, quando ancora è possibile intervenire per bloccarne la progressione, è fondamentale la valutazione clinica da parte di un odontoiatra. Lo specialista ispeziona la cavità orale tramite un sottile strumento metallico odontoiatrico, che aiuta a distinguere le macchie dalle vere e proprie carie. Può utilizzare coloranti specifici per evidenziale la placca e dispositivi luminosi che migliorano la visualizzazione della lesione. L’RX dentaria è importante per visualizzare le lesioni cariali, per determinarne la profondità e individuare le carie al di sotto di precedenti restauri. Attualmente l’RX dentaria è ancora lo strumento più utilizzato per confermare il sospetto di carie, tuttavia, sono sempre più diffuse

nuove tecnologie che permettono una diagnosi efficace e non invasiva che non impiegano radiazioni ionizzanti. La dose radiante di una RX dentaria è infinitesimale e non rappresenta un rischio per la salute, tuttavia, nel caso di bambini e donne in gravidanza può essere preferibile l’impiego di alternative, come DIAGNOcam. DIAGNOcam è un piccolo dispositivo compatto e mobile, dotato di telecamera, che consente di rilevare le carie mediante la tecnologia DIFOTI (transilluminazione con fibra ottica digitale). Lo strumento illumina il dente tramite due fasci di luce laser e la videocamera cattura l’immagine generata e la proietta su uno schermo. La porzione sana del dente si illumina, mentre le porzioni cariate non riescono a trasmettere altrettanto bene la luce, per cui appaiono come macchie scure sul monitor. In questo modo è possibile rilevare con accuratezza carie precoci o avanzate e distinguere lesioni occlusali, prossimali, del bordo dentale oltre che rintracciare eventuali crepe.

THIENE Via Cavour, 3 - Tel. 0445 381253


La Telemedicina La telemedicina è ben nota agli utenti delle farmacie che, ormai da qualche anno, utilizzano ed apprezzano servizi come, ad esempio, l’elettrocardiogramma eseguito dal farmacista e refertato a distanza grazie al collegamento con un centro specialistico. Si tratta di prestazioni che rientrano nel campo di attività della cosìdetta “Farmacia dei servizi”, prevista dal decreto legislativo n. 153 del 2009 e dai relativi Decreti attuativi del Ministro della salute. Tuttavia, la pandemia da Covid-19 ha impresso un’accelerazione alla telemedicina in farmacia, rivelandosi come uno strumento fondamentale per assicurare continuità all’assistenza sanitaria: con gli ospedali in sofferenza e il carico per medici di famiglia e pediatri, la possibilità di operare da remoto si è rivelata spesso l’unica possibilità per garantire controlli, esami, diagnosi. Ed infatti, proprio in piena emergenza sanitaria, Il 17 dicembre 2020, sono state approvate dalla Conferenza Stato-Regioni le “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”, documento che stabilisce le regole generali per l’erogazione di prestazioni sanitarie a distanza nella consapevolezza che “la pandemia Covid-19 ha reso indispensabile ripensare l’organizzazione del SSN, in particolare a livello territoriale e che in tale situazione l’attivazione degli strumenti di sanità digitale rappresenta anche un’opportunità unica per un servizio sanitario più in linea con i tempi e le necessità individuali e dell’organizzazione”. Tale documento definisce innanzitutto la finalità delle prestazioni di telemedicina, ossia: la gestione di situazioni di emergenza; il monitoraggio di patologie di forte impatto organizzativo per il Servizio Sanitario Nazionale; l’accessibilità alle prestazioni in zone decentrate o anche dal domicilio del paziente; il controllo medico a distanza; certificazione medica. Il documento individua quindi le prestazioni di telemedicina di tipo ambulatoriale erogabili in regime di telemedicina: 1. televisita, quando il medico interagisce a distanza, in tempo reale, con il paziente, anche con il supporto di un assistente; 2. teleconsulto medico, quando il medico interagisce a distanza con altri medici sulla situazione sanitaria del paziente, con possibilità di condividere dati e referti; 3. teleconsulenza medico-sanitaria, quando due o più professionisti sanitari interagiscono a distanza rispetto al caso specifico di un paziente; 4. teleassistenza da parte di professioni sanitarie (infermiere, fisioterapista, logopedista, ecc.): è l’interazione a distanza tra professionista sanitario e paziente/care-giver (assistente) per mezzo di videochiamata; 5. telerefertazione: relazione rilasciata da un medico che ha sottoposto il paziente a un esame clinico o strumentale, in linea con le refertazioni eseguite in presenza, trasmessa per mezzo di sistemi digitali. Gli esempi più comuni di telerefertazione sono l’elettrocardiogramma, l’Holter Cardiaco Patch, l’Holter Pressorio, la Spirometria, la Teledermatologia, la Polisonnografica, la Retinografia, ecc.

La telemedicina in farmacia offre indubbi vantaggi per l’utenza, innanzitutto in termini di risparmio di tempo per la prenotazione (basta prenotare in farmacia l’esame richiesto); la diagnosi è veloce perché i tempi di risposta sono brevi; anche i tempi di attesa per effettuare l’esame sono ridotti; si ricevono consigli personalizzati da chi conosce bene lo stato di salute del paziente; infine anche un risparmio economico perchè si evitano le spese per lo spostamento fino al centro medico o all’ospedale. La pandemia ha evidenziato, una volta di più, come spesso la farmacia compensi le mancanze del servizio sanitario con un ruolo, per così dire, integrativo, basato sulla relazione farmacista-paziente. E un po’ tutti hanno potuto constatare l’importanza di utilizzare la farmacia per le diagnosi precoci ovvero per analisi di prima istanza: anche nell’emergenza sanitaria le farmacie hanno continuano a refertare. Perché l’importanza della farmacia nella realtà italiana è fondamentale. Facili da raggiungere, capillari sul territorio, dotate di professionisti, con orari idonei a ogni fascia della popolazione, le farmacie sono il luogo ideale dove trovare risposta all’esigenza di effettuare alcuni esami in tempi brevi e senza percorrere lunghe distanze per raggiungere un centro di diagnosi. Da noi in Veneto la telemedicina, già presente in farmacia soprattutto con la telerefertazione, è ad una svolta epocale. Con il DGR 1658/2019, infatti, la Regione Veneto, nel recepire l’Accordo Conferenza Stato Regioni sopra richiamato, ha avviato una sperimentazione che vede in prima linea la nostra U.L.S.S. 7 il cui territorio, come noto, è costituito anche da aree dove l’accesso dei pazienti ai servizi è particolarmente disagevole. Il progetto prevede la tenuta e la messa a disposizione dell’utenza, da parte delle farmacie aderenti, tra cui la mia farmacia di Giavenale, di un device portatile che consente di eseguire una serie di verifiche in modalità televisita. Il dispositivo permette la rilevazione di parametri utili all’identificazione dei disturbi più comuni (infezioni delle vie aeree superiori, otiti, dermatiti, anomalie del ritmo cardiaco e respiratorio). A richiesta del paziente, la farmacia attiva la televisita (in un locale riservato all’interno della stessa farmacia) attraverso tale device con il consulto da remoto da parte di personale medico dell’Azienda ULSS 7, collegato con la farmacia. Il farmacista assicura e fornisce supporto all’utente nell’utilizzo dello strumento ed è garante della sua corretta tenuta e funzionamento. Il cittadino non ha alcun onere per la televisita e potrà ricevere una conferma della valutazione via mail da parte del medico ULSS che avrà condotto l’accertamento. Ad oggi, le patologie che possono essere indagate attraverso la televisita in farmacia sono riconducibili a: apparato respiratorio, infezioni e infiammazioni delle vie respiratorie superiori (otiti, orecchio, mal di gola), tosse, bronchiti, tosse stizzosa, sinusiti, auscultazione polmonare, apparato cardiovascolare, rilevazione ritmo cardiaco con evidenza di eventuali anomalie, apparato tegumentario - pelle-, eruzioni cutanee, dermatiti, valutazioni di piaghe e ferite. La televisita è disponibile durante l’orario di apertura della farmacia da lunedì a venerdì e il sabato mattino. Per l’accesso basta solo la tessera sanitaria. Dott.ssa Lucia MONACO Titolare FarmaciaPiù

FarmaciaPiù SCHIO Via Giavenale di Sopra 24 - Tel. 0445 511312



Onde d’urto Oggi parliamo di onde d’ urto, terapia fisioterapica proposta all’ interno del Poliambulatorio S.S. Trinità di Schio dal team di fisioterapisti che collaborano con la nostra struttura. Il Poliambulatorio ha la disponibilità delle onde d’ urto di ultima generazione utilizzate da un team di fisioterapisti aggiornati e di esperienza. COSA SONO LE ONDE D’URTO? Le Onde d’urto è una metodica non invasiva molto utilizzata, poiché possiede un’azione antalgica davvero efficace (che dipende anche dalla validità dell’apparecchiatura utilizzata e dalla preparazione ed esperienza dell’operatore), consentendo di ridurre l’uso dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici; essa ha una vasta applicazione, è ben tollerata e non presenta controindicazioni di rilievo. COME FUNZIONANO LE ONDE D’ URTO? A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagire positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfiammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stessi, a partire dalle cellule staminali. Le onde d’ urto radiali attraverso il processo balistico dei colpi emanati dalla pistola stimolano il corpo all’ auto guarigione, innescando il processo fisiologico di autoriparazione tissutale.

QUANDO SI USANO? Il trattamento con Onde d’urto è una metodica ambulatoriale, sicura, comprovata efficacia e ripetibile. Questo tipo di stimolazione meccanica ha particolare efficacia nelle problematiche calcifiche e nelle patologie croniche. Alcuni campi di utilizzo sono le talloniti, tendiniti calcifiche, speroni calcaneari, tendinosi achillee, periartrite, fasciti plantari, tendiniti achillee, rotulee o epicondiliti, trocanterite o calcificazioni trocanteriche, spalle congelate.

Il nostro team di fisioterapisti è disponibile per una prima consulenza e per poter sviluppare un percorso di terapie che possa portare alla guarigione del paziente. Per appuntamenti chiamare il numero 04451857100 o inviare email a info@poliambulatorioschio.it

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Ne parliamo con la Dott.ssa Federica Giambelli Biologa nutrizionista

Gli eccessi di cibo... ....durante le Feste COSA DOBBIAMO FARE PER RIMEDIARE AGLI ECCESSI DELLE FESTE? Se abbiamo decisamente sforato per i due – tre giorni delle Feste con pasti più ricchi rispetto alle esigenze del nostro organismo, probabilmente conditi in maniera più importante e composti di più portate, non abbiamo compromesso la nostra salute e la nostra forma se effettivamente durante l’anno mangiamo in maniera corretta.

Se invece i chili sono un po’ di più, e magari alla dieta ci pensiamo da tempo ma troviamo che questo sia il momento buono perché, si sa, a inizio anno è facile fare buoni propositi, anzitutto consiglio di affidarsi a mani esperte e soprattutto a persone che seguano diete equilibrate. E’ sempre bene fare una dieta bilanciata dove siano presenti in percentuali ottimali tutti i nutrienti essenziali.

SERVE SEGUIRE UNA DIETA DISINTOSSICANTE? In realtà il nostro organismo è capace autonomamente di disintossicarsi perché ci pensano costantemente fegato e reni, ma se sentiamo comunque il bisogno di fare una dieta che ci alleggerisca un po’ possiamo prevedere due - tre giorni con un’alimentazione ricca di vegetali, comprese fonti proteiche di origine vegetale quali i legumi, in modo da avere un ottimale introito di acqua e sali minerali e non caricare eccessivamente la digestione, lasciando invece da parte dolci, cibi grassi e alcool con cui forse abbiamo esagerato nei giorni di festa.

COME DEVE ESSERE UNA DIETA BILANCIATA? Prima di tutto una dieta deve essere studiata “su misura” per la persona che la richiede, tenendo conto di età, sesso, valutando lo stato di salute, le esigenze dettate dallo stile di vita. Calcolato il metabolismo basale, cioè il dispendio calorico dovuto al funzionamento dell’organismo in situazione di riposo, e il fabbisogno calorico giornaliero, che dipendono da vari parametri quali appunto età, sesso, tipo di lavoro che eventualmente si svolge, attività fisica che si è abituati a fare, la dieta deve prevedere circa un 60% di queste calorie derivate da carboidrati complessi, preferibilmente integrali (pane, pasta, riso, vari cereali, polenta, patate…), un 12 – 15% di calorie assunte da proteine (carne, pesce, uova, latticini, legumi) e un 25 – 28% di calorie derivate dai grassi, se possibile prevalentemente vegetali. In questo panorama non devono mancare cinque porzioni giornaliere fra verdura e frutta, che apportano vitamine, sali minerali e fibre sia solubili che insolubili. Diffidate di regimi alimentari particolarmente restrittivi a livello calorico, con i quali facilmente perderete peso ma soprattutto per perdita di massa magra (tessuto muscolare), e che vi porteranno anche ad una riduzione del metabolismo basale, per cui quando smetterete la dieta il peso facilmente aumenterà. Diffidate di diete che prevedano una forte restrizione nell’assunzione di una determinata categoria di nutrienti (spesso i carboidrati): la carenza di carboidrati può provocare uno stato di affaticamento a livello epatico, oltre che stanchezza, peggioramento dell’umore e più semplicemente fame! Ultima cosa, ma non meno importante, imparate anche a distribuire i cibi nell’arco della giornata, facendo tre pasti (la colazione è a tutti gli effetti un pasto, e decisamente importante), e un paio di spuntini.

SE INVECE CI SENTIAMO DI DOVER PERDERE QUALCHE CHILO? Se si tratta di un paio di chili di cui ci siamo appesantiti durante questo periodo non si tratta in realtà di grasso accumulato, quanto più semplicemente di ritenzione di liquidi che, riprendendo un’alimentazione equilibrata ed eliminando gli eccessi delle feste, nel giro di qualche giorno se ne va.

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Ne parliamo con il Dott. Giovanni Borghero Fisioterapista Osteopata

L’Osteopatia Dall’inizio degli anni 2000 ho conseguito la Laurea in fisioterapia ed effettuato in questi vent’anni molteplici corsi di formazione, ma mi mancava sempre qualcosa, quel tassello che cercavo. Mi approcciai al mondo dell’osteopatia come un bambino guarda ammirato un cartone animato e, proseguendo il mio percorso formativo, ho capito che era quello che stavo cercando. COS’È L’OSTEOPATIA? Secondo la “World Osteopathic Health Organization” (WOHO), l’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, biomeccanica, neurologia, ecc..) si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento . [...] Come medicina olistica, dal Greco olos-tutto, “l’osteopata considera l’individuo nella sua globalità”. Questa può essere una delle molteplici definizioni che troviamo nel Web del significato di osteopatia. COS’È PER ME L’OSTEOPATIA? “L’osteopatia è come l’immensità del mare, le cui risposte le trovi solo immergendoti”.

Un approccio con occhi diversi al Paziente, considerandolo individuo nella sua interezza, nella sua specificità e complessità corpo-mente. Un trattamento osteopatico vuole infatti essere il più completo possibile senza perdere la sua peculiarità patologica per la quale il Paziente si rivolge a me da anni, uno scervellarsi di dubbi e perplessità approcciando al trattamento con occhi dubbiosamente attenti per capire se sotto alla superficie del problema vi siano aspetti più pragmatici e subdoli, cause primarie o secondarie della patologia medesima. La mia formazione nel campo prosegue sistematicamente attraverso corsi di formazione e aggiornamento costanti perché “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.” (Socrate) A COSA SERVE L’OSTEOPATIA E QUANDO È INDICATO IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO? Grazie proprio ai principi in cui si basa, è un trattamento indicato a persone di tutte le età, dal neonato all’anziano. Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di ripristinare le normali funzioni dell’organismo nella sua globalità. Nello specifico in presenza di: - Dolori cervicali - Dolori dorsali - Dolori lombari - Emicrania e cefalea - Dolori alle articolazioni o muscolari - In presenza di problematiche alla masticazione - Problematiche viscerali e agli organi interni

SCHIO Via L. Muratori, 1/A (SS. Trinità - Fronte Farmacia Pierin) TEL. 351 5511997 - TEL. 333 7749078 (per urgenze)




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