Salute e Benessere n 866

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Autopalpazione del seno: la prevenzione inizia da qui Autopalpazione del seno: come, quando e perché è importante come elemento di prevenzione Ci sono delle patologie in cui nulla può fare più della prevenzione. Una di queste è il tumore al seno e non a caso, esistono svariate iniziative per ricordare alle donne che pochi minuti dedicati annualmente ad un controllo (o ogni due anni), possono garantire serenità e buona salute. Oltre al fondamentale controllo clinico, una buona pratica è l’autopalpazione del seno eseguito con costanza dalla donna.

PERCHÉ È IMPORTANTE LA VISITA SENOLOGICA? Se i controlli sono consigliati a partire dai 40 anni, Poliambulatori San Gaetano ha previsto dei percorsi per tutte le età, anche per le donne giovani a partire dai 30 anni, consigliati in caso di familiarità con la malattia. «È molto importante il dialogo che si riesce a instaurare con la paziente durante la visita – spiega il Dottor Zerbo Fabio, Specialista in Radiodiagnostica, con una grande esperienza negli esami senologici – entrare in empatia significa intanto rasserenarla, e poi dare una serie di indicazioni utili, sotto forma di consigli ed eventuali indirizzi terapeutici». Quello è anche il momento giusto per ricordare l’importanza dell’autopalpazione, con una guida pratica di come va fatta. «Oltre a controllare i quattro quadranti – ricorda il dottor Zerbo – è importante soffermarsi nella regione retro areolare. E poi i solchi sotto mammari e le regioni laterali sotto la scapola».

OGNI QUANTO ESEGUIRE L’AUTOPALPAZIONE DEL SENO? Uno strumento fai da te ma preziosissimo, che dovrebbe essere insegnato fin dalla giovane età. Una volta al mese, questo il tempo corretto da dedicare al controllo: «Il periodo migliore è subito dopo il ciclo, quando il seno è meno teso e soprattutto perché, da un mese all’altro, si può sentire se ci sono state effettivamente delle variazioni, cosa che non permetterebbe di fare un controllo eseguito ogni due giorni. Magari si può fare un po’ più spesso all’inizio, per prendere confidenza. È importante imparare a conoscersi per riconoscere le nodulazioni. Alcune delle diagnosi, specie le più precoci, vengono fatte proprio perché sono le donne a rendersi conto delle presenza di nodini o hanno dei dubbi e si sottopongono ad un accertamento». Sì perché il tumore al seno, come tante altre forme tumorali, si sviluppa in maniera subdola e senza sintomi, soprattutto nella prima fase. «C’è il rischio – conferma il dottor Zerbo – che si presentino pazienti anziane, che non sono abituate a toccarsi, con un nodulo anche grosso». A COSA PRESTARE ATTENZIONE DURANTE L’AUTOPALPAZIONE? I dettagli a cui prestare attenzione, oltre al nodulo, sono l’aumento della densità o una parte del seno più dura. «A volte ci sono dei microcarcinomi che non si sentono e non si vedono neanche all’ecografia, alcuni si manifestano solo con la mammografia o la risonanza magnetica». Per questo è importante sottoporsi ad un controllo ogni anno, o seguendo le indicazioni del Medico se c’è familiarità. Va detto che ci sono anche dei tumori benigni, che non degenerano, ma possono creare delle alterazioni stabili per anni del tessuto mammario interno. Non meno importante lo stile di vita: «Una dieta sana, ricca di vegetali e povera di grassi, è sicuramente un buon alleato per la salute – conclude il dottor Zerbo – consiglio anche di limitare alcol e fumo e fare attività fisica».

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Ne parliamo con i Dott. Gaetano Fin

Mal di schiena Il mal di schiena è un problema molto comune che, secondo le statistiche dell’OMS (organizzazione mondiale della sanità) colpisce circa l’80 % della popolazione. Il mal di schiena comporta delle limitazioni per la persona, sia in ambito professionale che sociale. Le domande che molto spesso ci si pone sono: QUALI SONO LE CAUSE DEL MAL DI SCHIENA? SE HO MAL DI SCHIENA ALLORA HO L’ERNIA DEL DISCO? RIUSCIRÒ A STARE MEGLIO? PUÒ AIUTARMI LA CHIROPRATICA IN CASO DI MAL DI SCHIENA , ERNIE E SCIATICA? Prima di rispondere a queste domande è fondamentale conoscere un po’ di anatomia. Le ossa che compongono la colonna vertebrale sono chiamate vertebre. Tra loro esistono diverse articolazioni che ci permettono il movimento: le articolazioni posteriori (facciette articolari posteriori) e le articolazioni tra i corpi vertebrali (chiamata anfiartrosi). Infatti, tra le varie vertebre della colonna sono interposti i dischi intervertebrali che uniscono i corpi delle vertebre e hanno la funzione di ammortizzare gli urti e permettere una certa quantità di movimento. I dischi sono composti da due parti distinte: una parte esterna fatta di cartilagine molto robusta, chiamata anello fibroso che circonda una parte interna gelatinosa contenente circa l’88% di acqua, chiamata nucleo polposo. Inoltre nella colonna si possono riconoscere numerosi legamenti che determinano una connessione estremamente solida tra le vertebre assicurando una notevole resistenza meccanica. La colonna ha una duplice funzione: quella di sostenimento/ movimento e quello di protezione del sistema nervoso centrale. Infatti nella colonna è contenuto il midollo spinale dal quale, attraverso i forami vertebrali, fuoriescono i nervi spinali che raggiungono tutto il nostro corpo.

CAUSE DEL MAL DI SCHIENA Le persone che soffrono di mal di schiena, nella maggioranza dei casi, affermano di non essere stati vittime di incidenti o traumi prima dell’inizio della sintomatologia. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza avviene nel tempo, lentamente oppure in maniera brusca dopo anche un semplice piegamento in avanti per raccogliere qualcosa (colpo della strega). Può essere un dolore locale, diffuso e ci può essere il coinvolgimento degli arti inferiori. Ti ritrovi? Bene, come Chiropratico ricerco l’origine del mal di schiena valutando/analizzando: posizioni e posture errate, traumi, cadute, incidenti avvenuti anche molti anni fa, mancanza di esercizio fisico, regime alimentare disordinato con conseguente sovrappeso, stress emotivo…tutto questo si può raggruppare nella ricerca dei tipi di stress fisico, chimico ed emotivo che causano la sublussazione vertebrale. Ma vediamo in dettaglio la SUBLUSSAZIONE VERTEBRALE La sublussazione vertebrale è un mal-allineamento su uno o più piani dello spazio di una o più vertebre rispetto a quella superiore o a quella inferiore. Questo disallineamento crea una pressione “anomala” sulle radice nervose uscenti dalla colonna alterando la trasmissione del segnale neurologico. Le sublussazioni vertebrali, compromettono per primo la funzionalità del sistema nervoso creando un mal-funzionamento degli organi e successivamente compromettono anche la funzione del disco intervertebrale creando dolori diffusi alla colonna (cervicali, dorsali, lombari, sciatica, parestesie), artrosi e problematiche/scompensi posturali.

DOTT. GAETANO FIN dello Studio Chiropratica Zanè Via Prà Bordoni, 12 - Tel. 391 7058381


Anche in queste situazioni particolari il chiropratico può essere di grande aiuto. L’aggiustamento infatti riallineando la vertebra sublussata permette al disco di “respirare” e lavorare in modo più corretto favorendo la regressione spontanea dell’ernia stessa.

DISCOPATIA – ERNIA DEL DISCO - SCIATALGIA Il disco vertebrale sottoposto a stress eccessivi in modo costante, causati anche dalle sublussazioni vertebrali, può andare incontro a degenerazione (discopatia) e sviluppare delle piccole fessure nella parte fibrotica esterna (anello fibroso) permettendo al nucleo polposo di protrudere verso l’esterno. Se l’anello fibroso del disco si lacera totalmente il nucleo polposo si espande all’esterno formando la così detta ernia del disco. Se l’ernia discale preme sulla radice nervosa, una persona può essere affetta da sciatalgia che è normalmente definita come dolore, formicolio, perdita di sensazioni e debolezza ad uno o entrambi gli arti inferiori.

ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA La zona sacro iliaca rappresenta un’altra zona critica dove il non corretto funzionamento può provocare mal di schiena. Queste articolazioni uniscono il bacino all’osso sacro della colonna vertebrale. A volte, in seguito a cadute, traumi, incidenti sportivi o sollevamento eccessivo di pesi, l’articolazione sacro iliaca può mal-allinearsi (sublussazione sacro-iliaca) creando sbilanciamenti agli equilibri del bacino e differenza di lunghezza delle gambe (gamba corta funzionale) e quindi problematiche alla colonna vertebrale e non solo. Sovente questa situazione di disequilibrio disturba le strutture a monte nella colonna nonché gli arti inferiori. I pazienti a seguito di una sublussazione sacro-iliaca possono sviluppare dolori alla cervicale, mal di testa, dolori alle spalle e contratture alle catene muscolari, problematiche alle anche, al ginocchio e alle caviglie. L’aggiustamento chiropratico ripristina l’equilibrio ottimale e il corretto movimento, aiutando la guarigione nel caso di pazienti sintomatici o solamente per prevenzione nel caso contrario.

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Anche a Schio il Banco Farmaceutico Si è appena conclusa la Giornata di raccolta del farmaco, giunta ormai alla 22^ edizione e che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. In realtà, tale Giornata è durata una settimana (8-14 febbraio) ed ha avuto lo scopo di fornire medicine gratuite a chi non può permet tersele per ragioni economiche. Nelle farmacie aderenti, come la Farmacia di Giavenale a Schio, è stato quindi possibile acquistare uno o più medicinali da banco da destinare a chi ne ha bisogno.

l’iniziativa a livello nazionale è possibile grazie al sostegno delle Farmacie che aderendo effettuano erogazioni liberali, a livello locale è la Farmacia che individua la struttura cui saranno donati i farmaci e, in base alle indicazioni da questa espresse, suggerisce le categorie di farmaci e degli altri prodotti di cui c’è maggiore ed effettivo bisogno. Ovviamente, per quanto riguarda i farmaci, si tratta dei soli farmaci senza obbligo di ricetta medica (i cosìdetti OTC, Over The Counter, letteralmente “sul bancone” ecco perchè sono detti anche farmaci da banco): per lo più antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici.

La Giornata di raccolta del farmaco, modellata sull’esempio della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di Banco Alimentare, è indetta e promossa dal Banco Farmaceutico, fondazione nata nel 2000 grazie ad un gruppo di giovani farmacisti milanesi che sentiva la necessità di rispondere ad un problema, fino ad allora, sottovalutato: chi è povero ha bisogno di un lavoro, di un letto, di cibo, di vestiti, ma anche (e spesso in misura superiore) di medicine.

Si è accennato all’opera dei volontari. Non c’è dubbio che la Giornata di Raccolta Farmaco si basa soprattutto sull’intervento dei volontari, che illustrano ai cittadini le finalità del Banco Farmaceutico, propongono l’iniziativa, li invitano a donare, curano infine la raccolta. A Schio è stata la locale Federazione dell’Associazione Nazionale dei Volontari di Guerra che, con una presenza giornaliera assidua, hanno assicurato per tutta la settimana la raccolta dei farmaci, mostrando lo spirito proprio del socio Volontario verso la Comunità e che è improntato ai principi di solidarietà, sostegno e fratellanza verso i cittadini tutti.

Da Milano l’iniziativa, in breve tempo, si è allargata in tutta Italia, segno che rispondere al bisogno di medicinali era ed è una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, soprattutto oggi a causa della pandemia. A partire dal 2017, il Banco Farmaceutico ha cominciato a realizzare progetti di cooperazione internazionale, consegnando farmaci alle popolazioni povere e alle realtà assistenziali di Afghanistan, Libano, Niger, Libia, Kosovo, Gibuti, Somalia, Venezuela, Sud Sudan e Siria. Nel 2013, inoltre, ha costituito l’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (OPSan): si tratta di un un’equipe di medici, farmacologi, statistici e sociologi nata per approfondire le dimensioni e le ragioni della povertà sanitaria attraverso ricerche, convegni, pubblicazioni scientifiche e articoli divulgativi. Ogni anno, l’OPSan pubblica il Rapporto sulla Povertà Sanitaria, documento ritenuto, in Italia, il più esaustivo in materia. E così, ogni anno, di solito nella seconda settimana di febbraio, migliaia di volontari presidiano le farmacie che aderiscono all’iniziativa, invitando i cittadini a donare uno o più farmaci per gli enti caritativi del territorio. Questo è un aspetto assai importante: se, infatti,

In 21 anni la Giornata di Raccolta del Farmaco ha raccolto circa 6.000.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 37,5 milioni di euro. Per Schio, quanto raccolto presso la farmacia di Giavenale è stato consegnato alla Comunità di servizi “Abile”, di Schio, Cooperativa Sociale che come noto offre aiuto, sostegno ed assistenza soprattutto a persone con disabilità, rimanendo così a beneficio di una struttura del nostro territorio.

“La povertà sanitaria in Italia e un problema reale e preoccupante che coinvolge, stando ai dati del 2021, ben 1,8 milioni di famiglie e 5 milioni di persone. Tra queste, quasi mezzo milione hanno avuto bisogno di farmaci ed hanno chiesto aiuto ad enti assistenziali per potersi curare” ricorda la titolare della FarmaciaPiù dott.ssa Lucia Monaco. Numero cresciuto, rispetto al 2020, del 37% a causa della crisi economica provocata dalla pandemia. La pandemia ha infatti contribuito ad aggravare la situazione delle persone più fragili e disagiate, che non riescono a curarsi adeguatamente. “Aderendo alla Giornata di Raccolta del farmaco”, continua la dott.ssa Monaco “si tende concretamente una mano alle tante persone che, a causa di difficoltà economiche, sempre più spesso sono costrette a fare rinunce peggiorando il proprio stato di salute o quello dei familiari. In farmacia veniamo a contatto, tutti i giorni, con questa tristissima realtà. Forse mai, come oggi, per guardare al futuro con speranza, abbiamo bisogno di questi momenti di solidarietà e condivisione”.



Il benessere della persona.... Lo Studio dr. Alberto Mariotto è uno spazio dove un’equipe di professionisti dell’area psicologica, sanitaria e medica si occupa del benessere della persona, delle relazioni e della famiglia. Il gruppo di professionisti si occupa nello specifico di diverse aree del benessere della persona. Il benessere psicologico attraverso le figure di psicologhe, psicologi e psicoterapeute/i, sia in età evolutiva che in età adulta, specialmente in questo periodo delicato post-COVID. Stare bene psicologicamente non significa soltanto non avere patologie che richiedano attenzione per la loro gravità, significa saper affrontare le sfide quotidiane senza esaurire le proprie risorse, fronteggiando le sfide quotidiane. La comunicazione è un’altra area molto importante di cui si occupa l’equipe dello Studio dr. Alberto Mariotto, attraverso la figura del logopedista che si occupa di problematiche legate al linguaggio in età evolutiva e della voce in età adulta. Il medico foniatra diviene un importante alleato dell’equipe, permettendo diagnosi accurate nei disturbi linguistici in età evolutiva, nonché nelle diagnosi e valutazioni funzionali e strumentali (strobolaringoscopia) della voce sia in età evolutiva che adulta. La sinergia del gruppo di professionisti permette di portare avanti attività di tipo informativo sul territorio: ai medici pe-

DR.SSA ELENA CARRARO Medico foniatra

diatri, ai medici di medicina generale, ai genitori e ai giovani adulti. Condividere le informazioni attraverso momenti di aggregazione ed eventi creati ad hoc permette di avere un impatto positivo sul territorio, generando salute e benessere. Richiedere una consulenza, a volte, è un grande passo verso la salute propria e di chi ci circonda, e un enorme salto verso la conoscenza di sé stessi.

DR. ALBERTO MARIOTTO psicologo e logopedista

DR.SSA JESSICA DRAGO DR.SSA SILVIA BASSETTO psicologa e psicoterapeuta i.f. psicologa

DR.SSA MARIA ELISA DELLE FAVE psicologa e psicoterapeuta i.f.

DR.SSA ROSSELLA TIROTTA logopedista

Contatti: www.studioalbertomariotto.it - info@albertomariotto.it Tel. 347 8165156



Ne parliamo con la Dott.ssa Stefania Mosele Medicina e Chirurgia, Specialista in Ostreticia e Ginecologia

Contraccezione, qual’è la più adatta a te? Ci sono diversi metodi di contraccezione che possono essere usati per proteggersi dai rischi di una possibile gravidanza indesiderata. Preservativo, pillola, anello contraccettivo, impianto progestinico, cerotto... Le donne oggi hanno molte opzioni quando si tratta di scegliere la contraccezione! Tuttavia, non tutte le forme di contraccezione sono adatte a tutte le donne. Alcune donne rifiutano l’idea di un dispositivo intrauterino (IUD) o semplicemente reagiscono male agli ormoni, mentre altre sono troppo “distratte” per ricordare di prendere la pillola ogni giorno alla stessa ora. È quindi importante trovare il metodo contraccettivo più adatto a te, al tuo stile di vita, alla tua situazione medica ed emotiva. QUALI SONO I METODI CONTRACETTIVI PIÙ UTILIZZATI? PILLOLA CONTRACCETTIVA La pillola è una compressa contenente due ormoni, estrogeno e progesterone. Nella maggior parte dei casi deve essere presa ogni giorno alla stessa ora per 21 giorni seguita da una pausa di 7 giorni. Normalizza il ciclo mestruale, riduce i dolori mestruali, dona beneficio alla pelle in caso di acne e irsutismo, protegge dalla formazione di cisti ovariche e riduce l’incidenza di alcuni tumori maligni. Esiste anche la minipillola, in inglese Pop (Progestin-only pill), che contiene solo progestinico ad un dosaggio estremamente basso.

IUD – INTRAUTERINE DEVICE Ci sono attualmente due tipi di IUD: il primo è un sistema privo di ormoni, costituito di materiale plastico e rame, e il secondo è un sistema ormonale che rilascia una piccola quantità quotidiana di progesterone. Lo IUD viene inserito all’ interno dell’utero da un medico ginecologo senza anestesia. L’inserimento è rapido, dura solo pochi minuti. Lo IUD dura da 5 a 10 anni, a seconda del modello. Tuttavia, può essere rimosso dal medico non appena la donna lo desidera. IMPIANTO CONTRACCETTIVO L’impianto contraccettivo è costituito da un piccolo bastoncino di plastica lungo 4 cm e largo 2 mm, rilascia continuamente un ormone, il progesterone. Viene inserito nel lato interno del braccio, sotto la pelle. Il medico ginecologo inserisce l’impianto in anestesia locale, il che richiede solo pochi minuti. Può essere rimosso non appena lo si desidera, ma assicura una copertura contracettiva per tre anni. INIEZIONE INTRAMUSCOLO Un progestinico iniettabile viene somministrato tramite iniezione intramuscolare ogni tre mesi dal medico e fornisce una contraccezione continua per 12 settimane. Questo metodo è molto efficace, ma può causare degli effetti collaterali come aumento di peso, e mestruazioni irregolari.

CEROTTO TRANSDERMICO Il cerotto contraccettivo consiste in una combinazione di due ormoni, estrogeno e progesterone. Si applica sulla pelle e deve essere rinnovato ogni settimana, per tre settimane. La quarta settimana è di pausa, in cui non si indossa alcun cerotto, e compaiono le mestruazioni. Questo non significa che non si ha protezione: l’effetto contraccettivo è ancora presente.

PRESERVATIVO MASCHILE Il preservativo è l’unico mezzo di contraccezione che protegge non solo dalle gravidanze indesiderate ma anche dalla trasmissione della maggior parte delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) come l’AIDS. È fatto di lattice o di poliuretano (per chi è allergico al lattice) e impedisce il contatto dello sperma maschile con le vie genitali femminili.

ANELLO VAGINALE L’anello contraccettivo fornisce due ormoni in modo continuo, estrogeno e progesterone. Ha un diametro di circa 5 cm ed è composto di materiale biocompatibile. È flessibile e viene inserito nella vagina allo stesso modo di un tampone. Viene lasciato in posizione per tre settimane e rimosso alla quarta settimana, quando arrivano le mestruazioni. Anche quando l’anello viene rimosso durante i sette giorni di pausa sei ancora protetta da una gravidanza indesiderata.

PRESERVATIVO FEMMINILE Il preservativo femminile, come quello maschile, protegge dai rischi di gravidanza e dalle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) come l’AIDS. È fatto di nitrile o di poliuretano. Ogni estremità del preservativo è costituita da un anello flessibile e l’ estremità coperta dalla membrana è posta in fondo alla vagina. Può essere messo qualche ora prima del rapporto. È solo per uso singolo.


MA CHE EFFICACIA HANNO I DIVERSI METODI CONTRACETTIVI? I dispositivi intrauterini sono efficaci al 99% e hanno il vantaggio di non dipendere dalle variabili quotidiane poiché è sufficiente siano ben posizionati in utero. La pillola è molto affidabile: la sua efficacia supera il 99,7% se usata correttamente. Gli errori d’uso (dimenticanza, vomito entro quattro ore dall’assunzione, diarrea, antibiotici ecc.) la rendono efficace solo al 91%. Come la pillola, l’efficacia del cerotto ben posizionato supera il 99,7%. La dimenticanza e gli errori di utilizzo riducono la sua efficacia media al 91%. L’impianto sottocutaneo fornisce una protezione del 99,9%, quindi è molto affidabile. L’unico rischio di diminuire i suoi effetti è se si assumono farmaci che riducono l’azione degli ormoni (farmaci per l’epilessia, tubercolosi, depressione, ecc.). Lo stesso rischio si applica a tutti gli altri metodi contraccettivi ormonali. Se usato correttamente, l’anello contraccettivo è efficace come una pillola o un cerotto: fornisce una protezione del 99,7%. Il rischio di dimenticarsi di prendere l’anello è ridotto in quanto bisogna pensarci solo ogni tre settimane. Il preservativo maschile fornisce il 98% di protezione contro la gravidanza, quello femminile il 95%. Se usato con meno attenzione, l’efficacia scende al 79%. COME SCEGLIERE IL CONTRACETTIVO PIÙ IDONEO A TE? Prima di decidere, è importante fare una riflessione riguardo i tuoi desideri e il tuo stile di vita. SE RIFIUTO GLI ORMONI Se non vuoi usare la contraccezione ormonale, o non puoi per ragioni mediche (per esempio se sei fumatrice e hai più di 35 anni, o hai una storia di problemi cardiovascolari), le migliori opzioni disponibili sono il preservativo maschile o femminile o il dispositivo intrauterino al rame. SE VOGLIO PROTEGGERMI SENZA PENSARCI OGNI GIORNO Se non vuoi dover pensare a prendere la pillola ogni giorno, e ancor meno interromperti nella foga del momento per cercare un preservativo, ci sono alcuni metodi contraccettivi molto efficaci di cui puoi completamente dimenticarti. Questi includono l’impianto contraccettivo (che dura 3 anni) e la spirale, sia di rame (che può rimanere in posizione fino a 10 anni) che ormonale (5 anni).

SE VOGLIO UNA CONTRACCEZIONE CHE SIA ANCHE EFFICACE CONTRO LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI Quando si parla di contraccezione, è sempre utile ricordare che molti contraccettivi non sono efficaci contro le malattie sessualmente trasmissibili. Se vuoi combinare i due effetti, dovrai usare un preservativo maschile o femminile. Scegliere la contraccezione in base alla tua età Un medico non prescriverà la stessa contraccezione ad un adolescente e ad una donna di oltre 40 anni che ha già avuto figli. Per una prima contraccezione, la più appropriata è combinare la pillola con un preservativo. Dopo la gravidanza, la scelta è più ampia: la pillola micro-progestinica, la spirale di rame o ormonale, e i preservativi. Per una donna un po’ più avanti con gli anni e non vuole un’altra gravidanza, si raccomanda lo IUD, l’impianto, il cerotto o l’anello contraccettivo. INFINE, COSA SI INTENDE PER CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA? Col termine contraccezione di emergenza si intende la “pillola del giorno dopo”, una pillola da prendere in una sola dose dopo il rapporto a rischio. Può prevenire una gravidanza indesiderata bloccando o ritardando l’ovulazione. La pillola del giorno dopo deve essere presa il prima possibile se hai avuto rapporti sessuali senza protezione, se hai dimenticato di prendere una o più pillole, se hai usato un preservativo (femminile o maschile) ma c’è stato un problema, o se hai avuto episodi di vomito o diarrea o hai preso farmaci che riducono l’efficacia del metodo contraccettivo. MA COME SI USA? La pillola del giorno dopo può essere usata entro 3 giorni (72 ore) dal rapporto a rischio. È meglio assumerla il prima possibile e preferibilmente entro 24 ore. Presa entro 24 ore, la pillola del giorno dopo è efficace al 95%, l’efficacia diminuisce con il tempo: è efficace solo al 60% dopo 48 ore. Per concludere… È quindi molto importante che ogni donna si senta a suo agio con la possibilità di scegliere il contracettivo a lei più idoneo, ed è altrettanto importante che si affidi ad un professionista per avere chiarimenti in merito sia alle malattie sessualmente trasmesse sia ai vantaggi e svantaggi dei diversi metodi contracettivi. Ricordate che la giusta contraccezione è la garanzia di una contraccezione efficace!

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