Ne parliamo con la Dott.ssa Tatiana Bradescu Consulente olistico
Un valido aiuto per l’autoguarigione di corpo, mente e spirito. ®
CHE COS’È LA TECNICA BOWEN Una tecnica olistica dolce e non invasiva La tecnica Bowen® o Bowtech® non impone un suo modello di guarigione, ma stimola il corpo a fare il lavoro necessario per ristabilirsi potenziandone soltanto le capacità naturali di riequilibrio e autoguarigione grazie ai movimenti delicati eseguiti in punti precisi del corpo. La tecnica Bowen® si basa sulla teoria che, una volta raggiunto il totale rilassamento, il corpo riesce a compiere quei lievi e tenui aggiustamenti attraverso l’attivazione di vari riflessi neurali. Facilita così l’inizio del processo di guarigione, in cui il corpo riallinea progressivamente sé stesso con effetti benefici su: • Circolazione e il drenaggio linfatico e venoso • Assimilazione dei fattori nutritivi e l’eliminazione delle tossine • Mobilità delle giunture migliorando anche la postura • Riequilibrio emozionale e il miglioramento dell’umore • Miglioramento del sistema immunitario • Miglioramento del sistema ormonale
Non è necessario essere malati o doloranti per beneficiare di un trattamento: tutti si sentono meglio con Bowen®! Non ci sono controindicazioni e non può fare alcun male! È un efficace aiuto per ristabilire il benessere psicofisico ed aumentare l’energia vitale di ognuno, contribuendo così a mantenersi sani a lungo. La tecnica Bowen® è giustamente conosciuta per la sua efficacia, e ha la fama di risolvere spesso dove nient’altro ha funzionato. COME AGISCE La tecnica Bowen® consiste in una serie di movimenti delicati esercitati con le dita attorno a muscoli, tendini e tessuto connettivo secondo una sequenza prestabilita in punti chiave del corpo senza alcuna manipolazione del tessuto duro. Durante il trattamento, il corpo si rilassa e il tessuto connettivo diventa più morbido. Questo consente un miglior afflusso di sangue e linfa all’interno del tessuto stesso permettendo l’eliminazione delle tossine accumulate. Il limitato numero di movimenti consente al Sistema Nervoso Autonomo di concentrarsi su alcuni punti essenziali; le pause, tra le varie sequenze di manipolazione, permettono al corpo di rispondere ed innescare il processo di autoguarigione. L’organismo continua ad elaborare questo processo anche dopo il trattamento per diversi giorni. Le sedute possono durare dai 15 ai 60 minuti circa e comprendono una o più procedure specifiche ciascuna con i suoi movimenti e manovre. La persona è pronta per le manovre successive solo dopo che il Sistema Nervoso Autonomo ha agito sulla tensione dei muscoli interessati alla procedura. QUANDO EFFETTUARE UNA SEDUTA IN QUALSIASI MOMENTO sia per aumentare il proprio benessere, che per prevenire problematiche che possono cronicizzarsi, oltre che per affrontare un disturbo specifico.
A CHI SI RIVOLGE A tutti, dai neonati agli anziani, possono trarre benefici da questa tecnica in perfetta armonia con lo stato psico-fisico e in funzione delle specifiche necessità. Ogni persona risponde in modo diverso e del tutto personale ad un trattamento Bowtech® perchè ogni corpo reagisce secondo tempi e modalità proprie, strettamente correlate alla capacità del momento. Fornisce sollievo ad atleti, donne in gravidanza, a chi ha subito un trauma o un intervento e a pazienti con bisogni speciali; dà risultati nel trattamento di malattie acute, croniche, neurologiche o psicosomatiche.
IN CASO DI INFORTUNIO il più presto possibile in modo che il corpo superi il trauma e non inizi a compensare i danni. Anche in tempi successivi è comunque possibile ottenere risultati tangibili. IN QUALI CASI LA TECNICA BOWEN® PORTA BENEFICI La Tecnica Bowen® può dare beneficio in una grande varietà di situazioni e agevolare la guarigione di molte condizioni cliniche, dalle malattie croniche ai traumi recenti.
THIENE Via Ferrarin, 28 Tel. 348 8991242 mail: tatiana.bradescu@alice.it
Ne parliamo con la Dottoressa Elena Calza
La spalla dolorosa possibili cause e soluzioni con la Fisioterapia La spalla è l’articolazione più mobile del corpo umano, dato che permette di spostare le mani nello spazio intorno a noi, in modo molto ampio. Il prezzo di questa ampia mobilità è però una più alta probabilità di problemi di instabilità articolare e di usura tendinea, rispetto ad altre articolazioni del corpo. La spalla è stabilizzata da capsula articolare, legamenti e muscoli, in particolare quelli della cuffia dei rotatori. La cuffia dei rotatori è un importante gruppo di muscoli e relativi tendini che formano una “cuffia” intorno alla testa dell’omero che permettono di eseguire molteplici movimenti complessi e nello stesso tempo stabilizzare la spalla. Il tendine più “famoso e conosciuto”, da chi soffre di dolore alla spalla, è quello del Sovraspinato. Questo tendine è spesso soggetto a degenerazione e infiammazione prima degli altri a causa della sua particolare posizione. Quando compare un dolore alla spalla, evitiamo di fare i movimenti che lo provocano, riducendo gradualmente i movimenti quotidiani. A volte , senza rendercene conto, l’articolazione diventa sempre più limitata e rigida. Quindi la spalla dolorosa può essere sia rigida che instabile. CAUSE E DISFUNZIONI FREQUENTI Un dolore alla spalla può avere origini diverse, a volte anche lontane dalla spalla, come dolori viscerali, cervicali, ecc. Le cause più frequenti sono: • Tendinopatia/ lesioni cuffia dei rotatori: Quando uno o più tendini a causa dell’eccessivo o errato utilizzo o in seguito a traumi, cominciano a degenerarsi e infiammarsi fino anche alla rottura. • Sindrome da conflitto subacromiale (Impingement): Quando lo spazio tra l’omero e l’acromion è troppo stretto a causa di artrosi, conformazione o instabilità funzionale e provoca lo schiacciamento e sfregamento del tendine del Sovraspinato che passa proprio li in mezzo. • Capsulite adesiva o “Spalla Congelata”: Quando la capsula articolare, per cause ancora non completamente note, diventa spessa e infiammata limitando e rendendo doloroso il movimento.
• Instabilità funzionale: Quando i muscoli della cuffia dei rotatori e del cingolo scapolare non lavorano in modo ottimale e provocano alterazioni del movimento che diventa doloroso. • Artrosi articolare: Quando i capi ossei e cartilaginei articolari della spalla degenerano e non permettono più un movimento libero e fluido.
IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO DELLA SPALLA Spesso il primo passo da fare è rivolgersi a un Medico (Al proprio Medico di Base o allo Specialista Ortopedico) per definire con certezza la causa del dolore, capire se ci sono rotture o lesioni e decidere per eventuale trattamento conservativo o chirurgico. In assenza di problematiche gravi, il Medico potrebbe prescrivere un trattamento farmacologico, per l’infiammazione ed il dolore, e fisioterapico/riabilitativo, per un pieno recupero. La fisioterapia sarà indispensabile anche dopo l’eventualità di interventi chirurgici, per il ritorno all’attività. Generalmente per la riabilitazione si utilizza la terapia manuale con mobilizzazione articolare, per la riduzione del dolore e il recupero della mobilità, per poi passare alla kinesiterapia attiva, fase molto importante del trattamento, per l’allenamento e rinforzo dei gruppi muscolari necessari a stabilizzare e muovere correttamente la spalla. In base alla patologia, il fisioterapista potrà utilizzare anche delle Terapie fisiche (come Laser-terapia o Tecar-terapia), che permettono di accelerare gli effetti antalgici e di biostimolazione delle strutture colpite, È, quindi, importante rivolgersi il più presto possibile al Medico, per capire l’origine del dolore e programmare un trattamento adeguato. Con pazienza e impegno, seguiti da un fisioterapista preparato, è spesso possibile ottenere ottimi risultati.
Dottoressa FT Elena Calza Centro Medico FKT- SCHIO Piazza Almerigo da Schio, 22 Tel.0445 530700 - centrofktschio@gmail.com - www.centrofktschio.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Nicole Pelizza e il Dott. Giulio Tognin
Un trattamento innovativo per la cura delle vene varicose Quando i comuni presidi prescritti dal Medico come calze elastiche, farmaci o integratori alimentari non sono più sufficienti a controllare i sintomi (pesantezza, stanchezza, crampi) e i segni (gonfiore, dermatiti, lesioni cutanee) dell’Insufficienza Venosa Cronica (IVC - le cosiddette “vene varicose”), risulta necessario intervenire in maniera più radicale e risolutiva. Molti di noi hanno qualche parente o conoscente che si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico tradizionale per eliminare le vene varicose (il cosiddetto “Intervento di Stripping”). Nella quasi totalità dei casi questo tipo di intervento è stato effettuato in una sala operatoria ospedaliera, con l’utilizzo di anestesia generale o spinale (epidurale), asportando la vena Safena con delle incisioni all’inguine o al ginocchio, e facendo poi indossare una calza elastica per alcune settimane. In questo tipo di intervento il recupero post-operatorio prevede alcune settimane di “stop” dal lavoro e dallo sport a causa delle conseguenze dell’intervento (cicatrici con punti di sutura, dolore, frequenti ematomi, lento recupero della completa mobilità dell’arto operato), oltre all’assunzione di antidolorifici per diversi giorni. Negli ultimi 20 anni per fortuna questa non è rimasta l’unica opzione, ma si è assistito allo sviluppo di tutta una serie di tecniche chirurgiche mini-invasive totalmente sostitutive del tradizionale intervento di Stripping per consentire ai Pazienti di tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane, senza la necessità di lunghi tempi di recupero. Poliambulatori San Gaetano, grazie alla collaborazione e all’esperienza ultradecennale dell’Equipe Chirurgica di Top Clinic Padova (Dr.ssa Nicole Pelizza – Dr. Giulio Tognin), è in grado di offrire ai propri Pazienti un’alternativa moderna, il Protocollo “Vene Varicose Padova”, ottimizzato per l’uso combinato di tutte le tecniche mini-invasive più innovative e caratterizzato da: • ANESTESIA ESCLUSIVAMENTE LOCALE • PROCEDURA AMBULATORIALE (NO SALA OPERATORIA) • NESSUN PUNTO DI SUTURA (TECNICHE “SUTURELESS”) • RECUPERO IMMEDIATO (RIPRESA DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA 1 ORA DOPO LA PROCEDURA) • RAPIDO MIGLIORAMENTO ESTETICO
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile effettuare la Prima Visita per programmare il Trattamento mini-invasivo per le Vene Varicose secondo il Protocollo “Vene Varicose Padova®” con la Dottoressa Nicole Pelizza e il Dottor Giulio Tognin chiamando allo 0445 372205 o scrivendo al numero WhatsApp 327 4310025
GASTROSCOPIA POTENZIATA COLONSCOPIA POTENZIATA ORTOPEDIA · Dito a scatto · Tenosinovite de quervain
CHIRURGIA PLASTICA · Rimozione nei · Correzione inestetismi · Labioplastica · Rinofima · Rimozione lipomi · Rimozione calazio · Blefaropalstica · Otoplastica
GINECOLOGIA
UROLOGIA
· Isteroscopia diagnostica · Rimozione condilomi genitali · Sonoisterosalpingografia · Marsupializzazione ciste di bartolino
· Cistoscopia · Frenuloplastica · Circoncisione · Vasectomia · Sclerotizzazione anterograda di varicocele · Rimozione condilomi · Rimozione cisti epididimo · Correzione idrocele
NEUROCHIRURGIA · Ozonodiscolisi per trattamento ernie · Blocco faccette articolari · Radiofrequenza delle faccette articolari · dr. Cervellini; dr. Rossetto
CHIRURGIA VASCOLARE
OCULISTICA
· Ablazione termica con radiofrequenza
· Rimozione calazio
EVENTUALI BIOPSIE
OTORINOLARINGOIATRIA · Cauterizzazioni nasali · Turbinoplastica · Asportazione polipi cavo orale
TRATTAMENTO AMBULATORIALE MINI-INVASIVO PER LE VENE VARICOSE Il trattamento viene svolto in anestesia locale, senza l'utilizzo di punti di sutura permettendo al paziente il recupero immediato delle attività quotidiane. Le caratteristiche tecniche del Protocollo “Vene Varicose Padova®” garantisce la completa personalizzazione e la scelta del trattamento più appropriato per il singolo caso.
CURARE IL MAL DI SCHIENA E L'ERNIA CON L'OZONODISCOLISI E IL BLOCCO DELLE FACCETTE ARTICOLARI Sono tecniche mini-invasive, svolte in anestesia locale, per il trattamento della sciatica (lombosciatalgia) e lombalgia cronica. Sotto controllo radiologico il medico inietta una miscela di Ossigeno-Ozono o di anestetico, consentendo la riduzione immediata del dolore.
GASTROSCOPIA E COLONSCOPIA POTENZIATE (ANCHE IN SEDAZIONE) Il nostro servizio di Endoscopia Digestiva vanta l’utilizzo dell’innovativa Tecnologia NBI (Narrow Brand Imaging) che consente di ricercare con maggior precisione le alterazioni dell’apparato digerente e di intervenire in tempo reale, tramite biopsia, sulle eventuali lesioni.
VISITE PER ERNIE ADDOMINALI ED INGUINALI La Visita Specialistica di Chirurgia Generale è utile al fine di indicare ulteriori accertamenti e proporre al paziente eventuali trattamenti chirurgici. Prenota una visita con uno dei nostri esperti.
Thiene (VI)
Schio (VI)
0445 37 22 05
poliambulatorisangaetano.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Lucia MONACO Titolare FarmaciaPiù - SCHIO - Giavenale
Un rimedio naturale contro l’allergia L’arrivo della primavera è, per molti, sinonimo di allergia, soprattutto al polline. Ogni anno, complici il riscaldamento globale e l’inquinamento, aumenta sempre più la percentuale di persone affette da allergie, basti pensare che oggi le malattie allergiche colpiscono circa il 12% degli italiani. La terapia farmacologica si basa, in buona sostanza, sull’uso di antistaminici e cortisonici, anche se, in presenza di sintomi lievi o anche come efficace supporto ai farmaci, è possibile valutare l’impiego di rimedi naturali utili per alleviare la sintomatologia e favorire il benessere di naso e gola. Anzi, il rimedio “naturale” è vivamente consigliato nella prevenzione e per alleviare i primi sintomi delle allergie; si fa ricorso a farmaci senza obbligo di prescrizione (antistaminici e antiallergici, decongestionanti, vasocostrittori e corticosteroidi) negli stadi successivi. Del resto i sintomi, anche se non particolarmente pericolosi, sono assai fastidiosi (starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione, naso chiuso) e limitano la vita quotidiana: l’allergia viene vissuta più che come una malattia, come un fastidiosissimo elemento di disturbo della vita di tutti i giorni, capace di condizionare non solo chi ne soffre ma di limitare anche la quotidianità e le abitudini della vita dell’intera famiglia. Ma se, come detto, il soggetto allergico tende a gestire con soddisfazione i sintomi più comuni dell’allergia (soprattutto la rinite allergica) attraverso l’impiego di farmaci da banco, rimane sempre molto importante il ricorso al consiglio del farmacista o del medico. Da farmacista appassionata di rimedi naturali, so che alleviare le crisi allergiche senza l’uso di medicinali è possibile. Del resto, i farmaci o preparati vegetali (fitoterapici) che sfruttano le proprietà terapeutiche delle piante, hanno rappresentato per secoli, in ogni parte del mondo, il principale strumento di cura. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, ancora oggi, l’80% della popolazione mondiale utilizza le piante per curarsi. E se ancora agli inizi dell’Ottocento la chimica farmaceutica si concentrava sull’isolamento dalle piante medicinali (per esempio China, Oppio, Tabacco) del “principio attivo” responsabile dell’effetto curativo, è solo nella seconda metà del 1800 che nasce la tecnica di sintesi chimica dei principi attivi. Ma questa è un’altra storia che nulla toglie alla validità ed all’efficacia della fitoterapia. Tra le alternative naturali in grado di supportare il trattamento sintomatico dell’allergia ai pollini risulta di particolare valore ed efficacia il ribes nero. La pianta del ribes nero (Ribes nigrum) è ricca di glicosidi e flavonoidi, composti dall’attività simil-cortisonica in grado di stimolare la produzione di sostanze ad azione antinfiammatoria e antistaminica ma senza gli effetti collaterali indotti dal cortisone di sintesi. In particolare, i glicosidi e i flavonoidi stimolano le ghiandole surrenali a produrre il cortisolo, il quale contrasta l’azione dell’istamina, sostanza responsabile delle
tanto fastidiose reazioni allergiche. In parole povere, il ribes nero funziona come un vero e proprio antistaminico naturale e, grazie alle sue proprietà, agisce sui sintomi della rinite allergica. Le proprietà benefiche del ribes nero oltre a quella descritta, sono tante: ricco di vitamina C e altre sostanze utili al nostro organismo, il ribes nero è in grado di rafforzare il sistema immunitario, attenuare i disturbi respiratori e produrre effetti benefici per la circolazione e la fragilità dei capillari; grazie ai suoi antocianosidi può alleviare i piccoli problemi relativi a varicosi, gambe pesanti ed altri fastidi legati ad una cattiva circolazione del sangue e alla ritenzione idrica. È inoltre un ottimo alleato nella depurazione del corpo. Nel nostro laboratorio galenico prepariamo il Ribes nero sotto forma di gocce da diluire in poca acqua, per tre volte al giorno, da assumere lontano dai pasti. E’ bene precisare che dal punto di vista normativo si tratta di preparazioni a base di piante e derivati allestite ai sensi della Nota 5 dicembre 2002 e succ. mod. ed integ. del Ministero della salute È importante ricordare come il ribes nero, essendo un rimedio fitoterapico naturale, ha un’azione più lenta dei farmaci, per cui occorre iniziare la terapia antistaminica almeno un mese prima del periodo in cui generalmente si presenta l’allergia ed essere costanti nell’assunzione.
Durante l’assunzione del fitoterapico, bisognerebbe eliminare, o almeno limitare, tutti quei cibi che contengono istamina e che possono contrastarne l’effetto benefico, come cioccolata, formaggi, bevande alcoliche e alcuni tipi di pesce. L’assunzione di questo estratto è sconsigliato alle persone che soffrono di ipertensione, perché potrebbe aumentare lievemente la pressione arteriosa e alle donne in gravidanza. Per contrastare gli effetti della rinite allergica, in conclusione, si suggerisce, anche l’integratore alimentare “ALLERGEN” a base di Andrographis, Perilla e Boswellia.
Ne parliamo con Stefano Zattara Dottore in tecniche Audioprotesiche
Perchè sento ma non capisco le parole? Lavoro da 11 anni come Audioprotesista e vi garantisco che una delle frasi più frequenti da sentire durante le visite è questa. Oggi cercherò di darvi una risposta, spiegando tutto nel modo più semplice e chiaro possibile. SENTIRE È DIVERSO DA CAPIRE Dalla domanda possiamo già notare che “sentire” è diverso da “capire”. Sentire è semplicemente percepire un suono, Capire significa percepire un suono e dargli un significato. Quante volte vi è capitato di sentire qualcosa cadere e non sapere cosa fosse? Ecco, questo significa Sentire. Nella stessa situazione, riuscire a dare un significato al suono (esempio: un vaso che si rompe) significa Capire. Quando parliamo con una persona il nostro obiettivo è farci capire, mandare un messaggio chiaro. Questo rende l’idea di quanto sia fondamentale Capire per non creare difficoltà nelle nostre relazioni quotidiane, per non isolarci.
guenza, facciamo fatica a capire la parola, dovendoci sforzare maggiormente e dovendo chiedere di ripetere per non sbagliare a capire. Avere un udito normale è come leggere questo articolo con tutte le lettere stampate. Esattamente così, come lo avete letto finora. Avere un udito scarso sarebbe come leggere questo articolo con poche lettere stampate. E_attamente co_ì, come lo _tate leggendo ade__o. Non è co_ì _acile come prima vero? Eppure _i riu__ite _erchè il vo_tro cervello vi aiu_a a comple_are le parole, ma che _forzo! Immagina_evi dover are que_ta _atica ogni giorno, ven_iqua_ro ore su ven_iqua__ro. Avre__e meno voglia di parlare con ami_i o _amiliari, con il ri_ultato che ri_ chiere_te di i_olarvi. Ecco per_hè è fondamen_ale tornare a sentire e capire bene...per avere la possibilità di capire i vostri cari con la stessa facilità con cui state leggendo ora.
LA PAROLA È UN SUONO Riassumendo, questo è quello che fa il nostro sistema uditivo: sente il suono e cerca di capirlo, ossia di dargli un significato. La stessa operazione viene fatta con qualsiasi suono, che sia un rumore, una melodia o una “parola”. Esatto, qualsiasi “parola” non è altro che un suono, è il nostro cervello a dargli un significato particolare. Per capire questo suono, al cervello devono arrivare tutte le lettere che compongono quella parola. Ecco perchè è fondamentale avere un ottimo udito: • se il mio orecchio sente tutte le lettere dell’alfabeto, invia al cervello una parola completa e facile da capire. Sento e Capisco! • se il mio orecchio non sente tutte le lettere dell’alfabeto, invia al cervello una parola incompleta e difficile da capire. Sento ma non Capisco! COME SAPERE SE SENTO TUTTE LE LETTERE Abbiamo compreso quanto sia importante sentire tutte le lettere dell’alfabeto per poter capire le parole. Per essere certi di poter sentire tutte le lettere dell’alfabeto è necessario fare un test dell’udito, precisamente una Audiometria Tonale. Con questo test si verifica se i nostri orecchi riescono a percepire tutte le frequenze del parlato in modo adeguato. Ogni lettera, infatti, ha una serie di caratteristiche fisiche che la rendono diversa dalle altre. Se riusciamo a sentire bene tutte le frequenze del parlato, riusciamo a sentire tutto l’alfabeto. Se facciamo fatica a sentire alcune frequenze del parlato, non riusciamo a sentire alcune lettere e, di conse-
Esempio di audiogramma destro che mostra un deficit uditivo. Le lettere nello spazio grigio non possono essere sentite dall’orecchio
Sentimed di Zattara Stefano Via Roma, 65 Zugliano - Tel. 0445 1752550 www.sentimed.it - Email:info@sentimed.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Nadia Grotto Psicologa – Sessuologa clinica - Ipnologa
Dalla Pandemia alla Guerra Un continuo bombardamento di cattive notizie! Nel mezzo di una pandemia non ancora superata, dopo tanta fatica, limitazioni e ansia ora è il clima di guerra a dar voce ad un sentimento depressivo e ansiogeno che riempie gli animi. E ancora una volta tutto viene rimesso in subbuglio, tutto, anche quello che sembrava aver ricominciato finalmente, dopo tanta fatica, a riprendere la normalità. Ed è di nuovo ansia e incertezza. A destabilizzarci non sono più soltanto i dati aggiornati sui malati Covid, i positivi e la conta dei tamponi perchè oramai entrano nelle nostre case con quasi normale naturalezza e di questi ce ne siamo abituati. Ora sono le immagini, i report, le testimonianze trucide, reali, orripilanti e percepite come fossero del “vicino di casa” a toccarci nel profondo, a destabilizzarci nuovamente, riportandoci alla sensazione di quando eravamo in piena, iniziale pandemia. E pur sapendo che la guerra non è “nostra”, pur sapendo che il Covid ci accompagnerà con tutti i rischi connessi ancora per molti anni, ciò che accade intorno a noi, nella nostra reale vita quotidiana ora sembra assumere una connotazione del tutto inconsueta, incerta e, come tale, è di turbamento. COSA COMPORTA ALLA NOSTRA MENTE TUTTO QUESTO BOMBARDAMENTO DI CATTIVE NOTIZIE? La nostra mente è tanto razionale quanto emotiva pertanto capace sia di elaborare concetti, pensieri, convinzioni quanto emozioni con la differenza che, mentre la parte razionale è “controllabile” quella emotiva non lo è, non è quantificabile e non è soggetta alle nostre intenzioni. La mente razionale pondera le notizie, ne sviluppa delle convinzioni e dei giudizi più o meno discutibili e personalizzati. La mente emotiva invece è influenzata da una infinità di variabili, messaggi e vissuti interiorizzati ed è soggetta a contagio emotivo, a empatia e a identificazione nell’altro. Quanto percepito si traduce in sensazioni corporee e in emozioni. Ogni qualvolta vediamo un volto triste, sentiamo una persona soffrire, avvertiamo un individuo in difficoltà la nostra parte emotiva lo “sente” e, in maniera più o meno intensa, lo vive. E’ il meccanismo spiegato in neuroscienze per cui se siamo vicini ad una persona che sorride ci vien da sorridere, se siamo vicini a una persona triste o che piange ci rattristiamo e ci viene da piangere. PERCHÉ È AUMENTATA L’ANSIA E LA PREOCCUPAZIONE ANCHE PER LA “NORMALE” VITA QUOTIDIANA? Quanto sta accadendo attorno a noi, ci destabilizza. Da una parte sappiamo che i contagi stanno nuovamente aumentando e che le misure tendenti alla riduzione dei contagi verranno gradualmente abolite ma ancora non ci sentiamo liberi di muoverci, ancora non siamo capaci di stare vicini agli altri con la spensieratezza di prima.
Inoltre, la visione delle immagini di guerra crea turbamento, ci coinvolge. Negli ultimi cinquant’anni mai nessun evento bellico storico, nessuna guerra ci ha mai coinvolto così da vicino. Quanto sta accadendo si ripercuote anche in maniera significativa nella vita di tutti i giorni e di tutti noi; vedi l’aumento smisurato dei prezzi delle bollette, dei generi alimentari, vedi la crisi dei trasporti, vedi la difficoltà del mondo lavorativo. La difficoltà ora è nel fare tutto ciò che prima aveva un suo, se pur sgangherato, equilibrio e normalità. Tutto questo ci destabilizza. Tutto questo crea ansia. Tutto questo trasmette incertezza. COME SI MANIFESTA QUESTA PROCCUPAZIONE? Spesso si manifesta con una maggior difficoltà ad affrontare le preoccupazioni che già portavamo con noi; le preoccupazioni per il proprio lavoro, la difficoltà di rapportarci con qualcuno, i conflitti nella relazione di coppia, i problemi con i figli, la preoccupazione per la propria salute o per la salute di un famigliare, la preoccupazione nel programmare il nostro domani. Tutto assume una connotazione amplificata, tutto sembra molto più difficile da affrontare, in taluni casi, sembra addirittura fuori dalla nostra portata. COSA POSSIAMO FARE PER DIFENDERCI E GESTIRE TUTTO QUESTO? L’ansia può essere gestita e tutto può essere “ridimensionato” se acquisiamo la capacità di starne “fuori”. Porta il tuo pensiero a qui, adesso, a oggi. E’ già tanto riuscire a vivere al meglio quello che oggi hai intenzione di fare senza far previsioni per il domani perché il “domani” è per antonomasia del termine “non alla portata di oggi”. Dosa le informazioni nefaste e catastrofiche che entrano. Fa in modo che siano in piccole quantità e per poco tempo e mai durante i pasti. Durante il pranzo e la cena l’attenzione dev’essere rivolta ad un momento piacevole, possibilmente di relax e in buona compagnia. E se malgrado tutto, ciò che sta accandendo ti crea confusione e paura, ripensa ai tuoi antenati.. nonni o avi che fossero.. loro ce l’hanno fatta… loro di guerre ne hanno superate tante, persino quelle mondiali. E hanno superato le pandemie e le crisi economiche. E se noi siamo qui oggi, è perché loro ci hanno creduto e ce l’hanno fatta! Così faremo.
SANTORSO Via Europa, 41 P1-P2 - Tel. 0445 1716774 info@iriscentromedico.it - www.iriscentromedico.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Rosa Cortesi Medico Chirurgo, Specialista Reumatologia, Osteoporosi che riceve nella sede di Schio Vicolo S. Bernadette Soubirous 1D
Quanti italiani soffrono di malattie reumatiche?
Le MALATTIE REUMATICHE riguardano più di cinque milioni di italiani. Le più frequenti come artrosi, artriti e osteoporosi colpiscono un italiano su cinque. ma troppe diagnosi vengono formulate tardivamente e quindi spesso si è costretti ad intervenire quando la situazione è già evoluta. QUANDO DOBBIAMO PREOCCUPARCI? Non vanno mai sottovalutati i campanelli d!allarme. Esistono alcuni segnali che contraddistinguono diverse malattie reumatologiche come il dolore e il gonfiore alle lle mani e dei pedi, la rigidità articolare mattutina che interessa soprattutto le mani e può perdurare per qualche ora dopo il risveglio, una stanchezza non altrimenti motivabile, la presenza di una febbricola persistente, un dolore lombare prevalentemente notturno e mattutino non correlato a sforzi. Altri sintomi d!allarme possono essere una cefalea, una particolare sensibilità della cute alla luce solare, un impallidimento delle dita delle mani dopo esposizione al freddo, una sensazione di occhio secco o bocca secca, una frattura ossea che compare senza un trauma importante. Chi presenta alcuni di questi disturbi deve segnalarli tempestivamente al medico in modo da arrivare in tempi brevi a una diagnosi precoce che rappresenta il principale prerequisito per una strategia terapeutica vincente. IN QUALI CATEGORIE SI POSSONO SUDDIVIDERE LE MALATTIE REUMATICHE? Si possono dividere in tre categorie: • Malattie degenerative (come l’artrosi) • Malattie infiammatorie (per esempio le artriti, le connettiviti, le vasculiti) • Malattie dismetaboliche (per esempio la gotta), legate queste ultime a errori del ricambio di alcune sostanze endogene. L’infiammazione risulta come la conseguenza di un’anomala risposta del sistema immunitario, come nel caso di molte malattie reumatologiche “autoimmuni”. Possono insorgere a qualsiasi età ma interessano principalmente gli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale. Le più esposte sono le donne perché presentano una particolare predisposizione genetica e ormonale che favorisce lo sviluppo di risposte autoimmuni più aggressive. Quelle reumatologiche sono, di solito, patologie subdole e
silenziose, danneggiano a poco a poco le articolazioni e i tessuti circostanti senza dare, in un primo momento, segni evidenti. Si manifestano poi sintomi quali il dolore a cui seguono le prime difficoltà di movimento e, se non curate, possono portare gradualmente ad una condizione di disabilità. I disturbi più severi, infatti, se non controllati e curati adeguatamente, possono portare con sempre maggiore frequenza a ricoveri ospedalieri. Oggi, per fortuna, i medici hanno a disposizione terapie efficaci che garantiscono una buona qualità di vita e consentono ai malati di tornare ad una vita normale.
CHE COS’E’ L’ARTROSI? È una malattia degenerativa che interessa la cartilagine che riveste le ossa a livello delle articolazioni. Se questo tessuto si assottiglia e si frammenta, risulta impedito il normale movimento dei capi articolari e compaiono dolori e difficoltà motorie. Con il progressivo assottigliamento della cartilagine l!articolazione diviene meno mobile e l!osso sottostante reagisce con la produzione di esuberanze ossee note come osteofiti. Le zone del corpo più colpite sono: colonna vertebrale, ginocchia e anche. L’artrosi può essere considerata una vera e propria condizione di “insufficienza articolare” in cui, a malattia evoluta, tutte le strutture che compongono l!articolazione (cartilagine, osso subcondrale, legamenti) sono coinvolte. Il risultato è la progressiva deformità articolare con una severa limitazione dei movimenti. Anche gli arti superiori possono essere colpiti, in particolare alcune articolazioni delle mani, tanto da limitare in alcuni casi anche le più semplici attività per il paziente. L’artrosi è la più frequente tra le malattie reumatologiche e costituisce una delle maggiori cause di invalidità nei Paesi industrializzati.
SCHIO SS. Trinità Vicolo S. Bernadette Soubirous 1/D (di fronte Supermercato Famila) Tel. 0445 1857100 -342 9482239 - www.poliambulatorioschio.it
Ne parliamo con il Dott. Gabriele Cavedon Ottico, consulente visivo e di stile di Ottica Rizzato
Come scegliere i tuoi nuovi occhiali da sole! degli occhiali a mascherina con lenti specchiate, che non sarebbero in linea con il proprio guardaroba! Nella scelta della montatura considera, inoltre, la forma del viso: ricorda sempre di seguire il principio del contrasto con l’obiettivo di creare un equilibrio tra le linee. Se vuoi proporti con un’immagine armoniosa, fai attenzione a non cadere nella trappola dell’oversize, meglio preferire lenti proporzionate che non coprano interamente il volto. Tutto quello che infrange le regole performa in creatività e ha un impatto molto fashion, ma non è detto che ti stia bene. Infine, se stai pensando a come scegliere gli occhiali in base al colore degli occhi, non perdere tempo… abbinali piuttosto alla tua carnagione: scegli colori caldi se il tuo incarnato è caldo e colori freddi se l’incarnato presenta dei toni algidi. Attenzione però, che se il colore della lente è sfumato e si intravede l’occhio, farai meglio a valutare tinte in contrasto con l’iride. PERCHÉ È PREFERIBILE AFFIDARSI A DEGLI ESPERTI?
La primavera è il momento migliore per archiviare il freddo e rinascere come delle fenici! Iniziano le belle giornate soleggiate, ideali per passeggiate all’aria aperta, gelati con gli amici e gite fuoriporta, è tutto pronto… ma ti mancano gli occhiali da sole giusti! Il paio dell’anno scorso, molto probabilmente acquistato in fretta e furia prima di partire per le vacanze, non è l’occhiale che volevi: forma che non va, colore banale e lenti ormai rovinate dalla salsedine. Ogni anno è la stessa storia, ma non ti preoccupare, leggendo questo articolo ti svelerò alcuni consigli utili per fare l’acquisto dei tuoi prossimi occhiali da sole in modo consapevole e trovare finalmente quelli giusti per valorizzare il tuo viso ed esprimere la tua personalità! Partiamo… il dilemma è sempre lo stesso: puntare sul classico o cedere al fascino di modelli più estrosi? Trovare una montatura che coniughi stile e protezione per lo sguardo può rivelarsi davvero complicato e prima di chiederti come scegliere gli occhiali da sole dovresti porti una semplice domanda: in quali occasioni intendi sfoggiare i tuoi nuovi occhiali? STILE, FORMA E COLORI: COSA VALUTARE NELLA SCELTA DEGLI OCCHIALI DA SOLE Una volta considerate le occasioni in cui indossare i tuoi occhiali, occorre tenere conto di altri elementi fondamentali: lo stile, la forma del viso e i colori. Gli occhiali devono rispecchiare il tuo modo di essere, per questo è facile che un uomo elegante prediliga una montatura classica dai toni neutri a
Quando si parla di Consulenza d’Immagine si pensa quasi esclusivamente ai vestiti, ma non si deve tuttavia ignorare l’importanza degli accessori, indispensabili per completare e valorizzare ogni abito, dal look casual alle mise più sofisticate. La scelta degli occhiali è particolarmente strategica poiché si tratta di un oggetto che andiamo a collocare esattamente sul viso e che incornicia lo sguardo; la prima impressione conta e statisticamente, gli occhiali sono il primo accessorio che i tuoi interlocutori guardano nel fare la tua conoscenza, impiegando appena 7 secondi per capire se sarai una persona di loro gradimento o meno. Ecco che, fare delle scelte eyewear bilanciate può esaltare le tue qualità cromatiche, illuminare il volto e minimizzare segni di stanchezza e piccoli inestetismi, facendoti apparire al meglio in ogni occasione! Per questo, una consulenza professionale è preferibile al fai da te: permette, infatti, di valutare la migliore soluzione visiva e di stile per risolvere gli “errori” commessi… in buona fede! E se desideri una montatura di un colore che proprio non rientra nella rosa dei colori che ti valorizzano? Anche in quel caso, affidarsi ad un professionista, è la scelta vincente per essere seguiti con un servizio su misura e trovare il giusto compromesso tra ciò che ti piace, trovando la tua sicurezza, e ciò che ti valorizza, esprimendo la tua unicità! NB: Il nero, soprattutto per gli occhiali… non sta bene a tutti!
MARANO VICENTINO Piazza Silva 65 - Tel. 0445 623323
Ne parliamo con il Dott. Gaetano Fin
Chiropratica e gravidanza La chiropratica in gravidanza?? Assolutamente sì! I cambiamenti fisiologici di una donna in gravidanza sono assolutamente normali, anzi, sono necessari per accomodare al meglio l’embrione e permettere il corretto sviluppo e crescita del feto nel tempo.
Se si osserva la postura di una donna incinta si vede che cambia moltissimo durante l’arco dei 9 mesi e più la gravidanza avanza, più i cambiamenti sono visibili e importanti. Mediamente in una donna in gravidanza si ha un aumento del peso compreso tra i 9 e i 12 kg, il seno aumenta di circa 2 taglie, il sangue aumenta di volume di circa il 45% e si ha un cambiamento del metabolismo basale che aumenta del circa 300 Kcal/giorno. Con l’accrescere dell’utero, (pancione per intenderci), il bacino tende naturalmente ad inclinarsi in avanti, il pube scivola leggermente all’indietro assieme al coccige, mentre la base sacrale scivola leggermente in avanti e in basso. Questo comporta un inarcamento della zona lombare (iperlordosi) ed un incremento della curva toracica (ipercifosi), le spalle e la testa inoltre si spostano in avanti e la cassa toracica collassa verso il basso a causa dell’incremento del seno. Vi ritrovate? Beh, non prendete paura! Tutto è nella norma! Tutti questi cambiamenti aumentano notevolmente le curve fisiologiche presenti sulla colonna portando ad avere molto spesso degli effetti “collaterali” come: • Maggiore stress sul sistema nervoso centrale • Maggiore stress meccanico sui dischi • Maggiore stress meccanico sulle articolazioni vertebrali • Stiramento di alcuni legamenti della colonna • Sbilanciamento di gruppi muscolari
• Dolori diffusi alla colonna • Sciatica • Dolori cervicali • Mal di testa • Tensione alle spalle • Difficoltà respiratoria • Problemi digestivi • Costipazione Le future madri possono trarre un grande giovamento dalla curachiropratica, infatti un sistema nervoso ben funzionante mette in condizione di poter affrontare con più facilità alcune delle difficoltà sopra elencate dovute alla gravidanza. Si sente infatti troppo spesso che le donne accettino alcuni disagi quando potrebbero benissimo farne a meno o quanto meno ridurli. Mantenendo libera da sublussazioni la colonna toracica e sbloccando il diaframma si aiuta ad alleviare il dolore toracico, a migliorare il fiato corto e i problemi digestivi. Mantenendo libera da sublussazioni la zona toraco-lombare, lombare e sacrale si aiuta a migliorare la costipazione, la sciatica, il dolore pubico, lombare e pelvico. Le tecniche chiropratiche usate per le donne in gravidanza, sono tecniche apposite e variano a seconda dei mesi di gestazione e sono tutte tecniche sicure sia per la mamma che per il feto. Noi di Life Chiropratica cercheremo di mettere a proprio agio entrambi in modo che l’aggiustamento risulti il più efficace possibile.
Ma vediamo in dettaglio la SUBLUSSAZIONE VERTEBRALE La sublussazione vertebrale è un mal-allineamento su uno o più piani dello spazio di una o più vertebre rispetto a quella superiore o a quella inferiore. Questo disallineamento crea una pressione “anomala” sulle radice nervose uscenti dalla colonna alterando la trasmissione del segnale neurologico. Le sublussazioni vertebrali, compromettono per primo la funzionalità del sistema nervoso creando un mal-funzionamento degli organi e successivamente compromettono anche la funzione del disco intervertebrale creando dolori diffusi alla colonna (cervicali, dorsali, lombari, sciatica, parestesie), artrosi e problematiche/scompensi posturali. Ricerche dimostrano che donne in gravidanza sottoposte a cura chiropratica, quindi con un corretto allineamento della pelvi e della colonna, hanno un travaglio più facile e un parto meno doloroso per mamma e neonato. Uno studio condotto dal Dottor Irvin Henderson MD (membro del consiglio di amministrazione dell’associazione medica Americana) ha dimostrato che: “ donne che hanno ricevuto aggiustamenti chiropratici nel loro terzo trimestre, sono state in grado di portare a termine il parto con più facilità”. Una ricerca condotta dal dottor Joan Fallon ha dimostrato che nella maggior parte dei casi, le donne sotto cura chiropratica, in attesa del loro primo figlio, hanno avuto un travaglio più corto del 24%, mentre le donne al secondo figlio addirittura del 39%. Un ulteriore studio, effettuato in un ospedale che ha incorporato aggiustamenti chiropratici durante il periodo di gravidanza, ha dimostrato una diminuzione del 50% nell’assunzione di antidolorifici durante il travaglio e parto: tale miglioramento viene attribuito alla cura chiropratica effettuate prima del parto. Portateci una sola donna che non vorrebbe tutto questo!
Moderato esercizio fisico dovrebbe essere limitato a 15-20 minuti , mentre l’esercizio fisico leggero può protrarsi fino a 45 minuti in totale. La donna inoltre, dovrebbe bere molta acqua prima e dopo l’esercizio fisico per evitare la disidratazione. Attenzione!! L’esercizio fisico è comunque controindicato per quelle donne che soffrono di ipertensione, problemi cardio-vascolari, perdite vaginali di sangue, complicazioni fetali, diabete e problemi di tiroide. Durante la gravidanza è preferibile scegliere esercizi che non vanno a cambiare il centro di gravità. Per esempio passeggiare sul piano, nuotare, cyclette, aquagym. Per una gravidanza ottimale: •
Alimentazione sana e corretta
•
Dormire bene
•
Esercizio fisico
•
Minimizzare le tossine
•
Ridurre lo stress
•
Avere pensieri positivi e felici
•
Chiropratica durante tutta la gravidanza
•
Godersi la gravidanza, non è una malattia!!
Molto importante nelle donne in gravidanza è il regolare e moderato esercizio fisico. Infatti studi dimostrano che l’esercizio durante la gravidanza è prezioso per una serie di motivi: • Si avrà più energia, si dormirà di più e meglio • Si gestirà meglio lo stress e si avranno meno sbalzi d’umore • Si prenderà il 21% in meno di peso • 80% delle donne che hanno fatto esercizio in gravidanza partoriranno al termine della data prevista • Moderato esercizio fisico aumenta la crescita e la funzione della placenta (al contrario esercizio troppo vigoroso può creare danni) • L’esercizio aiuta a migliorare l’afflusso del sangue e dell’ossigeno al bambino
Referenze: Jennifer Barham-Floreani: How to have a well adusted babies; second edition 2009
Chiropratica di Dr. Fin Gaetano Zanè Via Prà Bordoni, 12 - Tel. 391 7058381 mail:studiochiropratico.drfin@gmail.com