Ne parliamo con Giuditta Girardi Farmacista della Farmacia Cinzano alla Madonna, Thiene
Sole e farmaci: piccoli accorgimenti E’ arrivata la stagione più bella dell’anno. Le giornate sono lunghe e soleggiate e non vediamo l’ora di trascorrerle all’aria aperta. Ci sarà chi sognerà di sdraiarsi sulla spiaggia di un mare azzurro cristallino, chi preferirà respirare il fresco profumo dell’aria di montagna circondato da viste indimenticabili e chi invece vorrà farsi incantare dalla bellezza di una città mai vista prima. Qualsiasi sia il nostro desiderio per l’estate tutti ci troveremo a godere dei benefici del sole come pure a proteggerci dall’intensità dei suoi raggi. Sappiamo che per evitare scottature e danni a lungo termine è importante non sottovalutare il sole, neppure nelle giornate nuvolose e che possiamo facilmente proteggerci per esempio scegliendo la protezione solare più adatta al nostro fototipo. Non dobbiamo dimenticare che alcuni medicinali potrebbero reagire con i raggi del sole causando effetti di vario tipo sulla nostra pelle. Se assumiamo farmaci non è però il caso di preoccuparsi perché con le giuste precauzioni è possibile evitare questi inconvenienti senza rinunciare ai piaceri che la bella stagione ha in serbo per noi.
LE REAZIONI DEI FARMACI AL SOLE La componente UV-A dei raggi ultravioletti può reagire con alcuni farmaci quando assunti per via orale o applicati sulla pelle. Questo avviene per interazione chimica tra i raggi UV-A e il principio attivo e produce molecole dannose per la cute. Per questo motivo potrebbero comparire intense scottature o macchie scure nelle zone più esposte come viso, nuca, orecchie, collo, mani e braccia. In altri casi invece la pelle viene sensibilizzata dal principio
attivo o da altre sostanze presenti in formula e può sviluppare più facilmente orticaria, arrossamenti e vescicole anche in tutto il corpo. Questo può succedere subito dopo che ci siamo esposti al sole oppure diverse ore dopo. LE TERAPIE PIÙ A RISCHIO I farmaci che possono presentare questo problema sono molti e di comune impiego, come ad esempio gli antinfiammatori non steroidei ad uso locale normalmente usati in caso di dolore muscolare. Tra questi i più segnalati sono il ketoprofene e il naproxene. E’ bene prestare attenzione anche in caso di terapie per via orale a base di tetracicline (es. doxiciclina) e chinolonici (es. levofloxacina), trattamenti antifungini (es. ketoconazolo), alcuni contraccettivi orali (es. etinilestradiolo + gestodene), alcuni diuretici (es. idroclorotiazide) ed antiaritmici (es. amiodarone). Un discorso a parte va fatto per le terapie oncologiche durante le quali la barriera protettiva cutanea risulta particolarmente indebolita. Secchezza estrema, desquamazione ed eruzioni cutanee sono alcuni tra i più comuni effetti indesiderati di molti trattamenti antitumorali e possono rendere la pelle ancora più sensibile al sole. Per questo è fondamentale accertarsi con il medico della possibilità di esporsi alla luce solare durante e dopo i trattamenti e in ogni caso si raccomanda di proteggersi sempre con una crema solare con filtri UV-A e UV-B a protezione elevata o totale durante tutto l’anno. ESPORSI AL SOLE IN SICUREZZA Chi assume farmaci difficilmente può interrompere la terapia in estate, ma adottando alcune precauzioni è possibile limitare questi inconvenienti. In generale in corso di terapia sarebbe opportuno evitare di esporsi al sole in modo diretto e prolungato, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Se è necessario uscire è meglio indossare indumenti coprenti, cappelli a tesa larga e occhiali da sole protettivi, oltre ad utilizzare una crema solare a protezione elevata con filtri UV-A e UVB. In caso di terapie locali con creme, unguenti o gel in zone esposte del corpo è raccomandato coprire la parte trattata in modo che non prenda sole e lavarsi accuratamente le mani al termine dell’applicazione. Per proteggere la tua pelle dai danni dei raggi solari, vieni a trovarci a Thiene in Farmacia Cinzano alla Madonna: misureremo gratis il tuo fototipo e la quantità di melanina nella tua pelle con un apparecchio specifico e ti aiuteremo a scegliere i prodotti più adatti per un’abbronzatura senza rischi.
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Ne parliamo con il Dott. Zerbo Fabio, Medico Chirurgo Specialista in Radiodiagnostica Radiologo e Senologo del San Gaetano
Prima mammografia: quando farla? QUANDO SI DEVE FARE LA PRIMA MAMMOGRAFIA? Il tumore al seno è la neoplasia più frequente tra le donne: secondo una recente ricerca a cura dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) rappresenta circa il 30% del totale delle nuove diagnosi di tumore femminile in Italia. La buona notizia è che una diagnosi precoce, con conseguente applicazione dei corretti protocolli terapeutici, consente di aumentare considerevolmente la possibilità di guarigione. La percentuale di donne guarite a 5 anni dalla diagnosi si attesta attorno all’85%, come indicato dall’Istituto Oncologico Veneto. Sicuramente uno degli strumenti più efficaci a disposizione dello specialista in Senologia è la Mammografia. Ne parliamo con il dottor Fabio Zerbo, medico Chirurgo Specialista in Radiodiagnostica, Radiologo e Senologo, con anni di esperienza nella refertazione di esami senologici. PERCHÉ FARE LA MAMMOGRAFIA? DOTTOR ZERBO, QUANDO È INDICATO ESEGUIRE LA PRIMA MAMMOGRAFIA? L’età in cui è bene sottoporsi alla prima Mammografia dipende dalla presenza o meno di fattori di rischio. Se la paziente non ne presenta, si suggerisce di effettuare questo esame diagnostico al compimento dei 40 anni. In caso, invece, questi siano presenti è caldamente consigliato anticipare la prima Mammografia ai 35 anni d’età.
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO? Principalmente possiamo citare: • Familiarità matrilineare per tumore al seno o alle ovaie • Padre con diagnosi di cancro alla mammella • Diagnosi di tumore ovarico DOTTORE, COME SI SVOLGE L’ESAME DI MAMMOGRAFIA? La paziente viene fatta posizionare di fronte al mammografo. Il seno si appoggia su di un supporto anatomico e si da il via all’esame. Vengono fatte due differenti proiezioni per entrambi i seni. Il macchinario di ultima generazione presente presso Poliambulatori San Gaetano permette di dover esercitare una minor pressione con conseguente minor fastidio per la donna. L’apparecchio rimanda immagini delle sezioni del seno che vengono, poi, attentamente analizzate dal medico Senologo. Alla fine dell’esame il medico rilascia un referto immediato. OGNI QUANTO TEMPO SI CONSIGLIA DI FARE UNA MAMMOGRAFIA? Salvo diversa indicazione del medico, è opportuno eseguire questo importante esame diagnostico a cadenza annuale o biennale, a seconda della presenza di fattori di rischio. La prevenzione è la principale “terapia” per i tumori al seno!
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile prenotare un esame di Mammografia con Tomosintesi chiamando allo 0445 372205 o scrivendo al numero WhatsApp 327 4310025. Ricordiamo che è sempre attiva la prenotazione tramite l’applicazione ufficiale di Poliambulatori San Gaetano.
Direttore Sanitario Dr. Zancan Renzo
ECOGRAFIA E MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI ELEVATA TECNOLOGIA RISPOSTA IMMEDIATA ECOGRAFIA AL SENO L’ECOGRAFIA È UNA TECNICA DIAGNOSTICA BASATA SUGLI ULTRASUONI, COMPLETAMENTE INDOLORE E NON INVASIVA. Si tratta di una metodica che non presenta effetti collaterali e/o controindicazioni: non essendo basata su radiazioni essa è consigliabile anche ai soggetti giovani.
MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI LA MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI È UN ESAME RADIOGRAFICO APPROFONDITO, CHE PERMETTE DI OTTENERE UN’IMMAGINE VOLUMETRICA (E NON 2D) DELLA MAMMELLA. Le linee guida consigliano l'esecuzione di questo esame a partire dai 40 anni di età (fonte: American Society of Breast Surgeons). La mammografia con tomosintesi permette di studiare in modo più approfondito la mammella e di individuare anche i noduli maligni di piccole dimensioni. Inoltre, il Mammografo Hologic assicura un maggiore comfort in fase di acquisizione delle immagini rispetto a quella di una Mammografia 2D, lasciando il seno in compressione il minor tempo possibile (l’acquisizione in Tomosintesi dura pochi secondi).
Via Milano 2, Thiene (VI)
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Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche
Come trovare l’apparecchio acustico adatto al mio caso? Esistono centinaia di modelli di apparecchi acustici con specifiche diverse tra loro. Lo scopo dell’audioprotesista è trovare il modello più adatto per ogni singolo caso. Oggi vedremo insieme quali sono alcuni dei fattori che ci permettono di trovare la soluzione migliore. PERCHÈ ESISTONO TANTI MODELLI DIVERSI? Negli ultimi 20 anni la tecnologia presente negli apparecchi acustici ha fatto passi da gigante, a tal punto da considerare questi dispositivi dei veri e propri computer. Questa potenza di calcolo è stata sfruttata dalle case produttrici di apparecchi acustici per aiutare l’utente nell’esperienza d’ascolto, creando delle funzioni automatiche: la riduzione dei rumori improvvisi, la riduzione del vento, l’ottimizzazione d’ascolto della musica etc etc. Ecco il motivo per cui sentite parlare di “apparecchi acustici automatici”, ossia soluzioni acustiche che cambiano la loro regolazione a seconda dell’ambiente circostante. L’obiettivo è fornire la migliore comprensione possibile in ogni situazione acustica, dalla più semplice alla più complessa. Ogni casa produttrice ha una propria filosofia e delle caratteristiche tecnologiche differenti. Ecco il motivo per cui è sempre meglio avere la possibilità di scegliere tra diversi marchi. Lo scopo dell’audioprotesista, infatti, è quello di trovare la migliore soluzione acustica per ogni singola persona.
QUALI SONO I FATTORI PRINCIPALI DI SCELTA DEGLI APPARECCHI ACUSTICI? Come ben sappiamo, siamo tutti diversi! Abbiamo abitudini diverse, corpi diversi, sensibilità diverse. Ecco il motivo per cui non esiste un apparecchio acustico adatto a tutte le persone.
I principali fattori da tenere in considerazione durante la scelta della soluzione acustica sono i seguenti: • fattore uditivo • fattore anatomico • fattore sociale Il fattore uditivo, ossia il risultato degli esami audiometrici, ci aiuta a capire quali sono le aspettative di miglioramento e osservare alcune caratteristiche come, ad esempio, la “pendenza” della curva tonale: una curva molto ripida avrà bisogno di molti canali per poterla gestire e quindi più tecnologia. Il fattore anatomico, ossia la conformazione dell’orecchio e del condotto uditivo, serve a capire la tipologia di apparecchio acustico più adatto. Esistono alcuni modelli di apparecchi acustici adatti a condotti uditivi stretti, altri non adatti. Alcune tipologie, inoltre, sono più resistenti alla sudorazione e al cerume mentre altre sono sconsigliate a chi mostra queste caratteristiche. Ecco il motivo per cui conoscerete persone con apparecchi esterni (retroauricolari) e altre con apparecchi interni (endoauricolari). Il fattore sociale, ossia conoscere le abitudini quotidiane della persona, è di fondamentale importanza per capire quali funzioni automatiche inserire all’interno dell’apparecchio acustico e quali non inserire. Un semplice esempio può essere la bicicletta: per chi utilizza la bicicletta regolarmente è suggerita una funzione che percepisce il rumore del vento che colpisce i microfoni e lo cancella, in modo da non sentire un fruscio continuo. Ovviamente, se l’utente non utilizza la bicicletta, questa funzione risulta inutile. Ecco il motivo per cui l’audioprotesista vi chiederà quali sono le vostre abitudini, perchè esistono molte funzioni e variano a seconda delle marche e modelli di apparecchi acustici...il nostro compito è capire quali possono esservi utili e quali no. Concludendo, abbiamo capito quanto importante sia fare una scelta personalizzata dell’apparecchio acustico. Basta immaginare che questo strumento accompagnerà l’utente durante tutta la giornata, dalla mattina alla sera...è quindi fondamentale che l’apparecchio acustico sia adatto ad affrontare tutte le situazioni acustiche per poter ridonare una capacità uditiva ottimale.
Sentimed di Zattara Stefano Via Roma, 65 Zugliano - Tel. 0445 1752550 www.sentimed.it - Email:info@sentimed.it
Ortodonzia nei bambini, adolescenti, adulti QUANDO È CONSIGLIATO FARE UNA VISITA ORTODONTICA? Una visita di controllo ortodontica è consigliata a tutte le età, sia per gli adulti che per i bambini. Attraverso questa visita l’ortodontista riesce ad individuare il problema e a seconda del caso risolverlo attraverso trattamenti ortodontici adeguati. QUANDO È CONSIGLIATA LA PRIMA VISITA NEI BAMBINI?
ESISTE UN METODO PER SISTEMARE I DENTI SENZA CHE SI VEDA L’APPARECCHIO?
Si consiglia una visita di controllo verso i 6 anni per la valutazione dello sviluppo e della crescita. Si lavora sullo scheletro per rimettere sui giusti binari la crescita dento-facciale e creare spazio per i denti permanenti. Il caso più frequente nei bambini è il palato stretto e, in questi casi, si propone E.R.P. (Espansore Rapido Palatale)
Si, esiste. Quando è possibile si propongono gli allineatori trasprenti. 1) MASCHERINE INVISIBILI da cambiare periodicamente e fatte su misura per il paziente 2) FACILMENTE RIMOVIBILI per mantenere le proprie abitudini di igiene quotidiana
SI POSSONO ALLINEARE I DENTI ANCHE NELL’ETA’ ADOLESCENZIALE?
COME SI PRENDE L’IMPRONTA DELLA BOCCA? DA NOI L’ORTODONZIA E’ DIGITALE!!!! Grazie a software dedicati riusciamo a creare delle soluzioni su misura senza l’utilizzo della fastidiosa pasta.
Dai 10 ai 13 anni si lavora sui denti per migliorare l’allineamento, risolvere l’affollamento, le chiusure errate del morso e per migliorare il sorriso. Solitamente si usa l’apparecchio fisso (placchette classiche o in ceramica trasparente)
Per prenotare un consulto con la nostra ortodontista Perez Nicolas Isabel contattaci allo 0445/1857100 presso lo studio dentistico del Poliambulatorio SS. Trinità.
Poliambulatorio SS.Trinità STUDIO DENTISTICO sedi di SCHIO ED ARSIERO - Dott ssa Francesca Rizzo SCHIO SS. Trinità Vicolo S. Bernadette Soubirous 1/D - ARSIERO V.le G. Mazzini 64
Ne parliamo con la Dottoressa Elena Calza
Lombalgia: come trattare il mal di schiena con la Fisioterapia La Lombalgia è uno dei disturbi dolorosi più comuni e interessa almeno una volta nella vita circa l’80% delle persone. Per Lombalgia si intende un dolore localizzato posteriormente sulla schiena, a livello lombare, tra le ultime coste e l’inizio delle natiche. Il dolore può essere anche irradiato verso altre parti del corpo, per esempio anteriormente sulla coscia, o verso la natica e la coscia posteriormente. In questi casi si parla rispettivamente di Lombocruralgia e Lombosciatalgia e può indicare la presenza di problematiche specifiche. In base alla durata della sintomatologia, la lombalgia viene classificata in acuta (dolore inferiore alle 6 settimane), sub-cronica (dalle 6 alle 12 settimane), cronica (superiore alle 12 settimane). LE CAUSE PIU FREQUENTI Fra le cause più significative del mal di schiena ci sono patologie ortopediche non gravi a carico dell’apparato scheletrico, discale, legamentoso o muscolare della colonna, per esempio: • Ernie e protrusioni discali • Artrosi articolare • Spondilolisi e/o Spondilolistesi (ovvero la mancata fusione di parte dell’arco posteriore di una vertebra e/o scivolamento anteriore di una vertebra sulla sottostante) • Scoliosi • Stenosi del canale vertebrale •Malattie reumatologiche In molti casi può essere invece presente un dolore non correlato a cause specifiche o a malattie, bensì causato da posture e movimenti incongrui, un Sovraccarico di lavoro, contratture muscolari, il sovrappeso, gli stress psicologici e una forma fisica scadente. Altre volte, più raramente, il dolore lombare può essere dovuto a patologie più serie come fratture vertebrali, o tumori vertebrali. A volte un episodio di lombalgia può risolversi da solo in pochi giorni. Se questo non accade e l’episodio si ripete è consigliabile rivolgersi a personale esperto. E’ infatti importante che venga fatta una diagnosi precoce e sono fondamentali dei trattamenti adeguati a prevenire eventuali conseguenze più severe della lombalgia.
IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO DELLA LOMBALGIA Spesso il primo passo da fare è rivolgersi a un Medico (Al proprio Medico di Base e/o allo Specialista Ortopedico) per definire con certezza la causa del dolore. In assenza di problematiche gravi, il Medico potrebbe prescrivere un trattamento farmacologico, per l’infiammazione ed il dolore delle fasi iniziali, e un trattamento fisioterapico/ riabilitativo, per un pieno recupero e per evitare ricadute. Stare a letto infatti di solito non è la cosa migliore da fare. Contrariamente a quello che si pensa è bene limitare il riposo a letto, che va utilizzato solo nelle situazioni di dolore acuto, non gestibile. Non si può sperare che il riposo a letto, i farmaci o qualche altro rimedio possano eliminare del tutto il fastidio. E’ importante muoversi il più possibile anche se è ancora presente qualche fastidio dato che prima si ritorna alle normali attività quotidiane, prima i dolori scompaiono. Il movimento non solo non è dannoso, ma rappresenta in molti casi il solo passaporto per uscire dalla condizione. Questo comportamento comporta una risoluzione più rapida dei sintomi ed una riduzione delle recidive. Può essere però necessario fare dei cambiamenti nelle attività quotidiane evitando attività pesanti e sforzi fisici che potrebbero aumentare il problema. In base al tipo di problematica e alle necessità del paziente, il trattamento fisioterapico di una Lombalgia può essere composto da diversi tipi di Terapie come ad esempio: • Terapia Manuale e/o Massoterapia con mobilizzazione articolare, per la riduzione del dolore, il recupero della mobilità e la risoluzione di contratture muscolari • Terapie fisiche strumentali come Tecar, Laser, Tens a scopo antalgico e per velocizzare i processi riparativi • Kinesiterapia attiva e Rieducazione Vertebrale/ Posturale specifica per il rinforzo dei corretti gruppi muscolari, un pieno recupero della mobilità e la correzione di atteggiamenti posturali scorretti. È, quindi, importante prendere in mano la situazione al più presto per capire l’origine del dolore e programmare un trattamento adeguato. Con pazienza e impegno, seguiti da un fisioterapista preparato, è possibile ottenere ottimi risultati.
Dottoressa FT Elena Calza Centro Medico FKT- SCHIO Piazza Almerigo da Schio, 22 Tel.0445 530700 - centrofktschio@gmail.com - www.centrofktschio.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Valeria Ialongo Optometrista di Gian Ottica Group
Scegliere gli occhiali:
non solo questione di stile
Che siano da vista o da sole, la scelta degli occhiali più adatti alle nostre esigenze non è da sottovalutare. I nostri occhi meritano che ci prendiamo cura di loro, in ufficio, a casa o in vacanza. Meglio quindi affidarsi ai consigli degli esperti. Se non sapete da dove cominciare, vi diamo noi il primo suggerimento: nei negozi di Gian Ottica Group troverete uno staff che con competenza, cortesia e professionalità è sempre pronto ad ascoltarvi e a guidarvi nella scelta degli occhiali che fanno al caso vostro. Con il nuovo store aperto nel Centro Commerciale Campo Romano a Schio, Gian Ottica Group è presente sul territorio con cinque punti vendita in provincia di Vicenza e uno a Verona. COME MAI LA SCELTA DI APRIRE A POCHI KM DAL NEGOZIO STORICO DI SANTORSO? Per offrire un servizio più ampio e completo ai nostri clienti, essendo aperto dal lunedì al sabato con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00. Nel punto vendita del Campo Romano effettuiamo la misurazione della vista anche durante la pausa pranzo e possiamo realizzare il tuo occhiale in 30 minuti. Vogliamo essere sempre più vicini ai nostri clienti. QUALI SONO I PUNTI DI FORZA DI GIAN OTTICA GROUP? Per quanto riguarda la cura dei difetti visivi, siamo specializzati nel consigliare e realizzare le migliori lenti progressive coperte dalla garanzia casco.
Pensiamo alle esigenze di tutta la famiglia: oltre all’ampia scelta di montature da vista e da sole, nel reparto junior forniamo consulenza e realizziamo lenti per rallentare la progressione miopica nei bambini. E PER CHI VUOLE VEDERCI BENE, MA NON VUOLE INDOSSARE GLI OCCHIALI? Abbiamo un’ampia proposta nel settore della contattologia: lenti a contatto che si possono tenere tutto il giorno con un comfort ottimale e con cui riusciamo a correggere tutti i difetti visivi, compresa la presbiopia. SIAMO IN ESTATE, È TEMPO DI PENSARE ALLE VACANZE, MA ANCHE A PROTEGGERE GLI OCCHI DAI RAGGI NOCIVI DEL SOLE. QUALCHE CONSIGLIO? Abbiamo un’esposizione ben assortita di tantissimi occhiali da sole, con lenti specifiche per la protezione ai raggi UV sempre più dannosi per la nostra salute. UN ALTRO PLUS CHE VI CONTRADDISTINGUE SONO I PRODOTTI DEDICATI ALLE AZIENDE IN AMBITO DI SICUREZZA PER I LAVORATORI CHE NECESSITANO DI CORREZIONI VISIVE. Essendo anche molto vicini alla zona industriale, abbiamo deciso di potenziare il reparto di occhiali antinfortunistici: collaboriamo già con molte aziende e realizziamo occhiali protettivi certificati rispettando tutte le norme di sicurezza previste, con lenti che correggono tutti i difetti visivi.
SCHIO - SANTORSO - SANDRIGO - TRISSINO - VERONA
Ne parliamo con il Dott. Gabriele Cavedon Ottico, consulente visivo e di stile di Ottica Rizzato
L’estate è un rito, vivila sotto la giusta luce!
La stagione calda è arrivata e, come tutti gli anni, porta con sé la voglia di respirare aria fresca, sentire il tepore del sole sulla pelle e soprattutto il desiderio di uscire più spesso di casa, per fare sport o semplicemente per passeggiare… Per affrontare al meglio le attività all’aria aperta è importante proteggere il nostro corpo dai raggi ultravioletti: un’azione che, ci ricordano gli esperti dermatologi, dovrebbe essere effettuata sempre, addirittura anche d’inverno e non solo in spiaggia ad agosto, e che necessariamente deve riguardare anche i nostri occhi! 4 VALIDI MOTIVI PER INDOSSARE SEMPRE GLI OCCHIALI DA SOLE Spesso concepiti come un mero accessorio estetico, gli occhiali da sole sono prima di tutto un’esigenza per il benessere degli occhi: tutti, dai bambini agli anziani, da chi ha occhi chiari a chi quelli scuri, dovrebbero indossare gli occhiali da sole, perché rappresentano il più valido alleato contro le radiazioni solari, che, se penetrano nell’occhio, potrebbero portare a serie conseguenze, tra cui: • Secchezza oculare • Congiuntiviti • Cataratta • Infiammazioni della cornea QUALI OCCHIALI DA SOLE SCEGLIERE? In questo articolo troverai, quindi, un’utile guida all’acquisto che ti sarà d’aiuto per individuare, in modo semplice e veloce, il giusto occhiale da sole per le tue necessità quotidiane. Ma prima di tutto, quando si acquista un paio di occhiali, è importante accertarsi sempre che il prodotto riporti all’interno dell’asta il marchio CE, garanzia di qualità e di sicurezza!
OCCHIALI DA SOLE CON LENTI GRADUATE Porti già gli occhiali da vista? Allora anche gli occhiali da sole dovranno avere esattamente la gradazione di cui hanno bisogno i tuoi occhi: scegli il modello che ti piace di più e fai montate le lenti graduate, con qualsiasi design di costruzione, anche progressive! La scelta adeguata della tonalità delle lenti, inoltre, aiuta ad avere una visione più confortevole: la maggior parte dei miopi vede meglio con lenti a colorazione calda sul marrone, mentre gli ipermetropi preferiscono lenti a colorazione fredda tendenti al grigio. Occhiali da sole con lenti polarizzate Quando la luce si riflette su superfici lucide, come ad esempio uno specchio d’acqua, la neve o il vetro dell’auto, la sua intensità aumenta provocando fastidiosi abbagliamenti e riducendo il contrasto. Esistono occhiali da sole già dotati di filtro polarizzante oppure è possibile montare le lenti polarizzate sul tuo occhiale preferito. Le lenti polarizzate riducono i fastidiosi bagliori della luce del sole, proteggendo al 100% dai raggi UV e migliorando il contrasto, anche nelle giornate estremamente soleggiate. OCCHIALI FOTOCROMATICI Il loro funzionamento è molto semplice: quando ti trovi in un ambiente interno, le lenti sono chiare e nel momento in cui esci all’esterno, esponendoti alla luce del sole e ai raggi UV, le lenti diventano progressivamente più scure, proteggendo gli occhi. Si tratta di lenti adatte ad ogni situazione o occasione, ad esempio in ufficio, a casa o all’aria aperta, mentre si pratica sport. A differenza delle lenti da sole, le fotocromatiche offrono la comodità di possedere un unico occhiale utilizzabile sia all’interno che all’esterno. OCCHIALI DA SOLE CON LENTI COLORATE CHIARE Molti vivono l’occhiale come meravigliosa nota di stile, che completa e definisce l’abbigliamento e il look personale nelle diverse occasioni. Si possono personalizzare gli occhiali da sole con lenti colorate per tutti i gusti: tinta unita o sfumate, in tonalità fredde o calde, e ancora specchiate… ma tutte con un unico obiettivo: esaltare il tuo stile! Fai sempre attenzione alla qualità; anche se chiare, le lenti devono sempre filtrare i raggi UV. OCCHIALI DA SOLE DA BAMBINI È molto importante proteggere gli occhi anche dei bambini dai raggi UV: ecco perché esistono diversi tipi di occhiali da sole pensati appositamente per loro: si tratta di occhiali leggeri, versatili, colorati e dal design accattivante, che trasformano un oggetto necessario in un accessorio simpatico da indossare in qualsiasi occasione: a scuola, in gita, a passeggio, mentre praticano sport o giocano.
MARANO VICENTINO Piazza Silva 65 - Tel. 0445 623323