parliamo
con Tatiana Ruaro, pedagogista
parliamo
con Tatiana Ruaro, pedagogista
Le crescenti richieste di orientamento individuale mi spingono a mantenere costantemente aggiornato questo tema. Gli studi del Laboratorio di Ricerca e Intervento per l’Orientamento alle Scelte (La.R.I.O.S.) dell’Università di Padova, offrono uno sguardo approfondito sulle sfide del presente e sulle opportunità che l’orientamento scolastico può fornire per affrontarle, sottolineando l’importanza di sviluppare competenze critiche, resilienza e una visione sostenibile per il futuro. Nei mesi scorsi ho tenuto alcune conferenze per l’orientamento per il progetto della Regione Veneto “Orientati” in cui approfondivo la dimensione educativa, indicando degli strumenti molto concreti per affrontare una scelta il più possibile consapevole e per evitare un cambio di rotta, o, limitandola il più possibile. Cambiare indirizzo, infatti, può portare a insuccessi scolastici, problemi emotivi e relazionali, oltre a causare una forte demotivazione fino all’abbandono scolastico.
La scelta della scuola superiore, rappresenta un momento cruciale nella vita dei ragazzi, ma anche una sfida per le famiglie che vogliono accompagnarli in modo consapevole verso il loro futuro. Il terzo capitolo del volume “L’orientamento e la progettazione professionale” di Soresi e Nota, offre una prospettiva approfondita sugli aspetti chiave dell’orientamento professionale. Li riassumo qui di seguito per punti.
- Viviamo in un mondo in rapida trasformazione, in cui la robotizzazione, le crisi ambientali e le disuguaglianze economiche stanno cambiando profondamente il panorama lavorativo, questa decisione richiede riflessione e visione.
- L’orientamento scolastico non si limita a indicare un percorso formativo. È anche un’opportunità per sviluppare competenze che aiuteranno i ragazzi ad affrontare un futuro sempre più complesso.
- Viviamo in un’epoca di globalizzazione, dove le opportunità si moltiplicano, ma aumentano anche le sfide. È importante aiutare i ragazzi ad ampliare la loro visione del mondo, magari attraverso percorsi che includano le lingue straniere, esperienze interculturali o progetti che li sensibilizzino alle dinamiche globali.
Personalmente avendo lavorato come docente a contratto nelle scuole superiori, posso solo confermare che tutti questi aspetti sono portati avanti con grande entusiasmo e professionalità da insegnanti e dirigenti degli Istituti scolastici dell’Altovicentino.
Un elemento cruciale che si ritrova nel libro di Soresi, Nota è la sostenibilità.
Mai come oggi, è fondamentale educare i giovani al rispetto per l’ambiente e alla consapevolezza dell’impatto delle proprie scelte. Le famiglie possono sostenere percorsi che orientino verso settori in crescita, come l’economia circolare, le energie rinnovabili o l’agricoltura biologica. Questi indirizzi non solo offrono ottime opportunità lavorative, ma formano anche cittadini più responsabili e consapevoli.
- La tecnologia è un altro tema centrale. Rivoluziona il mondo del lavoro, crea nuove opportunità ma al contempo anche incertezze. “Preparare i ragazzi significa incoraggiarli ad acquisire competenze tecniche, ma anche a sviluppare creatività, capacità di collaborazione e pensiero critico, qualità indispensabili per affrontare i cambiamenti.”
È importante aiutarli a riflettere sull’impatto etico e sociale delle tecnologie, affinché possano utilizzarle con consapevolezza.
- La precarietà lavorativa, infatti, è una realtà con cui i ragazzi dovranno confrontarsi.
Prepararli significa stimolarli a sviluppare resilienza e flessibilità, capacità che permettono di affrontare con serenità le transizioni e le sfide professionali.
- Percorsi formativi dovrebbero includere laboratori pratici o attività orientate alla progettazione personale aiutando i ragazzi a vedere le difficoltà come opportunità di crescita, incoraggiandoli a esplorare interessi e talenti.
- Infine, è essenziale trasmettere ai ragazzi l’importanza di valori come equità e giustizia sociale. Le professioni del futuro non riguarderanno solo il successo individuale, ma anche il contributo al benessere collettivo. “Coniugare progresso tecnologico, sostenibilità e giustizia sociale significa formare persone capaci di immaginare un mondo migliore, in cui crescita e benessere camminano insieme.” In questo contesto, la celebre frase del dott. Polito, tratta dal titolo del suo libro “Realizza i tuoi talenti, per regalare il tuo contributo al mondo”, si inserisce perfettamente, richiamando l’importanza di valorizzare le proprie capacità per fare una differenza positiva nella società.
In conclusione, la scelta della scuola superiore non riguarda solo il presente, ma è un investimento sul futuro. Come genitori, possiamo aiutare i nostri figli a scoprire i loro interessi, le loro attitudini e costruire un Progetto di Vita che li renda non solo competenti, ma anche cittadini consapevoli, pronti a rispondere alle sfide di un mondo in continuo cambiamento.
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Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Facilitatore in Mindfulness - l’intervento di Pedagogia Clinica non identifica una specifica fascia d’età, ma può essere rivolto a bambini e ragazzi, adulti e anziani, gruppi e organizzazioni. Se hai domande scrivi a: info@iocomerisorsa.it
Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online - Cell. 346 21 95 783 https://www.iocomerisorsa.it
Ne parliamo con la Dott.ssa Lucia Monaco
Titolare della FarmaciaPiù di Giavenale - Schio
Sin dal suo primo giorno di attività, la nostra Farmacia si è connotata come Biofarmacia, ovvero la scelta di offrire, oltre ai prodotti tradizionali, rimedi officinali, fitoterapici, prodotti omeopatici; preparati galenici bio; cosmetici e make-up biologici certificati, per soluzioni e metodi di cura naturali.
Da tempo, poi, in prossimità del S. Natale, proponiamo “eco-gioielli”, cosìdetti perché realizzati in “oro vegetale” E proprio dell’oro vegetale, o meglio del Capim dourado voglio parlarvi.
Si tratta di una pianta, il Capim dourado per l’appunto, nativa della regione del Jalapão, in Brasile. In portoghese, Capim dourado significa letteralmente erba d’oro E proprio nel Jalapão, splendida terra di incredibile bellezza, è possibile ammirare distese interminabili del Capim dourado, che nasce spontaneamente in questa unica zona del mondo. Già intorno al 1500 i portoghesi, spingendosi nell’entroterra brasiliano, trovarono il Capim dourado, pensando di aver scovato finalmente l’oro che tanto cercavano.
Il Capim dourado inizialmente ha una colorazione verde e, dopo un anno di maturazione, assume il caratteristico colore oro. La pianta viene raccolta quando non è ancora matura, perchè perderebbe la brillantezza e prima che il colore si “bruci” tendendo al rosso.
La fibra matura è costituita da una rosetta di foglie, vicina alla superficie del suolo e durante la raccolta (in autunno) si fa attenzione a non sradicarla, mentre si lasciano sul terreno i semi per rinnovare la produzione e favorire una naturale risemina.
La lavorazione di questa fibra vegetale, di cui sono maestri gli indios nativi, dura alcuni giorni. Dapprima viene lavata, quindi tenuta a riposo per una asciugatura naturale. Una volta seccata, si selezionano gli steli e si catalogano per tipologie: il Capim fino è il più prezioso e viene usato per i gioielli, mentre con il Capim grosso, più spesso e lungo, si realizzano borse e vasi.
E’ una lavorazione artigianale che si tramanda da generazioni sostanzialmente attraverso due metodi: il cucito, seondo le antiche tradizioni di intreccio delle fibre vegetali; e la tecnica del wire (filo), in cui gli steli rivestono fili di metallo in modo da poter ottenere qualsiasi forma senza deformarli.
Il Capim dourado è protetto dalla legislazione brasiliana e, come si diceva, lavorato con cura dagli indios. Ciò permette a queste popolazioni di portare avanti un’economia sostenibile, senza sfruttamento delle risorse.
Dal Capim dourado, gli eco-gioielli, ovvero bijoux che grazie alla bellezza lucente del colore (a differenza di altri materiali che utilizzano trattamenti chimici per ottenere una tonalità dorata, l’oro vegetale trae il suo aspetto dorato dalla natura stessa), possono essere tranquillamente utilizzati anche per occasioni importanti. Inoltre sono resistenti all’acqua e al tempo e, particolare assai importante, il Capim dourado può essere indossato da tutti perché assolutamente leggero e anallergico. Una pulizia delicata con un panno asciutto può essere sufficiente per ripristinarne la brillantezza.
Noi abbiamo deciso di proporli perché in linea con la nostra filosofia: I gioielli in oro vegetale non sono solo belli, ma sono anche, soprattutto, una dichiarazione di moda etica alternativa e sostenibile. Orecchini, braccialetti e collane in oro vegetale possono rivaleggiare in bellezza con le loro controparti in oro metallizzato, ma sono molto più rispettosi dell’ambiente, simboleggiando così l’armonia tra l’uomo e la natura: un modo per distinguersi contribuendo a un futuro più sostenibile.
Dott.ssa Lucia MONACO
POLIAMBULATORI SAN GAETANO AZZERA
LE ATTESE E SCEGLIE L’INNOVAZIONE
La cataratta non è più una patologia esclusiva della terza età. L’aumento dell’esposizione ai raggi solari, delle patologie metaboliche e dell’uso prolungato di dispositivi digitali ha anticipato l’insorgenza di questa problematica. Sono infatti in aumento i pazienti operati per cataratta che hanno tra i 40 e i 50 anni.
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile eseguire l’Intervento per Cataratta senza attesa e godere della qualità delle Lenti Premium
SEGNALI DA NON TRASCURARE
Quando si manifestano sintomi come visione sfuocata, alterata percezione dei colori e immagini doppie è consigliabile eseguire una visita oculistica approfondita per valutare il livello di opacità del cristallino e capire l’evolversi della problematica.
La Cataratta non si arresta ed è in costante evoluzione, con un progressivo peggioramento della vista. L’intervento si può rendere necessario per eliminare il problema definitivamente.
UN INTERVENTO RAPIDO E INDOLORE
In caso lo specialista rilevi la presenza di una opacizzazione del cristallino tale da compromettere le attività quotidiane, come la lettura, la guida o l’uso dei dispositivi quali tablet e cellulare, è possibile scegliere di intervenire senza alcuna attesa, per tornare a vedere chiaro.
Presso la San Gaetano Clinica e Ricerca di Thiene, l’intervento di cataratta è eseguibile in 15 giorni ed è all’avanguardia per sicurezza ed efficacia.
Si tratta di una procedura breve, della durata di circa 10-15 minuti, eseguita in anestesia topica, senza necessità di ricovero.
Durante l’intervento il paziente è sveglio e deve semplicemente fissare una luce. Non si avverte dolore, ma solo un leggero fastidio.
La sostituzione del cristallino opacizzato con una lente artificiale porta benefici immediati: la visione migliora già nei giorni successivi, a patto di seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie.
Poliambulatori San Gaetano è dotato di lenti premium, un cristallino artificiale che permette non solo di restituire la trasparenza all’occhio, ma anche di correggere eventuali difetti visivi, come l’astigmatismo o la presbiopia.
La lente artificiale è definitiva, ma in rari casi il cristallino può opacizzarsi. In queste situazioni non è comunque necessario tornare in sala operatoria: basta una pulizia laser della capsula, in regime ambulatoriale, per ripristinare la trasparenza».
Poliambulatori San Gaetano ha deciso di rendere l’intervento per Cataratta accessibile potendo scegliere di effettuare pagamenti rateizzati e personalizzati, per rendere l’intervento accessibile a tutti.
Inoltre l’intervento è in convenzione con fondi sanitari integrativi, che consentono di ridurre o azzerare i costi. Per ulteriori informazioni o per prenotare una visita per cataratta, è possibile contattare la segreteria al numero 0445372205
Thiene & Schio (VI)
0445 37 22 05
poliambulatorisangaetano.it
A RATE O CONVENZIONE CON FONDO (ES. METASALUTE)
Alla San Gaetano Clinica e Ricerca è possibile effettuare l’intervento per cataratta senza attese e con Chirurghi Oculistici d’esperienza, per risultati sicuri e un rapido ritorno alla quotidianità.
È inoltre possibile scegliere, assieme allo specialista, il tipo di cristallino artificiale da utilizzare. Grazie all’innovativa tecnologia delle Lenti Premium il paziente può risolvere, assieme alla cataratta, anche difetti visivi come miopia, astigmatismo e presbiopia, ottenendo così una vista migliore di quella precedente l’intervento.
Ne parliamo con il Dott. Luca Cazzola
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS - Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da ripetuti episodi di completa (apnea) o parziale (ipopnea) ostruzione delle vie aeree superiori, con conseguente riduzione della saturazione di ossigeno e un possibile aumento dell’ anidride carbonica nel sangue.
Le OSAS possono portare a sforzi respiratori notturni con variazioni della frequenza cardiaca e frammentazione del sonno
Tra i vari sintomi, il più frequente è il russamento abituale che, seppur sottovalutato e visto solo come un problema sociale, si presenta sempre per primo ed è riscontrabile nella totalità delle persone affette da OSAS. A livello statistico si è rilevato che il 30% degli adulti sia un russatore abituale e questa percentuale aumenta fino a toccare picchi del 60% negli uomini e 40% nelle donne attorno i 60 anni.
La diagnosi strumentale delle OSAS si ricava da un esame non invasivo chiamato “polisonnografia” che consiste nella registrazione notturna, mediante un apposito dispositivo, dell’andamento respiratorio del paziente durante il sonno.
Tra le possibilità terapeutiche di trattamento, a seconda della gravità, vi è la somministrazione notturna di aria compressa a pressione positiva (CPAP), la terapia chirurgica dei tessuti orofaringei e delle alte vie aeree e l’utilizzo di specifici dispositivi orali di avanzamento mandibolare. Tali apparecchi hanno la funzione di far avanzare la mandibola e mantenerla chiusa.
In questo modo la lingua è in una posizione anteriore, aumentando così la tensione delle pareti faringee e impedendo quindi l’occlusione parziale o totale del flusso respiratorio.
Alla luce di queste considerazioni si evince che un semplice screening sulla popolazione dei russatori abituali può essere utile per intercettare possibili pazienti affetti da OSAS
Le OSAS si classificano come lievi, moderate e severe. A seconda dell’entità il sonno può essere frammentato con parziali risvegli che impediscono il raggiungimento di un sonno profondo e ristoratore, con conseguente sonnolenza diurna e una ridotta qualità del riposo
Queste condizioni, se protratte nel tempo, possono portare a una diminuzione della concentrazione, irritabilità e nei casi più gravi a un vero e proprio rallentamento psicomotorio, fino a evolvere in quadri clinici più severi come ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, diabete e altre patologie.
Negli anni questi dispositivi hanno avuto una riduzione dell’ingombro all’interno della bocca e un conseguente aumento, con le dovute regolazioni individuali, del comfort per il paziente durante l’utilizzo.
Alla luce di tutte queste considerazioni si evince che l’ odontoiatra, insieme ad altri specialisti, può svolgere un ruolo fondamentale nell’ intercettare e trattare precocemente possibili pazienti affetti da OSAS
COS’E’ LA CAPSULITE ADESIVA
La capsulite adesiva, conosciuta comunemente come “spalla congelata”, è una patologia che colpisce la spalla e in particolare la capsula articolare, caratterizzata da dolore anche intenso e un’ importante perdita di mobilità attiva e passiva della spalla.
La spalla è formata da 3 ossa (Omero, Scapola, clavicola) ed è stabilizzata da capsula articolare, legamenti e muscoli.
La Capsula Articolare infatti è un manicotto di tessuto connettivo, che riveste completamente l’articolazione Gleno- omerale della spalla sostenendola e stabilizzandola.
Nella capsulite adesiva, la capsula articolare si infiamma e si ispessisce diventando rigida e fibrosa. Come conseguenza si avrà una limitazione dei movimenti attivi e passivi della spalla e dolore durante i movimenti.
Il dolore può spesso essere anche notturno, presente anche a riposo ed essere irradiato lungo l’arto superiore.
Le cause della spalla congelata sono ancora sconosciute e quindi non esiste una causa univoca. Attualmente si conoscono solamente alcuni fattori di rischio:
• Insorgenza tra i 40 e i 60 anni;
• Prevalenza nel sesso Femminile
• Traumi locali ed esiti di immobilizzazione post lesioni o fratture (soprattutto quando non seguite da un lavoro di fisioterapia adeguato)
• Problemi neurologici e metabolici (Parkinson, Alzheimer, diabete ecc.)
La spalla congelata è caratterizzata da tre fasi ben distinte:
• 1) Fase di congelamento: dura dai 2 ai 9 mesi, il dolore può essere intenso e prevale sulla riduzione della mobilità che è iniziale.
• 2) Fase congelata: dura dai 4 ai 12 mesi, il dolore tende a diminuire ma peggiora la riduzione del movimento che può diventare molto marcata fino a un vero e proprio blocco.
• 3) Fase di scongelamento: dura dai 5 a 24 mesi, è la fase più lunga nella quale si assiste ad una riduzione del dolore e un graduale recupero della mobilità della spalla
Poiché nella fase iniziale della capsulite la spalla fa male ma ha solo delle lievi limitazioni di movimento, a volte questa condizione può facilmente essere scambiata per un’infiammazione tendinea.
È sempre consigliato perciò rivolgersi a un medico per una diagnosi certa.
LE CURE E LA FISIOTERAPIA
Il recupero della capsulite adesiva potrebbe essere molto lento, ma una terapia precoce e l’impegno costante da parte del paziente, permetteranno sicuramente una ripresa più rapida. Il problema si risolve infatti completamente se trattato con un percorso corretto. Solo nei casi più gravi o non risolti attraverso la gestione conservativa, si può optare per l’intervento chirurgico.
Spesso il medico o lo specialista Ortopedico potrebbero prescrivere una terapia farmacologica e proporre delle infiltrazioni locali con un farmaco antinfiammatorio. Il trattamento della capsulite è poi affidato al Fisioterapista. Dimostrazioni scientifiche hanno dimostrato che la fisioterapia è la modalità terapeutica di prima linea da scegliere in ogni fase della sindrome da spalla congelata.
Generalmente il trattamento fisioterapico consiste nella Terapia Manuale con mobilizzazione passiva della Spalla specifica e apprendimento di movimenti di automobilizzazione e stretching da eseguire a domicilio con costanza.
Inoltre la massoterapia della zona cervico-scapolare contribuisce a ridurre le contratture antalgiche. Non sono indicati, soprattutto nella fase di congelamento, esercizi di rinforzo e non sono particolarmente efficaci terapie fisiche come Tecar, Laser ecc.
In conclusione, la capsulite adesiva, sebbene invalidante, può essere gestita con successo attraverso interventi tempestivi e terapie mirate.
Per questo è importante affidarsi a un Centro Medico di Fisioterapia specializzato per un recupero completo.
Dottoressa FT Elena Calza Centro Medico FKT- SCHIO Piazza Almerigo da Schio, 22 Tel.0445 530700 - centrofktschio@gmail.com - www.centrofktschio.it
Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed
Dottore in tecniche audioprotesiche
Immaginate un ambiente completamente silenzioso, senza la presenza di alcun suono, senza la presenza del vostro respiro e del vostro battito cardiaco. Difficile vero? Questo fa riflettere su come siamo sempre circondati da rumore.
Quello che cambia costantemente è il volume del rumore che ci circonda: se stiamo leggendo un libro davanti a un camino acceso avremo un ambiente più tranquillo rispetto ad un ristorante affollato.
Per questo motivo, in modo costante e istintivo, regoliamo il volume della nostra voce per farci capire dalle altre persone. Tanto più sarà elevato il volume del rumore in cui siamo immersi, tanto più aumenteremo il volume della nostra voce. Il motivo è molto semplice: una persona che sente bene, per capire il 100% delle parole ha bisogno che la voce abbia un volume più alto di circa +7 dB rispetto al rumore. Questo significa che se saremo immersi in un ambiente con 60 dB di rumore, verrà istintivo parlare a 67 dB per farci capire da chi ci sta ascoltando.
PERCHE’ CHIEDIAMO DI RIPETERE NEL RUMORE?
Capita a tutti di chiedere di ripetere nel rumore, tuttavia i motivi possono essere diversi:
• L’interlocutore utilizza una voce troppo bassa, avvicinando la propria voce al volume del rumore…ma in questo caso tutte le persone presenti farebbero fatica a comprendere e quindi chi parla dovrebbe adattare la propria voce per farsi capire.
• La capacità del nostro cervello di “separare” la voce dal rumore risulta differente da persona a persona. Questo significa che, a parità di udito, avremo una differente capacità di comprensione nel rumore. Le persone con una ridotta capacità, avranno un disagio maggiore in caso di calo uditivo.
• La presenza di ipoacusia, ossia di un calo uditivo, aumenta esponenzialmente la difficoltà di comprensione nel rumore.
MATRIX TEST: PERCHè E’ COSì UTILE PER LA SCELTA DELL’APPARECCHIO ACUSTICO?
ll Matrix Sentence Test, che si può tradurre in italiano come “Test della matrice di frasi”, è un test di audiometria vocale adattiva in competizione (cioè la voce viene messa in competizione con i rumori in sottofondo) sviluppato a Oldenburg, Germania.
L’obiettivo del test è quello di valutare la comprensione delle parole in condizioni di rumore, simulando ambienti di ascolto difficili in cui ci si può trovare nella vita quotidiana.
Questo esame viene anche utilizzato per testare le prestazioni degli apparecchi acustici in situazioni realistiche e per mostrare le differenze tra i vari modelli. In questo modo è possibile ottenere informazioni affidabili sul livello di comprensione delle parole con l’utilizzo degli apparecchi.
Il Matrix Test è quindi necessario per capire il modello di apparecchio acustico più adatto e per dare una precisa stima del risultato che si potrà raggiungere. Gli apparecchi acustici moderni sono in grado di migliorare la capacità di comprensione in ambiente rumoroso e, alcuni di essi, utilizzano anche l’Intelligenza Artificiale. La scelta dell’apparecchio acustico e della sua tecnologia è quindi basata sul risultato del Matrix Test: una persona ipoacusica con uno scarso risultato nel Matrix Test dovrà essere necessariamente supportata dalle nuove tecnologie, in modo da permettere al cervello di ricevere un segnale (la voce) più alto rispetto al rumore.