Mittelfest: libretto appuntamenti

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anteprima 16 luglio



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Genio d’Europa Dèmoni Cultura europea, civiltà occidentale e civiltà “altre”. Nel flusso incessante della rete globale questi confini esistono ancora? Una domanda su cui MittelFest 2010 vuole aprire alcuni spiragli di conoscenza. Il Novecento con i due conflitti mondiali, che storici come Ernst Nolte ed Enzo Traverso hanno definito “Guerre civili europee”, ha segnato un’implosione della sfera d’influenza del Vecchio Continente e il contemporaneo assurgere, per un infinito mezzo secolo, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica a ruolo di potenze globali. Questo equilibrio che consegnava comunque il dominio del mondo a entità appartenenti all’alveo della “civiltà occidentale” si è dissolto nel 1989. Da quell’anno in particolare, insieme al crollo del Muro di Berlino cui è stato dedicata l’edizione 2009 di MittelFest, si è assistito al prepotente insorgere di nuove potenze polititicoeconomiche, apportatrici di nuove culture e di diversi stilemi artistici, che mettono in discussione una supremazia occidentale non più scontata, relegando spesso a un ruolo politico di secondo piano l’Europa, pur unita e pacificata. Cina, India, paesi dell’Asia orientale, paesi di religione musulmana, hanno edificato nei fatti un nuovo universo culturale, amplificato a dismisura dai nuovi media e spesso conflittuale. La cultura europea trae le proprie radici dal concetto classico della socratica libertà di confutazione attraverso il Dialogo, distillata da Emmanuel Kant nella sua definizione di Libertà di pensiero quale “capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro”: non più Maestri inconfutabili che tramandano sapienza da una generazione all’altra, ma il “genio” individuale che sceglie il prorpio itinerario nella ricerca del Vero. Di qui la peculiarità europea

European Genius Demons European culture, Western civilisation, “other” civilisations. In the incessant flux of the global network do such categories still exist? This is a question which Mittelfest 2010 would like to consider as food for thought. With two world wars, defined by historians such as Ernst Nolte and Enzo Traverso as European civil wars, the 20th century marked a collapse of Europe’s sphere of influence and the concomitant assertion of the United States and the Soviet Union in the role of global powers – for an interminable half-century. This equilibrium, which put the world in the hands of entities belonging nonetheless to “Western civilisation”, fell apart in 1989. Since that year – the fall of the Berlin Wall was the subject of Mittelfest 2009 – we have witnessed the burgeoning of new political-economic powers, bearers of new cultures and different artistic styles, which question western supremacy and frequently consign Europe, peaceful and united though it is, to a secondary political role. China, India, east Asian countries and Muslim countries have built a new, often conflictual, cultural universe which has been amplified beyond measure by the new mass media. The roots of European culture are sunk in the classical concept of the Socratic freedom to refute through dialogue, distilled by Emmanuel Kant in his definition of freedom of thought as the “ability to make use of one’s intellect without another’s guidance”. The irrefutable master handing down knowledge from one generation to the next is replaced by the individual “genius” who chooses his own route in his search for truth. Hence the European peculiarity of questioning deep-rooted convictions, of continual renewal in science and in art, an open forma mentis able

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di contestare convinzioni radicate, di rinnovarsi in continuazione sia nel campo della scienza sia dell’arte. Una “forma mentis” aperta e capace di accogliere culture diverse, rimodellandole. Radicalmente legato alla Cultura occidentale è il concetto di “genio” quale dèmone sovvertitore dell’ordine costituito anche in senso artistico, elemento di contatto tra Cielo e Terra, tra Ragione e Mistero, figura simbolica che raffigura plasticamente l’originaria dicotomia della cultura europea. Nietzcke nella “Nascita della tragedia” e Jean Pierre Vernant nel suo “Origini del pensiero greco” spiegano con straordinaria lucidità come essa sia bifronte, con una faccia rivolta alla luce del positivismo, della scienza, della ragione, e un’altra immersa nell’ombra dei Misteri orfici, dell’alchimia, di molti aspetti dell’Umanesimo rinascimentale, dell’occultismo dai notevoli risultati artistici come quelli di un Gurdjieff. Non si parla ovviamente di tavolini a tre gambe, ma di quelle corrrenti esoteriche che Louis Pauwels o, con maggiore rigore storico l’italiano Giorgio Galli, individuavano come radice prima della nascita del nazismo, lugubre escrescenza nata nel cuore di un’Europa che si supponeva saldamente ancorata alla Ragione illuministica. Non siamo ancora abbastanza lontani da quelle tragedie per dichiarare ottimisticamente estinte le loro origini. Queste caratteristiche hanno contagiato anche culture basate su tradizioni immutabili come quella cinese o indiana, le quali, nell’ultimo secolo, adottando la “trasgressione” e la reinterpretazione delle proprie tradizioni quali moduli estetici e valoriali hanno in sostanza re-indossato i panni caratteristici del Genio europeo. La libertà di pensiero, valore fondativo della cultura europea, sta influenzando, in forme diverse e con diversi gradi di immedesimazione, gli attori della nuova creatività. Società e culture che sembravano immutabili ancora nel secolo appena trascorso hanno compiuto straordinari cambiamenti, rielaborando stilemi millenari e rinnovando formule artistiche consolidate. Nuovi soggetti, nuove correnti che stanno ingaggiando una battaglia epocale in vi-

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to absorb and reshape different cultures. Profoundly rooted in western culture is the concept of the “genius” as a demon who subverts the order of things in art as in other fields, an element of contact between heaven and earth, between reason and mystery, a symbolic figure embodying the original dichotomy of European culture. Nietzsche in The Birth of Tragedy and Jean-Pierre Vernant in his Origins of Greek Thought explain with extraordinary clarity that European culture is two-faced – one turned towards the light of positivism, science and reason, the other sunk in the shadows of the Orphic mysteries, of alchemy, of many features of Renaissance humanism, of occultism and its notable artistic achievements, as exemplified by Gurdjieff. We are not speaking, obviously, of three-legged tables, but of those esoteric currents identified by Louis Pauwels and (with greater rigour) Italian historian Giorgio Galli as a root before the advent of Nazism, that lugubrious excrescence begotten in the heart of a Europe that assumed itself solidly anchored to Enlightenment reason. We are still too close to those tragedies to declare their origins extinct. These characteristics have also infected cultures based on immutable traditions, such as those of China and India. Becoming transgressive in the last hundred years, re-interpreting their traditions as modules of aesthetics and values, they have basically donned the clothes characteristic of the European genius. Freedom of thought, the founding value of European culture, now influences the new creative forces, in varying forms and with varying degrees of self-identification. Societies and cultures which still seemed immutable in the last century have enacted extraordinary changes, reworking centuries-old stylemes and revising time-honoured artistic formulas. They are new players and new currents engaged in an epoch-making battle between a global freedom of thought – a hope to be nurtured – and global standardisation – a danger to be averted. To the latter prospect regional and national cultures and local koiné represent a crucial antidote in a


sta – questa è la speranza- di una globale libertà di pensiero oppure - questo è il pericolo- di una globale omologazione. Di quest’ultima ipotesi le culture regionali e nazionali, le koiné locali rappresentano un antidoto determinante in un confronto che è da sempre il file rouge di MittelFest. L’Europa, conclusa l’epoca della sua potenza politica e militare, ha subito una trasmutazione epocale, dissolvendosi nei mille rivoli dei nuovi media e della nuova cultura virtuale. Uno scenario su cui vale la pena indagare. Lo spengleriano e inesorabile Tramonto dell’Occidente si è trasmutato in un’aurora che sta premendo a un’orizzonte non ancora definito? E ancora: quanto la cultura europea attuale, quindi gli attori che le appartengono, incide nell’universo virtuale dei nuovi media, fondamentali per la comunicazione del pensiero? E’ ora di ridefinire o quanto meno ripensare il concetto di relativismo culturale? E’ giunto il momento per l’Europa di confrontarsi con l’”altro” svestendosi da antichi complessi di colpa? Qualche risposta su questi interrogativi crediamo verranno da MittelFest 2010 e soprattutto dal Progetto Dostojewski, irraggiungibile indagatore della psiche e delle lacerazioni dell’uomo occidentale, e dai tanti spettacoli di musica e di danza che mostreranno sui palcoscenici di Cividale, Udine e Gorizia le contaminazioni in atto nel mondo globalizzato.

confrontation that has always been Mittelfest’s unifying theme. Since the end of its political and military hegemony, Europe has undergone a radical transformation, dissolving into the myriad rivulets of the new media and the new virtual culture. This is a scenario worth investigating. Has the inexorable Spenglerian sunset of the West changed into an aurora visible over a horizon as yet undefined? To what extent do present-day European culture and the players in it make a mark in the virtual universe of the new media, which are crucial for the communication of thought? Is it time to redefine or at least rethink the concept of cultural relativism? Has the time come for Europe to enter into dialogue with “the other”, ridding itself of its long-standing guilt? We like to think that some answers will come from Mittelfest 2010 and above all from Project Dostoevski, peerless investigator of western man’s psyche and lacerations, and the host of music and dance events that will be using the stages of Cividale, Udine e Gorizia to lay bare the cross-fertilisations under way in the globalised world.

PRESIDENTE / PRESIDENT Antonio Devetag

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CALENDARIO FESTIVAL

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VEN

I KARAMAZOV anteprima festival EVENTO INAUGURALE

DISCANTUS PELLEGRINAGGIO IMMOTO GLAUCO VENIER RAGAZZI

STORIA DI TÖNLE LE PAS DE DEUX GÉNIAL

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DOM

PULCINELLA E L’ORGANETTO BEETHOVEN: LA NONA CAPOLAVORO ASSOLUTO. BEETHOVEN: LA NONA CAPOLAVORO ASSOLUTO? LEZIONE 21 COME MI MANCA BEETHOVEN

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(a+b)³

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THOM PAIN (basato sul niente)

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CADONO MORTE LE FOGLIE

LUN MAR

MER

GENIUS VOCI

INFLUENZE CLASSICHE, DA ORIENTE A OCCIDENTE

LEV IL PROCESSO - PROCES


CALENDARIO

orario luogo

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PROSA

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TEATRO VERDI GORIZIA

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DANZA/MUSICA

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CHIESA SAN FRANCESCO

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CHIESA S. MARIA dei BATTUTI

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PIAZZA DUOMO

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FIGURA

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PIAZZA PAOLO DIACONO

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MUSICA

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CHIESA SAN FRANCESCO

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TEATRO VERDI GORIZIA

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CHIESA SAN FRANCESCO

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TEATRO VERDI GORIZIA

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CALENDARIO FESTIVAL

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DELITTO E CASTIGO - ZLOČIN IN KAZEN

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MADELEINE

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ARLECCHINO E LA TORTA DEL DESTINO

GIO

VEN SAB

BERIO IN MOVEMENT

LOVE MACHINES

IDIOTAS MARTIN LUBENOV’S JAZZTA PRASTA ARENA

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DOM

DA LEONARDO AI CONTEMPORANEI GIOCO DI MANO BOBBY McFERRIN CASSANDRA

Eventi collaterali

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DOM

IN CAMMINO NABOKOV vs DOSTOEVSKIJ LA TEORIA DELLE STRINGHE


CALENDARIO

orario luogo

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PROSA

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CHIESA S. MARIA dei BATTUTI

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DANZA/MUSICA

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TEATRO VERDI GORIZIA

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PIAZZA DUOMO

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VIE DI CIVIDALE

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19.00

TEATRO NUOVO GIOVANNI da UDINE - UDINE

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MUSICA

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PIAZZA DUOMO

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CHIOSTRO S. FRANCESCO

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MUSICA

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CHIESA S. MARIA dei BATTUTI

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TEATRO NUOVO GIOVANNI da UDINE - UDINE

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LA_PROSA Oggi non è più tempo di tragedia. Naturalmente il tragico continua a esistere, polverizzato nel quotidiano di milioni di persone o amplificato in disastri collettivi, ma, se anche si manifesta, il suo impatto dura poco: lo si comprime e dequalifica a livello di effetto, lo si trasforma in merce, perché ogni segnale di realtà deve diventare facile, superficiale, commestibile – per poter soddisfare tutti, per poter essere comprato, consumato e dimenticato in fretta. È questo il mondo in cui viviamo. E in questo mondo esiste ancora una funzione attiva e peculiare del genio europeo? O in questo si è diluito, è diventato ininfluente nel mare grigio della globalizzazione? E noi cosa dobbiamo fare? Ricordarlo? Celebrarlo? Io penso piuttosto che dobbiamo difenderlo e riviverlo, tornando alle parole dei grandi maestri del passato. Quanto più la società è molle, distratta, quanto più vola bassa, tanto più il teatro deve dare risposte alte e moralmente forti. Questo spiega perché nell’edizione 2010 di MittelFest, la Prosa ha la sua linea di forza in Dostoevskij, lo scrittore che più di ogni altro ha scelto di indagare la lacerazione umana tra bene e male, con una passione forse a tratti ingenua, ma con una incandescenza spirituale, una follia inventiva, una verticalità, che ancora oggi lasciano stupefatti. Un altro strumento di difesa è la memoria del proprio passato, e quindi dei valori, ma soprattutto dei disvalori e delle grandi cadute morali. Un popolo che non possiede questa memoria – potete anche chiamarla cultura, parola che oggi fa sbuffare molti di sufficienza – è un popolo senza identità né carattere, è fragile: può trasudare gelatina,

come anche farsi ingannare da una tecnologia in sé preziosa, ma che spesso, applicata alla sfera del fantastico, finisce per immiserirlo o lo trasforma in narcosi. Il gruppo Muta Imago lavora sul tema della memoria da anni: lo fa con la tecnica di un teatro di immagini, vale a dire utilizzando prevalentemente effetti visivi e sonori. Il risultato è una trilogia che si è venuta costruendo nel tempo e che per la prima volta verrà rappresentata integralmente nella sua successione logica nel corso di tre giornate. La terza linea portante del programma di prosa è in fondo la più semplice, la più nobile e antica: un uomo che racconta una storia. È l’affabulazione. Soltanto un attore e le parole di uno scrittore. Ma almeno sono parole, merce rara nell’impero della chiacchiera. Almeno sono storie, e come tutte le storie sincere non inseguono il nostro gradimento: vogliono solo farci comprendere meglio sia noi stessi che gli altri e aiutarci a resistere nella trincea dell’umano. Furio Bordon Direzione artistica Prosa PROGETTO DOSTOEVSKIJ TRILOGIA DELLA MEMORIA AFFABULAZIONI

PROSA

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LA_MUSICA La molteplicità di genii e genialità che si è manifestata in Europa ci fa riflettere sul fatto che il vero genio europeo sia la musica classica, che ha caratterizzato e segnato il nostro pianeta negli ultimi 500 anni. Da quando esiste l’uomo il settore artistico mai è stato così fortemente influenzato come è accaduto con la musica classica da Monteverdi fino a Berio. La musica classica è un unicum nella storia dell’uomo, è un patrimonio europeo che spesso diamo per scontato senza considerare quanto abbia influenzato tutti i continenti e tutti i generi musicali dal pop al jazz. Considerata musica colta o di difficile approccio in realtà si dirama e radica nelle nostre vite. Dagli Stati Uniti fino al lontano Oriente è riuscito ad essere elemento positivo di globalizzazione portando una profondità di pensiero e una rigorosità esecutiva che la contraddistingue anche in ambiti e ambienti che mai un secolo fa avremmo immaginato (ad esempio le opere esportate nei paese orientali hanno un successo durevole e continuo). Le famose contaminazioni di genere, in realtà potremmo dire che non esistono, ma esiste una necessità degli artisti di diversi continenti e di diverse estrazioni di abbeverarsi a questa storia europea, a questa arte piena di civiltà, piena di riferimenti alla tradizione popolare sempre sublimata e ricca di profondità di pensiero. Un artista che non sia prigioniero del proprio ego musicale e che studi con serietà, per necessità dovrà prima o poi trovare in sé la curiosità di confrontarsi con la musica cosiddetta classica che proprio noi europei negli ultimi lustri forse abbiamo considerata datata per cadere in un qualunquismo culturale schiavo della

necessità di fare incassi o di attirare masse. Proprio nel momento in cui tramite la musica fecondiamo altre civiltà tagliamo i contributi non pensando che proprio la cultura e la nostra unicità potranno distinguerci. L’Europa per la sua storia e anche per gli sbagli già commessi, può essere un faro planetario non solo culturale ma anche di civiltà ed economico solo se riparte dalla sua profondità di pensiero anche e soprattutto culturale. Durante questa edizione del festival potremo quindi goderci alcuni capolavori della musica classica fino al genere contemporaneo europeo (da Beethoven a Berio con particolare menzione per il progetto Genius Voci in cui ascolteremo alcuni brani raramente eseguiti ma di belezza struggente), ma andremo anche a scoprire come un’orchestra coreana riesce ad eseguire magnificamente musica europea e anche musica di autori contemporanei orientali ed europei (Tan Dun e Nyman, con un brano commissionato da MittelFest) in cui l’influenza della nostra tradizione è sempre presente. Un cenno particolare merita Bobby McFerrin, musicista che dire eclettico è dire poco. Mentre va ricordata anche una prima collaborazione con Folkest, che ha trovato un minimo comune denominatore in un progetto centrato sulla fisarmonica, strumento prettamente europeo, nato a Vienna ed evolutosi in diverse forme musicali dalla musica contemporanea al jazz e alla musica popolare. Claudio Mansutti Direzione artistica Musica

MUSICA

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LA_DANZA Gli europei hanno forgiato la storia, l’arte ed il pensiero per secoli. Il genio creativo europeo era, è, sarà. Su un trascorso di solida memoria intellettuale ed artistica la Danza di oggi racconta i grandi del passato e segna nuove ellissi per i futuri talenti nel candore e nella tragedia di ogni sentimento umano o passaggio storico. Non si può prescindere dal genio artistico e creativo del passato per innescare l’innovazione; è base indispensabile per l’evoluzione della coscienza culturale. La nuova danza può essere l’espressione della poesia del passato coniugata alle forme tecnologiche più visionarie. Memoria quindi sì, ma mai sterile, ispirazione piuttosto, bisogno energico di speranza. La cultura europea, che ha nel suo dna le musiche di Beethoven, gli scritti di Kafka, il mito di Cassandra, l’irrequietezza di Michelstaedter sembra avere vitale bisogno di enunciarli tutti, ancora, per ripensarli, risognarli, rimodularli nel futuro, in assonanza con un nuovo tecnologico millennio. Il programma 2010 della Danza quindi raccoglie ogni alto suggerimento del gusto europeo e lo evolve, destruttura, ricalibra per il nuovo palato, la nuova poetica, la nuova socialità. Saranno danzatori di fama internazionale ad inaugurare il Festival: su musiche eterne interpreteranno magistralmente il genio coreografico dei grandi innovatori coreografici del Novecento. Doveroso l’omaggio, poi, al genio goriziano, a cent’anni dalla scomparsa: la mente giovane e fremente di Michelstaedter nell’incontro con il suo eroe musicale: Beethoven. Il Balletto dell’Esperia coglierà il genio istintivo di entrambi. L’angosciosa con-

dizione dell’uomo, al centro del capolavoro kafkiano Il processo, si manifesta in scena grazie al talento del giovane coreografo croato Staša Zurovac e alle musiche appositamente composte dal M° Berislav Šipuš. L’eclettismo del genio musicale di Luciano Berio ispira l’inedito triplice evento performativo della compagnia austriaca Dans. Kias: un assolo danzato, una video installazione ed un concerto non convenzionale per strumento solo. La curiosità del genio meccanico leonardesco è la lente attraverso la quale guardare la realtà con occhi nuovi, come fanno i Kataklò, punta di diamante italiana del physical theatre. Mentre metaforico è lo spazio vuoto, spoglio di ogni connotazione, nella quale i danzatori del Central Europe Dance Theatre di Budapest si muovono in modo lento, indistinto, onirico: una danza che sembra una lotta e assume valori eterni di scontro tra vita e morte. Infine il mito di Cassandra, che Christa Wolf carica delle tematiche odierne di emancipazione femminile e subordinazione al potere, rivivrà nella versione danzata di Luciano Cannito. C’è tanto passato perché grande è la voglia di futuro ma non c’è strada da percorrere senza un inizio, un’educazione, un’abitudine al bello. Indivisibili, i tempi, le passioni, le forze umane in campo. Uguali a se stessi nei secoli eppure sempre testardamente nuovi, diversi. Si balla la storia, con muscoli antichi, con la coscienza del presente, con la curiosità del futuro. Walter Mramor Direzione artistica Danza

DANZA

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PROSA / PROSE

ANTEPRIMA FESTIVAL

VENERDÌ 16 LUGLIO ORE 19.00 TEATRO VERDI GORIZIA durata 4h40’

I KARAMAZOV DELLO SPIRITO DELLA CARNE DEL CUORE

da I fratelli Karamazov di Fëdor M. Dostoevskij adattamento teatrale e regia Marinella Anaclerio con Flavio Albanese, Alberto Bellandi, Titino Carrara, Giovanni Costantino, Melissa Di Matteo, Pietro Faiella, Elisabetta Fusari, Carla Guido, Roberto Mantovani, Marit Nissen, Totò Onnis, Cristina Spina, Enzo Toma produzione Compagnia del Sole Diaghilev - Teatro e Società ITALIA

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I fratelli Karamazov è un romanzo che sfugge ai generi. Uno spettacolo da esso tratto non può che fare altrettanto. E’ un giallo? O un disegno filosofico? E’ storia passionale o commedia nera? Una generosa compagnia di interpreti e una regista che a Dostoevskij ha dedicato l’anima, Marinella Anaclerio, portano in scena questo capolavoro sul senso e sul valore della responsabilità: la vetta luminosa di una ricerca, filosofica, religiosa, umana. The brothers Karamazov is a novel that defies definition. And a theatrical show adapted from it cannot do less. Is it a thriller? Or a philosophical discourse? A story of passion or a dark comedy? A generous theatrical company and a director who has dedicated her soul to Dostoyevsky, Marinella Anaclerio, stage this masterpiece on the meaning and value of responsibility: a luminous milestone of striving in philosophical, religious and human terms


PROSA / PROSE

SABATO 17 LUGLIO ORE 17.30 / durata 30’ CHIESA SAN FRANCESCO

RAGAZZI

INTORNO A DOSTOEVSKIJ percorsi e letture

riflessioni sulla gioventù con Flavio Albanese, Melissa Di Matteo, Giovanni Costantino Da un episodio dei Fratelli Karamazov, le riflessioni dello scrittore sull’irrequietezza e il carattere mobile degli adolescenti. From an episode in Brothers Karamazov, the writer’s reflections on the restlessness and changeable character of adolescents.

LUNEDì 19 LUGLIO DOMENICA 18 LUGLIO ORE 11.45 / durata 60’ DUOMO DI CIVIDALE

IN CAMMINO racconti di cercatori di luce con Totò Onnis, Roberto Mantovani, Carla Guido, Pietro Faiella, Flavio Albanese, Cristina Spina Tre modi per avvicinare la spiritualità popolare slava. Gli staretz, i maestri spirituali. Gli jurodivije, i pazzi in Cristo. I pellegrini e i vagabondi mistici.

ORE 18.0 0 / durata 40’ CHIESA S. MARIA DEI BATTUTI

NABOKOV vs DOSTOEVSKIJ scrittori faccia a faccia. con XXXXXXXXXXXXX E XXXXXXXXX Scrittori faccia a faccia. Un incontro impossibile, che mai si potrebbe svolgere se non nella finzione, nell’immaginazione del teatro. Writers face to face. An imaginary match that could never take place except in the fiction and improvisation of theatre.

Three ways to explore popular Slav spirituality: the staretz or spiritual masters, the jurodivye, or holy fools, and the pilgrims and travelling mystics.

SPETTACOLI

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MUSICA / PROSA

SABATO 17 LUGLIO ORE 17.00 CHIESA SAN FRANCESCO

INAUGURAZIONE

MITTELFEST 2010

Cerimonia d’apertura Dramsam Ensemble Discantus Glauco Venier pianoforte jazz Progetto Dostoevskij Ragazzi

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Un assaggio di ciò che si potrà vedere nella 19ª edizione di MittelFest accompagna la cerimonia inaugurale. Il richiamo alle tradizioni storiche, artistiche e musicali di questa regione, tradotto in canto dai componenti del Dramsam Ensemble, si scioglie nella modernità jazzistica del pianoforte di Glauco Venier. Lo spunto progettuale, che è in molte delle iniziative di questo festival, trova esempio nel giovanile appuntamento con le pagine di Dostoevskij. The opening ceremony will give you a taste of Mittelfest 19th edition. The revival of the historical, artistic and musical traditions of this region, sung by the members of the Dramsam Ensemble, melts into modern jazz thanks to Glauco Venier’s piano. The project’s underlying message, to be found in several initiatives of this festival, is embodied in the fresh and youthful staging of Dostoyevsky’s work.


MUSICA / MUSIC

SABATO 17 LUGLIO ORE 17.00 CHIESA SAN FRANCESCO

DISCANTUS Tra i suoi tesori, il Museo Archeologico Nazionale di Cividale conserva alcuni manoscritti del XIV e del XV secolo destinati allora all’uso liturgico presso la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta. Essi contengono una cospicua collezione di cantus planus binatim, ovvero canti a due voci, non mensurati. Una forma polifonica che qualcuno definisce primitiva, ma che nulla ha di rozzo. Ed esprime anzi una ricchezza formale ed espressiva di forte impatto Among its treasures, the Museo Archeologico Nazionale di Cividale has some 14th and 15thcentury manuscripts produced for liturgical use for the Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta. These contain a large collection of cantus planus binatim, or chants for two voices, non mensurati. It is a polyphonic form that some define primitive, but which has nothing rough and ready about it; indeed, it expresses a formal and expressive richness that is deeply impressive.

PELLEGRINAGGIO IMMOTO Tra cultura italica e germanica: i discanti di Cividale Dramsam Ensemble Alessandra Cossi canto, synphonia, campane Nadia Cecere canto, sistri Gianpaolo Capuzzo flauti diritti, flauto doppio, canto Giuseppe Paolo Cecere canto, viella, salterio Claudio Zinutti canto, organo portativo ITALIA

SPETTACOLI

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PROSA / PROSE

SABATO 17 LUGLIO ORE 20.00 CHIESA S. MARIA DEI BATTUTI durata 80’

STORIA DI TÖNLE di Mario Rigoni Stern adattamento teatrale e regia Pino Petruzzelli luci e fonica Francesco Ziello con Pino Petruzzelli produzione Centro Teatro Ipotesi ITALIA

Ospite anche lo scorso anno a MittelFest, scrittore, regista, interprete, Pino Petruzzelli veste adesso i panni dello scrittore Mario Rigoni Stern per narrare l’avvincente epopea di Tönle, un montanaro semplice, forte, generoso, tenace, descritto nella sua solitaria battaglia contro la guerra. Contro ogni guerra. Una storia da leggere come un mito e tramandare alle future generazioni. La forza di un testo e di un modo di recitare che bandiscono ogni retorica. A guest at the MittelFest last year too, writer, director and actor Pino Petruzzelli plays the part of writer Mario Rigoni Stern to tell the riveting epic of Tönle, a simple, strong, generous and tenacious mountain dweller, described in his solitary battle against war. Against all war. A story to be seen as a myth and passed down to future generations. The strength of a text and form of recital that sweeps away all rhetoric.

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DANZA / DANCE

SABATO 17 LUGLIO ORE 22.00 PIAZZA DUOMO durata 120’

LE PAS DE DEUX GÉNIAL Jerome Robbins, Frederick Ashton, George Balanchine. I geni coreografici del Novecento si ispirano a musiche eterne. L’innovazione, la classicità e la rivoluzione sposano le note del passato - quelle di Chopin e di Čajkovskij - oppure quelle moderne di Gershwin nell’arte di étoile contemporanee provenienti dalle più celebri formazioni della danza mondiale: l’American Ballet, il New York City Ballet, l’Opéra de Paris, il Ballet du Capitole di Toulouse. Jerome Robbins, Frederick Ashton, George Balanchine. The choreographic geniuses of the 20th century moved to inspiration by eternal music. Innovation, classicism and revolution marry the notes of the past – those of Chopin and Tchaikovsky – and of more modern times, such as Gershwin, in the art of contemporary étoiles from some of the most famous dance companies in the world: the American Ballet, the New York City Ballet, the Opéra de Paris, the Ballet du Capitole of Toulouse.

gala internazionale di musica e danza a cura di Daniele Cipriani Orchestra Mitteleuropea Alfonso Scarano, direttore Ambra Vallo – Tyrone Singleton Silvia Azzoni – Oleksandr Ryabko Magaly Guerry – Davit Galstyan Sarah Lane – Gonzalo Garcia Muriel Zusperreguy – Joshua Hoffalt IN ESCLUSIVA PER MITTELFEST 2010

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

DOMENICA 18 LUGLIO ORE 18.00 CHIESA SAN FRANCESCO

BRUNELLO: LA NONA CAPOLAVORO ASSOLUTO BARICCO: LA NONA CAPOLAVORO ASSOLUTO? Mario Brunello, violoncello e sonorizzazione Alessandro Baricco, narratore Produzione Antiruggine ITALIA

ORE 20.00 CHIESA SAN FRANCESCO

LEZIONE 21 proiezione del film introdotta da Alessandro Baricco ITALIA 22

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Attraverso registrazioni ed esempi dal vivo, Mario Brunello (in collaborazione con Alessandro Baricco) ha deciso di sonorizzare il capitolo della monografia di Walter Riezler dedicato alla Nona Sinfonia. Con sensibilità d’artista egli si propone di avvicinare sia gli elementi biografici ed extramusicali, sia le caratteristiche compositive, orchestrali e tecniche del capolavoro. Per farci sentire l’importanza di queste pagine, e come questa visione sia ancora valida ma, dopo diversi lustri, sia forse anche superata. Through a series of recordings and live music, Mario Brunello has decided to provide a soundtrack for Riezler’s chapter dedicated to the Ninth Symphony. With the sensitivity of an artist, he explores both the biographical, extra-musical elements, and the compositional, orchestral and technical features of the masterpiece. To make us hear/feel the importance of the text and how this vision is still valid but also, after many decades, how it is in some ways now perhaps out of date. Dal suo punto di vista di scrittore, Alessandro Baricco (in collaborazione con Mario Brunello) spiega le pagine di Riezler e si interroga sugli “oggetti” artistici sopravvalutati, sulla ricezione musicale, su come nacque la Nona Sinfonia e su che cosa sia successo la sera che per la prima volta Beethoven la presentò al pubblico di Vienna. Nel suo film Lezione 21, che potremo goderci assieme, anche l’indimenticabile e geniale lezione del professor Mondrian Kilroy. From his point of view as writer, Alessandro Baricco explains Riezler’s pages to us and wonders about over-valued art “objects”, musical receptiveness and how the Ninth Symphony came to be written, and what happened on the evening Beethoven presented it for the first time to the Viennese public. In his film, Lezione 21, which we will enjoy together, we are offered the unforgettable and brilliant lesson of professor Mondrian Kilroy.


MUSICA / MUSIC

Mario Brunello è stato il primo artista italiano a vincere con il suo violoncello, nel 1986, il Concorso Čaikovskij di Mosca, riconoscimento che lo ha proiettato sulla scena internazionale come solista invitato dalle principali orchestre del mondo e dai maggiori direttori, tra i quali Claudio Abbado, Valery Gergiev, Zubin Mehta, Riccardo Chailly e Riccardo Muti. La sua carriera ha riservato ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte diverse (letteratura, filosofia, scienza, teatro), integrati al suo repertorio di raffinato violoncellista. Ha interagito con attori, musicisti, personaggi di spicco della cultura (Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Margherita Hack, Moni Ovadia, Vinicio Capossela) e attraverso nuovi canali di comunicazione ha cercato di avvicinare il pubblico a un’idea diversa di fare musica, creando spettacoli interattivi, che in gran parte nascono nello spazio alternativo di Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.

Alessandro Baricco è nato a Torino nel 1958. Sotto la guida di Gianni Vattimo, si è laureato in Filosofia, contemporaneamente si è diplomato in pianoforte. L’interesse per la musica e per la letteratura hanno ispirato fin dall’inizio la sua attività di saggista e di narratore. Come critico musicale ha esordito con Il genio in fuga. Sul teatro musicale di Rossini (1988). All’inizio degli anni ’90 ha preso corpo la sua carriera di narratore: Castelli di rabbia (1991), Oceano mare (1993), Seta (1996), City (1999), Senza sangue (2002) sono i suoi romanzi più noti, e di maggior successo. Da Novecento, un monologo teatrale del 1994, Giuseppe Tornatore ha tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano. Le sue trasmissioni televisive, le sue rubriche sui quotidiani, la sua scuola di narrativa, Holden, hanno gettato un ponte, mai convenzionale, tra il lavoro dello scrittore e la modernità , il quotidiano, la cultura di massa che lo circonda.

Le due “lezioni” sono un unicum sia come contenuto che dialogo dei due protagonisti, per cui si consiglia la visione di entrambe. SPETTACOLI

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DANZA / DANCE

DOMENICA 18 LUGLIO ORE 22.15 CHIOSTRO SAN FRANCESCO durata 70’

COME MI MANCA BEETHOVEN “E sotto avverso ciel…”

omaggio a Michelstaedter ideazione Walter Mramor e Paolo Mohovich coreografia Paolo Mohovich musica dal vivo Glauco Venier con Davide Valrosso assolo creato per MittelFest 2010 per il centenario della scomparsa del filosofo PRIMA ASSOLUTA

“Il prato di Ludwig”

coreografia e ideazione Paolo Mohovich musica Ludwig van Beethoven con Laura Boltri, Davide Di Giovanni, Gonzalo Fernandez, Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, Davide Valrosso Balletto dell’Esperia ITALIA

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Lo spirito del giovane Carlo Michelstaedter, irrequieto pensatore goriziano, nella sua adorazione per Beethoven (Il prato di Ludwig è una sequenza di quadri coreografici fedeli alla partitura della Sesta Sinfonia), ma anche in un assolo su musiche elaborate e improvvisate da Glauco Venier al pianoforte (E sotto avverso ciel…). The spirit of the young Carlo Michelstaedter, a restless thinker from Gorizia, with an adoration of Beethoven (Il prato di Ludwig is a sequence of choreographic pictures faithful to the score of the 6th Symphony) and also in a solo to music elaborated and improvised by Glauco Venier on the piano (E sotto avverso ciel…).


PROSA / PROSE

Uno dei gruppi-guida dell’attuale cambio generazionale mette alla prova la tenuta del contemporaneo linguaggio teatrale

LUNEDÌ 19 LUGLIO ORE 20.00 TEATRO VERDI GORIZIA durata 45’

MUTA IMAGO TRILOGIA DELLA MEMORIA 1

(a+b)³ Una storia semplice, gioiosa e disperata, che prende spunto da Plinio il Vecchio. Lo scrittore latino ci racconta come la pittura sia nata dopo che una ragazza tracciò il contorno dell’ombra del suo giovane innamorato sulla parete della stanza. Qui è una coppia d’amanti, due figurine felici, su cui si abbatte l’angoscia della guerra. Incanti, visioni, emozioni sul tema dell’amore e dell’assenza. Il leit motiv di uno spettacolo delicato e intimo.

progetto e regia Claudia Sorace drammaturgia / suono Riccardo Fazi con Riccardo Fazi e Claudia Sorace produzione Muta Imago ITALIA PRIMA RAPPRESENTAZIONE INTEGRALE DELLA TRILOGIA

A simple, joyful and desperate story inspired by Pliny the Elder. The Roman writer tells us how painting was born after a girl drew the outline of the shadow of her young lover on the wall of a room. Here are a pair of lovers, two happy figures struck by the horror of war. Charms, visions, emotions on the subject of love and absence. This the leitmotif of a delicate and intimate performance.

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

LUNEDÌ 19 LUGLIO ORE 22.15 PIAZZA DUOMO durata 100’

GENIUS VOCI la Rhapsodie n.53 e il Schicksalslied Berio e Brahms

The Swingle Singers Orchestra e Coro del Teatro Verdi di Trieste

Maria Nunzia Menna, mezzosoprano Paolo Paroni, direttore ITALIA INGHILTERRA

La voce strumento del corpo, ma strumento anche divino, che sembra scendere dall’alto. Il lavoro musicale di Berio (la Sinfonia per ottetto vocale e orchestra venne scritta apposta per The Swingle Singers, la formazione inglese diventata famosa in Italia per la sigla di Quark) e la romantica serenità di Brahms (la Rhapsodie n.53 e il Schicksalslied) diventano accessibili grazie a queste opere, di grande intensità, intessute di citazioni, e dalla raffinata costruzione formale. The voice, an instrument of the body but also a divine one that seems to descend from the heavens. The musical work of Berio (Symphony for octet of voices and orchestra, written for The Swingle Singers, the English group that became famous in Italy for the Quark signature tune) and the romantic serenity of Brahms (Rhapsody no.53 and Schicksalslied) become accessible thanks to these highly intense works, full of quotations and of refined formal construction.

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PROSA / PROSE

MARTEDÌ 20 LUGLIO ORE 20.00 CHIESA SAN FRANCESCO durata 90’

THOM PAIN (basato sul niente) Che tipo curioso, Thom Pain. Antieroe solitario, amante tormentato, pazzo, esistenzialista, comico, caustico, prestigiatore, consigliere, canaglia, confessore, seduttore, ottimista ferito e pessimista speranzoso. Mille facce che si addicono a un attore finalmente apprezzato, anche per la sua versatilità in palcoscenico. Elio Germano (Palma d’oro a Cannes 2010 per l’interpretazione maschile) sarà protagonista in questo raffinato e spassoso gioco di prestigio teatrale. What a strange chap Thom Pain is. A solitary antihero, tormented lover, mad, existentialist, comic, caustic, a magician, adviser, scoundrel, confessor, wounded optimist and hopeful pessimist. A thousand faces that are well-suited to an actor who is appreciated for his work and for his versatility on stage. Elio Germano (Palme d’or at Cannes 2010 for best actor will be the protagonist in this refined and hilarious theatrical game of prestige.

di Will Eno traduzione di Noemi Abe con Elio Germano regia di Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni Produzione BAM Teatro Pierfrancesco Pisani con MittelFest 2010 Edinburgh International Festival, Fringe Award 2005 Finalista Premio Pulitzer per la sezione Teatro 2005 ITALIA PRIMA NAZIONALE

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

MARTEDÌ 20 LUGLIO ORE 22.00 CHIOSTRO SAN FRANCESCO durata 100’

INFLUENZE CLASSICHE, DA ORIENTE A OCCIDENTE di Pëtr

Il’ic Cajkovskij, Tan Dun, Michael Nyman

Korean Philharmonic Orchestra Gyeonggi Maestro Nanse Gum, direttore Massimo Mercelli, flauto Shu Yin, pipa (antico liuto cinese) Emilia Romagna Festival, MittelFest 2010 e Festival Ljubljana ITALIA / COREA / SLOVENIA

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Un invito a scoprire come un’orchestra asiatica riesca ad eseguire magnificamente composizioni della tradizione occidentale, Čajkovskij, per esempio, e a dare inedite sonorità alla musica di autori contemporanei. Per svelare nella partitura di Tan Dun (l’artista cinese che ha composto la colonna sonora del film La tigre e il dragone) e in quella dell’inglese Michael Nyman (autore di un brano commissionato per l’occasione da MittelFest) la persistenza del demone musicale europeo. An invitation to discover how a Korean orchestra succeeds in performing Western compositions magnificently, including works by Tchaikovsky and to give a fresh sound to the music of contemporary composers. Revealing the survival of the European musical daemon in the scores of Tan Dun (the Chinese artist who wrote the music for the film, The tiger and the dragon) and of Briton Michael Nyman (author of the piece commissioned for the occasion by MittelFest).


MUSICA / MUSIC

MERCOLEDÌ 21 LUGLIO ORE 18.00 CHIESA SAN FRANCESCO durata 90’

“CADONO MORTE LE FOGLIE” Chopin compose i Canti lungo tutto l’arco della sua vita, in diverse occasioni, spesso lasciando queste pagine incompiute, o in forma di abbozzo. Il riordino e la pubblicazione erano progetti che aveva in mente di realizzare, se la malattia e la prematura morte non glielo avessero impedito. MittelFest tributa un omaggio al musicista polacco eseguendoli ora al completo, intervallati da brani rari o inediti per pianoforte solo.

omaggio a Fryderyk Chopin Magdalena Aparta, mezzosoprano Antonio Ballista, pianoforte ITALIA POLONIA

Chopin composed his Cantos throughout his life on various occasions, often leaving the scores unfinished, or merely sketched out. He had been planning to tidy them up for publication, but the idea was cut short by his illness and premature death. MittelFest pays a dutiful and original tribute to the Polish composer by performing them in full, with intervals of rare or unpublished pieces for solo piano.

SPETTACOLI 29


PROSA / PROSE

Uno dei gruppi-guida dell’attuale cambio generazionale mette alla prova la tenuta del contemporaneo linguaggio teatrale

MERCOLEDÌ 21 LUGLIO ORE 20.30 TEATRO VERDI GORIZIA

MUTA IMAGO TRILOGIA DELLA MEMORIA 2

LEV ideazione Glen Blackhall, Riccardo Fazi, Massimo Troncanetti regia Claudia Sorace drammaturgia / suono Riccardo Fazi con Glen Blackhall produzione Muta Imago ITALIA PRIMA RAPPRESENTAZIONE INTEGRALE DELLA TRILOGIA

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“Abbiamo costruito uno spettacolo sullo sguardo di Lev Zasetsky, un paziente di Alexander Lurja, il celebre neuropsichiatra russo. Lavoravamo e ci chiedevamo in continuazione: cosa ha a che fare con noi la storia di un soldato russo che a seguito di una ferita alla testa, perde la capacità di ricordare? Perché continuiamo a leggere e rileggere le pagine di un diario che parlano di una vita intera passata a combattere nel tentativo di ricostruire un’ identità?”. “We have built a show on the look of Lev Zasetsky, a patient of Alexander Lurja, the famous Russian neuropsychiatrist. We worked and all the time wondered: what has the story of a Russian soldier who loses the ability to remember as the result of a head injury, to do with us? Why do we keep reading and rereading the pages of a diary that speak of a lifetime spent fighting to try and reconstruct an identity?”.


DANZA / DANCE

MERCOLEDÌ 21 LUGLIO ORE 22.15 PIAZZA DUOMO durata 70’

IL PROCESSO PROCES Atmosfere, personaggi, parole si fanno energia, istinto, muscoli. Il più kafkiano fra i romanzi di Kafka, sfogliato e interpretato da due tra le personalità più in vista della scena musicale e performativa croata. Il processo creativo di questo allestimento – a cui hanno messo mano il compositore Berislav Šipuš e il coreografo e regista Staša Zurovac, – ha rappresentato a Zagabria, e non solo, uno degli avvenimenti più significativi dell’anno.

balletto con musiche dal vivo, ispirato al romanzo di Kafka coreografia e regia Staša Zurovac musica Berislav Šipuš Orchestra dell’Opera Nazionale Croata HNK Ivan pl. Zajc, Rijeka CROAZIA COREOGRAFIA INEDITA IN ITALIA

Atmosphere, characters and words become energy, instinct, muscle. The most enigmatic of Kafka’s novels, adapted and interpreted by two of the most sought-after figures in the Croatian scene as regards music and performance. The creative process of this arrangement, to which have contributed composer Berislav Šipušand choreographer and director Staša Zurovac, has been one of the most significant events of the year in Zagreb and beyond.

SPETTACOLI

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PROSA / PROSE

GIOVEDÌ 22 LUGLIO ORE 20.00 CHIESA S.MARIA dei BATTUTI durata 100’

DELITTO E CASTIGO ZLOCIN IN KAZEN dal romanzo di Fëdor M. Dostoevskij traduzione Marjan Poljanec adattamento, scenografia, luci e regia Diego de Brea con Matija Vastl, Sandi Pavlin, Romana Šalehar, Olga Grad, Olga Kacjan, Draga Potočnjak, Daša Doberšek, Nataša Živković, Željko Hrs, Marinka Štern, Boris Kos, Uroš Maček, Ivan Godnič, Dario Varga produzione SMG Slovensko mladinsko gledališče, Ljubljana SLOVENIA PRIMA ITALIANA

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“Castigo significa che ci si assume tutto il peso della sofferenza e, attraverso di lei, si riemerge purificati”. L’ascesa salvifica che il regista sloveno Diego De Brea legge nell’altro “grande romanzo polifonico” di Dostoevskij è anche una chiave per penetrare, al di là di tanti adattamenti cinematografici e televisivi, il miracoloso universo dello scrittore russo, gli stati più interiori di una sofferta e magnificente indagine nel nero dell’animo umano. “Crime means that one takes on all the weight of suffering and, through this, emerges purified”. The saving development that Slovene director Diego De Brea reads into Dostoyevsky’s “great polyphonic novel” is also the key to penetrate the Russian writer’s miraculous universe, regardless of so many films and television adaptations, and explore the most inner states of an oppressive and magnificent investigation into the darkness of the human soul.


DANZA / DANCE

GIOVEDÌ 22 LUGLIO ORE 22.15 CHIOSTRO SAN FRANCESCO durata 60’

BERIO IN MOVEMENT I procedimenti creativi di Luciano Berio si moltiplicano in questo omaggio plurale al genio musicale italiano, scomparso sette anni fa, ma ancora vivissimo per gli spunti offerti agli artisti contemporanei. Un assolo di danza, un’installazione video e la singolare interazione tra un trombonista e il suo strumento vanno a comporre Berio in Movement, triplice evento performativo nato dall’incontro tra l’ensemble austriaco DANS.KIAS e i musicisti della Wiener Taschenoper. The creative processes of Luciano Berio are brought to the fore in this multi-faceted tribute to the brilliant Italian composer, who died seven years ago, but who lives on in the stimuli he offers contemporary artists. A dance solo, a video installation and the unusual interaction between a tromboneplayer and his instrument go to make up Berio in Movement, a triple performance event resulting from the meeting between DANS.KIAS ensemble and the musicians of Wiener Taschenoper.

Naturale, Visage, Sequenza V

di Luciano Berio regia Saskia Hölbling drammaturgia musicale Ferdinando Maffi produzione DANS.KIAS e Wiener Taschenoper in collaborazione con Forum Austriaco Milano PRIMA ITALIANA

SPETTACOLI

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PROSA / PROSE

Uno dei gruppi-guida dell’attuale cambio generazionale mette alla prova la tenuta del contemporaneo linguaggio teatrale

VENERDÌ 23 LUGLIO ORE 20.00 TEATRO VERDI GORIZIA durata 45’

MUTA IMAGO TRILOGIA DELLA MEMORIA 3

MADELEINE ideazione Muta imago regia Claudia Sorace drammaturgia / suono Riccardo Fazi con Glen Blackhall, Chiara Caimmi produzione Muta Imago PRIMA RAPPRESENTAZIONE INTEGRALE DELLA TRILOGIA

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“Uno strano incanto viene a posarsi sulle cose, come una vertigine che muove quello che non dovrebbe essere spostato: piccoli segnali contraddittori si affacciano tra le pieghe della realtà: un refolo di vento, il passaggio improvviso di un’ombra, una luce che si sposta o che si spegne all’improvviso. Una donna cerca di difendersi, di mantenere il controllo su ciò che la circonda. Un’atmosfera di strana elettricità finisce per riempire la scena.”. “A strange enchantment comes to rest on things like a vertigo that moves that which should not be moved: small contradictory signals appear in the folds of reality: a gust of wind, the sudden passing of a shadow, a light that moves or turns off suddenly. A woman tries to defend herself, to maintain control over her surroundings. An atmosphere of strange electricity ends up by filling the stage”


DANZA / DANCE

VENERDÌ 23 LUGLIO ORE 22.15 PIAZZA DUOMO durata 70’

LOVE MACHINES ideazione e regia Giulia Staccioli coreografie Giulia Staccioli e Jessica Gandini musiche originali Sabba D.J. con Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo Fumarola, Serena Rampon, Marco Ticli, Marco Zanotti una creazione Kataklò – Athletic Dance Theatre ITALIA Kataklò dimostra che anche in Italia esiste un’esperienza forte, legata al physical theatre. La compagnia, fondata nel 1995 dalla ginnasta olimpionica Giulia Staccioli, trae il proprio nome dal greco antico. Kataklò significa infatti ballo, mi piego, mi contorco. Guizzi corporei, passi di danza, atletismo, mimica e naturalmente lo humour, puntano questa volta sull’intelligenza e la versatilità di Leonardo da Vinci, avvicinato in una perfetta miscela Kataklò.

Kataklò demonstrates that in Italy too there is a strong experience of physical theatre. The company, founded in 1995 by Giulia Staccioli, the Olympic gymnast, takes its name from ancient Greek: Kataklò means I dance, I bend, I twist. Darting movements, dance steps, athleticism, mime and humour examine the intelligence and versatility of Leonardo da Vinci, in a perfect Kataklò blend.

SPETTACOLI

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PROSA / PROSE

SABATO 24 LUGLIO ORE 19.00 TEATRO NUOVO GIOVANNI da UDINE UDINE durata 4h45’

IDIOTAS dal romanzo di Fëdor M. Dostoevskij regia Eimuntas Nekrošius scene Marius Nekrošius con Daumantas Ciunis, Salvijus Trepulis, Elzbieta Latenaite, Diana Gancevskaite, Margarita Ziemelyte, Vidas Petkevicius, Migle Polikeviciute, Vaidas Vilius, Vytautas Rumsas, Ausra Pukelyte, Vytautas Rumsas jr, Neringa Bulotaite, Tauras Cizas produzione Meno Fortas Theatre, coproduzione Vilnius - European Capital of Culture 2009, Fondazione Musica per Roma, International Stanislavskij Foundation, Moscow, Dialog Festival, Wroclaw, Baltic House Festival, St. Petersburg, in collaborazione con Lithuanian Ministry of Culture e Aldo Miguel Grompone, Roma LITUANIA

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Ci sono spettacoli che si possono raccontare, altri che si devono semplicemente vedere. Il più enigmatico regista della nuova Europa, il lituano Eimuntas Nekrošius, sposa il mistero del più spirituale fra i romanzi di Dostoevskij, L’idiota. La generosità d’animo e la candida fede del principe Myškin si esprimono in un allestimento leggendario, in cui l’interpretazione emozionale e plastica degli attori si riflette nella vita che acquistano perfino gli oggetti in scena. There are performances that can be described and others that simply have to be seen. The most enigmatic director of new Europe, the Lithuanian Eimuntas Nekrošius, explores the mystery of the most spiritual of Dostoyevsky’s novels, The idiot. The generous soul and simple faith of Prince Myshkin are expressed in a legendary format in which the emotional and gestural interpretation of the actors is reflected in the life acquired even by the objects on stage.


DANZA / DANCE

SABATO 24 LUGLIO ORE 19.30 CHIOSTRO SAN FRANCESCO

THE CUT-TUK SHOW

DANZA E ALTROVE

di e con Martina Cortelazzo

certi piccoli eventi mobili

Una cuoca ci aiuta a scoprire il confine tra i movimenti quotidiani del cucinare e quelli astratti della danza. Lo fa partendo una ricetta dal tono asciutto e tecnico; il pollo marinato alla chutney di prugne e zenzero.

SABATO 24 LUGLIO

A cook will help us find the boundary between the daily movements in the kitchen and the abstract dancing steps, starting with a recipe that sounds laconic and technical (chicken with plum and ginger chutney). We shall find out the unusual alchemy of choreography and cooking.

SABATO 24 LUGLIO

SABATO 24 LUGLIO ORE 18.30 FORO GIULIO CESARE

THÀUMA coreografia e interpretazione Marta Bevilacqua, Anna Giustina, Valentina Saggin musiche Vittorio Vella Compagnia Arearea - Udine Thàuma è una performance tripartita, che coinvolge tre danzatrici e tre maschere. Thàuma è l’incubo di essere visti. Thàuma svela la curiosità per qualcuno che non conosci e che ti attrae. Thàuma is a three-party performance, involving three dancers and three masks. Thàuma exposes the embarrassment of being surprised in space. Thàuma is the nightmare of being seen. Thàuma reveals your curiosity for an attractive stranger.

POMERIGGIO

ORE 17.30 / replica ORE 21.00 CHIESA S. MARIA DEI BATTUTI

LA TEORIA DELLE STRINGHE performer Barbara Stimoli produzione Corpi Sensibili - Udine, Museo Carlo Zauli – Faenza Le stringhe sono fili infinitamente corti e sottili, forse la base fondamentale dell’Universo. La loro vibrazione darebbe origine a tutte le particelle elementari. Un po’ come una corda di violino che, più o meno tesa, genera un numero praticamente infinito di toni musicali. Strings are very short and thin threads, perhaps the basis of the universe. Their vibration is alleged to be the source of all elementary particles; like the string of a violin that can be held more or less taut and can thus generate an endless number of musical tones.

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

SABATO 24 LUGLIO ORE 20.00 PIAZZA DUOMO durata 120’

MARTIN LUBENOV’S JAZZTA PRASTA jazz balcanico Martin Lubenov, fisarmonica Vladimir Karparov, sax Georg Breinschmid, contrabbasso Harald Tanschek, percussioni BULGARIA in collaborazione con Folkest 2010

Jazzta Prasta è un’espressione bulgara e richiama qualcosa che è stato rivoltato sottosopra. Definizione autoironica, ma esatta, per la più originale tra le formazioni del jazz balcanico. Lo stile di un grande maestro della fisarmonica, qual è Martin Lubenov, brilla di humour ed ottimismo, lascia spazi all’improvvisazione, e soprattutto stravolge gli iridescenti motivi della tradizione balcanica, proprio come fa col tango nuevo, il valzer musette, o gli standard del jazz d’ogni tempo. Jazzta Prasta is a Bulgarian expression suggesting something that has been turned topsy-turvy. It is an ironic but accurate definition for the most original of Balkan jazz groups. Martin Lubenov’s style of playing the accordion is full of humour and optimism and leaves space for improvisation as well as – above all – overturning the changeable tunes of Balkan tradition. He uses the same approach too with tango nuevo, valzer musette or standard jazz tunes of all periods.

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DANZA / DANCE

SABATO 24 LUGLIO ORE 22.15 CHIOSTRO SAN FRANCESCO durata 60’

ARENA coreografie Éva Duda musiche Péter Kunert, Plastikman, Karmanov con Dóra Asztalos, Mariann Hargitai, Adrienn Horváth, Zoltán Katonka, Gusztav Eller, László Mádi, Nóra Palcsó produzione CEDT - Central Europe Dance Theatre UNGHERIA PRIMA ITALIANA

Lo spazio e l’antica immagine della lotta. Arena (la creazione della coreografa ungherese Éva Duda) evoca la sabbia degli anfiteatri romani, dove vita e morte giocavano la sanguinosa partita della vittoria e della sottomissione. Eppure, tra le rovine e la cenere, dietro le ali di angeli caduti, Arena è anche una vetrina per la giovane danza contemporanea centroeuropea. Per la sua vitalità, l’anticonformismo, l’impavida sicurezza dei suoi danzatori.

Space and the antique image of fighting. Arena (the creation of Hungarian choreographer Éva Duda) evokes the sand of the Roman amphitheatres, in which life and death were played out in a bloody struggle for victory and submission. And yet, among the ruins and the ashes, behind the wings of fallen angels, Arena is also a showcase for young Central European contemporary dance. And for its vitality, non-conformity and the fearless confidence of its dancers.

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

DOMENICA 25 LUGLIO ORE 11.45 CHIESA SAN FRANCESCO durata 60’

DA LEONARDO AI CONTEMPORANEI Sebastiano Zorza, fisarmonica ITALIA

In un disegno che si trova nella Biblioteca Nacional de Madrid, Leonardo immagina uno strumento a mantice, in cui il suono sia prodotto da canne schiacciate di carta o di legno sottile, e con una tastiera verticale. Dalla fisarmonica di Leonardo, ricostruita dal liutaio Mario Buonoconto grazie al sostegno di Denis Biasin, parte l’excursus di Sebastiano Zorza, musicista friulano, sul suo utilizzo moderno: dalle trascrizioni di Frescobaldi fino alle composizioni contemporanee passando dalla fisarmonica di Leonardo a quella attuale. In a drawing to be found at the Biblioteca Nacional de Madrid, Leonardo imagined an instrument with bellows, in which the sound was to be produced from flattened paper or thin wooden pipes and a vertical keyboard. Sebastiano Zorza, a Friuli-born musician takes Leonardo’s accordion, reconstructed by luthier Mario Buonoconto with the support of Denis Biasin, as his starting point as he explores its modern use: from Frescobaldi to contemporary compositions.

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PROSA / PROSE

DOMENICA 25 LUGLIO ORE 18.00 CHIESA S. MARIA dei BATTUTI durata 60’

GIOCO DI MANO Carrozzeria Orfeo è una compagnia giovane ed entusiasta, ma segnalata e confortata da importanti premi teatrali italiani. Gioco di mano, la produzione più recente, racconta in forma di monologo la storia di una famiglia. Una bizzarra mitologia moderna in cui il racconto biografico, comico e visionario assieme, raccoglie equivoci, giochi e colpi di scena, per ripercorrere la vita, gli amori, i miracoli di quattro generazioni. Una fiaba moderna. Un vissuto popolare.

drammaturgia Gabriele Di Luca regia Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti con Gabriele Di Luca Daniel De Rossi, pianoforte organizzazione Luisa Supino produzione Compagnia Carrozzeria Orfeo ITALIA

Carrozzeria Orfeo is a young and enthusiastic company that has already made a name for itself and won major Italian theatre awards. Gioco di mano – a recent monologue - tells the story of a family. A bizarre modern mythology, in which the form of the biographical narrative, both comic and visionary, is marked by misunderstandings, tricks, sensational developments in telling the lives, loves and miracles of four generations. A modern fairy tale. A story of everyday lives.

SPETTACOLI

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MUSICA / MUSIC

DOMENICA 25 LUGLIO ORE 20.00 TEATRO NUOVO GIOVANNI da UDINE UDINE durata 75’

BOBBY McFERRIN in collaborazione con Studiomusica – Modena STATI UNITI

Dire eclettico è dire poco. Newyorkese, un’estensione vocale di quattro ottave e un orecchio assoluto - Bobby McFerrin è un genio planetario del canto. La sua voce, unita a un’intelligenza musicale fuori dal comune, gli ha permesso di calarsi nel grande repertorio classico europeo collaborando con le più importanti orchestra sinfoniche, ma coltivando anche la sua innata vocazione per il jazz e il pop, in un percorso assolutamente trasversale. 10 volte vincitore del Grammy Award. Un talento naturale. Una classe unica.

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Dire eclettico è dire poco. Newyorkese, un’estensione vocale di quattro ottave e un orecchio assoluto - Bobby McFerrin è un genio planetario del canto. La sua voce, unita a un’intelligenza musicale fuori dal comune, gli ha permesso di calarsi nel grande repertorio classico europeo collaborando con le più importanti orchestra sinfoniche, ma coltivando anche la sua innata vocazione per il jazz e il pop, in un percorso assolutamente trasversale. 10 volte vincitore del Grammy Award. Un talento naturale. Una classe unica. To say he is eclectic is to put it mildly. A New Yorker with a vocal extension of four octaves and a perfect ear, Bobby McFerrin is a planetary star of song. His voice, combined with an uncommon musical intelligence, has enabled him to range through the classic European repertoire, working with leading symphonic orchestras while at the same time cultivating an innate vocation for jazz and pop in a far-reaching development. Ten times winner of the Grammy Award. A natural talent. Unique class.


DANZA / DANCE

DOMENICA 25 LUGLIO ORE 22.30 PIAZZA DUOMO durata 105’ Rossella Brescia in

CASSANDRA coreografia Luciano Cannito con Rossella Brescia, Alessandro Riga e Antonio Aguila DCE DANZITALIA ITALIA ANTEPRIMA ITALIANA

Una trasposizione in chiave moderna della guerra di Troia, ambientata nella Sicilia anni ‘50. Priamo, il padre di Cassandra, è infatti il sindaco in un paese dell’entroterra. Tratto dal romanzo della scrittrice tedesca Christa Wolf e intenso nel tratteggiare i caratteri del mito, questo progetto coreografico (uno dei lavori più apprezzati e più rappresentati di Luciano Cannito, ora affidato alla grazia di Rossella Brescia) sviluppa il tema dell’indipendenza femminile.

A transposition of the war of Troy in modern key, set in Sicily in the 1950s. Priam, the father of Cassandra, is the mayor of an inland town. Adapted from the novel by German writer Christa Wolf, and skilfully delineating the characters of the legend, this choreographic project (one of the most highly appreciated and frequently performed works of Luciano Cannito, now entrusted to the grace of Rossella Brescia) develops the theme of female independence.

SPETTACOLI

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FIGURA / PUPPETS

AL MITTELFEST, LA FIGURA in collaborazione con il Festival Marionette e Burattini nelle Valli nel Natisone, torna al MittelFest, come ogni anno, la tradizione del teatro di figura.

DOMENICA 18 LUGLIO

SABATO 24 LUGLIO

ORE 17.30 PIAZZA PAOLO DIACONO

ORE 11.00 VIE DI CIVIDALE

PULCINELLA E L’ORGANETTO

ARLECCHINO E LA TORTA DEL DESTINO

Rincorse, gesti, pernacchie, scambi veloci di bastoni, e il suono inconfondibile della pivetta. Luca Ronga riprende i canovacci della tradizione napoletana, e punta sul ritmo. Chases, gestures, raspberry-blowing, cracks on the head and the unmistakable sound of the pivetta. Luca Ronga takes up the plots offered by Neapolitan tradition and makes good use of rhythm.

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Arlecchino, Colombina, Pantalon de’ Bisognosi, persino Fracanapa. Maschere e intrecci della Commedia dell’Arte con Alberto De Bastioni e Paolo Rech, tra il palcoscenico e le quinte. Harlequin, Colombina, Pantalon de’ Bisognosi, and even Fracanapa. Commedia dell’Arte masks and plots on stage and behind the wings.


FIGURA / PUPPETS

DA LUNEDÌ 19 A DOMENICA 25 LUGLIO (SU PRENOTAZIONE 0481 53 72 80 | 335 17 53 049) CIVIDALE E DINTORNI

LUNGO IL FIUME E TRA GLI ALBERI Un paese dentro l’altro a cura di Elisabetta Gustini e Fernando Marchiori con Elena De Tullio e il signor Giovanni (Walter Coren) Ideate dal CTA di Gorizia, le passeggiate teatrali si snodano lungo il fiume e i sentieri, per acchiappare storie in una verde radura, o sotto un albero. The theatre strolls take place along the river and paths to take in stories told in a grassy clearing or beneath a tree.

SPETTACOLI

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MITTELFEST INOLTRE Altri appuntamenti, suggerimenti, incontri, eventi troveranno spazio nel cartellone di MittelFest 2010. I programmi giornalieri distribuiti a Cividale li annunceranno tutti. Ci fa intanto piacere ricordare al pubblico:

VENERDÌ 16 LUGLIO ORE 11.00 CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO LA CITTÀ DEL SOLE drammaturgia e regia di Claudio de Maglio con gli allievi dell’ultimo anno dell’AIDAS, della “Paolo Grassi” e della “Nico Pepe” Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe - Udine in collaborazione con Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi - Milano Académie Internationale Des Arts du Spectacle - Parigi La città del sole è la proiezione di un modello di società giusta e pacifica in un luogo immaginario. Lo spettacolo, che ha rappresentato tre accademie teatrali italiane nell’edizione 2010 del Festival di Avignone, intreccia le aspirazioni utopiche contenute nel lavoro di Tommaso Campanella, condannato dalla Chiesa per le sue idee rivoluzionarie, e gli intrighi tipici della Commedia dell’Arte, con le sue maschere e il suo divertimento popolare. The City of the Sun portrays the model of a fair and peaceful society, reconstructed in an imaginary world. This performance has been staged by three Italian theatre academies in Avignon Festival 2010; here the utopian aspirations contained in the work of Tommaso Campanella, who was condemned in Italy because of his revolutionary ideas, intertwine with the typical intrigues used by the Commedia dell’Arte, with its masks and its popular fun.

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e inoltre:

GIOVEDÌ 8 LUGLIO ORE 20.45 CHIESA SAN FRANCESCO CONCERTO DEL CORO POLIFONICO DI RUDA Direttore Fabiana Noro

SABATO 17 LUGLIO ORE 18.30 FORO GIULIO CESARE GRUPPO MUSICALE BUKOVINKA MORAVIA Sabato 17 luglio, ore 18.30 - Foro Giulio Cesare Domenica 18 luglio, ore 11.30 - Foro Giulio Cesare

PROROGATA FINO AL 30 SETTEMBRE L’ANIMA E IL MONDO mostra di arte sacra dal XIV al XVIII secolo Chiesa di S. Giovanni. Monastero S.Maria in Valle VISITE GUIDATE NELLE VALLI DEL NATISONE visite durante tutto lo svolgimento di MittelFest 2010 www.nediskedoline.it - info@nediskedoline.it tel. 0432-1714559 - cell. 338-1260311


Cividale e il Fiume Natisone

Cividale e il Ponte del Diavoloo

Cividale del Friuli Il MittelFest si svolge a Cividale del Friuli, l’antica Forum Julii romana, città dalla storia remota e affascinante. Nell’Alto Medioevo i Longobardi vi lasciarono eccezionali testimonianze d’arte ancora custodite in splendidi musei. Un’ideale città-festival, con le incantevoli stradine medievali, i caffè dall’eleganza mitteleuropea, i locali che offrono il meglio della gustosissima cucina friulana. Cividale è anche il capoluogo di una zona Doc, i Colli Orientali del Friuli, dove si producono vini i qualità ineguagliabile, con tesori autoctoni come il rosso Pignolo, o i bianchi Verduzzo e Picolit, al top dell’enologia italiana. Attorno a Cividale si aprono a ventaglio le Valli del Natisone, estremo lembo nordorientale d’Italia, disseminate di paesi caratteristici immersi in fitti boschi di faggi, querce, castagni in un ambiente sorprendentemente intatto. Il MittelFest e Cividale: un’occasione unica, dal 17 al 25 luglio, per trascorrere intense giornate tra spettacolo e cultura, con il corollario di una cucina dai sapori strepitosi , offerta da numerosissime trattorie e ristoranti, insieme a confortevoli alberghi, agriturismi e B&B.

The MittelFest takes place in Cividale del Friuli, the ancient Roman Forum Julii, a city of agesold and fascinating history. In the high Middle Ages the Longobards left there exceptional works of art that are still looked after in splendid museums. A city-festival idea, with enchanting little medieval streets, the elegant coffee houses of Central Europe that offer the best of the tasty Friulian food. Cividale is also the capital of a wine “DOC” area, the Colli Orientali del Friuli, where wines of incomparable quality are produced with native treasure such as the red Pignolo, or the white Verduzzo and Picolit, at the peak of Italian winemaking. Around Cividale fans out the Valli del Natisone, the northeast borderland of Italy, scattered with characteristic villages immersed in dense forests of beech, oak and chestnuts in a surprisingly intact environment. The MittelFest and Cividale: a unique occasion, from July 17th to 25th, to spend intensive days of shows and culture, with the corollary of cooking with resounding flavours offered by innumerable trattorias and many restaurants, together with comfortable hotels, farmers’ eating places and B&Bs.

CIVIDALE 47


SPET TACOLI

INGRESSI

BIGLIET TI Come mi manca Beethoven / Genius Voci / Thom Pain Influenze classiche da Oriente a Occidente Cadono morte le foglie / Proces / Love Machines Martin Lubenov’s Jazzta Prasta / Cassandra (Cividale) I Karamazov (Gorizia) INTERO ...............................................................................€ 20,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 16,00 GIOVANI ................................................................................€ 8,00 BAMBINI ..............................................................................GRATIS Le pas de deux génial (Cividale) Idiotas (Teatro Nuovo Giovanni da Udine) INTERO ...............................................................................€ 28,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 22,00 GIOVANI ................................................................................€ 8,00 BAMBINI ..............................................................................GRATIS Bobby McFerrin (Teatro Nuovo Giovanni da Udine) PLATEA / INTERO ................................................................€ 40,00 PLATEA / RIDOTTI ...............................................................€ 30,00 I e II GALLERIA / INTERO .....................................................€ 30,00 I e II GALLERIA / RIDOTTI ....................................................€ 25,00 III GALLERIA / INTERO .........................................................€ 15,00 III GALLERIA / RIDOTTI ........................................................€ 10,00 Berio in Movement /Arena / Delitto e castigo Gioco di Mano / Storia di Tönle (a+b)³ / Lev / Madeleine INTERO ...............................................................................€ 15,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 12,00 GIOVANI ................................................................................€ 8,00 BAMBINI ..............................................................................GRATIS

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>> Beethoven: la nona capolavoro... / Lezione 21 PREZZO UNICO ...................................................................€ 12,00 RIDOTTI ................................................................................€ 8,00 GIOVANI ................................................................................€ 8,00 Da Leonardo ai contemporanei PREZZO UNICO .....................................................................€ 5,00 ABBONATI ............................................................................€ 1,00

Ingresso gratuito: Inaugurazione: Discantus, Glauco Venier e i Ragazzi; Collaterale Dostoevskij, Collaterali Danza, Burattini & Marionette Coro Polifonico di Ruda, Bukovinka, La città del sole

BIGLIETTIABBONAMENTI 12 SPET TACOLI INTERO .............................................................................€ 120,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 85,00 GIOVANI ..............................................................................€ 70,00 6 SPET TACOLI INTERO ...............................................................................€ 70,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 50,00 GIOVANI (McFerrin solo 3° galleria)........................................€ 40,00 3 SPET TACOLI INTERO (McFerrin solo 2° e 3° galleria)..................................€ 40,00 RIDOTTI (McFerrin solo 2° e 3° galleria).................................€ 30,00 GIOVANI (McFerrin solo 3° galleria)........................................€ 20,00

BIGLIETTI

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CARNET CARNET MITTELFEST (Escluso Bobby McFerrin) 12 INGRESSI INTERO .............................................................................€ 150,00 RIDOTTI ............................................................................€ 110,00 GIOVANI ..............................................................................€ 90,00 6 INGRESSI INTERO ...............................................................................€ 90,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 60,00 GIOVANI ..............................................................................€ 45,00

CARNET TRILOGIA DELLA MEMORIA (a+b)³ & Lev & Madeleine INTERO ...............................................................................€ 30,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 20,00 GIOVANI ..............................................................................€ 15,00 BAMBINI ..............................................................................GRATIS

CARNET MUSICA Beethoven: la nona capolavoro... & Lezione 21 INTERO ...............................................................................€ 20,00 RIDOTTI ..............................................................................€ 15,00 GIOVANI ..............................................................................€ 15,00 BAMBINI ..............................................................................GRATIS RIDOTTI: residenti, over 65 anni, abbonati stagioni teatrali regionali GIOVANI: fino a 25 anni e studenti ERDISU BAMBINI: fino a 6 anni

BIGLIETTERIA Tel. 0432 73 43 61

BIGLIETTI

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I LUOGHI DEL MIT TELFEST

In automobile Autostrada A4 Venezia - Trieste Uscita Udine Sud; seguire le indicazioni per Manzano e poi per Cividale del Friuli - Strada Statale 54 (Udine - Cividale). Uscita Udine Nord; seguire le indicazioni per Cividale del Friuli Strada Statale 54 (Udine - Cividale).

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In bicicletta Pista ciclabile Udine - Cividale www.turismo.fvg.it In treno Linea Udine - Cividale www.ferrovieudinecividale.it In aereo Aeroporto di Ronchi dei Legionari (35 km da Cividale) www.aeroporto.fvg.it


I Luoghi di MittelFest a Cividale del Friuli 1. Chiesa San Francesco 2. Piazza Duomo 3. Chiesa Santa Maria dei Battuti 4. Chiostro San Francesco

MittelFest in Regione

5. Piazza Paolo Diacono

Gorizia | TEATRO VERDI Udine | TEATRO NUOVO GIOVANNI da UDINE

LUOGHI 53


Associazione MittelFest Stretta San Martino, 4 33043 Cividale del Friuli (UD) Soci Fondatori Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Provincia di Udine Comune di Cividale del Friuli Soci Ente Regionale Teatrale del Friuli-Venezia Giulia Banca di Cividale S.p.A Società Filologica Friulana Consiglio di Amministrazione Presidente Antonio Devetag Vice Presidente dott. Stefano Balloch Componenti dott. Angelo Cozzarini dott. Franco Mattiussi dott. Paolo Petiziol dott.ssa Dania Miconi Collegio dei Revisori dei Conti Presidente dott. Andrea Stedile dott. Andrea Volpe dott. Giuliano Abate Direttore Amministrativo Giuseppe Passoni Segreteria Nadia Cijan

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MITTELFEST 2010 Direzione artistica Furio Bordon | PROSA Claudio Mansutti | MUSICA Walter Mramor | DANZA Direttore organizzativo Alberto Bevilacqua Collaboratori settore organizzativo Francesca Gandini, Fulvio Iannelli, Valentina Falorni, Emilio Vallorani, Sonia Pellegrino Scafati, Annalisa Rossini (consulenza esterna contrattualistica internazionale) Direttore tecnico Stefano Laudato Collaboratore Settore tecnico Mauro Tognali Segreteria del Festival Cordinatore Nadia Cijan, Irene Maiolin, Sara Pittino Collaboratori Stefano Correcig, Lorenzo Chicchio Responsabile della Promozione Comunicazione Alberto Bevilacqua www.mittelteam: webmaster: Stefano Bergomas blogger: Luca Signorini fotografo: Daniel D’Agostini – Triplette, Matteo Trevisan assistente fotografa: Sabrina Borgù riprese video: Marco Londero, Giulio Venier


Ufficio stampa Studio Volpe&Sain Sala stampa Moira Cussigh Daniela Sartogo Alex Pessotto Servizio di sala e ufficio informazioni Cooperativa Adelaide Cividale Raffaella Caporale, Luciana Piu Servizio di biglietteria Cultura e Mestieri scarl Ester Candotto, Lorenza Bocus, Elisa Copetti, Fabio Cumini, Mariagrazia Manzoli Sistema biglietteria elettronica Greenticket srl Collaborazioni dirette Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: Relazioni Pubbliche - Teresa Fulin, Annamaria Richter, Claudio Sardo Notiziario - Nico Nanni/ARC-Agenzia di Stampa Regione Cronache

In Collaborazione con:

Graphic Design punktone.it www.mittelfest.org

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