Teatro Verdi - Stagione 2008-2009

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PROSA MUSICA E BALLETTO GRANDI EVENTI

Comune di Gorizia Assessore al Parco Culturale Antonio Devetag Direttore artistico Walter Mramor Dirigente Giorgio Della Vedova Ufficio amministrativo Antonietta Fazi Germana De Bernardo Cristina Mersecchi Cosimo Olivieri Gestione tecnica, attivitĂ e sicurezza Giuseppe Verdoliva

Promozione Savina Casamassima Ufficio Stampa Volpe & Sain Comunicazione Organizzazione Valeria Andolina Responsabile Antonella D’Addato Paola Chiopris Supervisione per GierrePi Servizio Biglietteria Cristina Blasizza Katia Feresin per GierrePi Servizi tecnici Music Team Progetto grafico Punktone.it Stampa Poligrafiche San Marco


È un’emozione rinnovata firmare la direzione artistica della stagione del Teatro Verdi di Gorizia, un’emozione che deriva proprio dalla consapevolezza di possedere un bene prezioso, il privilegio di poter consolidare un progetto e continuare un dialogo inevitabilmente aperto. La cultura può avere svolte, ma mai capolinea, può incontrare il parere favorevole o meno, ma mai indifferenza, può suscitare contrasti, ma mai negatività. Chi, come me, ne ha fatto una professione e chi frequenta il Teatro da estimatore sa che esso è fonte inesauribile di ricchezza, personale e collettiva. Possiamo parlare di storia del nostro teatro, e di tante storie nel teatro, raccontate, ballate, musicate, improvvisate, sotto forma di percorsi che ne distinguono i generi solo per comodità. Eppure, dopo diversi anni, anche le nostre storie appartengono al teatro; sono le storie di chi ci lavora e le storie di chi assiste al grande finale, lo spettacolo. Noi ci emozioniamo quando osserviamo le reazioni del pubblico ad una rappresentazione. Tutti lasciano un piccolo frammento di storia, lo ritrovano e alcuni decidono di tesserne la trama per molti anni. Forse non sanno che la loro storia arricchisce anche noi. Grazie

Walter Mramor Direttore Artistico


Una stagione quella 2008-2009, che si prospetta ancora più interessante e brillante di quella dell’anno scorso, che pure aveva conseguito un ottimo successo, ponendo il Teatro Verdi di Gorizia in posizione d’eccellenza nel contesto regionale per l’originalità delle proposte, accontentando un pubblico esigente e raffinato come quello goriziano. I dati di gradimento che il pubblico ha espresso nei confronti del cartellone dell’ultimo anno hanno costituito un prezioso incoraggiamento per rinnovare con slancio e passione l’impegno nei confronti degli abbonati e degli spettatori che così numerosi hanno hanno raccolto l’invito di un Teatro capace di offrire alcune tra le più interessanti novità del panorama nazionale e internazionale, con uno spaccato della migliore produzione presente nei circuiti dello spettacolo dal vivo. Per la Stagione 2008-2009 ancora più numerose saranno le proposte che approderanno sul palcoscenico Goriziano in prima o in esclusiva per la nostra regione, proprio a testimonianza della volontà di garantire alla città sempre maggiore centralità nell’offerta artistica regionale, facendo del Teatro Verdi uno degli elementi di eccellenza all’interno dell’offerta che il Parco Culturale sta consolidando in città attraverso i numerosi eventi di prestigio calendarizzati nell’arco dell’anno. Sempre maggiore attenzione sarà destinata agli abbonati ad una o più sezioni del cartellone, che quest’anno offrirà insieme agli otto spettacoli di Prosa, Musica e Balletto e ai quattro Grandi Eventi anche due omaggi Fuori Abbonamento particolarmente legati al territorio – Tramachi, spettacolo in dialetto triestino diretto da Francesco Macedonio, e Alexandria, una produzione dello Stabile regionale che ruota intorno a storie di lavoro e di emigrazione legate al Friuli Venezia Giulia – che saranno proposti al pubblico abbonato con particolari agevolazioni, proprio a ribadire che il teatro cittadino si costruisce intorno al suo pubblico più fedele che premiandone le scelte contribuisce ad ampliarne l’eccellenza e l’originalità dell’offerta artistica. Il Teatro Verdi si vuole confermare vivace e piacevole salotto della città, con proposte in grado di far riflettere ma anche di divertire – tra tutti l’evento in apertura di Stagione con la prima regionale dell’impareggiabile duo Cochi&Renato - spaziando dai grandi classici al teatro contemporaneo, dalla musica colta a straordinari protagonisti della musica ‘pop’, come l’eccezionale presenza in esclusiva per il Verdi della cantante Dee Dee Bridgewater o il concerto-evento di un vero mito vivente, icona della musica degli anni Sessanta quale il grande Donovan. Musical, balletto, teatro musicale, commedie, concerti sinfonici, protagonisti d’eccezione: tutto questo nella magia del Teatro Verdi.

Antonio Devetag Assessore al Parco Culturale

On. Ettore Romoli Sindaco di Gorizia


TRAMACHI


VOCI DAL TERRITORIO Giovedì 30 ottobre 2008 ore 20.45 ANTEPRIMA DELLA STAGIONE ARTISTICA 2008/2009 La vicenda ruota attorno ad un appartamento, un po’ vecchio e trascurato, messo in vendita dall’anziana propietaria, decisa a liberarsene. Il mobilio antiquato, i soprammobili, le cianfrusaglie e la tappezzeria consunta descrivono un ambiente mai rinnovato, pronto ad assistere al “tramaco”, al trasloco della protagonista, che ha deciso di trasferirsi per allontanarsi dai ricordi dolorosi di un’infelice storia d’amore vissuta in gioventù. Con l’aiuto di un impiegato dell’agenzia immobiliare, sfiduciato ogni volta che deve dimostrarsi propositivo e ottimista nel proporre l’acquisto, sembra che si arrivi alla conclusione dell’affare. Ma prima sfilano diversi acquirenti: due ragazzi giovani e aggressivi; una coppia di extracomunitari che, a discapito dei pregiudizi, non vende accendini, ma lavora in prestigiose università, e così via, fino ad arrivare a coloro che effettivamente vorrebbero abitarci. Tramachi rappresenta la continuazione ideale dell’altro testo commissionato dalla Contrada a Roberto Curci, Sariandole, che terminava con il fidanzamento dei due giovani protagonisti. Ora li sorprendiamo alle prese con la difficoltà, nota a molte giovani coppie, di trovare un alloggio, di comprare casa: vorrebbero andarci a vivere, hanno già dato del denaro per caparra, ma la perdita di un’occupazione stabile capita come un fulmine a ciel sereno. Nel tempo in cui si scatena il piccolo dramma, si chiarisce il passato dell’anziana protagonista che ha sviluppato un astio profondo verso il genere maschile a causa di un uomo che l’ha abbandonata senza spiegazioni. Roberto Curci delinea anche questa volta una Trieste contemporanea, che fa da sfondo a vicende che rientrano nella sfera della nostra esperienza quotidiana, dandone una visione piena di comprensione umana e simpatia.


COCHI & RENATO


PROSA Lunedì 3 novembre 2008 ore 20.45 PRIMA REGIONALE

Tutto il meglio per Cochi e Renato in questo nuovo spettacolo che ancora alternerà canzoni demenziali, gag surreali, riflessioni insensate, battute fulminanti per una coppia che non smette di stupire e colpire pubblico e pubblici di ogni tipo. Definire la loro comicità, il loro modo di essere teatro comico è un’impresa ardua, perché sarebbe come sforzarsi di definire il “Big Bang”, o la materia di cui sono fatti i sogni, o il panettone. Loro sono Cochi e Renato e basta. Da qui è nato il nostro nuovo modo di ridere, di cantare, di guardare il mondo. Ed è ancora così. Con loro due in scena gli straordinari Goodfellas ad accompagnare, ad interpretare canzoni di culto vecchie e nuove. Ma c’è di più. C’è l’intenzione (riuscita) di graffiare, di andare oltre il revival. Cochi e Renato cambiarono il cabaret degli anni ’60, mettendosi sulla scia di Fo, Iannacci e Gaber. Ma questi erano anche altro, loro invece erano «solo» cabarettisti, che inventavano uno stile personale nella Milano dei maestri: la loro «normalità» consolidava uno stile nuovo. Oggi la loro normalità – che sta nell’accorta gestione e nel rinnovamento del repertorio – dice che il cabaret può uscire dalle secche in cui l’ha cacciato l’indigestione televisiva degli ultimi anni. E, soprattutto, che il cabaret può tornare a spaziare, inventando e raccontando storie, mescolando i linguaggi, sovvertendo sensi e significati.


Foto Francesca Pagliai

LA VEDOVA SCALTRA


PROSA Sabato 15 novembre 2008 ore 20.45 PRIMA REGIONALE

Lo spettacolo vede il ritorno di Lina Wertmüller al teatro. Per la celeberrima regista cinematografica è questo il primo incontro con un testo della tradizione teatrale italiana classica. Quello di Carlo Goldoni è un secolo agitato e rivoluzionario, sul crinale fra l’ancienne regime e i tempi nuovi. In quella Venezia, pullulante di artisti e avventurieri provenienti da ogni parte d’Europa, dove sotto una facciata austera perfino il libertinaggio entrava e usciva dai conventi, il nostro Carlo Goldoni s’incapriccia di questa “vedova”. È un’idea carica di echi sensuali ma anche di segreti e profondi simbolismi. L’idea non è solo quella di una vedovella in cerca di marito, ma vi s’intrecciano due percorsi: quello dei cavalieri vogliosi di conquistare una preda e quello della donna che cerca un uomo, un vero uomo. L’incrocio tra i desideri dei pretendenti e quelli della vedova è l’avventurosa partita da percorrere. Maritata giovanissima a un signore anziano e ricco, ha avuto con l’amore un rapporto di sopportata dedizione all’autunno del suo “Sior Consorte”. Per questo Job ha immaginato al centro dell’azione un letto. Non è solo un rimando al Settecento in cui le Femme des Lettres come Madame de La Fayette o Madame de Sevigny ricevevano, ma un letto simbolo di tutte le voluttà che per lei è sempre rimasto vuoto, e la sua vasta dimensione è lì a sottolineare soprattutto quel vuoto. C’è il letto e lei in quel letto, con tutta la cabala del gioco della vita. Lei, nel candore che, malgrado la vedovanza, rende quel letto quasi verginale, denso di sogni, di solitudine che l’amore, quello vero sensuale, non ha mai riempito, che è centro di un gioco che non si può più sbagliare.


Foto Philippe Pierangeli

DEE DEE BRIDGEWATER


MUSICA e BALLETTO Mercoledì 19 novembre 2008 ore 20.45 ESCLUSIVA REGIONALE

Un percorso artistico dove non si contano i premi, fra cui ricordiamo due Grammy Award per il cd Dear Ella, un Tony Award (l’Oscar americano del teatro) per l’interpretazione nel musical The Wiz, e il premio francese Victoire de la Musique. Nella sua ineguagliabile carriera ha collaborato con molti grandi del jazz, tra cui Sonny Rollins, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon, Cecil McBee e Max Roach, cui fanno seguito le numerose incisioni discografiche ed è la prima cantante jazz a dedicare un album a Kurt Weill. Alla fine del 2006 ha portato in Italia il nuovo progetto, che sta ora presentando nei teatri di tutto il mondo. Red Earth, A Malian Journey è dedicato alla commistione tra il jazz e la musica del Mali: “Negli ultimi anni ho sentito il bisogno profondo di ritrovare le mie origini africane. Non potendo risalire fino alle radici che mi legano alla ‘madrepatria’, mi sono rivolta alla musica, la musica africana. Speravo che ascoltando la musica di alcuni paesi africani ne avrei alla fine trovato una che mi avrebbe parlato con indiscutibile forza spirituale. E così è stato per la musica del Mali. Il “blues” maliano, la mia inspiegabile attrazione per la terra rossa “simbolo di forza vitale e patria dei miei avi”, la mia straordinaria somiglianza con la tribù maliana dei Peul: tutto questo ha confermato l’intensa sensazione che il Mali fosse la mia terra. Il mio sogno è di fondere le voci del Mali, la musica e gli strumenti popolari con le tradizioni vocali e musicali del Jazz nero americano. È arrivato il momento di sperimentare all’interno della mia musica, così come hanno sempre fatto tutti i musicisti. Dato che la voce è il primo strumento in assoluto, è importante poterlo fare.”


I GORMITI


DOMENICA A TEATRO 30 novembre 2008 ore 16.00

Dall’Isola di Gorm a Gorizia: i Gormiti, invincibili signori della Natura, protagonisti del fortunato gioco amato dai bambini ma anche dagli adulti, hanno scelto il teatro come palcoscenico della lotta per la salvaguardia della Natura contro le forze che vogliono distruggerla. I Gormiti sono i difensori di Madre Natura, nati dalle lacrime del Vecchio Saggio per lottare contro la forza del Male, identificata con il fuoco distruttore del Vulcano che ne minaccia l’esistenza. Ogni popolo è comandato da un campione e trae origine e forza da un elemento naturale: Terra, Foresta, Cielo e Mare. Gli eroi sono osservati e guidati dalle ninfe del proprio elemento e dagli spiriti animati della Natura come gli alberi, il vento e la pioggia. Una messa in scena in grande stile Maurizio Colombi è il regista del musical Peter Pan - per uno spettacolo di immagine creato attraverso atmosfere evocative in una rappresentazione tridimensionale della fantasia, realizzata con una miscela di arti circensi e teatrali, musiche sinfoniche, effetti speciali e atmosfere da sogno. Gli esperti del Cirque du Soleil hanno contribuito a curare trucchi e costumi e a preparare gli acrobati. Le musiche sono affidate al più esperto compositore di musical italiano, Giovanni Maria Lori. Uno spettacolo unico nel suo genere, con un cast di cantanti, attori, acrobati e musicisti. Uno show che per la prima volta dà voce ai personaggi più amati dai bambini.


STEFANO BENNI


MUSICA e BALLETTO Venerdì 5 dicembre 2008 ore 20.45 PRIMA REGIONALE Portato in scena in una prima versione con un clamoroso successo da Antonio Albanese al Piccolo Teatro di Milano su musiche di Luciano Francesconi, questo melologo prende oggi nuova vita nell’interpretazione di Stefano Benni, che riprende il suo testo accompagnato da Danilo Rossi, prima viola della Scala e da un’Orchestra d’archi. Il testo è ironico e apocalittico: gli insetti prendono la parola in un’invettiva ecologica sui destini del mondo. Ogni insetto descrive la propria natura. Lavoratrice stakanovista l’ape, giusto il tempo per un panino col polline tra una commissione e l’altra... “e noi insetti mai un week-end, del resto com’è possibile quando si vive solo un giorno?”. La farfalla ha l’accento francese e balla. “12 ore alla grande e poi... trac morti!”. È una farfalla romantica quella di Benni, che alla sera si innamora di una margherita... e che fino all’ultimo attimo di vita si strugge d’amore per lei... La zanzara: indistruttibile, entra in apnea nelle nostre case e ci punge. Quando finalmente la si schiaccia... ecco il sangue. Che orrore! Ma – la zanzara sottolinea - non fa più orrore il sangue delle bombe intelligenti, delle atrocità degli uomini sanguinari e guerrafondai? Ecco il ragno, velenoso, cattivo. Ma la cattiveria è anche umana, dice. La blatta rientra ogni volta, tra un insetto e l’altro, per ricordare gli assenti: le libellule, le prime a morire quando si inquina un fiume; le locuste, prodigiose nei loro viaggi, capaci di distruggere interi campi di grano anche se irrorati di pesticidi. Che fanno male solo all’uomo, loro si adattano. Il manifesto ambientalista di Benni è chiara metafora della condizione umana, leggibile, diretto, come solo le cose semplici sanno essere. Ed ecologico, perché gli unici suoi ingredienti sono parole belle, recitazione appassionata e musica di alto livello espressivo. Senza strani additivi, su precisa richiesta dei nostri amici insetti!


IL VANGELO SECONDO PILATO


PROSA Martedì 16 dicembre 2008 ore 20.45 PRIMA REGIONALE Eric - Emmanuel Schmitt in una decina d’anni è diventato uno degli autori francesi più letti e più rappresentati al mondo. Il vangelo secondo Pilato è nato come romanzo e, dopo un eccellente successo editoriale, Schmitt ne ha fatto una versione teatrale in due parti: la prima La notte degli ulivi –ovvero Confessione di un condannato a morte la sera del suo arresto è prologo e antefatto della seconda “Il vangelo secondo Pilato”. Sul monte degli Ulivi, qualche ora prima del suo arresto, Gesù si domanda com’è arrivato a questa notte fatale. È davvero lui il Messia? È la struggente testimonianza di un uomo che sa di dover morire il giorno dopo e rivive, fin dalla sua infanzia, il suo meraviglioso percorso umano. Una storia arciconosciuta raccontata da un punto di vista inaspettato: è Gesù stesso che - uomo - si interroga e dubita della sua natura divina, che ha paura. La seconda parte dello spettacolo è l’indagine che Pilato compie sulla scomparsa del corpo di Gesù. Per evitare che il furto sia strumentalizzato politicamente contro Roma, Pilato cerca di ritrovare il cadavere. Ma Gesù riappare, vivo! Con un’accanita razionale volontà di mettere a tacere le voci di una pretesa resurrezione, Pilato comincia un’indagine che ha il ritmo e il sapore di una vicenda poliziesca, con colpi di scena drammatici venati spesso di una feroce ironia. Un mistero non si lascia comprendere: lo si accetta o no. E Pilato non lo accetta. Il “Vangelo secondo Pilato” è una meditazione, un interrogativo, una commossa poesia sull’uomo Gesù. L’impegno degli attori è far fiorire poeticamente una storia che per chi crede come per chi non crede, ha comunque sconvolto e illuminato la storia dell’umanità.


ELISABETTA POZZI


VOCI DAL TERRITORIO Mercoledì 17 dicembre 2008 ore 20.45 Lo spettacolo Alexandria nasce da un progetto del regista Franco Però che si è dedicato a lungo a una ricerca approfondita sulla storia dell’emigrazione femminile verso l’Egitto. Alexandria coniuga l’attenzione per l’autore contemporaneo con la sensibilità che è giusto dimostrare verso episodi appartenenti alla storia del Friuli Venezia Giulia e delle terre confinanti che hanno segnato momenti importanti, di confronto, di crescita e di sviluppo nelle relazioni con altre culture. Fu dopo l’apertura del canale di Suez, con l’intensificarsi dei collegamenti tra le terre dell’Impero asburgico e l’Egitto, che ebbe origine un’ondata di emigrazione verso le città principali del regno africano, Il Cairo ed Alessandria, con caratteristiche molto particolari. Infatti furono soprattutto le donne di tutte le età che, dalle regioni del Litorale, andarono a lavorare in quel paese: erano balie, governanti, domestiche, cuoche, sarte. E questa emigrazione continuò fino all’ultimo Dopoguerra. Talmente vasto fu questo fenomeno da far sì che fosse coniato un termine preciso per definire queste donne, appunto: le “Aleksandrinke”, dalla città dove sbarcavano e, molto spesso, trovavano impiego. A far rivivere davanti ai nostri occhi le memorie e le vicende di queste donne, sarà Elisabetta Pozzi, una delle più significative interpreti della scena italiana: debutta giovanissima con Squarzina ne Il fu Mattia Pascal con Giorgio Albertazzi, che la vorrà accanto a sé in molti altri spettacoli, fra cui Memorie dal sottosuolo da Dostoevskij e Peer Gynt di Ibsen. Ha poi continuato a confrontarsi con un vastissimo repertorio di autori classici e contemporanei, diretta dai maggiori registi, plasmando un proprio stile di recitazione personale, connotato da una vitale e morbida duttilità che la rende credibile e intensa in ogni ruolo.


OTANGO


GRANDI EVENTI Domenica 21 dicembre 2008 ore 20.45 ESCLUSIVA REGIONALE Rispondendo alla richiesta di un festival francese di grande portata, la compagnia belga - americana Artemis Production creò lo spettacolo Otango. La sfida era quella di radunare in soli sei mesi gli artisti argentini più conosciuti a livello internazionale, e di creare un incredibile spettacolo di tango totalmente differente dalle produzioni esistenti. Scavando nelle radici del tango per trovare l’essenza del suo passato, Otango descrive anche il suo presente e il suo futuro. La principale caratteristica è l’esaltazione della sensibilità più intima del tango, delle sue emozioni più violente. Selezionati per le loro rinomate qualità così come per le loro differenze nello stile, gli artisti rappresentano il tango nella sua multiforme varietà. Da soli o in gruppo, i ballerini portano lo spettatore alla scoperta della tradizionale sensualità del tango, dell’eleganza del tango nobile, del romanticismo del tango valzer, delle piccanti figure del tango Milonga, della rivoluzione del tango Nuevo. Fine anni ’30. La notte cala sul porto di Buenos Aires. In un vecchio caffé, sperduto nell’umidità delle banchine, si aprono le danze. Un invito all’età d’oro di Gardel e del tango Al Piso, milongas immerse in nuvole di fumo, immigrati in cerca di sogni incerti, vicoli ciechi pieni di “malevos” litigiosi; tutti questi luoghi rappresentano memorie di storie e di passioni. Oggi questi luoghi decadenti, usurati dal tempo e dagli amori perduti, sopravvivono ancora. Portando con sé gli eterni amanti, essi introducono l’intenso mondo del Tango Nuevo, in cui l’essenza è rappresentata dalle esecuzioni di Ferrer e Piazzolla. Risorgendo continuamente dalle sue ceneri, il tango sarà per sempre il motivo delle anime sfortunate; una sensualità danzante che sorprenderà gli animi nei momenti più inaspettati.


MANUEL FRATTINI


PROSA Sabato 3 gennaio 2009 ore 20.45

DOMENICA A TEATRO 4 gennaio 2009 ore 16.00

Con Manuel Frattini, ormai re incontrastato del musical italiano, arriva la nuova produzione dedicata a un eroe le cui avventure si tramandano da ottocento anni. Si tratta del simpatico e coraggioso “principe dei ladri”, Robin Hood. Lo spettacolo sarà la nuova celebrazione di questa vicenda la cui tessitura non dobbiamo far altro che rispettare, ma non per questo senza dare vita al nostro contesto creativo, che si fonda sull’idea di dare più strati di lettura a un pubblico il più eterogeneo possibile. Stiamo, quindi, costruendo lo spessore dei personaggi e di quel linguaggio visivo che chiamiamo spettacolarizzazione, attingendo alla simbologia delle favole, in quel connubio di magia e intreccio, tipicamente disneyano e cartoniano”. Un eroe celebrato dal teatro, dal cinema e dalla televisione, dai tempi del muto alle indimenticabili prove d’attore di Errol Flynn, Sean Connery e Audrey Hepburn, Kevin Costner o Cary Elwes nella rivisitazione comica di Mel Brooks, e naturalmente le volpi Robin e Marian del capolavoro disneyano. Con l’acrobatico e virtuoso talento di Frattini, l’eroe inglese che salva il trono di Riccardo Cuor di Leone arriva ai palcoscenici italiani del musical. I nostri eroi Marianna e Robin, il magico Fra’ Tuck, il buon Little John, la maldestra Tata, l’improbabile Re Giovanni, il crudele Guyo e il suo tirapiedi lo Sceriffo, poi avventori, banditi, popolani, dame, ancelle, servitori ci accompagneranno in questa bella avventura che vuole raccontare come un uomo può diventare un eroe. Lo spettacolo sarà la nuova celebrazione di questa vicenda che racconterà il viaggio di un uomo alla ricerca di se stesso trovandolo nel più debole e nell’amore per Marianna. Una leggenda eterna di eroi e malvagi, dove un ladro gentiluomo sarà il principe della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura: tutto in un grande nuovo musical.


ROMEO & JULIET


MUSICA e BALLETTO Sabato 10 gennaio 2009 ore 20.45 PRIMA REGIONALE Non esiste storia che, come questa di Romeo e Giulietta, non sia stata tanto narrata e diffusa da valicare i confini geografici, culturali o di classe. Nell’antica Grecia il mito, come un vento, come un fiume, attraversava territori e culture, mutando sì da racconto a racconto, ma sempre portando con sé il suo senso profondo. Così oggi, il mito di Romeo e Giulietta attraversa tutte le possibili categorie sociali dell’uomo occidentale, ed è probabilmente la storia più diffusa della nostra cultura. Al di là dei suoi personaggi e della sua ambientazione, sono i sentimenti che lo pervadono a determinarne la struttura portante, insinuandosi sino a colpire a fondo le nostre sensibilità occidentali. Passione, Scontro, Destino, Amore, Morte. Ecco i cinque elementi di questo mito. Aterballetto, dal 2003 Fondazione nazionale della Danza, ne firma la produzione. Fondata nel 1979, Aterballetto ha realizzato un vasto repertorio che, oltre alle coreografie di Amedeo Amodio, direttore artistico per un ventennio, comprendeva quelle dei più importanti artisti della coreografia internazionale quali Glen Tetley, Alvin Ailey, Lucinda Childs, oltre a vantare i diritti di rappresentazione su molte altre produzioni che fanno parte del patrimonio della danza del Novecento, firmate da George Balanchine, Antony Tudor, Kenneth Mc Millan, Josè Limon, Hans Van Manen, Leonide Massine, David Parsons e Maurice Béjart. Una serie di collaborazioni di altissimo livello non solo con coreografi prestigiosi, ma anche con compositori, scenografi, costumisti, pittori, attori, hanno consolidato nel tempo le qualità di Aterballetto. Da sempre formata prevalentemente da danzatori solisti, in grado di alternarsi in ruoli impegnativi in tutti gli stili, Aterballetto ha goduto e gode tuttora di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale.


KATIA RICCIARELLI


PROSA Giovedì 15 gennaio 2009 ore 20.45 PRIMA REGIONALE Il testo racconta l’ultimo periodo della vita di Florence Foster Jenkins, divenuta leggendaria nella prima metà del Novecento come la peggiore cantante del mondo. Un mito che ora rivive con Katia Ricciarelli nella commedia divertente, ma allo stesso tempo commovente, di Peter Quilter, che debuttò nell’agosto 2005 al Birmingham Repertory Theatre in Inghilterra, battendo ogni record d’incassi di quel teatro. Il testo racconta l’ultimo periodo della vita della signora Jenkins che, tra battute di spirito e affettuose stravaganze, e in compagnia di un piccolo, buffo e particolare gruppo di compagni, termina nell’apoteosi di un grande concerto alla Carnegie Hall, nella quale la signora corona il suo sogno di esibirsi in un concerto ufficiale in una vera e autorevole sala da concerto. Le fanno compagnia un simpatico e ironico attore, un’amica eccentrica in compagnia di un adorabile cagnolino, un pianista giovane e riservato che si fa conquistare dalla signora, una cameriera messicana rumorosa e una spettatrice noiosa. “Un personaggio assurdo e affascinante” – assicura Katia Ricciarelli -. Eppure madame Jenkins ebbe successo “con la determinazione cieca e sorda che la accompagnò tutta la vita. Florence era convinta della sua grandezza, non ha mai immaginato, neanche per un attimo, che la sua voce non fosse quel suono celestiale che lei, e lei sola, assaporava nella sua testa. Suo padre, che invece la sentiva così com’era, tentò di dissuaderla da quella insana passione, minacciandola di tagliarle i viveri se si fosse esibita in pubblico. Ma lui morì presto e Florence, erede di una cospicua fortuna, non ebbe dubbi su come investirla. Finanziò di tasca sua concerti privati, prima in saloni d’alberghi, poi nei teatri”. Una personalità singolare e a suo modo seducente che, del resto, ebbe tra i suoi fans artisti veri, da Cole Porter a Enrico Caruso.


BALLETTO NAZIONALE DI PECHINO


GRANDI EVENTI Mercoledì 21 gennaio 2009 ore 20.45 Il Balletto Nazionale di Pechino è la principale compagnia statale della Cina con un repertorio di oltre duecento danze riferite a momenti sacrali, di guerra o a temi ambientali e ad antiche tradizioni. La Cina è una delle più antiche civiltà del mondo, celebre per la sua ricchissima cultura e per lo splendore delle sue arti. La danza tradizionale, che, oltre al corpo umano, utilizza tre strumenti fondamentali – il ventaglio, la spada e le lunghe maniche o i nastri – ha seguito un percorso di continuo sviluppo e trasformazione come parte delle arti in generale. È tuttavia impossibile per i contemporanei poter apprezzare di persona le autentiche melodie della musica tradizionale, come pure le rappresentazioni originali della danza tradizionale. Ciò in quanto la danza accompagnata da musica (yue wu), sviluppatasi durante le dinastie Qing, Han, Shui e Tang, può essere studiata solo attraverso la letteratura e le arti figurative dei tempi antichi. L’opera tradizionale cinese, che nasce e si sviluppa durante le dinastie Song, Yuan, Ming e Ching, ha raggiunto nei secoli vere e proprie vette di perfezione come forma di opera-balletto. Nel corso di mezzo secolo, il Comitato scientifico dell’Accademia di Pechino ha svolto un’opera di ricostruzione e aperto nuove prospettive con una danza tradizionale che vuole parlare allo spettatore moderno e che include anche coreografie contemporanee espresse in linguaggio tradizionale. Lo straordinario repertorio comprende balletti completi, danze liriche e danze acrobatiche, a tematica storico-nazionale che si ispirano a personaggi della storia e della letteratura cinesi, a danze delle diverse etnie che popolano il grande Paese asiatico, sia danze militari, sia danze basate sulle arti marziali, dal Wu Shu (arte delle armi) al Ba Gua (arte marziale degli Otto Diagrammi) e sulla filosofia classica cinese (Yin e Yang).



MUSICA e BALLETTO Giovedì 29 gennaio 2009 ore 20.45 ESCLUSIVA REGIONALE Radunare musicisti professionisti “acciò havere filo et unione da non disunirsi e rendere buon suono”. Con questo scopo il nobile Vincenzo Maria Carrati nel 1666 fondò l’Accademia Filarmonica di Bologna. Con lo stesso spirito, nell’anno 2004, la stessa Accademia Filarmonica ha promosso, con l’ispirazione e la guida di Claudio Abbado, l’Orchestra Mozart, rivelatasi uno straordinario strumento di diffusione della cultura musicale. L’Orchestra Mozart è al centro di un progetto speciale dell’Accademia Filarmonica di Bologna, la gloriosa istituzione musicale sede da quattro secoli di iniziative destinate soprattutto alla formazione dei giovani. Fu qui che Wolfgang Amadeus, quattordicenne, studiò composizione sotto la guida del celebre Padre Martini. Claudio Abbado, a cui è stata affidata la direzione, ne ha delineato il profilo, invitando alcuni strumentisti e complessi cameristici di rilievo internazionale ad alternarsi nell’assumere sia il ruolo di prime parti, sia la funzione di docenti dei musicisti giovani chiamati, da tutta Europa, a farne parte. Il prestigio dell’Orchestra Mozart deriva non solo dalle collaborazioni avviate con le più importanti realtà musicali, ma anche dall’impegno profuso nel tessuto sociale, dando vita ad iniziative quali il Progetto TAMINO, Terapie e Attività Musicali in Ospedale, rivolto ai piccoli pazienti della Clinica Pediatrica Gozzadini del Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. Jacques Zoon. Inizia lo studio del flauto presso il Sweelinck Conservatory di Amsterdam e si perfeziona in Canada. In giovane età entra a far parte dell’European Community Youth Orchestra, sotto la direzione di importanti nomi quali Abbado e Bernstein. Primo flauto solista alla Residentie Orchestra, dal 1988 diviene primo flauto della Royal Concertgebouw Orchestra. In qualità di solista si esibisce con diverse orchestre: la Boston Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Dutch Radio Philarmonic Orchestra e la Dutch Radio Chamber Orchestra con direttori quali Abbado, Haitink, Ozawa, Berglund, Boulez in Europa, Stati Uniti e Giappone. Zoon tiene regolarmente Master Class e partecipa ad importanti Festival. È stato docente di flauto presso il Conservatorio di Rotterdam, l’Indiana University ed il New England Conservatory di Boston. Ha recentemente inciso con Deutsche Grammophon il concerto per flauto, arpa e orchestra con l’orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.


I CLOWNS DI FELLINI


DOMENICA A TEATRO 1 febbraio 2009 ore 16.00 PRIMA REGIONALE Uno spettacolo che sfugge a qualsiasi tipo di definizione, ma è pensato per un pubblico di tutte le età, alternando momenti di profonda poesia a sequenze comiche di altissima scuola circense. “Papà Colombaioni è stato per me un collaboratore prezioso, non solo perché ha messo a mia disposizione il suo tendone e la sua nidiata di bambini, i suoi nipotini che saltavano come canguri dappertutto, ma anche per quell’atmosfera intima, rara che sapeva trasmettere il suo circo, qualcosa d’indefinibile e di onirico…”. Così ricordava Fellini la sua lunga collaborazione con la famiglia Colombaioni, un’esperienza iniziata con Le notti di Cabiria, e proseguita con tante altre partecipazioni in altrettanti film, Amarcord, Roma, La nave, Casanova. Un amore lungo, ricco di conferme, che ha conosciuto il suo più naturale sviluppo nel film che Fellini ai clown ha dedicato: I Clowns. Non soltanto il mondo dei clown che si ritrova nel film ma anche Fellini stesso che rivive attraverso le sue parole, i suoi pensieri, le immagini che inconfondibilmente rimandano al suo cinema. Il “vento” che evoca i ricordi si spegne, i Colombaioni spariscono dietro il sipario, si sente, in lontananza, l’eco di una filastrocca che lentamente si perde… E poi via! All’improvviso tutto si accende, entrano i clown, inizia un susseguirsi mozzafiato di scene, farse, gags, trucchi, musiche che coinvolgono lo spettatore, grande o piccolo che sia, in un gioco di scatole cinesi dove un numero ne contiene al suo interno un altro, in una girandola vertiginosa che si consuma nella circolarità ipnotica della pista… Si consuma… Ma può veramente morire un clown? Questo si chiedeva Fellini alla fine del suo film e a questa sua domanda i clowns Colombaioni, oggi, vogliono rispondere. Come? Nell’unico modo che conoscono: inscenando, a modo loro, il famoso “Funerale di un clown”.

in mostra al Foyer del Teatro Comunale G. Verdi di Gorizia Federico Fellini per concessione della Fondazione Federico Fellini Un’importante testimonianza dedicata alla figura del geniale regista riminese. Disegni, tra cui ritratti, bozzetti preparatori per scenografi, costumisti e truccatori dal tratto subito riconoscibile, rappresentano un patrimonio fondamentale per comprendere le connessioni inscindibili tra cinema di carta e cinema vero e proprio di Fellini. Le fotografie originali colgono sul set il maestro al lavoro, le locandine dei Film più importanti, un cineromanzo sul film La strada, un’esposizione sull’Arte felliniana che evidenzia il segno deformante ed ironico del maestro.


THE SISTERS


GRANDI EVENTI Venerdì 6 febbraio 2009 ore 20.45 PRIMA REGIONALE Con le musiche dei due esilaranti films interpretati da Whoopi Goldberg The Sisters porta sui palcoscenici il fascino del gospel, musica tradizionalmente sacra, ma anche gioiosa, contagiosa, piena di energia. E l’ensemble canoro, tutte interpreti di grandi produzioni musicali negli Stati Uniti, non poteva certo trovare una maestra migliore di Theresa Thomason, protagonista di Sister Act 2, una vera star di Broadway nella cui voce i critici hanno riconosciuto una sintesi dell’energia di Mahalia Jackson e della dolce armoniosità di Whitney Houston. Assieme alla Thomason, in un crescendo di virtuosismo canoro e coinvolgimento nella danza, le interpreti propongono un repertorio suggestivo: dalle più belle canzoni della colonna sonora cinematografica dei due film Sister Act 1 e 2 ai più classici brani della tradizione gospel arrangiati dalla band con i ricchi accenti e colori del rhythm & blues. I brani in programma (tra i quali Ain’t no mountain – Joyful joyful – Yes, Jesus loves me – Oh happy day), legati tra loro da velocissime battute, concedono ampi spazi alle vocalist e ai musicisti che accompagnano la Thomason, permettendo loro di sfoggiare la propria incredibile bravura. Pur evocando atmosfere e messaggi di pace, la chiave di questo spettacolo “made in Broadway” è sicuramente la contagiosa allegria che immancabilmente coinvolge gli spettatori. La vicenda è nota a tutti. La protagonista è una cantante di casinò che, testimone di un grave crimine, è costretta a ritirarsi in un convento e fingersi suora per sfuggire ai malviventi. Se da un lato la sua irruenza mette a dura prova le inflessibili regole della vita monacale e la pazienza della madre superiora, dall’altro la sua presenza dà un’inedita e irresistibile verve alle funzioni domenicali e soprattutto agli interventi del coro. La protagonista è alle prese con un gruppo di suore di cui valorizzerà il talento canoro.



PROSA Giovedì 12 febbraio 2009 ore 20.45 Come lacci inestricabili, le convenzioni sociali, le convenienze, imprigionano l’uomo in una commedia senza senso: ciononostante guai a ribellarsi a tali trame, guai a chi non rispetta le regole o apertamente vi si oppone… Riecheggia in tutto il teatro pirandelliano quest’inquietante denuncia, espressa a volte con sarcasmo, altre con umana sofferenza, e chiaro segno della crisi dell’individuo contemporaneo, che il grande scrittore siciliano analizza con tanta acutezza. Enrico IV è da questo punto di vista uno dei suoi lavori più emblematici e tuttora intrisi di senso: lo sa bene il regista Paolo Valerio, che concepisce la messinscena teso a riscoprire, in una realtà che agli occhi dei più appare folle, il senso tra personaggio e uomo, tra realtà e finzione, tra verità e apparenza. «Anzi vorrei di più – precisa – vorrei rendere evidente la sensata lucidità di chi, come Pirandello, vede nella follia un elemento scatenante, per rompere le falsità che circondano la vita di ciascuno di noi, al presente e nella quotidiana finzione che è la realtà». In questo progetto lo affiancano Paola Gassman e Ugo Pagliai, due protagonisti di grande scuola che con la loro classe assicurano allo spettacolo un preziosissimo apporto. Enrico IV, commedia in tre atti considerata il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a “Sei personaggi in cerca di autore”, fu scritta nel 1921 e rappresentata il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Un borghese romano prende parte ad una battuta di caccia nella quale impersona Enrico IV. Alla messa in scena prendono parte anche Matilde di Spina, donna di cui è innamorato, e il suo rivale in amore Belcredi. Quest’ultimo disarciona Enrico IV che nella caduta batte la testa e si convince, novello Don Chisciotte, di essere realmente il personaggio storico che stava impersonando. La follia dell’uomo viene assecondata dai servitori che la sorella mette al suo servizio per alleviare le sue sofferenze. Quando, dopo dodici anni, Enrico guarisce, decide coscientemente di continuare a fingersi pazzo. Trascorsi vent’anni dalla caduta, Matilde, in compagnia di Belcredi, della figlia e di uno psichiatra vanno a trovare Enrico IV. Questi trafigge Belcredi uccidendolo e, per sfuggire alla prigione, decide di fingersi pazzo per sempre.


DONOVAN


MUSICA e BALLETTO

Quell’inconfondibile, suadente voce, quei testi seducenti, poetici, quella musica sognante, sfumata che li avvolge. Da folksinger a “figlio dei fiori”, da “risposta scozzese a Bob Dylan” a filosofo della musica, Donovan ha reso indimenticabili e magiche le sue canzoni ormai diventate famigliari a generazioni di fan di tutto il mondo. Nasce a Maryhill, Glasgow, Scozia, nel 1946. Le sue radici celtiche e l’amore del padre Donald per la poesia e la letteratura eserciteranno una costante influenza sulla sua vita e la sua musica. La famiglia si sposta dalla città di Glasgow – dura, violenta e devastata dalle bombe – alla campagna verde e rigogliosa dell’Hertfordshire, in Inghilterra, quando Donovan ha dieci anni. Lo spostamento ha un profondo effetto su Donovan, e influenza notevolmente la sua comprensione della bellezza e della natura, temi che cercherà di esprimere nelle sue prime canzoni. La sua musica saprà poi raggiungere un’intera generazione nei rivoluzionari Sixties per continuare a influenzare la poetica dei testi nei decenni successivi. Nel 1963, dopo aver lavorato in varie ditte, Donovan sente il richiamo della strada aperta. In autostop si reca a St. Ives, in Cornovaglia, dove dorme sulle spiagge. Per Donovan si tratta di un punto di svolta. Diventerà un menestrello vagabondo, che si scrive i suoi testi davvero unici. Diversamente da quanto succede con i Beatles e i Rolling Stones, Donovan è artista solista, che da solo riesce a catturare i cuori e le menti di un pubblico nuovo, capace di concentrare l’attenzione dei molti spettatori con la sua chitarra e un repertorio di brani originali basati sull’amore e il rispetto per la natura e le sue convinzioni di pace e armonia. È stata lunga la strada dal 1964 a oggi, ma Donovan con la sua voce delicata canta e scrive meglio che mai. L’ultimo lavoro del 2004 è ‘Beat Café,’ il CD con dodici nuove registrazioni che esce in tutto il mondo per l’etichetta indipendente Appleseed Recordings. Vero sopravvissuto, sincero oltre che super-famoso, del Rock and Roll, nelle sue canzoni continua a presentare la sua visione unica della pace, della conoscenza e della consapevolezza.


ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Foto Corrado Maria Falsini

MARIELLA DEVIA


Foto Corrado Maria Falsini

MUSICA e BALLETTO Venerdì 6 marzo 2009 ore 20.45 ESCLUSIVA REGIONALE Soprano di fama internazionale, Mariella Devia è una delle interpreti più acclamate nei maggiori teatri lirici del mondo. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e Claudio Abbado, riportando innumerevoli successi: emblematica l’interpretazione del ruolo di Lucia di Lammermoor, considerata una delle vette del repertorio belcantistico. È ospite regolarmente nei maggiori teatri del circuito teatrale italiano ed internazionale. Innumerevoli sono i ruoli affrontati e le opere in repertorio: fra le tante ricordiamo Tancredi, I puritani, Rigoletto, La traviata, Don Giovanni, La sonnambula, Idomeneo, Otello e Zelmira. Degne di nota anche le sue performance in Benvenuto Cellini, Le nozze di Figaro, Parisina d’Este, Lakmè, Il matrimonio segreto, Falstaff, Le comte Ory e Roméo et Juliette. Nella stagione 2007/08 ha interpretato con grande successo Maria Stuarda e La traviata al Teatro alla Scala, Anna Bolena al Teatro Massimo di Palermo ed ancora La traviata al Teatro delle Muse di Ancona. A dirigere l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, impegnata a fianco di Mariella Devia nell’esecuzione del programma, in esclusiva per Gorizia, dedicato a Bellini, Donizetti e Verdi, il Maestro Fabrizio Ventura. Diplomato in direzione d’orchestra con Karl Österreicher ed in direzione di coro con Gunther Theuring presso la Hochschule di Vienna, è direttore musicale del Teatro di Biel/Bienne in Svizzera primo direttore del Teatro di Braunschweig e primo direttore al Teatro di Stato di Norimberga. Il vastissimo repertorio di Fabrizio Ventura spazia dal barocco ai nostri giorni e comprende più di settanta titoli operistici, nonché tutta la produzione sinfonica più importante. Nel 2005 è stato nominato Direttore Musicale Generale dell’Opera di Stato di Istanbul. Dall’agosto del 2007 è Direttore Musicale Generale del Teatro e dell’Orchestra di Münster in Germania. Nel 2007 ha inaugurato il Festival di Maggio di Wiesbaden con Tiefland.


Foto Antonio Agostini

A CHORUS LINE


GRANDI EVENTI

Foto Antonio Agostini

Mercoledì 18 marzo 2009 ore 20.45 PRIMA REGIONALE A Chorus Line, il “re” dei musical, definito da molti critici il migliore mai scritto nella storia di Broadway, arriva a Gorizia nella nuova edizione italiana prodotta dalla Compagnia della Rancia e da Giacaranda. La coreografa, Baayork Lee, è una delle più profonde conoscitrici di A Chorus Line: oltre ad essere stata la ballerina che ha originariamente ispirato, con la sua vita reale, la storia di Connie, ha diretto e riallestito le coreografie originali di decine di edizioni del musical in America e in tutto il mondo. La storia di A Chorus Line colpisce il cuore. Nella penombra di un teatro di Broadway l’audizione per un nuovo spettacolo è quasi terminata: una linea bianca sul palcoscenico divide la zona del corpo di ballo dal proscenio riservato alle star. Lungo questa “linea del coro” si susseguono i racconti di diciassette personaggi che, attraverso la musica e la danza, condividono con gli spettatori le storie delle loro vite. Alcune bellissime, divertenti, altre commoventi, tutte straordinariamente toccanti, diventano la colonna sonora di un musical indimenticabile che, dopo 30 anni, conserva ancora un messaggio profondo anche per le nuove generazioni. In scena, il “teatro nel teatro”, la storia non solo di un regista che sceglie, tra i numerosi candidati, il corpo di ballo per un nuovo spettacolo ma, soprattutto, la vita di giovani artisti messa a nudo sul palcoscenico con le speranze, i sogni, le debolezze e i fallimenti della realtà quotidiana. Per tutti è una sfida con la vita. La musica, le coreografie, la recitazione, sono tutta un’esaltazione del musical, che mai come qui rappresenta la vita stessa degli attori e, metaforicamente, tocca i tasti più profondi dell’animo umano. Solo otto di loro saranno scelti ma, come nel sogno di ciascuno, tutti compariranno nel grande numero finale a cantare One, nel bagliore accecante delle paillettes e dei cilindri dorati, a dirci che, comunque, essere lì sul palcoscenico rappresenta sempre “una rara sensazione”.


ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO


MUSICA e BALLETTO Lunedì 23 marzo 2009 ore 20.45

L’idea dell’Orchestra di Piazza Vittorio è bella e importante già sulla carta: 16 musicisti provenienti da 11 paesi e 3 continenti, 8 lingue che si uniscono per creare una musica che non è mai esistita prima. World music nel vero senso della parola, musica del pianeta Terra, tutto il pianeta Terra... Prima ancora che emettano una nota sono uno spettacolo unico a vedersi, incarnazione perfetta di un mondo ideale e multiculturale in cui le differenze sono finalmente solo un valore aggiunto. Se è vero poi il detto che tutte le strade ci vanno a finire, questo non poteva che succedere a Roma, al quartiere Esquilino. Da lì, infatti, è partito e si muove il progetto di Mario Tronco (direttore/ domatore dell’orchestra e già tastierista degli Avion Travel) e dell’associazione Apollo 11, da quella sede ufficiosa delle Nazioni Unite che è ormai diventata la Piazza Vittorio da cui prendono il nome. Quando l’orchestra inizia a suonare, si diffonde una musica che non lascia scampo tanto è carnale e viscerale, più forte di qualunque discorso sul ‘buono’ e sul ‘giusto’ possa venire in mente. Una musica densa di suggestioni che riesce ad essere allo stesso tempo libera ed organizzata, legata alle tradizioni e rivolta verso il futuro. Musica che fa battere il tempo a chiunque, capace di catturare ogni gamma di orecchio, dal più raffinato al più distratto. Musica da canticchiare, da ballare, da gustare. Musica di tutti, per tutti. L’Orchestra di Piazza Vittorio è un “prodotto” senza target, una meravigliosa anomalia nel mare contaminato del pop che non può essere incasellata in nessuna categoria di comodo. C’è un modo solo per capire e godere della loro musica: liberare la mente ed ascoltare.


Foto Federico Riva

VINCENZO SALEMME


PROSA

Foto Federico Riva

Martedì 31 marzo 2009 ore 20.45

“Bello di papà”, uno spettacolo che già nel titolo s’annuncia ironico, è la nuova commedia scritta diretta e interpretata da Vincenzo Salemme. L’attore napoletano, sempre attento alle relazioni familiari, stavolta parte da un luogo comune per stravolgerlo, mettendo in scena una realtà molto italiana: la volontà di non procreare. Dunque, la vicenda di Antonio, affermato dentista cinquantenne eternamente fidanzato con Marina, tutto preso dalle sue priorità e dalla determinazione a non compromettere uno status quo ideale con un figlio, diventa simbolo di molte coppie. Un giorno succede che il miglior amico di Antonio, Emilio, ha una grave crisi depressiva che gli fa perdere il lavoro e lo mette in ginocchio. Uno psicanalista da strapazzo convince il povero Emilio che il suo problema nasce dalla mancanza della figura paterna (Emilio è orfano dall’infanzia) nel momento cruciale del suo sviluppo di uomo. Quindi lo cura con ipnosi e sedativi riportandolo indietro nel tempo. Emilio adesso si comporta come un bambino e in queste condizioni si presenta a casa di Antonio. Perchè proprio a casa di Antonio? Perchè non ha nessun altro che possa fargli da padre!!! Inizierà così una girandola di colpi di scena con scambi di ruolo dove i figli non sono più figli e i padri hanno paura di essere padri. Con mamma e parenti a difendere i soldi di famiglia e famiglie che si sfaldano con l’arrivo dei falsi bimbi. E la maturità sembra sempre più allontanarsi dall’unico vero bambino, il povero Antonio. Gli equivoci non mancano e nemmeno le risate. Buon divertimento!


PAQUITA


MUSICA e BALLETTO Sabato 4 aprile 2009 ore 20.45

Balletto in due atti e tre scene con il libretto di Paul Foucher, la coreografia di Joseph Mazilier e musica di Edouard Marie Ernest Deldevez viene rappresentato per la prima volta all’Opera di Parigi l’1 aprile 1846. Nel 1881 Marius Petipa ne creò un nuovo allestimento arricchendo la coreografia di un gran pas e di un pas de trois, su musica di Minkus, divenuti due esempi del virtuosismo spettacolare ed oggi nel repertorio delle maggiori compagnie internazionali. Scelta perfetta per Urlezaga e le sue virtù tecniche e stilistiche. Una serie di fuochi d’artificio coreografici mettono in luce possibilità virtuose della danza classica accademica, arricchite da una inaspettata combinazione di passi. Dalla sua creazione in poi Ballet Concierto si è esibita in alcuni dei più importanti teatri e palcoscenici del mondo, ricevendo premi speciali dalla critica e l’approvazione dal pubblico internazionale. Con la compagnia Iñaki Urlezaga ha realizzato uno dei suoi sogni: portare la sua danza, il suo talento, i suoi ballerini in giro per l’Argentina e per il mondo. Alcune coreografie sono state create per Ballet Concierto da coreografi di fama internazionale quali Oscar Araiz, Miguel Elias, Ana Maria Stekelman e Lilian Giovine. Lo stesso Urlezaga ha coreografato per la compagnia Constanza, Sylvia e Danzarla. Tra i balletti del repertorio romantico, Paquita è uno dei più spettacolari, in cui trionfa una fanciulla viva e vera. Allevata in un campo di zingari in Spagna durante l’occupazione napoleonica, la giovane salva la vita dell’ufficiale Lucien che si innamora di lei. Insieme affrontano numerose peripezie fino a scoprire che Paquita non è una zingara bensì una fanciulla di nobili origini che può così convolare a giuste nozze con il suo innamorato.


ENZO IACCHETTI


PROSA Giovedì 16 aprile 2009 ore 20.45 PRIMA REGIONALE “Giacomo Casanova” è uno spettacolo originale in tutte le sue componenti, drammaturgiche, musicali e registiche. Nell’interpretazione di un personaggio così emotivamente generoso, capace di vivere fino all’ultimo il suo amore inesauribile per il genere femminile e per la vita, Enzo Iacchetti trova materia per giocare sia sulle sue corde comico/surreali che su quelle più intime, sentimentali e drammatiche. Il senso teatrale dello spettacolo è la reinvenzione fantastica di un’epoca in cui la vita stessa era considerata un’opera d’arte, e di cui l’avventura ‘on the road’ di Casanova resta uno degli emblemi più significativi. Con lui in scena un cast di eclettici performers, attori-danzatori-cantanti-musicisti, un coro che può assumere funzioni sempre diverse, dando corpo e voce alle apparizioni e ai personaggi delle avventure più spericolate, in cui spiccano le famose e seducenti figure femminili. La storia: Casanova è costretto a letto da un’improvvisa indisposizione. Su ordine del medico curante, deve sospendere qualunque attività che lo possa affaticare, quella sessuale prima di tutto. La vecchiaia è ancora per lui qualcosa di lontano e inaccettabile, ma l’idea che i suoi anni migliori se ne stiano andando si affaccia, forse per la prima volta, alla sua mente. In preda alla febbre e ad una tempesta di emozioni contrastanti, Giacomo non riesce a prendere sonno. Intorno a lui, tra sogno e allucinazione, cominciano a prendere corpo e voce delle strane visioni: prima fra tutte quella dei ‘Posteri’. Alla fine di questa notte alimentata dalle emozioni e dalle visioni dei ricordi, Casanova decide di reagire scrivendo le sue memorie: una testimonianza della sua inestinguibile energia vitale e umana da consegnare alla posterità. Sarà così scongiurato il pericolo che si tramandi di lui l’immagine di un superficiale e sfaticato ‘dongiovanni’.


IL VERDI PER I GIOVANI

Martedì 3 febbraio 2009 ore 10.00

Pupi e Fresedde -Teatro di Rifredi in collaborazione con Dipartimento di Matematica dell’Università di Firenze Il Giardino di Archimede – un Museo per la Matematica con il contributo di Fondazione Carlo Marchi

La matematica in cucina. Un cabaret matematico culinario dall’omonimo libro di Enrico Giusti riduzione e regia Angelo Savelli con Andrea Bruno Savelli e Andrea Muzzi elementi scenici Mirco Rocchi

per le Scuole secondarie di secondo grado

Giovedì 19 febbraio 2009 ore 10.00 Quelli di Grock

Cinema cinema

di Valeria Cavalli, Claudio Intropido, Claudio Orlandini regia Claudio Intropido scene e luci Claudio Intropido musiche originali Mauro Buttafava coreografia Susanna Baccari, Valeria Cavalli con Susanna Baccari, Valeria Cavalli, Alessandro Larocca, Igor Loddo, Andrea Ruberti

per le Scuole secondarie di secondo grado


Martedì 10 marzo 2009 ore 10.00

Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia

I musicanti di Brema

Tel. 0481/33090

Catalyst

ovvero Mein Lieben Bremen liberamente ispirato all’omonima favola dei Fratelli Grimm regia Riccardo Rombi con Riccardo Rombi e i Camillocromo musiche originali Camillocromo Alberto Becucci – fisarmonica Enrico Chiarini – clarinetto Francesco Masi – tromba Rodolfo Sarli – trombone Gabriele Stoppa – batteria Francesca Taranto – basso

per le Scuole secondarie di primo grado e classe quinta delle Scuole primarie

Costo del biglietto per ogni singolo alunno: € 6,00 Insegnanti accompagnatori (2 per ogni classe): ingresso gratuito. Le adesioni possono pervenire tramite fax al numero 0481.32476 entro: - lunedì 12 gennaio 2009 per lo spettacolo La matematica in cucina - martedì 20 gennaio 2009 per lo spettacolo Cinema Cinema - mercoledì 18 febbraio 2009 per lo spettacolo I musicanti di Brema


INFORMAZIONI

Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia tel. 0481.33090 fax 0481.32476 www.comune.gorizia.it/teatrogv

Botteghino del Teatro

Corso Italia – dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Chiusura nei giorni festivi; dal 24 dicembre 2008 al 1° gennaio 2009 compresi; lunedì 16 marzo.

Inizio spettacoli

Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi Voci dal Territorio................ore 20.45 Domenica a Teatro .............ore 16.00


Gli abbonamenti e i biglietti acquistati non possono essere rimborsati, né sostituiti. Il Teatro non assumerà alcuna responsabilità per smarrimenti o furti. In caso di smarrimento o furto dell’abbonamento, il titolare dello stesso dovrà presentare denuncia presso i Carabinieri o la Questura. Lo spettatore è tenuto a verificare al momento dell’acquisto che l’abbonamento o il biglietto siano stati emessi per quanto richiesto. Il Teatro non risponde per eventuali successive contestazioni.

Gli abbonati alla Stagione artistica 2008/2009 del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia hanno diritto al biglietto ridotto per gli spettacoli non compresi nel proprio abbonamento. Ai disabili in carrozzina sono riservati quattro posti in platea, nell’area a loro dedicata. L’accompagnatore ha diritto all’ingresso di cortesia (€ 1,00).

In caso di annullamento dello spettacolo i biglietti saranno rimborsati entro dieci giorni dalla data dello spettacolo annullato. In questo caso il biglietto dovrà essere integro.

Si raccomanda di accedere in sala con la massima puntualità. Ai ritardatari non potrà essere garantita l’ammissione in sala. I ritardatari perdono comunque il diritto ad usufruire del posto assegnato in prevendita e potranno essere sistemati in posti diversi, senza aver diritto ad alcun rimborso.

E’ possibile acquistare massimo sei biglietti per ciascuno spettacolo. Il Teatro si riserva la facoltà di modificare la quantità di biglietti acquistabili per ciascuno spettacolo.

È vietato fotografare in Teatro con o senza flash ed effettuare registrazioni audio e video. I telefoni cellulari dovranno essere spenti prima di entrare nelle sale.

La Direzione del Teatro non si assume alcuna responsabilità per variazione di orari, date, artisti o programmi dovuta a motivi tecnici o di forza maggiore.

È vietato introdurre nelle sale generi commestibili e vettovaglie. È vietato fumare nei locali del Teatro.

È vietata qualsiasi forma di compravendita dei biglietti effettuata da persone non autorizzate. Lo spettatore deve essere sempre munito dell’abbonamento o del biglietto ed esibirlo su richiesta del personale addetto al controllo. È tenuto a occupare il posto assegnatogli mantenendo un comportamento corretto durante gli spettacoli. Nel caso in cui le esigenze tecniche o cause di forza maggiore lo richiedano, il Teatro si riserva di destinare agli spettatori un posto diverso.

All’interno del Teatro è in funzione il servizio di guardaroba a pagamento. È obbligatorio depositare in guardaroba ombrelli, cappelli, macchine fotografiche, apparecchi di registrazione audio e video.


CAMPAGNA ABBONAMENTI 10-11-13-14-15-16 OTTOBRE 2008 CONFERME E CAMBIAMENTI Gli abbonati alla Stagione 2007/2008 di Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi, potranno confermare il proprio abbonamento a Teatro (tipo di abbonamento fila, posto, settore) e/o cambiare il posto, il settore e il tipo di abbonamento. I posti non confermati entro il 16 ottobre verranno messi a disposizione per nuovi abbonamenti. DAL 18 OTTOBRE 2008 NUOVI ABBONAMENTI Sarà possibile sottoscrivere, a seconda delle disponibilità, i nuovi abbonamenti alla Stagione di Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi. L’acquisto potrà essere effettuato fino al giorno del primo spettacolo di ciascuna tipologia di abbonamento:

PROSA fino al 03/11/2008 MUSICA e BALLETTO fino al 19/11/2008 GRANDI EVENTI fino al 21/12/2008 Luogo e modalità di acquisto degli abbonamenti La Campagna Abbonamenti si svolgerà presso la Biglietteria del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Gorizia (via Garibaldi 2/a - tel.0481/33090) con il seguente orario: dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30. (chiusura Biglietteria: nei giorni festivi e venerdì 17 ottobre). Gli abbonamenti potranno essere pagati con: contanti, bancomat, assegni circolari e bancari - non trasferibili - intestati al Comune di Gorizia.


PREVENDITA BIGLIETTI DAL 27 OTTOBRE 2008 Sarà possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli in programma nel 2008. DAL 27 OTTOBRE E FINO AL 3 NOVEMBRE La prevendita dei Biglietti sarà effettuata in concomitanza con la Campagna Abbonamenti e avrà luogo presso la Biglietteria del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Gorizia (via Garibaldi 2/a - tel.0481/33090), osservando gli stessi orari della Campagna Abbonamenti (dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30). DAL 4 NOVEMBRE 2008 La prevendita dei biglietti sarà effettuata tutti i giorni (festivi esclusi) presso il Botteghino del Teatro in Corso Italia con il seguente orario: dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00 (chiusura Botteghino: nei giorni festivi). DAL 15 DICEMBRE 2008 Sarà possibile acquistare anche i biglietti per gli spettacoli: ROBIN HOOD in programma il 3 e il 4 gennaio 2009. ROMEO AND JULIET in programma il 10 gennaio 2009. La prevendita dei biglietti avrà luogo presso la Biglietteria del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Gorizia (via Garibaldi 2/a - tel. 0481/33090), con il seguente orario: 15/16 DICEMBRE 2008 dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 dal 17 al 23 DICEMBRE 2008 dalle ore 17.00 alle ore 19.00. (chiusura Biglietteria: nei giorni festivi e dal 24 dicembre 2008 al 1° gennaio 2009 compresi). DAL 2 GENNAIO 2009 Sarà possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli in programma nel 2009 DAL 2 GENNAIO E FINO AL 5 GENNAIO 2009 La prevendita dei biglietti avrà luogo presso la Biglietteria del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Gorizia (via Garibaldi 2/a - tel. 0481/33090), con il seguente orario: 2/3 GENNAIO 2009 dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 5 GENNAIO 2009 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 DAL 7 GENNAIO 2009 La prevendita dei biglietti sarà effettuata tutti i giorni (festivi esclusi) presso il Botteghino del Teatro in Corso Italia con il seguente orario: dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00 (chiusura Botteghino: nei giorni festivi e lunedì 16 marzo). MODALITÀ DI ACQUISTO DEI BIGLIETTI I biglietti potranno essere pagati con contanti o bancomat. Le prenotazioni telefoniche saranno possibili soltanto per i non residenti nel Comune di Gorizia compatibilmente con l’utenza presente alla cassa. Dovranno essere pagate entro 48 ore dall’assegnazione del posto mediante ritiro alla cassa o con bonifico bancario. Il giorno dello spettacolo la biglietteria aprirà dalle ore 19.45 per Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi, Voci dal territorio; dalle ore 15.00 per Domenica a Teatro. Durante quest’apertura saranno venduti unicamente i biglietti per lo spettacolo in programma quel giorno e, in caso di esaurimento dei biglietti in prevendita, i posti resisi liberi.


ABBONAMENTI RIDOTTO: oltre 65 anni, aziendali e Mosaico GIOVANI: fino ai 26 anni, possessori Card universitaria

PROSA

GRANDI EVENTI

MUSICA e BALLETTO

Platea Intero € 142,00 Ridotto € 126,00 Giovani € 114,00

Platea Intero € 98,00 Ridotto € 90,00 Giovani € 78,00

Platea Intero € 150,00 Ridotto € 134,00 Giovani € 122,00

Prima Galleria Intero € 122,00 Ridotto € 106,00 Giovani € 90,00

Prima Galleria Intero € 88,00 Ridotto € 82,00 Giovani € 71,00

Prima Galleria Intero € 128,00 Ridotto € 112,00 Giovani € 96,00

Seconda Galleria Posto Unico € 84,00

Seconda Galleria Posto Unico € 64,00

Seconda Galleria Posto Unico € 90,00

Fedeltà 2*

Fedeltà 3**

PROSA MUSICA e BALLETTO

PROSA GRANDI EVENTI

MUSICA e BALLETTO GRANDI EVENTI

PROSA MUSICA e BALLETTO GRANDI EVENTI

Platea Intero € 278,00 Ridotto € 246,00 Giovani € 224,00

Platea Intero € 228,00 Ridotto € 206,00 Giovani € 182,00

Platea Intero € 234,00 Ridotto € 212,00 Giovani € 190,00

Platea Intero € 349,00 Ridotto € 315,00 Giovani € 285,00

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Speciale abbonati alla Stagione artistica 2008/2009 del Teatro “Giuseppe Verdi” di Gorizia Ingresso unico € 8,00 per gli spettacoli Tramachi e Alexandria

Prima e Seconda Galleria Intero € 12,00 Ridotto € 9,00



Omaggio allo spettacolo. L’arte è un bene prezioso e può offrire grandi opportunità di crescita ai luoghi dove gli eventi si realizzano. Per questo, come Banca, siamo da sempre vicini al teatro e alle migliori attività culturali del territorio. Perché ci piace sostenere le vostre passioni. E condividerle.

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Lancia Delta. Ancora più potente con il primo diesel TwinTurbo da 190 CV.

È appena nata e già presenta una novità di carattere: il nuovo TwinTurbo 1.9 da 190 CV, il diesel più potente della categoria, il più sportivo, con un’accelerazione da 0 a 100 in 7,9 secondi. Si completa così una gamma di motori unica sul mercato, tutti turbo 16v, con cambio a 6 marce. Lancia Delta. Potente, ma intelligente, con i suoi consumi contenuti. Per una guida ancora più emozionante, più coinvolgente. Lascia andare la sua potenza dritta al cuore, sentirai tutta la differenza della nuova Delta. • 1.4 TURBO JET 120 CV • 1.4 TURBO JET 150 CV • 1.6 MULTIJET 120 CV • 1.6 MULTIJET 120 CV Selectronic • 2.0 MULTIJET 165 CV • 1.9 TWINTURBO MULTIJET 190 CV

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Insieme per la cultura.

M. Fogolino, L’innalzamento del serpente di bronzo, Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

In mostra dal 1 novembre 2008 al 15 gennaio 2009 presso Palazzo Della Torre Via Carducci 2 a Gorizia orario da martedĂŹ a venerdĂŹ 10-13 16-19 sabato e domenica 10-19

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