Barbara Wren
Autrice del best-seller Cellular Awakening
Il nostro ritorno alla luce Nuove strade della guarigione interiore
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Indice
Introduzione - Il nostro posto nell’universo.............................................................. 9 Parte I - Il nostro corpo di luce....................................................................... 17 Capitolo 1. Una manifestazione di luce.................................................................... 19 Capitolo 2. Preconcepimento, gravidanza e nascita............................................ 27 Capitolo 3. Dall’infanzia alla pubertà e oltre........................................................... 37 Capitolo 4. Comprendere cos’è che ci guarisce...................................................... 53 Capitolo 5. La pandemia tubercolare........................................................................ 61 Capitolo 6. Altri esempi di ereditarietà tubercolare.............................................. 71 Capitolo 7. Lo stress di non essere chi realmente siamo................................... 81 Parte II - Illuminazione........................................................................................... 89 Capitolo 8. Luce, risonanza e malattia: un nuovo paradigma............................ 91 Capitolo 9. Riconnettersi alla consapevolezza....................................................... 99 Capitolo 10. Come illuminare la mente, il corpo e il pianeta............................111 Capitolo 11. Una nuova via verso la salute...........................................................127 Conclusione - Tornare alla luce.................................................................................141
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Appendice - Le tecniche.............................................................................................145 Spazzolare la pelle................................................................................................149 Doccia scozzese.....................................................................................................151 Bagno caldo e freddo...........................................................................................153 Bagno caldo, bendaggio freddo........................................................................157 Semicupio................................................................................................................160 Bagno con sali inglesi...........................................................................................162 Pediluvi e bendaggi...............................................................................................165 Bendaggio freddo per i piedi..............................................................................168 Impacchi con olio di ricino...................................................................................169 Enteroclismi............................................................................................................172 Irrigazioni intestinali.............................................................................................187 Urinoterapia............................................................................................................190 Glossario.........................................................................................................................197 Letture consigliate........................................................................................................201 Nota sull’autrice............................................................................................................203
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Ai miei genitori, Cissie e James Wren, ai miei figli e nipoti, e a tutti coloro che mi hanno resa consapevole nel corso del mio viaggio.
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Introduzione
Il nostro posto nell’universo
I
mmagina una matrice di energia che interseca lo spazio-tempo intorno a te, che ti attraversa e collega la Terra ai cieli sopra di noi e oltre: una matrice energetica per mezzo della quale tutte le cose sono connesse. Immagina il tuo corpo nel suo viaggio attraverso la vita, soffuso e circondato da questa energia. Immaginalo come un veicolo: un veicolo in cui tu stai viaggiando. Sono affascinata dalla questione di come possiamo badare a noi stessi mentre ci facciamo strada in questo mondo, unici e tuttavia connessi all’universo intero. Come possiamo nutrirci? Come possiamo educare noi stessi in tutti gli aspetti della nostra vita? Come possiamo esprimere pienamente la nostra essenza? Veniamo in questo mondo meraviglioso con tutto il necessario per essere le persone che siamo. Ma per esprimerci completamente dobbiamo avere un chiaro legame con l’universo. Ciò significa mantenere il nostro veicolo in ottima forma sia come ricevitore che come trasmettitore di luce. Questo è il modo in cui siamo connessi alla saggezza universale che ci circonda. Nel mio precedente libro, Cellular Awakening, ho spiegato come il corpo contenga, immagazzini e generi luce, e quale sia il ruolo svolto dal DNA nel personalizzare la luce dell’universo. Il DNA è in effetti un’espressione di luce alla base della nostra natura di esseri luminosi. Quando siamo a nostro agio con noi 9
stessi e nella giusta posizione nel cosmo, e quando ci nutriamo correttamente, il nostro corpo attira la luce e irradia la piena manifestazione di ciò che siamo. Tutto nel nostro universo è energia, e ogni forma di energia ha una risonanza. Ciascuno di noi ha una particolare risonanza. Inoltre, viviamo sotto l’influenza di straordinarie energie e vibrazioni in condizioni che cambiano continuamente. Quando ci inseriamo nel nostro spazio personale in questo puzzle, possiamo esprimerci pienamente e provare un senso di conforto, ma se le cose diventano discordanti e rimangono irrisolte, perderemo il contatto con noi stessi e ci sentiremo a disagio. Questa discordanza può trasformarsi in malattia. Io considero la malattia l’espressione di una risonanza dissonante che si manifesta quando non siamo ciò che siamo. Come facciamo a sapere chi siamo? Per cominciare, sappiamo già che ognuno di noi è una particolare espressione dell’universo. Il momento in cui siamo stati concepiti e quello in cui siamo nati sono stati entrambi annunciati da modelli planetari estremamente specifici. Ciascun pianeta ha una diversa energia, una diversa qualità di luce e un diverso rapporto con i metalli e gli elementi del nostro habitat terrestre. Per esempio, Marte ha un particolare legame con il rame, il fegato, la collera, la forma, la struttura, la flessibilità e la rigidità. Tutti i pianeti incidono sulla nostra personale natura. Inoltre, veniamo al mondo con inclinazioni ereditate dal nostro lignaggio ancestrale. Le tante generazioni passate hanno lasciato la loro traccia. Come vivevano, cosa pensavano, come coltivavano e preparavano il cibo, e in quale misura educavano se stessi e aderivano alle regole naturali della vita avranno tutti un impatto sul nostro corpo e i suoi processi. Nessuno di noi arriva qui all’improvviso completamente vergine. Sono affascinata dalle predisposizioni che hanno fatto di noi le persone che siamo. La famiglia in cui abbiamo scelto di 10
nascere ha in sé una storia unica e meravigliosa che oggi conserviamo nella risonanza del corpo. Il nostro ancestrale passato è impresso nel e sul nostro corpo, modellandone la forma e il potenziale affinché sia un corpo di luce. Fondamentalmente, è la luce che ci unisce tutti. Essa è onnipresente. Ne siamo circondati e soffusi. Il nostro corpo la immagazzina e la produce, la esprime e la trasmette. La luce ha in sé il nostro senso di empatia. Quando ci sentiamo in risonanza con una particolare persona, ciò che viene trasmesso tra noi è la luce prodotta dai nostri corpi. La luce ci connette agli altri. Collega anche le cellule del corpo. È tramite la luce e il colore che esse comunicano. In condizioni ideali, si lasciano attraversare dall’intero spettro luminoso. Perché ciò accada, una cellula deve essere sana e pura. Appena diventa tossica o non è del tutto in armonia, comincia a rifrangere la luce anziché convogliarla, restringendo lo spettro dei colori trasmesso e diminuendo le informazioni che la luce può portare. Questo si rifletterà in tutto il corpo. Più siamo limpidi, maggiore è la quantità di luce che siamo in grado di produrre, serbare e trasmettere per ricevere e condividere la saggezza universale che è a disposizione di tutti noi e in cui è contenuto il modo ideale di essere. Non dobbiamo guardare troppo lontano per constatare quanto questo modo di essere sia distorto nel mondo moderno. Lo stato umano ottimale è fatto di pace, armonia e connessione, non di guerra, odio e isolamento. Ma se ti guardi intorno, cosa vedi? È essenziale riconoscere la reale portata della nostra connessione. Essa va ben oltre i nostri legami umani con la Terra e il nostro riconoscimento della sua importanza per la vita, estendendosi al nostro collegamento con le energie superiori, il cielo. Se riconosciamo tali connessioni e siamo in armonia con esse, riflettendo e trasmettendo l’intero spettro della luce, è im11
possibile che vi sia stress nella nostra vita. Se riuscissimo tutti a vivere così, che mondo sarebbe! Come possiamo far sì che questo accada? Sappiamo che siamo composti principalmente di acqua. È questa il mezzo che detiene i messaggi. Nella filosofia orientale, l’elemento Acqua è quello in cui si accumula la paura. Qui è all’opera un principio semplicissimo: appena diventiamo stressati, cominciamo a disidratarci. La risonanza dello stress diminuisce l’idratazione del corpo, aumenta il livello di paura e, dal momento che l’elemento Acqua è collegato al sistema nervoso centrale, altera anche questo. Lo stress causa una contrazione dei fluidi del corpo, che a sua volta riduce la saggezza che siamo in grado di possedere, limitando la nostra capacità di avere un quadro preciso di ciò che siamo. In questo libro esamineremo in che modo lo stress influisce su ogni parte del corpo e cosa possiamo fare al riguardo. Anche i cambiamenti nella carica planetaria e la disponibilità di luce hanno una profonda influenza sulla connessione e i processi corporei. Ogni due ore, la carica di ciascun pianeta varia leggermente, alterando la sua vibrazione e risonanza. Ogni modifica di quest’ultima incide su un diverso gruppo di organi. Pertanto, nell’arco di 24 ore abbiamo 12 influssi a intervalli di due ore, che ci ricordano di riequilibrare un particolare insieme di organi ed emozioni. Accanto a questo ritmo planetario, il sole e la luna hanno i loro cicli di giorno e notte, luce e buio, che influiscono anch’essi sul corpo. Attraverso questi ritmi che sottolineano il trascorrere del tempo, l’universo ha un sistema integrato che mantiene il nostro corpo in un flusso dinamico. L’influenza della luna, con la sua transizione mensile da nuova a piena, e il suo impulso mareale che innalza e lascia andare, è altrettanto profonda. Luna piena e luna nuova determinano condizioni estremamente diverse. Al plenilunio, l’aumento del numero di ioni positivi nell’aria tende a creare disagio. Per la 12
maggior parte di noi il novilunio è un momento migliore, perché siamo immersi in ioni negativi. Il ciclo mensile della luna ci offre anche l’opportunità di riportare il corpo in equilibrio. Oltre a questi cicli, i cambiamenti stagionali portano con sé il loro ritmo. La medicina tradizionale cinese (MTC) identifica cinque stagioni, ciascuna associata a un’emozione, che ci offrono anch’esse l’opportunità di riequilibrarci. Che decidiamo o no di coglierla, siamo tutti influenzati dai cambiamenti stagionali nel corso dell’anno. Noi siamo qui, tra il cielo e la Terra, connessi a tutte le cose. Essere consapevoli del nostro corpo e dei suoi processi, e prestare attenzione agli effetti che su di esso hanno i ritmi e i cicli cosmici, ci permetterà di mantenerlo nella forma e nello stato di salute ideali, mentre rispondiamo agevolmente agli influssi esterni sul nostro essere interiore. Inoltre, il nostro corpo è in grado di memorizzare al pari della mente. Il segno degli eventi, in particolare di shock e traumi fisici, può imprimersi in esso o avere un effetto ricorrente, spesso su base annuale. Per noi è molto importante accettare, conservare ed elaborare questi ricordi somatici, che altrimenti possono alterare il nostro schema energetico. Per esempio, nella mia pratica terapeutica ho lavorato con persone che avevano superato un’assuefazione, ma soffrivano ancora dei suoi effetti fisici perché non avevano fatto nulla per aiutare il corpo a tornare in equilibrio. Ho conosciuto uomini e donne che dopo aver sconfitto la dipendenza dall’eroina operando con la mente, a distanza di anni non sono riusciti ad avere un figlio perché il corpo fisico non ha riconfigurato il modello mentale. Semplicemente, mancava lo schema energetico che avrebbe permesso il concepimento. Quando aiutiamo il corpo a creare un nuovo schema energetico dopo un trauma o uno stress, è fondamentale riconoscere il legame tra esso e la Madre Terra. In realtà, è la composizione di 13
quest’ultima a fornire un modello per tale schema. Ecco perché chiamiamo il pianeta Madre Terra: è lei che genera e nutre la vita. Quando il nostro schema energetico è ben definito e integro, la vita segue in modo spontaneo e connesso dall’interno, dalla luce che abbiamo in noi. Il corpo diventa un microcosmo nel macrocosmo. In Cellular Awakening ho esaminato l’idea che tale processo abbia luogo in ogni cellula, e qui intendo approfondirla. Chiamo la membrana cellulare “portiere” della cellula perché essa stabilisce se il macrocosmo, in forma di luce, possa penetrare nel suo microcosmo facendo sì che diventi il nostro essere. Una volta che ciò è avvenuto, non possiamo evitare di essere quello che siamo. È allora che le cose iniziano davvero a fluire spontaneamente, quando troviamo la nostra via e cominciamo a raggiungere il nostro pieno potenziale. Non è questa l’essenza della vita? Quindi, la condizione della membrana cellulare è di grande importanza. Essa incide sulla quantità di informazioni del macrocosmo che possono arrivare a noi. Più curiamo il corpo, più informazioni otteniamo su noi stessi e i nostri scopi. Lo stato di salute del corpo, inclusi idratazione, pH, temperatura, disponibilità, mantenimento e produzione della luce, e respirazione, è essenziale per la qualità di questo collegamento. In aggiunta, il flusso – movimento – è fondamentale. Vedo la guarigione come la creazione di libertà e movimento a tutti i livelli del nostro essere. Quando, per esempio, il corpo diventa più fluido e inizia ad aprirsi, cominciano ad apparire rivelazioni sulle nostre tendenze ereditarie e possiamo sbarazzarcene. È estremamente importante essere in grado di avvertire libertà e movimento, e adattarci alle condizioni in continuo mutamento della vita. Qualunque forma di stress inibisce la libertà e il movimento. 14
Se si radica, il corpo diventerà sempre più rigido, perdendo la capacità di fluire, adattarsi e trovare conforto nella ricerca. Attualmente, stress e paura stanno cominciando a paralizzare moltissimi di noi. Corriamo il rischio di finire imprigionati nella nostra paura e in quella che emana intorno a noi. Quando tante persone ne sono colpite, essa diventa un’espressione collettiva molto potente che può farci deviare dalla via che intendiamo percorrere, oscurando ciò che realmente siamo. La paura influisce direttamente sul corpo e può causarne il distacco dalla consapevolezza e dalla coscienza, che sono fondamentali per l’integrità personale. Lo vediamo accadere continuamente nel mondo che ci circonda. Vediamo anche persone oppresse da gravose predisposizioni trasmesse da precedenti generazioni. A livello sociale, esse si manifestano nella predominante visione di disagio e malattia, e nel modo in cui vengono gestite l’agricoltura e l’educazione. Oggi la situazione sta giungendo a un punto critico: il malessere della nostra società sta diventando sempre più evidente. Tuttavia, se possiamo osservarlo, possiamo cambiarlo. Nelle pagine seguenti esamineremo le tendenze che ci hanno condotto alla vulnerabile posizione in cui collettivamente sembriamo trovarci. Ma esploreremo anche la possibilità di rettificare ciò che adesso ci viene offerto. Viviamo in un periodo di massima attività fotonica, e io credo che possiamo attingere alla grande quantità di luce ora disponibile e utilizzarla per trasformare le condizioni intorno a noi. Vedo con molta chiarezza il nostro posto nell’universo: siamo esseri che esprimono l’unione di cielo e Terra. Condividiamo tutti questa posizione; nondimeno, poiché ciascuno di noi è unico, con la sua storia e la sua natura, ogni persona è un elemento diverso del puzzle complessivo. Per me, la cosa più eccitante del viaggio della vita sulla Terra è scoprire in che modo ci inseriamo in quel puzzle. Per farlo dobbiamo essere in grado di 15
ricevere la saggezza universale, così che tutto inizi percependo noi stessi come una risonanza, ascoltando la musica di questa risonanza e trovando l’armonia che ci guiderà al posto che ci spetta nell’universo. Allora potremo lavorare come parte della collettività per rimuovere le predisposizioni che, a mio avviso, ci hanno condotto al genere di mondo in cui oggi viviamo. Se riusciremo a danzare armoniosamente ai ritmi universali, come le persone che siamo, leggeri, felici e liberi dalla paura, trasformeremo il mondo in un luogo meraviglioso, e questo, credo, dovrebbe essere il nostro intento. Nel presente libro considereremo la possibilità che abbiamo di far sì che ciò accada come risultato del cambiamento di risonanza della Terra e del cosmo. Esamineremo anche come possiamo immagazzinare e produrre luce, e trasmettercela a vicenda in maniera più efficace. Siamo una risonanza che proviene dalla luce e a essa ritorna, e il lavoro della nostra vita è manifestare la luce che rechiamo in noi, irradiandola all’esterno nell’universo sconfinato. Creiamo le premesse nel nostro corpo, il veicolo che ci trasporta attraverso la vita.
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Parte I
Il nostro corpo di luce
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Capitolo 1
Una manifestazione di luce
N
oi siamo una risonanza, una manifestazione di luce: luce rallentata che crea materia. Ma abbiamo anche una forma fisica, nella quale energia e materia si incontrano tra cielo e Terra, sopra e sotto. Credo che in questa forma il nostro vero potenziale di salute si trovi nelle cellule del corpo; esse sono il microcosmo che controlla il macrocosmo. Quindi, se vogliamo avere un quadro della nostra salute in qualunque momento e migliorarla, dobbiamo essere in grado di comprenderla e influenzarla a livello cellulare. Pertanto, descriviamo per sommi capi come dovrebbe funzionare la cellula perfetta.
La cellula perfetta Ogni nostra cellula ha una membrana che è composta di tre strati e possiede una carica. Durante la notte il corpo si disintossica dopo i processi metabolici del giorno, e al risveglio il nucleo della cellula dovrebbe essere positivo, l’interno della sua membrana negativo e l’esterno positivo: positivo-negativopositivo. Il differenziale tra l’esterno e l’interno della membrana cellulare è di enorme importanza e, se potessimo misurarlo, 19
sarebbe il modo ideale per determinare la risonanza di quella cellula. Nello strato interno della membrana si trovano i canali del calcio che lasciano entrare e uscire sostanze. La nostra vita dipende dalla capacità di integrare differenti energie nelle cellule: per esempio, nutrienti dal suolo e luce e ossigeno dall’aria e dal sole. Quindi, per ottenere il massimo apporto di elettroni dall’ambiente che ci circonda, la situazione ottimale è avere una carica positiva molto forte all’esterno della membrana; in questo modo possiamo attrarre il maggior numero possibile di particelle subatomiche caricate negativamente, ovvero gli elettroni. Allora l’energia fotonica rimane intrappolata nelle “nubi elettroniche” intorno a ogni cellula e attira ossigeno. Le cellule sono circondate da fluidi extracellulari, o umori, in cui vivono i microzimi, che influenzano lo stato delle cellule stesse. Nel XIX secolo, il chimico e biologo Antoine Béchamp scoprì che i microzimi possono presentare 16 fasi o stati e, soprattutto, che sono in grado di muoversi avanti e indietro tra queste fasi, creando molte e diverse influenze intese a servire il corpo. Qui la cosa importante è che ci viene erroneamente insegnato a credere che la malattia venga dall’esterno; nel modello di Béchamp, controllando la qualità dei nostri fluidi extracellulari controlliamo le 16 fasi dei microzimi e la nostra vulnerabilità alle malattie. Secondo Béchamp, tutte le malattie sono generate dall’interno. Nella situazione ideale, la cellula creerà la sua energia (adenosina trifosfato o ATF) con l’80 per cento di ossigeno e il 20 per cento di glucosio, e in quella peggiore con il 20 per cento di ossigeno e l’80 per cento di glucosio. Esistono molti stadi intermedi. Il problema è che quando la cellula non funziona più in modo ottimale, il potenziale della membrana si indebolisce nel tempo secondo un ciclo decrescente nel quale non può attirare il massimo numero di fotoni e quindi non è in grado 20
di catturare sufficiente ossigeno, e quanto minore è l’ossigeno attirato tanto più la cellula deve fare affidamento sul glucosio per creare la sua energia. Nella cellula c’è anche uno scambio quotidiano di elettroliti. Durante il giorno, calcio e sodio entrano in essa attraverso i canali del calcio e spingono fuori i loro opposti: il calcio espelle il magnesio, e il sodio il potassio. Di notte il processo si inverte, perché la carica della Terra cambia, e noi subiamo l’influsso della luna, che fa uscire il sodio e il calcio, permettendo al magnesio e al potassio di rientrare. Sappiamo che non ci sono abbastanza canali del calcio perché lo scambio elettrolitico avvenga completamente a livello fisico. Anche se non è questo che ci viene insegnato, credo che tale scambio si verifichi soprattutto per trasmutazione, un processo in cui una sostanza semplicemente si trasforma in un’altra e sul quale la quantità di ossigeno e il numero di fotoni presenti hanno un’enorme influenza; in realtà, essi forniscono l’energia necessaria perché il processo abbia luogo. Cos’è dunque che impedisce alle cellule di operare in questo stato perfetto? La risposta è molto semplice: la disidratazione. Quando ci disidratiamo, il corpo lavora per proteggere i livelli residui di acqua rivestendo la membrana cellulare di colesterolo. Ma appena ciò avviene, si verifica un cambiamento nel ciclo giorno/notte e nella carica cellulare. Come risultato di tale meccanismo di difesa, la trasmutazione risulta alterata, e il sodio e il calcio cominciano a rimanere nella cellula, indebolendo e indurendo la membrana, che quindi registra un calo di risonanza. Il cambiamento di carica significa anche che la capacità della cellula di attirare elettroni e fotoni diminuisce. Se la situazione non viene invertita, la cellula esce gradualmente dal quadro informativo generale, dal ritmo e dalla risonanza perfetti del corpo. Si tratta di un processo che può dar luogo a incapsulamento e isolamento, e segna l’inizio della malattia. 21
Qual è la causa della disidratazione? Nella medicina tradizionale cinese, l’elemento Acqua implica paura e ansia, e l’inverno è il periodo della vescica e dei reni. Di conseguenza, qualsiasi tipo di stress – alimentare, esistenziale, ancestrale o emotivo – avrà una manifestazione fisica: causerà disidratazione. La medicina orientale insegna che se tale situazione continua per due anni, il corpo entra in stato di allarme creando nella membrana cellulare un accumulo di colesterolo sufficiente a proteggere la cellula dalla morte per disidratazione. È facile vedere come in questo scenario la membrana cellulare risulti compromessa a causa del processo di indurimento, e quando la disidratazione è così profonda, siamo altrettanto profondamente vulnerabili alle malattie. Quindi, il nostro compito è rassicurare il corpo che non è disidratato inviando un messaggio dal colon, l’organo che registra questo stato patologico. In seguito, esamineremo l’argomento in maniera più dettagliata.
Grassi e oli Negli ultimi due anni mi sono resa conto che una delle maggiori cause di stress per il corpo, e quindi di disidratazione, è il nostro consumo di grassi e oli, in particolare di grassi cotti. Il problema, in base alla mia esperienza, è che la maggior parte delle persone non riesce a scomporli. In condizioni ideali, questo compito è assolto dal fegato insieme al controllo dell’idratazione, mentre i reni agiscono come filtri. Tuttavia, se consumiamo troppi grassi e oli, il fegato non è in grado di decomporli, ed essi entrano nei vasi chiliferi dell’intestino tenue e raggiungono la linfa, rallentandola e creando ristagno e congestione. Ciò è fonte di stress e pertanto di disidratazione. La linfa si riversa nel sangue a ogni battito cardiaco: il tron22
co linfatico sinistro trasporta quella proveniente da quasi tutto il corpo compreso l’orecchio sinistro, e di solito presenta il maggior problema di ristagno, mentre il tronco linfatico destro raccoglie la linfa dal resto della testa. Il rallentamento della circolazione linfatica finisce per far agglutinare i globuli rossi, il che a sua volta influisce sull’ossigenazione e il rivestimento delle cellule ematiche pregiudicando la demolizione del glucosio nelle cellule che produce ATF. Pertanto, è molto facile capire perché oggi ci siano in giro tante cardiopatie. Ma tutte le malattie hanno origine dallo stress, che causa disidratazione, incide sulla circolazione e provoca ristagno e accumulo di tossine. Quando la tossicità raggiunge questo punto, specialmente nei bambini, il corpo produce infiammazione, in genere sotto forma di mal di gola o infezioni dell’orecchio, per risolvere il problema. Tuttavia, se continuiamo a sollecitarlo in questo modo, esso non riesce più a creare infiammazioni localizzate, e le cellule interessate cominciano a perdere il contatto con il resto dell’organismo. Mi sembra chiaro come solo con una buona idratazione la linfa possa circolare agevolmente, il corpo disintossicarsi e il sistema immunitario rimanere forte. Quindi, per prima cosa dobbiamo accertare quali grassi cotti sono presenti nella nostra alimentazione – biscotti, torte, pasticcini e così via – e mantenere al minimo il loro consumo o eliminarli del tutto. I grassi saturi – burro, olio di cocco e grassi animali – sono più sicuri da cuocere perché non hanno doppi legami tra atomi di carbonio. A mio avviso, però, sarebbe più saggio evitare il più possibile di consumarli per non sovraccaricare il fegato, l’organo dell’idratazione. È importante inoltre tener conto della percentuale di calorie di grassi e oli nella nostra dieta complessiva. Per esempio, molte persone considerano salutari semi e frutta secca a guscio e ne mangiano in grande quantità, ma si tratta di cibi concentrati 23
che possono creare anch’essi stress e disidratazione. Ecco perché oggi tanti di noi soffrono di allergie. È impossibile avere una reazione allergica, a meno di non essere notevolmente disidratati. In questo caso, il colon registra la condizione, e i mastociti reagiscono rilasciando istamine in numero direttamente proporzionale alla gravità della situazione. Naturalmente, alcuni oli sono indispensabili per la salute, soprattutto gli acidi grassi essenziali, ma possiamo utilizzarli soltanto se il fegato non viene sovraccaricato con troppi oli e grassi cotti. In base alla mia esperienza, se ripristini la funzione epatica evitando il consumo eccessivo di questi ultimi, quelli necessari possono svolgere la loro funzione dove occorre. Ciò è particolarmente vero nelle condizioni in cui il DHA è importante, come la sclerosi multipla. E una volta innalzati i livelli di idratazione, il recupero può iniziare dall’interno. Il fatto essenziale da tenere a mente è che il corpo possiede molte risorse e non ha bisogno di grandi quantità di sostanze, nemmeno di grassi e oli buoni.
Sodio e calcio Le cose più difficili da cambiare sono quelle calcificate e, come abbiamo appena visto, quando la trasmutazione è influenzata dalla disidratazione del corpo, il calcio e il suo compagno di viaggio, il sodio, vengono sostituiti e lasciati nella cellula, che si indurisce e perde risonanza. Come possiamo rimediare a questa situazione? Innanzitutto, è importante considerare l’acqua che beviamo. Quella di rubinetto può contenere notevoli quantità di calcio inorganico, che si infiltra nella fornitura dagli strati di gesso che questa attraversa. Inoltre, abbiamo bisogno di una buona provvista di silicio 24
per mantenere la flessibilità delle cellule e far sì che tutto funzioni a dovere espellendo ciò che non è necessario. Le fonti alimentari di silicio includono l’ortica, l’equiseto e gli steli di piante come la gramigna dei medici e l’erba d’orzo.
L’equilibrio del pH Anche il pH del corpo è importante, specialmente quello dei fluidi extracellulari, perché il loro ristagno incide sui microzimi e quindi sull’intero stato cellulare. Noi siamo esseri alcalini, ma tutti i nostri processi metabolici producono acidità, perciò dobbiamo lavorare sodo per restare tali. Il sangue deve mantenere un valore di pH pari a 7,34 altrimenti moriremmo, ma molte volte lo fa a spese del resto del corpo: le articolazioni cominciano a modificarsi, i muscoli dolgono, i livelli glicemici diminuiscono e la mente non è sempre lucida. Da un punto di vista nutrizionale, se vogliamo mantenere una condizione alcalina nell’organismo gli ortaggi sono i nostri migliori amici, in particolare quelli prodotti da agricoltura biodinamica. Lo dico perché dobbiamo minimizzare lo stress del cibo sul nostro sistema, e gli alimenti coltivati in armonia con le persone che li consumano hanno con esse un rapporto e una similarità energetica. Forse questo spiega in parte il motivo per cui le diete macrobiotiche sono efficaci per alcuni di noi, dal momento che agiscono in sintonia con il corpo.
Luce a spettro completo Infine, la capacità della cellula di intrappolare fotoni di luce è vitale nell’assicurare che venga attratta la massima quota di 25
ossigeno per mantenere quel perfetto quadro ATF composto dell’80 per cento di ossigeno e del 20 per cento di glucosio. Oggi sappiamo che il corpo genera luce, oltre a intrappolarla e immagazzinarla. Ogni cellula ne produce una quantità misurabile in forma di “biofotoni” dall’interno dell’elica del suo DNA. L’“emanazione” di biofotoni è stata fotografata, e si è notato che aumenta enormemente quando una persona ne sta guarendo un’altra. La comunicazione per via luminosa si osserva con la massima chiarezza nel corpo a livello cellulare. Se la risonanza delle cellule è alta, le loro membrane sono tenere e l’intero spettro di luce le colpisce, potranno comunicare nel modo più efficace. Ma se una di esse ha la risonanza bassa o è malata, rifrange la luce mandandola oltre, e quindi vi sarà una diminuzione dei colori – e delle informazioni – disponibili alle altre. Ecco perché amo gli antiquati rimedi e sistemi che recano in sé l’intero spettro luminoso, come gli impacchi con olio di ricino per rigenerare la funzione epatica, i bagni con sali inglesi, che agiscono come un sedativo naturale per il corpo, e metodi che lo aiutano a ridurre i livelli di stress e a reidratarsi. Ho incluso tutte queste tecniche nell’appendice, ma nel frattempo mi auguro che tu riesca a immaginare ogni tua cellula come un microcosmo e a capire la sua importanza nell’introdurre e utilizzare elementi dal macrocosmo. Il modo in cui i due interagiscono svolge un ruolo fondamentale nella nostra salute e nel nostro legame con la saggezza universale.
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