PVB NEWS
Periodico di informazione del PVB Group
OTTOBRE 2010 - n. 3
Le sfide per l’autotrasporto:
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - CNS Trento
logistica, intermodalitĂ , ambiente e sicurezza
Una burocrazia a misura d'impresa
Biomassa: arriva il "motore a legna"
I pannelli ibridi per la cogenerazione solare
La certificazione Leed per gli edifici esistenti
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Editoriale
Una burocrazia a misura d’impresa di Sergio Bortolotti
È
un dato ormai acquisito che la competizione globale non si vince solo disponendo di imprese innovative, altamente professionaliz-
zate e capaci di leggere, anzi di prevenire, le dinamiche del mercato.
In questo numero
Si fa sempre più strada, al contrario, l’idea che anche la migliore delle imprese perda gran parte delle sue chance, se opera in un territorio
Le sfide per l’autotrasporto................................ 4
difficile o inefficiente. Infatti, se i trasporti non funzionano, se le reti
Con PVB POWER, in valle del Primiero vince l’idroelettrico............................................ 7
energetiche non sono sufficientemente potenti e radicate, se la qualità
La sostenibilità ambientale dei porti è all’apice con l’ARPAV...................................... 8 A Bolzano torna il progetto dedicato ai giovani per la sensibilizzazione ambientale.. 9 Nuove prospettive energetiche nell’impiego di biomassa: Il motore a legna... 10
della vita e dell’ambiente sono degradati, risulta nei fatti molto difficile mantenere viva una sfida che non ha ormai né confini né quartiere. Tra questi svantaggi, ce n’è uno del tutto particolare sul quale spesso non si riflette con sufficiente attenzione: il sovraccarico burocratico. Tutti sanno che il rapporto con le istituzioni e il loro intricato sistema
PVB Group: nuova identità, nuovo sito web.... 14
di regole non è facile, anzi, è davvero pesante. Tuttavia non è auto-
Nasce con la partnership di SEA “Ambiente Lab”, Associazione di servizi alle imprese...... 15
matico che a questi svantaggi venga dato un peso economico: cioè
PVB RETAIL si fa strada nella distribuzione di carburanti..................................................... 16
che si comprenda a pieno quanto danno alle imprese provocano le lentezze dei molti passaggi
PVB SOLUTIONS: maggiori opportunità per il fotovoltaico in ambito privato................ 18
da un ufficio all’altro, spesso non coordinati,
Rubriche
ve riferire. È dai primi anni ’90 che le pubbliche
RINNOVABILI.................................................... 20
istituzioni dichiarano di voler cambiare le cose.
Novità normative ...................................... 21
Efficienza, efficacia, economicità e attenzione al
Sostenibilità................................................ 22
cittadino utente sono parole d’ordine che ormai
l’incertezza del quadro normativo a cui ci si de-
Sergio Bortolotti
si sono consumate nel tempo senza risultati significativi. E intanto le imprese soffrono e accanto alla pressione del mercato devono rispondere all’oppressione, non meno dannosa,
PVB NEWS Rivista trimestrale della PVB GROUP SPA Via Ernesto Sestan, 3 - Trento Redazione: Via Ernesto Sestan, 3 Direttore: Sergio Bortolotti Direttore responsabile: Mauro Marcantoni
della burocrazia. Di recente il Ministro Brunetta ha approvato la legge numero 15 del 2009 e il relativo decreto di attuazione n. 150, che propongono innovazioni profonde e strumenti di reazione da mettere in campo quando le cose non procedono come dovrebbero. Auguriamoci che
Coordinamento generale: Maria Liana Dinacci
dopo 20 anni di promesse inutili qualcosa si muova. Auguriamoci che
Responsabile scientifico: Lorenzo Strauss
un’impresa non debba più aspettare tempi inaccettabili per ottenere
Comitato di redazione: Daniele Bortolotti, Mauro Dossi, Francesca Garbari, Luca Maurina
una risposta. Che per avviare un nuovo progetto non debba più ras-
Layout grafico: Gianfranco Rizzoli Stampa: Tipolitografia Effe & Erre - Trento Registrazione tribunale di Trento: n° 1149 del 26/11/2002
segnarsi a chiedere un numero incredibilmente alto di autorizzazioni (per realizzare una centralina idroelettrica in Trentino sono ben 14) e a restare in attesa per anni, mantenendo inutilmente in sospeso idee, uomini e risorse aziendali. n OTTOBRE 2010
- 3
Primo piano
Le sfide per l’autotrasporto Logistica, intermodalità, ambiente e sicurezza privatizzazione, dipende in pre-
concorrenza spietata dei paesi
valenza dalle scelte del sogget-
entrati recentemente nell’Unio-
U
to pubblico. Oggi i privati hanno
ne europea hanno causato una
n tratto comune dei Pae-
qualche voce in capitolo sulla
forte contrazione dei margini
si più sviluppati è il peso
gestione, ma le grandi infrastrut-
economici e un notevole stress
sempre più incisivo che acquisi-
ture rimangono una responsabi-
per le imprese. La crisi di questi
sce l’articolato ed eterogeneo
lità tipicamente pubblica e, dati i
ultimi due anni, con la drastica
settore dei servizi. La crescente
tempi necessari (pensiamo solo
riduzione degli scambi che ha
apertura verso i mercati esteri e
al traforo del Brennero, che do-
comportato, ha ulteriormente
la diffusione dei processi di inter-
vrebbe essere operativo entro il
aggravato una situazione già di
nazionalizzazione rendono le eco-
2020-2022), non resta altro che
per sé molto difficile.
nomie nazionali più dinamiche,
aspettare e sperare.
Nonostante questo quadro di
ma allo stesso tempo più legate
Nell’ambito del trasporto su
partenza non incoraggiante, su
alla presenza di efficienti servizi
gomma, il ragionamento è di-
cui si sono concentrate recen-
di telecomunicazione, finanziari,
verso. La rete stradale è in gran
temente sia le attenzioni del le-
logistici e di trasporto.
parte già strutturata, pur con tutte
gislatore nazionale (si pensi agli
Senza i trasporti, ad esempio, il
le lacune che si conoscono, e lo
aggiornamenti normativi italiani
mondo si ferma. Si ferma l’eco-
spazio operativo dei privati è sicu-
introdotti durante l’estate del
nomia, ma si ferma anche la vita
ramente più ampio: la presenza
2010) che di alcuni governi locali
collettiva. L’attenzione a questo
di aziende di autotrasporto priva-
(un esempio è la manovra anti-
cruciale ambito deve essere ele-
to efficienti e di qualità è infatti
crisi a favore dell’autotrasporto
vata e costante.
una delle condizioni essenziali
messa in campo dalla Provincia
Prendendo in considerazione il
per garantire al sistema la mas-
autonoma di Trento con l’istitu-
nord-est italiano, i trasporti ae-
sima funzionalità.
zione del “Fondo Olivi”), negli
rei e quelli marittimi sono poco
Nel nord est, tuttavia, le logiche
ultimi mesi si sono registrati
significativi, almeno per quanto
tradizionali dell’autotrasporto
segnali positivi di ripresa. A con-
riguarda la mobilità interna. Ad
sono entrate fortemente in cri-
fermare queste linee di tendenza
avere un ruolo preponderante
si. Fattori come l’elevata fram-
è anche Thomas Baumgartner,
sono la ferrovia e il trasporto su
mentazione del comparto in una
Amministratore Delegato di
gomma. Il primo, anche dopo la
miriade di piccole imprese e la
FERCAM, azienda alto atesina
di Maria Liana Dinacci
4
- OTTOBRE 2010
Il Giornale dell’Energia
leader del settore con 54 filiali
più disposti a veder risalire le ta-
(In Italia, Europa e Marocco) e
riffe. A mio avviso, le aziende di
2.200 unità di trasporto: “L’inter-
trasporto sono troppe. Mi augu-
scambio Italia-estero nel 2009 ha
ro che la recente normativa, con
registrato un ridimensionamento
tutti i vincoli che ha introdotto,
del 30%. Durante il 2010 è sta-
contribuisca a selezionare quelle
to recuperato il 10% del terreno
più valide e strutturate”.
perduto, ma molte ditte di auto-
Dello stesso avviso è anche An-
trasporto, specialmente dell’Est
drea Gottardi, Presidente della
Europa, hanno risolto le flotte o
Sezione Autotrasporti di Con-
hanno chiuso l’attività in quanto
findustria Trento e titolare della
si sono accorti che viaggiavano
Gottardi Autotrasporti, azienda
sotto costo. Attualmente la do-
di Trento nata nel 1949 che og-
manda è forte e i prezzi sono au-
gi con 25 automezzi di proprie-
mentati del 15%. È di massima
tà lavora prevalentemente con
importanza che gli autotraspor-
porfido e derivati, materie prime
tatori facciano i prezzi corretti,
per le cementerie e frutta: “È un
in base ai propri costi, tenendo
momento di grave crisi, ma sono
anche in considerazione che con
fiducioso. I segnali positivi ci so-
l’introduzione dei tachigrafi digi-
no e la recente normativa intro-
nel 1925: “Oltre a trasportare
tali la produttività degli autisti è
dotta a livello italiano, obbligando
sul territorio nazionale prodotti
scesa del 20%”.
ad esempio alla firma di contratti
zootecnici e alimentari per la
La concorrenza basata sulla lo-
scritti tra trasportatori e clienti,
Grande Distribuzione Organiz-
gica del ribasso indiscriminato
contribuirà anche a far sì che
zata, muovendo ogni giorno 120
delle tariffe ha causato già trop-
vengano selezionate le aziende
mezzi di proprietà e 130 mezzi di
pi danni, non solo alle imprese
più qualificate e non quelle che
terzi − riferisce Simone Roma-
di trasporto, ma anche ai clienti
fanno il prezzo più basso”.
gna, titolare dell’azienda, non-
stessi. Il prezzo di un servizio,
Il futuro dell’autotrasporto è in
ché Presidente della sezione
infatti, non può continuare a es-
mano alle imprese serie che
vicentina della Federazione
sere calcolato senza considerare
garantiscono un servizio rapi-
Autotrasportatori Italiani − ab-
la ricaduta negativa (in termini
do e sicuro: lo devono com-
biamo creato una società di logi-
economici, ma anche di imma-
prendere i clienti, ma anche gli
stica che gestisce magazzini in
gine aziendale) dei disguidi, della
stessi trasportatori. Per avere
outsourcing, seguendo le merci
merce che arriva a destinazione
maggiori chance di uscire de-
in tutte le fasi, dallo scarico allo
in ritardo, o peggio, in cattive
finitivamente dalla crisi, infatti,
stoccaggio”.
condizioni.
gli operatori dell’autotrasporto
Un altro fronte di fondamentale
“Finché il prezzo del servizio che
devono muoversi con convinzio-
importanza per rilanciare le azien-
offriamo non aumenta – sostiene
ne su una pluralità di versanti.
de di trasporto, in un intreccio vir-
Franco Vicentini, titolare della
Innanzitutto, è necessario che
tuoso di efficienza e sostenibilità,
veronese Vicentini Trasporti
le aziende investano nelle solu-
è l’integrazione delle possibilità
(50 Autotreni 90 semirimorchi di
zioni innovative come i sistemi
offerte dai sistemi di trasporto
proprietà) – credere nella ripresa
di controllo satellitare dei mezzi
diversi (ferrovia in particolare).
resta difficile. Con la crisi dell’an-
e degli spostamenti della merce
L’intermodalità, quando possi-
no scorso il costo del carburante
e nell’offerta di servizi logistici ad
bile, è una soluzione che ha il
è sceso e la nostra categoria si
ampio raggio, sempre più richie-
duplice vantaggio di snellire il
è adeguata abbassando i prez-
sti dal cliente. In questa direzione
servizio di trasporto e di ridurne
zi. Nell’ultimo anno il costo del
si sono mosse, ad esempio, sia
l’impatto ambientale deconge-
gasolio è cresciuto di nuovo del
FERCAM che la Trasporti Ro-
stionando un sistema stradale
30%, ma i clienti ora non sono
magna, azienda vicentina nata
spesso sovraccarico. Un’azien-
I servizi di logistica sono sempre più richiesti dai clienti delle aziende di trasporto
OTTOBRE 2010
- 5
Trentino News
L’Amministratore Delegato di FERCAM Thomas Baumgartner
da fortemente impegnata sia
o civile c’è stata una tale riduzio-
neano Nicola Defant e Mirco
sul versante dell’intermodalità
ne di emissioni nocive come nel
Ballarini, Area manager di PVB
che della riduzione dell’impatto
comparto dei camion stradali”.
Fuels, azienda del PVB GROUP
ambientale è sicuramente FER-
Un simile risultato non può che
che si occupa della commercia-
CAM: “Ove possibile – conferma
essere considerato più che po-
lizzazione di prodotti petroliferi
l’A.D. Baumgartner – utilizziamo
sitivo, soprattutto in considera-
– non è destinato nel prossimo
l’intermodale. Inoltre investia-
zione del fatto che il trasporto su
futuro a scomparire, ma a con-
mo da tempo in mezzi ecologi-
gomma – nonostante il pesante
tinuare a crescere in maniera
camente all’avanguardia. Negli
carico che ancora comporta a
proporzionale allo sviluppo eco-
ultimi 10 anni, abbiamo ridotto
livello ambientale e le proble-
nomico dei Paesi più avanzati”.
al minimo le emissioni di NOX
matiche legate al progressivo
Uno sforzo condiviso e convinto,
e particelle e con i futuri motori
esaurimento dei giacimenti di
da parte sia pubblica che privata,
Euro 6 verranno ulteriormente
petrolio – è destinato ancora per
per individuare le strategie e le
ridotte le emissioni CO2. I nuovi
molto tempo ad essere impre-
soluzioni più adatte a migliorare
esperimenti con i motori a gas
scindibile per il funzionamento
efficienza, economicità e im-
metano permetteranno un ulte-
di ogni sistema economico, sia
patto ambientale del settore è
riore abbattimento delle emissio-
esso locale, nazionale o globale.
quindi non solo auspicabile, ma
ni. In nessun settore industriale
“L’autotrasporto – come sottoli-
necessario. n
Autotrasporto e sicurezza sul lavoro. Al fianco dell’impresa c’è SEA
N
el settore dell’autotrasporto, l’impresa deve garantire la sicurezza dei dipendenti non solo quando sono in strada, ma anche durante le operazioni di scarico e carico merci e nella gestione dei magazzini. Se per gli autisti una buona parte delle norme viene stabilita dal codice della strada, per la sicurezza dei luoghi di lavoro va fatto riferimento al Decreto legislativo n. 81 del 2008 (in cui è stato completamente trasfuso il D.LGS n. 626 del 1994), recante il nuovo Testo unico della sicurezza sul lavoro. Per la gestione di tutte le procedure e gli adempimenti previsti dalla legge, le aziende devono nominare l’RSPP, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Per ricoprire questo ruolo, le imprese possono affidarsi a consulenti esterni specializzati come i professionisti messi a disposizione da SEA: “Il nostro ruolo – evidenzia l’ingegner Rolando Micheli, responsabile SEA dell’area sicurezza – è di valutare i rischi presenti nei luoghi di lavoro e di accompagnare l’azienda in tutti i passaggi necessari per mettersi in regola, per evitare sanzioni e soprattutto infortuni”. La normativa nazionale è molto vasta ed è facile trovarsi disorientati. Un monitoraggio puntuale e costante da parte di figure professionali ad hoc diventa imprescindibile per individuare con certezza quali sono le aree critiche e i gli interventi da effettuare. “In SEA oggi seguiamo quasi 400 incarichi di RSPP – conferma l’ingegner Marcello Maiorca, consulente dell’area sicurezza di SEA, attualmente anche RSPP in FERCAM –. Ci occupiamo di sicurezza dal 1994. Oltre all’analisi completa dei rischi nelle diverse sedi che le aziende hanno in Italia offriamo anche la possibilità di gestire la formazione specifica al personale in modo che non ci sia interruzione tra
6
- OTTOBRE 2010
la consulenza tecnica fatta dal RSPP e ciò che viene detto ai collaboratori”. La specifica conoscenza di SEA nel settore dell’autotrasporto è maturata non solo con il rapporto quotidiano con le varie aziende del settore ma anche con la collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il suo Comitato Centrale dell’Albo Nazionale delle Imprese dell’Autotrasporto per la realizzazione di un progetto sperimentale volto ad introdurre i Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle aziende dell’autotrasporto e svoltosi su tutta Italia. Anche la scelta di FERCAM di affidarsi a SEA può essere certamente letta come una conferma della qualità e della competenza messe in campo. “Per un’azienda di trasporto e logistica delle dimensioni di FERCAM, l’ambito della sicurezza è una delle aree più critiche da gestire. Assieme al valido contributo di SEA – evidenzia Thomas Baumgartner, A.D. di FERCAM –, i rischi maggiori sono stati individuati nella circolazione stradale, nella sicurezza al carico/scarico e fissaggio delle merci e nei magazzini di logistica con la manipolazione delle merci. Noi abbiamo sposato da tempo lo spirito della legge 626 prima e della 81/2008 poi, introducendo in azienda la politica ‘Health & Safety’. Con l’apporto di SEA sono state introdotte tutte le misure necessarie non soltanto per soddisfare le normative di legge, ma per garantire ai propri collaboratori la massima sicurezza. In questo senso, tutti gli autisti seguono regolarmente corsi di guida sicura e corsi per il corretto stivaggio e fissaggio delle merci. In tutti i magazzini sono state introdotte le procedure adatte per garantire il massimo grado di sicurezza agli operai che movimentano le merci”. n
Trentino News
Con PVB POWER, in valle del Primiero vince l’idroelettrico Dopo 7 anni è arrivata l’approvazione del VIA per il progetto
L’
attaccamento al territorio, la
anni per la centrale sul Lozen) e
ci, che porti a sintesi le diverse
forte propensione all’innova-
impegnativo iter burocratico che
valutazioni, che stabilisca in che
zione, l’attenzione per la tutela
ha comportato. Questo è un pun-
modo armonizzare i criteri adot-
ambientale e il consolidato asse
to particolarmente dolente per
tati nelle singole aree. Così, ogni
di collaborazione con le ammini-
PVB POWER, un’azienda forte-
fase progettuale non può che
strazioni locali hanno permesso
mente vocata all’innovazione e
venire condotta per tentativi ed
a PVB POWER di compiere di
disposta a investire molto nello
errori, con un evidente spreco di
recente un altro importante pas-
sviluppo delle fonti alternative,
risorse non solo da parte dell’a-
so nel campo della produzione
ma purtroppo costretta a fare i
zienda, ma anche dello stesso
di energia da fonti rinnovabili: è
conti con un sistema burocratico
ente provinciale. “Una delle sfide
stata infatti approvata la Valu-
ancora troppo complesso. “Noi
che il futuro ci impone – conclude
tazione di Impatto Ambientale
cerchiamo di mantenere un at-
Mauro Dossi – è di lavorare con
del progetto che prevede la rea-
teggiamento di massima colla-
le amministrazioni locali affinché
lizzazione sul torrente Lozen (in
borazione e disponibilità con gli
si riducano i tempi burocratici
Trentino, nella valle del Primie-
uffici provinciali – ci tiene a sot-
e si arrivi ad un modello di ge-
ro) di una nuova mini centrale
tolineare Mauro Dossi, Direttore
stione più snello e più al passo
idroelettrica.
generale di PVB POWER –, ma
con i tempi”. Un ragionamento
PVB POWER non è nuova a que-
nonostante un assoluto rispetto
che vale a maggior ragione se
sto tipo di operazione. È infatti
per l’ambiente, testimoniato an-
spostato dal locale al nazionale:
l’azienda che si occupa delle
che dalle compensazioni ambien-
“In un momento in cui il mondo
iniziative del PVB GROUP nel
tali che introduciamo nelle aree in
intero è sollecitato a ridurre le
campo delle fonti rinnovabili, sia
cui realizziamo le centrali, qui in
emissioni di CO2 – sottolinea
in Italia che all’estero (in parti-
Trentino il sistema di valutazione
Luciano Zeni, Presidente dell’AC-
colare in Bulgaria e Croazia). In
dei progetti finisce per diventare
SM Primiero Energia – l’Italia ne
Trentino, PVB POWER sta cer-
un ostacolo quasi insormontabi-
ha prodotte il 17% in più, cau-
cando da tempo di portare avanti
le”. L’iter valutativo e autorizzati-
sando un danno economico che
alcuni progetti relativi a piccole
vo, infatti, prevede il passaggio
si aggira intorno ai 5 miliardi di
centrali idroelettriche in compar-
dei progetti attraverso 14 diversi
euro di ammenda che dovranno
tecipazione con i comuni in cui
uffici provinciali, a ciascuno dei
pagare gli utenti finali”. Se il Tren-
vengono costruite.
quali compete il controllo su un
tino vuole contribuire ad invertire
L’approvazione del VIA per la cen-
ambito diverso. Nulla di male a
questa tendenza, ha le caratteri-
trale sul Lozen è un traguardo
voler tenere sotto controllo una
stiche e le potenzialità per farlo,
non indifferente, non solo per il
molteplicità di aspetti – in tema
ma deve muoversi con decisione
valore intrinseco che ha lo svilup-
di rispetto dell’ambiente l’atten-
nella direzione di facilitare e non
po dell’energia da fonti rinnovabili
zione non è mai troppa –, ma
ostacolare lo sfruttamento delle
sul territorio trentino, ma anche
purtroppo manca un organo che
fonti rinnovabili presenti sul ter-
in considerazione del lungo (7
coordini l’attività dei diversi uffi-
ritorio. n
Ortofoto di insieme dell’impianto idroelettrico previsto sul Torrente Lozen. In alto a sinistra, un’immagine dell’alvo del torrente
MLD OTTOBRE 2010
- 7
Veneto News
La sostenibilità ambientale dei porti è all’APICE con l’ARPAV Il porto di Genova
8
- OTTOBRE 2010
G
overni, Regioni e Province
dello stato dell’ambiente e il
operazione Territoriale MED. Le
hanno maturato negli ultimi
supporto tecnico alla Pubblica
finalità internazionali del proget-
anni un profondo interesse verso
Amministrazione.
to sono di definire il contributo
le tematiche dell’inquinamento,
Uno dei temi su cui di recente
delle diverse sorgenti di inqui-
una realtà che minaccia non solo
l’Agenzia ha impiegato risorse
namento dell’aria nelle cinque
paesaggi e salute, ma la qualità
ed energie è quello dell’inqui-
aree portuali: Venezia, Genova,
della vita in tutte le sue forme.
namento nei porti, luoghi che da
Barcellona, Marsiglia e Salonicco
In Veneto, al riguardo, con la
sempre rivestono importanza
e di valutare gli scenari di svilup-
Legge Regionale n. 32 del 18
fondamentale per il commercio
po territoriale che tengano conto
ottobre 1996 è stata istituita
italiano e per il turismo. Già a fine
degli aspetti ambientali e socio-
l’ARPAV - Agenzia Regionale per
2009 l’Istituto Superiore per la
economici. Attraverso A.P.I.C.E si
la Prevenzione e Protezione Am-
Protezione e la Ricerca Ambien-
conta inoltre di rafforzare la go-
bientale del Veneto. Operativa
tale (ISPRA) e l’Associazione dei
vernance sulle aree costiere e di
dal 3 ottobre 1997, l’ARPAV ha
Porti Italiani (Assoporti) hanno
facilitare e promuovere accordi
ereditato i compiti nel campo
evidenziato l’importanza che “al
volontari tra le amministrazioni
del controllo e della prevenzio-
processo di sviluppo logistico ed
locali, le autorità portuali, i pro-
ne ambientale che fino al 1993
economico e al crescente uso
prietari e responsabili dei mezzi
erano di competenza del Servizio
del mare come via di comunica-
navali e tutti i soggetti che possa-
Sanitario Nazionale e delle ULSS.
zione e trasporto, si accompagni
no concretamente contribuire a
Gli obiettivi che l’ARPAV perse-
la tutela dell’ambiente delle aree
migliorare le condizioni ambien-
gue al fine di consentire la mas-
portuali”. L’ARPAV si è mossa in
tali. La prima fase del progetto,
sima efficacia nell’individuazione
questa direzione ed è diventata
durante la quale l’ARPAV avrà
e nella rimozione dei fattori di
il principale Leader partner del
anche il compito dello sviluppo di
rischio per l’uomo e per l’am-
Progetto A.P.I.C.E “Common
modelli matematici per l’analisi
biente sono quattro: la preven-
Mediterranean strategy and local
comparata del rischio ambientale
zione finalizzata alla promozione
practical Actions for the mitiga-
e della vulnerabilità del territo-
della sostenibilità ambientale, il
tion of Port, Industries and Cities
rio attraverso l’applicazione di
controllo delle fonti di pressioni
Emissions” scelto – insieme ad
scenari modellistica, è partita a
ambientali determinate dalle
altri 51 progetti – dal Comitato di
luglio del 2010 e si concluderà a
attività umane, il monitoraggio
Selezione del Programma di Co-
novembre del 2012. n
FG
Alto Adige News
A Bolzano torna il progetto dedicato ai giovani per la sensibilizzazione ambientale
L’
anno scolastico 2010/2011 è iniziato e con esso l’impegno a formare bambini e giovani per essere gli uomini del domani. Il punto di partenza, tuttavia, è imparare ad essere responsabili già nel presente. In questa prospettiva, il rinnovato progetto “Ambiente.scuola” dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) di Bolzano intende sensibilizzare i ragazzi a una mobilità sostenibile, al riciclo, all’uso parsimonioso delle materie prime e alla tutela dell’udito dalle conseguenze dovute al rumore. L’iniziativa non è una novità: già l’anno scorso l’APPA – in collaborazione con Consorzio dei Comuni, Ripartizione foreste e Ufficio parchi naturali – ha coinvolto nei progetti ambientali circa 800 classi, per un totale di quasi 13mila alunni, circa il
40% degli studenti di tutta la provincia. L’educazione ambientale ha acquistato e continua a guadagnare un posto importante nelle unità didattiche delle scuole dell’Alto Adige: anche quest’anno, quindi, verranno riproposti programmi educativi riguardanti clima, rifiuti e rumore, con la novità di un ciclo di lezioni sull’uso responsabile dell’acqua. Quest’anno inoltre la partecipazione ai progetti sarà legata all’azione “Un albero per...”: per ogni classe che avrà aderito ad almeno un progetto la Ripartizione foreste pianterà un albero o un arbusto, prediligendo una varietà di
piante autoctone per sottolineare l’importanza di proteggere la bio-diversità. Maggiori informazioni sul sito www.provinz. bz.it. n
Al via il secondo Premio Ambiente Euregio Tirol - Alto Adige - Trentino 2010
I
n avvio per il secondo anno consecutivo il bando di
biente e che si siano sviluppati in Tirolo-Alto Adige-Trentino
concorso su ambiente e sostenibilità per il Tirolo, l’Alto
nel biennio 2009/2010. Nella categoria “Impegno ed attivi-
Adige e il Trentino. Dedicato a privati e persone
tà” potranno invece concorrere solo le persone
giuridiche residenti o con sede legale in Tirolo-
giuridiche, presentando le loro attività svolte
Alto Adige-Trentino, il concorso ha l’obiettivo di sensibilizzare e motivare una tutela dell’am-
finora, i loro provvedimenti e rispettivamente il 0 201
loro impegno in termini di tutela ambientale. I
biente attiva e di incentivare l’innovazione nel
privati vincitori riceveranno dei buoni viaggio,
settore ambientale. Il premio infatti consente
mentre le persone giuridiche lingotti d’oro (il
alle imprese di presentare i progetti innovativi
valore complessivo del premio è ripartito in
sviluppati ed offre a singoli privati la possibilità di
categorie, 2000 euro al primo, 1000 e 500
proporre idee per concretizzare misure di tutela
euro al secondo e terzo classificato).
ambientale. Quest’anno il premio ambiente viene bandito
Le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre il 5
per due categorie. Per “Progetti ed idee”, dedicato a tutti,
novembre 2010. Per scaricare il modulo di adesione e
potranno essere presentate idee e proposte di migliora-
avere maggiori informazioni: www.transkom.it oppu-
mento oppure veri e propri progetti che riguardano l’am-
re info@transkom.it. n
OTTOBRE 2010
- 9
Per saperne di più
Nuove prospettive energetiche nell’impiego di biomassa: Il motore a legna Elettricità e calore da impianti a cippato di piccola taglia Lorenzo Strauss (T.E.S.I. Engineering S.r.l.)
I
l sistema descritto potrebbe provocatoriamente essere presentato come un “motore a legna”, ovvero un motore primo alimentato con sottoprodotti lignei. Più precisamente 10
- OTTOBRE 2010
si tratta di un motore endotermico, raffreddato ad acqua, ciclo Otto aspirato, alimentato con biogas derivante da un processo di pirolisi di cippato di pezzatura medio-piccola. Storicamente qualcosa di simile si era visto durante la seconda guerra mondiale, quando l’indisponibilità di carburanti raffinati aveva indotto
alcuni costruttori (tra cui una nota azienda termomeccanica roveretana) ad installare su qualche automezzo dell’epoca piccoli gasogeni, costruiti su licenza tedesca, installati nel bagagliaio, caricati a lignite e preposti all’alimentazione del motore primo. Beneficiando degli enormi progressi intervenuti nel frattempo
Il Giornale dell’Energia
Il “motore a legna” è alimentato da sottoprodotti lignei come i cascami e gli scarti della lavorazione del legno in ambito edilizio
nei vari comparti della tecnica, questo processo viene oggi riproposto, non già per la mancanza di carburanti, ma per il responsabile impegno ad evitarne un uso indiscriminato. La parte originale dell’assieme risiede evidentemente nel processo di pirolisi, con il quale viene prodotto un biogas di livello e costanza di qualità notevoli. Il cuore risiede in un reattore cilindrico ad asse verticale, all’interno del quale si sviluppa la gassificazione, ovvero una combustione parziale, in forte difetto d’aria, tale da innescare una combustione assolutamente incompleta ed avente come prodotto in uscita il biogas in questione. Dopo un transitorio iniziale di messa a regime privo di criticità, il processo decorre in modo continuo e stazionario, basandosi su un regime termico stabile, sia in verticale, che in orizzontale, grazie alla omogenea alimentazione di aria nella regione inferiore del reattore, per mezzo di un distributore opportunamente sviluppato. Il carico del reattore avviene dall’alto per caduta e con convogliamento per mezzo di un sistema di coclee, così come dall’alto si verifica il prelievo del biogas generato, mentre da una tramoggia inferiore viene estratto il residuo incombusto (ceneri). Un agitatore a bassa velocità provvede al continuo rimescolamento della biomassa nel reattore, assicurando l’omogeneità del contenuto e l’uniformità radiale della reazione pirolitica. I fumi così ottenuti sono avviati ad un processo di lavaggio e filtrazione, eseguiti in regime rispettivamente
umido e secco. Il lavaggio avviene in un apparecchio entro cui il biogas entra in intimo contatto con il liquido di lavaggio (biodiesel), che abbatte le impurità inglobandole nella fase liquida, la quale si separa per gravità e viene ricircolata per mezzo di una pompa. Il gas così lavato si avvia verso un elemento di filtrazione, che provvede alla separazione delle particelle residue facendolo transitare attraverso un letto di materiale sottile (cippato fine), entro i cui interstizi restano intercettate le impurità del fluido. Si noti che la scelta dei mezzi di lavaggio e filtrazione, orientata a prodotti di origine vegetale, da un lato assicura la natura totalmente rinnovabile del combustibile prodotto (senza pregiudicarne la caratteristica di biomassa), dall’altro ne permette il riciclo completo nel processo stesso: il biodiesel viene periodicamente reintegrato, giacché una parte seppur contenuta viene trascinata dal gas lavato e trattenuta nella successiva filtrazione, dove viene assorbita dal cippato fine, di tanto in tanto sostituito e riciclato nella materia prima (cippato). Nel processo non viene pertanto introdotto nulla di diverso da biomas-
sa, mentre le caratteristiche del gas così ottenuto permettono di alimentare il sistema di cogenerazione vero e proprio. Quest’ultimo è basato su un sistema modulare, basato cioè su tre propulsori di identiche caratteristiche, montati affiancati su un unico skid e ciascuno direttamente accoppiato ad un alternatore asincrono a quattro poli raffreddato ad aria. In particolare, questa caratteristica degli alternatori nella fase di avviamento consente la messa a regime dei motori termici, finché gli stessi, erogando potenza, portano la macchina elettrica dalla condizione di scorrimento negativo (motori) a quella di scorrimento positivo (generatori). I motori endotermici sono quindi sprovvisti di motorino d’avviamento, di alternatore e di pompa del combustibile, disponendo della sola pompa del lubrificante: essi sono pertanto assolutamente scarni ed essenziali, grazie anche alla tradizionale esecuzione a quattro cilindri in linea. Questi elementi assicurano la massima affidabilità ma, soprattutto, Attraverso il processo della pirolisi, il “motore a legna” produce un biogas di livello e costanza di qualità notevoli
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Per saperne di più
Nel motore a legna possono essere utilmente impiegati anche i residui di legname derivanti dall’esbosco.
economicità del propulsore: la filosofia dell’impianto, infatti, non prevede elevate sofisticazioni nel processo di trasformazione dell’energia chimica in energia meccanica, quanto la generazione di un biogas con caratteristiche elevate e costanti nel tempo. La regolazione del processo di combustione avviene per mezzo di una modulazione del combustibile e del comburente derivati dai rispettivi collettori e controllati indipendentemente per mezzo di valvole a farfalla motorizzate, comandato dal sistema di controllo a microprocessore dell’assieme. Il recupero termico avviene per raffreddamento dei monoblocchi dei motori, oltre che dal raffreddamento dei fumi e da quello del biogas prodotto prima della sua introduzione 12
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nei motori stessi. Una frazione modesta ma non trascurabile del calore viene dissipata per irraggiamento e dispersione delle parti calde dell’assieme, vale a dire del complesso di pirolisi e dei tre motori endotermici: il calore sviluppato viene allontanato dalla cofanatura di insonorizzazione per mezzo di circolazione forzata d’aria, in generale scaricata nell’ambiente di accumulo del cippato (previa interposizione di serranda tagliafuoco): un adeguato livello di essiccamento viene ottenuto da un breve periodo di stazionamento nell’accumulo a monte del processo, sopra un pavimento riscaldato e ventilato con l’aria calda derivata dal processo stesso. Quanto descritto è stato messo a punto su una serie di prototipi, attualmente tutti in funzione presso il costruttore, ad indicare che, una volta individuati l’organizzazione e l’assetto del cuore del processo, le
fasi successive hanno rappresentato uno sviluppo di razionalizzazione e di industrializzazione del prodotto, che ha mantenuto l’originaria configurazione ed affidabilità. La delicatezza del sistema evidentemente risiede nella possibile variabilità di caratteristiche del biogas e nella accidentale presenza di impurità, in ragione della potenziale variabilità del prodotto alimentato, a seconda della provenienza (esbosco, cascami industriali di prima o seconda lavorazione, raccolta differenziata, ecc): il processo ha peraltro dimostrato di avvenire con regimi e stabilità termici tali da assicurare un’elevata costanza delle caratteristiche del biogas, unitamente ad una capacità di intercettarne scorte e impurità. Va tuttavia ribadito che il costruttore, perfettamente consapevole di quanto detto, ha ritenuto di concentrare la propria attenzione sul processo
Il Giornale dell’Energia
di pirolisi, per orientare la scelta dei motori verso unità di limitato costo e di elevata robustezza: in tal senso l’analisi di mercato svolta ha permesso di individuare un propulsore di grande semplicità, affidabilità ed economicità, derivato dal mercato dell’autotrazione, seppur a parziale detrimento delle prestazioni, che i più recenti ed aggiornati propulsori (esecuzioni pluricilindriche, sovralimentate con intercooler) sono in grado di offrire a prezzo però di costi di primo acquisto incomparabilmente maggiori. Va in proposito aggiunto che, a garanzia della affidabilità del sistema proposto, i suddetti propulsori sono gestiti per erogare una potenza a 1500 giri/min di circa 30 kW ciascuno, pari a circa un terzo della potenza nominale dei motori stessi (90 kW ad oltre 3000 giri/min.). Sul piano energetico il processo descritto può essere scomposto in due sezioni: • la pirolisi, in cui l’energia introdotta sotto forma di cippato si trasforma in biogas con un’efficienza prossima all’80%, con perdite termiche emesse sotto forma di aria calda canalizzabile (il residuo 20%); • la combustione interna del biogas prodotto, con cogenerazione di elettricità (22%) e calore (49% sotto forma di acqua calda), e perdite termiche sotto forma di aria calda canalizzabile (3%), dispersioni e calore residuo dei prodotti della combustione. • l’efficienza energetica globale ammonta al 71% (elettricità e calore sotto forma di acqua calda), ma sale al 94% se si conteggia il contributo dell’aria calda (23%), in generale utilizzabile nel processo di essiccamento. Al di là di questa ragguardevole prestazione globale, vale la pena di rilevare come il 22% di resa elettri-
ca netta superi nettamente i valori (nell’ordine del 18%) che sono in grado di offrire i più aggiornati cicli ORC (Organic Rankine Cycle). Questi ultimi sono peraltro disponibili per taglie ben superiori (in generale oltre 1 MWe), mentre l’affiancamento di più moduli da 3 x 30 kW nominali permette alla tecnologia qui proposta di essere competitiva per potenze inferiori (si può assumere in linea di larga massima il valore di 1 MW quale soglia tra le due tecnologie). È evidente che il sistema descritto intenda proporre ad un tempo i vantaggi che possono derivare sia dalla cogenerazione (sfruttamento del ca-
Lo skid in avanzato allestimento: reattore pirolitico (a destra) e moduli di cogenerazione (a sinistra)
lore come scarto della generazione di elettricità), che dallo sfruttamento di biomassa nella generazione elettrica (certificati verdi o tariffa onnicomprensiva). Al di là di questi interessanti incentivi, resta comunque la straordinaria prospettiva di sfruttare cascami di legno per la produzione di elettricità e calore, con particolare riferimento a piccole unità artigianali e/o industriali del settore. n Lo skid pronto per essere pannellato e spedito: i moduli di cogenerazione sono cofanati
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Attualità
PVB Group: nuova identità, nuovo sito web
I
l 18 giugno 2010, al MART di Rove-
aggregazione progressiva di nuove
sito del gruppo. All’indirizzo web www.
reto si sono dati appuntamento tutti
aziende al nucleo originario Petrolvilla
pvbgroup.com sarà presto disponibile
i soci, gli amministratori, i dipendenti
S.p.A., di un’identità più compatta e co-
l’homepage ufficiale del PVB GROUP.
e i partners del Gruppo Petrolvilla. Alla
erente. Un’identità capace di includere
“Si tratterà – come riferisce Miche-
presenza del Presidente della Provin-
sotto il cappello dello stesso brand un
le Bortolotti, marketing manager del
cia di Trento Lorenzo Dellai, più di 500
ventaglio di servizi molto ampio (dal-
Gruppo – di un sito progettato per
persone hanno così celebrato il tren-
la fornitura di prodotti petroliferi alla
consentire all’utente di accedere nel
tesimo compleanno di Petrolvilla, ma
gestione calore, dalla produzione di
modo più intuitivo e rapido possibile
non solo. L’evento, oltre che un modo
energia da fonti rinnovabili alla progetta-
alle informazioni che sta cercando.
per riconoscere e riaffermare la rile-
zione e realizzazione di impianti ad alto
A seconda che l’utente sia un cliente,
vanza dei traguardi raggiunti dal 1980
contenuto tecnologico), senza tuttavia
un fornitore o uno dei nostri partner,
ad oggi, è stato un’occasione per pre-
disorientare il cliente con un’eccessiva
potrà seguire il percorso di navigazione
sentare pubblicamente il nuovo nome
frammentazione.
più adatto alle sue esigenze”. In questa
e il nuovo marchio del Gruppo.
Mentre in questi mesi sono stati com-
prospettiva, il sito non presenterà im-
L’operazione di rebranding – il passag-
pletati i passaggi burocratici e pratici
mediatamente all’utente tutte le singo-
gio alla denominazione PVB (derivata
che il cambio di denominazione com-
le aziende di cui il Gruppo è composto
dalle radici Petrol, Villa e Bortolotti) – è
porta (aggiornamento della documen-
(PVB Fuels, PVB Solutions, PVB Power,
motivata da una pluralità di esigenze:
tazione ufficiale, modifica di insegne,
PVB Retail, ecc), ma offrirà un’idea
prima fra tutte, quella di dotare il Grup-
cartellonistica, veicoli, ecc), particolare
sintetica ma completa delle soluzioni
po, cresciuto per
attenzione è stata dedicata alla predi-
che l’intero gruppo PVB mette a dispo-
sposizione del nuovo
sizione. Ulteriore valore aggiunto sarà poi lo spazio dedicato nell’homepage alla fornitura di informazioni di servizio legate al mondo dell’energia e dell’ambiente. n
MLD
Foto sopra: al Mart di Rovereto soci e dipendenti hanno celebrato i 30 anni di attività del PVB GROUP A sinistra: un’anteprima dell’aspetto grafico dell’homepage www.pvbgroup.com
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Attualità
Nasce con la partnership di SEA “Ambiente Lab”, Associazione di servizi alle imprese
N
asce “Ambiente Lab”, un’associazione di servizi alle imprese che mette in comune competenze professionali diverse e coordinate a supporto della certificazione e dei controlli dei materiali utilizzati nella Green Building e nell’edilizia sostenibile. L’associazione, inserita nell’avveniristico contesto del distretto “Habitech”, il distretto tecnologico trentino con sede a Rovereto e composto da oltre 300 fra imprese, enti di ricerca e agenzie pubbliche per un totale di 8.000 addetti e un volume d’affari generato di circa un miliardo di euro, vede la partnership di SEA S.r.l. che mette a disposizione delle aziende, dei privati e delle pubbliche amministrazioni, la sua esperienza ventennale in materia di analisi chimiche dei terreni, delle acque, delle polveri, dei rifiuti, nelle analisi ambientali rispetto alle polveri, Segreteria di Ambiente Lab Tel. 0464 486344
ai rumori, oltre che ovviamente a tutto quanto di sua competenza. Oltre a SEA S.r.l., “Ambiente Lab” prevede la partnership di altre tre consolidate realtà pubbliche e private, unite per fare fronte alle esigenze anche di certificazione. Fra queste CET Sevizi S.r.l., competente in materia di prove chimico fisiche sui materiali edili, I.C.M.Q. S.p.A. leader nella certificazione dei materiali da costruzione per le caratteristiche di sostenibilità e di efficienza, ed infine il Museo civico di Rovereto, che mette a disposizione le sue consolidate competenze in campo della sostenibilità ambientale e della geofisica applicata con prove su terreni, fondazioni ed edifici per vibrazioni, dispersioni termiche, inquinamenti indoor, habitat naturale, ed altro ancora. L’Associazione presenta il grande vantaggio per i soggetti interessati, in particolar modo quelli operanti nel distretto “Habitech” ma più in generale a tutti coloro che operano nel settore della
“Green Building”, di avere un’unica interfaccia in grado di soddisfare tutte le esigenze, comprensive della certificazione finale. Scopo dell’associazione, oltre a quello di fornire supporto in materia di Green Building, è quello di creare sinergie di sostenimento di innovazione e progetti di ricerca di prodotti e processi produttivi. Questo attraverso le proprie competenze trasversali. n di Daniele Carlini Consulente Area Sicurezza Gruppo SEA
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Attualità
PVB RETAIL si fa strada nella distribuzione di carburanti L’azienda del PVB Group fa il suo ingresso nel settore della distribuzione stradale di carburanti. L’obiettivo è ampliare la rete commerciale a marchio PVB sia con impianti di proprietà che con impianti convenzionati.
P
VB RETAIL è una delle due aziende che gestiscono la business unit Prodotti Petroliferi del PVB Group. In particolare, mentre PVB FUELS è attiva nel commercio e nella distribuzione di prodotti di tipo petrolifero ed energetico, la neonata PVB RETAIL controlla e sviluppa la rete dei distributori di carburante sulle strade. Grazie anche ai solidi Senza rapporti di collaboPiombo €/Litro razione e all’autorevolezza che legano DieSeL €/Litro PVB Group alle sue principali società fore-DieSeL €/Litro nitrici, negli scorsi mesi PVB RETAIL ha condotto importanti trattative per applicare il marchio PVB ad
alcuni degli impianti stradali di distribuzione di carburante di cui è proprietaria, ma che finora erano vincolati da contratti di convenzionamento. Uno step iniziale positivo nella prospettiva più ampia di accrescere e coordinare una rete autonoma di impianti di distribuzione, portando il brand PVB sulle strade italiane. Attualmente gli impianti di proprietà PVB sono cinque. I primi due (uno di Vicenza e uno di Verona) sono vincolati ad altri marchi ancora per qualche anno, mentre gli altri tre (uno a Zevio nel veronese e due nel vicentino, a Sossa-
bar
Lavaggio
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no e a Chiampo) stanno passando dal marchio austriaco OMV a quello italiano PVB. “Gli allestimenti, le insegne, la cartellonistica e gli altri particolari che andranno a caratterizzare l’aspetto degli impianti PVB saranno pronti in autunno − riferiscono Diego Santoni, Responsabile PVB Retail, e Daniele Bortolotti, Direttore Commerciale di PVB FUELS −. Parallelamente, stiamo lavorando anche ad un vero e proprio manuale che descriva per linee guida come uniformare i vari elementi di comunicazione dei distributori, creando un’immagine condivisa, di immediata riconoscibilità, propria del nuovo marchio”. L’obiettivo di PVB è di sviluppare il canale rete attraverso un numero crescente di stazioni di servizio a marchio PVB dislocate nelle principali arterie stradali e la strategia è
Il Giornale dell’Energia
equilibrata rappreza e possibilità di PVB FUELS è la prima senta un punto di scelta”. Quello dei azienda in Italia forza che la rende distributori stradali nella distribuzione è oggi un mercato affidabile e attenta di prodotti petroliferi più vivace rispetto al mercato, qualifial cliente finale, duplice: crescere dal punto di vista candola in maniera ad un tempo; si è contando ogni anno distintiva rispetto ai dell’assetto proprietario, lentamente risvegliato e cerca 33 mila clienti forniti e 350 milioni di litri principali player. ma in maniera costante, e allacciare maggiori possibilità commercializzati. Per il gestore di un nuovi rapporti di convenzionamento di differenziazione Dispone inoltre di con i gestori, caratterizzando sul terimpianto lavorare e personalizzazione 100 collaboratori, 11 ritorio il marchio PVB. con PVB Group vuol delle attività. depositi commerciali In prospettiva il Vedire garanzia sulla Per raggiungere questi obiettivi, e 63 autobotti. qualità e disponiPVB RETAIL può contare innanzitutneto può essere bilità del prodotto, to sull’appartenenza ad un gruppo considerato il precome se si rapportasse con le grandi che commercializza annualmente un cursore del passaggio dalle compavolume di 350 milioni di litri di commajor internazionali, ma anche una gnie di bandiera ai privati; anche il gestione più snella, bustibile e che le Trentino è predisposto positivamenveloce e meno impermette quindi di te verso questo tipo di novità e sta PVB RETAIL pegnativa. Riprengarantire con coniniziando a manifestare l’esigenza di gestisce a fianco dendo le parole di tinuità quantitativi fare cultura imprenditoriale in quedi PVB FUELS la business unit molto elevati di apDaniele Bortolotti: sto senso. “Prodotti Petroliferi” “Il gestore ha finalprovvigionamenti Le recenti trattative della RETAIL handi PVB GROUP , mente l’opportunità e un servizio di alno avuto successo anche dal punto occupandosi dello ta qualità. “Le condi uscire dalla lodi vista del convenzionamento: atsviluppo della rete di gica univoca delle segne in gestione tualmente gli impianti convenzionati distributori stradali di − aggiunge Diego royalty sui volumi PVB sono tre e si trovano a Verona, carburante, Villalagarina e Ledro (Trento). Si tratdi vendita, che gli Santoni − vengodella loro lascia un margine di no fatte dai nostri terà di distributori riforniti in escluorganizzazione dipendenti con i noazione basso, e può siva che porteranno l’immagine del e della loro immagine. brand PVB. n attivarsi in vari modi stri automezzi abilitati. I nostri camion per incrementare i volumi di vendita e farsi ‘più imprensono tutti dotati di contalitri verificati ditore’. Anche per il consumatore annualmente dall’ispettore metrico per tenere sotto controllo i cali che l’effetto sarà indubbiamente positivo, Diego Santoni, perchè un nuovo marchio sul merpossono intervenire dal prelievo in Responsabile PVB RETAIL raffineria all’arrivo effettivo per i camcato significa maggiore concorrenbiamenti di temperatura. Nel caso in cui si registrino cali che superano le PVB RETAIL percentuali previste dal protocollo 15 milioni di litri tramite d’intesa che abbiamo sottoscritto, il 5 distributori di proprietà benzinaio viene correttamente rim(di cui 3 a brand PVB): Sossano (VI), borsato”. Zeno (VR), Chiampo (VI), Vicenza, Verona Oltre ad offrire in termini di solidità Un’idea di massima di come dovrebbero prossimamente essere allestiti i distributori di carburante PVB di proprietà
tutti i vantaggi di una grande impresa, PVB RETAIL intende allo stesso tempo mantenere l’agilità e la flessibilità di una piccola azienda, più a misura d’uomo: questa doppia natura ben
10 milioni di litri tramite 3 distributori convenzionati Verona, Villalagarina (TN), Ledro (TN)
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Attualità
PVB SOLUTIONS: maggiori opportunità per il fotovoltaico in ambito privato L’azienda in rapida evoluzione taglia progressivamente nuovi traguardi anche nel campo delle energie rinnovabili e nello specifico nel fotovoltaico. Obiettivi e progetti concreti non più solo nel pubblico, ma anche nel settore privato grazie ad una formula capace di garantire nel tempo l’efficienza e la produttività degli impianti. i suoi servizi anche ai settori residen-
pliare il nostro raggio di azione e rag-
ziale, terziario, industriale e real estate.
giungere una maggiore espansione
Una scelta ed una spinta al cambia-
sul territorio. Intendiamo collocarci a
uando l’impegno è costante e i
mento che si riflettono anche nel
livello nazionale e disponiamo della
progetti sono guidati dall’innova-
recente mutamento di nome della
struttura produttiva e della flessibilità
zione tecnologica e dalla motivazione,
società, passato da Energy Service
necessaria per aprire nuovi cantieri e
i successi non tardano ad arrivare.
a PVB SOLUTIONS, con l’obiettivo di
raggiungere questi risultati”.
La recente riorganizzazione del gruppo
offrire al cliente soluzioni integrate per
Offrendo uno standard di servizio ele-
Petrolvilla − oggi PVB GROUP − ha
un ambiente sostenibile.
vato, negli ultimi mesi nel campo del
condotto anche PVB SOLUTIONS ad
La struttura di PVB SOLUTIONS è
fotovoltaico l’azienda si è aggiudicata
ampliare il proprio raggio operativo
attualmente in grado di sviluppare la
in ambito privato importanti progetti.
aprendosi al settore privato e raffor-
progettazione, la costruzione e la ge-
Recentemente, sono stati siglati tre
zando la propria expertise nel settore
stione degli impianti per la produzione
contratti per conto di società private,
del fotovoltaico.
di energia da fonti rinnovabili, tra cui
operanti negli investimenti finanziari,
Già forte di numerose collaborazio-
biomasse, impianti di teleriscaldamen-
nel territorio abruzzese per la realizza-
ni con istituzioni ed enti pubblici, in
to e fotovoltaico.
zione di impianti da circa 1 megawatt
particolare in ambito sanitario, PVB
Come afferma Stefano Ober, Diret-
cadauno “a terra”: due in provincia di
SOLUTIONS ha accettato la sfida di
tore Commerciale canale privato di
Teramo, per conto di Sistema Solare
entrare nel mercato privato, per offrire
PVB SOLUTIONS “La sfida è di am-
S.p.A. e uno in quella di Chieti per
di Cinzia Zeni
Q
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Il Giornale dell’Energia
PVB Solutions sta realizzando in territorio abruzzese tre impianti fotovoltaici da circa 1 megawatt cadauno “a terra”
data da una forma di fideiussione ban-
le prime opportunità all’interno di un
caria rilasciata da PVB SOLUTIONS al
settore fortemente competitivo ed in
committente, in modo da assicurare
continua evoluzione dal punto di vista
una determinata produzione in termini
tecnologico e normativo come quello
Iniziative Solari S.r.l. Parallelamen-
di kilowatt ora.
del fotovoltaico e delle energie rinno-
te, è stato firmato un contratto con
Legato al contratto EPC, PVB SOLU-
vabili in genere”, riporta Stefano Ober.
l’impresa Santoni per la costruzione
TIONS formalizza un ulteriore accordo
A supporto della sua vocazione ad
di un impianto “su copertura” della
che la lega nei confronti del commit-
essere un’azienda multiservizio, PVB
medesima potenza in Trentino, a Ce-
tente per un periodo di 20 anni. Que-
SOLUTIONS utilizza entrambe le sue
niga di Dro.
sto tipo di contratto, denominato O&M
due divisioni aziendali: Total Facility
Come riferisce Luca Visintin, Diretto-
(Operation & Maintenance), riguarda
Management (TFM), impegnata nella
re Engineering di PVB SOLUTIONS,
la manutenzione ed ha inizio a partire
gestione del calore, del servizio ener-
“gli impianti del teramano sono iniziati
dal momento stesso in cui avviene il
gia e nelle cosiddette soft e hard fa-
nello scorso mese di agosto 2010 e
collaudo definitivo. In questo modo, in
cilities, e Tecnologie Innovative (TIN),
dovranno essere terminati entro la fine
cambio dell’assegnazione dell’incarico
legata all’impiantistica e allo sviluppo
di novembre, mentre quello di Chie-
di manutenzione, l’azienda garantisce
di fonti alternative di produzione dell’e-
ti, la cui costruzione è stata avviata
la piena performance dell’impianto.
nergia, tra cui in particolare il fotovol-
sempre ad agosto, sarà operativo il
“I recenti contratti sono frutto di una
taico. Grazie a questo tipo di struttura,
prossimo 30 ottobre. Per l’impianto
forte azione commerciale intrapresa
è in grado di personalizzare continua-
della località trentina invece, i lavori
e del buon nome che PVB SOLU-
mente la propria proposta aziendale
avranno inizio alla fine di settembre
TIONS si è creta nel tempo, a livello
e supervisionare ad ampio raggio le
per concludersi entro la fine del 2010”.
nazionale, nel campo del Total Facility
mutazioni tecnologiche che trovano
Ma non è tutto. L’azienda ha avviato
Management e delle installazioni tec-
applicazione nel campo dell’impian-
trattative per la realizzazione di altri im-
nologiche. Questo mix di fattori ha per-
tistica tecnologica ed in particolare
pianti con una capacità complessiva di
messo a PVB SOLUTIONS di creare
delle energie rinnovabili. n
oltre 10 megawatt in un’area che coinvolge la regione ligure, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia e l’Abruzzo. In questo modo PVB SOLUTIONS, che finora contava come zone di competenza la Lombardia, il Trentino Alto Adige e parte dell’Emilia Romagna, non è più radicata esclusivamente nelle regioni del Nord Italia, ma inizia a trovare la sua collocazione a livello nazionale. I contratti aggiudicati da PVB SOLUTIONS rientrano nel Conto Energia GSE 2010 e nella cosiddetta tipologia EPC (Engineering Procurement & Construction), in base alla quale la società costruttrice deve provvedere a tutti gli adempimenti necessari per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. A differenza di quanto prescritto da un normale contratto di costruzione, viene garantito da PVB SOLUTIONS anche il livello di performance dell’impianto nel tempo. La garanzia viene
Rinnovabili
Gli impianti fotovoltaici installati in montagna presentano rese energetiche lievemente superiori
Solare termico o fotovoltaico? Entrambi, grazie! Pannelli ibridi, la cogenerazione solare
L
a quota di energia incidente su un
ficienza elettrica: per questa ragione,
se viceversa adeguatamente limita-
pannello fotovoltaico e da questo
oltre che per la maggiore insolazione
to (30-40 °C) consente un esercizio a
non trasformata in elettricità viene
conseguente alla minore attenuazione
regimi termici inferiori rispetto ad un
inevitabilmente degradata in calore,
della radiazione solare, gli impianti in
fotovoltaico tradizionale, consentendo
determinando un incremento di tem-
montagna presentano rese energeti-
un recupero di efficienza.
peratura della superficie e la disper-
che lievemente superiori.
Il solare ibrido si candida dunque ad
sione verso l’ambiente circostante.
Questa considerazione ha portato al-
impieghi in circostanze un po’ parti-
Come noto, nel processo fotovoltaico
cuni costruttori a concepire e svilup-
colari, dal preriscaldamento di acqua
l’alta temperatura del pannello influ-
pare un tipo di pannello solare ibrido,
sanitaria, al riscaldamento di piscine
isce poi negativamente sulla sua ef-
ovvero un componente in grado di
coperte. Il bilancio energetico di un
produrre allo stesso tempo sia elet-
fotovoltaico ibrido, riferito al metro
tricità che acqua calda. Rispetto ad
quadro di pannello esposto in condi-
un tradizionale pannello termico, una
zioni nominali può essere sintetizzato
parte di energia captata viene resti-
come di seguito indicato:
tuita sotto forma di elettricità anziché di calore: l’efficienza energetica pri-
potenza incidente
1000 W/mq
maria del pannello ne trae beneficio,
potenza elettrica netta 150 W/mq
essendo l’elettricità più pregiata del
potenza termica netta 450 W/mq
corrispondente calore.
perdite complessive
400 W/mq
L’aspetto critico di questa tecnologia
Un pannello solare ibrido è in grado di produrre allo stesso tempo sia elettricità che acqua calda
20
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risiede nel livello termico del fluido
I primi esemplari sono in fase di in-
termovettore (acqua calda) che, se
stallazione e permetteranno la verifica
troppo elevato (60-70 °C) compromet-
sul campo di criticità e prestazione nel
te l’efficienza termica del pannello,
volgere di breve tempo. n
LS
Novità normative
BIOMASSA
a cura di TESI Srl
Soglia minima per l’efficienza energetica per cogenerazione in provincia di Trento. Agli impianti di cogenerazione installati in Provincia di Trento, di potenza termica in ingresso superiore a 100 kW, si applica tuttora il Decreto del Presidente della Provincia n.29-136/Leg del 30 luglio 2008. In mancanza di specifiche direttive emanate dall’APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente), tra le norme transitorie esso fissa all’80% il grado minimo di efficienza energetica complessiva, inteso come rapporto tra l’energia prodotta (termica e/o elettrica e/o frigorifera) effettivamente utilizzata e l’energia termica introdotta come combustibile (articolo 5, comma 4).
Un esempio di impianto di generazione elettrica alimentato a biomasse
È evidente l’intento del normatore di prevenire forme di utilizzo inefficiente dei combustibili, in modo particolare di
fissato risulta molto elevato e restrittivo, anche per impianti
quelli rinnovabili che, grazie alla incentivazione economica
energeticamente performanti: anche le più avanzate tra
fissata dall’attuale quadro normativo, possono risultare re-
le centrali termoelettriche del parco italiano, quelle a ciclo
munerativi anche in regime di mera generazione elettrica,
combinato (efficienza elettrica nell’ordine del 55 %), non
ovvero con dissipazione del calore generato. In questo la
sono in grado di rispettare questo limite prescrittivo. È ve-
normativa locale finisce con l’essere in aperto contrasto
ro che l’idroelettrico assicura alla nostra provincia un buon
con lo spirito che ha animato l’incentivazione della genera-
bilancio energetico; ma non è che in una prescrizione così
zione elettrica da biomassa. Va poi osservato che il limite
limitativa vada letto un atteggiamento vagamente “nimby”?
Sicurezza
a cura di SEA Srl
AMBIENTE
a cura di SEA Srl
Sicurezza sui cantieri: cambia la tessera di riconoscimento degli
Nuove proroghe per il SISTRI, il
addetti.
sistema di controllo della traccia-
Con la pubblicazione da parte del Parlamento sulla Gazzetta Ufficiale n.
bilità dei rifiuti.
196 del 23 agosto 2010, la Legge n. 136/2010, dal titolo “Piano straor-
Con il decreto ministeriale 28 settem-
dinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di norma-
bre 2010, pubblicato sulla Gazzetta
tiva antimafia” ha introdotto importanti novità.
Ufficiale n. 230 del 1° ottobre 2010 si
In materia di sicurezza sul lavoro, all’articolo 5 (Identificazione degli ad-
prevedono due importanti proroghe: al
detti nei cantieri) viene puntualizzato che sulla tessera di riconoscimento
30 novembre 2010 per la distribuzione
(prevista dall’art. 18, comma 1, lettera u del Decreto Legislativo 81/08)
dei dispositivi (black box, le chiavette
dovrà essere precisata anche la data di assunzione e, in caso di subap-
Usb e i nuovi software aziendali)
palto, la relativa autorizzazione.
e al 31.12.2010 per il termine
Inoltre, nel caso di lavoratori au-
della fase
tonomi, la tessera di riconosci-
sperimentale.
mento, prevista dall’articolo 21, comma 1, lettera c, del decreto legislativo 81/08 dovrà con-
Ulteriori
tenere anche l’indicazione del
informazioni
committente.
sono disponibili
Il provvedimento, in vigore dal
sul sito del
7 settembre 2010, è visionabile
ministero
sul sito del Ministero degli In-
dell’ambiente:
terni: www.interno.it
http://www. minambiente.it
OTTOBRE 2010
- 21
Sostenibilità
A cura del Consorzio Habitech
PROGETTO LEED IFAD International Fund for Agricultural Development - ROMA CERTIFICATO LEED® EBO&M v3 Gold
LEED per gli edifici esistenti: l’apripista italiano è l’IFAD Con il supporto di Habitech, la sede di Roma dell’International Fund for Agricultural Development (agenzia specializzata delle Nazioni Unite) è il primo edificio in Italia certificato LEED® EBO&M v3 Gold.
I
l convegno internazionale “LEED® Italia per i territori e quartieri ecosostenibili”, organizzato a Roma dal GBC Italia Il 23 settembre 2010, è il contributo nazionale al World Green Building Week, evento mondiale creato dal World Green Building Council insieme ai suoi membri, presenti in più di 80 paesi, per promuovere a livello globale il tema dell’edilizia sostenibile. Il convegno di Roma rappresenta la terza tappa del tour di presentazione di LEED Italia, partito da Trento il 14 aprile e proseguito il 22 giugno a Milano. Un intervento importante in programma nel convegno romano riguarda la sede IFAD-International Fund for Agricultural Development (agenzia specializzata delle Nazioni Unite) a Roma, il primo edificio in Italia certificato LEED EBO&M v3/2009, il rating LEED di sostenibilità ambientale per gli edifici esistenti. Il risultato è stato raggiunto grazie al lavoro dello staff Habitech, che ha seguito il progetto lungo tutto l’iter di certificazione e ha accompagnato il committente al raggiungimento del risultato. Con 8 pia-
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ni fuori terra e 2 interrati e 27.000 mq di superficie, la sede IFAD ospita giornalmente 800 persone. La certificazione ufficiale è stata rilasciata il mese scorso dall’organismo statunitense di edilizia sostenibile Green Building Council. Fra le quattro possibili certificazioni LEED (Certified, Silver, Gold, Platinum) l’edificio è stato classificato “Gold”. 800 persone rappresentano una comunità numerosa e riuscire a individuare policy di gestione sostenibile inducendo comportamenti personali consapevoli è un obiettivo ambizioso e coerente con il concetto di sostenibilità. Pensare infatti alla sostenibilità come misura delle caratteristiche ambientali di un involucro e dei suoi impianti è importante, ma limitativo se non vengono coinvolte le persone. Passiamo una parte importante della nostra vita in edifici, lavorando in comunità con altre persone. Riuscire a coniugare ambienti confortevoli e comportamenti virtuosi avendo un obiettivo ambientale comune è importante. Nel caso della comunità IFAD, fra i più
importanti livelli prestazionali raggiunti si possono annoverare: una riduzione dei consumi energetici annui di circa il 10%; il tasso di riciclaggio dei rifiuti prodotti da beni di consumo pari all’88% e quello da beni durevoli pari al 100%; il 100% dell’energia elettrica utilizzata proveniente da fonti rinnovabili e certificata RECs; l’82% di tutte le apparecchiature elettriche ad elevato risparmio energetico e certificate Energy Star; le materie prime per gli arredi contenenti legno certificato FSC e materiale riciclato. Infine, si è incentivato l’uso dei mezzi pubblici e della bicicletta, offrendo uno shuttle bus gratuito che collega la fermata metro e la bus Laurentina. Questo tipo di certificazione LEED, per i suoi contenuti e gli obiettivi che persegue, ha una grande potenzialità di diffusione. Non solo. Produce un significativo impatto su tutto l’indotto della gestione dei patrimoni, dagli acquisti verdi e a km zero fino alla gestione delle pulizie. Gianni Lazzari A.D. di Habitech società consortile a r.l.
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