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consigli
Valtiberina
2015
arte
In Toscana
Valtiberina Toscana da svelare
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a Valtiberina Toscana, nel territorio aretino, si trova all’estremità più orientale della Toscana e segna il confine con l’Umbria, le Marche, l’Emilia Romagna. La Valle del Tevere, Il territorio è caratterizzato dal fiume Tevere che una terra autentica, l’attraversa da nord a sud e da origine all’invaso viva e reale artificiale di Montedoglio, il grande lago al centro della valle che oggi dipinge d’azzurro il paesaggio. Le forme delle colline e delle montagne con la luce che dà colore alla terra, alle rocce, alle acque ispirarono l’arte di Piero della Francesca, oggi meraviglia nei musei a Sansepolcro Tramonto a Monterchi e Monterchi. La Valtiberina è stata sempre una zona di passaggio e per questo di conquista nelle varie epoche. Già ai tempi dei romani vi furono avamposti e qui hanno lasciato tracce etruschi, bizantini, longobardi. Per secoli aspre contese hanno Uno scorcio che guarda visto battaglie tra Arezzo, Rimini, Montefeltro e Firenze. E tra le battaglie una è l'invaso di Montedoglio celebre, quella di Anghiari combattuta nel 1440 tra le truppe di Milano e quelle di Firenze di cui si trovano alcune tracce nel medievale borgo di Anghiari. Le influenze di tanti popoli si rivedono nell’architettura dei palazzi, nelle tradizioni artigianali, nelle produzioni agroalimentari che caratterizzano la gastronomia.Visitando il territorio, immerse nella quiete della campagna s’incontrano castelli, ville, abbazie e pievi che raccontano la storia, l’arte, l’archeologia e le vicende della Valtiberina. Qui è nato il grande Michelangelo nel borgo di Caprese, in alcuni eremi sostava Francesco d’Assisi durante i suoi spostamenti tra Assisi e La Verna. La campagna e l’agricoltura sono ancor oggi un elemento importante per l’economia locale e ciò si rispecchia nel ricco paniere enogastronomico che propongono botteghe, aziende e ristoranti. Non un prodotto principe, ma tante piccole produzioni dal cuore toscano riunite nella Strada dei Sapori: formaggi, salumi, frutta, legumi, verdure, miele, tartufi, funghi, castagne. Un territorio con tanti piccoli borghi nei quali spesso l’uomo ha saputo vivere mantenendosi in equilibrio con l’ambiente naturale. Luoghi che ci regalano una Toscana ancora da svelare: autentica, poco conosciuta, viva e reale. >
Dove Mangiare e Dormire
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B Podere Violino Loc. Gricignano 99, Sansepolcro
Tuscany to reveal
The Tevere Valley, an authentic land, alive and real
altiberina Toscana, in the Arezzo territory, is on the eastern side of V Tuscany and marks the border with the regions of Umbria, Marche and Emilia Romagna.
The territory is characterized by the River Tevere which crosses the region from north to south and is the origin of the Montedoglio artificial lake in the centre of the valley, today it adds a touch of blue to the surrounding scenery. The colours of the land and rocks, the shapes of the mountains and the light all went to inspire the art of Piero della Francesca who was born and lived here for many years, creating some of his master pieces, today they can be seen in the museums of Sansepolcro and Monterchi. Valtiberina has always been an area of transit and for this reason it has been conquered in various ages. Even in Roman times there were outposts here and the Etruscans, Byzantines and the Lombards have all left their traces. For centuries bitter battles were fought between Arezzo, Rimini, Montefeltro and Florence. See traces of the famous Battle of Anghiari, 1440, between troops of Milan and Florence in the “Museo della Battaglia” (Battle museum) in the medieval town of Anghiari. The influence of so many populations is seen in the architecture of the buildings, in craft traditions, in the food produced here. As you visit the territory, surrounded by quiet countryside, you come across castles, villas, abbeys and churches which tell the history, art and events of Valtiberina. Here the great Michelangelo was born in the village of Caprese, Francis of Assisi stayed in some of the hermitages during his journeys between Assisi and La Verna. The countryside and agriculture are still today important for local economy and this is reflected in the rich variety of foodstuffs you can enjoy in delicatessens, farm shops and restaurants. There isn’t one top product, but many small productions from the Tuscan heart united on the “Strada dei Sapori” (road of flavours): cheeses, salamis, fruit, pulses, vegetables, honey, truffles, mushrooms and chestnuts. A territory with many small villages where man has been able to live in harmony with the natural environment. Towns where life is “man sized” and give us a Tuscany yet to be revealed, authentic, little known, alive and real.
Immersi nel verde della Valtiberina è il posto ideale per la vostra vacanza in Toscana. Troverete l’atmosfera accogliente di una struttura a gestione familiare, la bontà della cucina tradizionale e come in agriturismo, la possibilità di svolgere interessanti attività. Surrounded by Valtiberina countryside it is an ideal place for your holidays inTuscany.You find a welcoming atmosphere of family run accommodation, the goodness of traditional cooking and interesting things to do. tel. +39 0575.720174 info@podereviolino.it | www.podereviolino.it
Dove Mangiare e Dormire
C Agriturismo Fontandrone Via Strada della Verna, 38 Pieve S. Stefano In una collina che si affaccia nella valle circostante, circondata da querce secolari, con appartamenti, piscina e ristorante... dall'atmosfera familiare con un'ampia veranda dove poter gustare i nostri piatti, rigorosamente fatti a mano, godendo di un'incantevole veduta! On a hill overlooking a valley, surrounded by secular oaks, with apartments, swimming pool and restaurant…a homely atmosphere and large verandah where you can enjoy our freshly prepared food and enjoy an enchanting view! tel. +39 0575.799319 | www.fontandrone.com| agriturismo@fontandrone.com
archi e Musei
scrigni di natura, arte e storia Capolavori artistici
Panorama
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Esterno del Museo Michelangiolesco a Caprese
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si miscelano natura, arte e storia. Un itinerario che e quella bellezza parte da Sestino per arrivare a Monterchi, dove si che solo la natura attraversano molteplici paesaggi, dalla montagna alla pianura caratterizzati da tanti piccoli borghi. riesce a regalare Piccoli musei diffusi nei diversi Comuni ci svelano la bellezza dell’arte con i maestri che qui hanno lasciato il loro indelebile segno: parliamo del Rosso Fiorentino, della famiglia Della Robbia, di Piero della Francesca, di Jacopo della Quercia, del Pontormo. Un viaggio attraverso la millenaria storia italiana, con tracce dell’epoca romana e del periodo longobardo, con il Medioevo che ha lasciato tante costruzioni ancora in piedi, poi il Rinascimento, la Maniera, il Barocco con tangibili testimonianze. Un lembo di Toscana nel quale la natura e l’uomo hanno vissuto e vivono con reciproco rispetto, dove non troviamo parchi naturali di estesa superficie, ma aree protette che custodiscono elementi unici, che s’intrecciano con la storia dell’uomo. La Riserva del Sasso di Simone a Sestino è la più suggestiva e affascinante per la sua evoluzione geologica, ma anche per le vicende della famiglia Medici che vi costruì una città modello, sconfitta non da eserciti, ma dalla natura. Ci sono i Monti Rognosi dove rocce di origine magmatica offrono stimoli cromatici che virano dal rosso, al verde, al nero; suoli poveri dove si sono adattate alla vita specie vegetali molto particolari. In passato dai Monti Rognosi si sono ricavati metalli che nella vicina Anghiari erano impiegati per produrre armi da fuoco, oggi esposte in una sezione nel Museo della Battaglia. Nelle aree montane si possono percorrere sentieri a piedi, a cavallo o in mountain bike, all’interno delle Riserva dell’Alpe della Luna o di Monte Nero, per raggiungere luoghi solitari, ovattati nel silenzio della natura da cui scorgere panorami inaspettati. Oppure, nell'area a valle, visitare il lago di Montedoglio con la Golena del Tevere e i tanti laghetti, un’area protetta dove praticare il birdwatching e osservare piante acquatiche.
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Parchi e i Musei della Valtiberina sono il filo Iapprezzare conduttore per visitare il territorio e permettono di e conoscere questa parte di Toscana dove
sul
Particolare
Sasso
di
Simone
di un'arma
da fuoco anghiarese
Dove Mangiare
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Parks and Museums treasure chests of nature, art and history
he Parks and Museums in Valtiberina represent a way to discover T the territory and give the chance to appreciate this part of Tuscany where nature, art and history mix together. Starting from Sestino and
going to Monterchi, the itinerary takes you through many unknown landscapes which vary from mountains to plains, characterized by numerous small towns. Small museums around the territory reveal the beauty of art with the masters who have left their mark: we are talking about Rosso Fiorentino, of the Della Robbia family, of Piero della Francesca, Jacopo della Quercia and Pontormo. The Parks and Museums in Valtiberina give the opportunity to travel through Italian history, with traces of Roman times and the Lombard period, with the Middle Ages which have left us with many buildings still standing today, then the Renaissance period, the “Maniera” period and tangible evidence of the Baroque period. A piece of Tuscany where man and nature have lived and still live in harmony, there are no big national parks but protected areas which conserve unique natural elements, which intertwine with the history of man. The Sasso di Simone Reserve in Sestino is the most suggestive and fascinating not only for its geological evolution, but also for events in times of the Medici family who built a model city here, defeated not by armies but by nature. There are the Rognosi Mounts where rocks of magma origins give a show of colour, from red, to green and to black; where extremely particular plant species have adapted to the poor soil. In the past metals were extracted from the Rognosi Mounts and used in nearby Anghiari to produce fire arms, today exhibited in a section of the Battle Museum. You can follow mountain paths, on foot, on horseback or by mountain bike, within the Alpe della Luna or Monte Nero Natural Reserves, to reach isolated areas, surrounded by the silence of nature and see unexpected views. Or visit the Montedoglio lake, a protected area where you can do some bird watching and observe aquatic plants.
D Aromarabica Via Taglieschi 10, Anghiari Vieni a trovarci ad Anghiari, uno dei borghi più belli d’Italia e portandoci questo coupon avrai il piacere di degustare insieme a noi, all’interno di una vecchia cantina, il vero vino toscano. Come and see us in Anghiari, one of the most beautiful towns in Italy, bring this coupon with you and enjoy a sample of real Tuscan wine in an old winery. tel. +39 0575.789997 cell. 338.1025599 info@aromarabica.it
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Sansepolcro
la patria di Piero della Francesca
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Un viaggio
La Resurrezione di Piero della Francesca (part.), Museo civico
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Cattedrale di Sansepolcro (pagina accanto) Una Sala Aboca Museum
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nell’arte della Francesca, uno dei maestri del Rinascimento. Il centro storico della città con un assetto urbanistico di origine tra chiese medievale sviluppato attorno alla cattedrale nata nel 1012, e musei seppur martoriato da una lunga sequela di violenti terremoti, lotte tra fazioni e soventi attacchi esterni (ancor oggi ricordati folkloristicamente a settembre nel Palio della Balestra) si è arricchito nei secoli di pregevoli edifici in stile rinascimentale e barocco. Da visitare il Duomo con il suo impianto romanico e portale gotico, che conserva all’interno il “Volto Santo” importante scultura lignea di epoca carolingia e un’Ascensione del Perugino (sec. XVI). A fianco della cattedrale vi è il Palazzo delle Laudi, oggi sede comunale, che con l’elegante porticato ci immerge nel periodo della Maniera. Pochi passi e siamo in via Aggiunti, all’entrata del Museo Civico, dove sono custodite alcune opere del grande pittore, figlio e gloria di Sansepolcro, Piero della Francesca, che tanto amava la sua terra natale, da firmarsi “Piero del Borgo”. Si possono ammirare l’eleganza della sua Resurrezione, simbolo della città, il San Giuliano proveniente dalla ex chiesa di Santa Chiara, il Polittico della Misericordia, opera destinata alla chiesa omonima e trasferita nella pinacoteca locale nel 1901, il San Ludovico di Tolosa affresco frammentario in origine collocato nel Palazzo Pretorio. Sulla stessa strada del Museo Civico, si trova la casa Natale dell’artista, oggi sede di una Fondazione a lui intitolata e di fronte la gotica chiesa di San Francesco (XIII secolo). Sempre in via Aggiunti ha sede Aboca Museum, un originale Museo delle Erbe con fedeli ricostruzioni di antichi laboratori. Diffonde l’antica tradizione delle erbe medicinali con le fonti del passato: un percorso tra preziosi erbari, libri di botanica farmaceutica, antichi mortai, ceramiche e vetrerie. La città regala anche altre testimonianze artistiche da non perdere: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo) con una pala di Raffaellino del Colle e la Chiesa di San Lorenzo con la Deposizione del Rosso Fiorentino; risalendo la collina, l’Eremo di Montecasale, dove Francesco d’Assisi era solito sostare durante i suoi spostamenti Assisi-La Verna.
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ansepolcro è la cittadina principale della Valtiberina Toscana S e luogo ricco di arte, storia e tradizione. Molti sono gli aspetti che possono ispirare una visita, su tutti l’arte di Piero
di
Per Locali
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The home of Piero della Francesca A journey through art around churches and museums
ansepolcro is the main town in Valtiberina Toscana and a place which S is full of art, history and tradition. Many aspects can inspire you to visit, many of them connected to the art of one of the Renaissance masters, Piero della Francesca. The historic centre of the city with its urban plan of Medieval origins develops around the cathedral which was built in 1012, despite repeated earthquakes, fighting between fractions and attacks from outside (still today history is re-enacted in September with a crossbow competition) many prestigious Renaissance and Baroque buildings have enriched the town over the centuries. Visit the cathedral with its Romanesque structure and gothic door. Inside is an important wooden sculpture, the “Volto Santo” and an Ascension by Perugino (16th century). Next to the cathedral is Palazzo delle Laudi, today seat of the town hall, its elegant portico takes you back in time. Just a short walk away is Via Aggiunti, at the entrance of the Civic Museum, some works of art are exhibited by the great painter, son and glory of Sansepolcro, Piero della Francesca, who loved his homeland so much that he signed himself as “Piero del Borgo” (Piero of the town). You can admire the elegance of his “Resurrection”, symbol of the city, “San Giuliano” which comes from the ex-church of Santa Chiara, “Polittico della Misericordia”, a work of art destined for the church of the same name and transferred to the local gallery in 1901, “ San Ludovico di Tolosa” fragmented fresco originally in the Palazzo Pretorio. On the same street as the Civic Museum, is the artist’s birth place, today seat to the Piero della Francesca Foundation opposite the gothic church of San Francesco (13th century). Also in via Aggiunti is the Aboca Museum, an original Herb Museum with faithful reconstruction of ancient laboratories. It tells us about the ancient tradition of medicinal herbs with many original sources: precious herb books, books about pharmaceutical botany, ancient mortars, china pots and glass ware. The city gives us other works of art that are not to be missed: the Santa Maria delle Grazie Church (16th century) with a work by Raffaellino del Colle and in the San Lorenzo Church is a Deposition by Rosso Fiorentino. Our visit ends with a climb up the hill towards the Montecasale Hermitage, where Francis of Assisi used to stay during his journeys between Assisi and La Verna.
E Peccato di Gola Viale Eduino Francini 1, Sansepolcro La gelateria “Peccato di Gola”, offre ai suoi clienti una vasta scelta di 24 gusti gelato, yogurt, crêpes, granite, frutta fresca e i gustosi pancakes da farcire con tutto ciò che volete, che potrete gustare all’interno della nostra veranda o dell’ampio spazio esterno. Adibito a bar e paninoteca. The "Peccato di Gola" Icecream bar offers 24 different flavours of icecream, yoghurt, crêpes, iced slush drinks, fresh fruit and tasty pancakes with all sorts of fillings, eat inside our veranda or we have lots of space outside. Also café and snacks. tel. +39 0575.735327
Anghiari
la storia della battaglia
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Un viaggio nella storia in uno dei borghi più belli d’Italia
Panorama del borgo di Anghiari
> Villa
La Barbolana
Particolare della "Battaglia di Anghiari" di Rubens
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Sovara, sembra avvinghiarsi ad un colle che si eleva tra i due corsi d’acqua. Forse castello fortificato in epoca longobarda (VII secolo), se ne hanno notizie certe da una pergamena del 1048 conservata nell’archivio di Città di Castello. Nel 1104 la fortezza viene ereditata dai Monaci Camaldolesi che eressero al di fuori del nucleo originario, una Badia dedicata a San Bartolomeo. In seguito, negli anni dal 1181 al 1204, venne costruita una cerchia muraria. L’attuale Piazza Baldaccio, situata fuori dalle mura, fungeva da mercatale; fa da tangente a questa piazza il famoso rettifilo per Sansepolcro, il cui tratto urbano, oggi Corso Matteotti, è asse lineare di un borgo trecentesco a cui fa da sfondo il portico della cinquecentesca chiesa della Santa Croce da dove si narra che San Francesco benedicesse la sottostante valle del Tevere. La città fu conquistata con la celebre battaglia nel 1440 dai fiorentini, che ne abbellirono l’impianto originario con nuovi elementi architettonici rinascimentali. Da Piazza Baldaccio una scalinata che sale verso il borgo antico ci porta di fronte alla facciata di Santa Maria delle Grazie, che ha sul davanti la torre civica dell’orologio; nei pressi c’è l’elegante Palazzo Pretorio costruito nel ‘300, oggi sede del Comune; più a sud svetta la torre del Cassero costruita nel 1337. Nel cuore del centro storico si trova il Museo Statale di Palazzo Taglieschi che conserva pitture e sculture lignee di scuola toscana ed umbra tra cui una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia e una natività di Andrea della Robbia. Di fronte il Palazzo della Battaglia Museo delle Memorie e del Paesaggio con sede nel cinquecentesco Palazzo del Marzocco, che oltre alla ricostruzione della Battaglia e dell’affresco, andato perduto, di Leonardo Da Vinci, coinvolge il visitatore con oggetti e storie: il Catorcio di Anghiari, le antiche Armi da Fuoco Anghiaresi, la raccolta archeologica. Il territorio circostante offre itinerari con pievi, castelli e ville. Si tratta spesso di edifici chiusi al pubblico, da ammirare esternamente. Segnaliamo la Pieve di Santa Maria alla Sovara (IX secolo), la Pieve di Santa Maria a Micciano, il castello di Montauto (XII-XIV secolo), legato, tra l’altro a San Francesco, il castello di Galbino e Villa la Barbolana (XVI sec.).
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nghiari è un borgo medievale di grande fascino per i suoi incantevoli vicoli A e monumenti dove botteghe di artigiani, negozi di antiquari e restauratori ben si armonizzano al contesto urbano. Situato tra il Tevere ed il torrente
Dove Mangiare
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F Ristorante La Nena Corso Giacomo Matteotti 10-14 | Anghiari
History of the Battle A journey into the history of one of the most beautiful towns in Italy
nghiari is a medieval city of great charm with its enchanting streets A and monuments where artisan and restoration workshops and antique shops sit harmoniously in the urban context. Located between the Tevere
and the Sovara, it looks like it is clinging to a hill which has risen between the two rivers. Perhaps a fortified castle in the times of the Lombards (7th century), a parchment dated 1048 and kept in the archive in Città di Castello notes its existence. In 1104 the fort was inherited by the Camaldoli monks who erected a monastery dedicated to San Bartolomeo outside the original centre. Afterwards, from 1181 to 1204, a wall circle was built. The present Piazza Baldaccio, outside the city walls, was a market; a tangent to this square is the famous Sansepolcro road, its urban part, today Corso Matteotti, is a linear axis of the 14th century town. The portico of the 16th century Santa Croce church is where St Francis is said to have blessed the Tevere valley beneath. The city was conquerred in the famous battle of 1440 by the Florentines, who embellished the original town plan with new elements of Renaissance architecture. From Piazza Baldaccio steps lead up towards the old town and take us to the Santa Maria delle Grazie church, with the civic clock tower; nearby is the elegant Palazzo Pretorio built in 1300, today seat of the town hall. To the south is the “Cassero” tower built in 1337. In the heart of the historic centre are two museums: the Battle Museum in the 16th century Palazzo del Marzocco, a museum which besides the reconstruction of the battle and the lost fresco by Leonardo Da Vinci, involves the visitor with objects, stories and collections: and the Palazzo Taglieschi State Museum with paintings and wooden sculptures from Tuscan and Umbrian schools, among them a polychrome wooden Madonna by Jacopo della Quercia and a nativity by Andrea della Robbia. The territory offers itineraries with churches, castles and villas. Often they are buildings which are closed to the public, to be admired from the outside. There is the Santa Maria alla Sovara church (9th century), the Santa Maria a Micciano church, Montauto castle (12th-14thcentury), linked to St. Francis, the Galbino castle and the Barbolana Villa (16th century).
La nostra cucina è un sicuro punto di riferimento per quanti prediligono ricercare i sapori del territorio. Palmira, in collaborazione con Paolo e Sergio, predispone giornalmente piatti di stagione, anche se non mancano mai funghi e tartufi. I ravioli della Nena e la zuppa di pane, unitamente alle carni di corte e alla bistecca di razza chianina, i propri sigilli di garanzia. In estate è possibile ristorare all’esterno. Our cooking is a sure reference point as far as the flavours of the territory are concerned. Palmira, together with Paolo and Sergio, prepares seasonal dishes daily, even if mushrooms and truffles are always present. Try "ravioli della Nena" and "zuppa di pane", quality meats and Chianina steaks guaranteed. tel. +39 0575.789491 | www.ristorantenena.it
Dove Mangiare e Dormire
G Locanda al Castello di Sorci Loc. San Lorenzo 21, Anghiari La cucina della locanda può essere paragonata solo a quella delle grandi case padronali di un tempo in cui non esistevano congelatori ma solo dispense piene di ingredienti freschi di giornata. Da noi PASTA FRESCA rigorosamente fatta a mano; genuinità e sapori unici ed indimenticabili. Cooking at the Locanda can only be compared to that of large homes of the past when freezers did not exist but larders full of fresh, daily produce. Here our FRESH PASTA is hand made, genuine produce and unique flavours. tel. +39 0575.789066 | www.castellodisorci.it
M onterchi
la culla della Madonna del Parto La scoperta
Panorama
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Particolare dell'affresco della "Madonna del Parto" di Piero della Francesca (pagina accanto)
su
Monterchi
Mura di cinta di Monterchi
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fin dal Villanoviano, lo documentano alcune cavità di uno dei rupestri; il nome sembra derivare da Ercole “mons capolavori Herculi”, che, narra la leggenda, fondò il paese dopo aver sconfitto l’Idra, mostro a nove teste, riprodotto del Rinascimento nello stemma del gonfalone comunale. Roccaforte di confine intorno all’anno 1100, fu sotto la protezione di Arezzo fino alla celebre battaglia di Anghiari del 1440, quando la città di Firenze conquistò l’intero territorio e il sistema di fortificazione, ancora visibile in parte, venne ampliato. L’aspetto del centro storico è stato completamente stravolto dai terremoti del 1917 e del 1919, poiché crollarono molti edifici storici tra cui una pieve romanica. L’invito a visitare Monterchi è dato dal celebre affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca; l’opera, tra le più importanti del ‘400 italiano, fu eseguita dall’artista tra il 1455 e il 1460 nella cappella di Santa Maria in Momentana, presso l’odierno cimitero, si narra in occasione dei funerali della madre originaria di Monterchi. L’affresco, staccato e recentemente restaurato, eliminati i fantasiosi ritocchi subiti nel corso dei secoli, è ora sistemato in uno spazio espositivo appositamente predisposto. Da vistare inoltre a Monterchi, ci sono la Chiesa di San Simeone, la pieve di origine romanica e il Museo delle Bilance e Pesi. Quest’ultimo, aperto al pubblico nel 2012, è allestito nelle sale di Palazzo Massi-Alberti nel centro storico del paese. La raccolta, di proprietà privata, oltre a destare una naturale curiosità, è anche documentazione straordinaria poiché vi sono esposti 148 pezzi tra bilance e pesi di epoche, tipologie e provenienze diverse.
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onterchi si presenta come un piccolo borgo M posto su un’altura, in posizione panoramica con vista di rilevante bellezza. Il luogo fu abitato
Per Visitare
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H Centro Guide Arezzo e Provincia
The “Madonna del Parto”
Discovery of one of the Renaissance master pieces
onterchi is a small town on a hill, in a panoramic position with M a beautiful view. The place has been inhabited since Villanovian times, some rock cavities are evidence of this; the name seems to have
come from Ercole “mons Herculi”, who, as the legend goes, founded the town after defeating Idra, the 9 headed monster, reproduced on the stem of the municipal banner. A border town, around 1100, it was protected by Arezzo until the famous battle of Anghiari in 1440, when the city of Florence conquered the whole territory and the system of fortification, still visible in parts, was extended. The aspect of the historic centre was completely changed by earthquakes in 1917 and 1919, many historic buildings collapsed including a Romanesque church. An invitation to visit Monterchi is given by the famous fresco “Madonna del Parto” by Piero della Francesca; the work of art, among the most important in 15th century Italy was carried out by the artist between 1455 and 1460 in the Santa Maria in Momentana chapel, the present day cemetery, for his mother’s funeral, she was from Monterchi. The fresco, detached and recently restored, is now exhibited in a special display area. Besides Monterchi, visit the San Simeone church, and the Scales Museum. Opened to the public in 2012, it has been set up in the rooms of Palazzo Massi-Alberti in the historic centre of the town. The privately owned collection, besides arousing curiosity, is also an extraordinary documentation, there are 148 exhibits, scales and weights of different types and origins.
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Valtiberina
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Dove Dormire
Dove Mangiare e Dormire
I Albergo Fiorentino Via Luca Pacioli 56, Sansepolcro
J Borgo Palace Hotel Via Senese Aretina 80, Sansepolcro
Raggiungibile in auto, situato nel cuore del centro storico della città di Sansepolcro è dotato di camere confortevoli con bagno, doccia, aria condizionata autonoma indipendente, frigobar, tv led satellitare e connessione WI-FI gratuita, saletta colazioni. L'albergo dispone di comodo garage chiuso a pagamento.
Il Borgo Palace Hotel è uno splendido, raffinato e confortevole luogo dove fermarsi a dormire in Valtiberina. Aria climatizzata, wi-fi gratuito, cassetta di sicurezza in camera, ampio parcheggio privato, distinguono la struttura che tra la tipologia di camere offre ai propri clienti anche la scelta di junior suites che accostano alla zona notte una piccola area relax.
Accessible by car, situated in the heart of the city of Sansepolcro, it has comfortable rooms with bathroom, shower, independent air conditioning, mini bar, tv, satellite led, free wi-fi, breakfast room. The hotel also has a garage for parking, there is a charge for this service. tel. +39 0575.740350 info@albergofiorentino.com www.albergofiorentino.com
The Borgo Palace Hotel has every comfort and care to satisfy our guests needs. Each room has a safety deposit box, air conditioning and wi-fi, we have a suite and four junior suites available, as well as the bedrooms there are relaxation areas.
K Il Borghetto Ristorante Via Senese Aretina 80, Sansepolcro L'Hotel ospita il prestigioso ristorante Il Borghetto con una cucina di alta qualità particolarmente curata che consente di gustare anche i sapori tipici di questa terra, come la carne chianina e il pregiatissimo tartufo bianco. Pasta, pane e dolci prodotti in casa accompagnano una prestigiosa carta dei vini di tutta Italia. The hotel restaurant Il Borghetto offers a welcoming environment as well as attentive service. Taste the traditional flavours of Valtiberina, such as chianina beef and precious white truffles. Pasta, bread and pastries are handmade, baked daily. An ample selection of wines from all over Italy accompanies the rich cuisine. tel. +39 0575.736050 palace@borgopalace.it | www.borgopalace.it
Artigianato Legno, ceramica, oro
In Valtiberina l’artigianato riveste ancora oggi un ruolo importante nell’economia locale e trova nuova linfa nelle scuole d’arte e restauro di Sansepolcro e Anghiari. Proprio questi due centri sono il fulcro dell’artigianato dell’area con laboratori che modellano la ceramica, il ferro battuto e lavorano sul restauro del legno. L’arte orafa è un’altra produzione che impegna artigiani e artisti locali con creazioni di gioielli unici. A Sansepolcro è interessante la produzione di merletto a tombolo (negli anni pari si organizza anche una mostra internazionale sul tema). Wood, ceramics, gold In Valtiberina, craftwork still plays an important role in local economy and finds new blood in the art and restoration schools in Sansepolcro and Anghiari. These two towns are the fulcrum of local craftwork with workshops which model ceramics, wrought iron and work on the restoration of wood. The art of the goldsmith is another production to which local artists and craftspeople dedicate themselves with the creation of unique pieces of jewellery. In Sansepolcro there is an interesting production of lace (an international exhibition on this theme is held on even years).
Tessuti
Altra produzione importante in Valtiberina sono i tessuti, soprattutto con l’azienda Busatti, un vanto per l’intero territorio, che produce stoffe, tovaglie, asciugamani da quasi due secoli tra esperienza ed innovazione per produzioni di tradizionale qualità. Alla lavorazione del tessuto è legata la storia della loro colorazione naturale per mezzo del guado (Isatis Tintorea) una pianta erbacea coltivata in Valtiberina, da cui si ricava l’indaco, già noto a Leonardo da Vinci che così scriveva 500 anni fa: “Per fare indaco. Togli fiori di guado e amido per ugual parte e impasta insieme con orina e aceto e fanne un migliaccio e seccalo al sole e se pendessi in bianco rimetti più fiori di guado rimpastando in modo sia iscuro a tuo modo di colore”. Textiles Another important production is textiles with the Busatti company, object of pride for the whole area, which have produced textiles, tablecloths and towels for nearly two centuries, a blend of experience and innovation for products of traditional quality.
Eventi principali Mostra Mercato dell’Artigianato
fine di aprile Anghiari
Festa del Prugnolo
Primo week-end di maggio Pieve Santo Stefano Palio di Anghiari
29 giugno Anghiari
Tovaglia a Quadri
10-20 agosto Anghiari
Palio dei Castelli
3° domenica di agosto Badia Tedalda
Palio dei Lumi
8 settembre
Pieve Santo Stefano Palio della Balestra
2° domenica di settembre Sansepolcro
Sagra della Polenta
Periodo 15-20 settembre Monterchi
Festa della Castagna
3° e 4° week-end di ottobre Caprese Michelangelo
Centogusti dell’Appennino
Week-end del 1° novembre Anghiari
Presepe Vivente
Natale-epifania
Le Ville - Monterchi
Per visitare Musei della Valtiberina Toscana
Museo Statale di Palazzo Taglieschi Piazza Mameli, 16 Tel. 0575.788001 palazzotaglieschi@beniculturali.it cosa non perdere: statua lignea Madonna con Bambino attribuita a Jacopo della Quercia Caprese Michelangelo Casa Natale e Museo Michelangiolesco Via Capoluogo, 1 Tel. 0575.793776 www.capresemichelangelo.org cosa non perdere: la stanzetta dove è nato il grande Michelangelo e la collezione di gessi ottocenteschi Monterchi Museo delle Bilance via XX Settembre, 22 Tel. 0575.70713 www.madonnadelparto.it cosa non perdere: seicento anni di storia della bilancia in una delle collezioni più importanti d’Europa Museo Madonna del Parto Via della Reglia, 1 Tel. 0575.70713 www.madonnadelparto.it cosa non perdere: il fascino e il mistero dell’opera sacra e profana più famosa di Piero della Francesca
Aboca Museum Via Niccolò Aggiunti, 75 Tel. 0575.750077 www.abocamuseum.it cosa non perdere: rari erbari, libri antichi di botanica medica, mortai, preziose vetrerie e arredi di spezieria Museo Civico via Niccolò Aggiunti, 65 Tel. 0575.732218 www.museocivicosansepolcro.it cosa non perdere: le opere di Piero della Francesca e la sua Resurrezione Sestino Antiquarium Nazionale Via Marche, 29 b 0575.772642 cosa non perdere: tempietto di età augustea e alcune statue ed epigrafi di epoca imperiale
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Anghiari Museo della Battaglia e di Anghiari Piazza Mameli, 1-2 Tel. 0575.787023 www.palazzodellabattaglia.it cosa non perdere: il viaggio nella storia della Battaglia e nel racconto dell’affresco perduto di Leonardo
Museo delle Bilance, Monterchi
valtiberinamusei VALTIBERINA pass NEL PRIMO MUSEO ACQUISTI L’INTERO, NEGLI ALTRI ENTRI RIDOTTO! Full ticket to visit the first one, reduced ticket to visit the others!
Info Turistiche Tourist Information Ufficio Turistico Valtiberina Toscana Via Matteotti, 8 Sansepolcro Tel. Fax +39 0575.740536 info@valtiberinaintoscana.it www.valtiberinaintoscana.it
palazzo della battaglia anghiari palazzo taglieschi anghiari museo michelangiolesco caprese michelangelo museo madonna del parto monterchi museo delle bilance monterchi museo civico sansepolcro aboca museum sansepolcro antiquarium nazionale sestino www.valtiberinaintoscana.it
MUSEI PASS I musei della Valtiberina sono collegati tra loro. Chiedi il PASS alla biglietteria del primo museo che visiti per entrare ridotto in tutti gli altri.
The Museums in Valtiberina are linked. Ask for a PASS at the ticket office of the first museum you visit to get a discount on admission to all the others.
Badia Tedalda S immersa nell'Alpe della Luna Surrounded by the Alpe della Luna Nature Reserve
aese di montagna posto a 700 metri mountain town at an altitude of 700 m., P di altitudine, al confine tra la Toscana, Ait marks the border between Tuscany, l’Emilia-Romagna e le Marche, lungo la via Emilia-Romagna and Marche, and is along Romea che pellegrini, monaci e abati hanno percorso per molti secoli. Il piccolo centro urbano è raccolto attorno all’abbazia di San Michele Arcangelo dove è custodita una pala d’altare in terracotta invetriata raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e Santi della bottega fiorentina di Benedetto Buglioni (XVI sec.). Il dolce paesaggio è una straordinaria cornice al paese e un punto di partenza per passeggiate a piedi o a cavallo, alla scoperta di un meraviglioso patrimonio naturalistico, con la Riserva Naturale dell’Alpe della Luna, oltre 1500 ettari di boschi misti di faggio, cerro, carpino nero dove vivono il picchio rosso maggiore, il picchio verde, lo sparviero. Numerosi sono gli itinerari che conducono a rifugi di montagna o ad eccezionali panorami sulla Ripa della Luna, un’enorme roccia a strapiombo che si apre nel verde della foresta. In agosto ogni anno Badia Tedalda rivive la tradizione medievale con il Palio dei Castelli, un’epica gara che coinvolge tutte le frazioni del Comune.
the” romea” road which pilgrims, monks and abbots used for many centuries. The small town centre develops around the San Michele Arcangelo Abbey where there is an altar panel in glazed terracotta showing the Madonna on throne with Child and Saints produced by the Florentine studio of Benedetto Buglioni (16th century). The town is beautifully framed by the surrounding landscape, a good starting point for walks or horse rides, discover the marvelous natural patrimony which is the Alpe della Luna Nature Reserve, over 1500 hectares of mixed woodland with Beech trees, Turkey oaks and Hornbeams where Great Red Woodpeckers, Green Woodpeckers and Sparrow hawks live. Numerous itineraries lead to mountain refuges or to excellent views over Ripa della Luna, an enormous rock with a sheer face which appears in the greenery of the forest. Each year, in August, Badia Tedalda relives Medieval traditions with the “Castelli” competition, a great challenge between fractions of the town.
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Itinerari per vivere la natura
la meraviglia del Sasso The marvel of the Stone
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estino represents the last outpost in Tuscany, facing the Adriatic Coast between Romagna, Marche and Umbria. It has always been strategic due to its position, in Roman times it was elected Municipium, with its domus, curia, springs, temples, statues, inscriptions, objects exhibited in the rooms of the National Antiquarium. Visit the Romanesque church of San Pancrazio (13th century) with its great crypt where two painted crucifixes by Giotto are kept (14th century). Sestino is surrounded by a unique natural environment which is the “Sasso di Simone” Natural Reserve (1210 m. a.s.l.). The “Sasso” is an enormous block of lime stone which formed 15 million years ago in the sea and due to movement of the earth’s crust, has ended up here. The stone blocks of San Leo, San Marino and La Verna have moved in the same way. These particular conditions make for spectacular natural scenery. Besides the view of the “Sasso”, there are areas with marine fossils, grassland and woodland areas which are home to endemic plant species where herds of Chianina cattle graze. The “Sasso di Simone” tells a mysterious and fascinating story. In the mid 16th century, Cosimo I de’ Medici decided to build a city-fort on top of the stone. It was soon abandoned, probably due to the difficult conditions and rigid winters. Today the ancient documents for its plans remain as well as remains of the walls of this dream town, now swallowed up by vegetation.
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I Romani, la famiglia Medici, la magia che continua
Panorama sul Sasso di Simone e Simoncello
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estino è l’ultimo avamposto della Toscana, proprio a ridosso della costa adriatica tra Romagna, Marche e Umbria. Da sempre luogo strategico per il passaggio, già in epoca romana fu eletto Municipium, con le sue domus, la curia, i templi, le statue, i cippi, oggetti esposti nelle sale dell’Antiquarium Nazionale. Vicino al museo, la Pieve romanica di San Pancrazio (XIII sec.) con la sua cripta, conserva due crocifissi giotteschi dipinti, di scuola riminese (XIV sec.). Sestino è immerso in un ambiente naturale unico con la Riserva Naturale del Sasso di Simone (1210 m s.l.m.), un enorme blocco di calcare che si è formato circa 15 milioni d’anni fa in mare e per movimenti della crosta terrestre è scivolato fin qua nello stesso modo degli altri illustri blocchi calcarei di San Leo, San Marino e La Verna. Oltre alla vista del Sasso, ci sono zone calanchive con reperti fossili marini, praterie e boschi, scrigni di specie arboree e floristiche endemiche dove mandrie di bovini di razza chianina pascolano. Il Sasso di Simone racconta anche una storia misteriosa e affascinante. A metà del 1500 Cosimo I de’ Medici decise di costruirci sulla sommità una città-fortezza, che però ben presto fu abbandonata probabilmente per le condizioni di vita difficili e i rigidi inverni. Oggi rimangono gli antichi documenti progettuali e, inglobati dalla vegetazione, i resti delle mura di questa città-sogno.
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Sestino
Una sala dell'Antiquarium Nazionale
Prodotti tipici tra castagne, prugnoli, tartufi e chianina
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area aretina è la zona della Toscana che conta il maggior numero di imprese agricole e tra le produzioni così dette tipiche si trovano oltre ottanta prodotti. La Valtiberina è una terra fertile plasmata dal passaggio del Tevere, dove nella zona di pianura si coltiva il granoturco e il tabacco, mentre in montagna prevalgono boschi di querce e castagneti. E’ proprio dal castagno, l’albero del pane, che nell’area di Caprese Michelangelo, si raccoglie la produzione di Marrone Dop, una prelibatezza autunnale che coinvolge tutti gli abitanti del piccolo borgo. Si preparano caldarroste, farina di castagne e dolci come il baldino. Rimanendo nell’area montana, spostandosi tra Badia Tedalda e Sestino, il paesaggio è caratterizzato dall’alternanza di aree forestali e prati, dove pascola giulivo il vitellone bianco di razza Chianina, da cui si ricava la bistecca “fiorentina” nota in tutto il mondo, ma anche brasati e bolliti squisiti. Le ricette del territorio sono esaltate dai funghi, con porcini e prugnoli (fungo primaverile dal sapore molto delicato e ottimo con le tagliatelle, per la preparazione di tartine e frittate). Altra prelibatezza della terra sono i tartufi. La Valtiberina è una terra speciale per questo frutto con ben otto specie diverse che fruttificano durante il susseguirsi delle stagioni. Molti sono i “tartufai”, con i loro cani battono i boschi alla ricerca del frutto nascosto e non è raro vedere indicazioni stradali che ne promuovono la vendita. Il momento più atteso è la fine dell’autunno quando nasce il prezioso tartufo bianco della Valtiberina Toscana, che riesce a portare un sapore indimenticabile sulla tavola. Tra le coltivazioni “minori” i legumi godono di gran pregio: segnaliamo il cece piccino, piccolo ma dal sapore intenso, il fagiolo dell’occhio e quello coco nano, apprezzati sia come contorni che in minestre o con la polenta. Non ultimo nella vallata viene coltivato il tabacco Kentucky, una varietà da cui si ricava il mitico “Sigaro Toscano”. Un Consorzio ne cura la tutela e la valorizzazione tra Anghiari, Sansepolcro e Monterchi dove viene lavorato in circa 200 aziende. Il tabacco è talmente diffuso che una premiata gelateria di Sansepolcro ha ideato il gelato al tabacco, altri la cioccolata, i salumi aromatizzati o i formaggi stagionati con foglie di tabacco. Per maggiori informazioni: www.stradasaporivaltiberina.it
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Un territorio genuino da assaporare
Credits
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ValtiberinaINToscana supplemento di Eventi&Turismo n. 36 giugno 2014
Ideazione: Quadrata, comunicazione | creatività | turismo Piazza Guido Monaco, 2 Arezzo Tel. 0575.1655495 - info@eventiturismo.it www.quadrata.biz | www.eventiturismo.it
Local Produce chestnuts, mushrooms and truffles Wholesome produce to enjoy
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he Arezzo area is an area in Tuscany with the largest number of farm businesses and among the so called typical products we find more than eighty items.Valtiberina is a fertile land moulded by the river Tevere; tobacco and corn is grown on the plains while in the mountains there are mainly oak and chestnut woods. It is exactly from the chestnut trees in the area of Caprese Michelangelo, that the “Marrone Dop” (chestnut from a controlled source) production is gathered, an autumnal delight which involves all the inhabitants of the small town. They prepare a sweet chestnut cake, “baldino”, roast chestnuts and chestnut flour. Remaining in the mountain areas, between Badia Tedalda and Sestino, the landscape is characterized by an alternation of forest areas and fields, where white Chianina cattle graze, the world famous “fiorentina” steaks are produced from these animals but the meat is also excellent braised or stewed. Local recipes often celebrate the mushroom, with porcini and prugnoli (a spring mushroom with a delicate flavour which goes well with tagliatelle, or in flans and omelette). Another excellence from the land is truffles. Valtiberina is a special land regarding these fruits with a good eight different types which grow as the seasons pass. There are many “tartufai”- truffle hunters- who search the woods with their dogs to find the hidden fruit and you often see road signs which indicate where they are sold. The most awaited period is the end of autumn when the precious white truffle of Valtiberina Toscana can be found, it brings an unforgettable flavour to the table. Among “minor” cultivations pulses are of great quality. we would like to highlight the dwarf chickpea, small but with an intense flavour, eyed beans and dwarf “coco” beans, delicious as a side dish, in soups or with polenta. Kentucky tobacco is grown in the valley, the variety from which the Tuscan cigar is made. A Consortium controls production and use, in Anghiari, Sansepolcro and Monterchi it is transformed by about 200 companies. The tobacco is so diffused that an ice cream bar in Sansepolcro has made a tobacco ice cream, others have produced chocolate, salamis and matured cheeses flavoured with tobacco leaves. For more info: www.stradasaporivaltiberina.it
Quadrata
Realizzazione a cura di: Quadrata comunicazione | creatività | turismo
comunicazione creatività turismo
Alcune informazioni sono state reperite attraverso i siti web: turismo.provincia.arezzo.it www.turismo.intoscana.it - www.lavalledipiero.it Hanno collaborato ad alcuni testi: Graziano Alterini, Stefania Barbetti, Enzo Puca. Traduzioni in inglese a cura di: Linda Watts Ringraziamenti fotografici in copertina. Copertina di David Butali, interno: David Butali; foto Anghiari p. 9 Franco Vannini; foto funghi Colacybe gambosa p. 18 Polandeze (www.flickr.com/ polandeze); foto Tartufo p. 19 IanL (www.flickr.com/ ilumb); altre foto: enti competenti e organizzatori di eventi. Ringraziamenti Agli inserzionisti che hanno creduto nell’iniziativa e ritenuto utile partecipare a ValtiberinaINToscana per far conoscere meglio le bellezze e gli itinerari turistici del territorio. Si ringrazia l'Unione dei Comuni della Valtiberina, i Comuni del territorio e la Coop. Toscana d'Appennino
ieve S. Stefano P A
Pieve Santo Stefano vengono raccolte dal 1984 le storie degli italiani attraverso diari, memorie, epistolari e testimonianze scritti da gente comune e depositati spontaneamente in quello che è l’Archivio Diaristico Nazionale, un luogo simbolo della memoria. Per questo all’ingresso di Pieve si trovano cartelli con indicato “Città del Diario”. Pieve Santo Stefano ha avuto una storia di distruzioni e ricostruzioni, tali che il paese si presenta con un’architettura completamente nuova. Tracce documentarie fanno risalire addirittura alla preistoria e all’epoca romana i primi nuclei abitati, mentre gli ultimi secoli hanno vissuto devastazioni a seguito dell’alluvione del 1855e poi della guerra, quando nel 1944 il paese di Pieve fu minato e fatto saltare in aria dall’esercito tedesco. Si salvarono soltanto le chiese, la sede del Comune e alcune strutture in Piazza delle Oche. Da segnalare oltre l’Archivio Diaristico, la Collegiata di Santo Stefano (XII secolo) che conserva al suo interno una pala di Andrea della Robbia raffigurante l’Assunzione e Santi (XVI secolo). Molto piacevole un itinerario nel territorio con particolari paesaggi agricoli e forestali di una Toscana diversa, che fece innamorare il poeta-scrittore Giovanni Papini. Da visitare l’Eremo di Cerbaiolo (861 s.l.m.), di origine medievale immerso in una natura suggestiva di anfratti naturali e sorgenti. Il Piccolo museo del diario Per apprezzare ancor di più l'Archivio diaristico è stato allestito un museo multimediale composto da tre sale: all'interno delle prime due, accessibili dalla sala consiliare del cinquecentesco Palazzo Pretorio, è stata collocata un'installazione artistica multiutente che permette ai visitatori, attraverso cassetti, schermi e voce narrante di ascoltare, vedere e sfiorare alcune tra le storie più affascinanti scelte tra gli oltre settemila diari conservati in Archivio. Nella terza sala è ospita il Lenzuolo di Clelia Marchi, emblema dell’autobiografia e dell’attività di raccolta dell’Archivio. Il Piccolo museo del diario è una delle tappe più significative del Memory Route, un innovativo progetto di turismo esperienziale che ha tra i suoi promotori l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
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Dove viene conservata la memoria del popolo >
il paese dei Diari
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Particolare del Lenzuolo di Clelia Marchi, all'Archivio Diaristico Nazionale Un allestimento del Piccolo Museo del Diario
Luigi Burroni
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Dove Mangiare e Bere
L Osteria Ponte Vecchio Via delle Antiche Prigioni 6, Pieve S. Stefano
The Town of Diaries Where the population's memories are kept tories told through diaries, memories, letters and testaments writS ten by everyday people have been gathered in Pieve Santo Stefano since 1984 and put into the National Diary Archive here. In fact, as
you enter the town you see a sign saying “Diary Town”. Pieve Santo Stefano has had a history of destruction and construction, in fact the architecture is completely new. Traces of inhabitation go back to prehistoric times and the Roman age, while recent centuries have seen devastation following the flood in 1855 and then the war. In 1944 the town of Pieve was blown up by German mines. The only things to remain were the churches, the Town Hall building and some structures in Piazza delle Oche. Besides a visit to the Diary Archive there is the Santo Stefano Collegiate (12th century), inside it has a work of art by Andrea della Robbia showing the Assumption and Saints (16th century). An itinerary in the area is enjoyable with its farming and forestry landscapes of a different Tuscany. Visit the Cerbaiolo Hermitage (861 m. above sea level), of Medieval origins surrounded by impressive natural gorges and springs. Il Piccolo museo del diario (the small museum of diaries) A multi media museum of three rooms has been dedicated to the Diary Archive: in the first two, access is from the councilling room of the 16th century Palazzo Pretorio, is a multiuser artisitic installation which allows visitors to hear, see and touch some of the most fascinating stories from more than 7,000 diaries kept in the Archive. In the third room is Clelia Marchi's Sheet, emblem of autobiography and the activity carried out by the Archive. The Small museum of diaries is one of the more significant stops on the Memory Route, an innovative project of "experience tourism", among its promoters is the National Diary Archive in Pieve Santo Stefano.
Situata sul lungo tevere a due passi dalla piazza principale offre due calde sale per inverno e autunno e un ampio pergolato per l'estate dove poter degustare i piatti dellla cucina tradizionale toscana con le nostre paste fatte in casa e le carni locali di prima scelta in totale relax. Located beside the Tevere river just a short walk from the main square, two warm dining rooms for winter and autumn and a large outside area with pergola for summertime where you can enjoy traditional Tuscan cooking with our home made pasta and top quality local meat in a relaxed atmosphere. Tel. 0575.799456
>info Piccolo museo del diario Piazza Plinio Pellegrini 1 dal lunedì al venerdì: 9 - 13 e 15.30 - 18 from Monday to Friday: 9 -13 and 15.30 - 18 sabato e domenica: 15 - 18 Saturday and Sunday: 15 - 18 Ingresso gratuito | Free admission www.archiviodiari.org Tel. +39 0575.797731
C aprese
Michelangelo e la storia dei Buonarroti
Michelangelo Buonarroti. Questa notizia potrebbe già bastare per decidere di visitare il luogo, con la scoperta della casa Natale. Il nucleo abitativo si sviluppa intorno ai ben conservati resti del trecentesco castello che ospita copie di opere di Michelangelo e sculture di artisti moderni; mentre sugli spiazzi interni alle mura ci sono altre opere di scultura in bronzo. La casa del podestà, di fronte all’ingresso, edificio del quattrocento, con alcuni stemmi sulla facciata, è quella natale dell’artista; ora è adibita a Museo Michelangiolesco con calchi in gesso (di origine ottocentesca, le uniche copie realizzate partendo dalle sculture originali), riproduzioni fotografiche delle maggiori opere del maestro e una biblioteca sullo stesso argomento. Altra sezione del museo, nella Corte Alta, è dedicata alla piccola scultura italiana. Scendendo dalle mura castellane si raggiunge la chiesetta di San Giovanni Battista di fondazione duecentesca, che, con una scritta, rivendica l’onore di essere il luogo dove l’artista venne battezzato. A qualche chilometro dal centro di Caprese si possono raggiungere luoghi suggestivi come la piccola pieve di origine romanica dei Santi Ippolito e Cassiano o salire alla solitaria Abbazia di San Martino a Tifi. Immerso sull'Alpe di Catenaia si trova l'Eremo della Casella (1260 m s.l.m.), luogo dove Francesco d'Assisi transitava durante i suoi spostamenti verso la Verna. Caprese Michelangelo è luogo apprezzato per la buona cucina dei ristoranti basata sulla tradizione toscana. In autunno diventa la patria della castagna con il Marrone Dop di Caprese Michelangelo che viene celebrato in ottobre con la Festa della Castagna.
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Il grande Genio e la quiete della natura >
aprese Michelangelo è un piccolo borgo, circondato da boschi C di castagni, faggi e querce posto a 650 metri di altitudine. Qui nel 1475, periodo in cui il padre Lodovico ne era podestà, nacque
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Una sala del Museo Michelangiolesco Eremo
della
Casella
Dove Mangiare e Dormire
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M Agriturismo Terra di Michelangelo Loc San Polo 70, Caprese Michelangelo
Michelangelo and the history of the Buonarrotis The great genius and the quiet of nature aprese Michelangelo is a small village, surrounded by chestnut, C beech and oak woods at an altitude of 650 m. Here in 1475, the period in which his father Lodovico was the village mayor, Michelangelo Buonarroti was born. This could be reason enough to decide to visit, with his house of birth located right in the ancient house of the Medieval mayor. Inside, the life of the great artist is told and there are plaster copies of some of his masterpieces (19th century in origin and the only copies made from the original sculptures) and sculptures by modern artists; while other works in bronze can be seen within the castle walls. Opposite the entrance is the house of the head of the commune, a building of the 1400s, with some coats of arms on the front wall, this is the birthplace of the artist; now it is used as a museum dedicated to Michelangelo with casts and photographs of the Master’s most important works and a library with books about him; another section of the museum, in the Upper Court, is dedicated to Italian small sculpture. As you walk down away from the castle walls you come to the San Giovanni Battista church founded in the 13th century, there is a written sign, declaring that this was where the artist was christened. A few kilometres away from the centre of Caprese are other places worth visiting like the small Romanesque church of Santi Ippolito e Cassiano or you can go up to the solitary San Martino a Tifi Abbey. Caprese Michelangelo is also appreciated for good food, its restaurants prepare traditional Tuscan recipes. In autumn it becomes the homeland to the chestnut. The chestnuts produced here have the name “Marrone D.O.P. Di Caprese Michelangelo” (D.O.P. is a control mark). They are gathered using traditional methods in the chestnut woods and celebrated in October with a Chestnut Festival.
Posizionato in uno dei luoghi più panoramici di Caprese, ideale per le vacanze in famiglia, in coppia e tra amici. Il ristorante offre piatti realizzati solo con materie prime freschissime, la specialità è la carne dei suini di Cinta Senese, allevati allo stato brado. Perfetto anche per cerimonie, eventi, rinfreschi. Disponibili: Massaggi, Piscina, Wi-fi. Great location, a perfect place for holidays with family, friends and loved ones. Our restaurant offers fresh produce, our speciality is pork from the Cinta Senese pigs. A great place for ceremonies, events and parties. Massages, swimming pool and wi-fi available. tel. fax +39 0575.791055 - 338.8033387 www.terradimichelangelo.com
Valtiberina
In Toscana
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