Catalogo Quartiere3 2008

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STUDIO D’ARTE, VIA QUARTIERE, 3 CASTELLEONE -CR-

LO STUDIO D’ARTE VIA QUARTIERE 3 è un progetto pilota nato nel novembre 2007 come spazio libero dove ogni artista può esprimere come meglio crede i suoi concetti e i suoi messaggi e che si propone come vetrina alternativa al convenzionale mezzo di commercializzazione dell’arte. Uno spazio espositivo in un paese di provincia , dove il prezzo dell’opera d’arte non è condizionata da affitti o percentuali: “E’ la mia sfida al Dio Denaro e all’ignorante insensibilità che esso crea.”

www.gsc-forme.com

A Chiara, custode della mia Anima

Attenzione: il contenuto di questo volume non ha l’intento di istigare alla violenza o all’uso di sostanze stupefacienti. Tutte le informazioni in esso contenute sono da intendersi esclusivamente ai fini di una più completa cultura generale relativa alla rivoluzione pacifica già in corso.

© 2008 Giacomo Stringhini Ciboldi



UNA VOLTA IL SOLE MI HA MESSO IN EQUILIBRIO SULLA MIA OMBRA Giacomo Stringhini Ciboldi

3398476731 www.gsc-forme.com info@gsc-forme.com


ECHECESENEACCORGA Matteo Tosoni

Giacomo Stringhini Ciboldi

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Matteo Tosoni 3395981342 www.gitante.com info@gitante.com




IN BIANCO E NERO Luca Poli 3206485848 luca.poli.31@alice.it



TRASLAZIONI

Roberto Marchesini 3403998974 r.marchesini@almamigrante.it



FONDENDO EMOZIONI

Demis Martinelli 3474486571 www.demismartinelli.com www.myspace.com/demis777 demismartinelli@hotmail.com



SCHEGGE DI LUCE

Guido Pettenò 3389365766 www.guidopetteno.com info@guidopetteno.com



GESTI E BASTA Federico Bianchi

3388070229 www.flickr.com/federicobianchi33 www.youtube.com/febi51 www.federicobianchi33.blogspot.com bianchifederic@fastpiu.it



NELL’IMMAGINARIO KANU

Alessandro Canu 3284424666 alessandrokanu@gmail.com



IN ME Giacomo Stringhini Ciboldi

3398476731 www.gsc-forme.com info@gsc-forme.com



ARTE CARNE ANIMA Emanuele Racca

3494669957 www.emanueleracca.com emanueleracca@yahoo.it



ADALEGORI Ada Legori 3356310431 ad@dl3.it


GIACOMO

PERIFERIE D’ARTE

Conosco Giacomo da qualche anno e questo mi è bastato per evitare lo stupore mentre mi spiegava la sua idea di voler creare Lo Studio d’Arte via Quartiere 3 . Un artista che decide di fare il gallerista o meglio il mecenate. Forse più semplicemente ha voluto con grande bontà proporre a tutti la possibilità di mostrarsi senza il bisogno di un curriculum importante, senza il bisogno di denaro per sostenere l’evento, senza l’ansia nelle vendite. Per tornare ad un tema a noi caro, vuole agire solo con la voglia di usare il cuore e non solo il cervello, il tutto farcito dalla cura e dall’attenzione negli spazio, agli eventi e alle situazioni. Parlo di Giacomo, non del suo spazio perché è solo conoscendo la persona che si può capire il suo messaggio, ergo cercate di ascoltarlo, di condividere con lui le sue esperienze e la potenza dei suoi sogni, come anche io continuo a fare per poter tener viva in me la speranza che l’arte possa aiutare.

Lo Studio d’Arte dello scultore Giacomo Stringhini Ciboldi è una sorgente artistica autentica e appassionata. L’idea ammirabile e audace che lo anima è quella di collocarsi intenzionalmente ai margini dei grandi circuiti d’arte, sia in senso fisico, perchè sceglie di restare in provincia, in un territorio di campagna, sia perchè intende dare visibilità agli artisti emergenti, senza per forza costruire un percorso incanalato verso i grandi nomi. Abbracciando con coerenza le proprie tensioni centrifughe di scultore-contadino, Giacomo mantiene, dunque, il suo Studio di Castelleone in un contesto periferico e, proprio per questo, specialmente oggigiorno, più vero. Spesso anche nelle città, nelle grandi città d’arte in primis, il cuore vitale non pulsa più nel centro: la cornice monumentale e le viuzze che furono un tempo dei rioni popolari diventano la scenografia patinata e vuota del passeggio della domenica e dei turisti. E’ il luogo in cui troppe volte si vende scarsa qualità a caro prezzo. Nei borghi di periferia, invece, nei quartieri scomodi si celano bellezze sconosciute e nuove, si respira la città schietta, quella davvero percorsa e plasmata dai suoi abitanti. Giacomo è orgoglioso di ospitare nella propria galleria le prime personali di pittori e scultori, di essere per loro il punto di partenza. Per questo, colui che viene accolto nello Studio può presentare il proprio lavoro senza scendere a compromessi, in totale libertà. In occasione di ogni esposizione, il proprietario ha dato all’artista la possibilità di fare di quello spazio duttile il proprio mondo interiore, l’universo del proprio immaginario. La galleria, pertanto, ha vissuto, in questo primo anno di attività, una costante metamorfosi. Cosciente che soltanto nella fluidità, nella corrente d’idee senz’argini vi sia la pura creazione, Giacomo si è posto come sapiente compositore d’atmosfere e di differenze, presentando ben undici mostre in cui dieci artisti con visioni ed estetiche personali sono transitati e hanno fondato il proprio regno passeggero.

Elsa Gipponi, storico dell’arte elsagipponi@libero.it

LE MACRO-INSTALLAZIONI DEI GIOVANI ARTISTI IN MOSTRA A CASTELLEONE «Togli ogni macchia dalla mia pelle, colorala col tuo sguardo dentro la mia opera di fango e pietra» (Anonimo)

Natalia Vecchia natalia.vecchia@gmail.com

Lo Studio d’Arte� Invitati dall’infaticabile Giacomo Stringhini Ciboldi, parecchi artisti hanno avuto l’opportunità, davvero rarissima, di esporre in uno spazio prestigioso e accogliente, nel quale hanno potuto allestire personali di grande qualità. A ciò si deve aggiungere, cosa assolutamente non secondaria, che queste sale espositive si collocano in un paese, quindi non in un grande centro urbano che, in quanto tale, parrebbe forse la location più consona a recepire esperienze stilistiche variegate ma pur sempre votate verso l’ideazione. Tuttavia, a giudicare dal successo di pubblico e critica delle esposizioni ordinate allo Studio d’Arte Gsc-forme, verrebbe da pensare che la “scommessa” di Stringhini Ciboldi, di aprire i battenti di un luogo dedicato alle Beaux-Arts in provincia, sia già stata vinta, nonostante l’attività espositiva abbia compiuto un solo anno di vita. Tutto ciò conferma ulteriormente, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia ormai profondamente ingiusto parlare di “provincialismo” dell’arte e della cultura. Non importa il luogo di un evento d’arte, importa come si organizza quel luogo. E Giacomo è riuscito, con intelligenza e acume e, perché no, grazie anche a un po’ di fortuna, a scegliere autori veramente capaci di emozionare, praticando registri espressivi personalissimi, a volte pregni di una vocazione sperimentalista pura, a volte carichi di quella positiva “contaminazione” fra generi che risulta, in definitiva, una scelta efficace, specie laddove l’artista ricerca quell’originalità distintiva che lo caratterizza in modo inequivocabile e distintivo. Delle mostre allestite a Castelleone attrae proprio questo, e il giudizio, sia pure generale e complessivo data la multiformità delle proposte, non può che essere positivo, in quanto la libertà lasciata a ogni singolo di organizzare autonomamente la propria mostra e i locali stessi – «si può scrivere persino sui muri» – dà modo di osservare non tanto delle rassegne di quadri o sculture, operazione di per sé legittima e meritevole, quanto piuttosto delle vere e proprie “installazioni espositive” che delocalizzano l’opera come singolarità accostata a un’altra, per diventare parti di un unico, grande progetto che scaturisce dalla mente dell’artista. Egli, in questo modo, offre di se stesso una sorta di “visione introspettiva” dello spazio e delle cose dipinte, scolpite o scritte - anche la parola, spesso in versi sciolti, è ben accetta, come quella narrata – che quasi certamente offre una condizione di sviluppo della fantasia che difficilmente trova corrispettivi in altre realtà vicine. Il progetto installativo diventa, dunque, una macro-installazione: non essendo nata né per né con uno specifico ambiente, ne modifica profondamente l’aspetto, seppure per un tempo determinato: sottolineatura, questa, assai importante, poiché, come è noto, nell’immaginario collettivo l’opera, in una visione assoluta e condivisa secondo principi universali di matrice schiettamente filosofica, si configura come una creazione destinata a durare ad libitum. L’intervento dell’artista nello spazio espositivo risulta dunque caratterizzante in senso pieno: esso rimanda a una dimensione interpretativa complessa, talvolta persino onirica, metafisica o concettuale, anche se esistono autori che preferiscono garantire una fruizione più immediata del loro intervento installativo, presentando pezzi che, per la struttura e forma, si integrano nell’ambiente e, dopo una prima percezione di essi come corpi estranei, diventano via via installazioni suggestive, elementi paradossalmente vitali nella loro perenne immobilità, tali da saldarsi perfettamente con ciò che li circonda, senza essere fagocitati né, tanto meno, fagocitare. Vale poi la pena fare osservare, senza alcun intento demagogico, che avere avuto l’opportunità di visionare la produzione di giovanissimi autori risulta estremamente importante, tanto più che in essi pare davvero di potere ravvisare le basi su cui poggiare una continua e incessante “crescita” espressiva, in seno alla quale non è difficile intravedere la volontà di strutturare un iter stilistico di prim’ordine, capace di incontrare un ampio interess� Simone Fappanni, critico d’arte fasimo71@libero.it


Tutto ciò non sarebbe stato così piacevole senza il loro aiuto e la loro compagnia: Il Sole, la Corba, Luisa e Angelo, Renè, Mateo, Luca, Fabio, Sarah, Maura, Ila, Cecco, Sergio.....Butch, la musica, il lardo di colonnata, il vino e l’entusiasmo .....Nicolò, Lupo, Mia, Francesca e Gloria, Ale e Matteo.....gli abitanti di via Quartiere, chi ha esposto e i loro amici.....l’Avvo family, Cinzia, Giulia, Giulio e la sua serigrafia Clichè, Giordano e la sua tipolitografia Uggè, tutto il 34 Network ..... il rugby, il sesso, il mistero che fa’ pulsare i cuori..... Elsa, Natalia, Simone..... e tutti quelli non citati in questo piccolo e disordinato elenco, ma che non ho dimenticato! A tutti i giornalisti che tramite i quotidiani e i settimanali hanno scritto di questo spazio.....a tutti i locali pubblici e privati che hanno accettato di esporre locandine ed inviti.....a chi c’è sempre stato e a chi è venuto una sola volta.....a questa vita Grazie Giacomo


UNA VOLTA IL SOLE MI HA MESSO IN EQUILIBRIO SULLA MIA OMBRA ECHECESENEACCORGA IN BIANCO E NERO TRASLAZIONI FONDENDO EMOZIONI SCHEGGE DI LUCE GESTI E BASTA NELL’IMMAGINARIO IN ME ARTE CARNE ANIMA ADALEGORI


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