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• Diversa modalità di azione infestazione. Nel Requisito 4.13.6 che tratta la verifica della merce in arrivo, l’interpretazione mette l’accento sul fatto che le ispezioni che vengono effettuate devono tenere conto non solo degli infestanti ma anche di ulteriori informazioni (tipo reclami, tipologia di materia prima, ecc.) oltre a tutte le misure preventive elencate nel Capitolo
Autorizzato per un uso continuativo! (segui le raccomandazioni in etichetta).
2.3. Nel Requisito 4.13.7 si identifica invece la necessità di monitorare la presenza degli infestanti e lo scopo delle analisi delle tendenze deve servire per prevenire il verificarsi di infestazioni, ridurre la durata delle misure di controllo necessarie per l’eradicazione e mantenere il livello di possibili infestanti a un livello non critico.
Ulteriori requisiti IFS Food V7 per il controllo degli infestanti li possiamo trovare nello smaltimento delle acque reflue che deve avvenire a intervalli temporali più brevi del ciclo di vita dei parassiti specifici, al Requisito 4.9.4.2 dove, per quanto riguarda i controsoffitti dove non è sufficiente valutare una sola volta l’assenza di infestanti, ma l’area deve essere sottoposta a monitoraggio, in quanto un problema di parassiti potrebbe diventare visibile quando l’infestazione è già in atto. Al Requisito 4.9.5.3 si parla invece di finestre e vetrate, che se progettate per essere aperte ai fini della ventilazione devono essere dotate di schermi per i parassiti, così come le porte e i cancelli esterni, citati nel Requisito 4.9.6.2 che devono essere costruiti per impedire l’ingresso di infestanti. Anche per le zone di carico/scarico (le baie) il controllo degli infestanti riveste particolare importanza, infatti secondo il Requisito 4.15.6 si identifica come le stesse debbano essere costruite in modo da mitigare i rischi di presenza di infestanti, mentre per i Veicoli al Requisito 4.15.1 si identifica come le condizioni all’interno dei veicoli presentino l’assenza di infestanti, e che naturalmente si provveda al controllo e si documenti il tutto.
Gli Allegati
L’ultima parte del documento presenta una serie di allegati alcuni dei quali di notevole interesse per una corretta gestione degli infestanti. L’Allegato n°1: IFS Pest Control Requirements in other IFS Standars identifica come i requisiti di controllo degli infestanti sono affrontati in modo più completo nella IFS Food ma risultano simili o adattati a seconda degli altri standard IFS (IFS Logistics, IFS Global Markets Food, ecc.).
L’Allegato n°2: Site specific hazard analysis and risck assessment è invece una linea guida che può aiutare i fornitori di servizio e i responsabili qualità delle aziende a predisporre una documentazione adeguata all’analisi del rischio. Tramite parti descrittive e tabelle viene evidenziato: un esempio di risk assesment; una tabella esemplificativa di localizzazione delle diverse postazioni utilizzate, degli intervalli di controllo, del numero di postazioni utilizzate per area, ecc…; un esempio di planimetria con indicazione di pericolo su base colorimetrica (figura 3) e infine due esempi di valutazione del rischio per un’intera area con diversi infestanti. Per quanto riguarda l’Allegato n°3: Network and transmission standards mediante una tabella viene fornita una panoramica dei vari standard IoT, che può fungere da aiuto all’identificazione del miglior sistema da adottare per un cliente IFS. Naturalmente IFS richiede di chiedere specifica per la gestione dei dati personali in ottemperanza del GDPR (EU Reg. 2016/679). Nell’Allegato n°4: Training and qualification requirements, si identificano i requisiti di formazione. Se per la qualifica e formazione dei PCO si fa riferimento alle specifiche nazionali, per il personale interno alle aziende si valuta una formazione adeguata con qualifica adeguata alle attività svolte. La persona interna all’azienda dovrebbe però avere una conoscenza minima dell’infrastruttura del sito, delle aree sensibili all’attività dei paras- siti, dei materiali sensibili, della mappa delle postazioni, delle misure di controllo, delle analisi delle tendenze, delle azioni intraprese e delle tempistiche oltre a conoscere la documentazione, con prova fornita attraverso attestato. L’Allegato n°5: Contract management (pursuant to 4.13.3) identifica le linee guida di come deve essere impostato un contratto in caso di esternalizzazione dei servizi di Pest Control. Secondo IFS il contratto non dovrebbe comprendere solo un elenco preciso di obblighi delle parti contraenti ma anche, ad esempio, norme relative allo scambio di informazioni con lo scopo di stabilire una effettiva cooperazione tra le parti. Nell’Allegato n°6: Service provider assessment sono invece evidenziate le certificazioni per supportare la valutazione del fornitore di servizi e vengono identificati gli standard attualmente presenti sul mercato e quindi: ISO 9001 (Sistema di gestione della qualità - Requisiti), DIN 10523 (Food hygiene: Controllo dei parassiti nel settore alimentare); DIN EN 16636 (Servizio di gestione degli infestantiRequisiti e competenze); ISO 22000 (Sistemi di gestione della sicurezza alimentare - Requisiti per qualsiasi organizzazione della catena alimentare); ISO 14001 (Gestione ambientale - Strumento di qualificazione per le società di Pest Management). Ultimo allegato è il n°7: Legal and normative requirements for pest monitoring/pest control che identifica come secondo IFS, per il controllo degli infestanti, debbano essere rispettati in linea di principio tutti i requisiti legali presenti nella legislazione UE e le normative nazionali, oltre a requisiti normativi come la DIN EN 16636 o la DIN 10523.
Considerazioni
La IFS Pest Control Guideline è quindi un documento molto importante, non solo per le aziende certificate IFS, ma per tutte le Aziende Alimentari e le Aziende di Pest Control, in quanto inserisce delle linee guida che possono essere applicate ovunque.
È inoltre il primo documento che, in un’ottica di sostenibilità introduce la digitalizzazione nel Pest Control, come metodo pienamente collegato ad una corretta gestione del rischio in un’ottica di IPM per una costante riduzione indiscriminata dell’uso di biocidi, diventando quindi precursore ed apripista per una nuova e aggiornata visione del controllo degli infestanti.