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Zep Italia 20

Settore carta Tissue,

un futuro da ridisegnare

I rincari e l’attuale situazione geopolitica hanno provocato una frenata del trend positivo del passato. Per evitare che l’impennata dei costi metta a rischio la produzione, il comparto della carta Tissue chiede al Governo interventi strutturali e di portata strategica

Maurizio Pedrini

Abbiamo interpellato Guido Pasquini, presidente del settore che, all’interno di Assocarta, raggruppa le aziende produttrici di Tissue e carta ad uso igienico-sanitario, per raccogliere il suo parere sui dati di mercato che indicano un’inversione di tendenza rispetto al trend positivo degli anni scorsi.

Qual è attualmente la consistenza in termini di rappresentanza, del comparto dei produttori di carte tissue e per l’igiene professionale all’interno di Assocarta?

“Assocarta copre tutte le tipologie di carta e quella che si dedica agli usi sanitari, in termini di metri quadri è assai importante, ma sotto il profilo delle tonnellate, ovvero nei termini che contano, è una delle più ridotte come quantitativo. L’annata 2021, dal punto di vista della quantità della carta prodotta in assoluto, è stata senz’altro una delle migliori dal periodo pre crisi del 2008, quando il crollo della banca Lehman Brothers Holdings generò lo sconquasso dell’economia mondiale, con il conseguente crollo della carta per la stampa, la grafica e anche di quella indirizzata al nostro settore. Il buon andamento del comparto, in generale, è determinato dall'esplosione del fenomeno dell’imballaggio connesso all’e-commerce, con una grandissima produzione di scatole di cartone per imballaggio. Mentre per quanto riguarda la nostra nicchia di carta igienico sanitaria, dopo anni di trend positivo, in cui andava tutto per il meglio, abbiamo dovuto registrare - nostro malgrado – un crollo del 3,6% della produzione rispetto al 2020. Peraltro sull’indice lusinghiero di quest’ultimo anno con il segno più, andrebbe fatta una riflessione perché siamo stati tutti a casa ed abbiamo consumato molta più carta a casa e molto meno nell’ambito horeca. Ma per quanto concerne la pulizia del settore domestico, indubbiamente vi è stato un vero e proprio boom. Perciò va detto che nel 2020, nella produzione, vi era stato uno spostamento di volumi verso la cosiddetta pulizia civile e

Guido Pasquini, Presidente Gruppo Tissue Assocarta

domestica, ai danni dei consumi extra domestici”.

Dunque il 2021 ha evidenziato segnali che indicano forse una frenata rispetto al trend positivo del passato?

“Il primo problema che si è evidenziato lo scorso anno è stato un riallineamento rispetto ai volumi precedenti, però con una sostanziale e assai preoccupante differenza: il calo della produzione del 3,6% è pari alla mancata esportazione. Ovvero tutta la minor produzione registrata è dovuta all’estero che ha acquistato meno rispetto all’anno passato. Così è avvenuto che i fabbricanti italiani hanno prodotto il doppio di quanto fosse necessario al Paese, dimostrando così la nostra dipendenza dall’estero in termini di volumi d’affari. Un esame che, a mio parere, induce ad una seria riflessione sull’attuale identità produttiva del nostro sistema Paese, anche perché rispecchia la condizione critica di tanti altri comparti che, fino a ieri, godevano di ottima salute e oggi guardano al futuro con incertezza e grande preoccupazione”.

Il trend negativo è destinato a crescere per ragioni congiunturali profonde, basti pensare al prezzo del gas…

“Certamente, per capire i motivi profondi di questi trend divergenti occorre osservare il prezzo del gas, che in Italia ed Europa è in continua ascesa dall’estate 2020 e non mostra segni di rallentamento, principalmente a causa del rimbalzo economico globale post-Covid e di questioni geopolitiche fuori dal controllo delle imprese e dei consumatori. Basti pensare che rispetto al minimo del 2020, il prezzo del gas - con cui l’Italia soddisfa ancora oggi, tramite import, il 40% della domanda energetica - è oggi 17 volte superiore. Insomma, le materie prime, l’energia e il gas sono al massimo storico e alcune cartiere hanno già sospeso o stanno valutando la sospensione momentanea della produzione”.

Costi insostenibili delle materie prime e della bolletta energetica, guerra in Ucraina ed altro ancora, stanno quindi mettendo a serio rischio la stessa produzione?

“A metà ottobre dell’anno scorso, qui a Lucca, si era tenuta la settimana dedicata all’industria della carta e dei macchinari per la produzione della stessa: allora nella mia relazione avevo sostenuto che per noi produttori il futuro appariva decisamente a tinte fosche perché già c’era stata l’impennata del 60-70% della materia prima, mentre era appena partita l’escalation del costo degli energivori, col prezzo di gas ed energia elettrica che cominciava ad impazzire. Fenomeni che purtroppo, in questi mesi e direi anche in futuro, sono destinati a proseguire senza freni. Poi, come ben sappiamo, si è innescata

CARTA AD USO IGIENICO SANITARIO: NEL 2021 CALO PRODUTTIVO DEL 3,6%

La produzione generale del comparto carta è di oltre 9,6 mln tonnellate nei 12 mesi; +12,5% rispetto ai 12 mesi 2020 (-4,1% nel 2019). Il recupero dei livelli produttivi del settore, iniziato da fine 2020, è quindi proseguito fino a fine anno: dopo il +4,7% del primo trimestre 2021, la produzione cartaria ha fatto registrare importanti sviluppi nei periodi successivi (rispettivamente +18,8, +16,5% e +10,9%) che hanno più che recuperato gli arretramenti dei corrispondenti periodi 2020 (rispettivamente -9,9%, -6,9% e +1,9% sul 2019), fortemente condizionati dalla fase più acuta della pandemia e dalle misure adottate per arginarne gli effetti. I risultati del bimestre ottobre-novembre risultano superiori del 9% a quelli dello stesso bimestre 2020 (-0,7% sul 2019). La produzione complessiva realizzata nel 2021 risulta la più elevata dal quadriennio 2004-2007 (10,1 mln ton nel 2007) e pone l’Italia al 2° posto in Europa, dopo la Germania. Nel dettaglio dei diversi comparti da segnalare: • carte grafiche +21,4% (-26,5% nel 2020 rispetto al 2019) con patinate +20,2% (-30,9% nel 2020) e naturali +24,3% (-13,1% nel 2020); carte per usi igienicosanitari -3,6% (nel 2020 +3,3%); • packaging +14,7%, con carte e cartoni per cartone ondulato in aumento del 17%, sviluppo che riflette l’entrata in produzione di un nuovo impianto tra fine 2020 e inizio 2021 (nel 2020 packaging +4,9%, con +11,7% per carte per ondulatori che, a sua volta, rifletteva anche l’effetto dell’entrata in funzione ad inizio 2020 di un impianto proveniente dalla produzione di carte grafiche); • altre specialità +13,5% (-3,5% nel 2020). Il fatturato è stimato in 8,18 mld €: +28,6% nel 2020 (-12,4%nel 2019). Tale risultato, dopo le continue performance negative in atto da fine 2018 con accentuazioni progressive nel corso del biennio 2019-2020, è il più elevato in assoluto (precedente massimo storico circa 7,7 mld € nel 2007), riflettendo, oltre ai recuperi dei volumi prodotti e venduti, prezzi dei prodotti cartari in ripresa, particolarmente accentuata nel settore dell’imballaggio e più moderata in altri comparti, nel tentativo di recuperare almeno parte degli ingenti rincari delle materie prime fibrose e di gas, energia e trasporti. A tale proposito occorre segnalare che, secondo valutazioni effettuate dal Centro Studi, il solo costo del gas avrebbe assorbito nel 2021 oltre il 16% del fatturato, quota che nel 2020 era stata pari a poco più del 4%. La domanda interna (stimata con il consumo apparente) nei 12 mesi 2021/2020 sale del 9,1%, rispetto ai volumi in calo del 2020 (-7,1% sul 2019). Nel dettaglio delle diverse tipologie: +10,5% per le carte grafiche (patinate +6,1%, naturali +18%); -0,2% per le carte per usi igienicosanitari.

la guerra con le sanzioni economiche e la paura ha pervaso produttori e consumatori”.

Come sta reagendo l’intero settore a questa complessa situazione?

“Il nostro settore in questo periodo è stato costretto ad una difficile e faticosa politica di rincorsa sui prezzi di vendita al mercato. A fronte di costi in costante aumento, si è sempre cercato di incrementare i prezzi con tutta la ponderazione possibile, ma per prima la grande distribuzione è stata assai restia a concedere aumenti perché possedeva dei contratti ben definiti e per noi non era il caso di invocare la causa di forza maggiore per contestarne il contenuto e gli impegni. Infatti, la mutata situazione era dettata da un contesto internazionale, non da fatti specifici che potevano essere citati per giustificare le nostre richieste. Tutti i legali da noi interpellati e intervenuti anche ai nostri convegni ci mettevano infatti in guardia, dissuadendoci dall’intraprendere questa strada”.

Quindi una rincorsa continua che, almeno a breve termine, sembra veramente complicata…

“In effetti, la situazione è proprio questa: stiamo faticosamente portando a casa qualche contenuto aumento di prezzo che, purtroppo, non è minimamente sufficiente e ripagare il dilagante aumento dei costi di gestione che siamo obbligati a sostenere. Così, sta venendo a mancare l’ossigeno per poter sopravvivere e guardare con fiducia allo sviluppo futuro. Gli aumenti non sono affatto sufficienti a ripagare questa incredibile impennata, tanto è vero che per effetto dell’inflazione e del disastroso aumento dei costi, soprattutto nel periodo tra marzo e aprile, tante cartiere si sono fermate per periodi da una settimana a dieci giorni, approfittando del periodo di Pasqua per fare “ponti” di una certa lunghezza, partendo dal nefasto presupposto che, più produci, più vai in perdita”.

Quali sono le vostre richieste immediate al Governo e quali aspettative riponete, in particolare nel PNRR? “La nostra più pressante richiesta a Palazzo Chigi è che si predispongano interventi strutturali e di portata strategica, non semplici palliativi come quelli ai quali abbiamo assistito finora. Quanto al PNRR va detto chiaramente che, a fronte dei fenomeni che si sono palesati nell’arco dell’anno, con l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia, con la guerra in Ucraina e con

tutto ciò che ancora non sappiamo, a cui andremo incontro nei prossimi mesi, purtroppo gli obiettivi e le aspettative andranno completamente ritirate perché tutto era partito due anni fa, quando vivevano la condizione di un’economia stabile, ormai consolidata che sembrava poterci portare tranquillamente portare alla decarbonizzazione e alla transizione energetica verso la sostenibilità ambientale, ma senza tutti gli altri problemi che languivano. Con l’esplosione dei costi energetici e di tutti i materiali che alimentano le nostre aziende, credo che il futuro, non solo del nostro comparto produttivo, ma dell’intero Paese, vada ridisegnato, in termini soprattutto di risparmio energetico, modificando l’approccio psicologico delle giovani generazioni e di un’intera società che ancora non sembra voler fare i conti con questa nuova, pesante e del tutto inedita condizione”.

La parola alle aziende

Le aziende a struttura energivora si trovano nella necessità di ripensare da zero le proprie strategie produttive e commerciali, anche applicando prezzi più elevati alla clientela per colmare parzialmente la straordinaria crescita dei costi di produzione

Sono tempi di incertezza per il comparto dei produttori di carta ad uso igienico-sanitario: un mix di problemi si è aggiunto alla pandemia, dall’aumento esponenziale del costo delle materie prime e dell’energia, fino al crollo dell’export a seguito della guerra in Ucraina. Eppure, nonostante la leggera flessione, di qualche punto, del fatturato nel 2021, dopo anni ininterrotti di crescita, il comparto tiene botta e rilancia, con indici elevati di produzione e fiducia, che fanno ben sperare in una prospettiva futura, anche alla luce dell’accesso ai potenziali finanziamenti per l’innovazione tecnologica 4.0 promessi dal PNRR. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcune aziende del settore che hanno voluto raccontarci questo momento delicato.

Nel 2021 il segmento della carta destinata all’igiene professionale ha subito una battuta d’arresto a causa dei rincari delle materie prime fibrose e dei costi aumentati di gas ed energia. Qual è il vostro pensiero riguardo a questa situazione e come hanno reagito le vostre aziende a queste difficoltà?

“A seguito dei continui aumenti delle materie prime, dei costi energetici e dei trasporti - esordisce Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale Tork Professional Hygiene - siamo stati costretti a portare sul mercato negli ultimi otto mesi una serie di aumenti per colmare parzialmente la straordinaria crescita dei costi di produzione. Al momento regna ancora una forte incertezza, legata principalmente ai costi energetici. Le previsioni al riguardo indicano che questi potrebbero diminuire nei primi mesi del 2023 attestandosi comunque ad un livello 2,5 volte superiore a quello

precedente la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina”. “Ci troviamo immersi in un contesto globale economico senza precedenti, con rincari e ritardi che hanno rallentato tutta la filiera”, afferma Pasquale Fierro, CEO di Hygenia. “Le difficoltà sono molteplici, forse epocali - ammette Attilio Giannasi, Direttore Vendite Italia di Industrie Celtex - la crisi economica degli ultimi anni, dettata dalla pandemia prima e dalla crisi energetica poi, ha provocato forti rincari delle materie prime come gas ed energia elettrica. Una situazione senza precedenti che ha condotto le aziende a struttura energivora a ripensare da zero le proprie strategie produttive e commerciali e, in alcuni casi, ha costretto addirittura alla chiusura di interi stabilimenti. Per compensare i costi di gestione a monte della catena produttiva abbiamo aumentato i prezzi del prodotto finito, garantendo una continuità nel servizio di consegna al cliente, ricalibrando i quantitativi sulla base delle nuove regole di mercato e sulla sua costante oscillazione”. “Al pari delle grandi aziende - risponde Mattia Bonetto, Titolare di ICA Tissue - anche la nostra industria ha cercato di affrontare questo difficile momento contenendo i rincari per quanto possibile, per consentire alla nostra clientela italiana ed estera di non perdere quote di mercato e di riuscire a limitare il più possibile eventuali perdite di fatturato”. “Il 2021 e il 2022 - risponde Marcello Vezzani, Responsabile Marketing di Cartindustria Eurocarta - sono stati anni di grande cambiamento e sofferenza, sia nel settore professionale che domestico; il mercato è già cambiato e sta tuttora cambiando, e regna l’incertezza. I prezzi delle materie prime sono in continuo cambiamento, e il picco costante dei prezzi delle materie prime è un dato che da transitorio sta divenendo purtroppo costante ed esponenziale. Per esempio, c’è stato un periodo dell’anno in cui la carta ecologica e riciclata era assai difficile da recuperare, nonostante la richiesta crescente di questo prodotto sia in Italia che all’estero”. “Se si parla di aumento di valore totale - interviene Girolamo Lo Presti, Direttore Commerciale di Paredes Italia, - il mercato è cresciuto notevolmente, ma assieme a questo i costi di produzione. La sfida è dare ai nostri clienti la stessa qualità, nei tempi e nei termini precedenti il 2020 nonostante le difficoltà. Perciò sì, il valore complessivo del mercato è aumentato ma i margini no, anzi. Noi abbiamo fatto enormi sforzi: negoziamo in modo continuo con i nostri fornitori dell’intera filiera per minimizzare gli impatti degli aumenti presso i nostri clienti, nella riduzione del numero di articoli con garanzia di approvvigionamento a 6 mesi. Ci siamo organizzati in questo contesto per garantire per quanto possibile il livello di consumo mensile storico e assicurare la continuità dell’attività e le nostre spese operative sono state ridotte in modo drastico per assorbire al massimo quello che era possibile. Ad oggi ci troviamo a livelli pre-pandemici ma con meno materie prime a disposizione. I prodotti a base ovatta sono quelli più coinvolti ma altre categorie di prodotti, come quelli chimici o derivati della plastica, stanno aumentando i loro costi in modo esponenziale”.

Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale Tork Professional Hygiene Pasquale Fierro, CEO Hygenia Attilio Giannasi, Direttore Vendite Italia Industrie Celtex

Come sta andando la produzione e quali sono le principali difficoltà che dovete affrontare? La ricaduta, in termini di aumento dei prezzi sul mercato, sarà sempre più impattante?

“Sicuramente nel nostro mercato è stato necessario rivedere il listino prezzi, adeguandolo repentinamente - afferma Vezzani - mentre in precedenza ciò avveniva annualmente, dall’inizio del 2022 abbiamo già variare il listino due-tre volte. Oggi occorre essere molto flessibili, riponendo la massima attenzione verso ogni costo dell’azienda perché in questo momento è fin troppo facile perdere il controllo della situazione. Infatti oggi sul mercato tutto cambia in modo rapidissimo, con pezzi indispensabili ai processi di lavorazione che diventano

improvvisamente difficili da reperire”. “In termini assoluti di tonnellaggio le nostre produzioni sono in crescita rispetto agli anni passati - precisa Bonetto - in prospettiva possiamo dirci sereni, guardando al futuro con importanti prospettive di crescita. L’incertezza di mercato, dovuta alla poca ed incostante offerta di materia prima da parte delle cartiere, è il primo vero ostacolo che mensilmente dobbiamo affrontare. Si tratta di un problema che fino ad oggi siamo riusciti a mitigare stoccandone ingenti quantità. Peraltro, i prezzi di mercato stanno subendo e subiranno nei prossimi mesi ulteriori rincari, tenendo conto del fatto che il costo delle materie prime è cresciuto di oltre il 50 per cento negli ultimi cinque mesi”. “Tra le principali difficoltà affrontate - spiega Giannasi - c’è stato il contenimento dei ritmi produttivi. Abbiamo gestito la tendenza del cliente ad ordinare merce in grande quantità, con la volontà di fare scorta in vista di ulteriori aumenti, riproporzionando gli ordini. Nonostante ciò abbiamo comunque garantito la consegna del prodotto finito, attestandoci sugli stessi quantitativi degli anni precedenti. Il mercato internazionale ha assunto tratti talmente volubili che risulta sempre più difficile fare previsioni a lungo termine. Il nostro approccio rimane comunque orientato a garantire una continuità di servizio al cliente, mostrandoci come un interlocutore affidabile, sia nella consegna sia nella qualità del prodotto finito”. “La produzione del mercato AFH - interviene Trionfera - è in forte ripresa, abbiamo registrato una buona crescita nella seconda parte del 2021 e nei primi mesi del 2022. Riscontriamo delle grosse difficoltà nel settore della logistica, non solo per l’aumento delle tariffe dei trasporti, ma anche per una minore disponibilità di mezzi ed autisti, con degli impatti significativi sulla qualità del servizio”. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti in termini produttivi - commenta Fierro - per quanto concerne la ricaduta dei prezzi dei nostri prodotti sul mercato, ci siamo regolati assorbendo il più possibile, fino a quando abbiamo potuto, il costo di questi cambiamenti politici/ finanziari”.

Possiamo affermare che le vostre aziende godono ancora di buone condizioni di salute. Credete in ulteriori possibilità di sviluppo?

“Paredes - riprende Lo Presti - è in sviluppo costante, nonostante il panorama generale abbiamo aumentato sia i clienti nuovi che il fatturato. Questo è stato possibile grazie ai prodotti classici come la carta asciugamani e il distributore a taglio automatico e anche grazie al comparto della sanità e delle attività ad alta esigenza di igiene". “La nostra azienda - risponde Trionfera - ha delle

Mattia Bonetto, Titolare ICA Tissue Marcello Vezzani, Responsabile Marketing Cartindustria Eurocarta Girolamo Lo Presti, Direttore Commerciale Paredes Italia

solide basi e le contromisure messe in atto ci consentono di garantire la produzione e soddisfare la domanda per i nostri prodotti. Riteniamo che ci siano buoni margini di sviluppo ingenerati dalla maggiore richiesta del mercato di soluzioni per l’igiene e la salute”. “Il mercato nel settore sta andando bene - afferma Giannasi - la domanda è ancora sostenuta, perciò dobbiamo essere fiduciosi: anche se la situazione è oggettivamente complessa e difficile, esistono tutte le condizioni per crescere. Abbiamo affrontato la fase pandemica concentrandoci sulla distribuzione di referenze indispensabili in quel momento e orientate al settore medico-sanitario”. Prodotti come bobine industriali, lenzuolini medici e asciugamani ci hanno permesso di avere una continuità di vendita nel corso dell’ultimo biennio. Le politiche di chiusura di molti locali dell’Away from Home hanno comunque condizionato un’importante fetta del nostro fatturato derivante dal comparto Ho.Re.Ca. Dalla scorsa estate, in virtù di nuove proposte monouso e della riapertura del settore ristorazione, stiamo recuperando parte del mercato perduto con buoni risultati. Il recupero dei mercati più penalizzati dalla pandemia, unitamente all’apertura di nuovi, sia su scala nazionale che internazionale, rimangono obiettivi primari da perseguire”. “Ad oggi - interviene Bonetto - la nostra

azienda è ancora in grado di far fronte a nuovi, consistenti investimenti in innovazione tecnologica 4.0; abbiamo da poco acquistato moderni impianti che ci permetteranno di migliorare considerevolmente in termini di qualità e velocità produttive”. “Fortunatamente - risponde Vezzani - la nostra azienda sta crescendo molto bene e stiamo investendo con la massima convinzione sull’innovazione 4.0, siamo lanciati in una prospettiva di sviluppo mantenendo i ritmi ed il trend degli ultimi anni”.

Quali sono i plus dei vostri prodotti maggiormente apprezzati dal mercato? In generale, quali sono le novità che state proponendo?

“Per frenare i pesanti aumenti, puntiamo molto sulla linea Eurocel, completamente ecologica, Ecolabel - interviene Vezzani. È una gamma molto interessante sulla quale riponiamo particolari aspettative di successo. La fiducia nasce anche dalla constatazione che è in atto un cambiamento di mentalità da parte della clientela, che tende a ricercare il green rispettando sia la sostenibilità ambientale che la necessità di mantenere costi adeguati per le aziende. In questa prospettiva di crescita e sviluppo stiamo pensando anche di ampliare il nostro sito industriale. Aggiungo che la nostra partecipazione a Interclean Amsterdam è stata assai positiva e che abbiamo avuto ottimi riscontri da parte dei clienti che sono venuti a trovarci nel nostro stand. Proprio la clientela fidelizzata rappresenta attualmente il nostro principale punto di forza, insieme alla personalizzazione dell’offerta che copre circa l’80 per cento del nostro fatturato, con marchio del cliente. Proprio la spinta della clientela orienta anche la scelta dei nuovi prodotti sui quali puntare e da creare tramite la ricerca e sviluppo, interpretando e accogliendo tempesti-

vamente, in modo rapido e veloce, le richieste del mercato”. “I punti di forza più apprezzati dalla nostra clientela - afferma Bonetto - sono la serietà e la costanza con i quali, giorno per giorno, riusciamo ad esaudire le più svariate richieste provenienti da diversi mercati. Le ultime novità che abbiamo presentato alla fiera Interclean Amsterdam sono state una nuova linea di dispenser "salvaspazio" con i relativi prodotti in carta tissue”. “Da oltre trent’anni - afferma Giannasi - Industrie Celtex è sinonimo di qualità e affidabilità nel mondo dell’Away from Home, un concetto che abbiamo traslato con uguale enfasi anche nel comparto Consumer attraverso prodotti pensati per l’ambiente domestico, ma dotati di caratteristiche professionali, volte a risolvere con efficacia piccoli problemi di pulizia della vita di tutti i giorni. Resistenza, elevata assorbenza e qualità della carta restano obiettivi irrinunciabili della nostra produzione. Ad Interclean abbiamo dato particolare spazio ai sistemi di dispensazione, con un forte focus alla nuova linea Megamini E-Control, composta da dispenser per carta asciugamani, saponi e gel igienizzanti a tecnologia elettronica no-touch. Una gamma in grado di garantire un’esperienza ancora più igienica dell’area bagno attraverso soluzioni hands-free, all’insegna di continuità di erogazione, contenimento dei consumi e massima igiene. Novità eco-sostenibile è il funzionamento con batterie ricaricabili. Alternativo alle classiche pile alcaline, il lungo ciclo di vita delle batterie ricaricabili E-Control riduce drasticamente la quantità di rifiuti prodotti: 1 batteria E-Control equivale a 4000 alcaline e genera 0,400 kg di rifiuti a fine vita invece dei 540 kg delle batterie tradizionali. Un risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera di oltre 1500 kg. Il sistema assicura una maggiore autonomia della ricarica, minori costi di manutenzione e smaltimento di rifiuti e, soprattutto, un ridotto impatto ambientale”. “Essity - riprende Trionfera - con il proprio brand Tork continua a puntare fortemente su sistemi che offrono a consumatori soluzioni che si distinguono per qualità, igiene, design consentendo di avere sempre un’erogazione controllata dei prodotti al fine di evitare gli sprechi e contenere i costi. Stiamo sviluppando costantemente le nostre soluzioni digitali di dispenser connessi, che consentono alle imprese e ai clienti una gestione basata sulle necessità, ottimizzando la gestione del servizio. Abbiamo già introdotto in diversi Paesi europei il servizio Tork Paper Circle, il primo servizio al mondo di recupero e riciclo degli asciugamani di carta usati per trasformarli in nuovi prodotti tissue”. “Tra le altre novità ancora in fase di studio e sviluppo - afferma Fierro - abbiamo presentato Hy-well, un diluitore intelligente, che grazie alla tecnologia riconosce e dosa

la giusta quantità di prodotto pronto all’uso per ogni esigenza dell’operatore, anche questa è un’operazione di Hygenia Lab e anche questa è un’operazione che comporta costi e investimenti, ma che ci permette di distinguerci come una impresa sempre all’avanguardia”. “La nostra presenza presso ISSA era da osservatori - spiega Lo Presti. Si è trattato di un’ottima occasione per vedersi in presenza con collaboratori e fornitori. Ci sono tante novità, anche imminenti, ma comunque rimane sempre fisso e costante il nostro punto di forza: l’igiene delle mani professionale, comprendente lavaggio e asciugatura. Per chi vuol farne un uso professionale, rimaniamo un punto di riferimento sul mercato. Il rapporto con le imprese di pulizia si sta consolidando sempre di più perché anche loro concordano sull’idea che l’igiene professionale è un fattore vincente nel lavoro di tutti. Le novità principali sono legate agli accessori e al rendere facile e fruibile l’igiene delle mani”.

Il settore in cui operate è attraversato da processi di grande cambiamento: in questo contesto si inseriscono le opportunità di innovazione tecnologica 4.0 e sostenibilità ambientale previste dal PNRR. Come vi state preparando a questa delicata sfida?

“Sia noi che il nostro stabilimento di produzione - afferma Lo Presti - abbiamo aderito alle opportunità tecnologiche nel quadro 4.0 con l’acquisto di nuove macchine e producendo nuovi prodotti che abbiano una sostenibilità ambientale a 360°. Esempi ne sono i tappi per il funzionamento nel nostro apparecchio Paredis ora in cellulosa mentre prima era in plastica, imballaggi separabili e mono-materiale per facilitare il riciclo, una studio LCA del carbon footprint e molte altre in divenire. Per chi fosse interessato a rimanere aggiornato, ci sono i nostri canali comunicativi online. “Il PNRR - risponde Fierro - è la prossima sfida aziendale che dobbiamo essere in grado di affrontare, per il bene del Paese e del tessuto aziendale che ne fa parte. La nostra azienda si è già da tempo sintonizzata su questa lunghezza d’onda, mettendo in campo tutte le possibilità d’innovazione, si è aperta alle più moderne tecnologie, grazie anche a importanti reparti, come l’Ufficio Ricerca&Sviluppo e l’Ufficio Software, che insieme realizzano soluzioni anche a tutela della salute e del rispetto dell’ambiente. Le scelte ecosostenibili non dipendono solo dal rincaro della cellulosa, ma soprattutto sono state

assunte in un’ottica di vera tutela ambientale. Per esempio, la nostra azienda si sta impegnando a ridurre l’utilizzo della plastica nella sua produzione e, in laboratorio, sta già sviluppando nuove idee, facendo dei test su materiali alternativi, con l’intento di realizzare un materiale per contenitori e packaging a tutela del pianeta”. “Industrie Celtex - afferma Giannasi - intende approfittare di tutte le opportunità offerte dal PNRR; oggi siamo consapevoli di rappresentare senz’altro una delle aziende più sostenibili del comparto tissue, impegnata a realizzare la propria produzione secondo i principi di sostenibilità ambientale dell’economia circolare: il che significa puntare sull’innovazione tecnologica e digitale, sulle energie rinnovabili, investire in cartiere per produrre riciclato premium senza rilascio di fanghi, applicare i principi dell'Industria 4.0 per garantire la sicurezza dei lavoratori e del prodotto sono alla base del nostro impegno, che guarda con fiducia al futuro. Abbiamo chiuso il 2021 con un importante riconoscimento, il Sustainability award promosso da Credit Suisse e Kon Group, che ci vede tra le prime 100 imprese italiane per sostenibilità. Un premio che rappresenta il frutto di importanti investimenti affrontati nel corso de-

gli ultimi anni, come l'installazione di due turbine a cogenerazione presso le cartiere di proprietà, con le quali abbiamo ridotto le emissioni di CO2 in atmosfera (-80%), raggiungendo un’autoproduzione del 50% del fabbisogno elettrico”. “Ci stiamo preparando a questo appuntamento - conclude Vezzani - cercando di dedicare la massima attenzione a qualsiasi opportunità di finanziamento si prospetti alla nostra attenzione, ipotizzando specialmente nuovi investimenti sul fronte dell’innovazione tecnologica, che preveda l’acquisto di nuovi macchinari nell’ottica della digitalizzazione 4.0. Il tutto cercando di convivere con l’incertezza che non ci consente, al momento, di dare la concretezza che vorremmo alle nostre strategie future”.

EcoNatural Lucart.

Sostenibilità concreta

Un progetto nato da una tecnologia avanzata che ricicla il 100% dei componenti dei cartoni per bevande attraverso un processo produttivo unico nel settore. Le fibre di cellulosa sono utilizzate per produrre Fiberpack®, la materia prima utilizzata per realizzare carta igienica, asciugamani, fazzoletti, tovaglioli e rotoli per la linea EcoNatural. Polietilene e alluminio vengono utilizzati per produrre Al.Pe®, che a sua volta viene impiegato per realizzare distributori di carta, pallet per il trasporto di merci e altri prodotti. Il progetto EcoNatural garantisce una soluzione ecologica tangibile e misurabile. Infatti, considerando le tonnellate di carta Fiberpack® prodotte, nel 2013-2019 Lucart ha contribuito al recupero di oltre 5,4 miliardi di cartoni per bevande da 1 litro. Ha risparmiato oltre 2,3 milioni di alberi e ha evitato emissioni di CO2 in atmosfera superiori a 141.000 t. Inoltre, nel triennio dal 2017 al 2019, Lucart Professional ha riciclato le parti in alluminio e polietilene di 4,25 milioni di cartoni per bevande grazie alla produzione dei dispenser AlPe®.

I prodotti in tissue EcoNatural sono circolari, sostenibili ed ecologici essendo multi certificati. Tutti i prodotti di questa gamma sono certificati EU Ecolabel, FSC® Recycled e dal 2021 tutti i prodotti EcoNatural fabbricati nello stabilimento di Laval sono certificati Cradle to Cradle®. Il percorso di Lucart verso una sostenibilità concreta e completa non si limita solo al prodotto stesso, il packaging standard, quando possibile, viene sostituito con imballaggi in carta riciclata e compostabile o con imballaggi in plastica riciclata.

L’approvvigionamento di elettricità verde è stata una pietra miliare del processo di miglioramento costante, il 100% dell’energia elettrica utilizzata durante la produzione e la conversione dei prodotti EcoNatural proviene da risorse rinnovabili. Dal 2021 anche i dispenser EcoNatural hanno ottenuto un’importante certificazione: ReMade in Italy®, la prima certificazione di prodotto accreditata in Italia e in Europa per verificare il contenuto di materiale riciclato in un prodotto. La certificazione attesta la tracciabilità della produzione, a partire dalla verifica della provenienza delle materie prime in ingresso, fino al prodotto finito, rappresentando uno strumento di trasparenza e semplificazione per il Green Public Procurement e il mercato privato.

www.lucartprofessional.com

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