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TTS
ai carrelli multiuso, inclusi i carrelli di servizio”. Per quanto concerne la sostenibilità ambientale”, risponde Loro Piana, “credo che la storia di Falpi parli da sé e sia testimonianza di un approccio rigoroso. Proprio sul rigore e sulla serietà delle dichiarazioni al mercato si giocherà la partita del futuro: purtroppo, l’odiosa pratica del greenwashing sta cominciando ad affacciarsi anche nel cleaning, rischiando di vanificare tutti gli sforzi fatti da chi seriamente, da anni, investe risorse per produrre in modo virtuoso. Francamente non sappiamo al momento se sia preferibile prendere posizione, anche duramente, o attendere che il mercato “punisca” il greenwashing. Vedremo come comportarci. Per ciò che concerne la digitalizzazione, abbiamo implementato per i nostri prodotti, ormai da anni, due sistemi di tracciatura delle operazioni e delle rese. Su questi temi abbiamo oggi una notevole esperienza. L’applicazione di tali sistemi resta però, ancora per il momento, circoscritta ai grandi appalti e all’utilizzo da parte di aziende di una certa dimensione che ne abbiano veramente la necessità. Cosa diversa è la 4.0 per la quale abbiamo, con i nostri consulenti, esaminato la possibilità di proporre attrezzature che possano rientrare nei parametri di legge. Allo stato attuale delle cose abbiamo deciso di non proporre al mercato alcuna soluzione definibile 4.0 in quanto le attrezzature, per come vengono intese nel cleaning, non hanno i requisiti necessari. Anche in questo caso, abbiamo preferito un approccio rigoroso a tutela, prima di tutto, degli utilizzatori dei nostri prodotti”. “TTS”, riprende Scapin, “è la prima azienda in Italia ad aver conseguito la certificazione del Carbon Footprint Systematic Approach, il sistema per il calcolo delle emissioni di CO 2e legate a ogni fase del ciclo dei prodotti (Life Cycle Assessment - LCA). Già da qualche anno i nostri clienti possono quindi affidarsi a noi per la quantificazione delle emissioni di gas serra legate alla produzione e commercializzazione di oltre 500 carrelli e innumerevoli prodotti per la pulizia professionale. Un’altra certificazione scelta da TTS e sempre più richiesta in particolar modo dai clienti italiani, è Ecolabel UE, il marchio europeo di qualità ecologica che identifica i prodotti a minor impatto ambientale. La gamma di prodotti TTS certificati è in continua crescita, a conferma degli elevati standard prestazionali offerti e del ridotto impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita”. “Se oggi stiamo lavorando bene, rappresentando un’azienda all’avanguardia e competitiva sul mercato”, interviene Cervellin, “è proprio grazie all’innovazione. TWT non è nata per scimmiottare i carrelli formato cineseria che imperversano, purtroppo, in tutto il resto del mondo. Questa mission ci ha permesso di trovare una nostra precisa e identitaria collocazione, ma è chiaro che – facendo una similitudine – quando scegli di viaggiare su una Ferrari, devi essere consapevole che dovrai pagare un prezzo assai elevato, rispetto ad una Panda o ad altre autovetture. I nostri carrelli sono dotati di performance esclusive,
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FILMOP
però hanno un prezzo superiore, il che rischia di penalizzarci in un Paese come l’Italia, dove oggi – oggettivamente – mancano le liquidità. Personalmente, mi considero un visionario e continuo a credere che la sfida dell’innovazione, alla fine, mi ripagherà di tutti i sacrifici fatti, anche se oggi costa molto, sia sul piano economico-finanziario che dal punto di vista delle prestazioni”. “I tre aspetti ai quali ha fatto riferimento nella sua domanda sono fondamentali per la strategia a lungo termine di Diversey”, sostiene Coccato, “Tutta la nostra azienda si sta digitalizzando: la formazione, la comunicazione, la lead generation e il supporto clienti sono alcuni esempi. Ad oggi saper dialogare con i nostri clienti sia dal vivo che sui nostri website o app è diventato un must. Inoltre, la sostenibilità è integrata in tutte le nostre soluzioni, dalla concezione alla produzione fino all’uso e lo smaltimento. E’ un orgoglio avere l’opportunità di proporre delle soluzioni che rispettano i CAM 2021 come ad esempio come i nostri carrelli in plastica riciclata, tutte le nostre macchine, i nostri prodotti Ecolabel”.
Quali produzioni recenti vi hanno dato le maggiori soddisfazioni e a che progetti innovativi state lavorando con i vostri settori ricerca e sviluppo? Quale potrà essere l’evoluzione del mercato, considerando il difficile periodo economico che stiamo vivendo?
“Indubbiamente i carrelli della linea A-B Plus”, risponde Trevisan, “hanno riscosso un grande successo dovuto alla garanzia di igiene e sicurezza, peculiarità che li rende particolarmente indicati per gli ambienti ad alto rischio. L’attrezzatura della linea antibatterica completa l’esclusivo sistema, offrendo strumenti altamente professionali trattati con additivi non pericolosi e regolarmente testati, che li proteggono dalla proliferazione di batteri, muffe e funghi. Il mercato dei carrelli sarà sempre più orientato verso soluzioni altamente igieniche, compatte e facili da usare, progettate per assicurare una lunga durata nel tempo. Inoltre, siamo certi che continuerà a crescere l’attenzione verso le tematiche ambientali, portando a preferire carrelli i cui componenti sono realizzati con materiali provenienti da riciclo”. “La pandemia”, afferma Scapin, “ha gettato una nuova luce sulle operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti, rendendo l’opinione pubblica più sensibile al tema e più attenta al risultato igienico. Siamo certi che questa tendenza possa contribuire a una maggior fruizione e diffusione di sistemi avanzati, relegati in passato ai soli ambienti sanitari nei quali l’igiene è un imperativo e la contaminazione crociata un nodo cruciale. Il nostro dipartimento R&D è costantemente impegnato nella progettazione di nuovi sistemi per una pulizia più efficace, efficiente ed eco-sostenibile, offrendo soluzioni che permettano di eliminare ogni sorta di spreco riducendo i costi delle operazioni e gli impatti sull’ambiente”. “Oggi”, risponde Cervellin, “la strada obbligata da seguire, da parte di noi produttori, è quella della digitalizzazione, perché tutto deve essere smart, a portata di mano: pianificato prima e controllato dopo. Purtroppo, se attualmente chiedi a qualsiasi impresa di pulizia quanti carrelli abbiano a disposizione, ti rispondono con un pressapochismo a dir poco sconcertante, quasi vergognoso. In realtà, non lo sanno. Adesso, con la digitalizzazione 4.0 è possibile sapere perfettamente quale e quanto prodotto hai locato, da qui ai prossimi trent’anni. Noi stiamo lavorando solo in questa direzione con importanti e continui investimenti, consapevoli di come la tecnologia nel mondo dei carrelli per la pulizia sia in continua evoluzione”. “Per Diversey, economia circolare, sostenibilità a 360 gradi e calcolo dell’impatto ambientale sono i pilastri su cui fonda l’offerta economica dedicata a tutto il mondo del cleaning professionale”, commenta Coccato, “l’opportunità di poter customizzare per ogni area applicativa, strumenti all’avanguardia in materiale riciclato, chimici certificati, macchine e sistemi in linea con le più rigide regolamentazioni in materia di Green Public Procurement ci hanno permesso di diventare veri e propri partner dei nostri clienti. Questo approccio oltre che rispettare l’ambiente, onorando gli impegni dell’agenda 2030, ci sta permettendo di ottimizzare e bilanciare al meglio i costi”.
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Relativamente alla sostenibilità ambientale, la partita del futuro si giocherà sul rigore e sulla serietà delle dichiarazioni al mercato, per combattere l’odiosa pratica del greenwashing, sempre più diffusa, che rischia di vanificare gli sforzi fatti da chi investe risorse per produrre in modo virtuoso