Premio Mascagni, la Arcese

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BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 23 LUGLIO 2013

GIOVANE Mauro Audisio, 41 anni, è entrato in Arcese dopo la laurea. Oggi guida la logistica del gruppo

Mauro Audisio è direttore della logistica in Arcese

di SIMONE ARMINIO

QUANDO a giugno del 2000, l’allora 28enne Mauro Audisio, oggi direttore della divisione logistica del gruppo Arcese (sede a Trento e 327 milioni di fatturato nel mondo), ottenne il trasferimento dalla Polonia alla nuova sede in costruzione a Castel San Pietro, in loco trovò solo un terreno brullo e una casa colonica. «Ci misi un po’ a convincere mia moglie che non era un bluff», sorride. Eppure, di lì a breve, all’interno della Arcese il modello Castel San Pietro sarebbe diventato uno standard. Dottor Audisio, in cosa consiste il modello Castel San Pietro?

«L’idea è che gli errori e i giri a vuoto in magazzino, più che mancata efficienza generino un vero e proprio danno. Un concetto che in Ford avevano capito già negli anni ’90. In questo sito, in origine quasi esclusivamente dedicato a loro, abbiamo fatto tesoro di quell’esperienza. Da lì siamo partiti». Nel frattempo Ford non è più cliente unico.

«Ford era nata per occupare 35mila metri dei nostri 50mila totali. Il resto era stato previsto per altri clienti dell’automotive, in un periodo in cui

quel settore generava il 96% del nostro fatturato. Era il 2006». Un secolo fa: oggi, con la crisi, quanto vale il settore automotive?

«L’intero settore genera il 49% del nostro fatturato». Avrete dovuto lavorare non poco per variare il paniere.

«A Castel San Pietro movimentiamo

IL FUTURO «Cercheremo di entrare nel settore farmaceutico, oggi molto chiuso» oggi fino a 350mila righe bolla, ovvero differenti dipologie di prodotto, al mese. Con Armani abbiamo fatto nostri i tempi della moda. Ciò vuol dire che da agosto a settembre abbiamo volumi di prodotto di 5 volte superiori a quelli che abbiamo nel resto dell’anno. Occorre agire di conseguenza. Per la Dulcop imballiamo e spediamo bolle di sapone in tutto il mondo. Poi ci sono gli accessori da ufficio della Mascagni e i prodotti di Ford e Volvo. A Milano trattiamo innovative linee di

prodotto come l’e-commerce e a Torino l’archiviazione di documenti. Ognuno ha necessità diverse. E quando, come è capitato, un cliente preannuncia 5mila pezzi e ce ne manda 15mila, bisogna saper pvevedere una possibile reazione». A far magazzino si diventa tuttologi.

«Si deve. Ma un lavoro così pieno di eccezioni rende tutto più stimolante. Nello studio delle soluzioni, in ogni caso, non siamo più soli: da 2 anni collaboriamo con il Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater». L’ultimo problema trattato?

«La correlazione. Ovvero, molto spesso capita che due prodotti, prevedibilmente, vengano richiesti insieme. Posizionarli in aree vicine vuol dire ridurre i tempi di percorrenza in un magazzino grande 50mila metri quadrati. Ma metterli troppo vicini vorrebbe dire congestionare di macchine un solo punto. Trovare la soluzione ottimale è una sfida affascinante». Auto, griffes di moda, bolle di sapone: si fa prima a chiedervi: cosa non non trattate?

«Il farmaceutico, dove vigono vincoli forti e relazioni consolidate. Ma ci sentiamo portati: nei prossimi due o tre anni andremo in quella direzione».

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L’AZIENDA

Dalla via Emilia fino al Brasile Ma la testa resta salda in Italia

SEDE Il magazzino di Castel San Pietro

Quando un semplice magazzino diventa un modello da esportare

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NON SOLO FORD E VOLVO

50.000 metri quadrati

È il magazzino di Castel San Pietro I metri quadrati totali sono 500mila

3.000 dipendenti

In tutto il mondo. Di cui 130 nel solo stabilimenti di Castel San Pietro

327 milioni

È il fatturato del 2012. 55 milioni quelli generati a Castel San Pietro

QUELLA di Castel San Pietro non è semplicemente una delle tante sedi di Arcese Trasporti spa nel mondo. Piuttosto «un centro nevralgico di fondamentale importanza», spiegano dall’azienda. Lo snodo gruciale di un network internazionale di corrispondenti e partner che dall’Italia arrivano fino in Brasile. Prova ne è che, a capo della struttura di Castel San Pietro ci sia il dottor Mauro Audisio, che dalla via Emilia dirige la divisione logistica dell’intero gruppo. La sede centrale è ad Arco, in provincia di Trento, dove nel 1966 il camionista Eleuterio Arcese fondò la sua ditta di trasporti per conto terzi, evolutasi nel tempo a gruppo imprenditoriale. Con dei numeri non da poco: 3mila dipendenti in 70 siti presenti in tutto il mondo, un totale di 500mila metri quadrati di magazzini e un parco mezzi che ad oggi conta 950 trattori e 2mila100 rimorchi. I risultati economici non sono da meno: 327 milioni di euro di fatturato 2012 e un mercato di riferimento in continua espansione che copre oggi tutta l’Europa, l’America del Nord e quella del Sud. MOLTEPLICI riconoscimenti sono arrivati all’azienda sul versante ambientale, particolare non indifferente trattandosi di trasporti. L’Arcese ha ottenuto nel 2003 un ‘Certificato di eccellenza’ per i risultati conseguiti in termini di qualità delle prestazioni, salvaguardia delle prestazioni e sicurezza sul lavoro. Non è da meno la logistica, ad oggi vero campo su cui giocare il proprio valore: è del 2012 il premio ‘Il logistico dell’anno’, consegnatogli da Assologistica, Euromerci e Assologistica cultura e formazione. Merito del progetto ‘Mettete dei fiori nei vostri motori’. Un nome che è tutto un programma. s. a.


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