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10 BOLOGNA ECONOMIA
MARTEDÌ 2 LUGLIO 2013
EREDE Damiano Bergami, nipote del fondatore, è amministratore delegato della Bergami Fratelli
INNOVAZIONE
Un’impresa per mille idee Dai macchinari al mutuo soccorso
SEDE STORICA Lo stabilimento di Castel Guelfo
«La nostra America è l’Emilia Torneremo capitale del magnesio» Damiano Bergami guida l’azienda che fu del nonno
di SIMONE ARMINIO
CASTEL Guelfo: l’insegna dell’azienda meccanica Bergami Fratelli è dal 1950 un punto di riferimento visivo per chi attraversa gli Stradelli Guelfi. Lo stabilimento è nel posto dove Francesco, il fondatore, lo creò. Il nome chiama in causa la seconda generazione anche se, in realtà, siamo già alla terza: amministratore delegato è Damiano Bergami, che dal nonno ha preso la lungimiranza. Infatti avverte: «Le persone vanno, l’azienda resta. E l’imperativo per tutti è lasciare le proprie competenze qui, a disposizione di chi verrà». La professionalità però è personale: come pensa di trasferirla?
«Oggi le tecnologie consentono di ‘depositare’ digitalmente tutto ciò che si è appreso. Vale anche per me: la Bergami Fratelli è di chi verrà dopo. Che non sarà per forza un Bergami: infatti mia figlia farà il medico». Qualcosa, però, nel tempo è cambiato: non producete più attrezzature per l’agricoltura, come vostro nonno.
«Rimanere nel ramo agricolo significava avere lavoro sicuro ma restare piccoli: noi volevamo fare industria». Servite molte aziende della via Emilia. L’America è ancora qui?
«Tutto quello che abbiamo oggi lo dobbiamo a questo territorio, per il quale produciamo strumenti meccanici in conto terzi. Crediamo fortemente nel legame a doppio filo tra le aziende di uno stesso posto». Per questo non vi siete mai spostati?
«Siamo ben collegati all’autostrada e alla statale. Unico neo: non possiamo ampliarci per colpa di un cavillo».
I CONCORRENTI? AMICI «Non abbiamo mai avuto paura di rivolgerci ai competitors: unirsi crea valore aggiunto» Ecco: le solite lamentele.
«Mi creda, non mi sono mai lamentato in vita mia, nemmeno per la crisi che ci ha dimezzato gli utili. Ma lottiamo da 20 anni per poterci allargare sul terreno qui di fianco, comprato da mio nonno proprio per questo motivo. Se il Comune non avesse, nel frattempo, cambiato destinazione d’uso...». Parlava della crisi: l’avete sentita?
«In seguito alla contrazione del mercato dei nostri clienti è calato anche il no-
stro fatturato, che da 10,5 milioni di euro è sceso a 5. Ma un’azienda sana si vede anche dalla capacità di reggere ai cali di fatturato. Merito di un grande processo di innovazione gestionale». Vale a dire?
«Abbiamo rimodulato il comparto produttivo, perché oggi la gente chiede sempre minori quantità di prodotti e in continua evoluzione. Occorre poi offrire servizi più completi: per farlo non abbiamo paura a prendere contatti con nostri competitors». Non ha paura della concorrenza?
«Al contrario: abbiamo sempre considerato aperte le porte della nostra azienda a tutte le imprese del territorio, anche quelle concorrenti, dai quali bussiamo senza problemi quando ci sembra che da una collaborazione possa derivare valore aggiunto». Ci faccia un esempio concreto.
«C’è il progetto Mg12, tenuto a battesimo di Unindustria. Una filiera di 36 aziende del territorio che decidono di puntare sul magnesio, strategico per leggerezza, resistenza ed ecosostenibilità. È un’idea di Maurizio Valentini che abbiamo accolto con piacere. L’Emilia-Romagna è stata il cuore del magnesio lavorato; oggi, in tempo di crisi, torneremo competitivi grazie a lui».
LE CIFRE SOCIALI
1950 l’inizio
L’azienda nacque per produrre attrezzi e accessori per l’agricoltura
45
dipendenti È il numero di addetti presenti oggi in fabbrica Partirono in 5
5
milioni di euro Utili dimezzati per colpa della crisi. Ma la liquidità è salva
MATURITÀ scientifica, poi l’ingresso in azienda, cominciando dal livello più basso: operaio. A questo aspetto Damiano Bergami tiene molto: «Nessun personalismo, in azienda il cognome conta poco, quel che conta è che la Bergami Fratelli rimarrà anche dopo di noi». Magari crescendo ancora, e diventando un gruppo. Chissà se il capostipite, Francesco, l’avrebbe mai immaginato. Figlio del più piccolo dei fratelli, nel 1980 alla morte dello zio Bruno il primogenito, Damiano fu la risorsa interna su cui puntare per il futuro. AD da 23 anni, impegnato assieme a Leandro Pallozzi, direttore finanziario, a mettere l’azienda al sicuro dalla crisi. Come? Puntando sul mol accounting, grazie a spunti teorici presi dalla teoria dei vincoli. I due sono inoltre a capo della itLab Consulting Srl, grazie alla quale gli strumenti gestionali e informatici utilizzaticon successo dalla Bergami Fratelli sono stati commercializzati e messi a disposizione anche dei clienti. Punto di forza è un software per la gestione delle priorità di produzione. La Bergami Fratelli nel 2009 ha infine ottenuto la certificazione del proprio sistema di gestione per la qualit,à secondo le norme Uni En Iso 9001-2008 e dispone di un proprio reparto di progettazione con specialisti cad/ cam per garantire la piena soddisfazione delle richieste della clientela. ULTIMO dei progetti, ma non per importanza, la creazione di una ‘camera di compensazione’ fra imprese, lavoratori dipendenti ed economia locale, che sappia ovviare al credit crunch, ovvero la mancanza di liquidità derivata dal calo prolungato della capacità di credito verso le imprese. Obiettivo: sopravvivere tutti insieme alla crisi. s. arm.