Premio Mascagni, la Imtech

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14 BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 9 APRILE 2013

INGEGNERE Giuseppe Sermasi nel suo ufficio alla Imtech, di cui è presidente

L’AZIENDA

La spinta iniziale in una legge

«La sicurezza sul lavoro, la mia merce più preziosa»

Giuseppe Sermasi presiede da 24 anni la Imtech di MARCO GIRELLA

IN UN MOMENTO di crisi economica, aziende che chiudono e dipendenti che diventano disoccupati quanto vale la sicurezza sul lavoro? Poco, a giudicare dal numero di infortuni nei cantieri e nelle aziende che risparmiano su tutto. Molto, guardando ai bilanci e all’attività di Im.tech, fondata nel 1989 dall’ingegner Giuseppe Sermasi, dopo nove anni come progettista e installatore di impianti di sicurezza per un’altra azienda. Ingegnere, come nacque la voglia di mettersi in proprio?

«Nell’89 furono approvate normative stringenti per la sicurezza e l’ambiente di lavoro. Vidi che si apriva una nicchia di mercato come consulente». Quindi ha cominciato da solo.

«Sì. Poi l’azienda è cresciuta attraverso vari passaggi». In un momento difficile come questo una consulenza come la vostra trova facilmente mercato?

«Diciamo che la situazione attuale è deprimente. Non tanto per il fatturato, che è sempre cresciuto, ma per l’affanno finanziario crescente di alcuni clienti. Incassare è diventato più diffi-

cile». Se il fatturato aumenta siete dei privilegiati.

«Be’, è chiaro che nella classifica dei pagamenti da parte delle aziende noi veniamo dopo gli stipendi, le materie prime e le tasse. Perciò stiamo attenti alla gestione finanziaria e selezioniamo bene i clienti». Cosa vuol dire occuparsi di sicurezza sul lavoro?

GLI INFORTUNI «Alcuni dati allarmanti sono frutto di statistiche scorrette» «Progettare ogni azione che eviti gli infortuni sul lavoro secondo le norme di legge, occuparsi di cantieristica, regole ambientali, formazione del personale e prevenzione degli incendi. In pratica, ridurre il rischio al minimo nelle aziende clienti». Servono molte competenze.

«Infatti. Noi serviamo oltre duecento clienti con esigenze diverse. Perciò dobbiamo avere esperti di gestione rifiuti, smaltimento acque, sicurezza degli impianti. Per rispondere alle ri-

chieste più specifiche ci vogliono competenze precise». Quindi costose.

«La maggior parte dei nostri dipendenti sono ingegneri. E’ vero, però, che se le aziende cercassero di costruirsi in casa le stesse competenze spenderebbero molti più soldi e molto più tempo di quanto ne costiamo noi». Lei pensa che in Italia la cultura della sicurezza sul lavoro sia diffusa?

«Nelle imprese migliori senz’altro. In quelle di certi piccoli imprenditori poco lungimiranti meno. E questo, in parte, crea una cultura antiindustriale che dovremmo superare proprio grazie alle aziende più intelligenti e innovative». Secondo lei, perché in Italia ci sono tanti infortuni sul lavoro?

«A volte è un effetto distorsivo delle statistiche». Sono false?

«No, ubbidiscono a criteri diversi da paese a paese. Per esempio, in Italia l’incidente che avviene mentre si viaggia verso il luogo di lavoro è considerato incidente sul lavoro. In altri paesi no. Così come da noi è obbligatorio segnalare come incidente quello che provoca più di un giorno di assenza e in molti altri paesi europei no».

AL COMPUTER Un tecnico al lavoro

I NUMERI

30

dipendenti La maggior parte ingegneri, divisi tra Bologna e Imola

2

milioni E’ il fatturato in euro dell’azienda del 2012

200 clienti

Le aziende che utilizzano i servizi di Imtech

IM.TECH offre servizi alle aziende in materia di salute e sicurezza del lavoro, tutela dell’ambiente, progettazione e mantenimento dei sistemi di gestione aziendale e certificazione di prodotto. La società nasce a Bologna nel 1989, in un periodo particolarmente fertile, in cui andavano delineandosi nella legislazione italiana nuove e importanti normative specifiche di settore. L’idea del suo fondatore, l’ingegner Giuseppe Sermasi, è appunto quella di creare una struttura atta ad offrire alle aziende servizi specialistici nelle discipline sopra elencate. Nel corso di tutti gli anni Novanta la società si è ampliata e sviluppata, arricchendosi sempre più di competenze e risorse tecniche ed umane dedicate alle crescenti esigenze della clientela. Dal 1996 é operativa una seconda unità, con sede a Imola, dedicata all’assistenza delle importanti realtà del territorio e con un occhio aperto verso la Romagna. Im.tech, negli anni, si è affermata sul mercato come punto di riferimento del settore non solo a livello provinciale, ma anche regionale e nazionale. La certificazione del proprio sistema di qualità, secondo gli standard della norma ISO 9001, ha rappresentato un corollario ad un metodo di lavoro consolidato che ha sempre fatto della competenza, della flessibilità, dell’assistenza e della soddisfazione del cliente i punti di forza dell’affermazione dell’azienda. La società, che oggi conta 30 addetti fra dipendenti e collaboratori, ha chiuso il 2012 con un fatturato di quasi 2 milioni di euro, ancora in crescita rispetto agli anni precedenti.


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