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CHIMICA

BORSA ‘MARIO POSSATI’

Bertolini salva Snia

Il miglior studente parla albanese

La società bolognese ha acquisito i siti industriali di Torviscosa e Brescia della Caffaro-Snia, scongiurando il fallimento

Mario Brataj della Johns Hopkins si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento istituito vent’anni fa in ricordo del fondatore della Marposs elettronica Anno 4 - Numero 3 Aprile 2011

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SFIDE di MAURIZIO MARCHESINI*

Le aziende devono reagire DICE bene Emma Marcegaglia: gli imprenditori si sentono soli, penalizzati da un Paese che da 15 anni cresce meno degli altri. Il nostro Pil pro capite era 20mila euro nel 1995, oggi è 21.800; i tedeschi sono a 25mila e i francesi 23.200. La nostra spesa pubblica era al 46,2% del Pil nel 2000, è al 52,4% nel 2010. L’aumento del 30% del prezzo del petrolio da inizio anno a oggi (che fra tsunami in Giappone e sconvolgimenti in Nordafrica e Medioriente rischia di stabilizzarsi) colpisce l’Italia pesantemente, visto che siamo dipendenti per l’85% del nostro fabbisogno energetico complessivo, soprattutto da petrolio e gas. E così via. Eppure, nonostante le crisi internazionali, le difficoltà della competizione globale, le risse della nostra politica interna, le imprese devono evitare di rassegnarsi. Devono reagire. Ha fatto bene dunque Confindustria a chiamare tutti gli imprenditori ad un’iniziativa eccezionale: le Assise del prossimo 7 maggio a Bergamo. Con un tema più che significativo: ‘L’Italia che vogliamo’. Sarà un grande momento di mobilitazione. Ogni imprenditore potrà dire la sua sulle priorità da porre al centro dell’agenda nazionale, si discuteranno tutti i maggiori temi che coinvolgono le imprese e l’economia: la produttività, il fisco, il credito e la finanza, le infrastrutture, l’ambiente, l’energia, la semplificazione amministrativa, i costi della politica, la scuola, il lavoro, i giovani, le relazioni industriali, il welfare, la ricerca, l’innovazione. Sarà, insomma, un’occasione per unire voci ed esperienze e convergere su poche scelte chiare, su priorità condivise, per ridare al lavoro e alle imprese dignità, crescita e forza. *Presidente Unindustria Bologna

PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Aiuti alla ripresa Ammonta a 10 milioni di euro il plafond di pronta liquidità, lanciato da Unindustria, in collaborazione con Fidindustria Emilia Romagna. Obiettivo dell’iniziativa è sostenere le esigenze di liquidità delle pmi per rafforzare il loro impegno nell’uscita dalla crisi A PAGINA 5

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CONTRO LA STAGNAZIONE DEI CONSUMI UNINDUSTRIA SCOMMETTE SU UNA CARD

La ripresa passa UNO dei segreti meglio custoditi del territorio bolognese è costituito dall’ampiezza e dalla diversificazione del suo sistema produttivo: migliaia di aziende di ogni dimensione con un numero elevato di medie imprese capaci di competere sui mercati internazionali.

Per valorizzare questa realtà produttiva presso la comunità dei consumatori è nato ‘PiùShopping’, un progetto commerciale promosso da Unindustria Bologna che, tra le sue finalità, prevede quella di consentire a decine di migliaia di famiglie bolognesi di conoscere ed apprezzare le aziende ed i prodotti di un grande sistema industriale di successo, quello della loro provincia.

‘PIÙSHOPPING’ intende essere anche un aiuto per fronteggiare la crisi dei consumi e la strutturale stagnazione della domanda nate dalla difficile congiuntura economica che ha investito tutto il mondo negli ultimi tre anni, non risparmiando nemmeno il nostro territorio. Facilitando l’accesso ai marchi bolognesi e ai prodotti del territorio, ‘PiùShopping’ punta da una parte a sostenere i consumi delle famiglie, dall’altra a

rivitalizzare il business delle imprese. In pratica si tratta di una speciale card messa a disposizione in esclusiva e gratuitamente ai 100mila dipendenti delle aziende associate ad Unindustria Bologna, che possono così usufruire di condizioni particolarmente convenienti negli acquisti effettuati presso gli outlet o gli spacci delle imprese che partecipano all’iniziativa. L’INIZIATIVA, collau-


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CHE GARANTISCE SCONTI A 100MILA DIPENDENTI DELLE IMPRESE ASSOCIATE

da ‘PiùShopping’ data con successo dopo una fase pilota, è stata implementata con la collaborazione di Ascom e di numerosi esercizi commerciali di Bologna e provincia, che si sono affiancati agli outlet delle aziende associate ad Unindustria. Insomma, un grande circuito che mette a disposizione di migliaia di lavoratori-consumatori e delle loro famiglie una serie di benefit per rendere più convenienti i loro acquisti e ottenere sensibili risparmi, in un periodo in cui fare quadrare i bilanci domestici richiede un supplemento di attenzione, quando non addirittura impegnativi sacrifici.

IL COINVOLGIMENTO delle imprese del commercio ha consentito di estendere e rafforzare l’efficacia del progetto ‘PiùShopping’, che riguarda tutti i settori merceologici: prodotti alimentari, abbigliamento e accessori, arredamento e articoli per la casa, prodotti tecnologici, servizi,

bellezza, cultura e turismo, ristoranti, viaggi, spettacoli e tempo libero. Una rete di oltre 400 punti vendita distribuiti su tutto il territorio provinciale ai quali possono rivolgersi, a condizioni di assoluta convenienza, i titolari della card che, tra lavoratori delle imprese industriali e del commercio, possiamo quantificare in

diverse decine di migliaia di consumatori. L’INIZIATIVA porta in sé la matrice di quella attenzione alla community che connota la tradizione delle imprese bolognesi: un esempio di responsabilità sociale di impresa ante litteram, che tradisce uno stretto collegamento delle imprese con le persone e con l’ambiente e che si fa carico di collaborare alla coesione sociale del territorio. A questa cultura d’impresa si ispira il progetto ‘PiùShopping’ di Unindustria. c. g. © Riproduzione riservata

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UN PLAFOND DI 10 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE LE AZIENDE IMPEGNATE NELL’USCITA DALLA CRISI

Pronta liquidità per le imprese ARRIVANO 10 milioni di euro per le aziende bolognesi, soprattutto per quelle medie e piccole, che hanno esigenze di liquidità per rafforzare il loro impegno nel cogliere ogni opportunità di ripresa. Dotata di un plafond appunto di 10 milioni, ha appena preso il via una nuova iniziativa di Pronta Liquidità promossa da Unindustria Bologna attraverso la collaborazione con Fidindustria Emilia-Romagna, il consorzio di garanzia fidi per le piccole e medie industrie della regione. L’iniziativa è rivolta a tutte le piccole e medie imprese associate ad Unindustria, a sostegno di esigenze di liquidità finalizzate alla ripresa dei business aziendali ed alla loro consapevole gestione finanziaria. I finanziamenti avranno importi da 25.000 fino a 200.000 euro, con durata di 6, 12 o 18 mesi, per favorire le esigenze di ognuna. Come sempre, sarà il rating attribuito dalla banca e da Fidindustria a determinare la fascia di rischio della singola azienda richiedente. Dieci le banche convenzionate aderenti: CariParma, CariCento, Cassa di risparmio di Ferrara, Banca di Bologna, Banca Popolare

FIDUCIA reciproca consumatore-azienda, prodotti e servizi più semplici ed efficaci, più peso ai valori che contano, affermazione e diffusione più vasta di prodotti unici e locali: sono le grandi tendenze che plasmeranno la società e il mercato dei prossimi anni. Una società in cui i consumatori saranno dei single per definizione (ma di fatto connessi in una rete permanente), la credibilità della marca sarà tra i pochi arbitri del mercato, ed emergeranno nuovi paradigmi della post-opulenza: la sostenibilità, la condivisione, la

dell’Emilia-Romagna, Bnl, Federazione delle banche di Credito cooperativo, UGF, Unicredit Banca e Banco San Geminiano e San Prospero. L’iniziativa fa seguito a quelle già attivate da Unindustria Bologna e da Fidindustria Emilia-Romagna negli ultimi anni. Ed anche per l’esercizio in corso l’associazione degli imprenditori bolognesi ha mantenuto il suo contributo di 100 mila euro per il rinnovo del Fondo Rischi Rotativo, finalizzato alla copertura di finanziamenti dedicati alle imprese associate. «Attraverso questa iniziativa di Pronta Liquidità, proseguiamo con grande convinzione nell’impegno per facilitare l’accesso delle aziende al credito», afferma Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria. «La leva finanziaria — continua — è uno degli strumenti essenziali per la continuità dell’attività delle imprese, per le loro strategie di sviluppo, per cogliere ogni segnale di ripresa. Non vogliamo che, a causa della crisi, l’accesso al credito penalizzi proprio le pmi, potenzialmente più vulnerabili».

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LA RICERCA DI FUTURE CONCEPT LAB

Come cambiano i consumi cura e la salute del corpo, la qualità del tempo e dello spazio, la centralità alimentare. CAPIRE dove stanno andando i consumi è fondamentale per chi produce beni e servizi, specie in questo periodo caratterizzato dall’onda lunga della crisi. Perciò Unindustria Bologna con i suoi settori chimico, tessile e alimentare — tra i più legati al mercato consumer — ha dedicato

una riflessione a ‘I nuovi paradigmi di consumo. Comprendere i trend per generare valore’, facendosi guidare da due autorità indiscusse: Future Concept Lab e il suo presidente Francesco Morace. Sociologo, scrittore e giornalista, Morace lavora da oltre venti anni nella ricerca sociale e di mercato. Future Concept Lab, istituto di ricerca e consulenza strategica da

lui fondato, è tra i centri più avanzati nel mondo degli studi di marketing e nella elaborazione e previsione di tendenze di consumo. Il laboratorio ha individuato e illustrato alle imprese di Unindustria i quattro paradigmi dai quali tutte le imprese, comprese quelle del lusso, non potranno prescindere: ‘Trust & Sharing’. ‘Quick & Deep’, ‘Crucial & Sustainable’ e ‘Unique & Universal’. In qualche modo,

sarà una sfida per la sopravvivenza: non si tratterà infatti solo di essere più innovativi o avanzati di altri, ma di esserci o non esserci. E le imprese cosa ne pensano? «In un mondo che si sta evolvendo, chi sa cogliere i cambiamenti strutturali può attivarsi in modo corretto e nella giusta direzione — commenta Angela Laganà, presidente del Settore chimico di Unindustria Bologna —. Sono tanti gli spunti di riflessione che ci ha dato Future Concept Lab. L’intenzione è avviare un ciclo di incontri per noi imprese del consumer, che ci aiutino a riflettere e a trovare spunti».

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LA SOCIETÀ SALVA LA LOMBARDA CAFFARO-SNIA

Scalata Bertolini

MILLE MIGLIA

Torna il rombo dei motori senza tempo

DOPO il successo dello scorso anno, la Mille Miglia ripete il passaggio da Bologna: le ‘mitiche’ auto della Freccia Rossa attraverseranno sia all’andata, sia al ritorno, le vie del centro storico della città. «Ringraziamo le istituzioni e le associazioni locali per la collaborazione — fa sapere Paolo Binelli, vice presidente del comitato organizzatore della Mille Miglia —, il loro contributo permetterà ai partecipanti della mitica corsa di regolarità di ammirare le bellezze del capoluogo emiliano». Tutti gli operatori economici del settore turismo di Unindustria Bologna fin dallo scorso anno si sono impegnati per offrire alla Mille Miglia un’accoglienza consona al valore dell’evento, felici di salutare il ritorno sotto le Due Torri di questa stupenda manifestazione. «Quest’anno l’impegno di Unindustria Bologna si rinnova — spiega Marianna Di Giansante, presidente del settore turismo —. Sarà una gioia per ognuno di noi vedere ripetersi lo spettacolo entusiasmante delle vetture senza tempo, di un’atmosfera irripetibile, di uno degli eventi più amati in tutto il mondo non solo dagli appassionati d’auto, ma da tutti coloro che amano il bello e la velocità. E Unindustria Bologna sta lavorando perchè la festa continui anche dopo che l’ultimo rombo si sarà perso lungo la Via Emilia».

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UNA STORIA di salvataggio industriale che parte da Bologna. Protagonista la Bertolini spa, che ha acquisito i siti industriali di Torviscosa e Brescia della lombarda Caffaro-Snia — storico polo della chimica italiana finito in amministrazione controllata — salvandoli così dal fallimento. Ne ha fatta di strada l’azienda chimica bolognese da quando 55 anni fa nasceva come società individuale ad opera del dottor Gustavo Bertolini che, ai titoli universitari in chimica e farmacia, univa un’esperienza lavorativa maturata nella società saccarifera di famiglia (Zuccherificio Bonora di Ferrara ceduto in seguito ad Eridania spa). Seguendo la tradizione, che dal primo Novecento abbinava proprietà terriere alle prime forme di industria agroalimentare, l’azienda è giunta alla quinta generazione di imprenditori e si presenta oggi come un gruppo articolato con sedi e stabilimenti nel nord Italia, oltre ad avere partecipazioni in società chimiche di trading e di distribuzione di prodotti chimici di base, elastomeri, materie plastiche e di produzione di compound. Tre i settori principali di

Bertolini: commercializzazione, affiancata da trading e produzione compound; distribuzione di elastomeri per i più svariati usi industriali; logistica a supporto delle attività del gruppo. «Ci impegneremo per dare vita a una nuova Snia, in grado di superare le difficoltà del passato», ha dichiarato Francesco Bertolini, presidente dell’omonima società, spiegando che l’obiettivo è quello di «cogliere le opportunità del futuro diventando un centro di competenze internazionali nella produzione chimica, in grado di sfruttare i rapporti di collaborazione con le principali multinazionali del settore chimico e farmaceutico». L’operazione, portata a termine con i partner industriali Todisco e Fedeli e con l’assistenza dell’advisor Global Strategy e dello studio legale Titi & Associati, consente alla Bertolini, finora per lo più attiva nella commercializzazione, di completare la propria filiera con i siti produttivi, salvaguardando oltre il 70% dei dipendenti. c. g.

BORSA DI STUDIO ‘MARIO POSSATI’

Vince Brataj È STATO Mario Brataj, studente albanese della Johns Hopkins, ad aggiudicarsi quest’anno la borsa di studio ‘Mario Possati’. La borsa, istituita oramai vent’anni fa ed intitolata alla memoria del fondatore della bolognese Marposs, azienda leader nella elettronica di precisione, è messa a disposizione congiuntamente da Unindustria Bologna e dalla stessa Marposs,

che ogni anno la destinano ad uno studente particolarmente meritevole proveniente dai Paesi dell’Est europeo, specializzando presso la Johns Hopkins. Alla cerimonia di consegna, presso la sede della Marposs a Bentivoglio, sono intervenuti: Stefano Possati, presidente di Marposs, insieme ai fratelli Edoardo ed Alberto, rispettivamente vice presidente e consigliere della società; Maurizio Marchesini,

presidente di Unindustria Bologna, con il direttore generale Cesare Bernini; Kenneth H. Keller, direttore e docente della Johns Hopkins University Bologna Center. Brataj nel 2005 ha conseguito la laurea in relazioni internazionali e diplomatiche presso l’Università di Bologna. Successivamente ha conseguito la specialistica e nel 2007 ha cominciato il master in finanza presso l’Università di Brescia.

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LA TESTIMONIANZA DI PADRE TRENTO

Fede e management UN’IMPRESA straordinaria raccontata dal suo protagonista. Lui è padre Aldo, al secolo Antonio Trento. Da vent’anni in Paraguay è l’anima della parrocchia di San Rafael: una comunità dotata di una scuola elementare dove studiano oltre 200 bambini, un poliambulatorio, un hospice, una fattoria, una cooperativa di credito impegnata nell’erogazione di microcredito, e una pizzeria che, oltre a dare lavoro a diverse persone, assicura un sostegno economico alla vita della parrocchia. Questa esperienza padre Aldo è venuto a spiegarla nell’incontro ‘Missione impresa. La managerialità di una missione. La missione della managerialità’, promosso dai Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna. «Credo — ha spiegato Andrea Paladini, presidente dei Giovani Imprenditori – che la cultura d’impresa possa trarre importanti stimoli dal confronto con prospettive diverse: al centro c’è sempre l’uomo, il suo lavoro e le sue aspirazioni». © Riproduzione riservata

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