La Nazione speciale - La nostra guida alla pedonalizzazione

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SPECIALE PEDONALIZZAZIONE

MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011

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La mappa della nuova viabilità

Intervista a Ermete Realacci

Via Tornabuoni, oggi scattano i divieti Giovedì tocca a Pitti

«La città senz’auto Percorsi a confronto è garanzia per il rilancio per attraversare la città di economia e turismo» Il tappo sul viale dei Colli

· All’interno

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La prova sul campo

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IL GIORNO DI SAN GIOVANNI SCATTA L’ORA X: TUTTI A PIEDI

· All’interno

IL COMMENTO LUIGI CAROPPO

UNA RIVOLUZIONE CON QUALCHE RITOCCO

E

CCO la pedonalizzazione fase due. Dopo la fine ottobre 2009 che regalò lo choc positivo del Duomo senz’auto e senza bus, arriva l’acccoppiata Tornabuoni-Pitti. Una rivoluzione per abitudini e sensi di marcia, sosta e concezione di città. Un potente innnesto, tutte in una volta, di novità: non sappiamo se Firenze diventerà una green city, come desidera il sindaco per i fiorentini. Certo è che qualcosa si è mosso e anche ’rumorosamente’ per cambiarla. Chi credeva che piazza Duomo al silenziatore fosse uno spot si deve ricredere. Bisogna vedere adesso se la fase due sarà digeribile e a quale prezzo. Segue all’interno


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LA MAPPA DELLE ZONE PROIBITE

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INGRESSO RESIDENTI NELLE NUOVE AREE PEDONALI, I RESIDENTI HANNO DUE FINESTRE D’ACCESSO: DALLE 6 ALLE 9 E DALLE 18 ALLE 19,30, CON FERMATA DI 15 MINUTI

Grandi manovre aspettando Stanotte scattano i primi provvedimenti per la preparazione dell’area CI SIAMO. Le prime mosse sullo scacchiere della pedonalizzazione partono questa sera. La prima tranche di provvedimenti scatta nella notte tra stasera e domani, quando sarà predisposta la nuova viabilità connessa alla pedonalizzazione di via Tornabuoni (che però rimarrà ancora transitabile). Tra giovedì e venerdì verrà completata l’opera con i provvedimenti collegati all’area pedonale PittiGuicciardini. In quella stessa notte, le due zone saranno definitivamente pedonalizzate, pronte per essere consegnate ai cittadini, senz’auto, nel giorno del patrono San Giovanni, venerdì. AREA TORNABUONI Dalle 20 di stasera scatterà una serie di variazioni dei sensi di marcia. Sono interessate via dei Rondinelli (nuovo senso da via Cerratani a piazzetta degli Antinori), via Vecchietti, via degli Strozzi, via dei Pescioni e via della Vigna Nuova, via dei Palchetti, via Federighi, via del Moro e via dei Banchi che nell’ultimo tratto cambia di senso verso piazza Santa Maria Novella. Ultimo tassello l’istituzione del doppio senso di circolazione su Ponte alla Carraia. Via Tornabuoni continuerà ad essere transitabile con i consueti sensi di marcia fino alla notte fra giovedì e venerdì, quando diventerà pedonale. Per effettuare le operazioni già dalle 13 nelle strade interessate saranno in vigore divieti di sosta. AREA PITTI-GUICCIARDINI La prima strada interessata dai

provvedimenti è lungarno Acciaoli che cambierà senso, seguirà la direttrice lungarno Archibusieripiazza dei Giudici-lungarno Diaz (il nuovo senso sarà verso Ponte Vecchio). Inoltre lungarno Diaz, nel tratto piazza Mentana-Ponte alle Grazie, diventerà a doppio senso. In contemporanea scatteranno i cambiamenti di senso in piazza Mentana, via dei Saponai e via dei Malenchini. Il terzo step riguarda lungarno Guicciardini (il senso viene invertito) seguito dal cambio di senso sul Ponte Santa Trinita (verso l’Oltrarno) e dall’inversione in lungarno Corsini che diventerà da Ponte alla Carraia a Ponte Santa Trinita. I tecnici della mobilità si sposteranno poi in Oltrarno iniziando con la modifica del senso sulla direttrice via Sant’Agostino-via Mezzetta (da via dei Serragli verso piazza San Felice), proseguendo con piazza Pitti e via Guicciardini (per residenti, autorizzati alla circolazion e in area pedonale e mezzi pubblici la direzione sarà da piazza San Felice verso Ponte Vecchio). Previsto poi il cambio di senso in via Ramaglianti, via Belfredelli, da Borgo San Jacopo, via dei Barbadori, l’istituzione del doppio senso in via dei Bardi e il cambio di senso in Vicolo del Canneto. Nelle strade interessate dalle modifiche sono previsti divieti di sosta a partire dalle 8 di giovedì. INGRESSO RESIDENTI I residenti potranno entrare nelle aree pedonali in due fasce orarie, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 19.30, e fare una fermata di 15 minuti.


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SPECIALE PEDONALIZZAZIONE

DALLE 20 DI OGGI

PRIMA DELL’ORA X

SCATTERÀ UNA SERIE DI VARIAZIONI DEI SENSI DI MARCIA NELL’AREA DI VIA TORNABUONI: GIA’ DALLE 13 IN VIGORE I DIVIETI DI SOSTA

DALLE 20 DI GIOVEDÌ VIA ALLA SECONDA TRANCHE DI VARIAZIONI DEI SENSI DI MARCIA NELL’AREA PITTI-GUICCIARDINI: VENERDÌ TUTTI A PIEDI

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IL VIDEO La pedonalizzazione? Un tema che divide Guarda il servizio Clicca su www.lanazione.it/firenze

San Giovanni, da stasera via ai divieti pedonale Tornabuoni, poi tra giovedì e venerdì toccherà all’isola Pitti-Guicciardini


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LA RIVOLUZIONE CULTURALE

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EMERGENZA POLVERI SOTTILI «ALLONTANARE IL TRAFFICO DAL CENTRO AIUTERA’ ANCHE FIRENZE, ASSEDIATA DALLE POLVERI SOTTILI, A RESPIRARE MEGLIO»

«Una mossa strategica per L’onorevole Realacci premia la scelta della green city: «Porterà ONOREVOLE Realacci, quali sono i buoni motivi per dire sì alla pedonalizzazione?

«La mia non è un’adesione ideologica. Al di là degli aspetti ambientali, secondo me avrà anche ricadute positive sull’economia fiorentina». Di che tipo?

«E’ innegabile che sia un provvedimento che consente risparmio energetico e che, in periodi di emergenza smog, non può che essere positivo per la salute dei cittadini. Basta pensare al problema delle polveri sottili che ha anche Firenze. Si tratta, credo, anche di una risposta intelligente all’esito del referendum sul nucleare. Non va sottovalutata la partecipazione record della città». E perché avrebbe risvolti positivi sull’economia?

«Le pedonalizzazioni sono un volano per la qualità della vita, ma anche della capacità attrattiva di una città. Fossi un riccone, non ci penserei un attimo a investire sul centro storico di Firenze perché sarei pronto a scommettere su una valorizzazione ulteriore del centro. E’ avvenuto in realtà molto più piccole, figuriamoci qui». Un esempio?

«Mi viene in mente Cecina. Il valore degli immobili è notevolmente aumentato». Pedonalizzare Pitti e Tornabuoni come operazione di marketing?

«Certo. E aggiungo che è la mossa più efficace e più ‘visionaria’ per far parlare di sé nel mondo che una città straordinaria come questa può fare. Proviamo a immaginarla come spot sulle maggiori testate internazionali e diretto al turismo internazionale. ‘Venite a vedere quanto è più bella Firenze col centro senz’auto’. La forza di questa decisione è nella sua comunicazione al mondo». Solo comunicazione?

«Non solo. Per me è un’operazione che ha una valenza sul futuro, una mossa di green economy».

Ovvero?

«Quella che ha nella bellezza del suo patrimonio storico e culturale e nel legame con il territorio le leve per affrontare le sue sfide, mettendo a frutto i talenti, valorizzando lo straordinario passato della città. Avrà impatto sul commercio e sul turismo. Una ricetta che era già nel Costituto di Siena del 1309: ‘Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini’». Tornando ai nostri giorni però non è che la pedonalizzazione non abbia sollevato dubbi e contestazioni.

«Premesso che va dato atto a Renzi di essere uno che prende decisioni e agisce, va detto che la politica deve saper decidere ma anche ascoltare. Ci sono gli aspetti pratici, quelli riguardanti i percorsi bus, i parcheggi, la vita dei residenti. Vanno trovate soluzioni coerenti». laug


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UN DOPPIO INVESTIMENTO

LE POLEMICHE

«FOSSI UN RICCONE, NON ESITEREI A INVESTIRE SUL CENTRO STORICO, SCOMMETTO SU UNA VALORIZZAZIONE ULTERIORE DELLA ZONA»

«VA DATO ATTO A RENZI DI ESSERE UNO CHE AGISCE, OLTRE A DECIDERE BISOGNA ANCHE ASCOLTARE SUL LATO PRATICO SERVONO SOLUZIONI COERENTI»

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IL SONDAGGIO Il centro a piedi: pensi che sia un provvedimento giusto? Vota Clicca su www.lanazione.it/firenze

l’ambiente ma anche per l’economia» vantaggi anche al turismo: il centro senz’auto è senza dubbio più attrattivo»

SENSI INVERTITI Nella pianta e nei relativi dettagli viene illustrata la rivoluzione dei sensi di marcia che prenderà il via con la pedonalizzazione: sono oltre quaranta le strade interessate dai provvedimenti di cambio di senso per permettere lo scorrimento nelle aree attorno alle isole che saranno off limits alle auto private a agli scooter e per far sì che gli autobu di linea e i bussini elettrici possano penetrare nel cuore del centro e garantire un servizio capillare

ASSEDIO AI LUNGARNI Tra le più significative modifiche: l’istituzione del doppio senso in lungarno Diaz (fra piazza Mentana e Ponte alle Grazie) e su Ponte alla Carraia, il cambio di senso dei lungarni da piazza Mentana a Ponte Santa Trinita (anche sul ponte i veicoli transiteranno in senso opposto all’attuale), e di là d’Arno sul lungarno Guicciardini. Cambio di senso in via della Vigna Nuova, via Strozzi, via dei Vecchietti, via dei Rondinelli, sui lungarni Acciaioli, Archibugieri, Anna Maria Luisa de’ Medici, Corsini, via Guicciardini, piazza Pitti, via Sant’Agostino

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E DAL PIAZZALE IN UN GIORNO SEN

L’alternativa ai viali, si blocc

Percorsi a confronto: anche con i negozi chiusi e le scuole in di LUIGI CECCHERINI

VIALI di circonvallazione e viale dei Colli a confronto. Saranno le principali arterie di collegamento tra il Nord e il Sud della città dopo la pedonalizzazione dell’Oltrarno. Abbiamo fatto una prova sul campo, ieri mattina, in una giornata ideale per il traffico (negozi chiusi il lunedì mattina, scuole chiuse e sole splendente), non è che la prova sia andata a meraviglia. Molti i punti critici che facilmente andranno in congestione.

MENTO

UZIONE OCCHI

LUIGI AROPPO

VIA PISANA-piazza della Libertà, meglio in bici o in scooter, al limite a piedi. L’auto, una volta arrivati sul ponte alla Vittoria, viene voglia di buttarla in Arno. Ieri mattina abbiamo provato, cronometro alla mano, a misurare quanto tempo ci vuole per fare il tratto più caldo

a 21 irenze è una ondizionata basta poco n tilt. rtolina come ia nano a osa succederà della Vigna si o e si firma tesso copione

Ma c’è chi investito ne della ne come in n via el resto il o ha visto metà dei trari. nto ad o. Due amento Ztl a più» di e di fuga da taxi in zona e. Certo è che ’anno nticabili pirotecnici n strada.

delle strade fiorentine: erano solo le 8,30 ma la maggioranza degli automobilisti era già paonazza per la rabbia, la furia, le sgassate, le frenate, il tutto per guadagnare dieci centimetri d’asfalto in più, rispetto alle vetture rivali.

COSÌ, per fare quei «maledetti» 2.800 metri, fra via Pisana e piazza della Libertà, seguendo la strada più breve, ci abbiamo messo 23 minuti e 46 secondi, con una velocità media di 7,1 chilometri l’ora. Nulla, rispetto a quello che sarebbe accaduto se solo fosse piovuto, o se fossero state aperte le scuole o anche se fossero stati aperti i negozi. Roba da battere la testa contro il muro, anche perchè facendo, subi-

to dopo, la strad passando da Por zale Michelange 9,4 chilometri di impiegato 23 m ovvero 19 second velocità media d l’ora. Abbiamo anche quanto tempo ci indietro da piaz via Pisana, semp Basso: solo 11 m Questo perchè la s’incolonna in u verso il centro e li ad aiutare lo coppia, a piedi, della Scala e una to dentro al sot di viale Rosselli za: forse stavano re lo stato della del sottopasso, una strada di T dalla Nato. Il punto al «calo

Via Palazzuolo, cacerolazo «Chiediamo il rispetto d

Il nostro cronista Luigi Ceccherini

CACEROLAZO in azione in via Palazzuolo. Gli zona, dopo la raccolta di firme di sabato scorso, «Palazzuolo Green», ieri alle 18 ha manifestato p asfissiate dal traffico abusivo. «Una manifestazi casseruole, cartelli fatti in casa e un po’ di buon spiegano gli abitanti — per chiedere con forza a altre istituzioni di questa città, il rispetto della z questa parte del centro storico». Per questo i res l’installazione delle porte telematiche per garan del divieto d’ingresso a chi non ha il permesso e corso di marcia in via dell’Albero. «Siamo convi l’affermarsi di una buona educazione nel traffico rappresenti una via obbligata per cominciare a c l’illegalità diffusa in cui questo quartiere rischia


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OPINIONI ONLINE

LA LETTERA Documentazione grafica per valutare le vibrazioni

Lascia il tuo commento sulle modifiche al traffico in centro Di’ la tua su www.lanazione.it/firenze

‘tappo’ degli Assi attraversare la città è un calvario il traffico è via del Ponte Sospeso. Siamo partiti dall’Esselunga di via Pisana-piazza Pier Vettori. Per fare circa 150 metri e arrivare alla rotonda del Ponte alla Vittoria ci abbiamo messo sette minuti e un secondo. Per immetterci sulla rotatoria ci è voluto un altro paio di minuti. A 10 minuti, dalla partenza, siamo riusciti finalmente a... brindare e a «inforcare» il Ponte alla Vittoria. Poi, dopo questa prova del fuoco, è stata quasi una «passeggiata».

IL VIALE ROSSELLI lo abbiamo «contattato» a 17 minuti dalla partenza e un chilometro e trecento metri di percorso. Due minuti dopo eravamo alla vasca dei cigni della Fortezza, ma è passato un altro minuto per agguantare il viale Spartaco Lavagnini e festeggiare al 23 minuto la bandierina a scacchi del traguardo al Parterre. Tornati indietro, nuovo via da piazza Pier Vettori verso Porta Romana (1,5 chilometri la distanza e 2 minu-

ti e 48 secondi il tempo), il Piazzale (7,5 km e 10,33 minuti il tempo). Poi, nuovo stop sulla curva degli Assi. Siamo così in piazza Beccaria solo dopo altri 7 minuti di «rodimento». L’arrivo, infine, in piazza della Libertà è a 23 minuti e 27 secondi dalla partenza, con un percorso totale di 9,4 chilometri e una decine di semafori sempre rossi trovati.

IL PROBLEMA del passaggio dal piazzale Michelangelo è il semaforo degli Assi. Se senza traffico ci vogliono sette minuti e una colonna d’auto lunga un chilometro, cosa accadrà con la pedonalizzazione? Si fa avanti una domanda, senza purtroppo risposta: ma la «famosa» onda verde, cioè la sincronizzazione dei semafori, ad esempio a 40 all’ora, è cosa troppo complicata da realizzare e da mantenere in funzione?

Alessandra Marino

«RITENIAMO necessaria una esauriente documentazione grafica». Dopo una riunione informale con i tecnici dei rispettivi uffici sulla pedonalizzazione di Piazza Pitti, la sovrintendente ai beni monumentali Alessandra Marino, ha inviato una prima lettera al sindaco per chiedere ulteriori elementi per «valutare l’impatto del traffico anche pesante, le cui vibrazioni potrebbero causare impatto negativo sugli edifici storici soggetti a provvedimenti di tutela». Si richiede pertanto che «l’iniziativa venga illustrata con grafici opportunamento distinti, riportanti il maniera differenziata il flusso di automezzi pesanti quali i mezzi pubblici (con indicazione del numero di linee e loro frequenza), il flusso del traffico veicolare e di motocicli privati, il flusso di attraversamento ciclabile e le zone esclusivamente pedonali».

L’INTERVISTA PARLA LA SOVRINTENDENTE ALESSANDRA MARINO

«Vogliamo tutelare i nostri gioielli Se ci sono rischi si cambia» di OLGA MUGNAINI

NESSUN intento polemico, ma la fermezza di chi aspetta i numeri per valutare e decidere. Venerdì inizia la rivoluzione del traffico, con l’introduzione della zona pedonale più grande d’Europa. Ma a dire l’ultima parola non sarà il sindaco, quanto invece la sovrintendenza ai beni monumentali, a cui spetta il compito di verificare le conseguenze della nuova viabilità su alcuni punti più fragili della Firenze antica: monumenti, ma anche architetture e contesti paesaggistici. Sovrintendente Alessandra Marino, cosa ne pensa della nuova viabilità? «In linea di principio sono favorevole alla pedonalizzazione e non c’è alcuna polemica nei confronti dell’amministrazione comunale. Ciò non toglie che i miei uffici si debbano preoccupare di valutare le conseguenze sui flussi del traffico prima e dopo l’introduzione dei nuovi provvedimenti, per vedere quali possano essere le ripercussioni su alcuni monumenti più deboli di altri». Uno dei monumenti in questio-

ne è il ponte sui Lungarni Archibusieri e Maria Luisa dei Medici, sotto il Corridoio Vasariano. «Esatto, ma non c’è solo quello. In ogni caso sì, quello è uno dei punti su cui si concentreranno le verifiche. Anche se non ho mai detto che puntellerò il Vasariano, così come non ho intenzione di fare allarmismi inutili, credo però che si potrà dire qualcosa di certo solo quando avremo i nu-

OSSERAVATI SPECIALI Il lungarno che costeggia gli Uffizi, viale dei Colli e via della Vigna Nuova meri dei veicoli che passano giornalmente in quel tratto». Il sindaco dice che saranno la metà rispetto a ora. «Bene. Se è così non ci saranno problemi. Penso che neanche lui voglia danneggiare qualche monumento della città. E quindi non appena i suoi tecnici saranno in grado di fornirci i dati sul monitoraggio del traffico si vedrà se continuare o introdurre modifiche, che possono essere la

riduzione della velocità, la limitazione degli accessi o quant’altro». Che tempi prevede? «Serve che il provvedimento vada a regime. Immagino che ci voglia fino all’autunno». Non c’è il rischio che togliendo il traffico dal centro si compromettano i viali e in particolare il viale dei Colli? «Sì, il rischio c’è. Ma anche in questo caso mi si dice che il sistema semaforico verrà modificato per rallentare l’ingresso in città. Anche su questo fronte vedremo cosa succederà all’atto pratico». Un altro punto critico che la preoccupa? «Penso a via della Vigna Nuova e alle vibrazioni che potrebbero danneggiare Palazzo Rucellai, visto che si prevede un incremento del trasporto pubblico». Lei ha già inviato due lettere all’amministrazione comunale sulla pedonalizzazione... «Sì ma ripeto, senza voler aprire un contenzioso e mantenendo toni civili, pur nell’applicazione del nostro mandato di tutela. Ognuno deve fare il suo mestiere e in quest’ottica abbiamo chiesto agli uffici comunali documentazione certa su ciò che accadrà».


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